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I Malavoglia - Letteratura Italiana

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Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />

sottovoce che passava per donna Rosolina anche quello,<br />

ora che aveva sentito come donna Rosolina avesse dei<br />

denari, e li dava alla gente per farsi sposare.<br />

– Bisogna cominciare dal levarci dai piedi tutti costoro<br />

col berretto gallonato. Bisogna far la rivoluzione. Ecco<br />

quello che bisogna fare!<br />

– E voi cosa mi date per fare la rivoluzione?<br />

Don Franco allora si stringeva nelle spalle, e se ne andava<br />

indispettito a pestare l’acqua sporca nel mortaio;<br />

giacché con gente siffatta era proprio pestar l’acqua nel<br />

mortaio, diceva. E Piedipapera, appena ‘Ntoni voltava<br />

le spalle, soggiungeva sottovoce:<br />

– Se volesse ammazzare don Michele, dovrebbe ammazzarlo<br />

per qualche altra cosa; ché gli vuol rubare la<br />

sorella; ma ‘Ntoni è peggio d’un maiale, tanto che si fa<br />

mantenere dalla Santuzza. Piedipapera se lo sentiva sullo<br />

stomaco don Michele, dacché guardava cogli occhi<br />

torvi lui e Rocco Spatu e Cinghialenta quando li incontrava;<br />

perciò voleva levarselo davanti.<br />

Quelle povere <strong>Malavoglia</strong> erano arrivate al punto che<br />

andavano per le bocche di tutti, per colpa del fratello,<br />

tanto i <strong>Malavoglia</strong> erano caduti in bassa fortuna. Ora<br />

tutto il paese sapeva che don Michele passava e ripassava<br />

per la strada del Nero, onde far dispetto alla Zuppidda,<br />

la quale stava a guardia di sua figlia colla conocchia<br />

in mano. Intanto don Michele per non perdere i suoi<br />

passi, aveva gettato gli occhi su di Lia, la quale si era fatta<br />

una bella ragazza anche lei, e non aveva nessuno che<br />

le stesse a guardia, tranne la sorella che si faceva rossa<br />

per lei, e le diceva: – Rientriamo in casa, Lia. Sulla porta<br />

non ci stiamo bene ora che siamo orfane.<br />

Ma la Lia era vanerella peggio di suo fratello ‘Ntoni, e<br />

le piaceva starsene sulla porta a far vedere il fazzoletto<br />

colle rose, che ognuno le diceva: – Come siete bella con<br />

quel fazzoletto, comare Lia! e don Michele se la mangiava<br />

cogli occhi.<br />

<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />

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