Centro civico, ci siamo (dopo oltre un anno senza ... - Il Reporter

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HOOMAN TALEBI
Studente, 25 anni
“I tragitti
andrebbero
modificati”
“La mia facoltà è a due passi da San Marco. Non è cambiato
molto: andava già male e adesso è solo peggiorato.
Il passaggio dell’1 era rarissimo anche prima del 25
ottobre. Certo, è meglio vedere il Duomo senza auto e
bus. Però devono fare qualcosa, i tragitti degli autobus
andrebbero modifi cati o ripensati”
In vista della sospirata partenza della prima linea,
i cittadini pazientano e sopportano le attese
alle fermate. Ataf: “Fase di sperimentazione,
ci saranno altri cambiamenti”
to”. Alle fermate sono meno sereni: tutti
contenti della scelta di liberare il Duomo
dall’abbraccio micidiale di auto e bus, ma
rassegnati alle conseguenze. Soprattutto le
persone che usano 1 e 6 come “staffette”
per arrivare a prendere linee come 16, 26 e
27. Lucrezia, bionda studentessa 15enne,
ammette che “adesso ci vuole un pochino
di più, soprattutto ad andare verso il
centro, ma arrivo a casa alla solita ora”.
La casalinga Monica contesta “i dieci minuti
persi per arrivare a San Marco, non
sono per niente contenta”. Una ragazza
peruviana con bimbo piccolo al seguito
riesce a dirci solo poche parole prima di
prendere al volo l’atteso bus verso casa:
“Lavoro in via dei Tornabuoni e mi sto
trovando malissimo”. La russa Alina è
laconica: “Adesso ci vuole più tempo per
arrivare alla stazione”. I ritardi in centro si
ripercuotono ovviamente anche su chi usa
i mezzi solo per muoversi dentro il quartiere.
Per esempio, alla fermata di piazza
Batoni facciamo compagnia a Lucia, che
vive e lavora nel Q4 e per 50 minuti attende
l’1A che dovrebbe portarla a casa:
“Mercoledì ho aspettato per un’ora – dice
– per ripicca poi non ho timbrato il biglietto:
anche oggi farò così”. Anche la 31enne
Sara ha un diavolo per capello: “Sono costretta
a prendere gli autobus – sibila – non
passano mai, sono sempre pieni e nelle ore
di punta ci vuole anche mezz’ora in più
per arrivare a destinazione”. Più serafi co
il 67enne Giampaolo: “È vero, il tragitto
si allunga verso San Marco – dice – con
l’abitudine e qualche aggiustamento andrà
sicuramente meglio”. E chissà che fi nalmente,
prima o poi, la tramvia non dia una
mano agli sconfortati pendolari del Q4.
GABRIELLA BACCANO
Addetta pulizie, 40 anni
“Con le strade
invase, in bus
è snervante”
“La mattina è un macello dappertutto, ma dopo la chiusura
del Duomo va peggio. Se ti muovi prima delle 8 del
mattino, prima che la gente esca per andare al lavoro,
riesci a viaggiare decentemente. Stessa cosa nel pomeriggio:
usare il bus dopo le 18, con le strade invase dalle
macchine, è snervante”
a a partire partire da da €375.000
€375.000
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Dall’8 dicembre, tutte le grandi opere e i grandi cantieri saranno
sospesi, anche nel quartiere 4, fino alla fine delle feste natalizie,
dopo l’Epifania. Verranno realizzati solo lavori marginali che
non incideranno sul traffico e non creeranno quindi disagi ad
automobilisti e pedoni, a meno che non si rendano necessari
interventi urgenti legati ad avvenimenti improvvisi e non
prevedibili.
ISTITUTI SCOLASTICI
Saranno consegnati a breve i lavori in quattro scuole:
alla materna Sansovino per la realizzazione di un impianto
antincendio;
alla elementare e materna Petrarca per la sistemazione del
giardino e delle aree esterne;
alla materna Viani per la sistemazione dell’area esterna e degli
impianti di smaltimento;
alle elementari Bechi per la ristrutturazione dei servizi igienici.
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