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speciale neve 36 I capracottesi, per i Campionati Italiani Assoluti di sci di fondo, hanno avuto coraggio e neve. Dei campionati si parla dal 1991. Si dovevano tenere nel ’94 per celebrare l’80° anniversario della nascita dello Sci Club, sodalizio storico ed ardimentoso, oggi presieduto dal prof. Vittorio Giuliano. Una riflessione ponderata della Fisi li fece spostare al ’97. Decisione saggia. Dal ’93, l’organizzazione dei campionati ha rappresentato l’occasione per realizzare un progetto complessivo di sviluppo e di incentivazione turistica dell’alto Molise. Gli interventi infrastrutturali sono stati finanziati dalla Regione per l’adeguamento della pista “Mario Di Nucci” e per l’impianti di innevamento artificiale. Dalla realizzazione degli impianti sciistici a Monte Capraro, per lo sci alpino, alla costruzione degli spogliatoi. Con un finanziamento aggiunto assegnato al Comune di Capracotta è stata completata la palestra, il centro comunitario e realizzati i parcheggi. L’evento agonistico è passato alla storia, il comitato organizzatore, presieduto dal sindaco dott. Candido Paglione, ha lavorato alacremente. I soci dello Sci Club e volontari, hanno “guardato” la pista notte e giorno. Sono stati capaci di conservare l’ultima neve venuta giù a fine anno. Sono stati capaci di lottare con il meteo che ogni giorno ripeteva: “Lo spessore del manto nevoso è in costante diminuzione per l’azione di fusione e rigelo a causa dello sbalzo termico che si verifica nell’arco delle 24 ore, aria fredda nelle ore notturne e rialzo termico associato ad irraggiamento solare nelle ore diurne”. Hanno vinto tutte le battaglie e la “grande guerra”. Hanno ottenuto l’attestato firmato dal presidente nazionale Fisi Generale Carlo a n n o 2 n . 2 Il campionato di tutti Valentino con la motivazione: “Tutti gli atleti hanno riconosciuto in Capracotta una località che sa organizzare in maniera efficiente, in maniera silenziosa e altamente valida una competizione di alto livello. Gli atleti hanno apprezzato le difficoltà del percorso che rispondono ai nuovi requisiti di carattere tecnico. Capracotta, potrà in futuro, portare avanti il discorso del fondo in maniera molto significativa in tutti il centro-sud”. Ogni capracottese, in Gennaio, si è sentito chiedere: avete la neve? Due le possibili risposte: a) quel tanto che basta; b) dove ci serve si. Tra le migliaia e migliaia di persone che sono state a Prato Gentile per assistere alle gare, almeno il 10% è andato per vedere se le risposte erano veritiere. Suggestiva e spettacolare la cerimonia di inaugurazione. Cerimonia di apertura con i “fiocchi” fatti dall’uomo. Tutto alla perfezione. Saluti vari. Fanfara e sfilata di cavalli cavalcati dai cavalieri del tratturo. Balletto degli alunni “caprette” delle scuole. Musiche di gruppi folk, fuochi pirotecnici, temperatura sopportabile. Il saluto del sindaco Paglione, è stato il racconto di come si è arrivati alla grande manifestazione e un lungo elenco di “grazie”. Grazie al cielo, alle istituzioni, alle autorità, alla Pro Loco, agli sponsor ufficiali “Telecom Italia” e la “Molisana”, a gruppi vari, alla Camera di Commercio di Isernia per l’arcobaleno di Piacere Molise neve, ai comuni, alle persone che prima di lui hanno retto l’amministrazione comunale – Michele Conti e Ciro Mendozzi – alla neve, al sole e alla “cocciutaggine” dei suoi concittadini. Paglione, come aveva fatto nella mattinata al Consiglio Regionale riunitosi in seduta straordinaria a Capracotta, ha chiesto aiuto alle autorità alla presenza di migliaia di persone. Aiuto per salvare il salvabile in alto Molise; per salvare la scuola; per salvare le minime condizioni di vita. Paglione ha chiesto, tra le righe, una legge speciale per il “Molise Superiore” che non deve morire. Tutto questo è stato chiesto dal palco dal quale facevano da sentinella due baldi giovani coperti dal “cappotto a ruota” a vessillo tricolore, come lo aveva ideato lo stilista Sebastiano Di Rienzo. Il campione mondiale e olimpico, Silvio Fauner, ha acceso il tripode e a Prato Gentile è risuonato l’Inno d’Italia.

