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IDéeSse InForma 27 - Centro Documentazione Storica Citroën

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<strong>IDéeSse</strong> <strong>InForma</strong> <strong>27</strong> - PFM<br />

32<br />

PFM<br />

La storia del gruppo.<br />

Dal sito www.pfmpfm.it<br />

PFM, Premiata Forneria<br />

Marconi, è il gruppo rock italiano<br />

piu' famoso al mondo,<br />

l'unica band nazionale ad<br />

avere scalato la classifica<br />

Billboard negli Stati Uniti. La<br />

P.F.M. nasce dai Quelli, un<br />

gruppo beat degli anni<br />

Sessanta la cui formazione<br />

vedeva Franz Di Cioccio alla<br />

batteria, Giorgio Piazza al<br />

basso e Franco Mussida alle<br />

chitarre Flavio Premoli alle<br />

tastiere e, agli albori, perfino<br />

Teo Teocoli alla voce. Alla<br />

fine del 1970, Di Cioccio,<br />

Mussida, Premoli e Piazza, ai<br />

quali si aggiunse il polistrumentista<br />

Mauro Pagani,<br />

diedero vita alla Premiata<br />

Forneria Marconi in seguito<br />

abbreviato in PFM. Il debutto<br />

avvenne nel 1971 al Teatro<br />

Lirico di Milano come supporto<br />

alla prima tourneé italiana<br />

degli Yes, (gruppo che proprio<br />

quest’anno, il 2 luglio,<br />

PFM ha ritrovato in un concerto<br />

all’insegna del grande<br />

prog). Allora PFM propose, in<br />

maniera eccellente, cover di<br />

gruppi più all’avanguardia<br />

dell’epoca come i King<br />

Crimson. Jethro Tull e altri.<br />

Questa opportunità mise in<br />

luce la notevole capacità<br />

della band e già alla loro seconda<br />

apparizione a Bologna,<br />

come supporto ai Deep<br />

Purple, ottennero grandi<br />

apprezzamenti di critica e di<br />

pubblico. La Numero Uno,<br />

etichetta guidata da Lucio<br />

Battisti, Sandro Colombini e<br />

Mogol, decise di scritturare la<br />

band e produrre il primo il singolo<br />

“Impressioni di<br />

Settembre” lato A e “La<br />

Carrozza di Hans” lato B ,<br />

dopo l’affermazione al primo<br />

festival di Avanguardia e<br />

nuove tendenze di Viareggio.<br />

Dal 12 al 24 luglio PFM sarà<br />

in <strong>Centro</strong> America con concerti<br />

in Venezuela, Panama e<br />

Messico.<br />

Ecco la cronologia dei trent’anni<br />

discografici di PFM<br />

1972<br />

Esce "Storia di un minuto": Per<br />

prima volta in Italia, l'album<br />

di un gruppo arriva in testa<br />

alla classifica degli LP.<br />

Sempre nello stesso anno<br />

esce il secondo disco "Per un<br />

amico" piu' maturo e ricco di<br />

sorprendenti qualità arrangiative.<br />

1973<br />

Esce "Photos of Ghosts" primo<br />

album per il mercato internazionale<br />

comprendente<br />

meglio dei due album precedenti.<br />

PFM è scritturala dalla<br />

Manticore, etichetta inglese<br />

fondata da Emerson Lake &<br />

Palmer. I testi e la produzione<br />

del disco sono di Pete<br />

Sinfield, paroliere-poeta dei<br />

King Crimson.<br />

Per tutto il 1973 fino all'inizio<br />

del '74 si susseguirono una<br />

serie di tournée in Italia e in<br />

Gran Bretagna mentre in<br />

Europa suonano con Ten<br />

Years After di Alvin Lee.<br />

Photos of Ghosts" entra nelle<br />

classifiche americane di<br />

Billboard e ottiene il premio<br />

della critica giapponese<br />

quale miglior album dell'anno.<br />

PFM raggiunge grandi<br />

risultati nel pop poll di Melody<br />

Maker, conquistando il secondo<br />

