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Universit`a degli Studi di Salerno “Allocazione On-Line di canali Wi ...

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Università <strong>degli</strong> <strong>Stu<strong>di</strong></strong> <strong>di</strong> <strong>Salerno</strong><br />

Facoltà <strong>di</strong> Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali<br />

Tesi <strong>di</strong> Laurea<br />

in<br />

Informatica<br />

<strong>“Allocazione</strong> <strong>On</strong>-<strong>Line</strong> <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi:<br />

un approccio basato su Aste Truthful”<br />

Relatore: Can<strong>di</strong>dato:<br />

Chiar.mo Prof. Vincenzo Auletta Pasquale Ambrosio<br />

anno accademico 2002–2003<br />

Matr. 56/100949


Presentazione<br />

L’algoritmica nasce dall’esigenza <strong>di</strong> ottenere soluzioni corrette (ottime) a proble-<br />

mi computazionali. I meccanismi nascono per la risoluzione <strong>di</strong> tali problemi in<br />

ambiente <strong>di</strong>stribuito, in cui il comportamento <strong>di</strong> ogni partecipante (o agente) é<br />

rivolto a sod<strong>di</strong>sfare i propri interessi.<br />

Gli agenti che partecipano alla computazione sono denominati egoisti, perché<br />

a contrad<strong>di</strong>stinguerli é la caratteristica <strong>di</strong> badare esclusivamente alla massimiz-<br />

zazione del proprio profitto e non all’ottimizzazione della computazione. A tal<br />

fine essi sono <strong>di</strong>sposti a mentire, purché ció gli faccia trarre un vantaggio rispetto<br />

al <strong>di</strong>re la veritá.<br />

Il campo della progettazione <strong>di</strong> meccanismi (anche conosciuto come teoria del-<br />

l’implementazione), mira a stu<strong>di</strong>are come le preferenze private <strong>di</strong> molte persone<br />

possano essere aggregate, al fine <strong>di</strong> conseguire una scelta sociale. Poiché gli stati<br />

<strong>di</strong> equilibrio <strong>di</strong> un sistema possono essere piú <strong>di</strong> uno e, gli agenti, liberamente,<br />

possono muoversi verso uno qualunque <strong>di</strong> questi stati e, i meccanismi tentano <strong>di</strong><br />

guidare attraverso l’introduzione dei pagamenti, il comportamento dei vari agenti<br />

cosí che essi si muovano verso uno stato <strong>di</strong> equilibrio anziché un altro.<br />

All’interno della Computer Science, tale teoria ha assunto una notevole im-<br />

portanza, poiché essa ben modella la natura dell’Internet attuale, in cui, varie<br />

entitá: Universitá, imprese commerciali, border router,. . . con obiettivi notevol-<br />

mente <strong>di</strong>fferenti, sono costrette a cooperare, ognuna con l’intento <strong>di</strong> perseguire i<br />

i


propri fini ed i propri interessi.<br />

I meccanismi truthful, in cui si tenta <strong>di</strong> costringere gli agenti a non mentire,<br />

sono comunemente utilizzati in letteratura, per la progettazione <strong>di</strong> aste, il cui<br />

obiettivo é utilizzare i meccanismi per costruire un mercato lí dove non ne esista<br />

uno reale. La teoria delle aste truthful é attualissima ed in continua espansione,<br />

grazie alle sue infinite possibilitá applicative sia in ambito Economico che in<br />

ambito della Computer Science.<br />

La parte I <strong>di</strong> questo lavoro <strong>di</strong> tesi introduce il lettore alla teoria delle aste<br />

truthful fornendo tutti i prerequisiti necessari ad una corretta comprensione del<br />

loro modo <strong>di</strong> lavorare.<br />

La parte II, specializza la <strong>di</strong>scussione nel caso in cui le richieste da parte dei<br />

vari partecipanti arrivino in una modalitá online. Tale modalitá é interessante<br />

perché utile alla modellazione <strong>di</strong> molti problemi reali, in cui l’input non é tutto<br />

completamente <strong>di</strong>sponibile e, le varie decisioni vanno prese nel momento in cui<br />

arriva la singola componente d’input.<br />

La parte III affronta il problema dell’allocazione dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi, attraverso<br />

soluzioni basate su aste truthful; ottenendo risultati migliori <strong>di</strong> quelli attualmente<br />

esistenti per tale problema e, definendo una metodologia <strong>di</strong> progettazione per aste<br />

truthful in piú parametri, in cui i parametri non sono in<strong>di</strong>pendenti (ossia beni<br />

<strong>di</strong>stinti), ma tutti <strong>di</strong>pendenti tra loro.<br />

La parte IV (Appen<strong>di</strong>ce) introduce alle aste combinatoriali che non sono ar-<br />

gomento principale <strong>di</strong> questo lavoro <strong>di</strong> tesi, ma che in vari mo<strong>di</strong> é necessario<br />

introdurre, sia per dovere <strong>di</strong> completezza, sia perché nello sviluppo delle varie<br />

soluzioni al problema dell’allocazione dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi piú volte si é rischiato <strong>di</strong><br />

ricadere in tale tipologia d’aste. Inoltre, vengono introdotte le aste generalizzate<br />

che attraverso il concetto <strong>di</strong> ”cancellabilitá” ottengono buoni risultati.<br />

ii


Ringraziamenti<br />

Sono stati anni duri ma in<strong>di</strong>menticabili. Quando ho messo la prima volta piede<br />

in quest’Universitá, 5 anni fa, abituato alla grande cittá, mi pervase un senso<br />

<strong>di</strong> sconforto. L’atmosfera era surreale, un polo tecnologico in un luogo che con-<br />

servava i retaggi della cultura conta<strong>di</strong>na. Ma questi anni sono stati bellissimi,<br />

la calma che invade questi posti, il contatto continuo con docenti e persone ha<br />

creato amicizie e rapporti che spero non si perdano mai.<br />

Ho con<strong>di</strong>viso la vita con una moltitu<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> persone e, <strong>di</strong>viene impossibile<br />

citarle tutte, tante se ne sono susseguite, con cui ho vissuto momenti belli e<br />

brutti.<br />

Un ringraziamento speciale merita il Prof. Enzo Auletta, conosciuto nei primi<br />

anni della mia carriera e, con il quale il rapporto é stato sempre proficuo e sincero.<br />

Lo ringrazio soprattutto per i numerosi consigli e, per aver sopportato le mie<br />

continue scocciature, che posso assicurarvi non sono state poche. E, purtroppo<br />

per lui, non é finita qua. Comunque ”grazie prof.!”<br />

Ringrazio mio padre Salvatore, mia madre Carmela e le mie sorelle Antonella<br />

e Rosaria che nonostante non abbiano con<strong>di</strong>viso tutte le gioie e dolori <strong>di</strong> questi<br />

anni, hanno subito il mio caratteraccio, in questi anni peggiorato notevolmente<br />

e, posso assicurarvi non é cosa da poco.<br />

L’insieme <strong>di</strong> amici non é citabile per intero, quin<strong>di</strong> spero non si offenda nes-<br />

suno, i nomi presenti sono solo <strong>di</strong> riferimento. Un grazie ad Alessandra, Daniela,<br />

iii


Marco, Dario, Maurizio, Babbacione, Antonella, Gianni, o’ Capuano, Joaqui-<br />

ne, Pietro, Diego, Roberto, Desireé, Monichina, Paoletto, Walter, gli amici del<br />

pullman, le coinquiline <strong>di</strong> Ale ed i rispettivi fidanzati, . . .<br />

A tutti un unico messaggio ”grazie e sappiate che non vi <strong>di</strong>menticheró”.<br />

iv


Ad Alé -<br />

”sarai sempre nel mio cuore! grazie”


In<strong>di</strong>ce<br />

I Teoria delle Aste 1<br />

1 Mechanism Design 2<br />

1.1 Motivazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2<br />

1.2 Teoria dei giochi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />

1.2.1 La teoria delle scelte razionali . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />

Azioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />

1.2.2 Teoria dell’equilibrio <strong>di</strong> Nash . . . . . . . . . . . . . . . . . 5<br />

Giochi strategici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6<br />

Equilibrio <strong>di</strong> Nash . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6<br />

1.3 Meccanismi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8<br />

1.4 Progetto <strong>di</strong> un meccanismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10<br />

1.4.1 Descrizione del problema <strong>di</strong> progettare un meccanismo . . 10<br />

1.5 Meccanismi VCG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 13<br />

1.6 Analisi <strong>di</strong> un meccanismo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14<br />

2 Il Problema d’Aste Base 15<br />

2.1 Il modello della Teoria dei Giochi e la progettazione <strong>di</strong> Meccanismi<br />

Truthful . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 16<br />

2.2 L’Asta <strong>di</strong> Vicrey . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 19<br />

2.3 Aste In<strong>di</strong>pendenti dell’offerta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 21<br />

vi


INDICE<br />

2.4 Altre Aste Truthful . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24<br />

2.4.1 Meccanismi a prezzo fisso . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24<br />

2.4.2 Asta <strong>di</strong> Vickrey k-item . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24<br />

2.4.3 Asta <strong>di</strong> Vickrey k-item con prenotazione . . . . . . . . . . 25<br />

2.4.4 Meccanismi con conoscenze a priori . . . . . . . . . . . . . 25<br />

2.4.5 Estrazione del profitto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 26<br />

3 Framework <strong>di</strong> analisi 29<br />

3.1 Framework dell’asta competitiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 30<br />

4 Aste competitive 35<br />

4.1 Massimizzazione del profitto nei meccanismi a prezzo fisso . . . . 36<br />

4.2 Massimizzazione del profitto con l’asta <strong>di</strong> Vickrey . . . . . . . . . 37<br />

4.3 L’asta a prezzo ottimo in<strong>di</strong>pendente dall’offerta . . . . . . . . . . 38<br />

4.4 Impossibilitá deterministica . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 39<br />

4.5 Aste a campionamento casuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 41<br />

4.5.1 Aste a prezzo ottimo a campionamento casuale . . . . . . 41<br />

4.5.2 Estrattore <strong>di</strong> profitto a campionamento casuale . . . . . . 43<br />

4.6 Randomizzazione attraverso accoppiamento pesato . . . . . . . . 44<br />

5 Aste con beni in fornitura limitata 48<br />

II Aste <strong>On</strong><strong>Line</strong> 51<br />

6 Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata 52<br />

6.1 Aste online . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53<br />

6.1.1 Il modello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 53<br />

6.1.2 Curve <strong>di</strong> fornitura per le aste online . . . . . . . . . . . . . 55<br />

vii


INDICE<br />

6.2 Analisi competitiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 61<br />

6.2.1 Un bene <strong>di</strong>visibile . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62<br />

6.2.2 Aste randomizzate per un bene <strong>di</strong>visibile . . . . . . . . . . 67<br />

6.2.3 Un’asta deterministica per k beni in<strong>di</strong>visibili . . . . . . . . 67<br />

6.3 Estensioni del modello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68<br />

6.4 Esempio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 68<br />

6.5 Riflessioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 69<br />

7 Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata 70<br />

7.1 Modello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 71<br />

7.1.1 Analisi competitiva . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74<br />

7.1.2 Bucket <strong>di</strong> valutazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74<br />

7.2 Aste deterministiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 75<br />

7.3 Aste randomizzate . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 76<br />

7.3.1 Una semplice asta randomizzata . . . . . . . . . . . . . . . 77<br />

7.3.2 Aste con bucket pesati offline . . . . . . . . . . . . . . . . 79<br />

7.3.3 Aste con bucket pesati online . . . . . . . . . . . . . . . . 81<br />

8 Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful 84<br />

8.1 Modello e problemi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85<br />

8.1.1 Misure <strong>di</strong> performance . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 86<br />

8.2 Un’esempio chiarificatore . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87<br />

8.3 Aste a singola scelta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 88<br />

8.3.1 Preliminari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89<br />

8.3.2 Analisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 90<br />

8.3.3 Ritentativi, coalizioni e riven<strong>di</strong>ta . . . . . . . . . . . . . . 93<br />

8.3.4 Ignorare la massima valutazione . . . . . . . . . . . . . . . 94<br />

8.4 Aste combinatoriali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94<br />

viii


INDICE<br />

III Analisi dell’allocazione <strong>Wi</strong>-Fi da Starburks 96<br />

9 Analisi del problema 97<br />

9.1 Descrizione del problema . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99<br />

9.2 Soluzioni allo stato attuale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102<br />

L’innovazione <strong>di</strong> Starbucks . . . . . . . . . . . . . . . . . . 104<br />

9.3 E se usassimo un’asta? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105<br />

9.4 Asta per l’allocazione dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi . . . . . . . . . . . . . . . 106<br />

9.5 Modello . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 107<br />

9.5.1 Con<strong>di</strong>visione della banda <strong>Wi</strong>-Fi . . . . . . . . . . . . . . . 107<br />

9.5.2 Valutazione <strong>degli</strong> agenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108<br />

9.5.3 Durata dell’allocazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108<br />

9.5.4 Gestione della banda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109<br />

9.5.5 Notazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109<br />

9.5.6 Offerte <strong>degli</strong> agenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109<br />

9.5.7 Allocazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 110<br />

9.6 Considerazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 111<br />

10 Soluzioni proposte: descrizione ed analisi 113<br />

10.1 k Aste Identiche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114<br />

10.1.1 Un algoritmo <strong>di</strong> wrapping . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115<br />

10.1.2 Asta in<strong>di</strong>pendente dall’offerta −→ Asta a prezzo fisso . . . 116<br />

10.1.3 L’asta del capitolo 6 estesa ad asta a prezzo fisso . . . . . 118<br />

10.1.4 Analisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119<br />

10.1.5 Considerazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120<br />

10.2 k Aste Differenti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121<br />

10.2.1 Costruzione delle k funzioni <strong>di</strong> fornitura . . . . . . . . . . 121<br />

10.2.2 Analisi e considerazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125<br />

ix


INDICE<br />

10.3 Banda Infinitamente Frazionabile . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126<br />

10.3.1 Estensioni del modello e della soluzione . . . . . . . . . . . 126<br />

La banda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128<br />

Valutazioni dei giocatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128<br />

Strategie dei giocatori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129<br />

10.3.2 Curve <strong>di</strong> fornitura per Aste <strong>On</strong>line in due parametri . . . . 130<br />

10.3.3 Curva <strong>di</strong> fornitura globale e competitivitá . . . . . . . . . 134<br />

10.4 k Beni Digitali . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136<br />

10.5 Asta <strong>di</strong> Vickrey . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 137<br />

10.6 Riduzione ad un problema <strong>di</strong> approssimazione . . . . . . . . . . . 138<br />

10.6.1 Un buon algoritmo <strong>di</strong> call admission . . . . . . . . . . . . 139<br />

Descrizione formale del problema . . . . . . . . . . . . . . 140<br />

Algoritmo ”Route or Block” . . . . . . . . . . . . . . . . . 141<br />

Analisi e punti critici dell’algoritmo . . . . . . . . . . . . . 142<br />

10.6.2 ”Call Admission” per l’allocazione dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi . . . . 143<br />

10.6.3 Ma il problema é realmente quello che vogliamo risolvere? 146<br />

10.6.4 ”Admission Control” per insiemi <strong>di</strong> offerte . . . . . . . . . 147<br />

Analisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149<br />

10.6.5 Un algoritmo piú furbo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 149<br />

Analisi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 150<br />

E nel modello continuo? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154<br />

11 Conclusioni e problemi aperti 156<br />

x


INDICE<br />

Bibliografia 159<br />

IV Appen<strong>di</strong>ce 164<br />

A Aste Combinatoriali 165<br />

Aste efficienti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 166<br />

A.0.6 Allocazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167<br />

A.1 Aste combinatoriali truthful . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 168<br />

A.2 Offerenti a singolo scopo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 171<br />

A.3 Con<strong>di</strong>zioni necessarie e sufficienti per agenti a singola richiesta . . 172<br />

B Il problema d’aste generalizzato 176<br />

xi


Elenco delle figure<br />

6.1 Un esempio d’asta basata su curve <strong>di</strong> fornitura. . . . . . . . . . . 56<br />

6.2 Esempio <strong>di</strong> curva <strong>di</strong> fornitura globale. . . . . . . . . . . . . . . . . 60<br />

9.1 Possibile modello <strong>di</strong> interazione tra AP e agente interessato al<br />

servizio. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101<br />

10.1 Curve <strong>di</strong> fornitura in funzione dei <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili. . . . . . . . . 124<br />

10.2 Curva <strong>di</strong> fornitura in due parametri. . . . . . . . . . . . . . . . . 131<br />

10.3 Un esempio d’asta basata su curve in due parametri. . . . . . . . 132<br />

10.4 Particolare dell’intersezione tra curva <strong>di</strong> fornitura e d’offerta in due<br />

parametri. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 133<br />

xii


Elenco <strong>degli</strong> algoritmi<br />

1 Algoritmo base . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 89<br />

2 Algoritmo per aste combinatoriali . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95<br />

3 k Aste Semplici . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116<br />

4 Algoritmo Route or Block . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142<br />

5 Algoritmo Call Admission continuo . . . . . . . . . . . . . . . . . 144<br />

6 Algoritmo Call Admission <strong>di</strong>screto . . . . . . . . . . . . . . . . . 145<br />

7 Algoritmo approssimato <strong>di</strong> allocazione dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi -1 . . . . . 148<br />

8 Algoritmo approssimato allocazione <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi -2 . . . . . . . . 150<br />

9 Greedy(b1, . . . , bn) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 169<br />

10 MAX(A1, A2) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 174<br />

11 k-APPROX-CA(b) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 175<br />

12 Asta semplice a con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> costo (SCS) . . . . . . . . . . . . 179<br />

xiii


Parte I<br />

Teoria delle Aste<br />

1


Capitolo 1<br />

Mechanism Design<br />

1.1 Motivazioni<br />

I meccanismi nascono dall’esigenza <strong>di</strong> ottenere soluzioni corrette (ottime) a pro-<br />

blemi algoritmici, in ambiente <strong>di</strong>stribuito, in cui il comportamento <strong>di</strong> ogni parte-<br />

cipante (o agente) é rivolto a sod<strong>di</strong>sfare i propri interessi.<br />

Gli agenti che partecipano alla computazione sono denominati egoisti, perché<br />

a contrad<strong>di</strong>stinguerli é la caratteristica <strong>di</strong> badare esclusivamente alla massimiz-<br />

zazione del proprio profitto e non all’ottimizzazione della computazione. A tal<br />

fine essi sono <strong>di</strong>sposti a mentire, purché ció gli faccia trarre un vantaggio rispetto<br />

al <strong>di</strong>re la veritá. Gli agenti egoisti, sono presenti, in varie forme, nella letteratura<br />

scientifica a partire dal XVIII secolo, ma devono molta della fama che li contrad-<br />

<strong>di</strong>stingue attualmente ai lavori <strong>di</strong> John Nash, che ne ha stu<strong>di</strong>ato il comportamento<br />

ed ha teorizzato quella che viene chiamata teoria dell’equilibrio. Intuitivamente,<br />

per ottenere una soluzione esatta al problema, i progettisti dovrebbero escogitare<br />

un meccanismo (protocollo) che costringa gli agenti a:<br />

• partecipare attivamente al meccanismo;<br />

2


• <strong>di</strong>re la veritá.<br />

CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

Il campo della progettazione <strong>di</strong> meccanismi (anche conosciuto come teoria<br />

dell’implementazione), mira a stu<strong>di</strong>are come le preferenze private <strong>di</strong> molte per-<br />

sone possano essere aggregate, al fine <strong>di</strong> conseguire una scelta sociale. Poiché<br />

gli stati <strong>di</strong> equilibrio <strong>di</strong> un sistema possono essere piú <strong>di</strong> uno, e gli agenti, li-<br />

beramente, possono muoversi verso uno qualunque <strong>di</strong> questi stati, i meccanismi<br />

tentano <strong>di</strong> guidare, attraverso l’introduzione dei pagamenti, il comportamento<br />

dei vari agenti cosí che essi si muovano verso uno stato <strong>di</strong> equilibrio anziché un<br />

altro. La applicazioni principali <strong>di</strong> questo campo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sono nell’ambito della<br />

microeconomia (soprattutto nella teoria <strong>degli</strong> anarchy price 1 ) e delle scienze so-<br />

ciali; e, gli strumenti utilizzati, derivano dalla teoria dei giochi. Nella Computer<br />

Science i maggiori interessi, in questi ultimi anni, si sono in<strong>di</strong>rizzati verso la pro-<br />

gettazione <strong>di</strong> meccanismi e, soprattutto, il loro utilizzo per la progettazione <strong>di</strong><br />

aste. Il notevole interesse, rivolto verso questa particolare branca del mechanism<br />

design é dovuto specialmente all’influenza che tale metodologia ha avuto sulla<br />

privatizzazione <strong>di</strong> grosse aziende e, sull’allocazione delle frequenze per la trasmis-<br />

sione pubblica 2 . Inoltre all’interno della Computer Science, tale teoria é <strong>di</strong>venuta<br />

sempre piú predominante, poiché essa ben modella la natura dell’Internet attua-<br />

le, in cui, varie entitá 3 , con obiettivi notevolmente <strong>di</strong>fferenti, sono costrette a<br />

cooperare, ognuna con l’intento <strong>di</strong> perseguire i propri fini ed i propri interessi.<br />

Per una trattazione piú completa della teoria dei giochi si rimanda a [NA51],<br />

[YK92], [MW95], [KP99]; e relativamente alla progettazione <strong>di</strong> meccanismi a<br />

[NR99], [NI99], [RN00], [RO00], [NR00], [AT01].<br />

1 La definizione dei prezzi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta in regime <strong>di</strong> anarchia in cui il comportamento <strong>di</strong> ogni<br />

agente é in<strong>di</strong>pendente e non assimilabile ad un qualche modello economico preciso.<br />

2 A tal riguardo puó consultarsi il sito http://www.market-design.com.<br />

3 Universitá, imprese commerciali, router,. . . .<br />

3


1.2 Teoria dei giochi<br />

CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

La teoria dei giochi aiuta a comprendere situazioni nelle quali vi sono <strong>degli</strong> agenti<br />

(qualunque entitá debba prendere delle decisioni riguardo al proprio comportamen-<br />

to) che devono interagire. Un gioco, nel senso comune, é ”un’attivitá competitiva<br />

nella quale i giocatori sono in competizione nel rispetto <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> regole”.<br />

Esempi <strong>di</strong> applicazione della teoria dei giochi sono: aziende che competono in<br />

affari, politici che competono per i voti, host che si contendono i servizi messi a<br />

<strong>di</strong>sposizione da un Web Service, . . .<br />

1.2.1 La teoria delle scelte razionali<br />

La teoria delle scelte razionali é una componente <strong>di</strong> molti modelli della teoria<br />

dei giochi. Essa definisce come un agente 4 sceglie all’interno <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong><br />

comportamenti ammissibili il migliore in relazione alle sue preferenze. Al fine <strong>di</strong><br />

perseguire il suo obiettivo egli é <strong>di</strong>sposto anche a mentire.<br />

Azioni<br />

La teoria é basata su un modello con due componenti: un insieme A costituito da<br />

tutte le azioni che, sotto determinate circostanze, sono <strong>di</strong>sponibili e una specifica<br />

delle preferenze. In qualunque situazione l’agente deve scegliere dall’insieme A<br />

un singolo elemento. Le preferenze 5 possono essere rappresentate tramite una<br />

4 Definito come una delle varie entitá che partecipano al gioco attraverso le decisioni che<br />

prendono.<br />

5 Nella definizione delle preferenze si suppone che un agente conosca i suoi gusti e che le<br />

sue preferenze siano consistenti, ossia, che non vi siano considerazioni altruistiche in virtú delle<br />

quali un agente possa farsi con<strong>di</strong>zionare. In particolare, non vi sono considerazioni per le quali<br />

un agente puó cambiare la valutazione delle sue preferenze in funzione del benessere sociale.<br />

Tale definizione delle valutazioni rende chiaro il motivo per cui tali agenti sono detti egoisti<br />

4


CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

funzione <strong>di</strong> pagamento, che associ un numero ad ogni azione in maniera tale che<br />

le azioni a cui é associato un valore piú alto siano preferite. Piú precisamente<br />

possiamo definire una funzione <strong>di</strong> pagamento U : A → R+ ∪ {0} tale che:<br />

∀ x, y ∈ A U(x) > U(y) sse 6 l’agente preferisce l’azione x all’azione y<br />

Si puó pensare, quin<strong>di</strong>, al valore associato dalla funzione U come un in<strong>di</strong>catore<br />

dell’intesitá <strong>di</strong> preferenza <strong>di</strong> quella scelta.<br />

La teoria delle scelte razionali determina le varie situazioni in cui l’agente puó<br />

scegliere, all’interno <strong>di</strong> un sottoinsieme <strong>di</strong>sponibile <strong>di</strong> A, l’azione che é piú in<br />

accordo con le sue preferenze. Permettendo la possibilitá che ci siano piú scelte<br />

egualmente buone, la teoria delle scelte razionali definisce che l’azione scelta<br />

dall’agente é almeno buona, in accordo alle sue preferenze, quanto ogni<br />

altra delle azioni <strong>di</strong>sponibili.<br />

1.2.2 Teoria dell’equilibrio <strong>di</strong> Nash<br />

Tracce <strong>di</strong> idee circa la teoria dei giochi possono farsi risalire a pubblicazioni <strong>di</strong><br />

matematici del XVIII secolo, ma i due maggiori autori che hanno dato un contri-<br />

buto sostanziale al suo sviluppo sono J. Von Neumann nel libro Theory of games<br />

and economic behavior del 1944 e J. Nash con la definizione della teoria dell’e-<br />

quilibrio omonima [NA51]. Per un’introduzione <strong>di</strong> tale teoria nell’algoritmica si<br />

veda [RO00].<br />

e <strong>di</strong> come la teoria <strong>di</strong> J. Nash [NA51] si contrapponga completamente a quella <strong>di</strong> A. Smith<br />

secondo cui le preferenze <strong>degli</strong> agenti sono non determinate ma orientate al conseguimento del<br />

benessere sociale.<br />

5


Giochi strategici<br />

CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

Un gioco strategico é un modello <strong>di</strong> interazione <strong>degli</strong> agenti. Ogni agente ha<br />

un insieme <strong>di</strong> possibili azioni e il modello cattura le interazioni tra i giocatori<br />

permettendo ad ogni giocatore <strong>di</strong> essere con<strong>di</strong>zionato dalle azioni <strong>di</strong> tutti gli altri<br />

giocatori e non solo dalle sue. Quin<strong>di</strong>:<br />

Definizione 1.1 (Giochi strategici con or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> preferenze). Un gioco<br />

strategico (con un or<strong>di</strong>ne nelle preferenze) consiste <strong>di</strong>:<br />

• un insieme <strong>di</strong> giocatori;<br />

• per ogni giocatore, un insieme <strong>di</strong> azioni;<br />

• per ogni giocatore, preferenze sull’insieme <strong>di</strong> azioni possibili 7 .<br />

Ogni giocatore sceglie le sue azioni una volta per tutte, e i giocatori scelgono<br />

le loro azioni simultaneamente 8 .<br />

Equilibrio <strong>di</strong> Nash<br />

Quale azione sará scelta da un giocatore in un gioco strategico? Come nella<br />

teoria delle scelte razionali ogni agente sceglierá la miglior azione <strong>di</strong>sponibile. In<br />

un gioco, peró, la miglior azione <strong>di</strong> un giocatore <strong>di</strong>pende, in generale, dalle azioni<br />

<strong>degli</strong> altri giocatori. Quin<strong>di</strong> il giocatore dovrá formarsi una convinzione circa<br />

le azioni <strong>degli</strong> altri giocatori. L’assunzione sottostante é che il comportamento<br />

<strong>di</strong> ogni giocatore é derivato dalla sua passata esperienza nel giocare il gioco, e<br />

che quest’esperienza é sufficientemente matura da permettergli <strong>di</strong> determinare il<br />

7 Si noti, banalmente, come il tempo sia assente nel modello.<br />

8 Nel senso che nessun giocatore é informato, quando effettua la sua scelta, della scelta fatta<br />

da un qualunque altro giocatore.<br />

6


CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

comportamento dei giocatori che gli si oppongono 9 . Comunque si assume sia che<br />

ogni giocatore ha esperienza nel giocare il gioco, sia che egli giochi il gioco in<br />

isolamento 10 . La soluzione definita dalla teoria <strong>di</strong> Nash ha due componenti:<br />

• ogni giocatore sceglie la sua azione in accordo al modello delle scelte razio-<br />

nali;<br />

• ogni giocatore suppone che il comportamento <strong>degli</strong> altri giocatori sia cor-<br />

retto 11 .<br />

Definizione 1.2 (Equilibrio <strong>di</strong> Nash). Un Equilibrio <strong>di</strong> Nash é un profilo<br />

<strong>di</strong> azioni a ∗ con la proprietá che nessun giocatore i puó fare meglio scegliendo<br />

un’azione <strong>di</strong>fferente da a ∗ i , dato che ogni altro giocatore j aderisce ad a ∗ j.<br />

L’equilibrio <strong>di</strong> Nash corrisponde, quin<strong>di</strong>, in un’accezione piú ampia allo stato<br />

stazionario del sistema con cui si puó rappresentare il modello relativo al problema<br />

in questione. Espresso in maniera <strong>di</strong>fferente, un equilibrio <strong>di</strong> Nash stabilisce una<br />

regola sociale: se tutti i giocatori aderiscono ad essa nessuno ha desiderio <strong>di</strong><br />

cambiare il suo comportamento. Definiamo a essere un profilo <strong>di</strong> azioni, nel<br />

quale l’azione <strong>di</strong> ogni giocatore i é ai. Presa a ′<br />

i essere una qualunque azione del<br />

giocatore i (o uguale ad a ′<br />

i o <strong>di</strong>versa). Allora (a ′<br />

i, a−i) 12 denota il profilo <strong>di</strong> azioni<br />

nel quale ogni giocatore j eccetto i sceglie la sua azione aj come specificato da<br />

9 Anche se si suppone che nessuno gli comunichi le azioni che gli altri giocatori sceglieranno.<br />

10 Si suppone, inoltre, che il giocatore non acquisisce familiaritá con il comportamento spe-<br />

cifico dei suoi contendenti. Si puó pensare, quin<strong>di</strong>, che per ogni giocatore c’é una popolazione<br />

<strong>di</strong> altri giocatori che puó occasionalmente prendere parte al gioco. Quin<strong>di</strong> la sua esperienza é<br />

relativa al comportamento tipico <strong>degli</strong> altri giocatori, non a quello <strong>di</strong> uno specifico gruppo <strong>di</strong><br />

contendenti.<br />

11 Nel senso che anche gli altri giocatori effettuano la loro scelta in virtú del modello delle<br />

scelte razionali.<br />

12 Il pe<strong>di</strong>ce -i sta per eccetto i.<br />

7


CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

a, mentre il giocatore i sceglie a ′<br />

i. Cioé (a ′<br />

i, a−i) denota il profilo <strong>di</strong> azioni nel<br />

quale tutti i giocatori tranne i aderiscono ad a mentre il giocatore i devia ad a ′<br />

j.<br />

Quin<strong>di</strong> possiamo ridefinire, in virtú della notazione introdotta, la definizione <strong>di</strong><br />

equilibrio <strong>di</strong> Nash.<br />

Definizione 1.3 (Equilibrio <strong>di</strong> Nash formale). Un profilo <strong>di</strong> azioni a ∗ in un<br />

gioco strategico con preferenze or<strong>di</strong>nali é in equilibrio <strong>di</strong> Nash se per ogni giocatore<br />

i:<br />

Ui(a ∗ ) = Ui(ai, a ∗ −i) per ogni azione ai del giocatore i<br />

dove Ui é la funzione <strong>di</strong> preferenza dell’i-esimo giocatore come definita nella<br />

sezione 1.2.1 a pagina 5.<br />

Tale definizione implica che un gioco strategico non ha necessariamente un<br />

equilibrio <strong>di</strong> Nash, e se c’é l’ha non é detto che esso sia unico.<br />

1.3 Meccanismi<br />

Nella progettazione classica <strong>degli</strong> algoritmi, l’assunzione comune é che l’algorit-<br />

mo, prima <strong>di</strong> iniziare la computazione, é a conoscenza <strong>degli</strong> input del problema.<br />

Quest’assunzione non é veritiera e realistica per molte applicazioni pratiche <strong>degli</strong><br />

algoritmi. Ci riferiremo all’algoritmica classica, dove gli input sono imme<strong>di</strong>ata-<br />

mente <strong>di</strong>sponibili all’algoritmo, come modello a valori pubblici mentre denotere-<br />

mo l’algoritmica nella quale gli input devono essere ottenuti dagli agenti egoisti<br />

come modello a valori privati.<br />

Nella definizione <strong>di</strong> un meccanismo si suppone che i partecipanti agli algo-<br />

ritmi agiscano tutti in accordo ai propri interessi. Viene adottato, quin<strong>di</strong>, un<br />

approccio basato sulla razionalitá, usando i derivati della teoria dei giochi e della<br />

microeconomia. Si assume che ogni partecipante ha una ben definita funzione<br />

8


CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

<strong>di</strong> utilitá che rappresenta le sue preferenze su tutti i possibili output dell’algo-<br />

ritmo, e assumiamo che i partecipanti agiscono razionalmente per ottimizzare la<br />

propria utilitá. Vengono definiti tali partecipanti razionali ed egoisti come agen-<br />

ti 13 . Le soluzioni che vengono considerate contengono sia ingre<strong>di</strong>enti algoritmici<br />

(necessari per ottenere i risultati sperati), sia ingre<strong>di</strong>enti <strong>di</strong> pagamento che mo-<br />

tivano gli agenti. Una tale soluzione viene chiamata meccanismo. Poiché la<br />

partecipazione <strong>di</strong> un agente é volontaria, per costringerlo a partecipare é neces-<br />

sario garantirgli, nel caso <strong>di</strong>ca la veritá, un profitto sempre maggiore o uguale a<br />

quello che otterrebbe se dovesse mentire. Sia I l’insieme delle possibili <strong>di</strong>chia-<br />

razioni che l’utente puó fare all’algoritmo <strong>di</strong>stribuito e sia U : I → R+ ∪ {0}<br />

la funzione utilitá che determina il vantaggio che ottiene l’utente dall’effettuare<br />

quella determinata <strong>di</strong>chiarazione, essa dev’essere tale che:<br />

∀ ij ∈ I U(vj) ≥ U(ij)<br />

dove vj é la <strong>di</strong>chiarazione fatta dall’utente quando <strong>di</strong>ce la veritá. Dato che la par-<br />

tecipazione <strong>di</strong> un agente é volontaria, per costringerlo a partecipare é necessario<br />

garantirgli, nel caso <strong>di</strong>ca la veritá, un profitto non negativo. Siccome i partecipan-<br />

ti perseguono i proprio interessi, affiché <strong>di</strong>chiarino la veritá, il meccanismo deve<br />

fare in modo che ogni singolo partecipante sia sicuro <strong>di</strong> ottenere profitto massimo<br />

quando <strong>di</strong>chiara la veritá. In altre parole un agente mentendo rischierebbe <strong>di</strong> non<br />

guadagnare o persino <strong>di</strong> essere sottopagato.<br />

Per la progettazione del meccanismo, si assume che il comportamento <strong>degli</strong><br />

agenti sia razionale: l’obiettivo <strong>di</strong> ogni agente é massimizzare egoisticamente il<br />

proprio guadagno, per ogni servizio offerto; in particolare, si assume che un agente<br />

menta solo se puó guadagnare piú <strong>di</strong> quanto possa guadagnare <strong>di</strong>cendo la veritá.<br />

13 Il termine é preso dalla comunitá <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>osi dell’AI, i quali per primi hanno introdotto<br />

l’uso della progettazione dei meccanismi nella Computer Science. In quest’ambito, comunque,<br />

tale termine é utilizzato con un significato meno ampio.<br />

9


CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

La teoria dell’equilibrio <strong>di</strong> Nash teorizza come un sistema, in modo del tutto<br />

autonomo, si muove tra i vari stati in cui puó trovarsi fino a giungere in uno dei<br />

possibili stati <strong>di</strong> equilibrio, dal quale, poi, non si muove piú. Poiché, un siste-<br />

ma non ammette un unico stato <strong>di</strong> equilibrio, obiettivo della progettazione <strong>di</strong> un<br />

meccanismo é, definire una strategia, che gui<strong>di</strong>, attraverso l’utilizzo dei pagamen-<br />

ti, il sistema in un particolare stato <strong>di</strong> equilibrio, tra tutti quelli ammissibili del<br />

sistema; in particolare, si cerca <strong>di</strong> guidare gli agenti verso un comportamento che<br />

massimizzi il profitto totale del meccanismo.<br />

1.4 Progetto <strong>di</strong> un meccanismo<br />

I problemi che richiedono la progettazione <strong>di</strong> meccanismi <strong>di</strong>fferiscono dagli usuali<br />

problemi algoritmici, principalmente, in due aspetti. Primo, gli input al problema<br />

non sono conosciuti al meccanismo ma solo ai partecipanti. Secondo, mentre<br />

l’obiettivo del meccanismo é ottenere una soluzione che sia quanto piú vicina<br />

all’ottimo, ogni partecipante mira a massimizzare il proprio profitto.<br />

Problemi simili sono stati stu<strong>di</strong>ati in <strong>di</strong>verse aree quali l’economia e la teoria<br />

dei giochi. Generalmente, un problema <strong>di</strong> progetto <strong>di</strong> un meccanismo potrebbe<br />

essere visto come il compito <strong>di</strong> selezionare da una collezione <strong>di</strong> giochi uno che<br />

garantisca il risultato desiderato dal progettista.<br />

1.4.1 Descrizione del problema <strong>di</strong> progettare un meccani-<br />

smo<br />

In questa sezione definiamo formalmente il problema del progetto <strong>di</strong> un mecca-<br />

nismo.<br />

Definizione 1.4 (Problema del progetto <strong>di</strong> meccanismi). Il problema <strong>di</strong><br />

10


CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

progettare meccanismi é dato da una specifica dell’output e da un insieme <strong>di</strong> utilitá<br />

<strong>degli</strong> agenti. In particolare:<br />

1. Ci sono n agenti, ogni agente ha un input privato ti ∈ Ti (il suo tipo).<br />

Qualsiasi altra cosa é conosciuta pubblicamente.<br />

2. La specifica <strong>di</strong> output mappa ogni vettore dei tipi t = t1 . . . tn nell’insieme<br />

<strong>degli</strong> output ammissibili o ∈ SOL.<br />

3. Ogni agente i ha una funzione reale vi (o ∈ SOL) detta la sua valutazione<br />

che rappresenta la quantificazione del suo valore in funzione <strong>di</strong> ogni possi-<br />

bile output o ∈ SOL. Quando l’output del meccanismo é o il meccanismo<br />

paga all’agente pi unitá della valuta comune, per cui l’utile dell’agente i é<br />

ui = pi + vi(o, ti). L’obiettivo <strong>di</strong> un agente é massimizzare il suo utile.<br />

4. L’obiettivo del meccanismo é quello <strong>di</strong> selezionare una soluzione o ∈ SOL<br />

che massimizzi il benessere totale: m(o, t).<br />

In un meccanismo a rivelazione <strong>di</strong>retta si richiede semplicemente che i par-<br />

tecipanti rivelino i lori tipi al meccanismo. Basandosi su queste <strong>di</strong>chiarazioni il<br />

meccanismo, poi, computa l’output o e il pagamento pi per ogni agente.<br />

Definizione 1.5 (Meccanismo). Un meccanismo (a rivelazione <strong>di</strong>retta) é una<br />

coppia M = (k, p) tale che:<br />

- La funzione <strong>di</strong> output k prende in input il vettore delle <strong>di</strong>chiarazioni <strong>degli</strong><br />

agenti s = s1 . . . sn e restituisce k(s) ∈ O.<br />

- La funzione dei pagamenti p(s) = (p1(s), . . . , pn(s)) ritorna un vettore reale.<br />

Questo é il pagamento elargito dal meccanismo ad ogni agente.<br />

11


CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

Un meccanismo a rivelazione computa il suo output in accordo alle <strong>di</strong>chiara-<br />

zioni <strong>degli</strong> agenti. Dato che gli agenti possono mentire, il meccanismo deve essere<br />

progettato in modo tale che agli agenti (razionali) sia conveniente <strong>di</strong>re la veritá.<br />

Definizione 1.6 (Meccanismi a strategia dominante). La strategia <strong>di</strong> un’of-<br />

ferente é dominante se la strategia massimizza il profitto dell’offerente per qua-<br />

lunque possibile strategia gli altri offerenti possono seguire. Un meccanismo é<br />

un meccanismo a strategia dominante se tutti gli offerenti hanno una strategia<br />

dominante.<br />

Il principio <strong>di</strong> rivelazione <strong>di</strong> qualunque meccanismo a strategia dominante puó<br />

essere convertito in un meccanismo truthful 14 , nel quale la strategia dominante <strong>di</strong><br />

ogni offerente é l’offerta identica alla sua valutazione.<br />

Definizione 1.7 (Meccanismo truthful). Un meccanismo é detto truthful se<br />

<strong>di</strong>re la veritá é una strategia dominante. Cioé, per ogni agente i con tipo ti e per<br />

ogni <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> tipo s−i 15 <strong>degli</strong> altri agenti, l’utile dell’agente é massimizzato<br />

quando <strong>di</strong>chiara ti. Formalmente:<br />

∀i ∀s−i ∀si<br />

ui(ti, s−i) ≥ ui(si, s−i)<br />

Definizione 1.8 (Problema utilitaristico). Un problema <strong>di</strong> progettare un mec-<br />

canismo <strong>di</strong> massimizzazione é utilitaristico se la sua funzione obiettivo sod<strong>di</strong>sfa<br />

m(o, t) = <br />

i vi(o, ti).<br />

14 Dall’inglese veritiero.<br />

15 La notazione é giá stata introdotta ed utilizzata per descrivere il comportamento <strong>degli</strong><br />

agenti egoisti, e, denota con a−i la tupla (a1, . . . , ai−1, ai+1, . . . , an) e con (ai, a−i) la tupla<br />

(a1, . . . , an).<br />

12


1.5 Meccanismi VCG<br />

CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

Il risultato piú importante nel progetto <strong>di</strong> meccanismi é l’osservazione che il<br />

problema utilitaristico puó essere risolto da una classe <strong>di</strong> meccanismi detta VCG<br />

(Vickrey (1961); Groves (1973); Clarke (1971)) [NR99], [NR00]. Intuitivamente,<br />

questi meccanismi risolvono il problema utilitaristico identificando l’utile <strong>degli</strong><br />

agenti truthful con il benessere totale <strong>di</strong>chiarato.<br />

Definizione 1.9 (Meccanismo VCG). Un meccanismo M = (k, p) appartiene<br />

alla famiglia VCG se:<br />

- k(s) massimizza il beneficio totale in accordo ad s.<br />

- il pagamento é calcolato in accordo alla formula V CG : pi(s) = <br />

j=i vj(k(s)) + hi(s−i)<br />

(hi é una funzione arbitraria <strong>di</strong> s−i).<br />

Teorema 1.1. Un meccanismo VCG é truthful.<br />

Dimostrazione. Assumiamo per assurdo che il meccanismo non sia truthful. Al-<br />

lora esiste un agente i con tipo ti, una <strong>di</strong>chiarazione s−i <strong>degli</strong> altri agenti, e si = ti<br />

tale che<br />

cioé<br />

Ricordando che:<br />

ui((ti, s−i), ti) < ui((si, s−i), ti)<br />

ui((ti, s−i), ti) − ui((si, s−i), ti) < 0<br />

ui((ti, s−i), ti) = vi(k((ti, s−i)), ti) + n<br />

j=1,j=i vj(k((ti, s−i)), tj) + hi(s−i)<br />

= n<br />

j=1 vj(k((ti, s−i)), tj) + hi(s−i)<br />

= m(k((ti, s−i)), t) + hi(s−i)<br />

allora<br />

ui((ti, s−i), ti) − ui((si, s−i), ti) = m(k((ti, s−i)), t) − m(k((si, s−i)), t)<br />

13


quin<strong>di</strong><br />

ma questo contrad<strong>di</strong>ce l’ottimalitá <strong>di</strong> k.<br />

CAPITOLO 1. Mechanism Design<br />

m(k((ti, s−i)), t) − m(k((si, s−i)), t) < 0<br />

1.6 Analisi <strong>di</strong> un meccanismo<br />

Le metodologie <strong>di</strong> analisi dei meccanismi derivano <strong>di</strong>rettamente da quelle <strong>di</strong><br />

analisi <strong>degli</strong>, algoritmi approssimati e <strong>degli</strong> algoritmi online.<br />

Le performance <strong>degli</strong> algoritmi approssimati o <strong>di</strong> quelli online sono misurate<br />

attraverso un fattore moltiplicativo o ad<strong>di</strong>tivo <strong>di</strong> approssimazione dell’algoritmo<br />

ottenuto confrontato con quello ottimale sul peggior input possibile. Un algoritmo<br />

online risponde agli input nel momento in cui li riceve e deve cercare <strong>di</strong> ottenere<br />

una soluzione il piú corretta possibile senza la conoscenza dei futuri input. Quin<strong>di</strong>,<br />

l’ostacolo in questi algoritmi é l’assenza <strong>di</strong> conoscenza <strong>degli</strong> input futuri. Per<br />

misurare le performance <strong>di</strong> un algoritmo online, la sua esecuzione é confrontata<br />

con quella dell’algoritmo offline ottimale, i.e., le performance dell’algoritmo che<br />

ha la conoscenza <strong>di</strong> tutti gli input in anticipo. Nel campo <strong>degli</strong> algoritmi online,<br />

questa tecnica é conosciuta come analisi competitiva. L’obiettivo dei progettisti<br />

<strong>di</strong> algoritmi nell’analisi della competitivitá é quello <strong>di</strong> ottenere l’algoritmo con il<br />

miglior rapporto <strong>di</strong> competitivitá. Si adotta un approccio simile nella valutazione<br />

dei meccanismi <strong>di</strong> massimizzazione del profitto per problemi a valori privati.<br />

Nell’analisi si é interessati a trovare il meccanismo che ottiene un profitto che<br />

sia all’interno del miglior rapporto <strong>di</strong> competitivitá <strong>di</strong> un meccanismo ”ottimale”<br />

che é dotato <strong>di</strong> una conoscenza perfetta dei valori privati <strong>degli</strong> agenti. Ci si<br />

riferisce a questi ultimi come meccanismi ottimali omniscienti o come meccanismi<br />

a valori pubblici ottimali.<br />

14


Capitolo 2<br />

Il Problema d’Aste Base<br />

Motivati dal problema <strong>di</strong> vendere beni <strong>di</strong>gitali, come musica, video, e software;<br />

consideriamo il problema <strong>di</strong> un ven<strong>di</strong>tore monopolistico che tenti <strong>di</strong> massimizzare<br />

il suo profitto nella ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> un singolo bene <strong>di</strong>sponibile in fornitura illimitata.<br />

Considerando beni <strong>di</strong>gitali, é naturale assumere che il ven<strong>di</strong>tore abbia abbastanza<br />

copie del bene per venderne, potenzialmente, uno ad ogni cliente 1 . L’assunzione<br />

classica é che il ven<strong>di</strong>tore non conosca nulla circa le preferenze dei clienti. Vi<br />

sono soluzioni a questo problema nella forma <strong>di</strong> meccanismi a prezzo <strong>di</strong>namico<br />

che variano il prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta del bene basandosi sulle informazioni ricevute dai<br />

clienti nella forma <strong>di</strong> offerte, i.e., aste.<br />

Nel caso in cui il bene sia in fornitura limitata, ossia, quando c’é un numero<br />

fissato <strong>di</strong> beni identici messi in ven<strong>di</strong>ta, nel risolverlo ci si riduce al caso <strong>di</strong> beni<br />

in fornitura illimitata. Ci riferiremo ai problemi <strong>di</strong> aste con fornitura illimitata<br />

come problemi d’aste base.<br />

Definizione 2.1 (Il Problema d’Aste Base). Dati:<br />

1 Inoltre, restringendoci ai beni <strong>di</strong>gitali é innocuo assumere che ogni cliente desideri solo una<br />

copia del bene, noto come caso <strong>di</strong> domanda unitaria.<br />

15


• n beni identici da vendere, e<br />

• n offerenti,<br />

CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

progettare un asta che massimizzi il profitto derivato dalla ven<strong>di</strong>ta.<br />

Per una trattazione esaustiva della teoria delle aste base si rimanda a [VI61],<br />

