I Malavoglia - Letteratura Italiana
I Malavoglia - Letteratura Italiana
I Malavoglia - Letteratura Italiana
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />
i pulcini nella stoppa, ed ora mandano l’usciere per tirarci<br />
il collo.<br />
– Cosa faremo? diceva la Longa.<br />
Padron ‘Ntoni non lo sapeva, ma infine si prese in<br />
mano la carta bollata e andò a trovare lo zio Crocifisso<br />
coi due nipoti più grandicelli, per dirgli di prendersi la<br />
Provvidenza, che mastro Turi l’aveva rattoppata allora<br />
allora, e al poveraccio gli tremava la voce come quando<br />
gli era morto il figlio Bastianazzo. – Io non so niente, gli<br />
rispose Campana di legno. Io non c’entro più. Ho venduto<br />
il mio credito a Piedipapera e dovete sbrigarvela<br />
con lui.<br />
Piedipapera appena li vide venire in processione cominciò<br />
a grattarsi il capo. – Cosa volete che ci faccia? rispose<br />
lui; io sono un povero diavolo e ho bisogno di<br />
quei denari, e della Provvidenza non so che farne, perché<br />
non è il mio mestiere; ma se la vuole lo zio Crocifisso<br />
vi aiuterò a venderla. Or ora torno.<br />
Quei poveracci rimasero ad aspettare seduti sul muricciolo,<br />
e senza aver coraggio di guardarsi in faccia; ma<br />
gettavano occhiate lunghe sulla strada donde s’aspettava<br />
Piedipapera, il quale comparve finalmente adagio adagio<br />
– ma quando voleva sapeva arrancare speditamente<br />
colla sua gamba storpia. – Dice che è tutta rotta come<br />
una scarpa vecchia, e non sa che farsene; gridò da lontano;<br />
– mi dispiace, ma non ho potuto far nulla. Così i <strong>Malavoglia</strong><br />
se ne tornarono a casa colla carta bollata in mano.<br />
Pure qualche cosa bisognava fare, perché quella carta<br />
bollata lì, posata sul canterano, avevano inteso dire, si<br />
sarebbe mangiato il canterano, la casa e tutti loro.<br />
– Qui ci vuole un consiglio di don Silvestro il segretario,<br />
suggerì Maruzza. Portategli quelle due galline là, e<br />
qualche cosa vi saprà dire.<br />
Don Silvestro disse che non c’era tempo da perdere, e<br />
li mandò da un bravo avvocato, il dottor Scipioni, il<br />
<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />
69