LA PANNI FESTAIOLA - Il Castello il giornale dei pannesi - Altervista
LA PANNI FESTAIOLA - Il Castello il giornale dei pannesi - Altervista
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IL GIORNALE DEI PANNESI<br />
Edito dall’Associazione Culturale “<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>” - Redazione: 71122 Foggia - Piazza Mons. Luisi 1/B/2 - 71020 Panni: Via Bervellino, 16 - Spedizione in A.P. comma 20/C art. 2 L. 662/96 Foggia c/c postale n. 31480700<br />
Iscriz. Trib. Foggia n. 15/99 - Apr<strong>il</strong>e 2011 - Numero 2 - Anno XV - E.ma<strong>il</strong>: pietro.demichele@gma<strong>il</strong>.com - sito web: http://<strong>il</strong>castello-online.blogspot.com - Tel. e Fax 0881.688057<br />
<strong>LA</strong> <strong>PANNI</strong> FESTAIO<strong>LA</strong><br />
Miei cari lettori <strong>pannesi</strong>, vicini e lontani, eccomi a voi puntuale come una cambiale a scadenza trimestrale,so che molti di voi<br />
sanno della cadenza trimestrale del nostro <strong>giornale</strong> e io certamente non li deludo…MAI!<br />
La Panni festaiola, dunque, ma perché, vi chiederete in molti che vivete lontani da Panni. L’ho già detto e scritto altre volte,ma<br />
lo voglio ribadire. Molti “Frustier” immaginano “Panni in Festa” solo nelle due ultime settimane del mese di agosto e invece<br />
sbagliano, perché, è vero che a Panni ci sono rimasti poco più di 800 abitanti, ma posso garantirvi che la loro vita quotidiana<br />
ha poco o niente da invidiare grande città…anzi. Quanti di noi “cittadini” del mondo hanno modo di divertirsi e, soprattutto,<br />
di partecipare attivamente a feste e ricorrenze popolari? Diciamoci la verità… pochi… alcuni, mentre nei piccoli centri, come<br />
Panni, queste ricorrenze sono ancora in auge e partecipate da quasi tutta la popolazione.<br />
Quel che segue è un tentativo che faccio per darvene una idea sostanziale al fine di averne conoscenza.<br />
Senza dover ricorrere a ripetizioni stanchevoli nel corso del <strong>giornale</strong> vi dico subito che tutti questi avvenimenti sono accompagnati<br />
dai miei commenti, che sono quasi gli stessi, un centinaia di fotografie a corredo, pubblicate sul blog del nostro <strong>giornale</strong> al<br />
link: http://<strong>il</strong>castello-online.blogspot.com e nel mio prof<strong>il</strong>o su Facebook: http://www.facebook.com/pietro.demichele quasi<br />
tutte scattate e affidatemi per la pubblicazione dal nostro solerte compaesano ed amico (di sventure???) Antonio Mauriello,<br />
ex Presidente del Consiglio Comunale,ex Capogruppo di maggioranza e ex delegato per la struttura cimiteriale, in carica, non<br />
so fino a quando ancora come consigliere comunale…troppi ex per una sola persona.<br />
Sul <strong>giornale</strong>,ovviamente a motivo di spazio, sono costretto a poterne pubblicare una o due foto e, spesso, manco in un formato<br />
grande. Organizzare scritto e foto sulla carta è come maritare una coppia che mal si sopportano…purtroppo.<br />
Ma,bando alle chiacchiere e cominciamo con i fatti. Buona lettura.<br />
La Pro Loco di Panni, come ogni anno,<br />
ha organizzato anche quest'anno <strong>il</strong> Carnevale<br />
Pannese 2011, con la partecipazione<br />
festosa di molta gente, bambini,<br />
giovani e meno giovani che hanno allietato<br />
in quel giorno tutto <strong>il</strong> paese di<br />
Panni.<br />
Le fotografie sono state fornite, come<br />
al solito, dal "nostro" Tonino Mauriello,<br />
fotografo ufficiale della bella manifestazione,<br />
allo scopo, unico e solo, di<br />
allietare e far partecipi, anche se soltanto<br />
con delle foto, la<br />
tanta gente pannese,<br />
sparsa in<br />
tutto <strong>il</strong> mondo,<br />
che anela di sapere<br />
di Panni e<br />
<strong>dei</strong> Pannesi, alleviando<br />
così la<br />
grande nostalgia<br />
che da sempre stringe i nostri cuori di<br />
emigrati nel mondo che mai, neanche<br />
per un istante,hanno dimenticato <strong>il</strong> paese<br />
natale, le nostre tradizioni e i nostri<br />
costumi... mai.<br />
Anche una semplice foto, ne siamo più<br />
che convinti, serve a unire e mantenere<br />
unita la gente pannese e, in modo particolare,quella<br />
residente con quella<br />
emigrata altrove.<br />
Insomma, per farla breve, questa ed<br />
altre manifestazioni carnevalesche a<br />
Panni hanno allietato la gente: anziani,<br />
IL CARNEVALE<br />
adulti, giovani e bambini hanno partecipato<br />
con gioia ed allegria così come<br />
si conviene in queste circostanze.<br />
Ci sono foto, per fare un esempio, di<br />
gente adulta che ha partecipato alle<br />
mascherate con tanto spirito giovan<strong>il</strong>e<br />
e tanta allegria che,ne sono certo,al<br />
vederli pensereste: “Tè… ma vir a<br />
quidd? Ma nunn’è cumbà Peppin cu<br />
la cummara Giuseppin? E brav a lor…<br />
eccum s’addevierten”. E un occhio<br />
comincia ad inumidirsi di ricordi e<br />
reminiscenze paesane…<br />
Un plauso a tutta la gente pannese, che<br />
ha partecipato, e alla Pro Loco per<br />
l'ottima riuscita della festa.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
FESTA DEL 150°<br />
DELL’UNITA’ D’ITALIA<br />
<strong>Il</strong> 17 marzo 2011 anche Panni ha reso<br />
omaggio all’evento nazionale italiano<br />
per <strong>il</strong> 150° anniversario dell’Unità<br />
d’Italia. Un nutrito corteo di popolo,con<br />
bandiere e fiori, è partito dal<br />
Municipio in piazza Matteotti e, rendendo<br />
omaggio al Monumento <strong>dei</strong><br />
caduti, è risalito per corso Vittorio<br />
Emanuele e dopo aver reso altrettanto<br />
omaggio ai caduti nella lapide ad essi<br />
dedicata, immessa<br />
sulla parete destra<br />
della Chiesa Madre,<br />
ha partecipato<br />
alla Santa Messa in<br />
suffragio ed onore<br />
di tutti quegli italiani<br />
che, con<br />
grandi sacrifici e<br />
sprezzo della propria<br />
vita, hanno<br />
saputo mettere insieme un mosaico<br />
di stati e staterelli sparsi sul territorio<br />
nazionale, creando così <strong>il</strong> Paese Italia<br />
Unita, partendo da Marsala fino alle<br />
italiche Alpi. Onore e merito perenne<br />
a quegli italiani.<br />
Al sindaco, alle insegnanti delle scuole,<br />
agli alunni di tutte le età, alla Banda<br />
musicale di Panni <strong>il</strong> nostro plauso<br />
e la nostra, seppur virtuale partecipazione.<br />
L'Italia è UNA ed indivisib<strong>il</strong>e... EV-<br />
VIVA L'ITALIA UNITA.<br />
IL FALO' DI SAN GIUSEPPE<br />
La Pro-Loco Panni, in collaborazione<br />
con la A.S.C.D. e "li Scazzematjedde"<br />
e con <strong>il</strong> Patrocinio della Amministrazione<br />
Comunale, ha organizzato:<br />
<strong>LA</strong> <strong>PANNI</strong> FESTAIO<strong>LA</strong><br />
“IL FALO’ DI SAN<br />
GIUSEPPE”<br />
Si è svolto, ovviamente,<br />
sabato 19<br />
marzo dalle ore<br />
19,30 presso la Taverna<br />
di Panni, fino<br />
a tarda sera, accompagnato<br />
da gustosi<br />
piatti tipici,<br />
musica e balli popolari del Gruppo<br />
folcloristico degli “Scazzmatjedde”,<br />
con danze abracadanze e danzania.<br />
Durante la serata, si è svolta l’estrazione<br />
<strong>dei</strong> numeri vincenti della lotteria<br />
di “San Giuseppe”, che ha messo in<br />
palio: un agnello, un prosciutto ed<br />
un caciocavallo.<br />
<strong>Il</strong> volantino d’invito dice che la festa<br />
è stata organizzata dalla Pro Loco di<br />
Panni, da enti e da organizzazioni<br />
socio-culturali a cui si dà merito, ma<br />
coloro che hanno fatto sì che, materialmente<br />
e concretamente, si realizzasse<br />
la serata, sono stati i GIOVANI<br />
di Panni, tutti insieme, senza sigle o<br />
inquadramenti sociali<br />
o, tantomeno, politici.<br />
Senza <strong>il</strong> loro notevole<br />
impegno e tanto lavoro<br />
certamente la serata<br />
non poteva essere organizzata<br />
e condotta<br />
nella maniera ottimale<br />
così come è stato realmente.<br />
Ma chi sono sti giovani<br />
<strong>pannesi</strong>, ardimentosi,<br />
dinamici,<br />
attivi e attenti a far sì<br />
che quelle che sono le<br />
nostre più belle e antiche<br />
tradizioni continuino<br />
nel tempo.<br />
Ecco chi sono questi giovani,uno per<br />
uno, nome e cognome così come<br />
dev’essere allo scopo di dare <strong>il</strong> giusto<br />
merito ad ognuno di loro: Giuseppe<br />
Rucci - Angelo Pio Montecalvo - Giuseppe<br />
De Cotiis - Teodoro De Cotiis<br />
- Donato Cotoia - Michele Melchionda<br />
- Giuseppe Natola - Donato Napolitano<br />
- Antonio De Stefano - Simone<br />
Gesualdi - Rocco Cotoia - Vito<br />
M. Giuseppe Rainone - Francesco<br />
De Cotiis - Giuseppe De Luca - Nicodemo<br />
Bianco - Pietro De Stefano<br />
- Giovanni Bocchicchio - Pietro Gattulli<br />
- Vito Montecalvo - Carlo De<br />
Stefano - Carlo Cotoia - Vito De Cotiis<br />
- Roberto Cobuzzi - Michele De<br />
Luca - Costanzo Pio De Luca - Rocco<br />
Saura - Marco Ciarciello - Santo De<br />
Luca - Michele Melino - Renzo Spada<br />
- Patrizio Spada - Rocco Gesualdi -<br />
Rainone Tonino - Cimino Maria -<br />
2<br />
F<strong>il</strong>omena Melino -<br />
Tavano Michele -<br />
Pio Liscio - Gianni<br />
Liscio - Marinaccio<br />
Carmela - Tonino<br />
Brienza - Rosa Luisi<br />
- Rainone Antonella<br />
- Carlo De Cotiis -<br />
Della Vista Nada -<br />
Campanaro Caterina<br />
- Vito Cotoia - Anna Croce - Senerchia<br />
Maria - Giuseppe Gesualdi - Simone<br />
Gesualdi - Montecalvo Antonio.<br />
GRAZIE UAGLIU’… siete OK!<br />
Ovviamente non vanno dimenticate<br />
le brave massaie che hanno preparato<br />
<strong>il</strong> ben di Dio in quanto a pietanze e<br />
dolci tipici per la circostanza festosa.<br />
Per tutte ne cito una: Anna Colacone<br />
in Mauriello. Allo stesso modo non<br />
si può dimenticare chi, per spirito di<br />
gioiosa partecipazione, ha voluto intervenire<br />
offrendo per la circostanza<br />
qualcosa di personale alla tanta gente<br />
festante nella gelida serata in Largo<br />
Taverna. Ne cito uno per tutti, l’arch.<br />
Michele De Cotiis per<br />
la magnifica e succulenta<br />
grigliata di carne,<br />
<strong>il</strong> cui profumo <strong>il</strong> gelido<br />
vento “re Favugne” ha<br />
trasportato fino ai paesi<br />
limitrofi facendo venire<br />
l’acquolina in bocca ai<br />
loro abitanti. Le libagioni,<br />
vino, birra e<br />
grappino sono scorse<br />
a… litri attenuando così<br />
<strong>il</strong> gelido clima che attanagliava<br />
la serata.<br />
Ecco perché si ama<br />
Panni!<br />
Sono queste le circostanze<br />
in cui la gente pannese, anche<br />
non residente, viene appositamente<br />
per la circostanza a Panni, si stringe<br />
insieme intorno ad un enorme falò<br />
e si sente a “casa propria”, tra la propria<br />
gente, tra coloro che ti hanno<br />
visto e hai visto nascere e crescere<br />
insieme a te e poi <strong>il</strong> destino ha deciso<br />
per ognuno la propria strada, <strong>il</strong> proprio<br />
avvenire.<br />
Purtroppo a molti di noi è toccato<br />
in sorte l’emigrare in terre forestiere<br />
o straniere, vicine o lontane che siano,<br />
ma nessuna distanza può cancellare<br />
e annullare tutto l’amore che portiamo<br />
verso quel piccolo agglomerato di<br />
case antiche, situato sul Monte Sario.<br />
Pur non potendo essere presente fisicamente<br />
con loro quella sera io sono<br />
stato e sarò sempre in mezzo a quei<br />
meravigliosi giovani e a quella gente<br />
a cui mi onoro di avere in comune<br />
la natalità e la stirpe.
3<br />
MATRIMONIO<br />
<strong>Il</strong> 5 Marzo 2011 a Casteggio<br />
(PV) si sono uniti in<br />
Matrimonio De Cotiis<br />
Cinzia e Mormiro Massim<strong>il</strong>iano<br />
per la gioia <strong>dei</strong><br />
genitori De Cotiis Mario e<br />
Ragusano Mariella e <strong>dei</strong><br />
fam<strong>il</strong>iari tutti. Alla bella e<br />
giovane coppia tanta salute,<br />
gioia e prosperità dalla comunità pannese<br />
tutta.<br />
NASCITE<br />
Si chiama Gaia ed<br />
è la prima figlia di<br />
Valentino Bianco<br />
(ex ianara) e S<strong>il</strong>via<br />
Figliola, nata sabato<br />
4 Dicembre<br />
2010 alle 22,52 a<br />
Prato. Chi non<br />
conosce Valentino?<br />
Pochi. Le sue<br />
capacità nell’informatica hanno prodotto<br />
nel web siti di grande spessore<br />
e valore,quali Ianara per i <strong>pannesi</strong>,purtroppo<br />
oggi chiuso per… impegni<br />
importanti <strong>dei</strong> suoi due web master,<br />
Valentino e Michi Rainone da<br />
Pordenone. Se questi sono i loro impegni<br />
odierni e futuri, quali la formazione<br />
di una famiglia e la crescita della<br />
prole come Gaia, siamo ben lieti per<br />
loro anche se ne sentiamo la mancanza<br />
nel web pannese, e, nell’attesa che<br />
Michi emuli Valentino, rivolgiamo a<br />
quest’ultimo e alla sua famiglia tutto<br />
<strong>il</strong> nostro compiacimento e i nostri<br />
auguri per la bellissima Gaia, per Valentino<br />
e per la nostra compaesana<br />
nonna Maria Melino.<br />
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
La nuova nata si chiama<br />
ELENA, è figlia di<br />
Pasquale Gallo e Costanza<br />
De Luca, nipote<br />
di Costanzo De Luca<br />
ed è nata a Napoli <strong>il</strong><br />
14/03/2011. Auguri.<br />
NOZZE D’ORO<br />
Nèlida Capobianco dall’Argentina:<br />
<strong>Il</strong> giorno 11 marzo 2011 hanno festeggiato<br />
<strong>il</strong> loro 50° anniversario di matrimonio,<br />
Michele Montecalvo, pannese<br />
verace, e Angela Capuccio, anche lei<br />
italiana, di Grottaminarda, Provincia<br />
di Avellino. Gli sposi hanno riaffermato<br />
i voti matrimoniali durante la<br />
Santa Messa con un bellissima cerimonia.<br />
<strong>Il</strong> figlio, la nuora e i nipoti<br />
hanno preparato<br />
una bellissima<br />
festa a loro dedicata,<br />
con la<br />
partecipazione<br />
di tutta la famiglia<br />
e gli<br />
amici invitati.<br />
Ringraziando<br />
Nèlida per la bella notizia noi <strong>pannesi</strong><br />
nel mondo ci uniamo ai fam<strong>il</strong>iari per<br />
augurare agli sposi ancora altri 50<br />
anni di vita insieme.<br />
ORDINAZIONE DIACONALE<br />
<strong>Il</strong> 13 febbraio 2011, presso la Parrocchia<br />
Santi Pietro e Paolo di Accadia,<br />
l’Arcivescovo di Foggia-Bovino<br />
Mons. Francesco Pio Tamburrino ha<br />
ordinato Diacono <strong>il</strong> nostro compaesano<br />
Giancarlo Liscio, che ha assunto<br />
<strong>il</strong> nome di Fra Domenico di Maria<br />
Immacolata.<br />
I nostri paterni e devoti auguri per una<br />
splendente carriera ecclesiastica al<br />
compaesano fra Domenico, al papà<br />
Gianni e a tutta la numerosa famiglia<br />
Liscio partecipiamo la nostra esultanza<br />
e <strong>il</strong> nostro orgoglio quali amici e compaesani.<br />
<strong>LA</strong>UREE<br />
<strong>Il</strong> 22 febbraio 2011 presso la Università<br />
degli Studi di Foggia si è laureato<br />
in Economia Aziendale <strong>il</strong> dr. Marcello<br />
RUCCI, figlio di Franco, titolare dello<br />
studio commercialistico in Viale L.<br />
Pinto in Foggia, e Lucia Gesualdi,<br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
entrambi di chiare origini <strong>pannesi</strong>.<br />
Al giovane laureato le nostre felicitazioni<br />
e le congratulazioni più affettuose,<br />
ai genitori <strong>il</strong> nostro compiacimento<br />
e l'auspicio che lo Studio<br />
Commerciale "Fingest" Rucci accresca<br />
la sua già affermata notorietà sia in<br />
città che al di fuori di essa con<br />
l'apporto professionale <strong>dei</strong> neo dottori<br />
Maria e Marcello Rucci, i due giovani<br />
che continueranno l'attività br<strong>il</strong>lantemente<br />
portata avanti dal padre, per<br />
<strong>il</strong> loro futuro e per la soddisfazione<br />
delle famiglie che vede premiati tutti<br />
gli sforzi e i sacrifici per raggiungere<br />
questi obbiettivi.<br />
AUGURI... AUGURI... AUGURI.<br />
Zio Pietro e famiglia.<br />
Deborah De Stefano <strong>il</strong> 16.02.2011 si<br />
è laureata presso la Università degli<br />
studi di Firenze: Facoltà di economia,<br />
corso di laurea specialistica in marketing,<br />
tesi di laurea in storia economica<br />
(mercati e modelli di<br />
consumo), la nascita<br />
del primo grande<br />
magazzino italiano:<br />
la Rinascente. Relatore<br />
chiar.ma prof.<br />
Paola Pinelli. Voto<br />
103/110.<br />
Ma chi è questa Deborah?<br />
Vi chiederete<br />
tutti. La risposta: una bella e brava<br />
ragazza di chiare origini <strong>pannesi</strong> nata<br />
e residente a Prato. Deborah è, infatti,<br />
figlia di Giuseppe De Stefano (re Calevin)<br />
e Anna Cobuzzi (re Pasturiedde)<br />
emigrati da anni a Prato. Più pannese<br />
di così!<br />
Inoltre è stata nominata membro del<br />
Collegio <strong>dei</strong> Sindaci del nuovo Direttivo<br />
dell'ACAP di Prato.<br />
Noi ne siamo felici e contenti, augurandole<br />
tanto successo e soddisfazioni<br />
sia personali che professionali.<br />
Complimenti e auguri a papà Peppino<br />
e a mamma Anna.<br />
IL NOSTRO LORENZO... ATTORE<br />
Da sabato 12<br />
febbraio sul<br />
palco del Piccolo<br />
Teatro di Foggia<br />
L’Alberghe di<br />
pacce la nuova<br />
commedia della<br />
Compagnia Palcoscenico.<br />
"L’Alberghe di<br />
pacce" in scena<br />
tutti i weekend<br />
da sabato 12<br />
febbraio fino a domenica 13 marzo, è
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
la quarta delle sei commedie in dialetto<br />
foggiano che sono state rappresentate<br />
dalla Compagnia Palcoscenico durante<br />
la quindicesima stagione teatrale curata<br />
dal direttore artistico Enzo Marchetti.<br />
Nel cast degli attori, figura anche <strong>il</strong><br />
nostro Lorenzo Morra, poeta, scrittore,<br />
musicista e... noto attore di commedie<br />
in dialetto foggiano.<br />
Ce ne compiacciamo grandemente augurando<br />
a Lorenzo molti altri e soddisfacenti<br />
successi artistici.<br />
NUOVO NEGOZIO A FOGGIA<br />
Sabato 19 marzo si è inaugurato a<br />
Foggia in Corso Cairoli n. 28, la zona<br />
centralissima di Foggia, un negozio<br />
di scarpe, borse e pellami.<br />
La notizia ci riguarda in quanto i gestori<br />
del negozio sono i giovani coniugi<br />
Angelo Gesualdi, di Giuseppe, e Monica<br />
Montalbetti, figlia di L<strong>il</strong>iana,e<br />
per i più anziani, figlia <strong>dei</strong> compianti<br />
Eldorado e Fedora che vivevano ad<br />
Avellino, e che hanno casa a Panni in<br />
Corso Margherita di fronte al Bar di<br />
Giulia & Giulio ex “Sckavet”.<br />
La foto già da l'idea e <strong>il</strong> valore del<br />
locale e dell'ambiente, elegante, ben<br />
<strong>il</strong>luminato, molto ben disposto e sistemato<br />
all'interno, insomma lo possiamo<br />
certamente definire chic e di lusso.<br />
Alla giovane coppia di marca pannese<br />
doc auguriamo tanto successo e soddisfazioni<br />
per l'avviata attività in una<br />
città come Foggia, dove vive una numerosa<br />
colonia di gente pannese a cui<br />
rivolgiamo vivo appello a che "se<br />
s'accattasser nu par re scarp a l'ann<br />
tutt quant e le femmen na bors ogne<br />
tant... li uagliun campasser re rendeta".<br />
E allora cari compaesani foggiani ora<br />
che lo sapete andate a comprare scarpe<br />
e borse da "NIGTH&DAY" CALZA-<br />
TURE E ACCESSORI.<br />
Amici e compaesani residenti a<br />
Panni danno notizia che: dal 20<br />
FEBBRAIO ANCHE A <strong>PANNI</strong> E'<br />
ARRIVATA <strong>LA</strong> LINEA ADSL<br />
DEL<strong>LA</strong> TELECOM ITALIA.<br />
E' proprio <strong>il</strong> caso di dire:<br />
FINALMENTE...<br />
meglio tardi che... mai!<br />
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE<br />
LE DELIZIE DI PAN<br />
Sabato 2 apr<strong>il</strong>e,<br />
dalle ore 15,00 a<br />
serata inoltrata, si è<br />
svolta a Foggia, in<br />
Corso Vittorio<br />
Emanuele, la zona<br />
pedonale del centro,<br />
uno Stage di esposizione<br />
di prodotti tipici locali provenienti<br />
da tanti paesi della provincia<br />
di Foggia, e organizzato dalla<br />
“COPAGRI” sede di Foggia. Tra<br />
questi ha fatto bella figura lo stand<br />
<strong>dei</strong> prodotti tipici di Panni, organizzato<br />
dalla Cooperativa "La Rosa",<br />
presidente Angelo Gesualdi e<br />
l’amico Gianni Calitri; la bella espo-<br />
sitrice è stata Gisella Manes, con<br />
tanti ottimi prodotti con <strong>il</strong> marchio<br />
"Le delizie di Pan" ben noti ed apprezzati<br />
da noi <strong>pannesi</strong>, quale i pomodori<br />
pelati e la salsa, <strong>il</strong> vino, l'olio<br />
e altre lavorazioni di prodotti, che<br />
sono le "delizie del palato". Allo<br />
stand ha partecipato anche “Saura<br />
prosciutti” con espositore Michele<br />
De Luca. A questi nostri compaesani<br />
che lavorano duro per portare i prodotti<br />
di Panni dovunque e con ogni<br />
mezzo, va <strong>il</strong> mio e l'apprezzamento<br />
di tutti i <strong>pannesi</strong> che lo amano compiacendosi<br />
con loro per l'impegno<br />
e <strong>il</strong> lavoro dedicato alla valorizzazione<br />
crescente del nostro paese.<br />
VISITA IN PREFETTURA<br />
Lunedi 11 apr<strong>il</strong>e 2001 gli alunni delle<br />
scuole medie di Panni hanno fatto<br />
visita alla Prefettura di Foggia.<br />
Consentitemi<br />
di congratularmi<br />
per<br />
l'ottima riuscita<br />
della<br />
manifestazione<br />
con la<br />
prof. Lucia<br />
Colomba<br />
4<br />
Mauriello, responsab<strong>il</strong>e delle scuole<br />
di Panni e con i proff. Giuseppe Cornacchia,<br />
Maria Rosaria Lombardi e<br />
Dan<strong>il</strong>o Troito, insegnanti, e con tutti<br />
i 30 alunni partecipanti, che si sono<br />
dimostrati attivi e dinamici osservatoriponendo,anche,<br />
delle<br />
precise domande<br />
al<br />
Prefetto, dr.<br />
P a o l o<br />
Nunziante<br />
nativo di<br />
Palo del Colle (BA), che ha risposto<br />
con vivacità e tanta cordialità, facendo,<br />
anche, da anfitrione durante la<br />
visita alle magnifiche sale della Prefettura<br />
di Foggia e ai maggiori uffici<br />
prefettizi, compreso quelli della Protezione<br />
Civ<strong>il</strong>e, dando appuntamento<br />
a Panni a tutti per uno scambio della<br />
visita molto gradita ed apprezzata.<br />
La prof.ssa Mauriello ha esordito,<br />
nel suo breve intervento, con parole<br />
che hanno reso l’esatta e reale situazione<br />
socio-culturale in cui un paese<br />
come Panni vive oggi.<br />
Un particolare ringraziamento per<br />
la preparazione e messa in atto della<br />
bella manifestazione<br />
va all'assessore comunale<br />
di Panni<br />
Rocco Gesualdi, alla<br />
mamma Giuseppina<br />
Bocchicchio, intermediarianonché<br />
dipendente<br />
stessa della Prefettura<br />
di Foggia, e al rag. Antonio<br />
Rainone per la compartecipazione<br />
del Comune di Panni.<br />
Sono queste le circostanze in cui la<br />
Panni,a noi tanto cara, "VIVE VERA-<br />
MENTE" e lo si vede nella sua realtà:<br />
questi giovani ragazzi sono <strong>il</strong> futuro<br />
di Panni, <strong>il</strong> nostro futuro e la nostra<br />
identità, per cui spetta a noi far sì<br />
che crescano bene, fisicamente e culturalmente,<br />
perché <strong>il</strong> beneficiario della<br />
loro crescita è Panni, la società in<br />
cui vivono e <strong>il</strong> nostro Paese Italia.<br />
Viva l'Italia, Viva Panni e la sua gioventù.