[NR00], [AT01], [FI01], [GW02], [AT01], [HA03].<br />

2.1 Il modello della Teoria dei Giochi e la pro-<br />

gettazione <strong>di</strong> Meccanismi Truthful<br />

L’input <strong>di</strong> un’asta é l’insieme <strong>di</strong> offerte ricevute dagli agenti che intendono parte-<br />

cipare alla ven<strong>di</strong>ta. L’output, quin<strong>di</strong>, consiste <strong>di</strong> un vettore <strong>di</strong> prezzi, p, con pi ad<br />

in<strong>di</strong>care il prezzo che dovrá pagare l’offerente i-esimo, e un vettore <strong>di</strong> allocazione,<br />

x, con xi = 1 se all’offerente i é allocato il bene ed xi = 0 in caso contrario.<br />

Definizione 2.2 (Modello dell’offerente). Assumiamo il seguente modello a<br />

valori privati per gli offerenti:<br />

• L’offerente i ha un valore privato, ui, rappresentante il valore monetario<br />

che associa con il suo possesso del bene.<br />

• L’offerente i fa delle offerte con l’intento <strong>di</strong> massimizzare il suo profitto,<br />

definito come: uixi − pi. Quin<strong>di</strong> nel comportamento dell’agente non ci sono<br />

esternalizzazioni 2 .<br />

• Gli offerenti sono razionali.<br />

2 Ossia, nessun offerente si preoccupa ne del fatto che gli altri offerenti vincano o perdano<br />

ne del prezzo che essi pagano.<br />

16


• Gli offerenti non coalizzano.<br />

CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

Poiché le offerte <strong>degli</strong> agenti determinano il profitto che il ban<strong>di</strong>tore l’asta<br />

ottiene, é impossibile analizzare il profitto dell’asta senza definire un modello<br />

preciso <strong>di</strong> come gli offerenti effettuano le loro offerte. Poiché si é assunto che<br />

gli agenti partecipano all’asta nell’intento <strong>di</strong> massimizzare il proprio profitto per-<br />

sonale, e, il loro profitto é determinato dal meccanismo d’asta e dai valori che<br />

gli altri offerenti offrono, l’offerta che l’agente sottometterá al meccanismo sará<br />

una funzione del meccanismo d’asta e <strong>di</strong> ció che crede gli altri offerenti stiano<br />

offrendo. Posto in questi termini il problema é alquanto scoraggiante.<br />

La soluzione proposta dalla Teoria Economica é <strong>di</strong> cercare un equilibrio Ba-<br />

yesiano <strong>di</strong> Nash del meccanismo. Tale approccio assume che le valutazioni <strong>degli</strong><br />

offerenti seguano una qualche <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá e che tale <strong>di</strong>stribuzio-<br />

ne sia nota a tutti gli offerenti.<br />

É evidente che per l’applicabilitá <strong>di</strong> una tale<br />

soluzione sono necessarie due con<strong>di</strong>zioni. Primo, gli offerenti debbono conoscere<br />

la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá dalla quale si determinano le loro valutazioni. Se-<br />

condo, essa assume che si possa, nel problema specifico, trovare un equilibrio <strong>di</strong><br />

Nash.<br />

A partire dall’Economia e dalla Teoria dei Giochi si puó tentare <strong>di</strong> formulare<br />

una strategia <strong>di</strong> soluzione del problema <strong>di</strong>fferente tentando <strong>di</strong> svincolarci dall’ipo-<br />

tesi <strong>di</strong> essere dotati <strong>di</strong> un modello delle speculazioni <strong>degli</strong> offerenti e restringendoci<br />

a quelli che chiameremo meccanismi a strategie dominanti.<br />

Definizione 2.3 (Meccanismi a strategia dominante). La strategia <strong>di</strong> un<br />

offerente é dominante se tale strategia massimizza il profitto dell’offerente qua-<br />

lunque sia la strategia gli altri offerenti possano seguire. Un meccanismo é un<br />

meccanismo a strategia dominante se tutti gli offerenti hanno strategie dominati.<br />

Definizione 2.4. Un’asta in busta chiusa senza rilanci, A, é un’asta in cui:<br />

17


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

1. Ogni offerente sottomette un offerta, rappresentante il massimo ammontare<br />

che vuole pagare per uno dei beni messi all’asta. Si denota con b il vettore<br />

<strong>di</strong> tutte le offerte sottomesse, i.e., l’input. L’i-esima componente <strong>di</strong> b é bi,<br />

e rappresenta l’offerta fatta dall’offerente i. Denoteremo con n il numero<br />

<strong>degli</strong> offerenti.<br />

2. Dato il vettore delle offerte b, il ban<strong>di</strong>tore calcola un output consistente <strong>di</strong><br />

un’allocazione, x = (x1, . . . , xn), e prezzi, p = (p1, . . . , pn). Nell’allocazio-<br />

ne xi é un in<strong>di</strong>catore per l’offerente i <strong>di</strong> ricezione del bene (1 se l’offerente<br />

i riceve il bene e 0 altrimenti). Se xi = 1, <strong>di</strong>remo che l’offerente i vince.<br />

Altrimenti, l’offerente i perde, o é stato rifiutato a partecipare. Il prezzo,<br />

pi, é quanto l’offerente i paga il ban<strong>di</strong>tore. Assumeremo che 0 ≤ pi ≤ bi<br />

per tutti gli offerenti che vincono e che pi = 0 per tutti gli offerenti che<br />

perdono 3 .<br />

3. Il profitto dell’asta (o del ban<strong>di</strong>tore, per meglio <strong>di</strong>re) é A(b) = <br />

i pi.<br />

Un’asta é deterministica se l’allocazione e i prezzi sono funzioni deterministi-<br />

che del vettore delle offerte. Un’asta é randomizzata se la procedura attraverso<br />

la quale il ban<strong>di</strong>tore calcola l’allocazione e i prezzi é randomizzata. E’ banale<br />

considerare che se l’asta é randomizzata, il profitto dell’asta, i prezzi <strong>di</strong> output,<br />

e le allocazioni sono variabili casuali.<br />

Il principio <strong>di</strong> rivelazione afferma che qualunque meccanismo a strategia do-<br />

minante (in uno o piú passi <strong>di</strong> computazione) puó essere convertito in un mec-<br />

3 Sono le assunzioni standard <strong>di</strong> trasferimento positivo e <strong>di</strong> partecipazione volontaria definite<br />

in [VI61]. Con ”trasferimento positivo” si in<strong>di</strong>ca che qualunque partecipante l’asta riceve sempre<br />

una quantitá non negativa del bene, mentre con ”partecipazione volontaria” si in<strong>di</strong>ca che nessun<br />

offerente puó essere costretto a pagare piú <strong>di</strong> quanto ha offerto.<br />

18


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

canismo truthful in un passo, in cui la strategia dominante <strong>di</strong> ogni offerente é <strong>di</strong><br />

effettuare un offerta con valore identico alla valutazione.<br />

Definizione 2.5 (Meccanismi Truthful). Diremo che un’asta deterministica<br />

é truthful se la strategia dominante dell’offerente i é <strong>di</strong> offrire la sua valutazio-<br />

ne, ponendo bi = ui, e tale strategia é dominante per tutti i partecipanti l’asta.<br />

Un’asta randomizzata é truthful se vi é una <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá sulle aste<br />

deterministiche truthful.<br />

Si adotterá, quin<strong>di</strong>, nella ricerca <strong>di</strong> soluzioni per i problemi d’asta il concetto<br />

<strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> meccanismi truthful.<br />

2.2 L’Asta <strong>di</strong> Vicrey<br />

Un’asta ad un elemento é un’asta in cui si vende al piú una copia del bene.<br />

Dalla letteratura Economica la classica asta truthful per tale problema é l’asta<br />

<strong>di</strong> Vicrey 1-item. L’asta <strong>di</strong> Vicrey é conosciuta anche come asta del secondo<br />

prezzo poiché essa vende il singolo bene all’offerente con offerta piú alta ad un<br />

prezzo pari al valore della seconda offerta piú alta.<br />

É interessante notare come<br />

l’asta <strong>di</strong> Vicrey possa essere derivata considerando l’applicazione del principio <strong>di</strong><br />

rivelazione nell’asta all’Inglese.<br />

L’asta all’Inglese per una singola copia <strong>di</strong> un bene é un meccanismo d’asta<br />

standard con possibilitá <strong>di</strong> rilanci.<br />

É ben conosciuta per essere usata, anche in<br />

Italia, nella ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> proprietá immobiliari e <strong>di</strong> opere d’arte. In tale asta 4 gli<br />

offerenti ascoltano le offerte <strong>degli</strong> altri partecipanti e possono rilanciare alle offerte<br />

dei contendenti con offerte piú alte; il bene si considera assegnato ad un offerente<br />

quando non ci son piú rilanci, e l’offerente che ha fatto l’offerta piú alta ottiene<br />

il bene al prezzo della sua offerta.<br />

4 Definita open outcry.<br />

19


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

In un asta all’Inglese, una strategia razionale <strong>degli</strong> offerenti sarebbe quella <strong>di</strong><br />

replicare all’offerta piú alta <strong>degli</strong> altri offerenti <strong>di</strong> un incremento minimo, finché<br />

l’offerta piú alta non superi la propria valutazione per quel bene; a quel punto<br />

dovrebbe cessare <strong>di</strong> effettuare rilanci nell’asta. Il risultato <strong>di</strong> un’asta all’Inglese é<br />

che l’offerente con la valutazione piú alta, giocando secondo una strategia razio-<br />

nale, vincerá il bene e lo pagherá, approssimativamente, il valore della seconda<br />

valutazione piú alta. Applicando il principio <strong>di</strong> rivelazione si giunge, quin<strong>di</strong>, ad<br />

una formulazione pressocché identica all’asta <strong>di</strong> Vickrey senza rilanci e in busta<br />

chiusa, che é quin<strong>di</strong> utilitaristicamente equivalente all’asta all’Inglese con rilanci.<br />

É utile <strong>di</strong>mostrare che l’asta <strong>di</strong> Vicrey é truthful.<br />

Lemma 2.1. L’asta <strong>di</strong> Vickrey é truthful.<br />

Dimostrazione. Per un particolare offerente i, fissiamo le offerte <strong>di</strong> tutti gli altri<br />

offerenti e poniamo p = maxj=i bj. Se l’offerente i offre bi > p allora l’offerente i<br />

vince l’asta e paga il prezzo p, poiché l’offerente i si ritrova ad essere l’offerente con<br />

offerta piú alta e p rappresenta la seconda offerta piú alta. In tal caso, il profitto<br />

dell’offerente é ui − p. Se l’offerente i offre al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> p allora l’offerente i<br />

perde e non paga nulla. In tal caso il suo profitto é zero. Consideriamo, quin<strong>di</strong>, il<br />

profitto dell’offerente i con valore utilitá ui per qualsiasi possibile offerta gli altri<br />

offerenti possano fare. Ci sono due casi <strong>di</strong> interesse.<br />

Caso 1 (ui < p): Se l’offerente offre un valore maggiore <strong>di</strong> p, il suo profitto ui − p<br />

é negativo. Quin<strong>di</strong> l’offerente potrebbe offrire un valore minore <strong>di</strong> p ed<br />

ottenere un profitto pari a zero che é preferibile. In tale ipotesi qualun-<br />

que strategia per cui l’offerente i perde é per esso una strategia ottimale,<br />

compresa l’offerta bi = ui.<br />

Caso 2 (ui > p): Se l’offerente offre un valore maggiore <strong>di</strong> p, il suo profitto ui − p é<br />

positivo. Dal suo punto <strong>di</strong> vista, quin<strong>di</strong>, non é preferibile perdere l’asta con<br />

20


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

offerte minori <strong>di</strong> p. Qualunque offerta maggiore <strong>di</strong> p é, allora, una strategia<br />

ottimale per l’offerente i, compresa l’offerta bi = ui.<br />

Il terzo caso é ui = p. In tale situazione l’offerente i non si preoccupa <strong>di</strong> vincere<br />

o perdere poiché al prezzo p egli avrá comunque profitto zero.<br />

Mettendo assieme i tre casi si evince che per l’offerente i mentire non comporta<br />

mai un profitto piú alto che <strong>di</strong>re la veritá e, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong>re la veritá é una strategia<br />

dominante per l’offerente i, da cui segue.<br />

2.3 Aste In<strong>di</strong>pendenti dell’offerta<br />

Per una miglior comprensione delle caratteristiche che rendono un meccanismo<br />

truthful viene presentata una caratterizzazione algoritmica delle aste truthful.<br />

Si puó osservare che la proprietá fondamentale dell’asta <strong>di</strong> Vickrey che la<br />

rende truthful é che il prezzo p con cui l’offerente i si confronta é una funzione del<br />

valore delle offerte <strong>degli</strong> offerenti esclusa la sua 5 . Nell’asta <strong>di</strong> Vickrey la funzione<br />

p restituisce il massimo <strong>di</strong> tutte le offerte ad eccezione <strong>di</strong> quella dell’agente i.<br />

Le aste in<strong>di</strong>pendenti dall’offerta formalizzano quest’osservazione e permetto-<br />

no una caratterizzazione delle aste truthful. Molte formulazioni appaiono nella<br />

letteratura recente, e.g., [AT01], [GH01], [HA03].<br />

Definizione 2.6. Denotiamo con b−i il vettore delle offerte b in cui la compo-<br />

nente bi é stata rimossa, i.e.,<br />

5 Non necessariamente dev’essere una funzione nel valore delle offerte <strong>di</strong> tutti gli agenti esclu-<br />

so l’i-esimo (che é quello per cui si sta decidendo l’allocazione), ma puó essere una qualunque<br />

funzione, anche una in cui il valore delle offerte non sia considerato (anche se dubito che otter-<br />

remmo un’asta competitiva rispetto al profitto o all’efficienza sociale). L’elemento importante<br />

é che la funzione non consideri nella determinazione dell’output per un determinato vettore<br />

delle offerte quella dell’agente i-esimo.<br />

21


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

Chiameremo un tale vettore maschera.<br />

b−i = (b1, . . . , bi−1, ?, bi+1, . . . , bn).<br />

Definizione 2.7 (Aste in<strong>di</strong>pendenti dall’offerta, IOf). Presa f essere una<br />

funzione dal vettore maschera ai prezzi (numeri reali non-negativi). L’ asta de-<br />

terministica in<strong>di</strong>pendente dall’offerta definita da f, IOf, si comporta nel modo<br />

seguente. Per ogni offerente i:<br />

1. ti ← f(b−i).<br />

2. Se ti < bi, poni xi ← 1 e pi ← ti (L’offerente i vince).<br />

3. Se ti > bi, poni xi = pi = 0 (L’offerente i perde).<br />

4. Altrimenti, se ti = bi l’asta puó o accettare l’offerta al prezzo ti o rifiutarla.<br />

Per esempio, dall’impostazione f = max per tutti gli i ed interrompendo i<br />

rilanci arbitrariamente, otteniamo l’asta <strong>di</strong> Vickrey 1-item, i.e., l’offerente piú<br />

alto vince pagando un prezzo pari alla seconda offerta piú alta.<br />

Teorema 2.1. Un’asta deterministica é truthful se e solo se essa é equivalente<br />

ad un’asta deterministica in<strong>di</strong>pendente dell’offerta.<br />

Il teorema é una conseguenza <strong>di</strong>retta dei due lemmi seguenti.<br />

Lemma 2.2. Qualunque asta deterministica in<strong>di</strong>pendente dall’offerta é truthful.<br />

Questa <strong>di</strong>mostrazione viene omessa poiché essa é identica a quella presentata<br />

nella sezione 2.1 a pagina 20 in cui si <strong>di</strong>mostra che l’asta <strong>di</strong> Vicrey é truthful.<br />

Il seguente risultato, invece, viene <strong>di</strong>mostrato e, completa la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong><br />

equivalenza <strong>di</strong> truthful e in<strong>di</strong>pendenza dall’offerta per le aste deterministiche.<br />

Lemma 2.3. Un’asta deterministica truthful é truthful se e solo se é equivalente<br />

a un’asta deterministica in<strong>di</strong>pendente dall’offerta.<br />

22


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

Dimostrazione. Data una qualunque asta deterministica truthful A possiamo<br />

sempre determinare una funzione f tale che la sua l’implementazione in<strong>di</strong>penden-<br />

te dall’offerta, IOf, sia identica ad A. Definiamo b x i = (b1, . . . , bi−1, x, bi+1, . . . , bn)<br />

essere il vettore delle offerte ottenuto sostituendo bi con x. Se c’é un qualche valore<br />

x ∗ tale che in A(b x∗<br />

i ) l’offerente i vince e paga p (questo richiede che p ≤ x ∗ ) allora<br />

definiamo f(b−i) valere p. Per interrompere il legame, i.e., bi = p, consideriamo<br />

il caso in cui l’offerente i vince in A su un input b p<br />

i .<br />

Dato questo valore <strong>di</strong> p, mostriamo che per qualunque x l’uscita <strong>di</strong> A su b x i é<br />

tale che:<br />

1. Se l’offerente i vince paga p.<br />

2. L’offerente i vince grazie ad un offerta con valore x ≥ p (possibilmente<br />

attraverso l’offerta x = p).<br />

Per <strong>di</strong>mostrare la 1, assumiamo per contrad<strong>di</strong>zione che ci sia qualche altra offerta<br />

con valore y tale che in A(b y<br />

i ) l’offerente i vince e paga q = p. Senza perdere <strong>di</strong><br />

generalitá possiamo affermare che q > p cosí un offerente con utilitá y otterrebbe<br />

un piú alto profitto dall’offrire x ∗ . Questo contrad<strong>di</strong>ce l’essere truthful <strong>di</strong> A.<br />

Per <strong>di</strong>mostrare la 2, assumiamo per contrad<strong>di</strong>zione che ci sia un qualche valore<br />

offerto y ∈ (p, ∞) tale che l’offerente i non vince con un offerta pari a y. In tal<br />

caso un offerente con utilitá y dovrebbe avere un piú alto profitto dall’offrire x ∗ ,<br />

ma ció contrad<strong>di</strong>ce l’essere truthful <strong>di</strong> A, da cui il lemma segue.<br />

Definizione 2.8. Un’asta randomizzata in<strong>di</strong>pendente dall’offerta é una <strong>di</strong>stribu-<br />

zione <strong>di</strong> probabilitá su aste in<strong>di</strong>pendenti dall’offerta. Per tali aste, f(b−i) é una<br />

variabile casuale a valori reali non negativi.<br />

Dalla definizione 2.8 e dal teorema 2.3 segue che:<br />

23


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

Corollario 2.2. Un’asta randomizzata é truthful se e solo se essa é equivalente<br />

ad un’asta randomizzata in<strong>di</strong>pendente dall’offerta.<br />

Tale definizione <strong>di</strong> aste truthful randomizzate é sostanzialmente equivalente<br />

a ipotizzare che la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá del profitto <strong>degli</strong> offerenti quan-<br />

do offrono un valore pari alle loro valutazioni reali domini 6 la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong><br />

probabilitá dei profitti quando offrono un qualunque altro valore.<br />

2.4 Altre Aste Truthful<br />

In questa sezione viene dato un breve accenno delle altre tipologie <strong>di</strong> aste truthful.<br />

2.4.1 Meccanismi a prezzo fisso<br />

Nonostante il meccanismo a prezzo fisso non sia tecnicamente un’asta poiché non<br />

richiede che una qualche offerta sia sottomessa dagli offerenti, puó essere utile<br />

considerarlo come un meccanismo truthful. Il meccanismo a prezzo fisso con<br />

prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta r vende a tutti gli offerenti con offerta almeno r al prezzo r.<br />

Chiaramente, tale strategia é truthful poiché é implementabile con una funzione<br />

costante e quin<strong>di</strong> necessariamente in<strong>di</strong>pendente dall’offerta f(·) = r.<br />

2.4.2 Asta <strong>di</strong> Vickrey k-item<br />

L’asta <strong>di</strong> Vickrey per k copie <strong>di</strong> un bene é un’estensione naturale dell’asta <strong>di</strong><br />

Vickrey 1-item, in cui vengono venduti k articoli anziché uno solo.<br />

Oltre alla notazione giá definita introdurremo b(i) per in<strong>di</strong>care l’i-esimo piú<br />

grande valore offerto.<br />

6 La variabile casuale X domina Y se per tutte le v, Pr[X > v] ≥ Pr[Y > v].<br />

24


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

Definizione 2.9 (Asta <strong>di</strong> Vickrey k-item, Vk). L’asta <strong>di</strong> Vickrey k-item,<br />

Vk, vende i k beni ai k offerenti con offerta piú alta ad un prezzo pari al va-<br />

lore dell’offerta k+1-esima, i.e., b(k+1). Tutti gli altri offerenti sono rifiutati e<br />

perdono.<br />

É semplice notare che l’asta <strong>di</strong> Vickrey k-item é truthful. Essa puó, in-<br />

fatti, essere implementata attraverso una funzione in<strong>di</strong>pendente dall’offerta che<br />

restituisce il valore della k + 1-esima offerta piú alta.<br />

2.4.3 Asta <strong>di</strong> Vickrey k-item con prenotazione<br />

Una variante standard dell’asta <strong>di</strong> Vickrey per k-item é una parametrizzazione<br />

della stessa me<strong>di</strong>ante un prezzo <strong>di</strong> prenotazione, r. Tale variante vende al piú k<br />

articoli ai k offerenti con offerta piú alta almeno pari ad r. Tale asta, quin<strong>di</strong>, usa<br />

un prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta pari al valore piú grande tra r e le k+1 offerte con valore piú<br />

alto, i.e., max(r, b(k+1)).<br />

É banale osservare che un tale meccanismo puó essere<br />

implementato semplicemente con una funzione che sia in<strong>di</strong>pendente dall’offerta e<br />

che restituisca il massimo tra il valore delle k offerte piú alte e r.<br />

É una naturale<br />

combinazione del meccanismo a prezzo fisso e <strong>di</strong> quello <strong>di</strong> Vickrey k-item.<br />

2.4.4 Meccanismi con conoscenze a priori<br />

In Economia l’approccio standard per la massimizzazione del profitto é l’asta<br />

ottimale Bayesiana. La <strong>di</strong>fferenza significativa tra quest’asta e i problemi che si<br />

considerano in questa tesi, e nella ricerca o<strong>di</strong>erna, é che l’asta Bayesiana ottimale é<br />

basata sulla conoscenza a priori <strong>di</strong> una <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá a partire dalla<br />

quale gli offerenti determinano le loro valutazioni dei beni. La formalizzazione<br />

del problema d’aste ottimale Bayesiano é, quin<strong>di</strong>: nota a priori la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong><br />

probabilitá dalla quale le valutazioni <strong>degli</strong> offerenti sono estratte, costruire l’asta<br />

25


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

che massimizzi il profitto me<strong>di</strong>o. Questa me<strong>di</strong>a é valutata sulla casualitá delle<br />

valutazioni <strong>degli</strong> offerenti. Nel caso in cui i valori <strong>degli</strong> offerenti sono in<strong>di</strong>pendenti<br />

e identicamente <strong>di</strong>stribuiti, l’asta Bayesiana ottimale é equivalente all’asta <strong>di</strong><br />

Vickrey per k-item con un prezzo <strong>di</strong> prenotazione scelto in maniera giu<strong>di</strong>ziosa<br />

basandosi sulla <strong>di</strong>stribuzione conosciuta a priori. Nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

k, il numero <strong>di</strong> beni <strong>di</strong>sponibili, é n e l’asta Bayesiana ottimale semplifica il<br />

meccanismo a prezzo fisso con una scelta ottimale del prezzo <strong>di</strong> prenotazione, r.<br />

Raramente come parametro <strong>di</strong> riferimento nell’analisi <strong>di</strong> competitivitá si puó<br />

considerare l’uso del meccanismo a prezzo fisso <strong>di</strong> un ven<strong>di</strong>tore con informazioni<br />

perfette, i.e., la conoscenza delle esatte valutazioni <strong>di</strong> tutti gli offerenti. Un<br />

tale ven<strong>di</strong>tore puó semplicemente scegliere il valore <strong>di</strong> r che massimizza il suo<br />

profitto. Un tale meccanismo prende il nome meccanismo omnisciente ottimale<br />

ed il profitto da esso estratto viene in<strong>di</strong>cato con F.<br />

2.4.5 Estrazione del profitto<br />

Nella teoria classica un problema <strong>di</strong> ottimizzazione consiste nel trovare una so-<br />

luzione ammissibile con il massimo (o minimo, a seconda del problema) valore.<br />

Il problema decisionale ad esso associato é: dato un qualche prefissato valore V ,<br />

trovare, se esiste, una soluzione ammissibile con valore almeno V (o al piú V per<br />

i problemi <strong>di</strong> minimizzazione). La soluzione al problema <strong>di</strong> decisione é utile per<br />

trovare una soluzione al problema <strong>di</strong> ottimizzazione poiché il valore ottimale puó<br />

essere in<strong>di</strong>viduato risolvendo ripetitivamente il problema <strong>di</strong> decisione per valori<br />

<strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> V , in uno schema, ad esempio, a mó <strong>di</strong> ricerca binaria.<br />

I problemi d’aste possono essere ridefiniti come problemi <strong>di</strong> ottimizzazione a<br />

valori privati.<br />

Definizione 2.10 (Problema decisionale associato all’Asta Base). Dati:<br />

26


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

• n prodotti identici per la ven<strong>di</strong>ta.<br />

• n offerenti; l’offerente i vuole pagare al piú ui per uno dei prodotti.<br />

• Profitto destinazione R.<br />

Progettare un meccanismo d’asta che ottiene un profitto R se R é minore del<br />

profitto V 7 , ottenibile con il meccanismo ottimale a prezzo fisso.<br />

Un meccanismo che risolve il problema <strong>di</strong> decisione dell’asta base viene chia-<br />

mato un estrattore <strong>di</strong> profitto poiché esso estrae l’ammontare specifico <strong>di</strong> profitto<br />

quando ció gli é possibile.<br />

Definizione 2.11 (Estrattore <strong>di</strong> profitto). Date le offerte b trovare il piú<br />

grande k tale che i piú alti k offerenti possono sud<strong>di</strong>vidersi equamente R, i.e., per<br />

i ≤ k, b(k) ≥ R/k. Ad ognuno <strong>di</strong> questi offerenti viene assegnato un profitto pari<br />

a R/k.<br />

Per chiarire le idee si noti che preso k ∗ essere il numero <strong>di</strong> vincitori in F, se<br />

F(b) = k ∗ b(k ∗ ) ≥ R allora i k ∗ vincitori possono sud<strong>di</strong>vidersi equamente (ossia,<br />

in parti uguali) il costo R/k ∗ . D’altro canto se F(b) < R allora non esiste un<br />

gruppo <strong>di</strong> k offerenti che possono sud<strong>di</strong>vidersi in parti uguali R.<br />

Teorema 2.3. L’estrattore <strong>di</strong> profitto é truthful.<br />

Nonostante la <strong>di</strong>mostrazione a tale teorema non sia significativa e venga<br />

omessa viene citato il lemma fondamentale su cui essa si basa.<br />

Lemma 2.4. Il numero <strong>di</strong> vincitori dell’estrattore <strong>di</strong> profitto é una funzione non<br />

crescente <strong>di</strong> qualunque offerta <strong>degli</strong> offerenti.<br />

7 A <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> F che suppone un ban<strong>di</strong>tore che ha una conoscenza a priori perfetta delle<br />

valutazioni <strong>degli</strong> utenti, con V si in<strong>di</strong>ca il profitto raggiungibile da un meccanismo a prezzo<br />

fisso con una scelta ottimale del prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

27


CAPITOLO 2. Il Problema d’Aste Base<br />

Dimostrazione. L’estrattore <strong>di</strong> profitto trova il piú grande insieme <strong>di</strong> offerenti<br />

che possono sud<strong>di</strong>vidersi R. Se i piú gran<strong>di</strong> k ′ offerenti non possono sud<strong>di</strong>vider-<br />

si in parti uguali R certamente non potranno sod<strong>di</strong>sfare tale requisito per una<br />

qualunque loro offerta piú piccola.<br />

Ci sono altre proprietá dell’estrattore <strong>di</strong> profitto che sono interessanti, tra cui<br />

la piú significativa é data dal fatto che produce sempre un’output ragionevole, nel<br />

senso che c’é sempre un singolo prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta che tutti i vincitori pagano e<br />

tutti coloro che perdono preferiscono perdere anziché vincere l’articolo e pagarlo<br />

il prezzo definito dall’estrattore <strong>di</strong> profitto 8 . Inoltre l’estrattore <strong>di</strong> profitto é<br />

immune dal generarsi <strong>di</strong> coalizioni tra i partecipanti l’asta.<br />

8 Tale proprietá nella teoria <strong>degli</strong> estrattori <strong>di</strong> profitto prende il nome <strong>di</strong> envy-free, ad in<strong>di</strong>care<br />

che una tale strategia non produce invi<strong>di</strong>a da parte dei perdenti l’asta essendo equa.<br />

28


Capitolo 3<br />

Framework <strong>di</strong> analisi<br />

Nell’analisi delle aste, in maniera analoga all’analisi <strong>degli</strong> algoritmi, ci si pone<br />

come obiettivo quello <strong>di</strong> poter considerare una particolare asta e riuscire a de-<br />

terminare se le sue performance sono buone o meno. In questo modo possiamo<br />

anche confrontare due aste e determinare quale tra esse é migliore, o anche in che<br />

senso 1 un’asta é migliore <strong>di</strong> un’altra. Il framework <strong>di</strong> analisi che sará utilizzato<br />

per l’analisi delle aste, dará un modo per determinare se una particolare asta é<br />

buona e se é migliore o peggiore <strong>di</strong> un’altra particolare asta.<br />

L’analisi delle aste é resa piú complessa dal fatto che non esiste un’asta che sia<br />

migliore <strong>di</strong> tutte le altre su tutti i possibili input. Per qualunque asta truthful,<br />

A, esiste un input b ed un’altra asta truthful A ′ tale che il profitto <strong>di</strong> A ′ su b é<br />

piú alto <strong>di</strong> quello ottenuto su A. L’ostacolo fondamentale per il ban<strong>di</strong>tore, che gli<br />

rende <strong>di</strong>fficile ottenere un piú alto profitto é l’assenza <strong>di</strong> una conoscenza a priori<br />

delle valutazioni <strong>degli</strong> offerenti.<br />

Nella valutazione dei meccanismi <strong>di</strong> massimizzazione del profitto per proble-<br />

mi a valori privati adotteremo lo stesso approccio usato nelle aree <strong>degli</strong> algoritmi<br />

1 Ossia, in virtú <strong>di</strong> quale parametro <strong>di</strong> valutazione stiamo misurando la vicinanza al,<br />

potenzialmente, risultato ottimo.<br />

29


CAPITOLO 3. Framework <strong>di</strong> analisi<br />

approssimati e <strong>degli</strong> algoritmi online 2 . Chiaramente, siamo interessati a trova-<br />

re l’algoritmo che ottiene un profitto con il miglior rapporto <strong>di</strong> competitivitá<br />

nei confronti del meccanismo ”ottimale” che lavora con una conoscenza a priori<br />

dei valori privati <strong>degli</strong> offerenti. Ci riferiremo ad un tale meccanismo ottimale<br />

che conosce i valori privati in anticipo come meccanismo ottimale omnisciente o<br />

meccanismo ottimale a valori pubblici.<br />

Una volta definita l’asta ottimale, la miglior asta competitiva é quella che<br />

minimizza il rapporto <strong>di</strong> competitivitá, ossia il rapporto tra il profitto dell’asta<br />

ottimale e il suo 3 .<br />

3.1 Framework dell’asta competitiva<br />

Elemento chiave nel definire un framework <strong>di</strong> competitivitá atto ad analizzare<br />

soluzioni ad un qualunque problema é il definire una giusta metrica <strong>di</strong> confronto.<br />

Come punto <strong>di</strong> partenza, vorremmo selezionare il benchmark piú forte per effet-<br />

tuare il confronto: ossia, il profitto <strong>di</strong> ban<strong>di</strong>tore che é informato perfettamente<br />

circa i valori <strong>degli</strong> offerenti. Considereremo, quin<strong>di</strong>, come metriche piú naturali<br />

le aste ottimali omniscienti a singolo prezzo e multi prezzo, in<strong>di</strong>cate con F e T ,<br />

rispettivamente.<br />

2 Le performance <strong>di</strong> tali algoritmi sono valutate misurando il fattore, ad<strong>di</strong>tivo o moltiplica-<br />

tivo, <strong>di</strong> approssimazione che l’algoritmo ottiene nei confronti del vero ottimo. Per gli algoritmi<br />

online, le performance sono valutate nei confronti <strong>di</strong> quelle dell’algoritmo ottimale offline. L’o-<br />

biettivo dell’analisi competitiva é quello <strong>di</strong> ottenere gli algoritmi con il miglior rapporto <strong>di</strong><br />

competitivitá.<br />

3 La valutazione del profitto del meccanismo <strong>di</strong> cui vogliano stu<strong>di</strong>are il rapporto <strong>di</strong> compe-<br />

titivitá é fatta considerando il suo comportamento peggiore, ossia quello sull’input per cui il<br />

meccanismo si comporta peggio.<br />

30


CAPITOLO 3. Framework <strong>di</strong> analisi<br />

Nell’analisi che verrá fatta in<strong>di</strong>cheremo con b(i) l’i-esimo piú grande valore<br />

dell’offerta in b.<br />

Definizione 3.1. L’asta ottimale omnisciente a singolo prezzo, F, sull’input b,<br />

determina il valore k tale che kb(k) é massimizzato. Tutti gli offerenti con bi ≥ b(k)<br />

vincono e pagano un prezzo b(k); mentre le offerte restanti perdono e non pagano<br />

nulla. Il profitto <strong>di</strong> F sull’input b é, quin<strong>di</strong><br />

F(b) = max<br />

1≤k≤n kb(k).<br />

Definizione 3.2. L’asta ottimale omnisciente multi prezzo, T , é un’asta che<br />

vende ad ogni offerente ad un prezzo pari al valore della sua offerta. Quin<strong>di</strong>, il<br />

profitto <strong>di</strong> T sull’input b é<br />

T (b) = <br />

1≤i≤n<br />

Iniziamo mettendo in relazione le performance <strong>di</strong> F relativamente a quelle <strong>di</strong><br />

T . Si puó osservare che, nel caso peggiore, il massimo rapporto é logaritmico in<br />

n, il numero <strong>degli</strong> offerenti.<br />

Lemma 3.1. Esiste un vettore delle offerte b per il quale<br />

Inoltre, per tutti i vettori <strong>di</strong> offerte b<br />

bi.<br />

F(b) = Θ(T (b)/ ln n).<br />

F(b) ≥ T (b)/ ln n.<br />

Dimostrazione. Per la prima parte, pren<strong>di</strong>amo b come il vettore delle offerte in<br />

cui bi = n/i. Con un tale vettore delle offerte F(b) = n e T (b) = n(ln(n)+Θ(1)).<br />

Per la seconda parte, supponiamo che F(b) = maxi ib(i) = kb(k). Quin<strong>di</strong>, per<br />

tutti gli i,<br />

ib(i) ≤ kb(k)<br />

31


e sostituendo,<br />

T (b) =<br />

n<br />

i=1<br />

CAPITOLO 3. Framework <strong>di</strong> analisi<br />

b(i) ≤<br />

n<br />

i=1<br />

kb(k)<br />

i<br />

≤ F(b)<br />

n<br />

j=1<br />

1<br />

j<br />

= F(b)(ln n + Θ(1)).<br />

Una volta analizzata la competitivitá tra le due tipologie d’aste <strong>di</strong> riferimento<br />

possiamo mostrare, come e quanto un’asta truthful, possa essere competitiva<br />

rispetto ad F (e, quin<strong>di</strong>, non esserlo rispetto a T ).<br />

Lemma 3.2. Per qualunque asta truthful A e qualunque β ≥ 1, esiste un vettore<br />

<strong>di</strong> offerte b tale che il profitto me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> A su b é minore <strong>di</strong> F(b)/β.<br />

Dimostrazione. Consideriamo un’asta randomizzata in<strong>di</strong>pendente dall’offerta su<br />

due offerte, una con valore 1 e l’altra con valore x ≥ 1. Consideriamo f essere<br />

una funzione la cui definizione rispetti le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza dall’offerta,<br />

cosí come definite nella sezione 2.7 a pagina 22, per A 4 . Preso h essere il piú<br />

piccolo valore maggiore o uguale ad 1 tale che Pr[f(1) ≥ h] ≤ 1 . Il profitto<br />

2β<br />

me<strong>di</strong>o sul vettore <strong>di</strong> input b = (1, H) con H = 4βh é al piú<br />

H<br />

2β<br />

1<br />

H<br />

+ h(1 − ) + 1 < 4h =<br />

2β β<br />

= F(b)<br />

β .<br />

Questo lemma mostra che non possiamo tentare <strong>di</strong> avvicinarci alle perfor-<br />

mance dell’asta omnisciente ottimale a singolo prezzo nel caso in cui il profitto<br />

ottimo sia generato da una singola offerta molto alta. La maggior parte dei limiti<br />

inferiori presenti in lettaratura ed anche in questo lavoro <strong>di</strong> tesi presentano delle<br />

aste che sono competitive con F 2 realizzando un rapporto costante del profitto <strong>di</strong><br />

F 2 su tutti i possibili vettori delle offerte <strong>di</strong> input.<br />

4 Assumiamo per simmetricitá, che, f(b, ?) = f(?, b) = f(b).<br />

32


CAPITOLO 3. Framework <strong>di</strong> analisi<br />

Definizione 3.3. L’asta ottima omnisciente a singolo prezzo che vende almeno<br />

due articoli, F 2 , é definita come segue: l’asta F 2 sull’input b determina il valore<br />

k tale che k ≥ 2 e kb(k) é massimizzato. Tutti gli offerenti con bi ≥ b(k) vincono<br />

ad un prezzo b(k); mentre tutti gli offerenti restanti perdono. Il profitto <strong>di</strong> F (2)<br />

sull’input b é, quin<strong>di</strong>:<br />

F 2 (b) = max<br />

2≤k≤n kb(k).<br />

É imme<strong>di</strong>ato notare che se per un dato vettore b, F vende due o piú articoli,<br />

F (2) (b) = F(b). Quin<strong>di</strong> se esclu<strong>di</strong>amo vettori delle offerte in cui solo il piú alto<br />

offerente vince nell’asta ottimale, confrontarsi con il profitto <strong>di</strong> F (2) é identico a<br />

confrontarsi con quello F.<br />

Definizione 3.4. L’asta ottima omnisciente a singolo prezzo in cui ci sono al-<br />

meno m vincitori, F (m) é definita come segue: l’asta F (m) sull’input b determina<br />

il valore k tale che k ≥ m e kb(k) é massimizzato. Tutti gli offerenti con bi ≥ b(k)<br />

vincono al prezzo b(k); e tutti gli offerenti restanti perdono. Il profitto <strong>di</strong> F (m)<br />

sull’input b é, quin<strong>di</strong><br />

F (m) (b) = max<br />

m≤k≤n kb(k).<br />

Noti gli algoritmi ottimali e i rapporti <strong>di</strong> competitivitá esistenti tra loro<br />

possiamo definire il concetto <strong>di</strong> asta competitiva.<br />

Definizione 3.5 (Asta competitiva). Un’asta A é β-competitiva rispetto a<br />

F (m) se per tutti i vettori delle offerte b, il profitto me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> A su b sod<strong>di</strong>sfa<br />

E[A(b)] ≥ F (m) (b)<br />

.<br />

β<br />

Diremo che l’asta é competitiva rispetto a F (m) se l’asta é β-competitiva rispetto<br />

ad F (m) per una costante β. Ci riferiremo a β come il rapporto <strong>di</strong> competitivitá<br />

<strong>di</strong> A.<br />

33


CAPITOLO 3. Framework <strong>di</strong> analisi<br />

Si puó osservare che il profitto <strong>di</strong> F (m) decresce al crescere <strong>di</strong> m, rendendo<br />

naturale il tentativo <strong>di</strong> competere rispetto a F (m) per gran<strong>di</strong> valori <strong>di</strong> m. Quin<strong>di</strong>,<br />

quando si ricerca la competitivitá rispetto ad m = 2 come F (2) si sta tentando <strong>di</strong><br />

competere con la piú forte asta ottima omnisciente cui si é capaci <strong>di</strong> competere.<br />

Definizione 3.6. Diremo che un’asta é β-competitiva se essa é β-competitiva<br />

rispetto ad F (2) . Nel caso in cui non desideriamo specificare la costante β, <strong>di</strong>remo<br />

semplicemente che l’asta é competitiva.<br />

Analizzando la competitivitá <strong>di</strong> F (m) per valori <strong>di</strong>fferenti <strong>di</strong> m, si possono<br />

ottenere risultati significativi in un vasto range <strong>di</strong> applicazioni. E.g., nel caso <strong>di</strong><br />

un gran numero <strong>di</strong> offerenti e, un ban<strong>di</strong>tore sicuro nell’assumere che i valori <strong>di</strong><br />

tutte le offerte sono confinati all’interno <strong>di</strong> un range limitato.<br />

La nozione <strong>di</strong> competitivitá che é stata definita, si basa su confronti con il<br />

profitto me<strong>di</strong>o 5 .<br />

La nozione <strong>di</strong> profitto me<strong>di</strong>o puó essere illustrata molto semplicemente. Considerando<br />

il profitto totale del ban<strong>di</strong>tore come <br />

i pi, la somma dei prezzi pagati<br />

dagli offerenti, e considerando che la me<strong>di</strong>a é un’operazione lineare, il profitto<br />

me<strong>di</strong>o dell’asta é <br />

i E[pi].<br />

5 Molte volte, comunque, é necessario avere un risultato <strong>di</strong> concentrazione che mostri che<br />

con alta probabilitá il profitto tende alla sua me<strong>di</strong>a.<br />

34


Capitolo 4<br />

Aste competitive<br />

Le varie aste presentate nel capitolo 2, tentano tutte <strong>di</strong> conseguire lo stesso obiet-<br />

tivo (massimizzare il profitto), tramite <strong>di</strong>fferenti strategie. Passo successivo na-<br />

turale, quin<strong>di</strong>, é definire, tramite il framework d’analisi introdotto nel capitolo<br />

3, in che misura le varie tipologie d’aste conseguono l’obiettivo <strong>di</strong> massimizza-<br />

zione del profitto. Si possono instaurare, quin<strong>di</strong>, varie relazioni tra le tipolo-<br />

gie d’aste esistenti definendo in quali casi é maggiormente conveniente utilizzare<br />

una determinata asta anziché un’altra, concludendo che con qualunque strategia<br />

deterministica non esiste un’asta universalmente 1 ottima.<br />

Per approfon<strong>di</strong>re l’analisi esposta in questo capitolo, si rimanda a [GH01],<br />

[FI01], [GW02], [GS02], [AZ03], [HA03].<br />

1 Per universalmente si intende per tutti i possibili input, ossia, per tutti i possibili vettori<br />

d’offerta b.<br />

35


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

4.1 Massimizzazione del profitto nei meccani-<br />

smi a prezzo fisso<br />

Consideriamo il meccanismo a prezzo fisso con prezzo r. Le performance realiz-<br />

zate da tale meccanismo <strong>di</strong>pendono in maniera critica da una buona scelta del<br />

prezzo. Assumendo che il ban<strong>di</strong>tore non conosca nulla in anticipo relativamente<br />

alle valutazioni <strong>degli</strong> offerenti, non c’é modo per fissare intelligentemente il prez-<br />

zo. Per qualunque prezzo r, esiste un input cattivo b tale che tutte le bi < r per<br />

quel determinato prezzo e quin<strong>di</strong> non si ottiene profitto. Anche assumendo che il<br />

ban<strong>di</strong>tore abbia definito un range, <strong>di</strong>ciamo tra 1 e h, e che tutte le offerte siano<br />

fatte nel rispetto <strong>di</strong> tale limitazione, <strong>di</strong>viene comunque impossibile scegliere r.<br />

Per qualunque scelta <strong>di</strong> r > 1,infatti, cé un input per cui il ban<strong>di</strong>tore ottiene un<br />

profitto pari a zero. Inoltre, nel caso peggiore, per r = 1 ed un input con tutti<br />

valori h il profitto risultante é pari ad n, mentre l’ottimo é F = T = hn da cui<br />

si deriva che con tale meccanismo l’asta é solo h-competitiva.<br />

Randomizzando tale tecnica si puó ottenere un’asta che é molto meglio, in<br />

me<strong>di</strong>a. Dato che le offerte sono ristrette nel range [1, h], si puó scegliere p ca-<br />

sualmente. Piú nello specifico scegliamo p in maniera tale che sia una potenza<br />

<strong>di</strong> due nell’intervallo [1, h] e quin<strong>di</strong> r = 2 i con i <strong>di</strong>stribuita uniformemente in<br />

0, . . . , ⌊log h⌋. Il profitto me<strong>di</strong>o ricevuto dall’offerta bi <strong>di</strong>viene Θ(bi/ log h) e ri-<br />

cordando che la me<strong>di</strong>a é un’operazione lineare il profitto me<strong>di</strong>o del meccanismo<br />

é Θ(T / log h), cioé il meccanismo ottiene un profitto che é una frazione loga-<br />

ritmica in n <strong>di</strong> T su tutti gli input e quin<strong>di</strong> é Θ(log h)-competitivo rispetto a<br />

T , F ed F (2) .<br />

In [AZ03], inoltre, viene <strong>di</strong>mostrato che se il valore h non é noto al ban<strong>di</strong>tore,<br />

ma il valore minimo delle offerte é uno, tale tecnica produce un’asta che é tendente<br />

a log h-competitiva.<br />

36


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

4.2 Massimizzazione del profitto con l’asta <strong>di</strong><br />

Vickrey<br />

Analizziamo cosa accade quando tentiamo <strong>di</strong> ottenere un’asta che massimizzi<br />

il profitto con un meccanismo <strong>di</strong> Vickrey k-item. Per qualunque fissato k che<br />

non sia una funzione dei valori delle offerte 2 , esiste sempre un input cattivo.<br />

Supponendo k ≥ 2, su un input b con esattamente k offerte ad h e le rimanenti<br />

offerte ad 1, l’asta <strong>di</strong> Vicrey k-item usa per determinare il prezzo <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>cazione<br />

la k + 1-esima offerta, i.e., il valore 1, ed é questo il prezzo che fa pagare ai k<br />

vincitori l’asta. Quin<strong>di</strong> il profitto é k, anche se il profitto ottimo a prezzo fisso<br />

F = F 2 = kh da cui si deriva che anche l’asta <strong>di</strong> Vicrey k-item é solo<br />

h-competitiva.<br />

Usando la tecnica standard <strong>di</strong> randomizzazione possiamo scegliere casualmen-<br />

te k. Il vantaggio derivante é <strong>di</strong> non doversi porre un limite inferiore e superiore<br />

al range delle offerte.<br />

Definizione 4.1 (Asta <strong>di</strong> Vickrey randomizzata). L’asta <strong>di</strong> Vickrey rando-<br />

mizzata sceglie i uniformemente tra 0, . . . , ⌊log n⌋ ed esegue un’asta <strong>di</strong> Vickrey<br />

2 i -item.<br />

Lemma 4.1. L’asta <strong>di</strong> Vickrey randomizzata é 2 log n-competitiva rispetto a F (2) .<br />

Dimostrazione. Il caso peggiore per la valutazione del rapporto <strong>di</strong> competitivitá<br />

2 Nonostante ció k puó essere una funzione <strong>di</strong> n, il numero <strong>degli</strong> agenti. Anzi, dal punto <strong>di</strong><br />

vista squisitamente Economico, in un regime <strong>di</strong> concorrenza il numero <strong>di</strong> beni prodotti (per cui<br />

ven<strong>di</strong>bili in un’asta), sono una funzione nella domanda, il numero <strong>degli</strong> offerenti. Tale funzione,<br />

peró, non é ben definita ma varia a seconda delle strategie <strong>di</strong> mercato dei vari produttori.<br />

Infatti, per alcuni beni, la produzione, e quin<strong>di</strong> l’offerta, viene mantenuta bassa nonostante<br />

la domanda sia alta per far aumentare le valutazioni <strong>degli</strong> agenti e vendere il prodotto ad un<br />

prezzo piú alto.<br />

37


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

<strong>di</strong> quest’asta occorre quando nel vettore delle offerte b vi sono n − m offerenti a<br />

valore 0 ed m offerenti a valore v per qualunque v > 0. Se vi sono m vincitori<br />

in F (2) , l’asta <strong>di</strong> Vickrey 2 i -item ottiene un profitto pari a 2 i v se 2 i < m e zero<br />

altrimenti. Visto che ogni asta é scelta con probabilitá 1/ log n, il profitto me<strong>di</strong>o<br />

su b é almeno:<br />

E[R] =<br />

≥<br />

<br />

⌈log m⌉−1<br />

v<br />

log n<br />

i=0<br />

2 i = v <br />

⌈log m⌉<br />

2 − 1<br />

log n<br />

v<br />

m − 1<br />

(m − 1) ≥<br />

log n m log n F(b) ≥ F (2) (b)<br />

2 log n .<br />

Esistono molte varianti randomizzate dell’asta <strong>di</strong> Vickrey k-item ma é <strong>di</strong>mo-<br />

strabile che con fattore <strong>di</strong> O(log log n), l’asta <strong>di</strong> Vickrey randomizzata é la miglior<br />

asta <strong>di</strong> Vickrey k-item possibile. Nessuna delle tecniche sod<strong>di</strong>sfa l’obiettivo <strong>di</strong> ot-<br />

tenere un meccanismo che realizzi un profitto vicino a quello ottimo, ossia con un<br />

rapporto <strong>di</strong> competitivitá costante. Occorre, quin<strong>di</strong>, considerare la progettazione<br />

