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LA PANNI FESTAIOLA - Il Castello il giornale dei pannesi - Altervista

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IL GIORNALE DEI PANNESI<br />

Edito dall’Associazione Culturale “<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>” - Redazione: 71122 Foggia - Piazza Mons. Luisi 1/B/2 - 71020 Panni: Via Bervellino, 16 - Spedizione in A.P. comma 20/C art. 2 L. 662/96 Foggia c/c postale n. 31480700<br />

Iscriz. Trib. Foggia n. 15/99 - Apr<strong>il</strong>e 2011 - Numero 2 - Anno XV - E.ma<strong>il</strong>: pietro.demichele@gma<strong>il</strong>.com - sito web: http://<strong>il</strong>castello-online.blogspot.com - Tel. e Fax 0881.688057<br />

<strong>LA</strong> <strong>PANNI</strong> FESTAIO<strong>LA</strong><br />

Miei cari lettori <strong>pannesi</strong>, vicini e lontani, eccomi a voi puntuale come una cambiale a scadenza trimestrale,so che molti di voi<br />

sanno della cadenza trimestrale del nostro <strong>giornale</strong> e io certamente non li deludo…MAI!<br />

La Panni festaiola, dunque, ma perché, vi chiederete in molti che vivete lontani da Panni. L’ho già detto e scritto altre volte,ma<br />

lo voglio ribadire. Molti “Frustier” immaginano “Panni in Festa” solo nelle due ultime settimane del mese di agosto e invece<br />

sbagliano, perché, è vero che a Panni ci sono rimasti poco più di 800 abitanti, ma posso garantirvi che la loro vita quotidiana<br />

ha poco o niente da invidiare grande città…anzi. Quanti di noi “cittadini” del mondo hanno modo di divertirsi e, soprattutto,<br />

di partecipare attivamente a feste e ricorrenze popolari? Diciamoci la verità… pochi… alcuni, mentre nei piccoli centri, come<br />

Panni, queste ricorrenze sono ancora in auge e partecipate da quasi tutta la popolazione.<br />

Quel che segue è un tentativo che faccio per darvene una idea sostanziale al fine di averne conoscenza.<br />

Senza dover ricorrere a ripetizioni stanchevoli nel corso del <strong>giornale</strong> vi dico subito che tutti questi avvenimenti sono accompagnati<br />

dai miei commenti, che sono quasi gli stessi, un centinaia di fotografie a corredo, pubblicate sul blog del nostro <strong>giornale</strong> al<br />

link: http://<strong>il</strong>castello-online.blogspot.com e nel mio prof<strong>il</strong>o su Facebook: http://www.facebook.com/pietro.demichele quasi<br />

tutte scattate e affidatemi per la pubblicazione dal nostro solerte compaesano ed amico (di sventure???) Antonio Mauriello,<br />

ex Presidente del Consiglio Comunale,ex Capogruppo di maggioranza e ex delegato per la struttura cimiteriale, in carica, non<br />

so fino a quando ancora come consigliere comunale…troppi ex per una sola persona.<br />

Sul <strong>giornale</strong>,ovviamente a motivo di spazio, sono costretto a poterne pubblicare una o due foto e, spesso, manco in un formato<br />

grande. Organizzare scritto e foto sulla carta è come maritare una coppia che mal si sopportano…purtroppo.<br />

Ma,bando alle chiacchiere e cominciamo con i fatti. Buona lettura.<br />

La Pro Loco di Panni, come ogni anno,<br />

ha organizzato anche quest'anno <strong>il</strong> Carnevale<br />

Pannese 2011, con la partecipazione<br />

festosa di molta gente, bambini,<br />

giovani e meno giovani che hanno allietato<br />

in quel giorno tutto <strong>il</strong> paese di<br />

Panni.<br />

Le fotografie sono state fornite, come<br />

al solito, dal "nostro" Tonino Mauriello,<br />

fotografo ufficiale della bella manifestazione,<br />

allo scopo, unico e solo, di<br />

allietare e far partecipi, anche se soltanto<br />

con delle foto, la<br />

tanta gente pannese,<br />

sparsa in<br />

tutto <strong>il</strong> mondo,<br />

che anela di sapere<br />

di Panni e<br />

<strong>dei</strong> Pannesi, alleviando<br />

così la<br />

grande nostalgia<br />

che da sempre stringe i nostri cuori di<br />

emigrati nel mondo che mai, neanche<br />

per un istante,hanno dimenticato <strong>il</strong> paese<br />

natale, le nostre tradizioni e i nostri<br />

costumi... mai.<br />

Anche una semplice foto, ne siamo più<br />

che convinti, serve a unire e mantenere<br />

unita la gente pannese e, in modo particolare,quella<br />

residente con quella<br />

emigrata altrove.<br />

Insomma, per farla breve, questa ed<br />

altre manifestazioni carnevalesche a<br />

Panni hanno allietato la gente: anziani,<br />

IL CARNEVALE<br />

adulti, giovani e bambini hanno partecipato<br />

con gioia ed allegria così come<br />

si conviene in queste circostanze.<br />

Ci sono foto, per fare un esempio, di<br />

gente adulta che ha partecipato alle<br />

mascherate con tanto spirito giovan<strong>il</strong>e<br />

e tanta allegria che,ne sono certo,al<br />

vederli pensereste: “Tè… ma vir a<br />

quidd? Ma nunn’è cumbà Peppin cu<br />

la cummara Giuseppin? E brav a lor…<br />

eccum s’addevierten”. E un occhio<br />

comincia ad inumidirsi di ricordi e<br />

reminiscenze paesane…<br />

Un plauso a tutta la gente pannese, che<br />

ha partecipato, e alla Pro Loco per<br />

l'ottima riuscita della festa.


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

FESTA DEL 150°<br />

DELL’UNITA’ D’ITALIA<br />

<strong>Il</strong> 17 marzo 2011 anche Panni ha reso<br />

omaggio all’evento nazionale italiano<br />

per <strong>il</strong> 150° anniversario dell’Unità<br />

d’Italia. Un nutrito corteo di popolo,con<br />

bandiere e fiori, è partito dal<br />

Municipio in piazza Matteotti e, rendendo<br />

omaggio al Monumento <strong>dei</strong><br />

caduti, è risalito per corso Vittorio<br />

Emanuele e dopo aver reso altrettanto<br />

omaggio ai caduti nella lapide ad essi<br />

dedicata, immessa<br />

sulla parete destra<br />

della Chiesa Madre,<br />

ha partecipato<br />

alla Santa Messa in<br />

suffragio ed onore<br />

di tutti quegli italiani<br />

che, con<br />

grandi sacrifici e<br />

sprezzo della propria<br />

vita, hanno<br />

saputo mettere insieme un mosaico<br />

di stati e staterelli sparsi sul territorio<br />

nazionale, creando così <strong>il</strong> Paese Italia<br />

Unita, partendo da Marsala fino alle<br />

italiche Alpi. Onore e merito perenne<br />

a quegli italiani.<br />

Al sindaco, alle insegnanti delle scuole,<br />

agli alunni di tutte le età, alla Banda<br />

musicale di Panni <strong>il</strong> nostro plauso<br />

e la nostra, seppur virtuale partecipazione.<br />

L'Italia è UNA ed indivisib<strong>il</strong>e... EV-<br />

VIVA L'ITALIA UNITA.<br />

IL FALO' DI SAN GIUSEPPE<br />

La Pro-Loco Panni, in collaborazione<br />

con la A.S.C.D. e "li Scazzematjedde"<br />

e con <strong>il</strong> Patrocinio della Amministrazione<br />

Comunale, ha organizzato:<br />

<strong>LA</strong> <strong>PANNI</strong> FESTAIO<strong>LA</strong><br />

“IL FALO’ DI SAN<br />

GIUSEPPE”<br />

Si è svolto, ovviamente,<br />

sabato 19<br />

marzo dalle ore<br />

19,30 presso la Taverna<br />

di Panni, fino<br />

a tarda sera, accompagnato<br />

da gustosi<br />

piatti tipici,<br />

musica e balli popolari del Gruppo<br />

folcloristico degli “Scazzmatjedde”,<br />

con danze abracadanze e danzania.<br />

Durante la serata, si è svolta l’estrazione<br />

<strong>dei</strong> numeri vincenti della lotteria<br />

di “San Giuseppe”, che ha messo in<br />

palio: un agnello, un prosciutto ed<br />

un caciocavallo.<br />

<strong>Il</strong> volantino d’invito dice che la festa<br />

è stata organizzata dalla Pro Loco di<br />

Panni, da enti e da organizzazioni<br />

socio-culturali a cui si dà merito, ma<br />

coloro che hanno fatto sì che, materialmente<br />

e concretamente, si realizzasse<br />

la serata, sono stati i GIOVANI<br />

di Panni, tutti insieme, senza sigle o<br />

inquadramenti sociali<br />

o, tantomeno, politici.<br />

Senza <strong>il</strong> loro notevole<br />

impegno e tanto lavoro<br />

certamente la serata<br />

non poteva essere organizzata<br />

e condotta<br />

nella maniera ottimale<br />

così come è stato realmente.<br />

Ma chi sono sti giovani<br />

<strong>pannesi</strong>, ardimentosi,<br />

dinamici,<br />

attivi e attenti a far sì<br />

che quelle che sono le<br />

nostre più belle e antiche<br />

tradizioni continuino<br />

nel tempo.<br />

Ecco chi sono questi giovani,uno per<br />

uno, nome e cognome così come<br />

dev’essere allo scopo di dare <strong>il</strong> giusto<br />

merito ad ognuno di loro: Giuseppe<br />

Rucci - Angelo Pio Montecalvo - Giuseppe<br />

De Cotiis - Teodoro De Cotiis<br />

- Donato Cotoia - Michele Melchionda<br />

- Giuseppe Natola - Donato Napolitano<br />

- Antonio De Stefano - Simone<br />

Gesualdi - Rocco Cotoia - Vito<br />

M. Giuseppe Rainone - Francesco<br />

De Cotiis - Giuseppe De Luca - Nicodemo<br />

Bianco - Pietro De Stefano<br />

- Giovanni Bocchicchio - Pietro Gattulli<br />

- Vito Montecalvo - Carlo De<br />

Stefano - Carlo Cotoia - Vito De Cotiis<br />

- Roberto Cobuzzi - Michele De<br />

Luca - Costanzo Pio De Luca - Rocco<br />

Saura - Marco Ciarciello - Santo De<br />

Luca - Michele Melino - Renzo Spada<br />

- Patrizio Spada - Rocco Gesualdi -<br />

Rainone Tonino - Cimino Maria -<br />

2<br />

F<strong>il</strong>omena Melino -<br />

Tavano Michele -<br />

Pio Liscio - Gianni<br />

Liscio - Marinaccio<br />

Carmela - Tonino<br />

Brienza - Rosa Luisi<br />

- Rainone Antonella<br />

- Carlo De Cotiis -<br />

Della Vista Nada -<br />

Campanaro Caterina<br />

- Vito Cotoia - Anna Croce - Senerchia<br />

Maria - Giuseppe Gesualdi - Simone<br />

Gesualdi - Montecalvo Antonio.<br />

GRAZIE UAGLIU’… siete OK!<br />

Ovviamente non vanno dimenticate<br />

le brave massaie che hanno preparato<br />

<strong>il</strong> ben di Dio in quanto a pietanze e<br />

dolci tipici per la circostanza festosa.<br />

Per tutte ne cito una: Anna Colacone<br />

in Mauriello. Allo stesso modo non<br />

si può dimenticare chi, per spirito di<br />

gioiosa partecipazione, ha voluto intervenire<br />

offrendo per la circostanza<br />

qualcosa di personale alla tanta gente<br />

festante nella gelida serata in Largo<br />

Taverna. Ne cito uno per tutti, l’arch.<br />

Michele De Cotiis per<br />

la magnifica e succulenta<br />

grigliata di carne,<br />

<strong>il</strong> cui profumo <strong>il</strong> gelido<br />

vento “re Favugne” ha<br />

trasportato fino ai paesi<br />

limitrofi facendo venire<br />

l’acquolina in bocca ai<br />

loro abitanti. Le libagioni,<br />

vino, birra e<br />

grappino sono scorse<br />

a… litri attenuando così<br />

<strong>il</strong> gelido clima che attanagliava<br />

la serata.<br />

Ecco perché si ama<br />

Panni!<br />

Sono queste le circostanze<br />

in cui la gente pannese, anche<br />

non residente, viene appositamente<br />

per la circostanza a Panni, si stringe<br />

insieme intorno ad un enorme falò<br />

e si sente a “casa propria”, tra la propria<br />

gente, tra coloro che ti hanno<br />

visto e hai visto nascere e crescere<br />

insieme a te e poi <strong>il</strong> destino ha deciso<br />

per ognuno la propria strada, <strong>il</strong> proprio<br />

avvenire.<br />

Purtroppo a molti di noi è toccato<br />

in sorte l’emigrare in terre forestiere<br />

o straniere, vicine o lontane che siano,<br />

ma nessuna distanza può cancellare<br />

e annullare tutto l’amore che portiamo<br />

verso quel piccolo agglomerato di<br />

case antiche, situato sul Monte Sario.<br />

Pur non potendo essere presente fisicamente<br />

con loro quella sera io sono<br />

stato e sarò sempre in mezzo a quei<br />

meravigliosi giovani e a quella gente<br />

a cui mi onoro di avere in comune<br />

la natalità e la stirpe.


3<br />

MATRIMONIO<br />

<strong>Il</strong> 5 Marzo 2011 a Casteggio<br />

(PV) si sono uniti in<br />

Matrimonio De Cotiis<br />

Cinzia e Mormiro Massim<strong>il</strong>iano<br />

per la gioia <strong>dei</strong><br />

genitori De Cotiis Mario e<br />

Ragusano Mariella e <strong>dei</strong><br />

fam<strong>il</strong>iari tutti. Alla bella e<br />

giovane coppia tanta salute,<br />

gioia e prosperità dalla comunità pannese<br />

tutta.<br />

NASCITE<br />

Si chiama Gaia ed<br />

è la prima figlia di<br />

Valentino Bianco<br />

(ex ianara) e S<strong>il</strong>via<br />

Figliola, nata sabato<br />

4 Dicembre<br />

2010 alle 22,52 a<br />

Prato. Chi non<br />

conosce Valentino?<br />

Pochi. Le sue<br />

capacità nell’informatica hanno prodotto<br />

nel web siti di grande spessore<br />

e valore,quali Ianara per i <strong>pannesi</strong>,purtroppo<br />

oggi chiuso per… impegni<br />

importanti <strong>dei</strong> suoi due web master,<br />

Valentino e Michi Rainone da<br />

Pordenone. Se questi sono i loro impegni<br />

odierni e futuri, quali la formazione<br />

di una famiglia e la crescita della<br />

prole come Gaia, siamo ben lieti per<br />

loro anche se ne sentiamo la mancanza<br />

nel web pannese, e, nell’attesa che<br />

Michi emuli Valentino, rivolgiamo a<br />

quest’ultimo e alla sua famiglia tutto<br />

<strong>il</strong> nostro compiacimento e i nostri<br />

auguri per la bellissima Gaia, per Valentino<br />

e per la nostra compaesana<br />

nonna Maria Melino.<br />

NOTIZIE DAL MONDO PANNESE <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

La nuova nata si chiama<br />

ELENA, è figlia di<br />

Pasquale Gallo e Costanza<br />

De Luca, nipote<br />

di Costanzo De Luca<br />

ed è nata a Napoli <strong>il</strong><br />

14/03/2011. Auguri.<br />

NOZZE D’ORO<br />

Nèlida Capobianco dall’Argentina:<br />

<strong>Il</strong> giorno 11 marzo 2011 hanno festeggiato<br />

<strong>il</strong> loro 50° anniversario di matrimonio,<br />

Michele Montecalvo, pannese<br />

verace, e Angela Capuccio, anche lei<br />

italiana, di Grottaminarda, Provincia<br />

di Avellino. Gli sposi hanno riaffermato<br />

i voti matrimoniali durante la<br />

Santa Messa con un bellissima cerimonia.<br />

<strong>Il</strong> figlio, la nuora e i nipoti<br />

hanno preparato<br />

una bellissima<br />

festa a loro dedicata,<br />

con la<br />

partecipazione<br />

di tutta la famiglia<br />

e gli<br />

amici invitati.<br />

Ringraziando<br />

Nèlida per la bella notizia noi <strong>pannesi</strong><br />

nel mondo ci uniamo ai fam<strong>il</strong>iari per<br />

augurare agli sposi ancora altri 50<br />

anni di vita insieme.<br />

ORDINAZIONE DIACONALE<br />

<strong>Il</strong> 13 febbraio 2011, presso la Parrocchia<br />

Santi Pietro e Paolo di Accadia,<br />

l’Arcivescovo di Foggia-Bovino<br />

Mons. Francesco Pio Tamburrino ha<br />

ordinato Diacono <strong>il</strong> nostro compaesano<br />

Giancarlo Liscio, che ha assunto<br />

<strong>il</strong> nome di Fra Domenico di Maria<br />

Immacolata.<br />

I nostri paterni e devoti auguri per una<br />

splendente carriera ecclesiastica al<br />

compaesano fra Domenico, al papà<br />

Gianni e a tutta la numerosa famiglia<br />

Liscio partecipiamo la nostra esultanza<br />

e <strong>il</strong> nostro orgoglio quali amici e compaesani.<br />

<strong>LA</strong>UREE<br />

<strong>Il</strong> 22 febbraio 2011 presso la Università<br />

degli Studi di Foggia si è laureato<br />

in Economia Aziendale <strong>il</strong> dr. Marcello<br />

RUCCI, figlio di Franco, titolare dello<br />

studio commercialistico in Viale L.<br />

Pinto in Foggia, e Lucia Gesualdi,<br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