5<br />
ARTE FOTOGRAFICA di famiglia<br />
<strong>Il</strong> primo premio nazionale di fotografia<br />
“Immagina piccoli matrimoni”<br />
indetto dalla Regione Liguria - Città<br />
di Novi Ligure - Assessorato al Turismo<br />
e allo Spettacolo, per l’anno 2011<br />
è stato assegnato a: Giovanni Luca<br />
De Michele, fotografo in Foggia, con<br />
studio fotografico in Via Tenente Iorio<br />
n. 37, con la foto sotto riportata.<br />
Oltre all’attestato di merito <strong>il</strong> premio<br />
è consistito in una somma di danaro<br />
pari a ¤ 3.000,00 e un cellulare Iphone<br />
di ultima generazione.<br />
<strong>Il</strong> 13 maggio 2011 Michele Placido e<br />
<strong>il</strong> fotografo foggiano (ma<br />
figlio di pannese) Giovanni<br />
Luca De Michele<br />
terranno una lezione d’arte<br />
cinematografica e fotografica<br />
nell’ambito del<br />
CINE <strong>LA</strong>BORATORIO: CINEMA<br />
STAGE laboratori, seminari e incontri<br />
con: Wertmuller -Buy - Placido - Rubini<br />
- Cervi - D'Offizi - Cirasola che si<br />
terranno a Foggia nei mesi di maggio<br />
e giugno presso la Città del Cinema.<br />
N.d.r. <strong>Il</strong> fotografo in questione è mio<br />
figlio: “…li figlie re li att ngappene li<br />
surece ”…o no?<br />
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
LOTTERIA PRO MADONNA DEL BOSCO<br />
12° nr. 3965<br />
11° nr. 3707<br />
10° nr. 0837<br />
9° nr. 3957<br />
8° nr. 3158<br />
7° nr. 3482<br />
6° nr. 3361<br />
5° nr. 2947<br />
5°bis nr. 2923<br />
4° nr. 3712<br />
3° nr. 3136<br />
2° nr. 2998<br />
1° PREMIO nr. 3292<br />
I premi messi in palio, dal 1° al 7°<br />
estratto, sono quelli indicati nel biglietto,<br />
dall'8° in poi informarsi da<br />
Padre A. Saraceno. Freddo pungente<br />
UNA GRADITA VISITA<br />
Foggia, domenica 3 apr<strong>il</strong>e 2011: Apertura<br />
stagione ciclistica su strada con<br />
<strong>il</strong> Memorial “Giovanni Azzarone”<br />
valida come 1ª Prova Trofeo Udace e<br />
Prova Campionato<br />
Terre Sannite.<br />
Percorso:<br />
F o g g i a -<br />
Castelluccio <strong>dei</strong><br />
Sauri-Deliceto-<br />
Bovino-Foggia.<br />
1ª Classificata<br />
Categoria Donne:<br />
Grazia Mastrangelo<br />
in Liscio.<br />
E chi se no?<br />
Quando si parla<br />
di “pedalare” a regimi competitivi di<br />
così alto prestigio non può che trattarsi<br />
di lei…la nostra cara Grazia. Complimenti<br />
e... grazie, Grazia!<br />
UNA GRADITA VISITA<br />
E' mio intendimento personale, condiviso<br />
dalla mia consorte Anna, ringraziare e<br />
salutare, per la gent<strong>il</strong>e visita fattaci <strong>il</strong> 15 marzo, l'amico e compaesano<br />
Antonio De Luca da Montreal Que., che ha trascorso quasi due mesi a<br />
Panni in visita alla sua sempre vispa ed arz<strong>il</strong>la<br />
novantenne mamma Maria Ciarciello. Credo che<br />
si sappia che Antonio è stato <strong>il</strong> Presidente dell'ASCP<br />
di Montreal per quasi un decennio essendo anch'egli<br />
uno <strong>dei</strong> tanti <strong>pannesi</strong> emigrati in Canada, dove vive<br />
una comunità pannese più o meno di duem<strong>il</strong>a<br />
persone. <strong>Il</strong> fotografo che ci immortalò? Manco a<br />
dirlo: Tonino Mauriello.<br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
e sala poco affollata. Più che relazioni,<br />
P. Antonio, <strong>il</strong> Sindaco e l'Arch. De<br />
Cotiis hanno rivolto un ulteriore ed<br />
accorato appello acché le offerte volontarie<br />
proseguano con ogni mezzo<br />
possib<strong>il</strong>e in quanto se per la chiesa<br />
le somme raccolte sono bastevoli per<br />
la sua definitiva ultimazione, viceversa<br />
per <strong>il</strong> convento necessita ancora<br />
di una somma pari a ¤. 100.000,00<br />
(centom<strong>il</strong>a euro) per l'ultimazione <strong>dei</strong><br />
lavori.<br />
Ovviamente faccio mio l'appello lanciato<br />
dal parroco, dal sindaco e<br />
dall'architetto per la continuazione<br />
della raccolta fondi "pro convento",<br />
ma mi limito a questo e basta. Coloro<br />
che vorranno dare che la Madonna<br />
li possa benedire! Possono far giungere<br />
le offerte a destinazione, scegliendo<br />
una tra le tante possib<strong>il</strong>ità a<br />
disposizione... tranne che a mezzo<br />
della mia persona o del nostro <strong>giornale</strong>.<br />
La Madonna del Bosco sa... e la mia<br />
coscienza resta limpida come l'acqua<br />
che scorre dalla sua sorgente.<br />
ASCD <strong>PANNI</strong><br />
La A.S.C.D. <strong>PANNI</strong><br />
con <strong>il</strong> patrocinio del<br />
Ministero Istruzione<br />
Università e Ricerca,<br />
della Regione Puglia,<br />
del Comune di Panni<br />
e dell’ENDAS bandisce<br />
<strong>il</strong> IV Concorso<br />
Nazionale di Poesia:<br />
<strong>Il</strong> canto <strong>dei</strong> poeti<br />
si eleva a celebrare l’Italia, a brindare<br />
al suo 150° anniversario di corroborata<br />
Unità Nazionale. (1861-2011) L’Italia,<br />
da secoli divisa, acquista <strong>il</strong><br />
17.03.1861, per la prima volta, una<br />
struttura statale unitaria. La bandiera<br />
tricolore sventola orgogliosa e mostra<br />
tutto <strong>il</strong> popolo italiano avvinto a Lei<br />
in un giuramento eterno fatto di: Libertà<br />
– Uguaglianza - Fratellanza.<br />
<strong>Il</strong> plico contenente le opere e la busta<br />
anonima, che non dovrà riportare <strong>il</strong><br />
nome del mittente ma solo <strong>il</strong> destinatario,<br />
con la dicitura: “IV Concorso<br />
Nazionale di Poesia” e la categoria<br />
di età, dovrà pervenire entro e non<br />
oltre <strong>il</strong> 6 giugno 2011 presso A.S.C.D.<br />
Panni Sig. Spada Antonio - C.so Vittorio<br />
Emanuele 74 - 71020 Panni (FG)<br />
- Tel. 0881.965190 - Cell.<br />
346.6195220 - e.ma<strong>il</strong>: info@ascdpanni.it<br />
oppure presidente@ascdpanni.it.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
NOTIZIE DAL MONDO PANNESE<br />
FESTEGGIAMO INSIEME A <strong>PANNI</strong> I NOSTRI 60 ANNI<br />
Foto ricordo alunni Classe V elementare della classe 1951 - Ins. Angelo Maria Mauriello<br />
La festa <strong>dei</strong> nostri 60 anni, che vivremo<br />
quest’anno sarà un’occasione unica ed<br />
irripetib<strong>il</strong>e. Ritrovarsi insieme dopo un<br />
anno di lavoro e di sacrifici sarà per<br />
tutti un toccasana. Rivedere gli amici,<br />
i nostri parenti, ci riempirà <strong>il</strong> cuore di<br />
una gioia e di una felicità indescrivib<strong>il</strong>i.<br />
L’augurio più bello, che possiamo fare<br />
a noi stessi e alle nostre famiglie sarà<br />
quello di poter continuare a ripetere<br />
questa festa, con sempre maggiore<br />
intensità e partecipazione ogni anno,<br />
anche oltre i 60 anni. Noi, del gruppo<br />
è <strong>il</strong> titolo di un libro del prof. Giuseppe<br />
Donatacci, dottore in Scienze della<br />
Formazione. La nostra Redazione di<br />
Foggia accoglie volentieri la segnalazione<br />
per una sintetica recensione.<br />
<strong>Il</strong> prof. Donatacci ha sposato la figlia<br />
di un nostro compaesano, la dott.ssa<br />
Grazia Cotoia, segretaria comunale<br />
<strong>dei</strong> paesi <strong>dei</strong> Monti Dauni settentrionali.<br />
<strong>Il</strong> papà di Grazia è Rocco Cotoia<br />
e <strong>il</strong> nonno, spentosi pochi anni fa, era<br />
Alfonso “<strong>il</strong><br />
mut<strong>il</strong>ato”,<br />
che con la<br />
moglie, la<br />
compianta<br />
zia Graziella,<br />
e i figli, abi-<br />
tava in corso<br />
Garibaldi,<br />
vicino a<br />
“Marinella”.<br />
E’ d’obbligo un ricordo di zio Alfonso,<br />
che ha vissuto <strong>il</strong> suo stato di grande<br />
invalido di guerra con serenità; è doveroso<br />
dare atto a lui e alla sua consorte<br />
della particolare affab<strong>il</strong>ità verso<br />
tutti, affab<strong>il</strong>ità che non escludeva aiuti<br />
pratici sia in denaro che in materie<br />
prime per l’agricoltura, come nuove<br />
storico del 1951 (Giovanni Melino,<br />
Saverio Colacone, Nicola Sullo, Rucci<br />
Alfonso, Gesualdi Angelo, Chiappinelli<br />
Marco, Tot<strong>il</strong>o Marco, De Luca Leonardo…),<br />
per festeggiare <strong>il</strong> grande avvenimento,<br />
abbiamo st<strong>il</strong>ato un programma<br />
speciale: una crociera di otto giorni,<br />
nella Grecia classica e nelle isole Myconos<br />
e Corfù, a Dubrovnik, in Croazia,<br />
con partenza dal porto di Venezia <strong>il</strong> 23<br />
luglio e ritorno <strong>il</strong> 30 luglio 2011. Per<br />
informazioni, rivolgersi all’amico Saverio<br />
Colacone a Prato tel. 0574-<br />
sementi meglio selezionate, barbabietole<br />
ed altro. I figli: Antonio si stab<strong>il</strong>ì<br />
in Canada; Carmela, una bella ragazza<br />
dal fisico armonioso, emigrò anch’ella<br />
in Canada per realizzare <strong>il</strong> suo sogno<br />
d’amore; Rocco, impiegato alla ASL<br />
di Foggia, sposò la compianta prof.ssa<br />
di Lettere Addolorata Brienza di Monteleone<br />
e si stab<strong>il</strong>irono a Foggia. <strong>Il</strong><br />
matrimonio fu rallegrato dalla nascita<br />
di 4 figli: Grazia, la primogenita, cui<br />
si è accennato; Antonella, dott.ssa<br />
anestetista agli OO.RR. di Foggia;<br />
Alfonso, impiegato a M<strong>il</strong>ano, ed infine<br />
Giuseppina, che ha trovato impiego<br />
presso un Istituto universitario di Roma.<br />
Tornando al libro “Dalla ninna nanna<br />
alla conta” del Prof. Donatacci, si<br />
precisa innanzitutto che è <strong>il</strong> frutto di<br />
un lavoro di ricerca, condotto su due<br />
versanti: quello teorico-letterario e<br />
quello scientifico-pratico. L’autore<br />
effettua una sapiente quanto essenziale<br />
rassegna del pensiero di alcuni scrittori,<br />
che si sono occupati dello sv<strong>il</strong>uppo<br />
del bambino, per poi passare<br />
all’analisi della ninna nanna in campo<br />
storico-letterario. L’altro aspetto della<br />
pibblicazione è la ricerca pratica delle<br />
6<br />
653115 cell.328/3065067.<br />
Una giornata a Panni: sabato 20 agosto<br />
2011. Chi è interessato, deve rivolgersi<br />
all’amico Nicola Sullo entro <strong>il</strong><br />
30/06/2011 - Tel.: 0881/022159 cell.<br />
333/9888054 indirizzo posta elettronica:<br />
sullonicola@libero.it.<br />
Per coloro, che non hanno un alloggio<br />
in paese, si consiglia di prenotare<br />
all’albergo “<strong>LA</strong> LOCANDA DI PAN”<br />
tel.0881/965523 - cell.329/6462907.<br />
N.d.R.: Ricordo che nel 2001 fu festeggiato,<br />
alla grande e per la prima volta<br />
nella storia di Panni, <strong>il</strong> 50° anniversario<br />
<strong>dei</strong> nati a Panni nel 1951 e fu una giornata<br />
e una serata memorab<strong>il</strong>e. <strong>Il</strong> prossimo<br />
agosto, ovviamente, si festeggerà<br />
<strong>il</strong> 60° anniversario e questo è bello per<br />
tutti, anche se sono passati dieci anni<br />
e molto è cambiato da allora, noi stessi<br />
siamo cambiati, forse fisicamente, ma<br />
con la mente e con lo spirito siamo<br />
felici di partecipare a queste belle manifestazioni<br />
di amicizia e stima reciproca.<br />
Visto <strong>il</strong> programma? Peccato che<br />
non appartengo a quella classe del '51<br />
ma, come nel 2001, vedrò di inf<strong>il</strong>armi<br />
nella festa come... giornalista e compaesano.<br />
Nel 2001 fu così... speriamo<br />
anche quest'anno. Auguri a tutti quelli<br />
della classe del ‘51 che quest'anno<br />
compiono i primi 60 anni di vita.<br />
“DAL<strong>LA</strong> NINNA NANNA AL<strong>LA</strong> CONTA”<br />
Nonno Alfonso tra <strong>il</strong> figlio<br />
Rocco, le nipoti con Donatacci<br />
e due pronipoti<br />
ninne nanne di Foggia e della Daunia,<br />
una ricerca parziale, campionaria per<br />
dir così, ma significativa, perchè comprende<br />
<strong>il</strong> Gargano e i Monti Dauni.<br />
Segue una rassegna di f<strong>il</strong>astrocche e<br />
cant<strong>il</strong>ene fino ad arrivare alle cónte.<br />
L’analisi, che lo scrittore argomenta,<br />
spazia dal mito antico alla considerazione<br />
<strong>dei</strong> contenuti, come <strong>il</strong> lupo e <strong>il</strong><br />
“musc<strong>il</strong>lo” (ossia <strong>il</strong> gatto) nelle ninne<br />
nanne o <strong>il</strong> cavallo nelle f<strong>il</strong>astrocche,<br />
allargando l’indagine sul significato<br />
della credenza popolare.<br />
Un bel libro, dunque, piacevole nella<br />
lettura sia per gli argomenti che tratta<br />
sia per lo st<strong>il</strong>e sobrio e chiaro. E’ da<br />
considerare, infine, che <strong>il</strong> Prof. Donatacci<br />
effettua un recupero glottologico,<br />
proponendo <strong>il</strong> fascino della parlata in<br />
vernacolo, e quello etnografico, attinente<br />
alla nostra tradizione, alla nostra<br />
civ<strong>il</strong>tà.<br />
A corredo del testo opportunamente<br />
è stato aggiunto un CD per ascoltare<br />
con l’esatta pronunzia i testi descritti.<br />
Prof. Leonardo De Luca<br />
N.d.R.: Chi voglia ricevere <strong>il</strong> libro,<br />
che non è distribuito nelle librerie,<br />
potrà rivolgersi all’autore, tel.<br />
338.4348342.
