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COMMODITY BOOK - Morgan Stanley

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<strong>COMMODITY</strong> <strong>BOOK</strong><br />

GUIDA ALL’INVESTIMENTO IN <strong>COMMODITY</strong>


Tutte le informazioni contenute nella presente brochure sono a titolo esclusivamente informativo e non sono da intendersi in alcun modo come un’offerta (o come una<br />

sollecitazione) alla vendita o all’acquisto delle merci o dei prodotti qui descritti. I prodotti struttarati non possono essere offerti, venduti, trasferiti o distribuiti, direttamente<br />

o indirettamente, negli Stati Uniti a, per conto o a benefi cio di una U.S. Person (secondo la defi nizione contenuta nella Regulation S del Securities Act).<br />

La presente brochure non è un prodotto del Research Department di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> e non dovrebbe essere considerata alla stregua di una ricerca. Si prega di<br />

consultare la sezione Informazioni Importanti in fondo alla brochure. <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ è un marchio identifi cativo di servizio di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>; diritti riservati.<br />

© Copyright 2007 <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>.


INVESTIRE NELLE <strong>COMMODITY</strong>:<br />

una panoramica sulle commodity<br />

Tutti credono di sapere cos’è una commodity fi nché non provano a<br />

darne una defi nizione. Talvolta le commodity sono materie prime,<br />

ma più in generale si tratta di materiali destinati alla creazione di<br />

altri prodotti. Spesso le commodity sono dei beni fi sici, ma non<br />

sempre è così: tra quelle meno tangibili si ricordano l’energia<br />

elettrica e le emissioni di carbonio.<br />

Le commodity negoziabili possono offrire agli investitori opportunità<br />

interessanti e diversifi cate. Ad esempio, un certo individuo può<br />

nutrire aspettative specifi che su una determinata materia prima<br />

come il petrolio e desiderare uno strumento con il quale esprimerle.<br />

Altri investitori possono ricorrere alle commodity per esplorare un<br />

particolare tema d’investimento: chi cerca una via d’accesso alla<br />

crescita industriale in Cina potrebbe considerare un’esposizione al<br />

nolo con carico a secco (dry freight); chi si aspetta un verifi carsi<br />

sempre più frequente di carenze idriche può invece prevedere un<br />

aumento dei prezzi dei beni agricoli.<br />

Investendo in prodotti strutturati come le note e i certifi cati, gli<br />

investitori possono beneficiare dei movimenti dei prezzi delle<br />

commodity senza bisogno di doverle possedere fisicamente.<br />

<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ offre una vasta gamma di prodotti legati a singole<br />

