Centro civico, ci siamo (dopo oltre un anno senza ... - Il Reporter
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lettere<br />
(solo alle Due Strade) e ad <strong>un</strong> riferimento<br />
all’attuazione del codice della strada.<br />
<strong>Il</strong> provvedimento di senso <strong>un</strong>ico verso il<br />
Galluzzo ha creato per molti abitanti della<br />
strada e della zona grandi disagi nella<br />
mobilità, drammatica nelle ore di p<strong>un</strong>ta,<br />
con l<strong>un</strong>ghe code ai tre semafori che bisogna<br />
superare per raggi<strong>un</strong>gere la <strong>ci</strong>ttà.<br />
Code, intasamento, tempi enormemente<br />
all<strong>un</strong>gati e inquinamento. Obbiettivamente<br />
la via del Podestà è troppo l<strong>un</strong>ga<br />
per ridurla ad <strong>un</strong> senso <strong>un</strong>ico tanto più<br />
che <strong>ci</strong> sono aree commer<strong>ci</strong>ali, il Galluzzo<br />
e le Due Strade di cui con questo provvedimento,<br />
<strong>un</strong>a è satura e l’altra perde<br />
<strong>un</strong> notevole numero di clienti. In<strong>oltre</strong> <strong>ci</strong><br />
sono <strong>un</strong>a casa di riposo con andirivieni di<br />
ambulanze, due scuole, Bed&Breakfast e<br />
quanto altro e tutti all<strong>un</strong>gano di qualche<br />
kilometro i loro spostamenti in <strong>un</strong>’area in<br />
cui gli sbocchi sono fortemente intasati<br />
invia la tua segnalazione<br />
alla nostra redazione<br />
redazione@ilreporter.it<br />
ISOLOTTO, QUANDO IL PROBLEMA E’ L’ECCESSIVA VELOCITÀ<br />
Gentile Redazione,<br />
vorrei segnalare <strong>un</strong> disagio che dura da anni, anche a nome di tanti altri <strong>ci</strong>ttadini abitanti<br />
all’Isolotto. La via Libero Andreotti, dirizzone di strada che porta dalla piazza<br />
dell’Isolotto e dalla passerella sull’Arno fino alla rotonda del viale Talenti e al viale Nenni<br />
(strade di vastissimo traffico), è percorsa giorno e notte da <strong>un</strong>a moltitudine di veicoli<br />
che la percorrono anche a 80 km/h, creando apprensione e disagio soprattutto per<br />
coloro che si immettono in via Andreotti da via Boc<strong>ci</strong>oni. Chiederemmo in particolare<br />
(e non credo sia <strong>un</strong>a richiesta esosa...) due cose:<br />
a) che vengano tolti almeno due posti macchina nella via Andreotti all’incro<strong>ci</strong>o con via<br />
Boc<strong>ci</strong>oni, che obbligano chi si immette nella strada a occupare metà della carreggiata<br />
per vedere bene chi sopraggi<strong>un</strong>ge da sinistra, con evidente pericolo per tutti;<br />
b) che vengano messe le strisce pedonali del tipo “rialzato”, come ormai è quasi dappertutto,<br />
al fine di contenere le velleità agonistiche delle auto, ma soprattutto di molti<br />
motorini e moto<strong>ci</strong>clette.<br />
Spero che questo appello possa essere raccolto da qualc<strong>un</strong>o che “può” fare qualcosa...<br />
Renzo Lulla<br />
Gentile signor Renzo,<br />
raccogliamo con piacere il suo appello e pubblichiamo la sua lettera, invitando<br />
chi – come dice lei - “può fare qualcosa”, ovvero coloro che sono addetti a questo<br />
compito, a venire quantomeno a controllare la situazione nella strada di cui lei<br />
parla. Quello dell’eccessiva velo<strong>ci</strong>tà è <strong>un</strong> problema che riguarda purtroppo molte<br />
strade <strong>ci</strong>ttadine, soprattutto quelle che, essendo l<strong>un</strong>ghe e dritte, “incoraggiano”<br />
(ovviamente a torto) auto e moto<strong>ci</strong>clisti a spingere maggiormente sull’acceleratore,<br />
