Centro civico, ci siamo (dopo oltre un anno senza ... - Il Reporter
Centro civico, ci siamo (dopo oltre un anno senza ... - Il Reporter
Centro civico, ci siamo (dopo oltre un anno senza ... - Il Reporter
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
18 Dicembre 2009<br />
L’INTERVISTA. L’assessore Stefania Saccardi illustra il Servizio Volontario Europeo<br />
“Un’occasione per vivere altre culture”<br />
Corrado Leonardi L’adesione al programma SVE nasce<br />
dall’esigenza di offrire alla <strong>ci</strong>tta-<br />
Si chiama Servizio Volontario<br />
Europeo, ed è <strong>un</strong> progetto della<br />
Commissione Europea, Direzione<br />
Generale Educazione e Cultura,<br />
dal nome Programma Gioventù in Azione.<br />
L’obiettivo è quello di sviluppare la solidarietà<br />
e di promuovere la tolleranza fra<br />
i giovani, in primo luogo per rafforzare<br />
la coesione so<strong>ci</strong>ale nell’Unione Europea.<br />
Possono parte<strong>ci</strong>pare ragazze e ragazzi dai<br />
18 ai 30 anni residenti in <strong>un</strong>o dei Paesi<br />
dell’UE, che h<strong>anno</strong> la possibilità di svolgere<br />
<strong>un</strong>’attività di volontariato a tempo<br />
pieno, per <strong>un</strong> periodo tra 2 mesi e 12 mesi,<br />
in <strong>un</strong>o dei 27 paesi membri dell’Unione<br />
Europea, nei quattro Paesi aderenti al programma<br />
(Islanda, Norvegia, Liechtenstein<br />
e Turchia) o nei paesi partner. <strong>Il</strong> Com<strong>un</strong>e<br />
di Firenze, da <strong>ci</strong>rca <strong>un</strong> <strong>anno</strong> e mezzo, ha<br />
ricevuto l’accreditamento come organizzazione<br />
di invio, accoglienza e coordinamento<br />
per questo servizio. <strong>Il</strong> perché di<br />
questa scelta lo spiega l’assessore Stefania<br />
Saccardi.<br />
Assessore, perché la scelta dei volontari europei?<br />
Firenze è <strong>un</strong>a <strong>ci</strong>ttà abituata alla pre<strong>senza</strong> di<br />
stranieri che vi transitano o vi soggiornano<br />
per motivi di studio o turismo. Da qualche<br />
<strong>anno</strong> anche l’immigrazione extraeuropea per<br />
motivi lavorativi è molto aumentata. Spesso<br />
però queste realtà vengono vissute con estraneità,<br />
considerandole distanti dal proprio quotidiano<br />
e dalla propria cultura. Anche la percezione<br />
della <strong>ci</strong>ttadinanza europea è spesso<br />
poco concreta e carente di esperienza diretta.<br />
Stefania Saccardi<br />
dinanza <strong>un</strong>’occasione per vivere in<br />
modo diverso la pre<strong>senza</strong> di persone<br />
provenienti da altre culture, per<br />
andare al di là dello stereotipo del<br />
turista, dello studente o del lavoratore<br />
migrante, che rimangono delle<br />
presenze vaghe con le quali non si<br />
h<strong>anno</strong> contatti diretti se non superfi<br />
<strong>ci</strong>ali.<br />
Stiamo parlando quindi di interculturalità…<br />
Grazie alla pre<strong>senza</strong> di giovani volontari<br />
europei impegnati in servizi<br />
che h<strong>anno</strong> <strong>un</strong> forte contatto con la<br />
<strong>ci</strong>ttadinanza di tutte le fasce di età<br />
(bambini ed adulti delle biblioteche,<br />
giovani dei centri di aggregazione<br />
disseminati sul territorio, anziani<br />
della palestra informatica), si intende<br />
attivare <strong>un</strong>o scambio interculturale<br />
che possa favorire la familiarizzazione<br />
alle diverse culture europee<br />
e l’apertura a quelle extraeuropee,<br />
che possa costituire occasione di<br />
apprendimento e far vivere al più<br />
ampio pubblico possibile <strong>un</strong>’espe-<br />
Obiettivo del progetto è quello di sviluppare la solidarietà<br />
e di promuovere la tolleranza. Attualmente a Firenze<br />
sono in servizio sei giovani provenienti da Turchia,<br />
Norvegia, Germania, Ungheria e Portogallo.<br />
“Per i <strong>ci</strong>ttadini l’opport<strong>un</strong>ità di apertura e apprendimento”<br />
n aiuto alle famiglie nella ricerca<br />
Ue nella “gestione” delle badanti.<br />
È quanto fornirà Saf - “Sostegno<br />
anziani fragili” - il nuovo progetto<br />
di Co&So Firenze nato per aiutare le<br />
famiglie a trovare e a gestire le badanti,<br />
