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di Letizia Chilelli - Campo de'fiori

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28<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

L’angolo del Bebè<br />

Questo mese,<br />

affronterò un argomento<br />

<strong>di</strong> grande<br />

interesse per le<br />

mamme: i vaccini.<br />

Tratterò sui tempi<br />

e i mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> somministrazione,<br />

la <strong>di</strong>fferenza<br />

tra vaccini<br />

obbligatori e facol-<br />

Dott.ssa Loredana Filoni<br />

tativi ed eventuali<br />

controin<strong>di</strong>cazioni.<br />

I vaccini proteggono il bambino da malattie<br />

che comporterebbero seri rischi per la<br />

sua salute, ma destano sempre un po’ <strong>di</strong><br />

preoccupazione nelle mamme!<br />

E’ comprensibile: si teme, infatti, che questi<br />

farmaci possano avere effetti collaterali.<br />

Anche il fatto che la somministrazione<br />

avvenga con una iniezione, causa qualche<br />

timore. Per iniziare, ve<strong>di</strong>amo quali sono, in<br />

Italia, i vaccini obbligatori:<br />

1) <strong>di</strong>fterite<br />

2)epatite B<br />

3) poliomielite<br />

4)tetano<br />

Quelli facoltativi ma raccomandati dal<br />

Ministero della Salute:<br />

1)haemophilus influenzae<br />

B<br />

2) pertosse<br />

3) morbillo<br />

4) rosolia<br />

5) parotite.<br />

Tutti i vaccini vengono somministrati con<br />

un’iniezione che può essere, sottocutanea<br />

(come l’antimorbillo, l’antirosolia e l’antiparotide),<br />

oppure intramuscolare (anti<strong>di</strong>fterica,<br />

antitetanica e antipertosse) .<br />

Anche l’antipolio che fino all’estate del<br />

2002 era per bocca, ora si pratica per via<br />

intramuscolare: il preparato tra<strong>di</strong>zionale,<br />

infatti, che conteneva il virus vivo attenuato,<br />

è stato sostituito dal vaccino salk, a<br />

base <strong>di</strong> virus uccisi. Questa formulazione,<br />

a <strong>di</strong>fferenza <strong>di</strong> quella per bocca, non espone<br />

i bimbi al rischio, anche se minimo, <strong>di</strong><br />

sviluppare la poliomielite in seguito alla<br />

vaccinazione.<br />

Inoltre quella per via orale, prevedeva la<br />

somministrazione <strong>di</strong> due dosi <strong>di</strong> preparato,<br />

mentre per la nuova, ne sono previste<br />

quattro. Il farmaco iniettabile è vantaggioso<br />

rispetto all’altro, perché non richiede<br />

due ore <strong>di</strong> <strong>di</strong>giuno prima dell’inoculazione<br />

e un’ora dopo e si può somministrare<br />

anche in caso <strong>di</strong> <strong>di</strong>arrea.<br />

I vaccini “raccomandati” non sono imposti<br />

ma sono comunque vivamente consigliati,<br />

dato che non sono meno importanti <strong>di</strong><br />

quelli obbligatori: rappresentano il migliore<br />

strumento per <strong>di</strong>fendere i piccoli, da<br />

malattie che, per la loro gravità o eventuali<br />

complicazioni, potrebbero comprometterne<br />

la salute. Tra queste il morbillo, che<br />

può causare un’encefalite (infiammazione<br />

del cervello). Per quanto concerne il<br />

<strong>di</strong>scorso della meningite che è, appunto,<br />

l’infiammazione delle tre membrane concentriche<br />

che avvolgono l’asse cerebro spinale,<br />

questa può essere causata da virus o<br />

batteri.<br />

Per le meningiti virali (60%) non esistono<br />

vaccini. I preparati a <strong>di</strong>sposizione servono<br />

a prevenire le tre più frequenti forme batteriche:<br />

da haemophilus influnenzae, da<br />

meningococco e da pneumococco.<br />

Attualmente tra le “raccomandate” c’è solo<br />

l’anti-haemophilus influenzae.<br />

Queste vaccinazioni non assicurano una<br />

protezione completa nei confronti della<br />

malattia, ma solo per il 20% delle meningiti,<br />

quelle causate dall’haemophilus, dallo<br />

pneumococco e dal meningococco. Il<br />

rischio <strong>di</strong> meningite da haemophilus<br />

influenzae <strong>di</strong> tipo B è particolarmente alto<br />

nei primi 2 anni <strong>di</strong> vita, perché il sistema<br />

immunitario non è ancora in grado <strong>di</strong> bloccare<br />

il batterio prima che produca seri<br />

danni.<br />

Per quanto riguarda il vaccino contro lo<br />

pneumococco, può essere utile sapere che<br />

non protegge solo dalla meningite, ma<br />

anche dalle forme gravi <strong>di</strong> otite e <strong>di</strong> polmonite<br />

che il germe può provocare.<br />

Cosa fare se il bimbo non stà bene il<br />

giorno della vaccinazione?<br />

Dipende dal <strong>di</strong>sturbo: un semplice raffreddore,<br />

una lieve <strong>di</strong>arrea o una leggera<br />

tosse, non sono controin<strong>di</strong>cazioni per il<br />

vaccino.<br />

Si può somministrarlo anche durante una<br />

cura con antibiotici o una convalescenza.<br />

Se invece il bambino ha la febbre, è meglio<br />

rimandare, per evitare che il sistema<br />

immunitario, già alle prese con un’infezione,<br />

risponda in maniera adeguata. Spesso<br />

si pensa che i vaccini siano controin<strong>di</strong>cati<br />

per i bambini che hanno manifestato una<br />

intolleranza alle uova, mentre in realtà la<br />

presenza delle proteine dell’uovo è così<br />

ridotta da non esporre i piccoli ad alcun<br />

pericolo.<br />

Solo i bimbi che hanno già manifestato sintomi<br />

<strong>di</strong> grave allergia (<strong>di</strong>fficoltà respiratorie,<br />

orticaria <strong>di</strong>ffusa, svenimento, gonfiore<br />

alla gola o alle labbra) non dovrebbero<br />

effettuare la vaccinazione: per loro è<br />

opportuno preferire preparati che non contengono<br />

proteine dell’uovo (la preparazione<br />

avviene su colture <strong>di</strong> cellule umane).<br />

Per quanto riguarda la rosolia, questa è<br />

una malattia banale, che però <strong>di</strong>venta<br />

molto pericolosa, se contratta durante la<br />

gravidanza, in quanto in grado <strong>di</strong> alterare<br />

lo sviluppo del feto. Le vaccinazioni possono<br />

provocare qualche lieve effetto collaterale,<br />

come arrossamenti nella zona <strong>di</strong> inoculazione,<br />

malessere generale, febbre, irritabilità,<br />

pianto altrimenti non giustificato.<br />

In genere questi <strong>di</strong>sturbi si presentano a<br />

partire da poche ore, fino a due giorni<br />

dopo la vaccinazione e scompaiono nel<br />

giro <strong>di</strong> qualche giorno.<br />

Non tutti i preparati danno una copertura<br />

assoluta: la protezione <strong>di</strong>pende dalla risposta<br />

in<strong>di</strong>viduale del sistema immunitario e<br />

dal tipo <strong>di</strong> vaccino.<br />

Ad esempio l’antipertosse e l’antitetanica<br />

non sono efficaci per sempre.<br />

Infine, i prematuri devono essere vaccinati<br />

attenendosi sempre alle date del calendario<br />

ufficiale, perché il loro sistema immunitario<br />

è già in grado <strong>di</strong> rispondere al vaccino.

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