Manoscritto Anno 2012 - Aurelia della Croce

grande e subito vidi apparire la Madonna di Fatima per due volte. Alla Consacrazione
su tutti i calici vidi il volto di Gesù e quando il Ministro ha alzato l'Ostia grande,
dapprima era di luce bianca e dopo si riempì di luce dorata meravigliosa. Dopo il
Padre nostro è apparso un mazzo di fiori dorato e alla destra del petto del Vescovo
vidi una "V" di luce dorata. In ciascuno spazio che separava i calici messi in fila vidi
il volto di Gesù. Non avevo mai visto questi volti di Gesù messi tutti in fila. Quando il
Vescovo ha alzato l'Ostia grande, dentro di essa vidi scritto: AURELIA BELLA e
dentro l'Ostia vidi una stella brillante. Quando i Ministri davano l'Ostia alle anime,
vidi Gesù Crocifisso. Poi vidi il Santissimo esposto e vidi scritto a caratteri celestino
chiaro: EMANUELE e dentro il Santissimo c'era una stella splendente, questa stella
era Maria, la Madre di Gesù. Subito è apparsa la Madonna di Fatima e satana si mise a
gridare: «Signora bella, ora la finisci?». Vidi scritto: 1, A, E' AMORE, A, GESU' E'
CON TE, AURELIA. Vidi satana che faceva le carezze ad un uomo. Poi vidi apparire
una cascata di acqua viva, che dapprima era di luce bianca e poi si trasformò di colore
azzurro. Questa visione la vidi per due volte. Poi per due volte mi è apparsa la
Madonna di Medjugorje e vidi San Francesco di Paola che liberava le anime. Vidi
anche il S. Padre Pio che mi guardò con grande amore. Vidi il S. Papa Giovanni Paolo
II e il S. Papa Benedetto XVI. Vidi mio fratello Tarcisio e Don Mario Urlantini.
Grazie Gesù amore mio!
Domenica 14/10/2012
Sentii la voce di un uomo condannato che disse: «Roma! Quelle persone amano ad
Aurelia». Vidi Santa Caterina da Siena che mi guardava tutta gioiosa. Poi vidi un
piccolo maiale che si trasformò in un maiale gigante che buttava anime dalla bocca.
Era satana che vuole portare discordia. Vidi scritto a caratteri cubitali: AG. Sentivo
parlare Gesù nella mia mente e diceva: «Non voglio niente più, ma voglio te,
Aurelia!». Subito satana disse a Gesù: «Questa non è una cosa buona! Così no, così
no!». Gesù gli rispose: «Delle cose mie faccio quello che Gesù Dio vuole. Hai detto
che questa non è buona? Questa è buona, satana! Questa creatura salva le anime, le
salva tutte nel nome di Gesù Dio. Tu sai le verità e mi dici che questa non è buona?
Per me è buona, porterà tutti a Dio Padre come voglio io, Gesù Dio. A te non
piacciono quelle che dicono la verità, ma ti piacciono gli stolti. A Gesù piacciono le
anime che mi ascoltano. Hai dato una conferma alla mia sposa Aurelia e Gesù Dio lo
farà per salvare le anime». Un uomo condannato disse: «All'altare arrivano i
bambini di Gesù». E gli rispose: «Grazie fratello!». Poi altre anime mi dicevano:
«Aurelia, aiutateci! I cattivi non si rimettono». A queste parole vidi una spada a due
tagli gigante, che nessun'anima può sollevare, ma solo Dio. Questa spada sta venendo
sulla terra. Dio Padre sta per muoversi e fa scendere gli Angeli dal Cielo per
compiere la sua giustizia. Non sta venendo per i buoni, ma scenderà per
combattere la cattiveria dell'uomo malvagio. Dio Padre disse: «Ma ancora fate in
tempo, manca poco per i sordi e i ciechi. La fine verrà sulla terra per i malfattori
che non ascoltano a Dio». Alle 9:00 è iniziata a TelePace la Santa Messa. Appena
Don Claudio Savio si mise a parlare, vidi accendersi in cielo una luce come un lampo
e vidi scritto per tre volte: 10000 DIO. Mentre Don Claudio predicava con le mani
giunte, vidi sulla sua mano il volto di Gesù. Vidi tre croci e sopra il libro aperto che si
trova sull'altare vidi il volto di Gesù grande. Grazie Gesù, io ti amo! Per 14 volte vidi
Gesù sul Calvario. Era Gesù Nazareno ed era incoronato di spine. Lo vedevo che
cadeva e camminava. Dapprima vidi la croce vuota e poi lo vidi inchiodato. Per me è
stato uno strazio vederlo, ma l'uomo non può capire. Gesù ti amo! Io gli dissi: «Amore
mio Gesù, inchioda me, che io ti aiuto!».
