La vite, l'uva e il vino_seconda parte.pdf - Iissmussomeli.it
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Alterazioni del <strong>vino</strong><br />
Intorbidamenti<br />
I vari tipi d’intorbidamento devono essere imped<strong>it</strong>i o<br />
eliminati prima dell’imbottigliamento. I consumatori, infatti,<br />
mostrano una netta preferenza per vini limpidissimi, nonostante<br />
l’attenuazione del profumo causata dai trattamenti di<br />
chiarificazione.<br />
Tutte le sostanze intorbidanti possono essere eliminate<br />
mediante la f<strong>il</strong>trazione, che è anche necessaria per separare le<br />
particelle solide precip<strong>it</strong>ate dopo l’aggiunta di benton<strong>it</strong>e o<br />
caseinato di potassio per la chiarificazione. Un altro metodo<br />
validamente ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>e è la centrifugazione. <strong>La</strong> f<strong>il</strong>trazione è <strong>il</strong><br />
metodo più rapido, anche se non defin<strong>it</strong>ivo.<br />
Difetti organolettici<br />
Riguardano in particolare l’odore e <strong>il</strong> sapore del <strong>vino</strong>; i più comuni sono elencati qui di segu<strong>it</strong>o.<br />
Odore e sapore d’anidride solforosa: si elimina fac<strong>il</strong>mente con qualche travaso a contatto con<br />
l’aria;<br />
Odore d’uova marce: derivante dall’anidride solforosa nel <strong>vino</strong> tenuto isolato dall’aria; si<br />
elimina con un travaso a contatto con l’aria;<br />
Odore d’aglio: causato dalla combinazione tra acido solfidrico e alcol, non è curab<strong>il</strong>e;<br />
Odore di feccia: causato da r<strong>it</strong>ardi nei travasi, si può eliminare con ripetuti arieggiamenti;<br />
Odore di fradicio o di muffa: proveniente da muffe sv<strong>il</strong>uppatesi nelle botti, si può eliminare<br />
solo con rifermentazioni;<br />
Odore e sapore di secco: deriva dal legno di botti che non sono state adeguatamente<br />
“abbon<strong>it</strong>e”, vale a dire non preparate a ricevere <strong>vino</strong> per la prima volta oppure rimaste vuote<br />
troppo a lungo. Si può tentare con una rifermentazione;<br />
Odore e sapore di tappo: dipende dal sughero, proveniente da una pianta troppo giovane o<br />
infettata da microbi. Si previene trattando i tappi con raggi gamma e tenendo le bottiglie in<br />
posizione orizzontale;<br />
Odore e sapore di carta: deriva dalla f<strong>il</strong>trazione quando non si scarta <strong>il</strong> primo <strong>vino</strong> f<strong>il</strong>trato. Si<br />
elimina trattando <strong>il</strong> <strong>vino</strong> con carbone attivo;<br />
Sapore di rancido: si elimina con carbone attivo;<br />
Ossidazione o maderizzazione: incupimento del colore e sapore sim<strong>il</strong>e al Marsala. Più<br />
evidente nei vini bianchi, è normale nei vini troppo invecchiati mentre nei vini giovani dipende<br />
da un prolungato contatto con l’aria. Non esiste rimedio.<br />
Nel <strong>vino</strong> ci possono essere ancora altri odori e sapori sgradevoli: terroso, di gomma, di<br />
metallo, di lisciva, di topo.<br />
Per prevenire tutti i difetti organolettici è necessario osservare le regole della corretta enologia:<br />
anidride solforosa e acqua a volontà!<br />
Malattie<br />
I microrganismi presenti nel <strong>vino</strong>, non inib<strong>it</strong>i dall’anidride solforosa o dall’acido sorbico, o non<br />
distrutti con una pastorizzazione o separati mediante una f<strong>il</strong>trazione amicrobizzante, possono<br />
riprendere la loro attiv<strong>it</strong>à, provocando varie malattie. I vini più soggetti sono quelli poco acidi, poco<br />
tannici e poco alcolici nonché quelli con un certo residuo zuccherino. Si possono dividere le<br />
malattie in due gruppi: aerobiche (provocate da microrganismi che vivono alla presenza<br />
d’ossigeno) e anaerobiche (causate da microbi che vivono in assenza d’ossigeno). Si prevengono<br />
osservando le regole d’igiene enologica e conservando <strong>il</strong> <strong>vino</strong> fuori del contatto con l’aria, in<br />
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