dimenticando i limiti di velo<strong>ci</strong>tà e il fatto che vi sia <strong>un</strong> motivo pre<strong>ci</strong>so se sono<br />
stati istituiti anche in quelle vie. Le strisce pedonali rialzate rappresentano certo <strong>un</strong><br />
incentivo a decelerare per auto e moto, e possono quindi senz’altro rappresentare<br />
<strong>un</strong>a buona soluzione per aumentare la sicurezza di pedoni e non solo – così come<br />
lo sono tutti i mezzi ed i dispositivi finalizzati a ridurre la velo<strong>ci</strong>tà sulle strade <strong>ci</strong>ttadine<br />
– ma <strong>ci</strong>ò che ritengo più importante, l’obiettivo che le istituzioni – e non solo<br />
a Firenze – devono in ogni modo raggi<strong>un</strong>gere, è <strong>un</strong> cambiamento dei comportamenti<br />
di chi è al volante, <strong>un</strong> cambiamento nella mentalità dei conducenti. Correre e<br />
superare i limiti di velo<strong>ci</strong>tà è pericoloso, in ogni strada, per quanto priva di ostacoli e<br />
rischi possa sembrare: è questo il messaggio che deve essere fatto passare. Con ogni<br />
mezzo. Sennò finiremo – come spesso accade – per parlare di ogni singola strada<br />
e della sua pericolosità soltanto <strong>dopo</strong> l’in<strong>ci</strong>dente di turno. Per questo, sempre nel<br />
nome della sicurezza stradale, penso che le istituzioni debbano continuare a far<br />
di tutto per affrontare e risolvere il problema della viabilità, che da anni colpisce<br />
numerose zone di Firenze, con la tanto attesa entrata in f<strong>un</strong>zione del tram e con<br />
l’incentivo dell’utilizzo dei mezzi pubbli<strong>ci</strong>. Un automobilista estenuato da traffico<br />
e code è infatti – e sempre – <strong>un</strong> automobilista più stanco e pericoloso, anche per<br />
la (sbagliata) idea di poter recuperare il tempo perso negli ingorghi schiac<strong>ci</strong>ando il<br />
piede sull’acceleratore nella prima strada trovata libera dal traffico. È <strong>un</strong> obiettivo<br />
diffi<strong>ci</strong>le da raggi<strong>un</strong>gere, certo, come lo è sempre quando si tratta di dover cambiare<br />
mentalità e comportamenti ormai acquisiti. Ma è <strong>un</strong> obiettivo da raggi<strong>un</strong>gere ad<br />
ogni costo. E, questo sì, di corsa.<br />
Matteo Fran<strong>ci</strong>ni<br />
dal traffico Ad ottobre l’assessore Mattei<br />
ha fatto <strong>un</strong>’ispezione della situazione e<br />
così ha fatto più volte in questi due anni<br />
il Presidente del Quartiere 3 Ceccarelli da<br />
me solle<strong>ci</strong>tato. Altri consiglieri com<strong>un</strong>ali<br />
di vari schieramenti politi<strong>ci</strong> sono venuti<br />
a visionare il problema . Tutti dicono che<br />
il problema sarà risolto ma ancora non si<br />
capisce come. Attualmente noi abitanti<br />
della parte finale di via del Podestà verso<br />
le Due Strade che sopportiamo il maggior<br />
disagio (nel mio immobile c’è <strong>un</strong><br />
b&b che ha <strong>un</strong> notevole d<strong>anno</strong> per l’arrivo<br />
e la partenza dei turisti, taxi che non<br />
vogliono fare la corsa , aumenti enormi<br />
della tariffa) avremmo raccolto molte<br />
firme, <strong>ci</strong>rca 400, che chiedono il ripristino<br />
del doppio senso regolamentato da<br />
semafori per l’alternanza del traffico o<br />
quanto meno <strong>un</strong> senso <strong>un</strong>ico alternato.<br />
La lettera del Sig. Zei, <strong>ci</strong>oè doppio senso<br />
anche nella parte verso le Due Strade a<br />
partire dall’angolo di via Martellini può<br />
essere <strong>un</strong>a alternativa purché si tenga<br />
conto che il primo tratto di via Martellini<br />
(300 metri) necessita di <strong>un</strong> transito<br />
