I Malavoglia - Letteratura Italiana
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Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />
chio. – Sì, siete una bestia se vi lasciate scappare<br />
quell’occasione! per un pezzo di pane! padron ‘Ntoni la<br />
vende proprio perché non può tirare innanzi, ora che<br />
suo nipote l’ha piantato. Ma voi potreste darla in mano<br />
a compare Nunzio, o al figlio della Locca, che muoiono<br />
di fame, e verrebbero a lavorare per niente. Tutto quello<br />
che buscheranno ve lo papperete voi. Siete una bestia, vi<br />
dico! La barca è ben conservata, come se fosse nuova.<br />
Padron ‘Ntoni se ne intendeva quando l’aveva fatta fare.<br />
Questo è un affare d’oro, come quello dei lupini, sentite<br />
a me!<br />
Ma lo zio Crocifisso non voleva sentir parlare di niente,<br />
che quasi quasi gli spuntavano le lagrime, con quella<br />
faccia gialla, ora che aveva preso il colèra; e tirava per<br />
andarsene, e voleva lasciargli il giubbone nelle mani. –<br />
Non me ne importa! ripeteva. Non me ne importa niente.<br />
Voi non sapete cosa ci ho qui dentro, compare Tino!<br />
Tutti vogliono succhiarmi il sangue come le sanguisughe,<br />
e prendersi il fatto mio. Ora v’è anche Pizzuto che<br />
corre dietro la Vespa, tutti come cani da caccia!<br />
– E voi prendetevela la Vespa! O infine non è sangue<br />
vostro, lei e la sua chiusa? Non sarà una bocca di più,<br />
no! che ha le mani benedette quella donna, e non lo perderete<br />
il pane che gli darete da mangiare! Ci avrete una<br />
serva in casa, senza darle salario, e vi prenderete anche<br />
la chiusa. Sentite a me, zio Crocifisso, questo è un altro<br />
affare come quello dei lupini!<br />
Padron ‘Ntoni intanto aspettava la risposta davanti<br />
alla bottega di Pizzuto, e guardava come un’anima del<br />
Purgatorio quei due che pareva si azzuffassero, per cercare<br />
di indovinare se lo zio Crocifisso diceva di sì. Piedipapera<br />
veniva a dirgli quel che aveva potuto ottenere<br />
dallo zio Crocifisso, e poi tornava a parlare con lui; e andava<br />
e veniva per la piazza come la spola nel telaio, tirandosi<br />
dietro la sua gamba storta, finché riescì a metterli<br />
d’accordo. – Benone! – diceva a padron ‘Ntoni; e<br />
<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />
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