7<br />
mercoledì 9 febbraio 2011<br />
ha reso l’anima a Dio<br />
CARMELINA CAGLIULI<br />
in Rucci, alla età di 82 anni, a Forlì, sua<br />
città di abituale residenza, ma venerdì<br />
11 p.v. ritornerà nella sua<br />
amata Panni dove rimarrà<br />
per sempre <strong>il</strong> suo<br />
corpo mortale in quel<br />
"Camposanto" dove riposerà,<br />
finalmente e di<br />
nuovo insieme, a tanti<br />
compaesani, parenti e<br />
amici che l'hanno preceduta,<br />
mentre la sua<br />
anima è immediatamente volata, leggera<br />
e leggiadra, verso <strong>il</strong> cielo direttamente<br />
nelle braccia amorevoli e misericordiose<br />
di Colui che è e sarà fino<br />
alla fine <strong>dei</strong> secoli, Unico e Solo.<br />
Carmelina, degna e nob<strong>il</strong>e donna pannese,<br />
è un altro pezzo storico del grande<br />
mosaico umano pannese che della sua<br />
vita ha dato un segno incisivo quale<br />
personaggio femmin<strong>il</strong>e esemplare di<br />
donna, sposa, madre, e, quale cometa<br />
nel firmamento, di Maestra delle scuole<br />
elementari <strong>pannesi</strong> durante gli anni più<br />
diffic<strong>il</strong>i della storia italiana del dopoguerra<br />
e, ancor più, in un piccolo e<br />
sperduto paesino situato in vetta al<br />
Monte Sario appena visib<strong>il</strong>e dalla Valle<br />
del Cervaro, abituale dimora di pastori<br />
e contadini arroccati a difesa <strong>dei</strong> loro<br />
pochi averi: Panni!<br />
Carmelina nacque lì, crebbe quale magnifico<br />
fiore in un campo <strong>il</strong> cui humus<br />
ha dato sempre <strong>il</strong> meglio delle sue qualità,<br />
si sposò nel 1958,con <strong>il</strong> compaesano<br />
Costanzo Rucci, e poi, come tutti<br />
noi, fu costretta ad emigrare a Forlì<br />
per vivere la sua fam<strong>il</strong>iarità con l'amato<br />
marito e i due figli Gerardo e Salvatore.<br />
La famiglia Cagliuli è stata ed è tutt'ora<br />
una delle più numerose e significative<br />
di Panni, di cui tre componenti hanno<br />
dovuto emigrare, Carmelina a Forlì,<br />
Danzina a Roma, Giorgio (detto Tonino)<br />
a Vicenza, mentre Carlino e Sarina<br />
risiedono e vivono tutt'ora a Panni,<br />
tutti e cinque affezionati abbonati del<br />
<strong>giornale</strong>,di cui ne hanno grande considerazione<br />
così come, ovviamente, nei<br />
miei confronti. Carmelina e Costanzo<br />
sono stati sempre prodighi di consigli<br />
sul come migliorare <strong>il</strong> taglio e <strong>il</strong> gradimento<br />
del <strong>giornale</strong>,in particolare modo<br />
Costanzo <strong>il</strong> quale,a volte, faceva la<br />
dura critica pur di farmi capire dove<br />
sbagliavo e come porvi rimedio e Carmelina...<br />
aggiustava tutto con i suoi<br />
ricami di "parole appropriate" così<br />
come faceva con i suoi preziosi ricami<br />
in lana e stoffe varie.<br />
L'aspetto più triste della morte è quel-<br />
LUTTI <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
lo di temere che si perda memoria di<br />
se stessi, per ciò che siamo stati e come<br />
abbiamo vissuto su questa terra. Questa<br />
è la pena maggiore nel trapasso da<br />
questa vita all'altra. Questo non accade<br />
per quelle persone che della loro Vita<br />
hanno fatto un esempio per gli altri e<br />
ne hanno lasciato una traccia indeleb<strong>il</strong>e.<br />
Carmelina Cagliuli è senz'altro tra<br />
quelle persone la cui memoria è nella<br />
storia di un popolo... di quello pannese.<br />
Grazie, Carmelina per averci dato tanto!<br />
Siamo più che certi che <strong>il</strong> Signore<br />
ti ricompenserà cento volte tanto per<br />
quanto hai dato su questa Terra... adesso<br />
riposa in Pace e gioisci con gli angeli<br />
del Paradiso e con i tanti nostri fratelli<br />
che, come te, godono oggi per quanto<br />
hanno fatto e dato durante la loro esistenza<br />
terrena.<br />
L'amico fraterno Pietro De Michele<br />
Carmelina Cagliuli<br />
Donna di sani principi,<br />
dominata dall'affab<strong>il</strong>ità,<br />
in prima f<strong>il</strong>a operavi,<br />
a bene esclusivo <strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong>.<br />
A Panni guida sei stata,<br />
<strong>il</strong> Sociale ti appartiene<br />
per l'impulso d'altruismo<br />
che non veniva mai meno.<br />
L'Azione Cattolica<br />
era <strong>il</strong> tuo vanto<br />
e l'oscuro lavoro<br />
portava i suoi frutti.<br />
Le colonie estive<br />
procuravi agli adolescenti<br />
e <strong>il</strong> Gargano si popolava<br />
di folto gruppo pannese.<br />
La presenza tra gli infermi<br />
infervoravano le tue doti,<br />
pregne di alta moralità<br />
nei confronti del prossimo.<br />
Spigliata inclinazione,<br />
saggia nelle decisioni<br />
facevi la fortuna celata<br />
di Monsignor Senerchia.<br />
L'um<strong>il</strong>tà che infondevi<br />
era piena di serenità:<br />
fare del bene scaturiva<br />
a tua necessità d'animo.<br />
Nell'amore del Signore<br />
trascorrevi le tue giornate,<br />
virtuosa come eri, a letto<br />
con una buona azione.<br />
Una sì valida risorsa umana<br />
impicciò Costanzuccio Rucci,<br />
che vide in te da estasiato<br />
la sua compagna di vita.<br />
Con lui convolasti a nozze,<br />
ma l'emigrazione in massa<br />
privò Panni per vostre esigenze<br />
di due forze di provato valore.<br />
Donato De Michele<br />
from Panni - O.N.A.S 1648/DM<br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
Carmel re Malless che aveva la casa<br />
vicino a lù furn andò sta la trasonnel.<br />
E' morta a Casalecchio di Reno e<br />
tumulata nel cimitero locale.<br />
Lo stesso giorno, a Panni, abbiamo<br />
fatto suonare regolarmente l'Anema<br />
Asciuta in sua memoria e vorrei che<br />
lei ne diffondesse la notizia al mondo<br />
pannese.<br />
Ivan Montecalvo, suo amato nipote<br />
<strong>Il</strong> 19 febbraio, alla età di 83 anni è<br />
morto a Panni Vito Bianco, nato <strong>il</strong> 25<br />
apr<strong>il</strong>e 1927, uomo,<br />
padre e<br />
nonno esemplare,<br />
indomito lavoratore,<br />
mai<br />
stanco di essere<br />
ut<strong>il</strong>e alla sua famiglia,infaticab<strong>il</strong>e<br />
contadino degno della massima<br />
stima e considerazione, persona di alta<br />
serietà e dalle grandi doti umanitarie.<br />
Io lo ricordo così! <strong>Il</strong> Signore lo ha<br />
certamente accolto quale "uomo giusto"<br />
e gli ha riservato un posto adeguato<br />
alle sue tante virtù.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
<strong>Il</strong> 24 Marzo 2010 presso la Casa di<br />
Riposo "Maria Stella" in Panni fu<br />
allestita una grande festa popolare per<br />
<strong>il</strong> compimento di 100 anni di nonna<br />
Assunta Calitri. Quest'anno ha compiuto<br />
i 101 anni ma <strong>il</strong> 28 marzo, quattro<br />
giorni dopo, ha<br />
raggiunto <strong>il</strong> traguardo<br />
della sua<br />
lunga vita rendendo<br />
la sua anima al nostro<br />
Creatore.<br />
Un secolo di vita<br />
pannese se n'è andato<br />
lasciandoci sempre<br />
più indifesi ed indecisi su questa terra,<br />
ma ci conforta <strong>il</strong> sapere di poter attingere<br />
da lei la forza per andare avanti<br />
come ha fatto lei.<br />
A quello <strong>dei</strong> fam<strong>il</strong>iari tutti si unisce <strong>il</strong><br />
nostro cordoglio. Addio, Assunta... la<br />
nonna di Panni.<br />
venerdì 15 febbraio 2011<br />
ha reso l’anima a Dio<br />
CLEMENTINA TOLLI<br />
in Rucci<br />
E’ venuta a mancare all’età di 82 anni,<br />
l'ultima esponente vivente della grande<br />
e nob<strong>il</strong>e famiglia<br />
pannese <strong>dei</strong> Tolli,<br />
sposata con <strong>il</strong> dr.<br />
Luigi Rucci, dirimpettai<br />
della mia abitazione<br />
di Panni.<br />
Abbiamo goduto<br />
della reciproca stima<br />
e massimo rispetto,<br />
miei estimatori e sostenitori<br />
del mio impegno editoriale.<br />
Donna di grande bellezza e spessore<br />
culturale, apprezzata professoressa di<br />
matematica per tanti anni di insegnamento,<br />
sposa e madre esemplare, nonna<br />
e, da pochi mesi, bisnonna felice,<br />
di una <strong>pannesi</strong>tà tesa soprattutto al<br />
miglioramento socio-culturale del nostro<br />
piccolo paese.<br />
Appena tre giorni prima, in occasione<br />
della laurea del nostro comune nipote<br />
Marcello Rucci, ci siamo salutati,<br />
ignorando che quello sarebbe stato <strong>il</strong><br />
nostro ultimo saluto. Se n'è andata<br />
non senza aver salutato quelle persone<br />
che da sempre le sono state care e<br />
vicino, me compreso, fiero di esserlo<br />
stato e di averla avuta quale amica ed<br />
estimatrice.<br />
Addio Clementina, o meglio arrivederci<br />
fra quanto tempo non sappiamo,<br />
ma vi è certezza, per Fede e convinzione,<br />
che un giorno avremo <strong>il</strong> piacere<br />
di continuare a stare insieme.<br />
Riposa in pace, Clementina!<br />
LUTTI<br />
IN RICORDO DEL<strong>LA</strong> CARA MAMMA FRANCESCA COCCIARDI<br />
NEL 10° ANNO DAL<strong>LA</strong> SUA MORTE<br />
Cara mamma, son passati dieci anni da quando ci hai lasciato e tante cose ho<br />
da dirti in questi anni che non ci sei più. Ci sono momenti<br />
in cui la tua mancanza è così forte che mi piacerebbe<br />
tirarti fuori dai miei sogni per riabbracciarti veramente<br />
e stare ore e ore a guardarti e rimirarti perchè per ora<br />
sono solo le fotografie che parlano di TE.<br />
Mai e poi mai, avrei pensato ad una malattia così tanto<br />
sconvolgente ed una morte così rapida; ho sempre pensato<br />
e fantasticato come poteva essere la tua vecchiaia con<br />
<strong>il</strong> papà, con noi figlie, ed anche ad una vita serena da<br />
nonna felice ed invece......<br />
E' proprio vero che in una casa senza MAMMA: è un<br />
fuoco senza fiamma , un prato senza viole, un cielo senza<br />
sole. Spero tanto che tu possa riposare tranqu<strong>il</strong>lamente ed essere un nostro<br />
angelo custode che ci aiuti nei momenti diffic<strong>il</strong>i.<br />
Mamma anche stanotte vorrei sognarti... ma dopo ogni sogno c'è sempre un<br />
nuovo risveglio e questo mi spaventa perchè sentirei <strong>il</strong> vuoto di Te: Ma <strong>il</strong><br />
sogno vale sempre la pena di essere vissuto...<br />
Nicoletta, tua figlia da Brescia<br />
Clementina Tolli<br />
Austera bellezza<br />
del reame pannese,<br />
non mi par vero<br />
di codesta dipartita terrena.<br />
Non manchi solo<br />
ai Rucci e Tolli,<br />
ma a tutte le persone<br />
che si relazionavano con te.<br />
L’intero paese di Panni<br />
grave perdita ha subito<br />
per la tua etica morale<br />
e <strong>il</strong> sapor d’idioma.<br />
Eppure ti d<strong>il</strong>ettavi<br />
a far di giusti conti,<br />
proporti ai tuoi allievi<br />
per acculturarli al meglio.<br />
Se <strong>il</strong> dottor Rucci in Orsara<br />
cantava bene in medicina<br />
a te, pure, lo dovea<br />
per la serenità che infondevi.<br />
Mai ombrosa nel dialogo,<br />
soave nell’apparire,<br />
non davi lustro a riverenza<br />
e pretese potevi accampare.<br />
Di nob<strong>il</strong>i origini<br />
ti impregnavi di sensib<strong>il</strong>ità<br />
e carità cristiana esercitavi<br />
a pro <strong>dei</strong> più bisognosi.<br />
Esternavi a meraviglia<br />
<strong>il</strong> compito del matriarcato<br />
e, tra le mura domestiche,<br />
f<strong>il</strong>trava aria salubre.<br />
Una bella coppia<br />
nel Subappenino Dauno,<br />
Don Luigi appresso ti conducea<br />
anche nel mondo Rem.<br />
Amore nell’anima,<br />
birra nel corpo,<br />
aspirar potevi a tutto<br />
e, di certo, <strong>il</strong> migliore sceglievi.<br />
Donato De Michele<br />
from Panni-O.N.A.S 1648/DM<br />
8<br />
Ciruolo Onorina<br />
vedova del<br />
generale Antonio<br />
Grassi, ex sindaco<br />
di Panni, nata a<br />
Panni <strong>il</strong> 04/10/1911<br />
è deceduta <strong>il</strong><br />
20/01/2011, all’età<br />
di anni 99, ed è stata sepolta a Panni.<br />
NOTIZIE UTILI<br />
Festa patronale:<br />
26 - 27 Agosto San Costanzo Martire e<br />
Madonna del Bosco.<br />
Feste - ricorrenze:<br />
13 Giugno Sant'Antonio benedizione <strong>dei</strong><br />
pani<br />
16 Giugno San Vito - benedizione delle<br />
“maccaredde”.<br />
24 Giugno San Giovanni - venuta della<br />
Madonna dal Convento al Paese.<br />
6 Luglio processione con la Madonna<br />
del Bosco per <strong>il</strong> miracolo della pioggia.<br />
22 Luglio processione penitenziale<br />
notturna per <strong>il</strong> terremoto del 1930.<br />
Ultimo sabato di luglio processione<br />
penitenziale notturna per <strong>il</strong> miracolo del<br />
colera.<br />
15 Agosto festa dell’Assunta con la<br />
processione delle “salme”.<br />
28 Agosto ritorno della Madonna al<br />
Convento.<br />
18 Ottobre San Gerardo<br />
13 Dicembre Santa Lucia<br />
Fiere - Sagre - Manifestazioni<br />
6 Luglio: fiera di merci varie<br />
26 Agosto: fiera del bestiame e merci<br />
Mercato settimanale: lunedì
9<br />
Santina Gesualdi<br />
in Lapolla<br />
<strong>Il</strong> tuo nome è già<br />
garanzia accertata<br />
per i servizi resi<br />
alla Chiesa Madre.<br />
Alla Messa Solenne<br />
fai parte del Coro<br />
e, a processione avviata,<br />
intoni l’inno al Signore.<br />
La Casa di Dio<br />
presenti splendente<br />
per i continui lavori<br />
a cui ti sottoponi.<br />
In mezzo al paese<br />
è la tua dimora<br />
ma <strong>il</strong> raggio di condotta<br />
va oltre l’abitazione.<br />
Sei come un <strong>giornale</strong><br />
per le notizie paesane,<br />
nulla ti sfugge<br />
e freni <strong>il</strong> malvezzo.<br />
Negli anni passati,<br />
insieme al caro marito,<br />
titolari di macelleria,<br />
curavate gli anemici di Panni.<br />
Una buona bistecca<br />
val più di una medicina,<br />
fortifica <strong>il</strong> fisico,<br />
senza controindicazioni.<br />
Fraterna sei con tutti,<br />
operare nel Sociale<br />
è una tua forza interiore<br />
a pro del bisognoso.<br />
Sei donna di spicco<br />
per generosità al prossimo,<br />
risorsa umana attiva,<br />
che sa di vera amicizia.<br />
Incontrarti è un piacere,<br />
non disdegni la chiacchiera,<br />
a confronto di rapporti umani<br />
emani sorriso di degnazione.<br />
Donato De Michele<br />
from Panni-O.N.A.S 1648/DM<br />
LUTTI E MEMORIE <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
<strong>Il</strong> 29 marzo 2011 è venuto a mancare<br />
<strong>il</strong> nostro compaesano residente in<br />
USA Donato PAGLIA, della cui gioventù<br />
la sorella<br />
Maria nel<br />
2002 dedicò<br />
un libro che<br />
ebbi <strong>il</strong> piacere<br />
e l'onore di<br />
pubblicare.<br />
Aveva 74 anni<br />
di vita, nacque<br />
a Panni <strong>il</strong> 9<br />
apr<strong>il</strong>e del 1937<br />
ed emigrò<br />
negli USA nel 1954 alla età di 17<br />
anni, lasciando nel paese segni tangib<strong>il</strong>i<br />
ed incancellab<strong>il</strong>i della sua giovan<strong>il</strong>e<br />
<strong>pannesi</strong>tà raccolti appunto da<br />
sua sorella Maria nel libro delle sue<br />
avventure di ragazzo pannese da cui<br />
emanava una genialità e una gioviale<br />
gioia di vivere la sua giovinezza veramente<br />
eccezionale. Io, pur non<br />
avendolo mai conosciuto personalmente,<br />
la mia famiglia e la gente pannese<br />
in tutto <strong>il</strong> mondo, ci uniamo al<br />
dolore che ha colpito la famiglia Paglia<br />
assicurando loro che Donato sarà<br />
presente nei nostri ricordi così come<br />
tutti i componenti della grande<br />
famiglia Paglia.<br />
Addio Donato!<br />
Al nostro fratello Donato<br />
di Maria Paglia Procaccini (USA)<br />
Donato, ti sei spento come un angelo<br />
nella Pace di Dio<br />
tu che hai amato tanto la vita<br />
piena di affab<strong>il</strong>i fantasiose<br />
immaginazioni.<br />
<strong>Il</strong> vento, attraverso te, le rubava<br />
e così sparivano.<br />
Ma tu con <strong>il</strong> tuo libero spirito<br />
non t’arrendevi, erano i tuoi segreti,<br />
e dentro di te li coltivavi<br />
innaffiandoli come fiori nel giardino.<br />
<strong>Il</strong> tuo più grande e desiderato sogno<br />
era di tornare alla tua amata terra<br />
Panni! Ma <strong>il</strong> vento, furioso e cattivo,<br />
anche quel sogno ti ha strappato.<br />
Certamente ora <strong>il</strong> tuo spirito libero<br />
sulla amata tua Panni volerà,<br />
<strong>il</strong> vento non lo potrà più fermare.<br />
Per poi approdare nell’Eternità.<br />
Dove Pace e gioia ti circonderanno<br />
dove un giorno Iddio ci chiamerà<br />
tutti insieme nella gioia eterna saremo.<br />
Donato ci manchi.<br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
Cavallo Donato Paglia<br />
Con aria sbarazzina<br />
ti appostavi in paese<br />
e di folklore entusiasmante<br />
<strong>il</strong> popolo divertivi.<br />
La tua verve spiritosa<br />
sapeva di birbantello,<br />
ma eri un genialoide<br />
di spiccata personalità.<br />
Tempo pieno a scuola<br />
non ti <strong>il</strong>luminava affatto,<br />
scarso interesse adducevi<br />
per lungaggini burocratiche.<br />
Ti attestavi solenne,<br />
a tua idea eccellente,<br />
assembravi m<strong>il</strong>le progetti<br />
di tenera amicizia.<br />
Scalpitava in te<br />
senso di sana libertà,<br />
inventiva al momento<br />
e apprensione celermente.<br />
Nelle manifestazioni culturali<br />
eri <strong>il</strong> perno della situazione,<br />
agli occhi esigenti<br />
spuntavi tra la massa.<br />
Ogni giorno puntuale, attivo,<br />
diverso dell'altro a contesa,<br />
non sopportavi minimamente,<br />
la figura "dell'ammosciato".<br />
Imitavi i prestigiatori<br />
e con Luigi ed Alfonso<br />
lo spettacolo continuava:<br />
quanta armonia in Panni.<br />
La sora Mariuccia<br />
era per te cuore di mamma,<br />
a lei ti rivolgevi, da sornione,<br />
per essere giustificato.<br />
Papà Peppino tra serio, faceto<br />
tonava, menava a cinghiate,<br />
per le tue ingenue nefandezze,<br />
mamma Angela, un vero cherubino.<br />
<strong>Il</strong> tuo ardire<br />
non conosceva ostacoli<br />
e, battuto dai più grandi,<br />
trascuravi le sofferenze, anzi...<br />
Fuggivi dalla v<strong>il</strong>tà, noia,<br />
ti esaltavi nelle virtù,<br />
l'egoismo aborrivi<br />
per dettar moralità.<br />
Ma l'adolescente è<br />
vita di paese crescente,<br />
non si stanca nel quotidiano,<br />
ei segna e passa.<br />
Le avventure di Donato,<br />
un ragazzo pannese,<br />
tramandate sono state<br />
dalla Paglia Procaccini.<br />
La sua simpatica trovata<br />
ha dato luce e vigore<br />
ad un classico pannese<br />
da scolpire nella storia.<br />
Del Paglia emigrato in Usa<br />
ha privato Panni<br />
della sua nob<strong>il</strong>e compagnia<br />
e serpentine al Campo Sportivo.<br />
A sua dipartita prematura,<br />
essendo stato figura minore,<br />
per dette avventure nel testo,<br />
affermo che Ruunatuucci non morrà.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
DAL<strong>LA</strong> REDAZIONE DI <strong>PANNI</strong> di Rocco Gesualdi<br />
ASSESSORATO AL TURISMO E ALL’AMBIENTE<br />
L’AGENDA E IL PUNTO<br />
Devo dire che questa volta, dopo<br />
l’ennesima telefonata del Direttore<br />
Pietro, mi sono deciso a fare l’agenda<br />
degli eventi passati e prossimi, quasi<br />
all’ultimo.<br />
<strong>Il</strong> perché? Semplice, come al solito<br />
mancanza di tempo e soprattutto volevo<br />
avere la certezza delle notizie da<br />
comunicarvi.<br />
Prima di iniziare con la manifestazione<br />
di San Giuseppe, devo dare risposta<br />
a chi ha chiesto <strong>il</strong> mio punto di vista<br />
sulla diatriba “politica” pannese.<br />
Francamente, nonostante sia costituzionalmente<br />
sancito nell’art. 21 <strong>il</strong> diritto<br />
alla libertà di parola, la penso<br />
come <strong>il</strong> nostro sindaco. Difatti Pasquale<br />
ha sempre affermato che è superfluo<br />
fare comizi politici quando le intenzioni,<br />
forse, son dirette non al benessere<br />
della comunità ma solo a quelli di<br />
DA SAN GIUSEPPE...<br />
<strong>PANNI</strong> UNA NUOVA VISIONE,<br />
UNA NUOVA MISSIONE<br />
Non voglio essere retorico, ma dato<br />
che spesso si parla di cose brutte, in<br />
questo numero voglio parlarvi anche<br />
di una cosa stupenda successa a Panni<br />
<strong>il</strong> 19 marzo: <strong>il</strong> Falò di San Giuseppe!<br />
Voglio davvero esprimere la mia<br />
immensa gratitudine per la perfetta<br />
riuscita della festa.<br />
Vivo a Panni e quindi vivo Panni da<br />
30 anni e tra i tanti falò che ho visto,<br />
<strong>il</strong> più bello e coinvolgente è stato quello<br />
di quest’anno. Mi spiace per coloro i<br />
quali non hanno avuto la possib<strong>il</strong>ità di<br />
vederlo, perché è stata la viva<br />
dimostrazione dell’amore e della<br />
collaborazione insita nei <strong>pannesi</strong>.<br />
Devo rendere merito in primis allo staff<br />
della Pro Loco, l’Associazione<br />
promotrice del falò. Bravi davvero<br />
bravi! Inoltre gli enti collaboratori come<br />
l’ASCD che con altri cittadini<br />
volenterosi hanno coadiuvato con<br />
maestria l’aspetto enogastronomico<br />
con tantissimi piatti succulenti, <strong>il</strong><br />
Comune di Panni e la compagnia di<br />
danze popolari Li Scazzematjèdde che<br />
con lo staff di Danzaria di Putignano,<br />
Deliceto, Trani e Corato hanno ballato<br />
nella serata attorno al falò. A parte <strong>il</strong><br />
rischio di soffocamento perché la bora<br />
incalzava, vi garantisco che c’è stata<br />
un’armonia pazzesca tra tutti gli<br />
organizzatori e i tanti giovani, come <strong>il</strong><br />
Dj Francesco non figlio del Facchinetti<br />
Pooh, ma, di Carlo De Cotiis, che hanno<br />
collaborato per la raccolta della legna<br />
singoli personaggi. Con moderazione,<br />
quindi, l’amministrazione attraverso<br />
i comizi intende soltanto chiarire al<br />
popolo le questioni sollevate da chiunque,<br />
perchè è giustissimo dare le informazioni<br />
ai cittadini in quanto esprimono<br />
la fiducia verso chi amministra<br />
Panni, pagano le tasse e quindi meritano<br />
rispetto.<br />
La mia intenzione non è di fare la<br />
morale, ma, esortare tutti a non aspettare<br />
i comizi per uscire, bensì informarsi<br />
ed esprimere le proprie idee<br />
costruttive quotidianamente.<br />
Questo è un diritto-dovere del cittadino<br />
come <strong>il</strong> dovere degli amministratori<br />
di comportarsi con d<strong>il</strong>igenza e rispetto.<br />
E poi cari lettori è importante mantenere<br />
serenità e controllo in questo<br />
clima imperioso che regna sovrano<br />
ovunque anche all’estero. Credo che<br />
e per la musica. Grazie, davvero grazie<br />
a tutti per aver mostrato che a<br />
prescindere da chi organizza o da chi<br />
fa più o fa meno, quando si deve<br />
realizzare un evento per Panni si lavora<br />
nell’ottica della comunità e basta, <strong>il</strong><br />
resto davvero non conta. Grazie.<br />
<strong>PANNI</strong> EXCHANGE... in evoluzione<br />
Avviso i lettori che a giorni sarà pubblicato<br />
<strong>il</strong> bando del Panni Exchange.<br />
Finalità del progetto è di creare un<br />
gemellaggio con la comunità pannese<br />
di Montreal. Al bando sono ammessi<br />
solo i residenti <strong>pannesi</strong> con età compresa<br />
tra i 18 anni compiuti e i 30 anni.<br />
Lo stage avrà durata orientativa di<br />
giorni 15 nel mese di luglio 2011,<br />
superfluo è sottolineare che non si<br />
tratta di una vacanza, bensì di un viaggio<br />
volto alla conoscenza della cultura<br />
canadese e del tipo di integrazione<br />
della comunità pannese.<br />
Sarà richiesto al rientro in Italia <strong>dei</strong><br />
due vincitori dello stage, uno speech<br />
al fine di condividere la loro esperienza<br />
in una conferenza che si terrà a Panni<br />
durante <strong>il</strong> mese di agosto p.v. e avrà<br />
come ospiti non solo i due stagisti<br />
residenti <strong>pannesi</strong> ma anche i due provenienti<br />
da Montreal. Le borse di studio<br />
equivalgono esclusivamente a due<br />
biglietti A/R (possib<strong>il</strong>mente senza scalo)<br />
Roma FCO a Montreal Dorval e<br />
l’accoglienza in Montrèal a cura<br />
dell’ACAP (Associazione culturale<br />
amici <strong>pannesi</strong> di Montrèal). I nominativi<br />
<strong>dei</strong> due candidati idonei scelti<br />
quindi solo per titolo, saranno resi noti<br />
mediante albo comunale via web, co-<br />
10<br />
dovremmo capire che la nuova sfida<br />
per tutti si possa conguagliare in un<br />
solo termine: la vera collaborazione.<br />
Infatti alle porte del nostro “piccologrande”<br />
cuore, alle porte della mente<br />
del nostro frag<strong>il</strong>e essere, bussano un<br />
numero infinito di notizie, nessuna<br />
innocua, ma tutte desiderose di accoglienza,<br />
di ascolto e che ci interpellano.<br />
Possiamo reggere a tutto questo, senza<br />
cadere nelle fibr<strong>il</strong>lazioni o nella indifferenza<br />
per saturazione?<br />
E come dare delle risposte sensate e<br />
veramente significative per la nostra<br />
vita in questo vortice veloce che passa?<br />
N.d.R.: Ho ritenuto tagliare l’articolo<br />
in questo punto perchè le comunicazioni<br />
che seguono riguardano soltanto<br />
la popolazione residente a Panni e<br />
non, anche, i <strong>pannesi</strong> nel resto del<br />
mondo.<br />
municazione scritta ai vincitori e sui<br />
siti internet di Panni. La scadenza non<br />
prorogab<strong>il</strong>e per la presentazione della<br />
domanda è fissata per <strong>il</strong> 16 maggio<br />
2011. Grazie a Tony Montecalvo e al<br />
suo staff meraviglioso.<br />
Info: Uff. Gabinetto Sindaco 0881 965280<br />
Ass. al Turismo 333 6534455<br />
<strong>PANNI</strong>... A 150 ANNI<br />
DALL’UNITA’ D’ITALIA<br />
In virtù della sua storia e della sua<br />
cultura, l’Italia può recare un contributo<br />
validissimo in particolare all’Europa,<br />
aiutandola a riscoprire quelle radici che<br />
le hanno permesso di essere grande nel<br />
passato e che possono ancora oggi favorire<br />
l’unità profonda del Continente.<br />
Panni ha festeggiato l’anniversario <strong>il</strong><br />
17marzo con <strong>il</strong> corteo a cura<br />
dell’Amministrazione Comunale e le<br />
scuole per le vie del nostro paese fino<br />
alla Chiesa Madre. <strong>Il</strong> corteo è stato<br />
allietato dalla Banda musicale “Gerardo<br />
Rainone”. Le celebrazioni però, cari<br />
lettori, non possono essere circoscritte<br />
al giorno dell’anniversario, difatti, l’11<br />
apr<strong>il</strong>e l’Assessorato al turismo e<br />
all’ambiente di concerto con <strong>il</strong> preside<br />
De Maio delle scuole di Panni e la<br />
fiduciaria professoressa Lucia Mauriello<br />
hanno organizzato una visita al Palazzo<br />
di Governo di Foggia. Infinite grazie<br />
per l’ospitalità accordataci dal Sua Eccellenza<br />
<strong>il</strong> Prefetto Antonio Nunziante.<br />
Evviva l’Italia. Ma non finisce qui,<br />
Tony Spada presidente dell’A.S.C.D.<br />
mi ha ricordato che <strong>il</strong> 24 giugno <strong>il</strong><br />
Concorso Internazionale di poesia è<br />
dedicato proprio all’Unità d’Italia.