m a r z o 2 0 0 8 speciale Grazie Stefania! La Belmondo conquista la II medaglia d’oro nei 10 km grazie anche al caloroso tifo del pubblico diversi anni che giro il mondo per gareggiare ma non ho mai incontrato “Sono un pubblico eccezionale e caloroso come quello di Capracotta. Di fronte ad un tifo del genere non si può far finta di niente e sei praticamente obbligata a dare il massimo anche se la condizione non è al top”. Parole di circostanza? Assolutamente no. Stefania Belmondo è stata letteralmente “concupita” dalla gente molisana con la quale ha stabilito sin dal suo arrivo un legame assolutamente perfetto. Dimostrazione ne è stato il gesto compiuto dal “colibrì” del fondo azzurro subito dopo aver conquistato nella giornata di chiusura dei Campionati la seconda medaglia d’oro nella 10 km a tecnica libera: un bacio spontaneo lanciato a tutti gli spettatori presenti per ringraziarli dell’incitamento costante ricevuto. La Belmondo è giunta in Molise nel tardo pomeriggio di giovedì 30 Gennaio ed immediatamente si è concessa alla stampa. Una lunga chiacchierata con i giornalisti per chiarire i suoi obiettivi nel breve e medio termine, per parlare della sua condizione fisica, di un alluce che sembra finalmente essersi rimesso a posto. Venerdì, poi, nel giorno di riposo Stefania si è allenata lungo sulla pista per carpirne i segreti e conoscerne le difficoltà. Sabato e domenica, per finire, i due trionfi annunciati nella 5 km a tecnica classica e nella 10 km a tecnica libera tra il tripudio generale della gente presente sugli spalti e nel bosco. Anche la Belmondo ha pubblicamente elogiato il percorso e la sua ottima preparazione da parte degli organizzatori. “Credo che tutti gli atleti presenti abbiano incontrato due tipi di difficoltà: quella di natura tecnica per la natura del percorso e la durezza delle salite, e quelle di carattere respiratorio perché, non dimentichiamolo abbiamo gareggiato a circa 1600 m. di altezza, cosa per noi non abituale”. Problemi di fiato, quindi e non solo di gambe. “Senz’altro. Ci sono stati dei momenti duran- te la competizione in cui mi sono sentita davvero al limite ed al traguardo la stanchezza si è fatta davvero sentire”. Al di là della fatica, resta comunque la grande soddisfazione per aver reso felici i tanti appassionati accorsi nello splendido scenario di Prato Gentile . “Porterò l’entusiasmo della gente molisana per sempre nel mio cuore. Devo ammettere che i Campionati Italiani dovevano rappresentare soprattutto l’occasione per allenarmi in vista dei Mondiali, ma poi, una volta in pista ho cercato di tirare al massimo per non deludere la gente”. A parere di Stefania Belmondo, Capracotta può tranquillamente ambire ad ospitare nel prossimo futuro una gara di Coppa del Mondo. “Perché no? La pista è tecnicamente valida, lo staff organizzativo ha dimostrato di essere all’altezza della situazione. E poi credo che se tale progetto riuscisse ad andare in porto, noi italiani potremmo sfruttare il vantaggio di conoscere già bene le condizioni ambientali in cui si gareggia, mentre gli atleti stranieri potrebbero trovarsi molto in difficoltà”. Agli ormai imminenti mondiali in Norvegia la Belmondo è intenzionata ovviamente a dare il meglio di se stessa. “Mi piacerebbe fare bene in tutte le gare a cui parteciperò”. In bocca al lupo Steffy e stai certa che ogni vittoria che centrerai da oggi in poi renderà più orgogliosi tutti noi che nei giorni scorsi abbiamo avuto la grande fortuna di conoscere ed ammirare da vicino il tuo sorriso e la tua estrema gentilezza. G.L. neve 37