<strong>di</strong> nuovi meccanismi.<br />

4.3 L’asta a prezzo ottimo in<strong>di</strong>pendente dall’of-<br />

ferta<br />

Quest’analisi é motivata dal voler confrontare le aste a prezzo fisso ottimale con<br />

l’insieme <strong>di</strong> aste in<strong>di</strong>pendenti dall’offerta. Le aste ottimali a prezzo fisso usano il<br />

miglior singolo prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta per le offerte in input, opt(b), e vendono a tutti<br />

gli offerenti a quel prezzo.<br />

Definizione 4.2. Per le offerte b, opt(b) é il prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta che ottiene il piú<br />

alto profitto quando si usa il meccanismo a prezzo fisso. I.e.,<br />

opt(b) = b(i ∗ )<br />

i ∗ = argmax iib(i).<br />

38


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

Restringendoci alla progettazione <strong>di</strong> meccanismi in<strong>di</strong>pendenti dall’offerta, un<br />

approccio simile potrebbe essere quello <strong>di</strong> offrire il bene all’offerente i ad un prezzo<br />

pari a opt(b−i) anziché opt(b). Una tale asta é stata giá descritta nella sezione<br />

2.7 a pagina 22 ed é stata in<strong>di</strong>cata con IOf.<br />

La speranza é che opt(b−i) sia simile a opt(b). Sfortunatamente, si <strong>di</strong>mostra<br />

che non é cosí.<br />

Lemma 4.2. L’asta a prezzo ottimo in<strong>di</strong>pendente dall’offerta non é competitiva.<br />

Per una <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> tale lemma si rimanda a Hartline [HA03].<br />

Nonostante IOf non sia competitiva nel caso peggiore, essa ha alcune proprietá<br />

desiderabili. Essa in me<strong>di</strong>a ottiene una buona soluzione su una gran classe <strong>di</strong><br />

input casuali. Inoltre il suo output é costituito da un solo prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e una<br />

soglia p ≤ t tale che l’asta vende ad un prezzo p a tutti gli offerenti che abbiano<br />

offerto almeno t e rifiuta tutti gli altri offerenti.<br />

4.4 Impossibilitá deterministica<br />

Dalle considerazioni fatte sulle <strong>di</strong>verse tipologie <strong>di</strong> aste fin qui illustrate, il lettore<br />

piú attento avrá giá intuito che le aste con comportamento deterministico non<br />

possono ottenere buoni rapporti <strong>di</strong> competitivitá. Possiamo quin<strong>di</strong> formalizzare<br />

quest’intuizione e mostrare che nessun asta deterministica puó essere competitiva.<br />

A tal scopo <strong>di</strong>remo che un’asta é simmetrica se il suo output é in<strong>di</strong>pendente<br />

dall’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> arrivo delle offerte. Piú precisamente A é simmetrica se per tutti i<br />

vettori <strong>di</strong> offerte b e permutazioni π <strong>degli</strong> offerenti, l’output <strong>di</strong> A sull’input π(b)<br />

é, il vettore prezzo π(p) e il vettore allocazione π(x) 3 .<br />

3 Considerando che l’output <strong>di</strong> A su b é costituito da p e x.<br />

39


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

Si puó <strong>di</strong>mostrare semplicemente che nessun asta deterministica simmetrica<br />

é competitiva 4 .<br />

Teorema 4.1. Preso IOf essere una qualunque asta simmetrica deterministica<br />

definita da una funzione in<strong>di</strong>pendente dall’offerta f. Allora IOf non é competi-<br />

tiva: per qualunque 1 ≤ m ≤ n esiste un vettore d’offerta b <strong>di</strong> car<strong>di</strong>nalitá n tale<br />

che il profitto <strong>di</strong> IOf su b é al piú F (m) (b) m<br />

n .<br />

Poiché lo scopo <strong>di</strong> questo lavoro <strong>di</strong> tesi non é un’analisi esaustiva della com-<br />

petitivitá delle varie aste conosciute, ma é l’analisi migliorativa <strong>di</strong> un singolo<br />

problema, la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> questo teorema é omessa, non essendo significativa<br />

ai nostri scopi, e, per essa, si rimanda a [HA03].<br />

In [FI01] si mostra che con un vettore <strong>di</strong> input con offerte su due soli valori, i.e.,<br />

1 e h, esiste un’asta deterministica simmetrica che é 2-competitiva. Quest’asta<br />

accetta circa metá delle h offerte ad h e metá <strong>di</strong> tutte le offerte ad 1. Fissando<br />

una particolare offerta i, e considerando quin<strong>di</strong> b−i, denotiamo con d⊳ il numero<br />

<strong>di</strong> uni consecutivi a sinistra dell’i-esima posizione in b−i e con d⊲ il numero <strong>di</strong><br />

uni alla sua destra. Denotando con #h il numero <strong>di</strong> h alla sinistra dell’i-esima<br />

posizione nel vettore delle offerte abbiamo:<br />

⎧<br />

1 #h pari e d⊲ <strong>di</strong>spari<br />

⎪⎨ 1 #h pari e d⊲ pari<br />

f(b−i) =<br />

1 #h <strong>di</strong>spari e d⊳ <strong>di</strong>spari<br />

⎪⎩ h #h <strong>di</strong>spari e d⊳ pari<br />

Si puó semplicemente verificare che da sinistra queste hs coppie stanno insieme<br />

cosí che esattamente un uno <strong>di</strong> ogni coppia sará cambiato in h. Inoltre, <strong>degli</strong> 1<br />

4 Esistono peró aste simmetriche randomizzate che sono competitive.<br />

40


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

presenti tra due coppie <strong>di</strong> hs, metá <strong>di</strong> loro saranno accettati a prezzo 1. Da ció<br />

segue il risultato <strong>di</strong> competitivitá.<br />

L’impossibilitá deterministica risulta motivata da considerazioni sui miglio-<br />

ramenti apportabili dai meccanismi randomizzati. Poiché un meccanismo ran-<br />

domizzato é una randomizzazione sulle aste deterministiche esse possono essere<br />

progettate in maniera tale da rendere rare le offerte svantaggiose. Quest’uso<br />

della randomizzazione é <strong>di</strong>verso dall’assumere che le offerte siano <strong>di</strong>stribuite ca-<br />

sualmente. Si puó mostrare, infatti, che le aste randomizzate competitive sugli<br />

output peggiori, non hanno bisogno <strong>di</strong> assumere che le offerte siano generate<br />

casualmente in quanto é il meccanismo d’asta ad essere generato casualmente.<br />

4.5 Aste a campionamento casuale<br />

Poiché si é <strong>di</strong>mostrato che le aste deterministiche non sono competitive an<strong>di</strong>amo<br />

ad analizzare i vari mo<strong>di</strong> possibili per ottenere aste competitive me<strong>di</strong>ante un<br />

campionamento casuale. Intuitivamente, la tecnica del campionamento casuale<br />

che si illustrerá puó essere vista come adattiva rispetto al mercato in cui l’asta<br />

dev’essere eseguita.<br />

4.5.1 Aste a prezzo ottimo a campionamento casuale<br />

Il primo meccanismo d’asta che verrá <strong>di</strong>scusso é una combinazione della tecnica <strong>di</strong><br />

campionamento casuale con il meccanismo a prezzo fisso. Tale tecnica seleziona<br />

un campione casuale delle offerte, calcola il prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta ottimo per questo<br />

campione, ed esegue il meccanismo a prezzo fisso con prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta ottimo<br />

sugli offerenti che non sono rientrati nel campione.<br />

Il Campionamento Casuale a Prezzo Ottimo (RSOP) 5 realizza un profitto che<br />

5 Da Random Sampling Optimal Price.<br />

41


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

é una frazione costante <strong>di</strong> F (2) , l’asta ottima omnisciente a singolo prezzo che<br />

vende almeno due beni per tutti i possibili input. Piú in particolare si puó <strong>di</strong>mo-<br />

strare che il profitto <strong>di</strong> RSOP é in me<strong>di</strong>a uguale a quello <strong>di</strong> F, l’asta omnisciente<br />

ottima a singolo prezzo.<br />

Definizione 4.3 (Asta a prezzo ottimo con campionamento casuale,<br />

RSOP). L’asta a prezzo ottimo con campionamento casuale lavora come segue:<br />

1. Partiziona le offerte b in maniera casuale in due insiemi: ogni offerta viene<br />

posta in b ′<br />

2. Considera p ′<br />

b ′′<br />

o in b ′′<br />

con probabilitá 1/2.<br />

= opt(b ′<br />

) e p ′′<br />

= opt(b ′′<br />

) essere i prezzi soglia ottimi per b ′<br />

3. Esegue il meccanismo a prezzo fisso con prezzo p ′<br />

tutte le offerte in b ′′<br />

rimanenti vincono al prezzo p ′<br />

.<br />

<strong>di</strong> valore al <strong>di</strong> sotto <strong>di</strong> p ′<br />

4. Esegue il meccanismo a prezzo fisso con prezzo p ′′<br />

sulle offerte in b ′′<br />

. I.e.,<br />

sono rifiutate; tutte le offerte<br />

sulle offerte b ′<br />

.<br />

É evidente come RSOP possa essere riformulato tramite una funzione in<strong>di</strong>-<br />

pendente dall’offerta e quin<strong>di</strong> dal teorema 2.1 a pagina 22 deriva che l’asta a<br />

prezzo ottimo con campionamento casuale é truthful. Si puó <strong>di</strong>mostrare, inoltre,<br />

che:<br />

Teorema 4.2. RSOP é costante competitiva rispetto a F (2) .<br />

La costante che si ottiene non é molto buona ma c’é un buon numero <strong>di</strong> casi<br />

in cui le performance del meccanismo sono nettamente migliori <strong>di</strong> quelle nel caso<br />

pessimo.<br />

Esiste, inoltre, una variante <strong>di</strong> tale meccanismo parametrizzata in funzione<br />

del numero <strong>di</strong> beni venduti dall’asta e denominata RSOPl per cui vale:<br />

42<br />

e


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

Teorema 4.3. Esiste una costante assoluta C, tale che per qualunque ɛ > 0,<br />

RSOP m<br />

2 −ɛm é (1+ɛ)-competitiva rispetto ad F (m) con probabilitá strettamente<br />

maggiore <strong>di</strong> 1 − e −Cɛ2 m .<br />

4.5.2 Estrattore <strong>di</strong> profitto a campionamento casuale<br />

An<strong>di</strong>amo ora ad analizzare come al pari <strong>degli</strong> algoritmi approssimati si vada ad<br />

usare il problema decisionale per cercare una soluzione al problema <strong>di</strong> parten-<br />

za. Usiamo, quin<strong>di</strong>, l’estrattore <strong>di</strong> profitto dell’asta base in combinazione con<br />

il campionamento casuale cercando <strong>di</strong> ottenere un’asta che renda massimo il<br />

profitto.<br />

Definizione 4.4 (Asta con l’estrattore <strong>di</strong> profitto a campionamento ca-<br />

suale, RSPE 6 ). L’asta costruita tramite l’estrattore <strong>di</strong> profitto a campionamen-<br />

to casuale lavora come segue:<br />

1. Partiziona le offerte b a caso (con <strong>di</strong>stribuzione uniforme) in due insiemi,<br />

ottenendo i due vettori delle offerte b ′<br />

2. Calcola F ′<br />

b ′′<br />

.<br />

= F(b ′<br />

) e F ′′<br />

e b ′′<br />

.<br />

= F(b ′′<br />

), i profitti ottimi a prezzo fisso per b ′<br />

3. Computa i risultati d’asta eseguendo ProfitExtract F ′′ su b ′<br />

su b ′′<br />

.<br />

e ProfitExtract F ′<br />

Poiché ProfitExtractF ′′ e ProfitExtractF ′ sono truthful sulle loro rispettive<br />

partizioni abbiamo che:<br />

Teorema 4.4. RSPE é truthful.<br />

ed inoltre in termini <strong>di</strong> competitivitá:<br />

Teorema 4.5. RSPE é 4-competitiva rispetto a F (2) .<br />

6 Da Random Sampling Profit Extraction Auction.<br />

43<br />

e


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

4.6 Randomizzazione attraverso accoppiamento<br />

pesato<br />

In tutte le aste truthful introdotte vi sono solo uno o due prezzi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

Ve<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> definire in termini <strong>di</strong> comportamento e <strong>di</strong> competitivitá un’asta multi<br />

prezzo. Tale asta non é competitiva con F anche nel caso in cui in F ci siano<br />

molti vincitori, ma, definisce una prima soluzione al problema delle aste online<br />

che é <strong>di</strong> rilevanza car<strong>di</strong>ne in questo lavoro <strong>di</strong> tesi (ve<strong>di</strong> parte II da pagina 52).<br />

Definizione 4.5 (Accoppiamento pesato). L’asta ad accoppiamento pesato<br />

é un’asta in<strong>di</strong>pendente dall’offerta, IOf, con una funzione f definita come segue:<br />

f(b) = bi con probabilitá<br />

bi<br />

<br />

j bj<br />

Essendo definita in tal modo per determinare se l’offerente i vince l’asta e a<br />

quale prezzo, estrae un offerta bj da b−i con probabilitá proporzionale al valore<br />

<strong>di</strong> bj, i.e., bj/(T − bi). Questo modo <strong>di</strong> procedere crea un legame tra bi e bj 7 . Se<br />

bj ≤ bi, l’offerente i vince al costo bj, altrimenti l’offerente i perde 8 .<br />

Per comprendere l’intuizione da cui si é formulata tale tecnica, an<strong>di</strong>amo a<br />

considerare l’asta ad accoppiamento casuale. Assumiamo che n, il numero <strong>degli</strong><br />

offerenti, sia pari e accoppiamo gli offerenti casualmente in<strong>di</strong>pendentemente dai<br />

valori delle loro offerte. Per ogni coppia eseguiamo un’asta <strong>di</strong> Vickrey 1-item,<br />

cioé, presa una coppia (bi, bj) con bi < bj, l’offerente i perde e l’offerente j vince<br />

e paga un prezzo pari al valore <strong>di</strong> bi. Confrontata con quest’asta, un’offerente<br />

nell’accoppiamento pesato ha molta meno probabilitá <strong>di</strong> vincere, ma quando un<br />

offerente vince ha una probabilitá molto piú alta <strong>di</strong> pagare <strong>di</strong> piú. Quin<strong>di</strong> solo gli<br />

7 Da ció deriva il termine accoppiamento pesato.<br />

8 É importante notare che il risultato <strong>di</strong> tale selezione per l’offerta dell’agente i, non ha effetto<br />

sul comportamento dell’asta nei riguar<strong>di</strong> dell’offerente j.<br />

44


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

offerenti con probabilitá piú alta possono vincere l’asta e il profitto derivante dal<br />

fatto che gli offerenti piú alti pagano prezzi piú alti copre il profitto perso dagli<br />

offerenti che vincono l’asta a prezzi piú bassi.<br />

Teorema 4.6. Se 4h ≤ T , allora l’asta con accoppiamenti pesati ha E[R] =<br />

Ω(T / log h).<br />

Dimostrazione. Partizioniamo gli n offerenti in log h partizioni tali che presa la<br />

partizione j essa contiene solo offerte nell’intervallo [2 j−1 , 2 j ]. Quin<strong>di</strong>, tutte le<br />

offerte che rientrano nella stessa partizione sono al piú ad un fattore due l’una<br />

dall’ altra. Denotiamo con Sj la somma delle offerte nella partizione j. La somma<br />

delle offerte contenute in partizioni con una sola offerta é limitato superiormente<br />

da log h<br />

j=1 2j = 2h − 1 < T /2. Nella nostra analisi ignoreremo tali partizioni.<br />

Consideriamo, quin<strong>di</strong>, tutte le partizioni con due o piú offerte, e denotiamo con<br />

T ′<br />

la somma delle offerte in tali partizioni. Abbiamo che T ′<br />

> T /2.<br />

Per ogni offerta j, analizziamo la coppia <strong>di</strong> offerte che sono in j e limitiamo<br />

il profitto me<strong>di</strong>o derivato da tale coppia. La probabilitá che un offerta i nella<br />

partizione j sia accoppiata con un’altra offerta nella stessa partizione é (Sj −<br />

bi)/(T − bi) > Sj/(3T ), in quanto la partizione j contiene almeno due offerte e<br />

quin<strong>di</strong> Sj − bi ≥ Sj/3.<br />

Presi b ′<br />

1, . . . , b ′<br />

k essere i valori delle offerte nella partizione j or<strong>di</strong>nati in maniera<br />

crescente. Dato che un’offerta b ′<br />

i della partizione j é accoppiata con un’altra<br />

offerta nella stessa partizione, la probabilitá che l’offerta vinca é almeno<br />

i − 1<br />

2(k − i) + (i − 1)<br />

> i − 1<br />

2k<br />

poiché nel caso peggiore tutte le offerte al <strong>di</strong> sotto dell’offerta i sono a valore 2 j−1<br />

e tutte le offerte al <strong>di</strong> sopra dell’offerta i sono al valore 2 j . Il numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong><br />

offerte nella partizione j che vincono quando accoppiate con altre offerte nella<br />

45


stessa partizione é almeno<br />

CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

k<br />

i=1<br />

i − 1<br />

2k<br />

= k − 1<br />

4<br />

Considerando che la piú piccola offerta nella partizione j ha un valore pari ad<br />

almeno Sj/(2k) e denotando con Rj il profitto generato da tutte le offerte nella<br />

partizione j accoppiate con altre offerte nella stessa partizione abbiamo:<br />

E[Rj] ≥ Sj<br />

3T<br />

≥ (k − 1)S2 j<br />

24kT<br />

Per k ≥ 2 abbiamo (k − 1)/k ≥ 1/2 da cui:<br />

E[Rj] ≥ S2 j<br />

48T .<br />

Sj k − 1<br />

· ·<br />

2k 4<br />

La quantitá cui siamo interessati é E[R] ≥ E[Rj] ≥ S2 j<br />

. Tale somma<br />

48T<br />

é minimizzata quando tutti i log h elementi in Sj sono uguali a T ′<br />

/ log h. In tal<br />

caso, infatti,<br />

E[R] ≥ T ′2 (log h)<br />

48T log 2 h<br />

Poiché dalle considerazioni precedenti T ′<br />

> T /2 abbiamo<br />

da cui E[R] = Ω(T / log h).<br />

E[R] ≥<br />

T<br />

192 log h<br />

Il fattore costante 1/192 non sembrerebbe molto buono ma se si considera che<br />

l’analisi tiene conto solo <strong>di</strong> una piccola quantitá del profitto R realmente generato<br />

dall’asta, ci si rende conto <strong>di</strong> quanto poco influisce.<br />

I limiti inferiori sul profitto dell’accoppiamento pesato e del campionamento<br />

casuale prezzo a ottimo (RSOP) sono sviluppati considerando come termine <strong>di</strong><br />

paragone T e sono pressoché identici e pari a Ω(T / log h). Nonostante ció RSOP<br />

46


CAPITOLO 4. Aste competitive<br />

produce dei risultati migliori dell’accoppiamento pesato quando viene confrontata<br />

con F.<br />

Inoltre, si puó mostrare che il profitto me<strong>di</strong>o dell’asta con accoppiamento pe-<br />

sato é Ω(F/ √ log h), e quin<strong>di</strong> tale asta non é competitiva per un fattore costante.<br />

Infatti,<br />

Teorema 4.7. Se F ≥ 2h allora E[R] = Ω(F/ √ log h) e questo limite é stretto.<br />

47


Capitolo 5<br />

Aste con beni in fornitura<br />

limitata<br />

Le aste considerate, sia nella descrizione sia nell’analisi, suppongono una quantitá<br />

illimitata <strong>di</strong> beni <strong>di</strong>sponibili alla ven<strong>di</strong>ta e, l’asta puó, potenzialmente, venderne<br />

un’unitá ad ogni offerente. Consideriamo cosa avviene quando il numero <strong>di</strong> beni<br />

<strong>di</strong>sponibili per la ven<strong>di</strong>ta é limitato. Tale ipotesi é tipica per i mercati <strong>di</strong> beni<br />

fisici. Introdurremo, quin<strong>di</strong>, k per denotare il numero <strong>di</strong> unitá <strong>di</strong>sponibili del<br />

bene.<br />

Il ven<strong>di</strong>tore desidera massimizzare il profitto e non é significativo per lui ven-<br />

dere tutti i beni 1 . Le definizioni <strong>di</strong> truthful e <strong>di</strong> aste competitive, date finora<br />

valgono anche nell’ipotesi <strong>di</strong> fornitura limitata. Denotando con F (m,k) il profitto<br />

dell’asta ottima a singolo prezzo che vende almeno m ed al piú k beni ed é essa<br />

la quantitá per cui tenteremo <strong>di</strong> valutare la competitivitá.<br />

Il caso <strong>di</strong> fornitura limitata é un caso speciale del caso della fornitura illimita-<br />

ta, i.e., con k = n. Quin<strong>di</strong>, il problema d’aste con fornitura limitata si riduce al<br />

problema d’aste base con fornitura illimitata. Per ridurci al caso della fornitura<br />

1 Anche se sicuramente non gli <strong>di</strong>spiacerebbe.<br />

48


CAPITOLO 5. Aste con beni in fornitura limitata<br />

limitata, ignoreremo, i.e., rifiuteremo, tutti i piú alti k offerenti ed eseguiremo<br />

un’asta con fornitura illimitata sulle restanti offerte. Per essere truthful occorre<br />

che nessuno <strong>di</strong> questi k offerenti vinca ad un prezzo piú basso della piú alta offerta<br />

ignorata.<br />

Definizione 5.1 (Variante a fornitura limitata). Data un’asta a fornitura<br />

illimitata A, definiamo la sua variante a fornitura limitata Ak come segue.<br />

1. Simula un’asta <strong>di</strong> Vickrey k-item su b e ottiene allocazione x V e prezzi p V .<br />

2. Preso b A essere b A i = x A i bi (i.e., b con i perdenti dell’asta <strong>di</strong> Vickrey k-item<br />

trattati come avessero offerto zero).<br />

3. Simula A su b A e ottiene allocazione x A e prezzi p A .<br />

4. Da in output allocazione x tale che xi = x V i x A i e prezzi p tali che pi =<br />

xi max(p V i , p A i ).<br />

Lemma 5.1. Per qualunque asta A la sua variante a fornitura limita, Ak é<br />

truthful.<br />

La <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> questo lemma si basa sull’osservazione nessun bene vie-<br />

ne venduto ad un prezzo piú basso del prezzo cui sarebbe venduto nell’asta <strong>di</strong><br />

Vickrey k-item ma é complessa da formalizzare e sará quin<strong>di</strong> omessa dalla <strong>di</strong>scus-<br />

sione in quanto appesantirebbe troppo la trattazione non essendo significativa agli<br />

obiettivi <strong>di</strong> tesi.<br />

Teorema 5.1. Data un’asta, A, che sia β-competitiva con F (m) , la sua variante<br />

a fornitura limitata, Ak, é β-competitiva con F (m,k) .<br />

Dimostrazione. Preso p essere il prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta dell’asta <strong>di</strong> Vickrey k-item su b.<br />

Da quanto precedentemente definito per bA, abbiamo che F (m,k) (b) = F (m) (bA)<br />

49


CAPITOLO 5. Aste con beni in fornitura limitata<br />

e quin<strong>di</strong> vi sono solo k offerte <strong>di</strong> valore positivo in bA. Poiché si é assunto che<br />

A é β-competitivo, eseguendo A su bA realizziamo un profitto <strong>di</strong> F (m) (bA)/β =<br />

F (m,k) (b)/β. Inoltre, poiché tutte le offerte <strong>di</strong>verse da zero in bA hanno un valore<br />

<strong>di</strong> almeno p, aumentando il prezzo pagato da un qualunque vincitore <strong>di</strong> A su bA<br />

non causa che qualunque offerente con contributo positivo al profitto dell’asta sia<br />

rifiutato. Quin<strong>di</strong>, il profitto <strong>di</strong> Ak su b é almeno F (m,k) /β.<br />

Tale riduzione formulata in prima istanza in [GH01] permette <strong>di</strong> estendere,<br />

banalmente, tutti i risultati ottenuti nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata al caso <strong>di</strong><br />

fornitura limitata.<br />

É interessante notare che l’uso della variante a fornitura limitata per le aste<br />

RSOP e RSPE é possibile su molti vettori <strong>di</strong> offerte ed ottiene un profitto<br />

significativamente piú alto <strong>di</strong> quello dell’asta <strong>di</strong> Vickrey k-item.<br />

50


Parte II<br />

Aste <strong>On</strong><strong>Line</strong><br />

51


Capitolo 6<br />

Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura<br />

limitata<br />

Le aste andrebbero usate, potenzialmente, per vendere beni nel caso in cui un<br />

vero mercato non esiste. Nel caso tipico, c’é un ven<strong>di</strong>tore e piú compratori e il<br />

ven<strong>di</strong>tore desidera vendere i beni al prezzo piú alto possibile. Nel tentativo <strong>di</strong><br />

applicare le aste a situazioni reali come commercio elettronico o allocazione delle<br />

risorse <strong>di</strong> rete, ci si scontra <strong>di</strong> fronte al fatto che esse non sono aste nel vero senso<br />

della parola.<br />

In quest’analisi, consideriamo offerenti <strong>di</strong>fferenti che arrivano in tempi <strong>di</strong>ffe-<br />

renti e, al meccanismo d’asta é richiesto <strong>di</strong> prendere decisioni circa le offerte nel<br />

momento in cui sono ricevute. Questa teoria é in contrasto all’assunzione tra<strong>di</strong>-<br />

zionale nella quale si suppone che i partecipanti attendano un certo ammontare<br />

<strong>di</strong> tempo, per far in modo che arrivino le offerte <strong>degli</strong> altri partecipanti, prima<br />

<strong>di</strong> sapere se la loro offerta é stata accettata o meno e, quanto devono pagare.<br />

Assumeremo, quin<strong>di</strong>, che gli agenti non vogliano attendere un lungo tempo, circa<br />

le decisioni <strong>di</strong> allocazione.<br />

Nel modello che analizzeremo (definito in [LN00]), k beni identici sono messi<br />

52


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

all’asta 1 . Ogni offerente ha una valutazione privata per ogni quantitá del bene e,<br />

si considera che le utilitá marginali <strong>degli</strong> offerenti sono non crescenti. L’agente<br />

scopre la sua valutazione del bene in un certo istante e, deve fare un’offerta<br />

esattamente in quell’istante. Il meccanismo d’asta deve decidere, quando l’offerta<br />

é ricevuta (e prima <strong>di</strong> vedere altre offerte), quanti beni allocare a quell’agente e<br />

a che prezzo. Chiameremo una tale asta, un’asta online.<br />

All’interno <strong>di</strong> tale formulazione siamo interessati ad aste che siano compatibili<br />

agli incentivi, in cui, cioé, tutti gli utenti hanno come strategia dominante <strong>di</strong>re la<br />

veritá e vogliamo stu<strong>di</strong>are il rapporto <strong>di</strong> competitivitá <strong>di</strong> queste aste con quelle<br />

offline.<br />

Le aste online, con un numero limitato <strong>di</strong> beni a <strong>di</strong>sposizione per la ven<strong>di</strong>ta,<br />

hanno molte proprietá interessanti, soprattutto a riguardo della massimizzazione<br />

dell’benessere sociale <strong>degli</strong> agenti; e, la teoria ad esse relativa trova in R. Lavi e<br />

N. Nisan, autori <strong>di</strong> spicco per tutti i lavori significativi in tale ambito.<br />

Per approfon<strong>di</strong>re la trattazione <strong>di</strong> tale tematica si rimanda a [DN96], [NR00],<br />

[LN00].<br />

6.1 Aste online<br />

6.1.1 Il modello<br />

I beni: Consideriamo aste con k beni identici e in<strong>di</strong>visibili da vendere ad un’in-<br />

sieme <strong>di</strong> giocatori. In tale analisi ignoriamo il caso in cui k sia molto grande<br />

poiché tale caso é piú corretto considerarlo come un bene infinitamente <strong>di</strong>visibile<br />

<strong>di</strong> quantitá Q.<br />

Valutazioni dei giocatori e utilitá: Denoteremo le valutazioni <strong>degli</strong> agenti tra-<br />

1 Perció a fornitura limitata.<br />

53


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

mite una funzione <strong>di</strong> valutazione marginale. Ossia, per il giocatore i, in<strong>di</strong>cheremo<br />

con vi(q) il beneficio ad<strong>di</strong>zionale che l’agente ottiene dal ricevere la q-esima quan-<br />

titá del bene. Quin<strong>di</strong>, la valutazione totale dell’agente i per q beni é q<br />

j=1 vi(j).<br />

Assumeremo che per tutti i partecipanti la funzione <strong>di</strong> valutazione marginale sia<br />

non crescente, i.e., vj(q + 1) ≤ vi(q) 2 . Quando il giocatore i riceve q beni e paga<br />

per essi un totale <strong>di</strong> Pi la sua utilitá é data dalla <strong>di</strong>fferenza tra la sua valutazione<br />

dei beni ed il prezzo che per essi deve pagare. Ui(q, Pi) = q<br />

j=1 vi(j) − Pi. Assu-<br />

meremo che ogni giocatore ha come obiettivo massimizzare la sua utilitá.<br />

Gioco online e strategie dei giocatori: Il gioco online ha la seguente strut-<br />

tura. Inizialmente, l’insieme <strong>di</strong> giocatori é sconosciuto al ven<strong>di</strong>tore, e nessuno dei<br />

giocatori conosce la sua valutazione. Il giocatore i al tempo ti acquisisce la sua<br />

valutazione e fa la sua offerta in quello stesso momento 3 . Rivolgeremo la nostra<br />

attenzione su meccanismi a rivelazione <strong>di</strong>retta nei quali, quin<strong>di</strong>, il giocatore <strong>di</strong>-<br />

chiara la sua funzione <strong>di</strong> valutazione marginale. Quin<strong>di</strong>, l’offerta é una qualche<br />

funzione non crescente bi(q) della forma bi : [1 . . . k] → R + .<br />

Un partecipante, peró, potrebbe essere motivato a mentire, offrendo bi(q) = vi(q),<br />

al fine <strong>di</strong> incrementare la sua utilitá. Il meccanismo d’asta deve determinare la<br />

quantitá da allocare all’offerente i e a quale prezzo in maniera tale che mentire<br />

2 Quest’assunzione é comune in Economia poiché giustificata dal fatto che per beni identici,<br />

come per quelli surrogati, vale il principio <strong>di</strong> sostituibilitá per il quale solo poche unitá del bene<br />

sono <strong>di</strong> reale interesse per i singoli partecipanti. Tale principio é considerato anche in Vickrey<br />

[VI61] nella <strong>di</strong>scussione sulle aste combinatoriali che non sono efficienti nel caso nell’insieme<br />

<strong>di</strong> beni messi all’asta c’é ne siano <strong>di</strong> sostituibili. In tal caso, infatti, il problema <strong>di</strong> trovare un<br />

allocazione ottima é NP-Hard e, poiché soluzioni approssimate all’allocazione non sono utili<br />

per l’applicazione dell’asta <strong>di</strong> Vickrey, sotto tali con<strong>di</strong>zioni le aste combinatoriali si risolvono<br />

attraverso una riduzione del modello.<br />

3 Successivamente verranno eliminate sia la limitazione sul tempo a cui l’agente deve effet-<br />

tuare la sua offerta sia quella sul numero <strong>di</strong> partecipanti che, invece, supporremo conosciuto in<br />

anticipo.<br />

54


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

non gli comporti un maggior guadagno, e quin<strong>di</strong> non sia incentivato a farlo. As-<br />

sumeremo che se un giocatore non riceve una qualche quantitá positiva allora il<br />

suo pagamento é zero. Il gioco termina quando o il ban<strong>di</strong>tore vende tutti i beni<br />

o l’ultimo giocatore annuncia la sua offerta.<br />

Compatibilitá agli incentivi: Vogliamo progettare un meccanismo che sia<br />

truthful in cui, quin<strong>di</strong>, per quanto definito nella sezione 1.7 a pagina 12 ogni<br />

offerente ha una strategia dominante, ci riferiremo a questo modo <strong>di</strong> procedere<br />

con il termine compatibilitá agli incentivi.<br />

La strategia d’offerta bi(q) del giocatore i é definita dominante se per ogni altra<br />

possibile offerta possa fare bi(q) e per ogni sequenza <strong>di</strong> offerte passate e future<br />

<strong>degli</strong> altri giocatori, Ui(qi, Pi) ≥ Ui(qi, Pi) dove qi e qi sono le quantitá vinte dal<br />

giocatore i quando <strong>di</strong>chiara rispettivamente bi(q) e bi(q) e, Pi e Pi sono i rispettivi<br />

pagamenti. Quin<strong>di</strong> per ogni sequenza <strong>di</strong> offerte <strong>degli</strong> altri giocatori l’utilitá del<br />

giocatore i é massima <strong>di</strong>chiarando bi(q). Un meccanismo a rivelazione <strong>di</strong>retta é<br />

compatibile agli incentivi se fare offerte corrispondenti alla reale valutazione é<br />

una strategia dominante.<br />

6.1.2 Curve <strong>di</strong> fornitura per le aste online<br />

Daremo ora una caratterizzazione generale <strong>di</strong> un’asta online compatibile agli<br />

incentivi.<br />

Definizione 6.1 (Curve <strong>di</strong> fornitura). Un’asta online é detta ”basata su curve<br />

<strong>di</strong> fornitura” se prima <strong>di</strong> ricevere l’i-esima offerta viene fissata una funzione<br />

(curva <strong>di</strong> fornitura) pi(q) basata sulle precedenti offerte, e tale che,<br />

1. La quantitá qi, venduta all’offerente i, é la quantitá q che massimizza la<br />

somma q<br />

j=1 (bi(j) − pi(j)) (i.e. l’utilitá dell’offerente).<br />

2. Il prezzo pagato dall’agente i é qi<br />

j=1 pi(j).<br />

55


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

La forma piú semplice <strong>di</strong> curve <strong>di</strong> fornitura é quella in cui pi(q), la funzione<br />

marginale associata a tale curva, é non decrescente. Per tali curve, infatti, qi<br />

<strong>di</strong>viene la piú grande quantitá per cui bi(q) ≥ pi(q). Nel caso <strong>di</strong> beni infinita-<br />

mente <strong>di</strong>visibili la curva <strong>di</strong> fornitura sará una funzione reale non decrescente, e la<br />

quantitá qi sará determinata cosí come descritto precedentemente ed il prezzo <strong>di</strong><br />

ven<strong>di</strong>ta sará dato da qi<br />

0 pi(q) dq. Se la curva <strong>di</strong> fornitura e quella dell’offerta sono<br />

entrambe funzioni continue qi <strong>di</strong>viene l’unica soluzione tale che bi(q) = pi(q). La<br />

p<br />

<br />

<br />

<br />

q i<br />

q<br />

p i (q)<br />

b i (q)<br />

Figura 6.1: Un esempio d’asta basata su curve <strong>di</strong> fornitura.<br />

Ad occhio, é truthful quest’asta?<br />

figura 6.1 illustra un’esempio <strong>di</strong> curva <strong>di</strong> fornitura (contrassegnata con bi(q)) e <strong>di</strong><br />

curva dell’offerta (contrassegnata con pi(q)) cosí come descritte precedentemente.<br />

In accordo a quanto definito la quantitá ricevuta dall’agente i é qi ed il prezzo<br />

totale da esso pagato é l’area definita dalla curva <strong>di</strong> fornitura (in figura 6.1 quella<br />

marcata con tratti orizzontali). Se lo schema é truthful e, quin<strong>di</strong>, l’offerta é pari<br />

alla reale valutazione, l’utilitá risultante all’agente é l’area compresa tra la curva<br />

dell’offerta e la curva <strong>di</strong> fornitura (in figura 6.1 marcata con tratti verticali).<br />

56


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

Allocata la quantitá qi all’agente i-esimo, l’asta continuerá presentando, al<br />

prossimo agente, una nuova curva <strong>di</strong> fornitura pi+1(q).<br />

Teorema 6.1. Un’asta online é compatibile agli incentivi se e solo se é basata su<br />

curve <strong>di</strong> fornitura.<br />

Dimostrazione. A tal fine <strong>di</strong>mostreremo i lemma 6.1 e 6.2.<br />

Lemma 6.1. Un’asta online che é basata su curve <strong>di</strong> fornitura é compatibile agli<br />

incentivi.<br />

Dimostrazione. L’utilitá dell’offerente i quando riceve la quantitá q é Ui(q) =<br />

q<br />

j=1 (vi(j) − pi(j)). Supponiamo che esso <strong>di</strong>chiari bi(q) = vi(q) e supponiamo<br />

che la quantitá che riceve in virtú <strong>di</strong> tale offerta é qi.<br />

Se qi = qi il pagamento resta invariato e, quin<strong>di</strong>, anche l’utilitá non varia essendo<br />

basata sulla <strong>di</strong>fferenza tra valutazione e pagamento.<br />

Se qi > qi allora Ui(qi) = qi<br />

j=1 (vi(j) − pi(j)) e ricordando che qi é l’ultimo<br />

valore per cui supponendo l’agente i-esimo <strong>di</strong>chiari la veritá bi(qi) ≥ pi(qi) (ossia<br />

vi(qi) ≥ pi(qi)) abbiamo:<br />

qi <br />

Ui(qi) = (vi(j) − pi(j)) +<br />

j=1<br />

qi <br />

j=qi+1<br />

(vi(j) − pi(j))<br />

e considerando, in base a quanto detto precedentemente, la <strong>di</strong>fferenza tra le<br />

rispettive utilitá<br />

Ui(qi) − Ui(qi) =<br />

qi <br />

j=qi+1<br />

(vi(j) − pi(j)) ≤ 0<br />

Per come é stata definita la quantitá qi, a partire da qi + 1 in poi vi(j) < pi(j)<br />

e, quin<strong>di</strong>, l’offerente i non ha tratto alcun vantaggio dall’aver mentito circa la<br />

sua reale valutazione. Nel caso in cui q i < qi, analogamente al caso precedente<br />

57


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

Ui( q i) = q i<br />

j=1 (vi(j) − pi(j)) da cui<br />

Ui( q i) − Ui(qi) = −<br />

qi <br />

j= q i +1<br />

(vi(j) − pi(j)) ≤ 0<br />

In quanto é sempre dalla definizione <strong>di</strong> qi, vi(j) ≥ pi(j) per ogni j ≤ qi e quin<strong>di</strong><br />

tutti i termini all’interno della sommatoria sono non negativi.<br />

Tale analisi, sicuramente corretta e meticolosa, si sarebbe potuta evitare no-<br />

tando che la curva <strong>di</strong> fornitura per l’offerente i é definita a priori, prima dell’arrivo<br />

della sua offerta, e poiché il pagamento <strong>di</strong>pende esclusivamente da tale curva 4 ,<br />

il meccanismo che sta alla base <strong>di</strong> quest’asta é in<strong>di</strong>pendente dall’offerta e per il<br />

teorema 2.1 a pagina 22 quest’asta é truthful.<br />

All’utente i, quin<strong>di</strong>, conviene <strong>di</strong>re sempre la veritá se vuole massimizzare la sua<br />

utilitá.<br />

Passiamo a <strong>di</strong>mostrare ora un risultato molto forte relativo ai meccanismi<br />

basati su curve <strong>di</strong> fornitura.<br />

Lemma 6.2. Qualunque asta online compatibile agli incentivi é basata su curve<br />

<strong>di</strong> fornitura.<br />

Dimostrazione. Con una caratterizzazione piú ampia <strong>di</strong> ció che é dal punto <strong>di</strong><br />

vista <strong>di</strong> un generico meccanismo una una curva <strong>di</strong> fornitura, possiamo affermare<br />

che esse non sono nient’altro che delle funzioni che determinano il pagamento<br />

dell’offerente in funzione della quantitá che egli riceve, e la quantitá che riceve<br />

in funzione delle offerte precedenti (dalle quali tale funzione é costruita). Quin<strong>di</strong><br />

<strong>di</strong>mostrare che qualunque asta online dev’essere basata su tali curve equivale<br />

a <strong>di</strong>mostrare che il pagamento totale dell’offerente i-esimo é basato solo sulla<br />

quantitiá che riceve e sulle precedenti offerte.<br />

4 Infatti la curva dell’offerta concorre solo alla determinazione della quantitá <strong>di</strong> beni da<br />

allocare all’offerente i, e non del prezzo a cui tali beni saranno allocati.<br />

58


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

Poiché tale asta dev’essere compatibile agli incentivi, occorre, che una tale<br />

strategia, costringa gli offerenti a <strong>di</strong>chiarare la loro reale valutazione. Supponiamo<br />

esistano due <strong>di</strong>fferenti offerte tali che b(q) e b(q) ricevono la stessa quantitá ma<br />

pagano prezzi <strong>di</strong>fferenti, e senza perdere <strong>di</strong> generalitá possiamo supporre che<br />

P > P .<br />

Nella situazione illustrata il giocatore che ha offerto b(q) puó mentire e fare<br />

un offerta b(q) con la quale ricevere la stessa quantitá ma paga meno, ottenendo<br />

Ui( b, p) < Ui(b, p) poiché q<br />

j=1 vi(j) − P < q<br />

j=1 vi(j) − P . Per cui, un’asta in<br />

cui fosse possibile un comportamento del genere non é compatibile agli incentivi.<br />

Poiché con le curve <strong>di</strong> fornitura il prezzo pagato pi(q) = Pi(q) − Pi(q − 1) <strong>di</strong>pende<br />

solo dalla quantitá ricevuta, in tali aste non é possibile un comportamento simile<br />

a quello precedentemente illustrato, da cui la tesi segue.<br />

Una forma speciale e interessante <strong>di</strong> valutazioni <strong>degli</strong> agenti é quella in cui le<br />

valutazioni marginali sono fissate 5 ossia sono nella forma vi(q) = vi per tutti gli i<br />

e q. Tale restrizione é utile poiché puó essere usata per definire il limite inferiore<br />

al rapporto <strong>di</strong> competitivitá delle aste online.<br />

Lemma 6.3. Se tutte le valutazioni marginali sono della forma vi(q) = vi qua-<br />

lunque asta online compatibile agli incentivi é basata su curve <strong>di</strong> fornitura non<br />

decrescenti.<br />

La <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> tale lemma viene omessa, poiché il risultato da esso ot-<br />

tenuto puó essere incluso in un risultato piú generale che otterremo nella sezione<br />

6.2 a pagina 63; per una <strong>di</strong>mostrazione formale <strong>di</strong> questo lemma si rimanda,<br />

comunque, a [LN00].<br />

5 Ossia, per gli utenti ricevere un’ulteriore unitá del bene é in<strong>di</strong>fferente sia che se ne siano<br />

giá ricevute cento sia che non se ne sia ricevuta nessuna.<br />

59


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

Per come funziona il meccanismo d’asta fin qui illustrato, si puó pensare<br />

ad una sua mo<strong>di</strong>fica in cui il ban<strong>di</strong>tore presenta la curva <strong>di</strong> fornitura ai vari<br />

giocatori interessati. In tal caso, ogni offerta consiste semplicemente <strong>di</strong> una coppia<br />

sulla curva <strong>di</strong> fornitura. Poiché <strong>di</strong>re la veritá é una strategia<br />

dominante, la conoscenza della curva <strong>di</strong> fornitura non induce a mentire.<br />

Definizione 6.2 (Curva <strong>di</strong> fornitura globale). Un’asta online é detta ”basata<br />

su una curva <strong>di</strong> fornitura globale p(q)” se essa é basata su curve <strong>di</strong> fornitura e,<br />

se pi(q) = p(q + i−1<br />

j=1 qj), dove qj é la quantitá data al j-esimo offerente.<br />

In altre parole, l’i-esima curva <strong>di</strong> fornitura é uno shift a sinistra della (i −<br />

1)-esima curva <strong>di</strong> fornitura <strong>di</strong> una quantitá qi−1.<br />

p<br />

q i-2<br />

p<br />

q i-1<br />

q<br />

p(q)<br />

Figura 6.2: Esempio <strong>di</strong> curva <strong>di</strong> fornitura globale.<br />

Passaggio dalla curva per l’offerta i − 1 a quella per l’offerta i<br />

60


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

6.2 Analisi competitiva<br />

Definiamo formalmente le quantitá che determinano le performance dell’asta con<br />

le dovute variazioni rispetto all’analisi <strong>di</strong> competitivitá precedentemente illustrata<br />

poiché i meccanismi con cui an<strong>di</strong>amo a trattare sono online 6 .<br />

Per la nostra analisi supporremo che tutte le valutazioni marginali siano com-<br />

prese nell’intervallo [p, p], senza nessuna <strong>di</strong>stribuzione su <strong>di</strong> esse. Assumeremo,<br />

anche, che p > 0 sia il prezzo <strong>di</strong> prenotazione del ban<strong>di</strong>tore. Nonostante ta-<br />

li quantitá siano state introdotte nella sezione 3.1 a pagina 30 le ridefiniremo<br />

adattandole ai nostri scopi.<br />

Definizione 6.3 (Profitto ed Efficienza Sociale). Il profitto <strong>di</strong> un’asta A<br />

per una sequenza <strong>di</strong> valutazioni σ, denotato con RA(σ) é l’utilitá risultante al<br />

ban<strong>di</strong>tore, i.e. il pagamento totale che egli riceve piú la sua valutazione dei beni<br />

che non ha venduto. In particolare, presa qi essere la quantitá data all’i-esimo<br />

agente in σ e Pi essere il prezzo totale pagato dall’i-esimo giocatore, allora:<br />

RA(σ) = <br />

Pi + p(k − <br />

qi)<br />

i<br />

L’efficienza sociale <strong>di</strong> un’asta A per una sequenza <strong>di</strong> valutazioni σ, denotata<br />

con EA(σ), é la somma delle valutazioni delle quantitá che i giocatori ricevono<br />

6 In realtá vanno ridefinite, poiché, a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> prima con questo tipo d’aste vi é una<br />

probabilitá molto bassa che vengano venduti tutti i beni <strong>di</strong>sponibili, e quin<strong>di</strong>, occorre reinserirli<br />

nel profitto poiché essi hanno comunque un valore per il ban<strong>di</strong>tore. Questa caratteristica <strong>di</strong><br />

non riuscire a vendere tutti i beni é proprio la critica maggiore al meccanismo sviluppato da<br />

Nisan e Lavi [LN00] che stiamo descrivendo. Inoltre, gli autori non usano come parametro <strong>di</strong><br />

riferimento per l’analisi <strong>di</strong> competitivitá solo il profitto d’asta ma anche un parametro, per cosí<br />

<strong>di</strong>re, sociale, il welfare, ossia il benessere complessivo che coloro partecipano l’asta ottengono<br />

dal ricevere le quantitá <strong>di</strong> bene loro assegnate.<br />

61<br />

i


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

(compreso il ban<strong>di</strong>tore). I.e.:<br />

EA(σ) = qi <br />

vi(j) + p(k − <br />

qi)<br />

i<br />

j=1<br />

Confronteremo il profitto e l’efficienza sociale ottenuti con quelli ottenuti dal-<br />

l’asta <strong>di</strong> Vickrey, che é l’asta piú famosa a strategia dominante nonché l’unica<br />

ottimale relativamente all’efficienza sociale.<br />

Definizione 6.4 (Competitivitá). Un’asta online A é c-competitiva rispetto al<br />

profitto se per ogni sequenza <strong>di</strong> valutazioni σ, RA(σ) ≥ Rvic(σ)/c.<br />

Analogamente, A é c-competitiva rispetto all’efficienza sociale se per ogni sequen-<br />

za <strong>di</strong> valutazioni σ, EA(σ) ≥ Evic(σ)/c.<br />

6.2.1 Un bene <strong>di</strong>visibile<br />

Focalizzando, inizialmente, la nostra attenzione al caso <strong>di</strong> un unico bene infi-<br />

nitamente <strong>di</strong>visibile. Assumeremo, quin<strong>di</strong>, Q = 1, e descriveremo una curva <strong>di</strong><br />

fornitura che é Θ(log(p/p))-competitiva rispetto al profitto e all’efficienza sociale.<br />

