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speciale <strong>neve</strong><br />
30<br />
Sessantesimo anniversario dello Sci Club<br />
<strong>Capracotta</strong><br />
Nel 1975 hanno inizio le prime gare<br />
nazionali di qualificazione “Edmondo<br />
Angelaccio” che si svolgeranno<br />
anche negli anni 1976, 1978 e 1979. Nel<br />
1977 le gare non vengono disputate per carenza<br />
di <strong>neve</strong> (i cicli delle stagioni si ripetono!)<br />
e grosse difficoltà si ricordano anche<br />
nella manifestazione 1979. Solo grazie al<br />
lavoro di tanti volontari che si prodigarono<br />
per i riporti di <strong>neve</strong>, si garantì la buona<br />
riuscita della manifestazione. La IV coppa<br />
“Edmondo Angelaccio” disputatasi l’11 febbraio<br />
1979 viene ricordata anche per una<br />
curiosa particolarità, infatti per mantenere<br />
uno strato nevoso duro e sufficiente, fu<br />
1974<br />
utilizzato il cloruro di<br />
sodio, “sale pastorizio”,<br />
su suggerimento dell’indimenticabile<br />
Riccardo<br />
Plattner, super esperto<br />
di <strong>neve</strong> e amico di <strong>Capracotta</strong>.<br />
Proponiamo un ricordo<br />
di una delle gare “Edmondo<br />
Angelaccio”<br />
da “Molise Press” del<br />
12/18 Febbraio 1979<br />
“In una splendida<br />
giornata di sole circa<br />
venti squadre si sono<br />
date strenua battaglia<br />
per la conquista della<br />
“IV Coppa Edmondo<br />
Angelaccio”, in una en-<br />
a n n o 2 n . 2<br />
tusiasmante gara di fondo valevole per la<br />
qualificazione nazionale della staffetta.<br />
Tre atleti per ogni squadra, a dare tutto il<br />
meglio sugli otto chilometri prescritti, in<br />
un clima agonistico veramente di fuoco,<br />
<strong>neve</strong> a parte. … A dire nei giorni scorsi lo<br />
scarsissimo innevamento di questo strano<br />
inverno aveva creato non pochi guai all’organizzazione;<br />
il Presidente dello Sci Club<br />
dr. Vittorio Giuliano, Mario Fiadino, che ha<br />
tracciato le piste ed il direttore di pista Giuseppe<br />
D’Andrea, hanno dovuto fare i salti<br />
mortali, e sono riusciti, grazie all’aiuto di<br />
un centinaio di volontari, che con grande<br />
fatica hanno ricoperto la pista di <strong>neve</strong> racimolata<br />
a più alta quota. La classe di alcune