trasporti, energia e ambiente
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LO/0267/2008 validità dal 18/02/2008 >> >> >> >> >> >> >> >> >> METANO &MOTORI ANNO 10 - N. 2 - NOvEMBRE 2009 TRASPORTI, ENERGIA E AMBIENTE >> >> >> >> >> >> >> >> >>
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LO/0267/2008<br />
validità dal 18/02/2008<br />
>> >> >> >> >> >> >> >> >><br />
METANO<br />
&MOTORI<br />
ANNO 10 - N. 2 - NOvEMBRE 2009<br />
TRASPORTI, ENERGIA E AMBIENTE<br />
>> >> >> >> >> >> >> >> >>
M<br />
& M<br />
Metano & Motori<br />
Trasporti, <strong>energia</strong> e <strong>ambiente</strong><br />
Milano, novembre 2009<br />
Anno 10 - numero 2<br />
Periodico semestrale<br />
Reg. Tribunale Milano nº 416<br />
del 9 giugno 2000<br />
Registro operatori di<br />
comunicazione n° 8654<br />
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Alfredo Zaino<br />
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e redazione:<br />
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5.000 Copie<br />
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Com-Media S.r.l., Milano<br />
È vietata la riproduzione, anche parziale<br />
e ad uso interno, con qualsiasi mezzo<br />
effettuata, non autorizzata.<br />
In copertina:<br />
Iveco Eco Daily<br />
SOMMARIO
I TREND DEL SETTORE<br />
2<br />
Strategie di Sviluppo<br />
del metano per auto -<br />
gli idrocarburi non metanici (nmHc)<br />
Il settore NGV è in notevole fermento da anni<br />
nel quadro internazionale. Nazioni in cui i NGV<br />
non esistevano fino a 10 o 15 anni fa, ora hanno<br />
un mercato fiorente, e senz’altro superiore a<br />
quello dell’Italia, che dalla posizione di leader è<br />
retrocessa al sesto posto, dopo Pakistan, Brasile,<br />
Argentina, India, Iran. Anche in Italia comunque<br />
ci sono segni di aumento delle attività in questo<br />
settore, ed il mercato mostra tutte le intenzioni<br />
di abbandonare finalmente le dimensioni di nicchia<br />
che l’hanno caratterizzato finora.<br />
Una grossa mano la stanno dando gli incentivi<br />
offerti dal governo per l’acquisto di auto ecologiche<br />
a CNG e GPL, che sommandosi a quelli<br />
per la rottamazione (offerti a tutte le auto che<br />
emettono meno di 140 g/km di CO 2 ) consentono<br />
di risparmiare fino a 5.000 € sull’acquisto<br />
di un’auto a CNG che emette meno di 120 g/<br />
km di CO 2 , e fino a 6.500 € per l’acquisto di un<br />
veicolo commerciale leggero.<br />
Alcune regioni inoltre offrono contributi a fondo<br />
perduto anche per la costruzione di nuovi distributori<br />
di CNG, ed è in aumento il numero delle<br />
regioni che emettono ordinanze in cui si annuncia<br />
la concessione per la realizzazione di nuovi<br />
distributori solo a condizione che essi includano<br />
anche erogatori di CNG o GPL.<br />
L’Italia sembra perciò aver imboccato la strada<br />
giusta. Il processo di sviluppo però non è scevro<br />
da incognite e problemi rimasti sul tappeto. La<br />
novità è che i problemi maggiori non sono più<br />
di carattere tecnico, ma sono di tipo squisitamente<br />
normativo.<br />
Sul piano delle norme e della legislazione internazionale<br />
o nazionale si combattono oggi<br />
le ultime battaglie. Qui vogliamo limitarci a un<br />
esempio, ma dopo averlo scelto tra i più significativi.<br />
E’ un caso in linea di principio positivo,<br />
ma che conserva al suo interno la “mela avvelenata”.<br />
Si tratta dei nuovi limiti alle emissioni<br />
di NMHC.<br />
Tra i nuovi limiti alle emissioni di idrocarburi<br />
incombusti imposti dal regolamento europeo<br />
R 715 (la rivista ha già illustrato questo regolamento,<br />
di per sé benvenuto, in un numero precedente),<br />
è stato introdotto un nuovo parametro,<br />
i NMHC, con un limite di 68 mg/km; questo<br />
fatto di per sé sarebbe positivo.<br />
Ma collateralmente si conserva pure il preesistente<br />
limite ai THC, di 100 mg/km; e questo, se<br />
è visto come un impiccio superabile dagli OEM,<br />
viceversa penalizza fortemente il settore delle<br />
trasformazioni. Gli OEM possono progettare e<br />
realizzare catalizzatori specifici per il metano, in<br />
grado cioè di abbattere le emissioni di questo<br />
componente degli idrocarburi incombusti. Si<br />
tratta di catalizzatori che hanno un tenore più<br />
che doppio o triplo di metalli nobili rispetto ad<br />
un catalizzatore ottimale per motori a benzina.<br />
È una spesa non indifferente, e inutile, dato<br />
che il metano non è velenoso né inquinante.<br />
I costruttori d’auto se lo possono comunque<br />
permettere.<br />
Ma non le officine di trasformazione. A questa<br />
stregua, trasformare un veicolo moderno in<br />
modo che possa rispettare le nuove norme, nei<br />
riguardi delle emissioni di THC, è già oggi estremamente<br />
difficoltoso con i limiti Euro 4; diverrà<br />
forse impossibile con i limiti Euro 5 ed Euro 6.<br />
Ma vediamo nel dettaglio perché è sbagliato<br />
voler limitare in maniera così severa le emissioni<br />
di metano incombusto allo scarico dei motori a<br />
CNG.<br />
Composizione dei THC ed effetti<br />
sulla salute<br />
I THC contenuti nelle emissioni dei motori a<br />
benzina sono composti in prevalenza dai NMHC<br />
(più del 90%), ed il resto è costituito da CH 4.<br />
All’opposto, i THC contenuti nei fumi dei motori<br />
a CNG sono composti in prevalenza da CH 4. (oltre<br />
il 90%), e solo meno del 10% è costituito in<br />
questo caso da NMHC.<br />
I NMHC sono inquinanti tossici. Alcuni di essi<br />
sono considerati o riconosciuti a tutti gli effetti<br />
come agenti mutageni (es. gli idrocarburi aromatici<br />
come benzene, toluene, xilene). Alcuni di<br />
essi sono precursori dell’ozono. I NMHC hanno<br />
tutti questi effetti negativi soprattutto a causa<br />
della loro elevata reattività.<br />
Ma proprio grazie a questa reattività, è relativamente<br />
semplice trattarli con successo con i<br />
normali catalizzatori, demolendone la molecola<br />
per formare composti innocui (CO 2 e H 2 O). Al<br />
contrario, il metano possiede un’elevata stabilità<br />
della molecola, il che si traduce in una bassa<br />
reattività.<br />
Perciò esso non è tossico, né mutageno. E non è<br />
considerato precursore di ozono.<br />
Le normative sulle emissioni inquinanti nordamericane<br />
hanno già da tempo riconosciuto<br />
questi fatti.<br />
E lo stesso vale per le norme europee sulle emissioni<br />
dei veicoli pesanti. Infatti in entrambe i casi<br />
sono applicati limiti soltanto alle emissioni di<br />
NMHC.
Reattività, ed esigenze tecnologiche<br />
Questa bassa reattività però ha un effetto collaterale:<br />
rende difficile per i normali catalizzatori<br />
convertire con un’efficienza accettabile il CH 4.<br />
in componenti normali dei fumi, cioè la CO 2 e<br />
l’acqua. Le auto a benzina rispettano il limite<br />
alle emissioni di THC di 0,1 g/km, imposto dapprima<br />
dalla norma EURO 4, (ECE ONU) ed ora<br />
confermato dalla normativa EURO 5 ed EURO 6<br />
(in questo caso si tratta di norme europee, che<br />
stanno però per diventare ECE ONU), adottando<br />
catalizzatori con un contenuto di metalli preziosi<br />
(platino, palladio, rodio), di circa 50 g/piede 3<br />
(normali), o 80 ÷ 120 g/piede 3 (alte prestazioni),<br />
che convertono abbastanza facilmente le<br />
emissioni di THC (in questo caso composti come<br />
abbiamo visto da oltre il 90% da NMHC) nei<br />
normali composti che si trovano nei fumi, CO 2<br />
ed H 2 O.<br />
Nel progettare motori a CNG dedicati, monovalenti<br />
o bi-fuel, gli OEM devono adottare alcuni<br />
catalizzatori speciali, con un contenuto molto<br />
più elevato di metalli preziosi, da 150÷200 g/<br />
piede 3 , fino a 300 g/piede 3 , perché essi siano<br />
in grado di limitare le emissioni di THC (che in<br />
questo caso sono costituite per oltre il 90% da<br />
metano), al livello di 0,1 g/km imposto dalle<br />
norme dalla EURO 4 alla EURO 6. Questo rende<br />
i nuovi modelli di NGV che soddisfano le norme<br />
EURO 4/5/6 più costosi di quanto fossero in<br />
passato. Non si tratta di una buona cosa per lo<br />
sviluppo di questo settore. L’incremento di costo<br />
dei veicoli non è giustificato da fondate ragioni<br />
ambientali. Ma in qualche modo, gli OEM se lo<br />
possono permettere, con i loro laboratori che<br />
sono in grado di escogitare le soluzioni adatte,<br />
e grossi stanziamenti disponibili per la ricerca e<br />
sviluppo.<br />
Perciò gli OEM possono rassegnarsi a sottostare<br />
a questo requisito, che sono in grado di soddisfare.<br />
Naturalmente, come logica conseguenza,<br />
i nuovi modelli di auto a CNG saranno più costosi<br />
di come potrebbero essere se non ci fosse<br />
un limite alle emissioni di THC da rispettare.<br />
La situazione è peggiore, molto peggiore, per<br />
il settore delle trasformazioni in officina, per il<br />
quale il limite di 0,1 g/km imposto alle emissioni<br />
di THC dalla norma EURO 4 era già un problema,<br />
e lo rimane anche con le norme EURO 5/6,<br />
aggravato dalla sempre maggiore sofisticatezza<br />
dei motori da trasformare.<br />
Gli operatori del settore retrofit (costruttori di<br />
componenti e officine di trasformazione) non si<br />
possono spingere fino a studiare ed installare alcun<br />
catalizzatore speciale sui motori da loro trasformati.<br />
Non se lo possono permettere né loro,<br />
né i loro clienti. Molto semplicemente, dover<br />
rispettare questo limite con un’auto trasformata<br />
può significare rendere impossibili le trasformazioni<br />
dal punto di vista dei regolamenti in<br />
applicazione. Il catalizzatore originale del veicolo<br />
che è sufficientemente efficiente con i fumi<br />
emessi allo scarico in marcia a benzina (NMHC),<br />
sarebbe meno efficiente nel trattamento delle<br />
emissioni in marcia a CNG (CH 4. ).<br />
Quota di mercato<br />
Il retrofit è ancora un importante sostegno per<br />
il settore NGV in tutto il mondo. Esso è ancora<br />
predominante in molti paesi. In Italia, ad<br />
esempio esso fornisce oggi circa 20.000 nuovi<br />
NGV ogni anno. In paesi come l’Argentina<br />
(1.800.000 NGV), il Pakistan (2.140.000 NGV),<br />
l’Iran (1.540.000 NGV), il Brasile (1.600.000<br />
NGV), l’India (700.000 NGV), una quota sostanziale,<br />
e in alcuni casi la totalità, dei nuovi<br />
NGV che si aggiungono al parco nazionale ogni<br />
anno, sono quelli trasformati dalle officine, e<br />
non prodotti di fabbrica a CNG. [fonte dei dati:<br />
NGVA Europe e The GVR]<br />
Volatilità<br />
Pretendere di imporre un limite alle emissioni di<br />
THC, e quindi di CH 4. delle auto a CNG suona<br />
un po’ come preoccuparsi del contenuto salino<br />
dell’acqua di un impianto antincendio. I benefici<br />
ambientali dei NGV sono talmente grandi, da<br />
minimizzare gli altri aspetti collaterali, come l’effetto<br />
serra, delle emissioni di CH 4. .<br />
Il metano emesso in atmosfera poi non può originare<br />
ozono a livello della troposfera (dove vive<br />
la gente). Prima di tutto, esso non è abbastanza<br />
reattivo per farlo.<br />
Ma anche se lo fosse, il metano è più leggero<br />
dell’aria (la sua densità media è 0,7 kg/metro<br />
cubo invece di circa 1,3 dell’aria); perciò la sua<br />
“spinta di galleggiamento” lo fa salire rapidamente<br />
fino alla stratosfera, dove, anche se si<br />
trasformasse in ozono (improbabile), svilupperebbe<br />
un ulteriore effetto benefico, visto che<br />
l’ozono della stratosfera contribuisce a proteggerci<br />
dalle dannose radiazioni ultraviolette del<br />
sole.<br />
Il CNG e il bio-metano in diverse applicazioni<br />
Quando si trattano i rifiuti organici per produrre<br />
bio-metano, che viene poi bruciato in un motore,<br />
che emette CO 2 , le emissioni globali di metano<br />
vengono ridotte.<br />
Quindi, imponendo un limite troppo severo alle<br />
emissioni di metano allo scarico di un motore<br />
endotermico, le autorità e i legislatori potrebbero<br />
vanificare gli sforzi per ridurre le emissioni di<br />
gas serra.<br />
In tal caso, infatti, i rifiuti organici non verrebbero<br />
sottoposti a nessun processo di trattamento,<br />
(dando luogo così ad emissioni molto più alte di<br />
metano in atmosfera), oppure sarebbero impiegati<br />
per la produzione di biogas, che sarebbe<br />
poi bruciato per produrre <strong>energia</strong> elettrica, ma<br />
senza le severe misure di controllo delle emis-<br />
I TREND DEL SETTORE<br />
3
I TREND DEL SETTORE<br />
4<br />
M<br />
&M STRaTEgIE DI SvILuppO DEL mETaNO pER auTO<br />
sioni che vengono adottate nel caso del metano<br />
impiegato come carburante in un veicolo.<br />
L’uso del CNG o del bio-metano per alimentare<br />
un moderno motore automobilistico dà comunque<br />
luogo ad emissioni molto più basse di CH 4.<br />
in confronto col suo impiego in tutte le altre applicazioni<br />
(forni, fornelli, bruciatori) ai quali non<br />
viene applicata nessuna regolamentazione che<br />
sia simile a quella applicata ai veicoli.<br />
Perciò, bruciare il carburante gassoso in un<br />
veicolo moderno che soddisfa severi limiti alle<br />
emissioni contribuirebbe in effetti a minimizzare<br />
le emissioni di metano.<br />
Emissioni di N 2 O<br />
In futuro il gasolio troverà ancora a lungo un<br />
impiego più vasto del gas naturale o del biometano<br />
in molti paesi. I risultati di alcune prove<br />
di laboratorio mostrano che l’effetto serra delle<br />
emissioni di N 2 O dei motori diesel dei veicoli è<br />
più alto dell’effetto serra del metano emesso da<br />
un veicolo operante ai massimi livelli di metano<br />
attualmente ammessi.<br />
Eppure le emissioni di N 2 O non vengono nemmeno<br />
distinte da quelle degli NO x in generale.<br />
I NGV offriranno significative riduzioni dei gas<br />
serra e generalmente un bassissimo livello di inquinanti.<br />
I vantaggi offerti dall’uso dei NGV non<br />
dovrebbero essere sacrificati come conseguenza<br />
dell’introduzione di livelli di emissione di metano<br />
troppo severi.<br />
concentrazioni medie globali di metano<br />
da misurazioni del noaa*<br />
Origine<br />
Massa Tg/anno<br />
(milioni di ton/anno)<br />
Emissioni naturali<br />
fonte: (Wikipedia) U.S. Environmental Protection Agency<br />
emissioni di CH4 % su emissioni<br />
naturali<br />
Paludi e risaie 225 83 37<br />
Termiti 20 7 3<br />
Oceani 15 6 3<br />
Idrati 10 4 2<br />
Totale emiss naturali 270 100 45<br />
Emissioni antropiche<br />
Energia 110 33 18<br />
Discariche 40 12 7<br />
Ruminanti 115 35 19<br />
Trattamento rifiuti 25 8 4<br />
Combustione biomasse 40 12 7<br />
Totale emiss antropiche 330 100 55<br />
Totale generale 600 100<br />
*NOAA = National Oceanic and Atmospheric Administration<br />
Fonti naturali ed antropiche di CH 4<br />
E’ stato calcolato che le emissioni globali mondiali<br />
di CH 4. da fonti naturali (paludi, risaie,<br />
termiti, oceani, idrati), e da fonti antropiche<br />
(<strong>energia</strong>, discariche, ruminanti, rifiuti, combustione<br />
di biomassa), siano di 600 milioni di ton/<br />
anno. A confronto con questo quantitativo di<br />
metano, le emissioni globali di metano che ci si<br />
può ragionevolmente aspettare dal settore NGV<br />
sono trascurabili. Infatti, il massimo quantitativo<br />
di CH 4. che verrebbe rilasciato dai NGV nel<br />
caso di una penetrazione ottimistica del 10%<br />
del mercato mondiale dei veicoli leggeri (il che<br />
significa grosso modo 60 milioni di veicoli LD a<br />
CNG), basato su un tasso di emissione di un singolo<br />
veicolo di 0,1 g/km (il limite attuale ai THC,<br />
che nel caso dei NGV sono composti per oltre il<br />
90% da metano), ed una percorrenza annuale<br />
di 20.000 km, sarebbe di 120.000 ton/anno.<br />
Questo corrisponderebbe allo 0,02% del totale<br />
delle emissioni di metano. Non sembrerebbe<br />
molto sensato correre il rischio di distruggere<br />
il mercato del retrofit del CNG solo per evitare<br />
di aggiungere un quantitativo massimo di CH 4.<br />
di 0,2 kg ad ogni tonnellata emessa dalle altre<br />
fonti.<br />
Emissioni di metano<br />
Houweling (1999) fornisce i dati seguenti per<br />
le emissioni di metano (Tg/a= teragrammi per<br />
anno):<br />
% su emissioni totali
GWI<br />
Quando un’officina trasforma un’auto a benzina<br />
che emette 160 g/km di CO 2 per funzionare a<br />
gas naturale, l’auto immediatamente risparmia<br />
40 g/km (cioè il 20% o più) di CO 2 . Perfino<br />
nel caso in cui l’auto in funzionamento a CNG<br />
emettesse 0,1 g/km di CH 4. , tenendo conto del<br />
potenziale GWI del metano all’orizzonte temporale<br />
di 100 anni (25 volte più alto di quello della<br />
CO 2 ), le emissioni equivalenti di CO 2 sarebbero:<br />
0,1 x 25 = 2,5 g/km; ci rimarrebbe ancora un<br />
vantaggio rispetto alla benzina di 37,5 g/km di<br />
CO 2 . Davvero vogliamo rinunciare a questo vantaggio?<br />
Molte persone non comprerebbero un<br />
NGV OEM, se avessero un’auto a benzina che è<br />
ancora in buone condizioni e che dovrebbe essere<br />
distrutta nel caso in cui non potesse essere<br />
trasformata a CNG.<br />
Note<br />
Valori del GWP e durata di alcune sostanze gassose,<br />
secondo l’IPCC AR4 del 2007 (in parentesi<br />
i valori secondo il IPCC TAR del 2001) con un<br />
orizzonte temporale di 20, 100 e 500 anni<br />
Sostanza<br />
Durata in<br />
atmosfera anni<br />
HFC-134a (idrofluorocarbonio) 14<br />
(13,8)<br />
SF esafluoruro di zolfo 3.200<br />
6<br />
(3.200)<br />
TAR = third assessment report<br />
AR 4 = fourth assessment report<br />
THC = total unburned hydrocarbons<br />
NMHC = non methane unburned hydrocarbons<br />
GWP ai diversi orizzonti temporali<br />
20 anni 100 anni 500 anni<br />
Anidride carbonica CO 2 50 - 200 1 1<br />
Metano CH 12<br />
4<br />
(12)<br />
Biossido d’azoto N O 114<br />
2<br />
(114)<br />
HFC-23 (idrofluorocarbonio) 270<br />
(260)<br />
72<br />
(62)<br />
310<br />
(275)<br />
12.000<br />
(9.400)<br />
25<br />
(23)<br />
298<br />
(296)<br />
14.800<br />
(12.000)<br />
HFC – 404A (idrofluorocarbonio) >48 3.260<br />
(IPCC 1996)<br />
3.830<br />
(3.300)<br />
16.300<br />
(15.100)<br />
1.430<br />
(1.300)<br />
22.800<br />
(22.200)<br />
7,6<br />
(7)<br />
153<br />
(156)<br />
12.200<br />
(10.000)<br />
435<br />
(400)<br />
32.600<br />
(32.400)<br />
I TREND DEL SETTORE<br />
5
I TREND DEL SETTORE<br />
6<br />
le biciStazioni,<br />
i grandi parcHeggi per biciclette<br />
Bicistazione<br />
San Donato Milanese<br />
Bicistazione Brescia<br />
La carenza degli spazi nelle aree urbane per fare<br />
fronte alla domanda di parcheggio delle automobili<br />
e al contempo la necessità di ridurre l’uso dei<br />
mezzi a motore per fronteggiare il cambiamento<br />
climatico costringe le pubbliche amministrazioni<br />
ad individuare nuove soluzioni modali che aiutino<br />
i cittadini ad orientarsi su altri mezzi di trasporto<br />
quotidiani.<br />
La bicicletta è certamente un mezzo che offre<br />
ampie potenzialità di crescita in area urbana ma<br />
occorre creare le condizioni favorevoli perché ciò<br />
avvenga. L’intermodalità fra il trasporto ferroviario<br />
e la bici è tra le migliori opportunità: intorno alle<br />
stazioni si può sviluppare un bacino d’utenza considerevole<br />
quando presso queste sono realizzate le<br />
bicistazioni, i grandi parcheggi per biciclette che<br />
garantiscono ai ciclisti un posto sicuro e custodito,<br />
funzionale e pratico. Nelle bicistazioni sono inclusi,<br />
in molti casi, servizi aggiuntivi quali la riparazione<br />
delle biciclette, il noleggio, le pompe pubbliche<br />
per gonfiare le gomme, punti d’informazione.<br />
In Europa e nel resto del mondo vi sono diversi<br />
esempi di bicistazioni, di dimensioni e servizi diversi<br />
tra loro.<br />
Tra le strutture più recenti si devono segnalare il<br />
parcheggio multipiano presso la stazione centrale<br />
di Amsterdam - che ospita 9.000 biciclette e dove<br />
i ciclisti possono pedalare lungo le rampe dell’edificio<br />
di 3 piani per raggiungere velocemente un<br />
posto libero - nonché i parcheggi sotterranei della<br />
Kasai Station di Edogawa a Tokyo - vale a dire 36<br />
torri cilindriche interrate di 7 metri di diametro<br />
che ospitano 9.000 biciclette e dove i ciclisti devono<br />
limitarsi a inserire la bicicletta nel sistema<br />
automatico di distribuzione e collocazione posto<br />
in superficie sopra ogni torre, sistema che recupera<br />
la bicicletta in circa 20 secondi dalla richiesta di<br />
ritiro.<br />
A questi due modelli eccezionali di funzionalità si<br />
aggiungono altri esempi considerevoli quali le città<br />
di Groningen (4.500 biciclette), sempre in Olanda;<br />
oppure Muenster, in Germania, dove i ciclisti<br />
possono avvalersi del servizio di lavaggio della bicicletta;<br />
Odense, in Danimarca; Berna, in Svizzera.<br />
I casi italiani: San Donato Milanese<br />
La prima bicistazione è stata realizzata a San Donato<br />
Milanese nel 2003, quando l’amministrazione<br />
comunale decise di riqualificare l’area di parcheggio<br />
per automobili posta in corrispondenza<br />
del capolinea della linea 3 della metropolitana.<br />
Si tratta di una struttura nella quale si effettuano<br />
riparazioni, vendita e noleggio delle biciclette:<br />
all’interno si trova uno spazio che è destinato al<br />
ricovero delle biciclette a pagamento; al di fuori,<br />
sul nuovo piazzale, un grande parcheggio coperto<br />
ma non custodito ospita più di 300 biciclette.<br />
La stazione di San Donato si è caratterizzata negli<br />
anni anche per la valorizzazione di un luogo che<br />
era considerato poco sicuro e inospitale: oggi i<br />
gestori della stazione organizzano anche eventi<br />
pubblici che vitalizzano la piazza richiamando gli<br />
appassionati delle due ruote a gare di riparazione<br />
delle biciclette abbandonate.<br />
I casi di Brescia e Sesto San Giovanni<br />
Dopo San Donato altre città italiane si sono mosse<br />
nella stessa direzione riuscendo a realizzare opere
più impegnative dal punto di vista strutturale e<br />
dimensionale nonché rispetto all’offerta di servizi<br />
e di gestione.<br />
A Brescia, per esempio, un edificio a due piani costruito<br />
in prossimità della stazione ferroviaria può<br />
ospitare fino a 400 biciclette: qui sono disponibili<br />
il servizio di riparazione e la pompa per le gomme.<br />
Dal punto di vista funzionale, la stazione prevede<br />
un utilizzo similare a quello delle strutture per<br />
auto: gli utenti devono pagare un biglietto per un<br />
parcheggio di breve, media o lunga durata, variando<br />
dall’uso quotidiano all’abbonamento. La nuova<br />
bicistazione ha certamente contribuito a riportare<br />
ordine sul piazzale antistante la stazione ferroviaria,<br />
ma molti utenti non si sono ancora convinti<br />
a pagare per parcheggiare la propria bicicletta: si<br />
trovano infatti ancora diverse bici legate ai parcheggi<br />
gratuiti, alle balaustre, ai pali e il primo piano<br />
della bicistazione risulta ancora sottoutilizzato.<br />
La stazione è accessibile 24 h su 24 h e un sistema<br />
di video controllo garantisce migliore sicurezza agli<br />
utenti. Gli abbonati delle ferrovie possono godere<br />
di sconti sostanziali per l’abbonamento mensile al<br />
parcheggio (Euro 5 al mese invece di Euro 10).<br />
A Sesto San Giovanni, sempre alle porte di Milano<br />
come nel caso di San Donato, è stata inaugurata<br />
nella primavera del 2009 la nuova stazione delle<br />
biciclette presso la stazione ferroviaria. L’opera è<br />
stata finanziata in parte dalla Provincia di Milano<br />
ed oggi funziona a pieno regime con tariffe di<br />
deposito orarie, giornaliere, settimanali, mensili o<br />
annuali se si intende parcheggiare al chiuso e con<br />
custodia, altrimenti gli spazi esterni sono all’aperto<br />
e gratuiti. La stazione di Sesto effettua servizio<br />
di noleggio e dispone di un piccolo punto di vendita<br />
e assistenza al cliente.<br />
Le nuove stazioni per biciclette hanno offerto<br />
concrete alternative all’utenza sia rispetto al mezzo<br />
privato a motore che al mezzo pubblico, non<br />
sempre sufficientemente competitivo. Su questa<br />
strada dello sviluppo sostenibile hanno deciso di<br />
muoversi altre città italiane, tra cui Milano, Mestre,<br />
ecc, avviando valutazioni di fattibilità: è una<br />
delle conferme del cambiamento in corso degli<br />
orientamenti generali rispetto al ruolo della bicicletta<br />
nella mobilità urbana.<br />
Lorenzo Giorgio<br />
Bicistazione Amsterdam<br />
7
IL mONDO Ngv<br />
8<br />
il traguardo<br />
dei 50 cHilometri con un cHilo di metano<br />
È a un SoFFio… di aria pulita<br />
L’atelier motoristico 4GAS di Pistoia ha sempre affiancato<br />
l’attività di preparazione di veicoli per l’alimentazione<br />
a gas con la sperimentazione di nuovi<br />
sistemi per l’ottimizzazione di motori, carburanti e<br />
sistemi di alimentazione.<br />
Gli obiettivi da raggiungere sono l’efficienza energetica,<br />
le prestazioni e l’affidabilità.<br />
Dalla miscela di passione, competenza e esperienza<br />
di Massimiliano Sorghi, patron di 4GAS, e<br />
di Alfredo Biagiotti, animatore di BIGAS, è nata<br />
una serie di realizzazioni che hanno già superato<br />
il traguardo dei 100 chilometri con due euro di<br />
carburante.<br />
Ma partiamo dall’inizio. Nel 2006 nacque la<br />
“Metanomobile”.<br />
Per installare l’impianto metano fu scelta una<br />
Daihatsu Sirion 1000, le cui caratteristiche ne facevano<br />
l’auto ideale per questo tipo di intervento.<br />
La trasformazione a Metano della vettura con due<br />
bombole da 22 litri montate sotto la scocca, garantiva<br />
un’autonomia di circa 200 km con notevole<br />
apprezzamento da parte dei clienti che la utilizzavano<br />
come vettura sostitutiva.<br />
Mentre la Metanomobile svolgeva il suo lavoro di<br />
auto di cortesia, Alfredo Biagiotti, Presidente di<br />
Bigas International Autogas Systems e fornitore<br />
dell’impianto montato sulla vettura, proponeva la<br />
partecipazione a “Ecorally”, gara per vetture ecologiche,<br />
nella quale era possibile testare l'utilizzo<br />
delle energie alternative nelle severe sollecitazioni<br />
delle competizioni sportive.<br />
Iscritta al 2° Ecorally Città del Vaticano - San Marino<br />
del 2007, la vettura ha ottenuto, pur con equipaggio<br />
inesperto, un’incredibile 6° posto assoluto.<br />
Nel 2008, partendo con il n° 1, ha aperto la prima<br />
edizione di ARIA NUOVA, gara organizzata dall’au-<br />
todromo di Monza. Successivamente ha partecipato<br />
all’ecorally dei Laghi VCO e alla 3° edizione dell’<br />
Ecorally Città del Vaticano - San Marino.<br />
Anche nel 2009 la Metanomobile si è distinta nel<br />
campionato FIA ENERGIE ALTERNATIVE CUP con<br />
ottimi risultati.<br />
Quando la vettura partecipò alla prima gara nel<br />
2007, percorse 30 km con un chilogrammo di<br />
metano. L’impianto era un riduttore di pressione<br />
Bigas RI 23.<br />
Gara dopo gara, l’impianto fu continuamente<br />
migliorato fino a quando Bigas tirò fuori dal<br />
“Cilindro” la sua ultima creazione: il Riduttore di<br />
Pressione RI 27.<br />
L’RI 27 è uno speciale riduttore di Pressione per<br />
idrometano abbinato ad un nuovo gruppo iniettori<br />
espressamente realizzati per la Metanomobile.<br />
I risultati sono stati subito sorprendenti con un consumo<br />
di 33 km per chilogrammo di metano e con<br />
un miglioramento dell’erogazione ai bassi regimi.<br />
Successivamente si è provveduto ad una nuova<br />
registrazione delle valvole, all’installazione di un<br />
variatore di fase e all’aumento di autonomia mediante<br />
una terza bombola sempre rigorosamente<br />
sotto la scocca. L’olio motore sintetico è stato sostituito<br />
con un olio a base ceramica ed estere, lo<br />
XENUM con una riduzione del 46% degli attriti<br />
interni del motore.<br />
Nel corso del 4° Ecorally San Marino - Città del<br />
Vaticano, la Metanomobile ha percorso 40,5 chilometri<br />
con un chilo di metano raggiungendo, con<br />
circa 10 kg di metano, un’autonomia di oltre 400<br />
Km.<br />
Ma non basta. 4GAS e BIGAS credono che ci siano<br />
ancora ulteriori spazi di miglioramento delle prestazioni<br />
della vettura grazie all’abbinamento del nuovo<br />
impianto Bigas RI 27 ad una miscela di metano/<br />
idrogeno (rispettivamente 80/20 %).<br />
L’appuntamento è per il 2010 quando la<br />
Metanomobile raccoglierà l’invito dell’Automobile<br />
Club di Monaco a partecipare al 4° Ecorally di<br />
Monte Carlo.