entrambi di chiare origini <strong>pannesi</strong>.<br />

Al giovane laureato le nostre felicitazioni<br />

e le congratulazioni più affettuose,<br />

ai genitori <strong>il</strong> nostro compiacimento<br />

e l'auspicio che lo Studio<br />

Commerciale "Fingest" Rucci accresca<br />

la sua già affermata notorietà sia in<br />

città che al di fuori di essa con<br />

l'apporto professionale <strong>dei</strong> neo dottori<br />

Maria e Marcello Rucci, i due giovani<br />

che continueranno l'attività br<strong>il</strong>lantemente<br />

portata avanti dal padre, per<br />

<strong>il</strong> loro futuro e per la soddisfazione<br />

delle famiglie che vede premiati tutti<br />

gli sforzi e i sacrifici per raggiungere<br />

questi obbiettivi.<br />

AUGURI... AUGURI... AUGURI.<br />

Zio Pietro e famiglia.<br />

Deborah De Stefano <strong>il</strong> 16.02.2011 si<br />

è laureata presso la Università degli<br />

studi di Firenze: Facoltà di economia,<br />

corso di laurea specialistica in marketing,<br />

tesi di laurea in storia economica<br />

(mercati e modelli di<br />

consumo), la nascita<br />

del primo grande<br />

magazzino italiano:<br />

la Rinascente. Relatore<br />

chiar.ma prof.<br />

Paola Pinelli. Voto<br />

103/110.<br />

Ma chi è questa Deborah?<br />

Vi chiederete<br />

tutti. La risposta: una bella e brava<br />

ragazza di chiare origini <strong>pannesi</strong> nata<br />

e residente a Prato. Deborah è, infatti,<br />

figlia di Giuseppe De Stefano (re Calevin)<br />

e Anna Cobuzzi (re Pasturiedde)<br />

emigrati da anni a Prato. Più pannese<br />

di così!<br />

Inoltre è stata nominata membro del<br />

Collegio <strong>dei</strong> Sindaci del nuovo Direttivo<br />

dell'ACAP di Prato.<br />

Noi ne siamo felici e contenti, augurandole<br />

tanto successo e soddisfazioni<br />

sia personali che professionali.<br />

Complimenti e auguri a papà Peppino<br />

e a mamma Anna.<br />

IL NOSTRO LORENZO... ATTORE<br />

Da sabato 12<br />

febbraio sul<br />

palco del Piccolo<br />

Teatro di Foggia<br />

L’Alberghe di<br />

pacce la nuova<br />

commedia della<br />

Compagnia Palcoscenico.<br />

"L’Alberghe di<br />

pacce" in scena<br />

tutti i weekend<br />

da sabato 12<br />

febbraio fino a domenica 13 marzo, è


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

la quarta delle sei commedie in dialetto<br />

foggiano che sono state rappresentate<br />

dalla Compagnia Palcoscenico durante<br />

la quindicesima stagione teatrale curata<br />

dal direttore artistico Enzo Marchetti.<br />

Nel cast degli attori, figura anche <strong>il</strong><br />

nostro Lorenzo Morra, poeta, scrittore,<br />

musicista e... noto attore di commedie<br />

in dialetto foggiano.<br />

Ce ne compiacciamo grandemente augurando<br />

a Lorenzo molti altri e soddisfacenti<br />

successi artistici.<br />

NUOVO NEGOZIO A FOGGIA<br />

Sabato 19 marzo si è inaugurato a<br />

Foggia in Corso Cairoli n. 28, la zona<br />

centralissima di Foggia, un negozio<br />

di scarpe, borse e pellami.<br />

La notizia ci riguarda in quanto i gestori<br />

del negozio sono i giovani coniugi<br />

Angelo Gesualdi, di Giuseppe, e Monica<br />

Montalbetti, figlia di L<strong>il</strong>iana,e<br />

per i più anziani, figlia <strong>dei</strong> compianti<br />

Eldorado e Fedora che vivevano ad<br />

Avellino, e che hanno casa a Panni in<br />

Corso Margherita di fronte al Bar di<br />

Giulia & Giulio ex “Sckavet”.<br />

La foto già da l'idea e <strong>il</strong> valore del<br />

locale e dell'ambiente, elegante, ben<br />

<strong>il</strong>luminato, molto ben disposto e sistemato<br />

all'interno, insomma lo possiamo<br />

certamente definire chic e di lusso.<br />

Alla giovane coppia di marca pannese<br />

doc auguriamo tanto successo e soddisfazioni<br />

per l'avviata attività in una<br />

città come Foggia, dove vive una numerosa<br />

colonia di gente pannese a cui<br />

rivolgiamo vivo appello a che "se<br />

s'accattasser nu par re scarp a l'ann<br />

tutt quant e le femmen na bors ogne<br />

tant... li uagliun campasser re rendeta".<br />

E allora cari compaesani foggiani ora<br />

che lo sapete andate a comprare scarpe<br />

e borse da "NIGTH&DAY" CALZA-<br />

TURE E ACCESSORI.<br />

Amici e compaesani residenti a<br />

Panni danno notizia che: dal 20<br />

FEBBRAIO ANCHE A <strong>PANNI</strong> E'<br />

ARRIVATA <strong>LA</strong> LINEA ADSL<br />

DEL<strong>LA</strong> TELECOM ITALIA.<br />

E' proprio <strong>il</strong> caso di dire:<br />

FINALMENTE...<br />

meglio tardi che... mai!<br />

NOTIZIE DAL MONDO PANNESE<br />

LE DELIZIE DI PAN<br />

Sabato 2 apr<strong>il</strong>e,<br />

dalle ore 15,00 a<br />

serata inoltrata, si è<br />

svolta a Foggia, in<br />

Corso Vittorio<br />

Emanuele, la zona<br />

pedonale del centro,<br />

uno Stage di esposizione<br />

di prodotti tipici locali provenienti<br />

da tanti paesi della provincia<br />

di Foggia, e organizzato dalla<br />

“COPAGRI” sede di Foggia. Tra<br />

questi ha fatto bella figura lo stand<br />

<strong>dei</strong> prodotti tipici di Panni, organizzato<br />

dalla Cooperativa "La Rosa",<br />

presidente Angelo Gesualdi e<br />

l’amico Gianni Calitri; la bella espo-<br />

sitrice è stata Gisella Manes, con<br />

tanti ottimi prodotti con <strong>il</strong> marchio<br />

"Le delizie di Pan" ben noti ed apprezzati<br />

da noi <strong>pannesi</strong>, quale i pomodori<br />

pelati e la salsa, <strong>il</strong> vino, l'olio<br />

e altre lavorazioni di prodotti, che<br />

sono le "delizie del palato". Allo<br />

stand ha partecipato anche “Saura<br />

prosciutti” con espositore Michele<br />

De Luca. A questi nostri compaesani<br />

che lavorano duro per portare i prodotti<br />

di Panni dovunque e con ogni<br />

mezzo, va <strong>il</strong> mio e l'apprezzamento<br />

di tutti i <strong>pannesi</strong> che lo amano compiacendosi<br />

con loro per l'impegno<br />

e <strong>il</strong> lavoro dedicato alla valorizzazione<br />

crescente del nostro paese.<br />

VISITA IN PREFETTURA<br />

Lunedi 11 apr<strong>il</strong>e 2001 gli alunni delle<br />

scuole medie di Panni hanno fatto<br />

visita alla Prefettura di Foggia.<br />

Consentitemi<br />

di congratularmi<br />

per<br />

l'ottima riuscita<br />

della<br />

manifestazione<br />

con la<br />

prof. Lucia<br />

Colomba<br />

4<br />

Mauriello, responsab<strong>il</strong>e delle scuole<br />

di Panni e con i proff. Giuseppe Cornacchia,<br />

Maria Rosaria Lombardi e<br />

Dan<strong>il</strong>o Troito, insegnanti, e con tutti<br />

i 30 alunni partecipanti, che si sono<br />

dimostrati attivi e dinamici osservatoriponendo,anche,<br />

delle<br />

precise domande<br />

al<br />

Prefetto, dr.<br />

P a o l o<br />

Nunziante<br />

nativo di<br />

Palo del Colle (BA), che ha risposto<br />

con vivacità e tanta cordialità, facendo,<br />

anche, da anfitrione durante la<br />

visita alle magnifiche sale della Prefettura<br />

di Foggia e ai maggiori uffici<br />

prefettizi, compreso quelli della Protezione<br />

Civ<strong>il</strong>e, dando appuntamento<br />

a Panni a tutti per uno scambio della<br />

visita molto gradita ed apprezzata.<br />

La prof.ssa Mauriello ha esordito,<br />

nel suo breve intervento, con parole<br />

che hanno reso l’esatta e reale situazione<br />

socio-culturale in cui un paese<br />

come Panni vive oggi.<br />

Un particolare ringraziamento per<br />

la preparazione e messa in atto della<br />

bella manifestazione<br />

va all'assessore comunale<br />

di Panni<br />

Rocco Gesualdi, alla<br />

mamma Giuseppina<br />

Bocchicchio, intermediarianonché<br />

dipendente<br />

stessa della Prefettura<br />

di Foggia, e al rag. Antonio<br />

Rainone per la compartecipazione<br />

del Comune di Panni.<br />

Sono queste le circostanze in cui la<br />

Panni,a noi tanto cara, "VIVE VERA-<br />

MENTE" e lo si vede nella sua realtà:<br />

questi giovani ragazzi sono <strong>il</strong> futuro<br />

di Panni, <strong>il</strong> nostro futuro e la nostra<br />

identità, per cui spetta a noi far sì<br />

che crescano bene, fisicamente e culturalmente,<br />

perché <strong>il</strong> beneficiario della<br />

loro crescita è Panni, la società in<br />

cui vivono e <strong>il</strong> nostro Paese Italia.<br />

Viva l'Italia, Viva Panni e la sua gioventù.


5<br />

ARTE FOTOGRAFICA di famiglia<br />

<strong>Il</strong> primo premio nazionale di fotografia<br />

“Immagina piccoli matrimoni”<br />

indetto dalla Regione Liguria - Città<br />

di Novi Ligure - Assessorato al Turismo<br />

e allo Spettacolo, per l’anno 2011<br />

è stato assegnato a: Giovanni Luca<br />

De Michele, fotografo in Foggia, con<br />

studio fotografico in Via Tenente Iorio<br />

n. 37, con la foto sotto riportata.<br />

Oltre all’attestato di merito <strong>il</strong> premio<br />

è consistito in una somma di danaro<br />

pari a ¤ 3.000,00 e un cellulare Iphone<br />

di ultima generazione.<br />

<strong>Il</strong> 13 maggio 2011 Michele Placido e<br />

<strong>il</strong> fotografo foggiano (ma<br />

figlio di pannese) Giovanni<br />

Luca De Michele<br />

terranno una lezione d’arte<br />

cinematografica e fotografica<br />

nell’ambito del<br />

CINE <strong>LA</strong>BORATORIO: CINEMA<br />

STAGE laboratori, seminari e incontri<br />

con: Wertmuller -Buy - Placido - Rubini<br />

- Cervi - D'Offizi - Cirasola che si<br />

terranno a Foggia nei mesi di maggio<br />

e giugno presso la Città del Cinema.<br />

N.d.r. <strong>Il</strong> fotografo in questione è mio<br />

figlio: “…li figlie re li att ngappene li<br />

surece ”…o no?<br />

NOTIZIE DAL MONDO PANNESE <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

LOTTERIA PRO MADONNA DEL BOSCO<br />

12° nr. 3965<br />

11° nr. 3707<br />

10° nr. 0837<br />

9° nr. 3957<br />

8° nr. 3158<br />

7° nr. 3482<br />

6° nr. 3361<br />

5° nr. 2947<br />

5°bis nr. 2923<br />

4° nr. 3712<br />

3° nr. 3136<br />

2° nr. 2998<br />

1° PREMIO nr. 3292<br />

I premi messi in palio, dal 1° al 7°<br />

estratto, sono quelli indicati nel biglietto,<br />

dall'8° in poi informarsi da<br />

Padre A. Saraceno. Freddo pungente<br />

UNA GRADITA VISITA<br />

Foggia, domenica 3 apr<strong>il</strong>e 2011: Apertura<br />

stagione ciclistica su strada con<br />

<strong>il</strong> Memorial “Giovanni Azzarone”<br />

valida come 1ª Prova Trofeo Udace e<br />

Prova Campionato<br />

Terre Sannite.<br />

Percorso:<br />

F o g g i a -<br />

Castelluccio <strong>dei</strong><br />

Sauri-Deliceto-<br />

Bovino-Foggia.<br />

1ª Classificata<br />

Categoria Donne:<br />

Grazia Mastrangelo<br />

in Liscio.<br />

E chi se no?<br />

Quando si parla<br />

di “pedalare” a regimi competitivi di<br />

così alto prestigio non può che trattarsi<br />

di lei…la nostra cara Grazia. Complimenti<br />

e... grazie, Grazia!<br />

UNA GRADITA VISITA<br />

E' mio intendimento personale, condiviso<br />

dalla mia consorte Anna, ringraziare e<br />

salutare, per la gent<strong>il</strong>e visita fattaci <strong>il</strong> 15 marzo, l'amico e compaesano<br />

Antonio De Luca da Montreal Que., che ha trascorso quasi due mesi a<br />

Panni in visita alla sua sempre vispa ed arz<strong>il</strong>la<br />

novantenne mamma Maria Ciarciello. Credo che<br />

si sappia che Antonio è stato <strong>il</strong> Presidente dell'ASCP<br />

di Montreal per quasi un decennio essendo anch'egli<br />

uno <strong>dei</strong> tanti <strong>pannesi</strong> emigrati in Canada, dove vive<br />

una comunità pannese più o meno di duem<strong>il</strong>a<br />

persone. <strong>Il</strong> fotografo che ci immortalò? Manco a<br />

dirlo: Tonino Mauriello.<br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

e sala poco affollata. Più che relazioni,<br />

P. Antonio, <strong>il</strong> Sindaco e l'Arch. De<br />

Cotiis hanno rivolto un ulteriore ed<br />

accorato appello acché le offerte volontarie<br />

proseguano con ogni mezzo<br />

possib<strong>il</strong>e in quanto se per la chiesa<br />

le somme raccolte sono bastevoli per<br />

la sua definitiva ultimazione, viceversa<br />

per <strong>il</strong> convento necessita ancora<br />

di una somma pari a ¤. 100.000,00<br />

(centom<strong>il</strong>a euro) per l'ultimazione <strong>dei</strong><br />

lavori.<br />

Ovviamente faccio mio l'appello lanciato<br />

dal parroco, dal sindaco e<br />

dall'architetto per la continuazione<br />

della raccolta fondi "pro convento",<br />

ma mi limito a questo e basta. Coloro<br />

che vorranno dare che la Madonna<br />

li possa benedire! Possono far giungere<br />

le offerte a destinazione, scegliendo<br />

una tra le tante possib<strong>il</strong>ità a<br />

disposizione... tranne che a mezzo<br />

della mia persona o del nostro <strong>giornale</strong>.<br />

La Madonna del Bosco sa... e la mia<br />

coscienza resta limpida come l'acqua<br />

che scorre dalla sua sorgente.<br />

ASCD <strong>PANNI</strong><br />

La A.S.C.D. <strong>PANNI</strong><br />

con <strong>il</strong> patrocinio del<br />

Ministero Istruzione<br />

Università e Ricerca,<br />

della Regione Puglia,<br />

del Comune di Panni<br />

e dell’ENDAS bandisce<br />

<strong>il</strong> IV Concorso<br />

Nazionale di Poesia:<br />

<strong>Il</strong> canto <strong>dei</strong> poeti<br />

si eleva a celebrare l’Italia, a brindare<br />

al suo 150° anniversario di corroborata<br />

Unità Nazionale. (1861-2011) L’Italia,<br />

da secoli divisa, acquista <strong>il</strong><br />

17.03.1861, per la prima volta, una<br />

struttura statale unitaria. La bandiera<br />

tricolore sventola orgogliosa e mostra<br />

tutto <strong>il</strong> popolo italiano avvinto a Lei<br />

in un giuramento eterno fatto di: Libertà<br />

– Uguaglianza - Fratellanza.<br />

<strong>Il</strong> plico contenente le opere e la busta<br />

anonima, che non dovrà riportare <strong>il</strong><br />

nome del mittente ma solo <strong>il</strong> destinatario,<br />

con la dicitura: “IV Concorso<br />

Nazionale di Poesia” e la categoria<br />

di età, dovrà pervenire entro e non<br />

oltre <strong>il</strong> 6 giugno 2011 presso A.S.C.D.<br />

Panni Sig. Spada Antonio - C.so Vittorio<br />

Emanuele 74 - 71020 Panni (FG)<br />

- Tel. 0881.965190 - Cell.<br />

346.6195220 - e.ma<strong>il</strong>: info@ascdpanni.it<br />

oppure presidente@ascdpanni.it.


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

NOTIZIE DAL MONDO PANNESE<br />

FESTEGGIAMO INSIEME A <strong>PANNI</strong> I NOSTRI 60 ANNI<br />

Foto ricordo alunni Classe V elementare della classe 1951 - Ins. Angelo Maria Mauriello<br />

La festa <strong>dei</strong> nostri 60 anni, che vivremo<br />

quest’anno sarà un’occasione unica ed<br />

irripetib<strong>il</strong>e. Ritrovarsi insieme dopo un<br />

anno di lavoro e di sacrifici sarà per<br />

tutti un toccasana. Rivedere gli amici,<br />

i nostri parenti, ci riempirà <strong>il</strong> cuore di<br />

una gioia e di una felicità indescrivib<strong>il</strong>i.<br />

L’augurio più bello, che possiamo fare<br />

a noi stessi e alle nostre famiglie sarà<br />

quello di poter continuare a ripetere<br />

questa festa, con sempre maggiore<br />

intensità e partecipazione ogni anno,<br />

anche oltre i 60 anni. Noi, del gruppo<br />

è <strong>il</strong> titolo di un libro del prof. Giuseppe<br />

Donatacci, dottore in Scienze della<br />

Formazione. La nostra Redazione di<br />

Foggia accoglie volentieri la segnalazione<br />

per una sintetica recensione.<br />

<strong>Il</strong> prof. Donatacci ha sposato la figlia<br />

di un nostro compaesano, la dott.ssa<br />

Grazia Cotoia, segretaria comunale<br />

<strong>dei</strong> paesi <strong>dei</strong> Monti Dauni settentrionali.<br />

<strong>Il</strong> papà di Grazia è Rocco Cotoia<br />

e <strong>il</strong> nonno, spentosi pochi anni fa, era<br />

Alfonso “<strong>il</strong><br />

mut<strong>il</strong>ato”,<br />

che con la<br />

moglie, la<br />

compianta<br />

zia Graziella,<br />

e i figli, abi-<br />

tava in corso<br />

Garibaldi,<br />

vicino a<br />

“Marinella”.<br />

E’ d’obbligo un ricordo di zio Alfonso,<br />

che ha vissuto <strong>il</strong> suo stato di grande<br />

invalido di guerra con serenità; è doveroso<br />

dare atto a lui e alla sua consorte<br />

della particolare affab<strong>il</strong>ità verso<br />

tutti, affab<strong>il</strong>ità che non escludeva aiuti<br />

pratici sia in denaro che in materie<br />

prime per l’agricoltura, come nuove<br />

storico del 1951 (Giovanni Melino,<br />

Saverio Colacone, Nicola Sullo, Rucci<br />

Alfonso, Gesualdi Angelo, Chiappinelli<br />

Marco, Tot<strong>il</strong>o Marco, De Luca Leonardo…),<br />

per festeggiare <strong>il</strong> grande avvenimento,<br />

abbiamo st<strong>il</strong>ato un programma<br />

speciale: una crociera di otto giorni,<br />

nella Grecia classica e nelle isole Myconos<br />

e Corfù, a Dubrovnik, in Croazia,<br />

con partenza dal porto di Venezia <strong>il</strong> 23<br />

luglio e ritorno <strong>il</strong> 30 luglio 2011. Per<br />

informazioni, rivolgersi all’amico Saverio<br />

Colacone a Prato tel. 0574-<br />

sementi meglio selezionate, barbabietole<br />

ed altro. I figli: Antonio si stab<strong>il</strong>ì<br />

in Canada; Carmela, una bella ragazza<br />

dal fisico armonioso, emigrò anch’ella<br />

in Canada per realizzare <strong>il</strong> suo sogno<br />

d’amore; Rocco, impiegato alla ASL<br />

di Foggia, sposò la compianta prof.ssa<br />

di Lettere Addolorata Brienza di Monteleone<br />

e si stab<strong>il</strong>irono a Foggia. <strong>Il</strong><br />

matrimonio fu rallegrato dalla nascita<br />

di 4 figli: Grazia, la primogenita, cui<br />

si è accennato; Antonella, dott.ssa<br />

anestetista agli OO.RR. di Foggia;<br />

Alfonso, impiegato a M<strong>il</strong>ano, ed infine<br />

Giuseppina, che ha trovato impiego<br />

presso un Istituto universitario di Roma.<br />

Tornando al libro “Dalla ninna nanna<br />

alla conta” del Prof. Donatacci, si<br />

precisa innanzitutto che è <strong>il</strong> frutto di<br />

un lavoro di ricerca, condotto su due<br />

versanti: quello teorico-letterario e<br />

quello scientifico-pratico. L’autore<br />

effettua una sapiente quanto essenziale<br />

rassegna del pensiero di alcuni scrittori,<br />

che si sono occupati dello sv<strong>il</strong>uppo<br />

del bambino, per poi passare<br />

all’analisi della ninna nanna in campo<br />

storico-letterario. L’altro aspetto della<br />

pibblicazione è la ricerca pratica delle<br />

6<br />

653115 cell.328/3065067.<br />

Una giornata a Panni: sabato 20 agosto<br />

2011. Chi è interessato, deve rivolgersi<br />

all’amico Nicola Sullo entro <strong>il</strong><br />

30/06/2011 - Tel.: 0881/022159 cell.<br />

333/9888054 indirizzo posta elettronica:<br />

sullonicola@libero.it.<br />

Per coloro, che non hanno un alloggio<br />

in paese, si consiglia di prenotare<br />

all’albergo “<strong>LA</strong> LOCANDA DI PAN”<br />

tel.0881/965523 - cell.329/6462907.<br />

N.d.R.: Ricordo che nel 2001 fu festeggiato,<br />

alla grande e per la prima volta<br />

nella storia di Panni, <strong>il</strong> 50° anniversario<br />

<strong>dei</strong> nati a Panni nel 1951 e fu una giornata<br />

e una serata memorab<strong>il</strong>e. <strong>Il</strong> prossimo<br />

agosto, ovviamente, si festeggerà<br />

<strong>il</strong> 60° anniversario e questo è bello per<br />

tutti, anche se sono passati dieci anni<br />

e molto è cambiato da allora, noi stessi<br />

siamo cambiati, forse fisicamente, ma<br />

con la mente e con lo spirito siamo<br />

felici di partecipare a queste belle manifestazioni<br />

di amicizia e stima reciproca.<br />

Visto <strong>il</strong> programma? Peccato che<br />

non appartengo a quella classe del '51<br />

ma, come nel 2001, vedrò di inf<strong>il</strong>armi<br />

nella festa come... giornalista e compaesano.<br />

Nel 2001 fu così... speriamo<br />

anche quest'anno. Auguri a tutti quelli<br />

della classe del ‘51 che quest'anno<br />

compiono i primi 60 anni di vita.<br />

“DAL<strong>LA</strong> NINNA NANNA AL<strong>LA</strong> CONTA”<br />

Nonno Alfonso tra <strong>il</strong> figlio<br />

Rocco, le nipoti con Donatacci<br />

e due pronipoti<br />

ninne nanne di Foggia e della Daunia,<br />

una ricerca parziale, campionaria per<br />

dir così, ma significativa, perchè comprende<br />

<strong>il</strong> Gargano e i Monti Dauni.<br />

Segue una rassegna di f<strong>il</strong>astrocche e<br />

cant<strong>il</strong>ene fino ad arrivare alle cónte.<br />

L’analisi, che lo scrittore argomenta,<br />

spazia dal mito antico alla considerazione<br />

<strong>dei</strong> contenuti, come <strong>il</strong> lupo e <strong>il</strong><br />

“musc<strong>il</strong>lo” (ossia <strong>il</strong> gatto) nelle ninne<br />

nanne o <strong>il</strong> cavallo nelle f<strong>il</strong>astrocche,<br />

allargando l’indagine sul significato<br />

della credenza popolare.<br />

Un bel libro, dunque, piacevole nella<br />

lettura sia per gli argomenti che tratta<br />

sia per lo st<strong>il</strong>e sobrio e chiaro. E’ da<br />

considerare, infine, che <strong>il</strong> Prof. Donatacci<br />

effettua un recupero glottologico,<br />

proponendo <strong>il</strong> fascino della parlata in<br />

vernacolo, e quello etnografico, attinente<br />

alla nostra tradizione, alla nostra<br />

civ<strong>il</strong>tà.<br />

A corredo del testo opportunamente<br />

è stato aggiunto un CD per ascoltare<br />

con l’esatta pronunzia i testi descritti.<br />

Prof. Leonardo De Luca<br />

N.d.R.: Chi voglia ricevere <strong>il</strong> libro,<br />

che non è distribuito nelle librerie,<br />

potrà rivolgersi all’autore, tel.<br />

338.4348342.


7<br />

mercoledì 9 febbraio 2011<br />

ha reso l’anima a Dio<br />

CARMELINA CAGLIULI<br />

in Rucci, alla età di 82 anni, a Forlì, sua<br />

città di abituale residenza, ma venerdì<br />

11 p.v. ritornerà nella sua<br />

amata Panni dove rimarrà<br />

per sempre <strong>il</strong> suo<br />

corpo mortale in quel<br />

"Camposanto" dove riposerà,<br />

finalmente e di<br />

nuovo insieme, a tanti<br />

compaesani, parenti e<br />

amici che l'hanno preceduta,<br />

mentre la sua<br />

anima è immediatamente volata, leggera<br />

e leggiadra, verso <strong>il</strong> cielo direttamente<br />

nelle braccia amorevoli e misericordiose<br />

di Colui che è e sarà fino<br />

alla fine <strong>dei</strong> secoli, Unico e Solo.<br />

Carmelina, degna e nob<strong>il</strong>e donna pannese,<br />

è un altro pezzo storico del grande<br />

mosaico umano pannese che della sua<br />

vita ha dato un segno incisivo quale<br />

personaggio femmin<strong>il</strong>e esemplare di<br />

donna, sposa, madre, e, quale cometa<br />

nel firmamento, di Maestra delle scuole<br />

elementari <strong>pannesi</strong> durante gli anni più<br />

diffic<strong>il</strong>i della storia italiana del dopoguerra<br />

e, ancor più, in un piccolo e<br />

sperduto paesino situato in vetta al<br />

Monte Sario appena visib<strong>il</strong>e dalla Valle<br />

del Cervaro, abituale dimora di pastori<br />

e contadini arroccati a difesa <strong>dei</strong> loro<br />

pochi averi: Panni!<br />

Carmelina nacque lì, crebbe quale magnifico<br />

fiore in un campo <strong>il</strong> cui humus<br />

ha dato sempre <strong>il</strong> meglio delle sue qualità,<br />

si sposò nel 1958,con <strong>il</strong> compaesano<br />

Costanzo Rucci, e poi, come tutti<br />

noi, fu costretta ad emigrare a Forlì<br />

per vivere la sua fam<strong>il</strong>iarità con l'amato<br />

marito e i due figli Gerardo e Salvatore.<br />

La famiglia Cagliuli è stata ed è tutt'ora<br />

una delle più numerose e significative<br />

di Panni, di cui tre componenti hanno<br />

dovuto emigrare, Carmelina a Forlì,<br />

Danzina a Roma, Giorgio (detto Tonino)<br />

a Vicenza, mentre Carlino e Sarina<br />

risiedono e vivono tutt'ora a Panni,<br />

tutti e cinque affezionati abbonati del<br />

<strong>giornale</strong>,di cui ne hanno grande considerazione<br />

così come, ovviamente, nei<br />

miei confronti. Carmelina e Costanzo<br />

sono stati sempre prodighi di consigli<br />

sul come migliorare <strong>il</strong> taglio e <strong>il</strong> gradimento<br />

del <strong>giornale</strong>,in particolare modo<br />

Costanzo <strong>il</strong> quale,a volte, faceva la<br />

dura critica pur di farmi capire dove<br />

sbagliavo e come porvi rimedio e Carmelina...<br />

aggiustava tutto con i suoi<br />

ricami di "parole appropriate" così<br />

come faceva con i suoi preziosi ricami<br />

in lana e stoffe varie.<br />

L'aspetto più triste della morte è quel-<br />

LUTTI <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

lo di temere che si perda memoria di<br />

se stessi, per ciò che siamo stati e come<br />

abbiamo vissuto su questa terra. Questa<br />

è la pena maggiore nel trapasso da<br />

questa vita all'altra. Questo non accade<br />

per quelle persone che della loro Vita<br />

hanno fatto un esempio per gli altri e<br />

ne hanno lasciato una traccia indeleb<strong>il</strong>e.<br />

Carmelina Cagliuli è senz'altro tra<br />

quelle persone la cui memoria è nella<br />

storia di un popolo... di quello pannese.<br />

Grazie, Carmelina per averci dato tanto!<br />

Siamo più che certi che <strong>il</strong> Signore<br />

ti ricompenserà cento volte tanto per<br />

quanto hai dato su questa Terra... adesso<br />

riposa in Pace e gioisci con gli angeli<br />

del Paradiso e con i tanti nostri fratelli<br />

che, come te, godono oggi per quanto<br />

hanno fatto e dato durante la loro esistenza<br />

terrena.<br />

L'amico fraterno Pietro De Michele<br />

Carmelina Cagliuli<br />

Donna di sani principi,<br />

dominata dall'affab<strong>il</strong>ità,<br />

in prima f<strong>il</strong>a operavi,<br />

a bene esclusivo <strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong>.<br />

A Panni guida sei stata,<br />

<strong>il</strong> Sociale ti appartiene<br />

per l'impulso d'altruismo<br />

che non veniva mai meno.<br />

L'Azione Cattolica<br />

era <strong>il</strong> tuo vanto<br />

e l'oscuro lavoro<br />

portava i suoi frutti.<br />

Le colonie estive<br />

procuravi agli adolescenti<br />

e <strong>il</strong> Gargano si popolava<br />

di folto gruppo pannese.<br />

La presenza tra gli infermi<br />

infervoravano le tue doti,<br />

pregne di alta moralità<br />

nei confronti del prossimo.<br />

Spigliata inclinazione,<br />

saggia nelle decisioni<br />

facevi la fortuna celata<br />

di Monsignor Senerchia.<br />

L'um<strong>il</strong>tà che infondevi<br />

era piena di serenità:<br />

fare del bene scaturiva<br />

a tua necessità d'animo.<br />

Nell'amore del Signore<br />

trascorrevi le tue giornate,<br />

virtuosa come eri, a letto<br />

con una buona azione.<br />

Una sì valida risorsa umana<br />

impicciò Costanzuccio Rucci,<br />

che vide in te da estasiato<br />

la sua compagna di vita.<br />

Con lui convolasti a nozze,<br />

ma l'emigrazione in massa<br />

privò Panni per vostre esigenze<br />

di due forze di provato valore.<br />

Donato De Michele<br />

from Panni - O.N.A.S 1648/DM<br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

Carmel re Malless che aveva la casa<br />

vicino a lù furn andò sta la trasonnel.<br />

E' morta a Casalecchio di Reno e<br />

tumulata nel cimitero locale.<br />

Lo stesso giorno, a Panni, abbiamo<br />

fatto suonare regolarmente l'Anema<br />

Asciuta in sua memoria e vorrei che<br />

lei ne diffondesse la notizia al mondo<br />

pannese.<br />

Ivan Montecalvo, suo amato nipote<br />

<strong>Il</strong> 19 febbraio, alla età di 83 anni è<br />

morto a Panni Vito Bianco, nato <strong>il</strong> 25<br />

apr<strong>il</strong>e 1927, uomo,<br />

padre e<br />

nonno esemplare,<br />

indomito lavoratore,<br />

mai<br />

stanco di essere<br />

ut<strong>il</strong>e alla sua famiglia,infaticab<strong>il</strong>e<br />

contadino degno della massima<br />

stima e considerazione, persona di alta<br />

serietà e dalle grandi doti umanitarie.<br />

Io lo ricordo così! <strong>Il</strong> Signore lo ha<br />

certamente accolto quale "uomo giusto"<br />

e gli ha riservato un posto adeguato<br />

alle sue tante virtù.