11<br />
NEWS PANNESI IN PILLOLE…<br />
ULTIM’ORA!<br />
FESTA DELLE SPIGHE: sono iniziate<br />
le riunioni per l’organizzazione della<br />
nostra festa più tradizionale a cura<br />
della Pro Loco. Non esitate a chiedere<br />
come poter entrare nel vivo della festa<br />
diventandone attori partecipi.<br />
DALL’EXPO<br />
AL MAHATHMA GHANDI<br />
Dunque come ultime<br />
notizie ho deciso di<br />
darvi prima quella<br />
brutta e poi quella<br />
bella. La meno bella<br />
riguarda l’Expo. E’<br />
mio dovere dare risposta<br />
ai tanti che mi<br />
hanno chiesto quale<br />
sarà <strong>il</strong> futuro di questa manifestazione.<br />
Come tanti sanno ho dato anima e<br />
cuore a questo evento anche senza<br />
avere risorse umane o finanziarie e al<br />
contempo ho sempre detto che l’Expo,<br />
va paragonato ad un bambino, quindi<br />
come crescono i bambini anche l’Expo<br />
deve essere alimentato per diventare<br />
un vero evento punta.<br />
A oggi devo darvi purtroppo notizia<br />
che risorse per ampliare la kermesse<br />
non ce ne sono. Vi dico questo perchè<br />
voglio essere realista. Con un po’ di<br />
risorse in più oltre a raddoppiare <strong>il</strong><br />
numero degli standisti, l’evento dovrebbe<br />
essere finalmente pubblicizzato in<br />
maniera più ampia anche attraverso<br />
cartelloni pubblicitari, giornalisti e i<br />
media. Inoltre come eventi nella kermesse<br />
in primis c’è da riproporre <strong>il</strong><br />
riuscitissimo Raduno bandistico, poi<br />
la sf<strong>il</strong>ata della Scuola di tarantella di<br />
Montemarano e in ultimo l’apertura<br />
del Dance Music Crew, piccolo festival<br />
dedicato ai djs emergenti i quali dovrebbero<br />
incontrarsi a Panni in contemporanea<br />
con una radio nazionale.<br />
Di idee ce ne sono e non poche, ma <strong>il</strong><br />
tutto necessita di “piccioli” come direbbe<br />
un sic<strong>il</strong>iano e francamente non<br />
posso e non voglio pretendere finanze<br />
per <strong>il</strong> settore turistico, quando nel nostro<br />
paese vi sono esigenze più importanti.<br />
Che dire? cercheremo con ottimismo<br />
di inventare qualche altra<br />
soluzione.<br />
Ma ora passiamo alla bella notizia, che<br />
a mio parere è la più importante per<br />
questo 2011 pannese. Prima di tutto vi<br />
chiedo: bisogna occuparsi o preoccuparsi<br />
per i giovani?<br />
L’entusiasmo degli anni giovan<strong>il</strong>i, i<br />
sogni migliori di quell’età o l’euforia<br />
<strong>dei</strong> week-end rimarrebbero ricordi sempre<br />
più lontani per chi è sempre più<br />
adulto se non fosse per la giovinezza<br />
DAL<strong>LA</strong> REDAZIONE DI <strong>PANNI</strong> <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
che le attuali new<br />
generations ripresentanoquotidianamente<br />
all’attenzione<br />
<strong>dei</strong> nostri occhi,<br />
grazie al loro passaggio<br />
per le vie<br />
cittadine negli orari<br />
di scuola, durante le<br />
nostre affaccendate<br />
giornate feriali, o alle<br />
loro frequentazioni serali di spazi<br />
dedicati proprio ai giovani.<br />
Mi chiederete allora perché paragonare<br />
<strong>il</strong> Panni Expò e Ghandi?… semplice!<br />
l’Expo è un contenitore dove i produttori<br />
e artisti che durante tutto l’anno<br />
creano e lavorano possono mostrare i<br />
loro lavori. Invece da fine apr<strong>il</strong>e a Panni<br />
avremo un altro contenitore, ma, questo<br />
è fisso e sarà la vetrina sociale di Panni.<br />
Care lettrici, cari lettori, vi annuncio<br />
che ufficialmente (approv. regolamento<br />
cons. com. 31/03/11) a Panni apriremo<br />
<strong>il</strong> POLO SOCIALE COMUNALE<br />
MAHATMA GANDHI.<br />
Si è scelto <strong>il</strong> nome di questo importantissimo<br />
personaggio storico proprio<br />
per la sua valenza pacifista e collaborativa,<br />
carattere preminente della struttura<br />
che stiamo creando.<br />
Struttura che l’Amministrazione Comunale<br />
concede a titolo gratuito, col<br />
solo pagamento delle spese per le pulizie<br />
degli spazi comuni e forniture,<br />
E’ una foto risalente all’anno 1939<br />
e, credo, che “le femmenazz”, inteso<br />
come donne di bella, sana e<br />
robusta costituzione, ritratte sono<br />
riconoscib<strong>il</strong>i a molti, particolarmente<br />
a persone di una certa età, ma chiedo<br />
a voi lettori di fare attenzione<br />
particolare sul mosaico di lastricato<br />
ai loro piedi dove esse si fecero<br />
immortalare. Era <strong>il</strong> simbolo di quei<br />
tempi. Ma la piazza circostante come<br />
si chiamava e si chiama oggi?<br />
E, soprattutto, quel bambino biondo,<br />
messosi nella foto “a la securduna”<br />
chi è o... chi era? Un tarallo di Angelo<br />
a chi indovina!<br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
alle associazioni del<br />
nostro paese. Le aule<br />
dell’ala sinistra<br />
dell’edificio scolastico<br />
che verranno<br />
concesse sono sei ai<br />
seguenti soggetti: Ali<br />
di Tr<strong>il</strong>ly (come<br />
centro polivalente<br />
con baby parking e<br />
scuola di ripetizione),<br />
Pro Loco, Laboratorio comunale<br />
della Zampogna, A.S.C.D., la Scuola<br />
Bandistica “Gerardo Rainone” e la<br />
compagnia di Danze popolari “Li<br />
Scazzematjèdde”, Wellness Time e<br />
nell’atrio della struttura si creerà una<br />
sala attesa con annessa biblioteca.<br />
Inoltre è stata quasi ultimata l’aula<br />
magna. Ufficializzeremo mediante i<br />
siti <strong>pannesi</strong> <strong>il</strong> giorno dell’inaugurazione<br />
a maggio, giorno in cui chiunque potrà<br />
vedere e poi usufruire di questi spazi<br />
a partire dal bambino di un anno fino<br />
agli anziani, a noi necessari per la loro<br />
saggezza. Ho tanta fiducia in questa<br />
nuova opportunità per Panni, perché<br />
oltre a favorire tantissime attività (e<br />
quindi dare uno spazio ai nostri giovani<br />
dove poter studiare e divertirsi nelle<br />
ore extra scolastiche) sarà agevolato<br />
anche un maggiore scambio di idee e<br />
opinioni, quindi confronto. Grazie a<br />
tutti e venite a visitare <strong>il</strong> nostro POLO<br />
SOCIALE COMUNALE.<br />
Sappiamo tutti chi è Angelo Cotoia e<br />
cosa fa, da anni, in via Cantù n. 13 a<br />
Panni e lo si vede dalla foto ma quello<br />
che non potete sapere è la bontà e <strong>il</strong><br />
profumo <strong>dei</strong> taralli che ha fatto anche<br />
per la Santa Pasqua. Io si! Non dalla<br />
foto bensì gustandoli personalmente,<br />
e non perché sia andato a comprarli da<br />
lui ma perché sono stato omaggiato,<br />
con una busta piena <strong>dei</strong> suoi taralli,<br />
direttamente a casa mia a Foggia, da<br />
un amico…senza fare nomi, che, tra<br />
l’altro, mi fornisce, anche e periodicamente<br />
di una pagnottina di pane quotidiano.<br />
Come poter ricambiare tale<br />
gent<strong>il</strong>ezza? Nell’unico modo a me dato: DIRE DI <strong>PANNI</strong> E DEI PANNESI. Grazie<br />
Angelo e di più all’innominab<strong>il</strong>e amico per <strong>il</strong> gent<strong>il</strong>e pensiero.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
DAL<strong>LA</strong> REDAZIONE DI <strong>PANNI</strong><br />
IL CARNEVALE:NOTIZIE E CURIOSITA’ A CURA DELL’INSEGNANTE RAINONE RAFFAELE<br />
Alcune particolarità e divertenti curiosità<br />
<strong>dei</strong> festeggiamenti di Carnevale.<br />
Durante i festeggiamenti era usanza cucinare<br />
dolci veloci, poco costosi, da offrire<br />
alla moltitudine di persone che interveniva.<br />
Da qui la tradizione <strong>dei</strong> fritti:<br />
acqua, farina e zucchero che ancora oggi,<br />
pur con qualche ingrediente in più, si<br />
trasformano in castagnole, frittelle, zeppole,<br />
tortelli, struffoli, frappe, cenci,<br />
chiacchiere. In una grotta del terziario si<br />
possono trovare le più antiche testimonianze<br />
di uso della maschera da parte<br />
degli uomini. Si tratta di una scena di<br />
caccia dove compare la figura di un uomo<br />
travestito da capra. Lo scopo, secondo<br />
le interpretazioni, era duplice: scongiurare<br />
la vendetta del dio delle capre con <strong>il</strong><br />
travestimento, e avvicinare più fac<strong>il</strong>mente<br />
la preda. Due sono i carnevali più lunghi<br />
d’Italia: quello Ambrosiano, detto anche<br />
“carnevalone”, che si conclude <strong>il</strong> primo<br />
sabato di Quaresima e quello di Putignano,<br />
in Puglia, che inizia addirittura a<br />
Santo Stefano e finisce alle Ceneri, col<br />
funerale e <strong>il</strong> rogo del fantoccio del Re<br />
Carnevale.<br />
<strong>Il</strong> carnevale di Fano è <strong>il</strong> più antico d’Italia;<br />
<strong>il</strong> primo documento noto nel quale vengono<br />
descritti festeggiamenti<br />
tipici del Carnevale<br />
nella città, risale al 1347.<br />
I coriandoli, tondini di carta<br />
colorata (inventati, si dice,<br />
da un m<strong>il</strong>anese), all’origine<br />
erano semi della pianta di<br />
coriandolo ricoperti di<br />
gesso, usati come confetti<br />
da lanciare da carri e da balconi. La<br />
nascita della moderna “cartapesta” e’<br />
Quando è nato l’uovo di Pasqua?<br />
Galline a parte,stando alle cronache si<br />
sa che fin dai tempi più antichi c’era<br />
l’usanza di scambiarsi doni a base di<br />
uova, come simbolo della vita che rinasce.<br />
Nei primi tempi del Cristianesimo in<br />
Quaresima non si potevano mangiare<br />
neppure le uova, al termine <strong>dei</strong> quaranta<br />
giorni di penitenza le massaie avevano<br />
la necessità di ut<strong>il</strong>izzare tutte le uova che<br />
le galline avevano in quei giorni prodotto.<br />
In Bulgaria, nei giorni precedenti la Pasqua<br />
si fanno grandi pulizie nelle case,<br />
si cucinano i “ kozunaks” e si colorano<br />
uova: <strong>il</strong> primo deve essere colorato di<br />
rosso, perché possa portare la salute. A<br />
mezzanotte del sabato santo la gente si<br />
scambia gli auguri e le uova di Pasqua.<br />
In Danimarca, tradizione vuole che tutto<br />
sia colorato di giallo,dalle candele alla<br />
tovaglia, mentre le case vengono decorate<br />
con rami fioriti e uova dipinte.<br />
In Francia, le campane della chiesa sono<br />
s<strong>il</strong>enziose dal venerdì fino a Pasqua,un<br />
segno di dolore per <strong>il</strong> Cristo crocifisso.<br />
Ai bambini francesi si dice che le cam-<br />
dovuta al Maestro Antonio<br />
D’Ariano (1925)<br />
che pensò ad un nuovo<br />
sistema: ricoprire la<br />
creta con <strong>il</strong> gesso, in<br />
modo da ottenere uno<br />
stampo al negativo della<br />
figura originale, e poi mettere vari strati<br />
di carta all’interno del modello di gesso.<br />
Una volta asciugata, la sagoma in carta<br />
si staccava dal gesso senza problemi e,<br />
identica all’originale, pesava qualche<br />
ch<strong>il</strong>o invece di quintali. Grazie a questa<br />
invenzione si possono costruire carri<br />
immensi che sfidano le leggi della gravità.<br />
Nonostante le origini antiche di alcuni<br />
carnevali italiani, <strong>il</strong> primo carro viene<br />
costruito a Viareggio solo nel 1873. Esso<br />
fu costruito da operai portuali che, ispirandosi<br />
alle tecniche di costruzione delle<br />
navi, riuscirono a fabbricare strutture con<br />
un sistema di corde, cavi d’acciaio e<br />
carrucole usati nei cantieri. Queste prime<br />
opere ospitavano mascheroni realizzati<br />
in gesso e pesavano, quindi, anche parecchi<br />
quintali. Nel 1921 un carro ospitò,<br />
per la prima volta, una intera orchestra.<br />
La cosa ebbe così successo che nel 1923<br />
alcuni carristi pensarono di far “ballare”<br />
anche i pupi, realizzando,<br />
così, i primi movimenti.<br />
Le maschere tradizionali<br />
italiane sono <strong>il</strong> prodotto<br />
della Commedia dell’arte,<br />
<strong>il</strong> fenomeno teatrale che si<br />
sv<strong>il</strong>uppa alla fine del 1500<br />
in Italia. Una delle rappresentazioni<br />
più gettonate<br />
di queste commedie era la “beffa del<br />
servo”, una sorta di rivincita concessa<br />
TRADIZIONI PASQUALI<br />
NEL MONDO<br />
pane sono volate via a Roma. La mattina<br />
di Pasqua i bambini corrono veloci<br />
all’esterno per guardare le campane che<br />
volano nuovamente verso casa. Intanto<br />
che i piccoli sono occupati a guardare <strong>il</strong><br />
cielo per scoprire se riescono a vedere<br />
le campane, i genitori nascondono le<br />
uova di cioccolato, affinché i bambini le<br />
trovino più tardi.<br />
In Grecia nella notte di Pasqua vengono<br />
suonate le campane. I fedeli si recano in<br />
chiesa, che è tenuta al buio, ed accendono<br />
la candela che recano con sé e che poi<br />
porteranno a casa. Dopo giorni di rigoroso<br />
digiuno, si pranza con la “ soupa<br />
mayeritsa” accompagnata da riso alla<br />
greca, con le uova colorate di rosso, con<br />
<strong>il</strong> pane pasquale e la tipica “ Maghiritsa”,<br />
una zuppa fatta con le interiore<br />
dell’agnello.<br />
In Russia, a Pasqua, tutti gli occhi sono<br />
puntati sulla cittadina di Sagorsk. <strong>Il</strong> rito<br />
12<br />
all’um<strong>il</strong>e nei confronti del potente. Innumerevoli<br />
sono le rappresentazioni, specie<br />
sui palcoscenici della decadente Repubblica<br />
veneziana, che hanno come tema <strong>il</strong><br />
contrasto tra <strong>il</strong> servo zotico, lo “Zanni”<br />
e <strong>il</strong> padrone vecchio e rincitrullito, <strong>il</strong><br />
“Magnifico”.<br />
Le varie forme in cui si manifesta fanno<br />
sì che <strong>il</strong> personaggio dello Zanni subisca<br />
continue e sostanziali modifiche rendendosi<br />
sempre più simpatico e variegato:<br />
questo spiega la presenza, nella tradizione<br />
giunta fino a noi, di tante maschere rappresentanti<br />
parti di servitori, dal celeberrimo<br />
Arlecchino allo scaltro Brighella.<br />
Un posto di primo piano era poi riservato<br />
alle maschere <strong>dei</strong> “vecchi” che generalmente<br />
erano due, ma non avevano sempre<br />
e dovunque lo stesso nome; perlopiù<br />
furono conosciuti l’uno sotto <strong>il</strong> nome di<br />
Pantalone e l’altro di Dottore, Dottor<br />
Graziano o Dottor Balanzone.<br />
Altra maschera fondamentale era quella<br />
del Capitano, soldataccio spaccone, vanaglorioso,<br />
violento e pavido, altrimenti<br />
noto come Capitan Spaventa, Capitan<br />
Rodomonte o Capitan Matamoros. In<br />
questa maschera si è voluto vedere una<br />
caricatura feroce del soldato spagnolo<br />
che, nel periodo di tempo in cui fiorì la<br />
Commedia dell’Arte, spadroneggiò in<br />
quasi tutta la penisola.<br />
Tutti questi straordinari personaggi sono<br />
riusciti a sopravvivere alla morte del<br />
teatro al quale pur debbono la vita, perché<br />
riconosciuti degni di rappresentare ciò<br />
che di più caro le città italiane avevano<br />
nel cuore, le tradizioni domestiche, la<br />
parlata popolare, lo spirito delle antiche<br />
cose.<br />
pasquale incomincia a mezzanotte di<br />
sabato con una processione attorno alla<br />
cattedrale.<br />
La mattina del giorno di Pasqua la famiglia<br />
russa si reca sulla tomba di un parente<br />
e lì consuma un picnic.<br />
Alla sera si fa un banchetto con diversi<br />
tipi di carne, pesce e funghi, dove non<br />
manca <strong>il</strong> “ Pabcha “, un piatto sostanzioso<br />
a base di quark e <strong>il</strong> panettone pasquale<br />
chiamato “ Kulitch” accompagnato dalla<br />
ricotta dolce. In Russia le uova sode<br />
vengono colorate di rosso,simbolo di<br />
nuova vita ottenuta mediante <strong>il</strong> sacrificio<br />
di Cristo.<br />
In Svezia durante <strong>il</strong> giorno delle Palme<br />
vengono benedetti i gattici( rami del<br />
pioppo bianco con le gemme che assomigliano<br />
alla coda di gatto), mentre nei<br />
giorni che precedono la Pasqua, i bimbi<br />
si travestono da streghe e vanno in giro<br />
per le città. Queste usanze risalgono al<br />
medioevo,quando si aveva <strong>il</strong> terrore delle<br />
streghe. Durante <strong>il</strong> pranzo pasquale si<br />
mangiano uova sode con <strong>il</strong> guscio colorato.