commodity, indici di commodity oppure panieri personalizzati mirati<br />

a catturare temi d’investimento specifi ci. Che un investitore nutra<br />

aspettative positive, negative o neutrali nei confronti dei mercati<br />

delle commodity, i prodotti strutturati possono offrirgli opportunità<br />

d’investimento adeguate.<br />

Questa guida intende presentare agli investitori i mercati delle<br />

commodity e fornire una panoramica su alcune delle commodity<br />

principali. È solo un punto di partenza per aiutare gli investitori a<br />

determinare quali sono i loro interessi prima di passare ad una<br />

ricerca più approfondita per capire a fondo questi mercati.<br />

1


2<br />

UN MERCATO IN CONTINUA EVOLUZIONE<br />

La storia dei mercati delle commodity<br />

Benché si tratti di un’area relativamente nuova per molti investitori,<br />

il mercato delle commodity esiste da secoli, se non millenni.<br />

Gli odierni mercati delle commodity hanno avuto origine nel<br />

commercio di prodotti agricoli del XIX secolo. Acquirenti e<br />

venditori volevano entrambi limitare i rischi a cui erano soggetti<br />

durante il raccolto e la lavorazione delle messi: gli acquirenti<br />

desideravano cautelarsi nel caso i raccolti fossero scarsi, e di<br />

conseguenza i prezzi fossero alti, mentre i venditori volevano<br />

un prezzo garantito a cui poter vendere le loro merci,<br />

tutelandosi così in caso di offerta eccessiva e prezzi troppo<br />

bassi. Tuttavia, il livello di standardizzazione in termini di qualità<br />

e consegna delle merci era molto scarso e non esisteva un<br />

luogo di stoccaggio centralizzato.<br />

Nel 1848 venne fondato il Chicago Board of Trade (CBOT) che<br />

svolgeva un ruolo di intermediazione tra agricoltori e<br />

commercianti nel commercio delle granaglie. Si stabilirono<br />

delle procedure per la pesa e la classifi cazione del grano e<br />

venne creato un mercato centralizzato. Si fi ssavano in anticipo<br />

i prezzi di consegne da effettuarsi in data futura, e ciò<br />

consentiva agli acquirenti e ai venditori di limitare il rischio di<br />

variazioni di prezzo. Questo segnò la nascita del moderno<br />

mercato dei futures, che si è poi rapidamente esteso al<br />

commercio di altre commodity quali i metalli, la gomma, la<br />

seta e i pellami.<br />

Speculazione nel XVI secolo: la “bolla dei tulipani”<br />

Tuttavia, la contrattazione di commodity non è sempre stata<br />

intrapresa esclusivamente con l’intento di limitare il rischio, ma<br />

spesso ha avuto una connotazione speculativa. Alla fi ne del<br />

XVI secolo, in Olanda si sviluppò un mercato dedicato al<br />

commercio dei tulipani. I prezzi cominciarono a salire,<br />

attraendo un’ondata di investitori con una scarsa conoscenza<br />

del settore dell’orticoltura. La “bolla” speculativa crebbe fi no<br />

a scoppiare. Non si sa oggi esattamente quante fossero le<br />

persone coinvolte in questo mercato, ma è indubbio che ai<br />

tulipani fosse stato attribuito un valore che andava bene oltre<br />

il loro ragionevole valore fi sico e che l’episodio ebbe notevoli<br />

ripercussioni sull’economia locale.<br />

GLI ATTUALI MERCATI DELLE <strong>COMMODITY</strong><br />

I mercati possono essere utilizzati allo scopo di ridurre il<br />

rischio di oscillazione dei prezzi cui si può essere esposti, o,<br />

al contrario per sfruttare tali movimenti di prezzo a proprio<br />

vantaggio. Ciò che un tempo veniva considerato uno strumento<br />

di copertura per fornitori e commercianti di materie prime,<br />

oggi consente a un pubblico molto più vasto di avere accesso<br />

alle commodity. Negli ultimi decenni questi mercati hanno<br />

attratto fondi pensione, fondi hedge, banche d’investimento,<br />

altri investitori istituzionali e, con sempre maggiore frequenza,<br />

anche investitori privati.<br />

Oggi le commodity rivestono un ruolo importante in molti<br />

portafogli d’investimento. Il sempre maggior interesse nei loro<br />

confronti ha portato all’introduzione di una gamma più vasta<br />

di commodity negoziabili e a una maggior varietà di metodi<br />

d’investimento. Il mercato continua a dare accesso alle fonti<br />

energetiche, i metalli, i minerali e i prodotti agricoli, ma include<br />

anche nuove categorie di attività quali le emissioni di carbonio<br />

e il nolo.<br />

Nonostante la crescita di questo mercato, per la maggioranza<br />

delle commodity l’offerta rimane comunque limitata. Per dare


un’idea, si stima ad esempio che riversando tutto il platino che è stato<br />

mai estratto nel corso della storia in una piscina olimpionica, il livello<br />

arriverebbe solo all’altezza delle caviglie1 . Inoltre, nel XXI secolo molte<br />

commodity trovano anche usi diversi. Il mais, ad esempio, è stato<br />

tradizionalmente impiegato nella produzione di prodotti alimentari e<br />

di mangimi per il bestiame. Ma con la crescente consapevolezza dei<br />

possibili effetti negativi sull’ambiente prodotti dal consumo dei<br />

combustibili fossili, le cosiddette “soft commodity” come il mais<br />

vengono impiegate sempre più spesso nella produzione di<br />

biocombustibili. Questi utilizzi concorrenti e le restrizioni nell’offerta<br />

delle commodity possono creare interessanti dinamiche di domanda<br />

e offerta, infl uenzando i prezzi di contrattazione.<br />

COSA ASPETTARSI DAL FUTURO?<br />

Con la crescita della popolazione e il miglioramento degli standard<br />

di vita, è prevedibile un aumento della domanda di varie commodity.<br />

Se l’offerta è relativamente infl essibile, il rapporto domanda/offerta<br />

potrebbe determinare un aumento dei prezzi. La costante crescita<br />

del peso delle attività di trading, unita agli utilizzi innovativi di varie<br />

commodity, sta defi nendo il quadro economico di questa classe di<br />

attività. Con la continua evoluzione del mercato, vi saranno suffi cienti<br />

opportunità per soddisfare il crescente interesse nei confronti delle<br />

commodity? La sempre più forte coscienza ambientale porterà<br />

all’ulteriore sviluppo di nuove energie più “verdi”? Che impatto avrà<br />

la crescita di mercati emergenti a livello globale sulla domanda di<br />

materie prime, specialmente in un momento in cui molte risorse già<br />

scarseggiano? Nuove tecniche come la modifi cazione genetica<br />

altereranno lo scenario agricolo? Problematiche e sviluppi come<br />

quelli delineati continueranno a fornire a chi investe nei mercati delle<br />

commodity opportunità sempre nuove e interessanti.<br />

1 Fonte: Platinum Guild International<br />

3


4<br />

LE <strong>COMMODITY</strong> NEL PORTAFOGLIO D’INVESTIMENTO<br />

Nel lungo periodo, le commodity hanno prodotto rendimenti<br />

equiparabili a quelli forniti dalle azioni. Dalla fi ne degli anni ‘90 ad oggi,<br />

il mercato delle commodity ha conseguito performance superiori a<br />

quelle del mercato azionario (le performance passate non sono<br />

necessariamente indicative di quelle future).<br />

Indipendentemente dalla performance storica, all’interno di un portafoglio<br />

d’investimento, le commodity possono offrire alcuni vantaggi:<br />

Diversifi cazione del portafoglio<br />

I rendimenti storici delle commodity hanno mostrato una scarsa<br />

correlazione con quelli delle azioni o di altre classi di attività. Rispetto<br />

alle azioni e ad altre attività fi nanziarie tradizionali, le commodity<br />

hanno mostrato la tendenza a conseguire performance inferiori.<br />

Tuttavia, laddove il valore di altre classi di attività è sceso, in diversi<br />

casi le commodities hanno fornito agli investitori rendimenti positivi.<br />

Per questo motivo esse sono spesso usate per ridurre il livello di<br />

rischio di un portafoglio accrescendone la diversifi cazione.<br />

Protezione del portafoglio<br />

Storicamente, le commodity sono state una delle poche classi di<br />

attività a trarre vantaggio dall’aumento dell’infl azione. Alla crescita<br />

della domanda di beni e di servizi corrisponde in genere un aumento<br />

dei prezzi di questi beni e servizi, nonché dei prezzi delle materie<br />

prime utilizzate nella loro produzione. Poiché i prezzi delle commodity<br />

tendono a salire nei periodi d’infl azione, l’investimento in questa<br />

classe di attività potrebbe fornire al portafoglio una certa protezione<br />

contro l’accelerare dell’infl azione.<br />

Inoltre, rispetto ad altre classi di attività le commodity si sono<br />

spesso dimostrate più resistenti quando si verifi cano sconvolgimenti<br />

geopolitici e macroeconomici. La crisi politica in un mercato<br />

emergente, per esempio, potrebbe avere severe ripercussioni sulla<br />

Borsa del paese in questione. I movimenti negativi di fattori<br />

economici quali il PIL, la disoccupazione e l’infl azione possono<br />

infl uenzare i tassi d’interesse e le valute. Le commodity, che hanno<br />

dimostrato maggior resistenza in simili circostanze rispetto ad altre<br />

classi d’investimento, potrebbero offrire all’investitore una certa<br />

protezione in momenti di crisi del mercato.<br />

Performance di S&P GSCI vs. MSCI World, 1970 - 2007<br />

(entrambi a base 100 nel dicembre 1969).<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

