02.06.2013 Views

I Malavoglia - Letteratura Italiana

I Malavoglia - Letteratura Italiana

I Malavoglia - Letteratura Italiana

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />

andava spesso a comprare qualche sigaro all’osteria, e<br />

allora Rocco Spatu, e Vanni Pizzuto, uscivano fuori bestemmiando;<br />

o si fermava a chiacchierare collo zio Santoro,<br />

tornando dalla vigna, e così venne a sapere tutta la<br />

storia della finta compera di Piedipapera; ma lui era<br />

«cristiano» con uno stomaco fondo come un pozzo, e<br />

metteva tutto là dentro. Egli sapeva il fatto suo, e come<br />

Betta l’accoglieva colla bocca spalancata peggio di un<br />

cane arrabbiato, e mastro Croce Callà s’era lasciato<br />

scappare il detto che a lui non gliene importava, rispose:<br />

– Volete scommettere che ora vi pianto? – e non si fece<br />

più vedere in casa del sindaco; così ci avrebbero pensato<br />

loro a cavarsi d’impiccio, e la Betta non avrebbe potuto<br />

più dirgli sul mostaccio che voleva rovinare suo padre<br />

Callà, e i suoi consigli erano quelli di Giuda, che aveva<br />

venduto Cristo per trenta denari, e così egli voleva riescire<br />

a buttar giù il sindaco pei suoi fini, e fare il gallo in<br />

paese. Sicché la domenica in cui doveva radunarsi il<br />

consiglio, don Silvestro, dopo la santa messa, andò a ficcarsi<br />

nello stanzone del municipio, dove c’era prima il<br />

posto della Guardia Nazionale, e si mise tranquillamente<br />

a temperare le penne, davanti alla tavola d’abete, per<br />

ingannare il tempo, mentre la Zuppidda e le altre comari<br />

vociferavano nella strada, filando al sole, e volevano<br />

strappare gli occhi a tutti loro.<br />

Baco da seta, come corsero a chiamarlo dal muro della<br />

vigna di massaro Filippo, s’infilò il giubbone nuovo, si<br />

lavò le mani, si spolverò dalla calce, ma non volle muoversi<br />

se prima non gli chiamavano don Silvestro. Betta<br />

aveva un bel sgridarlo, e spingerlo per le spalle fuori<br />

dell’uscio, dicendogli che chi l’aveva preparata la minestra<br />

l’avrebbe mangiata, e lui doveva lasciar fare agli altri,<br />

purché lo lasciassero star sindaco. Stavolta mastro<br />

Callà aveva visto quella folla davanti al municipio, colle<br />

conocchie in mano, e puntava i piedi in terra, restio peggio<br />

di un mulo. – Non ci vado se non viene don Silve-<br />

<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />

90

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!