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

<strong>Il</strong> 24 Marzo 2010 presso la Casa di<br />

Riposo "Maria Stella" in Panni fu<br />

allestita una grande festa popolare per<br />

<strong>il</strong> compimento di 100 anni di nonna<br />

Assunta Calitri. Quest'anno ha compiuto<br />

i 101 anni ma <strong>il</strong> 28 marzo, quattro<br />

giorni dopo, ha<br />

raggiunto <strong>il</strong> traguardo<br />

della sua<br />

lunga vita rendendo<br />

la sua anima al nostro<br />

Creatore.<br />

Un secolo di vita<br />

pannese se n'è andato<br />

lasciandoci sempre<br />

più indifesi ed indecisi su questa terra,<br />

ma ci conforta <strong>il</strong> sapere di poter attingere<br />

da lei la forza per andare avanti<br />

come ha fatto lei.<br />

A quello <strong>dei</strong> fam<strong>il</strong>iari tutti si unisce <strong>il</strong><br />

nostro cordoglio. Addio, Assunta... la<br />

nonna di Panni.<br />

venerdì 15 febbraio 2011<br />

ha reso l’anima a Dio<br />

CLEMENTINA TOLLI<br />

in Rucci<br />

E’ venuta a mancare all’età di 82 anni,<br />

l'ultima esponente vivente della grande<br />

e nob<strong>il</strong>e famiglia<br />

pannese <strong>dei</strong> Tolli,<br />

sposata con <strong>il</strong> dr.<br />

Luigi Rucci, dirimpettai<br />

della mia abitazione<br />

di Panni.<br />

Abbiamo goduto<br />

della reciproca stima<br />

e massimo rispetto,<br />

miei estimatori e sostenitori<br />

del mio impegno editoriale.<br />

Donna di grande bellezza e spessore<br />

culturale, apprezzata professoressa di<br />

matematica per tanti anni di insegnamento,<br />

sposa e madre esemplare, nonna<br />

e, da pochi mesi, bisnonna felice,<br />

di una <strong>pannesi</strong>tà tesa soprattutto al<br />

miglioramento socio-culturale del nostro<br />

piccolo paese.<br />

Appena tre giorni prima, in occasione<br />

della laurea del nostro comune nipote<br />

Marcello Rucci, ci siamo salutati,<br />

ignorando che quello sarebbe stato <strong>il</strong><br />

nostro ultimo saluto. Se n'è andata<br />

non senza aver salutato quelle persone<br />

che da sempre le sono state care e<br />

vicino, me compreso, fiero di esserlo<br />

stato e di averla avuta quale amica ed<br />

estimatrice.<br />

Addio Clementina, o meglio arrivederci<br />

fra quanto tempo non sappiamo,<br />

ma vi è certezza, per Fede e convinzione,<br />

che un giorno avremo <strong>il</strong> piacere<br />

di continuare a stare insieme.<br />

Riposa in pace, Clementina!<br />

LUTTI<br />

IN RICORDO DEL<strong>LA</strong> CARA MAMMA FRANCESCA COCCIARDI<br />

NEL 10° ANNO DAL<strong>LA</strong> SUA MORTE<br />

Cara mamma, son passati dieci anni da quando ci hai lasciato e tante cose ho<br />

da dirti in questi anni che non ci sei più. Ci sono momenti<br />

in cui la tua mancanza è così forte che mi piacerebbe<br />

tirarti fuori dai miei sogni per riabbracciarti veramente<br />

e stare ore e ore a guardarti e rimirarti perchè per ora<br />

sono solo le fotografie che parlano di TE.<br />

Mai e poi mai, avrei pensato ad una malattia così tanto<br />

sconvolgente ed una morte così rapida; ho sempre pensato<br />

e fantasticato come poteva essere la tua vecchiaia con<br />

<strong>il</strong> papà, con noi figlie, ed anche ad una vita serena da<br />

nonna felice ed invece......<br />

E' proprio vero che in una casa senza MAMMA: è un<br />

fuoco senza fiamma , un prato senza viole, un cielo senza<br />

sole. Spero tanto che tu possa riposare tranqu<strong>il</strong>lamente ed essere un nostro<br />

angelo custode che ci aiuti nei momenti diffic<strong>il</strong>i.<br />

Mamma anche stanotte vorrei sognarti... ma dopo ogni sogno c'è sempre un<br />

nuovo risveglio e questo mi spaventa perchè sentirei <strong>il</strong> vuoto di Te: Ma <strong>il</strong><br />

sogno vale sempre la pena di essere vissuto...<br />

Nicoletta, tua figlia da Brescia<br />

Clementina Tolli<br />

Austera bellezza<br />

del reame pannese,<br />

non mi par vero<br />

di codesta dipartita terrena.<br />

Non manchi solo<br />

ai Rucci e Tolli,<br />

ma a tutte le persone<br />

che si relazionavano con te.<br />

L’intero paese di Panni<br />

grave perdita ha subito<br />

per la tua etica morale<br />

e <strong>il</strong> sapor d’idioma.<br />

Eppure ti d<strong>il</strong>ettavi<br />

a far di giusti conti,<br />

proporti ai tuoi allievi<br />

per acculturarli al meglio.<br />

Se <strong>il</strong> dottor Rucci in Orsara<br />

cantava bene in medicina<br />

a te, pure, lo dovea<br />

per la serenità che infondevi.<br />

Mai ombrosa nel dialogo,<br />

soave nell’apparire,<br />

non davi lustro a riverenza<br />

e pretese potevi accampare.<br />

Di nob<strong>il</strong>i origini<br />

ti impregnavi di sensib<strong>il</strong>ità<br />

e carità cristiana esercitavi<br />

a pro <strong>dei</strong> più bisognosi.<br />

Esternavi a meraviglia<br />

<strong>il</strong> compito del matriarcato<br />

e, tra le mura domestiche,<br />

f<strong>il</strong>trava aria salubre.<br />

Una bella coppia<br />

nel Subappenino Dauno,<br />

Don Luigi appresso ti conducea<br />

anche nel mondo Rem.<br />

Amore nell’anima,<br />

birra nel corpo,<br />

aspirar potevi a tutto<br />

e, di certo, <strong>il</strong> migliore sceglievi.<br />

Donato De Michele<br />

from Panni-O.N.A.S 1648/DM<br />

8<br />

Ciruolo Onorina<br />

vedova del<br />

generale Antonio<br />

Grassi, ex sindaco<br />

di Panni, nata a<br />

Panni <strong>il</strong> 04/10/1911<br />

è deceduta <strong>il</strong><br />

20/01/2011, all’età<br />

di anni 99, ed è stata sepolta a Panni.<br />

NOTIZIE UTILI<br />

Festa patronale:<br />

26 - 27 Agosto San Costanzo Martire e<br />

Madonna del Bosco.<br />

Feste - ricorrenze:<br />

13 Giugno Sant'Antonio benedizione <strong>dei</strong><br />

pani<br />

16 Giugno San Vito - benedizione delle<br />

“maccaredde”.<br />

24 Giugno San Giovanni - venuta della<br />

Madonna dal Convento al Paese.<br />

6 Luglio processione con la Madonna<br />

del Bosco per <strong>il</strong> miracolo della pioggia.<br />

22 Luglio processione penitenziale<br />

notturna per <strong>il</strong> terremoto del 1930.<br />

Ultimo sabato di luglio processione<br />

penitenziale notturna per <strong>il</strong> miracolo del<br />

colera.<br />

15 Agosto festa dell’Assunta con la<br />

processione delle “salme”.<br />

28 Agosto ritorno della Madonna al<br />

Convento.<br />

18 Ottobre San Gerardo<br />

13 Dicembre Santa Lucia<br />

Fiere - Sagre - Manifestazioni<br />

6 Luglio: fiera di merci varie<br />

26 Agosto: fiera del bestiame e merci<br />

Mercato settimanale: lunedì


9<br />

Santina Gesualdi<br />

in Lapolla<br />

<strong>Il</strong> tuo nome è già<br />

garanzia accertata<br />

per i servizi resi<br />

alla Chiesa Madre.<br />

Alla Messa Solenne<br />

fai parte del Coro<br />

e, a processione avviata,<br />

intoni l’inno al Signore.<br />

La Casa di Dio<br />

presenti splendente<br />

per i continui lavori<br />

a cui ti sottoponi.<br />

In mezzo al paese<br />

è la tua dimora<br />

ma <strong>il</strong> raggio di condotta<br />

va oltre l’abitazione.<br />

Sei come un <strong>giornale</strong><br />

per le notizie paesane,<br />

nulla ti sfugge<br />

e freni <strong>il</strong> malvezzo.<br />

Negli anni passati,<br />

insieme al caro marito,<br />

titolari di macelleria,<br />

curavate gli anemici di Panni.<br />

Una buona bistecca<br />

val più di una medicina,<br />

fortifica <strong>il</strong> fisico,<br />

senza controindicazioni.<br />

Fraterna sei con tutti,<br />

operare nel Sociale<br />

è una tua forza interiore<br />

a pro del bisognoso.<br />

Sei donna di spicco<br />

per generosità al prossimo,<br />

risorsa umana attiva,<br />

che sa di vera amicizia.<br />

Incontrarti è un piacere,<br />

non disdegni la chiacchiera,<br />

a confronto di rapporti umani<br />

emani sorriso di degnazione.<br />

Donato De Michele<br />

from Panni-O.N.A.S 1648/DM<br />

LUTTI E MEMORIE <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

<strong>Il</strong> 29 marzo 2011 è venuto a mancare<br />

<strong>il</strong> nostro compaesano residente in<br />

USA Donato PAGLIA, della cui gioventù<br />

la sorella<br />

Maria nel<br />

2002 dedicò<br />

un libro che<br />

ebbi <strong>il</strong> piacere<br />

e l'onore di<br />

pubblicare.<br />

Aveva 74 anni<br />

di vita, nacque<br />

a Panni <strong>il</strong> 9<br />

apr<strong>il</strong>e del 1937<br />

ed emigrò<br />

negli USA nel 1954 alla età di 17<br />

anni, lasciando nel paese segni tangib<strong>il</strong>i<br />

ed incancellab<strong>il</strong>i della sua giovan<strong>il</strong>e<br />

<strong>pannesi</strong>tà raccolti appunto da<br />

sua sorella Maria nel libro delle sue<br />

avventure di ragazzo pannese da cui<br />

emanava una genialità e una gioviale<br />

gioia di vivere la sua giovinezza veramente<br />

eccezionale. Io, pur non<br />

avendolo mai conosciuto personalmente,<br />

la mia famiglia e la gente pannese<br />

in tutto <strong>il</strong> mondo, ci uniamo al<br />

dolore che ha colpito la famiglia Paglia<br />

assicurando loro che Donato sarà<br />

presente nei nostri ricordi così come<br />

tutti i componenti della grande<br />

famiglia Paglia.<br />

Addio Donato!<br />

Al nostro fratello Donato<br />

di Maria Paglia Procaccini (USA)<br />

Donato, ti sei spento come un angelo<br />

nella Pace di Dio<br />

tu che hai amato tanto la vita<br />

piena di affab<strong>il</strong>i fantasiose<br />

immaginazioni.<br />

<strong>Il</strong> vento, attraverso te, le rubava<br />

e così sparivano.<br />

Ma tu con <strong>il</strong> tuo libero spirito<br />

non t’arrendevi, erano i tuoi segreti,<br />

e dentro di te li coltivavi<br />

innaffiandoli come fiori nel giardino.<br />

<strong>Il</strong> tuo più grande e desiderato sogno<br />

era di tornare alla tua amata terra<br />

Panni! Ma <strong>il</strong> vento, furioso e cattivo,<br />

anche quel sogno ti ha strappato.<br />

Certamente ora <strong>il</strong> tuo spirito libero<br />

sulla amata tua Panni volerà,<br />

<strong>il</strong> vento non lo potrà più fermare.<br />

Per poi approdare nell’Eternità.<br />

Dove Pace e gioia ti circonderanno<br />

dove un giorno Iddio ci chiamerà<br />

tutti insieme nella gioia eterna saremo.<br />

Donato ci manchi.<br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

Cavallo Donato Paglia<br />

Con aria sbarazzina<br />

ti appostavi in paese<br />

e di folklore entusiasmante<br />

<strong>il</strong> popolo divertivi.<br />

La tua verve spiritosa<br />

sapeva di birbantello,<br />

ma eri un genialoide<br />

di spiccata personalità.<br />

Tempo pieno a scuola<br />

non ti <strong>il</strong>luminava affatto,<br />

scarso interesse adducevi<br />

per lungaggini burocratiche.<br />

Ti attestavi solenne,<br />

a tua idea eccellente,<br />

assembravi m<strong>il</strong>le progetti<br />

di tenera amicizia.<br />

Scalpitava in te<br />

senso di sana libertà,<br />

inventiva al momento<br />

e apprensione celermente.<br />

Nelle manifestazioni culturali<br />

eri <strong>il</strong> perno della situazione,<br />

agli occhi esigenti<br />

spuntavi tra la massa.<br />

Ogni giorno puntuale, attivo,<br />

diverso dell'altro a contesa,<br />

non sopportavi minimamente,<br />

la figura "dell'ammosciato".<br />

Imitavi i prestigiatori<br />

e con Luigi ed Alfonso<br />

lo spettacolo continuava:<br />

quanta armonia in Panni.<br />

La sora Mariuccia<br />

era per te cuore di mamma,<br />

a lei ti rivolgevi, da sornione,<br />

per essere giustificato.<br />

Papà Peppino tra serio, faceto<br />

tonava, menava a cinghiate,<br />

per le tue ingenue nefandezze,<br />

mamma Angela, un vero cherubino.<br />

<strong>Il</strong> tuo ardire<br />

non conosceva ostacoli<br />

e, battuto dai più grandi,<br />

trascuravi le sofferenze, anzi...<br />

Fuggivi dalla v<strong>il</strong>tà, noia,<br />

ti esaltavi nelle virtù,<br />

l'egoismo aborrivi<br />

per dettar moralità.<br />

Ma l'adolescente è<br />

vita di paese crescente,<br />

non si stanca nel quotidiano,<br />

ei segna e passa.<br />

Le avventure di Donato,<br />

un ragazzo pannese,<br />

tramandate sono state<br />

dalla Paglia Procaccini.<br />

La sua simpatica trovata<br />

ha dato luce e vigore<br />

ad un classico pannese<br />

da scolpire nella storia.<br />

Del Paglia emigrato in Usa<br />

ha privato Panni<br />

della sua nob<strong>il</strong>e compagnia<br />

e serpentine al Campo Sportivo.<br />

A sua dipartita prematura,<br />

essendo stato figura minore,<br />

per dette avventure nel testo,<br />

affermo che Ruunatuucci non morrà.


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

DAL<strong>LA</strong> REDAZIONE DI <strong>PANNI</strong> di Rocco Gesualdi<br />

ASSESSORATO AL TURISMO E ALL’AMBIENTE<br />

L’AGENDA E IL PUNTO<br />

Devo dire che questa volta, dopo<br />

l’ennesima telefonata del Direttore<br />

Pietro, mi sono deciso a fare l’agenda<br />

degli eventi passati e prossimi, quasi<br />

all’ultimo.<br />

<strong>Il</strong> perché? Semplice, come al solito<br />

mancanza di tempo e soprattutto volevo<br />

avere la certezza delle notizie da<br />

comunicarvi.<br />

Prima di iniziare con la manifestazione<br />

di San Giuseppe, devo dare risposta<br />

a chi ha chiesto <strong>il</strong> mio punto di vista<br />

sulla diatriba “politica” pannese.<br />

Francamente, nonostante sia costituzionalmente<br />

sancito nell’art. 21 <strong>il</strong> diritto<br />

alla libertà di parola, la penso<br />

come <strong>il</strong> nostro sindaco. Difatti Pasquale<br />

ha sempre affermato che è superfluo<br />

fare comizi politici quando le intenzioni,<br />

forse, son dirette non al benessere<br />

della comunità ma solo a quelli di<br />

DA SAN GIUSEPPE...<br />

<strong>PANNI</strong> UNA NUOVA VISIONE,<br />

UNA NUOVA MISSIONE<br />

Non voglio essere retorico, ma dato<br />

che spesso si parla di cose brutte, in<br />

questo numero voglio parlarvi anche<br />

di una cosa stupenda successa a Panni<br />

<strong>il</strong> 19 marzo: <strong>il</strong> Falò di San Giuseppe!<br />

Voglio davvero esprimere la mia<br />

immensa gratitudine per la perfetta<br />

riuscita della festa.<br />

Vivo a Panni e quindi vivo Panni da<br />

30 anni e tra i tanti falò che ho visto,<br />

<strong>il</strong> più bello e coinvolgente è stato quello<br />

di quest’anno. Mi spiace per coloro i<br />

quali non hanno avuto la possib<strong>il</strong>ità di<br />

vederlo, perché è stata la viva<br />

dimostrazione dell’amore e della<br />

collaborazione insita nei <strong>pannesi</strong>.<br />

Devo rendere merito in primis allo staff<br />

della Pro Loco, l’Associazione<br />

promotrice del falò. Bravi davvero<br />

bravi! Inoltre gli enti collaboratori come<br />

l’ASCD che con altri cittadini<br />

volenterosi hanno coadiuvato con<br />

maestria l’aspetto enogastronomico<br />

con tantissimi piatti succulenti, <strong>il</strong><br />

Comune di Panni e la compagnia di<br />

danze popolari Li Scazzematjèdde che<br />

con lo staff di Danzaria di Putignano,<br />

Deliceto, Trani e Corato hanno ballato<br />

nella serata attorno al falò. A parte <strong>il</strong><br />

rischio di soffocamento perché la bora<br />

incalzava, vi garantisco che c’è stata<br />

un’armonia pazzesca tra tutti gli<br />

organizzatori e i tanti giovani, come <strong>il</strong><br />

Dj Francesco non figlio del Facchinetti<br />

Pooh, ma, di Carlo De Cotiis, che hanno<br />

collaborato per la raccolta della legna<br />

singoli personaggi. Con moderazione,<br />

quindi, l’amministrazione attraverso<br />

i comizi intende soltanto chiarire al<br />

popolo le questioni sollevate da chiunque,<br />

perchè è giustissimo dare le informazioni<br />

ai cittadini in quanto esprimono<br />

la fiducia verso chi amministra<br />

Panni, pagano le tasse e quindi meritano<br />

rispetto.<br />

La mia intenzione non è di fare la<br />

morale, ma, esortare tutti a non aspettare<br />

i comizi per uscire, bensì informarsi<br />

ed esprimere le proprie idee<br />

costruttive quotidianamente.<br />

Questo è un diritto-dovere del cittadino<br />

come <strong>il</strong> dovere degli amministratori<br />

di comportarsi con d<strong>il</strong>igenza e rispetto.<br />

E poi cari lettori è importante mantenere<br />

serenità e controllo in questo<br />

clima imperioso che regna sovrano<br />

ovunque anche all’estero. Credo che<br />

e per la musica. Grazie, davvero grazie<br />

a tutti per aver mostrato che a<br />

prescindere da chi organizza o da chi<br />

fa più o fa meno, quando si deve<br />

realizzare un evento per Panni si lavora<br />

nell’ottica della comunità e basta, <strong>il</strong><br />

resto davvero non conta. Grazie.<br />

<strong>PANNI</strong> EXCHANGE... in evoluzione<br />

Avviso i lettori che a giorni sarà pubblicato<br />

<strong>il</strong> bando del Panni Exchange.<br />

Finalità del progetto è di creare un<br />

gemellaggio con la comunità pannese<br />

di Montreal. Al bando sono ammessi<br />

solo i residenti <strong>pannesi</strong> con età compresa<br />

tra i 18 anni compiuti e i 30 anni.<br />

Lo stage avrà durata orientativa di<br />

giorni 15 nel mese di luglio 2011,<br />

superfluo è sottolineare che non si<br />

tratta di una vacanza, bensì di un viaggio<br />

volto alla conoscenza della cultura<br />

canadese e del tipo di integrazione<br />

della comunità pannese.<br />

Sarà richiesto al rientro in Italia <strong>dei</strong><br />

due vincitori dello stage, uno speech<br />

al fine di condividere la loro esperienza<br />

in una conferenza che si terrà a Panni<br />

durante <strong>il</strong> mese di agosto p.v. e avrà<br />

come ospiti non solo i due stagisti<br />

residenti <strong>pannesi</strong> ma anche i due provenienti<br />

da Montreal. Le borse di studio<br />

equivalgono esclusivamente a due<br />

biglietti A/R (possib<strong>il</strong>mente senza scalo)<br />

Roma FCO a Montreal Dorval e<br />

l’accoglienza in Montrèal a cura<br />

dell’ACAP (Associazione culturale<br />

amici <strong>pannesi</strong> di Montrèal). I nominativi<br />

<strong>dei</strong> due candidati idonei scelti<br />

quindi solo per titolo, saranno resi noti<br />

mediante albo comunale via web, co-<br />

10<br />

dovremmo capire che la nuova sfida<br />

per tutti si possa conguagliare in un<br />

solo termine: la vera collaborazione.<br />

Infatti alle porte del nostro “piccologrande”<br />

cuore, alle porte della mente<br />

del nostro frag<strong>il</strong>e essere, bussano un<br />

numero infinito di notizie, nessuna<br />

innocua, ma tutte desiderose di accoglienza,<br />

di ascolto e che ci interpellano.<br />

Possiamo reggere a tutto questo, senza<br />

cadere nelle fibr<strong>il</strong>lazioni o nella indifferenza<br />

per saturazione?<br />

E come dare delle risposte sensate e<br />

veramente significative per la nostra<br />

vita in questo vortice veloce che passa?<br />

N.d.R.: Ho ritenuto tagliare l’articolo<br />

in questo punto perchè le comunicazioni<br />

che seguono riguardano soltanto<br />

la popolazione residente a Panni e<br />

non, anche, i <strong>pannesi</strong> nel resto del<br />

mondo.<br />

municazione scritta ai vincitori e sui<br />

siti internet di Panni. La scadenza non<br />

prorogab<strong>il</strong>e per la presentazione della<br />

domanda è fissata per <strong>il</strong> 16 maggio<br />

2011. Grazie a Tony Montecalvo e al<br />

suo staff meraviglioso.<br />

Info: Uff. Gabinetto Sindaco 0881 965280<br />

Ass. al Turismo 333 6534455<br />

<strong>PANNI</strong>... A 150 ANNI<br />

DALL’UNITA’ D’ITALIA<br />

In virtù della sua storia e della sua<br />

cultura, l’Italia può recare un contributo<br />

validissimo in particolare all’Europa,<br />

aiutandola a riscoprire quelle radici che<br />

le hanno permesso di essere grande nel<br />

passato e che possono ancora oggi favorire<br />

l’unità profonda del Continente.<br />

Panni ha festeggiato l’anniversario <strong>il</strong><br />

17marzo con <strong>il</strong> corteo a cura<br />

dell’Amministrazione Comunale e le<br />

scuole per le vie del nostro paese fino<br />

alla Chiesa Madre. <strong>Il</strong> corteo è stato<br />

allietato dalla Banda musicale “Gerardo<br />

Rainone”. Le celebrazioni però, cari<br />

lettori, non possono essere circoscritte<br />

al giorno dell’anniversario, difatti, l’11<br />

apr<strong>il</strong>e l’Assessorato al turismo e<br />

all’ambiente di concerto con <strong>il</strong> preside<br />

De Maio delle scuole di Panni e la<br />

fiduciaria professoressa Lucia Mauriello<br />

hanno organizzato una visita al Palazzo<br />

di Governo di Foggia. Infinite grazie<br />

per l’ospitalità accordataci dal Sua Eccellenza<br />

<strong>il</strong> Prefetto Antonio Nunziante.<br />

Evviva l’Italia. Ma non finisce qui,<br />

Tony Spada presidente dell’A.S.C.D.<br />

mi ha ricordato che <strong>il</strong> 24 giugno <strong>il</strong><br />

Concorso Internazionale di poesia è<br />

dedicato proprio all’Unità d’Italia.