la parola a: Federmetano<br />
Federazione nazionale diStributori e traSportatori<br />
di metano<br />
Da un anno a questa parte Federmetano ha intrapreso<br />
un percorso innovativo partendo dalle solide<br />
basi che l’hanno da sempre contraddistinta.<br />
Si è deciso di coinvolgere l’associazione nel processo<br />
di cambiamento che tutti gli operatori del nostro<br />
settore percepiscono chiaramente.<br />
Le iniziative intraprese sono diverse, e voglio ricordarne<br />
gli elementi salienti.<br />
Consulenza contrattuale<br />
Acquistare gas sul mercato libero non è semplice.<br />
Comprendere al meglio le diverse tipologie contrattuali<br />
oggi proposte dai fornitori di gas è per molti<br />
operatori un serio problema.<br />
Federmetano si è posta da subito come obiettivo<br />
quello di rendere disponibile gratuitamente (per gli<br />
associati) un supporto grazie alla professionalità<br />
offerta dal Dott. Andrea Serena (componente del<br />
Consiglio Direttivo). Per l’associato è poi disponibile<br />
mensilmente attraverso le circolari anche l’andamento<br />
del prezzo della materia prima. Ricordo<br />
infatti che Federmetano non dà e non vuole dare<br />
indicazioni sul prezzo al pubblico, la cui definizione<br />
è compito esclusivo dell’imprenditore, ma desidera<br />
supportarlo nelle scelte attraverso l’esatta previsione<br />
dell’andamento del prezzo della materia prima a<br />
seconda della diversa tipologia contrattuale.<br />
Gruppo lavoro officine<br />
Costituito da alcuni mesi, raggruppa associati che<br />
operano direttamente nel settore trasformazione.<br />
Federmetano riconosce l’importanza ed il valore<br />
insito nella professionalità espressa da tante piccole<br />
e medie officine, che con il loro lavoro contribuiscono<br />
al buon funzionamento del nostro settore.<br />
Proprio nel settore metano per auto il connubio<br />
distributore - officina è stato per tanti anni - e continua<br />
ad esserlo - un punto di forza che consente<br />
sinergie importanti.<br />
Da qui la decisione di dare più spazio e più attenzione<br />
a questo settore, consapevoli del delicato<br />
momento che esso oggi attraversa.<br />
Federmetano si offre, attraverso l’opera di questo<br />
gruppo, come fonte informativa e supporto per<br />
affrontare i diversi problemi che periodicamente<br />
sorgono.<br />
Il referente è Enrico Franciosi, e già diverse officine<br />
hanno aderito alla proposta di Federmetano.<br />
Promozione e sviluppo del settore<br />
Consapevoli del fatto che la tutela degli interessi<br />
degli associati passa anche attraverso la promozione<br />
e lo sviluppo del metano per auto, abbiamo<br />
intrapreso e stiamo intraprendendo numerose iniziative<br />
in questo senso.<br />
Ad esempio, lo scorso giugno in collaborazione<br />
con Mercedes e Michelin abbiamo partecipato al<br />
lancio dello Sprinter Mercedes, con tre giornate<br />
ricche di iniziative dedicate alla stampa a Milano,<br />
Mantova, e Roma. A ottobre 2009 abbiamo avuto<br />
quattro giornate (a Cuneo, Torino ed Alessandria)<br />
in collaborazione con Regione Piemonte e Fiat per<br />
la promozione dei veicoli a metano.<br />
Sempre ad ottobre, al fine di rimarcare l’importanza<br />
dello sviluppo della rete distributiva nel sud<br />
Italia, siamo stati a Napoli per la manifestazione<br />
Oil&NonOil.<br />
Tutto questo non esclude il naturale ruolo politico di<br />
Federmetano, che resta fortemente impegnata sui<br />
vari temi “caldi” che ci stanno a cuore. Tra questi<br />
ricordo solo i più rilevanti:<br />
- la modifica dei Codici di Rete;<br />
- dare una organica certezza alle condizioni fondamentali<br />
per lo sviluppo del metano per auto<br />
- le politiche regionali<br />
Tutto questo richiede molto impegno e per questo<br />
ci rivolgiamo ai nuovi operatori del settore distributivo<br />
con l’obiettivo di creare un rapporto di collaborazione<br />
reciproca.<br />
A cura di Federmetano<br />
IL mONDO Ngv<br />
9
IL mONDO Ngv<br />
10<br />
iveco ed eni inSieme per lo Sviluppo<br />
del traSporto induStriale SoStenibile<br />
Lo scorso ottobre negli ambienti ipermoderni della<br />
storica fabbrica del Lingotto di Torino, IVECO ed ENI<br />
hanno presentato alla stampa i contenuti di un programma<br />
comune di sviluppo del trasporto industriale<br />
più efficiente, economico ed ecologico.<br />
In particolare l’iniziativa si collega al lancio dell’ECO<br />
DAILY, versione ultraecologica dell’affermato veicolo<br />
industriale leggero. Da sempre il modello Daily è<br />
considerato un “campione di motricità”. Merito della<br />
trazione posteriore e dei propulsori ad alte prestazioni:<br />
infatti la prima garantisce il massimo di spinta in<br />
corrispondenza del punto di massimo carico mentre<br />
i secondi assicurano coppia e potenza da sempre ai<br />
vertici della categoria. ECODAILY mantiene queste caratteristiche<br />
vincenti alle quali aggiunge più ecologia.<br />
La ricca gamma di motori di Fiat Powertrain<br />
Technologies infatti assicura eccellenti prestazioni e un<br />
pieno rispetto dell’<strong>ambiente</strong> ai vertici dell’offerta nel<br />
segmento. ECODAILY è offerto in versione light duty<br />
con motori 2.3 e 3.0 Diesel Common Rail di ultima<br />
generazione e, nelle motorizzazioni più potenti, anche<br />
con VGT (Variable Geometry Turbine). Tutti i suddetti<br />
propulsori sono omologati “light duty” e sono a<br />
norma Euro 4, grazie all’affermata tecnologia EGR<br />
(Exhaust Gas Recirculation: ricircolo gas di scarico).<br />
Sono invece omologate “heavy duty” le due nuovis-<br />
sime versioni del motore 3,0 litri che erogano rispettivamente<br />
170 CV, disponibile da subito, e 140 CV,<br />
offerta invece a partire dalla primavera prossima. Si<br />
tratta di propulsori diesel commerciali con le più basse<br />
emissioni oggi sul mercato e grazie ai quali ECODAILY,<br />
pioniere nel suo settore, sarà in possesso, fin dal lancio<br />
dell’omologazione EEV (Enhanced Environmentallyfriendly<br />
vehicle), lo standard più severo previsto dalle<br />
normative europee in tema di emissioni, a testimonianza<br />
dell'impegno di Iveco nei confronti del rispetto<br />
per l’<strong>ambiente</strong>, offrendo agli operatori professionali<br />
la possibilità di lavorare in una logica di trasporto sostenibile.<br />
La gamma presenta anche la versione Natural Power<br />
bifuel, dotata di motore superecologico EEV e ottimizzata<br />
per il funzionamento a metano, con un piccolo<br />
serbatoio di benzina da utilizzare in caso di emergenza.<br />
Questo veicolo, infatti, è progettato per soddisfare<br />
fin da oggi i futuri valori Euro VI, che prevedono un<br />
livello di emissioni con limiti ancora più severi di quelli<br />
imposti dall’attuale normativa EEV.<br />
ECODAILY rappresenta oggi la punta più avanzata di<br />
una strategia commerciale che ha fatto della riduzione<br />
delle emissioni nocive insieme alle proverbiali economicità<br />
e affidabilità di esercizio la carta vincente per<br />
l’affermazione commerciale dell’azienda.
Oggi tutta la gamma IVECO è disponibile con motorizzazioni<br />
EEV sia diesel che metano: la più ampia e<br />
completa gamma ecologica a livello mondiale.<br />
Nel corso della conferenza, Marco Monticelli di IVECO<br />
External Relations & Communications (1) ha presentato<br />
una serie di iniziative sviluppate in partnership da<br />
Iveco ed ENI, legate dal filo conduttore della mobilità<br />
sostenibile.<br />
Secondo Monticelli, Iveco ed ENI hanno, infatti, molte<br />
cose in comune: sono due grandi aziende italiane,<br />
operano nel campo del trasporto, sono all’avanguardia<br />
della tecnologia nei rispettivi settori e credono nell’<strong>ambiente</strong><br />
come risorsa per lo sviluppo.<br />
L’impegno ecologico di Iveco ed ENI è a largo raggio,<br />
e va dalla ricerca di base su tecnologie e combustibili<br />
allo sviluppo, alla distribuzione e alla promozione di<br />
prodotti a basso impatto ambientale.<br />
Iveco sviluppa le sue politiche ambientali nell’ambito<br />
delle strategie del Gruppo Fiat - che ha fatto della<br />
“crescita sostenibile” uno dei pilastri del suo approccio<br />
al mercato.<br />
Nello scorso mese di Settembre questo impegno ha<br />
portato a un importante riconoscimento: il Gruppo<br />
Fiat è entrato negli indici Dow Jones Sustainability<br />
World e Dow Jones Sustainability STOXX - i due prestigiosi<br />
indici borsistici riservati alle aziende sostenibili.<br />
A questi indici sono ammesse solo le società giudicate<br />
migliori per la gestione del business secondo criteri di<br />
eco-compatibilità.<br />
E nell’assessment il Gruppo Fiat ha ottenuto 90 punti<br />
su 100 contro una media del settore automotive di 72.<br />
Iveco ha dato un contributo decisivo a questo successo,<br />
con la sua gamma altamente ecologica e i suoi<br />
progetti per il miglioramento dell’efficienza e della<br />
produttività del trasporto.<br />
Iveco dispone oggi di una gamma di prodotti ecologici<br />
completa, senza equivalenti in Europa, con uno spettro<br />
amplissimo di soluzioni tecnologiche - dall’ecodiesel al<br />
metano, dall’elettrico all’ibrido fino all’uso di combustibili<br />
rinnovabili di seconda generazione.<br />
Molti di questi contenuti sono stati integrati in concept<br />
vehicles come Stralis Engage e il bus innovativo<br />
Hynovis, e alcuni fanno già parte della offerta commerciale<br />
IVECO.<br />
Un importante programma di sperimentazione che si<br />
svilupperà nei prossimi mesi riguarda nuovi autoarticolati<br />
con lunghezza fino a 18m, rispetto ai 16 e mezzo<br />
consentiti dalla normativa attuale.<br />
Promosso dall’ANFIA con l’autorizzazione del<br />
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Diciotto<br />
è un progetto per la mobilità sostenibile, che consente<br />
di sperimentare una soluzione con maggiori volumi<br />
di carico (e quindi con minori consumi per tonnellata<br />
trasportata) utilizzando gli stessi trattori stradali e garantendo<br />
gli stessi standard di sicurezza delle soluzioni<br />
oggi in uso. Anche in questo momento di oggettiva<br />
difficoltà dell’economia e del nostro settore, soprattutto<br />
in questo momento, investire sull’<strong>ambiente</strong> significa<br />
investire sul futuro.<br />
In questa logica, Iveco ed ENI sono coinvolte nel programma<br />
“Industria 2015” - un’iniziativa del Ministero<br />
dello Sviluppo Economico che finanzia lo sviluppo di<br />
prodotti e servizi con elevato contenuto di innovazione<br />
tecnologica e perciò in grado di creare vantaggi competitivi<br />
per il sistema produttivo italiano.<br />
Nell’ambito di Industria 2015 Iveco ha presentato tre<br />
progetti - ed ENI è partner in tutti e tre:<br />
• "Live - Veicoli leggeri eco-compatibili ottimizzati”<br />
ha come oggetto lo studio di mezzi per il trasporto<br />
di persone on-demand.<br />
• “Vector 2015: veicolo eco-compatibile per il trasporto<br />
urbano ottimizzato e multi-ruolo” riguarda lo sviluppo<br />
di mezzi per funzioni tipicamente metropolitane<br />
come il trasporto refrigerato e la raccolta rifiuti.<br />
• “Autobus eco-compatibile ottimizzato per la mobilità<br />
urbana sostenibile" prevede un mezzo a basso<br />
impatto ambientale da utilizzare per il trasporto<br />
persone.<br />
Il metano per autotrazione è uno dei territori dove la<br />
collaborazione con ENI è più forte.<br />
Iveco crede che il metano sia, se non “il” carburante<br />
del futuro, certamente “uno dei più importanti” carburanti<br />
del futuro.<br />
Per questo devono essere create le condizioni per la<br />
diffusione della “cultura del metano” a partire dal<br />
miglioramento della distribuzione fino ad arrivare alla<br />
promozione dei veicoli a metano, che richiede da un<br />
lato una politica di incentivi che duri nel tempo, dall’altro<br />
interventi sulla normativa del trasporto (come ad<br />
esempio quelli adottati in Francia e oggi in discussione<br />
al Senato della Repubblica in Italia, per cui il peso delle<br />
bombole del metano non è conteggiato ai fini della<br />
massa totale a terra - e quindi non penalizza la portata<br />
utile del veicolo).<br />
Francesco Caria di ENI Gas & Power (2) ha posto l’accento<br />
sull’impegno ecologico di ENI Gas & Power - un<br />
impegno che si articola in due filoni:<br />
• la diffusione metano nel mondo automotive,<br />
• la promozione di un utilizzo razionale dell’<strong>energia</strong> -<br />
con un occhio attento alle nuove tecnologie per la<br />
sostenibilità ambientale.<br />
Da oltre 40 anni ENI opera nel settore del metano per<br />
IL mONDO Ngv<br />
11
IL mONDO Ngv<br />
12<br />
M<br />
&M<br />
IvECO ED ENI INSIEmE pER LO SvILuppO DEL TRaSpORTO INDuSTRIaLE<br />
autotrazione con personale dedicato.<br />
Una parte importante di questa attività si concretizza<br />
nel supporto tecnico per la realizzazione di impianti<br />
sia di aziende pubbliche che di privati.<br />
In questo momento in Europa circolano quasi<br />
1.300.000 veicoli alimentati a gas naturale, di cui oltre<br />
un milione sono automobili - un valore che dal 2003<br />
è raddoppiato.<br />
Importante, e in crescita, anche la presenza di veicoli<br />
commerciali, di mezzi per il trasporto persone e di<br />
veicoli speciali.<br />
L’Italia, con 523.100 unità, è prima in Europa e sesta<br />
nel mondo per numero di veicoli a metano.<br />
Per quanto riguarda la distribuzione stradale di metano,<br />
le 340 stazioni di rifornimento del 2000 sono<br />
raddoppiate e in questo momento sono 735, di cui<br />
oltre 20 collocate su autostrade e tangenziali ed entro<br />
la fine dell’anno è prevista l’apertura di altri 15 punti<br />
di distribuzione. Nei prossimi anni il numero degli<br />
impianti, in base al trend attuale di crescita, dovrebbe<br />
arrivare a circa 1.000 entro il 2013.<br />
Negli ultimi anni il mercato dei veicoli a metano ha<br />
vissuto un vero e proprio “boom”, determinato dalla<br />
crescente consapevolezza ecologica, ma anche e<br />
soprattutto dalla possibilità di consistenti risparmi nel<br />
costo annuo del carburante. Da 6.000 auto e veicoli<br />
commerciali CNG di prima installazione siamo passati<br />
in soli 6 anni a circa 130.000 unità immatricolate (stima<br />
a fine 2009). Oggi il metano rappresenta il 5,6%<br />
delle immatricolazioni complessive.<br />
L’ampliamento dell’offerta di veicoli a metano “di fabbrica”<br />
(più affidabili grazie alla progettazione mirata<br />
dei componenti) sta naturalmente ridimensionando<br />
il mercato della trasformazione, sceso a circa 20.000<br />
unità/anno. La crescita del circolante ha fatto crescere<br />
in parallelo i consumi, che dal 2004 sono aumentati a<br />
un ritmo costante del 10% annuo.<br />
Il successo del metano per i <strong>trasporti</strong> ha diverse motivazioni:<br />
innanzitutto ha giocato un ruolo importante<br />
la gamma di veicoli CNG, sempre più ricca e variegata<br />
con prestazioni analoghe ai corrispondenti motori<br />
benzina e diesel. La seconda motivazione è economica<br />
perché, comprando un veicolo a metano, il cliente ha<br />
diritto a incentivi che possono andare da 5.000 euro<br />
(per i veicoli leggeri privati) fino a 6.500 euro (per i<br />
veicoli commerciali) e il costo del carburante in base<br />
alla percorrenza consente risparmi sino al 50% rispetto<br />
alla benzina e al 20% rispetto al diesel.<br />
Sempre più importante anche il fattore ecologico, perché<br />
il metano presenta il minore impatto ambientale<br />
tra i motori a combustione interna, basse emissioni di<br />
CO e totale assenza di zolfo, idrocarburi e particolato<br />
allo scarico.<br />
Il metano inoltre è sicuro perché le bombole sono<br />
collaudate per sostenere una pressione doppia di<br />
quella di esercizio, la temperatura di autoaccensione<br />
è doppia rispetto a quella di diesel e benzina ed è più<br />
leggero dell’aria e quindi in caso di perdite si disperde<br />
rapidamente.<br />
I veicoli a metano possono scendere nei parcheggi<br />
sotterranei, salire sui traghetti e soprattutto (grazie<br />
alle ridottissime emissioni) circolare nelle zone a traffico<br />
limitato.<br />
Per quanto riguarda l’ampliamento del mercato del<br />
CNG, Caria sottolinea come Iveco e il Gruppo Fiat<br />
hanno giocato un ruolo da leader, aprendo la strada<br />
allo sviluppo di tutto il settore.<br />
Per stabilizzare il trend positivo del metano serve inoltre<br />
un quadro normativo che ne riconosca formalmente<br />
lo status di carburante - e soprattutto che garantisca<br />
stabilità e continuità nel tempo agli incentivi.<br />
Un altro fattore di successo del metano in Italia, che<br />
crediamo vada salvaguardato, è il presidio della sicurezza<br />
da parte della Gestione Fondo Bombole Metano.<br />
La Gestione Fondo Bombole Metano si occupa della<br />
sicurezza e della revisione obbligatoria delle bombole<br />
per i veicoli immatricolati in Italia, verifica le condizioni<br />
strutturali delle bombole per accertare la loro rispondenza<br />
alle norme di sicurezza ed elimina e sostituisce<br />
le bombole non più idonee.<br />
Tutto questo senza oneri diretti per il proprietario del<br />
veicolo, che paga soltanto lo smontaggio e il rimontaggio<br />
delle bombole presso il suo meccanico di fiducia.<br />
Angelo Fanelli di ENI Refining & Marketing (3) ha illustrato<br />
il ruolo della Divisione Refining&Marketing di<br />
ENI in tema di sostenibilità energetica.<br />
Presso le stazioni di servizio Agip i clienti possono<br />
trovare prodotti di altissima qualità come il gasolio<br />
speciale BludieselTech che ha anticipato di ben sette<br />
anni la normativa europea lanciando già nel 2002 un<br />
gasolio senza zolfo.<br />
In questo quadro sono nate negli ultimi anni sulla rete<br />
Agip, sia in Italia che all’estero, diverse stazioni di servizio<br />
Multienergy, che utilizzano in maniera innovativa<br />
la combinazione di diverse forme d’<strong>energia</strong>.<br />
Su questi punti vendita, tutti dotati di pannelli solari<br />
per fornire alla stazione gran parte dell’<strong>energia</strong> necessaria<br />
al suo funzionamento, si vendono, oltre ai<br />
tradizionali carburanti, anche i cosiddetti “carburanti<br />
alternativi”, come la benzina e gasolio speciali della linea<br />
Blu, il GPL, il metano e in alcuni (come Francoforte,<br />
Mantova, Collesalvetti) anche l’idrogeno per autotrazione.<br />
Con il progetto Multienergy, ENI vuole dimostrare<br />
la fattibilità e la sostenibilità della realizzazione<br />
di una stazione complessa, integrata, orientata verso<br />
una mobilità a basso impatto ambientale.<br />
Per quanto concerne in particolare il GPL e il metano,
prodotti a cui gli automobilisti italiani guardano con<br />
sempre maggiore interesse Eni è impegnata in un programma<br />
di espansione della rete distributiva.<br />
Sulla Rete Italia ENI prevede una sostanziale stabilità<br />
del numero dei Punti Vendita già molto capillare.<br />
All’estero siamo presenti in 9 Paesi europei con un totale<br />
di 1.500 punti vendita e puntiamo ad aumentare<br />
la nostra presenza, in funzione delle opportunità che<br />
si andranno a creare sui vari mercati.<br />
Le due leve principali su cui ENI ha agito per ottenere<br />
questi risultati sono state Iperself e il Programma<br />
Fedeltà You&Agip. Iperself, la nuova metodologia di<br />
rifornimento in self-service a prezzi scontati (praticata<br />
quando il punto vendita è chiuso) ha incontrato uno<br />
straordinario interesse da parte dei clienti più attenti<br />
al prezzo. Iperself ha confermato che per poter offrire<br />
ai consumatori sconti importanti sul prezzo dei<br />
carburanti non è necessario aprire distributori presso<br />
la Grande Distribuzione Organizzata.<br />
Iperself infatti garantisce capillarmente agli automobilisti<br />
italiani la possibilità di beneficiare di uno sconto di<br />
6 centesimi al litro (e in alcuni momenti dell’anno anche<br />
10 centesimi). Per quanto riguarda il Programma<br />
Fedeltà You&Agip si può parlare di una svolta epocale<br />
nella strategia promozionale di ENI, in quanto ha introdotto<br />
la nominatività della relazione con il cliente e<br />
una durata pluriennale (per facilitare la fidelizzazione).<br />
Oggi You&Agip è riconosciuto dalla stampa specialistica<br />
di settore come il programma leader nel panorama<br />
loyalty italiano sia per numero di soci, sia per qualità,<br />
varietà e dinamismo dell’offerta - che annovera in<br />
esclusiva Partner leader in ogni settore.<br />
BludieselTech è il gasolio “premium” di ENI, e test di<br />
lunga percorrenza su strada su flotte di vetture, per<br />
un totale di oltre 500.000 kilometri percorsi, hanno<br />
evidenziato un risparmio di carburante fino al 2,5%,<br />
BludieselTech è il prodotto scelto e raccomandato<br />
da Iveco per i propri mezzi a gasolio, sia nelle future<br />
campagne di comunicazione, sia sui libretti di uso e<br />
manutenzione.<br />
Multicard, altro ambito di attività dell’accordo ENI-<br />
Iveco, è la Fuel Card europea ENI dedicata agli autotrasportatori<br />
e alle flotte aziendali.<br />
In Italia è leader di mercato ed è utilizzabile su tutta la<br />
rete dei 4.400 punti vendita Agip.<br />
Dall’ottobre 2007 le Multicard italiane sono Carte<br />
Finanziarie, emesse e gestite da SOFID (società finanziaria<br />
del Gruppo ENI) e sottoposte al controllo<br />
di Banca d’Italia. In Europa Multicard è emessa dalle<br />
Consociate europee ENI e fa parte del Consorzio<br />
ROUTEX, un accordo tra ENI, BP, OMV e Statoil che<br />
offre accesso a 18.000 impianti diffusi in 36 Paesi<br />
Europei. Multicard consente di facilitare gli acquisti di<br />
carburanti, lubrificanti e servizi di piazzale e semplifica<br />
la gestione amministrativa dei costi attraverso fatture<br />
dettagliate, fiscalmente valide per il recupero dell’Iva.<br />
Partendo dalla sostenibilità, che si traduce in attenzione<br />
crescente ai carburanti più efficienti e a basso<br />
impatto ambientale, ENI e Iveco iniziano una partnership<br />
strategica che fa leva sulla complementarietà dei<br />
rispettivi business e sulla leadership nei rispettivi ambiti<br />
di attività per “dare <strong>energia</strong> alle imprese italiane” e, più<br />
in generale, al mondo del trasporto, con una offerta<br />
vantaggiosa di prodotti e servizi innovativi.<br />
La collaborazione riguarderà quattro aree:<br />
• la fidelizzazione dei clienti;<br />
• l’offerta di “Suite Servizi ENI” studiate per la clientela<br />
Iveco (attuale e prospect) con un’offerta distintiva e<br />
vantaggiosa di prodotti e servizi;<br />
• la sperimentazione su motori e carburanti da sviluppare<br />
con i rispettivi enti tecnici di competenza;<br />
• la presenza congiunta sui media, sui punti vendita<br />
e in occasione di fiere ed eventi.<br />
In particolare, in occasione del lancio ECODAILY, le due<br />
Aziende hanno definito una promozione di un’offerta<br />
distintiva di carte carburante e carte di fidelizzazione<br />
You&Agip in base alla quale verranno riconosciuti ai<br />
clienti ECODAILY tre vantaggi:<br />
• un importante bonus punti You&Agip convertibili sia<br />
IL mONDO Ngv<br />
13
IL mONDO Ngv<br />
14<br />
M<br />
&M<br />
IvECO ED ENI INSIEmE pER LO SvILuppO DEL TRaSpORTO INDuSTRIaLE<br />
in carburante omaggio, sia nei premi del catalogo;<br />
• lo status di cliente “Gold”, che consente di beneficiare<br />
di una serie di vantaggi esclusivi (bonus punti extra<br />
ad ogni rifornimento, servizio soccorso stradale, accesso<br />
privilegiato al Call Center, sconti e convenzioni<br />
esclusive presso gli oltre 20 partner commerciali del<br />
programma, etc);<br />
• la possibilità di ottenere una Carta Multicard a condizioni<br />
di favore.<br />
A supporto della partnership e della presentazione di<br />
ECODAILY verrà lanciato un piano di comunicazione<br />
comune.<br />
Franco Miniero di IVECO Sales & Marketing (4) ha<br />
presentato il lancio di ECODAILY sul piano della comunicazione.<br />
Il logo della campagna è caratterizzato da un cuore<br />
verde, simbolo del legame tra la nuova versione del<br />
mezzo e l’<strong>ambiente</strong>.<br />
La strategia Iveco ha due punti di riferimento forti -<br />
l’ecologia e l’economia.<br />
Iveco agisce sul versante dell’offerta sviluppando veicoli<br />
e tecnologie a basse emissioni che offrono al cliente<br />
anche vantaggi concreti in termini di minori costi di gestione<br />
e miglioramento delle prestazioni di trasporto.<br />
IVECO oggi è l’unico costruttore di mezzi di trasporto<br />
professionali a offrire tutte le opzioni della tecnologia<br />
auto motive:<br />
• alimentazioni tradizionali ad alta efficienza;<br />
• alimentazioni alternative;<br />
• trazioni alternative.<br />
IVECO, infatti, è l’unico costruttore mondiale a offrire<br />
motorizzazioni ecologiche diesel e metano per tutte le<br />
missioni (commerciale, industriale e trasporto persone)<br />
e in tutte le gamme (leggera, media e pesante).<br />
Sta infatti per essere commercializzato il nuovo<br />
Eurocargo Natural Power - presentato in anteprima<br />
al Salone di Hannover, e che ha già ottenuto un importante<br />
successo, aggiudicandosi la gara per la raccolta<br />
rifiuti della municipalità di Barcellona (82 veicoli).<br />
È equipaggiato con un motore FPT Tector da 200 cavalli<br />
espressamente ottimizzato per il metano.<br />
Tornando all’ECODAILY, il nuovo veicolo leggero offre<br />
un propulsore Natural Power a metano da 136 cavalli<br />
e due diesel ecologici da 140 e 170 cavalli per un<br />
totale di tre motorizzazioni EEV (uno standard ancora<br />
migliore rispetto all’Euro5). Prima ancora di arrivare in<br />
concessionaria, ECODAILY è già un successo: ha infatti<br />
raccolto a oggi 12.000 ordini in Europa Occidentale.<br />
Iveco è stato il primo full-liner di veicoli commerciali a<br />
investire in modo importante sul metano, sviluppando<br />
motori con componenti specifici e una messa a punto<br />
ottimizzata per il CNG. Un primato che garantisce al<br />
cliente prestazioni, affidabilità e durata - e fa di Iveco<br />
il numero 1 per questo tipo di alimentazione.<br />
Ma perché IVECO ha scelto di investire proprio sul<br />
metano?<br />
• perché i veicoli CNG hanno libero accesso a tutte le<br />
zone a traffico limitato, e danno assolute garanzie<br />
di sicurezza;<br />
• grazie al loro bassissimo livello di emissioni, fruiscono<br />
di incentivi fino a 6.500 euro grazie alla campagna<br />
rottamazione in atto;<br />
• il volume di carico è immutato, grazie alla tecnologia<br />
Iveco che prevede la collocazione delle bombole<br />
sono sotto il pianale, tra i longheroni;<br />
• il costo di esercizio del veicolo è di almeno il 20%<br />