13<br />
<strong>LA</strong> POSTA <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
Proclive direttore, l'appiglio di qualche giovane "fumoso" non deve turbarti, fa<br />
parte del gioco, anche se si opera al meglio; l'interessante è chiarirsi che serve<br />
a rafforzare intenti comuni "pro Panni". Gente ombrosa adulta non porta bene,<br />
bisogna subito contrariare azioni indegne e reiterate. Io, che ti seguo dall'inizio,<br />
posso affermare che <strong>il</strong> 99% è con te; nessuno, poi, è perfetto e a recitar qualche<br />
mea culpa, non sminuisce nessuno. Se <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> si legge e risulta tra i più<br />
accreditati lo si deve a firme prestigiose che sono presenti, allo spazio concesso<br />
agli abbonati e non per la tua magnanimità.<br />
I tuoi corrispondenti <strong>pannesi</strong> sono esaurienti al top, mi va di inquadrarli per le<br />
loro attitudini.<br />
<strong>Il</strong> dottor Rocco Gesualdi risponde a "Cuore di Panni", perchè presente in tutte<br />
le manifestazioni con impegno impressionante ed operare on line con risultati<br />
lusinghieri lo pone ad elevata risorsa umana. L'agrotecnico Amedeo De Cotiis balza a "Cantor di Chiesa ed altro" per<br />
la partecipazione assidua al rito sacro, non disdegnando altre funzioni (banda, teatro etc.).<br />
L’insegnante Raffaele Rainone spunta a "L'Affidab<strong>il</strong>e Saggio" per la sua proba serietà, competenza, disponib<strong>il</strong>ità,<br />
equ<strong>il</strong>ibrio mentale. Con queste portentose personalità Panni è obbligata a vivere l'intero anno e non solo nel periodo<br />
estivo. <strong>Il</strong> teatro pannese funziona a lettera maiuscola; è necessario che faccia ulteriore salto di qualità; è ora che varchino<br />
l'Oceano, con qualche interessamento di pannese in loco e associazioni pugliesi, campane, sic<strong>il</strong>iane potrebbero recitare<br />
su palchi di riguardo. Preciso che <strong>il</strong> dialetto pannese ha tante affinità con i restanti vernacoli, mica si pecca farsi avanti!<br />
Personalmente ho assistito ad una loro commedia e non esagero se affermo che la loro compagnia è fantastica. Su<br />
invito di qualcuno ho composto una commedia dialettale pannese, in possesso di Michele Liscio, esponendomi e<br />
impegnandomi con tutte le mie forze per dare a Panni l'esposizione teatrale che manca nel repertorio locale, tutto gratis<br />
e s'ignora <strong>il</strong> seguito. Ma ecco <strong>il</strong> limite di noi <strong>pannesi</strong>: indecisi e sorpresi delle nostre potenzialità, vediamo poi. Ma<br />
gli elaborati da me concepiti per <strong>il</strong> mio paese, se non si muoveranno i responsab<strong>il</strong>i, finirò per dirottarli altrove con<br />
sommo rincrescimento. Mi preoccupa molto la questione del furgone postale, che non fa più capolinea a Panni: non<br />
è buon segno, è allarme anche per l'ufficio postale per come procedono certe situazioni. Si sta subendo oltremisura e<br />
con <strong>il</strong> federalismo alle porte ogni ente deve finanziarsi con le proprie risorse. Incombe una disoccupazione giovan<strong>il</strong>e<br />
su tutto <strong>il</strong> territorio italiano.<br />
<strong>Il</strong> 4 febbraio di quest’anno “La Stampa” annoverava Torino superiore alla media nazionale in fatto di mancanza di<br />
lavoro per le nuove generazioni. Panni si sta isolando: possib<strong>il</strong>e che sia l'unico a non favorire l'utenza che ivi si reca<br />
senza poter ritornare nel capoluogo con <strong>il</strong> mezzo pubblico durante la stessa giornata? L'unica cosa funzionante è <strong>il</strong><br />
servizio taxi, che io ut<strong>il</strong>izzo alla mia venuta al paese; da più persone Vito Palumbo è apprezzato perchè autista ab<strong>il</strong>e,<br />
competente, acculturato e che, ovunque diretto, se la cava egregiamente. Si rivolge un invito al dirigente FNP nella<br />
persona del dottor Sante Calitri a curare sindacalmente la questione del suo paese sia per quanto riguarda i mezzi<br />
pubblici che l'ufficio postale. La voce grossa è d'obbligo, perchè solo chi grida ha ragione e Panni ha un mondo di<br />
attenuanti per lamentarsi: amministratori locali all’attacco unitamente a Santino! Mentre mi felicito con i lieti eventi,<br />
mi unisco al dolore <strong>dei</strong> fam<strong>il</strong>iari per la scomparsa <strong>dei</strong> loro cari, ma su questa terra tutto è vacuo, siamo di passaggio,<br />
la vera vita è quella celeste.<br />
Donato De Michele - from Panni - O.N.A.S 1648/DM<br />
* * * *<br />
Valente direttore, portare avanti "<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>" per quindici anni è stata un'impresa ardua e che tu continui finchè <strong>il</strong><br />
Signore ti dà forza, fa crescere la mia stima nei tuoi confronti.<br />
Chi prende un impegno così gravoso come <strong>il</strong> tuo, senza un tornaconto, dimostra di essere un paladino del proprio<br />
paese, quindi... lunga vita a Pietro. Ebbene, con l'allegato del Calendario ho ammirato anch'io Panni dall'alto. Con <strong>il</strong><br />
commento del Prof. Leonardo De Luca, poi, mi è sembrato di volare: le sue pennellate giornalistiche sono entusiasmanti,<br />
mi pare di toccare le terrazze di Panni, la disquisizione profonda del grande critico pannese sui portali è ammirevole,<br />
come la preziosità degli scalpellini locali dalle mani scultoree.<br />
Tempo fa ho letto qualcosa sul percorso religioso <strong>dei</strong> Comuni della Provincia di Foggia e sono rimasta molto<br />
amareggiata, ché non si parlava del Santuario della Madonna del Bosco, e bene ha fatto <strong>il</strong> consigliere comunale Tonino<br />
Mauriello a rimarcarlo con gli addetti in quel campo sacro. Mi sorprende sempre più la bravura del prof. Alfonso<br />
Rainone (figlio di Barbetta) che di Panni presenta la vera storia.<br />
Mi sia consentito partecipare al dolore <strong>dei</strong> fam<strong>il</strong>iari a seguito decesso <strong>dei</strong> loro cari, tutti di mia conoscenza, come la<br />
moglie di mio cugino "Gigino lu ttaabbaccaari". Mi compenetro in modo particolare sulla mia compagna d'infanzia<br />
Santina Gesualdi, dando stretta partecipazione a Generoso e fam<strong>il</strong>iari, come pure all'amico di tutti Francesco De Luca,<br />
gioviale in ogni occasione. Con le lacrime agli occhi, profondo Auguri di Buona Pasqua.<br />
Lina Manuppelli in Ania - Torino<br />
* * * *<br />
Cari cugini Pietro e Anna, ringraziando <strong>il</strong> Signore abbiamo quest’anno festeggiato gli anni, io gli 80 anni e mia<br />
moglie Anna i 75 anni, come vedete nella foto, in compagnia della nostra intera famiglia: 7 figli (2 maschi e 5<br />
femmine, 6 sposati), 16 nipoti, 3 pronipoti, 2 nuore e 3 generi a formare una numerosa famiglia, dono del nostro<br />
Signore. Abbiamo avuto <strong>il</strong> <strong>giornale</strong> di gennaio e abbiamo letto <strong>dei</strong> vostri 40 anni di matrimonio + 9 di fidanzamanto<br />
e, fino a quando vi arriva questa lettera, sono 50 anni di vita insieme,mezzo secolo di amore ed armonia,arricchita<br />
da figli e nipoti. Noi tutti qui in Danvers Mass. ci uniamo alla vostra gioia e ve ne auguriamo altri 100 di anni<br />
di vita insieme.<br />
Guardando <strong>il</strong> calendario è come rivedere le immagini a noi care,ognuno di esse per noi ha un significato, una
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
<strong>LA</strong> POSTA<br />
storia che non dimenticheremo mai<br />
finchè <strong>il</strong> Signore ci farà vivere. Un<br />
grazie di cuore a te,caro cugino<br />
Pietro, che da 15 anni ti dedichi<br />
al <strong>giornale</strong> con tanta dedizione e<br />
amore per Panni e per i <strong>pannesi</strong>,<br />
soprattutto per quelli che sono<br />
lontani,come noi. Con te voglio<br />
ringraziare chi ti collabora,<br />
specialmente <strong>il</strong> prof. Leonardo De<br />
Luca e i giovani da Panni, saluto<br />
con orgoglio e simpatia i miei<br />
coetani della classe del 1930: l’ex<br />
sindaco di Panni Leonardo De<br />
Luca, <strong>il</strong> dr. Vito Calitri, Pietro<br />
Calitri e un caro ricordo per <strong>il</strong><br />
defunto don Michele De Michele<br />
e tutti i miei compagni di scuola<br />
che ho avuto la fortuna e <strong>il</strong> piacere<br />
di rivedere a Panni e di visitare<br />
in Canada, in Argentina e qui negli<br />
USA. Un saluto a te, alla cugina Anna, ai tuoi figli, ai tuoi nipotini e per <strong>il</strong> tuo tramite ai <strong>pannesi</strong> di tutto <strong>il</strong><br />
mondo.<br />
Joseph e Anna Calitri da Danvers Mass. - USA<br />
Carissimi cugini, voi siete, e con voi tutti gli emigranti <strong>pannesi</strong> nel mondo, <strong>il</strong> mio combustib<strong>il</strong>e primario da<br />
cui traggo le energie per continuare questo lavoro. Durante la mia visita, insieme a mia moglie e vostra cugina<br />
Anna, alle vostre meravigliose terre, nel 1999 mi resi conto di persona dello stato di struggente nostalgia in<br />
cui versavate a causa della lontananza dalla vostra amata terra natìa, Panni, pur avendo acquisito,a costo di<br />
enormi sacrifici personali e fam<strong>il</strong>iari, un posto di primo livello nelle società che vi ospitarono a cui voi stessi<br />
avete dato un contributo notevole per <strong>il</strong> progresso e lo sv<strong>il</strong>uppo sociale e civ<strong>il</strong>e di quei grandi Paesi. In quella<br />
bella e significativa esperienza, ebbi la conferma che quanto appena cominciato da meno di tre anni dovevo<br />
portarlo avanti. Auguri per i vostri 75 e 80 anni e per la vostra bellissima e numerosissima famiglia, che tra<br />
figli, nipoti, pronipoti, nuore e generi sono, per ora, 33, basterebbe, da sola, a ripopolare la nostra Panni.<br />
* * * *<br />
Carissimo Direttore, come ben sai sono ormai innamorato di Panni e non solo per questioni di cuore che mi<br />
legano ad una sua figlia. Ho scoperto questo paradiso nel dicembre del 2009 e ormai lo considero<br />
<strong>il</strong> mio paradiso. Un posto che porto nel cuore alla pari della mia cara Molfetta. I profumi del<br />
paesello, la cordialità della gente, la sincera amicizia di tante persone che ho avuto l'onore di<br />
conoscere, sono ormai parte integrante della mia vita. Non passa giorno che non pensi al "castello",<br />
alla "taverna" o alla "Madonna del Bosco".<br />
Non passa giorno che non mi vengano alla mente i colori del paesaggio, l'odore di legna che<br />
arde nelle stufe e la semplicità di coloro che ti invitano in casa per offrirti qualcosa. Ti confesso<br />
che non pensavo potesse esistere oggi un posto del genere. Sono un assiduo lettore del tuo<br />
sito internet e del tuo <strong>giornale</strong> e ti ammiro per l'impegno e la dedizione con cui porti avanti<br />
Corrado Germinario<br />
direttore del mens<strong>il</strong>e<br />
“L’altra Molfetta”<br />
14<br />
la tua missione. Si, perchè di fronte a tanto disinteressato lavoro solo di "missione", nel senso<br />
più puro del termine, si può parlare. Ho seguito con interesse lo scambio di opinioni con <strong>il</strong><br />
sindaco di Panni e, da osservatore esterno, non posso che dire che si è trattato di un vero e<br />
proprio esempio di democrazia partecipata: merito tuo che hai aperto <strong>il</strong> dibattito e del sindaco<br />
che non si è certo sottratto dal dare risposte. Al di là di chi possa avere ragione o torto, sono convinto che in<br />
tanti dovrebbero prendere esempio da chi, senza paura di nascondersi, ci ha messo la faccia anche a rischio di<br />
risultare antipatico.<br />
Bravo quindi a te, caro Direttore, e al Sindaco: nella diversità di opinioni si concretizza l'intelligenza dell'uomo.<br />
In bocca al lupo quindi per <strong>il</strong> futuro e, per quanto potrà esserti ut<strong>il</strong>e, conta pure su di me. Un abbraccio e, con<br />
<strong>il</strong> cuore, Viva Panni.<br />
Corrado Germinario - Molfetta<br />
Ti ringrazio vivamente,caro Corrado, per avermi dato licenza di pubblicare questa tua lettera, sul blog<br />
e sul nostro <strong>giornale</strong> cartaceo.<br />
<strong>Il</strong> punto della vicenda politico-amministrativa l’ho sintetizzato su altro articolo di questo stesso numero<br />
e non è <strong>il</strong> caso di ritornarci sopra. <strong>Il</strong> nostro è un Paese democratico non soltanto nella sua etichettatura,<br />
bensì nei modi e comportamenti reciprochi, come lo scambio di opinioni tra me e <strong>il</strong> sindaco di Panni<br />
e da ciò non si prescinde... a prescindere da chi abbia ragione o torto. Se qualcuno mi ha affidato<br />
una tale missione è giusto che io la porti avanti, anche se non mancano momenti critici, che le vicissitudini<br />
della vita mi porta ad affrontare, ma belli o meno belli che siano, da buon pannese che sono, dire<br />
e fare per Panni è sempre piacevole. Grazie per <strong>il</strong> tuo partecipato interesse quale pannese acquisito<br />
e ricambio l’abbraccio con altrettanta stima e amicizia.
15<br />
<strong>LA</strong> POSTA <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
Gent<strong>il</strong>e Direttore, eccomi qua! Sono viva e desidero ringraziare per <strong>il</strong> calendario: una bella sorpresa, una meraviglia,<br />
che merita un posto in vista nel mio soggiorno! Congratulazioni per le belle iniziative di feste e ricorrenze varie. Certo<br />
è raro oggi sentire che una piccola comunità montana ha tante idee da realizzare. Noi compaesani sparsi in Italia e<br />
nel mondo ci sentiamo uniti e fieri di essere nati a Panni, un minuscolo centro, che appare appena sulla carta geografica.<br />
Bravo al Direttore e tutti i suoi collaboratori! Grazie a tutti sinceramente, sperando di poter leggere ancora a lungo la<br />
rivista “<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong>”. Cordiali saluti a tutti quelli che mi hanno conosciuta.<br />
Wanda Maria Rainone Vox - Bari<br />
Cerchiamo, come sempre, di fare del nostro meglio, cara Sig.ra Wanda, sforzandoci di portare Panni nel<br />
mondo, nelle case <strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong>, lo facciamo da 15 anni e lo faremo fino a quando Dio lo vorrà e voi tutti<br />
ce ne darete sostentamento e gradimento. Saluti da tutti, me compreso, che, forse, non ha avuto <strong>il</strong> piacere<br />
e l’onore di conoscerla personalmente, ma chissà che un giorno non possiamo avere <strong>il</strong> piacere di incontrarci<br />
a Panni.<br />
* * * *<br />
Caro Pietro, corre voce <strong>dei</strong> dissapori tra te (direttore del Giornale), Antonio Mauriello e <strong>il</strong> primo cittadino pannese,<br />
ai quali stento a credere. Che tu sia stato lo sponsor del sindaco in carica è noto a tutti e, per <strong>il</strong> fatto che per <strong>il</strong> paese<br />
tu abbia profuso tutte le energie e oltre da diversi anni, nonostante i cali di salute, rendendoti disponib<strong>il</strong>e gratis finchè<br />
<strong>il</strong> buon Dio lo vorrà (lunga vita a Pietro), meriteresti un plauso e non denigrazione. Dare spazio ad Antonio Mauriello<br />
che ha per cuscino la zampogna di Panni assurge ad obbligo morale di maggiore attenzione politica nel favorire <strong>il</strong><br />
gemellaggio tra Panni e Scapoli. E invece qui è come se si sparasse sulla Croce Rossa.<br />
Chiesto <strong>il</strong> mio parere da più parti, vista la mia pelle targata Panni, individuo serpi in giro, conoscendo l’abnegazione<br />
pro Panni di Pasqualino Ciruolo. Invoco <strong>il</strong> coordinamento di partito e che <strong>il</strong> carismatico Rocco Gesualdi con le sue<br />
credenziali dia scacco matto a lingue malefiche, ruffiani di comodo che non sono affidab<strong>il</strong>i.<br />
Più coesione, ne va di mezzo la sopravvivenza di Panni.<br />
Tra i decessi <strong>dei</strong> <strong>pannesi</strong> terp, presumo che Carmelina Cagliuli sia la moglie dell’avvocato Costanzo Rucci di cui sto<br />
ultimando in versi <strong>il</strong> mondo pannese, a lei consegnai l’allegato mio elaborato che metto nelle tue mani, a disposizione<br />
<strong>dei</strong> presenti e posteri. Annota la mia profonda stima nel tuo sublime operato<br />
Donato De Michele<br />
Caro Donato...i rigurgiti storici purtroppo si ripresentano ma,nel caso specifico,non ha prodotto danni nè<br />
a me e nè al <strong>giornale</strong>, ma avrebbe potuto produrli al paese e alla sua cittadinanza e di molto gravi, ma,<br />
finalmente, sembra che ne siamo usciti fuori per... sopravvenuta legiferazione nazionale, che ha cancellato<br />
la precedente.<br />
Sai bene che gli avvocati, bravi, esprimono la loro professionalità nel saper leggere ed interpretare le leggi,<br />
eppure la giustizia è ancora un optional in Italia, figuriamoci un manipolo di giovani amministratori di piccolo<br />
centro come Panni cosa possono capire in questo oceano di norme e decreti e decretini...<br />
Ti saluto e ringrazio. Ciao! Pietro.<br />
* * * *<br />
Caro direttore sto aggiornando <strong>il</strong> mio nuovo sito...ricco di sorprese soprattutto per Panni, <strong>il</strong> link è<br />
www.gianlucaveggia.it/newSite ti ricordo la "S" maiuscola.<br />
Ti scrivo per maggiornare te e i lettori <strong>pannesi</strong> che ho fondato una associazione no profit culturale qui a Bari o<br />
meglio...mi hanno fatto membro e consigliere della Red Duck Team A.C.R.S.D. associazione culturale ricreativa<br />
sportiva d<strong>il</strong>ettantistica. Ci occupiamo di manifestazioni di vario tipo, dalla mostra fotografica,<br />
alle pirografie, al modellismo, al medioevale etc.... Inoltre abbiamo una pista di macchinine<br />
professionale (si chiamano piste Slot a 4 corsie) con tanto di telecomando e computer per<br />
segnalazione di tempi e gare. Io personalmente mi occupo della gestione di queste piste a livello<br />
modellistico, di realizzazioni di scenari. Poi impartisco lezioni private di modellismo a tutti<br />
coloro che vogliono imparare l'arte del modellismo e non solo, oltre che a realizzare gli scenari<br />
di queste piste stupende.<br />
Abbiamo avuto l'autorizzazione dal centro di Roma per questo tipo di manifestazioni. Inoltre<br />
lavoro presso la Provincia di Bari già da qualche anno come educatore professionale a contratto<br />
(ovviamente non ancora effettivo ma figuro come libero professionista) ed ho preso, tramite la<br />
Provincia di Bari (solo per coloro che la stessa riteneva idonei) un Corso Pratico di Alta Formazione<br />
per le Strategie Educative e di Intervento per l’Autismo di 1° livello”, con l'acquisizione del<br />
metodo ABA. (Apllied Behavior Analysis), educazione strutturata, comunicazione aumentativa,<br />
strategie visive, presso l’Ass.ne Prometeo Onlus in collabrazione con ANGSA Puglia Onlus. Un corso di alta formazione<br />
e specializzazione per ragazzi autistici sui disturbi dell'apprendimento, valutazione ed intervento educativo, che è<br />
adottato dalla suola Erikson, fornitrice di libri e tecniche psicoeducative per le scuole dell'infanzia e non. In materia,<br />
la Erickson è l'unica che si occupa di tutto <strong>il</strong> mondo autistico e le sue problematiche. Ho frequentato a Gallico (RC),<br />
presso una scuola per autistici ed alla fine del corso ( davvero toccante ed istruttivo ) mi hanno conferito un diploma<br />