11<br />

NEWS PANNESI IN PILLOLE…<br />

ULTIM’ORA!<br />

FESTA DELLE SPIGHE: sono iniziate<br />

le riunioni per l’organizzazione della<br />

nostra festa più tradizionale a cura<br />

della Pro Loco. Non esitate a chiedere<br />

come poter entrare nel vivo della festa<br />

diventandone attori partecipi.<br />

DALL’EXPO<br />

AL MAHATHMA GHANDI<br />

Dunque come ultime<br />

notizie ho deciso di<br />

darvi prima quella<br />

brutta e poi quella<br />

bella. La meno bella<br />

riguarda l’Expo. E’<br />

mio dovere dare risposta<br />

ai tanti che mi<br />

hanno chiesto quale<br />

sarà <strong>il</strong> futuro di questa manifestazione.<br />

Come tanti sanno ho dato anima e<br />

cuore a questo evento anche senza<br />

avere risorse umane o finanziarie e al<br />

contempo ho sempre detto che l’Expo,<br />

va paragonato ad un bambino, quindi<br />

come crescono i bambini anche l’Expo<br />

deve essere alimentato per diventare<br />

un vero evento punta.<br />

A oggi devo darvi purtroppo notizia<br />

che risorse per ampliare la kermesse<br />

non ce ne sono. Vi dico questo perchè<br />

voglio essere realista. Con un po’ di<br />

risorse in più oltre a raddoppiare <strong>il</strong><br />

numero degli standisti, l’evento dovrebbe<br />

essere finalmente pubblicizzato in<br />

maniera più ampia anche attraverso<br />

cartelloni pubblicitari, giornalisti e i<br />

media. Inoltre come eventi nella kermesse<br />

in primis c’è da riproporre <strong>il</strong><br />

riuscitissimo Raduno bandistico, poi<br />

la sf<strong>il</strong>ata della Scuola di tarantella di<br />

Montemarano e in ultimo l’apertura<br />

del Dance Music Crew, piccolo festival<br />

dedicato ai djs emergenti i quali dovrebbero<br />

incontrarsi a Panni in contemporanea<br />

con una radio nazionale.<br />

Di idee ce ne sono e non poche, ma <strong>il</strong><br />

tutto necessita di “piccioli” come direbbe<br />

un sic<strong>il</strong>iano e francamente non<br />

posso e non voglio pretendere finanze<br />

per <strong>il</strong> settore turistico, quando nel nostro<br />

paese vi sono esigenze più importanti.<br />

Che dire? cercheremo con ottimismo<br />

di inventare qualche altra<br />

soluzione.<br />

Ma ora passiamo alla bella notizia, che<br />

a mio parere è la più importante per<br />

questo 2011 pannese. Prima di tutto vi<br />

chiedo: bisogna occuparsi o preoccuparsi<br />

per i giovani?<br />

L’entusiasmo degli anni giovan<strong>il</strong>i, i<br />

sogni migliori di quell’età o l’euforia<br />

<strong>dei</strong> week-end rimarrebbero ricordi sempre<br />

più lontani per chi è sempre più<br />

adulto se non fosse per la giovinezza<br />

DAL<strong>LA</strong> REDAZIONE DI <strong>PANNI</strong> <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

che le attuali new<br />

generations ripresentanoquotidianamente<br />

all’attenzione<br />

<strong>dei</strong> nostri occhi,<br />

grazie al loro passaggio<br />

per le vie<br />

cittadine negli orari<br />

di scuola, durante le<br />

nostre affaccendate<br />

giornate feriali, o alle<br />

loro frequentazioni serali di spazi<br />

dedicati proprio ai giovani.<br />

Mi chiederete allora perché paragonare<br />

<strong>il</strong> Panni Expò e Ghandi?… semplice!<br />

l’Expo è un contenitore dove i produttori<br />

e artisti che durante tutto l’anno<br />

creano e lavorano possono mostrare i<br />

loro lavori. Invece da fine apr<strong>il</strong>e a Panni<br />

avremo un altro contenitore, ma, questo<br />

è fisso e sarà la vetrina sociale di Panni.<br />

Care lettrici, cari lettori, vi annuncio<br />

che ufficialmente (approv. regolamento<br />

cons. com. 31/03/11) a Panni apriremo<br />

<strong>il</strong> POLO SOCIALE COMUNALE<br />

MAHATMA GANDHI.<br />

Si è scelto <strong>il</strong> nome di questo importantissimo<br />

personaggio storico proprio<br />

per la sua valenza pacifista e collaborativa,<br />

carattere preminente della struttura<br />

che stiamo creando.<br />

Struttura che l’Amministrazione Comunale<br />

concede a titolo gratuito, col<br />

solo pagamento delle spese per le pulizie<br />

degli spazi comuni e forniture,<br />

E’ una foto risalente all’anno 1939<br />

e, credo, che “le femmenazz”, inteso<br />

come donne di bella, sana e<br />

robusta costituzione, ritratte sono<br />

riconoscib<strong>il</strong>i a molti, particolarmente<br />

a persone di una certa età, ma chiedo<br />

a voi lettori di fare attenzione<br />

particolare sul mosaico di lastricato<br />

ai loro piedi dove esse si fecero<br />

immortalare. Era <strong>il</strong> simbolo di quei<br />

tempi. Ma la piazza circostante come<br />

si chiamava e si chiama oggi?<br />

E, soprattutto, quel bambino biondo,<br />

messosi nella foto “a la securduna”<br />

chi è o... chi era? Un tarallo di Angelo<br />

a chi indovina!<br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

alle associazioni del<br />

nostro paese. Le aule<br />

dell’ala sinistra<br />

dell’edificio scolastico<br />

che verranno<br />

concesse sono sei ai<br />

seguenti soggetti: Ali<br />

di Tr<strong>il</strong>ly (come<br />

centro polivalente<br />

con baby parking e<br />

scuola di ripetizione),<br />

Pro Loco, Laboratorio comunale<br />

della Zampogna, A.S.C.D., la Scuola<br />

Bandistica “Gerardo Rainone” e la<br />

compagnia di Danze popolari “Li<br />

Scazzematjèdde”, Wellness Time e<br />

nell’atrio della struttura si creerà una<br />

sala attesa con annessa biblioteca.<br />

Inoltre è stata quasi ultimata l’aula<br />

magna. Ufficializzeremo mediante i<br />

siti <strong>pannesi</strong> <strong>il</strong> giorno dell’inaugurazione<br />

a maggio, giorno in cui chiunque potrà<br />

vedere e poi usufruire di questi spazi<br />

a partire dal bambino di un anno fino<br />

agli anziani, a noi necessari per la loro<br />

saggezza. Ho tanta fiducia in questa<br />

nuova opportunità per Panni, perché<br />

oltre a favorire tantissime attività (e<br />

quindi dare uno spazio ai nostri giovani<br />

dove poter studiare e divertirsi nelle<br />

ore extra scolastiche) sarà agevolato<br />

anche un maggiore scambio di idee e<br />

opinioni, quindi confronto. Grazie a<br />

tutti e venite a visitare <strong>il</strong> nostro POLO<br />

SOCIALE COMUNALE.<br />

Sappiamo tutti chi è Angelo Cotoia e<br />

cosa fa, da anni, in via Cantù n. 13 a<br />

Panni e lo si vede dalla foto ma quello<br />

che non potete sapere è la bontà e <strong>il</strong><br />

profumo <strong>dei</strong> taralli che ha fatto anche<br />

per la Santa Pasqua. Io si! Non dalla<br />

foto bensì gustandoli personalmente,<br />

e non perché sia andato a comprarli da<br />

lui ma perché sono stato omaggiato,<br />

con una busta piena <strong>dei</strong> suoi taralli,<br />

direttamente a casa mia a Foggia, da<br />

un amico…senza fare nomi, che, tra<br />

l’altro, mi fornisce, anche e periodicamente<br />

di una pagnottina di pane quotidiano.<br />

Come poter ricambiare tale<br />

gent<strong>il</strong>ezza? Nell’unico modo a me dato: DIRE DI <strong>PANNI</strong> E DEI PANNESI. Grazie<br />

Angelo e di più all’innominab<strong>il</strong>e amico per <strong>il</strong> gent<strong>il</strong>e pensiero.


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

DAL<strong>LA</strong> REDAZIONE DI <strong>PANNI</strong><br />

IL CARNEVALE:NOTIZIE E CURIOSITA’ A CURA DELL’INSEGNANTE RAINONE RAFFAELE<br />

Alcune particolarità e divertenti curiosità<br />

<strong>dei</strong> festeggiamenti di Carnevale.<br />

Durante i festeggiamenti era usanza cucinare<br />

dolci veloci, poco costosi, da offrire<br />

alla moltitudine di persone che interveniva.<br />

Da qui la tradizione <strong>dei</strong> fritti:<br />

acqua, farina e zucchero che ancora oggi,<br />

pur con qualche ingrediente in più, si<br />

trasformano in castagnole, frittelle, zeppole,<br />

tortelli, struffoli, frappe, cenci,<br />

chiacchiere. In una grotta del terziario si<br />

possono trovare le più antiche testimonianze<br />

di uso della maschera da parte<br />

degli uomini. Si tratta di una scena di<br />

caccia dove compare la figura di un uomo<br />

travestito da capra. Lo scopo, secondo<br />

le interpretazioni, era duplice: scongiurare<br />

la vendetta del dio delle capre con <strong>il</strong><br />

travestimento, e avvicinare più fac<strong>il</strong>mente<br />

la preda. Due sono i carnevali più lunghi<br />

d’Italia: quello Ambrosiano, detto anche<br />

“carnevalone”, che si conclude <strong>il</strong> primo<br />

sabato di Quaresima e quello di Putignano,<br />

in Puglia, che inizia addirittura a<br />

Santo Stefano e finisce alle Ceneri, col<br />

funerale e <strong>il</strong> rogo del fantoccio del Re<br />

Carnevale.<br />

<strong>Il</strong> carnevale di Fano è <strong>il</strong> più antico d’Italia;<br />

<strong>il</strong> primo documento noto nel quale vengono<br />

descritti festeggiamenti<br />

tipici del Carnevale<br />

nella città, risale al 1347.<br />

I coriandoli, tondini di carta<br />

colorata (inventati, si dice,<br />

da un m<strong>il</strong>anese), all’origine<br />

erano semi della pianta di<br />

coriandolo ricoperti di<br />

gesso, usati come confetti<br />

da lanciare da carri e da balconi. La<br />

nascita della moderna “cartapesta” e’<br />

Quando è nato l’uovo di Pasqua?<br />

Galline a parte,stando alle cronache si<br />

sa che fin dai tempi più antichi c’era<br />

l’usanza di scambiarsi doni a base di<br />

uova, come simbolo della vita che rinasce.<br />

Nei primi tempi del Cristianesimo in<br />

Quaresima non si potevano mangiare<br />

neppure le uova, al termine <strong>dei</strong> quaranta<br />

giorni di penitenza le massaie avevano<br />

la necessità di ut<strong>il</strong>izzare tutte le uova che<br />

le galline avevano in quei giorni prodotto.<br />

In Bulgaria, nei giorni precedenti la Pasqua<br />

si fanno grandi pulizie nelle case,<br />

si cucinano i “ kozunaks” e si colorano<br />

uova: <strong>il</strong> primo deve essere colorato di<br />

rosso, perché possa portare la salute. A<br />

mezzanotte del sabato santo la gente si<br />

scambia gli auguri e le uova di Pasqua.<br />

In Danimarca, tradizione vuole che tutto<br />

sia colorato di giallo,dalle candele alla<br />

tovaglia, mentre le case vengono decorate<br />

con rami fioriti e uova dipinte.<br />

In Francia, le campane della chiesa sono<br />

s<strong>il</strong>enziose dal venerdì fino a Pasqua,un<br />

segno di dolore per <strong>il</strong> Cristo crocifisso.<br />

Ai bambini francesi si dice che le cam-<br />

dovuta al Maestro Antonio<br />

D’Ariano (1925)<br />

che pensò ad un nuovo<br />

sistema: ricoprire la<br />

creta con <strong>il</strong> gesso, in<br />

modo da ottenere uno<br />

stampo al negativo della<br />

figura originale, e poi mettere vari strati<br />

di carta all’interno del modello di gesso.<br />

Una volta asciugata, la sagoma in carta<br />

si staccava dal gesso senza problemi e,<br />

identica all’originale, pesava qualche<br />

ch<strong>il</strong>o invece di quintali. Grazie a questa<br />

invenzione si possono costruire carri<br />

immensi che sfidano le leggi della gravità.<br />

Nonostante le origini antiche di alcuni<br />

carnevali italiani, <strong>il</strong> primo carro viene<br />

costruito a Viareggio solo nel 1873. Esso<br />

fu costruito da operai portuali che, ispirandosi<br />

alle tecniche di costruzione delle<br />

navi, riuscirono a fabbricare strutture con<br />

un sistema di corde, cavi d’acciaio e<br />

carrucole usati nei cantieri. Queste prime<br />

opere ospitavano mascheroni realizzati<br />

in gesso e pesavano, quindi, anche parecchi<br />

quintali. Nel 1921 un carro ospitò,<br />

per la prima volta, una intera orchestra.<br />

La cosa ebbe così successo che nel 1923<br />

alcuni carristi pensarono di far “ballare”<br />

anche i pupi, realizzando,<br />

così, i primi movimenti.<br />

Le maschere tradizionali<br />

italiane sono <strong>il</strong> prodotto<br />

della Commedia dell’arte,<br />

<strong>il</strong> fenomeno teatrale che si<br />

sv<strong>il</strong>uppa alla fine del 1500<br />

in Italia. Una delle rappresentazioni<br />

più gettonate<br />

di queste commedie era la “beffa del<br />

servo”, una sorta di rivincita concessa<br />

TRADIZIONI PASQUALI<br />

NEL MONDO<br />

pane sono volate via a Roma. La mattina<br />

di Pasqua i bambini corrono veloci<br />

all’esterno per guardare le campane che<br />

volano nuovamente verso casa. Intanto<br />

che i piccoli sono occupati a guardare <strong>il</strong><br />

cielo per scoprire se riescono a vedere<br />

le campane, i genitori nascondono le<br />

uova di cioccolato, affinché i bambini le<br />

trovino più tardi.<br />

In Grecia nella notte di Pasqua vengono<br />

suonate le campane. I fedeli si recano in<br />

chiesa, che è tenuta al buio, ed accendono<br />

la candela che recano con sé e che poi<br />

porteranno a casa. Dopo giorni di rigoroso<br />

digiuno, si pranza con la “ soupa<br />

mayeritsa” accompagnata da riso alla<br />

greca, con le uova colorate di rosso, con<br />

<strong>il</strong> pane pasquale e la tipica “ Maghiritsa”,<br />

una zuppa fatta con le interiore<br />

dell’agnello.<br />

In Russia, a Pasqua, tutti gli occhi sono<br />

puntati sulla cittadina di Sagorsk. <strong>Il</strong> rito<br />

12<br />

all’um<strong>il</strong>e nei confronti del potente. Innumerevoli<br />

sono le rappresentazioni, specie<br />

sui palcoscenici della decadente Repubblica<br />

veneziana, che hanno come tema <strong>il</strong><br />

contrasto tra <strong>il</strong> servo zotico, lo “Zanni”<br />

e <strong>il</strong> padrone vecchio e rincitrullito, <strong>il</strong><br />

“Magnifico”.<br />

Le varie forme in cui si manifesta fanno<br />

sì che <strong>il</strong> personaggio dello Zanni subisca<br />

continue e sostanziali modifiche rendendosi<br />

sempre più simpatico e variegato:<br />

questo spiega la presenza, nella tradizione<br />

giunta fino a noi, di tante maschere rappresentanti<br />

parti di servitori, dal celeberrimo<br />

Arlecchino allo scaltro Brighella.<br />

Un posto di primo piano era poi riservato<br />

alle maschere <strong>dei</strong> “vecchi” che generalmente<br />

erano due, ma non avevano sempre<br />

e dovunque lo stesso nome; perlopiù<br />

furono conosciuti l’uno sotto <strong>il</strong> nome di<br />

Pantalone e l’altro di Dottore, Dottor<br />

Graziano o Dottor Balanzone.<br />

Altra maschera fondamentale era quella<br />

del Capitano, soldataccio spaccone, vanaglorioso,<br />

violento e pavido, altrimenti<br />

noto come Capitan Spaventa, Capitan<br />

Rodomonte o Capitan Matamoros. In<br />

questa maschera si è voluto vedere una<br />

caricatura feroce del soldato spagnolo<br />

che, nel periodo di tempo in cui fiorì la<br />

Commedia dell’Arte, spadroneggiò in<br />

quasi tutta la penisola.<br />

Tutti questi straordinari personaggi sono<br />

riusciti a sopravvivere alla morte del<br />

teatro al quale pur debbono la vita, perché<br />

riconosciuti degni di rappresentare ciò<br />

che di più caro le città italiane avevano<br />

nel cuore, le tradizioni domestiche, la<br />

parlata popolare, lo spirito delle antiche<br />

cose.<br />

pasquale incomincia a mezzanotte di<br />

sabato con una processione attorno alla<br />

cattedrale.<br />

La mattina del giorno di Pasqua la famiglia<br />

russa si reca sulla tomba di un parente<br />

e lì consuma un picnic.<br />

Alla sera si fa un banchetto con diversi<br />

tipi di carne, pesce e funghi, dove non<br />

manca <strong>il</strong> “ Pabcha “, un piatto sostanzioso<br />

a base di quark e <strong>il</strong> panettone pasquale<br />

chiamato “ Kulitch” accompagnato dalla<br />

ricotta dolce. In Russia le uova sode<br />

vengono colorate di rosso,simbolo di<br />

nuova vita ottenuta mediante <strong>il</strong> sacrificio<br />

di Cristo.<br />

In Svezia durante <strong>il</strong> giorno delle Palme<br />

vengono benedetti i gattici( rami del<br />

pioppo bianco con le gemme che assomigliano<br />

alla coda di gatto), mentre nei<br />

giorni che precedono la Pasqua, i bimbi<br />

si travestono da streghe e vanno in giro<br />

per le città. Queste usanze risalgono al<br />

medioevo,quando si aveva <strong>il</strong> terrore delle<br />

streghe. Durante <strong>il</strong> pranzo pasquale si<br />

mangiano uova sode con <strong>il</strong> guscio colorato.


