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Le Le Gros Gros Ventre Ventre<br />

su disegni di Gérard Delacroix<br />

Gabare du Roi del 1766<br />

Modello costruito <strong>in</strong> sc<strong>al</strong>a 1:48<br />

da Giorgio Flenghi


concepito e re<strong>al</strong>izzato da<br />

Giorgio Flenghi <br />

<br />

Gros Ventre Pag.2


Dedicato a mia moglie e la<br />

mia famiglia, che mi hanno sempre<br />

sostenuto con molta pazienza e benevolenza<br />

<strong>nel</strong>le mie passioni.....<br />

un r<strong>in</strong>graziamento particolare agli<br />

amici modellisti, Riccardo Mattera e<br />

“Mozzo “ Franco Fissore, per <strong>il</strong> sostegno<br />

datomi durante la costruzione<br />

del modello.<br />

Inf<strong>in</strong>e un pensiero <strong>al</strong>la mia nipot<strong>in</strong>a<br />

Giorgia, luce dei miei occhi.<br />

Giorgio Flenghi<br />

Gros Ventre Pag.3


Gros Ventre Pag.4


Prefazione ...<br />

Mi chiamo Giorgio Flenghi sono cresciuto ad Angu<strong>il</strong>lara<br />

Sabazia un bel paes<strong>in</strong>o sopra un promontorio del lago di<br />

Bracciano <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Roma. La mia passione per <strong>il</strong><br />

modellismo è <strong>in</strong>iziata <strong>al</strong>l’età di quattordici anni, un <strong>in</strong>contro<br />

casu<strong>al</strong>e ad una mostra organizzata <strong>nel</strong> mio paese con un v<strong>al</strong>ente<br />

modellista. Come è <strong>nel</strong> mio carattere mi sono tuffato <strong>in</strong> questa<br />

avventura con una passione e una foga straripante (anche oggi<br />

a distanza di quarant’anni è ancora così...).<br />

<br />

Foto 1: Prua del Vasa<br />

Il mio primo modello è stato <strong>il</strong> vascello <strong>in</strong>glese “Victory”,<br />

avevo solo i piani costruttivi della Mantua Model e qu<strong>al</strong>che<br />

attrezzo, che dire una mezza catastrofe.... per via della difficoltà<br />

del modello e della mia <strong>in</strong>esperienza, però un risultato lo avevo<br />

ottenuto nonostante la mia <strong>in</strong>esperienza lo scafo che avevo<br />

costruito era quasi perfetto non presentava nessun difetto sul<br />

fasciame, gobbe od <strong>al</strong>tro, era un buon <strong>in</strong>izio non bisognava<br />

scoraggiarsi. Nel frattempo avevo <strong>in</strong>iziato a lavorare presso un<br />

cantiere che costruiva barche a vela <strong>in</strong> legno, così dopo qu<strong>al</strong>che<br />

Foto 2: Poppa della Victory<br />

anno, e un buon bagaglio di esperienze <strong>al</strong>le sp<strong>al</strong>le, ho comprato<br />

la mia prima scatola di montaggio, “Le Mirage” della Corel, poi con qu<strong>al</strong>che<br />

pausa anche molto lunga... sono venute <strong>il</strong> “Wasa” foto 1, di nuovo la “Victory”<br />

foto 2, (avevo un conto <strong>in</strong> sospeso...) e <strong>il</strong> “Golden H<strong>in</strong>d” foto 3, l’unico modello<br />

che ho costruito a costole e fasciame <strong>al</strong>la maniera dell’ammiragliato, poi tanto<br />

per non perdere la mano la “Couronne” foto 4, ancora da term<strong>in</strong>are, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e ho<br />

<strong>in</strong>iziato un progetto ambizioso che spero<br />

di saper portare a term<strong>in</strong>e <strong>in</strong> maniera più<br />

che dignitosa, anche grazie <strong>al</strong> supporto<br />

del gruppo Magellano di M<strong>il</strong>ano, “Le<br />

Foto 3: Golden H<strong>in</strong>d<br />

Gros Ventre” gabare du roi del 1766.<br />

Foto 4: La Couronne<br />

Gros Ventre Pag.5


Un pò di Storia....<br />

La gabare nave d trasporto di cui la mar<strong>in</strong>a m<strong>il</strong>itare deve disporre necessariamente per l’approv-<br />

vigionamento degli arsen<strong>al</strong>i, delle squadre e delle colonie. Le prime gabares sono apparse negli anni<br />

1715 per trasportare parti di <strong>al</strong>beratura e di ossatura. All’orig<strong>in</strong>e modeste costruzioni della portata da 40<br />

a 130 bar<strong>il</strong>i, la loro capacità aumenterà f<strong>in</strong>o a 480 bar<strong>il</strong>i nei primi anni del XIXe secolo. Queste gabares<br />

avranno gli impieghi più vari e le loro pianificazioni saranno funzione della loro ut<strong>il</strong>izzazione.<br />