INDICE S&P GSCI (TR)<br />

MSCI WORLD EQUITY (TR)<br />

1970 1980 1990<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>.<br />

2000


CONSIDERAZIONI SULL’INVESTIMENTO<br />

Se da un lato le commodity apportano molteplici attributi<br />

positivi a un portafoglio, vi sono anche alcuni rischi che<br />

gli investitori devono tenere in considerazione.<br />

Volatilità<br />

Storicamente, le commodity sono sempre state una delle<br />

classi di attività più volatili: i loro prezzi hanno registrato<br />

forti oscillazioni nel corso della storia. È importante che<br />

gli investitori ne valutino attentamente l’utilizzo. La volatilità<br />

degli investimenti in commodity può essere limitata<br />

scegliendo prodotti che offrano una protezione del<br />

capitale, oppure combinando l’esposizione verso le<br />

commodity con quella verso altre classi di attività.<br />

Un mercato in continua evoluzione<br />

I mercati delle commodity mutano continuamente.<br />

Cambiamenti nei partecipanti a questi mercati e nelle<br />

merci negoziate e gli usi concorrenti delle materie<br />

prime contribuiscono a modifi care il profi lo del mercato.<br />

Gli investitori devono essere consapevoli che la<br />

performance e l’andamento di questa classe<br />

d’investimento registrati in passato non sono<br />

necessariamente indicativi della performance o<br />

dell’andamento futuri dei mercati delle commodity.<br />

5


6<br />

Riconoscimenti ottenuti da <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> nel<br />

comparto delle commodity.<br />

Commodity Derivatives House of the Year<br />

(Risk Magazine, 2007)<br />

Energy Risk Manager of the Year, US Natural<br />

Gas House of The Year e US Power House of<br />

The Year<br />

(Energy Risk Magazine, 2007)<br />

“20 Year Pioneer in Energy Products”<br />

(Risk Awards, 2007)<br />

Bank of the Year for Commodities<br />

(Investment Banking Awards, 2006)<br />

Gold Award for Energy Trading<br />

(Commodities Now, 2006)<br />

MORGAN STANLEY – IL TUO PARTNER D’INVESTIMENTO<br />

NELLE <strong>COMMODITY</strong><br />

<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> è uno dei principali attori sui mercati globali delle<br />

commodity. Operiamo nel settore da ben 23 anni, durante i quali<br />

abbiamo mantenuto una presenza forte e costante su questi mercati, e<br />

siamo oggi largamente riconosciuti come uno dei leader del comparto.<br />

La partecipazione di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> al settore delle commodity va dalla<br />

contrattazione attiva di numerose commodity al coinvolgimento diretto<br />

nella loro produzione. A titolo d’esempio, <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> possiede e<br />

gestisce centrali elettriche negli Stati Uniti e in Olanda, è fornitrice<br />

esclusiva di combustibile avio alla compagnia aerea United Airlines ed è<br />

proprietaria al 100% di TransMontaigne, una società che si occupa della<br />

fornitura e distribuzione di prodotti derivati dal petrolio.<br />

Via via che i mercati delle commodity si fanno sempre più sofi sticati,<br />

la conoscenza del mercato è un fattore cruciale per operare<br />

investimenti di successo. Grazie alla sua lunga storia in questo<br />

mercato, coronata da brillanti successi, <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> è il partner<br />

ideale per un investimento nelle commodity. Forti della nostra vasta<br />

esperienza e delle nostre estese capacità, siamo in grado di offrire<br />

ai nostri clienti prodotti e idee estremamente creativi.<br />

Profi lo di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ<br />

Forte delle sue eccellenti competenze nel campo della ricerca, delle<br />

vendite e del trading, <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ mette a disposizione della<br />

clientela sia le sue infrastrutture che la sua conoscenza del mercato.<br />

<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ offre agli investitori un’interessante gamma di<br />

prodotti in tutte le classi di attività finanziarie: azioni, tassi<br />

d’interesse, credito, tassi di cambio, materie prime, settore<br />

immobiliare e fondi hedge. Abbiamo dedicato notevoli risorse per<br />

garantire ai nostri clienti il più elevato livello di servizio possibile.<br />

Per maggiori informazioni, si invitano gli investitori a visitare il nostro<br />

sito Internet: www.<strong>Morgan</strong><strong>Stanley</strong>IQ.it<br />

Alternativamente, potrete rivolgervi alla vostra banca, intermediario<br />

o consulente fi nanziario di fi ducia.