13<br />

<strong>LA</strong> POSTA <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

Proclive direttore, l'appiglio di qualche giovane "fumoso" non deve turbarti, fa<br />

parte del gioco, anche se si opera al meglio; l'interessante è chiarirsi che serve<br />

a rafforzare intenti comuni "pro Panni". Gente ombrosa adulta non porta bene,<br />

bisogna subito contrariare azioni indegne e reiterate. Io, che ti seguo dall'inizio,<br />

posso affermare che <strong>il</strong> 99% è con te; nessuno, poi, è perfetto e a recitar qualche<br />

mea culpa, non sminuisce nessuno. Se <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> si legge e risulta tra i più<br />

accreditati lo si deve a firme prestigiose che sono presenti, allo spazio concesso<br />

agli abbonati e non per la tua magnanimità.<br />

I tuoi corrispondenti <strong>pannesi</strong> sono esaurienti al top, mi va di inquadrarli per le<br />

loro attitudini.<br />

<strong>Il</strong> dottor Rocco Gesualdi risponde a "Cuore di Panni", perchè presente in tutte<br />

le manifestazioni con impegno impressionante ed operare on line con risultati<br />

lusinghieri lo pone ad elevata risorsa umana. L'agrotecnico Amedeo De Cotiis balza a "Cantor di Chiesa ed altro" per<br />

la partecipazione assidua al rito sacro, non disdegnando altre funzioni (banda, teatro etc.).<br />

L’insegnante Raffaele Rainone spunta a "L'Affidab<strong>il</strong>e Saggio" per la sua proba serietà, competenza, disponib<strong>il</strong>ità,<br />

equ<strong>il</strong>ibrio mentale. Con queste portentose personalità Panni è obbligata a vivere l'intero anno e non solo nel periodo<br />

estivo. <strong>Il</strong> teatro pannese funziona a lettera maiuscola; è necessario che faccia ulteriore salto di qualità; è ora che varchino<br />

l'Oceano, con qualche interessamento di pannese in loco e associazioni pugliesi, campane, sic<strong>il</strong>iane potrebbero recitare<br />

su palchi di riguardo. Preciso che <strong>il</strong> dialetto pannese ha tante affinità con i restanti vernacoli, mica si pecca farsi avanti!<br />

Personalmente ho assistito ad una loro commedia e non esagero se affermo che la loro compagnia è fantastica. Su<br />

invito di qualcuno ho composto una commedia dialettale pannese, in possesso di Michele Liscio, esponendomi e<br />

impegnandomi con tutte le mie forze per dare a Panni l'esposizione teatrale che manca nel repertorio locale, tutto gratis<br />

e s'ignora <strong>il</strong> seguito. Ma ecco <strong>il</strong> limite di noi <strong>pannesi</strong>: indecisi e sorpresi delle nostre potenzialità, vediamo poi. Ma<br />

gli elaborati da me concepiti per <strong>il</strong> mio paese, se non si muoveranno i responsab<strong>il</strong>i, finirò per dirottarli altrove con<br />

sommo rincrescimento. Mi preoccupa molto la questione del furgone postale, che non fa più capolinea a Panni: non<br />

è buon segno, è allarme anche per l'ufficio postale per come procedono certe situazioni. Si sta subendo oltremisura e<br />

con <strong>il</strong> federalismo alle porte ogni ente deve finanziarsi con le proprie risorse. Incombe una disoccupazione giovan<strong>il</strong>e<br />

su tutto <strong>il</strong> territorio italiano.<br />

<strong>Il</strong> 4 febbraio di quest’anno “La Stampa” annoverava Torino superiore alla media nazionale in fatto di mancanza di<br />

lavoro per le nuove generazioni. Panni si sta isolando: possib<strong>il</strong>e che sia l'unico a non favorire l'utenza che ivi si reca<br />

senza poter ritornare nel capoluogo con <strong>il</strong> mezzo pubblico durante la stessa giornata? L'unica cosa funzionante è <strong>il</strong><br />

servizio taxi, che io ut<strong>il</strong>izzo alla mia venuta al paese; da più persone Vito Palumbo è apprezzato perchè autista ab<strong>il</strong>e,<br />

competente, acculturato e che, ovunque diretto, se la cava egregiamente. Si rivolge un invito al dirigente FNP nella<br />

persona del dottor Sante Calitri a curare sindacalmente la questione del suo paese sia per quanto riguarda i mezzi<br />

pubblici che l'ufficio postale. La voce grossa è d'obbligo, perchè solo chi grida ha ragione e Panni ha un mondo di<br />

attenuanti per lamentarsi: amministratori locali all’attacco unitamente a Santino! Mentre mi felicito con i lieti eventi,<br />

mi unisco al dolore <strong>dei</strong> fam<strong>il</strong>iari per la scomparsa <strong>dei</strong> loro cari, ma su questa terra tutto è vacuo, siamo di passaggio,<br />

la vera vita è quella celeste.<br />

Donato De Michele - from Panni - O.N.A.S 1648/DM<br />

* * * *<br />

Valente direttore, portare avanti "<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>" per quindici anni è stata un'impresa ardua e che tu continui finchè <strong>il</strong><br />

Signore ti dà forza, fa crescere la mia stima nei tuoi confronti.<br />

Chi prende un impegno così gravoso come <strong>il</strong> tuo, senza un tornaconto, dimostra di essere un paladino del proprio<br />

paese, quindi... lunga vita a Pietro. Ebbene, con l'allegato del Calendario ho ammirato anch'io Panni dall'alto. Con <strong>il</strong><br />

commento del Prof. Leonardo De Luca, poi, mi è sembrato di volare: le sue pennellate giornalistiche sono entusiasmanti,<br />

mi pare di toccare le terrazze di Panni, la disquisizione profonda del grande critico pannese sui portali è ammirevole,<br />

come la preziosità degli scalpellini locali dalle mani scultoree.<br />

Tempo fa ho letto qualcosa sul percorso religioso <strong>dei</strong> Comuni della Provincia di Foggia e sono rimasta molto<br />

amareggiata, ché non si parlava del Santuario della Madonna del Bosco, e bene ha fatto <strong>il</strong> consigliere comunale Tonino<br />

Mauriello a rimarcarlo con gli addetti in quel campo sacro. Mi sorprende sempre più la bravura del prof. Alfonso<br />

Rainone (figlio di Barbetta) che di Panni presenta la vera storia.<br />

Mi sia consentito partecipare al dolore <strong>dei</strong> fam<strong>il</strong>iari a seguito decesso <strong>dei</strong> loro cari, tutti di mia conoscenza, come la<br />

moglie di mio cugino "Gigino lu ttaabbaccaari". Mi compenetro in modo particolare sulla mia compagna d'infanzia<br />

Santina Gesualdi, dando stretta partecipazione a Generoso e fam<strong>il</strong>iari, come pure all'amico di tutti Francesco De Luca,<br />

gioviale in ogni occasione. Con le lacrime agli occhi, profondo Auguri di Buona Pasqua.<br />

Lina Manuppelli in Ania - Torino<br />

* * * *<br />

Cari cugini Pietro e Anna, ringraziando <strong>il</strong> Signore abbiamo quest’anno festeggiato gli anni, io gli 80 anni e mia<br />

moglie Anna i 75 anni, come vedete nella foto, in compagnia della nostra intera famiglia: 7 figli (2 maschi e 5<br />

femmine, 6 sposati), 16 nipoti, 3 pronipoti, 2 nuore e 3 generi a formare una numerosa famiglia, dono del nostro<br />

Signore. Abbiamo avuto <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> di gennaio e abbiamo letto <strong>dei</strong> vostri 40 anni di matrimonio + 9 di fidanzamanto<br />

e, fino a quando vi arriva questa lettera, sono 50 anni di vita insieme,mezzo secolo di amore ed armonia,arricchita<br />

da figli e nipoti. Noi tutti qui in Danvers Mass. ci uniamo alla vostra gioia e ve ne auguriamo altri 100 di anni<br />

di vita insieme.<br />

Guardando <strong>il</strong> calendario è come rivedere le immagini a noi care,ognuno di esse per noi ha un significato, una


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

<strong>LA</strong> POSTA<br />

storia che non dimenticheremo mai<br />

finchè <strong>il</strong> Signore ci farà vivere. Un<br />

grazie di cuore a te,caro cugino<br />

Pietro, che da 15 anni ti dedichi<br />

al <strong>giornale</strong> con tanta dedizione e<br />

amore per Panni e per i <strong>pannesi</strong>,<br />

soprattutto per quelli che sono<br />

lontani,come noi. Con te voglio<br />

ringraziare chi ti collabora,<br />

specialmente <strong>il</strong> prof. Leonardo De<br />

Luca e i giovani da Panni, saluto<br />

con orgoglio e simpatia i miei<br />

coetani della classe del 1930: l’ex<br />

sindaco di Panni Leonardo De<br />

Luca, <strong>il</strong> dr. Vito Calitri, Pietro<br />

Calitri e un caro ricordo per <strong>il</strong><br />

defunto don Michele De Michele<br />

e tutti i miei compagni di scuola<br />

che ho avuto la fortuna e <strong>il</strong> piacere<br />

di rivedere a Panni e di visitare<br />

in Canada, in Argentina e qui negli<br />

USA. Un saluto a te, alla cugina Anna, ai tuoi figli, ai tuoi nipotini e per <strong>il</strong> tuo tramite ai <strong>pannesi</strong> di tutto <strong>il</strong><br />

mondo.<br />

Joseph e Anna Calitri da Danvers Mass. - USA<br />

Carissimi cugini, voi siete, e con voi tutti gli emigranti <strong>pannesi</strong> nel mondo, <strong>il</strong> mio combustib<strong>il</strong>e primario da<br />

cui traggo le energie per continuare questo lavoro. Durante la mia visita, insieme a mia moglie e vostra cugina<br />

Anna, alle vostre meravigliose terre, nel 1999 mi resi conto di persona dello stato di struggente nostalgia in<br />

cui versavate a causa della lontananza dalla vostra amata terra natìa, Panni, pur avendo acquisito,a costo di<br />

enormi sacrifici personali e fam<strong>il</strong>iari, un posto di primo livello nelle società che vi ospitarono a cui voi stessi<br />

avete dato un contributo notevole per <strong>il</strong> progresso e lo sv<strong>il</strong>uppo sociale e civ<strong>il</strong>e di quei grandi Paesi. In quella<br />

bella e significativa esperienza, ebbi la conferma che quanto appena cominciato da meno di tre anni dovevo<br />

portarlo avanti. Auguri per i vostri 75 e 80 anni e per la vostra bellissima e numerosissima famiglia, che tra<br />

figli, nipoti, pronipoti, nuore e generi sono, per ora, 33, basterebbe, da sola, a ripopolare la nostra Panni.<br />

* * * *<br />

Carissimo Direttore, come ben sai sono ormai innamorato di Panni e non solo per questioni di cuore che mi<br />

legano ad una sua figlia. Ho scoperto questo paradiso nel dicembre del 2009 e ormai lo considero<br />

<strong>il</strong> mio paradiso. Un posto che porto nel cuore alla pari della mia cara Molfetta. I profumi del<br />

paesello, la cordialità della gente, la sincera amicizia di tante persone che ho avuto l'onore di<br />

conoscere, sono ormai parte integrante della mia vita. Non passa giorno che non pensi al "castello",<br />

alla "taverna" o alla "Madonna del Bosco".<br />

Non passa giorno che non mi vengano alla mente i colori del paesaggio, l'odore di legna che<br />

arde nelle stufe e la semplicità di coloro che ti invitano in casa per offrirti qualcosa. Ti confesso<br />

che non pensavo potesse esistere oggi un posto del genere. Sono un assiduo lettore del tuo<br />

sito internet e del tuo <strong>giornale</strong> e ti ammiro per l'impegno e la dedizione con cui porti avanti<br />

Corrado Germinario<br />

direttore del mens<strong>il</strong>e<br />

“L’altra Molfetta”<br />

14<br />

la tua missione. Si, perchè di fronte a tanto disinteressato lavoro solo di "missione", nel senso<br />

più puro del termine, si può parlare. Ho seguito con interesse lo scambio di opinioni con <strong>il</strong><br />

sindaco di Panni e, da osservatore esterno, non posso che dire che si è trattato di un vero e<br />

proprio esempio di democrazia partecipata: merito tuo che hai aperto <strong>il</strong> dibattito e del sindaco<br />

che non si è certo sottratto dal dare risposte. Al di là di chi possa avere ragione o torto, sono convinto che in<br />

tanti dovrebbero prendere esempio da chi, senza paura di nascondersi, ci ha messo la faccia anche a rischio di<br />

risultare antipatico.<br />

Bravo quindi a te, caro Direttore, e al Sindaco: nella diversità di opinioni si concretizza l'intelligenza dell'uomo.<br />

In bocca al lupo quindi per <strong>il</strong> futuro e, per quanto potrà esserti ut<strong>il</strong>e, conta pure su di me. Un abbraccio e, con<br />

<strong>il</strong> cuore, Viva Panni.<br />

Corrado Germinario - Molfetta<br />

Ti ringrazio vivamente,caro Corrado, per avermi dato licenza di pubblicare questa tua lettera, sul blog<br />

e sul nostro <strong>giornale</strong> cartaceo.<br />

<strong>Il</strong> punto della vicenda politico-amministrativa l’ho sintetizzato su altro articolo di questo stesso numero<br />

e non è <strong>il</strong> caso di ritornarci sopra. <strong>Il</strong> nostro è un Paese democratico non soltanto nella sua etichettatura,<br />

bensì nei modi e comportamenti reciprochi, come lo scambio di opinioni tra me e <strong>il</strong> sindaco di Panni<br />

e da ciò non si prescinde... a prescindere da chi abbia ragione o torto. Se qualcuno mi ha affidato<br />

una tale missione è giusto che io la porti avanti, anche se non mancano momenti critici, che le vicissitudini<br />

della vita mi porta ad affrontare, ma belli o meno belli che siano, da buon pannese che sono, dire<br />

e fare per Panni è sempre piacevole. Grazie per <strong>il</strong> tuo partecipato interesse quale pannese acquisito<br />

e ricambio l’abbraccio con altrettanta stima e amicizia.


15<br />

<strong>LA</strong> POSTA <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

Gent<strong>il</strong>e Direttore, eccomi qua! Sono viva e desidero ringraziare per <strong>il</strong> calendario: una bella sorpresa, una meraviglia,<br />

che merita un posto in vista nel mio soggiorno! Congratulazioni per le belle iniziative di feste e ricorrenze varie. Certo<br />

è raro oggi sentire che una piccola comunità montana ha tante idee da realizzare. Noi compaesani sparsi in Italia e<br />

nel mondo ci sentiamo uniti e fieri di essere nati a Panni, un minuscolo centro, che appare appena sulla carta geografica.<br />

Bravo al Direttore e tutti i suoi collaboratori! Grazie a tutti sinceramente, sperando di poter leggere ancora a lungo la<br />

rivista “<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>”. Cordiali saluti a tutti quelli che mi hanno conosciuta.<br />

Wanda Maria Rainone Vox - Bari<br />

Cerchiamo, come sempre, di fare del nostro meglio, cara Sig.ra Wanda, sforzandoci di portare Panni nel<br />

mondo, nelle case <strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong>, lo facciamo da 15 anni e lo faremo fino a quando Dio lo vorrà e voi tutti<br />

ce ne darete sostentamento e gradimento. Saluti da tutti, me compreso, che, forse, non ha avuto <strong>il</strong> piacere<br />

e l’onore di conoscerla personalmente, ma chissà che un giorno non possiamo avere <strong>il</strong> piacere di incontrarci<br />

a Panni.<br />

* * * *<br />

Caro Pietro, corre voce <strong>dei</strong> dissapori tra te (direttore del Giornale), Antonio Mauriello e <strong>il</strong> primo cittadino pannese,<br />

ai quali stento a credere. Che tu sia stato lo sponsor del sindaco in carica è noto a tutti e, per <strong>il</strong> fatto che per <strong>il</strong> paese<br />

tu abbia profuso tutte le energie e oltre da diversi anni, nonostante i cali di salute, rendendoti disponib<strong>il</strong>e gratis finchè<br />

<strong>il</strong> buon Dio lo vorrà (lunga vita a Pietro), meriteresti un plauso e non denigrazione. Dare spazio ad Antonio Mauriello<br />

che ha per cuscino la zampogna di Panni assurge ad obbligo morale di maggiore attenzione politica nel favorire <strong>il</strong><br />

gemellaggio tra Panni e Scapoli. E invece qui è come se si sparasse sulla Croce Rossa.<br />

Chiesto <strong>il</strong> mio parere da più parti, vista la mia pelle targata Panni, individuo serpi in giro, conoscendo l’abnegazione<br />

pro Panni di Pasqualino Ciruolo. Invoco <strong>il</strong> coordinamento di partito e che <strong>il</strong> carismatico Rocco Gesualdi con le sue<br />

credenziali dia scacco matto a lingue malefiche, ruffiani di comodo che non sono affidab<strong>il</strong>i.<br />

Più coesione, ne va di mezzo la sopravvivenza di Panni.<br />

Tra i decessi <strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong> terp, presumo che Carmelina Cagliuli sia la moglie dell’avvocato Costanzo Rucci di cui sto<br />

ultimando in versi <strong>il</strong> mondo pannese, a lei consegnai l’allegato mio elaborato che metto nelle tue mani, a disposizione<br />

<strong>dei</strong> presenti e posteri. Annota la mia profonda stima nel tuo sublime operato<br />

Donato De Michele<br />

Caro Donato...i rigurgiti storici purtroppo si ripresentano ma,nel caso specifico,non ha prodotto danni nè<br />

a me e nè al <strong>giornale</strong>, ma avrebbe potuto produrli al paese e alla sua cittadinanza e di molto gravi, ma,<br />

finalmente, sembra che ne siamo usciti fuori per... sopravvenuta legiferazione nazionale, che ha cancellato<br />

la precedente.<br />

Sai bene che gli avvocati, bravi, esprimono la loro professionalità nel saper leggere ed interpretare le leggi,<br />

eppure la giustizia è ancora un optional in Italia, figuriamoci un manipolo di giovani amministratori di piccolo<br />

centro come Panni cosa possono capire in questo oceano di norme e decreti e decretini...<br />

Ti saluto e ringrazio. Ciao! Pietro.<br />

* * * *<br />

Caro direttore sto aggiornando <strong>il</strong> mio nuovo sito...ricco di sorprese soprattutto per Panni, <strong>il</strong> link è<br />

www.gianlucaveggia.it/newSite ti ricordo la "S" maiuscola.<br />

Ti scrivo per maggiornare te e i lettori <strong>pannesi</strong> che ho fondato una associazione no profit culturale qui a Bari o<br />

meglio...mi hanno fatto membro e consigliere della Red Duck Team A.C.R.S.D. associazione culturale ricreativa<br />

sportiva d<strong>il</strong>ettantistica. Ci occupiamo di manifestazioni di vario tipo, dalla mostra fotografica,<br />

alle pirografie, al modellismo, al medioevale etc.... Inoltre abbiamo una pista di macchinine<br />

professionale (si chiamano piste Slot a 4 corsie) con tanto di telecomando e computer per<br />

segnalazione di tempi e gare. Io personalmente mi occupo della gestione di queste piste a livello<br />

modellistico, di realizzazioni di scenari. Poi impartisco lezioni private di modellismo a tutti<br />

coloro che vogliono imparare l'arte del modellismo e non solo, oltre che a realizzare gli scenari<br />

di queste piste stupende.<br />

Abbiamo avuto l'autorizzazione dal centro di Roma per questo tipo di manifestazioni. Inoltre<br />

lavoro presso la Provincia di Bari già da qualche anno come educatore professionale a contratto<br />

(ovviamente non ancora effettivo ma figuro come libero professionista) ed ho preso, tramite la<br />

Provincia di Bari (solo per coloro che la stessa riteneva idonei) un Corso Pratico di Alta Formazione<br />

per le Strategie Educative e di Intervento per l’Autismo di 1° livello”, con l'acquisizione del<br />

metodo ABA. (Apllied Behavior Analysis), educazione strutturata, comunicazione aumentativa,<br />

strategie visive, presso l’Ass.ne Prometeo Onlus in collabrazione con ANGSA Puglia Onlus. Un corso di alta formazione<br />

e specializzazione per ragazzi autistici sui disturbi dell'apprendimento, valutazione ed intervento educativo, che è<br />

adottato dalla suola Erikson, fornitrice di libri e tecniche psicoeducative per le scuole dell'infanzia e non. In materia,<br />

la Erickson è l'unica che si occupa di tutto <strong>il</strong> mondo autistico e le sue problematiche. Ho frequentato a Gallico (RC),<br />

presso una scuola per autistici ed alla fine del corso ( davvero toccante ed istruttivo ) mi hanno conferito un diploma<br />

di alta specalizzazione nel settore, legalmente riconosciuto. Inoltre tutt'ora seguo un ragazzo autistico sempre presso<br />

la stessa Provincia in una scuola superiore qui a Bari, dove stiamo ottenendo grandi risultati.<br />

Insomma m stàc rànn rà fà....<br />

Gianluca Veggia da Bari<br />

Caro Gianluca, leggendo delle tue molteplici attività, di tutto si può dire di te tranne che sei un “disoccupato”.<br />

Tale padre… tale figlio? Saluti al cavaliere, mio amico, e consorte; a te l’augurio di un “sempre avanti e di<br />

più”.


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

DALLE NOSTRE ASSOCIAZIONI NEL MONDO<br />

Al Direttore del Giornale<br />

La Commissione Elettorale comunica<br />

quanto segue:<br />

L'assemblea generale <strong>dei</strong> soci svoltasi<br />

venerdi 25 febbraio presso <strong>il</strong> circolo<br />

“A. Grandi” di Chiesanuova indetta per<br />

<strong>il</strong> rinnovo del consiglio direttivo per <strong>il</strong><br />

biennio 2011-12 ha così deliberato:<br />

Presidente Mazzella Rag. Agostino<br />

Vice Presidenti Longo rag. Nicola e<br />

Ciarciello Carmine<br />

Tesoriere/Cassiere Lepore Angelo<br />

Segretaio: Lunghi Luca<br />

Consiglieri Longo Michele, Rainone<br />

Gianni, Zelano Celeste, Cocciardi M.<br />

Alfonso, De Rosa Giovanni e De Luca<br />

Giuseppe.<br />

Sindaci revisori Longo dott. Antonio,<br />

Di Stefano d.ssa Deborah, De Luca<br />

rag. Alessio.<br />

<strong>Il</strong> 7 apr<strong>il</strong>e alle ore 21,30 presso <strong>il</strong><br />

salone parrocchiale in Chiesanova ci<br />

sarà la presentazione del nuovo consiglio<br />

direttivo dell 'ACAP di Prato.<br />

Seguirà un ricco rinfresco.<br />

E' gradita la tua presenza o, in mancanza,<br />

un tuo messaggio da leggere<br />

in quella sede a tutta l'associazione<br />

riunita.<br />

<strong>Il</strong> Presidente Agostino Mazzella<br />

16<br />

Ringrazio vivamente per l’invito <strong>il</strong> nuovo presidente e <strong>il</strong> nuovo direttivo<br />

dell'ACAP di Prato, formulando i miei personali auguri per <strong>il</strong> prosieguo di un<br />

lavoro più che trentennale svolto dalla nostra comunità pratese tesa a far sì<br />

che la nostra identità, le nostre tradizioni, la nostra cultura pannese siano<br />

sempre mantenute ferme nelle coscienze di tutti voi emigrati in Prato ma, ancor<br />

più, in quanto le avete sapientemente e puntualmente inculcate ai vostri figli<br />

e nipoti affinché non andassero perdute col passare inesorab<strong>il</strong>e del tempo.<br />

In questo nuovo direttivo leggo nomi nuovi, figli e nipoti di nostri compaesani<br />

pratesi, ma, anche, <strong>il</strong> ritorno di nomi che hanno fatto la storia dell'associazione<br />

stessa, come i due vicepresidenti Nicola Longo e Carmine Ciarciello, quali<br />

anfitrioni e portatori del loro bagaglio di esperienze di anni di attività sociale:<br />

<strong>il</strong> nuovo che avanza poggiato sulle passate esperienze è <strong>il</strong> giusto equ<strong>il</strong>ibrio per<br />

un ottimale lavoro di insieme.<br />

Un saluto e un ringraziamento lo dedico molto volentieri, in quanto più che<br />

meritato, al direttivo uscente nella persona del Dr. Alfonso Lapolla che bene<br />

ha operato nel suo biennio d'incarico quale presidente.<br />

A tutti voi, pur se a malincuore non posso assicurare la mia presenza fisica;<br />

è più che certa la mia partecipazione con la mente e con lo spirito di un pannese<br />

che, come voi tutti fate, cerca di portare onore alla nostra stirpe, da sempre<br />

e per sempre. Prezioso è <strong>il</strong> vostro lavoro, vera ricchezza per la terra che ebbe<br />

la fortuna di accogliervi e che conferma ed esalta la vostra identità di Pannesi.<br />

Auguri.<br />

<strong>Il</strong> direttore<br />

Spett.le Associazione Culturale “Amici di Panni ” - Prato<br />

Abbiamo veramente gradito la comunicazione che, con tanta cortesia ha voluto<br />

farci dell’avvenuto rinnovo del direttivo dell’ACAP di Prato. I sentimenti di<br />

cordialità, che hanno sempre sostenuto i nostri rapporti, li rinnoviamo con<br />

grande forza, e formuliamo gli auguri più sinceri, a lei sig. Presidente, e a<br />

tutti i nuovi responsab<strong>il</strong>i dell’associazione stessa, per un prosieguo sempre<br />

intenso e armonioso delle attività del sodalizio, alle quali la nostra disponib<strong>il</strong>ità<br />

continuerà ad essere sempre pronta e completa.<br />

Pietro De Michele (direttore del <strong>giornale</strong>)<br />

Antonio Mauriello (consigliere comunale)<br />

Gianni Mastrangelo (maestro della Banda musicale di Panni)<br />

Alfonso Mansol<strong>il</strong>lo (maestro della Banda musicale di Panni)<br />

