di Letizia Chilelli - Campo de'fiori
di Letizia Chilelli - Campo de'fiori
di Letizia Chilelli - Campo de'fiori
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>Campo</strong> de’ fiori 45<br />
1923 e residente in via Falisca n.11, ceramista,<br />
1^ Compagnia del 24° Battaglione Genio<br />
aggregato alla Divisione “Acqui”.<br />
SOLDATO SEMPLICE ALFREDO ROSSI: nato<br />
a Civita Castellana il 16 Ottobre 1919 e residente<br />
in via Quintana n.10, ceramista, 1°<br />
Battaglione del 17° Reggimento Fanteria.<br />
SOLDATO SEMPLICE ROBERTO SEVERINI:<br />
nato a Civita Castellana il 17 Agosto 1915 e residente<br />
in via Panico n.45, artigiano, 1°<br />
Battaglione del 17° Reggimento Fanteria.<br />
TENENTE ENZO GENTILI: nato a Civita<br />
Castellana il 25 Febbraio 1913 e residente in via<br />
dello Scasato n. 35 , impiegato, Comandante<br />
2^ Compagnia del 33° Battaglione Mortai<br />
da 81.<br />
L’Otto Settembre 1943 viene firmato l’Armistizio<br />
con gli alleati e la Divisione “Acqui” al comando<br />
del Generale ANTONIO GANDIN, (1891-<br />
1943), si trova sulle Isole <strong>di</strong> Cefalonia e Corfù<br />
abbandonata al suo destino, senza alcuna <strong>di</strong>rettiva<br />
dello Stato Maggiore, senza appoggio aereo<br />
e navale, con scarso equipaggiamento militare e<br />
sottoposta alle nefaste conseguenze delle considerevoli<br />
truppe tedesche, presenti sulle isole unitamente<br />
a quelle italiane e decise a ven<strong>di</strong>carsi<br />
degli Italiani.<br />
Quando i tedeschi intimano la consegna delle<br />
armi, la Divisione “Acqui” attacca prontamente<br />
con il 17° e 18° Reggimento <strong>di</strong> Fanteria le<br />
caserme dove i nazisti erano acquartierati e li<br />
costringe alla resa.<br />
Lo Stato Maggiore Tedesco a Berlino, stupito<br />
dalla pronta reazione italiana, invia a Cefalonia la<br />
Divisione <strong>di</strong> Fanteria da Montagna “Edelweiss”,<br />
unità d’elitè dell’esercito tedesco, composta da<br />
soldati austriaci, altoatesini, croati e rumeni, che<br />
grazie all’appoggio aereo e navale impegna la<br />
Divisione “Acqui” in aspri combattimenti.<br />
Dal 13 al 22 Settembre durò la resistenza italiana<br />
e dopo i successi dei primi giorni, schiacciati<br />
da forze preponderanti, il Generale GANDIN,<br />
chiese la resa delle sue unità.<br />
I prigionieri italiani, soldati e sottufficiali, furono<br />
fucilati e massacrati dai tedeschi e le salme bruciate<br />
o buttate nei pozzi e nelle grotte carsiche.<br />
Gli Ufficiali vennero tutti fucilati, i loro corpi legati<br />
con il filo spinato e gettati in mare.<br />
Dopo gli ecci<strong>di</strong> si salvarono soltanto 11 Ufficiali,<br />
dei 450 effettivi, 15 su 600 sottufficiali e 1.250<br />
soldati si 11.500.<br />
Il Tenente Isidoro Mangini viene fucilato il 23<br />
Settembre 1943 alla “Casa Rossa”. Gino Miccini<br />
muore l’otto settembre 1943 nei primi giorni <strong>di</strong><br />
combattimento. Alfredo Rossi e Roberto<br />
Severini il 23 Settembre 1943, insieme, furono<br />
condotti, con i superstiti dei loro reparti a<br />
Troianata – località <strong>di</strong> Cefalonia – qui trucidati<br />
dalle mitragliatrici tedesche e i loro corpi bruciati<br />
con la benzina. Il Tenente Enzo Gentili è<br />
l’unico superstite della compagine civitonica. Fatto prigioniero, viene condotto nei campi <strong>di</strong> concentramento in Polonia e Germania<br />
dove il 10 Maggio 1945 viene liberato dagli inglesi nel campo <strong>di</strong> concentramento <strong>di</strong> Bergen Belsen. Dal Diario del Tenente Gentili:….<br />
“Nel maggio 1943, venni in licenza. Mi trovavo in Grecia, isola <strong>di</strong> Corfù. Il nostro reparto XXXIII Btg mortai da 81 si stabilì nell’Isola <strong>di</strong><br />
Corfù con il comando del settore nord a Scriperion circa 30 Km. a nord <strong>di</strong> Corfù…dove comandavo la 2^ compagnia del suddetto Btg.<br />
A Brin<strong>di</strong>si cenai con il Generale GANDIN e dopo le presentazioni <strong>di</strong> rito mi chiese <strong>di</strong> quale Città fossi e nel <strong>di</strong>chiarare Civita Castellana<br />
mi <strong>di</strong>sse che conosceva molto bene il luogo. La mattina molto presto ci recammo all’Idroscalo e partimmo con l’idrovolante, io per Corfù<br />
e il Generale per Cefalonia, ove era la sede del Comando Divisione……… Fatto prigioniero, non ho fatto la fine dei miei colleghi e <strong>di</strong> circa<br />
10mila soldati massacrati a Cefalonia dai tedeschi ed anche a Corfù nel Settembre 1943 e deportato nei campi <strong>di</strong> concentramento in<br />
Germania con l’incubo continuo <strong>di</strong> essere fucilato…….ancora una volta ringrazio il Padre Eterno e mentre saluto tutti i superstiti della<br />
Divisione “Acqui”, rivolgo una preghiera per tutti i caduti della Divisione stessa……”. Enzo Gentili – nominato dopo i fatti Tenente<br />
Colonnello – si è spento in Civita Castellana il 25 Giugno 2003.<br />
Civita Castellana, eccettuata la Città <strong>di</strong> Acqui Terme dove ha sede la fondazione de<strong>di</strong>cata alla <strong>di</strong>visione da cui prende il nome, è l’unica<br />
Citta<strong>di</strong>na Italiana che de<strong>di</strong>ca una via ai Martiri <strong>di</strong> Cefalonia: è l’attuale tratto che collega Piazza <strong>di</strong> Vittorio con via Enrico Minio.