inferiore rispetto a un veicolo diesel, con un livello<br />
di prestazioni equivalente sia in termini di potenza,<br />
sia di coppia.<br />
L’ottimismo delle prospettive aperte dall’affermazione<br />
internazionale dei veicoli professionali ecologici non<br />
può però nascondere le difficoltà della attuale situazione<br />
di mercato. In Europa, nei primi due quadrimestri<br />
2009, il totale immatricolazioni di veicoli commerciali<br />
è sceso di un impressionante 38% rispetto allo stesso<br />
periodo dell’anno precedente.<br />
In questo contesto difficile, la quota IVECO in Europa<br />
si è mantenuta intorno al 14% - e il dato dell’ultimo<br />
trimestre ci mostra come da Giugno questa quota<br />
cresca ancora di più. In Italia il calo del mercato è stato<br />
in media con il resto d’Europa: -38%. I veicoli sopra<br />
3.5 tonnellate immatricolati fino a fine Agosto sono<br />
stati circa 44.000 - contro 71.000 dell’anno scorso.<br />
Per contro, la quota complessiva di IVECO sul mercato<br />
Italia è cresciuta di 1.8 punti.<br />
Iveco ha scelto di affrontare da leader questa situazione<br />
difficile a livello europeo e mondiale.<br />
E qui in Italia si è rivolta a un altro leader, ENI - con<br />
l’obiettivo di unire le forze e offrire di più ai rispettivi<br />
clienti. La partnership si basa sul primato tecnologico<br />
che Iveco ed ENI esprimono in business fra loro<br />
complementari e sulla capillarità delle rispettive reti<br />
distributive (sommando Iveco ed ENI, più di 5.000<br />
punti di vendita e assistenza in Italia). La prima occasione<br />
per mettere a frutto la nostra partnership è il<br />
lancio del nuovo ECODAILY. Ai clienti che sceglieranno<br />
ECODAILY entro fine anno Iveco ed ENI offrono un<br />
bonus fino a 1000 euro di carburante e altri vantaggi<br />
in esclusiva quali il passaggio automatico allo status<br />
“Gold” che consente un accumulo di punti e sconti<br />
più rapido e il diritto alla “MultiCard”, normalmente<br />
riservata alle grandi flotte, che offre uno sconto sul<br />
carburante, oltre che il pagamento dilazionato tipico<br />
di una carta di credito. Da questi vantaggi deriva un<br />
ulteriore risparmio per il cliente ECODAILY fino a 300<br />
euro/anno per un chilometraggio commerciale medio.<br />
(1) Marco Monticelli, IVECO Senior Vice President<br />
External Relations & Communications<br />
(2) Francesco Caria, ENI Direttore Commerciale<br />
Business Gas & Power<br />
(3) Angelo Fanelli, ENI Executive Vice President Refining<br />
& Marketing<br />
(4) Franco Miniero, IVECO Vice President Sales &<br />
Marketing<br />
Alfredo Zaino
metano autotrazione: la tradizione italiana<br />
Fornovo Gas nasce nel 1969 quale:<br />
• Distributore di metano per autotrazione nel Nord Italia<br />
• Manutentore di stazioni di servizio di metano autotrazione<br />
• Trasportatore di gas metano compresso su gomma.<br />
Forte dell’esperienza maturata, Fornovo Gas si è impegnata più recentemente<br />
nella progettazione, produzione e vendita di una nuova<br />
linea di compressori ed erogatori per CNG, che è divenuto ora il<br />
core business della Società. E’ Azienda certificata ISO 9001:2000<br />
per l’intera attività.<br />
I compressori Fornovo Gas si caratterizzano, oltre che per l’efficienza<br />
e l’affidabilità, anche per l’elevatissima flessibilità in relazione alle<br />
condizioni di funzionamento. I compressori Fornovo Gas possono<br />
funzionare con pressione di aspirazione variabile tra 0 e 220 bar,<br />
sfruttando potenze tra 22 e 400 kW.<br />
Fornovo Gas è il mix perfetto tra personale esperto operante in un<br />
<strong>ambiente</strong> giovane e motivato, con una lunga storia ma con un patrimonio<br />
giovane e dinamico pronto ad accettare e vincere le sfide<br />
di mercato.<br />
Principali Prodotti commercializzati nel Mondo:<br />
“GASVECTOR” - modulo di compressione certificato CE - è una<br />
unità modulare prefabbricata, ottimizzata per la compressione e<br />
distribuzione di gas naturale per autotrazione, adattabile a qualsiasi<br />
pressione di aspirazione del gasdotto e a qualsiasi esigenza di portata.<br />
Il modulo si presta inoltre alla compressione di gas tecnici in processi<br />
industriali di vario tipo.<br />
Si diFFonde nel mondo<br />
Si presenta come unità cabinata facilmente trasportabile, realizzata<br />
in cemento armato e in acciaio.<br />
“DISTRIBUTORE ELETTRONICO DI GAS COMPRESSO” (DISPENSER):<br />
l’apparecchiatura misura l’effettiva massa di gas (Kg) erogata nel<br />
veicolo indipendentemente dai valori di pressione, temperatura e<br />
densità. Il distributore e’ progettato per il funzionamento automatico,<br />
a più livelli di pressione. Dotato di testata elettronica e programma di<br />
autodiagnosi, con altissimo grado di affidabilità e grande facilità di<br />
manutenzione, è in grado di colloquiare con la consolle di gestione<br />
dei dati di rifornimento e /o unità centrale dati di stabilimento.<br />
“STAZIONE DI METANO CHIAVI IN MANO”: fornitura e posa in opera<br />
- in Italia e in tutti i Paesi del mondo - del sistema di compressione<br />
e distribuzione del gas metano, servizi accessori e condotte di<br />
collegamento inclusi, compreso commissioning, start up e training.<br />
L’impianto può essere mirato alla stazione di rifornimento al pubblico,<br />
alle flotte interne dei veicoli pubblici e/o privati. La scrivente è in<br />
grado di svolgere l’intero processo di realizzazione, dall’ingegneria<br />
di stazione, compreso l’ottenimento delle necessarie autorizzazioni<br />
amministrative, fino alla messa in esercizio dell’impianto.<br />
“ASSISTENZA POST VENDITA”: contratti di assistenza con svariate<br />
formule, dalla manutenzione programmata al “full service”, frutto e<br />
sintesi di un esperienza quarantennale a servizio della Clientela, con<br />
servizio di reperibilità 24 ore per tutti i giorni dell’anno.<br />
Fornovo Gas S.r.l. - Via P.M. Curie, 14 - 42100 Reggio Emilia. Tel. +39<br />
0522-557675; Fax +39 0522 550112; E-mail: info@fornovogas.it<br />
IL mONDO Ngv<br />
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IL mONDO Ngv<br />
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M<br />
&M QuaDRO NORmaTIvO Ngv
IL mONDO Ngv<br />
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IL mONDO Ngv<br />
18<br />
legge 23 luglio 2009, n. 99: SoppreSSione<br />
del Fondo bombole metano<br />
Nel settembre del 2008, in piena crisi economica,<br />
in un impeto di razionalizzazione burocratica,<br />
alcuni esponenti del governo decisero di prospettare<br />
l’inclusione del Fondo Bombole Metano tra<br />
gli enti “inutili” da sopprimere e, mossa ancora<br />
più ”razionale”, suggerirono il suo accorpamento<br />
nella Cassa Conguaglio GPL. Quando la notizia<br />
cominciò a circolare, sulle prime si pensò ad uno<br />
scherzo; di cattivo gusto. Poi ci si convinse che di<br />
scherzo non si trattava affatto. La soppressione del<br />
comitato del Fondo Bombole Metano fu proposta<br />
con un emendamento (emendamento all’art. 16bis<br />
“misure per la sicurezza e il potenziamento del<br />
settore energetico”) al collegato al DDL Sviluppo<br />
(Atto Camera 1441-ter).<br />
Con questa proposta di soppressione, il Fondo<br />
Bombole Metano veniva in effetti annoverato fra<br />
“gli enti inutili”, allo stesso modo di altre organizzazioni<br />
come per esempio l'ente Italiano della<br />
Montagna, l'Istituto per l'Africa e l'Oriente, l'Istituto<br />
Beata Lucia di Narni e l'Istituto Agronomico per<br />
l'Oltremare.<br />
L’emendamento prevedeva:<br />
• al punto 2, la soppressione del FONDO BOMBO-<br />
LE METANO, organismo preposto al controllo ed<br />
alla direzione tecnico/economica del servizio di<br />
ricollaudo delle bombole di metano per auto;<br />
• al punto 3, il passaggio delle sue competenze<br />
alla CASSA CONGUAGLIO GPL (gas di petrolio<br />
liquefatto);<br />
• al punto 5, l’acquisizione da parte della Cassa<br />
Conguaglio Gpl delle risorse finanziarie,<br />
strumentali e di persone del Fondo Bombole<br />
Metano.<br />
Allora, preso atto che era una cosa seria, la mossa<br />
fu attribuita ad un grossolano equivoco, frutto<br />
di insufficiente informazione da parte dei proponenti.<br />
L'attribuzione delle funzioni del FBM alla Cassa<br />
Conguaglio Gpl (al fine di consentire la razionalizzazione<br />
e l'efficienza delle strutture di natura pubblicistica<br />
operanti nel settore dell'<strong>energia</strong> elettrica<br />
e del gas) appariva per lo meno strana, per non<br />
dire di peggio, visto che il FBM non tratta questioni<br />
energetiche, ma tecniche legate all'esercizio del<br />
parco bombole metano, mentre la Cassa Conguaglio<br />
Gpl tratta temi commerciali.<br />
Quindi le associazioni di categoria, confidando in<br />
un pronto ripensamento, si affannarono a fornire<br />
ai nostri politici autori della campata d’ingegno,<br />
spiegazioni e chiarimenti sul ruolo chiave ed inso-<br />
stituibile del FBM nella protezione della sicurezza<br />
del settore NGV italiano. Chiarirono bene che il<br />
FBM è tutto tranne che un ente inutile. Chiarirono<br />
che il CNG non c’entra assolutamente nulla<br />
col GPL. Precisarono con dovizia di particolari che<br />
sono due prodotti chimicamente e fisicamente<br />
diversi, come lo sono il cielo e il mare. Sono diversi<br />
sul piano normativo; sono diversi i loro mercati ed<br />
i relativi operatori e clienti. Sono estremamente<br />
diverse le condizioni operative. I serbatoi del CNG<br />
devono essere sottoposti a collaudo periodico<br />
ogni 4 o 5 anni, secondo il tipo di omologazione. I<br />
serbatoi del GPL durano dieci anni, durante i quali<br />
non vengono mai ricollaudati, ed alla scadenza<br />
dei quali sono inesorabilmente distrutti e sostituiti<br />
con serbatoi nuovi. Le attività curate dal Fondo<br />
Bombole Metano, non solo non gravano in alcun<br />
modo sulle casse dello stato, ma anzi producono<br />
introiti per esse. Tutte le operazioni del collaudo<br />
periodico dei serbatoi di CNG vengono pagate<br />
con un piccolo contributo che grava sul prezzo<br />
alla pompa del CNG (e non del GPL). Attualmente<br />
il corrispettivo è di 1 Eurocent per ogni metro<br />
cubo di CNG erogato alla pompa. Spiegarono che<br />
questo fondo così costituito, serve a coprire tutte<br />
le spese di gestione dei due grandi laboratori di<br />
San Lazzaro di Savena (Bologna) e di Jesi dove<br />
vengono eseguite le prove di collaudo. Serve a<br />
coprire i costi vivi, quelli delle maestranze, i costi<br />
per l’acquisto delle nuove bombole che sostituiscono<br />
quelle distrutte a fine vita (40 anni per<br />
quelle classiche, 20 anni per quelle di tipo innovativo,<br />
omologate secondo il regolamento ECE<br />
ONU R110). Aggiunsero che il fondo serve anche<br />
a garantire una copertura assicurativa a beneficio<br />
dell’impiego di queste bombole sui veicoli in circolazione.<br />
Commentarono il fatto che la proposta<br />
di legge avrebbe fatto confluire tutti questi soldi in<br />
un ente che si occupa di distributori di GPL: una<br />
cosa semplicemente assurda, all’occhio di chi, a<br />
differenza dei politici che hanno avanzato questa<br />
proposta, conosce bene il settore del metano e<br />
quello del GPL. Questi ed altri concetti sono stati<br />
strombazzati tramite lettere al ministero, o comunicati<br />
emessi da organi di stampa come la Staffetta<br />
Petrolifera, nel tentativo di scongiurare quella<br />
che aveva tutta l’aria di una iattura incombente.<br />
Molte sono state le iniziative in atto per “tentare”<br />
di far cancellare l’emendamento, da parte del<br />
Comitato stesso, dell’ENI, Fiat Auto, Leg<strong>ambiente</strong>,<br />
di Assogasmetano, di Federmetano. Una nota in<br />
merito è stata fatta circolare e inviata anche a tutti<br />
i parlamentari della Commissione Attività Produtti-
ve della Camera. Ma tutto questo non è servito a<br />
molto. Evidentemente non si trattava di equivoco,<br />
ma di una intenzione ben ponderata. Con stolida<br />
determinazione, l’emendamento, così com’era,<br />
è stato approvato prima dal senato, e poi anche<br />
dalla camera. È andato in porto, dritto come un<br />
siluro. Così in luglio 2009 è stata approvata in via<br />
definitiva la legge 23 luglio 2009, n. 99, che è poi<br />
entrata in vigore il 15 agosto 2009 “Disposizioni<br />
per lo sviluppo e l'internazionalizzazione delle<br />
imprese, nonché in materia di <strong>energia</strong>”, Il provvedimento,<br />
collegato alla manovra finanziaria, e<br />
nato come stralcio dell'ultima legge finanziaria,<br />
con i punti 3, e 6 dell'articolo 27 (Misure per la sicurezza<br />
e il potenziamento del settore energetico),<br />
decreta definitivamente la soppressione del FBM.<br />
Ed ora assisteremo alla situazione kafkiana in cui<br />
un carburante gassoso, il CNG, verserà fondi nelle<br />
casse del proprio più diretto concorrente, il GPL,<br />
che ha un mercato che è cinque volte più grande,<br />
senza che ciò sia giustificato dalla benché minima<br />
ragione pratica, tecnica e logica. È fuor di dubbio<br />
che i due prodotti sono concorrenti sul mercato. Si<br />
rivolgono alla stessa fascia di clientela; entrambe<br />
trovano il proprio alveo ideale nell’ambito delle<br />
strategie di mobilità sostenibile, ma sono commercializzati<br />
generalmente da operatori diversi.<br />
Ed è lecito nutrire qualche perplessità in merito<br />
alla totale “indifferenza” di un organismo (la cassa<br />
conguaglio Gpl) nei confronti del metano, e sulla<br />
prospettiva concreta che in seguito ad un provvedimento<br />
del genere siano create e salvaguardate<br />
le migliori condizioni per la tutela e lo sviluppo<br />
sul mercato del metano autotrazione. Cosa che<br />
invece dal 1950 ad oggi ha fatto con competenza<br />
il Fondo Bombole Metano. Questa trovata innovativa,<br />
suona un po’ come se la gestione strategica,<br />
tecnica ed economica di Fiat-Chrysler, nel momento<br />
di maggiori vendite dei propri veicoli, venisse<br />
affidata al gruppo Renault-Nissan, o alla Ford.<br />
Ma ci sono anche altri aspetti importanti che mettono<br />
in rilevo l’incongruenza normativa del provvedimento.<br />
Il Comitato FBM non ha personalità<br />
giuridica, ma gode di autonomia amministrativa<br />
per la sola gestione dei corrispettivi versati dagli<br />
utenti del metano per autotrazione al Fondo. Non<br />
possiede né un patrimonio nè le strutture, ed ha<br />
come braccio operativo la società Servizi FBM Spa,<br />
di proprietà dell’Eni. Inoltre esso è del tutto autonomo<br />
economicamente, e quindi non grava sul bilancio<br />
dello Stato, ma anzi produce un gettito per<br />
l’erario con IVA e tasse. Non è in altre parole, un<br />
“ente inutile” come forse è invece la Cassa Conguaglio<br />
GPL, che questo provvedimento a quanto<br />
è dato arguire, ha nonostante tutto voluto trarre<br />
in salvo. Il Comitato FBM inoltre vigila con provata<br />
competenza specifica affinché i servizi tecnici di<br />
gestione del parco bombole (collaudo e ricollaudo)<br />
siano svolti con professionalità, a garanzia della<br />
sicurezza per gli utenti e nello stesso tempo con<br />
diligenza affinché le economie di gestione portino<br />
a non gravare ma anzi a ridurre l’onere a carico<br />
degli utenti, sul prezzo del metano autotrazione.<br />
Ad esempio negli ultimi tre anni, grazie a tale<br />
gestione il corrispettivo versato dagli automobilisti<br />
sul metro cubo di gas acquistato presso i distributori<br />
stradali, è stato ridotto due volte. Cosa succederà<br />
invece d’ora in poi, non è dato prevedere<br />
facilmente. Il settore si augura vivamente che il<br />
risultato non sia una improvvisa paralisi operativa<br />
del FBM (e non l'efficienza che si vorrebbe perseguire),<br />
con tutte le gravi conseguenze che questo<br />
avrebbe sul piano della sicurezza, per gli oltre<br />
500.000 veicoli a CNG in circolazione, cioè oltre<br />
un milione di bombole. Non è neppure troppo<br />
remota l’ipotesi di un appesantimento dei costi di<br />
gestione delle funzioni svolte fin qui dal Fondo,<br />
con riflessi per gli utenti che dovrebbero poi pagarne<br />
le conseguenze sul prezzo al pubblico del<br />
metano per auto.<br />
Conclusioni<br />
Sono stati inutili tutti i tentativi fatti dal settore<br />
NGV italiano per bloccare l’emendamento. Però<br />
il settore è riuscito a far introdurre un criterio di<br />
una grande importanza: la gestione in regime di<br />
contabilità separata rispetto alle altre attività svolte<br />
dalla Cassa. Con questo si spera che il fondo costituito<br />
grazie al prelievo come contributo sul CNG<br />
erogato alla pompa (1 €cent/m 3 ) sia destinato<br />
esclusivamente allo svolgimento dei fondamentali<br />
servizi di collaudo delle bombole di CNG (come<br />
abbiamo già visto, le bombole di GPL non subiscono<br />
ricollaudo; dopo 10 anni di esercizio sono<br />
distrutte), a garanzia della sicurezza del settore.<br />
Ora l’obiettivo che il settore si pone è instaurare<br />
un dialogo con il nuovo interlocutore per garantire<br />
al settore le migliori condizioni operative possibili.<br />
Nessuno ha finora saputo spiegare in maniera<br />
convincente le ragioni di una simile decisione.<br />
Quando l’emendamento non era ancora divenuto<br />
legge ratificata da senato e camera, qualcuno ha<br />
manifestato la tentazione di fare ricorso al TAR del<br />
Lazio, avverso al provvedimento del Governo. Poi<br />
non se n’è fatto niente. Al riguardo, è emersa una<br />
coincidenza: Il presidente del TAR del Lazio Dott.<br />
Pasquale De Lise, è anche il presidente della Cassa<br />
Conguaglio Gpl. Vi era poi inizialmente anche<br />
un’altra preoccupazione creata da questo decreto.<br />
Esso non diceva alcunché in merito a come sarebbe<br />
stata assicurata la continuità delle funzioni<br />
operative del Fondo Bombole Metano sul piano<br />
tecnico ed economico. In merito a questo aspetto<br />
le autorità competenti sono state interpellate dagli<br />
operatori del settore, perché non era possibile<br />
rimanere troppo a lungo nelle more di modalità<br />
operative e disposizioni funzionali e amministrative<br />
precise. Il settore NGV è una nave il cui timone va<br />
governato con continuità. E con saggezza. Ma<br />
bisogna dare atto che a questo è stato posto ri-<br />
IL mONDO Ngv<br />
19
IL mONDO Ngv<br />
20<br />
M &M<br />
SOppRESSIONE DEL FONDO BOmBOLE mETaNO<br />
medio in maniera tempestiva. Il Ministero Sviluppo<br />
Economico, Direzione Generale Energia e Risorse<br />
Minerarie, nella persona del suo direttore generale<br />
Gilberto Dialuce, ha risposto alla nota n 220/2009<br />
del 14 luglio 2009 della Gestione Fondo Bombole<br />
Metano, con la nota n° 94041 del 12/8/2009 per<br />
fornire i chiarimenti richiesti in modo da assicurare<br />
l’ordinata attuazione dell’articolo 27, commi 3<br />
e 6. La nota chiarisce che la finalità della nuova<br />
norma non è di abolire il sistema operativo posto<br />
in attuazione dalla legge 640/50, che è ancora in<br />
vigore, ma di semplificare ed unificare la gestione<br />
di tale sistema, accorpandola con quella della<br />
Cassa Conguaglio GPL, che assorbirà anche le<br />
funzioni amministrative e contabili attualmente<br />
svolte dall’Agenzia nazionale delle scorte petrolifere.<br />
La Cassa Conguaglio istituirà un conto corrente<br />
specifico sul quale, previa comunicazione<br />
agli operatori interessati, confluiranno le entrate<br />
del contributo che viene applicato sul prezzo alla<br />
pompa del CNG.<br />
La nota del ministero chiarisce inoltre altri punti,<br />
tra cui i seguenti, in sintesi:<br />
Il Comitato Fondo Bombole Metano, che non è<br />
stato soppresso dalla norma, può continuare le<br />
sue funzioni, anche per quanto riguarda la fissazione<br />
del contributo.<br />
La gestione di tutti i servizi di ricollaudo delle<br />
bombole CNG svolti dalla Società Servizi Fondo<br />
Bombole Metano e le ulteriori attività autorizzate<br />
dal Comitato Fondo Bombole Metano possono<br />
proseguire, utilizzando fino alla messa a regime<br />
del versamento sul nuovo conto corrente della<br />
Cassa Conguaglio GPL, l’attuale conto corrente<br />
della società di proprietà dell’Eni.<br />
La Cassa Conguaglio GPL e la Gestione Fondo<br />
Bombole Metano prenderanno contatti, per defi-<br />
nire le modalità operative e contabili per trasferire,<br />
entro la fine del 2009, la gestione contabile e<br />
amministrativa alla Cassa Conguaglio GPL, che<br />
potrà avvalersi, se lo riterrà opportuno, del personale<br />
della società Servizi Fondo Bombole Metano.<br />
Speriamo bene.<br />
Molti degli operatori del settore NGV ritengono<br />
che tutto sommato, questa operazione di soppressione<br />
ed accorpamento non era necessaria. La nota<br />
di chiarimento del Ministero, permette però di<br />
contare sul fatto che non sia nemmeno dannosa.<br />
Note<br />
Testo dei punti 3 e 6 dell’art. 27 della legge 23<br />
luglio 2009, n. 99 “Disposizioni per lo sviluppo e<br />
l'internazionalizzazione delle imprese, nonché in<br />
materia di <strong>energia</strong>”:<br />
3. Al fine di consentire la razionalizzazione e l’efficienza<br />
delle strutture di natura pubblicistica operanti<br />
nei settori dell’<strong>energia</strong> elettrica e del gas naturale<br />
e la loro semplificazione gestionale mediante<br />
l’accorpamento funzionale con altre strutture a<br />
totale partecipazione pubblica esistenti, il fondo<br />
bombole per metano, di cui alla legge 8 luglio<br />
1950, n. 640, e l’Agenzia nazionale delle scorte di<br />
riserva, di cui all’articolo 8 del decreto legislativo<br />
11 febbraio 1998, n. 32, sono soppressi dalla data<br />
di entrata in vigore della presente legge.<br />
6. La gestione in regime di separazione contabile<br />
ed amministrativa del fondo bombole per metano,<br />
di cui alla legge 8 luglio 1950, n. 640, e le funzioni<br />
dell’Agenzia nazionale delle scorte di riserva, di<br />
cui all’articolo 8 del decreto legislativo 11 febbraio<br />
1998, n. 32, sono attribuite alla cassa conguaglio<br />
GPL (gas di petrolio liquefatto), di cui al provvedimento<br />
del Comitato interministeriale dei prezzi n.<br />
44/1977 del 28 ottobre 1977.
IL mONDO Ngv<br />
21
IL mONDO Ngv<br />
22<br />
a bolzano la piÙ avanzata Stazione<br />
di riFornimento energetico<br />
per i traSporti<br />
La diversificazione dell’offerta energetica per i <strong>trasporti</strong><br />
si incontra con la capacità progettuale costruttiva<br />
di Dresser Wayne per realizzare la nuova<br />
isola del rifornimento multi energetico di Bolzano<br />
L’Italia è il paese che ha fatto la storia del metano<br />
per auto. Un grande passato quindi, ma per il futuro<br />
bisogna andare a nord.<br />
Un’auto a metano oggi può partire dall’Italia e arrivare<br />
al Mare del Nord senza consumare una sola<br />
goccia di benzina.<br />
In Svizzera, Austria e Germania a qualsiasi ora del<br />
giorno o della notte, quando serve, ci si ferma alla<br />
più vicina stazione di rifornimento con la colonnina<br />
del metano, si fa il pieno da soli, si paga alla<br />
cassa o con le tesserine prepagate e via.<br />
Semplice, pulito, sicuro.<br />
In Italia, dove neppure decenni di esercizio in tutta<br />
Europa senza problemi hanno fugato i dubbi<br />
sulla sicurezza degli impianti self service per il<br />
rifornimento di metano, si sta provvedendo con<br />
una normativa surreale che prevede il self service<br />
assistito!<br />
Il cliente può fare rifornimento autonomamente<br />
ma solo se nei pressi c’è una persona dello staff<br />
del distributore. Se fosse solo un onere inutile ci<br />
sarebbe da sorridere. Il problema è che il distributore<br />
di metano può funzionare solo durante i turni<br />
di presenza del personale addetto e quindi con<br />
forti limitazioni di orario serale, notturno e festivo.<br />
È auspicabile e prevedibile che questa bizzarria<br />
unitamente a quella del pulsante che con agghiacciante<br />
involontaria ironia viene chiamato “dell’uomo<br />
morto” perché deve essere premuto per tutto<br />
il tempo del rifornimento, venga presto abrogata<br />
per consentire un servizio ormai normale per tutti<br />
gli automobilisti come quello ben più pericoloso<br />
del gasolio e della benzina.<br />
Sarà per l’influenza della Germania e dell’Austria<br />
che a Bolzano sta per essere inaugurato un distributore<br />
dalle caratteristiche estremamente avanzate<br />
tanto da porlo ai vertici europei del settore.<br />
Le caratteristiche principali della stazione di servizio<br />
di Bolzano sono:<br />
• gamma completa di carburanti disponibili<br />
• servizio self service per benzine, gasoli e metano<br />
• integrazione con i servizi di assistenza e di accoglienza<br />
per l’automobilista<br />
• alta efficienza energetica dell’impianto e massimo<br />
impiego delle fonti rinnovabili<br />
L’INTEGRAZIONE ENERGETICA VERSO<br />
IL FUTURO<br />
Gli erogatori di Bolzano offriranno agli automobilisti<br />
carburanti che altrove è impossibile trovare.<br />
Oltre ai tradizionali gasolio, benzina, metano e<br />
GPL, si potrà fare rifornimento di idrogeno, idrometano,<br />
biometano ed <strong>energia</strong> elettrica.<br />
In particolare il biometano sarà quello prodotto<br />
dalle aziende agricole della valle mediante lo sfruttamento<br />
delle biomasse di risulta (liquami e scarti)<br />
mentre l’<strong>energia</strong> elettrica sarà quella prodotta dai<br />
pannelli fotovoltaici della stazione stessa.<br />
La disponibilità di idrogeno e idrometano rappresenta<br />
per il momento una potenzialità in quanto<br />
sono ancora pochi e sperimentali i veicoli che<br />
possono utilizzarli. Questa disponibilità però consentirà<br />
di svolgere agevolmente la fase di sviluppo<br />
di questi autoveicoli in una prospettiva di ampliamento<br />
della loro diffusione.<br />
L’AUTOMOBILISTA GESTORE DI SE STESSO<br />
La disponibilità del rifornimento in modalità self<br />
service è destinata a conseguire due vantaggi:<br />
• ampliamento dell’orario di disponibilità del servizio<br />
• riduzione dei costi di esercizio dell’impianto<br />
In realtà non si tratta di una novità almeno per<br />
quanto riguarda benzina e gasolio. Gli automobilisti<br />
italiani come quelli europei sono già abituati<br />
e pronti a gestire direttamente il rifornimento dei<br />
loro veicoli. Tranne come si è detto per il metano.<br />
Chi ha viaggiato in altri paesi difficilmente può<br />
capire perché si debbano obbligare dei dipendenti<br />
ad effettuare operazioni banali e ripetitive come<br />
quelle del rifornimento di metano quando potrebbero<br />
essere impiegate più utilmente e dignitosamente<br />
per migliorare la gamma e la qualità dei<br />
servizi offerti agli automobilisti.