Sabato 19 Febbraio 2011 l’Associazione Sociale e Culturale di<br />

Panni, ha celebrato <strong>il</strong> suo 34° anniversario dalla fondazione.<br />

di grande successo, con l’accurata cucina gastronomica della sala<br />

di ricevimento Le Parc. Ha visto la presenza di oltre 200 persone<br />

che hanno potuto gustare e apprezzare <strong>il</strong> delizioso e abbondante<br />

menu, ascoltando e ballando con la musica dell’orchestra di Johnny<br />

Capobianco e sua figlia Cristina di stampo Pannese, che hanno<br />

allietato la serata interpretando bellissimi successi antichi e moderni.<br />

Michele Melino, noto cantante nella comunità Italiana di Montreal,<br />

anche lui di chiare origini <strong>pannesi</strong>, richiesto dal pubblico, si è esibito<br />

facendoci ascoltare alcune canzoni del suo vasto repertorio, scatenando<br />

un delirio di applausi.<br />

Durante la serata è stato<br />

onorato con targa Michele<br />

Bianco, in riconoscimento<br />

della sua dedizione all’ASCP, per 33 anni, nelle vesti di Consigliere e<br />

di vice presidente, con devozione e fierezza nel tramandare le nostre usanze<br />

e le nostre tradizioni. Sempre nel corso della serata sono iniziate le iscrizioni<br />

per <strong>il</strong> Panni Exchange, tra non molto dovremmo essere in grado di annunciare<br />

i premiati. Anche quest’anno <strong>il</strong> sorteggio era ricco di bellissimi premi.<br />

Ringraziamo gli sponsor, in particolare Michael Lapolla della RE/MAX<br />

Excellence inc. e la gioielleria EVEREST cherbaka.<br />

Sinceri ringraziamenti dal comitato a tutti i partecipanti e arrivederci al<br />

Da sinistra: <strong>il</strong> Presidente Tony Montecalvo, Michele<br />

Melino e Johnny Capobianco<br />

34° ASCP di Montreal<br />

35° anniversario del 1012.<br />

Rocco Morena da Montreal


17<br />

MAURIELLO E REDAZIONE <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

La A.S.L. di Foggia, in data 18/03/2011, con nota n° 358, ha deliberato <strong>il</strong> rinnovo della convenzione<br />

triennale, fino al 2014, per la gestione ed <strong>il</strong> funzionamento della Casa di Riposo “Santa Maria Stella”<br />

di Panni, già R.S.S.A. (Residenza Socio Sanitaria Assistenziale). La Convenzione, sostenuta fortemente<br />

dall’Ass. Regionale Elena Gent<strong>il</strong>e, con lo schema di accordo contrattuale, sarà sottoscritta a breve,<br />

tra la stessa A.S.L. di Foggia e la società “Pan S.r.l.” della quale lo stesso Comune è socio unico.<br />

Note redazionali sul tema<br />

Nel contempo, <strong>il</strong> 28 marzo, si è inaugurata<br />

una nuova Casa di Riposo (RSSA)<br />

in località Valleverde di Bovino con la<br />

possib<strong>il</strong>ità ospitativa di 60 posti letti<br />

per cui due ricoverati presso la Casa di<br />

Riposo di Panni, hanno, giustamente,<br />

lasciato la Casa vecchia e raggiunto la<br />

Casa nuova nel loro territorio di appartenenza.<br />

(Su questo tema,delicato e<br />

complesso, si è scatenata una vera e<br />

propria battaglia alla ricerca di notizie<br />

provenienti dalla fonte ufficiale, e cioè<br />

dal Comune di Panni, com’è giusto che<br />

sia, e per questo, e solo per questo<br />

motivo, ho messo in atto una vera e<br />

propria campagna al fine di conoscere<br />

gli atti derivanti dal Consiglio Comunale<br />

di Panni nella seduta del 29 novembre<br />

2010, ossia le delibere n. 37 e<br />

n.39, approvate dall’intera maggioranza,<br />

e da qualche esponente della opposizione.<br />

In esse si deliberava la dismissione<br />

delle quote della società Pan s.r.l. e la<br />

uscita del comune dalla Pan Unipersonale,<br />

rappresentata dal sindaco stesso,<br />

e la approvazione di un Piano delle<br />

alienazioni e valorizzazioni immob<strong>il</strong>iari<br />

per eventuale vendita a privati o società<br />

privata, della struttura RSSA Maria<br />

Stella in Panni, per un importo di Euro<br />

1.600.000,00 in risconto a quanto sancito<br />

dalla Legge Finanziaria 2008, attenendosi,<br />

nel primo caso alla legge n.<br />

122/2010 e sue modificazioni, e nel<br />

secondo alla legge n. 112/2008 e sue<br />

modificazioni.<br />

A me, e non soltanto a me, la questione<br />

è parsa di importanza vitale per <strong>il</strong> nostro<br />

paesello e per i tanti locali lavoratori,<br />

specialmente giovani, che da quella<br />

struttura traggono <strong>il</strong> loro sostentamento<br />

per poter continuare a vivere nel paese<br />

e non essere costretti ad emigrare così<br />

come tristemente avvenuto in passato,<br />

decretando, così, la fine del nostro paese.<br />

I mass media, provinciali e regionali,<br />

ovviamente hanno dato grande risalto<br />

a questa delicata situazione, e, certamente,<br />

alla quale io stesso non potevo<br />

non essere interessato, quale giornalista<br />

e pannese.<br />

Dopo m<strong>il</strong>le discussioni e informative<br />

varie sul blo on line del <strong>giornale</strong>, finalmente,<br />

l’8 apr<strong>il</strong>e 2011, lo stesso sindaco<br />

di Panni Ciruolo comunicava che, grazie<br />

all approvazione del Decreto, cosiddetto<br />

M<strong>il</strong>leproroghe, <strong>il</strong> Governo ha prorogato<br />

i termini di scadenza della normativa<br />

in materia e pertanto <strong>il</strong> Consiglio Comunale<br />

soprassedeva ad ogni e qualsiasi<br />

atto derivante dalle due delibere del 29<br />

novembre 2010.<br />

Sempre nella mia veste di giornalista<br />

pannese, e non certamente per fare<br />

cronaca o critica da mercato, chiudo<br />

qui questo argomento che ha suscitato<br />

anche qualche polemica in paese e,<br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

anche, nei miei confronti, come nella<br />

relazione tenuta dal sindaco Ciruolo <strong>il</strong><br />

31 marzo 2010 nella sala cons<strong>il</strong>iare del<br />

Comune e nel suo pubblico comizio<br />

alla popolazione pannese del 4 apr<strong>il</strong>e,<br />

in replica a quello tenuto dal consigliere<br />

della sua maggioranza Antonio Mauriello<br />

<strong>il</strong> giorno prima, <strong>il</strong> quale lo ha, a<br />

sua volta, replicato <strong>il</strong> 10 apr<strong>il</strong>e e così<br />

via.<br />

In sostanza la campagna elettorale per<br />

<strong>il</strong> rinnovo del Consiglio Comunale, che<br />

si terrà nel giugno 2012, è già iniziata<br />

a Panni. Giusto per darne informazione,<br />

<strong>il</strong> prossimo consiglio comunale sarà<br />

formato non più da 12 consiglieri più<br />

<strong>il</strong> sindaco bensì da 10 consiglieri più <strong>il</strong><br />

sindaco, due in meno in rapporto al<br />

continuo diminuire degli elettori. Questo<br />

è un dato che fa ben capire la delicata<br />

situazione in cui versa Panni: non le<br />

polemiche, ma la unione d’intenti e di<br />

volere sono le armi per continuare a far<br />

vivere la nostra Panni.<br />

Tutto ciò che è stato da me trattato sull’<br />

argomento lo si può leggere liberamente<br />

sul <strong>giornale</strong> on line al link:<br />

http://<strong>il</strong>castello-online.blogspot.com<br />

oppure su Facebook:<br />

http://www.facebook.com/pietro.demichele<br />

allo scopo di non fare uso, proprio di<br />

questo <strong>giornale</strong>, che è e resta di tutti i<br />

Pannesi.<br />

<strong>Il</strong> direttore


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

IL PROGETTO EDU.CARE<br />

FOGGIA - EDU.CARE PER PREVENIRE L'ABUSO DI SOSTANZE DEI MINORI<br />

L’obiettivo è di offrire a genitori, insegnanti<br />

ed educatori le competenze per<br />

r<strong>il</strong>evare comportamenti a rischio <strong>dei</strong><br />

ragazzi. Sono 1.318 gli utenti seguiti<br />

dagli operatori del Servizio Territoriale<br />

per le Tossicodipendenze di Foggia.<br />

Di questi, ben 125 hanno un’età<br />

compresa tra i 15 ed i 24 anni. Ragazzi<br />

che abusano di droga, cannabis, alcol,<br />

internet, gioco, eroina. Ragazzi che<br />

hanno sempre più difficoltà a comunicare<br />

con genitori, insegnanti ed adulti,<br />

e che trovano nelle sostanze l’amico<br />

con cui dialogare ed affidare le proprie<br />

ansie. Di qui, la necessità di avviare<br />

programmi di formazione e sostegno<br />

che mirano a non lasciare sole le famiglie<br />

e gli educatori in modo da pre-<br />

La prof. Assunta De Michele dirigente<br />

dell'Istituo scolastico Catalano<br />

<strong>Il</strong> progetto promosso e finanziato dal<br />

Dipartimento Politiche Antidroga della<br />

Presidenza del Consiglio <strong>dei</strong> Ministri,<br />

in collaborazione con l’UNODC è stato<br />

presentato lunedì 7 febbraio 2011<br />

presso la Sala del Tribunale della Dogana<br />

della Provincia di Foggia, in Piazza<br />

XX Settembre, <strong>il</strong> progetto<br />

“EDU.Care”. <strong>Il</strong> Centro di Formazione<br />

dell'International Labour Organization<br />

(ILO – Agenzia specializzata delle<br />

Nazioni Unite) ha ricevuto l'incarico<br />

di operare come Agenzia Esecutiva<br />

per la realizzazione del progetto<br />

EDU.Care, organizzato e coordinato<br />

in Italia dalle Unità operative composte<br />

da formatori dell’ACUDIPA (Associazione<br />

italiana per la cura delle dipendenze<br />

patologiche) punto di riferimento<br />

scientifico nazionale nel campo delle<br />

dipendenze, del MOIGE (Movimento<br />

italiano genitori), una tra le principali<br />

Associazioni di genitori operanti in<br />

Italia e di altre associazioni nazionali.<br />

<strong>Il</strong> progetto è stato <strong>il</strong>lustrato dagli operatori<br />

dell’unità operativa territoriale:<br />

Dr. Luigi De Michele, Dott.ssa Annarita<br />

Spadaccino, Dott.ssa Maria<br />

Cristina Piemontese, Dott.ssa Maria<br />

Pina Lo Mele e Dott.ssa Katia<br />

venire l’approccio all’uso delle sostanze<br />

stupefacenti da parte <strong>dei</strong> minori. Per<br />

questo, anche Foggia è stata inserita tra<br />

le 47 città italiane in cui è partito <strong>il</strong><br />

progetto EDU.Care, l’iniziativa finanziata<br />

dal Dipartimento delle Politiche<br />

Antidroga delal Presidenza del Consi-<br />

D’Em<strong>il</strong>io. Alla presentazione sono<br />

intervenuti: <strong>il</strong> Presidente della Provincia<br />

On. Antonio Pepe, <strong>il</strong> Sindaco di Foggia<br />

Ing. Gianni Mongelli, l’Assessore alla<br />

Cultura e Politiche educative della<br />

Provincia Dott.ssa Maria Elvira Consiglio,<br />

l’Assessore alla Solidarietà e<br />

alle politiche sociali della Provincia<br />

dottor Antonio Montanino, l’Assessore<br />

alle Politiche sociali e alla Famiglia<br />

del Comune di Foggia Dottor Pasquale<br />

Pellegrino, l’Assessore alla Cultura del<br />

Comune di Foggia prof. Matteo Morlino,<br />

<strong>il</strong> Dottor Giuseppe De Sabato<br />

direttore dell’Ufficio scolastico Provinciale<br />

di Foggia, la Dott.ssa Tina De<br />

Michele dirigente scolastico del XIII<br />

Circolo didattico “G. Catalano”, <strong>il</strong><br />

Prof. Dr. Giuseppe Mammana Direttore<br />

del Ser.T. di Foggia e Presidente nazionale<br />

dell’ACUDIPA.<br />

Autorevoli studi epidemiologici evidenziano<br />

che l’Italia figura tra i Paesi<br />

europei con uso elevato di droghe (8<br />

individui su 1000). E l’età <strong>dei</strong> primi<br />

contatti con le “sostanze” è precoce,<br />

al punto che un ragazzo su quattro in<br />

età tra i 15 ed i 19 anni, nell’ultimo<br />

anno ha fatto uso di qualche “sostanza”.<br />

Inoltre, l’età di primo uso delle sostanze,<br />

in particolare alcool e cannabis,<br />

avviene mediamente attorno ai 14 anni.<br />

Con <strong>il</strong> progetto - quadro EDU.Care -<br />

rivolto ai genitori di pre-adolescenti,<br />

agli insegnanti e alle altre figure di<br />

riferimento che operano con i ragazzi<br />

più giovani, nelle scuole, nelle associazioni,<br />

negli oratori, nelle comunità<br />

terapeutiche - <strong>il</strong> Dipartimento delle<br />

Politiche Antidroga della Presidenza<br />

del Consiglio <strong>dei</strong> Ministri intende<br />

dunque rafforzare le competenze educative<br />

<strong>dei</strong> genitori e offrire un sostegno<br />

per un’adeguata prevenzione dell’uso<br />

di sostanze da parte <strong>dei</strong> loro figli.<br />

18<br />

glio e coordinata dalle associazioni<br />

ACUDIPA e MOIGE.<br />

Dieci gli incontri in programma che dal<br />

9 febbraio al 20 marzo si svolgeranno<br />

presso la scuola primaria ‘Catalano’.<br />

L’obiettivo è di offrire a tutti gli attori<br />

che ruotano attorno al mondo <strong>dei</strong> preadolescenti,<br />

le competenze per identificare<br />

ed interpretare i segnali che r<strong>il</strong>evano<br />

eventuali comportamenti a rischio<br />

<strong>dei</strong> ragazzi. Luigi De Michele, coordinatore<br />

Unità Operativa di Foggia, e<br />

Giuseppe Mammana, Direttore Ser.T.<br />

di Foggia, hanno spiegato a Spazio<br />

Sociale le finalità del progetto<br />

'EDU.Care' e l'importanza di fare prevenzione<br />

sin dalle classi primarie.<br />

Em<strong>il</strong>iano Moccia<br />

<strong>il</strong> dr. Luigi De Michele e l'assessore comunale<br />

Pasquale Pellegrino<br />

L’obiettivo è quello di offrire una vera<br />

e propria formazione breve, opportunamente<br />

certificata, volta a creare le<br />

competenze per identificare ed interpretare<br />

i segnali rivelativi nei comportamenti<br />

<strong>dei</strong> ragazzi. Di qui<br />

l’importanza della scelta di questo<br />

nostro territorio, per la sperimentazione<br />

esecutiva del progetto - quadro<br />

EDU.Care.<br />

L’iniziativa è articolata in un ciclo di<br />

10 incontri in programma a Foggia<br />

presso <strong>il</strong> XIII° Circolo “G. Catalano”<br />

di Via Altamura, dal 9 febbraio all’8<br />

apr<strong>il</strong>e 2011, e si svolge in collaborazione<br />

con gli Assessorati alla Cultura<br />

e Politiche Educative e alla Solidarietà<br />

e Politiche Sociali della Amministrazione<br />

provinciale, gli Assessorati alle<br />

Politiche Sociali e alla Famiglia e<br />

All’Istruzione del Comune di Foggia,<br />

l’Ufficio Scolastico Provinciale, “Città<br />

Educativa”, l’Asl della Provincia di<br />

Foggia e con <strong>il</strong> Ser.T di Foggia. La<br />

partecipazione agli incontri è gratuita,<br />

ma i posti disponib<strong>il</strong>i sono limitati. Per<br />

informazioni ed adesioni ci si può rivolgere<br />

al coordinatore dell’U.O. territoriale<br />

di Foggia, Dr. Luigi De Michele<br />

(338-6268790).<br />

Grande la partecipazione, specialmente<br />

di scolaresche foggiane e di addetti ai<br />

lavori nonchè delle più alte istituzioni<br />

della città di Foggia.


19 SINDACATO CISL FNP FOGGIA a cura del Segr. Prov.le Sante Calitri<br />

Federazione Naz.le Pensionati - Via Trento, 42 - Foggia - Tel 0881/724400 - Fax 0881/728937<br />

<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

IL SINDACATO DENUNCIA L’INEFFICIENZA<br />

DELLO STATO SOCIO-SANITARIO-ASSISTENZIALE<br />

Mi preme riportare<br />

una gravosa riflessione:<br />

è tutto quieto;<br />

è pace intorno a noi<br />

in questo nostro<br />

Paese. Ma proviamo<br />

ad allungare lo<br />

sguardo, <strong>il</strong> pensiero;<br />

giriamoci intorno…<br />

e ci accorgiamo di<br />

essere circondati da<br />

un succedersi di guerre; guerre in<br />

Paesi lontani dell’Estremo Oriente<br />

e guerre in Paesi vicini a noi: Libia,<br />

Egitto, Tunisia, Siria e così via; popolazioni<br />

in rivolta alla ricerca della<br />

democrazia, della libertà, della giustizia<br />

umana.<br />

Conflitti contro la dittatura; uccisioni,<br />

morti, feriti. La gente scappa, fugge,<br />

giunge sulle nostre coste italiane;<br />

sono i profughi che si avventurano<br />

in un mare in tempesta di notte per<br />

sfuggire alle guerre, per non essere<br />

uccisi, per salvarsi. E’ non di meno<br />

e la sorte di migranti presi dalla grande<br />

fame nei loro Paesi, ove manca<br />

<strong>il</strong> lavoro e giustizia sociale.<br />

Questo scenario ci induce a considerare<br />

quanto grande è <strong>il</strong> valore della<br />

libertà: è la ricchezza dell’essere<br />

umano. Libertà, quella stessa libertà,<br />

che oggi l’Italia nel suo 150° anniversario<br />

dell’Unità celebra, festeggia.<br />

Difendiamola!<br />

Ben diverso <strong>il</strong> nostro status; grazie<br />

alla volontà e allo sforzo del Popolo<br />

italiano, ma che reclama sul piano<br />

della dignità umana uno stato democratico<br />

contro le mafie, la ndrangheta,<br />

la camorra, le tangenti, contro<br />

la micro e la macro criminalità organizzata,<br />

contro gli abusi, gli stupri,<br />

contro la burocrazia, contro<br />

l’<strong>il</strong>legalità.<br />

Fenomeni di forte degrado morale,<br />

sociale, culturale, che si manifestano<br />

in un mondo ove manca <strong>il</strong> lavoro<br />

e la solidarietà.<br />

Sembrava che la crisi finisse presto<br />

nel nostro Paese… in un Paese già<br />

sofferente sul piano della crescita<br />

economica, crescita lenta, impercettib<strong>il</strong>e,<br />

quasi zero; <strong>il</strong> cui termometro,<br />

riferito allo sv<strong>il</strong>uppo industriale,<br />

commerciale, artigianale, all’intera<br />

economia, da tempo dava segnali<br />

di incertezza, che oggi si tramutano<br />

vorticosamente in una reale forte<br />

perdita di posti di<br />

lavoro per tanti<br />

lavoratori; in un<br />

vistoso quanto<br />

vasto bacino di<br />

cassintegrati; in<br />

una incisiva limitazione<br />

di consumi,<br />

dagli alimenti<br />

all’abbigliamento e<br />

a quelli di maggiore<br />

necessità; in un arretramento<br />

di erogazione di servizi assistenziali;<br />

in una riduzione di interventi sociosanitari<br />

verso la collettività; in un<br />

grave rialzo <strong>dei</strong> prezzi e delle tariffe;<br />

in una costante perdita del potere<br />

di acquisto <strong>dei</strong> salari e delle pensioni.<br />

E’ crisi non più per i soli ceti bassi<br />

bensì anche per i medio alti, aprendosi<br />

così l’abisso sempre più consistente<br />

tra i poveri, sempre più poveri,<br />

e i ricchi sempre più ricchi. Una economia<br />

malata non si guarisce con<br />

supporti a basso potenziale su percorsi<br />

litigiosi della politica. La si<br />

vince creando posti di lavoro, dando<br />

occupazione ai giovani e meno giovani,<br />

garantendo agli anziani qualità<br />

di vita ed ai pensionati tranqu<strong>il</strong>lità<br />

e sicurezza economica; al mondo<br />

femmin<strong>il</strong>e stab<strong>il</strong>ità di lavoro e tempi<br />

di conc<strong>il</strong>iazione di lavoro e famiglia;<br />

agli immigrati di colore e non – tanta<br />

solidarietà; ai non autosufficienti una<br />

sanità efficace, efficiente dalle prestazioni<br />

immediate e certe in ospedale,<br />

nelle case di cura, nelle case<br />

di riposo, nei centri diurni, nelle residenze<br />

sanitarie assistenziali.<br />

Oggi, siamo di fronte ad una concezione<br />

del Welfare centrato sul contenimento<br />

della spesa, sui tagli ai<br />

Comuni, alle Provincie alle Regioni<br />

che significano riduzione <strong>dei</strong> servizi<br />

ai cittadini; tagli alle risorse per le<br />

infrastrutture; tagli ai finanziamenti<br />

per <strong>il</strong> Mezzogiorno; un Welfare centrato<br />

su una concezione neoliberista<br />

che rischia di liquidare definitivamente<br />

i p<strong>il</strong>astri fondamentali del sistema<br />

di protezione sociale, senza<br />

adeguate risorse, scardinando <strong>il</strong> rapporto<br />

intergenerazionale tra giovani<br />

e anziani.<br />

La forte crescita della domanda di<br />

socializzazione, di integrazione, di<br />

prestazioni rende indispensab<strong>il</strong>e la<br />

costruzione del sistema delle tutele<br />

sociali adattando <strong>il</strong> nuovo Welfare<br />

alle condizioni ed alle esigenze indotte<br />

dalla modernizzazione della<br />

società, dell’economia e del lavoro,<br />

traguardando <strong>il</strong> sistema verso nuovi<br />

equ<strong>il</strong>ibri tra i principi di efficienzaefficacia<br />

e quelli della giustizia,<br />

dell’equità e della solidarietà.<br />

<strong>Il</strong> sindacato rivendica sul territorio<br />

<strong>il</strong> riordino ospedaliero, <strong>il</strong> sistema,<br />

l’appropriatezza delle prestazioni,<br />

<strong>il</strong> superamento degli sprechi e delle<br />

diseconomie arginando la mob<strong>il</strong>ità<br />

di pazienti ricorrenti a strutture di<br />

altre regioni; <strong>il</strong> sindacato rivendica<br />

una reale stima delle risorse da assegnare<br />

al fondo sanitario nazionale<br />

per garantire effettivamente ai cittadini<br />

i livelli essenziali di assistenza<br />

su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale con<br />

carattere universale e solidaristico<br />

del sistema e l’uniformità di erogazione<br />

delle prestazioni; rivendica<br />

energicamente <strong>il</strong> superamento delle<br />

lunghe liste di attese; rivendica <strong>il</strong><br />

rispetto della pianta organica per <strong>il</strong><br />

personale medico, paramedico, aus<strong>il</strong>iario<br />

e della incidenza del numero<br />

<strong>dei</strong> posti letto negli ospedali.<br />

<strong>Il</strong> sindacato si è spinto e speso sul<br />

territorio per fronteggiare ed arginare<br />

gli aumenti <strong>dei</strong> tributi locali-dalla<br />

addizionale IRPEF alla tassazione<br />

ICI, TARSU,Tariffe, trasporto, tassa<br />

di scopo, consulenze esterne – estendendo<br />

interventi sulla politica abitativa,<br />

sui centri polivalenti, sul segretariato<br />

sociale, sulla consulta <strong>dei</strong><br />

cittadini, sui soggiorni climatici, sul<br />

tempo libero, sulle politiche riferite<br />

al sostegno della persona e della famiglia,<br />

di cui oggi tanto si parla e<br />

poco si fa, sulle dipendenze,<br />

sull’abuso e sul maltrattamento, sulla<br />

salute mentale, sui minori, sugli anziani;<br />

e costruendo e realizzando i<br />

piani sociali di zona negli 8 ambiti<br />

socio-sanitari distrettuali della Capitanata<br />

per assicurare un sistema integrato<br />

fondato sull’assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />

sulla deospedalizzazione, sui<br />

progetti personalizzati, sugli impegni<br />

culturali dell’anziano – dall’uso del<br />

computer alla frequenza della università<br />

della terza età ai corsi di prevenzioni<br />

e di cura e sull’inserimento<br />

nel mercato del lavoro <strong>dei</strong> soggetti<br />

diversamente ab<strong>il</strong>i e <strong>dei</strong> disoccupati<br />

al limite della sopravvivenza.