Una gabare partecipò <strong>in</strong> modo quasi fortuito <strong>al</strong>la spedizione di Kerguelen <strong>nel</strong> 1772, portando <strong>il</strong><br />

nome significativo di “Gros Ventre”, abbandonata da Kerguelen e navigando isolatamente, sotto <strong>il</strong> comando<br />

di M. di St Allouarn, scoprì la costa occident<strong>al</strong>e dell’Austr<strong>al</strong>ia <strong>nel</strong> marzo 1772. Viene effettuata<br />

una presa di possesso simbolica <strong>in</strong> nome del Re di Francia, di cui le prove manoscritte, collocate <strong>in</strong> bottiglie<br />

di vetro, seppellite sul<br />

posto. Nel 1998 queste bottiglie vengono ritrovate provocando un grande <strong>in</strong>teresse per la “Gros Ventre”<br />

ed <strong>il</strong> suo comandante di St Allouarn.<br />

Grazie <strong>al</strong>l’eccellente ed importante lavoro di Gérard Delacroix la collezione archeologia nav<strong>al</strong>e francese<br />

si arricchisce dunque di una orig<strong>in</strong><strong>al</strong>e monografia che riguarda questo tipo di imbarcazioni.<br />

La sc<strong>al</strong>a di questo modello è 1:48 abbastanza impegnativa esiste anche una versione 1:36<br />

Nota importante per tutti i lettori<br />

Prima di <strong>in</strong>iziare a leggere questo diario, vorrei fosse chiaro a tutti che con passione, volontà e tanto<br />

amore per <strong>il</strong> propio lavoro si possono raggiungere risultati <strong>in</strong>aspettati anche da parte di chi non ha mai<br />

avuto a che fare con questa complesse costruzioni. Questo è <strong>il</strong> mio primo lavoro <strong>in</strong> ammiragliato, posso<br />

garantirvi che non avevo mai affrontato sim<strong>il</strong>i problematiche, ma con l’aiuto degli amici modellisti di<br />

Magellano, sono riuscito a fare un lavoro credo sufficiente, con tutti i limiti che ognuno di noi si porta<br />

dietro, la cosa importante è la volontà di apprendere perchè senza la conoscienza non si può <strong>in</strong>traprendere<br />

un sim<strong>il</strong>e progetto.<br />

Ultima cosa, credo di essere l’esempio che tutti si possono avvic<strong>in</strong>are a quest’arte con rispetto, ma senza<br />

paura. non bisogna essere dei mostri sacri per fare dei lavori accettab<strong>il</strong>i, provare per credere.<br />

Giorgio<br />

<br />

Gros Ventre Pag.6


PREFAZIONE<br />

L’OSSATURA - PARTE PRIMA<br />

Costruzione del Cantiere<br />

Costruzione della Chiglia<br />

Gli sc<strong>al</strong>mi di Cubia<br />

L’Arcaccia prima parte<br />

I Qu<strong>in</strong>ti<br />

Indice<br />

L’OSSATURA - PARTE SECONDA<br />

Posizionamento Qu<strong>in</strong>ti<br />

L’Arcaccia parte seconda<br />

Dormienti e Serrettame<br />

<br />

Gros Ventre Pag.7


Il Cantiere<br />

P<br />

er prima cosa, dopo un’attenta an<strong>al</strong>isi dei<br />

disegni ho <strong>in</strong>iziato la costruzione dello sc<strong>al</strong>etto<br />

che ospiterà la chiglia e le costole della nave,<br />

ho preso una tavola di multistrato da cm 2,5 di misura<br />

adatta, r<strong>in</strong>forzata da 2 longheroni <strong>in</strong> massello<br />

di cm 7x4,5 ho riportato tutte le l<strong>in</strong>ee delle costole<br />

d<strong>al</strong> disegno <strong>al</strong> piano, poi su una tavola di multistrato<br />

di spessore più piccolo ho <strong>in</strong>collato <strong>il</strong> disegno<br />

della vista d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>to dello scafo, ho sovrapposto le<br />

due tavole, ho praticato otto fori per poter <strong>in</strong>serire<br />

otto perni di barra f<strong>il</strong>ettata per poter distanziare<br />

Foto7: Particolare dello Sc<strong>al</strong>etto<br />

<br />

Foto 6: Sc<strong>al</strong>etto Ultimato<br />

le due tavole ad una distanza adatta<br />

(<strong>il</strong> punto più largo dello scafo), ho<br />

praticato <strong>il</strong> foro seguendo la l<strong>in</strong>ea<br />

esterna dello scafo, ho assemblato<br />

<strong>il</strong> tutto, <strong>il</strong> risultato <strong>nel</strong>le foto 6 e<br />

7. Come noterete mancano ancora<br />

i supporti per i dritti di poppa e di<br />

prua.<br />

Gros Ventre Pag.8


La Chiglia:<br />

Foto 8: Tavolette di pero<br />

tavolette necessarie per la costruzione della chiglia<br />

e dei qu<strong>in</strong>ti. A questo punto ho <strong>in</strong>collato i disegni<br />

dei pezzi sopra la tavoletta di pero, e li ho segati<br />

con una piccola sega a nastro con la lama da 6 mm,<br />

ho scelto questo attrezzo perché permette di seguire<br />

la l<strong>in</strong>ee dei tagli con precisione, così da evitare di<br />

asportare troppo materi<strong>al</strong>e con <strong>il</strong> nastro abrasivo.<br />

