I Malavoglia - Letteratura Italiana
I Malavoglia - Letteratura Italiana
I Malavoglia - Letteratura Italiana
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />
cava di soppiatto a ‘Ntoni. – Non ha niente da fare, e<br />
ogni giorno ha i suoi quattro tarì di soldo.<br />
– Quello che dico sempre! ripeteva lo speziale tirandosi<br />
la barba. – Tutto il sistema è così; pagar degli sfaccendati<br />
per non far niente, e farci le corna, a noi che li<br />
paghiamo! ecco che cos’è. Della gente che ha quattro<br />
tarì al giorno per stare a passeggiare sotto le finestre della<br />
Zuppidda; e don Giammaria che si pappa la lira al<br />
giorno per confessare la Santuzza, e sentire le porcherie<br />
che gli racconta; e don Silvestro che… so io! e mastro<br />
Cirino che è pagato per romperci gli stivali colle sue<br />
campane, ma i lumi poi non li accende, e si mette in tasca<br />
l’olio, ché lì, al municipio poi, ci son altre porcherie!<br />
in fede mia! E volevano far casa nuova di tutti nella baracca,<br />
ma poi si sono intesi un’altra volta, don Silvestro e<br />
gli altri, e non ne hanno parlato più… Tale e quale come<br />
quegli altri ladri del parlamento, che chiacchierano e<br />
chiacchierano fra di loro; ma ne sapete niente di quel<br />
che dicono? Fanno la schiuma alla bocca, e sembra che<br />
vogliano prendersi pei capelli di momento in momento,<br />
ma poi ridono sotto il naso dei minchioni che ci credono.<br />
Tutte vesciche pel popolo che paga i ladri e i ruffiani,<br />
e gli sbirri come don Michele.<br />
– Che bella cosa, disse ‘Ntoni, quattro tarì al giorno<br />
per andare a passeggiare di qua e di là. Io vorrei essere<br />
guardia doganale.<br />
– Ecco! ecco! esclamò don Franco cogli occhi che gli<br />
schizzavano dalla testa. – Vedete la conseguenza del sistema!<br />
La conseguenza è che tutti diventano canaglia.<br />
Non vi offendete, compare ‘Ntoni. «Il pesce puzza dalla<br />
testa». Anch’io sarei come voi, se non avessi studiato, e<br />
non avessi quel mestiere da guadagnarmi il pane.<br />
Infatti dicevano che era un bel mestiere quello che gli<br />
aveva insegnato suo padre allo speziale, di pestare nel<br />
mortaio, e di far denari coll’acqua sporca; mentre c’era<br />
gente che doveva cuocersi le corna al sole, e cavarsi gli<br />
<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />
205