Presa c essere l’unica soluzione all’equazione:<br />

(p/p) − 1<br />

c = ln<br />

c − 1<br />

é semplice <strong>di</strong>mostrare che c = Θ(ln(p/p)).<br />

i<br />

(6.1)<br />

Definizione 6.5 (Asta online competitiva). Definiremo la Curva <strong>di</strong> For-<br />

nitura Competitiva essere:<br />

p(q) = p(1 + (c − 1)e cq ). (6.2)<br />

L’Asta <strong>On</strong>line competitiva ha curva <strong>di</strong> fornitura competitiva come sua curva<br />

<strong>di</strong> fornitura globale.<br />

62


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

Presa q(p) = p−1 (q) (la funzione inversa <strong>di</strong> p(q)) e r(p) = q(p)<br />

p(x) dx, non é<br />

0<br />

<strong>di</strong>fficile verificare che q(p) é la quantitá totale pagata quando l’ultima valutazione<br />

interseca la curva <strong>di</strong> fornitura al prezzo p, e r(p) é il pagamento totale dell’asta<br />

per una tale sequenza.<br />

Lemma 6.4 (El-Yaniv, Fiat, Karp e Turpin [YK92]). Le funzioni q(p) e<br />

r(p) preservano le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

1. ∀p ≤ c · p : q(p) = 0, r(p) = 0<br />

2. ∀p ≥ c · p : r(p) + p · (1 − q(p)) = p/c<br />

3. q(p) = 1<br />

Lemma 6.5 (El-Yaniv, Fiat, Karp e Turpin [YK92]). Per qualunque co-<br />

stante c < c, non esiste una funzione q(p) tale che:<br />

dove r(p) = p(q)<br />

0<br />

∀p ∈ [p, p], r(p) + p · (1 − q(p)) ≥ p/c<br />

p(x) dx e p(q) = q −1 (p) é l’inversa della funzione q(p).<br />

Teorema 6.2. L’Asta <strong>On</strong>line Competitiva é c-competitiva rispetto al profitto e<br />

all’efficienza sociale.<br />

Dimostrazione. A tal fine proveremo i lemma 6.6 e 6.7.<br />

Lemma 6.6. Per qualunque sequenza <strong>di</strong> valutazioni σ, Rcola(σ) ≥ Rvic(σ)/c dove<br />

”cola” identifica l’asta online competitiva e ”vic” identifica l’asta <strong>di</strong> Vickrey.<br />

Dimostrazione. Sia σ una sequenza <strong>di</strong> valutazioni, e per l’i-esimo offerente sia<br />

pi = pi(qi) il prezzo che egli paga. Sia m l’ultimo giocatore che riceve una<br />

qualche quantitá positiva qm. Allora:<br />

∀i e q > qi<br />

bi(q) < pi 7 e pi < pm 8<br />

7 Altrimenti avrebbe ricevuto una quantitá maggiore <strong>di</strong> qi.<br />

8 Poiché <strong>di</strong>pende dalla curva <strong>di</strong> fornitura, che noi stiamo considerando non crescente.<br />

63


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

Ogni giocatore valuta una quantitá aggiuntiva △q non piú <strong>di</strong> pm · △q 9 . Il prezzo<br />

che l’asta <strong>di</strong> Vickrey determina per q ∗ i é la piú alta valutazione della combinazione<br />

<strong>di</strong> valutazioni <strong>degli</strong> altri giocatori per l’aggiunta <strong>di</strong> una quantitá △q = q ∗ <strong>di</strong>visa<br />

tra loro.<br />

C’é almeno un giocatore per il quale q ∗ i ≥ qi poiché l’asta <strong>di</strong> Vickrey alloca l’intera<br />

quantitá bi(q ∗ i ) ≤ bi(qi) ≤ pm. Inoltre, l’asta <strong>di</strong> Vickrey é efficiente da cui segue<br />

che ∀j e q > q ∗ j , bj(q) ≤ pm, se per qualche j non fosse mantenuta l’efficienza<br />

basterebbe spostare qualche quantitá dall’agente i all’agente j. Quin<strong>di</strong>, ogni<br />

giocatore valuta qualche quantitá aggiunta △q non piú <strong>di</strong> pm · △q nell’asta <strong>di</strong><br />

Vickrey per cui Rvic(σ) ≤ <br />

i (pm · q ∗ i ) ≤ pm. Poiché rientriamo nelle ipotesi<br />

del punto 2 del lemma 6.4 il profitto dell’asta online é pm/c, da cui il lemma<br />

segue.<br />

Lemma 6.7. Per una qualunque sequenza <strong>di</strong> valutazioni σ, Ecola(σ) ≥ Eopt(σ)/c,<br />

dove Eopt é l’efficienza sociale ottimale per σ.<br />

Dimostrazione. Sia σ una sequenza <strong>di</strong> valutazioni e le quantitá pi, qi e m siano<br />

definite in maniera analoga al lemma 6.6. Consideriamo σ∗ come segue:<br />

⎧<br />

⎪⎨ pi q ≤ qi<br />

b ∗ i (q) =<br />

⎪⎩ bi(q) altrimenti<br />

cioé il giocatore i-esimo ha un utilitá marginale fissa per q = qi. L’allocazione<br />

ottima non cambia b ∗ i (q) in quanto la curva <strong>di</strong> fornitura viene intersecata in<br />

p(qi). Poiché bi(q) ≤ pi ≤ pm per tutte le i, segue che Eopt(σ ∗ ) ≤ pm. Inoltre,<br />

Ecola(σ ∗ ) ≥ Rcola(σ ∗ ) = pm/c 10 .<br />

Consideriamo <strong>di</strong> muoverci da σ a σ ∗ in m passi. In ogni passo i se bi(q) > bi(q ∗ )<br />

9 Poiché la curva <strong>di</strong> fornitura é globale e pm é l’ultimo prezzo pagato, e a tutti gli agenti é<br />

giá stata assegnata una certa quantitá <strong>di</strong> beni.<br />

10 L’uguaglianza é dovuta al punto 2 del lemma 6.4.<br />

64


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

in qualche punto, allora bi(q) é decrescente rispetto a b ∗ i (q). Presa σ i essere<br />

la sequenza σ dopo i <strong>di</strong> tali mo<strong>di</strong>fiche, l’asta online alloca all’agente i l’intera<br />

quantitá il cui valore decresce, e quin<strong>di</strong>, Ecola(σ i ) − Ecola(σ i+1 ) ≥ Eopt(σ i ) −<br />

Eopt(σ i+1 ), per cui la decrescita dell’efficienza online é maggiore <strong>di</strong> quella offline,<br />

che identifica il massimo che aspiriamo a raggiungere. Per cui, segue che Ecola(σ)−<br />

Ecola(σ ∗ ) ≥ Eopt(σ) − Eopt(σ ∗ ) e quin<strong>di</strong>:<br />

Ecola(σ) ≥ Eopt(σ) − Eopt(σ ∗ )/c + Ecola(σ ∗ )<br />

≥ (Eopt(σ) − Eopt(σ ∗ ))/c + Eopt(σ ∗ )/c<br />

= Eopt(σ)/c<br />

Analizziamo, ora, il rapporto con l’efficienza ottimale.<br />

É <strong>di</strong>mostrabile che<br />

nel caso <strong>di</strong> valutazioni marginali costanti l’asta online é c-competitiva rispetto<br />

all’efficienza ottimale.<br />

Nel caso <strong>di</strong> valutazioni generiche, comunque, il profitto online é significativa-<br />

mente piú basso <strong>di</strong> quello ottimale, cosí come quello <strong>di</strong> Vickrey é significativamen-<br />

te piú basso <strong>di</strong> quello ottimale. E.g., dati q ∗ , p ∗ con p ∗ = p(q ∗ ), il primo giocatore<br />

ottiene un profitto pari a p = v(q ∗ ) mentre il secondo giocatore p ∗ = v(q) e quin<strong>di</strong><br />

l’efficienza ottimale é q ∗ p + (1 − q ∗ )p ∗ . Nell’asta online, supponendo l’uso <strong>di</strong> una<br />

curva <strong>di</strong> fornitura globale, il primo giocatore riceve una quantitá pari a q ∗ , in<br />

quanto questa é la massima quantitá per la quale la sua valutazione é piú alta<br />

della curva <strong>di</strong> fornitura e il secondo giocatore non riceve nulla poiché la seconda<br />

curva <strong>di</strong> fornitura é piú alta <strong>di</strong> p ∗ . Quin<strong>di</strong>, il profitto é al piú q ∗ p + (1 − q ∗ )p e<br />

se p ∗ = pp, la competivitá con l’efficienza sociale ottima é maggiore <strong>di</strong><br />

<br />

p/p.<br />

É semplice notare che se l’or<strong>di</strong>ne <strong>degli</strong> arrivi si inverte, il profitto online é incre-<br />

mentato significativamente a p/c, mentre la competitivitá della asta <strong>di</strong> Vickrey<br />

non cambia.<br />

65


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

Teorema 6.3. Ogni asta online compatibile agli incentivi ha un rapporto <strong>di</strong> com-<br />

petitivitá <strong>di</strong> almeno c nel rispetto del profitto o dell’efficienza sociale, dove c é la<br />

soluzione dell’equazione 6.1.<br />

La <strong>di</strong>mostrazione del teorema sará ristretta all’uso <strong>di</strong> valutazioni marginali<br />

costanti. Si assume in accordo al lemma 6.1 che A sia basata su curve <strong>di</strong> fornitura<br />

non decrescenti. Assumendo p = 1 e denotando p = φ, considereremo fn essere<br />

l’n-esima ra<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> φ, dove f n n = φ, e cn = c/(f 2 n). Senza per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> generalitá,<br />

possiamo supporre, che il numero n dei giocatori sia conosciuto in anticipo.<br />

Lemma 6.8. Nessun asta online con n offerenti realizza un efficienza che é<br />

migliore <strong>di</strong> cn-competitiva rispetto al profitto dell’asta <strong>di</strong> Vickrey.<br />

Dimostrazione. Assumiamo, per contrad<strong>di</strong>zione, che vi sia un’asta migliore <strong>di</strong><br />

cn-competitiva, possiamo sviluppare una funzione q(p) che sod<strong>di</strong>sfi le con<strong>di</strong>zioni<br />

del lemma 6.5 per una costante c < c.<br />

Consideriamo il comportamento dell’asta online sulla sequenza <strong>di</strong> offerte <strong>degli</strong> n<br />

offerenti: p1 = fn, p2 = f 2 n, . . . , pn = φ e sia qi al quantitá allocata all’offerente<br />

i. Per tutti i p nel range 1 ≤ p ≤ φ definiamo q(p) = i<br />

j=1 qj dove i é tale che<br />

pi−1 ≤ p ≤ pi; quin<strong>di</strong>, r(p) = i<br />

j=1 qjpj per tale i. Ora, per ogni i, consideriamo<br />

la sequenza <strong>di</strong> offerte dove le prime i sono p1, . . . , pi e le altre sono 1. Il profitto<br />

dell’asta <strong>di</strong> Vickrey é pi−1 = pi/fn mentre l’efficienza dell’asta online é r(pi) +<br />

(1 − q(pi)). Poiché stiamo assumendo una competitivitá migliore <strong>di</strong> cn abbiamo<br />

r(pi) + (1 − q(pi) > pi/(cnfn) = pifn/c. Quin<strong>di</strong> per ogni p, se pren<strong>di</strong>amo i essere<br />

tale che pi−1 ≤ p < pi abbiamo r(p) + (1 − q(p)) = r(p) + (1 − q(pi)) > pifn/c ≥<br />

(pn/fn)fn/c = p/c che completa le con<strong>di</strong>zioni del lemma 6.5 e rendono reale la<br />

contrad<strong>di</strong>zione.<br />

Quin<strong>di</strong>, vi é una sequenza <strong>di</strong> valutazioni σ tali che RA(σ) ≤ EA(σ)/cn ≤<br />

Evic(σ)/cn. Per cui, A non é meglio <strong>di</strong> cn-competitiva rispetto al profitto e all’ef-<br />

66


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

ficienza sociale. Poiché cn tende a c per n che tende a infinito il teorema resta<br />

<strong>di</strong>mostrato.<br />

6.2.2 Aste randomizzate per un bene <strong>di</strong>visibile<br />

Definizione 6.6 (Asta randomizzata online). L’asta randomizzata online<br />

(per un bene): prima <strong>di</strong> ricevere una qualunque offerta sceglie un qualche prezzo<br />

fisso p ∗ casualmente attraverso l’uso <strong>di</strong> q(p). L’asta allora vende il bene al primo<br />

giocatore con una valutazione <strong>di</strong> almeno p ∗ ad un prezzo pari a p ∗ .<br />

É banale osservare che l’asta é compatibile agli incentivi, poiché per qualunque<br />

scelta randomizzata l’utilitá del giocatore é massima quando <strong>di</strong>ce la veritá.<br />

Quest’asta é c-competitiva rispetto al profitto me<strong>di</strong>o e all’efficienza sociale me<strong>di</strong>a.<br />

6.2.3 Un’asta deterministica per k beni in<strong>di</strong>visibili<br />

Il caso in cui il numero dei beni k = 1 é banale, e si risolve fissando un prezzo <strong>di</strong><br />

prenotazione pi, e allocando il bene quando arriva un’offerta con una valutazione<br />

maggiore al prezzo <strong>di</strong> prenotazione.<br />

Il caso generale per k ≥ 1 puó essere gestito in maniera analoga:<br />

Definizione 6.7 (Asta online <strong>di</strong>screta). L’asta online <strong>di</strong>screta é basata sulla<br />

seguente curva <strong>di</strong> sofferenza globale:<br />

p(j) = p · φ j<br />

k+1 , per j = 1, . . . , k<br />

I seguenti teoremi <strong>di</strong>mostrano la competititivitá <strong>di</strong> tale asta, e denotano un<br />

limite inferiore al suo comportamento.<br />

Teorema 6.4. L’asta online <strong>di</strong>screta é k · φ 1<br />

k+1 -competitiva rispetto al profitto<br />

e all’efficienza sociale. Se k ≥ 2 ln φ allora l’asta <strong>di</strong>screta online é anche 2 ·<br />

e(ln(φ) + 1)-competitiva rispetto al profitto e all’efficienza sociale.<br />

67


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

Teorema 6.5. Qualunque asta online compatibile agli incentivi per k beni ha<br />

un rapporto <strong>di</strong> competitivitá <strong>di</strong> almeno m = max{φ 1<br />

k+1 , c} rispetto al profitto e<br />

all’efficienza sociale, dove c é la soluzione dell’equazione 6.1.<br />

Per le <strong>di</strong>mostrazioni dei due teoremi si rimanda a [LN00].<br />

6.3 Estensioni del modello<br />

Il modello fin qui definito funziona e mantiene gli stessi rapporti <strong>di</strong> competitivitá<br />

anche quando:<br />

1. le offerte sono ritardate, il giocatore i conosce la sua valutazione al tempo<br />

ti ma effettua la sua offerta in un tempo t > ti<br />

2. il giocatore fa piú offerte ai tempi ti1, . . . , tin ≥ ti<br />

3. le valutazioni sono <strong>di</strong>pendenti dal tempo e, quin<strong>di</strong>, la funzione <strong>di</strong> valutazione<br />

é della forma vi(q, t) con v che risulta non crescente sia in q che in t<br />

In tali estensioni un’offerta é considerata utilitaristica se viene detta la veritá<br />

almeno una volta, al tempo ti; e per esse puó formularsi il seguente:<br />

Teorema 6.6. Qualunque asta online basata su una curva <strong>di</strong> fornitura globale<br />

non decrescente é compatibile agli incentivi in una qualunque <strong>di</strong> queste estensioni.<br />

Poiché le assunzioni online non variano il rapporto con l’asta <strong>di</strong> Vickrey i<br />

rapporti <strong>di</strong> competitivitá fin qui analizzati non variano in tali estensioni.<br />

6.4 Esempio<br />

Possiamo mostrare, ora, una tabella che paragona il profitto generato in me<strong>di</strong>a<br />

dall’asta online con il profitto dell’asta <strong>di</strong> Vickrey offline; considerando il ca-<br />

68


CAPITOLO 6. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura limitata<br />

so <strong>di</strong> un bene <strong>di</strong>visibile, valutazioni uniformemente <strong>di</strong>stribuite in [p, p] e che n<br />

rappresenti il numero <strong>di</strong> partecipanti l’asta.<br />

profitto online profitto <strong>di</strong> Vickrey<br />

p = 1.5, n = 2 1.15 1.17<br />

p = 3, n = 2 1.60 1.67<br />

p = 10, n = 2 3.33 4.00<br />

p = 2, n = 2 1.31 1.33<br />

p = 2, n = 3 1.37 1.50<br />

p = 2, n = 100 1.56 1.98<br />

Tabella 6.1: Confronto tra il profitto me<strong>di</strong>o dell’asta online e <strong>di</strong> Vickrey.<br />

6.5 Riflessioni<br />

In molti casi il meccanismo analizzato non é competitivo poiché il suo fattore<br />

<strong>di</strong> competitivitá buono nei confronti dei VCG implica, nel caso <strong>di</strong> fornitura illi-<br />

mitata, che tale rapporto sia pessimo, poiché come illustrato nella sezione 4.2 a<br />

pagina 37 (e sicuramente in maniera piú dettagliata in [GH01]) i VCG non sono<br />

competitivi.<br />

Il meccanismo <strong>di</strong> Lavi e Nisan fin qui illustrato, peró, ha l’importante pro-<br />

prietá <strong>di</strong> essere l’unico meccanismo online progettato al fine <strong>di</strong> ottenere un buon<br />

rapporto <strong>di</strong> competitivitá rispetto all’efficienza sociale e, quin<strong>di</strong>, da tale punto<br />

<strong>di</strong> vista esso ha competitivitá ottima (essendo unico nessuno puó far meglio, per<br />

ora ...).<br />

69


Capitolo 7<br />

Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura<br />

illimitata<br />

Le aste con beni in fornitura illimitata sono state giá illustrate nel capitolo 2.<br />

Il problema insito nelle teorie esposte é che le offerte sono considerate come<br />

un insieme, ed il meccanismo prende le decisioni sui prezzi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e sulle<br />

allocazioni, nel momento in cui si sono ricevute tutte le offerte 1 . Per alcuni<br />

beni, soprattutto <strong>di</strong>gitali, non vi é un termine fissato per la ven<strong>di</strong>ta, e.g., la pay-<br />

per-view in cui le offerte possono arrivare anche a trasmissione iniziata ma le<br />

decisioni <strong>di</strong> allocazione per le offerte ricevute prima dell’inizio delle trasmissione<br />

non possono essere rimandate.<br />

Quin<strong>di</strong>, occorre decidere se sod<strong>di</strong>sfare o meno un’offerta nel momento in cui<br />

essa arriva, ed é palese assumere che le decisioni <strong>di</strong> allocazione siano prese prima<br />

dell’arrivo della prossima offerta. Per cui i problemi che ci apprestiamo ad affron-<br />

tare rientrano a pieno titolo nella classe <strong>degli</strong> algoritmi online. Come consuetu<strong>di</strong>-<br />

ne nello stu<strong>di</strong>o <strong>degli</strong> algoritmi online effettuiamo confronti con le corrispondenti<br />

versioni offline al fine <strong>di</strong> realizzare un’analisi <strong>di</strong> competitivitá. Come algoritmo<br />

1 Poiché l’impostazione <strong>di</strong> tali aste é offline é ovvio utilizzare una tale metodologia .<br />

70


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

offline consideriamo un algoritmo che prende, comunque, le decisioni una alla vol-<br />

ta, ossia nel momento in cui arrivano le richieste, ma conosce in anticipo l’intera<br />

sequenza <strong>di</strong> valutazioni, inoltre, poiché le aste che consideriamo sono compatibili<br />

agli incentivi la versione offline considerata é a valori pubblici 2 . Un’asta offline<br />

siffatta realizza un profitto pari alla somma delle valutazioni T , che é il massimo<br />

valore ottenibile, ossia l’ottimo.<br />

La letteratura abbonda <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> relativi a tale tipologia <strong>di</strong> aste, e per relativi<br />

approfon<strong>di</strong>menti si rimanda a [GH01], [FI01], [BW02], [GH02], [GW02], [GS02],<br />

[WU03], [GH03], [HA03].<br />

7.1 Modello<br />

Consideriamo aste per beni <strong>di</strong>sponibili in fornitura illimitata, in cui, quin<strong>di</strong>, vi é<br />

una copia del bene per al piú ogni offerente, ed ogni offerente é interessato ad una<br />

singola copia del bene. Preso n denotare il numero <strong>di</strong> offerenti, l’offerente i ha<br />

una valutazione vi per il bene messo all’asta, nota solo a lui stesso ed invariabile<br />

per tutta la durata dell’asta. Normalizzando le valutazioni si puó assumere che<br />

ogni vi sia un numero reale nell’intervallo [1, h], per cui h denota il rapporto tra<br />

la valutazione massima e quella minima. L’utilitá dell’offerente i denotata con<br />

Ui é, quin<strong>di</strong>, vi − pi se l’offerente vince il bene al prezzo pi e 0 se non prende il<br />

bene (o per uniformitá <strong>di</strong> linguaggio, perde). Ogni offerente ha come obiettivo la<br />

massimizzazione della sua utilitá.<br />

In un’asta online le offerte sono ricevute una per volta dagli n offerenti in una<br />

sequenza b = b1, . . . , bn. Il ban<strong>di</strong>tore, quando si presenta un’offerta bi da parte<br />

2 La versione offline a valori pubblici é quella in cui le valutazioni <strong>degli</strong> utenti sono note al<br />

meccanismo e, non sono gli agenti a comunicarle tramite le <strong>di</strong>chiarazioni che effettuano. In tale<br />

accezione, non si considera la possibilitá che gli agenti possano mentire.<br />

71


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

dell’offerte i-esimo, determina se vendere il bene a tale offerente ed in caso positi-<br />

vo determina anche il prezzo. L’allocazione dev’essere effettuata prima che qua-<br />

lunque futura offerta sia presentata (ricordando che per essere a partecipazione<br />

volontaria pi ≤ bi).<br />

L’asta online A puó essere anche vista come una collezione <strong>di</strong> n funzioni prezzo<br />

s1, . . . , sn dove si(b1, . . . , bi) é una funzione nelle offerte ricevute fino al passo i.<br />

L’interpretazione <strong>di</strong> queste funzioni si é, <strong>di</strong> imposizione del prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta per<br />

il singolo offerente i-esimo. Se si ≤ bi, l’offerente i vince il bene e lo paga si,<br />

altrimenti l’offerente i perde e non paga nulla. Tale schema vale sia nel caso <strong>di</strong><br />

aste deterministiche che randomizzate.<br />

Per rendere agile la lettura rammentiamo che il profitto <strong>di</strong> un’asta é denotato<br />

con RA(b), ed é stato definito in 6.3 a pagina 61 e quantificato come la somma<br />

dei pagamenti ricevuti dall’asta. Quando A é randomizzata, il profitto totale é<br />

una variabile casuale e quin<strong>di</strong> si parla <strong>di</strong> profitto totale me<strong>di</strong>o. L’obiettivo del<br />

ban<strong>di</strong>tore é massimizzare il profitto totale me<strong>di</strong>o.<br />

Un’offerente, in generale, ha accesso a tutte le offerte precedenti e gli é per-<br />

messo applicare una strategia <strong>di</strong> offerte arbitraria al fine <strong>di</strong> determinare la sua<br />

offerta.<br />

Siamo interessati ad aste nelle quali viene offerta sempre la vera valutazione<br />

bi = vi, poiché se si mentisse, in virtú del meccanismo d’asta applicato, l’utilitá<br />

che si riceverebbe dall’allocazione del bene non sarebbe mai maggiore <strong>di</strong> quella<br />

ottenuta nel caso in cui si fosse detta la veritá. Concentriamo, la nostra at-<br />

tenzione su aste compatibili agli incentivi. Ossia, aste per le quali la strategia<br />

utilitaristica é una strategia dominante per ogni offerente. In altre parole, date<br />

le precedenti offerte e le precedenti risposte, Ui é massimo ponendo bi = vi. Per<br />

le aste randomizzate, si usa una definizione piú forte <strong>di</strong> compatibilitá agli incen-<br />

tivi e richie<strong>di</strong>amo che Ui sia massimo quando bi = vi per ogni insieme fissato <strong>di</strong><br />

72


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

scelte casuali. Quin<strong>di</strong>, per quanto detto finora, si ed RA possono essere viste<br />

come funzioni nelle offerte o nelle valutazioni in maniera interscambiabile. L’asta<br />

é detta in<strong>di</strong>pendente dall’offerta se la funzione prezzo per l’offerente i <strong>di</strong>pende<br />

solo dalle precedenti offerte ma non dall’offerta bi fatta dello stesso offerente i.<br />

Quin<strong>di</strong>, per una qualunque sequenza <strong>di</strong> offerte b1, . . . , bi−1, e per qualsiasi due<br />

scelte dell’offerente i, bi e b ′<br />

i<br />

si(b1, . . . , bi−1, bi) = si(b1, . . . , bi−1, b ′<br />

i) 3<br />

Teorema 7.1. Un’asta online é compatibile agli incentivi se e solo se essa é<br />

in<strong>di</strong>pendente dall’offerta.<br />

Dimostrazione. La <strong>di</strong>mostrazione per il caso off-line <strong>di</strong> questo stesso teorema é<br />

stata data nella sezione 2.1 a pagina 22. Nel caso online si considera si avere un<br />

valore fissato prima dell’arrivo dell’offerta i 4 allora se l’offerente i offre:<br />

• bi < vi e bi < si < vi l’offerente perde nonostante avrebbe ottenuto<br />

un’utilitá positiva offrendo vi.<br />

• bi > vi e bi > si > vi l’utente ha un’utilitá negativa mentre poteva ottenere<br />

un’utilitá pari a zero offrendo vi.<br />

Per gli altri valori <strong>di</strong> si l’utilitá non é con<strong>di</strong>zionata e, quin<strong>di</strong>, l’utilitá é massima<br />

per bi = vi.<br />

Il senso inverso della <strong>di</strong>mostrazione é pressoché identico a quello della versione<br />

offline corrispondente presentata nella sezione 2.1 a pagina 22 a cui riman<strong>di</strong>amo.<br />

3 É una definizione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza dall’offerta piú generale <strong>di</strong> quella data nella sezione 2.6<br />

a pagina 21 e, formulata in prima istanza in [GH01].<br />

4 L’offerente i puó anche assumere che il valore <strong>di</strong> si sia stato definito in base ad una qualche<br />

<strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá.<br />

73


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

7.1.1 Analisi competitiva<br />

Seguiremo la stessa tecnica utilizzata finora e confronteremo il profitto dell’asta<br />

online sulla ”peggior” sequenza <strong>di</strong> valutazioni v = v1, . . . , vn rispetto ad un qual-<br />

che ”benchmark” <strong>di</strong> paragone. In [GH01] vengono forniti due benchmark per<br />

quanto riguarda le aste offline a fornitura illimitata:<br />

1. Profitto totale: T (v) = n<br />

i=1 vi, ossia il massimo profitto che si puó<br />

realizzare con un determinato numero <strong>di</strong> beni allocati.<br />

2. Profitto ottimo a prezzo fisso: ossia il profitto ottimo definito da un<br />

singolo prezzo <strong>di</strong> prenotazione: F(v) = maxi∈[N]{vi · ni} dove ni = |{j ∈<br />

[N] t.c. vj ≥ vi}| a denotare il massimo profitto che puó essere realizzato<br />

usando un singolo prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta per tutti gli offerenti.<br />

L’asta online A é c-competitiva rispetto al benchmark B se per qualunque<br />

sequenza <strong>di</strong> valutazioni v, RA(v) ≥ B(v)/c o, equivalentemente nel caso ran-<br />

domizzato E[RA(v)] ≥ B(v)/c per qualunque randomizzazione A. Il fattore c<br />

viene detto rapporto <strong>di</strong> competitivitá <strong>di</strong> A relativamente a B. Come illustrato<br />

nella sezione 4.4 a pagina 39 e <strong>di</strong>mostrato in [GH01] nessun’asta si comporta<br />

bene quando c’é un singolo offerente con un’offerta altissima. Quin<strong>di</strong>, come giá<br />

fatto nella ricerca <strong>di</strong> altre soluzione, ipotizzeremo che F ≥ α · h con α ≥ 1 e<br />

tutti, o quasi, i limiti superiori che mostreremo richiedono la presenza <strong>di</strong> tale<br />

limitazione 5 .<br />

7.1.2 Bucket <strong>di</strong> valutazione<br />

Sud<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo il range <strong>di</strong> valutazione [1, h] in l = ⌊log h⌋ + 1 intervalli I0, . . . , Il−1<br />

con Ik = [2 k , 2 k+1 ). Data una sequenza <strong>di</strong> valutazioni v, definiamo il k-esimo buc-<br />

5 Per i limiti inferiori, invece, essa non é una con<strong>di</strong>zione necessaria.<br />

74


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

ket <strong>di</strong> v come l’insieme <strong>di</strong> valutazioni che cadono nel k-esimo intervallo Bk(v) =<br />

{i ∈ [N] t.c. vi ∈ Ik}. Il peso del k-esimo bucket é definito come la somma delle<br />

valutazioni nel bucket wk(v) = <br />

i∈Bk(v) vi.<br />

7.2 Aste deterministiche<br />

É possibile mostrare che nessun asta online deterministica, é competitiva rispetto<br />

al profitto ottimo a prezzo fisso, anche se non é possibile ricondursi alla tesi<br />

analoga per le aste offline (la cui <strong>di</strong>mostrazione é stata presentanta nella sezione<br />

4.1 a pagina 40), poiché la prova <strong>di</strong> tale risultato prevede l’esistenza <strong>di</strong> una<br />

funzione in<strong>di</strong>pendente dall’offerta usata da tutti gli offerenti, e nel caso <strong>di</strong> aste<br />

online tale funzione si(b1, . . . , bi−1) assume un numero <strong>di</strong>fferente <strong>di</strong> valori <strong>di</strong> input.<br />

Teorema 7.2. Qualunque asta online A deterministica e compatibile agli incen-<br />

tivi é Ω(h)-competitiva rispetto al profitto ottimo e a quello a prezzo fisso, anche<br />

quando restringiamo le valutazioni v a rispettare F(v) ≥ αh per una qualunque<br />

costante α ≥ 1.<br />

Dimostrazione. Presa A essere una qualunque asta online compatibile agli incen-<br />

tivi allora per il teorema 7.1 a pagina 73 A é un’asta in<strong>di</strong>pendente dall’offerta.<br />

Quin<strong>di</strong>, per tutti gli offerenti i, il prezzo da pagare <strong>di</strong>pende solo da b1, . . . , bi−1.<br />

Procederemo costruendo una sequenza <strong>di</strong> valutazioni v, per la quale RA(v) ≤<br />

F(v)/h. v sará una sequenza bipolare, cioé una sequenza che consiste <strong>di</strong> va-<br />

lutazioni in {1, h}. Per una tale sequenza, si puó assumere, senza per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong><br />

generalitá, che l’asta A scelga i prezzi solo in {1, h}.<br />

Pren<strong>di</strong>amo una costante α ≥ 1 e scegliamo la sequenza <strong>di</strong> valutazioni v come<br />

segue: se si(b1, . . . , bi−1) = 1 poniamo vi = h, e se si(b1, . . . , bi−1) = h poniamo<br />

vi = 1. Interromperemo la costruzione della sequenza quando, o il numero <strong>di</strong><br />

75


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

valutazioni a 1 in v eccede αh o il numero <strong>di</strong> valutazioni ad h eccede α. Il<br />

profitto <strong>di</strong> A per l’offerente i é 0 se vi = 1, e 1 se vi = h. Quin<strong>di</strong>, denotando con<br />

nh il numero <strong>di</strong> valutazioni ad h in v e con nl il numero <strong>di</strong> valutazioni ad 1 in<br />

v otteniamo RA(v) = nh · 1 + nl · 0 = nh. D’altro canto, F(v) ≥ max{hnh, nl}<br />

implica RA(v) ≤ F(v)/h da cui RA(v) ≤ F(v)/h per F(v ≥ αh).<br />

Si puó notare banalmente che un rapporto <strong>di</strong> competitivitá pari ad h é ot-<br />

tenibile tramite un’asta che alloca i beni ad ogni offerente con prezzo pari ad<br />

1.<br />

7.3 Aste randomizzate<br />

Iniziamo col considerare il limite inferiore al rapporto <strong>di</strong> competitivitá <strong>di</strong> qualun-<br />

que asta online randomizzata compatibile agli incentivi:<br />

Teorema 7.3. Qualunque asta online compatibile agli incentivi é Ω(log h)-competitiva<br />

rispetto al profitto totale, anche restringendo le valutazioni al sod<strong>di</strong>sfare la con-<br />

<strong>di</strong>zione F(v) ≥ αh per una qualunque costante α ≥ 1.<br />

Dimostrazione. Presa A essere una qualunque asta online compatibile agli incen-<br />

tivi; per quanto detto nella sezione 7.1 a pagina 73 essa é in<strong>di</strong>pendente dall’offerta.<br />

Quin<strong>di</strong>, per tutti gli offerenti i, date le offerte b1, . . . , bi−1, allora si(b1, . . . , bi−1)<br />

genera una qualche predefinita <strong>di</strong>stribuzione un’attimo prima che arrivi l’offerta<br />

i.<br />

Costruiamo una sequenza <strong>di</strong> valutazioni come segue: al passo i, basandoci<br />

sulla <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> si, per ogni k ∈ {0, . . . , ⌊log h⌋}, calcoliamo il profitto<br />

me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> un potenziale offerente i con una valutazione pari a vi = 2 k . Poniamo<br />

vi = 2 k per ogni k in maniera tale che il rapporto rik/2 k venga minimizzato.<br />

Interrompiamo la sequenza <strong>di</strong> valutazioni costruite quando F <strong>di</strong>viene abbastanza<br />

grande.<br />

76


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

Consideriamo gli intervalli Ik = [2 k , 2 k+1 ) (il numero <strong>di</strong> intervalli é l =<br />

⌊log h⌋ + 1). Denotando con qik = Pr{si ∈ Ik} e ricordando che rik ≤ qik ·<br />

2 k + k−1<br />

r=0 qir · 2 r+1 allora rik/2 k ≤ qik + k−1<br />

r=0 qir/2 k−r−1 . Quin<strong>di</strong>, il rapporto<br />

rik/2 k <strong>di</strong>viene:<br />

l−1<br />

k=0<br />

rik<br />

2 k<br />

≤<br />

<br />

l−1<br />

qik +<br />

k=0<br />

l−1<br />

= 1 +<br />

r=0<br />

qir ·<br />

k−1<br />

qir<br />

2<br />

r=0<br />

k−r−1<br />

<br />

l−1<br />

<br />

k=r+1<br />

l−1<br />

≤ 1 + qir · 2 ≤ 3<br />

r=0<br />

<br />

1<br />

2 k−r−1<br />

Quin<strong>di</strong>, dev’esserci un qualche k tale che rik/2 k ≤ 3/l, ed, in particolare,<br />

vi = 2 k deve sod<strong>di</strong>sfare la proprietá rik/vi ≤ 3/l.<br />

Sommando i valori ottenuti per tutte le possibili offerte (denotate cone i),<br />

abbiamo RA(v) ≤ (3/l)T (v) da cui si deriva il rapporto <strong>di</strong> competitivitá ipotiz-<br />

zato.<br />

Per una trattazione approfon<strong>di</strong>ta dell’argomento e delle relative <strong>di</strong>mostrazioni<br />

si rimanda a [BW02].<br />

come:<br />

Ricordando F ≥ T /(2 log h) si puó riformulare il risultato ottenuto sopra<br />

Corollario 7.4. Qualunque asta randomizzata compatibile agli incentivi A é<br />

Ω(1)-competitiva rispetto al profitto ottimale a prezzo fisso, anche quando re-<br />

stringiamo le valutazioni a F(v) ≥ αh per una qualunque costante α ≥ 1.<br />

7.3.1 Una semplice asta randomizzata<br />

Assumiamo <strong>di</strong> conoscere a priori il range delle valutazioni e sia esso denotato con<br />

h. Consideriamo la seguente asta semplice S: per l’offerente i-esimo scegliamo<br />

77


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

casualmente un numero k ∈ {0, . . . , ⌊log h⌋} e poniamo pi = 2 k . Chiaramente S<br />

é in<strong>di</strong>pendente dall’offerta, e quin<strong>di</strong>, compatibile agli incentivi, essendo i prezzi<br />

totalmente in<strong>di</strong>pendenti dall’offerta.<br />

Teorema 7.5. L’asta S é Θ(log h)-competitiva relativamente al profitto ottimo<br />

ed al profitto ottimo a prezzo fisso.<br />

Dimostrazione. Iniziamo col <strong>di</strong>mostrare che S é O(log h)-competitivo rispetto<br />

al profitto ottimo. Da ció deriveremo, imme<strong>di</strong>atamente, lo stesso rapporto <strong>di</strong><br />

competitivitá per il prezzo fisso ottimo.<br />

Consideriamo una qualunque sequenza <strong>di</strong> valutazioni v; per ogni valutazione<br />

vi denotiamo con ki il massimo intero k per il quale 2 k ≤ vi. Notiamo che<br />

vi/2 ≤ 2 ki ≤ vi e quin<strong>di</strong> se S pone si = 2 ki , si ottiene un pagamento <strong>di</strong> almeno<br />

vi/2 dall’offerente i. Visto che S sceglie k casualmente con <strong>di</strong>stribuzione uniforme,<br />

E[RS(v)] ≥ n vi<br />

i=1 2 · Pr[si = 2ki ] e quin<strong>di</strong>:<br />

E[RS(v)] ≥<br />

n<br />

i=1<br />

vi<br />

2<br />

<br />

1<br />

=<br />

log h + 1<br />

1<br />

T (v)<br />

2(log h + 1)<br />

Possiamo mostrare, quin<strong>di</strong>, che S é Ω(log h)-competitiva rispetto ad F, per cui<br />

é Ω(log h)-competitiva rispetto a T . Fissando una costante α ≥ 1 e preso v<br />

denotare la sequenza <strong>di</strong> valutazioni costituita da ⌈α⌉ valori h, ne consegue F(v) ≥<br />

αh. Il profitto me<strong>di</strong>o ricevuto da S per ogni offerente i é O(h/ log h), ed il profitto<br />

totale me<strong>di</strong>o é O(αh/ log h) ≤ F(v)/ log h.<br />

Quest’algoritmo puó essere mo<strong>di</strong>ficato in modo tale che S lavori anche per<br />

valori <strong>di</strong> h. E.g., l’asta puó iniziare con h = 1 e aggiornare il valore <strong>di</strong> h in accordo<br />

alla massima offerta ricevuta fino a quel momento. Con una tale strategia, peró,<br />

le performance possono degenerare notevolmente anche se assumiamo T (v) ≥ 4h,<br />

per cui S estrae esattamente una frazione O(log h) <strong>di</strong> T (v).<br />

78


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

7.3.2 Aste con bucket pesati offline<br />

Per definire la metodologia <strong>di</strong> comportamento delle aste con bucket pesati online<br />

occorre prima introdurre il modo <strong>di</strong> comportarsi del corrispondente algoritmo<br />

offline.<br />

L’asta offline Wd usa i cosiddetti bucket <strong>di</strong> valutazione definiti nella sezione<br />

7.1.2 a pagina 74 (e piú formalmente in [BW02]), con un parametro d ≥ 1 il cui<br />

significato sará illustrato nel seguito della trattazione.<br />

Tale asta si basa sull’idea <strong>di</strong> costruire un bucket <strong>di</strong> valutazione per l’i-esimo<br />

offerente denotato con v−i, ed usato per rappresentare l’insieme <strong>di</strong> valutazioni <strong>di</strong><br />

tutti gli offerenti eccetto l’i-esimo; successivamente, si sceglie un bucket casuale<br />

con probabilitá in accoro al peso del bucket elevato alla potenza d. Il bucket<br />

scelto costituisce la base decisionale per la prossima offerta, e determiniamo il<br />

prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta come il piú piccolo peso all’interno <strong>di</strong> quel bucket:<br />

Pr{si = 2 k } =<br />

(wk(v−i)) d<br />

l−1 r=0 (wr(v−i)) d<br />

Per il modo in cui si é costruito é banale notare che Wd é in<strong>di</strong>pendente dall’offerta<br />

ricevuta dall’i-esimo agente da cui si deriva in virtú del lemma 2.1 a pagina 22<br />

che é compatibile agli incentivi.<br />

Teorema 7.6. Considerando solo sequenze <strong>di</strong> valutazioni per le quali F(v) ≥ 4αh<br />

per qualunque α ≥ 2 l’asta Wd con d ≥ 1 é O(e d<br />

α−1 ·(log h) 1<br />

d+1 )-competitiva rispetto<br />

al profitto ottimo a prezzo fisso.<br />

Dimostrazione. Caratterizziamo F in termini del massimo bucket pesato. Deno-<br />

tando w∗(v) = maxk wk(v) consideriamo il seguente lemma:<br />

Lemma 7.1. w∗(v)/2 ≤ F(v) ≤ 3w∗(v)<br />

Dimostrazione. Per la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> tale lemma si rimanda a [BW02].<br />

79


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

Partendo dal risultato del lemma precedente possiamo determinare il rapporto<br />

<strong>di</strong> competitivitá relativamente a w∗ ed esso sará del tutto equivalente a quello<br />

della nostra asta. Fissiamo una qualche sequenza <strong>di</strong> valutazioni v, per la quale<br />

F(v) ≥ 4αh e consideriamo un qualche vi ∈ v. Preso Bk essere il bucket tale<br />

che i ∈ Bk allora il profitto me<strong>di</strong>o dell’i-esimo offerente é almeno 2 k · Pr[si = 2 k ].<br />

Dalla nostra definizione d’asta e sommando per tutti gli offerenti si ottiene che<br />

E[RWd ] ≥<br />

≥<br />

l−1<br />

<br />

2 k (wk(v−i))<br />

·<br />

d<br />

l−1 r=0 (wr(v−i)) d<br />

k=0 i∈Bk<br />

l−1<br />

vi<br />

k=0 i∈Bk<br />

2 · (wk(v) − vi) d<br />

l−1 (wr(v)) d<br />

Considerando K1 come l’insieme <strong>di</strong> bucket k per i quali |Bk| ≥ α, e K2 come<br />

l’insieme dei bucket restanti; per qualunque i ∈ Bk con k ∈ K1, wk(v) − vi ≥<br />

(1 − 1<br />

α )wk(v). Quin<strong>di</strong>:<br />

E(RWd ) ≥<br />

<br />

r=0<br />

k∈K1 wk(v)((1 − 1<br />

α<br />

2 · l−1<br />

r=0<br />

(wr(v)) d<br />

)wk(v)) d<br />

La somma dei pesi dei bucket in K2 é, invece, al piú 2αh, da cui l−1<br />

r=0 (wr(v)) d ≤<br />

2 · <br />

k∈K1 (wk(v)) d . Denotando uk(v) = wk(v)/w∗(v) possiamo:<br />

E(RWd )<br />

w∗<br />

≥ 1<br />

4 ·<br />

<br />

1 − 1<br />

d<br />

· <br />

α<br />

k∈K1<br />

k∈K1<br />

Questa quantitá puó essere limitata tramite la seguente:<br />

(uk(v)) d+1<br />

(uk(v)) d<br />

Lemma 7.2 (Disuguaglianza <strong>di</strong> Hölder). Presi u1, . . . , um essere valori reali<br />

nell’intervallo [0, 1], tali che almeno un ui = 1. Allora, per qualche d ≥ 1,<br />

otteniamo<br />

m i=1 ud i m i=1 ud+1<br />

i<br />

≤ m 1/(d+1)<br />

Dimostrazione. Anche per la <strong>di</strong>mostrazione della <strong>di</strong>suguaglianza <strong>di</strong> Hölder riman-<br />

<strong>di</strong>amo a [BW02].<br />

80


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

Poiché per come sono stati costruiti, il bucket <strong>di</strong> peso massimo dev’essere in K1<br />

e dal lemma 7.1 w∗ ≥ F/3 mentre un qualunque bucket in K2 ha peso al piú αh.<br />

Applicando la <strong>di</strong>suguaglianza <strong>di</strong> Hölder (lemma 7.2) e mettendo assieme le due<br />

componenti otteniamo un limite su (1 − 1<br />

α )d che completa la <strong>di</strong>mostrazione.<br />

Per particolari scelte dei parametri valgono:<br />

Corollario 7.7. Restringendo la sequenza <strong>di</strong> valutazioni a F(v) ≥ 4 log log h, e<br />

Wd per d = log log h, l’asta offline con bucket pesati é O(1)-competitivo rispetto<br />

al profitto ottimo dell’asta a prezzo fisso.<br />

Corollario 7.8. Restringendo le sequenze <strong>di</strong> valutazioni per F(v) ≥ 8h, e Wd con<br />

d = √ log log h, l’asta offline con bucket pesati é O(exp( √ log log h))-competitivo<br />

rispetto al profitto dell’asta a prezzo fisso ottimo.<br />

Il parametro d puó essere considerato come un delimitatore dell’ammontare <strong>di</strong><br />

randomizzazione nell’asta Wd. Per d = 0 avremo un’asta che é praticamente iden-<br />

tica per struttura e competitivitá all’asta semplice S, in particolare é <strong>di</strong>mostrabile<br />

che per tale scelta il rapporto <strong>di</strong> competitivitá dell’asta é Θ(log h). D’altro canto<br />

se d tende a ∞ allora Wd determina un’asta che seleziona deterministicamente il<br />

bucket <strong>di</strong> peso massimo, e tale asta ha un rapporto <strong>di</strong> competitivitá pari a Θ(h).<br />

Inoltre, si puó mostrare che un limite inferiore al rapporto <strong>di</strong> competitivitá <strong>di</strong><br />

Wd pari a Ω((log h) 1/(d+1) ).<br />

7.3.3 Aste con bucket pesati online<br />

Analizziamo il modo in cui l’asta Wd viene trasformata nell’asta online W ′<br />

d sosti-<br />

tuendo v−i con v1, . . . , vi−1, da cui deriva che il bucket non é costituito <strong>di</strong> tutte<br />

le valutazioni viste eccetto quella corrente.<br />

81


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

Teorema 7.9. Restringendo la sequenza <strong>di</strong> valutazioni per cui F(v) ≥ 4h, l’asta<br />

W ′<br />

d per d ≥ 1 é O(3d · (log h) 1<br />

d+1 )-competitiva rispetto sia al profitto ottimo sia a<br />

quello a prezzo fisso.<br />

Dimostrazione. Fissiamo una sequenza <strong>di</strong> valutazioni v sod<strong>di</strong>sfacente le con<strong>di</strong>-<br />

zioni del teorema. Nella nostra analisi ignoreremo i bucket piccoli. Preso K1<br />

denotare l’insieme <strong>di</strong> bucket con |Bk| ≥ 2, e preso K2 denotare i bucket rimanenti.<br />

Consideriamo il bucket k ∈ K1, e preso B ′<br />

k<br />

costituito dalle prime ⌈|Bk|/2⌉<br />

offerte che arrivano in Bk e B ′′<br />

k costituito dalle restanti. Mostreremo che il profitto<br />

me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> B ′′<br />

k<br />

é maggiore al peso totale del bucket.<br />

Consideriamo qualche i ∈ B ′′<br />

′<br />

k . Quando l’offerente i arriva, W d ha giá osservato<br />

le offerte in B ′<br />

k . Poiché tutte le valutazioni nel k-esimo bucket sono al piú ad un<br />

fattore due da ogni altra e la somma delle offerte in ⌈|Bk|/2⌉ non possono essere<br />

minori <strong>di</strong> 1/3 della somma totale, abbiamo:<br />

Pr[si = 2 k ] =<br />

≥<br />

(wk(v1, . . . , vi−1)) d<br />

l−1<br />

r=0 (wr(v1, . . . , vi−1)) d<br />

i∈B ′<br />

d vi<br />

d<br />

k (wk(v)/3)<br />

≥ l−1<br />

<br />

r=0 (wr(v)) d l−1<br />

r=0<br />

(wr(v)) d<br />

Considerando tutti i bucket si ottiene un profitto me<strong>di</strong>o pari a<br />