di alta specalizzazione nel settore, legalmente riconosciuto. Inoltre tutt'ora seguo un ragazzo autistico sempre presso<br />
la stessa Provincia in una scuola superiore qui a Bari, dove stiamo ottenendo grandi risultati.<br />
Insomma m stàc rànn rà fà....<br />
Gianluca Veggia da Bari<br />
Caro Gianluca, leggendo delle tue molteplici attività, di tutto si può dire di te tranne che sei un “disoccupato”.<br />
Tale padre… tale figlio? Saluti al cavaliere, mio amico, e consorte; a te l’augurio di un “sempre avanti e di<br />
più”.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
DALLE NOSTRE ASSOCIAZIONI NEL MONDO<br />
Al Direttore del Giornale<br />
La Commissione Elettorale comunica<br />
quanto segue:<br />
L'assemblea generale <strong>dei</strong> soci svoltasi<br />
venerdi 25 febbraio presso <strong>il</strong> circolo<br />
“A. Grandi” di Chiesanuova indetta per<br />
<strong>il</strong> rinnovo del consiglio direttivo per <strong>il</strong><br />
biennio 2011-12 ha così deliberato:<br />
Presidente Mazzella Rag. Agostino<br />
Vice Presidenti Longo rag. Nicola e<br />
Ciarciello Carmine<br />
Tesoriere/Cassiere Lepore Angelo<br />
Segretaio: Lunghi Luca<br />
Consiglieri Longo Michele, Rainone<br />
Gianni, Zelano Celeste, Cocciardi M.<br />
Alfonso, De Rosa Giovanni e De Luca<br />
Giuseppe.<br />
Sindaci revisori Longo dott. Antonio,<br />
Di Stefano d.ssa Deborah, De Luca<br />
rag. Alessio.<br />
<strong>Il</strong> 7 apr<strong>il</strong>e alle ore 21,30 presso <strong>il</strong><br />
salone parrocchiale in Chiesanova ci<br />
sarà la presentazione del nuovo consiglio<br />
direttivo dell 'ACAP di Prato.<br />
Seguirà un ricco rinfresco.<br />
E' gradita la tua presenza o, in mancanza,<br />
un tuo messaggio da leggere<br />
in quella sede a tutta l'associazione<br />
riunita.<br />
<strong>Il</strong> Presidente Agostino Mazzella<br />
16<br />
Ringrazio vivamente per l’invito <strong>il</strong> nuovo presidente e <strong>il</strong> nuovo direttivo<br />
dell'ACAP di Prato, formulando i miei personali auguri per <strong>il</strong> prosieguo di un<br />
lavoro più che trentennale svolto dalla nostra comunità pratese tesa a far sì<br />
che la nostra identità, le nostre tradizioni, la nostra cultura pannese siano<br />
sempre mantenute ferme nelle coscienze di tutti voi emigrati in Prato ma, ancor<br />
più, in quanto le avete sapientemente e puntualmente inculcate ai vostri figli<br />
e nipoti affinché non andassero perdute col passare inesorab<strong>il</strong>e del tempo.<br />
In questo nuovo direttivo leggo nomi nuovi, figli e nipoti di nostri compaesani<br />
pratesi, ma, anche, <strong>il</strong> ritorno di nomi che hanno fatto la storia dell'associazione<br />
stessa, come i due vicepresidenti Nicola Longo e Carmine Ciarciello, quali<br />
anfitrioni e portatori del loro bagaglio di esperienze di anni di attività sociale:<br />
<strong>il</strong> nuovo che avanza poggiato sulle passate esperienze è <strong>il</strong> giusto equ<strong>il</strong>ibrio per<br />
un ottimale lavoro di insieme.<br />
Un saluto e un ringraziamento lo dedico molto volentieri, in quanto più che<br />
meritato, al direttivo uscente nella persona del Dr. Alfonso Lapolla che bene<br />
ha operato nel suo biennio d'incarico quale presidente.<br />
A tutti voi, pur se a malincuore non posso assicurare la mia presenza fisica;<br />
è più che certa la mia partecipazione con la mente e con lo spirito di un pannese<br />
che, come voi tutti fate, cerca di portare onore alla nostra stirpe, da sempre<br />
e per sempre. Prezioso è <strong>il</strong> vostro lavoro, vera ricchezza per la terra che ebbe<br />
la fortuna di accogliervi e che conferma ed esalta la vostra identità di Pannesi.<br />
Auguri.<br />
<strong>Il</strong> direttore<br />
Spett.le Associazione Culturale “Amici di Panni ” - Prato<br />
Abbiamo veramente gradito la comunicazione che, con tanta cortesia ha voluto<br />
farci dell’avvenuto rinnovo del direttivo dell’ACAP di Prato. I sentimenti di<br />
cordialità, che hanno sempre sostenuto i nostri rapporti, li rinnoviamo con<br />
grande forza, e formuliamo gli auguri più sinceri, a lei sig. Presidente, e a<br />
tutti i nuovi responsab<strong>il</strong>i dell’associazione stessa, per un prosieguo sempre<br />
intenso e armonioso delle attività del sodalizio, alle quali la nostra disponib<strong>il</strong>ità<br />
continuerà ad essere sempre pronta e completa.<br />
Pietro De Michele (direttore del <strong>giornale</strong>)<br />
Antonio Mauriello (consigliere comunale)<br />
Gianni Mastrangelo (maestro della Banda musicale di Panni)<br />
Alfonso Mansol<strong>il</strong>lo (maestro della Banda musicale di Panni)<br />
Sabato 19 Febbraio 2011 l’Associazione Sociale e Culturale di<br />
Panni, ha celebrato <strong>il</strong> suo 34° anniversario dalla fondazione.<br />
di grande successo, con l’accurata cucina gastronomica della sala<br />
di ricevimento Le Parc. Ha visto la presenza di oltre 200 persone<br />
che hanno potuto gustare e apprezzare <strong>il</strong> delizioso e abbondante<br />
menu, ascoltando e ballando con la musica dell’orchestra di Johnny<br />
Capobianco e sua figlia Cristina di stampo Pannese, che hanno<br />
allietato la serata interpretando bellissimi successi antichi e moderni.<br />
Michele Melino, noto cantante nella comunità Italiana di Montreal,<br />
anche lui di chiare origini <strong>pannesi</strong>, richiesto dal pubblico, si è esibito<br />
facendoci ascoltare alcune canzoni del suo vasto repertorio, scatenando<br />
un delirio di applausi.<br />
Durante la serata è stato<br />
onorato con targa Michele<br />
Bianco, in riconoscimento<br />
della sua dedizione all’ASCP, per 33 anni, nelle vesti di Consigliere e<br />
di vice presidente, con devozione e fierezza nel tramandare le nostre usanze<br />
e le nostre tradizioni. Sempre nel corso della serata sono iniziate le iscrizioni<br />
per <strong>il</strong> Panni Exchange, tra non molto dovremmo essere in grado di annunciare<br />
i premiati. Anche quest’anno <strong>il</strong> sorteggio era ricco di bellissimi premi.<br />
Ringraziamo gli sponsor, in particolare Michael Lapolla della RE/MAX<br />
Excellence inc. e la gioielleria EVEREST cherbaka.<br />
Sinceri ringraziamenti dal comitato a tutti i partecipanti e arrivederci al<br />
Da sinistra: <strong>il</strong> Presidente Tony Montecalvo, Michele<br />
Melino e Johnny Capobianco<br />
34° ASCP di Montreal<br />
35° anniversario del 1012.<br />
Rocco Morena da Montreal
17<br />
MAURIELLO E REDAZIONE <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
La A.S.L. di Foggia, in data 18/03/2011, con nota n° 358, ha deliberato <strong>il</strong> rinnovo della convenzione<br />
triennale, fino al 2014, per la gestione ed <strong>il</strong> funzionamento della Casa di Riposo “Santa Maria Stella”<br />
di Panni, già R.S.S.A. (Residenza Socio Sanitaria Assistenziale). La Convenzione, sostenuta fortemente<br />
dall’Ass. Regionale Elena Gent<strong>il</strong>e, con lo schema di accordo contrattuale, sarà sottoscritta a breve,<br />
tra la stessa A.S.L. di Foggia e la società “Pan S.r.l.” della quale lo stesso Comune è socio unico.<br />
Note redazionali sul tema<br />
Nel contempo, <strong>il</strong> 28 marzo, si è inaugurata<br />
una nuova Casa di Riposo (RSSA)<br />
in località Valleverde di Bovino con la<br />
possib<strong>il</strong>ità ospitativa di 60 posti letti<br />
per cui due ricoverati presso la Casa di<br />
Riposo di Panni, hanno, giustamente,<br />
lasciato la Casa vecchia e raggiunto la<br />
Casa nuova nel loro territorio di appartenenza.<br />
(Su questo tema,delicato e<br />
complesso, si è scatenata una vera e<br />
propria battaglia alla ricerca di notizie<br />
provenienti dalla fonte ufficiale, e cioè<br />
dal Comune di Panni, com’è giusto che<br />
sia, e per questo, e solo per questo<br />
motivo, ho messo in atto una vera e<br />
propria campagna al fine di conoscere<br />
gli atti derivanti dal Consiglio Comunale<br />
di Panni nella seduta del 29 novembre<br />
2010, ossia le delibere n. 37 e<br />
n.39, approvate dall’intera maggioranza,<br />
e da qualche esponente della opposizione.<br />
In esse si deliberava la dismissione<br />
delle quote della società Pan s.r.l. e la<br />
uscita del comune dalla Pan Unipersonale,<br />
rappresentata dal sindaco stesso,<br />
e la approvazione di un Piano delle<br />
alienazioni e valorizzazioni immob<strong>il</strong>iari<br />
per eventuale vendita a privati o società<br />
privata, della struttura RSSA Maria<br />
Stella in Panni, per un importo di Euro<br />
1.600.000,00 in risconto a quanto sancito<br />
dalla Legge Finanziaria 2008, attenendosi,<br />
nel primo caso alla legge n.<br />
122/2010 e sue modificazioni, e nel<br />
secondo alla legge n. 112/2008 e sue<br />
modificazioni.<br />
A me, e non soltanto a me, la questione<br />
è parsa di importanza vitale per <strong>il</strong> nostro<br />
paesello e per i tanti locali lavoratori,<br />
specialmente giovani, che da quella<br />
struttura traggono <strong>il</strong> loro sostentamento<br />
per poter continuare a vivere nel paese<br />
e non essere costretti ad emigrare così<br />
come tristemente avvenuto in passato,<br />
decretando, così, la fine del nostro paese.<br />
I mass media, provinciali e regionali,<br />
ovviamente hanno dato grande risalto<br />
a questa delicata situazione, e, certamente,<br />
alla quale io stesso non potevo<br />
non essere interessato, quale giornalista<br />
e pannese.<br />
Dopo m<strong>il</strong>le discussioni e informative<br />
varie sul blo on line del <strong>giornale</strong>, finalmente,<br />
l’8 apr<strong>il</strong>e 2011, lo stesso sindaco<br />
di Panni Ciruolo comunicava che, grazie<br />
all approvazione del Decreto, cosiddetto<br />
M<strong>il</strong>leproroghe, <strong>il</strong> Governo ha prorogato<br />
i termini di scadenza della normativa<br />
in materia e pertanto <strong>il</strong> Consiglio Comunale<br />
soprassedeva ad ogni e qualsiasi<br />
atto derivante dalle due delibere del 29<br />
novembre 2010.<br />
Sempre nella mia veste di giornalista<br />
pannese, e non certamente per fare<br />
cronaca o critica da mercato, chiudo<br />
qui questo argomento che ha suscitato<br />
anche qualche polemica in paese e,<br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
anche, nei miei confronti, come nella<br />
relazione tenuta dal sindaco Ciruolo <strong>il</strong><br />
31 marzo 2010 nella sala cons<strong>il</strong>iare del<br />
Comune e nel suo pubblico comizio<br />
alla popolazione pannese del 4 apr<strong>il</strong>e,<br />
in replica a quello tenuto dal consigliere<br />
della sua maggioranza Antonio Mauriello<br />
<strong>il</strong> giorno prima, <strong>il</strong> quale lo ha, a<br />
sua volta, replicato <strong>il</strong> 10 apr<strong>il</strong>e e così<br />
via.<br />
In sostanza la campagna elettorale per<br />
<strong>il</strong> rinnovo del Consiglio Comunale, che<br />
si terrà nel giugno 2012, è già iniziata<br />
a Panni. Giusto per darne informazione,<br />
<strong>il</strong> prossimo consiglio comunale sarà<br />
formato non più da 12 consiglieri più<br />
<strong>il</strong> sindaco bensì da 10 consiglieri più <strong>il</strong><br />
sindaco, due in meno in rapporto al<br />
continuo diminuire degli elettori. Questo<br />
è un dato che fa ben capire la delicata<br />
situazione in cui versa Panni: non le<br />
polemiche, ma la unione d’intenti e di<br />
volere sono le armi per continuare a far<br />
vivere la nostra Panni.<br />
Tutto ciò che è stato da me trattato sull’<br />
argomento lo si può leggere liberamente<br />
sul <strong>giornale</strong> on line al link:<br />
http://<strong>il</strong>castello-online.blogspot.com<br />
oppure su Facebook:<br />
http://www.facebook.com/pietro.demichele<br />
allo scopo di non fare uso, proprio di<br />
questo <strong>giornale</strong>, che è e resta di tutti i<br />
Pannesi.<br />
<strong>Il</strong> direttore
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
IL PROGETTO EDU.CARE<br />
FOGGIA - EDU.CARE PER PREVENIRE L'ABUSO DI SOSTANZE DEI MINORI<br />
L’obiettivo è di offrire a genitori, insegnanti<br />
ed educatori le competenze per<br />
r<strong>il</strong>evare comportamenti a rischio <strong>dei</strong><br />
ragazzi. Sono 1.318 gli utenti seguiti<br />
dagli operatori del Servizio Territoriale<br />
per le Tossicodipendenze di Foggia.<br />
Di questi, ben 125 hanno un’età<br />
compresa tra i 15 ed i 24 anni. Ragazzi<br />
che abusano di droga, cannabis, alcol,<br />
internet, gioco, eroina. Ragazzi che<br />
hanno sempre più difficoltà a comunicare<br />
con genitori, insegnanti ed adulti,<br />
e che trovano nelle sostanze l’amico<br />
con cui dialogare ed affidare le proprie<br />
ansie. Di qui, la necessità di avviare<br />
programmi di formazione e sostegno<br />
che mirano a non lasciare sole le famiglie<br />
e gli educatori in modo da pre-<br />
La prof. Assunta De Michele dirigente<br />
dell'Istituo scolastico Catalano<br />
<strong>Il</strong> progetto promosso e finanziato dal<br />
Dipartimento Politiche Antidroga della<br />
Presidenza del Consiglio <strong>dei</strong> Ministri,<br />
in collaborazione con l’UNODC è stato<br />
presentato lunedì 7 febbraio 2011<br />
presso la Sala del Tribunale della Dogana<br />
della Provincia di Foggia, in Piazza<br />
XX Settembre, <strong>il</strong> progetto<br />
“EDU.Care”. <strong>Il</strong> Centro di Formazione<br />
dell'International Labour Organization<br />
(ILO – Agenzia specializzata delle<br />
Nazioni Unite) ha ricevuto l'incarico<br />
di operare come Agenzia Esecutiva<br />
per la realizzazione del progetto<br />
EDU.Care, organizzato e coordinato<br />
in Italia dalle Unità operative composte<br />
da formatori dell’ACUDIPA (Associazione<br />
italiana per la cura delle dipendenze<br />
patologiche) punto di riferimento<br />
scientifico nazionale nel campo delle<br />
dipendenze, del MOIGE (Movimento<br />
italiano genitori), una tra le principali<br />
Associazioni di genitori operanti in<br />
Italia e di altre associazioni nazionali.<br />
<strong>Il</strong> progetto è stato <strong>il</strong>lustrato dagli operatori<br />
dell’unità operativa territoriale:<br />
Dr. Luigi De Michele, Dott.ssa Annarita<br />
Spadaccino, Dott.ssa Maria<br />
Cristina Piemontese, Dott.ssa Maria<br />
Pina Lo Mele e Dott.ssa Katia<br />
venire l’approccio all’uso delle sostanze<br />
stupefacenti da parte <strong>dei</strong> minori. Per<br />
questo, anche Foggia è stata inserita tra<br />
le 47 città italiane in cui è partito <strong>il</strong><br />
progetto EDU.Care, l’iniziativa finanziata<br />
dal Dipartimento delle Politiche<br />
Antidroga delal Presidenza del Consi-<br />
D’Em<strong>il</strong>io. Alla presentazione sono<br />
intervenuti: <strong>il</strong> Presidente della Provincia<br />
On. Antonio Pepe, <strong>il</strong> Sindaco di Foggia<br />
Ing. Gianni Mongelli, l’Assessore alla<br />
Cultura e Politiche educative della<br />
Provincia Dott.ssa Maria Elvira Consiglio,<br />
l’Assessore alla Solidarietà e<br />
alle politiche sociali della Provincia<br />
dottor Antonio Montanino, l’Assessore<br />
alle Politiche sociali e alla Famiglia<br />
del Comune di Foggia Dottor Pasquale<br />
Pellegrino, l’Assessore alla Cultura del<br />
Comune di Foggia prof. Matteo Morlino,<br />
<strong>il</strong> Dottor Giuseppe De Sabato<br />
direttore dell’Ufficio scolastico Provinciale<br />
di Foggia, la Dott.ssa Tina De<br />
Michele dirigente scolastico del XIII<br />
Circolo didattico “G. Catalano”, <strong>il</strong><br />
Prof. Dr. Giuseppe Mammana Direttore<br />
del Ser.T. di Foggia e Presidente nazionale<br />
dell’ACUDIPA.<br />
Autorevoli studi epidemiologici evidenziano<br />
che l’Italia figura tra i Paesi<br />
europei con uso elevato di droghe (8<br />
individui su 1000). E l’età <strong>dei</strong> primi<br />
contatti con le “sostanze” è precoce,<br />
al punto che un ragazzo su quattro in<br />
età tra i 15 ed i 19 anni, nell’ultimo<br />
anno ha fatto uso di qualche “sostanza”.<br />
Inoltre, l’età di primo uso delle sostanze,<br />
in particolare alcool e cannabis,<br />
avviene mediamente attorno ai 14 anni.<br />
Con <strong>il</strong> progetto - quadro EDU.Care -<br />
rivolto ai genitori di pre-adolescenti,<br />
agli insegnanti e alle altre figure di<br />
riferimento che operano con i ragazzi<br />
più giovani, nelle scuole, nelle associazioni,<br />
negli oratori, nelle comunità<br />
terapeutiche - <strong>il</strong> Dipartimento delle<br />
Politiche Antidroga della Presidenza<br />
del Consiglio <strong>dei</strong> Ministri intende<br />
dunque rafforzare le competenze educative<br />
<strong>dei</strong> genitori e offrire un sostegno<br />
per un’adeguata prevenzione dell’uso<br />
di sostanze da parte <strong>dei</strong> loro figli.<br />
18<br />
glio e coordinata dalle associazioni<br />
ACUDIPA e MOIGE.<br />
Dieci gli incontri in programma che dal<br />
9 febbraio al 20 marzo si svolgeranno<br />
presso la scuola primaria ‘Catalano’.<br />
L’obiettivo è di offrire a tutti gli attori<br />
che ruotano attorno al mondo <strong>dei</strong> preadolescenti,<br />
le competenze per identificare<br />
ed interpretare i segnali che r<strong>il</strong>evano<br />
eventuali comportamenti a rischio<br />
<strong>dei</strong> ragazzi. Luigi De Michele, coordinatore<br />
Unità Operativa di Foggia, e<br />
Giuseppe Mammana, Direttore Ser.T.<br />
di Foggia, hanno spiegato a Spazio<br />
Sociale le finalità del progetto<br />
'EDU.Care' e l'importanza di fare prevenzione<br />
sin dalle classi primarie.<br />
Em<strong>il</strong>iano Moccia<br />
<strong>il</strong> dr. Luigi De Michele e l'assessore comunale<br />
Pasquale Pellegrino<br />
L’obiettivo è quello di offrire una vera<br />
e propria formazione breve, opportunamente<br />
certificata, volta a creare le<br />
competenze per identificare ed interpretare<br />
i segnali rivelativi nei comportamenti<br />
<strong>dei</strong> ragazzi. Di qui<br />
l’importanza della scelta di questo<br />
nostro territorio, per la sperimentazione<br />
esecutiva del progetto - quadro<br />
EDU.Care.<br />
L’iniziativa è articolata in un ciclo di<br />
10 incontri in programma a Foggia<br />
presso <strong>il</strong> XIII° Circolo “G. Catalano”<br />
di Via Altamura, dal 9 febbraio all’8<br />
apr<strong>il</strong>e 2011, e si svolge in collaborazione<br />
con gli Assessorati alla Cultura<br />
e Politiche Educative e alla Solidarietà<br />
e Politiche Sociali della Amministrazione<br />
provinciale, gli Assessorati alle<br />
Politiche Sociali e alla Famiglia e<br />
All’Istruzione del Comune di Foggia,<br />
l’Ufficio Scolastico Provinciale, “Città<br />
Educativa”, l’Asl della Provincia di<br />
Foggia e con <strong>il</strong> Ser.T di Foggia. La<br />
partecipazione agli incontri è gratuita,<br />
ma i posti disponib<strong>il</strong>i sono limitati. Per<br />
informazioni ed adesioni ci si può rivolgere<br />
al coordinatore dell’U.O. territoriale<br />
di Foggia, Dr. Luigi De Michele<br />
(338-6268790).<br />
Grande la partecipazione, specialmente<br />
di scolaresche foggiane e di addetti ai<br />
lavori nonchè delle più alte istituzioni<br />
della città di Foggia.