COME AVERE ACCESSO ALLE <strong>COMMODITY</strong><br />

L’investimento nelle commodity non va confuso con l’investimento<br />

nei beni fi sici veri e propri. Invece di acquistare e immagazzinare<br />

greggio o capi di bestiame, gli investitori possono utilizzare<br />

prodotti strutturati per avere accesso fi nanziariamente a questa<br />

classe di attività. Tali prodotti possono offrire un rendimento<br />

correlato a un bene sottostante (il cosiddetto prezzo “spot”),<br />

ma più spesso sono legati a contratti futures su una commodity<br />

o un indice di commodity.<br />

Il mercato dei futures<br />

I futures sono contratti standardizzati stipulati tra due controparti<br />

per la consegna di una commodity in una data futura prestabilita e<br />

a un prezzo concordato in anticipo. Questo tipo di contratti viene<br />

utilizzato da produttori e consumatori per tutelarsi dal rischio di<br />

movimenti dei prezzi dei sottostanti. Il mercato dei futures costituisce<br />

inoltre un’arena speculativa per gli investitori professionali, in cui<br />

poter puntare sulle future oscillazioni dei prezzi.<br />

Esistono due metodi per ottenere un’esposizione mediante<br />

l’uso di futures. Gli investitori possono detenere contratti<br />

futures a lungo termine fi no all’approssimarsi della data di<br />

scadenza. A questo punto, gli investitori non commerciali<br />

possono assumere una posizione che neutralizza la precedente<br />

per evitare la consegna fi sica del bene sottostante.<br />

L’altro approccio è detenere contratti futures a breve, cioè con<br />

scadenza prossima, e continuare a sostituirli con un’operazione<br />

di “rollover”, che consiste nella sostituzione dei contratti in<br />

scadenza con contratti a scadenza più lunga.<br />

Quando si acquista un prodotto strutturato legato ai futures su<br />

commodity, il “rollover” viene gestito dall’emittente del prodotto<br />

stesso, o da un intermediario da questi appositamente<br />

incaricato. Nella nostra esperienza, in genere i prodotti<br />

seguono il contratto futures con scadenza al mese più vicino<br />

o con scadenza più prossima, che tende a rispecchiare più<br />

fedelmente il prezzo della commodity sottostante.<br />

Indici di commodity<br />

Di norma gli investitori si aspettano che gli indici forniscano<br />

dei benchmark pubblicamente disponibili relativamente a una<br />

classe di attività o a un settore particolari. Questi indici<br />

dovrebbero essere basati su precise regole di calcolo,<br />

trasparenti e liquidi. Il S&P GSCI e il Dow Jones-AIG Commodity<br />

Index sono entrambi indici che hanno reso accessibili agli<br />

investitori i mercati delle commodity e hanno suscitato un<br />

notevole interesse negli ultimi cinque anni.<br />

Gli indici di commodity differiscono tra loro in quanto alle<br />

regole utilizzate per ottenere un’esposizione alla specifi ca<br />

classe di attività. Con che frequenza viene ribilanciato l’indice?<br />

Esistono ponderazioni massime e minime per i diversi tipi di<br />

commodity o persino per le singole componenti? Le singole<br />

componenti devono soddisfare requisiti minimi di liquidità per<br />

poter rispondere ai criteri di selezione fi ssati? Gli investitori<br />

dovrebbero essere consapevoli di queste regole prima di<br />

investire in prodotti strutturati o in indici.<br />

Mediante l’esposizione a un indice si è esposti a tutte le sue<br />

componenti, nelle percentuali stabilite dal fornitore dell’indice<br />

stesso. Se l’investitore volesse gestire personalmente questa<br />

esposizione, sarebbe necessario un “rollover” dei contratti futures<br />

(vedi sezione precedente sui futures) per ciascuna delle<br />

componenti dell’indicatore. Invece quando si investe in un prodotto<br />

strutturato basato su di un indice l’esposizione tramite rollover<br />

dei futures viene mantenuta all’interno del prodotto stesso.<br />

7


8<br />

12 14 16 20<br />

22<br />

32 34<br />

24 26 28<br />

42 44 46<br />

36 38<br />

50 52 54 58<br />

48


indice dei contenuti<br />

METALLI PREZIOSI<br />

METALLI INDUSTRIALI<br />

ENERGIA<br />

SOFT <strong>COMMODITY</strong><br />

Pagina 12 Argento<br />

Pagina 14 Oro<br />

Pagina 16 Platino<br />

Pagina 20 Alluminio<br />

Pagina 22 Nichel<br />

Pagina 24 Piombo<br />

Pagina 26 Rame<br />

Pagina 28 Zinco<br />

Pagina 32 Gas Naturale<br />

Pagina 34 Petrolio Greggio<br />

Pagina 36 Elettricità<br />

Pagina 38 Emissioni di carbonio<br />

Pagina 42 Cacao<br />

Pagina 44 Caffè<br />

Pagina 46 Cotone<br />

Pagina 48 Grano<br />

Pagina 50 Granturco<br />

Pagina 52 Soia<br />

Pagina 54 Zucchero<br />