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Grazie Stefania!<br />

La Belmondo conquista la II medaglia d’oro nei 10 km<br />

grazie anche al caloroso tifo del pubblico<br />

diversi anni che giro il mondo per<br />

gareggiare ma non ho mai incontrato<br />

“Sono<br />

un pubblico eccezionale e caloroso<br />

<strong>com</strong>e quello di <strong>Capracotta</strong>. Di fronte ad un tifo<br />

del genere non si può far finta di niente e sei<br />

praticamente obbligata a dare il massimo anche<br />

se la condizione non è al top”.<br />

Parole di circostanza? Assolutamente no. Stefania<br />

Belmondo è stata letteralmente “concupita”<br />

dalla gente molisana con la quale ha stabilito<br />

sin dal suo arrivo un legame assolutamente<br />

perfetto.<br />

Dimostrazione ne è stato il gesto <strong>com</strong>piuto<br />

dal “colibrì” del fondo azzurro subito dopo<br />

aver conquistato nella giornata di chiusura dei<br />

Campionati la seconda medaglia d’oro nella 10<br />

km a tecnica libera: un bacio spontaneo lanciato<br />

a tutti gli spettatori presenti per ringraziarli<br />

dell’incitamento costante ricevuto. La Belmondo<br />

è giunta in Molise nel tardo pomeriggio di<br />

giovedì 30 Gennaio ed immediatamente si è<br />

concessa alla stampa. Una lunga chiacchierata<br />

con i giornalisti per chiarire i suoi obiettivi nel<br />

breve e medio termine, per parlare della sua<br />

condizione fisica, di un alluce che sembra finalmente<br />

essersi rimesso a posto. Venerdì, poi,<br />

nel giorno di riposo Stefania si è allenata lungo<br />

sulla pista per carpirne i segreti e conoscerne<br />

le difficoltà. Sabato e domenica, per finire, i<br />

due trionfi annunciati nella 5 km a tecnica classica<br />

e nella 10 km a tecnica libera tra il tripudio<br />

generale della gente presente sugli spalti e nel<br />

bosco. Anche la Belmondo ha pubblicamente<br />

elogiato il percorso e la sua ottima preparazione<br />

da parte degli organizzatori. “Credo che tutti<br />

gli atleti presenti abbiano incontrato due<br />

tipi di difficoltà: quella di natura tecnica per<br />

la natura del percorso e la durezza delle salite,<br />

e quelle di carattere respiratorio perché,<br />

non dimentichiamolo abbiamo gareggiato<br />

a circa 1600 m. di altezza, cosa per noi non<br />

abituale”.<br />

Problemi di fiato, quindi e non solo di gambe.<br />

“Senz’altro. Ci sono stati dei momenti duran-<br />

te la <strong>com</strong>petizione in cui mi sono sentita davvero<br />

al limite ed al traguardo la stanchezza<br />

si è fatta davvero sentire”.<br />

Al di là della fatica, resta <strong>com</strong>unque la grande<br />

soddisfazione per aver reso felici i tanti appassionati<br />

accorsi nello splendido scenario di Prato<br />

Gentile .<br />

“Porterò l’entusiasmo della gente molisana<br />

per sempre nel mio cuore. Devo ammettere<br />

che i Campionati Italiani dovevano rappresentare<br />

soprattutto l’occasione per allenarmi<br />

in vista dei Mondiali, ma poi, una volta in<br />

pista ho cercato di tirare al massimo per non<br />

deludere la gente”.<br />

A parere di Stefania Belmondo, <strong>Capracotta</strong> può<br />

tranquillamente ambire ad ospitare nel prossimo<br />

futuro una gara di Coppa del Mondo.<br />

“Perché no? La pista è tecnicamente valida,<br />

lo staff organizzativo ha dimostrato di essere<br />

all’altezza della situazione. E poi credo che<br />

se tale progetto riuscisse ad andare in porto,<br />

noi italiani potremmo sfruttare il vantaggio<br />

di conoscere già bene le condizioni ambientali<br />

in cui si gareggia, mentre gli atleti stranieri<br />

potrebbero trovarsi molto in difficoltà”.<br />

Agli ormai imminenti mondiali in Norvegia la<br />

Belmondo è intenzionata ovviamente a dare il<br />

meglio di se stessa. “Mi piacerebbe fare bene in<br />

tutte le gare a cui parteciperò”. In bocca al lupo<br />

Steffy e stai certa che ogni vittoria che centrerai<br />

da oggi in poi renderà più orgogliosi tutti noi<br />

che nei giorni scorsi abbiamo avuto la grande<br />

fortuna di conoscere ed ammirare da vicino il<br />

tuo sorriso e la tua estrema gentilezza.<br />

G.L.<br />

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