I Malavoglia - Letteratura Italiana
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Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />
Mena era ridotta ad andare a cercare il fratello sulla<br />
sciara anche lei, e verso il Rotolo, o sulla porta dell’osteria;<br />
e piangeva e singhiozzava, tirandolo per la manica<br />
della camicia. Ma egli rispondeva:<br />
– No! È don Michele che mi vuole male, te l’ho detto.<br />
Sta sempre a macchinar birbonate contro di me collo zio<br />
Santoro. Li ho sentiti io nella bottega di Pizzuto, che lo<br />
sbirro gli diceva: – E se tornassi da vostra figlia, che figuraccia<br />
ci farei? – E lo zio Santoro rispondeva: – Oh<br />
bella! se vi dico che tutto il paese si mangerebbe i gomiti<br />
dall’invidia!<br />
– Ma tu cosa vuoi fare? ripeteva Mena colla faccia<br />
pallida. Pensa alla mamma, ‘Ntoni, e pensa a noi che<br />
non abbiamo più nessuno!<br />
– Niente! Voglio svergognare lui e la Santuzza davanti<br />
a tutto il paese, quando vanno alla messa! Voglio dir<br />
loro il fatto mio, e far ridere la gente. Già non ho paura<br />
di nessuno al mondo; e mi sentirà anche lo speziale lì vicino.<br />
Mena infatti aveva un bel piangere e un bel pregare,<br />
egli tornava a dire che non aveva nulla da perdere, e dovevano<br />
pensarci gli altri più di lui; che era stanco di fare<br />
quella vita, e voleva finirla – come diceva don Franco. E<br />
siccome all’osteria lo vedevano di malocchio, andava a<br />
girandolare per la piazza, specialmente la domenica, e si<br />
metteva sugli scalini della chiesa per vedere che faccia<br />
facevano quei svergognati che venivano lì a gabbare il<br />
mondo, e far le corna al Signore e alla Madonna sotto i<br />
loro occhi stessi.<br />
La Santuzza, dacché incontrava ‘Ntoni che faceva la<br />
sentinella sulla porta della chiesa, se ne andava ad Aci<br />
Castello per la messa, di buon mattino, onde sfuggire la<br />
tentazione di far peccati. ‘Ntoni vedeva passare la Mangiacarrubbe,<br />
col naso nella mantellina, senza guardar<br />
più nessuno, ora che aveva acchiappato il marito. La Vespa,<br />
tutta in fronzoli, e con tanto di rosario in mano, an-<br />
<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />
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