I Malavoglia - Letteratura Italiana
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Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />
piangere prima di udire la risposta. Il vecchio si strappava<br />
quei pochi capelli bianchi, e andava come un pazzo<br />
per la casa, ripetendo: – Ah! perché non siamo morti<br />
tutti! – Lia, bianca come la camicia, piantava tanto d’occhi<br />
in faccia a ciascuno che parlava, senza potere aprir<br />
bocca. Poco dopo arrivò la citazione per testimonianza a<br />
Barbara Zuppidda, a Grazia Piedipapera, e don Franco<br />
lo speziale, e a tutti quelli che chiacchieravano nella<br />
piazza e nella bottega di Pizzuto; sicché il paese intero si<br />
mise in subbuglio, e la gente si affollava colla carta bollata<br />
in mano, e giurava che non sapeva nulla, com’è vero<br />
Dio! perché non voleva averci che fare colla giustizia.<br />
Accidenti a ‘Ntoni e ai <strong>Malavoglia</strong> che li tiravano pei capelli<br />
nei loro imbrogli. La Zuppidda strillava come<br />
un’ossessa: – Io non so niente; io all’avemaria mi chiudo<br />
in casa, e non sono come loro che vanno in giro per fare<br />
quello che fanno, o che stanno sull’uscio per cicalare<br />
con gli sbirri.<br />
– Alla larga col governo! aggiungeva don Franco.<br />
Sanno che sono repubblicano, e sarebbero contenti di<br />
acchiappare un pretesto per farmi sparire dalla faccia<br />
della terra.<br />
La gente si logorava il cervello a sapere che cosa potessero<br />
dire in testimonianza la Zuppidda e comare Grazia<br />
e gli altri, che non avevano visto niente, e le schioppettate<br />
l’avevano udite dal letto, mentre dormivano. Ma<br />
don Silvestro si fregava le mani come l’avvocato, e diceva<br />
che lo sapeva lui perché li avevano citati, ed era meglio<br />
per l’avvocato. Ogni volta che l’avvocato andava a<br />
parlare con ‘Ntoni <strong>Malavoglia</strong>, don Silvestro l’accompagnava<br />
alla prigione, quando non avea nulla da fare; al<br />
consiglio adesso non ci andava nessuno, e le ulive erano<br />
raccolte. Anche padron ‘Ntoni aveva tentato d’andarci<br />
due o tre volte; ma com’era arrivato davanti a quelle finestre<br />
colle inferriate, e i soldati col fucile che le guardavano,<br />
e guardavano tutti coloro che entravano, si era<br />
<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />
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