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I Malavoglia - Letteratura Italiana

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Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />

bene che non me la leverò d’addosso prima di crepare,<br />

se non chiudo gli occhi dalla disperazione!<br />

– Quello che stavo dicendo qui a compare Alfio, – seguitava<br />

lo zio Crocifisso vedendo accostarsi padron Cipolla,<br />

il quale andava bighellonando per la piazza come<br />

un cane di macellaio, dacché gli era entrata in casa<br />

quell’altra vespa della Mangiacarrubbe. – Non possiamo<br />

più stare nemmeno in casa per non schiattare dalla bile!<br />

Ci hanno scacciato fuori di casa nostra, quelle carogne!<br />

hanno fatto come il furetto col coniglio. Le donne son<br />

messe al mondo per castigo dei nostri peccati. Senza di<br />

loro si starebbe meglio. Chi ce l’avrebbe detto, eh? padron<br />

Fortunato! Noi che avevamo la pace degli angeli!<br />

Guardate com’è fatto il mondo! C’è gente che va cercando<br />

questo negozio del matrimonio colla lanterna,<br />

mentre chi ci si trova vorrebbe levarsene.<br />

Padron Fortunato stette un po’ a fregarsi il mento, e<br />

poi si lasciò andare: – Il matrimonio è come una trappola<br />

di topi; quelli che son dentro vorrebbero uscirne, e gli<br />

altri ci girano intorno per entrarvi.<br />

– A me mi sembrano pazzi! Vedete don Silvestro, cosa<br />

gli manca? e s’è messo in testa di far cascare la Zuppidda<br />

coi suoi piedi, vanno dicendo; e se comare Venera<br />

non trova di meglio, bisogna che la lasci cascare.<br />

Padron Cipolla continuò a fregarsi il mento e non disse<br />

altro. – Sentite, compare Alfio, – seguitò Campana di<br />

legno, – fatemelo conchiudere quel negozio della casa<br />

coi <strong>Malavoglia</strong>, finché ci hanno quei soldi, che vi regalerò<br />

poi da comprarvi le scarpe, per i passi che farete.<br />

Compare Alfio tornò a parlare ai <strong>Malavoglia</strong>; ma padron<br />

‘Ntoni ora scuoteva il capo, e diceva di no. – Adesso<br />

della casa non abbiamo che farne, perché Mena non<br />

si può più maritare, e dei <strong>Malavoglia</strong> non ci è nessuno!<br />

Io ci sono ancora perché gli sfortunati hanno i giorni<br />

lunghi. Ma quando avrò chiuso gli occhi Alessi piglierà<br />

la Nunziata e se ne andrà via dal paese.<br />

<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />

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