E(R ′<br />

W ) ≥<br />

d<br />

<br />

k∈K1<br />

≥ <br />

≥<br />

k∈K1<br />

<br />

<br />

2 k ·<br />

i∈B ′′<br />

k<br />

<br />

i∈B ′′<br />

k<br />

<br />

vi<br />

2 ·<br />

<br />

r=0<br />

(wk(v)/3) d<br />

l − 1(wr(v)) d<br />

(wk(v)/3) d<br />

l−1 r=0 (wr(v)) d<br />

k∈K1 (wk(v)/10)(wk(v/3) d )<br />

k∈K1<br />

(wk(v)) d<br />

dove l’ultima <strong>di</strong>suguaglianza segue considerando che le ⌊|Bk|/2⌋ valutazioni pre-<br />

senti in B ′′<br />

k<br />

costituiscono almeno 1/5 del peso totale <strong>di</strong> wk(v).<br />

82


CAPITOLO 7. Aste online nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata<br />

Usando i lemmi 7.1 e 7.2 a pagina 79 otteniamo il rapporto <strong>di</strong> competitivitá<br />

ipotizzato.<br />

Vincolando i valori assumibili dalle valutazioni <strong>degli</strong> offerenti otteniamo:<br />

Corollario 7.10. Considerando le sequenze <strong>di</strong> valutazioni per le quali F(v) ≥ 4h<br />

allora W ′<br />

d per d = √ log log h <strong>di</strong>viene O(exp( √ log log h))-competitiva rispetto al<br />

profitto ottimo a prezzo fisso.<br />

83


Capitolo 8<br />

Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione<br />

online in meccanismi truthful<br />

Esploriamo, ora, una tecnica generale <strong>di</strong> trasformazione <strong>degli</strong> algoritmi <strong>di</strong> otti-<br />

mizzazione online in meccanismi truthful. Tale metodologia, del tutto innova-<br />

tiva, apre orizzonti nuovi nella progettazione dei meccanismi online, in quanto<br />

permette <strong>di</strong> costruire meccanismi truthful a partire dai corrispondenti problemi<br />

<strong>di</strong> ottimizzazione, per i quali la letteratura esistente é ben piú ampia e completa.<br />

L’introduzione <strong>di</strong> tale tecnica é dovuta a Awerbuch, Azar e Meyerson ed é<br />

stata presentata nel giugno 2003 durante la 35-esima conferenza ACM <strong>di</strong> Compu-<br />

ter Theory [AA03] ed é realmente innovativa. I meccanismi progettati, possono<br />

essere applicati in tutti i campi <strong>di</strong> applicazione conosciuti, e quin<strong>di</strong> anche nelle<br />

aste, argomento <strong>di</strong> questo lavoro <strong>di</strong> tesi.<br />

Il principale contributo <strong>di</strong> tale tecnica é <strong>di</strong> riuscire a costruire un meccanismo<br />

truthful a partire dal problema <strong>di</strong> ottimizzazione online. Inoltre, tale trasforma-<br />

zione introduce solo una per<strong>di</strong>ta ad<strong>di</strong>tiva nel rapporto <strong>di</strong> competitivitá dell’algo-<br />

ritmo <strong>di</strong> ottimizzazione e permette la ricerca <strong>di</strong> rapporti <strong>di</strong> competitivitá migliori<br />

per una varietá <strong>di</strong> meccanismi per i quali, ad istinto, si suppone vi siano soluzioni<br />

84


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

migliori <strong>di</strong> quelle esistenti.<br />

Il risultato piú generale prodotto, comunque, riguarda la definizione <strong>di</strong> mec-<br />

canismi online truthful per aste combinatoriali con la sola assunzione che esista<br />

il relativo algoritmo <strong>di</strong> ottimizzazione. Nel caso delle aste combinatoriali, tale<br />

assunzione non é del tutto innocua, in generale, infatti, non esistono algoritmi<br />

approssimati per tali problemi, e soprattutto non ne esistono con rapporti <strong>di</strong> com-<br />

petitivitá ragionevole, poiché per come si specificherá nella sezione A.0.6 a pagina<br />

167 il problema <strong>di</strong> trovare un’allocazione ottimale é NP-hard e non esistono buoni<br />

algoritmi approssimati per la risoluzione <strong>di</strong> tale problema 1 .<br />

Nel caso invece <strong>di</strong> aste non combinatoriali, in cui i beni messi l’asta sono<br />

identici, e assumendo che la quantitiá <strong>di</strong> beni d <strong>di</strong>sposizione tenda ad ∞ é possibile<br />

utilizzare la versione online dell’algoritmo <strong>di</strong> ”call admission” in [AA93] come<br />

versione approssimata del problema.<br />

Poiché tale tecnica é molto generica, la cosa piú corretta, é considerare l’al-<br />

goritmo <strong>di</strong> ottimizzazione online come fosse una black box, ed infatti si descrive<br />

un algoritmo che funge da involucro, cosí da garantire il comportamento truthful<br />

<strong>degli</strong> agenti razionali che parteciperanno al meccanismo.<br />

8.1 Modello e problemi<br />

Molto in prospettiva tale tecnica consente <strong>di</strong> generare meccanismi, potenzial-<br />

mente, per tutti i problemi per i quali si conosce un algoritmo <strong>di</strong> ottimizzazione<br />

online, e per ognuno <strong>di</strong> tali meccanismi sarebbe potenzialmente possibile definire<br />

1 In realtá buoni algoritmi esistono, ma <strong>di</strong>pendono da una pseudo-funzione peso che sod<strong>di</strong>sfi<br />

determinate proprietá, o per essere piú precisi, ”limitazioni”. Quin<strong>di</strong>, aste nelle quali intro-<br />

duciamo particolari limitazioni, e.g., sul numero <strong>di</strong> beni ai quali si é interessati, permettono<br />

l’esistenza <strong>di</strong> algoritmi approssimati con buoni rapporti <strong>di</strong> competitivitá.<br />

85


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

un’asta 2 .<br />

Aste a singola scelta.<br />

É l’asta <strong>di</strong> cui si é parlato per gran parte <strong>di</strong> questo<br />

lavoro <strong>di</strong> tesi in cui c’é un solo bene in ven<strong>di</strong>ta, e i vari offerenti fanno offerte<br />

al fine <strong>di</strong> aggiu<strong>di</strong>carselo, mentendo se ció gli comporta un maggior profitto. Per<br />

una descrizione formale del problema riman<strong>di</strong>amo alla sezione 2.1 a pagina 16.<br />

Aste combinatoriali multi-scelta. Sono aste nelle quali in ven<strong>di</strong>ta c’ é un<br />

insieme <strong>di</strong> beni e il ban<strong>di</strong>tore fa offerte per vari sottoinsiemi <strong>di</strong> quei beni. Per<br />

una descrizione formale del problema si rimanda all’Appen<strong>di</strong>ce A a pagina 165.<br />

8.1.1 Misure <strong>di</strong> performance<br />

Competitivitá. Denotando l’insieme <strong>di</strong> richieste accette con A, allora il profitto<br />

totale é I = <br />

i∈A pi. L’algoritmo omnisciente ottimo determina un’insieme A ∗<br />

per il quale I ∗ = <br />

i∈A ∗ vi. Il rapporto <strong>di</strong> competitivitá per una sequenza <strong>di</strong><br />

richieste σ viene definito come il rapporto I∗ 3 . Se l’algoritmo approssimato<br />

E[I]<br />

ottiene un rapporto <strong>di</strong> competitivitá pari a ρ; l’algoritmo accetta un insieme <strong>di</strong><br />

richieste A tali che<br />

ρ E[ <br />

bi] ≥ <br />

i∈A<br />

La nomenclatura é la stessa usata fin qui, quin<strong>di</strong>, con bi si in<strong>di</strong>ca l’offerta fatta<br />

dall’i-esimo offerente e con vi si in<strong>di</strong>ca la sua reale valutazione. Chiaramente,<br />

un algoritmo <strong>di</strong> ottimizzazione <strong>di</strong> per se non é truthful; infatti, l’utente potrebbe<br />

sempre trarre vantaggio dal <strong>di</strong>chiarare bi < vi per cui occorre definire un algoritmo<br />

<strong>di</strong> wrapping che renda truthful il comportamento <strong>degli</strong> agenti. Ed é questo tipo<br />

<strong>di</strong> algoritmo che é stato definito in [AA03].<br />

2 Anche se solo per alcuni problemi avrebbe senso.<br />

3 Il nostro algoritmo sará randomizzato ed il valore me<strong>di</strong>o del profitto sará valutato<br />

sull’insieme <strong>di</strong> scelte casuali fatte.<br />

86<br />

i∈A ∗<br />

bi


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

Il limite superiore che deriveremo al rapporto <strong>di</strong> competitivitá del profitto im-<br />

plica come ovvio corollario un limite del tutto equivalente alla massimizzazione<br />

dell’efficienza sociale (anche detta welfare).<br />

Difficoltá computazionale. Gli algoritmi <strong>di</strong> approssimazione saranno consi-<br />

derati, come giá detto, come delle black box ed eventuali futuri lavori <strong>di</strong> ricerca<br />

possono incentrarsi sulla costruzione <strong>di</strong> algoritmi <strong>di</strong> approssimazione ad hoc con<br />

buoni rapporti <strong>di</strong> competitivitá per un’insieme <strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> particolare interesse<br />

per l’applicazione nei meccanismi d’asta.<br />

8.2 Un’esempio chiarificatore<br />

I meccanismi truthful che possono essere costruiti richiedono che l’algoritmo <strong>di</strong><br />

ottimizzazione goda <strong>di</strong> una particolare proprietá, la nicess definita a pagina 89.<br />

Se il rapporto <strong>di</strong> competitivitá dell’algoritmo <strong>di</strong> ottimizzazione é ρ il meccanismo<br />

truthful che si costruirá avrá rapporto <strong>di</strong> competitivitá O(ρ + log µ) dove µ =<br />

maxi vi 4 .<br />

Un rapporto <strong>di</strong> competitivitá <strong>di</strong> O(ρ log µ) é facile da ottenere quando si ha<br />

a <strong>di</strong>sposizione l’algoritmo <strong>di</strong> ottimizzazione online del problema. Possiamo sce-<br />

gliere, infatti, un numero casuale m compreso tra 1 e µ tramite una <strong>di</strong>stribuzione<br />

esponenziale, e scartare tutte le offerte con bi < m. Le restanti offerte sono<br />

considerate dall’algoritmo <strong>di</strong> ottimizzazione come se il valore fosse m. L’algo-<br />

ritmo proposto, invece, oltre ad avere un rapporto <strong>di</strong> competitivitá migliore si<br />

<strong>di</strong>mostrerá essere immune a coalizioni, ritentativi e riven<strong>di</strong>ta.<br />

Per chiarezza <strong>di</strong>amo un’esempio <strong>di</strong> applicazione relativamente agli algoritmi<br />

<strong>di</strong> approssimazione <strong>di</strong> ”admission control”. Consideriamo una rete G = (V, E)<br />

4 Le valutazioni si considerano normalizzate, per cui la minima vale 1 e la massima µ e se<br />

cosí non dovesse essere é sempre possibile effettuare tale operazione <strong>di</strong> normalizzazione.<br />

87


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

con archi pesati c : E → R+ in cui le richieste <strong>di</strong> comunicazione arrivano online 5 .<br />

L’obiettivo é progettare una strategia per tale problema in modo da massimizzare<br />

il profitto senza eccedere la capacitá della rete. Tra le varie versioni <strong>di</strong> ottimiz-<br />

zazione <strong>di</strong> tale problema una delle migliori é presentata in [AA93] nel quale si<br />

raggiunge, rispettando determinati vincoli sulla capacitá <strong>degli</strong> archi e sul range<br />

dei pagamenti, un rapporto <strong>di</strong> competitivitá nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> O(log nµ). In tale<br />

algoritmo ad ogni arco viene associato un ”costo d’opportunitá” commisurato in<br />

maniera esponenziale al carico corrente dell’arco. Ad ogni richiesta associamo un<br />

costo pari alla somma dei costi sugli archi lungo lo shortest path sod<strong>di</strong>sfacente.<br />

Se il costo computato é minore del valore dell’offerta accettiamo la richiesta ed<br />

aggiorniamo il carico sugli archi. Le azioni <strong>di</strong> questo algoritmo deterministico so-<br />

no completamente determinate dall’insieme <strong>di</strong> richieste accettate, per cui rispetta<br />

le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> ”nice” che definiremo nel seguito.<br />

Possiamo costruire, quin<strong>di</strong>, un algoritmo truthful con un rapporto <strong>di</strong> compe-<br />

titivitá O(ρ + log µ) = O(log nµ), asintoticamente identica alla competitivitá del<br />

miglior algoritmo online per la versione <strong>di</strong> ottimizzazione del problema. Quin<strong>di</strong>,<br />

non si é perso nulla nel trasformare il problema in un’asta e, se i costi generati<br />

dall’algoritmo sono non decrescenti (cosicché le path migliori sono estratte per<br />

prime) l’algoritmo é immune a ritentativi, coalizioni e riven<strong>di</strong>te.<br />

8.3 Aste a singola scelta<br />

L’algoritmo d’asta a singola scelta B ′<br />

terministico randomizzato B come black box.<br />

usa un qualunque algoritmo ”nice” o de-<br />

Calcoliamo casualmente m (per 1 ≤ m ≤ µ) tramite una <strong>di</strong>stribuzione espo-<br />

5 Il problema puó essere ridefinito, anche, nell’ottica <strong>di</strong> prenotazione permanente <strong>di</strong> circuiti<br />

virtuali.<br />

88


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

nenziale, cosicche Pr{m = 1} = 1<br />

2 e Pr{m = 2i } = 1<br />

2 log µ per ogni i ≤ log µ6 .<br />

É importante notare che l’algoritmo B aggiorna il suo stato, nel caso accetti la<br />

Algoritmo 1 Algoritmo base<br />

ci ← min valore tale che B accetta la richiesta (ri, ci)<br />

Invia la richiesta (ri, bi) a B e aggiorna lo stato <strong>di</strong> B<br />

if bi ≥ mci then<br />

else<br />

accetta la richiesta e poni pi = mci<br />

rifiuta la richiesta (ri, bi)<br />

end if<br />

richiesta, anche se bi < mci e la richiesta i é rifiutata da B ′<br />

. La mo<strong>di</strong>fica al prezzo<br />

soglia rispetto a quello determinato dall’algoritmo <strong>di</strong> ottimizzazione é necessaria<br />

al fine <strong>di</strong> rendere truthful il meccanismo.<br />

Teorema 8.1. Sia B un qualunque algoritmo deterministico o ”nice” randomiz-<br />

zato ρ-competitivo e consideriamo µ essere il range delle offerte, allora l’algorit-<br />

mo B ′<br />

omnisciente.<br />

é un meccanismo truthful O(ρ + log µ)-competitivo rispetto all’asta offline<br />

8.3.1 Preliminari<br />

Definizione 8.1 (Algoritmo nice). Un’algoritmo online si definisce ”nice” se<br />

sono rispettate le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

6 Osservando l’algoritmo si puó notare che m costituisce il fattore moltiplicativo al costo <strong>di</strong><br />

fornitura del bene generato dall’algoritmo <strong>di</strong> ottimizzazione, ed utilizzato per determinare se<br />

una richiesta dev’essere accettata o meno; per cui risulta legittima la scelta della <strong>di</strong>stribuzione<br />

esponenziale che rende maggiormente probabili valori piccoli <strong>di</strong> m in maniera tale che il prezzo<br />

soglia non sia troppo alto ed i beni non restino invenduti, nonostante il profitto generato se<br />

fossero stati venduti é maggiore <strong>di</strong> zero.<br />

89


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

- Se una richiesta é accettata con un offerta b, essa dev’essere accettata anche<br />

con un’offerta b ′<br />

> b<br />

- la decisione <strong>di</strong> accettare la richiesta i puó <strong>di</strong>pendere dai membri dell’insieme<br />

A ma non <strong>di</strong>pende dalle loro offerte bj, ∀j ∈ A. Puó, comunque, <strong>di</strong>pendere<br />

dalle offerte bj ∀j ∋ A.<br />

Teorema 8.2. Se esiste un algoritmo online ρ-competitivo per il problema <strong>di</strong><br />

ottimizzazione, allora, esiste un algoritmo ”nice” con lo stesso rapporto <strong>di</strong> com-<br />

petitivitá.<br />

Dimostrazione. Per la <strong>di</strong>mostrazione <strong>di</strong> tale teorema, complessa dal punto <strong>di</strong> vista<br />

della notazione si rimanda a [AA03] anche se si intuisce banalmente che qualunque<br />

soluzione ad un problema <strong>di</strong> ottimizzazione (che nel caso delle aste é sempre <strong>di</strong><br />

massimizzazione) puó essere trasformato al fine <strong>di</strong> rispettare tali con<strong>di</strong>zioni (anche<br />

se molti algoritmi <strong>di</strong> approssimazione esistenti giá le rispettano). La notazione si<br />

appesantisce per provare che il rapporto <strong>di</strong> competitivitá resta immutato.<br />

8.3.2 Analisi<br />

Per analizzare il rapporto <strong>di</strong> competitivitá del meccanismo definito andremo a<br />

sud<strong>di</strong>videre le richieste ricevute dall’algoritmo in <strong>di</strong>verse classi. Denoteremo con:<br />

• A, le richieste accettate dall’algoritmo B ′<br />

.<br />

• Q, le richieste per le quali ci ≤ bi, e quin<strong>di</strong> accettate dall’algoritmo <strong>di</strong><br />

ottimizzazione B, ma che saranno accettate da B ′<br />

casuale assunto da m.<br />

in funzione del valore<br />

• P , l’insieme <strong>di</strong> richieste accettate dall’algoritmo off-line omnisciente ottimo<br />

ma che vengono rifiutate dal meccanismo poiché ci > bi.<br />

90


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

Dobbiamo mostrare che il profitto totale del meccanismo <br />

i∈A pi é confrontabile<br />

al profitto ottimo del meccanismo ottimo offline omnisciente il cui valore puó<br />

essere limitato da <br />

i∈P vi + <br />

i∈Q vi.<br />

Lemma 8.1.<br />

<br />

vi ≤ ρ <br />

i∈P<br />

Dimostrazione. Consideriamo l’algoritmo approssimato per il problema <strong>di</strong> otti-<br />

mizzazione. Inviando all’algoritmo la coppia (ri, bi) esso avrá esattamente i ∈ Q.<br />

Nella sequenza <strong>di</strong> richieste sostituiamo (ri, bi) con (ri, min(bi, ci)); poiché ci é la<br />

minima offerta e l’algoritmo é ”nice”, per cui non <strong>di</strong>pende da ció che é stato giá<br />

accettato, il comportamento sulla nuova sequenza é identico al comportamento<br />

sulla vecchia. Poiché l’algoritmo é anche truthful, bi = vi, ed una soluzione am-<br />

missibile al problema implica <strong>di</strong> accettare l’insieme P ottenendo un profitto pari<br />

a <br />

i∈P vi. Per cui, si é costruito un algoritmo ρ-competitivo con profitto pari a<br />

<br />

i∈A,Q min(bi, ci) = <br />

i∈Q ci ed il rapporto <strong>di</strong> competitivitá vale anche per tale<br />

i∈Q<br />

quantitá da cui si deriva la <strong>di</strong>suguaglianza della tesi.<br />

Lemma 8.2.<br />

E[ <br />

i∈A<br />

pi] ≥ 1<br />

2<br />

Dimostrazione. Consideriamo una qualunque richiesta i ∈ Q, per cui in<strong>di</strong>pen-<br />

denti dal valore assunto da m. Poiché m é <strong>di</strong>stribuita esponenzialmente, si puó<br />

derivare che m = 1 ⇒ pi = ci da cui A = Q ⇒ Pr{m = 1} = 1,<br />

da cui:<br />

2<br />

E[ <br />

<br />

<br />

<br />

<br />

pi] = Pr{m = 1} + Pr{m = 1}<br />

i∈A<br />

≥ Pr{m = 1}<br />

= 1<br />

2<br />

<br />

i∈Q<br />

ci<br />

i∈A<br />

<br />

i∈A<br />

91<br />

pi<br />

pi<br />

ci<br />

<br />

i∈Q<br />

<br />

ci<br />

i∈A<br />

pi


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

Lemma 8.3.<br />

<br />

vi ≤ 4(log µ)E[ <br />

pi]<br />

i∈Q<br />

Dimostrazione. Poiché Q denota l’insieme delle richieste accettate da B allora<br />

∀i ∈ Q consideriamo il contributo dato da ogni singolo elemento al profitto totale.<br />

Ricordando che per la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> m possiamo scrivere:<br />

i∈A<br />

Pr{mci ≤ vi ≤ 2mci} = 1<br />

2 log µ<br />

Considerando la seconda <strong>di</strong>suguaglianza abbiamo che ∀i ∈ A abbiamo pi ≥ 1<br />

2 vi.<br />

Per cui il contributo me<strong>di</strong>o al profitto da parte della singola richiesta i sará <strong>di</strong><br />

almeno <strong>di</strong><br />

vi<br />

4 log µ<br />

Teorema 8.3.<br />

e mettendo assieme tutti i contributi la tesi segue.<br />

<br />

vi ≤ (2ρ + 4 log µ)E[ <br />

pi]<br />

i∈A ∗<br />

Dimostrazione. Poiché A ∗ puó considerarsi A ∗ = Q ∪ P allora:<br />

<br />

vi ≤ <br />

vi + <br />

i∈A ∗<br />

i∈Q<br />

ed applicando i lemma 8.2 e 8.3 otteniamo <br />

i∈A ∗ vi ≤ (2ρ + 4 log µ)E[ <br />

i∈A pi].<br />

Teorema 8.4. L’algoritmo B ′<br />

i∈P<br />

i∈A<br />

vi<br />

é un meccanismo truthful.<br />

Dimostrazione. Poiché pi é in<strong>di</strong>pendente dall’offerta bi, il prezzo <strong>di</strong>pende dalle<br />

richieste precedenti e da m, e per il teorema 2.1 a pagina 22 l’asta é truthful. Se<br />

l’offerente non <strong>di</strong>chiara la sua vera valutazione il prezzo rimane invariato e l’of-<br />

ferente non trae beneficio o se trae beneficio esso é inferiore a quello che avrebbe<br />

ottenuto <strong>di</strong>cendo la veritá.<br />

92


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

8.3.3 Ritentativi, coalizioni e riven<strong>di</strong>ta<br />

Il modello in cui ogni utente fa una singola offerta é poco realistico. L’approccio<br />

descritto ha proprietá che lo rendono particolarmente interessante nell’ottica <strong>di</strong><br />

piú richieste effettuate da un singolo agente.<br />

Teorema 8.5. Se i costi calcolati da B per una determinata sequenza <strong>di</strong> offerte<br />

σ sono non decrescenti l’approccio seguito é immune ai ritentivi.<br />

Dimostrazione. Ripetendo una richiesta ri in qualche istante successivo j > i i<br />

costi calcolati dall’algoritmo <strong>di</strong> ottimizzazione sono per ipotesi cj > ci. Quin<strong>di</strong>,<br />

l’algoritmo B ′<br />

calcolerá mcj > mci e se la richiesta era stata rifiutata all’offerta<br />

i-esima essa sará rifiutata anche all’offerta j-esima poiché per tale richiesta il<br />

prezzo soglia é piú alto.<br />

Teorema 8.6. Se i costi calcolati da B sono non decrescenti l’approccio é immune<br />

alle coalizioni.<br />

Dimostrazione. Per tale <strong>di</strong>mostrazione si rimanda a [AA03].<br />

Teorema 8.7. Se B assegna ad un unione <strong>di</strong> richieste costo almeno uguale alla<br />

somma dei costi assegnati alle richieste quando appaiono in sequenza, l’approccio<br />

é immune alla riven<strong>di</strong>ta.<br />

Dimostrazione. Supponiamo che le richieste da i a j rientrino in un tentativo <strong>di</strong><br />

riven<strong>di</strong>ta. L’algoritmo vedrá una singola richiesta ( j<br />

x=i ri, j<br />

x=i bj) ed il costo<br />

calcolato per l’unione <strong>di</strong> queste richieste sará C ≥ j<br />

x=i ci derivando un prezzo<br />

<strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta pari a mC. Se le richieste non avessero tentato la riven<strong>di</strong>ta, avrebbero<br />

pagato una somme <strong>di</strong> prezzi sicuramente piú piccola <strong>di</strong> quella che hanno pagato<br />

il che implica che il beneficio si é ridotto. Per cui la riven<strong>di</strong>ta non é una strategia<br />

che massimizza l’utilitá e quin<strong>di</strong> non vale la pena seguirla.<br />

93


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

8.3.4 Ignorare la massima valutazione<br />

La tecnica descritta suppone la conoscenza della massima valutazione, e deter-<br />

mina la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> m in funzione <strong>di</strong> tale conoscenza. Se µ non é noto puó<br />

utilizzarsi una tecnica <strong>di</strong>ffusa negli algoritmi online approssimati per la quale:<br />

Teorema 8.8. Sia B un algoritmo ”nice” randomizzato che é ρ-competitivo. Pos-<br />

siamo progettare un meccanismo truthful che é O(ρ+log µ(log log µ) 2 )-competitivo<br />

rispetto all’algoritmo offline omnisciente, senza una conoscenza a priori <strong>di</strong> µ.<br />

8.4 Aste combinatoriali<br />

Essendo m un fattore moltiplicativo, nell’ipotesi <strong>di</strong> aste in cui sono venduti piú<br />

beni <strong>di</strong>fferenti puó esserci qualche problema. E.g., supponiamo che siano messi<br />

all’asta due beni le cui valutazioni sono, rispettivamente, 100 e 10 ed i cui costi<br />

estratti dall’algoritmo sono 90 ed 1. Se m = 1 per cui i prezzi sono uguali ai costi<br />

un offerente preferisce ricevere il primo bene al fine <strong>di</strong> massimizzare il sua utile.<br />

Quando il termine moltiplicativo m = 1, frequentemente, ci ritroveremo nella<br />

situazione in cui 100−90m < 10−m rendendo preferibile il secondo bene. Si puó<br />

evitare tale problema rendendo m fattore ad<strong>di</strong>tivo anziché moltiplicativo. Le aste<br />

combinatoriali saranno descritte nell’appen<strong>di</strong>ce A a pagina 165 e ci limiteremo<br />

ad accennare che in esse si vendono piú beni, e un offerente fa richieste per<br />

sottoinsiemi dei beni <strong>di</strong>sponibili.<br />

Supponendo che ogni offerente offra solo per un singolo sottinsieme dei beni<br />

tentiamo <strong>di</strong> costruire un algoritmo online approssimato da utilizzare come black<br />

box 7 . Inoltre, si assume che dato un’insieme <strong>di</strong> richieste (ri, bi) si sia capaci <strong>di</strong><br />

selezionare s ∈ ri in maniera tale che massimizzi bi(s) − ci(s).<br />

7 É <strong>di</strong>mostrabile che una tale black box é <strong>di</strong>fficile da costruire.<br />

94


CAPITOLO 8. Conversione <strong>di</strong> ottimizzazione online in meccanismi truthful<br />

Algoritmo 2 Algoritmo per aste combinatoriali<br />

1: Scegli m casualmente con <strong>di</strong>stribuzione esponenziale, quin<strong>di</strong> Pr{m = 0} = 1<br />

2<br />

e Pr{m = 2 i } = 1<br />

log µ<br />

per ogni i ≤ log µ<br />

2: Per ogni insieme s calcola ci(s) come il minimo valore tale che B accetti la<br />

richiesta (ri, ci(s))<br />

3: Seleziona S in modo tale che massimizzi bi(s) − ci(s)<br />

4: invia la richiesta (s, bi(s)) a B ed aggiorna il suo stato<br />

5: if bi(s) ≥ m + ci(s) then<br />

6: accetta la richiesta, alloca s al offerente i e poni pi = m + ci(s)<br />

7: else<br />

8: rifiuta la richiesta (ri, bi)<br />

9: end if<br />

Teorema 8.9. L’algoritmo é truthful.<br />

Teorema 8.10.<br />

<br />

vi(s ∗ ) ≤ (6ρ + 8 log µ)E[ <br />

pi]<br />

i∈A ∗<br />

Per le <strong>di</strong>mostrazioni dei due teoremi, ininfluenti nella nostra trattazione si<br />

rimanda a [AA03].<br />

É banale notare che l’algoritmo 8.4 non é immune alla riven<strong>di</strong>ta, in quanto il<br />

costo assegnato ad un unione <strong>di</strong> richieste aggiunge un valore casuale m una sola<br />

volta mentre allocando i beni singolarmente tale valore casuale viene considerato<br />

ogni volta, per cui la riven<strong>di</strong>ta permette un beneficio e gli agenti potrebbero<br />

seguire una tale strategia al fine <strong>di</strong> massimizzare il loro beneficio.<br />

95<br />

i∈A


Parte III<br />

Analisi dell’allocazione <strong>Wi</strong>-Fi da<br />

Starburks<br />

96


Capitolo 9<br />

Analisi del problema<br />

Il problema cui ci riferiremo é stato analizzato, anche se in maniera troppo<br />

superficiale, da E. J. Friedman e D. C. Parkes in [FP03].<br />

Molto informalmente il problema che si analizzerá puó essere descritto:<br />

Un’attivitá commerciale, tipo la catena <strong>di</strong> bar Starbucks, vuole for-<br />

nire ai suoi clienti la possibilitá <strong>di</strong> usufruire <strong>di</strong> un’accesso <strong>Wi</strong>-Fi. Poi-<br />

ché tale servizio é un valore aggiunto dell’attivitá obiettivo é ottenere<br />

un alto livello <strong>di</strong> benessere sociale tramite uno schema <strong>di</strong> pagamenti<br />

che non sia esoso e che permetta a gran parte <strong>degli</strong> agenti, in relazione<br />

alle preferenze <strong>di</strong> ognuno <strong>di</strong> essi, <strong>di</strong> usufruirne. L’ Access Point che<br />

fornirá il servizio, ha per ovvi limiti fisici, delle limitazioni al numero<br />

<strong>di</strong> connessioni contemporanee che puó servire.<br />

Il problema é molto attuale in quanto é <strong>di</strong>venuto costume <strong>di</strong>ffuso fornire<br />

servizi <strong>di</strong> collegamento <strong>Wi</strong>-Fi in aereoporti, grossi centri commerciali, stazioni<br />

ferroviarie,. . . e la fornitura del servizio non é attivitá primaria aziendale, per cui<br />

obiettivo non é esclusivamente ottenere il massimo profitto dai pagamenti che si<br />

ricevono in cambio della fornitura del servizio ma é anche il far si che gli agenti<br />

97


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

a cui viene allocato il canale traggano il massimo beneficio sociale ottenibile. La<br />

fornitura dei servizi <strong>Wi</strong>-Fi costituisce uno <strong>di</strong> quei fattori denominati <strong>di</strong> ”surplus<br />

aziendale”, ossia, quei servizi accessori che servono a rendere gradevole l’attesa o<br />

la permanenza <strong>degli</strong> agenti nelle attivitá commerciali e che possono influenzare<br />

in maniera positiva la valutazione che i vari agenti hanno del servizio primario<br />

offerto 1 .<br />

Poiché il problema che stiamo affrontando nasce dal tentativo <strong>di</strong> trovare<br />

una soluzione ad una situazione reale saremo costretti a considerare nella de-<br />

finizione del modello e nella ricerca della soluzione, vincoli che nell’algoritmica<br />

esclusivamente teorica non sono <strong>di</strong> fondamentale importanza:<br />

- non possiamo supporre <strong>di</strong> utilizzare un qualche algoritmo che abbia un<br />

qualche compito ben specifico come fosse una black box assumendo che esso<br />

esista e cha abbia un certo tempo computazionale 2 ;<br />

- i tempi d’esecuzione <strong>degli</strong> algoritmi proposti devono essere ragionevoli poi-<br />

ché un tempo d’esecuzione troppo elevato avrebbe comunque un effetto<br />

negativo sul benessere sociale <strong>degli</strong> agenti;<br />

- il pagamento cui un’agente é sottoposto dev’essere proporzionale al tempo<br />

<strong>di</strong> connessione ed alla banda ad esso allocata;<br />

- il profitto totale dev’essere abbastanza vicino a quello ottimo;<br />

1 Quante volte ci é capitato <strong>di</strong> dover pranzare fuori <strong>di</strong> domenica, e scegliere il ristorante<br />

non solo in virtú della bontá dei cibi serviti ma anche in base al fatto che trasmetta o meno la<br />

partita <strong>di</strong> calcio della squadra del cuore; quin<strong>di</strong>, la trasmissione <strong>di</strong> partite <strong>di</strong> calcio é un ”surplus<br />

aziendale” che mo<strong>di</strong>fica la valutazione che gli agenti hanno del ristorante che la fornisce.<br />

2 Poiché il nostro interesse é trovare soluzioni che siano implementabili, o, almeno, poten-<br />

zialmente implementabili, non ci interessano soluzioni che riconducono il nostro problema alla<br />

risoluzione <strong>di</strong> altri problemi (molte volte irrisolvibili deterministicamente in tempo polinomiale<br />

o approssimabili con buoni rapporti <strong>di</strong> competitivitá).<br />

98


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

- il beneficio sociale dev’essere abbastanza vicino a quello ottimo;<br />

- l’algoritmo <strong>di</strong> allocazione dev’essere a partecipazione volontaria, per cui<br />

un’agente <strong>di</strong>sposto a pagare x per un’allocazione, paga un prezzo che é<br />

sicuramente inferiore o al piú uguale ad x;<br />

- l’implementazione delle soluzioni proposte non dev’essere eccessivamente<br />

complessa;<br />

- il modello dev’essere tale da poter subire lievi mo<strong>di</strong>fiche, sempre neccessarie,<br />

quando si cerca <strong>di</strong> implementare una soluzione basata su un qualche modello<br />

della realtá che non é la realtá vera e propria.<br />

9.1 Descrizione del problema<br />

L’obiettivo dell’algoritmo da progettare é la determinazione del prezzo da far<br />

pagare, ai vari agenti interessati al servizio, in relazione alla quantitá <strong>di</strong> banda e<br />

alla durata della allocazione per essi determinata; e le allocazioni e i prezzi pagati<br />

per esse devono esser tali da rendere massimo sia il profitto sia il benessere sociale.<br />

Il problema <strong>di</strong>viene ancor piú interessante considerando che é <strong>di</strong>venuta una nuova<br />

moda fornire servizi <strong>Wi</strong>-Fi 3 e, per molte attivitá commerciali, fornire o meno, tale<br />

servizio puó <strong>di</strong>venire un ”surplus” necessario a non essere emarginati dal mercato.<br />

Il servizio <strong>Wi</strong>-Fi é collaterale all’attivitá commerciale, ed il prezzo da far<br />

pagare per esso non dev’essere esoso, poiché per essere un ”surplus” dev’essere<br />

utilizzabile dai vari agenti ad un prezzo che sia adeguato ai loro interessi. Vor-<br />

remmo ottenere il massimo profitto, facendo pagare ad ogni agente un prezzo che<br />

3 Tale moda é incentivata dai bassi costi necessari alla fornitura <strong>di</strong> servizi su reti senza filo,<br />

e dalla crescente necessitá <strong>di</strong> una buona fetta della popolazione <strong>di</strong> essere connessa in rete in<br />

qualsiasi momento, da quando si beve un caffé a quando si attende per il check-in in aereoporto.<br />

99


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

corrisponda alla sua personale valutazione per esso, in maniera tale che anche il<br />

benessere sociale sia massimo. Inoltre, poiché il servizio é accessorio, dev’esser<br />

tale che tutti gli agenti abbiano la possibilitá <strong>di</strong> utilizzarlo 4 , e dev’essere evi-<br />

tato che vi siano agenti che monopolizzino un canale rendendolo inutilizzabile a<br />

chiunque altro vi sia interessato. Nonostante ció non supporremo che le allocazio-<br />

ni siano preemptive. Per cui ad un’agente cui é stato allocato un canale non puó<br />

essergli revocato in un momento arbitrario precedente al termine della durata <strong>di</strong><br />

tale allocazione. Un tale comportamento, infatti, non é caratteristico dei servizi<br />

<strong>di</strong> ”surplus” aziendale in cui stiamo facendo rientrare il servizio <strong>di</strong> connessione<br />

<strong>Wi</strong>-Fi.<br />

L’arrivo <strong>degli</strong> agenti in un bar, e ancor <strong>di</strong> piú, <strong>di</strong> quelli interessati alla con-<br />

nessione <strong>Wi</strong>-Fi é un evento prettamente casuale, e, non sono possibili assunzioni<br />

relative a <strong>di</strong>stribuzioni <strong>di</strong> probabilitá, <strong>di</strong>fferenti in funzione dei tempi <strong>di</strong> arrivo,<br />

che gui<strong>di</strong>no il comportamento <strong>degli</strong> agenti.<br />

Eviteremo, quin<strong>di</strong>, assunzioni relative al comportamento <strong>degli</strong> agenti, e <strong>di</strong>re-<br />

mo, senza per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> generalitá che essi sono razionali ed egoisti, e quin<strong>di</strong>, sono<br />

<strong>di</strong>sposti a <strong>di</strong>chiarare il falso se un tale comportamento gli consente <strong>di</strong> ottenere un<br />

beneficio o benessere sociale, maggiore <strong>di</strong> quello ottenibile con un comportamento<br />

veritiero.<br />

Poiché si vuole che ogni agente paghi un prezzo che sia legato in una qualche<br />

misura alla sua valutazione del servizio, e tale valutazione é <strong>di</strong>fferente per ogni<br />

agente, la determinazione del prezzo <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta e del tempo <strong>di</strong> allocazione non puó<br />

essere computata, senza una <strong>di</strong>chiarazione circa la sua valutazione del servizio 5 .<br />

I clienti interessati al servizio hanno un ampio range <strong>di</strong> possibili valutazioni per<br />

4 Per ovvi limiti fisici l’AP non puó gestire oltre un certo numero <strong>di</strong> utenti contempora-<br />

neamente, o equivalentemente, non puó allocare piú banda della quantitá totale che ha a<br />

<strong>di</strong>sposizione.<br />

5 Ossia, prima che esso abbia effettuato un’offerta.<br />

100


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

esso, e queste sono private, ossia, conosciute solo a se stessi. Quando un’agente<br />

decide <strong>di</strong> voler concorrere per ottenere il collegamento <strong>Wi</strong>-Fi effettua un’offerta e<br />

l’algoritmo che guida lo schema <strong>di</strong> allocazione dei <strong>canali</strong> gestibili dall’AP, ricevuta<br />

tale offerta, determina l’allocazione del canale all’agente (durata temporale e pa-<br />

gamento). Poiché gli agenti si sono considerati egoisti, essi non necessariamente<br />

<strong>di</strong>chiarano un’offerta pari alla loro valutazione del servizio, se mentendo riuscis-<br />

sero ad ottenere un qualche beneficio maggiore. L’obiettivo é fornire il servizio ai<br />

Richiesta <strong>di</strong> connessione<br />

Se non vi sono<br />

<strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili<br />

l’interazione<br />

termina<br />

Determinazione dell’offerta\e<br />

d’allocazione<br />

Pagamento<br />

Se la conferma è positiva trasmetti<br />

per π istanti <strong>di</strong> tempo<br />

sulla frequenza λ<br />

L a p t o p<br />

Request Request<br />

SI \ NO NO<br />

Insieme Insieme delle delle offerte offerte<br />

(frequenza frequenza λ, , tempo tempo π , prezzo prezzo p)<br />

N° Carta Carta <strong>di</strong> <strong>di</strong> Cre<strong>di</strong>to Cre<strong>di</strong>to<br />

SI \ NO NO<br />

AP<br />

Verifica <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili<br />

Esegue l’algoritmo che prende<br />

le decisioni <strong>di</strong> allocazione<br />

Verifica l’avvenuto pagamento e<br />

pone in<strong>di</strong>sponibile la frequenza λ<br />

per π istanti <strong>di</strong> tempo<br />

Figura 9.1: Possibile modello <strong>di</strong> interazione tra AP e agente interessato al servizio.<br />

Si noti il compito cruciale dell’algoritmo che dobbiamo progettare.<br />

101


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

vari utenti in maniera tale che ogni agente massimizzi il proprio benessere, e la<br />

misura della loro sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong>pende in maniera inscin<strong>di</strong>bile dal prezzo pagato<br />

per il servizio. Quin<strong>di</strong>, la determinazione del prezzo <strong>di</strong> allocazione é fondamen-<br />

tale per il conseguimento <strong>degli</strong> obiettivi da perseguire, ed é necessario progettare<br />

un’algoritmo siffatto che induca gli agenti a <strong>di</strong>chiarare le loro reali valutazioni.<br />

Dal semplice modello <strong>di</strong> interazione esposto in figura 9.1 e dall’analisi del<br />

problema fatta fin qui, si evince banalmente, che l’algoritmo da progettare ri-<br />

chiede un’impostazione online, poiché deve produrre risposte per ogni agente che<br />

si presenti, e le decisioni devono esser prese esclusivamente in virtú <strong>di</strong> ció che é<br />

avvenuto precedentemente circa le allocazioni, e, senza alcuna conoscenza a priori<br />

sulle allocazioni che avverranno in un tempo successivo 6 . Lo schema <strong>di</strong> interazio-<br />

ne presentato in figura 9.1 non é unico, e, sicuramente, non minimizza il numero<br />

<strong>di</strong> messaggi scambiati tra AP e agente; esso, peró, consegue bene l’obiettivo <strong>di</strong><br />

chiarire i passaggi logici necessari all’allocazione. Anche le soluzioni proposte<br />

realizzano, semplicemente, una riduzione al numero <strong>di</strong> messaggi rispetto a quelli<br />

del semplice modello presentato 7 .<br />

9.2 Soluzioni allo stato attuale<br />

Il problema é <strong>di</strong> natura pratica e si é giá affermato che la fornitura <strong>di</strong> connes-<br />

sioni <strong>Wi</strong>-Fi é <strong>di</strong>venuta una moda sempre piú <strong>di</strong>ffusa nell’ambito <strong>di</strong> varie tipo-<br />

6 In particolare, non ha conoscenza circa l’arrivo o meno <strong>di</strong> altri agenti (in un tempo futuro),<br />

del tempo che intercorrerá fino all’arrivo del prossimo agente, <strong>di</strong> quanto offriranno gli agenti<br />

che, eventualmente, saranno interessati al servizio.<br />

7 Un’ovvia riduzione al numero <strong>di</strong> messaggi scambiati, si ottiene eliminando il messaggio<br />

<strong>di</strong> richiesta <strong>di</strong>sponibilitá ed inglobando tale controllo all’atto dell’offerta. Ricevuta un’offerta,<br />

se non vi sono <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili, l’algoritmo risponderá con un’allocazione che assegna a tale<br />

agente il canale per zero istanti <strong>di</strong> tempo e pagandolo un prezzo nullo.<br />

102


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

logie <strong>di</strong> attivitá commerciali, é naturale che esistano un’insieme <strong>di</strong> soluzioni giá<br />

implementate per la realizzazione dei nostri obiettivi.<br />

Il problema non riguarda la sola allocazione dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi agli agenti, ma<br />

richiede la definizione <strong>di</strong> uno schema <strong>di</strong> gestione delle allocazione per il quale<br />

profitto e benessere sociale 8 siano massimi, e l’allocazione, vista come coppia<br />

(tempo,prezzo), me<strong>di</strong> in virtú <strong>di</strong> tali obiettivi.<br />

Le soluzioni, presenti sul mercato, al problema in analisi possono riassumersi:<br />

• Servizio a Prezzo Fisso per unitá <strong>di</strong> tempo: le allocazioni sono gestite<br />

in maniera in<strong>di</strong>scriminata ed i pagamenti sono basati su un prezzo fisso per<br />

unitá <strong>di</strong> tempo.<br />

• Servizio gratuito: le allocazioni sono analoghe a quelle precedenti ma il<br />

servizio non prevede pagamenti.<br />

La strategia a prezzo fisso per unitá <strong>di</strong> tempo non effettua considerazioni circa le<br />

valutazioni <strong>degli</strong> agenti, poiché pagano un prezzo fisso <strong>di</strong> connessione in<strong>di</strong>penden-<br />

temente dalle loro valutazioni 9 . La determinazione del prezzo <strong>di</strong> connessione per<br />

unitá <strong>di</strong> tempo é complessa, poiché se tale prezzo fosse troppo alto rischieremmo<br />

<strong>di</strong> mantenere inutilizzati molti dei <strong>canali</strong> a <strong>di</strong>sposizione, e se fosse troppo basso<br />

otterremo un profitto basso a paritá <strong>di</strong> benessere sociale.<br />

Il servizio gratuito é, sicuramente, la soluzione che rende massimo il benesse-<br />

re sociale, ma rende complessa la gestione dei <strong>canali</strong>, perché ogni agente anche<br />

se poco interessato al servizio tenterebbe <strong>di</strong> sfruttare la banda per il massimo<br />

8 Alla determinazione del benessere sociale non concorre soltanto il prezzo che viene pagato<br />

da un agente, ma altri parametri quali la massima attesa, necessaria ad ottenere il servizio, e<br />

la qualitá con cui esso viene fornito.<br />

9 Tale strategia non é competitiva nel caso si cerchi <strong>di</strong> utilizzarla come meccanismo d’a-<br />

sta. L’asta é truthful ma il rapporto <strong>di</strong> competitivitá rispetto al profitto ottimo é scadente, e<br />

nell’or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> O(h), dove con h si denota la massima offerta <strong>degli</strong> agenti interessati al servizio.<br />

103


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

tempo possibile. Ció, inoltre, richiederebbe una gestione preemptive delle allo-<br />

cazioni, con la possibilitá <strong>di</strong> prelazionare il canale, deallocandolo ad un agente<br />

e assegnandolo ad un <strong>di</strong>verso agente 10 . Non riscuotendo nessun pagamento, e<br />

quin<strong>di</strong> nessun profitto, non vi é neanche un’entrata minima per la copertura dei<br />

costi <strong>di</strong> impianto e gestione del servizio.<br />

L’innovazione <strong>di</strong> Starbucks<br />

Starbucks 11 ha il merito <strong>di</strong> aver definito una nuova strategia nella definizione dei<br />

prezzi <strong>di</strong> allocazione della banda.<br />

Starbucks non ha definito un meccanismo che me<strong>di</strong> tra allocazione e pagamen-<br />

ti, ma ha avuto l’idea, comunque innovativa, <strong>di</strong> definire un’insieme <strong>di</strong> possibili<br />

schemi <strong>di</strong> pagamento che incontrassero le esigenze e i gusti delle varie tipologie<br />

<strong>di</strong> agenti che, potenzialmente, si potrebbe trovare a dover servire. Gli agenti,<br />

quin<strong>di</strong>, possono scegliere tra un’insieme <strong>di</strong> schemi <strong>di</strong> pagamento <strong>di</strong>fferenti quello<br />

che piú li aggrada ed utilizzare tale schema per ottenere la connessione <strong>Wi</strong>-Fi.<br />

Lo schema <strong>di</strong> allocazione resta, comunque, in<strong>di</strong>scriminato e ”non prelaziona-<br />

bile” quin<strong>di</strong> non si definisce alcuna tecnica per un’allocazione della banda che<br />

me<strong>di</strong> tra occupazione dei <strong>canali</strong> e desideri dei vari agenti, ed inoltre, la banda é<br />

allocata, se <strong>di</strong>sponibile, a qualunque agente si presenti in relazione allo schema<br />

<strong>di</strong> allocazione da esso scelto.<br />

10 Non riesco, peró, ad immaginare il principio da utilizzare per la determinazione dell’agente<br />

cui prelazionare il canale.<br />

11 Starbucks é una catena <strong>di</strong> bar americani tra i primi ad offrire come servizio accessorio<br />

ai loro clienti, la connessione wireless ad Internet, con una varietá <strong>di</strong> possibili prezzi. A tal<br />

proposito si veda http://www.starbucks.com/retail/wireless.asp .<br />

104


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

9.3 E se usassimo un’asta?<br />

L’idea base del sistema <strong>di</strong> pagamenti definito da Starbucks definisce una meto-<br />

dologia per la gestione dei pagamenti e delle allocazioni, che si avvicini il piú<br />

possibile alle esigenze dei vari agenti. Tale sistema, quin<strong>di</strong>, puó vedersi nell’ot-<br />

tica <strong>di</strong> un’asta a valori pubblici, in cui gli agenti non effettuano delle offerte in<br />

base alle loro valutazioni, ma utilizzano le valutazioni per scegliere uno tra gli<br />

schemi <strong>di</strong> pagamento <strong>di</strong>sponibili all’interno dei piani tariffari determinati a priori.<br />

Supporre <strong>di</strong> poter definire un’insieme <strong>di</strong> schemi <strong>di</strong> pagamento che tenga conto dei<br />

gusti e delle valutazioni <strong>di</strong> tutti i possibili agenti é impensabile, e qualche agente<br />

avrá comunque da adattarsi, facendo <strong>di</strong>minuire il benessere sociale.<br />