Foto 10: Particolare dell’<strong>in</strong>castro a p<strong>al</strong>ella<br />

F<strong>in</strong>ito lo sc<strong>al</strong>etto ho <strong>in</strong>iziato la costruzione<br />

della chiglia, ho preso una tavola di Pero<br />

molto stagionata acquistata presso un restauratore di<br />

mob<strong>il</strong>i, grande cm 230x30x6,5 da cui ho ricavato tutte le<br />

<br />

Foto 9: Pezzi della prua <strong>in</strong> fase di assemblaggio<br />

Come noterete questo diario è accompagnato da molte foto<br />

che ritengo molto più esaustive di m<strong>il</strong>le parole. Nella foto 9 si<br />

vedono i primi pezzi della chiglia pronti per essere <strong>in</strong>collati,<br />

<strong>nel</strong>le <strong>al</strong>tre foto i particolari <strong>in</strong>collati<br />

Gros Ventre Pag.9


Foto 11e 12: Dritto di poppa assemblato<br />

Foto 13 e 14: Drittp di prua assemblato<br />

<br />

Gros Ventre Pag.10


Nella foto 15 si not<strong>in</strong>o gli scassi per<br />

l’<strong>al</strong>loggiamento dei qu<strong>in</strong>ti, per questa<br />

lavorazione ho usato la sega circolare<br />

con l’aiuto del carrello, <strong>al</strong>cuni scassi<br />

li ho dovuti fare a mano <strong>in</strong> quanto <strong>il</strong><br />

pezzo presentava spessori differenti, la<br />

lavorazione <strong>in</strong> questo caso non presenta<br />

difficoltà particolari, solo molta attenzione<br />

e precisione <strong>nel</strong> rispettare i piani, da notare<br />

anche la battuta eseguita col trusch<strong>in</strong>o<br />

autocostruito con una vecchia lama per<br />

sega a ferro lavorata con limette e fresa<br />

flessib<strong>il</strong>e, vedi foto 16.<br />

Foto 16: Trusch<strong>in</strong>o autocostruito<br />

Foto 17: Battuta sul dritto di poppa<br />

<br />

Foto 15: Particolare degli scassi per i qu<strong>in</strong>ti<br />

Gros Ventre Pag.11


Foto 18: Chiglia term<strong>in</strong>ata e <strong>il</strong> Qu<strong>in</strong>to n° 1<br />

Gli Sc<strong>al</strong>mi di Cubia<br />

<br />

La parte più complessa dell’ossatura è senza dubbio la costruzione degli Sc<strong>al</strong>mi di Cubia e dell’Arcaccia,<br />

ma con pazienza , a volte dovendo sicuramente rifare qu<strong>al</strong>che particolare, <strong>al</strong>la f<strong>in</strong>e si riuscirà<br />

<strong>nel</strong>l’impresa. Ho di propo<strong>sito</strong> messo <strong>in</strong> questa pag<strong>in</strong>a la foto della chiglia, vi domanderete perchè? perche<br />

è stato <strong>il</strong> mio primo piccolo errore, si <strong>in</strong>tende un errore di metodo, non costruttivo, assemb<strong>al</strong>ndo tutta<br />

la chiglia mi ha comportato delle difficoltà <strong>nel</strong> costruire sia gli sc<strong>al</strong>mi che l’arcaccia, pertanto voi non<br />

dovete commetere lo stesso errore, qu<strong>in</strong>di assemblate la chiglia <strong>nel</strong>la sua <strong>in</strong>terezza e mettetela <strong>in</strong> cantiere<br />

solo dopo aver costruito gli sc<strong>al</strong>mi e l’arcaccia, è un consiglio non un obbligo...<br />

<br />

Gros Ventre Pag.12


Per costruire gli sc<strong>al</strong>mi si possono seguire varie metodologie,<br />

io quando li ho costruiti non ne conoscevo<br />

nessuna e sono andato così ad <strong>in</strong>tuito, voi non dovete<br />

fare lo stesso, su <strong>in</strong>ternet si trovano siti dove spiegano<br />

molto bene come precedere <strong>nel</strong>la costruzione e se<br />

avrete l’accortezza di seguire t<strong>al</strong>i tecniche farete un<br />

lavore sicuramente migliore del mio, ricordate sempre<br />

che sono uno di voi di quelli <strong>al</strong>le prime armi, <strong>il</strong><br />

mio <strong>in</strong>tento è quello di farvi capire che si puo fare,<br />

pertanto non vi perdete d’animo ai primi errori, ma<br />

cont<strong>in</strong>uate e portate sempre <strong>al</strong> term<strong>in</strong>e <strong>il</strong> particolare<br />

che state costruendo, poi se non vi conv<strong>in</strong>ce rifatelo,<br />

non esiste guru del settore che non abbia rifatto pezzi<br />

delle proprie costruzioni.<br />

La cosa importante quando si tagliano i pezzi è lasciare<br />

molto grasso <strong>il</strong> taglio, non preoccupatevi c’è<br />

sempre tempo a togliere <strong>il</strong> surplus, ma se ne togliete<br />

troppo addio bisogna rifare tutto (prima regola<br />

fondament<strong>al</strong>e). Come noterete d<strong>al</strong>le foto <strong>in</strong> questa<br />