DRY FREIGHT Pagina 58 Dry Freight (trasporto via mare)<br />

9


metalli preziosi<br />

ARGENTO, ORO, PLATINO<br />

11


12<br />

argento<br />

L’argento è un metallo prezioso caratterizzato da una lucentezza<br />

metallica di colore bianco, un’elevata riflettanza e un’ottima<br />

tolleranza a temperature estreme. Ma, ancora più importante,<br />

l’argento ha un’altissima conducibilità termica ed è un ottimo<br />

conduttore elettrico. Le sue proprietà fi siche ne fanno un materiale<br />

particolarmente adatto ad usi sia decorativi che industriali.<br />

Tra i metalli preziosi, l’argento è quello più economico e più<br />

abbondante in natura. Sin dall’antichità è considerato un metallo<br />

prezioso, impiegato per la produzione di gioielli e ornamenti<br />

religiosi. Si ritiene che l’argento sia stato estratto per la prima<br />

volta in Anatolia (l’odierna Turchia) intorno al 3000 a.C.. Verso<br />

la fi ne del XIX secolo, molte delle miniere da cui veniva estratto<br />

argento di alta qualità si esaurirono; ciononostante, da allora i<br />

progressi compiuti sia nelle tecniche di estrazione che in quelle<br />

di raffi nazione ne hanno incrementato la produzione. Tra le<br />

nuove tecniche ricordiamo l’estrazione dell’argento dai minerali<br />

di metalli base meno preziosi (vedi la sezione “Piombo”). Oggi<br />

l’argento è in larga parte un sottoprodotto dell’estrazione del<br />

piombo, del rame e dello zinco.<br />

La maggior parte dell’argento attualmente estratto proviene<br />

da miniere situate in Perù, Messico, Cina, Australia e Cile.<br />

Alimentano l’offerta di argento anche fonti secondarie come<br />

le vendite governative e il recupero di rottami. Nel 2006,<br />

queste fonti rappresentavano rispettivamente il 9% e il 21%<br />

dell’offerta a livello mondiale.<br />

Oggi a trainare la domanda di argento sono principalmente le<br />

industrie elettroniche, i settori della fotografi a, della gioielleria<br />

e dell’argenteria, e la domanda da parte degli investitori.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Gioielleria e argenteria: Per la sua malleabilità, questo metallo<br />

può essere utilizzato per la produzione di gioielli, ornamenti,<br />

medaglie e persino strumenti musicali di altissima qualità come i<br />

fl auti. Questi oggetti sono tradizionalmente prodotti utilizzando<br />

argento Sterling, una lega di argento e rame caratterizzata da<br />

una straordinaria lucentezza. Per la sua eccezionale rifl ettanza<br />

(pari quasi al 100% dopo la lucidatura), l’argento viene anche<br />

impiegato nella produzione degli specchi e del vetro.<br />

Applicazioni industriali ed elettroniche: L’argento è<br />

impiegato in molte applicazioni elettriche, tra cui interruttori,<br />

contatti e fusibili per elettrodomestici come i forni a microonde,<br />

le lavastoviglie, i televisori e i telefoni. Viene anche utilizzato<br />

nella produzione di batterie, cuscinetti e circuiti stampati.<br />

L’argento è usato per i contatti elettrici degli interruttori<br />

domestici perché, in lega con altri metalli, non si corrode,<br />

riducendo così al minimo il rischio di surriscaldamento.<br />

Fotografi a: L’argento è largamente impiegato nel campo della<br />

fotografi a. La carta fotografi ca è rivestita di un’emulsione di<br />

alogenuro d’argento sensibile alla luce.<br />

Attività fi nanziaria: Oltre che come bene fi sico, storicamente<br />

l’argento è stato usato anche come bene monetario, riserva di<br />

valore e investimento “rifugio”.<br />

Conio di monete: Nel passato le monete d’argento venivano<br />

usate come mezzo di pagamento. L’unità monetaria britannica,<br />

la sterlina, aveva in origine il valore di una libbra Troy di argento<br />

Sterling da cui prende il nome. Secondo il Sondaggio mondiale<br />

sull’argento (World Silver Survey) del 2007, nel 2006 il conio di<br />

monete rappresentava ancora circa il 4% della domanda<br />

mondiale di questo metallo.<br />

Applicazioni mediche: All’argento sono attribuite proprietà<br />

antibatteriche. Fasciature che emettono ioni d’argento sono<br />

talvolta utilizzate per il trattamento delle ustioni.


DOLLARO USA/ONCIA<br />

IL MERCATO DELL’ARGENTO<br />

I contratti futures sull’argento più liquidi sono quello trattato sul Commodities<br />

Exchange di New York (COMEX), che rappresenta 5000 once Troy di<br />

argento, e il contratto Mini-Silver del Chicago Board of Trade (CBOT), che<br />

rappresenta 1000 once Troy di argento e può essere negoziato per via<br />

elettronica. Anche il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM) offre un future<br />