19 SINDACATO CISL FNP FOGGIA a cura del Segr. Prov.le Sante Calitri<br />
Federazione Naz.le Pensionati - Via Trento, 42 - Foggia - Tel 0881/724400 - Fax 0881/728937<br />
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
IL SINDACATO DENUNCIA L’INEFFICIENZA<br />
DELLO STATO SOCIO-SANITARIO-ASSISTENZIALE<br />
Mi preme riportare<br />
una gravosa riflessione:<br />
è tutto quieto;<br />
è pace intorno a noi<br />
in questo nostro<br />
Paese. Ma proviamo<br />
ad allungare lo<br />
sguardo, <strong>il</strong> pensiero;<br />
giriamoci intorno…<br />
e ci accorgiamo di<br />
essere circondati da<br />
un succedersi di guerre; guerre in<br />
Paesi lontani dell’Estremo Oriente<br />
e guerre in Paesi vicini a noi: Libia,<br />
Egitto, Tunisia, Siria e così via; popolazioni<br />
in rivolta alla ricerca della<br />
democrazia, della libertà, della giustizia<br />
umana.<br />
Conflitti contro la dittatura; uccisioni,<br />
morti, feriti. La gente scappa, fugge,<br />
giunge sulle nostre coste italiane;<br />
sono i profughi che si avventurano<br />
in un mare in tempesta di notte per<br />
sfuggire alle guerre, per non essere<br />
uccisi, per salvarsi. E’ non di meno<br />
e la sorte di migranti presi dalla grande<br />
fame nei loro Paesi, ove manca<br />
<strong>il</strong> lavoro e giustizia sociale.<br />
Questo scenario ci induce a considerare<br />
quanto grande è <strong>il</strong> valore della<br />
libertà: è la ricchezza dell’essere<br />
umano. Libertà, quella stessa libertà,<br />
che oggi l’Italia nel suo 150° anniversario<br />
dell’Unità celebra, festeggia.<br />
Difendiamola!<br />
Ben diverso <strong>il</strong> nostro status; grazie<br />
alla volontà e allo sforzo del Popolo<br />
italiano, ma che reclama sul piano<br />
della dignità umana uno stato democratico<br />
contro le mafie, la ndrangheta,<br />
la camorra, le tangenti, contro<br />
la micro e la macro criminalità organizzata,<br />
contro gli abusi, gli stupri,<br />
contro la burocrazia, contro<br />
l’<strong>il</strong>legalità.<br />
Fenomeni di forte degrado morale,<br />
sociale, culturale, che si manifestano<br />
in un mondo ove manca <strong>il</strong> lavoro<br />
e la solidarietà.<br />
Sembrava che la crisi finisse presto<br />
nel nostro Paese… in un Paese già<br />
sofferente sul piano della crescita<br />
economica, crescita lenta, impercettib<strong>il</strong>e,<br />
quasi zero; <strong>il</strong> cui termometro,<br />
riferito allo sv<strong>il</strong>uppo industriale,<br />
commerciale, artigianale, all’intera<br />
economia, da tempo dava segnali<br />
di incertezza, che oggi si tramutano<br />
vorticosamente in una reale forte<br />
perdita di posti di<br />
lavoro per tanti<br />
lavoratori; in un<br />
vistoso quanto<br />
vasto bacino di<br />
cassintegrati; in<br />
una incisiva limitazione<br />
di consumi,<br />
dagli alimenti<br />
all’abbigliamento e<br />
a quelli di maggiore<br />
necessità; in un arretramento<br />
di erogazione di servizi assistenziali;<br />
in una riduzione di interventi sociosanitari<br />
verso la collettività; in un<br />
grave rialzo <strong>dei</strong> prezzi e delle tariffe;<br />
in una costante perdita del potere<br />
di acquisto <strong>dei</strong> salari e delle pensioni.<br />
E’ crisi non più per i soli ceti bassi<br />
bensì anche per i medio alti, aprendosi<br />
così l’abisso sempre più consistente<br />
tra i poveri, sempre più poveri,<br />
e i ricchi sempre più ricchi. Una economia<br />
malata non si guarisce con<br />
supporti a basso potenziale su percorsi<br />
litigiosi della politica. La si<br />
vince creando posti di lavoro, dando<br />
occupazione ai giovani e meno giovani,<br />
garantendo agli anziani qualità<br />
di vita ed ai pensionati tranqu<strong>il</strong>lità<br />
e sicurezza economica; al mondo<br />
femmin<strong>il</strong>e stab<strong>il</strong>ità di lavoro e tempi<br />
di conc<strong>il</strong>iazione di lavoro e famiglia;<br />
agli immigrati di colore e non – tanta<br />
solidarietà; ai non autosufficienti una<br />
sanità efficace, efficiente dalle prestazioni<br />
immediate e certe in ospedale,<br />
nelle case di cura, nelle case<br />
di riposo, nei centri diurni, nelle residenze<br />
sanitarie assistenziali.<br />
Oggi, siamo di fronte ad una concezione<br />
del Welfare centrato sul contenimento<br />
della spesa, sui tagli ai<br />
Comuni, alle Provincie alle Regioni<br />
che significano riduzione <strong>dei</strong> servizi<br />
ai cittadini; tagli alle risorse per le<br />
infrastrutture; tagli ai finanziamenti<br />
per <strong>il</strong> Mezzogiorno; un Welfare centrato<br />
su una concezione neoliberista<br />
che rischia di liquidare definitivamente<br />
i p<strong>il</strong>astri fondamentali del sistema<br />
di protezione sociale, senza<br />
adeguate risorse, scardinando <strong>il</strong> rapporto<br />
intergenerazionale tra giovani<br />
e anziani.<br />
La forte crescita della domanda di<br />
socializzazione, di integrazione, di<br />
prestazioni rende indispensab<strong>il</strong>e la<br />
costruzione del sistema delle tutele<br />
sociali adattando <strong>il</strong> nuovo Welfare<br />
alle condizioni ed alle esigenze indotte<br />
dalla modernizzazione della<br />
società, dell’economia e del lavoro,<br />
traguardando <strong>il</strong> sistema verso nuovi<br />
equ<strong>il</strong>ibri tra i principi di efficienzaefficacia<br />
e quelli della giustizia,<br />
dell’equità e della solidarietà.<br />
<strong>Il</strong> sindacato rivendica sul territorio<br />
<strong>il</strong> riordino ospedaliero, <strong>il</strong> sistema,<br />
l’appropriatezza delle prestazioni,<br />
<strong>il</strong> superamento degli sprechi e delle<br />
diseconomie arginando la mob<strong>il</strong>ità<br />
di pazienti ricorrenti a strutture di<br />
altre regioni; <strong>il</strong> sindacato rivendica<br />
una reale stima delle risorse da assegnare<br />
al fondo sanitario nazionale<br />
per garantire effettivamente ai cittadini<br />
i livelli essenziali di assistenza<br />
su tutto <strong>il</strong> territorio nazionale con<br />
carattere universale e solidaristico<br />
del sistema e l’uniformità di erogazione<br />
delle prestazioni; rivendica<br />
energicamente <strong>il</strong> superamento delle<br />
lunghe liste di attese; rivendica <strong>il</strong><br />
rispetto della pianta organica per <strong>il</strong><br />
personale medico, paramedico, aus<strong>il</strong>iario<br />
e della incidenza del numero<br />
<strong>dei</strong> posti letto negli ospedali.<br />
<strong>Il</strong> sindacato si è spinto e speso sul<br />
territorio per fronteggiare ed arginare<br />
gli aumenti <strong>dei</strong> tributi locali-dalla<br />
addizionale IRPEF alla tassazione<br />
ICI, TARSU,Tariffe, trasporto, tassa<br />
di scopo, consulenze esterne – estendendo<br />
interventi sulla politica abitativa,<br />
sui centri polivalenti, sul segretariato<br />
sociale, sulla consulta <strong>dei</strong><br />
cittadini, sui soggiorni climatici, sul<br />
tempo libero, sulle politiche riferite<br />
al sostegno della persona e della famiglia,<br />
di cui oggi tanto si parla e<br />
poco si fa, sulle dipendenze,<br />
sull’abuso e sul maltrattamento, sulla<br />
salute mentale, sui minori, sugli anziani;<br />
e costruendo e realizzando i<br />
piani sociali di zona negli 8 ambiti<br />
socio-sanitari distrettuali della Capitanata<br />
per assicurare un sistema integrato<br />
fondato sull’assistenza domic<strong>il</strong>iare<br />
sulla deospedalizzazione, sui<br />
progetti personalizzati, sugli impegni<br />
culturali dell’anziano – dall’uso del<br />
computer alla frequenza della università<br />
della terza età ai corsi di prevenzioni<br />
e di cura e sull’inserimento<br />
nel mercato del lavoro <strong>dei</strong> soggetti<br />
diversamente ab<strong>il</strong>i e <strong>dei</strong> disoccupati<br />
al limite della sopravvivenza.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
<strong>LA</strong> MIA VITA CON PAPA’ Capitolo VIII - di Lucia Manuppelli<br />
Riprendiamo la pubblicazione del<br />
libro della nostra compaesana Lucia<br />
Manuppelli sospeso nei numeri precenti<br />
a motivo di spazio. Ci scusiamo<br />
con l’autrice e i lettori tutti.<br />
<strong>LA</strong> TERRA<br />
Mio padre oltre alla famiglia e al lavoro<br />
aveva un altro grande amore: la terra.<br />
Frequentavo la terza elementare quando<br />
papà comprò un piccolo appezzamento<br />
di terreno in contrada “La<br />
mezzana” poco distante dal nostro<br />
paese.<br />
Era una vera petraia, ripida ed inospitale,<br />
ma papà, con caparbietà ed entusiasmo,<br />
la bonificò trasformandola in<br />
un vero giardino: ne aveva fatto spianare<br />
la parte più bassa, terrazzare la<br />
metà più ripida, aveva ut<strong>il</strong>izzato uno<br />
spuntone di roccia come sostegno naturale<br />
per una piccola ma accogliente<br />
casetta col tetto di travi e paglia; le<br />
pietre ovunque disseminate divennero<br />
muri contenitivi e protettivi del terreno<br />
ben lavorato e fert<strong>il</strong>issimo.<br />
Piante da frutto e fiori di tutti i tipi<br />
rallegravano l’ambiente, un solo albero<br />
rimase a ricordo del primitivo stato<br />
del terreno: un grande castagno dal<br />
tronco cavo in cui, bambina gioiosa,<br />
giocavo.<br />
Era la porta di un mondo fatato a cui<br />
potevo accedere soltanto io ed in esso<br />
vivere m<strong>il</strong>le avventure, novella “Alice<br />
nel paese delle meraviglie”.<br />
Tra le foglie ai piedi dell’albero cercavo<br />
i ricci chiusi a palla ed ognuno<br />
si trasformava in un personaggio della<br />
storia che mi inventavo: erano principesse<br />
bellissime, orride streghe, cavalieri<br />
intrepidi, matrigne cattive che si<br />
muovevano nello spazio angusto reso<br />
immenso dalla mia fantasia. Mia madre<br />
mi lasciava tranqu<strong>il</strong>la e, quando<br />
tornavo accanto a lei, mi chiedeva<br />
sorridendo quali nuovi amici mi avevano<br />
fatto compagnia.<br />
Quel terreno divenne mèta delle scampagnate<br />
estive di noi fratelli insieme<br />
ad amici e parenti tanto era accogliente<br />
e fac<strong>il</strong>e da raggiungere.<br />
Un giorno d’estate io e mio cugino<br />
Donato,figlio di zio Peppino <strong>il</strong> fratello<br />
più piccolo di mia madre caduto in<br />
guerra, decidemmo di fare una gita<br />
alla mezzana.<br />
Davanti alla casetta papà aveva lasciato<br />
un ampio spiazzo arredato da un rustico<br />
tavolo di pietra e sed<strong>il</strong>i ricavati<br />
da grossi tronchi, su di una roccia<br />
aveva creato un rudimentale piano<br />
cottura e noi, imitando i “grandi” cercammo<br />
di prepararci la “ciambotta”,<br />
un piatto tipico del nostro paese a base<br />
di verdure e certo non ci mancava la<br />
materia prima nell’angolo tenuto ad<br />
orto.<br />
Eravamo piccoli (io non avevo ancora<br />
nove anni) e per entrambi era la prima<br />
esperienza culinaria: convinti di esserne<br />
all’altezza ci improvvisammo cuochi,<br />
ma alla fine ciò che avevamo<br />
preparato era, senza ombra di dubbio,<br />
disgustoso e lo buttammo dietro una<br />
siepe nel tentativo di nascondere <strong>il</strong><br />
nostro insuccesso.<br />
L’indomani i miei genitori trovarono<br />
le nostre evidenti tracce ed, anche se<br />
avevano ben capito chi erano gli artefici<br />
di quella marachella, non ci rimproverarono<br />
apertamente ma mio padre<br />
commentò l’accaduto, in nostra presenza,con<br />
una frase canzonatoria:<br />
“Devono essere stati due ragazzi stupidi:<br />
invece di cogliere qualche bella<br />
zucchina tenera, hanno cercato di cuocere<br />
quella dura destinata alla<br />
semenza”.<br />
Io e Donato ci guardammo bene dal<br />
confessare la nostra colpa, certamente<br />
non volevamo apparire stupidi ai suoi<br />
occhi, ma non ripetemmo più bravate<br />
del genere.<br />
Papà era orgoglioso della trasformazione<br />
apportata a quel terreno e non<br />
si stancava mai di dire che era una sua<br />
creatura e che i prodotti di quella piccola<br />
proprietà erano i migliori che<br />
avesse mai assaggiato.<br />
L’attaccamento alla terra era una componente<br />
fondamentale del suo carattere<br />
a cui non sapeva rinunciare neanche<br />
a tanti ch<strong>il</strong>ometri di distanza.<br />
Era tanto importante per lui che spesso,<br />
insieme a mia madre, partiva da Napoli<br />
<strong>il</strong> sabato pomeriggio per curare<br />
<strong>il</strong> vigneto a Panni in contrada l’Avella<br />
poco distante dalla stazione ferroviaria<br />
del nostro piccolo paese; era un vigneto<br />
a spalliera che aveva piantato <strong>il</strong> suo<br />
bisnonno ed a cui era legato affettivamente<br />
perché da bambino si recava<br />
spesso con suo padre.<br />
Aveva preso accordi con alcuni operai<br />
che lo aiutavano nei vari lavori e ritornava<br />
a Napoli con l’ultimo treno di<br />
domenica, rincasando a notte alta.<br />
Questo mi faceva sentire un po’ in<br />
colpa ma egli era così felice e così<br />
organizzato che suscitava ammirazione;<br />
era tanto orgoglioso <strong>dei</strong> frutti e del<br />
vino che produceva da sembrare un<br />
bambino fiero del suo bel giocattolo<br />
nuovo.<br />
Anche mio fratello Costanzo, concluso<br />
<strong>il</strong> servizio di leva viveva con noi a<br />
Napoli ed aveva iniziato la sua professione<br />
di insegnante in un piccolo paese<br />
alle falde del Vesuvio, mentre continuava<br />
a frequentare l’università.<br />
Egli era generoso nei miei riguardi,<br />
20<br />
oltre a confrontarsi spesso con me sul<br />
piano didattico ed a partecipare con<br />
interesse alla mia vita universitaria,<br />
mi faceva tanti regali, le borsette più<br />
belle me le regalava lui: rivestiva con<br />
gioia <strong>il</strong> ruolo del fratello maggiore che<br />
coccolava la sorellina più piccola anche<br />
se, ormai, io ero cresciuta.<br />
C’era armonia nella nostra famiglia;<br />
si cercava di affrontare ogni problema<br />
insieme e se bisognava rinunciare a<br />
qualcosa, ognuno lo faceva senza farlo<br />
pesare agli altri.<br />
L’anno successivo, però, Costanzo<br />
decise di interrompere i suoi studi (gli<br />
mancavano ancora pochi esami per<br />
laurearsi in lingue straniere), perché<br />
gli pesava la lontananza dalla sua ragazza<br />
e voleva sposarsi: era fidanzato<br />
da diversi anni con una cugina di Pino,<br />
figlia di zio Luigino, fratello di sua<br />
madre.<br />
Era l’unico zio da parte materna ed<br />
era molto affezionato a suo nipote e<br />
nutriva anche per me sentimenti di<br />
stima e considerazione.Costanzo ed<br />
Anna si sposarono nell’estate del mio<br />
terzo anno accademico e si stab<strong>il</strong>irono<br />
a Foggia.<br />
La mia esperienza universitaria proseguiva<br />
positivamente, frequentavo con<br />
interesse e desiderio di apprendere le<br />
varie lezioni ed ero in corso con gli<br />
esami: avevo imposto a me stessa di<br />
laurearmi entro i quattro anni previsti<br />
e, perciò, cercavo di non perdere tempo.<br />
Alla fine del primo anno accademico<br />
avevo conosciuto una ragazza che veniva<br />
da Bolzano, anche se di origini<br />
campane, iscrittasi al mio stesso Magistero<br />
perché, fidanzata con un giovane<br />
medico napoletano, prevedeva<br />
di sposarsi e trasferirsi definitivamente<br />
a Napoli.<br />
Si chiamava Laura Lauri e, durante<br />
l’attesa per sostenere un esame, proprio<br />
quando avrebbe dovuto presentarsi,<br />
si era fatta prendere da un attacco<br />
di panico e voleva andare via; io che<br />
sarei stata chiamata più tardi<br />
l’avvicinai e, dimenticando la mia<br />
ansia, la sostenni, l’aiutai a ridimensionare<br />
le sue paure e la convinsi a<br />
sostenere l’esame che superò con un<br />
ottimo voto.<br />
Mi fu grata ed aspettò che io affrontassi<br />
la mia prova per festeggiarne insieme<br />
<strong>il</strong> buon esito.<br />
Iniziò così la nostra amicizia sincera<br />
e disinteressata.<br />
Lei era in pensione proprio di fronte<br />
al Magistero, aveva una camera ampia<br />
e ben arredata ma le mancava la sua<br />
famiglia e cercava, come me a Foggia,<br />
un’amicizia vera!<br />
continua nel prossimo numero
21<br />
In un paesino montano delle Puglie,<br />
viveva un giovane dottore, di nob<strong>il</strong>e<br />
stirpe e un vecchio saggio farmacista,<br />
<strong>il</strong> quale cercava in tutti i modi di dare<br />
buoni consigli al giovane, bello come<br />
un Apollo ed aitante come un<br />
Adone, spesso faceva delle<br />
sciocchezze specialmente con<br />
le donne.<br />
<strong>Il</strong> paesino era troppo piccolo<br />
per lui, perciò, prima o poi,<br />
avrebbe combinato qualche<br />
guaio.<br />
bisogno di essere visitato, lo<br />
chiamava in casa chiedendo <strong>il</strong><br />
suo intervento. La parcella<br />
veniva saldata a fine d’anno<br />
e precisamente l’8 d settembre,<br />
a Santa Maria si pagavano tutti i debiti.<br />
Tutti i clienti o erano stati visitati<br />
perché ammalati o sani pagavano tutti<br />
la stessa parcella, in frumento, generalmente<br />
grano di 1° qualità, quello<br />
meno buono veniva dato al barbiere.<br />
La vita in quel paese scorreva monotonamente,<br />
sempre uguale, d’inverno<br />
e d’estate. Un giorno d’estate particolarmente<br />
caldo ed afoso, <strong>il</strong> dottorino,<br />
così lo chiamavano data la sua giovane<br />
età, faceva <strong>il</strong> solito giro per <strong>il</strong> borgo,<br />
si imbatté in una graziosa, prosperosa<br />
e sensuale giovanetta Maria detta<br />
“cento bellezze”. Orfana di entrambi<br />
i genitori aveva però quattro fratelli,<br />
sposati ed onesti lavoratori. Maria<br />
viveva sola in una stanza che fungeva<br />
da camera da letto, cucina, deposito<br />
di granaglie varie che produceva in<br />
un suo campicello e da ov<strong>il</strong>e con una<br />
capra di sua proprietà.<br />
Nonostante tutto, quella stanza era<br />
pulita e decorosa. Un giorno, verso<br />
mezzogiorno, <strong>il</strong> dottorino, accompagnato<br />
dal suo cane, stava per intraprendere<br />
<strong>il</strong> cammino di ritorno da<br />
“capabbasce” a “capammonte” e cioè<br />
dal cupone verso la parte alta del paese,<br />
quando: “Buongiorno signorina!”,<br />
<strong>il</strong> dottore. La ragazza: “Bon<br />
giorno a Signorì”. <strong>Il</strong> dottore: come<br />
mai di ritorno dalla campagna a così<br />
buon ora? Ti senti poco bene? Hai<br />
bisogno di una visita? La ragazza,<br />
tirandosi con civetteria la gonna sopra<br />
le ginocchia mise in mostra due cosce<br />
ben tornite ed affusolate, rispose: “<br />
Sono rientrata anzitempo perché oggi<br />
faceva troppo caldo”. Così dicendo<br />
con una certa malizia sventolava la<br />
sua gonna facendosi aria. Quel gesto<br />
di civetteria forse fatto senza alcuna<br />
furbizia eccitò la fantasia del dottorino,<br />
<strong>il</strong> quale accecato da una forte libidine,<br />
prendendola per un braccio, la sollevò<br />
IL DOTTORINO <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
di Diego Gesualdi (Brescia) che precisa: fatti e i personaggi citati in questo racconto sono frutto della mia fantasia.<br />
dalla sedia e dolcemente e voluttuosamente<br />
la trascinò in casa dicendo<br />
“giacchè sono qua è buona cosa farti<br />
una visita accurata”. La fece sdraiare<br />
sul letto e amorevolmente la svestì dai<br />
suoi poveri cenci. La fanciulla,<br />
rimasta nuda, apparve in tutta<br />
la sua incantevole bellezza.<br />
Maria, storfita da quelle carezze<br />
voluttuose non capì più<br />
nulla e si lasciò andare incondizionatamente<br />
alle voglie<br />
sensuali del dottorino. Quando<br />
si riebbe, <strong>il</strong> signorino era<br />
sparito , ella capì che qualcosa<br />
di magico le era accaduto e in<br />
cuor suo sperò che si ripetesse<br />
ancora, tanto era stato magnifico.<br />
Non si rese conto che la sua<br />
purezza, la sua verginità era stata oggetto<br />
di un atto inconsulto e volgare<br />
del nob<strong>il</strong> uomo. Tutto sommato era<br />
accaduto qualcosa di meravigliosamente<br />
bello e Maria era troppo bella<br />
perché <strong>il</strong> dottore la lasciasse in pace,<br />
infatti quasi tutti i giorni <strong>il</strong> dottorino<br />
le faceva visita e gli amplessi sempre<br />
più vogliosi e libidinosi si ripetevano<br />
e si prolungavano sempre più. <strong>Il</strong> paese<br />
è piccolo, la gente mormora e alcune<br />
voci giunsero anche in farmacia. <strong>Il</strong><br />
farmacista si allarmò e fece una severa<br />
paternale al dottorino:” Don Giuvà,<br />
stai attento perché tanto va la gatta al<br />
alrdo finchè ci lascia lo zampino! Se<br />
resta incinta so cazzi tuoi”. <strong>Il</strong> giovane:<br />
“ Don Pipì, tu sai che noi abbiamo<br />
studiato anche ginecologia, so quando<br />
è feconda e quando no e poi ho preso<br />
tutte le precauzioni, Maria è troppo<br />
appetitosa e tanto sensuale che non<br />
posso più farne a meno”.<br />
Sembrava che tutto scorresse monotonamente,<br />
quando Don Giovannino si<br />
presentò dal farmacista e con una faccia<br />
cadaverica annunciò: “ Don Pipì,<br />
Maria è incinta!”. Egli si afflosciò<br />
sulla sedia scoppiando in un pianto<br />
dirotto: “ Devi aiutarmi, tu che sei<br />
tanto saggio qualcosa devi inventare.<br />
Povero me! Quando lo verranno a<br />
sapere i suoi fratelli mi faranno la<br />
pelle, aiutatemi!”. Don Pipì: “<br />
Cercherò di fare qualcosa per te. Ora<br />
che ci penso bisogna dotare Maria di<br />
una ricchissima dote e poi <strong>il</strong> merlo lo<br />
troverò io. “Fate voi”. Rispose Don<br />
Giovannino.” Metto a disposizione 4<br />
tomoli di terra alla Contrada Salaconi<br />
e biancheria a 12, cioè 12 lenzuola,<br />
12 tovaglie ecc..<br />
Una domenica mattina un povero bracciante<br />
agricolo scendeva lungo <strong>il</strong> corso,<br />
passando davanti al farmacista<br />
salutò questi rispettosamente e <strong>il</strong> farmacista:<br />
“ Ne Nicò, andò vai?”. “<br />
Sono andato a Messa e mò vac fore<br />
a fa coccosa”. “ Nicò, come mai non<br />
hai ancora pensato di prendere moglie?”.<br />
“Si, ciagghie pensat…ma che<br />
ciagghia rà ra mangià se ie teng sul<br />
l’uocchie pe chiange tant so puuriedd<br />
?”. “ Be! – rispose <strong>il</strong> farmacista – io<br />
avrei da proporti una buona sorte, tu<br />
lo sai che io ho una grande stima di<br />
te e perciò ti chiamo spesso a lavorare<br />
nei miei poderi”. <strong>Il</strong> farmacista cercava<br />
di indorare la p<strong>il</strong>lola e accattivarsi la<br />
sua simpatia. “Fra le fanciulle che<br />
conosco ci sarebbe Maria “cento<br />
bellezze” , è giovane, bella ed ha una<br />
ricca dote, potresti sistemarti per tutta<br />
la vita. Se vuoi, le porto io<br />
l’ambasciata, dato che la conosco<br />
molto bene perché spesso viene a casa<br />
mia ad aiutare mia moglie nei lavori<br />
domestici e, quindi, c’è una certa fam<strong>il</strong>iarità.<br />
Risposta: “Facite vuie”.<br />
Quando Maria ricevette l’ambasciata<br />
capì al volo perché si scomodasse<br />
tanto <strong>il</strong> farmacista ed anche perché <strong>il</strong><br />
vecchio, sib<strong>il</strong>linamente, le fece capire<br />
che era meglio per lei che non si sapesse<br />
chi fosse <strong>il</strong> padre del bambino<br />
che portava in seno. Solo allora si rese<br />
conto che la sua purezza fisica e morale<br />
valeva solamente 4 tomoli di terra.<br />
Era disperata, voleva gridare al mondo<br />
intero che lei si era data in un momento<br />
di debolezza ma che poi era subentrato<br />
<strong>il</strong> sentimento più bello: “l’<br />
Amore”. In quel momento voleva farla<br />
finita, ma le parole persuasive del<br />
farmacista e l’amore per <strong>il</strong> bimbo che<br />
portava in grembo la indussero a malincuore<br />
ad accettare la proposta del<br />
vecchio don Pipì. <strong>Il</strong> dottorino di nascosto<br />
fornì la dote a Maria come<br />
avevano stab<strong>il</strong>ito con <strong>il</strong> farmacista e<br />
<strong>il</strong> matrimonio si celebrò. Sembrava<br />
che tutto procedesse per <strong>il</strong> meglio,<br />
quando una mattina Nicola , con un<br />
bambino appena nato, avvolto in um<strong>il</strong>i<br />
panni, si presentò in farmacia e depositando<br />
“<strong>il</strong> fagottino” disse: “ Questo<br />
è vostro figlio caro don Pipì, perché<br />
io ho sposato Maria esattamente 4<br />
mesi fa, una donna per fare un figlio<br />
impiega esattamente 9 mesi. <strong>Il</strong> farmacista,<br />
senza scomporsi minimamente,<br />
rispose: “ Nicò, tu sei andato a scuola<br />
e so che sai fare i conti, dimmi, dunque,<br />
4 mesi e mezzo di giorno più 4<br />
mesi e mezzo di notte, quanto fanno?”<br />
Nicola: “Già…nove! E perciò <strong>il</strong> figlio<br />
è mio, ecco perché mi somiglia un<br />
poco.”<br />
E tutto finì bene come Dio volle.