L’idea, quin<strong>di</strong>, é la progettazione <strong>di</strong> un’asta, in cui ogni agente effettua<br />

un insieme <strong>di</strong> offerte ed, in base ad esse, si determina un’allocazione basata sulla<br />

<strong>di</strong>sponibilitá attuale <strong>di</strong> banda e sulle offerte <strong>degli</strong> altri agenti. Quin<strong>di</strong>, il pro-<br />

blema che vogliamo affrontare, si riconduce alla progettazione <strong>di</strong> un meccanismo<br />

d’asta che determini allocazione e pagamenti per i vari agenti partecipanti. Na-<br />

sce, peró, un nuovo problema. Poiché gli agenti formulano le offerte in virtú<br />

della loro valutazione del servizio, e si é supposto che tali agenti sono egoisti, il<br />

meccanismo dev’essere tale da costringerli a <strong>di</strong>chiarare le loro reali valutazioni<br />

quando concorrono all’allocazione della banda, e non siano incentivati a mentire<br />

al fine <strong>di</strong> pagare un prezzo inferiore e incrementare il loro beneficio. L’obiettivo,<br />

quin<strong>di</strong>, si riduce nella progettazione <strong>di</strong> un meccanismo truthful, e, piú in partico-<br />

lare, un’asta truthful. L’asta truthful, infatti, <strong>di</strong>viene la metodologia piú adatta<br />

agli obiettivi da perseguire. Un’asta crea un mercato lí dove, un mercato reale<br />

non esiste, e questo é quello che vogliamo realizzare tramite il nostro algoritmo.<br />

Progettando un’asta che determini l’allocazione ed in base ad essa il prezzo che<br />

un’agente deve pagare, definiamo un legame tra prezzo ed allocazione impossibile<br />

105


da ottenere in altro modo.<br />

CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

Nella definizione dei meccanismi d’asta per la con<strong>di</strong>visione dell’accesso wire-<br />

less considereremo utenti transienti. Il meccanismo non conosce nulla circa gli<br />

utenti prima del loro arrivo; essi arrivano al bar, si siedono ad un tavolo e gli<br />

piacerebbe ottenere un’accesso wireless per i loro bisogni. Comunque, l’accesso<br />

wireless é secondario, per cui il tempo che si trattengono puó essere considerato<br />

una quantitá esogena.<br />

9.4 Asta per l’allocazione dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi<br />

Quin<strong>di</strong>, ci siamo ridotti ad affrontare un particolare problema <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong><br />

meccanismi truthful online 12 . Inoltre, ai nostri scopi, sarebbe interessante analiz-<br />

zare e considerare una definizione <strong>di</strong> truthfulness piú forte, per la quale gli agenti<br />

devono essere incentivati a non mentire sia circa le loro valutazioni sia circa i<br />

loro tempi <strong>di</strong> arrivo. La variazione introdotta alla definizione <strong>di</strong> truthful é da<br />

considerarsi in un’ottica particolare, poiché, l’agente potrebbe giungere al bar e<br />

non essere interessato al collegamento o potrebbe volersi connettere in un tempo<br />

successivo. Ci farebbe piacere che un’agente non sia incentivato a ritardare la<br />

sua richiesta <strong>di</strong> connessione per massimizzare la sua utilitá (pagando un prezzo<br />

piú basso), nonostante questo sia un comportamento che, non sempre é da ri-<br />

tenersi completamente negativo. Se l’agente é <strong>di</strong>sposto ad attendere un’ora per<br />

risparmiare sul prezzo da pagare per il servizio, in quel tempo, probabilmente,<br />

consumerá piú bevande al bar, incrementando il profitto primario del bar 13 . L’at-<br />

12 Ricor<strong>di</strong>amo che si é supposto che i clienti non possano chiamare in anticipo e prenotare.<br />

13 Considerazioni analoghe valgono anche per altri tipologie <strong>di</strong> attivitá che forniscono la<br />

connessione <strong>Wi</strong>-Fi come ”surplus” aziendale.<br />

106


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

tesa, quin<strong>di</strong>, non é da considerarsi sempre un comportamento negativo 14 . Anzi,<br />

obiettivo collaterale, <strong>di</strong> questi servizi <strong>di</strong> ”surplus” é anche l’allungare la perma-<br />

nenza <strong>degli</strong> agenti nel bar, derivando, potenzialmente, un aumento del profitto<br />

derivato dalla ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> bevande.<br />

Vogliamo, quin<strong>di</strong>, progettare un meccanismo truthful online che massi-<br />

mizzi, profitto e grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione <strong>degli</strong> agenti (benessere sociale) nel rispetto<br />

delle con<strong>di</strong>zioni finora <strong>di</strong>scusse.<br />

9.5 Modello<br />

Illustriamo, ora, le varie componenti del modello <strong>di</strong> riferimento che utilizzeremo<br />

per la ricerca delle <strong>di</strong>verse soluzioni al nostro problema.<br />

9.5.1 Con<strong>di</strong>visione della banda <strong>Wi</strong>-Fi<br />

L’accesso <strong>Wi</strong>-Fi da un punto <strong>di</strong> vista prettamente fisico, non é assimilabile ad<br />

una connessione su cavo, in quanto i dati viaggiando nell’etere sono esenti da<br />

collisioni e ritar<strong>di</strong>; esso nella definizione del modello puó essere considerato come<br />

un multiplexing <strong>di</strong> frequenze su <strong>di</strong> un link fisico. Il link fittizio a cui gli agenti<br />

possono connettersi é a <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> tutti, ma puó accettare soltanto un numero<br />

limitato <strong>di</strong> connessioni contemporanee. La capacitá del link (e quin<strong>di</strong> il numero<br />

<strong>di</strong> connessioni contemporanee) puó essere modellata in due <strong>di</strong>fferenti mo<strong>di</strong>, o<br />

come un insieme <strong>di</strong> k <strong>canali</strong> <strong>di</strong>stinti e identici con ogni agente interessato ad uno<br />

<strong>di</strong> essi, o come una quantitiá Q = 1 infinitamente frazionabile (anche in misure<br />

14 Per attesa inten<strong>di</strong>amo quella volontaria dell’agente. L’attesa derivante dalle computa-<br />

zioni necessarie al meccanismo per prendere le decisioni <strong>di</strong> allocazione, invece, non dev’es-<br />

sere eccessiva, poiché, altrimenti, gli agenti potrebbero perdere interesse relativamente la<br />

connessione.<br />

107


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

<strong>di</strong>verse) e ogni agente paga un prezzo proporzionale alla quantitá <strong>di</strong> banda che il<br />

meccanismo decide <strong>di</strong> allocargli. Le due formulazioni sono entrambe realistiche<br />

ed ampiamente sfruttate in letteratura per la definizione dei modelli relativi ai<br />

problemi simili 15 .<br />

9.5.2 Valutazione <strong>degli</strong> agenti<br />

I vari agenti hanno un’insieme <strong>di</strong> valutazioni relative alle allocazioni dei <strong>canali</strong> e<br />

tali valutazioni sono conosciute solo a loro stessi. Le valutazioni possono essere<br />

viste come associazioni <strong>di</strong> prezzi a quantitá <strong>di</strong> banda ricevute per un certo tempo.<br />

9.5.3 Durata dell’allocazione<br />

Poiché si desidera che la banda sia allocata, potenzialmente, a tutti gli agenti<br />

che sono interessati ad essa, é plausibile assumere che la durata delle allocazio-<br />

ni sia limitata superiormente, e che non possa richiedersi banda per un tempo<br />

eccedente tale limite definito dal gestore del meccanismo, i.e., l’AP. Denoteremo<br />

la durata <strong>di</strong> un’allocazione con ti 16 , ed é tale che T = [1, Tmax] 17 e t ∈ T . Se<br />

la durata delle allocazioni viene considerata una quantitá <strong>di</strong>screta avremo che<br />

T = {1, . . . , Tmax}.<br />

15 In realtá la prima formulazione é maggiormente <strong>di</strong>ffusa in letteratura perché piú semplice<br />

e realistica. Molti <strong>canali</strong> fisici, infatti, non permettono che il multiplexing dei <strong>canali</strong> assegni<br />

quantitá <strong>di</strong> banda <strong>di</strong>fferenti ai vari agenti, ma vincolano ad assegnare ad ogni agente una<br />

frazione identica della capacitá del canale.<br />

16 Il pe<strong>di</strong>ce i in<strong>di</strong>ca che tale tempo é relativo all’allocazione relativa all’i-esimo agente .<br />

17 Alcune soluzioni definiscono la durata dell’allocazione come <strong>di</strong>fferenza tra istante <strong>di</strong> fine e<br />

<strong>di</strong> inizio della stessa, i.e., Ti = T f<br />

i − T s i<br />

gli istanti <strong>di</strong> fine e <strong>di</strong> inizio allocazione.<br />

dove con gli apici f ed s si denotano, rispettivamente,<br />

108


9.5.4 Gestione della banda<br />

CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

Un modello corretto per il meccanismo <strong>di</strong> risoluzione del nostro problema, deve<br />

prevedere che terminato il tempo <strong>di</strong> allocazione <strong>di</strong> un canale esso torna <strong>di</strong>sponibile<br />

per una successiva allocazione. Quin<strong>di</strong>, nonostante k sia una quantitá finita, il<br />

ritorno in <strong>di</strong>sponibilitá a fine allocazione, rende possibile considerarla alla stregua<br />

<strong>di</strong> una quantitá illimitata. Considerando la banda come infinitamente frazionabile<br />

in<strong>di</strong>cheremo con qi ∈ Q la quantitá allocata all’i-esimo agente.<br />

9.5.5 Notazione<br />

Ogni agente effettua una o piú offerte, esprimendo le sue preferenze circa l’allo-<br />

cazione, e, denoteremo con vi l’insieme <strong>di</strong> valutazioni dell’agente i-esimo tale che<br />

vi = {vi(q1, t1), . . . , vi(qn, tn)} con vi : Q x T → R+ ad in<strong>di</strong>care la valutazione<br />

che l’agente i-esimo ha per una determinata quantitá <strong>di</strong> banda allocatagli per un<br />

determinato tempo. Nel modello in cui la banda é sud<strong>di</strong>visa in frazioni identiche<br />

della banda totale avremo vi : T → R+.<br />

9.5.6 Offerte <strong>degli</strong> agenti<br />

I vari agenti concorrono all’allocazione del canale attraverso delle offerte, e per<br />

determinare tali offerte ricorrono alle loro personali valutazioni, conosciute solo<br />

da se stessi.<br />

Denoteremo con bi il vettore <strong>di</strong> offerte dell’agente i-esimo tale che bi =<br />

{bi(q1, t1), . . . , bi(qn, tn)} e, equivalentemente alle valutazioni bi : Q x T → R+<br />

denoterá l’offerta dell’agente i-esimo per la quantitá <strong>di</strong> banda qj allocata per un<br />

tempo tj. Se la banda é sud<strong>di</strong>visa in k <strong>canali</strong> avremo bi : T → R+ in quanto la<br />

richiesta non <strong>di</strong>pende dalla quantitá <strong>di</strong> banda allocata, poiché é sud<strong>di</strong>visa equa-<br />

109


CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

mente tra i k <strong>canali</strong> e gli agenti effettuano offerte in maniera in<strong>di</strong>stinta per uno<br />

qualunque <strong>di</strong> essi.<br />

Siamo interessati ad aste truthful e, quin<strong>di</strong>, alla progettazione <strong>di</strong> meccanismi<br />

tali che le offerte fatte dall’agente i-esimo siano identiche alle sue reali valutazioni,<br />

ossia, bi = vi.<br />

9.5.7 Allocazione<br />

Il meccanismo d’asta online, dev’essere tale che ricevuto il vettore d’offerta bi<br />

dall’agente i-esimo, decide se allocargli o meno un canale, ed in caso affermativo<br />

determina la durata <strong>di</strong> tale allocazione 18 ed il pagamento da richiedere. Determi-<br />

nato il tempo <strong>di</strong> connessione dell’agente i-esimo, il canale viene allocato e <strong>di</strong>viene<br />

in<strong>di</strong>sponibile per t istanti <strong>di</strong> tempo 19 . Trascorso il tempo d’allocazione il canale<br />

torna <strong>di</strong>sponibile e puó essere assegnato ad una qualunque altro agente interes-<br />

sato. L’allocazione, denotata con xi = (q ∗ i , t ∗ i , pi) o xi = (t ∗ i , pi), ad in<strong>di</strong>care che<br />

all’agente i-esimo viene assegnato un canale (o una quantitá <strong>di</strong> banda q ∗ i ) per<br />

un tempo t ∗ i , ed il pagamento che tale agente deve effettuare é pi. Poiché siamo<br />

interessati ad aste, compatibili agli incentivi e a partecipazione volontaria, il pa-<br />

gamento effettuato da un agente dev’essere minore o uguale della sua offerta (e<br />

quin<strong>di</strong>, della sua valutazione, poiché l’asta é truthful) per tale allocazione.<br />

18 Nel caso in cui la banda totale é considerata infinitamente frazionabile determina anche la<br />

quantitá <strong>di</strong> banda da allocargli per quel determinato tempo.<br />

19 In un ottica molto realistica potremmo considerare che le offerte siano fatte per intervalli<br />

<strong>di</strong>screti, i.e., considerando come unitá <strong>di</strong> misura del tempo, molto plausibile, i minuti.<br />

110


9.6 Considerazioni<br />

CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

Il problema che affrontiamo é interessante da tentare <strong>di</strong> risolvere, perché mo-<br />

della una situazione in cui non vi sono strategie ottime <strong>di</strong> risoluzione, e per la<br />

quale formalizzazioni <strong>di</strong>fferenti del modello possono portare all’applicabilitá <strong>di</strong><br />

una soluzione anziché un’altra. Gli autori dell’articolo [FP03], infatti, analizzano<br />

tale <strong>di</strong>fficoltá, e, alla luce <strong>di</strong> essa non propongono soluzioni costruttive nuove,<br />

ma timidamente affermano che unica soluzione plausibile é la ricerca <strong>di</strong> un’equi-<br />

librio bayesiano <strong>di</strong> Nash 20 . L’applicabilitá <strong>di</strong> una tale soluzione, é ovviamente,<br />

bassissima dal punto <strong>di</strong> vista concreto poiché non puó assumersi, nella realizza-<br />

zione <strong>di</strong> una qualche soluzione, nessuna <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá che gui<strong>di</strong> il<br />

comportamento <strong>degli</strong> agenti 21 .<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista dell’algoritmica classica, il problema é sicuramente molto<br />

particolare, poiché si tenta <strong>di</strong> massimizzare il profitto, basandosi su considera-<br />

zioni derivanti da attributi non pubblici ma privati <strong>degli</strong> agenti. Quin<strong>di</strong> é ovvio,<br />

l’approccio <strong>di</strong> utilizzare, nella ricerca <strong>di</strong> buone soluzioni, l’algoritmica a valori<br />

privati.<br />

Le soluzioni che proporremo, saranno analizzate cosí da metterne in risalto<br />

la bontá competitiva, ed i pregi e <strong>di</strong>fetti d’implementabilitá. Generalmente, nel-<br />

l’algoritmica non si adotta un’approccio orientato all’analisi <strong>di</strong> realizzabilitá delle<br />

soluzioni proposte, ma, poiché il nostro problema nasce da un esigenze pratiche,<br />

é ovvio analizzare se le metodologie <strong>di</strong> soluzione fornite siano implementabili o<br />

20 Degli equilibri Bayesiani <strong>di</strong> Nash si é giá parlato a pagine 17 e 25 e, si é puntualizzato<br />

che essi richiedono, cosa non da poco, la conoscenza a priori della <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá<br />

da cui sono derivate le valutazioni dei vari agenti. Friedman e Parkes giungono ad una tale<br />

conclusione perché molto ispirati dalle teorie Economiche, e poco da quelle Informatiche.<br />

21 L’esistenza <strong>di</strong> una tale <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá non é banale, poiché, implica che gli<br />

agenti hanno un comportamento pressocché identico tra loro.<br />

111


meno.<br />

CAPITOLO 9. Analisi del problema<br />

112


Capitolo 10<br />

Soluzioni proposte: descrizione<br />

ed analisi<br />

Proponiamo varie soluzioni al problema analizzato nel capitolo precedente e, per<br />

ognuna <strong>di</strong> esse, cercheremo <strong>di</strong> risaltarne vantaggi e svantaggi, sia da un punto <strong>di</strong><br />

vista teorico, valutandone i rapporti <strong>di</strong> competitivitá, sia implementativo, ana-<br />

lizzandone le relative <strong>di</strong>fficoltá realizzative. In realtá tutte le soluzioni proposte<br />

sono, almeno potenzialmente, realizzabili, per cui l’unica analisi fattibile in tal<br />

senso é relativa ai tempi <strong>di</strong> esecuzione, che per la particolare impostazione online<br />

del nostro problema hanno una valenza ancor maggiore rispetto alla loro relativa<br />

controparte offline.<br />

I risultati ottenuti da Friedman e Parkes in [FP03], giá citati nel capitolo 9 a<br />

pagina 97 non sono, a nostro avviso, meritevoli, e quin<strong>di</strong> non li si approfon<strong>di</strong>rá piú<br />

<strong>di</strong> quanto non si sia giá fatto. I due autori, infatti, affermano che i migliori risultati<br />

per la soluzione del nostro problema siano ottenibili attraverso la ricerca, se esiste,<br />

<strong>di</strong> un equilibrio Bayesiano <strong>di</strong> Nash. Tale soluzione, peró, é sia inapplicabile da un<br />

punto <strong>di</strong> vista realizzativo che debole da un punto <strong>di</strong> vista teorico poiché richiede<br />

la conoscenza, a priori, <strong>di</strong> una <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá tramite la quale si<br />

113


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

generino le valutazioni dei vari agenti 1 .<br />

Il nostro approccio Informatico al problema, invece, ottiene soluzioni <strong>di</strong>fferenti<br />

grazie all’utilizzo <strong>di</strong> metodologie <strong>di</strong> problem solving <strong>di</strong>fferenti orientate alla ricerca<br />

della miglior soluzione possibile che sia, in un certo qual modo, implementabile 2 .<br />

Le varie soluzioni sono proposte in or<strong>di</strong>ne crescente <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltá, cosí da<br />

rendere agevole la graduale comprensione <strong>di</strong> quanto esposto.<br />

10.1 k Aste Identiche<br />

La soluzione piú semplice, che in prospettiva puó pensarsi come un’evoluzione<br />

della soluzione a prezzo fisso esposta nel capitolo precedente, ponendosi sempre<br />

come obiettivo il perseguire una qualche forma <strong>di</strong> benessere sociale 3 consiste nel<br />

definire un’asta per ognuno dei <strong>canali</strong> in cui il link ”virtuale” tra l’access point<br />

1 Da tale approccio si nota che i due autori dell’articolo [FP03] sono un Economista ed un<br />

Ingegnere.<br />

2 Probabilmente se a Economisti e Ingegneri fosse stato chiesto <strong>di</strong> cercare soluzioni per<br />

problemi NP-hard non sarebbe nata la teoria <strong>degli</strong> algoritmi approssimati.<br />

3 In realtá, poiché la pratica <strong>di</strong> fornire l’accesso <strong>Wi</strong>-Fi come servizio accessorio é in notevo-<br />

le <strong>di</strong>ffusione si potrebbe erroneamente pensare che la teoria delle aste stia trovando altissima<br />

applicazione in tale ambito. In realtá la metodologia <strong>di</strong> tentare <strong>di</strong> far pagare per un bene un<br />

prezzo che sia adeguato al valore che l’utente associa col possedere tale bene non é ancora stata<br />

applicata in pratica. Le varie soluzioni adottate al nostro problema, infatti, definiscono un<br />

prezzo fisso <strong>di</strong> connessione per unitá <strong>di</strong> tempo (in genere il minuto) e tutti gli agenti interessati<br />

pagano quello stesso prezzo.<br />

La catena <strong>di</strong> bar Starbucks, é stata presa come punto <strong>di</strong> riferimento nella nostra analisi poiché<br />

é quella che ha <strong>di</strong>mostrato un maggior spirito d’innovazione adottando uno schema <strong>di</strong> paga-<br />

menti versatile, che permette, <strong>di</strong> gestire le <strong>di</strong>fferenze tra i vari agenti influenzando pagamenti e<br />

allocazioni per essi determinati. Ció nonostante, tale approccio non é considerabile nell’ottica<br />

<strong>di</strong> un’asta e nessuno, allo stato attuale, ha adottato una soluzione che si ispiri alla teoria delle<br />

asta online.<br />

114


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

e le stazioni mobili <strong>degli</strong> agenti é sud<strong>di</strong>visibile. In particolare, quin<strong>di</strong>, in tale<br />

impostazione il problema sta nel progettare un’asta per ogni possibile connessione<br />

l’access point possa accettare, e, considerando k come il numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> messi a<br />

<strong>di</strong>sposizione definire k aste, una per ogni canale. Quando un’agente é ammesso a<br />

partecipare ad un’asta, nel caso in cui vi sia un canale libero, l’agente effettuata<br />

offerte utili alla determinazione del tempo <strong>di</strong> allocazione <strong>di</strong> quel canale ed al<br />

relativo pagamento da effettuare per una tale allocazione.<br />

10.1.1 Un algoritmo <strong>di</strong> wrapping<br />

Considerando il tempo una quantitá <strong>di</strong>screta 4 , quando l’agente i-esimo é interes-<br />

sato al canale non compete con altri agenti ma sottomette il suo vettore d’offerta<br />

bi, definito nella sezione 9.5.6 a pagina 109. Tutte le offerte in esso contenuto<br />

competono tra loro al fine <strong>di</strong> determinare un’allocazione (ti, pi), definita nella<br />

sezione 9.5.7 a pagina 110. L’agente, quin<strong>di</strong>, é realmente e necessariamente <strong>di</strong>sin-<br />

teressato al comportamento <strong>degli</strong> altri partecipanti al gioco, poiché le sue offerte<br />

competono esclusivamente tra loro.<br />

L’algoritmo 3 definisce un semplice wrapper per la gestione delle k aste il cui<br />

unico compito é determinare un’associazione tra l’agente interessato ad un canale<br />

e una delle k aste, e determina il comportamento da seguire quando si presenta<br />

il vettore d’offerte dell’agente i-esimo. Tale algoritmo denota con A la generica<br />

asta per uno qualunque dei <strong>canali</strong>.<br />

Teorema 10.1. Se l’asta A é truthful le k aste costruite secondo l’algoritmo 3 5<br />

4 Come si é affermato nel capitolo 9 considerare il tempo una variabile <strong>di</strong>screta implica che<br />

l’agente ottiene un’allocazione per un certo numero intero <strong>di</strong> istanti <strong>di</strong> tempo. Nonostante<br />

questo modello sia in una qualche misura una semplificazione della vera natura della variabile<br />

tempo, l’assunzione alla base non é riduttiva, anzi, é estremamente <strong>di</strong>ffusa in letteratura.<br />

5 O attraverso un qualunque algoritmo <strong>di</strong> wrapping analogo.<br />

115


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Algoritmo 3 k Aste Semplici<br />

if vi é almeno un canale <strong>di</strong>sponibile then<br />

esegui l’asta A sul vettore <strong>di</strong> offerte offerte bi determinando (ti, pi). Alloca<br />

il canale all’agente i-esimo per ti istanti <strong>di</strong> tempo e ricevendo un pagamento<br />

pi<br />

else<br />

rifiuta la richiesta <strong>di</strong> connessione e poni t ′<br />

i = 0 e pi = 0<br />

end if<br />

trascorsi i ti istanti <strong>di</strong> tempo <strong>di</strong> allocazione l’agente i-esimo rilascia il canale<br />

che torna <strong>di</strong>sponibile per una nuova allocazione<br />

sono truthful.<br />

Dimostrazione. Poiché ogni agente partecipa ad una qualunque delle k aste, ognu-<br />

na delle quali truthful, la strategia dominante <strong>di</strong> ogni agente é <strong>di</strong>chiarare le sue<br />

reali valutazioni quando sottomette un’offerta; poiché in qualunque asta si tro-<br />

vasse a partecipare <strong>di</strong>re la veritá é la strategia che massimizza sempre la sua<br />

utilitá.<br />

In particolare, nella <strong>di</strong>scussione seguente, si mostrerá che l’asta A, per il<br />

modello definitosi é un’asta a prezzo fisso (in un’accezione molto ampia <strong>di</strong> tale<br />

tipologia d’asta) poiché l’agente i-esimo effettua egli stesso tutto l’insieme <strong>di</strong><br />

offerte sulla base delle quali si determinerá l’allocazione.<br />

10.1.2 Asta in<strong>di</strong>pendente dall’offerta −→ Asta a prezzo<br />

fisso<br />

Nel teorema 2.1 a pagina 22 si é mostrato che una qualunque asta in<strong>di</strong>pendente<br />

dall’offerta é truthful; ma cosa significa, nel modello definito per il problema che<br />

116


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

stiamo analizzando, la con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza dall’offerta? Nel nostro mo-<br />

dello ogni agente effettua un’insieme <strong>di</strong> offerte e, il meccanismo deve determinare<br />

quella tra queste massimizzi il profitto. Poiché tutte le offerte accettate all’asta<br />

sono definite da un unico agente l’in<strong>di</strong>pendenza dall’offerta puó essere riformulata<br />

nell’ottica <strong>di</strong> in<strong>di</strong>pendenza da tutte le offerte. Quin<strong>di</strong> poiché il meccanismo deve<br />

determinare i prezzi <strong>di</strong> allocazione in maniera in<strong>di</strong>pendente da ció che l’agente<br />

offre, tali aste, possono essere assimilate senza per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> generalitá alle aste a<br />

prezzo fisso. Quin<strong>di</strong> possiamo utilizzare un qualunque meccanismo d’asta in cui<br />

viene fissato un prezzo fisso <strong>di</strong> connessione. Sarebbe possibile definire una gestio-<br />

ne offline delle allocazioni gestendo il vettore d’offerta dell’agente i-esimo come<br />

l’insieme <strong>di</strong> offerte su cui lavora il meccanismo d’asta offline. Poiché, per quanto<br />

si é detto, la definizione d’asta in<strong>di</strong>pendente dall’offerta implica in<strong>di</strong>pendenza da<br />

tutte le offerte l’unico meccanismo applicabile é quello a prezzo fisso che sappiamo<br />

avere un rapporto <strong>di</strong> competitivitá rispetto alla soluzione ottima <strong>di</strong> O(h), dove<br />

con h si in<strong>di</strong>ca il rapporto tra la valutazione massima e quella minima. Quin<strong>di</strong>,<br />

il nostro approccio consisterá nell’utilizzo <strong>di</strong> meccanismi comunque online per la<br />

gestione dell’allocazione in cui il vettore d’offerta del singolo agente é visto per<br />

quello che esso realmente identifica, una singola richiesta <strong>di</strong> connessione.<br />

Nella sezione 4.1 a pagina 36 si é mostrato che l’asta a singolo prezzo fisso non<br />

raggiunge buoni rapporti <strong>di</strong> competitivitá, per cui costruiremo <strong>di</strong>rettamente aste<br />

a prezzi fissi multipli nel tentativo <strong>di</strong> ottenere buoni rapporti <strong>di</strong> competitivitá 6 .<br />

6 Sempre nella sezione 4.1 a pagina 36 si é <strong>di</strong>scusso circa i problemi <strong>di</strong> competitivitá dei<br />

meccanismi a prezzo fisso, determinati dalla <strong>di</strong>fficoltá <strong>di</strong> scelta del prezzo (o prezzi nel caso <strong>di</strong><br />

aste con piú prezzi <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta) che sia tale da massimizzare il profitto ed al tempo stesso essere<br />

in<strong>di</strong>pendente dai valori offerti al fine <strong>di</strong> essere truthful.<br />

117


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

10.1.3 L’asta del capitolo 6 estesa ad asta a prezzo fisso<br />

Analizziamo in un’ottica <strong>di</strong>versa l’asta online <strong>di</strong> Lavi e Nisan <strong>di</strong> cui si é <strong>di</strong>scusso<br />

nel capitolo 6 a pagina 52. La tecnica definita dagli autori determina un’asta<br />

basata su curve <strong>di</strong> fornitura e definisce le offerte e le valutazioni <strong>degli</strong> agenti in<br />

termini marginali 7 .<br />

Analizzando meglio la definizioni 6.2 e 6.1 <strong>di</strong> curve <strong>di</strong> fornitura e <strong>di</strong> curve<br />

<strong>di</strong> fornitura globale si determina che esse non sono nient’altro che delle funzioni<br />

marginali in<strong>di</strong>pendenti dall’offerta che determinano la quantitá <strong>di</strong> beni da allo-<br />

care ad un determinato utente ed il prezzo che per essi deve pagare. In un’ottica<br />

generale tali curve sono adattive, poiché possono mo<strong>di</strong>ficarsi in virtú delle alloca-<br />

zioni precedenti. Considerando, invece, un meccanismo in cui l’unico interesse é<br />

l’allocazione, e terminata essa i beni tornano ad essere <strong>di</strong>sponibili otteniamo che<br />

l’adattivitá precedentemente menzionata non é necessaria, e, una volta rilasciato<br />

il canale un agente che effettui una richiesta per ottenerlo puó essere presentata<br />

la medesima curva <strong>di</strong> fornitura. Per cui, la curva <strong>di</strong> fornitura determina:<br />

• se allocare o meno il canale all’agente,<br />

• per quanto tempo allocargli il canale,<br />

• il pagamento dovuto per una tale allocazione.<br />

Per cui, escludendo l’adattivitá dalle curve <strong>di</strong> fornitura, possiamo ottenere un<br />

meccanismo a prezzi fissi multipli efficiente e versatile.<br />

7 L’utilizzo <strong>di</strong> una funzione marginale come espressione della funzione <strong>di</strong> valutazione non<br />

assegna piú prezzi a determinate quantitá del bene, ma assegna prezzi a singole unitá <strong>di</strong> prodotto<br />

ad<strong>di</strong>zionale ricevute. Per cui, la valutazione che l’utente j ha <strong>di</strong> t beni (nel nostro caso minuti<br />

<strong>di</strong> connessione) é t<br />

i=1 vj(i).<br />

118


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

10.1.4 Analisi<br />

Poiché il fornitore del servizio (l’AP) ha interesse, nel tentativo <strong>di</strong> massimizzare<br />

profitto ed benessere sociale, a far connettere il maggior numero <strong>di</strong> utenti possibile<br />

puó definire una curva <strong>di</strong> fornitura crescente in modo tale che i primi minuti <strong>di</strong><br />

connessione abbiano un prezzo <strong>di</strong> fornitura accessibile alla maggior parte <strong>degli</strong><br />

agenti. Tra l’altro é perfettamente plausibile l’ipotesi che le funzioni d’offerta <strong>degli</strong><br />

agenti siano decrescenti, supponendo un comportamento orientato a connettersi<br />

per pochi istanti <strong>di</strong> tempo 8 .<br />

In queste ipotesi, del tutto lecite, le curve <strong>di</strong> fornitura sono crescenti e le curve<br />

d’offerta decrescenti e quin<strong>di</strong> rientriamo nelle con<strong>di</strong>zioni su cui si basa l’analisi<br />

fatta nel capitolo 6.<br />

Per cui, da un punto <strong>di</strong> vista grafico, l’intersezione tra la curva <strong>di</strong> fornitura<br />

e la curva d’offerta dell’agente i-esimo determina ti, il tempo <strong>di</strong> allocazione del<br />

canale ed il prezzo che dovrá pagare sará ti j=1 p(j), con p(x) a denotare il valore<br />

della curva <strong>di</strong> fornitura in x.<br />

É stato possibile adottare un tale schema risolutivo, in quanto, il massimo<br />

tempo <strong>di</strong> collegamento si é supposto limitato superiormente da Tmax e, quin<strong>di</strong>, il<br />

problema d’asta é considerabile nell’ottica della fornitura limitata.<br />

Teorema 10.2. Il meccanismo con k aste in<strong>di</strong>pendenti é in<strong>di</strong>pendente da consi-<br />

derazioni sul tempo. Un agente non ha convenienza ad attendere al fine <strong>di</strong> pagare<br />

un prezzo inferiore.<br />

Dimostrazione. Poiché le k aste sono identiche e in<strong>di</strong>pendenti l’una dall’altra esse<br />

presentano tutte, e sempre, le stesse curve <strong>di</strong> fornitura. Per cui, per uno stesso<br />

vettore d’offerta b l’asta allocherá il canale per il medesimo tempo e richiederá<br />

8 Che é il comportamento plausibile <strong>di</strong> chi si connette ad Internet in un bar, e svolge le poche<br />

attivitá urgenti che gli necessitano.<br />

119


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

il medesimo pagamento. Quin<strong>di</strong>, il prezzo pagato da un offerente é in<strong>di</strong>pendente<br />

dal tempo in cui arriva la richiesta, e quin<strong>di</strong> non vi é convenienza a ritardare<br />

un’offerta nella speranza <strong>di</strong> ottenere un’allocazione piú vantaggiosa.<br />

Inoltre, poiché lo schema <strong>di</strong> utilizzo é identico a quello presentato nel capitolo<br />

6 la competitivitá é quella presentata per tale asta in quel capitolo.<br />

Teorema 10.3. L’Asta <strong>On</strong>line Competitiva é c-competitiva rispetto al profitto e<br />

all’efficienza sociale, dove c é la soluzione dell’equazione 6.1.<br />

La versione omnisciente <strong>di</strong> tale asta, é quella che conosce in anticipo tutte le<br />

offerte che gli giungeranno, e alloca i <strong>canali</strong> agli utenti in modo da ottenere il<br />

massimo profitto. In tale impostazione, nella volontá <strong>di</strong> massimizzare profitto e<br />

benessere sociale l’asta <strong>di</strong> Vickrey, su cui si basa la <strong>di</strong>mostrazione del teorema 6.2<br />

e <strong>di</strong> converso la <strong>di</strong>mostrazione del teorema 10.3, puó tranquillamente considerarsi<br />

ottima.<br />

10.1.5 Considerazioni<br />

Da quanto detto é semplice derivare vantaggi e svantaggi derivanti dall’applica-<br />

zione <strong>di</strong> una tale metodologia.<br />

Il vantaggio principale, deriva dal fatto che l’AP ottiene un profitto determina-<br />

to esclusivamente dalla definizione della curva <strong>di</strong> fornitura, e quin<strong>di</strong>, dalla stima<br />

dell’interesse che gli agenti mostreranno verso il servizio che fornisce. Inoltre,<br />

dalla formulazione descritta, si evince banalmente, la semplicitá implementativa<br />

<strong>di</strong> tale tecnica 9 .<br />

Lo svantaggio é evidente, e deriva dal fatto che non si é sviluppata un’asta<br />

vera e propria, e, quin<strong>di</strong>, non si é creato un vero e proprio mercato. Per cui, i<br />

9 E.g., Starburcks potrebbe tranquillamente decidere <strong>di</strong> utilizzare una tale strategia per la<br />

gestione dell’allocazione dei <strong>canali</strong>.<br />

120


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

prezzi non si adeguano in base alle precedenti allocazioni, e non tengono conto<br />

del livello <strong>di</strong> congestione della banda considerando l’allocazione <strong>di</strong> un canale allo<br />

stesso modo sia quando ve ne sono n occupati sia quando sono tutti liberi, senza<br />

considerare le <strong>di</strong>fferenze che comporta una tale allocazione dal punto <strong>di</strong> vista<br />

trasmissivo 10 .<br />

10.2 k Aste Differenti<br />

L’asta proposta nella sezione 10.1 non definisce nessuna <strong>di</strong>pendenza tra numero<br />

<strong>di</strong> <strong>canali</strong> giá allocati e curva <strong>di</strong> fornitura, e tutti pagano lo stesso prezzo in<strong>di</strong>-<br />

pendentemente dal fatto che i <strong>canali</strong> occupati siano 1, 2, . . . , k. Se il bar é pieno,<br />

ed il numero <strong>di</strong> potenziali agenti che hanno interesse a connettersi é elevato, una<br />

tale strategia non é del tutto in linea con il tentativo <strong>di</strong> massimizzare il profitto<br />

d’asta, poiché in una situazione del genere dovrebbero privilegiarsi agenti <strong>di</strong>sposti<br />

a pagare un prezzo piú alto rispetto a quelli che tentano <strong>di</strong> connettersi quando<br />

nessun agente é interessato al servizio 11 .<br />

L’idea é quella <strong>di</strong> definire una strategia costituita sempre da k aste, che non<br />

sono piú identiche ma <strong>di</strong>fferiscono in relazione al numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili nel<br />

momento in cui l’agente effettua la sua offerta.<br />

10.2.1 Costruzione delle k funzioni <strong>di</strong> fornitura<br />

La definizione delle k aste si riduce alla definizione <strong>di</strong> k funzioni <strong>di</strong> fornitura,<br />

determinate in base ai k possibili stati in cui puó trovarsi la variabile che iden-<br />

10 In realtá é solo la presenza <strong>di</strong> <strong>canali</strong> liberi a determinare la possibilitá <strong>di</strong> fare frequency<br />

hopping nei link wireless, permettendoci <strong>di</strong> considerare la banda come un insieme <strong>di</strong> k <strong>canali</strong><br />

<strong>di</strong>stinti.<br />

11 Questa metodologia é pienamente rispondente a ció che avviene in un mercato <strong>di</strong> libera<br />

concorrenza, in cui se la domanda é alta e la quantitá dei beni é finita i prezzi crescono.<br />

121


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

tifica il numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili. Le k curve <strong>di</strong> fornitura saranno costruite<br />

in maniera tale da instaurare una <strong>di</strong>pendenza con il numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili<br />

nel momento in cui arriva l’offerta dell’agente i-esimo. Considerando la partico-<br />

lare curva <strong>di</strong> fornitura introdotta nell’asta deterministica per k beni in<strong>di</strong>visibili 12 ,<br />

presentata nella sezione 6.2.3 a pagina 67, é semplice mo<strong>di</strong>ficarla in funzione dei<br />

nostri obiettivi. Consideriamo k > 1, in quanto il caso <strong>di</strong> un unico canale non é<br />

d’interesse, e, puó essere risolto banalmente con una qualunque asta che venda<br />

un’unico bene, e l’allocazione del canale determina, esclusivamente, la durata <strong>di</strong><br />

tale allocazione. Denotando con p e φ i prezzi minimo e massimo <strong>di</strong> fornitura<br />

per istante <strong>di</strong> tempo; e con Ad l’asta che si effettua quando vi sono d <strong>canali</strong><br />

<strong>di</strong>sponibili, é possibile definire la curva <strong>di</strong> fornitura per tale asta.<br />

Definizione 10.1 (Asta basata su curve <strong>di</strong> fornitura parametrizzate).<br />

L’asta Ad é basata sulla seguente curva <strong>di</strong> fornitura globale 13<br />

p(t) = (p + k<br />

d + 1<br />

t<br />

− 1) · φ 2Tmax+1 per t = 1, . . . , Tmax.<br />

Teorema 10.4. Se l’asta Ad é truthful la strategia presentata é truthful.<br />

Dimostrazione. Poiché i vari agenti partecipano ad un’unica asta e quella a cui<br />

partecipano non <strong>di</strong>pende dalla loro offerta b essi non possono pilotare l’asta a<br />

cui partecipare tramite il loro vettore d’offerta, per cui il meccanismo progettato<br />

é ancora truthful e, quin<strong>di</strong>, la loro strategia dominante resta il <strong>di</strong>chiarare le<br />

12 Per cui, continuando a considerare il tempo una quantitá <strong>di</strong>screta, anche se, come si é giá<br />

affermato, ció non comporta una riduzione d’efficienza della soluzione in<strong>di</strong>viduata.<br />

13 L’ipotesi che la curva <strong>di</strong> fornitura sia globale non é vincolante poiché se nello stesso identico<br />

stato (determinato esclusivamente dal numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili) si presenta un nuovo agente<br />

ad esso viene presentata la medesima curva <strong>di</strong> fornitura, senza tener conto <strong>di</strong> ció che é avvenuto<br />

nelle allocazioni precedenti per il medesimo stato <strong>di</strong> occupazione dei <strong>canali</strong>. Tale considerazione<br />

rende ancor piú evidente il modo in cui stiamo snaturando la teoria presentata nel capitolo 6 e<br />

meglio in [LN00], considerandola alla stregua <strong>di</strong> un’asta a prezzi fissi multipli.<br />

122


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

loro reali valutazioni. Comunque, allo stesso modo <strong>di</strong> come si é fatto nell’analisi<br />

della soluzione proposta nella sezione 10.1 ipotizzeremo un’agente ancor piú furbo<br />

che considera la possibilitá <strong>di</strong> attendere nell’effettuare la sua offerta, cosí da<br />

poter partecipare ad un’asta A d ′ anziché Ad pagando un prezzo piú basso 14 . In<br />

questa metodologia, questo comportamento é possibile, ma esso, comunque, non<br />

arreca danni circa la truthfulness dell’asta poiché l’agente tenta <strong>di</strong> pagar meno<br />

affermando comunque la veritá ma in un tempo successivo. Inoltre, si é giá<br />

detto che un tale comportamento non é da considerarsi del tutto negativo poiché,<br />

aumentando il tempo <strong>di</strong> permanenza dell’agente nel bar, aumenta la probabilitá<br />

che si consumino piú bevande.<br />

Ad ogni agente viene presentata una curva <strong>di</strong> fornitura <strong>di</strong>fferente in funzione<br />

del numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili (o per meglio <strong>di</strong>re non allocati) nel momento in<br />

cui egli fa la sua offerta. Poiché, nella tecnica basata su curve <strong>di</strong> fornitura, le<br />

offerte dell’agente determinano esclusivamente la quantitá <strong>di</strong> bene allocato (nel<br />

nostro caso il il tempo <strong>di</strong> connessione), ed il pagamento da effettuare é basato<br />

esclusivamente sulla curva <strong>di</strong> fornitura, il fatto che essa sia <strong>di</strong>fferente in funzione<br />

del numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili determina prezzi <strong>di</strong>fferenti, a paritá <strong>di</strong> tempo <strong>di</strong><br />

connessione determinato, in virtú del numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili.<br />

Denotando con P (j, Ad) il pagamento totale da effettuare per j istanti <strong>di</strong><br />

allocazione ottenuti partecipando all’asta Ad abbiamo che:<br />

P (j, Ad) < P (j, Ad+1) per ogni j = {1, . . . , tmax} e d = {1, . . . , k − 1} .<br />

La curva <strong>di</strong> fornitura presentata nella definizione 10.1 ha, rispetto alla curva <strong>di</strong><br />

fornitura presentata nella sezione 6.2.3 a pagina 67, delle <strong>di</strong>fferenze algebriche<br />

derivanti dall’introduzione del fattore peso basato sul rapporto tra numero <strong>di</strong><br />

14 Poiché per come si é costruita la curva <strong>di</strong> fornitura parametrizzata il prezzo pagato per una<br />

stessa durata <strong>di</strong> allocazione é minore se d ′<br />

< d.<br />

123


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

<strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili e numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> totali. In particolare, il fattore peso é <strong>di</strong>mi-<br />

nuito <strong>di</strong> un’unitá al fine <strong>di</strong> rendere le curve <strong>di</strong> fornitura pressoché identiche nei<br />

valori iniziali, ed il fattore moltiplicativo introdotto all’esponente é tale, da non<br />

far crescere troppo velocemente le curve, rendendole troppo velocemente tendenti<br />

al prezzo massimo <strong>di</strong> allocazione per unitá <strong>di</strong> tempo. Le possibili mo<strong>di</strong>fiche alla<br />

prezzo<br />

55<br />

50<br />

45<br />

40<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

1 canale <strong>di</strong>sp.<br />

2 <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sp.<br />

3 <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sp.<br />

4 <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sp.<br />

5 <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sp.<br />

6 <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sp.<br />

7 <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sp.<br />

5<br />

0 5 10 15<br />

tempo<br />

20 25 30<br />

Figura 10.1: Curve <strong>di</strong> fornitura in funzione dei <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili.<br />

Curve costruite per Tmax = 30, p = 5 , φ = 50 e k = 7<br />

curva <strong>di</strong> fornitura presentata nella sezione 6.2.3 sono tante, e possono variare in<br />

funzione <strong>degli</strong> obiettivi che l’AP vuole perseguire, che possono considerarsi:<br />

• valori iniziali della curva <strong>di</strong> fornitura sono pressocché identici ed in<strong>di</strong>pen-<br />

124


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

denti dal numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili,<br />

• nei valori finali della curva <strong>di</strong> fornitura (avvicinandoci a Tmax), le <strong>di</strong>fferen-<br />

ze tra le varie curve <strong>di</strong>vengono sostanziali in maniera tale che un agente<br />

cui viene allocato un canale, quando ve ne sono pochi <strong>di</strong>sponibili, non lo<br />

monopolizzi rendendo impossibile agli altri agenti interessati l’utilizzo del<br />

servizio,<br />

• l’andamento delle curve é pressoché identico e sono tutte crescenti.<br />

La figura 10.1 illustra in maniera chiara le proprietá delle k curve <strong>di</strong> fornitura<br />

descritte precedentemente.<br />

10.2.2 Analisi e considerazioni<br />

Poiché si suppone che si possa ritardare il momento in cui sottomette la propria<br />

offerta, nel caso peggiore, ogni agente attende fino a quando tutti i <strong>canali</strong> sono<br />

liberi prima <strong>di</strong> sottomettere la propria offerta. In maniera analoga, il caso peggio-<br />

re puó considerarsi quello in cui le offerte, arrivano sempre quando tutti i <strong>canali</strong><br />

sono liberi, e, quin<strong>di</strong>, la competitivitá é identica a quella precedente in cui non si<br />

definiva una relazione tra curva <strong>di</strong> fornitura e numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili.<br />

Da ció che si é affermato finora, é semplice evincere che se si suppone che gli<br />

agenti possano osservare le allocazioni effettuate essi possono ritardare il tempo<br />

in cui effettuano la loro offerta al fine <strong>di</strong> pagar meno.<br />

Teorema 10.5. La strategia descritta ha come effetto collaterale, il generare negli<br />

agenti il possibile atteggiamento <strong>di</strong> ritardare il tempo in cui effettuare la propria<br />

offerta al fine <strong>di</strong> pagar meno per uno stesso tempo <strong>di</strong> allocazione del canale.<br />

Il side effect <strong>di</strong> questo possibile comportamento determina, nel caso peggiore,<br />

125


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

un numero me<strong>di</strong>o <strong>di</strong> <strong>canali</strong> occupati molto basso, ed un conseguente sfruttamento<br />

della banda totale <strong>di</strong>sponibile molto debole.<br />

Ma un’agente puó essere realmente interessato a ritardare la sua offerta al fine<br />

<strong>di</strong> pagar meno?<br />

Nell’impostazione presentata un’agente osservando i pagamenti effettuati da-<br />

gli altri e le richieste che arrivano puó rendersi conto dell’andamento delle allo-<br />

cazioni e determinare, il tempo successivo in cui il numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> <strong>di</strong>sponibili<br />

sia maggiore; cosí ritardando la sua offerta puó vedersi presentare una curva <strong>di</strong><br />

fornitura che determini prezzi piú bassi. Ció nonostante, un tale comportamento<br />

non necessariamente determina una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> profitto, poiché essendo la fornitu-<br />

ra del servizio <strong>Wi</strong>-Fi solo collaterale all’attivitá <strong>di</strong> ristorazione primaria del bar,<br />

una maggior permanenza <strong>degli</strong> agenti nel locale comporta, in probabilitá, una<br />

crescita dei profitti derivanti dalla ristorazione, attivitá primaria <strong>di</strong> Starbucks<br />

(analogamente per altre tipologie <strong>di</strong> attivitá commerciali).<br />

10.3 Banda Infinitamente Frazionabile<br />

Il modello utilizzato nelle soluzioni proposte finora prevede che le quantitá tempo<br />

e banda siano <strong>di</strong>screte e non continue. Nonostante si sia giá affermato che una tale<br />

astrazione non é limitativa, essa é comunque un’astrazione, per cui, nel tentativo<br />

<strong>di</strong> aderire ad un modello pienamente rispondente alle specifiche del problema<br />

cercheremo soluzioni in tali quantitá sono considerate continue.<br />

10.3.1 Estensioni del modello e della soluzione<br />

La capacitá trasmissiva dell’AP non é piú sud<strong>di</strong>visa in <strong>canali</strong> ma in ampiezza <strong>di</strong><br />

banda totale (del tipo 10 Mbit/sec), ed il tempo non é considerato una quantitá<br />