LE NUOVE COLONNINE MULTIDISPENSER<br />
DI BOLZANO: L’UNIONE FA L’ENERGIA<br />
Stazione nuova, impianti nuovi.<br />
La sezione dedicata al metano è stata realizzata da<br />
Dresser Wayne Italia con alcune caratteristiche di<br />
assoluta novità.<br />
La fase di compressione è assicurata da due stazioni<br />
da 2 compressori da 90 KW di potenza che<br />
possono comprimere 1500 mc/h di metano con<br />
due stoccaggi da 300 mc ciascuno.<br />
Per quanto riguarda l’idrogeno, l’impianto è alimentato<br />
da uno stoccaggio da 300 mc in attesa di<br />
un allacciamento con l’impianto A22-IIT mentre il<br />
biogas è attualmente stoccato in un serbatoio da<br />
300 mc con la prospettiva di un allacciamento con<br />
una rete di raccolta appositamente realizzata.<br />
Le postazioni di rifornimento prevedono:<br />
Piazzale mezzi pesanti (made in Italy)<br />
• 2 erogatori con 2 pistole ciascuno per il rifornimento<br />
ad alta portata di 130lt/min di gasolio<br />
• 1 erogatore con 2 pistole per il rifornimento di<br />
Urea AdBlue<br />
Piazzale veicoli leggeri (made in Italy)<br />
• 2 erogatori self service ciascuno con 2 pistole<br />
benzina 95 oct; 2 pistole benzina 98 oct; 2 pistole<br />
diesel; 2 pistole dieseltec; 2 pistole metano<br />
• 2 erogatori serviti ciascuno con 2 pistole benzina<br />
95 oct; 2 pistole benzina 98 oct; 2 pistole diesel;<br />
2 pistole dieseltec; 2 pistole metano<br />
• 1 erogatore servito con 2 pistole benzina 95 oct;<br />
2 pistole E85; 2 pistole diesel; 2 pistole Biodiesel;<br />
2 pistole Biometano<br />
• 1 erogatore servito<br />
con 2 pistole benzina<br />
95 oct; 2 pistole<br />
E85; 2 pistole diesel;<br />
2 pistole Biodiesel; 2<br />
pistole Idrometano<br />
Le colonnine di rifornimento<br />
sono la parte<br />
più innovativa del sistema<br />
perché la sezione<br />
metano è integrata<br />
in un unico dispenser<br />
che può erogare anche<br />
benzina e gasolio.<br />
Si tratta di una realizzazione originale che semplifica<br />
e rende più agevole il rifornimento. La realizzazione<br />
dell’impianto è nata dalla collaborazione del<br />
committente, Haimo Staffler (Gas und Wasser Anlagenbau)<br />
con i tecnici di Dresser Wayne coordinati<br />
da Vittorio Piemonti (EMEA Dispenser Marketing<br />
Support) sulla base di un’idea originale: ottimizzare<br />
l’impianto destinato al rifornimento dei gas e ridurre<br />
l’ingombro della sezione dedicata al metano<br />
del dispenser multienergy per ottenere un impatto<br />
estetico coerente e armonico con le altre sezioni.<br />
LA SPECIALIZZAZIONE COME CHIAVE<br />
PER COSTRUIRE IL FUTURO<br />
La moltiplicazione delle alternative<br />
di trasporto e delle<br />
tecnologie ad esse applicate<br />
fa si che non si possa più<br />
pensare ad una sola fonte<br />
di <strong>energia</strong> per tutti gli impieghi.<br />
Da tempo si fa strada una<br />
nuova concezione dei<br />
<strong>trasporti</strong> di persone e<br />
merci come di un sistema<br />
complesso dove<br />
ogni esigenza trova<br />
una risposta specifica<br />
ed efficiente in<br />
termini di mezzi e di<br />
<strong>energia</strong>.<br />
La realizzazione di<br />
stazioni di rifornimento come quella di Bolzano ci<br />
porta direttamente in questo futuro.<br />
IL mONDO Ngv<br />
23
IL mONDO Ngv<br />
IntervIsta a Paolo PetracchI,<br />
vIce PresIdent comPressed natural Gas equIPment -<br />
dresser Wayne<br />
Paolo Petracchi<br />
Metano & Motori<br />
Dresser Wayne svolge un ruolo importante<br />
nel sistema della mobilità assicurando il rifornimento<br />
energetico degli autoveicoli. Quale<br />
evoluzione ha registrato questo ruolo secondo<br />
la visione di Dresser Wayne e quale si prevede<br />
in futuro?<br />
Paolo Petracchi<br />
Dresser Wayne é attualmente il leader mondiale per<br />
fatturato, gamma prodotti e servizi e copertura globale<br />
nel settore degli equipaggiamenti per rifornimento<br />
carburanti sia liquidi che gassosi ed in futuro<br />
anche elettrici. Se ci voltiamo e guardiamo indietro<br />
lungo la storia della nostra azienda ci accorgiamo<br />
che i distributori di carburante e la loro manutenzione,<br />
hanno rappresentato l’unico business per<br />
quasi 60 anni. Dopo di che l’azienda ha cominciato<br />
a differenziarsi ed ad intraprendere una campagna<br />
di acquisizioni in Europa, impegnandosi successivamente<br />
nello sviluppo di sistemi cassa che si sono<br />
enormemente evoluti fino ad arrivare agli odierni<br />
Eurosinp e Nucleus; questi ultimi saranno gradualmente<br />
messi fuori produzione, rimpiazzati dal più<br />
performante “Fusion” che incorpora tutte le funzioni<br />
di forecourt server, POS, gestione periferiche,<br />
sonde, Card Reader, diagnostica remota, magazzino<br />
e che rappresenta quanto di meglio si possa pretendere<br />
da un sistema di gestione per stazioni di servizio<br />
e rifornimento carburante vista la sua flessibilità.<br />
Dopo l’acquisizione della divisione “Distribution” da<br />
General Electric nel giugno 2004, Dresser Wayne ha<br />
consolidato la sua posizione di leadership ampliando<br />
il portafoglio prodotti con il GPL e soprattutto col<br />
CNG. I prodotti CNG in particolare hanno subito<br />
un’evoluzione sostanziale. Abbiamo convertito in<br />
produzione industriale quella che una volta era una<br />
produzione “artigianale” che, seppur utilizzando<br />
packaggizzatori qualificati, non permetteva tuttavia<br />
di ottenere un’adeguato livello di qualità, ripetibilità<br />
ed affidabilità.Questo obiettivo è stato raggiunto<br />
digitalizzando tutti i componenti, standardizando le<br />
forniture, modularizzando coolers e compressori per<br />
garantire il più elevato grado di qualità, affidabilità<br />
e disponibilità dei nostri prodotti. Oggi gli impianti<br />
Dresser Wayne svolgono in condizioni di eccellenza<br />
il servizio per cui sono stati prima progettati e poi<br />
comprati ed eserciti dai nostri clienti. Negli ultimi<br />
3 anni abbiamo prodotto ed installato più di 400<br />
stazioni in tutto il mondo. In tutta la storia di Nuovo<br />
Pignone prima e di General Electric poi, questo prodotto<br />
era stato realizzato in 1200 unità circa.<br />
Gradualmente, la percentuale delle macchine desti-<br />
nate all’export è cresciuta con conseguenti esigenze<br />
di garanzia di assistenza a distanza. Per dare soddisfazione<br />
a queste esigenze, abbiamo dotato i nostri<br />
sistemi di compressione e i dispensers di un sistema<br />
di diagnostica remota che consente interventi rapidi<br />
e mirati 24H/giorno 265 giorni l’anno ma soprattutto<br />
la prevenzione delle anomalie di funzionamento<br />
e la programmazione degli interventi.<br />
Il mercato europeo ci accusa di mantenere prezzi<br />
troppo elevati che difficilmente reggono il confronto<br />
con la concorrenza. Noi pensiamo che la qualità<br />
abbia un costo e troppo spesso i nostri clienti si<br />
dimenticano che il down time dei prodotti come<br />
dispensers, POS, Card Reader, impianti distribuzione<br />
metano, cioè l’incapacità di svolgere il servizio per<br />
cui sono stati comprati alla fine costa molto di più<br />
di quello che potrebbero pretendere come sconto in<br />
una trattativa commerciale.<br />
Non possiamo essere uguali agli altri perché siamo<br />
migliori. Come tutti stiamo sperimentando gli<br />
effetti della crisi globale che ha portato ad una<br />
sostanziale rivalutazione dell’euro in confronto ad<br />
altre valute collegate con il dollaro e questo sta fortemente<br />
penalizzando le nostre vendite in Asia ed<br />
in Middle East. Stiamo razionalizzando al massimo<br />
il nostro apparato produttivo per poter mantenere<br />
una struttura più snella e veloce e quindi adeguata<br />
alle aspettative dei nostri clienti. Stiamo localizzando<br />
nuovi impianti produttivi in India per realizzare la<br />
porzione in valuta debole delle nostre forniture e<br />
beneficiare della competitività delle industrie locali.<br />
Confidiamo che con questa mossa si possa recuperare<br />
competitività sia sul mercato locale, che su<br />
quello asiatico e del middle east.<br />
Ora stiamo nuovamente impostando la reingegnerizzazione<br />
e il miglioramento del prodotto per<br />
renderlo ancora più competitivo. Il “Cost Blitz" é<br />
partito a marzo con una serie di meeting con i nostri<br />
fornitori durante i quali abbiamo unito le nostre<br />
risorse ingegneristiche con la loro esperienza ed abbiamo<br />
lavorato tutti insieme su come “farlo meglio,
prima, e più efficientemente”. É un processo che si<br />
autofertilizza e lavora in continuo e continuamente<br />
porta miglioramenti e benefici.<br />
Sempre parlando di metano, onde scoraggiare il<br />
reverse engineering o lo smercio di parti di ricambio<br />
non originali da parte di qualche fornitore che ha<br />
lavorato per noi in passato ed assicurare la sempre<br />
maggiore affidabilità e durata dei nostri equipaggiamenti,<br />
abbiamo lanciato il programma “Genuine”<br />
con il quale a seconda dell’anno di produzione e del<br />
modello di macchina, abbiamo variato le dimensioni<br />
delle parti di usura in modo da rendere la vita di<br />
questi “gypsies” sempre più duratura.<br />
Occorre diffidare di chi propone ricambi<br />
non originali perché il nostro rapporto<br />
qualità+affidabilità+durata/prezzo è imbattibile<br />
Tornando ai prodotti Fuel Retail, l’azienda ha puntato<br />
forte sul service sia diretto che di facility management.<br />
È in corso l’acquisizione di una società di<br />
service per la copertura est europea.<br />
C’è sempre qualcosa di nuovo in Dresser.<br />
Metano & Motori<br />
Il panorama energetico che alimenta il sistema<br />
dei <strong>trasporti</strong> su strada è oggi più ampio<br />
con l’affermazione di carburanti alternativi rispetto<br />
alla tradizione (metano, GPL, idrogeno,<br />
idrometano, <strong>energia</strong> elettrica). Quali problemi<br />
pone questa evoluzione al settore dell’impiantistica<br />
delle stazioni di servizio?<br />
Paolo Petracchi<br />
Quando si parla di “affermazione” credo lei si riferisca<br />
al GPL e al Metano in quanto l’elettrico che io<br />
ritengo il più promettente di tutti é ancora 5 anni<br />
lontano da una reale competitività sia dal punto<br />
di vista infrastrutturale sia dal punto di vista delle<br />
tempistiche di rifornimento. Facciamo un po’ di<br />
ordine per capire come si gestisce l’<strong>energia</strong> contenuta<br />
all’interno di questi carburanti alternativi per<br />
convertirla in lavoro (nel nostro caso, trazione). Gli<br />
autoveicoli equipaggiati con motore elettrico convertono<br />
l’<strong>energia</strong> in moto ed il moto in <strong>energia</strong> di<br />
ricarica in frenata. In questa categoria rientrano sia<br />
le auto equipaggiate con celle a combustibile sia<br />
quelle equipaggiate con batterie (oggi le pile Litio-<br />
ion).Gli autoveicoli equipaggiati con motore a combustione<br />
interna bruciano GPL, Metano, Idrogeno o<br />
Idrometano. Sono gli autoveicoli con cui abbiamo a<br />
che fare più frequentemente.<br />
Poi ci sono gli autoveicoli ibridi che sommano le caratteristiche<br />
delle due precedenti categorie.<br />
Partiamo della prima categoria di veicoli.<br />
Qualora si comparino auto equipaggiate con celle<br />
a combustibile con auto elettriche a batteria, a<br />
parità di <strong>energia</strong> disponibile alla ruota, le auto con<br />
celle a combustibile risultano essere fino a 3 volte<br />
meno efficienti delle auto equipaggiate con batterie.<br />
Infatti, con le batterie non si deve convertire<br />
l’<strong>energia</strong> in idrogeno e successivamente convertire<br />
l’idrogeno in <strong>energia</strong> per potenziare un’auto. Qualora<br />
si riesca ad avere sufficienti fondi per costruire<br />
impianti (elettrolitici o di reforming) adeguati alla<br />
generazione e allo stoccaggio di idrogeno, le auto<br />
equipaggiate con celle a combustibile hanno una<br />
maggiore autonomia e un tempo di rifornimento<br />
più breve rispetto alle altre. In caso di batterie di<br />
nuova generazione e di alta qualità, l’autonomia<br />
delle auto a batteria cresce fino a 300-400 km (TE-<br />
SLA) e, qualora si esegua lo “swap” delle batterie,<br />
anche il tempo di “sostituzione” scende fino a 5-8<br />
min. La coppia disponibile é costante e almeno il<br />
doppio di un motore a combustione interna di pari<br />
potenza. La vita media di una batteria può arrivare<br />
a 160.000 Km o 5 anni con un decadimento lento<br />
e graduale delle performance di circa 30% entro i<br />
50.000 km rispetto alla capacità iniziale. Terminata<br />
la vita utile le batterie devono essere smaltite e<br />
questo può rappresentare un problema dal punto<br />
di vista ambientale. Le batterie che recentemente<br />
hanno dato i migliori risultati dal punto di vista della<br />
densità di carica, isteresi e manufacturing sono quelle<br />
Litio-ion. Cile, Australia, Cina e Argentina sono i 4<br />
paesi con le riserve minerarie di Litio più elevate ma,<br />
se controllate le proprietà delle miniere, vi accorgerete<br />
che qualcuno ci ha già messo le mani sopra.<br />
Il prezzo delle auto elettriche a batterie é ancora<br />
elevato ma si prevede scenderà a livelli comparabili<br />
per un modello berlina di pari potenza già intorno<br />
al 2011-2012. Sarebbe interessante poi sviluppare la<br />
discussione parlando dell’infrastruttura (Swapping,<br />
Battery sharing, Down time recharging, Standarda-<br />
IL mONDO Ngv<br />
25
IL mONDO Ngv<br />
26<br />
M M<br />
INTERvISTa a paOLO pETRaCChI<br />
dizzazione, ecc) necessaria alle auto a batteria e di<br />
come questa potrebbe essere implementata molto<br />
facilmente con le tecnologie a nostra disposizione e<br />
con spese assolutamente concorrenziali rispetto ad<br />
altri carburanti.<br />
Parliamo ora delle auto a combustione interna:<br />
Principalmente con motore alternativo o ibride con<br />
motore alternativo e motori/generatori elettrici e<br />
batterie.<br />
Sia il metano che il GPL offrono buone prestazioni<br />
dal punto di vista di potenza, coppia ed emissioni.<br />
I veicoli a metano sono penalizzati tuttavia dal<br />
peso dello stoccaggio gas. L’impiego di stoccaggi<br />
compositi sta comunque facedo recuperare questo<br />
svantaggio.<br />
Se si potesse convincere le case automobilistiche a<br />
dirottare fondi sufficienti a migliorare ulteriormente<br />
i loro motori dual fuel si arriverebbe a prestazioni<br />
del tutto analoghe all’equivalente veicolo alimentato<br />
a benzina o diesel se non migliori. Sembra che la<br />
soglia per cui si avrebbe tale superamento, per una<br />
casa automobilistica di 2-3 milioni di veicoli l’anno, si<br />
aggiri intorno al 7-8% della produzione annua. FIAT<br />
non é lontana da questa soglia con l’attuale 6,5%.<br />
Se pensiamo all’Italia, stiamo parlando di circa 1,8%<br />
del parco auto circolante rifornito a metano e di circa<br />
il 3,8% a GPL.<br />
Dal punto di vista costo chilometrico un veicolo<br />
a metano costa circa il 19-21% in meno rispetto<br />
all’equivalente alimentato a GPL.<br />
Se compro un veicolo nuovo a gas nel nostro paese<br />
posso beneficiare di incentivi.<br />
Se converto un veicolo devo tenere prendere in considerazione<br />
una spesa di 2500 € per un kit completo<br />
di conversione metano contro i 1500 € per un kit<br />
completo di conversione GPL.<br />
A parità di modello l’autonomia varia dai 500 km<br />
per un auto a GPL ai 300-350 Km per un auto a<br />
metano... qualcuno dirà che con la Multipla si arriva<br />
anche a 440 km... forse si, ma andando piano. Mia<br />
moglie assicura che è possibile.<br />
Dal punto di vista infrastrutturale, se si vuol comparare<br />
l’investimento necessario per realizzare un<br />
impianto di rifornimento con una colonnina doppia<br />
a rifornimento simultaneo<br />
senza considerare<br />
il costo dell’allacciamento<br />
(argomento che<br />
affronto più avanti), un<br />
impianto CNG (Cubogas<br />
400 m 3 /h, Dispenser<br />
doppio, Cabina di<br />
misura, installazione,<br />
piazzale) costa mediamente<br />
80-90 K euro di<br />
più dell’equivalente impianto<br />
per rifornimento<br />
GPL.<br />
Il metano segue linee di<br />
distribuzione e politiche di prezzo differenti rispetto<br />
al GPL che comunque rimane sempre vincolato ai<br />
carburanti tradizionali in quanto derivato dal frazionamento<br />
del petrolio.<br />
Una delle più grosse penalizzazioni, per gli impianti<br />
di rifornimento metano tradizionali (CNG), é rappresentata<br />
dal costo e dalle tempistiche di realizzazione<br />
dell’allacciamento al metanodotto nonché dalle<br />
garanzie (bancarie) richieste dall’ente erogatore per<br />
realizzare l’allacciamento.<br />
Sono comuni tempi di attesa di 18-24 mesi, e prezzi<br />
spesso dello stesso ordine di grandezza del costo<br />
degli equipaggiamenti... Una politica non certo incentivante.<br />
L’investimento per finanziare la costruzione di un<br />
impianto CNG é una finestra che spesso viene chiusa<br />
prima di aprirsi proprio a causa delle tempistiche<br />
e degli investimenti richiesti per realizzare l’allacciamento.<br />
Come si può sviluppare un project financing<br />
adeguato quando, dal momento del primo esborso<br />
per la richiesta di allacciamento a quando posso<br />
cominciare a erogare metano, passano dai 18 ai 24<br />
mesi???<br />
É una domanda che rivolgo a SNAM Rete Gas perché<br />
sembra essere uno dei fattori più limitanti per<br />
lo sviluppo del metano per autotrazione nel nostro<br />
paese.<br />
Questa difficoltà incide in modo drammatico sull’iniziativa<br />
di imprenditori privati medio-piccoli che vogliono<br />
costruire o potenziare una stazione multicarburante<br />
con il metano.<br />
LNG e LCNG rappresentano una valida alternativa<br />
alla dipendenza dalla rete di metanodotti ammesso<br />
che si riesca ad organizzare una rete di trasporto<br />
e distribuzione efficace ed affidabile. In un certo<br />
senso, da questo punto di vista, si potrebbe sensatamente<br />
allinearlo con il GPL. Anche il costo di un<br />
impianto di pari prestazioni é molto simile.<br />
Rispetto al CNG, é molto più lucrativo (circa il 30%<br />
in più del CNG) in quanto non si paga la ricompressione<br />
lungo il metanodotto e, se comparato con<br />
il sistema classico di stazioni madre-figlie satelliti, i<br />
costi di trasporto con carro bombolaio sono fino a 6<br />
volte inferiori.<br />
Questa forma di metano viene distribuito da consorzi<br />
spesso formati da operatori del settore che acquistano<br />
LNG a Tarragona, Anversa ed da altri terminal<br />
europei. Gli stessi lo trasportano con autocisterne<br />
criogeniche simili a quelle adatte a gas liquidi come<br />
ossigeno, azoto etc e lo distribuiscono alle stazioni<br />
del consorzio che in questo modo diventano assolutamente<br />
indipendenti da problemi di allacciamento.<br />
Questo sistema sta piano piano vincendo le resistenze<br />
della lobby delle compagnie di distribuzione gas<br />
e nell’arco di 3 anni, molto probabilmente, rappresenterà<br />
il modo più efficace di operare una stazione<br />
di metano.<br />
Chissà che qualcuno alla SNAM non si decida ad<br />
accelerare gli allacciamenti.<br />
Ritengo che l’idrogeno come alternativa energetica
nei <strong>trasporti</strong> sia una chimera. Rimane inoltre un<br />
mistero il reale vantaggio “ecologico” che si può<br />
avere se l’idrogeno non viene prodotto con fonti<br />
rinnovabili.<br />
L’idrogeno diventa poi una complicazione superflua<br />
e velleitaria se miscelato con metano. Si vuol portare<br />
l’attuale quota dell’8% fino al 30% con tutte le<br />
complicazioni relative a produzione, approvvigionamento<br />
e distribuzione dell’idrogeno nonché ai<br />
motori delle auto che dovranno comunque essere<br />
rivisti per poter operare al meglio con percentuali di<br />
idrogeno elevate.<br />
Se non siamo riusciti ad avere motori dual fuel ad<br />
alte prestazioni (o almeno adeguate e comparabili<br />
con benzina e diesel) per GPL e metano come si può<br />
pensare di arrivarci con l’idrogeno?<br />
Un’altra chimera??? Si, per un mondo perfetto.<br />
Alla fine il metano in forma di CNG o LCNG o LNG<br />
rappresenta e rappresenterà la forma più competitiva<br />
di carburante alternativo a limitato impatto<br />
ambientale... Almeno per i prossimi 10 anni.<br />
Il continuo progresso nella generazione di potenza<br />
ci porterà ad un sempre più elevato utilizzo dell’elettricità<br />
per viaggiare on the ground. Questo é una<br />
cosa molto positiva se pensiamo a quanti modi differenti<br />
abbiamo a disposizione per generare <strong>energia</strong><br />
elettrica senza il ricorso ai combustibili fossili. I continui<br />
progressi renderanno le fonti rinnovabili come la<br />
geotermica, il solare, l’eolico e l’idroelettrico sempre<br />
più competitive e sostenibili rispetto ai combustibili<br />
fossili, ma ci vorranno ancora almeno dai 5 ai 10<br />
anni.<br />
Nonostante la più elevata disponibilità, i costi di<br />
esercizio inferiori e la maggiore ecocompatibilità<br />
del metano e dell’elettricità, non credo che queste<br />
fonti potranno mai soppiantare i carburanti liquidi<br />
tradizionali anche se i veicoli elettrici rappresentano<br />
la risposta teoricamente più giusta tra le alternative<br />
oggi concretamente disponibili.<br />
Ci sarà una transizione graduale verso l’elettricità e i<br />
carburanti più ecocompatibili.<br />
Per evitare gli impatti sociali dovuti alla riconversione<br />
delle industrie automobilistiche, petrolifere e di<br />
raffinazione che gradualmente saranno obbligate<br />
a fare altro, occorre prevedere che tale transizione<br />
non durerà meno di 20-25 anni. Durante questa<br />
fase il metano rappresenterà comunque l’unica valida<br />
alternativa… anche in un mondo non perfetto<br />
come il nostro.<br />
Metano & Motori<br />
La disponibilità capillare di metano grazie alle<br />
reti di trasporto e distribuzione cittadina apre<br />
alternative di rifornimento privato rispetto alle<br />
tradizionali stazioni di rifornimento stradale?<br />
Paolo Petracchi<br />
Credo si riferisca ai domestic fuel maker. Bene, a<br />
me (ingegnere aeronautico laureato a Pisa) hanno<br />
insegnato che solitamente una macchina alternativa<br />
o di compressione più piccola che gira più forte si<br />
logora prima ed ha un’efficienza minore. Al momento<br />
non mi pare ci siano break-thru tecnologici<br />
e produttivi tali per cui gli home compressors, intesi<br />
come macchine capaci di rifornire al massimo 1<br />
o 2 veicoli simultaneamente spesso in slow filling<br />
(durante la notte), siano sufficientemente affidabili<br />
e competitivamente efficienti rispetto a stazioni di<br />
rifornimento comuni più grandi che sono monitorate<br />
meglio, hanno un grado di affidabilità, disponibilità<br />
ed economicità nettamente superiore. Fatevi<br />
i conti tenendo presente tutto (parti di ricambio,<br />
manutenzione, consumo elettrico, costo del metano<br />
casalingo, investimento e ammortamento) e ve ne<br />
accorgerete.<br />
Metano & Motori<br />
L’attuale normativa sul rifornimento self service<br />
di metano per auto è fortemente limitante<br />
per un suo efficace impiego su larga scala.<br />
Quale è la posizione di Dresser Wayne in merito?<br />
Paolo Petracchi<br />
Da fine 2004 al 2006 sono stato il General Manager<br />
di Dresser Wayne Deutschland e durante la mia permanenza<br />
in Germania abbiamo fornito dispensers<br />
CNG self service a Erdgas Mobile (poi E-on), a Linde-<br />
Flowserve ed ad altri clienti d’oltralpe. Da quelle<br />
parti, nonostante le rigide norme DVGW o OVGW e<br />
TÜV, non ci sono tutti i problemi che ci facciamo in<br />
Italia. É vero che i dispenser “teutonici” prevedono<br />
realizzazioni con sensoristica ridondata, valvole a<br />
solenoide e valvole di isolamento delle linee gas particolari<br />
nonché sensori di urto, ecc. e rappresentano<br />
quanto di più avanzato ci sia nel rifornimento metano,<br />
ma non mi pare proprio che qualora le specifiche<br />
e le normative di sicurezza siano rispettate il<br />
metano sia più pericoloso da questa parte delle alpi.<br />
In Italia, solo grazie allo statuto speciale della regione<br />
Trentino-Alto Adige, siamo riusciti ad installare<br />
6 dispensers multifuel CNG che possono operare<br />
anche in modalità self service.<br />
La normativa attuale che impone la presenza<br />
dell’operatore di stazione, non da certamente nessuna<br />
mano alla diffusione del metano in quanto<br />
comporta da uno a due stipendi in più che gravano<br />
sul bilancio di una stazione di servizio multifuel o<br />
distribuzione metano pura. Mi auguro che si possa<br />
sviluppare una normativa “pan-europea” alla<br />
quale attenersi quando si realizzano impianti di rifornimento<br />
metano. Faciliterebbe il lavoro a tutti gli<br />
operatori del settore ed eliminerebbe incongruenze<br />
e limitazioni inutili da tutte le parti. É singolare che<br />
l’Italia, paese con la più lunga tradizione di uso del<br />
carburante metano, non sia ancora in grado di svilupparne<br />
tutte le potenzialità e questo la dice lunga<br />
sulla maturità del prodotto e di chi lo produce...<br />
Alfredo Zaino<br />
IL mONDO Ngv<br />
27
LE pagINE DELL’Ngv SYSTEm ITaLIa<br />
28<br />
CONFERENZA NAZIONALE<br />
METANO & TRASPORTI<br />
(per il governo della mobilità)<br />
PARMA<br />
FaBER Centro INDuSTRIE<br />
Congressi Paganini<br />
16 - 17 marzo 2010<br />
PROgRAMMA dI MASSIMA<br />
16 marzo 2010<br />
1 a sessione ore 9,30 - 12,30<br />
• SALUTO DELLE AUTORITÀ E APERTURA LAVORI<br />
• METANO E TRASPORTI IN ITALIA<br />
• METANO E TRASPORTI IN EUROPA<br />
2 a sessione ore 15,00 - 17,00<br />
• IL METANO E OLTRE<br />
• METANO E TECNOLOGIA - LO STATO DELL’ARTE<br />
17 marzo 2010<br />
3 a sessione ore 9,30 - 11,30<br />
• IL GOVERNO DELLA MOBILITÀ<br />
• CHIUSURA LAVORI<br />
16 – 17 marzo<br />
spazio espositivo dell’industria italiana del settore<br />
metano per i <strong>trasporti</strong><br />
Promosso da In collaborazione con<br />
Segreteria organizzativa:<br />
Com-Media S.r.l.<br />
Via Serio, 16 - 20131 Milano<br />
Tel. +39/02/56810171 - Fax +39/02/56810131<br />
E-mail: info@watergas.it
venti grandi aziende impegnate nel Settore<br />
del gaS naturale per i traSporti<br />
Prosegue anche in questo numero la presentazione delle aziende<br />
che compongono Il Consorzio dell'industria italiana del gas<br />
naturale.<br />
gFBm<br />
raccolta bombole da<br />
revisionare<br />
pesatura ed ispezione<br />
visiva<br />
controllo con ultrasuoni<br />
collaudo a pressione<br />
revisione e collaudo non<br />
superati: rottamazione<br />
revisione e collaudo<br />
superati: nuovo ciclo di<br />
impiego<br />
GFBM BOMBOLE 200.000 VOLTE SICURE<br />
Ai lettori ricordiamo che NGV System Italia, nato nel 1996,<br />
raccoglie l'adesione dei più rappresentativi operatori italiani che<br />
rendono possibile l'impiego del gas naturale nei <strong>trasporti</strong>.<br />
GFBM è istituzionalmente preposto a garantire ottimali condizioni di sicurezza e di esercizio delle bombole per metano<br />
d’autotrazione. Le attività tecniche e amministrative per garantire questo servizio vengono svolte dalla S.F.B.M. S.p.A.<br />
(Società controllata da Eni Gas & Power); presso gli stabilimenti di Jesi e di San Lazzaro di Savena sono effettuate le<br />
attività di collaudo e revisione delle bombole verificandone le condizioni strutturali e accertandone quindi la rispondenza<br />
alle norme di sicurezza vigenti. Solo le bombole che superano tutte le prove e le ispezioni restano in circolazione; le altre<br />
vengono inflessibilmente avviate alla rottamazione anche se i difetti riscontrati sono minimi.<br />
Ogni anno S.F.B.M. può garantire la revisione e il collaudo di oltre 200.000 bombole installate sulle autovetture e sui mezzi<br />
pubblici circolanti in Italia, consentendo così agli utenti che hanno scelto il metano come carburante di viaggiare sicuri e<br />
sereni, godendosi senza problemi tutti i vantaggi di questa scelta.<br />
G.F.B.M c/o S.F.B.M. S.p.A<br />
Piazzale E. Mattei, 1 00144 Roma Italy - Tel. +39 06 59822700 - +39 0659825877 - Fax +39 06 59822801<br />
LE pagINE DELL’Ngv SYSTEm ITaLIa<br />
29
LE pagINE DELL’Ngv SYSTEm ITaLIa<br />
30<br />
M<br />
&M vENTI gRaNDI azIENDE ImpEgNaTE NEL SETTORE DEL gaS NaTuRaLE<br />
IDROmECCaNICa<br />
Self-contained refuelling station<br />
“PantoGas”<br />
“TotemGas” unit including gas<br />
compression and metering in a<br />
single conjunct<br />
“Single” type compressor designed<br />
for easy station expansion at a later<br />
stage<br />
“Twin” compression unit where<br />
two units are mounted on the same<br />
baseframe to save space”<br />
SOLUZIONI MODULARI PER UN ESERCIZIO FLESSIBILE DI IMPIANTI IN EVOLUZIONE<br />
La Idro Meccanica di Modena è guidata dai fratelli Gabriele e Giordano Gozzi e vanta una lunga tradizione di innovazione<br />
industriale nel campo della compressione del metano per il rifornimento degli autoveicoli. Circa 40 anni or sono, nasceva<br />
un innovativo sistema di compressione del metano che ha trovato sempre più applicazioni in Italia e nel mondo per le<br />
sue caratteristiche di semplicità, di efficienza e di affidabilità. Dal primo compressore Idrostatico brevettato del 1966,<br />
gli impianti di Idro Meccanica si sono diffusi in tutti i continenti determinando un crescente riconoscimento di eccellenza<br />
tecnica.<br />
Le idee e la realtà<br />
La modularità dei compressori di Idro Meccanica consente di accompagnare la crescita fisiologica dell’erogato di un nuovo<br />
impianto in rapporto alla crescita del parco veicoli a metano indotta dalla disponibilità del rifornimento. Gli investimenti e<br />
i costi di esercizio possono così essere rapportati all’effettiva domanda di rifornimento.<br />
Anche le modalità di rifornimento dei veicoli si avvantaggia della modularità dei compressori Idrostatici in quanto in ogni<br />
momento il carico di lavoro si adegua senza problemi di discontinuità alla variabilità della richiesta. I vantaggi tecnici<br />
della compressione idrostatica del gas sono sostanzialmente di quattro tipi:<br />
• La bassa velocità dei pistoni di compressione del gas, sino a 50 volte inferiore a quella dei pistoni dei compressori<br />
tradizionali, consente una minore usura delle guarnizioni, una maggiore durata delle apparecchiature e una minore<br />
necessità di manutenzione.<br />
• Nella camera di compressione il pistone opera sia in fase di andata che in fase di ritorno (doppio effetto). Le due camere<br />
del cilindro separate dal pistone sono quindi sempre piene di gas. Eventuali trafilamenti per usura delle guarnizioni non<br />
possono provocare quindi l’alterazione della composizione del gas compresso.<br />
• I compressori Idrostatici di Idro Meccanica non necessitano di lubrificazione e quindi è esclusa qualsiasi possibilità di<br />
inquinamento del gas compresso grazie a pistoni dedicati ed alla camera di separazione secondo normative API 618.<br />
IDRO MECCANICA s.r.l. - Ingegneria e componenti (compressori, erogatori, ecc.) per impianti di rifornimento<br />
Via S. Allende, 81 - 41100 Modena (MO) Italy - Tel. +39 059 251343 - Fax +39 059 253702<br />
info@idromeccanica.it - www.idromeccanica.it
IDROmECCaNICa<br />
Example of Idro Meccanica CNG filling<br />
station of the Italian standard type<br />
“EasyGas” package specifically<br />
designed for daughter stations<br />
Italian-standard package “Etabox”<br />
featuring separation between gas<br />
compression and transmission to<br />
guarantee maximum sound-proof<br />
isolation<br />
Flessibilità degli schemi di rifornimento<br />
La modularità già ricordata dei compressori Idrostatici di IdroMeccanica consente un estrema varietà di soluzioni<br />
impiantistiche in relazione alle necessità di erogazione e alle esigenze progettuali da soddisfare.<br />
• Oltre al tradizionale sistema di rifornimento con stoccaggio a due o più linee, Idro Meccanica può proporre infatti il<br />
rifornimento in carica diretta senza passaggio per il pacco bombole, il che garantisce ridotti consumi non rendendo<br />
necessaria la compressione a pressioni superiori alla pressione di carica dei veicoli.<br />
• In alternativa, Idro Meccanica propone la soluzione “booster” per l’efficiente utilizzo dell’eventuale stoccaggio (fino<br />
ad oltre un 90%)come concepito dal suo fondatore, p.i. Antonio Gozzi, tipicamente applicata nelle stazioni di travaso<br />
(stazioni figlie) ed oggi nelle più moderne stazioni di rifornimento ad alta portata per veicoli pubblici nel Nord Europa.<br />
I gruppi cabinati<br />
Seguendo l’evoluzione tecnica e normativa del stazione di rifornimento di metano, Idro Meccanica propone la sua<br />
soluzione originale (ETABOX), che sfrutta vantaggiosamente possibilità di separazione del gruppo motore dai cilindri<br />
di compressione. La struttura, in cemento armato viene fornita completa di tutte le apparecchiature di compressione,<br />