posto nelle Brightest<br />

hopes, davanti a gruppi come<br />

i Supertramps e gli Eagles.<br />

1974<br />

Esce "L'isola di niente", nella<br />

versione inglese "The world<br />

became the world". Primo<br />

disco con il nuovo bassista:<br />

Jean Patrick Djivas (ex Area),<br />

che sostituisce Giorgio<br />

Piazza. Dopo il successo di<br />

"Photos of ghost", la<br />

Manticore si convince al<br />

grande passo internazionale<br />

ed organizza il primo tour promozionale<br />

negli Stati Uniti<br />

per il lancio del secondo<br />

album.<br />

"The world became the<br />

world", è sicuramente più<br />

sofisticato dei precedenti ma<br />

ricco di musica suggestiva<br />

che permetterà alla P.F.M. di<br />

ottenere un grande successo<br />

anche durante il tour negli<br />

Stati Uniti a supporto di Poco,<br />

Santana, Beach Boys, Allman<br />

Bros, ZZ Top ed altri.<br />

Fu proprio durante questo<br />

tour che Mario Medius, direttore<br />

artistico della Manticore<br />

a New York, ebbe l'idea di<br />

registrare i concerti della<br />

band . In questo modo,<br />

davvero casuale, nacque il<br />

primo live ufficiale di PFM.<br />

Esce “Cook”, edito in Italia<br />

con il titolo “Live in Usa”.<br />

1975<br />

Esce "Chocolate Kings" in formazione<br />

entra Bernardo<br />

Lanzetti come voce solista e<br />

seconda chitarra. PFM parte<br />

per un tour in Giappone. I<br />

concerti di Tokyo, Osaka e<br />

Nagoya, festeggiati con la<br />

consegna del disco d'oro,<br />

furono un trionfo. Il calore e la<br />

partecipazione del pubblico<br />

giapponese rimane a tutt'oggi<br />

uno dei momenti più intensi<br />

della loro attività musicale.<br />

Subito dopo quella tourneé<br />

volarono in USA per la quarta<br />

tournée americana. Anche<br />

negli States la nuova formazione<br />

riscosse grandi consensi<br />

da parte del pubblico,<br />

mentre la stampa accolse l'ul-<br />

timo LP con diverse critiche<br />

per via dei testi non proprio<br />

filo americani. Nel frattempo,<br />

"Chocolate Kings" era entrato<br />

tra i Top Twenty degli album<br />

più venduti in Gran Bretagna,<br />

quasi a compensare la tiepida<br />

accoglienza del mercato<br />

americano.<br />

Nel 1976 tornarono in Europa<br />

per la quarta tournée inglese.<br />

Memorabile la visita della<br />

Regina Madre durante le<br />

prove del concerto alla Royal<br />

Albert Hall. Al rientro in Italia<br />

Mauro Pagani lascia il gruppo.<br />

Con l'uscita di Mauro si<br />

chiudeva un ciclo, per certi<br />

versi pionieristico che li aveva<br />

portati a raggiungere traguardi<br />

insperati. Era tempo di cercare<br />

nuovi stimoli e spunti<br />

creativi.<br />

1977<br />

Esce, "Jet Lag" album più orientato<br />

al jazz-rock rispetto ai<br />

precedenti, grazie anche<br />

all'apporto del nuovo violinista<br />

Gregory Bloch, musicista<br />

di altissimo livello. "Jet Lag",<br />

titolo emblematico, ha una<br />

doppia lettura : lo sbalzo di<br />

fuso orario e lo sbalzo culturale<br />

che la band affrontava<br />

ogni volta che, lasciato il proprio<br />

paese, entrava a contatto<br />

con la cultura americana.<br />

PFM si guadagna un posto<br />

ufficiale nell'Illustrated New<br />

Musical Express Enciclopedia<br />

of Rock , la copertina di "Jet<br />

Lag" (nata da un'idea di Di

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