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I Malavoglia - Letteratura Italiana

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Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />

si industriava a buscarsi come poteva un pezzo di dodici<br />

tarì. E quell’altra prepotenza che per sbarcare la roba di<br />

fuori regno, bisognava pagare il dazio, come fosse roba<br />

rubata! e doveva metterci il naso don Michele coi suoi<br />

sbirri! Loro erano padroni di mettere le mani su ogni<br />

cosa, e prendere quello che volevano; ma gli altri, se cercavano<br />

a rischio della pelle di fare come volevano, per<br />

sbarcare la loro roba, passavano per ladri, e li cacciavano<br />

peggio dei lupi colle pistole e le carabine. – Ma rubare<br />

ai ladri non è stato mai peccato. Lo diceva anche don<br />

Giammaria nella bottega dello speziale. E don Franco<br />

approvava col capo e con tutta la barba, sogghignando,<br />

che quando si faceva la repubblica non se ne vedevano<br />

più di quelle porcherie. – E di quegli impiegati di Satanasso!<br />

– aggiungeva il vicario. A don Giammaria gli<br />

cuoceva tuttora delle venticinque onze che gli erano<br />

scappate di casa.<br />

Ora donna Rosolina aveva perso anche la testa, colle<br />

venticinque onze, e correva dietro a don Michele, per<br />

farsi mangiare il resto. Come lo vedeva andare nella strada<br />

del Nero, credeva ci andasse per veder lei sul terrazzino,<br />

e stava sempre al terrazzino colla conserva dei pomidoro,<br />

e colle bocce dei peperoni, per far vedere di che<br />

era capace; poiché non glielo avrebbero levato dalla testa<br />

colle tenaglie che don Michele, colla sua pancia, ora<br />

che si era levato dal peccato mortale colla Santuzza, non<br />

cercasse una donna di casa e di giudizio, come intendeva<br />

lei; perciò lo difendeva, se suo fratello diceva corna<br />

del governo e dei mangiapane, e rispondeva: – Dei mangiapane<br />

come don Silvestro sì! che si mangiano un paese<br />

senza far nulla; ma i dazii ci vogliono per pagare i soldati,<br />

che fanno bella vista colla montura, e senza soldati ci<br />

mangeremmo come lupi fra di noi.<br />

– Dei fannulloni pagati per portare il fucile, e non altro!<br />

sogghignava lo speziale; come i preti, che prendono<br />

tre tarì per messa. Dite la verità, don Giammaria, che capitale<br />

ci mettete voi nella messa che vi pagano tre tarì?<br />

<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />

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