Foto 20: Alcuni pezzi pronti per essere <strong>in</strong>collati<br />

<br />

Foto 19: Particolare di un pezzo di riempimento<br />

pag<strong>in</strong>a si vedono i primi pezzi tagliati<br />

e pronti per essere messi <strong>in</strong><br />

opera provvisoriamente, <strong>al</strong>tro piccolo<br />

trucco, aimè appreso sempre<br />

dopo, usate della colla di coniglio<br />

d<strong>il</strong>uita per tenere i pezzi durante<br />

la lavorazione, si separeranno col<br />

semplice vapore acqueo, pronti<br />

per essere messi <strong>in</strong> cantiere <strong>in</strong> maniera<br />

def<strong>in</strong>itiva, con colla v<strong>in</strong><strong>il</strong>ica<br />

o <strong>al</strong>ifatica.<br />

Come noterete d<strong>al</strong>le foto successive<br />

vedrete le mie difficoltà <strong>nel</strong> lavorare<br />

i pezzi con la chiglia tutta<br />

unita, da notare che <strong>il</strong> qu<strong>in</strong>to n° 1<br />

Gros Ventre Pag.13


è gia <strong>in</strong> opera, più avanti <strong>nel</strong>la lettura cer-<br />

cherò di spiegarvi come costruire i qu<strong>in</strong>ti <strong>in</strong><br />

maniera semplice, sprecando un po di materi<strong>al</strong>e<br />

ma sicuramente più veloce e fac<strong>il</strong>e<br />

per noi umani. Nella foto 21 gli sc<strong>al</strong>mi uno<br />

e due sono già <strong>in</strong>collati sulla ruota di prua,<br />

foto 22 si vede <strong>il</strong> tutto <strong>nel</strong> cantiere<br />

Foto 21-22: Pezzi 1 e 2 <strong>in</strong> opera + qu<strong>in</strong>to 1<br />

<br />

Gros Ventre Pag.14


Foto 23-24: gli sc<strong>al</strong>mi quasi term<strong>in</strong>ati<br />

<br />

Gros Ventre Pag.15


Foto 25: Sc<strong>al</strong>mi f<strong>in</strong>iti non sono da museo ma li ho fatti io.....<br />

<br />

Gros Ventre Pag.16


L’Arcaccia prima parte:<br />

A nche per l’arcaccia stesso discorso degli sc<strong>al</strong>mi, lasciare grasso <strong>il</strong> taglio.<br />

Per prima cosa ritagliare dopo aver fotocopiato i pezzi dell’arcaccia e <strong>in</strong>collarli su una tavoletta<br />

di pero dello giusto spessore come si vede <strong>nel</strong>la foto 26<br />

Foto 26: I Gaisoni e una Aletta tagliati<br />

<br />

Gros Ventre Pag.17


Foto 27 e 28: Mostrano la scorciatoia del dragante<br />

Questa sequenza di foto vi mostrano una scorciato-<br />

ia che ho usato, <strong>nel</strong>la re<strong>al</strong>tà non esiste! ho costruito<br />

<strong>il</strong> dragante <strong>in</strong> due pezzi, qu<strong>al</strong>che purista storcerà<br />

<strong>il</strong> naso, però mi sono semplificato la vita questo<br />

diario non vuole essere un trattato di costruzione<br />

d’arsen<strong>al</strong>e, lascio ad <strong>al</strong>tri questo onere molto più<br />

qu<strong>al</strong>ificati del sottoscritto, è semplicemente la mia<br />

esperienza con tutti i suoi limiti, pertanto a volte<br />

non seguitemi, usate sempre la vostra testa, avrei<br />

potuto nascondere questo particolare costruttivo<br />

ma non è questo <strong>il</strong> mio scopo, <strong>in</strong> seguito scoprirete<br />

<strong>al</strong>tri compromessi, che oggi non rifarei, ma immag<strong>in</strong>atevi<br />

da soli davanti <strong>al</strong> vostro cantiere senza<br />

nessuno con cui confrontarsi o perlomeno che provi<br />

a spiegarvi cone fare, oggi con la conoscenza di<br />

<strong>al</strong>tri modellisti sto cecando di avere un’<strong>al</strong>tra men-<br />

<br />

Gros Ventre Pag.18


Foto 29: <strong>il</strong> dragante <strong>in</strong>collato mancano gli scassi per le corniere<br />

t<strong>al</strong>ità, ma da una parte bisogna pur <strong>in</strong>iziare, spero, chi leggerà questo mio cercherà sempre <strong>il</strong> confronto<br />

con <strong>al</strong>tri modellisti, perchè ricordate sempre, la conoscienza è necessaria per non sbagliare.<br />

