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di Letizia Chilelli - Campo de'fiori

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24<br />

Visto che nel nostro ultimo incontro ci<br />

siamo occupati <strong>di</strong> alcuni dei vini della<br />

nostra Regione, affrontiamo ora il <strong>di</strong>scorso<br />

su “quando” stappare una buona bottiglia.<br />

Se si tratta <strong>di</strong> bottiglie <strong>di</strong> vino rosso, le<br />

stapperemo con un certo atipico rispetto al<br />

momento in cui andranno consumate, in<br />

me<strong>di</strong>a un quarto d’ora, ma anche qualche<br />

ora prima, se il vino che andremo a servire<br />

è molto pregiato ed ha “maturato” molti<br />

anni <strong>di</strong> invecchiamento. L’apertura anticipata<br />

della bottiglia, serve per ossigenare il<br />

nostro vino.<br />

Se il vino non presenta malattie “serie”<br />

l’ossigenazione consentirà anche la per<strong>di</strong>ta<br />

<strong>di</strong> piccole imperfezioni (come ad esempio<br />

il sentore <strong>di</strong> tappo), ma se il vino ha<br />

sostanziali malattie, anche l’ossigenazione<br />

sarà vana per il “recupero” della<br />

nostra bottiglia.<br />

I vini molto giovani, le tipologie”frizzante”<br />

e gli spumanti, vanno stappati<br />

al momento <strong>di</strong> servirli, altrimenti<br />

viene “spenta” la loro vivacità con la<br />

conseguente per<strong>di</strong>ta delle bollicine.<br />

Per questi vini occorre anche ricordare<br />

<strong>di</strong> avere l’accortezza <strong>di</strong> chiudere la<br />

bottiglia con gli appositi tappi dopo<br />

ogni giro <strong>di</strong> mescita.<br />

Per i rossi “importanti” come il Barolo,<br />

il Barbaresco e il Brunello <strong>di</strong><br />

Moltalcino, la teoria più <strong>di</strong>vulgata<br />

esige che le bottiglie vangano stappate<br />

dalle due alle sei ore prima, questo<br />

per consentire al vino <strong>di</strong> esprimere<br />

per intero tutto il suo bouquet.In questo<br />

caso, però, occorre tener conto <strong>di</strong><br />

una cosa a cui nessuno fa più caso,<br />

ma che è importantissima: in campagna<br />

la qualità dell’aria è <strong>di</strong>versa della<br />

città, tener stappata una bottiglia<br />

molte ore nei nostri appartamenti o<br />

nei nostri locali non è prudente più<br />

che altro per ragioni <strong>di</strong> smog, infatti il<br />

nostro vino tende ad “assorbire” le<br />

sostanze presenti nell’aria variando<br />

alcune volte colori, profumi e sapori.<br />

E’ altrettanto vero però il principio<br />

che una mezza bottiglia <strong>di</strong> Barolo,<br />

ben tappata e messa da parte per il<br />

giorno dopo, offre la possibilità <strong>di</strong><br />

bere un vino ugualmente valido e<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

L’angolo ... cin cin <strong>di</strong><br />

Quando stappare<br />

una bottiglia<br />

<strong>di</strong> vino<br />

forse anche migliore.<br />

Continuando il <strong>di</strong>scorso sui vini importanti<br />

e invecchiati per molti anni, per agevolare<br />

il contatto con l’aria e per <strong>di</strong>videre la parte<br />

liquida dal deposito solido, prima del servizio,<br />

non <strong>di</strong> rado, si esegue la decantazione.<br />

Per questa operazione è necessaria una<br />

caraffa incolore, preferibilmente <strong>di</strong> cristal-<br />

Peccato <strong>di</strong> uova.<br />

Se a cena non sai che fare,<br />

leggi qui ed inizia ad operare.<br />

Metti a bollire in un pentolino,<br />

acqua, sale e qualche uovo genuino.<br />

Mentre le uova sono a rassodare,<br />

il con<strong>di</strong>mento vai a preparare.<br />

Dentro all’insalatiera metti,<br />

prezzemolo, erba cipollina e menta a pezzetti.<br />

Trita tutto finemente,<br />

aggiungi senape lentamente.<br />

Per fare il tutto amalgamare,<br />

versa panna senza abbondare.<br />

Or le uova son pronte già,<br />

cerca <strong>di</strong> tagliare l’albume a metà.<br />

E al tuorlo, che hai ben schiacciato,<br />

ora aggiungi il preparato.<br />

Il con<strong>di</strong>mento è oramai fatto,<br />

dentro all’albume versa il tutto.<br />

Nel naso dei tuoi ospiti campeggia un gustoso<br />

odore,<br />

non indugiar e go<strong>di</strong>ti il delizioso sapore.<br />

Erminio Quadraroli<br />

<strong>Letizia</strong> <strong>Chilelli</strong><br />

lo, dalla capacità <strong>di</strong> circa un litro.<br />

Se, nel frattempo,ci accorgiamo che il<br />

nostro vino rosso sia ancora troppo freddo,<br />

la caraffa o più semplicemente il<br />

decanter, va scaldato immergendolo in<br />

acqua ben tiepida.<br />

Bisogna fare molta attenzione nel travasare<br />

il vino dalla bottiglia al decanter per evitare<br />

che i depositi originati dall’età del vino<br />

o dalla sua particolare struttura ricca <strong>di</strong><br />

tannini, non vadano a depositarsi dalla<br />

bottiglia sul fondo della nostra caraffa.<br />

La bottiglia, quin<strong>di</strong>, va osservata in controluce,<br />

aiutandosi con la fiamma <strong>di</strong> una candela<br />

per vedere il fondo. Poi, si inizia a<br />

versare il vino tenendo verso il basso il lato<br />

della bottiglia dove il deposito è maggiormente<br />

pronunciato.<br />

Il vino va versato molto lentamente,<br />

ma appena i primi residui del<br />

fondo si avvicinano al collo della<br />

bottiglia bisogna interrompere <strong>di</strong><br />

colpo il flusso e eliminare il residuo<br />

<strong>di</strong> vino: il vino in caraffa esprimerà<br />

allora tutta al sua brillantezza.<br />

Volendo dare un tocco finale, si<br />

potrebbe far roteare la candela<br />

attorno al decanter in modo che<br />

tutti possano apprezzare lo splen<strong>di</strong>do<br />

colore del vino che invoglierà<br />

la degustazione.<br />

Con questo sistema si possono<br />

recuperare vecchie o vecchissime<br />

bottiglie che sono rimaste a dormire<br />

in cantina, mentre meritano<br />

l’onore della tavola.<br />

Mi preme comunque ricordare che<br />

se il vino presenta depositi tartarici,<br />

si tratta <strong>di</strong> depositi naturali dei<br />

vini invecchiati o con strutture particolari,<br />

ma la maggior parte delle<br />

volte sanissimi e con colori, profumi<br />

e sapori che <strong>di</strong>fficilmente scorderemo.<br />

Appuntamento quin<strong>di</strong> al prossimo<br />

numero deve vedremo “come”<br />

stappare correttamente una bottiglia<br />

e <strong>di</strong> vino e <strong>di</strong> spumante.

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