I Malavoglia - Letteratura Italiana
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Giovanni Verga - I <strong>Malavoglia</strong><br />
Il negozio andava bene perché le uova erano sempre<br />
fresche, tanto che la Santuzza, ora che ‘Ntoni bazzicava<br />
all’osteria, mandava da comare Maruzza a prendere le<br />
ulive, quando c’erano dei bevitori che non avevano sete.<br />
Così a soldo a soldo avevano pagato mastro Turi Zuppiddu,<br />
e avevano rattoppato un’altra volta la Provvidenza,<br />
che adesso pareva davvero una ciabatta; eppure si<br />
metteva da parte qualche lira. Avevano comprato anche<br />
una buona provvista di barilotti, e il sale per le acciughe,<br />
se san Francesco mandava la provvidenza, la vela nuova<br />
per la barca, e messo un po’ di denaro nel canterano. –<br />
Facciamo come le formiche, diceva padron ‘Ntoni; e<br />
ogni giorno contava i denari, e andava a girondolare davanti<br />
la casa del nespolo, a guardare in alto, colle mani<br />
dietro la schiena. La porta era chiusa, i passeri cinguettavano<br />
sul tetto, e la vite si dondolava adagio adagio sulla<br />
finestra. Il vecchio si arrampicava sul muro dell’orto,<br />
dove ci avevano seminate delle cipolle che facevano come<br />
un mare di pennacchi bianchi, e poi correva dietro<br />
allo zio Crocifisso, per dirgli cento volte: – Sapete, zio<br />
Crocifisso, se giungiamo a metterli insieme, quei denari<br />
della casa, dovete venderla a noi, perché è stata sempre<br />
dei <strong>Malavoglia</strong>; «ad ogni uccello il suo nido è bello» e<br />
desidero morire dove son nato. «Beato chi muore nel<br />
proprio letto». Lo zio Crocifisso grugniva di sì, per non<br />
compromettersi; e alla casa ci faceva mettere una tegola<br />
nuova, od una cazzolata di calcina al muro del cortile,<br />
per far crescere il prezzo.<br />
Lo zio Crocifisso lo rassicurava così: – Non dubitate,<br />
non dubitate. La casa è là che non scappa. Basta tenerci<br />
gli occhi addosso. Ognuno tiene gli occhi addosso a<br />
quel che gli preme. – E una volta aggiunse: – Che non la<br />
maritate più la vostra Mena?<br />
– La mariterò quando vorrà Dio! rispose padron<br />
‘Ntoni. Per me vorrei maritarla anche domani.<br />
– Io se fossi in voi, gli darei Alfio Mosca, che è un<br />
<strong>Letteratura</strong> italiana Einaudi<br />
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