Torniamo a l’arcaccia, come vi ho già spiegato l’ho costruita <strong>in</strong> cantiere, cercate di non farlo, le foto<br />

che seguiranno vi mostreranno le varie fasi costruttive. Sotto <strong>il</strong> dragante <strong>in</strong> opera provvisoriamente<br />

Foto 30: Il Dragante provvisoriamente <strong>in</strong> opera<br />

<br />

Gros Ventre Pag.19


Foto 31e 32: Prove di posizionamento dei gaisoni e prima sbozzatura<br />

Gli <strong>in</strong>castri dei vari pezzi devono essere assolutamente precisi, <strong>al</strong>trimenti lavorare le facce su cui<br />

si dovranno <strong>in</strong>collare le <strong>al</strong>ette risulta estremamente diffic<strong>il</strong>e, non avere fretta <strong>nel</strong> rif<strong>in</strong>ire i pezzi <strong>in</strong><br />

questa fase a togliere viene sempre <strong>in</strong> tempo. Una volta <strong>in</strong>collate le <strong>al</strong>ette sui gaisoni r<strong>in</strong>forzare <strong>il</strong><br />

tutto con dei perni di legno, io ho usato un tond<strong>in</strong>o da due m<strong>il</strong>limtri di ram<strong>in</strong>o. quelli che si trovsano<br />

comunemente nei negozi di modellismo. Nelle foto 39 e 40 l’arcaccia f<strong>in</strong>ita<br />

<br />

Gros Ventre Pag.20


Foto 33 e 34: I gaisoni e le <strong>al</strong>ette <strong>in</strong>collati pronti per essere rif<strong>in</strong>iti notate <strong>il</strong> grasso dei pezzi<br />

<br />

Gros Ventre Pag.21


Foto 35 e 36: Fasi f<strong>in</strong><strong>al</strong>i della posa <strong>in</strong> opera adesso si deve sgrossare <strong>il</strong> tutto<br />

<br />

Gros Ventre Pag.22


Foto 37 e 38: Sgrossatura prelim<strong>in</strong>are manca poco <strong>al</strong>la meta<br />

<br />

Gros Ventre Pag.23


Foto 39 e 40: Il lavoro quasi ultimato la rif<strong>in</strong>itura f<strong>in</strong><strong>al</strong>e si farà prima di mettere i corsi di fasciame<br />

<br />

Gros Ventre Pag.24


I Qu<strong>in</strong>ti:<br />

Per costruire i qu<strong>in</strong>ti ho usato una tecnica<br />

molto semplice ed efficace, si spreca un<br />

po di materi<strong>al</strong>e <strong>in</strong> più ma è sicuramente molto<br />

fac<strong>il</strong>e da re<strong>al</strong>izzare. <strong>nel</strong>le foto che seguiranno,<br />

tratte d<strong>al</strong>la gazzetta del Gros Ventre, vi mostrerò<br />

<strong>il</strong> procedimento da seguire. Come penso già saprete,<br />

si devono fare 2 copie delle tavole 4,5,6, <strong>al</strong><br />

posto delle solite 4, si tagliano tutti i qu<strong>in</strong>ti qu<strong>in</strong>di<br />

vengono tracciate <strong>al</strong>cune l<strong>in</strong>ee sul disegno (l<strong>in</strong>ee<br />

rosse sulla foto 42). Ogni l<strong>in</strong>ea corrisponde<br />

ad una giuntura sulla costola.<br />

Foto 41: Catasta di qu<strong>in</strong>ti quasi ultimati<br />

<br />

Tracciare una l<strong>in</strong>ea <strong>in</strong>terna, l<strong>in</strong>ea blu<br />

foto 42, che collega tutte le giunture ciò<br />

permette di verificare se la tavoletta è abbastanza<br />

larga per accettare la costola,<br />

term<strong>in</strong>ato questo lavoro bisogna costruirsi<br />

un semplice righello per riportare gli<br />

angoli esatti sulle tavolette come riportato<br />

<strong>nel</strong>la foto 43, segnare tutti i pezzi per <strong>il</strong><br />

futuro <strong>in</strong>collaggio, levigare i tagli come<br />

mostrato <strong>nel</strong>la foto 44 <strong>il</strong> segno fac<strong>il</strong>ita <strong>il</strong><br />

lavoro, <strong>in</strong> questa fase è molto importante<br />

essere abbastanza precisi, preparare<br />

un piano per <strong>in</strong>collare i vari componenti<br />

del qu<strong>in</strong>to, ultima cosa da fare prima<br />

Gros Ventre Pag.25


dell’<strong>in</strong>collaggio, è preparare la scassa sui<br />

madieri, io ho usato una fresetta a misura e<br />

<strong>il</strong> tavolo a croce, lavoretto semplice semplice,<br />

quando tutto è pronto si passa <strong>al</strong>la fase f<strong>in</strong><strong>al</strong>e<br />