alternato poiché è presumibile che gli<br />
automobilisti provenienti da Via Silvani,<br />
Impr<strong>un</strong>eta la usino per raggi<strong>un</strong>gere la via<br />
Senese evitando la piazza Ac<strong>ci</strong>aiuoli. Fac<strong>ci</strong>o<br />
altresì notare che ogni giorno capita<br />
di incontrare auto e motorini che transitano<br />
irregolarmente in doppio senso a<br />
scapito della loro e nostra incolumità<br />
Cordiali saluti,<br />
Donatella Mei Gentiluc<strong>ci</strong><br />
“PULLMAN IN SOSTA, PROBLEMA<br />
ANCHE IN VIA BARACCA”<br />
Buongiorno,<br />
volevo rispondere e dire la mia alla signora<br />
“fiorentina indignata” che ha<br />
scritto sul Vs numero di Novembre 2009<br />
del problema “Bus turisti<strong>ci</strong> in sosta con<br />
il motore acceso”; ebbene cara signora<br />
non è la sola che den<strong>un</strong><strong>ci</strong>a questa situazione<br />
nella nostra <strong>ci</strong>ttà, <strong>ci</strong> ho provato<br />
anch’io con il Quartiere (io sono del Q5),<br />
con i vigili, ho scritto ai giornali e poi con<br />
la venuta del nuovo sindaco dato che il<br />
precedente faceva “orecchie da mercante”<br />
ho esposto il problema; purtroppo<br />
la mia voce tramite mail o telefonate o<br />
incontri personali (con il solo Q5) non ha<br />
avuto seguito e questo penso sia dovuto<br />
ad <strong>un</strong>a sola ragione e sempre la solita,<br />
il “dio quattrino”, perché questi autobus<br />
portano i turisti ed allora dobbiamo<br />
tutti stare zitti perché portano soldi alla<br />
<strong>ci</strong>ttà, ma dico e lo ribadisco, li portano<br />
solo a determinate categorie danneggiando,<br />
come giustamente lei espone,<br />
il nostro ambiente <strong>ci</strong>ttadino; questo sistema<br />
di fare io lo vedo nella mia zona<br />
e pre<strong>ci</strong>samente in via Baracca dove <strong>ci</strong><br />
sono diversi Hotel che sistematicamente<br />
quando ricevono i loro “clienti” e gli autobus,<br />
questi ultimi sia perché estate sia<br />
perché inverno las<strong>ci</strong>ano i loro motori accesi<br />
anche per 50 (<strong>ci</strong>nquanta) minuti!!!!!,<br />
infischiandosene dell’ambiente; quando<br />
<strong>ci</strong> sono queste situazioni vedi passare i<br />
vigili in pattuglia che tirano dritto come<br />
se avessero il “paraocchi” per non vedere<br />
perché <strong>oltre</strong> a questa situazione questi<br />
automezzi si fermano in zone non consentite<br />
per la “FERMATA” e per la “SOSTA”<br />
alla fac<strong>ci</strong>a dei pedoni che non riescono<br />
nemmeno a camminare sui mar<strong>ci</strong>apiedi;<br />
in<strong>oltre</strong> restringono la carreggiata facendo<br />
fare code nella suddetta strada; le ho<br />
scritto ed invito il <strong>Reporter</strong> a fare qualche<br />
cosa di concreto perché non so se lei ne<br />
è a conoscenza che sul nostro territorio<br />
com<strong>un</strong>ale c’è <strong>un</strong>a ordinanza del sindaco<br />
che vieta tale comportamento; l’ordinanza<br />
in questione è la nr 4636 del lontano<br />
20 Giugno 1996 quindi come vede già<br />
allora avevano pensato di limitare tale<br />
inquinamento; l’ordinanza re<strong>ci</strong>ta testualmente:<br />
DIVIETO DI SOSTA E FERMATA<br />
CON MOTORE ACCESO. Ha mai sentito di<br />
multe fatte a tal proposito? Io no; avevo<br />
suggerito anche questa ipotesi per rimpinguare<br />
le casse del com<strong>un</strong>e e allo stesso<br />
tempo sanare questa anomalia per<br />
cercare di arginare questo fenomeno per<br />
arrivare a fare qualche blocco del traffico<br />
in meno e non penalizzare sempre i <strong>ci</strong>ttadini.<br />
La saluto “fiorentina indignata” e<br />
