I Malavoglia - Letteratura Italiana
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Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />
ci mettano il dazio, se è vero – andava dicendo colle mani<br />
sotto le ascelle. Compare Zuppiddu lo pagheremo coi<br />
primi denari, ed egli mi ha promesso che allora ci darà a<br />
credenza la provvista dei barilotti.<br />
– Nel canterano ci sono cinque onze della tela di Mena;<br />
aggiunse Maruzza.<br />
– Bravo! con lo zio Crocifisso non voglio farci più debiti,<br />
perché non me lo dice il cuore, dopo l’affare dei lupini;<br />
ma trenta lire ce le darebbe per la prima volta che<br />
andiamo in mare con la Provvidenza.<br />
– Lasciatelo stare! esclamò la Longa, i danari dello zio<br />
Crocifisso portano disgrazia! Anche stanotte ho sentito<br />
cantare la gallina nera!<br />
– Poveretta! esclamò il vecchio sorridendo al vedere<br />
la gallina nera che passeggiava pel cortile colla coda in<br />
aria e la cresta sull’orecchio, come se non fosse fatto<br />
suo. Essa fa pure l’uovo tutti i giorni.<br />
Allora Mena prese la parola e si affacciò sull’uscio. –<br />
Ce n’è un paniere pieno di uova, aggiunse, e lunedì, se<br />
compare Alfio va a Catania, potete mandare a venderle<br />
al mercato.<br />
– Sì, anche queste aiutano a levare il debito! disse padron<br />
‘Ntoni; ma voi altri dovreste mangiarvelo qualche<br />
uovo, quando avete voglia.<br />
– No, non ne abbiamo voglia, – rispose Maruzza, e<br />
Mena soggiunse: – Se le mangiamo noi, compare Alfio<br />
non avrà più da venderne al mercato; ora metteremo le<br />
uova di anitra sotto la chioccia, e i pulcini si vendono otto<br />
soldi l’uno. Il nonno la guardò in faccia e le disse:<br />
– Tu sei una vera <strong>Malavoglia</strong>, la mia ragazza!<br />
Le galline starnazzavano nel terriccio del cortile, al<br />
sole, e la chioccia, tutta ingrullita, colla sua penna nel<br />
naso, scuoteva il becco in un cantuccio; sotto le frasche<br />
verdi dell’orto, lungo il muro, c’era appeso su dei piuoli<br />
dell’altro ordito ad imbiancare, coi sassi al piede. – Tutta<br />
questa roba fa danari, ripeteva padron ‘Ntoni; e colla<br />
<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />
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