dell’assemblaggio,sul piano va <strong>in</strong>collato un<br />

regoletto dello stesso spessore della scassa dei<br />

madieri, ricordarsi che sono di due misure differenti,<br />

qu<strong>in</strong>di ne vanno preparati due, questo<br />

sarà <strong>il</strong> nostro punto di riferimento, come mostrato<br />

<strong>nel</strong>le foto che seguono, fare lo scasso<br />

del madiere anche sul disegno, qu<strong>in</strong>di frappor-<br />

Foto 44: Levigatura della giuntura<br />

Foto 43: Righello per riportare gli angoli sulle tavolette<br />

re un vetro tra <strong>il</strong> disegno e <strong>il</strong> qu<strong>in</strong>to, <strong>in</strong>collare i listelli<br />

secondo l’ord<strong>in</strong>e stab<strong>il</strong>ito, per tenere i pezzi <strong>in</strong> forma<br />

posizionare un secondo vetro sopra con un peso adeguato,<br />

questo serve perchè <strong>il</strong> qu<strong>in</strong>to resti perfettamente<br />

piano. Adesso non ci resta che assemblare i due mezzi<br />

qu<strong>in</strong>ti tra loro, usare sempre <strong>il</strong> solito sistema del regoletto,<br />

ne serve uno fatto a misura cioè deve avere due<br />

spessori come gli scassi della chiglia, uno più grande e<br />

uno più piccolo. La sagoma viene tolta de sotto <strong>il</strong> vetro<br />

Foto 45, 46: Piano di <strong>in</strong>collaggio con regoletto di riferimento, vetro di protezione posto tra <strong>il</strong> disegno e <strong>il</strong> qu<strong>in</strong>to<br />

<br />

Gros Ventre Pag.26


e messa sopra per essere <strong>in</strong>collato provvisoriamente<br />

sul legno, questo deve essere fatto su un solo spessore,<br />

è molto importante riposizionare <strong>il</strong> tutto contro<br />

<strong>il</strong> bastonc<strong>in</strong>o di accostamento per ottenere un buon<br />

<strong>al</strong>l<strong>in</strong>eamento. Notare che la l<strong>in</strong>ea che è segnata <strong>al</strong><br />

centro di ogni costola sul disegno può essere ut<strong>il</strong>izzata<br />

per verificare questo <strong>al</strong>l<strong>in</strong>eamento e conservare<br />

<strong>il</strong> posizionamento <strong>in</strong> squadra. Il qu<strong>in</strong>to può essere<br />

tagliato e levigato, notare come sia solido. Eseguire<br />

questa procedura per tutti i qu<strong>in</strong>ti, abbozzare l’angolo<br />

di quartobuono prima di posizionarli <strong>in</strong> cantiere,<br />

foto 47/50.<br />

Foto 49, 50:<br />

Foto 47 48:<br />

<br />

Gros Ventre Pag.27


La tecnica che ho usato per fare l’angolo di quartobuono richiede molta attenzione, bisogna levigare<br />

<strong>il</strong> qu<strong>in</strong>to molto vic<strong>in</strong>o <strong>al</strong>la sua forma f<strong>in</strong><strong>al</strong>e lasciare circa un m<strong>il</strong>limetro o meno, qu<strong>in</strong>di <strong>in</strong>collare la sua<br />

sagoma sul lato libero, così si avranno tutti i riferimenti per fare l’angolo di quartobuono, ricordarsi di<br />

lasciare sempre <strong>il</strong> taglio un po grasso, la levigatura f<strong>in</strong><strong>al</strong>e si farà a ossatura f<strong>in</strong>ita. Nelle foto <strong>il</strong> qu<strong>in</strong>to<br />

numero uno pronto per essere messo <strong>nel</strong>lo sc<strong>al</strong>o, notare i due disegni <strong>in</strong>collati sui due lati per eseguire<br />

l’angolo di quartobuono.<br />

Foto 51, 52: Qu<strong>in</strong>to numero uno e <strong>il</strong> suo angolo di quartobuono quasi ultimato<br />

<br />

Gros Ventre Pag.28


Mi sono d<strong>il</strong>ungato <strong>in</strong> questa descrizione perchè la costruzione dei qu<strong>in</strong>ti è una fase lunga ripetitiva molto<br />

delicata un errore può compromettere tutto <strong>il</strong> modello con un brutto <strong>al</strong>l<strong>in</strong>eamento, tenere sempre a mente<br />

che a togliere viene sempre <strong>in</strong> tempo e se qu<strong>al</strong>cosa va storto, non pensarci due volte e rifare <strong>il</strong> pezzo.<br />

Qui f<strong>in</strong>isca la prima parte del mio diario, la prossima si occuperà del posizionamento dei qu<strong>in</strong>ti <strong>nel</strong><br />

cantiere, della levigatura <strong>in</strong>terna e la messa <strong>in</strong> opera dei dormienti e del serretame, nonchè del quadro di<br />

poppa, <strong>al</strong>tra piccola impresa, ma con c<strong>al</strong>ma e pazienza nessun traguardo è precluso.<br />