regolazione e misura del gas ed è composta di tre ambienti separati:<br />
• in testa ad ETABOX c’è il comparto destinato al ricevimento, alla misura ed alla filtrazione del gas<br />
• su uno dei due fianchi è ricavato un vano per il gruppo trasmissione di potenza destinato all’azionamento dei<br />
compressori: questa sezione può essere schermata con strutture di chiusura fonoassorbenti in grado di ridurre<br />
pressoché totalmente la rumorosità delle macchine<br />
• sul fianco opposto e ricavato un vano aperto come da normativa vigente, destinato a ospitare i compressori che, per la<br />
loro caratteristica costruttiva non originano rumori fastidiosi.<br />
La prefabbricazione di ETABOX consente tempi estremamente brevi di installazione e livelli estremamente elevati di<br />
qualità di esecuzione dell’impianto e quindi di sicurezza e di affidabilità di esercizio.<br />
IDRO MECCANICA s.r.l. -NG filling stations, compressors, dispensers, engineering<br />
Via S. Allende, 81 - 41100 Modena (MO) Italy - Tel. +39 059 251343 - Fax +39 059 253702<br />
info@idromeccanica.it - www.idromeccanica.it<br />
LE pagINE DELL’Ngv SYSTEm ITaLIa<br />
31
32<br />
M M vENTI gRaNDI azIENDE ImpEgNaTE NEL SETTORE DEL gaS NaTuRaLE<br />
L’Ambiente<br />
Fin dal 1995 Iveco rivolge attenzione alla propulsione a gas e oggi è leader europeo nella ricerca e produzione di veicoli e motori a gas<br />
naturale, con migliaia di unità nel parco circolante di privati e pubbliche amministrazioni.Tutti i veicoli della gamma CNG con motori<br />
a gas naturale dedicati che funzionano a combustione stechiometrica coniugano le esigenze di trasporto con il rispetto assoluto<br />
dell’<strong>ambiente</strong> circostante soprattutto in ambito urbano. Le emissioni gassose risultano così drasticamente ridotte, conformi ai limiti EEV<br />
(Environmental Enhanced Vehicle), anche durante le continue fasi di accelerazione e decelerazione. motori a gas naturale dedicati che<br />
funzionano a combustione stechiometrica. Tutti i veicoli della gamma CNG presentano inoltre un’importante caratteristica che concorre al<br />
miglioramento della qualità della vita: il drastico abbattimento della rumorosità esterna che già oggi è a livelli bassissimi (circa 75 dB).<br />
La Tecnologia<br />
Il Gruppo Iveco da tempo crede nella tecnologia del metano (CNG) e, oggi, in Italia, la circolazione di veicoli alimentati a gas naturale è una<br />
realtà consolidata. La tecnologia applicata a tali motori sfrutta l’esperienza maturata in anni di studio. Tutti i propulsori a metano sono<br />
caratterizzati da iniezione Multipoint con due iniettori per cilindro, combustione stechiometrica e catalizzatore a tre vie: tecnologicamente<br />
quanto di più avanzato è oggi a disposizione per l’alimentazione a gas naturale. Le potenze vanno dai 136 CV del Daily fino ai 330 CV del<br />
Citelis di Irisbus. I motori a gas naturale prodotti da FPT (Fiat Powertrain Technologies), sono omologati in conformità alla norma EEV<br />
(Environmentally Enhanced Vehicle – Veicolo Ecologico Migliorato) con una prova al banco molto rigorosa, detta ETC (Ciclo Transiente<br />
Europeo). Con lo stesso standard vengono omologati i motori con emissioni Euro IV e Euro V.<br />
Il Gruppo Iveco<br />
Con oltre 26.000 dipendenti, Iveco produce in 27 stabilimenti ubicati in 16 paesi del mondo, con tecnologie di eccellenza sviluppate in<br />
6 centri di ricerca. Oltre che in Europa l’azienda è presente in Cina, in Russia, in Australia e in Argentina, in Brasile e Sud Africa. Iveco è<br />
il leader europeo nel settore dei veicoli alimentati a gas naturale. La sua gamma comprende modelli destinati soprattutto agli impieghi<br />
urbani: Daily, Stralis, e, dal 2009, anche Eurocargo. In totale, oggi circolano sulle strade del mondo oltre 10.000 veicoli Iveco a gas<br />
naturale. Irisbus concentra l’insieme delle attività di sviluppo e di produzione di autobus nel Gruppo Iveco. E’ attiva principalmente nel<br />
settore dei <strong>trasporti</strong> pubblici, scolastici, di linea e da turismo. Irisbus, societa’ controllata interamente da IVECO, propone una gamma<br />
molto vasta di soluzioni rivolte all’<strong>ambiente</strong>, settore in cui occupa una posizione leader: diesel EEV, gas naturale, autobus elettrici e<br />
ibridi, filobus di nuova generazione e tram su gomma. Sul mercato italiano Irisbus propone, al servizio del Cliente, specializzazione,<br />
organizzazione e capillarità attraverso una rete dedicata di Concessionarie specializzate, un centinaio di Officine Autorizzate ed un team<br />
di 1.000 specialisti.<br />
IVECO S.p.A.<br />
Via Puglia, 35 - 10156 Torino - tel:+39 0110072122 - fax: +39 0110074411<br />
IRISBUS Italia S.p.A.<br />
Lungo Stura Lazio, 49 - 10156 Torino - tel + 39 0110072111 - fax: +39 0110072504
coStruttori italiani di componenti<br />
per veicoli a metano<br />
apparecchiature per il<br />
ricollaudo periodico delle<br />
bombole<br />
Eco soluzioni<br />
Via del Palagio 17/N<br />
52026 Pian di Sco’ AR<br />
Tel +39 055 960874<br />
Fax +39 055 9631563<br />
marco@progettoecosoluzioni.it;<br />
www.progettoecosoluzioni.it<br />
Interscambio<br />
Via U. Foscolo 18<br />
35131 Padova PD<br />
Tel. +39 049 8774173<br />
Fax +39 049 8787406<br />
vacuumgas@interscambio.com;<br />
www.interscambio.com<br />
Bombole<br />
Faber<br />
Via dell’Industria 23<br />
33043 Cividale del Friuli UD<br />
Tel. +39 0432 706711<br />
Fax +39 0432 700 332<br />
www.faber-italy.com<br />
Ofira Italiana<br />
Via N. Tartaglia 5/7<br />
25064 Gussago – BS<br />
Tel. +39 030 24194.1<br />
Fax +39 030 24194.201<br />
www.ofira.it<br />
TenarisDalmine<br />
Via Levate 2<br />
24044 Dalmine BG<br />
Tel. +39 035 5603021<br />
Fax +39 035 5601111<br />
gascylinders@dalmine.it;<br />
www.tenaris.com<br />
Sistemi e componenti<br />
per la trasformazione<br />
Prosegue anche in questo numero della rivista il ‘censimento’ del settore del metano per i <strong>trasporti</strong><br />
in Italia. Dopo la pubblicazione dell’elenco delle officine che hanno partecipato ai corsi patrocinati<br />
dal CUNA, riportato nel numero dello scorso aprile, presentiamo, aggiornato, l’elenco dei principali<br />
costruttori italiani di componenti per veicoli a metano. Naturalmente richiediamo a tutti, lettori, enti,<br />
industria di segnalare eventuali incompletezze o imprecisioni telefonando alla redazione<br />
(02 56810171) inviando un fax (02 56810131) o una mail (metanoemotori@watergas.it).<br />
Ringraziamo fin d’ora tutti quelli che vorranno collaborare con noi.<br />
dell’alimentazione a<br />
metano dei veicoli<br />
Autogas Italia<br />
Via Dalla Costa, 2<br />
41100 Modena MO<br />
Tel. +39 059 250174<br />
Fax +39 059 253571<br />
autogasitalia@autogasitalia.it;<br />
www.autogasitalia.it<br />
Autronic<br />
Via dei Barrocciai, 20/22 I<br />
41012 Carpi MO<br />
Tel. +39 059 645483<br />
Fax +39 059 6220231<br />
autronic@autronic.it;<br />
www.autronic.it<br />
Bedini<br />
Via Olanda 100<br />
41100 Modena MO<br />
Tel. +39.059.312.030<br />
Fax +39.059.311.437<br />
info@bedinigas.com;<br />
www.bedinigas.com<br />
Bigas<br />
Via A. De Gasperi, 31<br />
50019 Sesto Fiorentino FI<br />
Tel. +39 55 4211275<br />
Fax +39 55 4215977<br />
bigas@bigas.it; www.bigas.it<br />
Centauro<br />
Via Euclide<br />
20041 Agrate Brianza MI<br />
Tel. +39 039 6898062<br />
Fax +39 039 6058297<br />
direzione@centauro-srl.com;<br />
www.centauro-srl.com<br />
Dsf Tecnologia<br />
Via Ruffini 3<br />
20030 Paderno Dugnano MI<br />
Tel. +39 02 91080209<br />
Fax +39 02 91080397<br />
info@dsftecnologia.com;<br />
www.dsftecnologia.com<br />
E-Gas<br />
Via Del Lavoro 4<br />
45100 Rovigo RO<br />
Tel. +39 0425 475145 6<br />
Fax +39 0425 934476<br />
tecno@e-gasweb.com;<br />
www.e-gasweb.com<br />
Emer<br />
Via Bormioli 19<br />
25135 Brescia BS<br />
Tel. +39 030 2510391<br />
Fax +39 030 2510392<br />
commercial@emer.it;<br />
www.emer.it<br />
Emmegas<br />
Via Falcone 5<br />
42020 Barco RE<br />
Tel. +39 0522 246500<br />
Fax +39 0522 246502<br />
info@emmegas.net;<br />
www.emmegas.net<br />
Imega<br />
Via Senese Aretina 155<br />
52037 San Sepolcro AR<br />
Tel. +39 0575 720734<br />
Fax +39 0575 721894<br />
info@imega.it;<br />
www.imega.it<br />
Landi Renzo<br />
Via Nobel 2<br />
40025 Cavriago RE<br />
Tel. +39 0522 943311<br />
Fax +39 0522 943457<br />
info@landi.it;<br />
www.landi.it<br />
Lo.Gas<br />
Via dell’Edilizia, 70/b<br />
36100 Vicenza VI<br />
Tel. +39 0444 563901<br />
Fax +39 0444 564189<br />
pagINE uTILI<br />
33
pagINE uTILI<br />
34<br />
M M<br />
info@lo-gas.com;<br />
www.lo -gas.com<br />
Lovato<br />
Officina Lovato Strada Casale, 175<br />
36100 Vicenza VI<br />
Tel. +39 0444 218911<br />
Fax +39 0444 501540<br />
info@lovatogas.com;<br />
www.lovatogas.com<br />
M.G. Motor Gas<br />
Via Pietro Nenni, 7/C<br />
80030 Cimitile NA<br />
Tel. +39 081 512 91 04<br />
Fax +39 081 512 77 17<br />
www.mgmotorgas.it<br />
Matrix<br />
C.So Vercelli 330<br />
10015 Ivrea TO<br />
Tel. +39 0125 615442<br />
Fax +39 0125 615377<br />
info@matrix.to.it;<br />
www.matrix.to.it<br />
COSTRuTTORI ITaLIaNI DI COmpONENTI pER vEICOLI a mETaNO<br />
Meplas<br />
Via Bellingera 3<br />
21052 Busto Arsizio VA<br />
Tel. +39 0331 677037<br />
Fax +39 0331 620422<br />
info@meplas.com;<br />
www.meplas.com<br />
Metatron<br />
Via dei Lapidari 3<br />
40129 Bologna BO<br />
Tel. +39 0514171911<br />
Fax +39 0514171990<br />
metatron@metatron.it;<br />
www.metatron.it<br />
MTM BRC<br />
Regione Oltre Tanaro, 6/B<br />
12062 Cherasco CN<br />
Tel +39 0172 48681<br />
Fax +39 0172 488237<br />
info.brc.it;<br />
www.brc.it<br />
Omb Saleri<br />
Via Rose Di Sotto 38/C<br />
25126 Brescia BS<br />
Tel. +39 030 3195801<br />
Fax +39 030 3732872<br />
info@omb-saleri.it;<br />
www.omb-saleri.it<br />
Omvl<br />
Via Rivelta 20<br />
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35
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Oggi i veicoli a idrogeno che marciano sulle strade<br />
italiane sono ancora pochi, e tali resteranno forse<br />
per un pezzo. Qualcuno, spiritoso, ha detto che<br />
l’idrogeno è il carburante perfetto del futuro; e<br />
forse lo sarà per sempre.<br />
Probabilmente non è così, e prima o poi l’idrogeno<br />
diventerà davvero il vettore energetico d’elezione.<br />
Quando scoveremo il modo di produrre<br />
molta <strong>energia</strong> a prezzi ragionevoli, e inquinando il<br />
meno possibile. Per esempio con la fusione, sulla<br />
quale gli scienziati puntano i loro sforzi da anni.<br />
Oltretutto, molto probabilmente anche la fusione<br />
stessa impiegherebbe l’idrogeno tra gli elementi<br />
di reazione.<br />
Da un grammo d’idrogeno ricaverebbe milioni<br />
di volte più <strong>energia</strong> di quanta se ne ricavi oggi<br />
bruciandolo. In attesa di quel tempo, è comunque<br />
il caso di non abbassare la guardia, e predisporre<br />
per tempo tutto il necessario per un’economia<br />
futura dell’idrogeno. A partire dalle norme.<br />
È forse con questo spirito che il Ministero dell’Interno<br />
ha predisposto e promulgato, già tre anni<br />
fa la norma italiana sui distributori stradali di<br />
idrogeno. Si tratta del Decreto 31 agosto 2006,<br />
“Approvazione della regola tecnica di prevenzione<br />
incendi per la progettazione, costruzione ed<br />
esercizio degli impianti di distribuzione di idrogeno<br />
per autotrazione”, pubblicato sulla Gazzetta<br />
Ufficiale del 13 settembre 2006. La nostra rivista<br />
vi ha già fatto cenno nel numero precedente.<br />
Il decreto, com’è logico, prende le mosse dall’analogo<br />
decreto 24 maggio 2002 riguardante i distributori<br />
di metano compresso per autotrazione, di<br />
cui ricalca la struttura generale.<br />
Anche in questo caso pertanto lo scopo è di<br />
emanare disposizioni di prevenzione incendi per<br />
la progettazione, costruzione ed esercizio degli<br />
impianti di distribuzione, questa volta di idrogeno<br />
per autotrazione.<br />
I distributori d’idrogeno per autotrazione devono<br />
essere realizzati e gestiti in modo da rendere minime<br />
le cause di rilascio accidentale di idrogeno,<br />
di incendio e di esplosione.<br />
Devono limitare, in caso di evento incidentale,<br />
danni alle persone, e danni ad edifici e/o locali<br />
contigui all'impianto. E devono permettere ai<br />
soccorritori di operare in condizioni di sicurezza.<br />
I distributori di questo gas non possono essere<br />
realizzati nelle aree urbane in cui la densità me-<br />
la norma italiana<br />
per il diStributore di idrogeno<br />
dia dell'edificazione esistente nel raggio di 200<br />
m dal perimetro dei vari componenti pericolosi<br />
dell'impianto sia superiore a 3 metri cubi per<br />
metro quadro, e nelle zone in cui sia previsto dai<br />
piani urbanistici il raggiungimento di tale indice<br />
di edificabilità media.<br />
Non possono essere realizzati nemmeno nelle<br />
aree, ovunque ubicate, destinate a verde pubblico.<br />
Questo divieto però non si applica se l’impianto è<br />
dotato di una capacità di smorzamento e accumulo<br />
non superiore a 500 Nm 3 di gas; ma in questo<br />
caso non è consentita la produzione d’idrogeno in<br />
sito superiore alla capacità di 50 Nm 3 /h, nè l'uso<br />
dei carri bombolai, neanche per l'alimentazione<br />
di emergenza.<br />
Il divieto alla realizzazione nelle aree destinate<br />
a verde pubblico non si applica neppure a distributori,<br />
con questi stessi limiti, nel caso in cui<br />
gli strumenti urbanistici comunali ammettano la<br />
presenza di distributori di carburanti nelle aree<br />
destinate a verde pubblico.<br />
Si tratta in pratica degli stessi requisiti che si applicano<br />
al distributore di metano per auto.<br />
Per quanto riguarda la commercializzazione, possono<br />
essere impiegati per la realizzazione del distributore<br />
i prodotti provenienti da uno degli stati<br />
membri dell'Unione Europea o dalla Turchia, o da<br />
uno degli Stati aderenti all'Associazione europea<br />
di libero scambio (EFTA), firmatari dell'accordo<br />
SEE, legalmente riconosciuti sulla base di norme o<br />
regole tecniche applicate in tali Stati che permettono<br />
di garantire un livello di protezione, ai fini<br />
della sicurezza antincendio, equivalente a quello<br />
perseguito dal decreto 13 settembre 2006. Il tipo<br />
di carburante previsto dal decreto è idrogeno che<br />
è stato prodotto in forma gassosa con purezza<br />
minima del 98%. La produzione può avvenire con<br />
processi petrolchimici, termochimici, elettrolitici,<br />
biologici, o altro.<br />
Componenti<br />
I componenti principali dell’impianto sono:<br />
• l’impianto per la produzione in sito dell’idrogeno,<br />
se questo è il caso;<br />
• la cabina di riduzione della pressione e di misura<br />
del gas naturale da impiegare per la successiva<br />
produzione di idrogeno, se questo è invece il<br />
caso;<br />
• il dispositivo di misurazione dell’idrogeno, nel<br />
LE SChEDE TECNIChE DI mETaNO&mOTORI<br />
37
LE SChEDE TECNIChE DI mETaNO&mOTORI<br />
38<br />
M<br />
&M<br />
La NORma ITaLIaNa pER IL DISTRIBuTORE DI IDROgENO<br />
caso di alimentazione d’idrogeno da condotta<br />
esterna (idrogenodotto);<br />
• il locale dei compressori dell’idrogeno;<br />
• il locale contenente i recipienti di accumulo;<br />
• gli apparecchi di distribuzione automatici per il<br />
rifornimento degli autoveicoli;<br />
• gli eventuali box per carri bombolai;<br />
• la cabina per la trasformazione dell'<strong>energia</strong><br />
elettrica;<br />
• i locali destinati a servizi accessori (ufficio del<br />
gestore, locale vendita, magazzino, servizi igienici,<br />
impianto di lavaggio, officina senza utilizzo<br />
di fiamme libere, posto di ristoro, abitazione del<br />
gestore, ecc.).<br />
Ai vari elementi costituenti l'impianto, possono<br />
essere conferite caratteristiche di sicurezza di due<br />
diversi gradi:<br />
• sicurezza di 1° grado, quando le caratteristiche<br />
costruttive garantiscono, in caso di scoppio, il<br />
contenimento dei materiali sia lateralmente che<br />
verso l'alto;<br />
• sicurezza di 2° grado, quando le caratteristiche<br />
costruttive garantiscono solo lateralmente<br />
il contenimento di materiali che venissero proiettati<br />
a seguito di un eventuale scoppio.<br />
E’ consentito l'impiego di elementi prefabbricati,<br />
purché le fondazioni siano realizzate con getti<br />
eseguiti in loco, e i pannelli impiegati per il tamponamento<br />
delle pareti siano connessi fra loro e<br />
nei pilastri o nelle travi di fondazione. Se sono<br />
realizzati in calcestruzzo, l'armatura metallica<br />
deve essere doppia.<br />
Le travi di sostegno delle coperture devono essere<br />
vincolate ai pilastri portanti e non semplicemente<br />
appoggiate. Gli elementi costituenti la copertura<br />
devono essere vincolati fra loro.<br />
Se sono realizzati in calcestruzzo, devono essere<br />
previste apposite armature di collegamento e<br />
getti integrativi. E' inoltre possibile impiegare manufatti<br />
prefabbricati monoblocco, a condizione<br />
che siano resi solidali alla platea di fondazione<br />
eseguita in loco.<br />
L’area che ospita i componenti dell’impianto, a<br />
esclusione degli erogatori, deve essere recintata.<br />
La recinzione deve essere realizzata alla distanza<br />
di protezione prevista dal decreto, e deve avere<br />
un’altezza di almeno 1,8 metri. Può essere in<br />
muratura o pannelli prefabbricati di calcestruzzo<br />
o con rete metallica sostenuta da pali su cordolo<br />
di calcestruzzo.<br />
L'impianto per la produzione in sito dell'idrogeno,<br />
dove questa è la soluzione prescelta, deve essere<br />
sottoposto ad una specifica valutazione di rischio,<br />
condotta secondo le modalità previste all'allegato<br />
I del decreto ministeriale 4 maggio 1998, dato<br />
che per la sua realizzazione si possono seguire<br />
varie modalità e tecniche diverse. L’impianto di<br />
produzione è parte integrante dell'impianto di<br />
distribuzione dell'idrogeno, nel caso in cui venga<br />
realizzato all'interno dell'area di pertinenza del<br />
distributore.<br />
Nel caso invece in cui l'impianto di produzione<br />
sia de-localizzato rispetto all'area del distributore,<br />
esso va considerato come un’attività isolata. E il<br />
distributore si deve considerare come alimentato<br />
da condotta.<br />
La Cabina di riduzione e di misura, può avere<br />
uno o due dei quattro lati completamente aperti<br />
a condizione che tali aperture non siano rivolte<br />
verso zone ove e' prevista o consentita la presenza<br />
di persone estranee all'impianto e/o di parti<br />
vulnerabili dell'impianto.<br />
Gli eventuali apparecchi scaldanti a fiamma libera<br />
degli impianti di riduzione della pressione devono<br />
essere separati dal locale degli apparecchi di riduzione<br />
e misura del gas, con strutture di resistenza<br />
minima al fuoco REI 120.<br />
Nell'impianto con sicurezza di 1° grado, la cabina<br />
di riduzione e misura del gas naturale va costruita<br />
con muri in calcestruzzo armato dello spessore<br />
minimo di 15 cm, o altro materiale incombustibile<br />
di resistenza meccanica equivalente. Per i<br />
lati adiacenti ad altre parti dell'impianto, i muri<br />
divisori devono avere uno spessore di almeno 20<br />
cm e devono essere privi di aperture.<br />
La copertura deve essere costituita da elementi<br />
di travi o da soletta continua, in calcestruzzo<br />
armato o in acciaio, tali da assicurare il contenimento<br />
di eventuali schegge proiettate verso l'alto.<br />
Nell'impianto con sicurezza di 2° grado, i muri<br />
perimetrali della cabina di riduzione e misura devono<br />
essere in calcestruzzo armato di almeno 15<br />
cm, o altro materiale incombustibile di resistenza<br />
meccanica equivalente.<br />
La cabina deve avere la copertura di tipo leggero<br />
in materiali incombustibili. In entrambe i<br />
casi vanno realizzate aperture tali da consentire<br />
la naturale ventilazione del locale. In corrispondenza<br />
di tali aperture va realizzata una protezione<br />
anti-intrusione. La somma delle superfici aperte,<br />
deve essere pari ad almeno 1/10 della superficie<br />
in pianta del locale.<br />
Il locale dei compressori può avere uno o due<br />
dei quattro lati completamente aperti a condizione<br />
che tali aperture non siano rivolte verso<br />
zone ove è prevista o consentita la presenza di<br />
persone estranee all'impianto e/o di parti vulnerabili<br />
dell'impianto. Nel locale dei compressori i<br />
recipienti adibiti a smorzare le pulsazioni di pressione<br />
devono avere una capacità non superiore<br />
a 300 Nm 3 di gas.<br />
Anche il locale dei recipienti di accumulo può<br />
avere uno o due dei quattro lati completamen-
te aperti, purché tali aperture non siano rivolte<br />
verso zone ove è prevista la presenza di persone<br />
estranee all'impianto e/o di parti vulnerabili<br />
dell'impianto. Va sempre realizzato con sicurezza<br />
di 1° grado, con muri in calcestruzzo armato su<br />
ambo le facce dello spessore minimo di 15 cm e<br />
copertura con elementi di travi o soletta continua<br />
in calcestruzzo armato o in acciaio, che assicuri<br />
il contenimento di eventuali schegge proiettate<br />
verso l'alto.<br />
L'altezza dei muri lungo i lati del locale deve essere<br />
maggiore di almeno 1 m rispetto al punto più<br />
alto dei recipienti, a meno che le aperture siano<br />
schermate da strutture in calcestruzzo armato di<br />
15 cm o in acciaio, e posizionate in modo da<br />
impedire la proiezione di eventuali schegge verso<br />
l'esterno.<br />
Per i lati adiacenti ad altre parti dell'impianto,<br />
i muri divisori devono avere uno spessore di almeno<br />
20 cm e devono essere privi di aperture,<br />
tranne quelle di passaggio per le condotte di<br />
collegamento delle componenti dell'impianto.<br />
Se il locale contiene recipienti con capacità di<br />
accumulo complessiva superiore a 2.000 Nm 3 di<br />
gas, deve essere suddiviso in box e, all'interno<br />
di ciascun box, non deve essere accumulata una<br />
quantità di gas superiore a 2.000 Nm 3 .<br />
Il distributore può essere dotato di box impiegati<br />
per alloggiare i carri bombolai, impiegati per<br />
l’alimentazione del distributore stesso, o per l'alimentazione<br />
di emergenza di impianti alimentati<br />
da condotta, nel caso di temporanee interruzioni<br />
del flusso di idrogeno. Le aperture dei box non<br />
devono essere rivolte verso zone ove è prevista<br />
la presenza di persone estranee all'impianto e/o<br />
di parti vulnerabili dell'impianto.<br />
I box con sicurezza di 1° grado devono essere delimitati<br />
da due muri paraschegge in calcestruzzo<br />
armato su ambo le facce, dello spessore minimo<br />
di 15 cm. L'altezza dei muri deve superare almeno<br />
di 1 m la massima altezza alla quale si trovano i<br />
recipienti del carro bombolaio.<br />
La lunghezza dei muri dei box deve essere, alle<br />
due estremità, eccedente di almeno 1 m l'ingombro<br />
dei recipienti.<br />
I muri paraschegge devono essere orientati in<br />
modo da far risultare gli erogatori completamente<br />
defilati dai carri bombolai. Per i lati adiacenti<br />
ad altre parti dell'impianto, i muri devono avere<br />
uno spessore di almeno 20 cm ed essere privi di<br />
aperture. Il box con sicurezza di 2° grado può essere<br />
scoperto, oppure dotato di copertura di tipo<br />
leggero realizzata con materiale incombustibile.<br />
L’impianto gas è costituito da tubazioni, valvole<br />
di intercettazione, di scarico e di sicurezza, apparecchiature<br />
che compongono la rete di alimentazione,<br />
compressione, smorzamento, accumulo,<br />
distribuzione del gas e sistema di emergenza. I<br />
materiali impiegati devono rispondere ai requisiti<br />
del punto 4 dell'allegato I al decreto legislativo 25<br />
febbraio 2000, n. 93 «Attuazione della direttiva<br />
97/23/CE in materia di attrezzature a pressione»<br />
(la PED).<br />
Le pressioni di progetto dell'impianto devono<br />
essere almeno del 10% superiori alle massime<br />
pressioni nominali di esercizio e, in ogni caso, non<br />
inferiori alle pressioni di intervento delle valvole<br />
di sicurezza.<br />
La sovrappressione nella linea di alimentazione<br />
della pistola di erogazione gas non deve essere<br />
superiore all'1% della pressione di erogazione,<br />
con pulsazioni della pressione non superiori al<br />
4%. Quando non c’è riduzione di pressione, il dispositivo<br />
di misura può essere installato all'aperto,<br />
con adeguata protezione dagli agenti atmosferici.<br />
La distanza di protezione tra il dispositivo di misura<br />
e la recinzione deve essere non inferiore a<br />
3 metri.<br />
Le installazioni dal punto di consegna del gas<br />
fino alla rete di adduzione ai compressori devono<br />
essere progettate, costruite e collaudate secondo<br />
le disposizioni del D.L. 25 febbraio 2000, n. 93<br />
«Attuazione della direttiva 97/23/CE».<br />
Le tubazioni rigide della linea di alta pressione<br />
devono essere sistemate in cunicoli carrabili dotati<br />
alle estremità di griglie di aerazione con superficie<br />
almeno pari alla sezione del cunicolo; oppure nel<br />
sottosuolo, a profondità di almeno 0,50 m e protette<br />
secondo il D.M. 24 novembre 1984, parte<br />
prima, sezione 2a, punto 2.6.1. Le giunzioni non<br />
saldate devono essere ispezionabili.<br />
Le tubazioni rigide devono essere sottoposte a<br />
pressione di prova idrostatica secondo il punto 7.4<br />
dell'allegato I al D.M. 25 febbraio 2000, n. 93.<br />
Le tubazioni che alimentano gli erogatori vanno<br />
ancorate alla base degli erogatori, ciascuna con<br />
una valvola di eccesso di flusso, che impedisca la<br />
fuoriuscita di gas anche in caso di asportazione<br />
accidentale dell'erogatore.<br />
Le tubazioni flessibili, utilizzabili unicamente<br />
per i collegamenti dei compressori e dei carri<br />
bombolai, devono essere resistenti internamente<br />
all'idrogeno ed esternamente alle abrasioni e<br />
all'invecchiamento.<br />
I limitatori di pressione e gli accessori di sicurezza<br />
devono essere progettati secondo le disposizioni<br />
di cui al punto 2 dell'allegato I al D.L. 25 febbraio<br />
2000, n. 93. I limitatori di pressione devono intervenire<br />
prima che la pressione superi la pressione<br />
massima di esercizio stabilita per non più dell'1%.<br />
Gli accessori di sicurezza (valvole di sicurezza) con<br />
scarico in atmosfera devono essere tarati a non<br />
più del 110% della pressione massima di esercizio<br />
stabilita.<br />
Ogni compressore deve avere un dispositivo di ar-<br />
LE SChEDE TECNIChE DI mETaNO&mOTORI<br />
39
LE SChEDE TECNIChE DI mETaNO&mOTORI<br />
40<br />
M<br />
&M<br />
La NORma ITaLIaNa pER IL DISTRIBuTORE DI IDROgENO<br />
resto automatico tarato per le massime pressioni<br />
di esercizio. La massima pressione di erogazione<br />
è di 350 bar.<br />
Se la compressione è al di sopra di 350 bar, la linea<br />
del gas agli erogatori deve avere un limitatore<br />
di pressione, tarato a 350 bar.<br />
A valle dei compressori va installato, oltre al riduttore<br />
di pressione principale, un dispositivo di<br />
sicurezza (es. secondo riduttore in serie, dispositivo<br />
di blocco, valvola di sicurezza, ecc.), che<br />
intervenga prima che sia superata la pressione<br />
massima di esercizio stabilita.<br />
Negli impianti in cui la compressione avviene a<br />
pressione inferiore a 350 bar, la linea del gas agli<br />
erogatori deve avere un dispositivo per l'arresto<br />
automatico dei compressori alla pressione di 350<br />
bar, oltre a quello proprio del compressore.<br />
Va installato un dispositivo di scarico in atmosfera<br />
tarato a non più del 110% della pressione massima<br />
di esercizio stabilita, e con condotta di valle<br />
di sezione non inferiore a 20 volte la sezione di<br />
calcolo del dispositivo di sicurezza.<br />
Gli erogatori devono essere provvisti della marcatura<br />
CE e devono soddisfare i requisiti essenziali<br />
di sicurezza della direttiva 94/9/CE.<br />
Il collegamento dell'erogatore alla linea del gas<br />
deve essere effettuato tramite una valvola di eccesso<br />
di flusso. Prima della pistola di erogazione<br />
gas al veicolo deve essere inserita una valvola di<br />
non ritorno. L'impianto di scarico in atmosfera<br />
deve essere in grado di resistere alle sollecitazioni<br />
meccaniche prodotte dal gas effluente alla pressione<br />
di esercizio. L'estremità superiore del condotto<br />
di scarico in atmosfera deve essere a una<br />
distanza minima dal piano di calpestio di 2,50 m e<br />
protetta da dispositivo taglia fiamma inossidabile.<br />
Gli erogatori devono essere collegati alla terra.<br />
Ogni erogatore deve avere una valvola d’intercettazione<br />
alla radice dell'apparecchio. Per impedire<br />
l'erogazione a pressione superiore a 220<br />
bar, o a 350 bar per gli impianti che erogano a<br />
tale pressione, ciascun erogatore deve avere un<br />
sistema di controllo automatico della pressione<br />
che interagisca con la testata contometrica (cioè<br />
la parte superiore dell’erogatore, dove compaiono<br />
l’erogato e l’importo da pagare), o un sistema di<br />
equivalente efficacia e che non sia manomissibile<br />
come non lo è l’erogatore.<br />
Gli organi di intercettazione e scarico delle linee<br />
di alimentazione dei compressori e gli organi<br />
di intercettazione delle linee di collegamento<br />
tra i compressori e gli erogatori, devono essere<br />
all'esterno del locale dei compressori, in posizione<br />
protetta rispetto allo stesso, ed in punti facilmente<br />
accessibili all'operatore.<br />
I pulsanti di emergenza devono:<br />
• isolare le tubazioni di mandata agli erogatori,<br />
con valvole d’intercettazione comandate a distanza,<br />
poste a valle di qualsiasi serbatoio di<br />
accumulo o smorzamento con capacità supe-<br />
riore a 50 Nm 3 ;<br />
• isolare la linea di bassa pressione dall'aspirazione<br />
dei compressori;<br />
• interrompere il circuito elettrico dell'impianto e<br />
degli accessori, tranne le linee preferenziali che<br />
alimentano impianti di sicurezza.<br />
Il distributore di idrogeno deve essere dotato di<br />
impianti elettrici, di terra e di protezione dalle scariche<br />
elettriche atmosferiche realizzati secondo la<br />
legge n. 186 del 1° marzo 1968. L'alimentazione<br />
delle varie utenze, a eccezione degli impianti idrici<br />
antincendio, deve essere intercettabile, oltre che<br />
dalla cabina elettrica, anche da un altro comando<br />
posto in posizione protetta. Le tubazioni e le<br />
strutture metalliche devono essere connesse con<br />
l'impianto di messa a terra. Se necessario, deve<br />
essere realizzato un impianto parafulmini, preferibilmente<br />
del tipo a gabbia. Presso ogni componente<br />
pericoloso dell'impianto deve essere posizionato<br />
almeno un estintore portatile di adeguata<br />
capacità estinguente, e carica nominale minima di<br />
6 kg. Deve essere realizzata una rete naspi/idranti,<br />
secondo la norma UNI 10779 (livello di rischio 2).<br />
Nei locali contenenti recipienti di accumulo con<br />
capacità superiore a 2.000 Nm 3 di gas va installato<br />
un impianto di estinzione automatico a pioggia,<br />
con portata non inferiore a 5 l/minuto per m 2 di<br />
superficie da proteggere, e autonomia di almeno<br />
30 minuti. Gli elementi dell'impianto devono<br />
essere sorvegliati da un impianto di rilevazione<br />
d’idrogeno e un impianto di rilevazione di fumo,<br />
di fiamma e di scintilla. Gli impianti devono essere<br />
collegati al sistema di emergenza.<br />
DISTANZE DI SICUREZZA<br />
Le tabelle seguenti si applicano a impianti con<br />
pressione massima di erogazione fino a 220 bar.<br />
Per gli impianti nei quali si adotta una pressione<br />
di erogazione superiore a 220 bar, ma inferiore a<br />
350 bar, le distanze di sicurezza vanno aumentate<br />
del 50%.<br />
Le aperture dei locali contenenti gli elementi pe-<br />
elementi con sicurezza di 1° grado<br />
elemento<br />
dist. di<br />
protezione (m)<br />
dist. di sic.<br />
interna (m)<br />
dist. di sic.<br />
esterna (m)<br />
Cab. rid e misura<br />
del gas naturale<br />
2 - 10<br />
Locale compressori 5 - 20(*)<br />
Locale recipienti<br />
di accumulo<br />
5 - 20<br />
Box carro bombolaio 5 - 20<br />
Per il locale compressori la distanza di sicurezza esterna, a eccezione<br />
di quella rispetto a edifici destinati alla collettività, può<br />
essere ridotta del 50% se le aperture dei locali non sono rivolte<br />
verso edifici esterni all'impianto; oppure, se tra le aperture del<br />
locale compressori e le costruzioni esterne all'impianto sono realizzate<br />
schermature continue con muri in calcestruzzo armato<br />
su ambo le facce, con spessore minimo di 15 cm e altezza non<br />
inferiore a 2,5 m, che assicurino il contenimento di eventuali<br />
schegge proiettate verso le costruzioni esterne.