126


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

<strong>di</strong>screta ma continua (possiamo ottenere un’allocazione per 2,32 minuti). Conti-<br />

nueremo a supporre che l’AP definisca il massimo tempo <strong>di</strong> connessione (sempre<br />

denotato con Tmax) e un pagamento minimo e massimo per unitá <strong>di</strong> tempo (de-<br />

notati rispettivamente con p e p).<br />

Inoltre, denoteremo con Q la quantitá totale <strong>di</strong> banda messa a <strong>di</strong>sposizione (che<br />

normalizzeremo ad 1), con τ = [1, Q] il range delle possibili quantitá <strong>di</strong> banda per<br />

cui si puó offrire, e, con T = [1, Tmax] il range delle possibili durate d’allocazione.<br />

Quin<strong>di</strong> il vettore bi sará costituito da elementi della forma bi : τ x T → R+ ∪{0}.<br />

Tenteremo <strong>di</strong> progettare un’asta per un modello siffatto e valutaremo le va-<br />

riazioni indotte da tale trasformazione dal punto <strong>di</strong> vista della competitivitá e<br />

della realizzabilitá. Piú in generale, trasformeremo la teoria presentata nel capi-<br />

tolo 6 [LN00] per aste online con curve <strong>di</strong> fornitura e d’offerta in piú parametri.<br />

Analogamente a quanto avveniva nel caso a singolo parametro ogni offerente<br />

ha una valutazione personale delle quantitá ricevute (viste, quin<strong>di</strong>, come coppie<br />

) e l’asta deve decidere per ogni offerente quanta banda allocargli<br />

e per quanto tempo.<br />

Se tentassimo <strong>di</strong> progettare due aste, una per la determinazione della quantitá<br />

<strong>di</strong> banda e l’altra per il tempo <strong>di</strong> connessione, otterremo risultati necessariamente<br />

non competitivi poiché separeremmo la determinazione <strong>di</strong> due parametri che si<br />

influenzano a vicenda. Per tale motivo tralasceremo tale impostazione e adottere-<br />

mo un’approccio in cui la determinazione si basa su una me<strong>di</strong>azione su entrambi<br />

i parametri.<br />

Analogamente alle soluzioni giá presentate, ogni agente puó definirsi in compe-<br />

tizione esclusivamente con se stesso e con il meccanismo per la determinazione<br />

dell’allocazione del bene e del suo relativo pagamento.<br />

127


La banda<br />

CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Il bene messo all’asta puó considerarsi come una qualche frazione della quantitá<br />

totale <strong>di</strong> banda Q = 1, supponendo che essa sia infinitamente frazionabile tra i<br />

vari agenti. Il tempo <strong>di</strong> allocazione, sará considerato come collaterale alla quan-<br />

titá <strong>di</strong> banda in quanto ogni agente riceve la banda per una determinata quantitá<br />

<strong>di</strong> tempo ed effettua un pagamento in virtú <strong>di</strong> entrambe le quantitá.<br />

Valutazioni dei giocatori<br />

Ogni agente avrá un propria funzione <strong>di</strong> valutazione marginale denotata con<br />

vi : τ x T → R+ ∪ {0} che rappresenta il pagamento ad<strong>di</strong>zionale che l’agente<br />

é <strong>di</strong>sposto ad effettuare per un unitá in piú dei beni che gli vengono allocati.<br />

Per cui, la valutazione totale dell’agente i, per una quantitá <strong>di</strong> banda pari a q ′<br />

,<br />

allocatagli per un tempo pari a t ′<br />

, é t ′ ′<br />

q<br />

q=1 vi(q, t) dq dt.<br />

t=1<br />

Analogamente a quanto fatto nel caso a singolo parametro supporremo, senza<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> generalitá, che le singole valutazioni marginali del singolo parametro<br />

siano non crescenti, i.e., vi(q + 1, t) ≤ vi(q, t) e vi(q, t + 1) ≤ vi(q, t) 15 . Se<br />

il pagamento totale dell’agente i per un’allocazione (qi, ti) é Pi, la sua utilitá<br />

é data, in maniera analoga a quanto definito nella sezione 6.1.1 a pagina 53,<br />

da Ui(qi, ti, Pi) = ti<br />

t=1<br />

qi<br />

q=1 vi(q, t) dq dt − Pi, e, come in ogni asta che si rispetti,<br />

obiettivo <strong>di</strong> ogni agente é massimizzare la sua personale utilitá 16 .<br />

15 Per il particolare problema che stiamo analizzando, tale assunzione é pienamente lecita,<br />

poiché gli agenti che arrivano al bar hanno come interesse collaterale la connessione <strong>Wi</strong>-Fi, per<br />

cui essi non la usano per lavoro, ma per poche cose necessarie che possono esser fatte in un bar<br />

come leggere le e-mail o il giornale. Inoltre, é ovvio che a paritá <strong>di</strong> banda siamo piú interessati<br />

ai primi minuti che non hai successivi, mentre a paritá <strong>di</strong> tempo siamo interessati piú alla<br />

quantitá <strong>di</strong> banda minima che non a quella in piú. Si ricor<strong>di</strong> che le funzioni <strong>di</strong> valutazione sono<br />

marginali, quin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>cano quanto si é <strong>di</strong>sposti a pagare per un’unitá in piú <strong>di</strong> prodotto.<br />

16 Ricor<strong>di</strong>amo, inoltre, che la strategia presenta nel capitolo 6, meglio curata in [LN00], che<br />

128


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Strategie dei giocatori<br />

Ogni giocatore i ad un tempo t i apprende la sua valutazione, che determina il suo<br />

interesse al gioco ed effettua un’offerta in quello stesso istante 17 . Poiché siamo<br />

interessati a meccanismi a rivelazione <strong>di</strong>retta, il giocatore <strong>di</strong>chiara la sua funzione<br />

<strong>di</strong> valutazione marginale. Per cui, l’offerta é una qualche funzione, marginalmente<br />

non crescente, bi(q, t) della forma bi : [1, . . . , Q] x [1, . . . , Tmax] → R+ ∪ {0}.<br />

Poiché gli agenti sono egoisti e razionali, essi potrebbero mentire se ció gli<br />

comportasse un maggior guadagno, ed il meccanismo d’asta dev’essere tala da<br />

indurre gli agenti a <strong>di</strong>chiarare le loro reali valutazioni. Inoltre, il gioco é tale<br />

da non terminare, poiché, nonostante per un determinato lasso <strong>di</strong> tempo tutta<br />

la banda puó essere occupata, e quin<strong>di</strong> non allocabile ad un eventuale altro ri-<br />

chiedente, essa, trascorsi al piú Tmax istanti <strong>di</strong> tempo, ritornerá completamente<br />

<strong>di</strong>sponibile e pronta ad essere allocata nuovamente. Le richieste giunte quando<br />

tutta la banda é occupata non vengono considerate dal meccanismo, e gli agen-<br />

ti che le hanno sottomesse, devono ripresentarle in un tempo successivo, in cui<br />

qualche canale é <strong>di</strong>sponibile, se vogliono ottenere l’allocazione <strong>di</strong> una qualche<br />

quantitá <strong>di</strong> banda. Siamo, quin<strong>di</strong>, interessati ad un’asta che sia truthful, nella<br />

quale ogni agente abbia come strategia dominante quella <strong>di</strong> <strong>di</strong>chiarare la sua<br />

reale valutazione.<br />

stiamo seguendo, é una delle poche a considerare anche la massimizzazione del benessere sociale<br />

<strong>degli</strong> agenti.<br />

17 Successivamente, <strong>di</strong>mostreremo che quest’approccio é del tutto equivalente a quello presen-<br />

tato nel capitolo 6, e poiché tra le estensioni <strong>di</strong> quel modello c’é la possibilitá <strong>di</strong> ritardare le<br />

<strong>di</strong>chiarazioni, senza per questo riuscir ad ottenere un maggior utile, otterremo un’altra asta in<br />

cui l’agente non ha convenienza ad attendere per effettuare la sua offerta.<br />

129


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

10.3.2 Curve <strong>di</strong> fornitura per Aste <strong>On</strong>line in due parame-<br />

tri<br />

Definiamo la curva <strong>di</strong> fornitura per due parametri allo stesso modo <strong>di</strong> quanto<br />

fatto nella sezione 6.1.2 a pagina 55 per un singolo parametro.<br />

Definizione 10.2 (Curva <strong>di</strong> fornitura in due parametri). Un’asta online<br />

é detta ”basata su curve <strong>di</strong> fornitura nei parametri q, t” se prima <strong>di</strong> ricevere<br />

l’i-esima offerta viene fissata una qualche funzione (curva <strong>di</strong> fornitura) pi(q, t)<br />

basata sulle precedenti offerte, e tale che,<br />

1. Le quantitá q ′<br />

, t ′<br />

allocate all’offerente i massimizzano la quantitá t ′<br />

pi(q, t)) dq dt (i.e. l’utilitá dell’offerente)<br />

2. Il prezzo pagato dall’agente i é t ′<br />

t=1<br />

q ′<br />

q=1 pi(q, t)dq dt<br />

t=1<br />

q ′<br />

q=1 (bi(q, t)−<br />

La generalizzazione al caso <strong>di</strong> curve <strong>di</strong> fornitura in piú <strong>di</strong> due parametri é<br />

ovvia, e l’analisi che illustreremo puó essere semplicemente adattata al caso <strong>di</strong><br />

curve <strong>di</strong> fornitura in piú <strong>di</strong> due parametri. La forma piú semplice <strong>di</strong> curva <strong>di</strong><br />

fornitura in due parametri é quella in cui le funzioni marginali associate a tale<br />

curva 18 sono non decrescenti. La figura 10.2 illustra una curva <strong>di</strong> fornitura in due<br />

parametri con funzioni marginali non decrescenti.<br />

Teorema 10.6. Un’Asta <strong>On</strong>line é compatibile agli incentivi se e solo se é basata<br />

su curve <strong>di</strong> fornitura.<br />

Dimostrazione. In base al teorema 2.1 a pagina 22 si é determinato che qua-<br />

lunque asta deterministica in<strong>di</strong>pendente dall’offerta é truthful. Adottando una<br />

18 Il termine curva si utilizza in modo improprio, poiché, nel caso <strong>di</strong> funzioni in piú <strong>di</strong> due pa-<br />

rametri si generano piani e non curve. Nonostante ció, per mantenere leggera la nomenclatura,<br />

continueremo ad utilizzare il termine ”curva”.<br />

130


prezzo<br />

CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

0<br />

0.25<br />

0.25<br />

tempo<br />

0.5 0.75 1<br />

0.5 0.75 1<br />

0.5<br />

banda<br />

0.75<br />

Figura 10.2: Curva <strong>di</strong> fornitura in due parametri.<br />

Si noti la normalizzazione all’intervallo [0, 1] per banda e tempo.<br />

metodologia equivalente a quella utilizzata per <strong>di</strong>mostrare il teorema 6.1 <strong>di</strong> pagi-<br />

na 57, é banale ridurre l’asta basata su curve <strong>di</strong> fornitura in un’asta in<strong>di</strong>pendente<br />

dall’offerta. Infatti, con l’utilizzo delle curve <strong>di</strong> fornitura, in<strong>di</strong>pendentemente dal<br />

numero <strong>di</strong> parametri su cui si basano, la determinazione del prezzo é in<strong>di</strong>penden-<br />

te dall’offerta, in quanto esso <strong>di</strong>pende esclusivamente dalla curva <strong>di</strong> fornitura, e<br />

la funzione d’offerta non influenza il prezzo, ma solo l’ammontare <strong>di</strong> tempo per<br />

cui il canale viene allocato all’agente i-esimo 19 . Quin<strong>di</strong>, il pagamento é necessa-<br />

riamente in<strong>di</strong>pendente dall’offerta, e l’asta, in virtú del giá citato teorema 2.1, é<br />

truthful, da cui segue.<br />

Con due parametri l’intersezione tra curva <strong>di</strong> fornitura e curva dell’offerta non<br />

determina un singolo punto 20 , ma é il risultato dell’intersezione tra due piani. Ipo-<br />

19 E quin<strong>di</strong>, in realtá influenza in maniera collaterale anche il pagamento totale che dev’essere<br />

effettuato.<br />

20 Si ricor<strong>di</strong> che con due parametri si lavora in R 3 .<br />

131<br />

1


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

tizzando, curve <strong>di</strong> fornitura con le marginali crescenti, e, curve d’offerta con le<br />

marginali decrescenti l’intersezione definirá un’insieme <strong>di</strong> punti che sod<strong>di</strong>sfano il<br />

vincolo b(q, t) = p(q, t). La figura 10.3 mostra un particolare dell’intersezione tra<br />

prezzo<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

0<br />

10<br />

0<br />

0.25<br />

0.25<br />

tempo<br />

0.5<br />

0.5<br />

banda<br />

0.75<br />

1<br />

0.75<br />

Figura 10.3: Un esempio d’asta basata su curve in due parametri.<br />

Si noti come l’intersezione tra le curve definisce un insieme <strong>di</strong> soluzioni.<br />

curva <strong>di</strong> fornitura e d’offerta da cui si evince che l’insieme <strong>di</strong> punti d’intersezio-<br />

ne {(q 1 i , t 1 i ), . . . , (q n i , t n i )} determina un insieme <strong>di</strong> possibili allocazioni. Poiché il<br />

numero <strong>di</strong> soluzioni d’allocazione non é unico compito del meccanismo é anche<br />

quello <strong>di</strong> scegliere una soluzione tra quelle possibili, ma tale scelta non influenza<br />

la truthfulness dell’asta. Il numero <strong>di</strong> possibili mo<strong>di</strong> per scegliere un’elemento da<br />

un insieme é infinito e qualunque scelta é ugualmente valida, inoltre, a maggior<br />

132<br />

1


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

riprova <strong>di</strong> tale con<strong>di</strong>zione si noti dalla figura 10.4 che tutte le possibili allocazio-<br />

ni valide determinano lo stesso prezzo <strong>di</strong> allocazione, confermando ancor <strong>di</strong> piú<br />

l’equivalenza tra le varie scelte.<br />

La scelta della coppia (q ′<br />

i, t ′<br />

i), allocazione dell’agente i-esimo, puó essere fatta<br />

in <strong>di</strong>versi mo<strong>di</strong>:<br />

prezzo<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

banda<br />

0 0.25 0.5 0.75 1<br />

1<br />

0.75<br />

0.5<br />

tempo<br />

0.25<br />

Figura 10.4: Particolare dell’intersezione tra curva <strong>di</strong> fornitura e d’offerta in due<br />

parametri.<br />

L’insieme dei punti d’intersezione determinano tutti lo stesso prezzo.<br />

• casualmente,<br />

• con una <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá non uniforme, che assegna probabilitá<br />

piú alta alle allocazione con quantitá <strong>di</strong> banda piccola,<br />

• con una <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> probabilitá non uniforme, che assegna probabilitá<br />

piú alta alle allocazioni con tempi bassi,<br />

133<br />

0


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

• me<strong>di</strong>ando tra tempo <strong>di</strong> allocazione e quantitá <strong>di</strong> banda.<br />

10.3.3 Curva <strong>di</strong> fornitura globale e competitivitá<br />

La trattazione del capitolo 6 ha definito la possibilitá <strong>di</strong> utilizzare curve <strong>di</strong> for-<br />

nitura globali come tecnica <strong>di</strong> gestione delle allocazioni successive, utile ma non<br />

necessaria per una corretta gestione <strong>di</strong> tali curve. Ai fini della risoluzione del<br />

nostro problema, invece, é necessario definire una curva <strong>di</strong> fornitura che sia glo-<br />

bale in un unico parametro (la quantitá <strong>di</strong> banda), ed in maniera tale da rendere<br />

in<strong>di</strong>sponibile la banda attualmente allocata. Inoltre, al termine <strong>di</strong> un’allocazione<br />

deve permettere la gestione della riacquisizione della banda nella quantitá <strong>di</strong>spo-<br />

nibile.<br />

É necessaria, quin<strong>di</strong>, una funzione globale piú complessa <strong>di</strong> quella della<br />

definizione 6.2 a pagina 60.<br />

Definizione 10.3 (Curva <strong>di</strong> fornitura globale per l’allocazione della ban-<br />

da <strong>Wi</strong>-Fi). La curva <strong>di</strong> fornitura globale per il nostro problema sará tale che<br />

pi(q, t) = p(q + i−1<br />

j=1 qj, t) dove qj in<strong>di</strong>ca la quantitá allocata al j-esimo offerente,<br />

e quando il suo tempo <strong>di</strong> allocazione termina si pone qj = 0, considerando la<br />

ritornata <strong>di</strong>sponibilitá della quantitá <strong>di</strong> banda precedentemente allocata.<br />

Dal punto <strong>di</strong> vista computazionale tener traccia <strong>di</strong> tutte le allocazioni effet-<br />

tuate dai vari agenti, in un’impostazione online, come per il nostro problema,<br />

é particolarmente esoso, per cui nella realtá la valutazione della curva <strong>di</strong> soffe-<br />

renza avviene attraverso l’utilizzo <strong>di</strong> variabili <strong>di</strong> supporto, e.g., una variabile che<br />

mantenga l’insieme <strong>di</strong> allocazioni <strong>di</strong> banda attuali 21 . Ovviamente, é lecito, senza<br />

21 Definiamo A, una variabile che mantiene l’insieme <strong>di</strong> allocazioni <strong>di</strong> banda attuali. Quando<br />

ad un’agente viene allocata una certa quantitá <strong>di</strong> banda, tale allocazione viene inserita in A,<br />

e quando tale allocazione termina tale quantitá viene eliminata dall’insieme A. La curva <strong>di</strong><br />

fornitura, quin<strong>di</strong>, puó essere computata come p(q, t) = p(q + <br />

j∈A qj, t). Ovviamente esistono<br />

134


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> generalitá, normalizzare la quantitá <strong>di</strong> banda ed il tempo <strong>di</strong> connessio-<br />

ne ad 1 e, porre Q = 1 e T = 1. Considerando c essere la soluzione dell’equazione<br />

presentata nella sezione 6.1 a pagina 62:<br />

(p/p) − 1<br />

c = ln<br />

c − 1<br />

approssimabile a c = Θ(ln(p/p)), possiamo costruire la relativa curva <strong>di</strong> fornitura<br />

globale.<br />

Definizione 10.4 (Aste Competitive <strong>On</strong>line in due parametri). Definiamo<br />

la curva <strong>di</strong> fornitura competitiva in due parametri come:<br />

p(q, t) = p(1 + (c − 1)e q+t<br />

2 c ). (10.1)<br />

L’Asta <strong>On</strong>line Competitiva ha la curva <strong>di</strong> fornitura competitiva in due para-<br />

metri come curva <strong>di</strong> fornitura globale.<br />

Teorema 10.7. L’asta online competitiva é c-competitiva rispetto al profitto e<br />

all’efficienza sociale 22 , dove c é la soluzione dell’equazione 10.1.<br />

Dimostrazione. Ci ridurremo a mostrare che la curva <strong>di</strong> fornitura in due para-<br />

metri globale presentata nella definizione 10.4 é riducibile alla curva <strong>di</strong> fornitura<br />

competitiva presentata nella definizione 6.5 a pagina 62. Attraverso una semplice<br />

ridenominazione <strong>di</strong> variabili si puó porre x = q+t<br />

2 ottenendo<br />

p(x) = p(1 + (c − 1)e xc )<br />

che non é nient’altro che la curva <strong>di</strong> fornitura competitiva, presentata nella defini-<br />

zione 6.5 con x = [0, 1]. Quin<strong>di</strong>, possiamo considerare gli equivalenti teoremi per<br />

molte altre tecniche <strong>di</strong> gestione delle allocazioni che influenzano la curva <strong>di</strong> fornitura, e quella<br />

presentata é solo un esempio.<br />

22 Il benchmark <strong>di</strong> riferimento offline é l’asta <strong>di</strong> Vickrey.<br />

135


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

curve <strong>di</strong> fornitura in un solo parametro. Il teorema 6.2 a pagina 63 é la versione<br />

per curve <strong>di</strong> fornitura in un parametro del teorema che vogliamo <strong>di</strong>mostrare, e,<br />

tramite la ridenominazione <strong>di</strong> variabili presentata segue il medesimo risultato nel<br />

caso <strong>di</strong> curve <strong>di</strong> fornitura in due parametri.<br />

10.4 k Beni Digitali<br />

Proviamo ad adottare, per la risoluzione del nostro problema, la tecnica presen-<br />

tata nel capitolo 7 a pagina 70, considerando la banda come un bene <strong>di</strong>gitale. In<br />

una tale impostazione possiamo definire k aste, una per ogni canale con il compi-<br />

to <strong>di</strong> gestirne il relativo tempo <strong>di</strong> allocazione. Il tempo, quin<strong>di</strong>, viene considerato<br />

una quantitá illimitata (ossia, come bene <strong>di</strong>gitale). Le tecniche illustratate nel<br />

capitolo 7, realizzano strategie per le quali il pagamento effettuato dall’agente<br />

i-esimo é determinato casualmente e se esso ha effettuato un offerta piú alta del<br />

valore casuale determinato vince, altrimenti perde. Poiché l’agente concorre solo<br />

con se stesso per l’allocazione del canale, si nota banalmente che una tale strate-<br />

gia non é molto efficiente, in quanto il meccanismo non puó risolvere il problema<br />

dell’allocazione richiedendo all’agente <strong>di</strong> effettuare una sequenza <strong>di</strong> offerte e sce-<br />

glierne una tra esse. Nell’impostazione a beni <strong>di</strong>gitali, infatti, si suppone che ogni<br />

richiesta sia, almeno potenzialmente, sod<strong>di</strong>sfacibile e, quin<strong>di</strong>, con una procedura<br />

del genere si correrebbe il rischio <strong>di</strong> scegliere le offerte <strong>di</strong> un’agente piú <strong>di</strong> una<br />

volta allocando il canale all’agente i-esimo per un tempo indeterminato. Inoltre,<br />

dal teorema 7.2 a pagina 75, sappiamo che per beni <strong>di</strong>gitali qualunque strategia<br />

deterministica non é competitiva e, quin<strong>di</strong>, l’unica tecnica possibile risiede nello<br />

sviluppo <strong>di</strong> meccanismi randomizzati, in cui, l’allocazione e non il pagamento<br />

siano determinati dal fattore casuale, che per il particolare problema che stiamo<br />

affrontando possono determinare allocazioni pericolose. Inoltre, tali aste sono<br />

136


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

truthful 23 ma tali aste, a <strong>di</strong>fferenza delle soluzioni proposte nelle sezioni prece-<br />

denti 24 non si pongono l’obiettivo <strong>di</strong> massimizzare l’efficienza sociale, e poiché<br />

nel nostro problema, il servizio <strong>di</strong> connessione é secondario rispetto all’attivitá<br />

aziendale primaria, e, si desidera che gli agenti abbiano una qualche forma <strong>di</strong><br />

vantaggio dall’ottenere il servizio desiderato. Quin<strong>di</strong>, l’utilizzo dei meccanismi<br />

orientati ai beni in fornitura illimitata, detti beni <strong>di</strong>gitali, non sono applicabili ai<br />

nostri fini, poiché nonostante il tempo sia un bene in fornitura illimitata, la sua<br />

allocazione ad un utente e la relativa in<strong>di</strong>sponibilitá per quell’intervallo <strong>di</strong> tempo<br />

determina l’impossibilitá <strong>di</strong> allocare quello stesso canale ad un altro agente per<br />

quel tempo, considerazione impraticabile nello sviluppo <strong>di</strong> meccanismi per ”beni<br />

<strong>di</strong>gitali” propriamente detti.<br />

10.5 Asta <strong>di</strong> Vickrey<br />

Analizziamo, ora, un eventuale utilizzo dell’asta <strong>di</strong> Vickrey per la risoluzione del<br />

nostro problema.<br />

I meccanismi VCG, e la relativa asta <strong>di</strong> Vickrey su essi basata, richiedono,<br />

per il modo in cui lavorano una gestione offline delle richieste, poiché prendono le<br />

decisioni <strong>di</strong> allocazione esclusivamente sulla conoscenza della sequenza <strong>di</strong> offerte<br />

<strong>di</strong> tutti gli agenti che intendono partecipare l’asta. Quin<strong>di</strong>, in un’impostazione<br />

online in cui le offerte arrivano una per volta, ed il meccanismo deve prendere de-<br />

cisioni nel momento stesso in cui arriva la singola offerta il meccanismo dovrebbe<br />

prendere decisioni senza la conoscenza delle offerte che si riceveranno successiva-<br />

23 In generale qualunque meccanismo fissi casualmente l’allocazione o il pagamento del bene<br />

é, da banali considerazioni, truthful poiché in virtú del valore casuale scelto l’unica strategia<br />

<strong>degli</strong> offerenti che ne massimizzi il profitto é <strong>di</strong>chiarare le loro reali valutazioni.<br />

24 Sviluppate a partire dalla teoria esposta nel capitolo 6, che puó essere approfon<strong>di</strong>ta in<br />

[LN00].<br />

137


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

mente. Inoltre, per la ven<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> k beni (i <strong>canali</strong> da allocare agli agenti) l’asta <strong>di</strong><br />

Vickrey non ha un buon rapporto <strong>di</strong> competitivitá, come mostrato nella sezione<br />

4.2 a pagina 37, non si puó neanche immaginare <strong>di</strong> progettare un’asta Vickrey-like<br />

che abbia un buon rapporto <strong>di</strong> competitivitá nel caso online. Quin<strong>di</strong>, l’asta <strong>di</strong><br />

Vickrey é poco utile nel tentativo <strong>di</strong> risolvere il problema che stiamo analizzando.<br />

10.6 Riduzione ad un problema <strong>di</strong> approssima-<br />

zione<br />

Nel capitolo 8 a pagina 84 si é introdotta una nuova teoria per la progettazione<br />

<strong>di</strong> meccanismi truthful. Tale teoria, costruisce un meccanismo truthful partendo<br />

dall’algoritmo approssimato per la variante a valori pubblici del problema che si<br />

vuole risolvere.<br />

Nell’esposizione <strong>di</strong> tale teoria si é esposto un esempio <strong>di</strong> applicazione <strong>di</strong> tale<br />

tecnica. In particolare, nella sezione 8.2 a pagina 87 si é esposta la conversione<br />

della progettazione <strong>di</strong> un’asta a offerte singole nella progettazione <strong>di</strong> un’algoritmo<br />

per il problema <strong>di</strong> ottimizzazione conosciuto come ”call admission”. Gli algori-<br />

tmi <strong>di</strong> ”call admission online” ricevono delle richieste in modalitá online, e, loro<br />

compito, é decidere prima dell’arrivo <strong>di</strong> una nuova richiesta se accettare quella<br />

precedente o meno. Ad ogni richiesta é associato un profitto positivo, e, l’obiet-<br />

tivo dell’algoritmo é accettare l’insieme <strong>di</strong> richieste che massimizzano il profitto<br />

nel rispetto della saturazione dei vincoli del problema. Il profitto associato ad<br />

ogni richiesta é ricevuto se e solo se la richiesta é sod<strong>di</strong>sfatta e l’obiettivo é quello<br />

<strong>di</strong> massimizzare il profitto.<br />

Il problema é considerato nella sua variante approssimata a valori pubblici,<br />

e rientra nella categoria dei problemi <strong>di</strong> ”call admission”, ed a tale teoria ci<br />

138


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

rifaremo nella costruzione <strong>di</strong> un algoritmo per la versione approssimata del nostro<br />

problema.<br />

Un buon algoritmo <strong>di</strong> ”call admission” per la prenotazione temporanea dei<br />

circuiti virtuali 25 é esposto in [AA93]. Usando idee simili alle loro, definiremo un<br />

algoritmo <strong>di</strong> approssimazione per il nostro problema e, successivamente, appli-<br />

cando l’algoritmo <strong>di</strong> riduzione 1 a pagina 89 genereremo un meccanismo online<br />

truthful.<br />

Definizione 10.5 (Problema <strong>di</strong> ottimizzazione associato all’allocazione<br />

dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi da Starburcks). Data una sequenza <strong>di</strong> richieste ”online”<br />

mirate all’allocazione <strong>di</strong> una certa quantitá <strong>di</strong> banda, e, tali che ogni richiesta<br />

accettata determina un profitto positivo, obiettivo dell’algoritmo é massimizzare<br />

tale profitto.<br />

10.6.1 Un buon algoritmo <strong>di</strong> call admission<br />

Molte tecniche utilizzate nella progettazione <strong>degli</strong> algoritmi <strong>di</strong> ”call admission”<br />

online prevedono una definizione dei pagamenti che risponda alle specifiche del<br />

nostro problema. Inoltre, molti <strong>di</strong> questi algoritmi non perseguono come obiettivo<br />

la massimizzazione <strong>di</strong> tale profitto ma perseguono obiettivi del tipo ”massimizza-<br />

zione dello sfruttamento della rete”, ” bilanciamento del carico”,. . .. L’algoritmo<br />

proposto in [AA93], brevemente illustrato precedentemente, é il miglior algoritmo<br />

<strong>di</strong> ”call admission” tra quelli che perseguono come obiettivo la massimizzazione<br />

del profitto derivante dai pagamenti associati alle richieste accettate 26 .<br />

25 A cui si riducono i problemi <strong>di</strong> ”call admission”.<br />

26 Tale algoritmo ha anche un’altra pecularietá che lo contrad<strong>di</strong>stingue; esso é uno dei pochi<br />

(e tra essi é quello con il miglior rapporto <strong>di</strong> competitivitá) per i quali l’allocazione della banda<br />

non viene realizzata come prenotazione permanente <strong>di</strong> circuiti virtuali, e si considera, quin<strong>di</strong>,<br />

che terminato il tempo <strong>di</strong> allocazione il canale torni <strong>di</strong>sponibile per essere allocato in seguito<br />

139


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Poiché l’algoritmo in [AA93] é ben rispondente alle specifiche del nostro pro-<br />

blema, lo analizzeremo in maggior dettaglio rispetto a quanto fatto precedente-<br />

mente.<br />

Descrizione formale del problema<br />

Data la rete G = (V, E, u), dove u : E → R+ denota la capacitá <strong>degli</strong> ar-<br />

chi, denoteremo con β1, . . . , βk l’insieme <strong>di</strong> richieste <strong>di</strong> connessione tali che βi =<br />

(si, ti, ri(τ), T s (i), T f (i), p(i)), e la singola richiesta <strong>di</strong> connessione in<strong>di</strong>ca con si il<br />

nodo sorgente, con ti il nodo destinazione, con ri(τ) il tasso <strong>di</strong> traffico (quantitá<br />

<strong>di</strong> banda che si vuole ottenere), con T s (i) e T f (i) il tempo iniziale e finale <strong>di</strong><br />

connessione e con p(i) il profitto, o per meglio <strong>di</strong>re il pagamento che l’agente<br />

i-esimo fa nel caso in cui la sua offerta venga accettata. Quando una richiesta βk<br />

é ricevuta, compito dell’algoritmo é, esclusivamente, quello <strong>di</strong> decidere se accet-<br />

tarla o meno. Tale algoritmo, denotando con Pk la path che connette il nodo sk<br />

al nodo tk per la k-esima richiesta, definisce carico relativo dell’arco e come:<br />

λe(τ, k) = <br />

e∈Pi, i


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Algoritmo ”Route or Block”<br />

L’algoritmo presentato in [AA93], al pari <strong>di</strong> altri algoritmi approssimati, richiede<br />

l’utilizzo <strong>di</strong> una specifica notazione e l’introduzione <strong>di</strong> vincoli sulla forma delle<br />

richieste:<br />

1. T (j) = T f (j) − T s (j) denoterá la ”durata” della connessione j-esima,<br />

mentre con T = max T (j) in<strong>di</strong>cheremo la massima durata <strong>di</strong> connessione.<br />

2. I pagamenti associati alle varie richieste sono proporzionali a quantitá <strong>di</strong><br />

banda e durata, per cui 1 ≤ 1<br />

n ·<br />

p(j)<br />

rj(τ)T (j)<br />

pagamento per unitá <strong>di</strong> tempo).<br />

≤ F (con F a denotare il massimo<br />

3. ri(τ), il ”tasso <strong>di</strong> traffico” richiesto dev’essere significativamente piú piccolo<br />

della capacitá del piú piccolo arco presente nella rete; tale limitazione é<br />

definita tramite l’introduzione <strong>di</strong> una quantitá µ 28 .<br />

L’algoritmo ”Route or Block” denota con ce, la misura <strong>di</strong> costo dell’arco e<br />

denominanato costo d’opportunitá in [AA93], computato in misura esponen-<br />

ziale rispetto al grado <strong>di</strong> saturazione dell’arco 29 . L’algoritmo computa la somma<br />

<strong>di</strong> tali costi per tutti gli archi nella path da sj a tj, me<strong>di</strong>andoli in base al tasso<br />

<strong>di</strong> traffico richiesto su ogni arco. Se esiste una path per cui tale costo totale<br />

28 Nello specifico, si definisce µ = 2nT F + 1 la limitazione descritta si ottiene tramite:<br />

∀j , ∀τ rj(τ) ≤ mine{u(e)}<br />

.<br />

log µ<br />

29 La valutazione esponenziale dei costi é stata introdotta in [AF93], <strong>di</strong>mostrando che gli algo-<br />

ritmi approssimati (orientati alla massimizzazione <strong>di</strong> una qualche quantitá) i cui costi ”soglia”<br />

sono computati con tale tecnica ottengono buoni rapporti <strong>di</strong> competitivitá. Di fatto, a segui-<br />

to <strong>di</strong> tale articolo buona parte <strong>degli</strong> algoritmi approssimati rientranti nelle specifiche citate,<br />

utilizzano tale modello <strong>di</strong> computazione dei costi.<br />

141


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Algoritmo 4 Algoritmo Route or Block<br />

∀τ , ∀e ∈ E : ce(τ, j) ← u(e)(µ λe(τ,j) − 1)<br />

if ∃ una path da s a t tale che r(τ)<br />

r u(e) · ce(τ, j) ≤ p then<br />

else<br />

accetta la richiesta, instradala e<br />

ricevi come pagamento p<br />

∀e ∈ P λe(τ, j + 1) ← λe(τ, j) + r(τ)<br />

u(e)<br />

rifiuta la richiesta e blocca la connessione<br />

end if<br />

é limitato superiormente dal pagamento ricevuto accettando βj, tale richiesta é<br />

”ammessa”; se una tale path non esiste, la richiesta é rifiutata.<br />

Analisi e punti critici dell’algoritmo<br />

Teorema 10.8. L’algoritmo 4 ”Route or Block”, non viola mai le limitazioni<br />

sulla capacitá <strong>degli</strong> archi, e, realizza un profitto che é almeno una frazione<br />

1<br />

2 log(2µ)<br />

del profitto realizzato dall’algoritmo offline ottimo. Il rapporto <strong>di</strong> competitivitá<br />

ottenuto é ottimo, ossia, nessun algoritmo online ne puó realizzare uno migliore.<br />

Questo risultato, molto forte, deriva da una serie <strong>di</strong> risultati generali relativi<br />

all’admission control online mostrati in [AA93].<br />

L’algoritmo proposto, comunque, non é immune da critiche, derivanti dai<br />

vincoli introdotti, e, dalla particolare computazione dei costi utilizzata.<br />

L’algoritmo proposto in [AA93] suppone che le offerte siano proporzionali a<br />

quantitá <strong>di</strong> banda e tempo, equivalentemente a quanto ipotizzato nelle soluzioni<br />

142


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

precedentemente esposte per il problema che stiamo analizzando 30 , ma che per<br />

altri particolari problemi puó <strong>di</strong>venire fortemente limitativo.<br />

L’insieme <strong>di</strong> path che collegano si a ti nella rete G, sono in<strong>di</strong>viduate tramite<br />

un algoritmo utilizzato da ”black box”, e, supposto, realizzare tale computazio-<br />

ne in un tempo trascurabile. Tale utilizzo dell’algoritmo <strong>di</strong> ricerca delle path,<br />

determina la <strong>di</strong>fferenza tra problemi <strong>di</strong> ”control admission”, in cui gli algoritmi<br />

proposti devono realizzare tutte le computazioni necessarie alla risoluzione del<br />

problema (nel nostro caso l’in<strong>di</strong>viduazione delle path), e, quelli <strong>di</strong> ”call admis-<br />

sion” in cui, si utilizzano altri algoritmi che fungono da ”black box”, e l’algoritmo<br />

progettato determina, unicamente, se accettare o meno le richieste, anche in virtú<br />

dell’output <strong>di</strong> tale algoritmo.<br />

É importante notare, inoltre, che l’algoritmo espo-<br />

sto sod<strong>di</strong>sfa la proprietá <strong>di</strong> nicess, dalla definizione 8.1 a pagina 89, e nonostante<br />

avessimo la possibilitá <strong>di</strong> trasformare tale algoritmo al fine <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfare tale pro-<br />

prietá, é, comunque, auspicabile che una tale trasformazione, sempre possibile,<br />

non sia richiesta. Quin<strong>di</strong>, l’algoritmo esposto, consente <strong>di</strong>rettamente <strong>di</strong> essere<br />

utilizzato all’interno dell’algoritmo 1, <strong>di</strong> wrapping, presentato a pagina 89 per la<br />

generazione del relativo meccanismo truthful online.<br />

10.6.2 ”Call Admission” per l’allocazione dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi<br />

L’algoritmo per la risoluzione del problema <strong>di</strong> ottimizzazione online, associato al<br />

problema che siamo interessati a risolvere, rientra nella categoria <strong>degli</strong> algoritmi<br />

<strong>di</strong> ”call control”, poiché, non abbiamo necessitá <strong>di</strong> effettuare routing o altre<br />

operazioni ad<strong>di</strong>zionali, ma il compito dell’algoritmo é, esclusivamente, decidere<br />

se accettare una richiesta o meno.<br />

30 Infatti, il supporre offerte marginali non crescenti, implica, comunque, che per unitá succes-<br />

sive del bene si vuole spender sempre meno e non che le offerte non siano proporzionali rispetto<br />

alle quantitá allocata.<br />

143


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Possiamo considerare, nell’ottica dell’algoritmo presentato nella sezione pre-<br />

cedente, che la particolare rete G = (V, E) su cui vogliamo effettuare ”admission<br />

control” é tale che |V | = 2 e |E| = 1.<br />

Definiremo due strategie, a seconda che si supponga che la quantitá totale<br />

<strong>di</strong> banda sia sud<strong>di</strong>visa in k <strong>di</strong> <strong>canali</strong> identici (modellazione <strong>di</strong>screta), o che ogni<br />

richiesta possa specificare la quantitá <strong>di</strong> banda, tasso <strong>di</strong> traffico, a cui é interessata<br />

(modellazione continua).<br />

L’algoritmo 4 puó essere adattato al nostro problema, sia nel modello <strong>di</strong>screto<br />

che in quello continuo.<br />

Algoritmo 5 Algoritmo Call Admission continuo<br />

λ(τ, j) = ri(τ)<br />

i


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Il ”costo soglia” per la richiesta βi, é computato come prodotto tra ri(τ) e<br />

costo d’opportunitá (calcolato in funzione del carico relativo presente sull’arco<br />

virtuale). Nel seguito in<strong>di</strong>cheremo con q la quantitá <strong>di</strong> banda totale messa a<br />

<strong>di</strong>sposizione dall’AP. Per alleggerire la notazione, tutti gli algoritmi che presen-<br />

teremo in<strong>di</strong>cheranno con F , non il massimo pagamento per unitá <strong>di</strong> tempo, ma<br />

il massimo pagamento totale possibile 32 . L’algoritmo 6 é una specializzazione<br />

Algoritmo 6 Algoritmo Call Admission <strong>di</strong>screto<br />

λ = x<br />

k<br />

λ+T −1 c = F<br />

if p ≥ c then<br />

else<br />

accetta la richiesta, alloca un canale all’agente e computa λ = λ + 1<br />

k<br />

rifiuta la richiesta e blocca la connessione<br />

end if<br />

dell’algoritmo 4 per il caso in cui le richieste siano orientate all’allocazione <strong>di</strong> una<br />

fissata frazione della quantitá <strong>di</strong> banda totale e, quin<strong>di</strong>, suppone che le richie-<br />

ste siano nella forma βi = (T s (i), T f (i), p(i)) 33 . Ovviamente, in un’impostazione<br />

<strong>di</strong>screta le richieste non forniscono il parametro relativo al ”tasso <strong>di</strong> traffico”, poi-<br />

ché, ogni agente compete per un canale con una quantitá <strong>di</strong> banda fissata a priori.<br />

Inoltre, tale algoritmo computa il ”carico dell’arco” attraverso una variabile x,<br />

in<strong>di</strong>cante il numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> attualmente allocati.<br />

32 Considerato nell’ottica <strong>di</strong> un’allocazione per tutta la quantitá totale <strong>di</strong> banda <strong>di</strong>sponibile<br />

assegnata ad un agente per il massimo tempo <strong>di</strong> connessione possibile.<br />

33 Nell’ottica del nostro problema specifico, poiché non é prevista la prenotazione dei <strong>canali</strong>,<br />

potremmo effettuare richieste specificando la durata della connessione T (i) = T f (i) − T s (i), e<br />

non il tempo d’inizio e fine trasmissione.<br />

145


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

10.6.3 Ma il problema é realmente quello che vogliamo<br />

risolvere?<br />

L’impostazione seguita precedentemente, in cui si tenta <strong>di</strong> ricalcare fedelmente<br />

l’algoritmo 4, ottenendo, quin<strong>di</strong>, identici rapporti <strong>di</strong> competitivitá, é peró lontana<br />

dal modello del problema iniziale che volevamo risolvere. Gli algoritmi presentati<br />

in questa sezione, suppongono che ogni agente sottometta una singola offerta,<br />

mentre le soluzioni presentate nelle sezioni precedenti supponevano che gli agenti<br />

sottoponessero un’insieme <strong>di</strong> offerte 34 , e che il meccanismo d’asta selezionasse<br />

quale tra esse accettare mentre nell’impostazione attuale viene sottoposta un’u-<br />

nica offerta ed il meccanismo non ha da effettuare una scelta ma soltanto da<br />

decidere se accettarla o meno. Una trasformazione banale <strong>di</strong> tale algoritmo cosí<br />

che gestisca un’insieme <strong>di</strong> richieste rischia <strong>di</strong> rendere il problema combinatoria-<br />

le, e quin<strong>di</strong> irrisolvibile in un tempo computazionale adeguato e con un buon<br />

rapporto <strong>di</strong> competitivitá.<br />

É chiaro, che per ottenere buoni rapporti <strong>di</strong> competi-<br />

tivitá per l’estensione al modello cui il nostro problema deve sottostare, dovremo<br />

aumentare il numero <strong>di</strong> vincoli cui gli algoritmi <strong>di</strong> ”call admission” dovranno<br />

sottostare. Per cui, visto che i nostri algoritmi dovranno scegliere, tra un insieme<br />

<strong>di</strong> richieste sottoposte da un agente, quale accettare, occorrerá definire il modo<br />

in cui effettuare tale scelta; per cui, gli algoritmi che progetteremo rientreranno<br />

nella categoria dell’ ”admission control”.<br />

34 In particolare nelle soluzioni con ”curve <strong>di</strong> fornitura”, gli agenti sottoponevano, un’offer-<br />

ta per tutti i possibili tempi <strong>di</strong> allocazione, o per tutte le possibili combinazioni tra tempo<br />

d’allocazione e quantitá <strong>di</strong> banda richiesta.<br />

146


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

10.6.4 ”Admission Control” per insiemi <strong>di</strong> offerte<br />

Quin<strong>di</strong>, l’obiettivo che ci poniamo é quello <strong>di</strong> utilizzare la metodologia e le idee<br />

proposte in [AA93] adattate come precedentemente esposto, e trasformarle in<br />

modo tale da adeguarci al modello inizialmente proposto per il nostro problema.<br />

Per semplificare il processo, inizieremo lavorando sul modello <strong>di</strong>screto e poi pas-<br />

seremo a quello continuo, nonostante a meno <strong>di</strong> elementi relativi alla notazione<br />

molte delle affermazioni valide nel modello <strong>di</strong>screto lo saranno anche in quello<br />

continuo.<br />

Il primo vincolo che introdurremo, al fine <strong>di</strong> uniformarci al modello <strong>di</strong> riferi-<br />

mento, sará relativo alla durata delle connessioni. Nel modello ipotizzato per il<br />

nostro problema, infatti, é l’AP a definire un valore Tmax per denotare la massima<br />

durata <strong>di</strong> una connessione, mentre negli algoritmi <strong>di</strong> ”call admission” presentati<br />

finora il massimo tempo <strong>di</strong> connessione si evince, dall’insieme <strong>di</strong> richieste ricevu-<br />

te dall’algoritmo. Introducendo tale vincolo, possiamo, analogamente a quanto<br />

avviene per le curve <strong>di</strong> fornitura, valutare c = F λ+T −1 per tutti i possibili valori<br />

che possono essere assunti da T 35 . Inoltre, si puó supporre, senza perdere <strong>di</strong> ge-<br />

neralitá, che gli agenti effettuino un insieme <strong>di</strong> offerte, potenzialmente, per ogni<br />

possibile durata d’allocazione.<br />

Nel tentativo <strong>di</strong> risolvere il problema secondo il modello da noi definito e a cui<br />

ci siamo rifatti con le mo<strong>di</strong>fiche introdotte precedentemente, é semplice constatare<br />

che la versione offline del problema é NP-Hard e puó essere considerata come una<br />

riduzione del problema del Set Packing (SPP), introdotto nella sezione A.0.6 a<br />

pagina 167 nella <strong>di</strong>scussione sulle aste combinatoriali.<br />

Utilizzando le tecniche classiche <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> algoritmi <strong>di</strong> approssima-<br />

zione online, adotteremo una strategia ”greedy” per la progettazione del nostro<br />

35 I possibili valori che puó assumere T , grazie al vincolo Tmax, sono in numero finito e, quin<strong>di</strong>,<br />

computabili in tempo finito, soprattutto nel modello <strong>di</strong>screto del problema.<br />

147


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

algoritmo. Poiché il nostro obiettivo é massimizzare il profitto, una metodologia<br />

<strong>di</strong> scelta delle offerte consiste nello scegliere le offerte i cui pagamenti sono associa-<br />

ti a bassi costi d’opportunitá, e, sviluppare un’algoritmo approssimato che lavori<br />

in un modo siffatto. Supporremo richieste della forma βi = (p) con p : T → R +<br />

funzione pagamento per ogni possibile durata <strong>di</strong> connessione 36 . Quando l’allo-<br />

Algoritmo 7 Algoritmo approssimato <strong>di</strong> allocazione dei <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi -1<br />

λ = x<br />

k<br />

for t = 1 to Tmax do<br />

c(t) = F λ+t−1<br />

s(t) = p(t) − c(t)<br />

end for<br />

valuta s = maxt(s(t)) e memorizza l’in<strong>di</strong>ce t ′<br />

if s > 0 then<br />

else<br />

accetta la richiesta, alloca un canale all’agente per t ′<br />

λ = λ + 1<br />

k<br />

rifiuta la richiesta e blocca la connessione<br />

end if<br />

per cui si ottiene tale valore<br />

istanti <strong>di</strong> tempo e poni<br />

cazione termina, il canale viene rilasciato e torna <strong>di</strong>sponibile per essere allocato<br />

ad un nuovo agente ed a tal fine si computa λ = λ − 1,<br />

per aggiornare il carico<br />

k<br />

relativo del ”link virtuale” 37 .<br />

36 La funzione p é definita considerando il tempo una quantitá <strong>di</strong>screta, e, supponendo che<br />

un canale possa essere allocato ad un agente per una durata <strong>di</strong> uno, due, ... istanti <strong>di</strong> tempo.<br />

37 Nell’algoritmo 7 allo stesso modo <strong>di</strong> quanto fatto precedentemente, si utilizza la variabile x<br />

per in<strong>di</strong>care il numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> occupati, e le allocazioni e deallocazioni successive determinano<br />

l’aggiornamento <strong>di</strong> tale quantitá.<br />

148


Analisi<br />

CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Quest’algoritmo approssimato richiede Θ(T ) operazioni (precisamente 2T ) e,<br />

quin<strong>di</strong>, il suo tempo d’esecuzione é strettamente <strong>di</strong>pendente da Tmax, definito<br />

dall’AP. Comunque, é lecito supporre che Tmax assuma valore piccolo, poiché tra<br />

gli obiettivi dell’AP rientra il dar la possibilitá al maggior numero possibile <strong>di</strong><br />

agenti <strong>di</strong> connettersi ottenendo un canale 38 .<br />

É confortate, comunque, che il tem-<br />

po computazionale della singola richiesta non <strong>di</strong>penda dal numero <strong>di</strong> <strong>canali</strong> e dal<br />

numero <strong>di</strong> agenti interessati al servizio 39 .<br />

La strategia applicata puó considerarsi un greedy pesato e, nasce dal ten-<br />

tativo <strong>di</strong> adattarsi in maniera furba all’algoritmo 1 <strong>di</strong> wrapping, utilizzato per<br />

la trasformazione in un meccanismo truthful, scegliendo tra l’insieme <strong>di</strong> offerte<br />

sottomesse quella che massimizza la quantitá (profitto − costo), che sia migliore<br />

localmente.<br />

10.6.5 Un algoritmo piú furbo<br />

L’algoritmo 7 detiene sicuramente un buon rapporto <strong>di</strong> competitivitá ma, forse,<br />

si puó far meglio.<br />

Considerando, sempre in un approccio greedy, non i pagamenti ma i profitti 40 ;<br />

strategia lecita potrebbe essere quella <strong>di</strong> scegliere la richiesta, tra l’insieme <strong>di</strong><br />

offerte dell’agente i-esimo, per cui il profitto per unitá <strong>di</strong> tempo o profitto per<br />

unitá <strong>di</strong> costo é massimo. L’utile della richiesta, u(t), puó essere valutato in<br />