Foto 53: Qu<strong>in</strong>ti <strong>in</strong> lavorazione<br />

<br />

Gros Ventre Pag.29


Gros Ventre Pag.30


Seconda Parte L’OSSATURA:<br />

La seconda parte della costruzione dell’ossatura può sembrare molto complicata ma seguendo<br />

delle semplici regole e seguendo i piani vedrete che tutto andrà bene, ricordate sempre, come dice <strong>il</strong> mio<br />

amico Mattera, prima pensare, poi agire.<br />

Foto 54: Qu<strong>in</strong>ti posizionati <strong>nel</strong> cantiere notere le maglie provvisorie.<br />

Term<strong>in</strong>ati tutti i qu<strong>in</strong>ti passiamo <strong>al</strong> loro posizionamento <strong>nel</strong> cantiere, bisogna fare molta attenzione<br />

<strong>in</strong> questa fase, i qu<strong>in</strong>ti vanno posizionati perfettamente perpendicolari e <strong>in</strong> squadro con la chiglia, tra un<br />

qu<strong>in</strong>to e l’<strong>al</strong>tro mettere le chiavi. Fissare anche della f<strong>al</strong>se chiavi <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza del piano del cantiere, anche<br />

queste aiuteranno <strong>al</strong> giusto <strong>al</strong>l<strong>in</strong>eamento, <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e <strong>al</strong>l’estremità <strong>al</strong>ta del qu<strong>in</strong>to mettere delle f<strong>al</strong>se chiavi<br />

che andranno via quando taglieremo i Qu<strong>in</strong>ti <strong>al</strong>la giusta <strong>al</strong>tezza. Avere sempre l’accortezza di controllare<br />

sempre l’<strong>al</strong>l<strong>in</strong>eamento prima di <strong>in</strong>collare, <strong>in</strong>collare sempre un po’ di qu<strong>in</strong>ti a poppa e un po’ a prua, cosi<br />

da avere sempre sott’occhio l’<strong>al</strong>l<strong>in</strong>eamento gener<strong>al</strong>e dell’ossatura, si possono mettere dei piccoli perni di<br />

<br />

Gros Ventre Pag.31


Foto 55, 56: Vista <strong>in</strong>terna della poppa, sotto <strong>in</strong>sieme dei qu<strong>in</strong>ti pronti per essere <strong>in</strong>collati<br />

<br />

Gros Ventre Pag.32


legno <strong>nel</strong>l’<strong>in</strong>castro tra <strong>il</strong> qu<strong>in</strong>to e la chiglia, per rendere <strong>il</strong> tutto più robusto, usare dei perni di legno da<br />

due m<strong>il</strong>limetri <strong>in</strong> noce o ram<strong>in</strong>o, prima di fissare <strong>il</strong> paramezz<strong>al</strong>e. Come noterete non ho <strong>in</strong>serito le chiavi<br />

Foto 57: Vista <strong>in</strong>terna dello scafo particolare degli scassi sui qu<strong>in</strong>ti e sul paramezz<strong>al</strong>e<br />

tra i qu<strong>in</strong>ti <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza del madiere e mezzo madiere <strong>in</strong> parte perchè l’ossatura andrà aperta qu<strong>in</strong>di dovrò<br />

tagliare i qu<strong>in</strong>ti <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza del madiere <strong>in</strong> basso e del sottodormiente <strong>in</strong> <strong>al</strong>to, verranno lasciati solo i<br />

qu<strong>in</strong>ti <strong>in</strong>teri <strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tezza delle porche, mentre d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tro lato le <strong>in</strong>serirò dopo prima di fissare <strong>il</strong> fasciame.<br />

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Foto 58, 59: Vista della prua, esterna ed <strong>in</strong>terna i qu<strong>in</strong>ti sono pronti per essere fissati <strong>in</strong> maniera def<strong>in</strong>itiva<br />

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Una volta term<strong>in</strong>ata questa operazione provate ad estrarre l’ossatura d<strong>al</strong> cantiere, se tutto è andato<br />

<strong>nel</strong> giusto verso non dovrebbero esserci problemi lo scafo risulterà dritto e ben <strong>al</strong>l<strong>in</strong>eato, <strong>in</strong> re<strong>al</strong>tà non<br />

sempre è così, se l’ossatura avrà dei piccoli difetti di <strong>al</strong>l<strong>in</strong>eamento, riposizionarla <strong>nel</strong> cantiere, e mettere<br />

<strong>in</strong> opera tutti gli accorgimenti per raddrizzare <strong>il</strong> tutto, non preoccupatevi, una volta rivestita <strong>in</strong>ternamente<br />

con i dormienti ed <strong>il</strong> serretame prenderà f<strong>in</strong><strong>al</strong>mente la forma f<strong>in</strong><strong>al</strong>e e ben <strong>al</strong>l<strong>in</strong>eata.<br />

Foto 59: Vista dell’<strong>in</strong>siemte dell’ossatura da poppa<br />

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Levigatura <strong>in</strong>terna:<br />

La levigatura <strong>in</strong>terna non è semplice a causa dell’andamento dei qu<strong>in</strong>ti, bisogna usare attrezzi fatti<br />