elementi con sicurezza di 2° grado<br />
elemento<br />
dist. di<br />
protezione (m)<br />
dist. di sic.<br />
interna (m)<br />
dist. di sic.<br />
esterna (m)<br />
Cab. rid e misura del<br />
gas naturale<br />
2 10 10<br />
Locale compressori 10 10 20<br />
Box carro bombolaio 10 10 20<br />
erogatori<br />
elemento<br />
dist. di<br />
protezione (m)<br />
dist. di sic.<br />
interna (m)<br />
dist. di sic.<br />
esterna (m)<br />
erogatore 10(*) 8 20(*)<br />
(*) Le distanze di sicurezza esterna e di protezione degli erogatori<br />
possono essere ridotte del 50% se tra gli stessi e le costruzioni<br />
esterne all'impianto, tranne quelle adibite alla collettività,<br />
sono realizzate schermature continue con muri in calcestruzzo<br />
armato su ambo le facce, con spessore minimo di 15 cm e<br />
altezza non inferiore a 2,5 m, che assicurino il contenimento<br />
di eventuali schegge proiettate verso le costruzioni esterne.<br />
altre distanze di sicurezza<br />
elemento distanza<br />
ufficio del gestore, magazzino, servizi<br />
igienici, officina senza utilizzo di fiamme<br />
libere e impianto lavaggio<br />
distanze di sicurezza<br />
precedenti<br />
cabina <strong>energia</strong> elettrica 15 m<br />
abitazione gestore distanza di sicurezza esterna<br />
posti di ristoro e/o vendita:<br />
fino a 50 m 2 di superficie coperta<br />
fino a 200 m 2 di superficie lorda<br />
accessibile al pubblico (è consentita<br />
una superficie aggiuntiva per servizi e<br />
deposito non eccedente 50 m 2 )<br />
nel caso di superfici superiori a quelle<br />
sopra indicate<br />
distanze di sicurezza interna<br />
precedenti<br />
10 m rispetto alla cabina di<br />
riduzione e misura del gas<br />
naturale e 15 m rispetto<br />
agli altri elementi pericolosi<br />
dell'impianto<br />
20 m<br />
ricolosi dell'impianto, con esclusione degli erogatori,<br />
devono essere schermate con muri paraschegge<br />
qualora siano rivolte verso locali destinati<br />
a servizi accessori.<br />
Rispetto ad edifici destinati alla collettività come<br />
scuole, ospedali, uffici, edifici per il culto, locali di<br />
pubblico spettacolo, impianti sportivi, complessi<br />
ricettivi turistico-alberghieri, supermercati e centri<br />
commerciali, caserme e rispetto a luoghi in cui<br />
suole verificarsi affluenza di persone quali stazioni<br />
di linee di trasporto pubblico, aree per fiere,<br />
mercati e simili, la distanza di sicurezza esterna<br />
deve essere raddoppiata.<br />
Nel calcolo delle distanze di sicurezza esterna possono<br />
comprendersi anche le larghezze di strade,<br />
fiumi, torrenti e canali.<br />
Tra gli elementi pericolosi dell'impianto e le linee<br />
elettriche aeree, con valori di tensione maggiori<br />
di 400 V efficaci per corrente alternata e di 600<br />
V per corrente continua, deve essere osservata,<br />
rispetto alla proiezione in pianta, una distanza di<br />
30 m. I piazzali dell'impianto non devono comunque<br />
essere attraversati da linee elettriche aeree<br />
con valori di tensione superiori a questi.<br />
Esercizio<br />
Nell'esercizio dei distributori stradali di idrogeno<br />
per autotrazione devono essere osservati gli obblighi<br />
di cui all'art. 5, commi 1 e 2, del decreto<br />
del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998,<br />
n. 37, e le disposizioni riportate nel decreto ministeriale<br />
10 marzo 1998.<br />
L'azione di sorveglianza (definita all'allegato VI<br />
del decreto ministeriale 10 marzo 1998) sugli impianti<br />
di rilevazione deve essere effettuata tutti i<br />
giorni. Il responsabile dell'attività è normalmente<br />
il titolare dell'autorizzazione amministrativa prevista<br />
per l'esercizio dell'impianto.<br />
Alcuni obblighi gestionali possono essere affidati,<br />
sulla base di specifici accordi contrattuali,<br />
al gestore. L'esercizio è ammesso solo sotto<br />
sorveglianza di persone con la conoscenza della<br />
conduzione dell'impianto, dei pericoli e degli<br />
inconvenienti che possono derivare dai prodotti<br />
presenti nell’impianto.<br />
I veicoli devono essere riforniti dal personale<br />
dell'impianto. Per il rifornimento, a parte la possibilità<br />
del self-service, che per l’idrogeno non<br />
è ammesso, per il resto valgono esattamente le<br />
stesse regole in applicazione per il CNG. Lo stesso<br />
si può dire per le prescrizioni generali di emergenza,<br />
i documenti tecnici, la segnaletica di sicurezza,<br />
la chiamata di soccorso.<br />
Impianti di rifornimento d’idrogeno per le<br />
flotte aziendali<br />
Nel caso di impianti di rifornimento per flotte<br />
aziendali, con produzione di idrogeno inferiore a<br />
50 Nm 3 /h, gli elementi costituenti devono essere<br />
realizzati esclusivamente con caratteristiche di sicurezza<br />
di 1° grado, con aperture completamente<br />
schermate.<br />
Se l'impianto è all'interno di una struttura aziendale<br />
la cui recinzione è realizzata con le caratteristiche<br />
indicate più indietro, non è necessaria una<br />
recinzione specifica dei locali che contengono i<br />
componenti pericolosi dell’impianto, ma l'area<br />
deve essere accessibile unicamente al personale<br />
incaricato del rifornimento, e le aperture di questi<br />
locali devono essere protette da infissi metallici<br />
anti-intrusione.<br />
Le distanze di protezione sono le stesse viste in<br />
41
LE SChEDE TECNIChE DI mETaNO&mOTORI<br />
42<br />
M<br />
&M<br />
La NORma ITaLIaNa pER IL DISTRIBuTORE DI IDROgENO<br />
precedenza. Tra gli elementi costituenti l'impianto<br />
di distribuzione e tra questi e gli altri elementi<br />
costituenti la struttura dell'azienda entro la quale<br />
esso è ubicato, devono essere rispettate le distanze<br />
di sicurezza interne già viste in precedenza,<br />
ad eccezione della distanza tra gli apparecchi di<br />
distribuzione che può essere ridotta fino a 4 m,<br />
come nel caso del CNG. Le distanze di sicurezza<br />
esterne sono pure le stesse già viste prima. Esse<br />
devono essere rispettate anche nei confronti di<br />
elementi che costituiscono la struttura aziendale<br />
ove si svolgono attività comprese nell'elenco allegato<br />
al decreto ministeriale 16 febbraio 1982<br />
(attività pericolose). Gli erogatori devono avere<br />
un giunto antistrappo sulla manichetta di carico.<br />
Le linee di carico ad alta pressione devono essere<br />
frazionate in tronchi che alimentino non più di<br />
20 veicoli contemporaneamente.<br />
Impianti misti (multi-carburante)<br />
I distributori d’idrogeno per autotrazione installati<br />
nell'ambito di stazioni di distribuzione stradale di<br />
altri carburanti, devono rispettate determinate<br />
distanze di sicurezza:<br />
• tra gli elementi pericolosi dell'impianto di distribuzione<br />
d’idrogeno e i serbatoi di benzina<br />
e gasolio: 10 metri;<br />
• tra gli elementi pericolosi dell'impianto di di-<br />
stribuzione d’idrogeno e i serbatoi di GPL: 20<br />
metri; per gli erogatori d’idrogeno questa distanza<br />
è ridotta a 10 metri;<br />
• tra gli elementi pericolosi dell'impianto di distribuzione<br />
d’idrogeno e gli elementi pericolosi<br />
dell'impianto di distribuzione di gas naturale:<br />
15 metri; per gli erogatori d’idrogeno questa<br />
distanza è ridotta a 8 metri;<br />
• tra gli erogatori deve essere rispettata la distanza<br />
di sicurezza interna di 8 m.<br />
Tra gli elementi pericolosi, a eccezione degli erogatori,<br />
e gli altri elementi pericolosi dei diversi<br />
impianti che costituiscono il complesso, vanno<br />
realizzate schermature di tipo continuo in muratura<br />
o con elementi prefabbricati in calcestruzzo<br />
o in altro materiale incombustibile di equivalente<br />
resistenza meccanica.<br />
Si possono considerare come schermatura le<br />
strutture perimetrali degli elementi pericolosi che<br />
hanno caratteristiche costruttive di 1° grado. Ma<br />
non devono avere aperture il cui limite inferiore<br />
sia a meno di 2,5 m dal piano di campagna. Per<br />
gli impianti in cui è adottata una pressione di<br />
erogazione superiore a 220 bar e comunque non<br />
superiore a 350 bar, queste distanze di sicurezza<br />
devono essere aumentate del 50%.
EvENTI<br />
44<br />
la Filiera induStriale<br />
del traSporto a metano oltre la criSi<br />
A Roma, Martedì 9 giugno, presso la Sala Conferenze<br />
di Palazzo Marini di Montecitorio si è svolto l’incontro<br />
"La filiera industriale del trasporto a metano<br />
oltre la crisi" organizzato dal consorzio NGV System<br />
Italia, l'associazione che rappresenta 20 grandi aziende<br />
della distribuzione, della componentistica e della<br />
produzione e trasformazione di veicoli a metano. Si<br />
è discusso il ruolo economico e sociale della filiera<br />
industriale del trasporto a metano. Una filiera che<br />
impiega oltre 8 mila addetti, con un fatturato oltre i<br />
1,4 miliardi di Euro, che rappresenta una risorsa per<br />
il paese, soprattutto in un momento di crisi acuta<br />
come quella attraverso la quale siamo appena passati.<br />
Sono intervenute le principali aziende del settore<br />
con attività produttive e commerciali in Italia e leader<br />
nel mondo quali Fiat Group Automobiles, ENI, Fiat<br />
Powertrain Technologies, IVECO, Landi Renzo, Gas<br />
Natural Vendita Italia SpA. Durante l’incontro è stato<br />
espresso il riconoscimento delle politiche del governo<br />
per incentivare il rinnovo del parco circolante con<br />
auto a metano. All’unisono è stata però sottolineata<br />
l'esigenza di rendere più agevole l'iter amministrativo<br />
oggi necessario per l'apertura di un distributore stradale,<br />
di favorire la diffusione di veicoli a metano nelle<br />
flotte della Pubblica amministrazione e delle aziende<br />
di trasporto pubblico, di incentivare un programma<br />
di più ampio respiro per la diffusione della rete dove<br />
oggi questa è assente o carente, in particolar modo<br />
sulle autostrade.<br />
Il metano ha di fronte a sé nuovi e concreti orizzonti<br />
di sviluppo. In giugno il governo ha costituito un<br />
tavolo ad hoc con le Regioni, le aziende e tutti i<br />
soggetti coinvolti per promuoverne l'utilizzo in autotrazione.<br />
A prometterlo e poi realizzarlo è stato<br />
il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano<br />
Saglia, intervenuto al workshop. Lo sviluppo del settore,<br />
ha sottolineato Saglia, "è da perseguire perché<br />
vantaggioso per i consumatori, per l'<strong>ambiente</strong> e per<br />
la filiera industriale, e passa attraverso lo snellimento<br />
dell'iter autorizzativo per l'apertura di nuovi impianti<br />
di distribuzione e per la definizione di incentivi<br />
stabili nel tempo". Il settore, infatti, ha un enorme<br />
potenziale sia in termini ambientali che di sviluppo<br />
economico.<br />
In occasione dell’incontro, Nomisma Energia ha presentato<br />
una ricerca effettuata sulla distribuzione del<br />
metano e sulla necessità di sostenerne lo sviluppo nel<br />
breve-medio e lungo termine. Si tratta di un'analisi<br />
di scenario predisposta con l'intento di valutare l'impatto<br />
economico ed ambientale che deriverebbe dal<br />
raddoppio delle stazioni di distribuzione di gas na-<br />
turale per i <strong>trasporti</strong>. Il titolo è: “Impatto economico<br />
ed ambientale del raddoppio dei distributori di gas<br />
naturale per i <strong>trasporti</strong>”; ovvero i benefici ambientali,<br />
con effetti derivanti dall’incremento del parco a<br />
metano, ed economici per la filiera metano nonchè<br />
per l’utilizzatore finale. In base a questo studio, nei<br />
prossimi cinque anni il mercato del metano potrebbe<br />
svilupparsi notevolmente. Dandogli il giusto impulso<br />
attraverso adeguate politiche di sostegno, il suo<br />
valore aggiunto può crescere al 2015 fino a 4.000<br />
milioni di euro, contro gli attuali 1.500 milioni. E<br />
l'occupazione potrà aumentare fino a circa 25.000<br />
addetti, cioè quasi il triplo rispetto agli 8.000 addetti<br />
di oggi. E’ necessario ottimizzare il sostegno da parte<br />
delle istituzioni a un settore che è in forte aumento.<br />
La quota NGV sul totale del mercato italiano è passata<br />
dallo 0,96% del 2005 al 3,66% del 2008. E sta<br />
crescendo tuttora.<br />
Nomisma Energia ha sottolineato l'eccellente "grado<br />
di esperienza e di capacità tecnologica dell'industria<br />
italiana" che pone "le premesse per un'elevata e<br />
remunerativa conquista dei mercati esteri".<br />
Già si sta verificando una relativa diffusione di auto<br />
a metano. Se saranno garantite le migliori politiche<br />
di sostegno da parte delle istituzioni a un settore<br />
che è in forte aumento, si potrà inoltre arrivare ad<br />
un incremento del gettito fiscale da 400 milioni a<br />
1,2 miliardi di euro.<br />
Le prospettive sono dunque molto buone, ma, tenendo<br />
conto delle dinamiche del mercato internazionale,<br />
per riuscire nel massimo profitto "l'industria italiana<br />
deve poter contare su un mercato interno che, al<br />
2020, almeno triplichi la sua dimensione", come è<br />
emerso dal workshop.<br />
A confermare tutto l’impegno di Fiat nel settore è intervenuto<br />
anche il responsabile prodotto del Gruppo<br />
Fiat, Daniele Chiari. "Il metano è un'alternativa reale<br />
e concreta al petrolio", ha detto, sottolineando come<br />
il gruppo italiano, principale attore del settore nel<br />
mercato nazionale, creda in questo tipo di alimentazione.<br />
"Il metano - ha proseguito Chiari - risponde<br />
a un'esigenza crescente del mercato. Si diffonde<br />
sempre di più una cultura ecologica, anche tra i giovani".<br />
Infatti, tra il 2009 e il 2012 la Fiat prevede di<br />
ampliare la gamma di modelli a metano in listino. E<br />
non è da escludere la realizzazione della Fiat 500 a<br />
metano. Secondo le previsioni di Chiari, nel 2009 le<br />
immatricolazioni di veicoli a metano in Italia saliranno<br />
a 120-140 mila unità, cioè il 20% in più rispetto al<br />
2008, e la quota del gruppo Fiat sarà del 90%. Ma<br />
è necessaria una rete distributiva più articolata. "Ora<br />
come ora - ha concluso Chiari - abbiamo in media
nel nostro Paese una stazione di rifornimento per<br />
700 vetture. Sarebbe buono arrivare ad un rapporto<br />
di 1 a 300".<br />
A detta dell’Ing. Michele Ziosi, direttore di NGV<br />
System Italia, l’incontro è stato organizzato per<br />
creare un confronto diretto tra il Consorzio NGV<br />
System Italia e gli associati con i decisori pubblici.<br />
Un confronto diretto e trasparente, al quale tutti<br />
hanno potuto assistere. Si è cercata la concretezza,<br />
incentrando il dibattito sullo studio di un istituto di<br />
ricerca indipendente. Con la stessa formula, il consorzio<br />
è pronto ad organizzare altri eventi assieme<br />
alle associazioni nei prossimi mesi. Il settore necessita<br />
di un giusto impulso. Cioè politiche di incentivazione<br />
per il rinnovo del parco circolante con auto a metano<br />
sono ancora indispensabili per lo sviluppo del<br />
mercato, anche se va riconosciuto quanto è già stato<br />
fatto negli scorsi mesi. Sono intervenuti i ministeri<br />
dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico, e dell’Interno.<br />
Tutti hanno evidenziato grande conoscenza<br />
dei vincoli allo sviluppo ma anche una chiarezza di<br />
visione sulle azioni da intraprendere.<br />
Servono maggiore continuità degli incentivi all’acquisto<br />
e alla trasformazione, la semplificazione per<br />
il complesso sistema di autorizzazione all’allacciamento<br />
degli impianti di distribuzione, e interventi<br />
mirati per la rete autostradale. Nel suo intervento<br />
il direttore generale del MSE Gilberto Dialuce ha<br />
annunciato che il ministero “sta predisponendo il<br />
decreto applicativo della legge 133/2008, che dovrà<br />
regolare la questione delle penali per il supero e anche<br />
determinare una semplificazione per l’allaccio dei<br />
distributori alla rete. Dialuce ha aggiunto che a breve<br />
sarebbe partita una convocazione a tutti i soggetti<br />
interessati per un incontro che definisca il provvedimento.<br />
Dialuce ha anche sottolineato il fatto che<br />
il sistema presenta diversi aspetti di complicazione<br />
tra cui il fatto che “c’è una differenza strutturale tra<br />
impianti connessi alla rete di trasporto e altri collegati<br />
alla rete di distribuzione, in quanto questi ultimi<br />
hanno una pressione più bassa e devono sostenere<br />
maggiori oneri di distribuzione.<br />
Agenda<br />
• Impatto economico ed ambientale del raddoppio<br />
dei distributori di gas naturale per i <strong>trasporti</strong>.<br />
Relazione introduttiva a cura di Nomisma Energia.<br />
• La filiera industriale italiana. Michele Ziosi -<br />
Direttore NGV System Italia<br />
• Tavola rotonda - Il motore, i veicoli e la distribuzione:<br />
stato dell’ arte, piani di sviluppo e vincoli alla<br />
crescita del parco circolante e della rete distributiva.<br />
Partecipanti:<br />
• Daniele Chiari - Senior VP Product Portfolio Planning<br />
& Institutional Relations Fiat Group Automobiles<br />
• Franco Miniero - Senior VP Sales & Marketing<br />
IVECO<br />
• Rinaldo Rinolfi - Senior VP Powertrain Research &<br />
Technology Fiat Powertrain Technologies<br />
• Claudio Carnevale - Amministratore Delegato Landi<br />
Renzo Spa<br />
• Francesco Caria - Senior VP Mercato Italia, Dir.<br />
Commerciale Business ENI Divisione Gas & Power<br />
• Carlos Escolies Miro - Amministratore Delegato Gas<br />
Natural Vendita Italia S.p.A.<br />
• Tavola rotonda - Il metano per i <strong>trasporti</strong> nelle politiche<br />
energetiche nazionali.<br />
Coordinata da Diego Gavagnin - Direttore Editoriale<br />
Quotidiano Energia.<br />
partecipanti:<br />
• Paolo Mora - Regione Lombardia<br />
• Gilberto Dialuce - Direttore Generale - Ministero<br />
Sviluppo Economico<br />
• Corrado Clini - Direttore Generale - Ministero<br />
Ambiente e Territorio<br />
• Massimo Ricci - Direttore Mercati - Autorità per<br />
l’<strong>energia</strong> elettrica e il gas<br />
• Maurizio Stocchi - Direttore Centrale Prevenzione<br />
- Vigili del Fuoco<br />
• Andrea Lulli - Commissione Attività produttive<br />
Camera dei Deputati<br />
• Francesco Casoli - Commissione Industria Senato<br />
della Repubblica<br />
Conclusioni Stefano Saglia - Sottosegretario<br />
Ministero Sviluppo Economico<br />
Chiusura del workshop Michele Ziosi - Direttore NGV<br />
System Italia<br />
Alcune memorie<br />
Il metano: una scelta strategica per Fiat - Daniele<br />
Chiari senior vice president Product Portfolio Planning<br />
and Institutional Relations - Fiat Group Automobiles<br />
Fiat crede nel metano. Si tratta di una scelta strategica<br />
per la mobilità sostenibile da più di 10 anni. È<br />
l’unica alternativa reale al petrolio oggi disponibile;<br />
ed è una risposta alle esigenze del mercato. Può contare<br />
su una filiera industriale eccellente e fortemente<br />
radicata in Italia. Si diffonde sempre più una cultura<br />
eco, anche tra i giovani. In centri urbani sempre più<br />
“chiusi”, aumenta il bisogno di una mobilità libera e<br />
sostenibile. Oggi più che mai, il mercato chiede auto<br />
piccole, ecologiche ed economiche.<br />
L’offerta Fiat a metano risponde alle esigenze del<br />
mercato di oggi.<br />
• Ecologia: il CNG è il combustibile alternativo al<br />
petrolio più ecologico oggi disponibile<br />
• Economia: i costi del combustibile sono inferiori di<br />
circa 30% rispetto al diesel e del 50% rispetto alla<br />
benzina (rif. Grande Punto, fonte Federmetano e<br />
Ministero Attività Produttive)<br />
• Praticità: libero accesso alle ZTL ambientali, a parcheggi<br />
sotterranei e traghetti; spazi interni pressoché<br />
invariati<br />
• Sicurezza: secondo solo al diesel per sicurezza<br />
(standard EPA)<br />
(Vedi fig. 1)<br />
EvENTI<br />
45
EvENTI<br />
46<br />
M<br />
&M<br />
Fig 1 mercato italiano<br />
di modelli Fiat a CNG<br />
Fig 2 l’offerta di modelli Fiat<br />
a CNG<br />
La FILIERa INDuSTRIaLE DEL TRaSpORTO a mETaNO OLTRE La CRISI<br />
Fig 3 la gamma di veicoli Iveco<br />
a CNG<br />
Fattori che frenano lo sviluppo del mercato del metano:<br />
• Disponibilità gamma veicoli ancora limitata a segmenti<br />
medio bassi<br />
• Percezione di prestazioni veicolo limitate<br />
• Rete distributiva non sufficientemente diffusa e<br />
scarsa presenza di punti di rifornimento sulle autostrade<br />
• Mancanza di un quadro normativo e fiscale stabile<br />
e duraturo<br />
• Carenza di informazione sul potenziale e i vantaggi<br />
del metano<br />
(Vedi fig. 2)<br />
E’ importante poter contare su un quadro normativo<br />
stabile. La definizione di un quadro fiscale e<br />
normativo stabile per un periodo adeguato è fondamentale<br />
per incoraggiare investimenti nel settore e<br />
non disilludere un mercato attualmente in crescita.<br />
Serve la stabilità delle accise per mantenere una convenienza<br />
sul prezzo alla pompa. E serve la conferma<br />
degli incentivi all’acquisto per garantire competitività<br />
rispetto alle alimentazioni tradizionali.<br />
Gli incentivi Governativi hanno avuto un effetto immediato.<br />
A Marzo 2009 si è avuto un incremento del<br />
+300% degli ordini di modelli a metano rispetto al<br />
2008. In media si è avuta una riduzione delle emissioni<br />
CO 2 di -7g/km sulle nuove immatricolazioni. E’<br />
infine importante che l’industria e le istituzioni continuino<br />
a promuovere l’immagine del metano come<br />
carburante ecologico, sicuro e giovane.<br />
Iveco e il metano per un trasporto più pulito - Franco<br />
Miniero senior vice president Iveco Sales & Marketing<br />
I veicoli commerciali a CNG in Europa sono un primato<br />
Iveco: 9.000 veicoli tra leggeri, medi, pesanti<br />
e bus. Il chilometraggio totale della flotta Iveco<br />
CNG è di 600.000.000 di chilometri. Un esempio, è<br />
Mosca: forniture alla Municipalità di 80 veicoli CNG<br />
a Dicembre e altri ordini di 250 unità nel 2009.<br />
(Vedi fig. 2)<br />
I veicoli a CNG danno vantaggi anche in termini di<br />
rumorosità. Si passa da 100 - 95 dB a 100 - 10.000<br />
Hz per il Diesel a 90 dB a 100 - 10.000 Hz per il<br />
corrispondente mezzo a CNG. (Vedi fig. 4, fig. 5)<br />
E’ necessario un quadro fiscale e normativo che garantisca:<br />
• L’eliminazione del peso aggiuntivo delle bombole<br />
del metano per i veicoli commerciali leggeri di 3,5<br />
t. (come in Francia).<br />
• L’armonizzazione, in ambito urbano, dei provvedimenti<br />
di limitazione del traffico a favore dei veicoli<br />
a metano.<br />
• Un piano di incentivi duraturo, per un periodo di<br />
almeno 10 anni.<br />
• Proporzionalità dell’incentivo al valore del veicolo.<br />
• Mantenimento delle attuali agevolazioni sulle accise.<br />
• Patente B fino ai 6 t. per i veicoli a metano.<br />
• Incentivi per il rinnovo delle flotte pubbliche con<br />
l’acquisto di mezzi a metano (per la Pubbliche<br />
Amministrazioni, Autobus e Raccolta Rifiuti).