su argento di 181,3 once Troy, anch’esso negoziabile per via elettronica.<br />

Sebbene il trading della maggioranza dei contratti cartacei avvenga negli<br />

Stati Uniti, Londra rimane il centro principale del mercato fisico<br />

dell’argento. Il prezzo spot dell’argento viene ancora fissato<br />

quotidianamente a Londra alle 12:15 (il cosiddetto “fi xing”) e offre la<br />

possibilità di acquistare o vendere argento a un unico prezzo stabilito.<br />

Oltre alla dinamica di domanda e offerta nei settori delle applicazioni<br />

industriali e della gioielleria, tra i fattori che infl uenzano il prezzo<br />

dell’argento vi sono anche:<br />

Investimento: Il prezzo dell’argento non è determinato solo dalla<br />

domanda del metallo come bene fi sico, ma anche dalle attività<br />

d’investimento che lo riguardano.<br />

Il mercato dell’argento ha attratto numerosi grandi investitori. Negli<br />

anni ‘70, i fratelli Nelson Bunker Hunt e William Herbert Hunt<br />

accumularono circa la metà dell’offerta mondiale d’argento, ma alla<br />

fi ne i nuovi requisiti imposti sui margini li costrinsero a vendere e a<br />

dichiarare bancarotta. Si ritiene poi che nel 1997 Warren Buffet<br />

abbia acquistato 130 milioni di once d’argento.<br />

Usi diversi: Alcune applicazioni industriali dell’argento sono andate<br />

declinando in seguito all’introduzione di nuovi materiali sostitutivi:<br />

ad esempio, è diminuito l’impiego dell’argento nella produzione di<br />

monete; inoltre la diffusione della stampa digitale potrebbe infl uire<br />

negativamente sull’utilizzo dell’argento nel campo della fotografi a.<br />

50<br />

40<br />

30<br />

20<br />

10<br />

0<br />

Andamento del Prezzo dell’Argento 1975 – 2007<br />

PREZZO DELL’ARGENTO<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

1980: Il prezzo dell’argento tocca il suo<br />

massimo storico di 49,45 dollari l’oncia, per poi<br />

precipitare quando le Borse aumentano i margini<br />

richiesti. I grandi investitori (i fratelli Hunt in<br />

particolare) sono costretti alla liquidazione.<br />

1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati<br />

sui contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance<br />

conseguita in passato non è indicativa di quella futura.<br />

Produzione di Argento Estratto<br />

per Paese<br />

LEGENDA<br />

PE - 19% CL - 8%<br />

MX - 15% PL - 6%<br />

CN - 12% RU - 6%<br />

AU - 9% US - 6%<br />

ALTRI - 10%<br />

Fonte: World Silver Survey 2007/Silver<br />

Institute.<br />

Impiego dell’Argento<br />

LEGENDA<br />

Contratti Futures più Comuni<br />

CA - 5%<br />

KZ - 4%<br />

APPLICAZIONI INDUSTRIALI - 48%<br />

FOTOGRAFIA - 16%<br />

GIOIELLERIA - 18%<br />

ARGENTERIA - 6%<br />

MONETE E MEDAGLIE - 4%<br />

ACQUISTI GOVERNATIVI NETTI DE-<br />

HEDGING* DEI PRODUTTORI - 1%<br />

INVESTIMENTI NETTI IMPLICITI - 7%<br />

* It riacquisto di argento fi sico sul mercato<br />

al fi ne di liquidare operazioni di copertura.<br />

Fonte: World Silver Survey 2007/Silver<br />

Institute.<br />

Futures su argento del New York Mercantile<br />

Exchange (Quotazione: dollari e cents/oncia<br />

Troy; Valore del contratto: 5000 once Troy).<br />

Futures Mini-Silver del Chicago Board of Trade<br />

(Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore<br />

del contratto: 1000 once Troy).<br />

Futures su argento del Tokyo Commodity<br />

Exchange (Quotazione: yen/10g; Valore<br />

del contratto: 60 kg).<br />

1 oncia Troy corrisponde a circa 31,1g.<br />

13


14<br />

oro<br />

Contratti Futures su Oro più Comuni<br />

Futures su oro del New York Mercantile Exchange,<br />

futures su oro del Chicago Board of Trade<br />

(Quotazione: dollari e cents/oncia; Valore del<br />

contratto: 100 once Troy)<br />

Futures Mini-Gold del Chicago Board of Trade<br />

(Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore del<br />

contratto: 33,2 once Troy)<br />

Futures su oro del Tokyo Commodity Exchange<br />

(Quotazione: yen/grammo; Valore del contratto: 1<br />

chilogrammo)<br />

1 oncia Troy corrisponde circa a 31,1 g.<br />

Da secoli l’oro è considerato un bene prezioso, in virtù della sua<br />

bellezza, delle sue proprietà chimiche, nonché del suo utilizzo come<br />

bene di scambio. Per centinaia di anni esso è stato moneta corrente<br />

a livello internazionale. Tra il 1900-1933, periodo durante il quale<br />

negli Stati Uniti vigeva il sistema aureo, o Gold Standard, e il denaro<br />

cartaceo era convertibile in oro a un prezzo fi sso, tutte le banche<br />

centrali disponevano di grosse riserve auree. Verso la metà del<br />

XX secolo, con la fi rma dell’accordo di Bretton Woods, le valute<br />

cartacee erano ancorate al dollaro fi no a che, nel 1971, il presidente<br />

Nixon abolì la convertibilità del dollaro in oro. L’oro rimane tuttavia<br />

uno dei principali componenti delle riserve delle banche centrali e,<br />

in molte parti del mondo, viene ancora impiegato come forma di<br />

pagamento e veicolo di risparmio.<br />

L’oro si estraeva già intorno al 2000 a.C., ma la scoperta dei<br />

giacimenti più grandi avvenne solo nel XIX secolo in California, dove<br />

ebbe inizio la “Corsa all’oro”, e in Sudafrica. L’estrazione dell’oro,<br />

specialmente nelle profonde miniere sudafricane, è un’attività ad alta<br />

intensità di capitale. Di conseguenza, l’attività mineraria e di<br />

esplorazione ha mostrato la tendenza ad aumentare quando il prezzo<br />

dell’oro è più alto e quindi i profi tti sono maggiori. Attualmente i maggiori<br />

produttori mondiali d’oro sono il Sudafrica, l’Australia e gli Stati Uniti.<br />

All’offerta sul mercato aureo contribuiscono anche le scorte esistenti<br />

“in superfi cie”: con questo s’intendono ad esempio i gioielli, i beni<br />

di proprietà degli investitori e le riserve auree delle banche centrali.<br />

Accordi internazionali quali l’Accordo di Washington hanno posto<br />

dei limiti alla vendita dell’oro da parte delle banche centrali che vi<br />

hanno aderito.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Orefi ceria: Si stima che questo settore rappresenti circa due terzi<br />

della domanda d’oro a livello mondiale. Il più grande mercato mondiale<br />

per l’orefi ceria è l’India: di conseguenza, la domanda di gioielli d’oro<br />

tende a toccare i livelli massimi durante i periodi delle festività indiane,<br />

come la “stagione dei matrimoni”, il Natale e la festa induista di Diwali.<br />

Prodotti elettrici: Grazie alla sua conducibilità, malleabilità e resistenza<br />

alla corrosione, l’oro è utilizzato nella produzione di una vasta gamma<br />

di prodotti elettrici, specialmente nel settore delle telecomunicazioni<br />

e dell’informatica, e per applicazioni safety-critical. La domanda<br />

d’oro è cresciuta a seguito dell’uso sempre più diffuso di questo<br />

metallo in tali settori.<br />

Odontoiatria: Essendo un metallo non tossico e biologicamente inerte,<br />

l’oro è spesso impiegato in odontoiatria in lega con altri metalli come<br />

il platino, l’argento, il palladio o il rame.<br />

Bene fi nanziario: Da sempre l’oro attrae gli investitori, specialmente<br />

come bene “rifugio”, e come copertura contro l’infl azione e le<br />

fl uttuazioni del dollaro. Recentemente è diventato più accessibile<br />

grazie al lancio di veicoli d’investimento come gli Exchange Traded<br />

Funds (ETF).