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
<strong>PANNI</strong> SI RACCONTA dal sito www.montesario.altervista.org<br />
Ero affascinato da questo gioco.<br />
Desideravo farlo anch’io, ma i ragazzi<br />
più grandi non mi permettevano neanche<br />
di avvicinarmi - Uagliò, vattìnne,<br />
ljévete ra qua se no te spccàme<br />
la facce – mi urlavano contro.<br />
La modalità principale del gioco consisteva<br />
semplicemente nel battere lu<br />
tàmmere, un piccolo pezzo di legno<br />
appuntito alle estremità, e a lanciarlo<br />
<strong>il</strong> più lontano possib<strong>il</strong>e.<br />
Giocavano in due, in tre e anche in<br />
quattro e più.<br />
Incominciava a tirare, a battere, chi<br />
aveva la fortuna di “uscire” per primo<br />
nella conta, chi indovinava <strong>il</strong> pari e<br />
dispari combinando la somma delle<br />
dita delle mani.<br />
Giocavano a volte in un modo altre<br />
in maniera e regole diverse e, per questo<br />
motivo, quasi sempre <strong>il</strong> gioco finiva<br />
in una vera e propria rissa.<br />
Chi eccelleva nel gioco era Tonino<br />
che con scioltezza riusciva sempre a<br />
colpire nel punto giusto lu tàmmere<br />
e a farlo volare alto ed io ne seguivo<br />
affascinato la traiettoria a bocca aperta<br />
e con gli occhi spalancati.<br />
Tonino era <strong>il</strong> mio idolo: “Voglio diventare<br />
bravo come lui” – mi ripetevo<br />
Belli, belli: Da bambino,<br />
da giovane, da maturo,<br />
da vecchio... tutti presenti<br />
nella mente!<br />
Perché fanno parte di una<br />
vita vissuta…<br />
Piccoli…piccoli ricordi,<br />
ma indeleb<strong>il</strong>i…<br />
Sei o sette anni matrimonio<br />
di zio RUGGIE-<br />
RO e zia FILOMENA,<br />
dovevo fare <strong>il</strong> paggetto, portare loro<br />
le fedi precedendo <strong>il</strong> corteo degli invitati:<br />
ero tutto bello, pulito, elegante,<br />
con un completo bianco da far invidia<br />
a tutti i bambini presenti.<br />
<strong>Il</strong> corteo partiva dal negozio di nonno<br />
LEONE… (IL LEONE NON SI VIN-<br />
CE!).<br />
Tutto andò bene fino ai quattro cantoni<br />
quando vidi lo scalino del<br />
negozio di ZIO CICCILLO<br />
MASTALESIO ed ebbi la<br />
bella idea di sedermi.<br />
Immaginate zio RUGGIE-<br />
RO!!!! Ma che fai?<br />
Mi sono stancato… le fedi<br />
pesano troppo!!<br />
Tutto <strong>il</strong> corteo si era bloccato,<br />
ci volle un bel po’ per<br />
Lu Tàmmere metri<br />
continuamente. Un giorno, un felice<br />
giorno, tataranne -<strong>il</strong> nonno- mi<br />
chiamò e mi disse: “Ggiuuà, agghi<br />
preparáte pe te stu tàmmere, l'agghi<br />
fatte cu re mmane mèje, ma lu scazzematjédde<br />
(folletto) re la<br />
spaccazze l’à ffatte arrevendá<br />
fatate: quiste tàmmere face<br />
quédde ca vuó tu e vole<br />
lundane lundane”.<br />
Cominciai a giocare da solo,<br />
di nascosto, senza farmi vedere<br />
dagli altri ragazzi e stando attento a<br />
non lanciare troppo lontano lu tàmmere<br />
per non perderlo. In verità <strong>il</strong> pezzo<br />
di legno che avrebbe dovuto volteggiare<br />
leggero per poi planare a cento<br />
22<br />
di distanza rimaneva immob<strong>il</strong>e<br />
ai miei piedi.<br />
Ero troppo contento per pensare che<br />
<strong>il</strong> nonno avesse potuto dirmi una piccola<br />
bugia e mi divertivo molto a giocarci.<br />
Emigrato da Panni, da ragazzo<br />
ad altri ragazzi ho insegnato <strong>il</strong> gioco<br />
e, con loro, di vetri delle finestre ne<br />
abbiamo rotti tanti; sì perché <strong>il</strong><br />
“legnetto appuntito” quando volava<br />
faceva danni e spesso, al nostro paesello,<br />
si sentiva dire da qualcuno<br />
“sònghe passate pe nnande a qquiddi<br />
uagliune ca jucàvene a ttàmmere e<br />
nu tàmmere me l'agghi abbuscáte<br />
nfrónde”.<br />
Dal dottore, però, non ci andava nessuno,<br />
né i grandi né noi ragazzi per<br />
non essere presi in giro o<br />
sgridati, ma, dal vetraio ci<br />
andavano in tanti. Secondo me,<br />
<strong>il</strong> nome giusto del gioco doveva<br />
essere “<strong>Il</strong> gioco del vetraio”<br />
perché solo lui ci guadagnava.<br />
Non ci crederete, ma io ci gioco<br />
ancora con soddisfazione e lu tàmmere<br />
che mi regalò <strong>il</strong> nonno ora vola<br />
lontano dove voglio io. Non più nelle<br />
strade, ma solo nei miei sogni.<br />
Al Monte<br />
Ricordi… Ricordi… Ricordi<br />
riprendere la via della<br />
Chiesa…<br />
POI: Panni, chi poteva<br />
cresceva <strong>il</strong> maiale per<br />
ammazzarlo nei mesi<br />
freddi ed era la provvista<br />
per tutta la famiglia per<br />
l’inverno.<br />
Quello della mia famiglia<br />
si cresceva nel portone<br />
con la sorella di mia<br />
madre, zia CLELIA, e tutti i pomeriggi<br />
si chiudeva la porta del Portone ed<br />
<strong>il</strong> maiale si lasciava libero a bere, mangiare<br />
e C***** mentre io e le mie<br />
cuginette, MARIA ROSARIA E<br />
CONCETTINA, ci divertivamo con<br />
i soliti giochi di bambini, si rideva e<br />
si scherzava pur sapendo che alla fine<br />
toccava a noi pulire <strong>il</strong> tutto….<br />
Non sempre, però, riuscivamo<br />
a passare <strong>il</strong> tempo<br />
allegramente, a volte era una<br />
vera noia, non si riusciva a<br />
trovare un gioco che piacesse<br />
a tutti.<br />
In uno di questi giorni di<br />
noia, dissi alle mie cugine:<br />
VOLETE VEDERE CHE<br />
FACCIO UN GIRO SUL<br />
MAIALE?<br />
<strong>Il</strong> solito buffone - dissero -<br />
senza esitare presi la rincorsa e salii<br />
sul groppone del maiale. Afferrato <strong>il</strong><br />
poverino per le orecchie, riuscii a cavalcarlo…<br />
per un attimo, solo fino<br />
a che non rotolai per terra come da<br />
previsioni.<br />
Non vi dico che male!!...<br />
La cicatrice al mento la porto ancora…<br />
Felice Cocciardi da Stresa
23<br />
<strong>PANNI</strong> SI RACCONTA dal sito www.montesario.altervista.org <strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
UNA SERA DI NOVEMBRE<br />
Come faccio a dimenticare quella sera…?<br />
Ancora oggi mi torna in mente, e così,<br />
spesso la racconto ai nipotini:<br />
Era <strong>il</strong> mese di novembre di tanti anni<br />
fa e una sera, saranno state all’incirca<br />
le 8, mia madre mi chiese di andare da<br />
zio Antonio che abitava a qquarte re<br />
fahugne e io me lo ricordo bene lo zio,<br />
una bravissima persona, con una mula<br />
albina che i più vecchi certamente non<br />
hanno dimenticato…<br />
Mia madre mi chiamò e mi disse :<br />
- Uagliò, Peppì , va andò zì Ndònje,<br />
va e sèende se craje vène a li Rascahátte<br />
a semmenà la resciole!!<br />
La risciola era un tipo di grano tenero<br />
che si seminava nella parte alta <strong>dei</strong><br />
terreni <strong>pannesi</strong>, verso la montagna.<br />
E mio fratello, più piccolo di me di 3<br />
anni , che mi stava sempre appiccicato<br />
come una sanguisuga :<br />
- Pè ,Pè, aspè vènghe pure io…<br />
- None none, tu nu n’aje còrre ce mitte<br />
troppe !<br />
E lui, giù subito a frignare! Figurarsi!<br />
Mio fratello era uno che piangeva per<br />
qualsiasi cosa e spesso sveniva , tutte<br />
le volte che apriva bocca per piangere…<br />
- Puórtele se no chi lu vole sènde a<br />
quisse -risse mamme!<br />
C’era già stata quella volta che, non<br />
trovando mia madre, cominciò a piangere<br />
e svenne cadendo per terra, con<br />
me e mia sorella che si cercava di rianimarlo<br />
scuotendolo e chiamandolo<br />
per nome visto che era diventato cianotico…<br />
In quel momento era apparsa una mia<br />
zia, la zia Antonietta, che poi emigrò<br />
in Canada , dove si trova attualmente.<br />
La zia, visto la scena, era corsa per<br />
toglierci letteralmente dalle mani mio<br />
fratello.<br />
-Mo mo ramm<strong>il</strong>le a mè !<br />
Ma lo fece così velocemente, così velocemente<br />
che… un attimo e gli mollò<br />
un ceffone con tutte le forze che aveva!!<br />
-Penzaie: mo l’accire a frateme !?<br />
Macchè! Lui fece un gran respiro e<br />
urlò con tutta la voce che aveva…<br />
-Mmaronne che mmale, gridava toccandosi<br />
la faccia…<br />
La lezione gli servì perché da quel<br />
momento in poi, quando nei paraggi<br />
c’èra la zia, chissà perché… non piangeva<br />
mai!<br />
Uno due e tre… via di corsa verso la<br />
casa dello zio Antonio!<br />
Era una serata buia, la luna non ne<br />
voleva sapere di uscire, quelle poche<br />
luci del paese rompevano appena appena<br />
la nebbia; per entrare in casa dello<br />
zio bisognava salire una decina di gradini<br />
alti e ripidi senza la luce sulla<br />
scalinata…<br />
-Zi Ndò zi Ndò - urlai - e dal fondo<br />
delle scale sentii una voce, che riconobbi<br />
essere quella dello zio anche se<br />
lui non si vedeva nel buio…<br />
-Nghiàne sópe - disse zio Antonio.<br />
Salire al buio quei gradini diventava<br />
diffic<strong>il</strong>e quindi io ero con una mano<br />
poggiata al muro per non perdere<br />
l’equ<strong>il</strong>ibrio da una parte della scalinata<br />
e mio fratello dall’altra parte della scala.<br />
Avevamo appena fatto un paio di gradini<br />
quando improvvisamente un urlo…<br />
Ahhhh splash!!!! con un tonfo<br />
cupo: era l'urlo di mio fratello!<br />
Non vi dico la paura che mi prese, mi<br />
venne subito in mente la casa di nonna<br />
Giovanna, pure lei aveva una porticina<br />
contro <strong>il</strong> muro con <strong>il</strong> pozzo pieno di<br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
acqua e a Panni ce<br />
n’erano parecchi in<br />
molte case…<br />
Cosa pensare se non al<br />
peggio?<br />
Con una voce tremante urlai:<br />
- Custà Custà chè ce sta l’acqua? Respunne!!<br />
Custààà<br />
Sentii una vocina cupa come da sotto<br />
terra: - None nun ngè sta l'acqua, ce<br />
stanne li puòrce …<br />
Era caduto al piano di sotto mio fratello,<br />
dove mio zio aveva <strong>dei</strong> maiali a cui si<br />
poteva accedere appunto dall’interno,<br />
attraverso un’apertura sul muro e una<br />
scala a pioli e lì mio fratello aveva<br />
appoggiato la mano per salire e, avendo<br />
trovato <strong>il</strong> vuoto, aveva perso l'equ<strong>il</strong>ibrio!!!<br />
Non vi racconto <strong>il</strong> resto , potete immaginare<br />
la confusione mio zio che arrivò<br />
con una candela e per come era conciato<br />
sembrava pure lui un maialino... Ora mi<br />
viene da ridere quando mi torna in mente,<br />
è vero, però me la ricordo bene la<br />
fifa del momento e i pianti di mio fratello,<br />
che credo non svenne questa volta<br />
solo per… per non essere morso dai<br />
maialini!!! Altro che ceffone della zia!<br />
Pino Mastrangelo<br />
CIENT PECUR di Anonimo<br />
Ci stev na vot a Pann, nu pcural ca tnev cient pecur. Ievn r pecur cchiù bell<br />
ca ci stevn: gross, ciott e cu nu mant r lan magnifc! Tutt r femmn r lu paes<br />
vulevn la lana ra idd p ffa li matarazz c'avevna rà a r figli ca s'avevna spusà.<br />
Nu iuorn lu pcural vulij iij a'nata terr andò l'erva iev cchiù verd e purtaj r<br />
pecur. Accussì, cammin cammin arruaj a nu pont e Madonna mij! Lu pont<br />
iev tant stritt ca lu pcural aveva vuttà r pecur un a la vot e accussì, prima<br />
passaj la cap, po na zamb, po nat e po la tripp, e po nata e n'grazij a Ddiì<br />
passaj tutt la pecur.........................................(<strong>il</strong><br />
narratore non parla più e dopo un po' qualcuno<br />
dice: "e cumè lu cunt nn lu ric cchiù!"<br />
- e <strong>il</strong> narratore risponde: "aspiett, anna passa<br />
tutt r pecur!").<br />
CENTO PECORE<br />
Viveva a Panni un pastore <strong>il</strong> quale aveva<br />
cento pecore. Le sue pecore erano le più<br />
belle: grandi, grasse e con un mantello di<br />
lana meraviglioso! Tutte le donne del paese chiedevano a lui la lana per i<br />
materassi da dare alle loro figliole che si dovevano sposare. Un giorno <strong>il</strong><br />
pastore cambia zona per <strong>il</strong> pascolo perché aveva notato che al di là del<br />
ponte l'erba era più alta e più verde e così decide di portarvi le sue pecore.<br />
Così comincia <strong>il</strong> viaggio e cammina cammina arriva al ponte, ma cosa<br />
succede! <strong>Il</strong> ponte è talmente piccolo e stretto che <strong>il</strong> povero pastore deve<br />
spingere le pecore una per volta e così, prima la testa poi una zampa, poi<br />
l'altra, poi la pancia e poi l'altra zampa fa passare la prima pecora..............(<strong>il</strong><br />
narratore non parla più e dopo un pò qualcuno dice: "e la favola non la<br />
racconti più!" - e <strong>il</strong> narratore risponde: "aspetta, devono passare tutte le<br />
pecore!").
<strong>Il</strong> <strong>Castello</strong><br />
apr<strong>il</strong>e 2011<br />
ITALIA<br />
Panni: A.S.C.D. Panni - Bianco Michele<br />
- Bocchicchio Giuseppina - Cocciardi<br />
Pietro - “Azienda agricola” di Cocciardi<br />
Pietro - Cagliuli Carlo - Calitri Pietro -<br />
Carchia Mario - Cifaldi Luciano - Arch.<br />
De Cotiis Michele - De Cotiis Teodoro -<br />
De Stefano Michele - Gesualdi Angela<br />
- Gesualdi Rocco - Mauriello Att<strong>il</strong>io -<br />
Mauriello Flavio - Montecalvo Costanzo<br />
- Montecalvo Michele - geom. Procaccini<br />
Antonio - ins. Procaccini Giovanna - Pro<br />
Loco Panni - Roberto Costanzo - Spremulli<br />
Alberto - Tavano Carlo<br />
Foggia: Antonucci Giovanni - Belluscio<br />
Anastasia - Calitri Saverio - Ciarciello<br />
Giovanna – Chiappinelli Aldegonda -<br />
Cocciardi Antonio - Chiappinelli Michelino<br />
- De Luca prof. Leonardo - De Michele<br />
Luciana - De Michele Maria, Assunta<br />
e Luigi (fu Emidio) - Di Biccari<br />
Leonardo - Di Bisceglia Marco - Ing.<br />
Lapolla Michele - Lapolla Giuseppe -<br />
Larocca Tartarone M. Lea - Mansella<br />
F<strong>il</strong>omena - Mansella Pietro - Manuppelli<br />
Costanzo - Martire Michele - dr. Mastrangelo<br />
Giuseppe - Montecalvo Costanzo -<br />
Morra Lorenzo - Prof. Norcia Domenico<br />
- Perulli Anna - Piscopiello Vincenzo -<br />
dr. Procaccini Vito - Rainone Dina - Rucci<br />
Francesco - Rucci Giovanna - Rucci dr.<br />
Luigi - Santoro S<strong>il</strong>vana - Senerchia Pasquale<br />
- dr. Zuzzaro Antonio<br />
Foggia Provincia: Cacchiotti Carmela<br />
(Segezia) - Catri Maria (Trinitapoli) -<br />
Chiozzi Luigi (S.Marco L.) - Cobuzzi<br />
Giuseppe (Segezia) - Esposito Vincenzo<br />
(Orta Nova) - Labate Mar<strong>il</strong>ù (Cerignola)<br />
- ROULEMA di Calitri Luigi & C. (Segezia)<br />
Prato: A.C.A.P. - Bianco Ada - Bocchicchio<br />
Antonio - Calitri Antonietta - Calitri<br />
Antonietta - Calitri Chiara - Calitri Saveria<br />
- Ciarciello Carmine - Colacone Antonio<br />
- Colacone Saverio - De Chiara<br />
Antonio - De Chiara Costanzo - De Cotiss<br />
F<strong>il</strong>omena - Del Sonno Giuseppe - Del<br />
Sonno Luigina - Del Sonno Rocco - De<br />
Luca Gerardo - Di Rienzo Vito - Gesualdi<br />
Vito (Oste) - dr. Lapolla Alfonso - Lena<br />
Assunta - Lepore Angelo - Longo Angelina<br />
- Longo Michele - Mauriello Anna<br />
- Melino Maria - Morena Michelino -<br />
Montecalvo Antonio - Montecalvo Michele<br />
- Rainone Agostina - Rainone Giuseppe<br />
- Schiavone Angelina - Spremulli<br />
Angela - Spremulli Anna - Zaccari Masi<br />
Località varie italiane: Bocchicchio Antonio<br />
(Osteria G.) - Calitri Giuseppe (Pescara)<br />
- Capobianco Carlo (Mirabello) -<br />
Card<strong>il</strong>lo Aironne (Bolzano) - Caroli A.<br />
Maria (Napoli) - Catalano Gianluca (Sarzana)<br />
- Catri Giovanna (Arcene) - Catri<br />
Raffaele (Treviglio) - Cesareo Vito (Lecce)<br />
- Chiappinelli Marco (Pesaro) - Cocciardi<br />
Domenico (Torino) - Cocciardi<br />
SOLIDARIETA’ 2011<br />
Felice (Stresa) - Cocciardi Franco (Trani)<br />
- Cocciardi Mario (Roma) - Cocciardi<br />
Michele (Cascina) - Cocciardi Rocco<br />
(Pioltello) - Colacone Rocco (Cornaredo)<br />
- Cotoia Michele (Occimiano) - Croce<br />
F<strong>il</strong>omena (Cecchina St.) - Croce Nicolina<br />
(Voghera) - Dattoli Domenico (Casal. R.)<br />
- De Cotiis Antonio (Roma) - De Luca<br />
Colombo (Roma) - De Luca F<strong>il</strong>omena<br />
(Pescara) - De Luca Giovanni (Occimiano)<br />
- De Luca Rosaria (Mirabello) - De<br />
Michele Antonietta (Seveso) - De Michele<br />
Donato (Torino) - De Michele Donato<br />
(Cogliate) - De Michele Giovanni (Rivoli)<br />
- De Michele Grazia (Lecco) - De Michele<br />
Luigi (Napoli) - De Petrucellis Vera (Napoli)<br />
- De Rosa Celestino (Cornaredo) -<br />
De Stefano Francesco (Sasso M.) - Di<br />
Giovine Carmine (Seregno) - Di Giovine<br />
Giuseppe (Gardone Riviera) - Gallo Antonio<br />
Chivasso) - Gesualdi Diego,Angela<br />
e Nicoletta (Brescia) - Gesualdi Michelino<br />
(Beinasco) - Gesualdi Vito (Casalecchio<br />
R.) - Ladogana Giuseppe (Brescia) - Lamanna/Schiumerini<br />
(Cosenza) - Larocca<br />
Antonio (Roma) - Lerra Iole (M<strong>il</strong>ano) -<br />
Longo Pietro (Salerno) - Longo Rocco<br />
(Seveso) - Manserra Nicola (Signa) -<br />
Manuppelli Donato (Torino) - Manuppelli<br />
Lina (Torino) - Mansol<strong>il</strong>lo Maria (Pinerolo)<br />
- Mastrangelo Giuseppe (Osteria G.)<br />
- Melino Luciano (Barne) - Montecalvo<br />
Antonio (Montale) - Montecalvo Giovanni<br />
(Pero) - Montecalvo Giovanni (Casal. R.)<br />
- Montecalvo Saveria (Barletta) - Mauriello<br />
Antonio (Taranto) - Mauriello Ernesto<br />
(Talsano) - Meliciani/Barbalato<br />
(Roma) - Montecalvo Elsa (CB) - Montecalvo<br />
Francesco (Zola P.) - Nardulli Nella<br />
(Taranto) - Panorese Carla (Montecatini)<br />
- Petronella Aldo (Cornaredo) - Petronella<br />
Giuseppe (Rozzano) - Petronella Salvatore<br />
(Pescara) - Petronella Zasso Romana (Bolzano)<br />
- Procaccini Franca (Napoli) - Procaccini<br />
Francesco (Paderno D.) - Rainone<br />
Francesco (Modugno ) - Rainone Francesco<br />
(Roma) - Rainone Giovanni (Porcia)<br />
- Rainone Teresa (Brindisi) - Rainone<br />
Vox Wanda (Bari) - Rainone Vita (Firenze)<br />
- Roberto Antonio (Venegono S.) -<br />
Roberto Francescantonio (Bari) - Russo<br />
Costanza (Voghera) - Russo F<strong>il</strong>omena<br />
(Voghera) - Sarni Francesco (Montella)<br />
- Sauchelli F<strong>il</strong>omena - Sauchelli Raffaele<br />
(Premariacco) - (Roma) - Savella Antonio<br />
(Modugno) - Senerchia Giuliano (Treviso)<br />
- Spina Ennio (Castenaso) - dr. Stornello<br />
Gianni (Torino) - Sullo Angelina (Beinasco)<br />
- Tavano Antonio (M<strong>il</strong>ano) - Tavano<br />
Giuseppe (M<strong>il</strong>ano) - Travagliati/Liscio<br />
(Casaldolo) - Valesio Caterina (Arezzo)<br />
- Valesio Michela (Roma) - Venturini De<br />
Luca Anna (Cesano M.)<br />
ESTERO<br />
CANADA - Montreal: Bianco Michele -<br />
Bocchicchio Michele - Cacchiotti Antonio<br />
24<br />
- Calabrese Antonio - Cobuzzi Carmelo<br />
- Cocciardi Alfonso - Colannino Costanzo<br />
- Cotoia Alfonso - De Luca Antonio e<br />
figlie Maria e Rosetta - De Luca Giovanni<br />
- De Luca Angela - De Luca Luigina -<br />
Del Vicario Concetta - Longo Costanzo<br />
- Longo Mario - Longo Salvatore - Montecalvo<br />
Antonio - Montecalvo Marietta<br />
- Morena Rocco - Rainone Antonio -<br />
Rainone Costanzo - Rainone Francesco -<br />
Rainone Santo - Savella Angela - Spremulli<br />
Gaetano<br />
Toronto Ontario: Cocciardi Giovanni -<br />
Larocca Paolo - Montecalvo Rocco -<br />
Rainone Giovanni - Savella Tony -USA:<br />
Bianco Giulietta Palladino - Calitri Joe e<br />
Anna - Calitri Costanzo - Chiola Giuseppina<br />
- Ciarciello Pietro - Ciruolo Saverio<br />
- Cocciardi Del Vicario Concetta - Cocciardi<br />
Michele - Cocciardi Peter R. - Colannino<br />
Tony - Colasante Fabio e Lucia<br />
- Cotoia Severina - Del Vicario Rainone<br />
Elvira - De Michele Mario - De Santis<br />
Colannino Paolina – De Santis Colannino<br />
Maria - Gesualdi Gerardo - Gesualdi Giovanni<br />
- Gesualdi Graziella - Gesualdi<br />
Maria - Imperato Gesualdi Michelina -<br />
Iommelli Carmela - Lombardi Bianco<br />
Elena - Longo Nicola - Mauriello Francis<br />
- Morese Tina - Paglia Alfonso - Paglia<br />
Agnese - Paglia Att<strong>il</strong>io - Procaccini Paglia<br />
Maria - Savella Mike - Scopelliti F<strong>il</strong>omena<br />
- Spremulli Antony - Spremulli Conti<br />
Giovanna - Zelano Domenico<br />
Australia: Berardi Luigi - Larocca Antonio<br />
– Russo Mario - Sullo Michele - Rainone<br />
Antonietta<br />
Ingh<strong>il</strong>terra: Colannino Nicola - Mastrangelo<br />
Antonio - Mastrangelo Carlo - Morena<br />
Costanzo - Morena Jacqueline<br />
ARGENTINA: Cacchiotti Anna - Capobianco<br />
Nelida - Montecalvo Michele<br />
Francia: Schiavone Giovanna<br />
Bras<strong>il</strong>e: Ferrante Da S<strong>il</strong>va Carmelinda<br />
SVIZZERA: Calitri Michele<br />
IL GIORNALE DEI PANNESI<br />
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