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

<strong>LA</strong> MIA VITA CON PAPA’ Capitolo VIII - di Lucia Manuppelli<br />

Riprendiamo la pubblicazione del<br />

libro della nostra compaesana Lucia<br />

Manuppelli sospeso nei numeri precenti<br />

a motivo di spazio. Ci scusiamo<br />

con l’autrice e i lettori tutti.<br />

<strong>LA</strong> TERRA<br />

Mio padre oltre alla famiglia e al lavoro<br />

aveva un altro grande amore: la terra.<br />

Frequentavo la terza elementare quando<br />

papà comprò un piccolo appezzamento<br />

di terreno in contrada “La<br />

mezzana” poco distante dal nostro<br />

paese.<br />

Era una vera petraia, ripida ed inospitale,<br />

ma papà, con caparbietà ed entusiasmo,<br />

la bonificò trasformandola in<br />

un vero giardino: ne aveva fatto spianare<br />

la parte più bassa, terrazzare la<br />

metà più ripida, aveva ut<strong>il</strong>izzato uno<br />

spuntone di roccia come sostegno naturale<br />

per una piccola ma accogliente<br />

casetta col tetto di travi e paglia; le<br />

pietre ovunque disseminate divennero<br />

muri contenitivi e protettivi del terreno<br />

ben lavorato e fert<strong>il</strong>issimo.<br />

Piante da frutto e fiori di tutti i tipi<br />

rallegravano l’ambiente, un solo albero<br />

rimase a ricordo del primitivo stato<br />

del terreno: un grande castagno dal<br />

tronco cavo in cui, bambina gioiosa,<br />

giocavo.<br />

Era la porta di un mondo fatato a cui<br />

potevo accedere soltanto io ed in esso<br />

vivere m<strong>il</strong>le avventure, novella “Alice<br />

nel paese delle meraviglie”.<br />

Tra le foglie ai piedi dell’albero cercavo<br />

i ricci chiusi a palla ed ognuno<br />

si trasformava in un personaggio della<br />

storia che mi inventavo: erano principesse<br />

bellissime, orride streghe, cavalieri<br />

intrepidi, matrigne cattive che si<br />

muovevano nello spazio angusto reso<br />

immenso dalla mia fantasia. Mia madre<br />

mi lasciava tranqu<strong>il</strong>la e, quando<br />

tornavo accanto a lei, mi chiedeva<br />

sorridendo quali nuovi amici mi avevano<br />

fatto compagnia.<br />

Quel terreno divenne mèta delle scampagnate<br />

estive di noi fratelli insieme<br />

ad amici e parenti tanto era accogliente<br />

e fac<strong>il</strong>e da raggiungere.<br />

Un giorno d’estate io e mio cugino<br />

Donato,figlio di zio Peppino <strong>il</strong> fratello<br />

più piccolo di mia madre caduto in<br />

guerra, decidemmo di fare una gita<br />

alla mezzana.<br />

Davanti alla casetta papà aveva lasciato<br />

un ampio spiazzo arredato da un rustico<br />

tavolo di pietra e sed<strong>il</strong>i ricavati<br />

da grossi tronchi, su di una roccia<br />

aveva creato un rudimentale piano<br />

cottura e noi, imitando i “grandi” cercammo<br />

di prepararci la “ciambotta”,<br />

un piatto tipico del nostro paese a base<br />

di verdure e certo non ci mancava la<br />

materia prima nell’angolo tenuto ad<br />

orto.<br />

Eravamo piccoli (io non avevo ancora<br />

nove anni) e per entrambi era la prima<br />

esperienza culinaria: convinti di esserne<br />

all’altezza ci improvvisammo cuochi,<br />

ma alla fine ciò che avevamo<br />

preparato era, senza ombra di dubbio,<br />

disgustoso e lo buttammo dietro una<br />

siepe nel tentativo di nascondere <strong>il</strong><br />

nostro insuccesso.<br />

L’indomani i miei genitori trovarono<br />

le nostre evidenti tracce ed, anche se<br />

avevano ben capito chi erano gli artefici<br />

di quella marachella, non ci rimproverarono<br />

apertamente ma mio padre<br />

commentò l’accaduto, in nostra presenza,con<br />

una frase canzonatoria:<br />

“Devono essere stati due ragazzi stupidi:<br />

invece di cogliere qualche bella<br />

zucchina tenera, hanno cercato di cuocere<br />

quella dura destinata alla<br />

semenza”.<br />

Io e Donato ci guardammo bene dal<br />

confessare la nostra colpa, certamente<br />

non volevamo apparire stupidi ai suoi<br />

occhi, ma non ripetemmo più bravate<br />

del genere.<br />

Papà era orgoglioso della trasformazione<br />

apportata a quel terreno e non<br />

si stancava mai di dire che era una sua<br />

creatura e che i prodotti di quella piccola<br />

proprietà erano i migliori che<br />

avesse mai assaggiato.<br />

L’attaccamento alla terra era una componente<br />

fondamentale del suo carattere<br />

a cui non sapeva rinunciare neanche<br />

a tanti ch<strong>il</strong>ometri di distanza.<br />

Era tanto importante per lui che spesso,<br />

insieme a mia madre, partiva da Napoli<br />

<strong>il</strong> sabato pomeriggio per curare<br />

<strong>il</strong> vigneto a Panni in contrada l’Avella<br />

poco distante dalla stazione ferroviaria<br />

del nostro piccolo paese; era un vigneto<br />

a spalliera che aveva piantato <strong>il</strong> suo<br />

bisnonno ed a cui era legato affettivamente<br />

perché da bambino si recava<br />

spesso con suo padre.<br />

Aveva preso accordi con alcuni operai<br />

che lo aiutavano nei vari lavori e ritornava<br />

a Napoli con l’ultimo treno di<br />

domenica, rincasando a notte alta.<br />

Questo mi faceva sentire un po’ in<br />

colpa ma egli era così felice e così<br />

organizzato che suscitava ammirazione;<br />

era tanto orgoglioso <strong>dei</strong> frutti e del<br />

vino che produceva da sembrare un<br />

bambino fiero del suo bel giocattolo<br />

nuovo.<br />

Anche mio fratello Costanzo, concluso<br />

<strong>il</strong> servizio di leva viveva con noi a<br />

Napoli ed aveva iniziato la sua professione<br />

di insegnante in un piccolo paese<br />

alle falde del Vesuvio, mentre continuava<br />

a frequentare l’università.<br />

Egli era generoso nei miei riguardi,<br />

20<br />

oltre a confrontarsi spesso con me sul<br />

piano didattico ed a partecipare con<br />

interesse alla mia vita universitaria,<br />

mi faceva tanti regali, le borsette più<br />

belle me le regalava lui: rivestiva con<br />

gioia <strong>il</strong> ruolo del fratello maggiore che<br />

coccolava la sorellina più piccola anche<br />

se, ormai, io ero cresciuta.<br />

C’era armonia nella nostra famiglia;<br />

si cercava di affrontare ogni problema<br />

insieme e se bisognava rinunciare a<br />

qualcosa, ognuno lo faceva senza farlo<br />

pesare agli altri.<br />

L’anno successivo, però, Costanzo<br />

decise di interrompere i suoi studi (gli<br />

mancavano ancora pochi esami per<br />

laurearsi in lingue straniere), perché<br />

gli pesava la lontananza dalla sua ragazza<br />

e voleva sposarsi: era fidanzato<br />

da diversi anni con una cugina di Pino,<br />

figlia di zio Luigino, fratello di sua<br />

madre.<br />

Era l’unico zio da parte materna ed<br />

era molto affezionato a suo nipote e<br />

nutriva anche per me sentimenti di<br />

stima e considerazione.Costanzo ed<br />

Anna si sposarono nell’estate del mio<br />

terzo anno accademico e si stab<strong>il</strong>irono<br />

a Foggia.<br />

La mia esperienza universitaria proseguiva<br />

positivamente, frequentavo con<br />

interesse e desiderio di apprendere le<br />

varie lezioni ed ero in corso con gli<br />

esami: avevo imposto a me stessa di<br />

laurearmi entro i quattro anni previsti<br />

e, perciò, cercavo di non perdere tempo.<br />

Alla fine del primo anno accademico<br />

avevo conosciuto una ragazza che veniva<br />

da Bolzano, anche se di origini<br />

campane, iscrittasi al mio stesso Magistero<br />

perché, fidanzata con un giovane<br />

medico napoletano, prevedeva<br />

di sposarsi e trasferirsi definitivamente<br />

a Napoli.<br />

Si chiamava Laura Lauri e, durante<br />

l’attesa per sostenere un esame, proprio<br />

quando avrebbe dovuto presentarsi,<br />

si era fatta prendere da un attacco<br />

di panico e voleva andare via; io che<br />

sarei stata chiamata più tardi<br />

l’avvicinai e, dimenticando la mia<br />

ansia, la sostenni, l’aiutai a ridimensionare<br />

le sue paure e la convinsi a<br />

sostenere l’esame che superò con un<br />

ottimo voto.<br />

Mi fu grata ed aspettò che io affrontassi<br />

la mia prova per festeggiarne insieme<br />

<strong>il</strong> buon esito.<br />

Iniziò così la nostra amicizia sincera<br />

e disinteressata.<br />

Lei era in pensione proprio di fronte<br />

al Magistero, aveva una camera ampia<br />

e ben arredata ma le mancava la sua<br />

famiglia e cercava, come me a Foggia,<br />

un’amicizia vera!<br />

continua nel prossimo numero


21<br />

In un paesino montano delle Puglie,<br />

viveva un giovane dottore, di nob<strong>il</strong>e<br />

stirpe e un vecchio saggio farmacista,<br />

<strong>il</strong> quale cercava in tutti i modi di dare<br />

buoni consigli al giovane, bello come<br />

un Apollo ed aitante come un<br />

Adone, spesso faceva delle<br />

sciocchezze specialmente con<br />

le donne.<br />

<strong>Il</strong> paesino era troppo piccolo<br />

per lui, perciò, prima o poi,<br />

avrebbe combinato qualche<br />

guaio.<br />

bisogno di essere visitato, lo<br />

chiamava in casa chiedendo <strong>il</strong><br />

suo intervento. La parcella<br />

veniva saldata a fine d’anno<br />

e precisamente l’8 d settembre,<br />

a Santa Maria si pagavano tutti i debiti.<br />

Tutti i clienti o erano stati visitati<br />

perché ammalati o sani pagavano tutti<br />

la stessa parcella, in frumento, generalmente<br />

grano di 1° qualità, quello<br />

meno buono veniva dato al barbiere.<br />

La vita in quel paese scorreva monotonamente,<br />

sempre uguale, d’inverno<br />

e d’estate. Un giorno d’estate particolarmente<br />

caldo ed afoso, <strong>il</strong> dottorino,<br />

così lo chiamavano data la sua giovane<br />

età, faceva <strong>il</strong> solito giro per <strong>il</strong> borgo,<br />

si imbatté in una graziosa, prosperosa<br />

e sensuale giovanetta Maria detta<br />

“cento bellezze”. Orfana di entrambi<br />

i genitori aveva però quattro fratelli,<br />

sposati ed onesti lavoratori. Maria<br />

viveva sola in una stanza che fungeva<br />

da camera da letto, cucina, deposito<br />

di granaglie varie che produceva in<br />

un suo campicello e da ov<strong>il</strong>e con una<br />

capra di sua proprietà.<br />

Nonostante tutto, quella stanza era<br />

pulita e decorosa. Un giorno, verso<br />

mezzogiorno, <strong>il</strong> dottorino, accompagnato<br />

dal suo cane, stava per intraprendere<br />

<strong>il</strong> cammino di ritorno da<br />

“capabbasce” a “capammonte” e cioè<br />

dal cupone verso la parte alta del paese,<br />

quando: “Buongiorno signorina!”,<br />

<strong>il</strong> dottore. La ragazza: “Bon<br />

giorno a Signorì”. <strong>Il</strong> dottore: come<br />

mai di ritorno dalla campagna a così<br />

buon ora? Ti senti poco bene? Hai<br />

bisogno di una visita? La ragazza,<br />

tirandosi con civetteria la gonna sopra<br />

le ginocchia mise in mostra due cosce<br />

ben tornite ed affusolate, rispose: “<br />

Sono rientrata anzitempo perché oggi<br />

faceva troppo caldo”. Così dicendo<br />

con una certa malizia sventolava la<br />

sua gonna facendosi aria. Quel gesto<br />

di civetteria forse fatto senza alcuna<br />

furbizia eccitò la fantasia del dottorino,<br />

<strong>il</strong> quale accecato da una forte libidine,<br />

prendendola per un braccio, la sollevò<br />

IL DOTTORINO <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

di Diego Gesualdi (Brescia) che precisa: fatti e i personaggi citati in questo racconto sono frutto della mia fantasia.<br />

dalla sedia e dolcemente e voluttuosamente<br />

la trascinò in casa dicendo<br />

“giacchè sono qua è buona cosa farti<br />

una visita accurata”. La fece sdraiare<br />

sul letto e amorevolmente la svestì dai<br />

suoi poveri cenci. La fanciulla,<br />

rimasta nuda, apparve in tutta<br />

la sua incantevole bellezza.<br />

Maria, storfita da quelle carezze<br />

voluttuose non capì più<br />

nulla e si lasciò andare incondizionatamente<br />

alle voglie<br />

sensuali del dottorino. Quando<br />

si riebbe, <strong>il</strong> signorino era<br />

sparito , ella capì che qualcosa<br />

di magico le era accaduto e in<br />

cuor suo sperò che si ripetesse<br />

ancora, tanto era stato magnifico.<br />

Non si rese conto che la sua<br />

purezza, la sua verginità era stata oggetto<br />

di un atto inconsulto e volgare<br />

del nob<strong>il</strong> uomo. Tutto sommato era<br />

accaduto qualcosa di meravigliosamente<br />

bello e Maria era troppo bella<br />

perché <strong>il</strong> dottore la lasciasse in pace,<br />

infatti quasi tutti i giorni <strong>il</strong> dottorino<br />

le faceva visita e gli amplessi sempre<br />

più vogliosi e libidinosi si ripetevano<br />

e si prolungavano sempre più. <strong>Il</strong> paese<br />

è piccolo, la gente mormora e alcune<br />

voci giunsero anche in farmacia. <strong>Il</strong><br />

farmacista si allarmò e fece una severa<br />

paternale al dottorino:” Don Giuvà,<br />

stai attento perché tanto va la gatta al<br />

alrdo finchè ci lascia lo zampino! Se<br />

resta incinta so cazzi tuoi”. <strong>Il</strong> giovane:<br />

“ Don Pipì, tu sai che noi abbiamo<br />

studiato anche ginecologia, so quando<br />

è feconda e quando no e poi ho preso<br />

tutte le precauzioni, Maria è troppo<br />

appetitosa e tanto sensuale che non<br />

posso più farne a meno”.<br />

Sembrava che tutto scorresse monotonamente,<br />

quando Don Giovannino si<br />

presentò dal farmacista e con una faccia<br />

cadaverica annunciò: “ Don Pipì,<br />

Maria è incinta!”. Egli si afflosciò<br />

sulla sedia scoppiando in un pianto<br />

dirotto: “ Devi aiutarmi, tu che sei<br />

tanto saggio qualcosa devi inventare.<br />

Povero me! Quando lo verranno a<br />

sapere i suoi fratelli mi faranno la<br />

pelle, aiutatemi!”. Don Pipì: “<br />

Cercherò di fare qualcosa per te. Ora<br />

che ci penso bisogna dotare Maria di<br />

una ricchissima dote e poi <strong>il</strong> merlo lo<br />

troverò io. “Fate voi”. Rispose Don<br />

Giovannino.” Metto a disposizione 4<br />

tomoli di terra alla Contrada Salaconi<br />

e biancheria a 12, cioè 12 lenzuola,<br />

12 tovaglie ecc..<br />

Una domenica mattina un povero bracciante<br />

agricolo scendeva lungo <strong>il</strong> corso,<br />

passando davanti al farmacista<br />

salutò questi rispettosamente e <strong>il</strong> farmacista:<br />

“ Ne Nicò, andò vai?”. “<br />

Sono andato a Messa e mò vac fore<br />

a fa coccosa”. “ Nicò, come mai non<br />

hai ancora pensato di prendere moglie?”.<br />

“Si, ciagghie pensat…ma che<br />

ciagghia rà ra mangià se ie teng sul<br />

l’uocchie pe chiange tant so puuriedd<br />

?”. “ Be! – rispose <strong>il</strong> farmacista – io<br />

avrei da proporti una buona sorte, tu<br />

lo sai che io ho una grande stima di<br />

te e perciò ti chiamo spesso a lavorare<br />

nei miei poderi”. <strong>Il</strong> farmacista cercava<br />

di indorare la p<strong>il</strong>lola e accattivarsi la<br />

sua simpatia. “Fra le fanciulle che<br />

conosco ci sarebbe Maria “cento<br />

bellezze” , è giovane, bella ed ha una<br />

ricca dote, potresti sistemarti per tutta<br />

la vita. Se vuoi, le porto io<br />

l’ambasciata, dato che la conosco<br />

molto bene perché spesso viene a casa<br />

mia ad aiutare mia moglie nei lavori<br />

domestici e, quindi, c’è una certa fam<strong>il</strong>iarità.<br />

Risposta: “Facite vuie”.<br />

Quando Maria ricevette l’ambasciata<br />

capì al volo perché si scomodasse<br />

tanto <strong>il</strong> farmacista ed anche perché <strong>il</strong><br />

vecchio, sib<strong>il</strong>linamente, le fece capire<br />

che era meglio per lei che non si sapesse<br />

chi fosse <strong>il</strong> padre del bambino<br />

che portava in seno. Solo allora si rese<br />

conto che la sua purezza fisica e morale<br />

valeva solamente 4 tomoli di terra.<br />

Era disperata, voleva gridare al mondo<br />

intero che lei si era data in un momento<br />

di debolezza ma che poi era subentrato<br />

<strong>il</strong> sentimento più bello: “l’<br />

Amore”. In quel momento voleva farla<br />

finita, ma le parole persuasive del<br />

farmacista e l’amore per <strong>il</strong> bimbo che<br />

portava in grembo la indussero a malincuore<br />

ad accettare la proposta del<br />

vecchio don Pipì. <strong>Il</strong> dottorino di nascosto<br />

fornì la dote a Maria come<br />

avevano stab<strong>il</strong>ito con <strong>il</strong> farmacista e<br />

<strong>il</strong> matrimonio si celebrò. Sembrava<br />

che tutto procedesse per <strong>il</strong> meglio,<br />

quando una mattina Nicola , con un<br />

bambino appena nato, avvolto in um<strong>il</strong>i<br />

panni, si presentò in farmacia e depositando<br />

“<strong>il</strong> fagottino” disse: “ Questo<br />

è vostro figlio caro don Pipì, perché<br />

io ho sposato Maria esattamente 4<br />

mesi fa, una donna per fare un figlio<br />

impiega esattamente 9 mesi. <strong>Il</strong> farmacista,<br />

senza scomporsi minimamente,<br />

rispose: “ Nicò, tu sei andato a scuola<br />

e so che sai fare i conti, dimmi, dunque,<br />

4 mesi e mezzo di giorno più 4<br />

mesi e mezzo di notte, quanto fanno?”<br />

Nicola: “Già…nove! E perciò <strong>il</strong> figlio<br />

è mio, ecco perché mi somiglia un<br />

poco.”<br />

E tutto finì bene come Dio volle.