Il futuro della propulsione a gas naturale - Rinaldo<br />
Rinolfi Senior VP - FPT Research & Technologies<br />
La propulsione a gas naturale oggi in Italia è frutto<br />
di una lunga evoluzione. Nel corso di quest’ultimo<br />
decennio la propulsione a gas naturale si è progressivamente<br />
sviluppata, grazie al decisivo impulso del<br />
primo Piano Nazionale Metano, fino a divenire una<br />
tecnologia non solo ecologica e sostenibile, ma anche<br />
industrialmente matura. Nel settore delle vetture<br />
e dei veicoli commerciali leggeri la propulsione a<br />
doppia alimentazione metano-benzina ha raggiunto<br />
una penetrazione paragonabile a quella dei propulsori<br />
convenzionali. Nel settore dei veicoli pesanti a<br />
prevalente uso urbano (autobus, carri raccolta rifiuti)<br />
è disponibile un’intera gamma di propulsori solo a<br />
metano derivati dagli omologhi propulsori Diesel.<br />
Partendo da questa solida base possiamo pianificare<br />
un ulteriore salto in avanti, facendo leva sul parallelo<br />
sviluppo delle nuove tecnologie motoristiche<br />
(Multiair, turbo + downsizing) e sulla loro intrinseca<br />
sinergia con le caratteristiche del metano.<br />
(Vedi fig. 6, fig. 7)<br />
Le prime applicazioni della tecnologia multiair sono<br />
attualmente su due motori a benzina:<br />
• FIRE 1,4 Turbo Multiair (obiettivo: riduzione dei<br />
consumi ed incremento del “fun to drive”)<br />
• 0,9 litri bicilindrico Turbo Multiair (obiettivo: estremizzazione<br />
del concetto di downsizing, nell’ottica<br />
della riduzione delle emissioni di CO 2 )<br />
L’ulteriore evoluzione della propulsione a gas naturale<br />
nel prossimo decennio.<br />
I propulsori Multiair+turbo a gas naturale offrono<br />
un potenziale di riduzione delle emissioni di CO 2<br />
fino al 50% rispetto ad una motorizzazione benzina<br />
convenzionale, con prestazioni uguali o addirittura<br />
migliori. L’incremento di autonomia dei veicoli e<br />
l’auspicata rapida crescita della rete di rifornimento<br />
renderà possibile l’introduzione di vetture da città a<br />
bassissime emissioni con propulsione solo a metano.<br />
Le vetture da città solo a metano, grazie alla riduzione<br />
dei costi e dei pesi connessi alla funzionalità<br />
benzina, risulteranno estremamente competitive rispetto<br />
ad altre tecnologie per la propulsione urbana<br />
a bassissime emissioni (veicoli elettrici ed ibridi). Tra<br />
le diverse filiere dei bio-combustibili, il biometano<br />
prodotto da biogas offre elevati rendimenti di produzione<br />
ed il vantaggio di una filiera completamente<br />
svincolata dal settore alimentare. Il progressivo<br />
utilizzo del biometano favorisce la riduzione delle<br />
emissioni di CO 2 grazie al ciclo parzialmente chiuso<br />
della CO 2 e alla conversione di biomasse che altrimenti<br />
emetterebbero gas metano direttamente in<br />
atmosfera. L’aggiunta del 30% in volume di idrogeno<br />
assicura una riduzione aggiuntiva della CO 2 rispetto<br />
al metano pari all’11% a pari prestazioni motore e<br />
senza sostanziali riduzioni di autonomia. Il processo<br />
di combustione risulta più completo ed efficiente<br />
con un ulteriore abbattimento degli inquinanti (THC,<br />
CO, NO x ). Tale approccio può essere impiegato sulle<br />
attuali piattaforme metano con interventi di adeguamento<br />
dei materiali del sistema di alimentazione<br />
e stoccaggio e, in tal senso, si pone come ponte<br />
tecnologico per una più ampia diffusione del vettore<br />
idrogeno nel settore dell’autotrazione.<br />
Fig 4 il motore Cursor CNG<br />
Fig 5 il mercato CNG di Iveco<br />
in Italia<br />
Fig 6 la gamma di motori Fiat<br />
a CNG<br />
47
EvENTI<br />
48<br />
M<br />
&M<br />
Fig 7 la tecnologia multiair<br />
La FILIERa INDuSTRIaLE DEL TRaSpORTO a mETaNO OLTRE La CRISI<br />
Fig 8 i vantaggi del biometano<br />
Fig 9 le miscele metano idrogeno<br />
Fig 10 il parco auto a CNG in Italia<br />
Il “sistema metano per auto” in Italia: una realtà<br />
industriale in sviluppo - Francesco Caria Eni<br />
Divisione Gas & Power<br />
Il parco di autoveicoli leggeri e pesanti a metano<br />
in Italia è attualmente in rapida crescita.<br />
(Vedi fig. 10)<br />
Anche la rete dei punti vendita è in costante espansione.<br />
Le valutazioni degli esperti portano a prevedere<br />
entro pochi anni una struttura di distribuzione<br />
in crescita, che dagli attuali circa 700 impianti aumenterà<br />
fino a circa 1.000 impianti. (Vedi fig. 11)<br />
Tutte le principali società petrolifere hanno fatto ormai<br />
il loro ingresso nel mercato NGV. Aumentano<br />
in maniera continua gli impianti multi-carburante<br />
di tutte le bandiere, che si pongono a fianco dei<br />
tradizionali distributori di solo metano, pionieri da<br />
decenni del settore. (Vedi fig. 12)<br />
Le ragioni di un crescente successo:<br />
Le auto - ampia gamma di modelli tra cui scegliere;<br />
nuove motorizzazioni ad alte prestazioni.<br />
L’economicità di acquisto e di utilizzo - acquisto:<br />
incentivi 2.000 Euro + 1.500 Euro (CO 2
Fig 11 previsione della rete distributori al 2013 Fig 12 i distributori di CNG, suddivisi per bandiera, a dicembre 2008<br />
49
EvENTI<br />
50<br />
convegno annuale<br />
ngva europa - madrid 2009<br />
Nelle giornate da mercoledì 17 a venerdì 19 giugno<br />
2009 si è svolta la GNV Madrid 2009, la conferenza<br />
ed esposizione internazionale, col tema “Verso una<br />
mobilità pulita e sostenibile”. L’evento si è svolto nel<br />
padiglione 1 della Fiera di Madrid; esso ha raccolto le<br />
attività della NGVA Europe e la terza edizione della<br />
Fiera Mondiale dei veicoli a CNG, Biogas e idrogeno.<br />
L’evento è stato promosso dalla NGVA Europe,<br />
l’associazione che riunisce compagnie ed organismi<br />
che si occupano delle applicazioni del gas naturale<br />
per il settore dei <strong>trasporti</strong> in Europa. La NGV Europe<br />
è il più importante forum del vecchio continente, per<br />
la qualità e la profondità dei temi trattati. E per il<br />
livello raggiunto di rappresentatività ed esperienza.<br />
È stata create di recente, in sostituzione della precedente<br />
European Natural Gas Vehicles Association<br />
(ENGVA). L’esposizione concomitante assicura la<br />
continuità ad eventi come le fiere di Bolzano (2005)<br />
e Torino (2008), mettendo in mostra le più recenti<br />
tecnologie e servizi per una mobilità pulita, collaudata<br />
ed economicamente proponibile. Le prime sessioni<br />
del seminario e le tavole rotonde della Natural Gas<br />
Vehicles Association Europe (NGVA Europe) si sono<br />
svolti mercoledì 17 giugno. Antonio de Guindos<br />
Jurado, Coordinatore Generale della Environment<br />
Area, del Madrid City Council ha curato la cerimonia<br />
di inaugurazione col taglio del nastro simbolico. Egli<br />
ha sottolineato l’interesse per l’evento, e I successi<br />
in campo ecologico ottenuti dalla capitale spagnola:<br />
“Siamo stati in grado di ridurre l’inquinamento e portare<br />
le emissioni di CO 2 , dai veicoli al 50% rispetto<br />
alla media spagnola. Egli ha aggiunto che ci sono già<br />
oltre 1.900 veicoli alimentati da energie alternative,<br />
come la propulsione elettrica, gli ibridi, il bioetanolo<br />
ed il gas naturale, operando sulle flotte municipali.<br />
Egli ha inoltre enfatizzato che il CNG è uno dei carburanti<br />
con il maggior sviluppo a Madrid, in questo<br />
contesto: “Per via delle esigenze municipali, l’intera<br />
flotta di mezzi per la raccolta dei rifiuti della città<br />
- costituita da oltre 400 carri - è alimentata a gas<br />
naturale. Questa linea d’intervento ha condotto il<br />
sindaco di Madrid a stabilire di avere l’intera flotta<br />
municipale e le flotte delle compagnie che forniscono<br />
servizi alimentate a carburanti alternativi entro<br />
il 2011”, ha concluso Antonio de Guindos Jurado.<br />
A sua volta, Richard Kolodziej, presidente della<br />
IANGV, ha affermato del suo discorso di benvenuto:<br />
“Nel 2003 nel mondo esistevano 2,8 milioni di veicoli<br />
funzionanti a CNG; nel 2007 ve n’erano 7 milioni,<br />
e oggi ce ne sono 10 milioni”. Per questa crescita,<br />
egli considera fondamentale il contributo dei paesi<br />
asiatici negli ultimi anni.<br />
Nel suo discorso, Richard Kolodziej ha citato Quattro<br />
fattori chiave per lo sviluppo dell’industria: le preoccupazioni<br />
dei governi e degli utilizzatori per l’inquinamento<br />
atmosferico, l’impatto dei cambiamenti<br />
climatici, la sostituzione del petrolio con altre fonti<br />
energetiche disponibili e la necessità di tagliare i<br />
prezzi. Infine egli ha enfatizzato l’importanza di indirizzare<br />
le azioni di comunicazione e marketing degli<br />
operatori verso i vari governi e gli organismi come<br />
le Nazioni Unite. In rappresentanza degli sponsor<br />
principali dell’esposizione, Joseph Moragas Freixas,<br />
Direttore generale del Retail Business del Gruppo<br />
Gas Natural, ha commentato che la sua compagnia<br />
ha promosso e sostenuto lo sviluppo degli NGV non<br />
solo in Spagna, ma anche in Argentina, Colombia,<br />
Brasile e Italia. Infatti, questi paesi hanno il 45% del<br />
mercato globale del metano per autotrazione.<br />
Moragas Freixas ha anche sottolineato il fatto che<br />
questo carburante fa parte del programma nazionale<br />
Madrid Clean Air, che promuove la città come<br />
candidata per la sede dei giochi olimpici del 2016. A<br />
questo riguardo egli ha commentato che “In Spagna<br />
ci sono già 2.000 veicoli e 42 distributori che riforniscono<br />
le flotte pubbliche di mezzi pesanti, bus e<br />
carri”. Allo stesso modo egli ha sottolineato che “A<br />
Madrid, Barcellona e Valencia ci sono taxi funzionanti<br />
a CNG, e presto oltre dieci città avranno distributori<br />
per taxi, veicoli commerciali ed auto”. Peter Boisen<br />
(il presidente uscente di NGVA Europe) ha enfatizzato<br />
l’offerta crescente di NGV OEM. “quasi tutti<br />
gli OEM in Europa offrono questi veicoli. Inoltre, lo<br />
sviluppo di questo segmento è tuttora in atto”, ha<br />
commentato Boisen. Martedì 16 giugno si è tenuto<br />
l’incontro generale della NGVA Europe, nel quale<br />
i membri dell’associazione hanno discusso il programma<br />
operativo, e modificate le cariche direttive.<br />
Trevor Fletcher, capo della compagnia inglese The<br />
Hardstaff Group, è stato eletto come nuovo presidente<br />
e Gerhard Holfmeier, del Erdgas Mobil Gmbh,<br />
è divenuto il nuovo vice presidente.<br />
Agenda<br />
Cerimonia di apertura<br />
Discorso di benvenuto: Peter Boisen presidente<br />
della NGVA Europe - Richard Kolodziej Presidente<br />
della IANGV<br />
Josep Moragas Freixa Direttore Generale del Retail<br />
Business - Gruppo Gas Natural<br />
La politica della giunta di Madrid per l’<strong>ambiente</strong> ed<br />
I <strong>trasporti</strong> - Ana Botella Serrano, Capo area <strong>ambiente</strong><br />
- Giunta di Madrid<br />
Il più grande impianto di purificazione di biogas del<br />
mondo: Valdemingómez, Madrid - Johann Hudde<br />
Agente Regionale Iberia - Flotech
mercati NGV europei in azione<br />
Moderatore: Hans Wach Direttore Generale<br />
GasMobil AG - segretario della NGVA Europe<br />
La Germania ed i suoi insegnamenti: stazioni di servizio<br />
e sviluppo del marketing - Berhnard Jeken<br />
Direttore generale - E. ON Gas Mobil GmbH<br />
L’Italia, il mercato principale del continente - Michele<br />
Ziosi Direttore del Consorzio NGV System Italia<br />
Svezia, il paese del biogas - Bernt Svensén Project<br />
Manager - Biogas Väst<br />
Rapporti nazionali/regionali<br />
Moderatore: Manuel Lage Direttore Relazioni<br />
Istituzionali Iveco - Direttore della NGVA Europe<br />
Asia Pacific, la forza trainante della domanda -<br />
Chitrapongse Kwanggsukstith Presidente della<br />
Asia Pacific Natural Gas Vehicles Association<br />
NGV Peru, la rivelazione dell’Ameris Latina - Heiko<br />
Schmidt Peruvian Chamber for CNG President<br />
24th World Gas Conference IGU 2009 Preview<br />
- IGU Study Group 5.3 - Natural Gas for Vehicles<br />
- Opportunità globali per il gas naturale come carburante<br />
per <strong>trasporti</strong>di oggi e di domani - Davor<br />
Matic Coordinatore IGU SG 5.3<br />
Il Supercomputer - Veicoli a gas naturale per migliorare<br />
la qualità dell’aria. Il suo impiego a<br />
Madrid e Barcellona - José Baldasano Barcelona<br />
Supercomputing Centre (BSC-CNS)<br />
Le compagnie del gas naturale e gli NGV<br />
Sviluppo e potenziale del mercato iberico - Enrique<br />
García Poggio Direttore NGV - Gruppo Gas Natural<br />
Italia: crescere di fronte alla crisi - Flavio Mariani ENI<br />
Gas & Power - coordinatore tecnico NGVA Europe<br />
Veicoli leggeri: gli NGV ed I loro vantaggi nell’attuale<br />
mercato dell’auto<br />
Moderatore: Michele Ziosi Fiat Delegation For<br />
Europe - Direttore del Consorzio NGV System Italia<br />
Oratori da Opel, Mercedes Benz, Volkswagen,<br />
Renault, Fiat.<br />
L’esperienza degli utilizzatori<br />
Bus: la Municipal Transport Company di Madrid, la<br />
più grande flotta di bus a CNG del continente - Juan<br />
Ángel Terrón Alonso Direttore EMT Engineering<br />
Veicoli urbani a gas naturale. Esperienze nell’<strong>ambiente</strong><br />
urbano - D. Alfonso García - Direttore<br />
Environmental Technical Services, Fomento de<br />
Construcciones y Contratas<br />
Impiego del GNL nei mezzi pesanti e nei <strong>trasporti</strong><br />
interurbani<br />
Moderatore: Martin Seifert IANGV Government<br />
and International Relations - Secretariat Swiss Gas<br />
and Water Industry Association SGWA<br />
Ismael Callejón direttore tecnico - Ros Roca Indox<br />
Cryoenergy<br />
Trevor Fletcher direttore generale del Hardstaff<br />
Group - vice presidente della NGVA Europe<br />
Philippe Heisch Sales Engineer Filling/Refuelling<br />
Stations- Cryostar<br />
Vittorio Zurletti Products & Markets Strategy<br />
Manager - Vanzetti Engineering<br />
Bus e carri: vedute tecniche e commerciali<br />
Moderatore: Claudio Kohan Direttore NGV<br />
Communications Group<br />
Oratori di Irisbus-Iveco, Man, Volvo, Mercedes Benz<br />
Alcune memorie<br />
Michele Ziosi<br />
In Italia l’infrastruttura dei distributori di CNG è ancora<br />
inadeguata, specialmente in determinate aree,<br />
come quelle del Sud. (Vedi fig. 1)<br />
Tuttavia, il mercato NGV sta crescendo in maniera<br />
promettente. La Panda Panda è stata un vero punto<br />
di forza del mercato NGV. (Vedi fig. 2, fig. 3, fig. 4)<br />
Si richiedono alcuni cambiamenti al livello normativo<br />
e legislativo per consentire un ulteriore sviluppo<br />
efficace di questo settore, in modo da assicurare<br />
un’ampia diffusione della mobilità sostenibile. Ad<br />
esempio, abbiamo bisogno di una buona regolamen-<br />
Fig 1 l’infrastruttura italiana di<br />
distribuzione del CNG<br />
Fig 2 le vendite NGV di Fiat<br />
in Italia<br />
51
EvENTI<br />
52<br />
M<br />
&M<br />
Fig 3 I clienti del CNG<br />
CONvEgNO aNNuaLE Ngva EuROpE maDRID<br />
Fig 4 influenza dei fattori esterni sul mercato NGV<br />
Fig 5 stazione multienergy di Bolzano di recente apertura<br />
tazione di aspetti come il self-service, l’erogatore<br />
multi-carburante con CNG, ed il minicompressore<br />
per rifornimento autonomo (il VRA, vehicle refuelling<br />
appliance). Oggi la normativa per il self-service<br />
e l’erogatore multi-carburante è disponibile, dopo<br />
sei anni di intensa attività di lobby. Stiamo ancora<br />
lavorando sulla regolamentazione per il VRA, che<br />
attualmente è consentito soltanto in alcune regioni<br />
particolari dell’Italia. (Vedi fig. 5)<br />
La società Italiana Nomisma Energia ha presentato di<br />
recente una ricerca effettuata sulla distribuzione del<br />
metano e sulla necessità di sostenerne lo sviluppo<br />
nel breve-medio e lungo termine. L’analisi di scenario<br />
predisposta ha l'intento di analizzare l'impatto<br />
economico ed ambientale che deriverebbe dal raddoppio<br />
delle stazioni di distribuzione di gas naturale<br />
per i <strong>trasporti</strong>. In base a questo studio, nei prossimi<br />
cinque anni il mercato del metano potrebbe svilupparsi<br />
notevolmente. Le figure che seguono illustrano<br />
i risultati principali dello studio.<br />
(Vedi fig. 6, fig. 7, fig. 8, fig. 9, fig. 10)<br />
L’industria italiana NGV è ben sviluppata e consolidate<br />
e deve essere assistita da un quadro normativo<br />
aggiornato. La condizione essenziale perché essa<br />
divenga un’entità economica significativa, con indubbi<br />
vantaggi ambientali e per il bilancio energetico<br />
nazionale, è che possa sgusciare dalla sua attuale<br />
condizione di nicchia, per divenire un fenomeno “a<br />
due cifre”. Tutto questo richiede un nuovo e stabile<br />
quadro fiscale e normativo, ed è l’obiettivo sul quale<br />
attualmente è impegnata l’industria italiana.<br />
Peter Seidinger<br />
I membri dell’IGU sono le associazioni e organismi<br />
dell’industria del gas presenti in 71 paesi. IGU collabora<br />
con molte organizzazioni che si occupano di<br />
temi globali dell’<strong>energia</strong>.<br />
(Vedi fig. 11)<br />
Obiettivi raggiunti - il CNG come carburante per i<br />
<strong>trasporti</strong><br />
Studio di dettaglio sui carburanti e le tecnologie<br />
(passatooggifuturo)<br />
Rapporti nazionali (23 questionari - In totale 48 paesi<br />
coperti)<br />
- panoramica delle tecnologie in applicazione<br />
- analisi delle tendenze in atto<br />
- analisi SWOC<br />
Ricerche bibliografiche dettagliate (25 paesi)<br />
Scenari descrittivi del futuro impiego a livello mondiale<br />
del metano nei <strong>trasporti</strong><br />
- CNG, GNL, bio-metano, idrogeno prodotti dal gas<br />
naturale<br />
- applicazioni stradali e non<br />
- Sviluppo del mercato, delle tecnologie e delle infrastrutture<br />
di rifornimento, legislazione/regolamenti,<br />
raccomandazioni<br />
- Lungo termine - breve termine
(Vedi fig. 12, fig. 12, fig. 13, fig. 14)<br />
É stata effettuata l’analisi dell’andamento in epoche<br />
precedenti dello sviluppo del mercato NGV e di<br />
fattori che hanno influenzato le dinamiche di tale<br />
mercato. I dati analizzati nel periodo dello scorso<br />
decennio sono: numero di veicoli a gas naturale,<br />
numero di distributori, volume di gas venduto, fattori<br />
di influenza dell’andamento dei mercati.<br />
Il piano di lavoro del SG 5.3 (2006 - 2009) include il<br />
sostegno alle attività che mirano ad avere 50 milioni<br />
di NGV in circolazione al 2020. Altre linee di azione:<br />
• Scenari dello sviluppo regionale del mercato NGV<br />
• Banca dati tecnica e commerciale<br />
• Esperienze sul campo<br />
• Tecnologie innovative di successo<br />
• Conclusioni e raccomandazioni<br />
É disponibile una banca dati tecnica e commerciale<br />
dell’IGU sugli NGV sviluppata grazie alla circolazione<br />
di un questionario. Essa può costituire la base per<br />
studi di fattibilità (periodo di ritorno del capitale investito,<br />
tasso interno di redditività, risparmi economici<br />
ecc.) per progetti riguardanti veicoli leggeri e pesanti<br />
e flotte (OEM o trasformati; 100% gas naturale o<br />
dual-fuel) e per i progetti riguardanti i distributori.<br />
Il gruppo di lavoro raccoglie esperienze in campo di<br />
data base igu<br />
Veicoli LD e HD Distributori di CNG<br />
• Modelli di NGV OEM disponibili<br />
e prezzi<br />
• Prezzi dei modelli equivalenti a<br />
benzina e gasolio<br />
• Costi di trasformazione<br />
(suddivisi tra: impianto, bombola<br />
e manodopera) – 100% gas<br />
naturale, dual fuel …<br />
• Sovracosti annuali correlati<br />
agli NGV (ricollaudo bombola,<br />
revisione impianto, tassazione<br />
ecc.)<br />
• Standard e norme (veicolo<br />
compresa revisione,<br />
trasformazione/manutenzione<br />
negozi, officine/parcheggi)<br />
• Incentivi economici e/o esenzioni<br />
fiscali (veicoli, carburante)<br />
• Standard e norme (regolamenti<br />
sui distributori, ispezioni)<br />
• Sovvenzioni e/o esenzioni fiscali<br />
• Struttura media di prezzo del<br />
CNG (costo di: gas, manodopera,<br />
<strong>energia</strong>/compressione,<br />
deprezzamento, tasse + margine<br />
economico)<br />
grandi operatori di flotte che adottavo i NGV. I campi<br />
d’interesse comprendono: manutenzione e costi<br />
sull’intero ciclo di vita, intervalli di riparazione, tempi<br />
di rifornimento e flessibilità, sicurezza, requisiti aggiuntivi<br />
tecnici e di infrastruttura, impressioni operative<br />
di guidatori, utilizzatori, meccanici ed efficienza<br />
globale d’esercizio in confronto coi carburanti liquidi.<br />
Questo può essere un supporto ai nostri membri<br />
nelle negoziazioni con i gestori di flotte di veicoli a<br />
carburante tradizionale (esperienza quotidiana degli<br />
operatori di flotte similari che sono già passati al gas<br />
Fig 6 scenario ipotetico del raddoppio dei distributori di CNG<br />
Fig 7 impatto sul parco circolante di NGV – auto e autobus<br />
Fig 8 impatto sul parco circolante di NGV – trasporto merci<br />
53
EvENTI<br />
54<br />
M<br />
&M<br />
CONvEgNO aNNuaLE Ngva EuROpE maDRID<br />
Fig 9 impatto sui posti di lavoro<br />
Fig 10 impatto sull'<strong>ambiente</strong><br />
Fig 11 struttura dell’IGU<br />
Fig 12 organizzazione mondiale del gruppo di studio<br />
Fig 13 esempio dei risultati ottenuti – caratteristiche del gas<br />
Fig 14 esempio dei risultati ottenuti – connettori di rifornimento<br />
naturale, non “storie edulcorate” raccontate dai costruttori<br />
o dai venditori di gas; possibilità di contatti<br />
diretti, visite tecniche “per vedere e toccare”).<br />
Juan Angel Terron<br />
La EMT di Madrid ha accumulato 15 anni di esperienza<br />
nell’impiego del CNG.<br />
Qualche dato sulla EMT:<br />
• personale: 7.749 (5.711 conduttori dei mezzi)<br />
• bus: 2.060 (381 a CNG)<br />
• età media dei veicoli: 5,6 anni<br />
• passeggeri trasportati: 426 milioni<br />
• chilometri percorsi: 103 milioni<br />
• nº di linee: 224 (186 diurne + 38 notturne)<br />
• consumo annuale di gasolio: 55 milioni di litri
• velocità media commerciale: 13,7 km/h<br />
L’esperienza con la flotta di bus a CNG cominciò<br />
con un bus nel 1994, per giungere a un totale di<br />
381 CNG bus. Questo ci ha consentito di evitare<br />
l’emissione di oltre 3.800 tonnellate di inquinanti<br />
durante più di quindici anni di esercizio della flotta, il<br />
che significa una riduzione di oltre l’83% di emissioni<br />
in confronto con il caso di una flotta equivalente di<br />
bus a gasolio. Il progresso della tecnologia diesel<br />
ha permesso negli ultimi 15 anni una riduzione di<br />
emissioni inquinanti di oltre il 40% in confronto col<br />
caso dell’impiego delle tecnologie diesel del 1994.<br />
La competitività dell’impiego del CNG nel settore<br />
dei <strong>trasporti</strong> urbani deve essere sostenuta da una<br />
significativa riduzione del prezzo del carburante, che<br />
permetta di ammortizzare i maggiori costi d’impiego.<br />
Il CNG è, per lo meno del breve termine, l’alternativa<br />
più competitiva al diesel in termini di costi e difesa<br />
dell’<strong>ambiente</strong>. (Vedi fig. 15, fig. 16, fig. 17)<br />
La soluzione prescelta inizialmente per l’operazione<br />
di rifornimento di CNG era basata su 4 compressori<br />
di media taglia (800 - 1.000 m 3 /h), con uno stoccaggio<br />
di 3.000 litri di capacità geometrica, a 220 bar,<br />
ed un erogatore con misura di massa. Duplicazione<br />
di un modulo di rifornimento, settore per settore<br />
nell’area di parcheggio dei mezzi.<br />
La struttura attuale dell’impianto di rifornimento<br />
CNG si compone di 6 linee, ciascuna capace di una<br />
portata di gas fino a 3.000 Nm 3 /h; ciascun autobus<br />
è rifornito in meno di 3 minuti. La portata media<br />
del compressore è di 2.500 Nm 3 /h, il che permette<br />
di ristabilire il livello di pressione corretto nel serbatoio<br />
in 3,5 minuti. Ci sono due livelli di pressione.<br />
Compressori installati attualmente: 4 x 800 = 3.200<br />
Nm 3 /h, pressione massima di erogazione = 220 bar.<br />
Nuovi compressori: 5 x 2.500 = 12.500 Nm 3 /h, pressione<br />
massima di erogazione = 260 bar. Stoccaggio:<br />
12.000 litri a 220 bar (pressione media); 8.000 litri<br />
a 260 bar (alta pressione).<br />
dati oPeratiVi della Flotta cng<br />
1994 - 2002 2003-2007 2008<br />
chilometri totali percorsi<br />
dalla flotta 15.875.000 37.198.000 17.785.000<br />
passeggeri totali trasportati<br />
dalla flotta 79.375.000 171.110.000 75.586.000<br />
consumo specifico<br />
Nm3 /km 0,83 0,77 0,76<br />
chilometraggio annuale<br />
per ogni bus (km/anno)<br />
chilometraggio specifico<br />
40.000 44.000 50.670<br />
rispetto alla versione diesel<br />
(km/m 3 rispetto a km/litro)<br />
77% 85% 95%<br />
Costi<br />
• Costo d’acquisto del bus: +20/30% rispetto a quello<br />
del bus diesel equivalente<br />
• Compressione ed erogazione gas: +5% del prezzo<br />
Fig 15 evoluzione delle fonti energetiche per i <strong>trasporti</strong><br />
Fig 16 composizione della flotta di NGV<br />
Fig 17 evoluzione della struttura di rifornimento del CNG<br />
55
EvENTI<br />
56<br />
M<br />
&M<br />
CONvEgNO aNNuaLE Ngva EuROpE maDRID<br />
del carburante<br />
• Costi di immobilizzo: 15-5% di incremento di bus<br />
di scorta<br />
• Costi di manutenzione: +15-20% rispetto al bus<br />
diesel equivalente.<br />
bilancio economico<br />
€/100 km CNG Gasolio %<br />
Costo carburante<br />
+compressione<br />
27 39 -30,8%<br />
Costo manutenzione 39 34 14,7%<br />
Ispezione periodica<br />
bombole<br />
1 17,6%<br />
Costo d’acquisto 52 41 26,8 %<br />
Totale 119 114 4,4 %<br />
Enrique Garcia Poggio<br />
I giornali dicono che nelle 50 maggiori città spagnole<br />
(cioè l’89% delle città con oltre 100.000 abitanti) spesso<br />
si superano i limiti di soglia fissati dalle norme sulle<br />
emissioni inquinanti; una situazione drammatica per<br />
l’<strong>ambiente</strong>. Il traffico è il maggior colpevole. Dobbiamo<br />
ricercare i veicoli migliori per le aree urbane. Un recente<br />
studio effettuato ha rivelato che in Spagna almeno 31<br />
milioni di persone respirano oggi un’aria che è pericolosa<br />
per la loro salute. Il contributo maggiore a queste<br />
emissioni proviene dal sistema dei <strong>trasporti</strong> stradali.<br />
Nonostante la diminuzione in atto delle emissioni specifiche<br />
del singolo veicolo, le colpe dei <strong>trasporti</strong> stradali<br />
permangono gravi per via dell’incremento costante del<br />
parco circolante nazionale. Per questa ragione, vi è oggi<br />
uno speciale interesse per lo studio di modi possibili<br />
per migliorare la qualità dell’aria. Esistono soluzioni non<br />
tecnologiche come la riduzione delle velocità medie, l’incremento<br />
della quota dei <strong>trasporti</strong> pubblici nel bilancio<br />
globale, l’incremento delle aree pedonali ecc. e ci sono<br />
soluzioni tecnologiche come lo sviluppo dei processi di<br />
combustione dei motori, l’evoluzione dei carburanti ecc.<br />
La principale proposta di Gas Natural per il miglioramento<br />
della qualità dell’aria nei centri urbani è basata sulla<br />
progressiva sostituzione dei veicoli più inquinanti con<br />
veicoli più puliti, attraverso incentivi economici.<br />
Sicurezza degli approvvigionamenti<br />
I principali produttori di gas come la Russia, il Medio<br />
Oriente e Trinidad e Tobago, hanno cominciato a sviluppare<br />
intensamente le forniture di GNL. Le fonti di<br />
approvvigionamento principali della Spagna sono le<br />
tubazioni dei metanodotti ed i terminali di rigassificazione<br />
del GNL. Dal 1967, quando iniziò la distribuzione<br />
di gas naturale in Spagna, il paese non ha mai avuto<br />
alcun problema di approvvigionamento. Il mix attuale<br />
è: 65% GNL - 35% gas naturale.<br />
Sicurezza<br />
Secondo le valutazioni fatte dal TÜV in Germania,<br />
“L’impiego del CNG sui veicoli è altrettanto sicuro<br />
dell’impiego di benzina o gasolio. Il pericolo d’incendio<br />
esiste, ma è ridotto.”<br />
Economia<br />
La Legge 11/02/05, che adotta in Spagna le direttive<br />
comunitarie riguardanti la tassazione dei prodotti energetici,<br />
impone una tassa sul gas naturale utilizzato come<br />
carburante di 0,414 €cent/kWh (1,15 €/GJ). Lo scenario<br />
fiscale è molto favorevole allo sviluppo del CNG: la<br />
tassazione sul CNG è 6 volte inferiore di quanto sia sui<br />
carburanti tradizionali. Questo si traduce in un prezzo<br />
finale per il cliente che è più basso del 28% rispetto al<br />
prezzo del gasolio, e del 50% rispetto a quello della<br />
benzina.<br />
Amministrazione<br />
Il governo spagnolo ha incluso il CNG tra i migliori e più<br />
efficienti carburanti per i <strong>trasporti</strong>, e le amministrazioni<br />
locali hanno bisogno di soluzioni per il miglioramento<br />
della qualità dell’aria delle grandi aree urbane (ad esempio<br />
il piano per il miglioramento della qualità dell’aria in<br />
Catalogna). Nella strategia E4 (risparmio economico ed<br />
efficienza), presentata il 28/2/06 al MITYC, sono state incluse<br />
alcune misure per il settore dei <strong>trasporti</strong>, indirizzate<br />
al rinnovamento delle flotte e alle stazioni di servizio:<br />
incentivi per nuove auto a CNG, fino a 2.000€; incentivi<br />
per nuovi veicoli HD a CNG, fino a 12.000€; incentivi<br />
per stazioni di servizio per flotte, fino a 30.000€; incentivi<br />
per stazioni di servizio pubbliche, fino a 60.000€.<br />
Bernt Svensen<br />
La BRG, Business Region Goteborg ha ispirato i molti<br />
visitatori stranieri in Svezia a trarre vantaggio dall’esperienza<br />
svedese per lo sviluppo del biogas per l’alimentazione<br />
dei veicoli nei loro paesi, ha detto John Boesel, AD<br />
di Calstart. Il progetto di cooperazione Biogas Väst nella<br />
Svezia occidentale ha l’obiettivo di sviluppare una nuova<br />
industria. Esso comprende lo sviluppo del mercato, cioè<br />
la produzione e distribuzione del biometano, i veicoli<br />
a CNG. Il biogas ha a disposizione una vasta gamma<br />
di biomasse come materiali di partenza. Esso ha il più<br />
elevato potenziale di tutti i biocarburanti.<br />
materie Prime di biomassa<br />
Per la Produzione del biogas<br />
città agricoltura foresta<br />
Liquami fognari<br />
Rifiuti domestici<br />
Rifiuti industriali organici<br />
discariche<br />
Deiezioni animali<br />
Stallatico<br />
vegetali<br />
Residui dall’industria<br />
del legno e dalle foreste<br />
Il biogas per veicoli offre interessanti sinergie con l’industria<br />
del gas naturale. È possibile produrre localmente<br />
biogas dai rifiuti, poi trattarlo per elevarne la qualità al<br />
livello di quella del gas naturale per i veicoli, e infine<br />
iniettarlo nella rete dei metanodotti. Questo sarebbe<br />
un sistema economico per la distribuzione del biogas.<br />
Sarebbe possibile vendere “gas verde” così come si
vende “elettricità verde” in Svezia ed altri paesi. Ed il<br />
metano - gas naturale o biogas - può essere usato per<br />
tutte le applicazioni: carburante per veicoli, produzione<br />
di <strong>energia</strong> elettrica, di calore, di freddo, material prima<br />
per l’industria petrolchimica e petrolifera e come fonte<br />
energetica per diverse industrie di processo.<br />
(Vedi fig. 18)<br />
I principali benefici che il biometano offre alla società<br />
sono: ridotte emissioni di gas serra; migliore qualità<br />
dell’aria nelle città; un sistema sostenibile di trattamento<br />
dei rifiuti; un’agricoltura più sostenibile; minore dipendenza<br />
dal petrolio; una nuova industria che crea nuovi<br />
posti di lavoro.<br />
Il sostegno governativo per la produzione del biogas<br />
include l’assenza di tasse sul biogas, e una tassazione<br />
ridotta sul CNG; parcheggio stradale gratuito in molte<br />
città; sussidi governativi per gli impianti di produzione,<br />
cioè:<br />
• Sussidi statali per distributori (prima del 2007)<br />
• Il Climate Investment Program della EPA svedese<br />
• Fondi statali per stazioni di bio carburanti (2008 -2009)<br />
• Riduzione della tassa del 40% per auto aziendali (CNG<br />
e ibridi)<br />
• Programma locale di investimento (EPA svedese 1999-<br />
2008)<br />
• Climate Investment Program (EPA svedese 2003-2012)<br />
E sussidi statali per la produzione del biogas in agricoltura.<br />
Inizierà nel 2010 con un fondo di 20 milioni di €<br />
per cinque anni.<br />
I sistemi di produzione del biogas hanno un’efficienza<br />
più elevata in confronto con gli altri biocarburanti. Dal<br />
punto di vista delle emissioni di gas serra è il carburante<br />
migliore. È uno dei carburanti più efficienti sull’intero<br />
ciclo “well to wheel”. Esiste un grande potenziale di<br />
biomassa disponibile. Il biometano potrebbe entro il<br />
2030 rimpiazzare il 25-35% dei carburanti fossili usati<br />
dai <strong>trasporti</strong> in Europa. (Vedi fig. 19)<br />
Carlos De Luis Diaz<br />
Nel 2009 la VW Passat ha compiuto 36 anni dalla prima<br />
comparsa sul mercato. In questo periodo ne sono stati<br />
prodotti 15 milioni di esemplari, con sei generazioni di<br />
modelli. Lo slogan della VW per l’<strong>ambiente</strong> è: “Riduci<br />
quello che puoi, compensa quello che non puoi ridurre”.<br />
Riduci quello che puoi<br />
• Breve termine (ora): TDI CR di ultima generazione, TSI<br />
e DSG 7 velocità. BlueMotion, Passat BlueTDI. Passat<br />
Ecofuel<br />
• Medio termine (entro tre anni): sistema start-stop,<br />
ibridi, Synfuel VW (biocombustibile)<br />
• Lungo termine (2015-20): celle a combustibile<br />
(Vedi fig. 20)<br />
Fig 18 schema per la produzione del biogas<br />
Fig 19 confronto efficienza tra produzione di biogas ed etanolo<br />
Fig 20 VW PASSAT 1.4 TSI EcoFuel<br />
57
EvENTI<br />
58<br />
M<br />
&M<br />
CONvEgNO aNNuaLE Ngva EuROpE maDRID<br />
Fig 21 gamma di veicoli a CNG di Mercedes-Benz<br />
Fig 22 andamento del mercato NGV nella regione Asia Pacifico<br />
Fig 23 la più grande stazione di servizio di CNG del mondo<br />
VW PASSAT 1.4 TSI EcoFuel, alcuni dati<br />
• Motore: 1.4 TSI 150 cv Ecofuel Twincharger Bifuel<br />
• Cambio: DSG 7 velocità.<br />
• Potenza: 150 HP<br />
• Serbatoi: 31 l benzina, 21 kg gas naturale<br />
• Consumo: 4,4 kg/100 km gas naturale - 6,8 l/100<br />
benzina<br />
• Autonomia: ~470 km a CNG - ~450 km a benzina<br />
• Emissioni CO 2 : 119 g/km a CNG - 157 g/km a benzina<br />
• Velocità massima: 210 km/h<br />
• Accelerazione 0-100: 9,8s<br />
Finora, i veicoli ecologici a basso consumo funzionanti<br />
a CNG hanno offerto prestazioni limitate. Ora la VW<br />
Passat sta cambiando il concetto di NGV, grazie al motore<br />
TSI, che eroga 150 HP. È un motore sovralimentato<br />
ad iniezione diretta, specificamente progettato per<br />
funzionare a gas naturale, e grazie a questo, consuma<br />
solo 4,4 chili di gas per 100 chilometri.<br />
Vantaggi: basse emissioni e consumi; minori costi e tasse;<br />
OEM specificamente costruito per il funzionamento<br />
a gas naturale; esattamente la stessa garanzia OEM di<br />
tutti gli altri modelli VW.<br />
Sicurezza: è conforme a tutti I requisiti delle norme di<br />
sicurezza di VW; esattamente le stesse funzionalità di<br />
tutte le altre versioni della Passat.<br />
tassazione ridotta: nuoVa tassa<br />
di immatricolazione in Vigore dal<br />
2008 in sPagna in Funzione delle<br />
emissioni di co 2<br />
14.75% per veicoli con emissioni superiori a 200<br />
g/km<br />
9.75% per veicoli con emissioni tra 160 e 199<br />
g/km<br />
4.75% per veicoli con emissioni tra 121 e 159<br />
g/km<br />
0% per veicoli con emissioni inferiori o uguali<br />
a 120 g/km<br />
comPensa quello<br />
che non Puoi ridurre<br />
Iniziativa azione<br />
BOSCO BLUEMOTION<br />
PROGRAMMA CO 2 NEUTRO<br />
SOSTEGO ISTITUZIONALE<br />
1.8 TSI<br />
2.0 TDI<br />
1.4<br />
Ecofuel<br />
VW pianifica la piantumazione di<br />
boschi per compensare le emissioni<br />
di CO2 VW offre ai suoi clienti la possibilità<br />
di acquistare alberi per compensare<br />
le emissioni dei loro veicoli<br />
VW è associata ad importanti<br />
istituzioni ufficiali<br />
Un esempio di queste iniziative è il bosco sulla sierra di<br />
Alcaraz, Albacete:<br />
• 1 albero, durante 40 anni di vita, compensa 300 kg<br />
di CO 2<br />
• VW ha piantato più di 70.000 alberi dal 2007<br />
• Essi compensano più di 21.000 tonnellate di CO 2<br />
• Quindi tutta la nostra flotta è “carbonio neutra” per<br />
20.000 km<br />
• Partendo da giugno 2009, ogni auto VW venduta in<br />
Spagna include un albero “prodotto in serie”
Carlos Nieto<br />
Il furgone Mercedes-Benz NGT - Natural Gas Technology<br />
è un’alternativa ecologica ed economica. La tecnologia<br />
energetica alternativa è applicabile a tutta la gamma<br />
di furgoni monovolume Mercedes-Benz. È disponibile<br />
presso tutta la rete dei concessionari. Riduce le emissioni<br />
inquinanti. È conforme alle norme EEV. È economico<br />
in confronto ai carburanti tradizionali. Può contare sul<br />
sostegno delle amministrazioni pubbliche attraverso<br />
incentivi finanziari. (Vedi fig. 21)<br />
Caratteristiche tecniche dello Sprinter<br />
• bifuel (benzina - GNC)<br />
• stesse prestazioni con entrambe i carburanti benzina<br />
- gas naturale<br />
• consumi (benzina/CNG): 11,7 l / 8,7 kg/100 km<br />
• volume e peso serbatoi (gas naturale)<br />
di serie: 124 l (33 kg a 200 bar) - 185 kg<br />
opzionale: 3 bombole x 28 l (24 kg) - 125 kg<br />
• autonomia - gas naturale: 330-470 km - totale: 1.150<br />
km<br />
• Emissioni inquinanti rispetto al diesel: CO 2 = -13%;<br />
NO x = -95%; PM= -99%; rumore= -50%<br />
Vantaggi economici<br />
• Prezzo del veicolo simile a quello della versione diesel<br />
equivalente<br />
Sprinter Van Medium 315 CDI 150 CV: 27.430 €<br />
Sprinter Van Medium 316 NGT 156 CV: 29.270 €<br />
• Significativo risparmio di carburante:<br />
• Prezzo alla pompa del CNG = 0,73 € /kg<br />
• Costo chilometrico inferiore del 20-25% rispetto alla<br />
versione diesel equivalente<br />
• Incentivi statali per l’acquisto del veicolo:<br />
2.000 € per veicoli LD<br />
fino a 12.000 € per veicoli HD (peso ≥3.500 kg)<br />
Chitrapongse Kwanggsukstith<br />
La regione Asia Pacifico comprende paesi del Gruppo<br />
Regionale Asiatico delle Nazioni Unite e dell’Australasia.<br />
La sua visione è di fare del gas naturale il carburante<br />
d’elezione per il sistema dei <strong>trasporti</strong>. La missione è:<br />
• Assistere i membri nelle loro attività commerciali relative<br />
ai NGV.<br />
• Ridurre le emissioni inquinanti ed i gas serra.<br />
• Ottimizzare l’uso di carburanti di origine locale.<br />
• Stabilire una piattaforma per l’armonizzazione degli<br />
standard.<br />
• Incoraggiare lo sviluppo della tecnologia NGV e della<br />
relativa infrastruttura di rifornimento.<br />
Nell’associazione Asia Pacifico ci sono attualmente 21<br />
paesi con programmi per NGV. Il mercato NGV nella regione<br />
Asia Pacifico è cresciuto rapidamente negli ultimi<br />
5 anni, ad un tasso medio del 40% all’anno.<br />
(Vedi fig. 22, fig. 23)<br />
Note<br />
Per consultare il programma completo del convegno, e<br />
tutte le memorie, visitare il sito:<br />
www.gnv2009madrid.com<br />
59
LE azIENDE INFORmaNO<br />
60<br />
gHergo induStry & engineering<br />
Si preSenta<br />
La G.I. & E. S.p.A., Ghergo Industry &<br />
Engineering, si compone di divisioni<br />
specializzate, complementari e sinergiche<br />
che condividono la stessa vision aziendale.<br />
Dinamismo, <strong>energia</strong>, velocità e innovazione<br />
rappresentano l’anima dell’azienda dove le<br />
forti radici famigliari sono state un patrimonio<br />
di conoscenza e forza per disegnare i futuri<br />
scenari di crescita.<br />
Nata nel 1974 come piccola azienda di impianti<br />
elettrici, la G.I.&E. ha acquisito nel 2002 lo<br />
stabilimento del Nuovo Pignone di Porto<br />
Recanati ed oggi l’azienda impiega circa 350<br />
dipendenti ed ha 2 sedi operative in Italia e un<br />
laboratorio di ricerca in Svezia. Lo stabilimento<br />
principale si sviluppa su un’area di 400.000 mq<br />
di cui circa 40.000 di officine e 4.000 di uffici;<br />
la struttura è stata concepita per garantire la<br />
massima funzionalità dei processi produttivi e<br />
gestionali, anche in funzione di futuri sviluppi<br />
e gli standard qualitativi eccedono le attuali<br />
norme certificative.<br />
Lo sviluppo dell’azienda nel settore Oil & Gas<br />
ha portato la G.I.& E. S.p.A. a diventare uno<br />
dei leader internazionali nella produzione di<br />
parti calde per turbine a gas, compressori<br />
alternativi CNG per trasmissione gas nelle<br />
pipelines e per autotrazione, garantendo servizi<br />
di manutenzione ed assistenza. La G.I.&E. è<br />
presente nel campo dei Compressori Gas<br />
Metano per l’autotrazione con l’offerta che<br />
spazia dalla semplice fornitura di moduli di<br />
compressione fino all’istallazione “chiavi in<br />
mano” di stazioni di servizio complete, con<br />
portate erogate comprese tra 120 e 1800sm 3 /h.<br />
La G.I.&E. ha recentemente sviluppato il modulo<br />
“GREENGAS”, costituito da un compressore<br />
verticale, alternativo e bicilindrico a doppio<br />
effetto, progettato per la compressione del<br />
metano per autotrazione. A seconda delle<br />
configurazioni, il compressore “GREENGAS”<br />
può eseguire da 1 fino a 4 stadi.<br />
La sua struttura permette una drastica riduzione<br />
delle vibrazioni rispetto ai prodotti tradizionali,<br />
a vantaggio dell’affidabilità e delle emissioni<br />
acustiche anche in condizioni gravose (>1000<br />
rpm). Questo modulo è stato concepito con<br />
lo scopo di affiancare l’efficienza energetica<br />
e la semplicità di realizzazione con bassi costi<br />
di esercizio e manutenzione. Il “GREENGAS”<br />
può essere personalizzato per quanto riguarda<br />
il motore e relativa trasmissione. Può essere<br />
inoltre azionato da motore a gas attraverso<br />
l’utilizzo di trasmissione idraulica, con la<br />
possibilità di localizzare il motore in zona sicura.<br />
Questa soluzione permette al GREENGAS di<br />
lavorare nella configurazione “stand alone”,<br />
utile in zone dove la presenza di <strong>energia</strong><br />
elettrica è scarsa o non è assicurata.<br />
Gli elevati standard qualitativi delle realizzazioni<br />
impiantistiche e la forte carica innovativa del<br />
compressore “GREENGAS” pongono la G.I.&E.<br />
ai massimi vertici nel mercato in quanto è<br />
possibile avere:<br />
• lubrificazione separata con funzione di<br />
preriscaldo e prelubrificazione per una<br />
maggiore efficienza ed affidabilità della<br />
macchina;<br />
• cilindri incamiciati per una facile ed economica<br />
manutenzione;<br />
• raffreddamento cilindri e gas a liquido per una<br />
maggiore affidabilità e flessibilità impiantistica;<br />
• trasmissione diretta con giunto elastico per<br />
una maggiore efficienza e minori consumi di<br />
<strong>energia</strong>;<br />
• cilindri a doppio effetto per grandi portate<br />
abbinate a minimi ingombri.<br />
G.I.&E. è inoltre presente sul mercato<br />
internazionale con installazioni a New Delhi in<br />
India.