38 Supposizione non troppo lontana dalla realtá é considerare un valore <strong>di</strong> Tmax, nell’or<strong>di</strong>ne<br />

dei 30 minuti, e, una funzione d’offerta che definisce pagamenti per multipli del minuto con un<br />

numero <strong>di</strong> operazioni comunque piccolo.<br />

39 Poiché l’algoritmo é online esso é progettato per funzionare, potenzialmente, per un tempo<br />

infinito, per cui sarebbe ovvio, senza per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> generalitá che n → ∞.<br />

40 Costituiti dalla <strong>di</strong>fferenza tra pagamento e prezzo d’opportunitá.<br />

149


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Algoritmo 8 Algoritmo approssimato allocazione <strong>canali</strong> <strong>Wi</strong>-Fi -2<br />

λ = x<br />

k<br />

for t = 1 to Tmax do<br />

c(t) = F λ+t−1<br />

s(t) = p(t) − c(t)<br />

if s(t) > 0 then<br />

else<br />

u(t) = s(t)<br />

t<br />

u(t) = 0<br />

end if<br />

end for<br />

oppure u(t) = s(t)<br />

c(t)<br />

oppure u(t) = p(t)<br />

c(t)<br />

valuta u = maxt(u(t)) e memorizza l’in<strong>di</strong>ce t ′<br />

if u > 0 then<br />

else<br />

accetta la richiesta, alloca un canale all’agente per t ′<br />

λ = λ + 1<br />

k<br />

rifiuta la richiesta e blocca la connessione<br />

end if<br />

oppure u(t) = p(t)<br />

t<br />

per cui si ottiene tale valore<br />

istanti <strong>di</strong> tempo e poni<br />

tre mo<strong>di</strong> alternativi, tutti egualmente buoni. Puó essere considerato come ”utile<br />

per unitá <strong>di</strong> tempo” utilizzando s(t)<br />

s(t)<br />

, ”utile per unitá <strong>di</strong> costo”utilizzando t c(t) ,<br />

”profitto per unitá <strong>di</strong> costo” utilizzando p(t)<br />

, e ”profitto per unitá <strong>di</strong> tempo”<br />

c(t)<br />

utilizzando p(t)<br />

t .<br />

Analisi<br />

Poiché l’algoritmo ottimo offline é riducibile al problema del Set Packing (SPP),<br />

noto essere NP-Hard, non possiamo considerare il comportamento <strong>di</strong> tale algo-<br />

150


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

ritmo ma per valutarne il rapporto <strong>di</strong> competitivitá considereremo la peggior<br />

sequenza <strong>di</strong> richieste σ = σ1, . . . , σn per il nostro algoritmo approssimato, e la<br />

rapporteremo al profitto ottenibile da un algoritmo offline che conosca tutta la<br />

sequenza <strong>di</strong> richieste in anticipo.<br />

Teorema 10.9. Se p(t) ≤ k ′<br />

·c(t) per k ′<br />

> 0, l’algoritmo approssimato online 8 in<br />

cui il peso della richiesta é valutato come u(t) = s(t)<br />

t<br />

pari a O(k ′<br />

), ed é ottimo41 .<br />

ha rapporto <strong>di</strong> competitivitá<br />

Dimostrazione. Senza per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> generalitá consideriamo un unico canale (k = 1)<br />

e supponiamo <strong>di</strong> fermare la nostra osservazione dopo Tmax istanti <strong>di</strong> tempo. Con-<br />

siderando un unico canale, la valutazione del costo d’opportunitá c <strong>di</strong>pende solo<br />

dai tempi <strong>di</strong> allocazione, e λ puó essere posto ad 1 quando il canale é <strong>di</strong>sponibile<br />

e a 0 in caso contrario.<br />

Nel caso peggiore il nostro algoritmo approssimato sceglie solo la prima offerta<br />

e le alloca il canale per una durata Tmax mentre, l’algoritmo offline, conoscendo<br />

la sequenza completa <strong>di</strong> offerte, tiene conto del profitto conseguibile tramite le<br />

offerte successive. Un’algoritmo approssimato si definisce c-competitivo se il pro-<br />

fitto dell’algoritmo approssimato é, almeno, una frazione c del profitto ottimo,<br />

ossia<br />

Poffline(σ) ≤ c Pappr-online(σ) + const<br />

Nella situazione piú sfavorevole l’algoritmo approssimato sceglie <strong>di</strong> allocare il<br />

canale per un tempo Tmax computando<br />

max<br />

t<br />

u(t)<br />

t = p(Tmax) − c(Tmax)<br />

Tmax<br />

41 L’ottimalitá non viene <strong>di</strong>mostrata, ma si evince banalmente da quanto enunciato a proposito<br />

dei limiti inferiori ai rapporti <strong>di</strong> competitivitá, dei generici algoritmi approssimati <strong>di</strong> ”admission<br />

control” definiti in [AA93].<br />

151


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Poiché stiamo considerando il caso peggiore si puó considerare che la sequenza <strong>di</strong><br />

offerte sia tale che:<br />

∀i < Tmax<br />

p(i) − c(i) = i<br />

p(Tmax) − c(Tmax) = Tmax + 1<br />

ed il numero <strong>di</strong> istanti <strong>di</strong> tempo per cui il canale é allocato sono Tmax (nonostante<br />

il fattore <strong>di</strong> vincita sia molto basso), ed il profitto ottenuto puó esprimersi come<br />

Pappr-online = p(Tmax) = T/max + 1 + c(Tmax).<br />

L’algoritmo offline omnisciente, invece, conoscendo tutta la sequenza <strong>di</strong> of-<br />

ferte decide <strong>di</strong> allocare il canale anche alle offerte successive e determina che il<br />

massimo profitto sia ottenibile allocando il canale a tutti gli offerenti. Poiché la<br />

sequenza <strong>di</strong> richieste puó essere costruita a nostro piacimento, senza influenzare<br />

il comportamento dell’algoritmo online, considereremo che la sequenza costruita<br />

sia tale che il massimo profitto si ottenga allocando il canale a tutti gli agenti<br />

che si presentino per un istante <strong>di</strong> tempo. Considerando, che arrivi un utente per<br />

istante <strong>di</strong> tempo, considereremo che l’ottimo si ottenga allocando 1 istante a tutti<br />

i Tmax agenti che si presenteranno 42 . Con una tal sequenza il profitto derivante<br />

dal primo agente é p(1) − c(1) = 1 da cui p(1) = 1 + c(1). Per gli altri agenti<br />

possiamo considerare la relazione<br />

∀ 2 ≤ i ≤ Tmax<br />

pi(1) − ci(1) = si(1) ⇒ pi(1) = si(1) + ci(1)<br />

Mettendo assieme le due relazioni, il profitto totale dell’asta offline omnisciente<br />

é pari a<br />

Tmax <br />

Poffline = p1(1) + (si(1) + ci(1))<br />

42 Si ricor<strong>di</strong>, che la nostra osservazione si ferma dopo Tmax istanti <strong>di</strong> tempo.<br />

i=2<br />

152


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Per k = 1 otteniamo ∀i ci(1) = c(1) e, considerando ∀t p(t) ≤ k ′<br />

c(t) per l’al-<br />

goritmo offline, otteniamo per il caso peggiore dell’approssimato si(1) = pi(1) −<br />

ci(1) = p(1) − c(1) ≤ (k ′<br />

− 1)c(1) per cui<br />

Tmax <br />

Poffline = 1 + c(1) (s(1) + c(1))<br />

i=2<br />

Tmax <br />

≤ 1 + c(1) + ((k ′<br />

− 1)c(1) + c(1))<br />

i=2<br />

Tmax <br />

= 1 + c(1) + (k ′<br />

− 1)c(1) +<br />

i=2<br />

= 1 + c(1) + (Tmax − 1)(k ′<br />

= 1 + c(1) + (Tmax − 1)k ′<br />

c(1)<br />

Tmax <br />

Il rapporto tra soluzione ottima e approssimata é pari a<br />

OPT<br />

i=2<br />

APPR ≤ 1 + c(1) + (Tmax − 1)k ′<br />

Tmax + 1 + c(Tmax)<br />

c(1)<br />

− 1)c(1) + (Tmax − 1)c(1)<br />

Sviluppando le funzioni costo dell’algoritmo otteniamo c(1) = F 1<br />

Tmax e c(Tmax) =<br />

F Tmax<br />

Tmax = F e quin<strong>di</strong><br />

OPT<br />

APPR<br />

c(1)<br />

≤<br />

1<br />

1 + F Tmax + tmaxk ′<br />

F 1<br />

Tmax − k ′<br />

F 1<br />

Tmax + 1 + F<br />

Tmax<br />

= (Tmaxk ′<br />

− k ′<br />

+ 1)F 1<br />

Tmax<br />

Tmax + 1 + F<br />

Considerando che Tmax in<strong>di</strong>ca la massima durata <strong>di</strong> connessione definita dall’AP,<br />

ma anche la durata dell’insieme <strong>di</strong> richieste su cui abbiamo effettuato l’anali-<br />

si, mentre F in<strong>di</strong>ca il massimo pagamento effettuabile dall’utente, considerabile<br />

come un elemento costante abbiamo:<br />

da cui<br />

(Tmaxk<br />

lim<br />

Tmax→∞<br />

′<br />

− k ′<br />

Tmax + 1 + F<br />

OPT<br />

APPR<br />

153<br />

+ 1)F 1<br />

Tmax<br />

≤ k′<br />

→ k ′


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Per cui tramite il vincolo p(i) ≤ k ′<br />

c(i) l’algoritmo 8 é k ′<br />

-competitivo.<br />

L’algoritmo <strong>di</strong> approssimazione appena descritto puó essere utilizzato per ap-<br />

plicare la tecnica <strong>di</strong> riduzione in meccanismi truthful, descritta nella sezione 8.3<br />

a pagina 88, ed, in tal modo, utilizzato per progettare un’asta truthful.<br />

Teorema 10.10. Il meccanismo truthful ottenuto tramite l’algoritmo 1, sfruttan-<br />

do al suo interno l’algoritmo 8, ha rapporto <strong>di</strong> competitivitá O(k ′<br />

+ log F ).<br />

Dimostrazione. Dal teorema 8.1 a pagina 89 si deriva tale rapporto <strong>di</strong> com-<br />

petitivitá del meccanismo, considerando che l’algoritmo <strong>di</strong> approssimazione ha<br />

rapporto <strong>di</strong> competitivitá k ′<br />

E nel modello continuo?<br />

con p(i) ≤ k ′<br />

c(i) 43 .<br />

L’impostazione in cui gli offerenti sottopongono un insieme <strong>di</strong> offerte non é sta-<br />

to trasformato per il modello in cui le offerte considerino tempo e banda come<br />

quantitá continue. Il motivo <strong>di</strong> questa mancata esposizione non deriva dal fatto<br />

che tale trasformazione sia cosí banale da renderne superflua una formalizzazio-<br />

ne, ma da motivi ben <strong>di</strong>versi. Considerando tempo e banda quantitá continue,<br />

infatti, il numero <strong>di</strong> possibili valori su cui l’algoritmo approssimato si troverebbe<br />

a dover me<strong>di</strong>are la scelta <strong>di</strong> allocazione sarebbe pari a 2 Q x 2 Tmax . Per cui se<br />

la scelta dev’essere fatta computando tutti i possibili valori, il tempo d’esecu-<br />

zione é esponenziale, ed un tale algoritmo <strong>di</strong>viene inapplicabile, soprattutto in<br />

un’impostazione online.<br />

43 Si nota banalmente che k ′<br />

<strong>di</strong>viene un fattore limitativo al pagamento massimo che un<br />

utente puó effettuare. In particolare il massimo pagamento effettuabile viene relato al ”costo<br />

d’opportunitá” con cui tale pagamento sará confrontato, per le decisioni <strong>di</strong> allocazione. In<br />

realtá, tale ipotesi, anche se in forme <strong>di</strong>verse, é usata nella prova <strong>di</strong> molti risultati relativi a<br />

meccanismi truthful, soprattutto, per quelle a prezzo fisso in modo da tutelarsi dall’eventuale<br />

<strong>di</strong>struzione del mercato che comporterebbe un offerente con prezzo altissimo.<br />

154


CAPITOLO 10. Soluzioni proposte: descrizione ed analisi<br />

Quin<strong>di</strong>, si puó affermare l’impossibilitá combinatoriale deterministica nel caso<br />

continuo che implica l’utilizzo <strong>di</strong> soluzioni randomizzate, a cui noi, peró, non<br />

siamo interessati.<br />

155


Capitolo 11<br />

Conclusioni e problemi aperti<br />

L’insieme <strong>di</strong> soluzioni esposte nel capitolo precedente determinano come le con-<br />

clusioni cui erano giunti Friedman e Parker in [FP03] non erano del tutto corrette.<br />

Infatti, é possibile tentare <strong>di</strong> progettare una strategia che massimizzi il profitto<br />

ed il benessere sociale me<strong>di</strong>ando i pagamenti in funzione <strong>di</strong> banda allocata e tem-<br />

po <strong>di</strong> allocazione. I rapporti <strong>di</strong> competitivitá ottenuti sono buoni, anzi in molti<br />

casi, migliori <strong>di</strong> quelli ottenuti per gli algoritmi generici <strong>di</strong> progettazione delle<br />

aste online. Si é riusciti a definire una metodologia tramite la quale l’allocazione<br />

dei beni ai vari agenti avviene me<strong>di</strong>ando due parametri (nel nostro caso tempo<br />

e banda), ed i pagamenti da effettuare sono ottenuti tramite tale me<strong>di</strong>azione <strong>di</strong><br />

parametri.<br />

É un’impostazione completamente nuova, che apre la possibilitá <strong>di</strong><br />

applicazione dei meccanismi truthful ad un ampia classe <strong>di</strong> problemi per i quali,<br />

finora, non si pensava potessero essere applicati.<br />

Si é mostrato come la teoria <strong>di</strong> Lavi e Nisan [LN00] sia riconducibile ad un<br />

ottimo tentativo <strong>di</strong> generare un’asta online a prezzi fissi multipli. E, per tale<br />

metodologia d’aste, si é generata un’estensione in due parametri, in cui le offer-<br />

te e i pagamenti sono basati su una funzione in due elementi, senza ricadere in<br />

un’impostazione combinatoriale, in quanto, i due beni non sono <strong>di</strong>stinti ma l’uno<br />

156


CAPITOLO 11. Conclusioni e problemi aperti<br />

<strong>di</strong>pendente dall’altro, richiedendo un’allocazione in un unico passo. Dall’esten-<br />

sione in due parametri, <strong>di</strong>viene ovvia, l’estensione delle curve <strong>di</strong> fornitura in n<br />

parametri 1 .<br />

Nel tentativo <strong>di</strong> applicare la tecnica introdotta in [AA03] ci si é ricondotti<br />

alla ricerca <strong>di</strong> un’algoritmo <strong>di</strong> ”call admission” per la versione <strong>di</strong> ottimizzazio-<br />

ne del nostro problema. Tale ricerca ha portato ad un buon algoritmo per la<br />

risoluzione <strong>di</strong> tale problema che, trasformato con la tecnica suddetta in un mec-<br />

canismo truthful, ha un buon rapporto <strong>di</strong> competitivitá. Tale tecnica innovativa<br />

ed attualissima 2 , apre nuove porte per la progettazione <strong>di</strong> meccanismi truthful<br />

e, definisce, una relazione tra meccanismi truthful e algoritmi <strong>di</strong> ottimizzazione,<br />

definendo una strategia <strong>di</strong> riduzione che genera una possibile analisi <strong>di</strong> relazioni<br />

tra algoritmi approssimati per la risoluzioni <strong>di</strong> particolari problemi <strong>di</strong> ottimizza-<br />

zione e meccanismi truthful. Lavoro interessante potrebbe essere quello <strong>di</strong> trovare<br />

un’algoritmo <strong>di</strong> riduzione, simile a quello utilizzato nel nostro lavoro e definito in<br />

[AA03], che sia deterministico e, non sfrutti nessun elemento casuale.<br />

In generale, gli sviluppi nell’ambito della teoria delle aste e, in particolar modo<br />

<strong>di</strong> quelle online sono tanti, poiché, le soluzioni attuali sono buone, ma sicuramente<br />

migliorabili.<br />

Naturalmente, sarebbe auspicabile, che in base ad una delle metodologie espo-<br />

ste in questo lavoro <strong>di</strong> tesi, si implementasse realmente una <strong>di</strong> tali soluzioni,<br />

utilizzando un’asta truthful per la risoluzione del problema in analisi; dando la<br />

1 Inoltre, in problemi come il nostro, il benchmark dell’asta <strong>di</strong> Vickrey, per cui si é formulata<br />

la relativa analisi, é ad<strong>di</strong>rittura migliore del benckamark a singolo prezzo fisso, improponibile<br />

in un’ottica me<strong>di</strong>ata tra piú parametri; in cui <strong>di</strong>viene impossibile dal punto <strong>di</strong> vista concreto<br />

la costruzione <strong>di</strong> una metodologia per la determinazione del prezzo fisso <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta.<br />

2 L’articolo in cui viene esposta tale teoria Reducing Truth-telling <strong>On</strong>line Mechanisms to <strong>On</strong>-<br />

line Optimization é stato presentato nel giugno del 2003 in occasione del 35-esimo Symposium<br />

of Algorithmic Theory.<br />

157


CAPITOLO 11. Conclusioni e problemi aperti<br />

possibilitá, finalmente, <strong>di</strong> toccar con mano tali strategie da un punto <strong>di</strong> vista<br />

realizzativo.<br />

158


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163


Parte IV<br />

Appen<strong>di</strong>ce<br />

164


Appen<strong>di</strong>ce A<br />

Aste Combinatoriali<br />

Per dovere <strong>di</strong> completezza e, poiché tante volte citate nella <strong>di</strong>scussione intrapresa,<br />

illustreremo un particolare ramo della teoria delle aste, le aste combinatoriali. Qui<br />

ne presenteremo solo un rapido accenno e per una trattazione piú esauriente si<br />

rimanda a [LC99], [ZN01], [MN02], [BG03], [AP03].<br />

Illustreremo Aste Combinatoriali (CA) con un singolo ven<strong>di</strong>tore e piú com-<br />

pratori, in cui in un singolo passo e basandosi sulle offerte ricevute il ban<strong>di</strong>tore<br />

calcola l’allocazione dei beni ed i relativi pagamenti, in accordo a regole conosciu-<br />

te a priori. Ogni offerente sottomette zero o piú offerte, ed, il meccanismo d’asta<br />

computa il risultato ed annuncia i vincitori. Poiché le offerte che i vari agenti<br />

sottomettono sono relative ad insiemi <strong>di</strong> beni <strong>di</strong>fferenti, occorre analizzare le rela-<br />

zioni che possono intercorrere tali beni, e, quin<strong>di</strong>, i relativi con<strong>di</strong>zionamenti circa<br />

le valutazioni che gli agenti hanno per essi. In alcune situazioni, un offerente,<br />

per un insieme <strong>di</strong> beni, potrebbe voler pagare un prezzo maggiore <strong>di</strong> quello che<br />

pagherebbe essi presi singolarmente, e.g., l’offerta fatta per una scarpa sinistra ed<br />

una destra insieme é sicuramente maggiore <strong>di</strong> quella fatta per le singole scarpe.<br />

Questo fenomeno prende il nome <strong>di</strong> complementaritá. In altri casi, un’offerente<br />

potrebbe voler pagare per l’insieme <strong>di</strong> beni meno <strong>di</strong> quanto pagherebbe per la<br />

165


APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

somma <strong>di</strong> essi presi singolarmente, e.g., quando uno dei beni all’interno dell’in-<br />

sieme per cui si fá un offerta é un surrogato <strong>di</strong> un altro dei beni per cui si sta<br />

offrendo. Tale fenomeno prende il nome <strong>di</strong> sostituibilitá.<br />

In assenza <strong>di</strong> complementaritá e sostituibilitá, i.e. se ogni partecipante va-<br />

luta un insieme <strong>di</strong> beni come la somma dei valori dei singoli beni, basterebbe<br />

organizzare l’asta per un insieme <strong>di</strong> beni, come un insieme <strong>di</strong> aste base in<strong>di</strong>-<br />

pendenti, per cui consideriamo aste in cui i beni ban<strong>di</strong>ti sod<strong>di</strong>sfano le con<strong>di</strong>zioni<br />

<strong>di</strong> complementaritá e sostituibilitá.<br />

Obiettivo é progettare un’asta che sia:<br />

1. Efficiente.<br />

2. Garantisca il massimo grado <strong>di</strong> sod<strong>di</strong>sfazione dei partecipanti.<br />

3. Massimizzi il profitto del ban<strong>di</strong>tore.<br />

Aste efficienti<br />

Un’asta é efficiente se l’allocazione dei beni é ottimale secondo Pareto, e nessuno<br />

spostamento <strong>di</strong> beni tra compratori puó incrementare la sod<strong>di</strong>sfazione <strong>di</strong> uno<br />

qualunque <strong>degli</strong> offerenti.<br />

Definizione A.1 (Efficienza secondo Pareto). Una sud<strong>di</strong>visione ϱ dei beni<br />

tra i vari agenti é efficiente, se non esiste una <strong>di</strong>fferente sud<strong>di</strong>visione dei beni σ,<br />

per cui la valutazione che ogni agente da all’insieme <strong>di</strong> beni ricevuti é maggiore,<br />

ossia vi,i(ϱi) ≥ vi,i(σi) 1 .<br />

1 Con vi,j si denota la valutazione che il giocatore i ha dei beni ricevuti dal giocatore j,<br />

mentre con ϱi e σi si denotano i beni assegnati al giocatore i nella sud<strong>di</strong>visione ϱ e σ.<br />

166


A.0.6 Allocazione<br />

APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

Formalmente il problema dell’allocazione puó essere espresso in termini <strong>di</strong> un<br />

problema <strong>di</strong> programmazione intera. Denotando con N l’insieme <strong>degli</strong> offerenti e<br />

con M l’insieme <strong>di</strong> beni <strong>di</strong>stinti messi all’asta, per ogni sottoinsieme S <strong>di</strong> M bj(S)<br />

denota l’offerta che l’agente j ∈ N fá per il sottoinsieme S.<br />

∀s ∈ M<br />

⎧<br />

⎪⎨ 1<br />

y(s, j) =<br />

⎪⎩ 0<br />

se s é dato a j<br />

altrimenti<br />

Se si denota con b(s) = max j ∈ N la funzione obiettivo da massimizzare puó<br />

essere scritta come<br />

sottostante ai vincoli:<br />

<br />

b(s)ys<br />

S⊂M<br />

1. Ad ogni offerente é assegnato al piú un unico sottoinsieme:<br />

<br />

y(s, j) ≤ 1 ∀j ∈ N<br />

s⊆M<br />

2. Ogni bene é assegnato ad un solo offerente<br />

<br />

i∈s<br />

N<br />

y(s, j) ≤ 1 i ∈ M<br />

j=1<br />

3. Preso un offerente j ed un bene messo l’asta esso o gli viene assegnato o<br />

non gli viene assegnato (variabili <strong>di</strong>screte)<br />

y(s, j) ∈ {0, 1} ∀s ⊆ M, ∀j ∈ N<br />

Dalla formulazione esposta, si evince banalmente che il problema esposto é noto<br />

come Problema del Set Packing (SPP), che é NP-Hard, ed approssimabile con un<br />

fattore m 1−ɛ , per m = |M| ed ɛ > 0 se e solo se NP = co-NP.<br />

167


APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

A.1 Aste combinatoriali truthful<br />

L’allocazione dei beni é computata in base alle offerte fatte dai vari agenti e<br />

non dalle loro reali valutazioni. Un partecipante puó mentire se da ció riceve un<br />

qualche utile. Un’asta in cui ogni partecipante é incentivato a <strong>di</strong>chiarare la sua<br />

reale valutazione, in<strong>di</strong>pendentemente dalle offerte fatte dagli altri partecipanti, é<br />

giá stata definita essere truthful o compatibile agli incentivi.<br />

Il progetto <strong>di</strong> un’asta truthful é un caso particolare <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong> mec-<br />

canismi truthful e, quin<strong>di</strong>, possono essere applicati i risultati e le tecniche <strong>di</strong><br />

progettazione usate per essi.<br />

Ogni partecipante j ha una funzione <strong>di</strong> valutazione:<br />

vj : 2 M → R+ ∪ {0}<br />

ed i suoi tipi, ossia la reale valutazione che egli ha dei sottoinsiemi dei beni<br />

messi all’asta, sono tj = (t 1 j, . . . , t 2M<br />

j ) con t i j ∈ R+ ∪ {0}. Ogni partecipante invia<br />

un’offerta bj = (b 1 j, . . . , b 2M<br />

j ).<br />

Denotando con b = (b1, . . . , bn) il vettore <strong>di</strong> tutte le offerte, con f la funzio-<br />

ne <strong>di</strong> allocazione e con p la funzione <strong>di</strong> pagamento, allora f(b) = (f1, . . . , fn) e<br />

p(b) = (p1, . . . , pn). Considerando fj(b) essere l’insieme <strong>di</strong> beni allocati al com-<br />

pratore j, e pj(b) il pagamento da effettuare, la funzione obiettivo utilitaristica<br />

del partecipante j puó essere scritta come uj = vj(fj(b) − pj(b)) dove vj(s) = t s j.<br />

Se si considerano i pagamenti VCG allora:<br />

Pj(b) = −<br />

n<br />

h=1,h=j<br />

bh(fh(b)) +<br />

n<br />

bh(fh(b−j, 0))<br />

Poiché, come si é giá detto, un’allocazione ottimale non esiste, utilizzeremo una<br />

funzione f approssimata. I vari tj sono <strong>di</strong> lunghezza esponenziale, e siamo co-<br />

stretti a definire delle limitazioni per l’espressione dell’input cosí che esso sia <strong>di</strong><br />

168<br />

h=1


APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

lunghezza polinomiale 2 . Malgrado tale ipotesi i VCG non possono essere usati,<br />

in quanto l’allocazione che ottenibile non é, comunque, quella ottima ma soltanto<br />

una sua approssimazione, ed i VCG hanno come requisito <strong>di</strong> applicazione l’u-<br />

tilizzo dell’allocazione ottimale. Consideriamo, comunque, una tale allocazione<br />

approssimata<br />

tj = (Sj, Vj)<br />

bj = (S ′ j, V ′<br />

j )<br />

Algoritmo 9 Greedy(b1, . . . , bn)<br />

Or<strong>di</strong>na b attraverso una qualunque relazione d’or<strong>di</strong>ne. Output:(l1, . . . , ln)<br />

for i = 1 a n do<br />

if li é compatibile con la soluzione parziale accettata then<br />

inclu<strong>di</strong> li nella soluzione<br />

end if<br />

end for<br />

Denotando con<br />

il valore del singolo bene.<br />

l(S, V ) = V<br />

|S|<br />

Definizione A.2. Un meccanismo (f, p) é truthful se e solo se ∀j ∈ N, t ∈ T e<br />

b ∈ B con<br />

b−j = (b1, . . . , bj−1, bj+1, . . . , bn)<br />

2 I vari lavori presenti in letteratura sulle aste combinatoriali pongono, sempre un tal tipo<br />

<strong>di</strong> limitazioni sul numero <strong>di</strong> sottoinsiemi per i quali un offerente é interessato. In particolare,<br />

in molti lavori, si suppone, che il singolo offerente sia interessato ad un unico sottoinsieme dei<br />

beni.<br />

169


APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

tj(fj(b−j, t)) − pj(b−j, t) ≥ tj(fj(bj, t)) − pj(bj, t)<br />

Volendo applicare una metodologia concettualmente identica ai VCG (cosí co-<br />

me definiti in [VI61]), occorre adottare una generalizzazione dell’asta del secondo<br />

prezzo <strong>di</strong> Vicrey.<br />

Descriveremo quin<strong>di</strong> l’Asta <strong>di</strong> Vicrey generalizzata e mostreremo come <strong>di</strong>viene<br />

inutilizzabile quando il numero <strong>di</strong> beni k messi all’asta é grande.<br />

Nell’Asta <strong>di</strong> Vickrey Generalizzata (GVA), l’allocazione minimizza la somma<br />

delle valutazioni <strong>di</strong>chiarate dagli offerenti, ed ogni offerente paga un prezzo pari<br />

alla somma delle valutazioni che si sarebbero <strong>di</strong>chiarate se egli non avesse par-<br />

tecipato all’asta. Per descrivere tale asta, nella quale l’offerente i non partecipa,<br />

possiamo considerare l’asta in cui l’offerente i <strong>di</strong>chiara una valutazione pari a zero<br />

per tutti i possibili sottoinsiemi cui é interessato. Un offerente con valutazione<br />

zero per tutte le sue richieste non influenza il comportamento dell’asta, ed é,<br />

quin<strong>di</strong>, equivalente ad un’asta in cui l’offerente i non partecipa.<br />

Dato il vettore b delle <strong>di</strong>chiarazioni, GVA definisce i pagamenti e le allocazioni<br />

nel seguente modo:<br />

dove:<br />

Pj(b) = − <br />

f(D) = argmax a∈A<br />

h=1,h=j<br />

bh(fh(b)) +<br />

n<br />

bj(aj)<br />

j=1<br />

n<br />

bh(fh(b−j, 0))<br />

h=1<br />

- aj é l’insieme allocato all’offerente i tramite l’allocazione a<br />

- il vettore bj vale zero.<br />

Teorema A.1. L’Asta <strong>di</strong> Vickrey Generalizzata é un meccanismo truthful.<br />

Corollario A.2. Se l’offerente j ha un comportamento truthful, la sua utilitá uj<br />

nel GVA é non negativa.<br />

170


APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

Poiché gli offerenti sono razionali essi si comportano in maniera truthful e <strong>di</strong>-<br />

chiarano i loro tipi reali cosiché l’allocazione massimizza la somma delle utilitá<br />

<strong>di</strong>chiarate, i.e. il benessere sociale.<br />

A.2 Offerenti a singolo scopo<br />

Definizione A.3. L’offerente i é a singolo scopo se e solo se c’é un insieme<br />

s ⊆ M, v ∈ R+ ∪ {0} tale che<br />

⎧<br />

⎪⎨ v se S<br />

∀S ⊆ M vj(S) =<br />

⎪⎩<br />

∗ ⊆ S<br />

0 altrimenti<br />

tj = (S ∗ , v) é il tipo <strong>di</strong> j<br />

L’insieme <strong>di</strong> tipi possibili é O(2 m ) e la singola offerta é bj = (S ′ , v ′ ) per S ′ = S ∗ , V = V .<br />

L’asta semplice truthful implica bj = v ′ come prezzo offerto per il bene, analoga-<br />

mente:<br />

⎧<br />

⎪⎨ v<br />

tj(S) =<br />

⎪⎩ 0<br />

se vince<br />

altrimenti<br />

⎧<br />

⎪⎨ ≤ v<br />

Pj(S) =<br />

⎪⎩ 0<br />

se vince<br />

altrimenti<br />

Teorema A.3. Il problema <strong>di</strong> trovare un’allocazione ottimale é NP-HARD ed é<br />

approssimabile con fattore m 1<br />

2 −ɛ quando n ed m sono correlati polinomialmente.<br />

Quin<strong>di</strong>, anche se gli agenti <strong>di</strong>chiarassero i loro tipi in maniera veritiera, non<br />

é sempre possibile ottenere un’allocazione efficiente (per un’analisi approfon<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> un meccanismo truthful approssimato si veda [NR00]).<br />

In generale OPT<br />

GREEDY<br />

≤ 1<br />

m poiché:<br />

l(S, v) = v<br />

|S| 1<br />

2<br />

⇒ OPT<br />

GREEDY<br />

171<br />

≤ 1<br />

√ m


APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

L’utilizzo dello schema <strong>di</strong> pagamenti <strong>di</strong> Clarke, come fatto nei GVA, unito ad<br />

un’allocazione greedy non rende il meccanismo truthful, anche se gli agenti fossero<br />

interessati solo ad un singolo sottoinsieme dei beni 3 . In [NR00] é <strong>di</strong>mostrato<br />

formalmente che per aste combinatoriali, che utilizzano lo schema <strong>di</strong> pagamenti<br />

VCG, é necessaria un’allocazione ottima al fine <strong>di</strong> ottenere un’asta truthful.<br />

A.3 Con<strong>di</strong>zioni necessarie e sufficienti per agen-<br />

ti a singola richiesta<br />

Si é rappresentato con (Sj, tj) il tipo dell’agente j, ossia, l’insieme <strong>di</strong> beni per<br />

i quali fa la sua offerta e il valore dell’offerta per quell’insieme. L’agente puó<br />

mentire sia sull’insieme che sull’offerta, ma ci restringiamo all’ipotesi in cui un<br />

agente puó mentire solo sul prezzo offerto e non sull’insieme <strong>di</strong> beni su cui offre.<br />

Nella terminologia delle aste questo tipo <strong>di</strong> agenti é chiamato a singola offerta<br />

nota: proprio perché possono mentire sul prezzo offerto per i beni, ma non sul<br />

sottoinsieme <strong>di</strong> beni cui sono interessati. Quin<strong>di</strong>, in questo caso, il tipo dell’agente<br />

j é tj = vj. Per questa classe <strong>di</strong> agenti, un meccanismo truthful esiste, se e solo<br />

se valgono le seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

• ESATTEZZA: ogni agente ottiene o il sottoinsieme richiesto o nulla (nes-<br />

sun bene);<br />

• MONOTONICITÁ: per qualunque j = 1, . . . , n se fj(b−j, bj) = 0 allora<br />

per un qualunque b ′ j ≥ bj risulta fj(b−j, b ′ j) = 0;<br />

• CRUCIALITÁ: per ogni j = 1, . . . , n esiste un valore θj(b−j, f) tale che:<br />

3 Gli offerenti sono incentivati a mentire nell’effettuare la propria offerta, poiché menten-<br />

do potrebbero ottenere un guadagno maggiore <strong>di</strong> quello ottenuto <strong>di</strong>chiarando le loro reali<br />

valutazioni.<br />

172


APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

– fj(b−j, bj) = 0 se e solo se bj ≥ θj(b−j, f);<br />

– il prezzo é pj = θj(b−j, f).<br />

• PARTECIPAZIONE: se un agente vince l’asta, il prezzo che paga non é<br />

mai maggiore della sua offerta; se l’agente perde non paga nulla.<br />

L’asta <strong>di</strong> Vickrey base sod<strong>di</strong>sfa tutte le quattro con<strong>di</strong>zioni citate 4 .<br />

Teorema A.4. Un meccanismo d’asta per agenti a singola offerta nota é tru-<br />

thful se e solo se esso sod<strong>di</strong>sfa le proprietá <strong>di</strong> esattezza, monotonicitá,<br />

crucialitá e partecipazione.<br />

Quin<strong>di</strong>, nell’intento <strong>di</strong> progettare un meccanismo truthful per aste con agenti<br />

a singola offerta nota, si ha bisogno <strong>di</strong> un algoritmo <strong>di</strong> allocazione che mantenga<br />

le proprietá <strong>di</strong> esattezza e monotonicitá e <strong>di</strong> uno schema <strong>di</strong> pagamenti che sia<br />

cruciale e a partecipazione.<br />

In<strong>di</strong>chiamo come welfare <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong> offerte la somma delle valutazioni<br />

<strong>di</strong> tutti gli agenti, i.e., welfare(b−j, bj) = <br />

i∈N vj(fj(b−j, bj)).<br />

Definizione A.4. Un algoritmo monotono <strong>di</strong> allocazione A é bitonico se ∀ j ∈ N, ∀ b−j<br />

vale una delle seguenti con<strong>di</strong>zioni:<br />

1. welfare(b−j, bj) é una funzione non crescente per bj < θj(b−j, f) e non<br />

decrescente per bj ≥ θj(b−j, f)<br />

2. welfare(b−j, bj) é una funzione non crescente per bj ≤ θj(b−j, f) e non<br />

decrescente per bj > θj(b−j, f).<br />

É imme<strong>di</strong>ato notare che non tutti gli algoritmi <strong>di</strong> allocazione monotoni sono<br />

necessariamente bitonici; esistono, comunque, <strong>di</strong>versi algoritmi <strong>di</strong> allocazione che<br />

sono bitonici:<br />

4 L’asta <strong>di</strong> Vickrey, peró, si é giá detto non puó essere addattata é un’asta combinatoriale,<br />

in quanto c’é un solo tipo <strong>di</strong> bene ban<strong>di</strong>to.<br />

173


APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

• k-ESAUSTIVO: che lavora selezionando attraverso una ricerca esausti-<br />

va, il sottoinsieme <strong>di</strong> k con offerte non in conflitto tra loro nell’intento <strong>di</strong><br />

massimizzare il welfare.<br />

• Gk: che esegue l’algoritmo greedy usando come regola <strong>di</strong> or<strong>di</strong>namento:<br />

⎧<br />

⎪⎨ bj se |Sj| ≤<br />

l(bj) =<br />

⎪⎩<br />

m<br />

k<br />

0 altrimenti<br />

Inoltre, una proprietá importante <strong>degli</strong> algoritmi bitonici é che la combinazione<br />

<strong>di</strong> algoritmi bitonici produce un nuovo algoritmo anch’esso bitonico. Presi due<br />

algoritmi <strong>di</strong> allocazione A1 e A2 consideriamo l’algoritmo 10:<br />

Algoritmo 10 MAX(A1, A2)<br />

esegui A1<br />

esegui A2<br />

if welfareA1(b) > welfareA2(b) then<br />

else<br />

return A1(b)<br />

return A2(b)<br />

end if<br />

Per l’algoritmo 10 vale:<br />

Teorema A.5. Presi A1 e A2 algoritmi monotoni e bitonici, allora MAX(A1, A2)<br />

é monotono e bitonico.<br />

Da tale teorema deriva:<br />

Corollario A.6. Presi A1, A2, . . . , An essere algoritmi <strong>di</strong> allocazione. Se A1, A2, . . . , An<br />

sono monotoni e bitonici, allora MAX(A1, A2, . . . , An) é monotono e bitonico.<br />

174


APPENDICE A. Aste Combinatoriali<br />

Algoritmo 11 k-APPROX-CA(b)<br />

return MAX(k-ESAUSTIVO(b),Gk(b))<br />

Ora, per un qualunque fissato k > 0, consideriamo l’algoritmo 11.<br />

Per tale algoritmo vale il seguente:<br />

Teorema A.7. Il meccanismo con k−APPROX-CA (dove k = ⌊ 4<br />

ɛ 2 ⌋) come algori-<br />

tmo <strong>di</strong> allocazione ed uno schema <strong>di</strong> pagamenti a valori cruciali é un meccanismo<br />

truthful ɛ · √ m-approssimato.<br />

Gran parte della letteratura usa tecniche molto simili a questa per la riso-<br />

luzione <strong>di</strong> aste semplici o combinatoriali multi unitá i cui risultati piú rilevanti<br />

possono vedersi in [ZN01], [MN02], [LC99] e [BG03].<br />

175


Appen<strong>di</strong>ce B<br />

Il problema d’aste generalizzato<br />

In questa appen<strong>di</strong>ce accenneremo ad una nuova metodologia <strong>di</strong> progettazione <strong>di</strong><br />

meccanismi che nasce dall’esigenza <strong>di</strong> sviluppare meccanismi che siano truthful<br />

e che garantiscano un profitto elevato al ban<strong>di</strong>tore. L’obiettivo che ci si pone<br />

é quello <strong>di</strong> sviluppare un’asta che venda k beni identici basandosi sulle offerte<br />

ricevute e, decida, in un singolo passo a chi vendere i beni e a quale prezzo. Nei<br />

meccanismi classici una carenza obiettiva é il non considerare che il ban<strong>di</strong>tore<br />

potrebbe incrementare la propria utilitá vendendo meno <strong>di</strong> k beni 1 . Esempi <strong>di</strong><br />

possibili applicazioni possono essere le ”con<strong>di</strong>zioni finanziarie <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta delle<br />

azioni” o l”’offerta della pay-per-view in broadcast ad un segmento <strong>di</strong> merca-<br />

to”. Accenneremo in maniera molto breve a questo nuovo schema presentato in<br />

[GH02].<br />

Definiamo un framework per problemi <strong>di</strong> prezzi <strong>di</strong>namici orientati alla massi-<br />

mizzazione del profitto, e lo denomineremo come asta generalizzata. Un problema<br />

d’aste generalizzato A = (S, c(·)) é descritto dai seguenti parametri:<br />

1. S = {Si : 1 ≤ i ≤ m}. Gli insiemi Si partizionano gli n offerenti<br />

1 É sorprendente che gli Economisti, che per primi si sono avvicinati a tale teoria, non abbiano<br />

mai considerato tale ipotesi nei loro lavori.<br />

176


APPENDICE B. Il problema d’aste generalizzato<br />

in m segmenti <strong>di</strong> mercato. All’interno <strong>di</strong> ogni mercato gli offerenti sono<br />

in<strong>di</strong>stinguibili l’uno dall’altro 2 .<br />

2. c(·), una funzione costo che mappa vettori {0, 1} m in numeri reali non ne-<br />

gativi. Il dominio <strong>di</strong> c(·) descrive l’allocazione per ogni possibile mercato,<br />

e denotiamo r = (r1, . . . , rm) ad in<strong>di</strong>care l’allocazione per un determinato<br />

mercato (ri = 1 o ri = 0 rispettivamente) ed il costo c(r) é il costo del<br />

ban<strong>di</strong>tore <strong>di</strong> fornire i beni assumendo un’allocazione r.<br />

E.g., nel caso <strong>di</strong> fornitura illimitata, m = 1 e c(r) = 0 per tutti gli r. Un mec-<br />

canismo per un problema d’aste generalizzato prende in input un valore offerta<br />

bi per ognuno <strong>degli</strong> n offerenti (combinandoli in un vettore b) e decide per ogni<br />

offerente, se allocargli o meno il bene meno ed in caso positivo a quale prezzo. Il<br />

profitto del ban<strong>di</strong>tore <strong>di</strong>viene la <strong>di</strong>fferenza tra il prezzo pagato dall’offerente ed il<br />

costo sostenuto per fornirgli i beni richiesti. Il nostro obiettivo é un meccanismo<br />

truthful che massimizzi il profitto del ban<strong>di</strong>tore.<br />

Denotiamo il profitto <strong>di</strong> un meccanismo truthful M su input b con pM(b).<br />

Elemento chiave é, naturalmente, la valutazione della qualitá del meccanismo<br />

M nel massimizzare il profitto del ban<strong>di</strong>tore. Denotando con p(b) il profitto<br />

ottenibile senza tale meccanismo, il rapporto <strong>di</strong> competitivitá <strong>di</strong> M puó essere<br />

espresso come:<br />

sup<br />

b<br />

p(b)<br />

E[pM(b)]<br />

ed il nostro obiettivo <strong>di</strong>viene la massimizzazione <strong>di</strong> tale quantitá.<br />

Un’approccio naturale nel tentativo <strong>di</strong> massimizzare il profitto 3 é eseguire<br />

un’asta base su ogni mercato e cancellare il risultato ottenuto, nel caso in cui il<br />

2 Gli offerenti in mercati <strong>di</strong>fferenti possono essere in<strong>di</strong>stinguibili l’uno dall’altro anche se la<br />

struttura dei costi <strong>di</strong> fornitura del servizio é identica.<br />

3 Ma soprattutto per non ottenere un risultato negativo dalla ven<strong>di</strong>ta, ossia una per<strong>di</strong>ta.<br />

177


APPENDICE B. Il problema d’aste generalizzato<br />

profitto non superi il costo <strong>di</strong> produzione. Definiremo, quin<strong>di</strong>, un parametro C<br />

per in<strong>di</strong>care il profitto ottenuto tramite una tale allocazione. Formalmente l’asta<br />

A é detta cancellabile se per qualunque valore <strong>di</strong> C l’asta AC é truthful.<br />

Definizione B.1. Data un’asta truthful M e un parametro C definiamo l’asta<br />

MC come segue: sull’input b eseguiamo M; se il profitto risultante é almeno C,<br />

restituiamo come output M(b), altrimenti, cancelliamo M e restituiamo come<br />

output nessun vincitore. Diremo che M é cancellabile se e solo se, per ogni valore<br />

<strong>di</strong> C, l’asta MC é truthful.<br />

Definizione B.2 (Asta cancellabile). ̷L’asta truthful M é cancellabile se per<br />

ogni vettore b−i e qualunque offerente i con utilitá ui, se l’offerente i vince sul-<br />

l’offerta ui allora Rui ≥ Rb per tutte le b tali che xi = 1 quando l’offerente i offre<br />

b. Per i valori fissati <strong>di</strong> b−i, Rb denota il profitto <strong>di</strong> M quando l’offerente i offre<br />

b.<br />

Non ci addentreremo nell’argomento ma enunceremo solo un semplice algo-<br />

ritmo che sfrutta tale tecnica ottenendo un rapporto <strong>di</strong> competitivitá costante<br />

(precisamente é 4-competitivo).<br />

Per un’asta competitiva truthful che sia cancellabile, é semplice realizzare un<br />

rapporto <strong>di</strong> competitivitá migliore <strong>di</strong> quello conosciuto per una qualunque altra<br />

asta. Definiremo prima il meccanismo standard <strong>di</strong> ”cost sharing” [MS03], poiché<br />

necessario nella costruzione dell’asta cancellabile. Date le offerte b ed un costo<br />

C, tale meccanismo trova un sottoinsieme <strong>degli</strong> offerenti che con<strong>di</strong>vidono il costo<br />

C, se ció é possibile. Piú precisamente il meccanismo <strong>di</strong> con<strong>di</strong>visione del costo é<br />

definito come segue:<br />

CostShareC: Date le offerte b, trova il piú grande k tale che i piú<br />

gran<strong>di</strong> k offerenti possono equamente sud<strong>di</strong>vidersi il costo C, pagando<br />

ognuno C/k.<br />

178


APPENDICE B. Il problema d’aste generalizzato<br />

Le proprietá piú interessanti <strong>di</strong> questo meccanismo sono:<br />

• Se C ≤ F(b), CostShareC ha profitto C; altrimenti non ha profitto e<br />

l’output del meccanismo é x = 0 e p = 0.<br />

• CostShareC é truthful.<br />

Algoritmo 12 Asta semplice a con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> costo (SCS)<br />

1. Partizioniamo le offerte b, in due insiemi S ′<br />

e S ′′<br />

lanciando una moneta<br />

casuale per ogni offerta. Denotiamo i vettori delle offerte risultanti con b S ′<br />

e b S ′′.<br />

2. Calcoliamo F ′<br />

= F(bS ′) ed F ′′<br />

= F(bS ′′), profitti a prezzo fisso ottimo.<br />

3. Calcoliamo l’asta risultante dall’esecuzione <strong>di</strong> CostShare F ′′ su b S ′ e<br />

CostShare F ′ su b S ′′<br />

Imponiamo un or<strong>di</strong>namento totale ”≺”, sui valori della forma ”kbi” in modo tale<br />

che rispetti l’or<strong>di</strong>namento parziale naturale. Quin<strong>di</strong> definiamo ”≺” come:<br />

É banale notare che F ′<br />

kbi ≺ lbj ⇐⇒ kbi < lbj ∨ kbi = lbj ∧ i < j<br />

ed F ′′<br />

sono della forma ”kbi” per qualche k ed i, cosicche<br />

usando l’or<strong>di</strong>namento totale nei passi 2 e 3 si garantisca: F ′<br />

= F ′′<br />

.<br />

Quest’algoritmo ha due proprietá notevolmente significative che possono enun-<br />

ciarsi come:<br />

Teorema B.1. Il meccanismo SCS é 4-competitivo, e tale limite é stretto.<br />

Teorema B.2. SCS é un’asta cancellabile.<br />

Per una trattazione dettagliata <strong>di</strong> tale metodologia e, <strong>di</strong> altre che le si stanno<br />

affiancando si vedano [GH02], [WU03].<br />

179

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