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

<strong>PANNI</strong> SI RACCONTA dal sito www.montesario.altervista.org<br />

Ero affascinato da questo gioco.<br />

Desideravo farlo anch’io, ma i ragazzi<br />

più grandi non mi permettevano neanche<br />

di avvicinarmi - Uagliò, vattìnne,<br />

ljévete ra qua se no te spccàme<br />

la facce – mi urlavano contro.<br />

La modalità principale del gioco consisteva<br />

semplicemente nel battere lu<br />

tàmmere, un piccolo pezzo di legno<br />

appuntito alle estremità, e a lanciarlo<br />

<strong>il</strong> più lontano possib<strong>il</strong>e.<br />

Giocavano in due, in tre e anche in<br />

quattro e più.<br />

Incominciava a tirare, a battere, chi<br />

aveva la fortuna di “uscire” per primo<br />

nella conta, chi indovinava <strong>il</strong> pari e<br />

dispari combinando la somma delle<br />

dita delle mani.<br />

Giocavano a volte in un modo altre<br />

in maniera e regole diverse e, per questo<br />

motivo, quasi sempre <strong>il</strong> gioco finiva<br />

in una vera e propria rissa.<br />

Chi eccelleva nel gioco era Tonino<br />

che con scioltezza riusciva sempre a<br />

colpire nel punto giusto lu tàmmere<br />

e a farlo volare alto ed io ne seguivo<br />

affascinato la traiettoria a bocca aperta<br />

e con gli occhi spalancati.<br />

Tonino era <strong>il</strong> mio idolo: “Voglio diventare<br />

bravo come lui” – mi ripetevo<br />

Belli, belli: Da bambino,<br />

da giovane, da maturo,<br />

da vecchio... tutti presenti<br />

nella mente!<br />

Perché fanno parte di una<br />

vita vissuta…<br />

Piccoli…piccoli ricordi,<br />

ma indeleb<strong>il</strong>i…<br />

Sei o sette anni matrimonio<br />

di zio RUGGIE-<br />

RO e zia FILOMENA,<br />

dovevo fare <strong>il</strong> paggetto, portare loro<br />

le fedi precedendo <strong>il</strong> corteo degli invitati:<br />

ero tutto bello, pulito, elegante,<br />

con un completo bianco da far invidia<br />

a tutti i bambini presenti.<br />

<strong>Il</strong> corteo partiva dal negozio di nonno<br />

LEONE… (IL LEONE NON SI VIN-<br />

CE!).<br />

Tutto andò bene fino ai quattro cantoni<br />

quando vidi lo scalino del<br />

negozio di ZIO CICCILLO<br />

MASTALESIO ed ebbi la<br />

bella idea di sedermi.<br />

Immaginate zio RUGGIE-<br />

RO!!!! Ma che fai?<br />

Mi sono stancato… le fedi<br />

pesano troppo!!<br />

Tutto <strong>il</strong> corteo si era bloccato,<br />

ci volle un bel po’ per<br />

Lu Tàmmere metri<br />

continuamente. Un giorno, un felice<br />

giorno, tataranne -<strong>il</strong> nonno- mi<br />

chiamò e mi disse: “Ggiuuà, agghi<br />

preparáte pe te stu tàmmere, l'agghi<br />

fatte cu re mmane mèje, ma lu scazzematjédde<br />

(folletto) re la<br />

spaccazze l’à ffatte arrevendá<br />

fatate: quiste tàmmere face<br />

quédde ca vuó tu e vole<br />

lundane lundane”.<br />

Cominciai a giocare da solo,<br />

di nascosto, senza farmi vedere<br />

dagli altri ragazzi e stando attento a<br />

non lanciare troppo lontano lu tàmmere<br />

per non perderlo. In verità <strong>il</strong> pezzo<br />

di legno che avrebbe dovuto volteggiare<br />

leggero per poi planare a cento<br />

22<br />

di distanza rimaneva immob<strong>il</strong>e<br />

ai miei piedi.<br />

Ero troppo contento per pensare che<br />

<strong>il</strong> nonno avesse potuto dirmi una piccola<br />

bugia e mi divertivo molto a giocarci.<br />

Emigrato da Panni, da ragazzo<br />

ad altri ragazzi ho insegnato <strong>il</strong> gioco<br />

e, con loro, di vetri delle finestre ne<br />

abbiamo rotti tanti; sì perché <strong>il</strong><br />

“legnetto appuntito” quando volava<br />

faceva danni e spesso, al nostro paesello,<br />

si sentiva dire da qualcuno<br />

“sònghe passate pe nnande a qquiddi<br />

uagliune ca jucàvene a ttàmmere e<br />

nu tàmmere me l'agghi abbuscáte<br />

nfrónde”.<br />

Dal dottore, però, non ci andava nessuno,<br />

né i grandi né noi ragazzi per<br />

non essere presi in giro o<br />

sgridati, ma, dal vetraio ci<br />

andavano in tanti. Secondo me,<br />

<strong>il</strong> nome giusto del gioco doveva<br />

essere “<strong>Il</strong> gioco del vetraio”<br />

perché solo lui ci guadagnava.<br />

Non ci crederete, ma io ci gioco<br />

ancora con soddisfazione e lu tàmmere<br />

che mi regalò <strong>il</strong> nonno ora vola<br />

lontano dove voglio io. Non più nelle<br />

strade, ma solo nei miei sogni.<br />

Al Monte<br />

Ricordi… Ricordi… Ricordi<br />

riprendere la via della<br />

Chiesa…<br />

POI: Panni, chi poteva<br />

cresceva <strong>il</strong> maiale per<br />

ammazzarlo nei mesi<br />

freddi ed era la provvista<br />

per tutta la famiglia per<br />

l’inverno.<br />

Quello della mia famiglia<br />

si cresceva nel portone<br />

con la sorella di mia<br />

madre, zia CLELIA, e tutti i pomeriggi<br />

si chiudeva la porta del Portone ed<br />

<strong>il</strong> maiale si lasciava libero a bere, mangiare<br />

e C***** mentre io e le mie<br />

cuginette, MARIA ROSARIA E<br />

CONCETTINA, ci divertivamo con<br />

i soliti giochi di bambini, si rideva e<br />

si scherzava pur sapendo che alla fine<br />

toccava a noi pulire <strong>il</strong> tutto….<br />

Non sempre, però, riuscivamo<br />

a passare <strong>il</strong> tempo<br />

allegramente, a volte era una<br />

vera noia, non si riusciva a<br />

trovare un gioco che piacesse<br />

a tutti.<br />

In uno di questi giorni di<br />

noia, dissi alle mie cugine:<br />

VOLETE VEDERE CHE<br />

FACCIO UN GIRO SUL<br />

MAIALE?<br />

<strong>Il</strong> solito buffone - dissero -<br />

senza esitare presi la rincorsa e salii<br />

sul groppone del maiale. Afferrato <strong>il</strong><br />

poverino per le orecchie, riuscii a cavalcarlo…<br />

per un attimo, solo fino<br />

a che non rotolai per terra come da<br />

previsioni.<br />

Non vi dico che male!!...<br />

La cicatrice al mento la porto ancora…<br />

Felice Cocciardi da Stresa


23<br />

<strong>PANNI</strong> SI RACCONTA dal sito www.montesario.altervista.org <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

UNA SERA DI NOVEMBRE<br />

Come faccio a dimenticare quella sera…?<br />

Ancora oggi mi torna in mente, e così,<br />

spesso la racconto ai nipotini:<br />

Era <strong>il</strong> mese di novembre di tanti anni<br />

fa e una sera, saranno state all’incirca<br />

le 8, mia madre mi chiese di andare da<br />

zio Antonio che abitava a qquarte re<br />

fahugne e io me lo ricordo bene lo zio,<br />

una bravissima persona, con una mula<br />

albina che i più vecchi certamente non<br />

hanno dimenticato…<br />

Mia madre mi chiamò e mi disse :<br />

- Uagliò, Peppì , va andò zì Ndònje,<br />

va e sèende se craje vène a li Rascahátte<br />

a semmenà la resciole!!<br />

La risciola era un tipo di grano tenero<br />

che si seminava nella parte alta <strong>dei</strong><br />

terreni <strong>pannesi</strong>, verso la montagna.<br />

E mio fratello, più piccolo di me di 3<br />

anni , che mi stava sempre appiccicato<br />

come una sanguisuga :<br />

- Pè ,Pè, aspè vènghe pure io…<br />

- None none, tu nu n’aje còrre ce mitte<br />

troppe !<br />

E lui, giù subito a frignare! Figurarsi!<br />

Mio fratello era uno che piangeva per<br />

qualsiasi cosa e spesso sveniva , tutte<br />

le volte che apriva bocca per piangere…<br />

- Puórtele se no chi lu vole sènde a<br />

quisse -risse mamme!<br />

C’era già stata quella volta che, non<br />

trovando mia madre, cominciò a piangere<br />

e svenne cadendo per terra, con<br />

me e mia sorella che si cercava di rianimarlo<br />

scuotendolo e chiamandolo<br />

per nome visto che era diventato cianotico…<br />

In quel momento era apparsa una mia<br />

zia, la zia Antonietta, che poi emigrò<br />

in Canada , dove si trova attualmente.<br />

La zia, visto la scena, era corsa per<br />

toglierci letteralmente dalle mani mio<br />

fratello.<br />

-Mo mo ramm<strong>il</strong>le a mè !<br />

Ma lo fece così velocemente, così velocemente<br />

che… un attimo e gli mollò<br />

un ceffone con tutte le forze che aveva!!<br />

-Penzaie: mo l’accire a frateme !?<br />

Macchè! Lui fece un gran respiro e<br />

urlò con tutta la voce che aveva…<br />

-Mmaronne che mmale, gridava toccandosi<br />

la faccia…<br />

La lezione gli servì perché da quel<br />

momento in poi, quando nei paraggi<br />

c’èra la zia, chissà perché… non piangeva<br />

mai!<br />

Uno due e tre… via di corsa verso la<br />

casa dello zio Antonio!<br />

Era una serata buia, la luna non ne<br />

voleva sapere di uscire, quelle poche<br />

luci del paese rompevano appena appena<br />

la nebbia; per entrare in casa dello<br />

zio bisognava salire una decina di gradini<br />

alti e ripidi senza la luce sulla<br />

scalinata…<br />

-Zi Ndò zi Ndò - urlai - e dal fondo<br />

delle scale sentii una voce, che riconobbi<br />

essere quella dello zio anche se<br />

lui non si vedeva nel buio…<br />

-Nghiàne sópe - disse zio Antonio.<br />

Salire al buio quei gradini diventava<br />

diffic<strong>il</strong>e quindi io ero con una mano<br />

poggiata al muro per non perdere<br />

l’equ<strong>il</strong>ibrio da una parte della scalinata<br />

e mio fratello dall’altra parte della scala.<br />

Avevamo appena fatto un paio di gradini<br />

quando improvvisamente un urlo…<br />

Ahhhh splash!!!! con un tonfo<br />

cupo: era l'urlo di mio fratello!<br />

Non vi dico la paura che mi prese, mi<br />

venne subito in mente la casa di nonna<br />

Giovanna, pure lei aveva una porticina<br />

contro <strong>il</strong> muro con <strong>il</strong> pozzo pieno di<br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

acqua e a Panni ce<br />

n’erano parecchi in<br />

molte case…<br />

Cosa pensare se non al<br />

peggio?<br />

Con una voce tremante urlai:<br />

- Custà Custà chè ce sta l’acqua? Respunne!!<br />

Custààà<br />

Sentii una vocina cupa come da sotto<br />

terra: - None nun ngè sta l'acqua, ce<br />

stanne li puòrce …<br />

Era caduto al piano di sotto mio fratello,<br />

dove mio zio aveva <strong>dei</strong> maiali a cui si<br />

poteva accedere appunto dall’interno,<br />

attraverso un’apertura sul muro e una<br />

scala a pioli e lì mio fratello aveva<br />

appoggiato la mano per salire e, avendo<br />

trovato <strong>il</strong> vuoto, aveva perso l'equ<strong>il</strong>ibrio!!!<br />

Non vi racconto <strong>il</strong> resto , potete immaginare<br />

la confusione mio zio che arrivò<br />

con una candela e per come era conciato<br />

sembrava pure lui un maialino... Ora mi<br />

viene da ridere quando mi torna in mente,<br />

è vero, però me la ricordo bene la<br />

fifa del momento e i pianti di mio fratello,<br />

che credo non svenne questa volta<br />

solo per… per non essere morso dai<br />

maialini!!! Altro che ceffone della zia!<br />

Pino Mastrangelo<br />

CIENT PECUR di Anonimo<br />

Ci stev na vot a Pann, nu pcural ca tnev cient pecur. Ievn r pecur cchiù bell<br />

ca ci stevn: gross, ciott e cu nu mant r lan magnifc! Tutt r femmn r lu paes<br />

vulevn la lana ra idd p ffa li matarazz c'avevna rà a r figli ca s'avevna spusà.<br />

Nu iuorn lu pcural vulij iij a'nata terr andò l'erva iev cchiù verd e purtaj r<br />

pecur. Accussì, cammin cammin arruaj a nu pont e Madonna mij! Lu pont<br />

iev tant stritt ca lu pcural aveva vuttà r pecur un a la vot e accussì, prima<br />

passaj la cap, po na zamb, po nat e po la tripp, e po nata e n'grazij a Ddiì<br />

passaj tutt la pecur.........................................(<strong>il</strong><br />

narratore non parla più e dopo un po' qualcuno<br />

dice: "e cumè lu cunt nn lu ric cchiù!"<br />

- e <strong>il</strong> narratore risponde: "aspiett, anna passa<br />

tutt r pecur!").<br />

CENTO PECORE<br />

Viveva a Panni un pastore <strong>il</strong> quale aveva<br />

cento pecore. Le sue pecore erano le più<br />

belle: grandi, grasse e con un mantello di<br />

lana meraviglioso! Tutte le donne del paese chiedevano a lui la lana per i<br />

materassi da dare alle loro figliole che si dovevano sposare. Un giorno <strong>il</strong><br />

pastore cambia zona per <strong>il</strong> pascolo perché aveva notato che al di là del<br />

ponte l'erba era più alta e più verde e così decide di portarvi le sue pecore.<br />

Così comincia <strong>il</strong> viaggio e cammina cammina arriva al ponte, ma cosa<br />

succede! <strong>Il</strong> ponte è talmente piccolo e stretto che <strong>il</strong> povero pastore deve<br />

spingere le pecore una per volta e così, prima la testa poi una zampa, poi<br />

l'altra, poi la pancia e poi l'altra zampa fa passare la prima pecora..............(<strong>il</strong><br />

narratore non parla più e dopo un pò qualcuno dice: "e la favola non la<br />

racconti più!" - e <strong>il</strong> narratore risponde: "aspetta, devono passare tutte le<br />

pecore!").


<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />

apr<strong>il</strong>e 2011<br />

ITALIA<br />

Panni: A.S.C.D. Panni - Bianco Michele<br />

- Bocchicchio Giuseppina - Cocciardi<br />

Pietro - “Azienda agricola” di Cocciardi<br />

Pietro - Cagliuli Carlo - Calitri Pietro -<br />

Carchia Mario - Cifaldi Luciano - Arch.<br />

De Cotiis Michele - De Cotiis Teodoro -<br />

De Stefano Michele - Gesualdi Angela<br />

- Gesualdi Rocco - Mauriello Att<strong>il</strong>io -<br />

Mauriello Flavio - Montecalvo Costanzo<br />

- Montecalvo Michele - geom. Procaccini<br />

Antonio - ins. Procaccini Giovanna - Pro<br />

Loco Panni - Roberto Costanzo - Spremulli<br />

Alberto - Tavano Carlo<br />

Foggia: Antonucci Giovanni - Belluscio<br />

Anastasia - Calitri Saverio - Ciarciello<br />

Giovanna – Chiappinelli Aldegonda -<br />

Cocciardi Antonio - Chiappinelli Michelino<br />

- De Luca prof. Leonardo - De Michele<br />

Luciana - De Michele Maria, Assunta<br />

e Luigi (fu Emidio) - Di Biccari<br />

Leonardo - Di Bisceglia Marco - Ing.<br />

Lapolla Michele - Lapolla Giuseppe -<br />

Larocca Tartarone M. Lea - Mansella<br />

F<strong>il</strong>omena - Mansella Pietro - Manuppelli<br />

Costanzo - Martire Michele - dr. Mastrangelo<br />

Giuseppe - Montecalvo Costanzo -<br />

Morra Lorenzo - Prof. Norcia Domenico<br />

- Perulli Anna - Piscopiello Vincenzo -<br />

dr. Procaccini Vito - Rainone Dina - Rucci<br />

Francesco - Rucci Giovanna - Rucci dr.<br />

Luigi - Santoro S<strong>il</strong>vana - Senerchia Pasquale<br />

- dr. Zuzzaro Antonio<br />

Foggia Provincia: Cacchiotti Carmela<br />

(Segezia) - Catri Maria (Trinitapoli) -<br />

Chiozzi Luigi (S.Marco L.) - Cobuzzi<br />

Giuseppe (Segezia) - Esposito Vincenzo<br />

(Orta Nova) - Labate Mar<strong>il</strong>ù (Cerignola)<br />

- ROULEMA di Calitri Luigi & C. (Segezia)<br />

Prato: A.C.A.P. - Bianco Ada - Bocchicchio<br />

Antonio - Calitri Antonietta - Calitri<br />

Antonietta - Calitri Chiara - Calitri Saveria<br />

- Ciarciello Carmine - Colacone Antonio<br />

- Colacone Saverio - De Chiara<br />

Antonio - De Chiara Costanzo - De Cotiss<br />

F<strong>il</strong>omena - Del Sonno Giuseppe - Del<br />

Sonno Luigina - Del Sonno Rocco - De<br />

Luca Gerardo - Di Rienzo Vito - Gesualdi<br />

Vito (Oste) - dr. Lapolla Alfonso - Lena<br />

Assunta - Lepore Angelo - Longo Angelina<br />

- Longo Michele - Mauriello Anna<br />

- Melino Maria - Morena Michelino -<br />

Montecalvo Antonio - Montecalvo Michele<br />

- Rainone Agostina - Rainone Giuseppe<br />

- Schiavone Angelina - Spremulli<br />

Angela - Spremulli Anna - Zaccari Masi<br />

Località varie italiane: Bocchicchio Antonio<br />

(Osteria G.) - Calitri Giuseppe (Pescara)<br />

- Capobianco Carlo (Mirabello) -<br />

Card<strong>il</strong>lo Aironne (Bolzano) - Caroli A.<br />

Maria (Napoli) - Catalano Gianluca (Sarzana)<br />

- Catri Giovanna (Arcene) - Catri<br />

Raffaele (Treviglio) - Cesareo Vito (Lecce)<br />

- Chiappinelli Marco (Pesaro) - Cocciardi<br />

Domenico (Torino) - Cocciardi<br />

SOLIDARIETA’ 2011<br />

Felice (Stresa) - Cocciardi Franco (Trani)<br />

- Cocciardi Mario (Roma) - Cocciardi<br />

Michele (Cascina) - Cocciardi Rocco<br />

(Pioltello) - Colacone Rocco (Cornaredo)<br />

- Cotoia Michele (Occimiano) - Croce<br />

F<strong>il</strong>omena (Cecchina St.) - Croce Nicolina<br />

(Voghera) - Dattoli Domenico (Casal. R.)<br />

- De Cotiis Antonio (Roma) - De Luca<br />

Colombo (Roma) - De Luca F<strong>il</strong>omena<br />

(Pescara) - De Luca Giovanni (Occimiano)<br />

- De Luca Rosaria (Mirabello) - De<br />

Michele Antonietta (Seveso) - De Michele<br />

Donato (Torino) - De Michele Donato<br />

(Cogliate) - De Michele Giovanni (Rivoli)<br />

- De Michele Grazia (Lecco) - De Michele<br />

Luigi (Napoli) - De Petrucellis Vera (Napoli)<br />

- De Rosa Celestino (Cornaredo) -<br />

De Stefano Francesco (Sasso M.) - Di<br />

Giovine Carmine (Seregno) - Di Giovine<br />

Giuseppe (Gardone Riviera) - Gallo Antonio<br />

Chivasso) - Gesualdi Diego,Angela<br />

e Nicoletta (Brescia) - Gesualdi Michelino<br />

(Beinasco) - Gesualdi Vito (Casalecchio<br />

R.) - Ladogana Giuseppe (Brescia) - Lamanna/Schiumerini<br />

(Cosenza) - Larocca<br />

Antonio (Roma) - Lerra Iole (M<strong>il</strong>ano) -<br />

Longo Pietro (Salerno) - Longo Rocco<br />

(Seveso) - Manserra Nicola (Signa) -<br />

Manuppelli Donato (Torino) - Manuppelli<br />

Lina (Torino) - Mansol<strong>il</strong>lo Maria (Pinerolo)<br />

- Mastrangelo Giuseppe (Osteria G.)<br />

- Melino Luciano (Barne) - Montecalvo<br />

Antonio (Montale) - Montecalvo Giovanni<br />

(Pero) - Montecalvo Giovanni (Casal. R.)<br />

- Montecalvo Saveria (Barletta) - Mauriello<br />

Antonio (Taranto) - Mauriello Ernesto<br />

(Talsano) - Meliciani/Barbalato<br />

(Roma) - Montecalvo Elsa (CB) - Montecalvo<br />

Francesco (Zola P.) - Nardulli Nella<br />

(Taranto) - Panorese Carla (Montecatini)<br />

- Petronella Aldo (Cornaredo) - Petronella<br />

Giuseppe (Rozzano) - Petronella Salvatore<br />

(Pescara) - Petronella Zasso Romana (Bolzano)<br />

- Procaccini Franca (Napoli) - Procaccini<br />

Francesco (Paderno D.) - Rainone<br />

Francesco (Modugno ) - Rainone Francesco<br />

(Roma) - Rainone Giovanni (Porcia)<br />

- Rainone Teresa (Brindisi) - Rainone<br />

Vox Wanda (Bari) - Rainone Vita (Firenze)<br />

- Roberto Antonio (Venegono S.) -<br />

Roberto Francescantonio (Bari) - Russo<br />

Costanza (Voghera) - Russo F<strong>il</strong>omena<br />

(Voghera) - Sarni Francesco (Montella)<br />

- Sauchelli F<strong>il</strong>omena - Sauchelli Raffaele<br />

(Premariacco) - (Roma) - Savella Antonio<br />

(Modugno) - Senerchia Giuliano (Treviso)<br />

- Spina Ennio (Castenaso) - dr. Stornello<br />

Gianni (Torino) - Sullo Angelina (Beinasco)<br />

- Tavano Antonio (M<strong>il</strong>ano) - Tavano<br />

Giuseppe (M<strong>il</strong>ano) - Travagliati/Liscio<br />

(Casaldolo) - Valesio Caterina (Arezzo)<br />

- Valesio Michela (Roma) - Venturini De<br />

Luca Anna (Cesano M.)<br />

ESTERO<br />

CANADA - Montreal: Bianco Michele -<br />

Bocchicchio Michele - Cacchiotti Antonio<br />

24<br />

- Calabrese Antonio - Cobuzzi Carmelo<br />

- Cocciardi Alfonso - Colannino Costanzo<br />

- Cotoia Alfonso - De Luca Antonio e<br />

figlie Maria e Rosetta - De Luca Giovanni<br />

- De Luca Angela - De Luca Luigina -<br />

Del Vicario Concetta - Longo Costanzo<br />

- Longo Mario - Longo Salvatore - Montecalvo<br />

Antonio - Montecalvo Marietta<br />

- Morena Rocco - Rainone Antonio -<br />

Rainone Costanzo - Rainone Francesco -<br />

Rainone Santo - Savella Angela - Spremulli<br />

Gaetano<br />

Toronto Ontario: Cocciardi Giovanni -<br />

Larocca Paolo - Montecalvo Rocco -<br />

Rainone Giovanni - Savella Tony -USA:<br />

Bianco Giulietta Palladino - Calitri Joe e<br />

Anna - Calitri Costanzo - Chiola Giuseppina<br />

- Ciarciello Pietro - Ciruolo Saverio<br />

- Cocciardi Del Vicario Concetta - Cocciardi<br />

Michele - Cocciardi Peter R. - Colannino<br />

Tony - Colasante Fabio e Lucia<br />

- Cotoia Severina - Del Vicario Rainone<br />

Elvira - De Michele Mario - De Santis<br />

Colannino Paolina – De Santis Colannino<br />

Maria - Gesualdi Gerardo - Gesualdi Giovanni<br />

- Gesualdi Graziella - Gesualdi<br />

Maria - Imperato Gesualdi Michelina -<br />

Iommelli Carmela - Lombardi Bianco<br />

Elena - Longo Nicola - Mauriello Francis<br />

- Morese Tina - Paglia Alfonso - Paglia<br />

Agnese - Paglia Att<strong>il</strong>io - Procaccini Paglia<br />

Maria - Savella Mike - Scopelliti F<strong>il</strong>omena<br />

- Spremulli Antony - Spremulli Conti<br />

Giovanna - Zelano Domenico<br />

Australia: Berardi Luigi - Larocca Antonio<br />

– Russo Mario - Sullo Michele - Rainone<br />

Antonietta<br />

Ingh<strong>il</strong>terra: Colannino Nicola - Mastrangelo<br />

Antonio - Mastrangelo Carlo - Morena<br />

Costanzo - Morena Jacqueline<br />

ARGENTINA: Cacchiotti Anna - Capobianco<br />

Nelida - Montecalvo Michele<br />

Francia: Schiavone Giovanna<br />

Bras<strong>il</strong>e: Ferrante Da S<strong>il</strong>va Carmelinda<br />

SVIZZERA: Calitri Michele<br />

IL GIORNALE DEI PANNESI<br />

Direttore Responsab<strong>il</strong>e<br />

Michele Campanaro<br />

Direttore di Redazione<br />

Pietro De Michele<br />

Collaboratore di Redazione<br />

Prof. Leonardo De Luca<br />

Redazione di Panni<br />

Rocco Gesualdi Resp. di Redazione<br />

Raffaele Rainone - Amedeo De Cotiis<br />

Corrispondenti da Panni<br />

Antonio Mauriello - la A.S.C.D. <strong>PANNI</strong><br />

la Pro Loco Panni - le Scuole Primarie<br />

e Secondarie<br />

Imp. e stampa: Artigrafiche Di Palma & Romano<br />

Via T. Fiore 32, 34 - 71122 Foggia -Tel. 0881.745200

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