L’avventura di Lovato Gas inizia nel 1958 quando<br />
Ottorino Lovato diede il via ad un progetto<br />
imprenditoriale che ha portato l’azienda vicentina<br />
a conquistare importanti traguardi diventando<br />
leader nel campo dei sistemi di conversione a gas,<br />
metano e GPL per autoveicoli.<br />
L’incessante dinamismo, che da sempre<br />
contraddistingue l’azienda, le ha permesso di<br />
vincere le numerose e sempre nuove sfide in<br />
termini di esigenze ambientali e di evoluzione<br />
dei motori. In oltre mezzo secolo di attività,<br />
Lovato Gas ha infatti confermato la qualità,<br />
l’avanguardia e l’eccellenza della sua gamma di<br />
sistemi e componenti, costruiti sempre nel pieno<br />
rispetto delle più attuali normative sulle emissioni<br />
inquinanti.<br />
Tanto affidabili per il consumatore finale quanto<br />
semplici nell’installazione per i professionisti<br />
del settore, questi prodotti hanno ottenuto e<br />
continuano ad ottenere un successo mondiale. Il<br />
reparto Ricerca e Sviluppo interno a Lovato Gas<br />
è certamente uno dei motivi di questo successo:<br />
esso vanta infatti un laboratorio certificato Dekra<br />
in grado di testare e calibrare gli impianti di<br />
trasformazione su tutti gli autoveicoli presenti nel<br />
mercato. Oggi, gli oltre 5 milioni di autovetture<br />
al mondo equipaggiate Lovato Gas sono prova<br />
concreta e certa del valore dei suoi sistemi,<br />
risultato delle elevate competenze tecnologiche<br />
e della profonda sensibilità ambientale che<br />
contraddistinguono da sempre Lovato Gas e il suo<br />
personale.<br />
Ma non sono solo i numeri a dimostrare il valore<br />
della storia e dei prodotti di questa azienda:<br />
certificata ISO 9001 dal 1999, oggi Lovato Gas<br />
fornisce anche sistemi direttamente ai produttori<br />
dal 1958, l’innovazione<br />
viaggia con lovato gaS<br />
( O E M ) ; i n o l t re è<br />
c e r t i f i c a t a I S O / T S<br />
1 6 9 4 9 : 2 0 0 2 p e r<br />
soddisfare le attuali<br />
esigenze delle case<br />
automobilistiche. E’ una qualità che non si<br />
accontenta di esprimersi nel prodotto: è nella<br />
formazione del personale, sia interno all’azienda<br />
che presso i clienti; è nell’assistenza post-vendita;<br />
è in ogni risposta tecnica e commerciale che<br />
Lovato Gas fornisce a chi ha scelto di viaggiare<br />
con i suoi sistemi. Nel 2008 la storia di questa<br />
azienda vicentina si incontra con la storia di<br />
un’altra grande realtà: Lovato Gas entra a far<br />
parte del gruppo Landirenzo, ridisegnando così<br />
i confini di un gruppo leader di riferimento per<br />
il settore. È la sinergia di due grandi nomi, uniti<br />
da precisi valori: gli standard elevati di servizio<br />
al cliente, l'attenzione costante per la ricerca<br />
e sviluppo, le strutture, i processi industriali, i<br />
prodotti tecnologici innovativi. Due grandi nomi<br />
con una missione comune: fare di ogni viaggio, un<br />
viaggio di vera innovazione, assoluta affidabilità e<br />
dimostrata qualità.<br />
Sistema Easy Fast metano ad iniezione<br />
sequenziale: l’avanguardia Lovato per<br />
viaggiare verde.<br />
Il LOVATO EASY FAST METANO rappresenta la<br />
più recente evoluzione tecnologica dei sistemi<br />
di conversione per CNG (Compressed Natural<br />
Gas). In questo sistema ad iniezione sequenziale<br />
multipoint “fasata”, il gas viene iniettato nel<br />
singolo cilindro da un iniettore sincronizzato<br />
con la fase del cilindro stesso in modo del tutto<br />
analogo a quanto avviene nel funzionamento a<br />
LE azIENDE INFORmaNO<br />
61
LE azIENDE INFORmaNO<br />
62<br />
M<br />
&M<br />
LE azIENDE INFORmaNO<br />
Schema di<br />
installazione<br />
1 Valvola di carica<br />
2 Riduttore con<br />
elettrovalvola CUT-<br />
OFF<br />
3 Manometro con<br />
sensore di livello<br />
4 Filtro con sensoristica<br />
5 Gruppo<br />
elettroiniettori<br />
6 Ugelli<br />
Schema elettrico<br />
2 Riduttore con<br />
elettrovalvola CUT-<br />
OFF<br />
3 Manometro con<br />
sensore di livello<br />
4 Filtro con sensoristica<br />
5 Gruppo<br />
elettroiniettori<br />
6 Centralina EASY<br />
FAST<br />
7 Cablaggio NERO<br />
8 Cablaggio GRIGIO<br />
9 Commutatore<br />
10 Cablaggio<br />
staccainiettori<br />
11 Connettore<br />
autodiagnosi<br />
12 Fusibile 15 A<br />
benzina. Concepito per motori da 3 a 8 cilindri,<br />
inclusi turbo e Valvetronic, il sistema EASY FAST<br />
è omologato secondo le più recenti norme EURO<br />
Nuovo riduttore RMJ3<br />
4. Tutti i componenti del sistema sono stati studiati<br />
e testati dal centro Ricerca e Sviluppo Lovato per<br />
garantire prestazioni ed affidabilità ai massimi livelli.<br />
Filtro brevettato FSU con sensori integrati
LE azIENDE INFORmaNO<br />
63
LE azIENDE INFORmaNO<br />
64<br />
M<br />
&M<br />
La comitiva all’Hard Rock<br />
Cafè di Goteborg (da sinistra<br />
ing. Roberto Rossi, Felini<br />
Giammarco, Virgilio Denni,<br />
Celli Davide, Capo Officina<br />
Sandro Possenti)<br />
LE azIENDE INFORmaNO<br />
Museo Volvo di Goteborg:<br />
motore e telaio in legno di una<br />
dei primi veicoli costruiti da<br />
Volvo alla fine degli anni ‘20<br />
n aNTEpRIma mONDIaLE DEL CITaRO<br />
FuELCELL- hYBRID DI mERCEDES-BENz<br />
• Silenzioso, sostenibile e ad emissioni zero<br />
• Progettato in modo innovativo con elementi<br />
collaudati<br />
• Minori consumi, maggiore durata<br />
• Combinazione innovativa tra gli elementi degli<br />
autobus ibridi e le celle a combustibile<br />
• Batterie agli ioni di litio che fungono da accumulatori<br />
di corrente<br />
• Due stack di celle a combustibile ad elevato<br />
rendimento<br />
• Massa ridotta di una tonnellata<br />
Emissioni zero, massima silenziosità di funzionamento<br />
e rispetto per le risorse: con il nuovo<br />
Citaro FuelCELL-Hybrid, Mercedez-Benz spalanca<br />
le porte al futuro dei sistemi di propulsione degli<br />
autobus urbani.<br />
È stato presentato in anteprima mondiale a Vienna<br />
nell’estate scorsa in occasione del congresso mondiale<br />
dell’UITP, l’Associazione Internazionale del<br />
Trasporto Pubblico. Con Citaro FuelCELL-Hybrid il<br />
futuro è già qui: in breve tempo il prototipo lascerà<br />
spazio ad una serie limitata. L’anno prossimo<br />
ad Amburgo avrà inizio una maxi sperimentazione<br />
con dieci Citaro FuelCELLHybrid realizzati appositamente<br />
per la clientela. L’obiettivo è quello di<br />
avviare altre sperimentazioni con i clienti a livello<br />
europeo.<br />
n Cav 2009: COmpETIzIONE aLBERTI E avI -<br />
vOLvO TRuCKS<br />
Un viaggio a Goteborg (Svezia) è stato il premio<br />
messo in palio dalla Volvo Trucks per i 3 allievi<br />
dell’Istituto professionale Leon Battista Alberti di<br />
Rimini vincitori del concorso CAV 2009: competizione<br />
Alberti e Avi - Volvo Trucks.<br />
Volvo Trucks, grazie al concessionario di zona<br />
AVI, collabora già da circa 10 anni con l’Istituto<br />
riminese, dove è allestito, caso unico in Italia,<br />
nell’ambito della scuola pubblica, una zona attrezzata<br />
per l’ingresso, lo studio, il montaggio<br />
e lo smontaggio dei veicoli industriali, allestita<br />
gratuitamente da Volvo per la scuola.<br />
La finalità di tale collaborazione, mira a formare<br />
giovani meccanici<br />
preparati per il super<br />
tecnologico mondo<br />
dell’assistenza post<br />
vendita dei bisonti della<br />
strada.<br />
La gara, voluta dal<br />
Direttore Sviluppo<br />
Rete Volvo Trucks Dott.<br />
Giampaolo Dal Lago<br />
oltre a Vasco Moretti responsabile post vendita<br />
dell’AVI si è svolta al termine di un corso monografico<br />
di 60 ore sul veicolo industriale svolto<br />
in collaborazione tra l’Alberti e l’AVI, Adriatica<br />
Veicoli Industriali, concessionaria Volvo Trucks per<br />
Romagna e Marche.<br />
Ad accompagnare i vincitori, risultati nell’ordine,<br />
Felini Giammarco classe IV, Celli Davide classe V<br />
C, Virgilio Denni classe V C, il Professor Roberto<br />
Rossi, il Capo Officina dell’AVI Alessandro Possenti<br />
e la dottoressa Laura Pagani della sede Centrale<br />
della Volvo Italia di Zingonia, che si è gentilmente<br />
prestata come guida turistica ed interprete.<br />
Estasiati dalle caratteristiche e dai contenuti del<br />
“premio” gli allievi dell’Alberti hanno usufruito<br />
di un’occasione unica, che dovrebbe essere<br />
d’esempio, specialmente in questo periodo di<br />
crisi economica, per tutte le aziende virtuose che<br />
attingono i giovani formati nel sistema scolastico<br />
pubblico italiano.<br />
n IRISBuS IvECO aLLa SETTImaNa EuROpEa<br />
DELLa mOBILITà DI paRma<br />
Nello scorso settembre, durante la conferenza<br />
stampa che ha aperto l’ultima giornata della<br />
“European Mobility Week “, sono stati presentati<br />
alla cittadinanza di Parma alcuni Citelis CNG 12<br />
metri, veicoli della gamma urbana Irisbus Iveco.<br />
La “Settimana Europea della Mobilità” che si è<br />
svolta in oltre 2000 città europee è uno tra gli<br />
eventi più importanti dedicati alla mobilità sostenibile.<br />
I sei nuovi Citelis presentati da Tiziano Mauro,<br />
presidente TEP, l’azienda che gestisce il trasporto<br />
pubblico della città e della provincia emiliana,<br />
sono stati consegnati da Irisbus Iveco all’azienda<br />
parmense aggiungendosi così alla consistente<br />
flotta di veicoli ecologici a metano della TEP: 91<br />
mezzi di cui 71 Irisbus Iveco.<br />
I Citelis 12 m CNG, alimentati a metano, hanno<br />
3 porte, impianto ad aria climatizzata per passeggeri<br />
e autista, pavimento totalmente ribassato<br />
per facilitare l’accesso a bordo, pedana disabile e<br />
postazione disabile ed una capacità massima di<br />
trasporto di 87 passeggeri con 24 posti a sedere.<br />
Sono equipaggiati con cambio automatico VOITH<br />
e motore Iveco Cursor 8 CNG, 220 KW (270 CV),<br />
con emissioni inquinanti inferiori ai valori EEV.<br />
Questi propulsori non solo riducono drasticamente<br />
le emissioni, ma rendono i veicoli altamente<br />
produttivi, consentendo anche un risparmio sui<br />
consumi.<br />
n LOvaTO gaS E FaC: L'ECCELLENza è uNa<br />
gaRaNzIa<br />
Lovato Gas dedica da sempre grande attenzione
alla qualità del servizio offerto al cliente, servizio<br />
che da oggi si avvale di una nuova carta vincente:<br />
la Garanzia Convenzionale. Lovato Gas ha infatti<br />
sottoscritto un accordo con la ditta FAC Italia<br />
Group per la fornitura di un innovativo concetto<br />
di assistenza post-vendita per gli impianti a Gas.<br />
Grazie a questo nuovo tipo di garanzia l'azienda<br />
assicura ai propri clienti la riparazione dell'auto<br />
in caso di guasti di parti meccaniche, elettriche<br />
ed elettroniche relazionabili all'impianto a gas e<br />
un tempestivo soccorso stradale. In particolare,<br />
i componenti coperti dall'assicurazione sono: la<br />
testata e relative guarnizioni, sedi valvole, valvole,<br />
aste, punterie idrauliche, guidavalvole, collettore<br />
di aspirazione, sistema a farfalla di arresto motore;<br />
il misuratore del volume dell'aria o debimetro,<br />
gli iniettori, la valvola EGR pneumatica e relativa<br />
elettrovalvola di gestione, la valvola EGR elettrica,<br />
lo scambiatore di calore raffreddamento EGR, la<br />
sonda lambda e il catalizzatore; le centraline di<br />
accensione e alimentazione.<br />
Come si può notare quelle elencate sono tutte<br />
parti del motore sensibili al gas: parti che,<br />
proprio per questo motivo, non possono essere<br />
considerate "in garanzia" dalla casa costruttrice<br />
dell'autoveicolo.<br />
Lovato Gas pone rimedio a questa carenza, proponendo<br />
un servizio molto conveniente soprattutto<br />
per le concessionarie che installano l'impianto<br />
a gas in nuovi veicoli poiché offre garanzie anche<br />
per i componenti non coperti dalle case costruttrici.<br />
A rendere ancora più vantaggiosi gli impianti<br />
Lovato Gas è la facilità della procedura di attivazione<br />
della garanzia: è sufficiente compilare<br />
il modulo apposito e inviarlo via fax al numero<br />
indicato.<br />
Ancora una volta la qualità di Lovato Gas non si<br />
accontenta di esprimersi nel prodotto: è anche<br />
nell'assistenza post-vendita offerta a chi ha scelto<br />
di viaggiare con i suoi sistemi.<br />
n NuOvI auTOBuS a mETaNO pER L’amTaB<br />
DI BaRI<br />
Presentati quest’estate due nuovi autobus Irisbus<br />
Iveco per le linee urbane dell'AMTAB, l'azienda<br />
che gestisce il servizio di trasporto pubblico della<br />
città di Bari.<br />
Ad illustrare le caratteristiche dei nuovi mezzi al<br />
sindaco di Bari, all’assessore regionale ai <strong>trasporti</strong>,<br />
ed ai vertici dell’AMTAB, è stato il direttore generale<br />
di Irisbus Italia, durante il giro inaugurale<br />
sui veicoli.<br />
I veicoli, due minibus “Urby” personalizzati con<br />
i colori aziendali AMTAB, bianco e rosso, sono<br />
realizzati su telaio Iveco 65 CNG con pianale ribassato<br />
nella parte posteriore e carrozzati Cacciamali;<br />
lunghi 6,8 metri, alimentati a metano con motore<br />
Iveco F1C CNG EEV, sono dotati di una macchina<br />
obliteratrice-emettitrice e dei più innovativi sistemi<br />
multimediali di videosorveglianza e telecontrollo,<br />
con collegamento diretto alla centrale operativa<br />
per la ricezione e diffusione di informazioni<br />
in tempo reale.<br />
Hanno 9 posti a sedere e 24 in piedi, oltre a 2<br />
strapuntini ed una postazione disabile su sedia a<br />
rotelle, con accesso da pedana elettrica.<br />
Entro l’autunno al parco mezzi dell’Amtab si aggiungono<br />
ulteriori nove Europolis CNG da 9,4<br />
m, completando il sostanziale rinnovo del parco<br />
veicoli la cui anzianità media, ora di 7 anni, si è<br />
allineata alle medie europee.<br />
n NOvITà IN CaSa BRC<br />
BRC Gas Equipment, società italiana leader nella<br />
produzione e commercializzazione di componenti<br />
e impianti a gas metano e GPL per autotrazione,<br />
ha recentemente consolidato la propria presenza<br />
nel campo dei compressori metano acquisendo lo<br />
scorso maggio la società canadese Fuel Maker,<br />
produttrice di una gamma completa di compressori<br />
domestici di metano di varie dimensioni e<br />
portate, che permettono il rifornimento delle au-<br />
LE azIENDE INFORmaNO<br />
65
LE azIENDE INFORmaNO<br />
66<br />
M<br />
&M<br />
LE azIENDE INFORmaNO<br />
tovetture direttamente presso le abitazioni private.<br />
Gli asset e la tecnologia dell'azienda Canadese<br />
sono stati trasferiti presso la sede italiana BRC in<br />
uno stabilimento dedicato costruito appositamente<br />
per questa attività.<br />
Sotto il nuovo marchio BRC FuelMaker, la linea di<br />
prodotti continua ad essere rappresentata da Phill<br />
e FMQ 2.5. Phill è il primo apparecchio progettato<br />
e prodotto in serie per rifornire direttamente dalla<br />
rete cittadina tutte le automobili alimentate a<br />
metano. Phill porta il marchio CE ed e certificato<br />
IMQ secondo la direttiva Macchine 98/37/CE.<br />
FMQ 2.5, commercializzato ormai da più di 15 anni<br />
in tutto il mondo, risponde invece soprattutto<br />
all'esigenza di rifornire più mezzi contemporaneamente,<br />
come nel caso di piccole e medie flotte<br />
di automezzi privati e pubblici.<br />
n hONDa INSIghT CONSEgNaTa a COmuNE<br />
E pROvINCIa DI pERugIa<br />
Continua a riscuotere successo in Italia la prima<br />
ibrida per tutti, Honda Insight.<br />
Lo scorso settembre a Perugia, Honda Automobili<br />
Italia ha consegnato in comodato d’uso gratuito<br />
due vetture Insight a Comune e Provincia.<br />
Insight è equipaggiata con il sistema ibrido IMA di<br />
Honda, acronimo di Integrated Motor Assist (assistenza<br />
al motore integrata), che abbina al motore<br />
a benzina un motore elettrico in grado di migliorarne<br />
le prestazioni. Il motore elettrico fornisce<br />
l'alimentazione necessaria quando sono richieste<br />
prestazioni maggiori e funge da generatore durante<br />
la decelerazione e la frenata, consentendo<br />
inoltre il funzionamento esclusivamente elettrico<br />
ai bassi e medi regimi. Infatti la tecnologia VCM<br />
(Variable Cylinder Management) viene impiegata<br />
anche per bloccare il cinematismo delle valvole<br />
in tutti e quattro i cilindri ad esempio quando si<br />
procede a una bassa velocità costante.<br />
In questa modalità Insight passa automaticamente<br />
alla modalità “solo elettrico” riducendo<br />
le perdite di pompaggio di tutti i cilindri, fino ad<br />
un’autonomia di quasi 2 km.<br />
Il sistema ibrido parallelo come l’IMA ha il grande<br />
vantaggio di essere più piccolo e più leggero degli<br />
altri sistemi sviluppati nel settore automobilistico,<br />
risulta meno costoso nel processo produttivo, il<br />
che si traduce in un enorme vantaggio per gli<br />
utenti. Non solo per il prezzo di acquisto ma anche<br />
nell’economia di esercizio quotidiana.<br />
n L’auTO Da CORSa aD ENERgIa SOLaRE<br />
LaNCIa La SFIDa ED aTTRavERSa L’auSTRaLIa<br />
In ottobre SolarWorld No.1 ha percorso tremila<br />
chilometri alla velocità di 120km/h spinta unicamente<br />
dall’<strong>energia</strong> del Sole per attraversare da<br />
parte a parte il continente australiano.<br />
Nessun consumo di carburante fossile, nessun<br />
rumore, soltanto velocità pura e l’<strong>energia</strong> del<br />
sole hanno spinto SolarWorld No.1 nell’attraversamento<br />
del Continente Australiano da Darwin<br />
ad Adelaide: tremila chilometri in sette giorni.<br />
Nell’affrontare questa entusiasmante impresa<br />
SolarWorld No.1 si è trovata a competere con gli<br />
altri veicoli presenti alla Global Green Challenge,<br />
un vero e proprio campionato del mondo non<br />
ufficiale dell’automobilismo ad <strong>energia</strong> solare che<br />
raggiunge quest’anno il traguardo della decima<br />
edizione.<br />
SolarWorld No.1 è un prototipo di automobile<br />
lungo cinque metri. La sua superficie è ricoperta<br />
per sei metri quadrati da celle solari capaci di generare<br />
<strong>energia</strong> sufficiente a spingere la macchina<br />
alla velocità massima di 120km/h e a un’andatura<br />
di crociera di 85km/h per tutto il giorno.<br />
Ricevendo rifornimento diretto dal Sole senza<br />
ricorrere ad alcuna <strong>energia</strong> fossile, SolarWorld<br />
No.1 apre la strada ad un futuro in cui la mobilità<br />
sia davvero amica dell’<strong>ambiente</strong>: “Il nostro<br />
Solar Racer è il simbolo delle diverse possibilità di<br />
utilizzo dell’<strong>energia</strong> solare” - ha spiegato Frank H.<br />
Asbeck, Presidente di SolarWorld AG, l’Azienda<br />
che ha supportato l’Università di Bochum nella<br />
realizzazione del progetto - “Sono convinto che<br />
il futuro della mobilità sia rappresentato da veicoli<br />
elettrici che possano essere ricaricati a casa<br />
propria senza emissione di anidride carbonica<br />
attraverso l’<strong>energia</strong> del sole”.<br />
n SChmaCK BIOgaS INSIgNITa DELL’EuBIa<br />
INDuSTRY awaRD 2009<br />
Schmack Biogas è stata insignita del prestigioso<br />
premio internazionale EUBIA Industry Award 2009<br />
in occasione della 17° edizione dell’European<br />
Biomass Conference & Exhibition. La motivazione:<br />
“per il suo straordinario contributo allo sviluppo<br />
del settore dell’<strong>energia</strong> da biomasse”.<br />
“Quest’anno”, spiega una nota dell’EUBIA, “è<br />
stata scelta Schmack Biogas per la sua attività di<br />
pioniere nello sviluppo del biogas in Germania e
LE azIENDE INFORmaNO<br />
68<br />
M<br />
&M<br />
LE azIENDE INFORmaNO<br />
in Europa ed ancor più per il suo impegno per la<br />
produzione di biogas moderna e su scala industriale”.<br />
Particolare rilievo infatti è stato dato agli<br />
impianti di biometano, tre in funzione e quattro<br />
in costruzione, il primo dei quali, realizzato<br />
a Pliening, Baviera, è stato il primo in assoluto<br />
in Germania.<br />
Anche in Italia Schmack Biogas si sta dimostrando<br />
molto attiva: ai due impianti già in funzione, si<br />
sono aggiunti negli ultimi mesi altri sette impianti<br />
che hanno visto terminare i cantieri e sono ora<br />
in fase di avviamento, ed ulteriori tre sono ora<br />
in costruzione. Dodici impianti, dunque, per una<br />
potenza installata prossima agli 11,7 MW di potenza.<br />
Nel mese di luglio sono cominciati in Gran<br />
Bretagna i lavori per la realizzazione di un impianto<br />
biogas, dalla potenza di 2 MW. L’impianto sarà<br />
alimentato con insilato di mais e insilato di piante<br />
intere, ed è stato commissionato dalla Severn<br />
Trent Water, azienda di pubblica utilità, ed una<br />
delle dieci società fornitrici di acqua privatizzate<br />
in Inghilterra.<br />
Alla fine di settembre sono invece iniziati i lavori<br />
in Francia. Qui Schmack sta costruendo, per conto<br />
di Géotexia Mené S.A., un impianto da 1,6 MW<br />
elettrici, alimentato perlopiù con scarti di provenienza<br />
agricola.<br />
Francia e Gran Bretagna, dunque, si aggiungono<br />
a Germania, Italia, Austria, Paesi Bassi,<br />
Lussemburgo, Polonia, Giappone e Stati Uniti,<br />
portando a dieci i paesi dove sono attivi impianti<br />
Schmack.<br />
Per informazioni:<br />
Schmack Biogas Srl<br />
Via Galilei 2/E - 39100 Bolzano<br />
Tel: 0471/1955000<br />
e-mail: marketing@schmack-biogas.it