DOLLARO USA/ONCIA<br />

IL MERCATO DELL’ORO<br />

Le tre maggiori borse mondiali su cui vengono negoziati i futures<br />

su oro sono il New York Mercantile Exchange (NYMEX), il Chicago<br />

Board of Trade (CBOT) e il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM).<br />

Il contratto su oro più liquido al mondo viene negoziato sul<br />

NYMEX e viene utilizzato dai grandi consumatori e produttori<br />

commerciali, e dagli attori fi nanziari. I contratti TOCOM e CBOT<br />

sono negoziabili per via elettronica.<br />

Il prezzo spot dell’oro viene fi ssato due volte al giorno dai<br />

membri della London Bullion Market Association, alle 10.30 e<br />

alle 15.00, ora di Londra. La quotazione pomeridiana è usata<br />

come riferimento per il prezzo dell’oro a livello mondiale.<br />

Tra i fattori che possono infl uenzare il prezzo dell’oro vi sono<br />

la domanda di articoli di gioielleria, la domanda industriale e<br />

l’interesse da parte degli investitori. La funzione dell’oro come<br />

bene “rifugio” determina un aumento della domanda<br />

d’investimento in periodi di incertezza o instabilità, a<br />

prescindere dalla domanda di oro fi sico.<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

Andamento del Prezzo dell’Oro 1975 – 2007<br />

PREZZO DELL’ORO<br />

Dato che un’alta percentuale dell’oro disponibile è costituita dalle<br />

scorte “in superfi cie” in mano alle banche centrali e agli investitori,<br />

spesso un’accresciuta domanda può essere ampiamente<br />

soddisfatta da tali scorte senza bisogno di intensificare la<br />

produzione mineraria. Questo è uno dei motivi per cui l’oro ha<br />

dimostrato una minor volatilità rispetto a molte altre commodity.<br />

Produzione Mineraria Mondiale (in tonnellate)<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

LEGENDA<br />

RU<br />

PE<br />

1997 1999 2001 2003 2005<br />

ID<br />

CN<br />

Fonte: U.S. Geological Survey.<br />

1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati sui contratti<br />

future con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è<br />

indicativa di quella futura.<br />

CA<br />

AU<br />

US<br />

ZA<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

ALTRI<br />

Stimata<br />

1975: L’oro non viene più usato per saldare i conti<br />

in ambito internazionale – ora il prezzo viene<br />

determinato dal mercato.<br />

1979-1982: La guerra in Medio Oriente, la<br />

recessione economica negli USA e un periodo di<br />

“stagfl azione” portano al fenomeno del “fl ight-toquality”*.<br />

1987: “Lunedì nero”, l’oro viene venduto per<br />

raccogliere i contanti necessari a soddisfare le<br />

richieste di margine sui mercati azionari.<br />

1996: La banca centrale belga e il FMI annunciano<br />

massicce vendite d’oro.<br />

* Migrazione degli investitori verso valori mobiliari<br />

a minor rischio.<br />

15


16<br />

platino<br />

Contratti Futures su Platino più Comuni<br />

Futures su platino del New York Mercantile Exchange<br />

(Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore del<br />

contratto: 50 once Troy).<br />

Futures su platino del Tokyo Commodities Exchange<br />

(Quotazione: yen/grammo; Valore del contratto:<br />

500 grammi).<br />

1 oncia Troy corrisponde a circa 31,1 g.<br />

Il platino viene spesso definito il più prezioso tra tutti i metalli<br />

preziosi: nel XVIII secolo, il re Luigi XV di Francia lo dichiarò ‘l’unico<br />

metallo degno di un re’. Oggi il platino trova anche numerosi impieghi<br />

in ambito tecnico, in virtù della sua durezza, resistenza alla<br />

corrosione ed effi cienza come catalizzatore.<br />

I giacimenti di platino sono estremamente rari e nel corso della storia<br />

sono state prodotte quantità relativamente basse del metallo. La<br />

produzione si concentra in pochissime aree del mondo ed è dominata<br />

da un piccolo gruppo di compagnie minerarie. Il Sudafrica ne è di gran<br />

lunga il maggior produttore, seguito da Russia e America del Nord.<br />

Il processo di estrazione del platino è un’attività ad alta densità di<br />

manodopera e la sua raffinazione è un processo complesso: per<br />

produrre qualche oncia di metallo puro va estratta un’enorme quantità<br />

di minerale allo stato grezzo. Il processo di produzione del platino puro<br />

può richiedere fasi di molitura, concentramento (separazione delle<br />

particelle contenenti platino), fusione e raffi nazione per rimuovere le<br />

impurità e separare altri metalli preziosi come l’oro e l’argento.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Catalizzatori per auto: Circa la metà della domanda di platino è destinata<br />

ad essere utilizzata nei convertitori catalitici per le auto. Il platino funge da<br />

catalizzatore nelle reazioni che trasformano gli idrocarburi, gli ossidi di<br />