in partenza in tutta la provin<strong>ci</strong>a di<br />
Firenze, che prevede la selezione, la<br />
formazione, l’inserimento familiare<br />
della badante e la gestione amministrativa<br />
del contratto. Un progetto,<br />
insomma, che vuole garantire <strong>un</strong> servizio<br />
qualificato a garanzia dell’assistito<br />
e della sua famiglia, ma anche<br />
dell’assistente familiare. In pratica<br />
f<strong>un</strong>ziona così: <strong>dopo</strong> la selezione delle<br />
badanti, viene attivato <strong>un</strong> processo di<br />
formazione delle assistenti familiari<br />
con <strong>un</strong> corso di formazione di base<br />
(40-60 ore) che verterà sui fondamenti<br />
della professione, sulla cura quotidiana<br />
e sull’organizzazione delle attività<br />
domestiche. Dopo il corso, Saf<br />
prevede l’ass<strong>un</strong>zione regolare della<br />
persona (grazie alla collaborazione<br />
con l’agenzia per il lavoro Lavoro.<br />
doc) che per competenze, disponibilità<br />
di tempo e mansioni risponderà al<br />
meglio alle esigenze della famiglia.<br />
Durante il periodo d’inserimento, è<br />
previsto <strong>un</strong> monitoraggio costante<br />
della qualità degli interventi e della<br />
relazione tra assistente e assistito.<br />
In<strong>oltre</strong> verrà garantito il sostegno<br />
so<strong>ci</strong>età<br />
rienza interculturale. In parole più<br />
sempli<strong>ci</strong> questi volontari portano<br />
non soltanto la loro cultura ma, in<br />
senso più spe<strong>ci</strong>fi co il loro stile di<br />
vita, il loro modo di vivere e affrontare<br />
la vita ed i suoi problemi: perché<br />
non dovremmo assimilare <strong>un</strong>a<br />
parte di queste loro spe<strong>ci</strong>fi <strong>ci</strong>tà?<br />
Quanti sono i ragazzi e da dove<br />
provengono?<br />
Abbiamo attualmente in servizio sei<br />
giovani; due provengono dalla Turchia,<br />
<strong>un</strong>a dalla Norvegia, <strong>un</strong>a dalla<br />
Germania, <strong>un</strong>a dall’Ungheria e<br />
<strong>un</strong>o dal Portogallo. Per il prossimo<br />
<strong>anno</strong>, stiamo parlando di febbraio,<br />
arriver<strong>anno</strong> invece otto giovani, di<br />
cui tre provenienti da Spagna, Portogallo<br />
e Fran<strong>ci</strong>a; gli altri da paesi<br />
dell’est europeo e in particolare dai<br />
paesi del Baltico. Quindi come si<br />
vede provenienti quasi tutti da paesi<br />
non rappresentati quest’<strong>anno</strong>; la<br />
scelta è proprio quella di estendere<br />
la dimensione interculturale cui prima<br />
facevo riferimento.<br />
E noi cosa diamo a loro?<br />
A parte il fatto che anche loro assimiler<strong>anno</strong><br />
<strong>un</strong>a parte della nostra<br />
cultura, il nostro intento è quello di<br />
fornire loro capa<strong>ci</strong>tà e competenze<br />
che domani siano per loro spendibili<br />
nel mondo del lavoro. Come dire…<br />
ogn<strong>un</strong>o di loro arriva qui da noi con<br />
<strong>un</strong> bagaglio di esperienze, ogn<strong>un</strong>o<br />
con <strong>un</strong>a “cassetta degli attrezzi” più<br />
o meno fornita; ecco, noi gli forniamo<br />
nuovi attrezzi da inserire nella<br />
loro cassetta per il loro futuro.<br />
ANZIANI. <strong>Il</strong> nuovo progetto di Co&So Firenze<br />
La badante? La trova “Saf”<br />
psicologico per tutelare la dignità e la<br />
qualità della vita dell’assistito e della<br />
sua famiglia, <strong>oltre</strong> a <strong>un</strong>a consulenza<br />
per contributi, agevolazioni e pratiche<br />
amministrative. Per chi ne avesse bisogno<br />
è poi prevista anche l’assistenza<br />
sanitaria domi<strong>ci</strong>liare in accordi con<br />
il medico di base. Infine, il progetto<br />
prevede la pre<strong>senza</strong> di <strong>un</strong> tutor esperto<br />
a disposizione della famiglia, per<br />
risolvere possibili imprevisti e rispondere<br />
alla richiesta di eventuali servizi<br />
aggi<strong>un</strong>tivi. Per informazioni su p<strong>un</strong>ti<br />
informativi e tariffe, è possibile contattare<br />
il numero verde 800.773522,<br />
visitare il sito internet www.sostegnoanziani.it<br />
o inviare <strong>un</strong>a mail a info@<br />
sostegnoanziani.it.<br />
/I.G.