<strong>in</strong> casa, sagome <strong>in</strong> legno su cui si <strong>in</strong>colla della carta vetrata d<strong>al</strong>la più grossa <strong>al</strong>la più f<strong>in</strong>e, o addirittura<br />

pezzi di vecchie raspe o lime a grana grossa <strong>in</strong>collate su appositi supporti di legno, come mostrato <strong>nel</strong>la<br />

foto 60, qui potete sbizzarrirvi con la vostra fantasia, l’importante che sia un lavoro accurato e preciso <strong>il</strong><br />

più possib<strong>il</strong>e, <strong>al</strong>trimenti quando andrete a posizionare <strong>il</strong> serrettame troverete delle grosse difficoltà.<br />

Foto 60: Gli scassaqu<strong>in</strong>ti come li chiama <strong>il</strong> mio amico Riccardo (foto Riccardo Mattera)<br />

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Foto 61: Ossatura vista da Prua <strong>in</strong> tutta la sua bellezza, pronta per essere rif<strong>in</strong>ita<br />

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Foto 62 e 63: Particolare degli Ombr<strong>in</strong><strong>al</strong>i delle Bisce di Prua sopra e di Poppa sotto<br />

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L’Arcaccia seconda parte:<br />

Riprendiamo adesso la descrizione della costruzione dell’arcaccia, ricordate sempre che questo non<br />

è un manu<strong>al</strong>e ma solo la mia prima esperienza con questo tipo di costruzioni, qu<strong>in</strong>di con tutti i suoi<br />

limiti, ognuno di noi ha la propria testa per ragionare comprendere e decidere.<br />

Devo fare una piccola premessa, <strong>nel</strong>la foto 64 si vede che ho appena term<strong>in</strong>ato di <strong>in</strong>collare le corniere e i<br />

pezzi di riempimento sul Dragante, tutto lavoro da buttare... ricordate sempre “prima pensare poi agire”<br />

Foto 64: Corniere <strong>in</strong>collate <strong>nel</strong>l’appo<strong>sito</strong> sc<strong>al</strong>etto<br />

quello che non ho fatto io <strong>in</strong> questo caso, direte perchè? Ebbene ho usato come punto di riferimento la<br />

vista posteriore della poppa dei piani, senza pensare che <strong>il</strong> disegno schiaccia la struttura <strong>il</strong> risultato<br />

è stato che ho fatto tutto <strong>il</strong> quadro di poppa un centimetro più basso della re<strong>al</strong>tà, qu<strong>in</strong>di rompere e<br />

rifare tutto daccapo, non bisogna abbattersi per queste cantonate, l’importante è accorgersi dell’errore<br />

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Gros Ventre Pag.39


e correggerlo. Nella foto sotto notate la differenza con la foto precedente. Fatta questa premessa che<br />

ritenevo importante non bisogna nascondere i propri errori ma imparere da essi, e come dice <strong>il</strong> Riccardo<br />

“mettete <strong>al</strong>la prova le vostre mani resterete stupiti....”.<br />

Per mettere <strong>in</strong> posizione le corniere bisogna usare uno sc<strong>al</strong>etto <strong>nel</strong>lo sc<strong>al</strong>etto, scusate <strong>il</strong> gioco di parole,<br />

per costruirlo è sufficente una tavoletta di compensato e due pezzi di legno tagliati <strong>in</strong> modo da ottenere<br />

la giusta angolazione del quadro, fissarlo <strong>al</strong>la giusta distanza d<strong>al</strong> dragante ed <strong>il</strong> gioco è fatto, niente di<br />

più semplice. Inserire <strong>al</strong>la giusta misura dei distanziatori per dare la perpendicolarità esatta, poi molto<br />

importante mettere dietro sempre degli spessori per dare rototondità <strong>al</strong> quadro, ed <strong>il</strong> gioco è fatto.<br />

Foto 65: Quadro di poppa corretto<br />

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Il pezzo più complicato da fare <strong>in</strong> questa fase è la c<strong>in</strong>ta superiore, per via della sua forma, rispettare<br />

l’orizont<strong>al</strong>ità del pezzo, come si evidenzia d<strong>al</strong>le foto 66 e 67.<br />

Foto 66 e 67: C<strong>in</strong>ta superiore<br />

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Foto 68: Lavoro ultimato<br />

Term<strong>in</strong>ata questa sequenza si possono mettere <strong>in</strong> opera i riempimenti tra <strong>il</strong> qu<strong>in</strong>to 64 e <strong>il</strong> quadro di poppa<br />

praticando l’apertura della porta delle bottiglie, come si vede <strong>nel</strong>le foto seguenti.<br />

Porre particolare attenzione <strong>al</strong>la messa <strong>in</strong> opera del pezzo 10 non di fac<strong>il</strong>e re<strong>al</strong>izzazione, rifarlo se<br />

necessario f<strong>in</strong>o ad ottenere un risultato accettab<strong>il</strong>e. A questo punto <strong>il</strong> lavoro sull’arcaccia è quasi<br />

term<strong>in</strong>ato<br />

Foto 69 e 70: Nella pag<strong>in</strong>a accanto le foto dei riempimenti con l’apertura della porta<br />

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