Martedì 16/10/2012
Alle 15:30, mentre ero con Ge sù, sentii due uomini che parlavano fra di loro senza
farsi capire da me. Vidi la mia anima che si trovava su una terrazza posta in alto e di
sotto nell'orto si ergeva un albero di ulivo molto grosso e carico di olive. Nell'orto
c'era satana di giovane bello e alto che dopo aver alzato la testa mi vide lassù in alto.
satana si infuriò e con tre colpi di verga riuscì a scuotere quell'ulivo, facendo cadere
tutte le olive a terra. Gesù mi spiegò che quell'albero era la mia anima e satana voleva
atterrarmi, ma non ci è riuscito, perché con me c'è Gesù. L'uomo dell'inferno che mi
suole parlare mi disse: «Aurelia, i "Ciuati" (=stupidi) stanno facendo una pazzia: la
vogliono vinta loro, ma si sbagliano, perché al di sopra di tutto c'è Dio. Per tutti quelli
che disubbidiscono ci sarà una notte scura. L'uomo si diventa avvocato ed è per questo
che noi siamo qui nella condanna e non possiamo uscire. E' per i peccatori ostinati che
vengono le disgrazie. Invece di portare pace portano il loro gregge di anime
nell'inferno». Subito disse satana: «La vedi questa pazza? Non si ferma di fare
l'amore!». Alle 3:30 satana ha sollevato nel paese di Luzzi un vento impetuoso, un
uragano, ma subito Gesù ha comandato il vento e l'ha placato. Se non c'era Gesù in
questo corpo, satana avrebbe assaltato e preso Luzzi. Disse Dio Padre: «Quando
Aurelia vide arrivare quel vento impetuoso disse a Gesù: "Gesù, ferma questo vento
che ha portato il maligno!". E così Gesù la ha ascoltata e Dio Padre ha aiutato Aurelia
e gli abitanti di questo paese, che è guidato da satana. Attenti figli, perché la terza
volta sarà più forte e ci sarà morte! E' Dio che fa scrivere ad Aurelia!». Vidi
apparire la Madonna di Fatima, che mi guardò e sparì. Gesù mi spiegò che era venuta
per salvare le anime del paese di Luzzi. Dio mi aveva ascoltato. Grazie Padre buono!
Un uomo dell'inferno disse: «Aurelia, vai nel mare dell'altezza». Che belle parole che
mi ha detto! Io gli risposi: «Io, fratello, dentro questo mare vorrei portare non solo le
anime condannate, ma anche il mio paese, dove ci sono anime condannate. Fratello, ti
voglio bene!». Continuò a dirmi: «Tuo fratello Tarcisio sta soffrendo anche per questo
paese che non si vuole salvare». Vidi mio padre Umile e mia madre Emilia, Don
Mario Urlantini, mio suocero Francesco e mia suocera Filomena. Quell'uomo
dell'inferno mi disse: «Gesù vuole solo ad Aurelia!». Subito esclamò Dio Padre: «Che
bello! Uomini della terra, sapete che cos'è questo? Un giorno capirete cosa vuol dire
che mio Figlio Gesù vuole per sposa solo ad Aurelia. Vi piace questo? Sono Dio
Padre. La vedrete in trono come la mia sposa Maria. Avete capito figli? Io, Dio, mi
rivolgo agli stolti, ai corvi neri nell'anima e nel corpo e vi dico: ancora fate in
tempo!». Una donna dell'inferno mi disse: «Aurelia è amore!». Un uomo dell'inferno
disse: «Aurelia, mi hanno chiamato due carabinieri che vogliono aiuto». Di
pomeriggio Dio Padre scoprì un pozzo, dove trovò 20 marescialli e 45 carabinieri, 15
poliziotti. Erano tutti dentro quel pozzo sotto l'inferno ed ora Dio Padre li ha fatti
uscire per questo grande amore di Gesù e di Aurelia. Alle 14:00, mentre ero con
Gesù, nella profondità dell'inferno vidi uomini e donne che volevano fuggire
dall'acqua di quel mare dove si trovavano, ma subito vidi uscire un serpente grosso e
lungo parecchi metri. Quel serpente si voltò a guardarmi, ma appena mi vide spalancò
la bocca e si mise a gridare, mostrando i suoi denti affilati. Lo vidi che si alzava
ancora di più fino a trasformarsi di orso e cominciò a prendere quegli uomini che
stavano uscendo da quel pozzo, dal quale erano stati liberati da Dio. satana piangeva e
li baciava sapendo di non rivederli mai più. Queste anime delle forze dell'ordine
satana non voleva farle uscire, ma Dio Padre le ha liberate da quel pozzo profondo
dentro l'inferno. Dall'inferno sono uscite 950.000 uomini e donne e poi altre 20.000
anime, 25 Vescovi, 75 preti, 12 monaci, 12 superiori e superiore. Sono uscite anche
quelle che sulla terra erano delle guardie che facevano i maialini, facevano
contravvenzioni, facevano i padroni e quando erano sulla terra si sentivano liberi di
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