mi auguro che si risolva qualche cosa per<br />
questo problema, ma se <strong>siamo</strong> solo noi<br />
dure a dire e den<strong>un</strong><strong>ci</strong>are questa situazione<br />
la vedo dura...<br />
Costantino Giaquinto<br />
“NON SOLO BUS TURISTICI COL<br />
MOTORE ACCESO”<br />
43<br />
Gentile redazione,<br />
vorrei fare riferimento all’intervento firmato<br />
“<strong>un</strong>a fiorentina indignata” nell’ultimo<br />
numero <strong>ci</strong>rca i “bus turisti<strong>ci</strong> in sosta<br />
con il motore acceso”, la quale avrebbe<br />
motivo di indignarsi ancora di più se<br />
sapesse che, purtroppo, il malcostume<br />
di mantenere gli autobus in sosta con<br />
il motore acceso non è prerogativa degli<br />
autisti dei bus turisti<strong>ci</strong>, ma anche di<br />
molti loro colleghi dell’Ataf. Per fare <strong>un</strong><br />
esempio, trovandosi la mia abitazione a<br />
soli 8 metri dal capolinea della linea 14B<br />
(Niccolò da Tolentino), ho modo di registrare<br />
quotidianamente numerosissime<br />
soste di 4-5, fino a 8-10 minuti (addirittura<br />
in <strong>un</strong> paio di occasioni quasi <strong>un</strong> quarto<br />
d’ora!) con il motore acceso. Alla richiesta<br />
di spiegazioni avanzata ad alc<strong>un</strong>i autisti,<br />
ho ricevuto risposte molto sgarbate oppure,<br />
quest’estate, la giustificazione che<br />
era necessario per raffreddare i veicoli<br />
a gasolio. Peccato che lo stesso accada,<br />
contrariamente a quanto dichiarato, anche<br />
con i veicoli a metano, che com<strong>un</strong>que<br />
sono meno di <strong>un</strong> terzo del totale<br />
del parco mezzi, con pesanti ricadute<br />
in termini di inquinamento. Nemmeno<br />
è <strong>un</strong>a questione esclusivamente estiva,<br />
dal momento che nulla è cambiato da<br />
allora, al contrario sempre più frequentemente<br />
si assiste anche a l<strong>un</strong>ghissime<br />
accelerate al massimo di giri durante le<br />
soste, che quindi aggravano il problema<br />
anziché ridurlo. A nulla è valso sporgere<br />
reclamo ad Ataf s.p.a. L’<strong>un</strong>ica risposta, la<br />
prima, solle<strong>ci</strong>tava le segnalazioni p<strong>un</strong>tuali<br />
del numero delle vetture guidate<br />
dai responsabili di tali ille<strong>ci</strong>ti (sì, perché ai<br />
sensi dell’art. 157 del Codice della Strada,<br />
c. 2 e 8, las<strong>ci</strong>are il motore acceso durante<br />
la sosta è passibile di sanzione fino a<br />
155 euro, ma questo naturalmente non<br />
conta nulla), benché <strong>dopo</strong> <strong>un</strong>a de<strong>ci</strong>na di<br />
segnalazioni in tal senso si continua ad<br />
udire solo <strong>un</strong> pesante quanto eloquente<br />
silenzio. E’ stata in<strong>oltre</strong> realizzata <strong>un</strong>a<br />
petizione con la raccolta di firme di pressoché<br />
tutti gli abitanti che si affac<strong>ci</strong>ano<br />
sulla rotonda di Via Aselli/Via Niccolò da<br />
Tolentino, presentata all’assessore Mattei<br />
il 24 settembre scorso alla pre<strong>senza</strong> di <strong>un</strong><br />
ingegnere Ataf. Entrambi h<strong>anno</strong> ass<strong>un</strong>to<br />
l’impegno di trasferire il capolinea a qualche<br />
metro di distanza, quantomeno in<br />
posizione equidistante dalle abitazioni,<br />
in <strong>un</strong>a corsia preferenziale al centro della<br />
piazza, pronta da anni ma mai utilizzata.<br />
Inutile dire che, mentre la qualità della<br />
vita nelle nostre abitazioni continua ad<br />
essere affetta da rumore, smog e vibrazioni,<br />
<strong>siamo</strong> sempre in attesa di Godot.<br />
Francesco Rui Sacco