azoto e il monossido di carbonio in emissioni meno inquinanti. Quasi tutte<br />

le nuove auto sono dotate di convertitori catalitici e la domanda continua<br />

a salire, a causa delle normative sempre più severe sulle emissioni e<br />

l’accresciuta domanda di autovetture da parte di mercati come la Cina.<br />

Petrolio e materie plastiche: I catalizzatori al platino vengono<br />

utilizzati per trasformare la nafta a basso numero di ottano in prodotti<br />

ad alto numero di ottano per le automobili e gli aerei con motore a<br />

pistoni. Sono impiegati anche nel settore delle materie plastiche.<br />

Altre applicazioni nei settori industriale ed elettronico: Il platino<br />

ha molte applicazioni specialistiche per la sua resistenza chimica, la<br />

sua tolleranza alle alte temperature e la stabilità delle sue proprietà<br />

elettriche: dagli strati magnetici dei dischi fi ssi ai rivestimenti delle<br />

ogive dei missili e agli ugelli del carburante nei motori a reazione.<br />

Gioielleria: Il platino è un materiale ideale per creare i gioielli più<br />

raffi nati: è resistente, inossidabile e ipoallergenico. La domanda di<br />

gioielli in platino è particolarmente forte in Asia.<br />

Odontoiatria e medicina: Il platino può essere usato negli elettrodi<br />

per i pacemaker, nei fi li guida dei cateteri utilizzati nel trattamento<br />

delle malattie cardiache, nella strumentazione per uso dentale e le<br />

otturazioni. Il platino è anche in grado di inibire la scissione delle<br />

cellule viventi. Questa caratteristica, scoperta nel 1962, ha portato<br />

allo sviluppo di farmaci per il trattamento dei tumori.<br />

Bene fi nanziario: Storicamente, il platino non è stato accumulato o<br />

usato come bene di riserva al pari dell’oro. Tuttavia, nel corso degli<br />

anni ’80 il rapido apprezzamento dei metalli preziosi ha dato origine<br />

alla produzione di una varietà di lingotti e monete.


DOLLARO USA/ONCIA<br />

IL MERCATO DEL PLATINO<br />

Le borse principali per il trading del platino sono il New York Mercantile<br />

Exchange (NYMEX) e il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM).<br />

Tra i fattori che influenzano il prezzo del platino si<br />

ricordano:<br />

Interruzioni dell’offerta: A differenza dell’oro, esistono ben<br />

poche scorte di platino “in superfi cie”. Se domanda e offerta<br />

non si controbilanciano, i movimenti dei prezzi possono essere<br />

volatili. Poiché la produzione di platino è concentrata in così<br />

pochi Paesi, la loro situazione politica può avere anch’essa un<br />

impatto sull’offerta. Per esempio, problemi riguardanti il<br />

mercato della manodopera, come gli scioperi in Sudafrica,<br />

potrebbero portare a interruzioni dell’offerta.<br />

Nuove tecnologie: Visto il costo e la rarità del platino, molti<br />

utilizzatori di catalizzatori per auto al platino si stanno<br />

attivamente dedicando allo sviluppo di tecnologie alternative<br />

o alla ricerca di materiali sostitutivi. D’altro canto, altre nuove<br />

tecnologie potrebbero portare ad un aumento della domanda<br />

1600<br />

1200<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

0<br />

Andamento del Prezzo del Platino 1987 – 2007<br />

PREZZO DEL PLATINO<br />

1987 1992 1997 2002 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti<br />

futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è<br />

indicativa di quella futura.<br />

di platino: le celle a combustibile, ad esempio, che convertono<br />

idrogeno e ossigeno in elettricità, utilizzano il platino come<br />

catalizzatore.<br />

Sostituzione con altri metalli: Il rodio e il palladio possono ora<br />

sostituire il platino nei catalizzatori per auto. Sia il palladio che<br />

l’oro bianco sono usati come sostitutivi del platino nel campo della<br />

gioielleria. I prezzi di questi metalli sono quindi correlati e il grado<br />

di sostituzione può dipendere dai differenziali di prezzo tra loro.<br />

Produzione Mineraria Mondiale Stimata 2006<br />

LEGENDA<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

SZ - 77%<br />

RU - 14%<br />

ALTRI - 4%<br />

CA - 3%<br />

US - 2%<br />

Fonte: US Geological Survey.<br />

1983-1988: L’Isola di Man emette le prime<br />

monete di platino, seguita nel 1988 da Australia<br />

e Canada.<br />

1997: Gli USA lanciano la moneta “American<br />

Eagle” di platino e vedono raddoppiare la domanda<br />

d’investimento rispetto ai livelli del 1996.<br />

2000: La Cina introduce restrizioni sui veicoli<br />

per ridurre l’inquinamento.<br />

17


metalli industriali<br />

ALLUMINIO, NICHEL, PIOMBO, RAME, ZINCO<br />

19


20<br />

alluminio<br />

Contratti Futures su Alluminio più Comuni<br />

Futures su alluminio trattato sul London Metal<br />

Exchange (Dimensione del contratto: 25 tonnellate;<br />

Quotazione: dollaro per tonnellata).<br />

L’alluminio è un metallo leggero di colore grigio-argento con<br />

un’elevatissima resistenza alla corrosione. Sebbene sia uno degli<br />

elementi più abbondanti presenti nella crosta terrestre, ci sono voluti<br />

anni di ricerca per ricavare dal minerale grezzo il metallo oggi tanto<br />

diffuso. È un metallo moderno, sia per i suoi usi, sia perché la sua<br />

produzione commerciale è iniziata meno di 150 anni fa.<br />

L’alluminio si trova principalmente nei minerali di bauxite. Il metallo puro<br />

viene estratto mediante elettrolisi, ma prima il minerale deve essere fuso<br />

per permettere il fl usso di elettricità. Dato l’altissimo punto di fusione<br />

(superiore a 2000°C), si tratta di un processo diffi cile e costoso. Il punto<br />

di fusione può essere ridotto a circa 900°C dissolvendo il minerale nella<br />

criolite fusa (un minerale che si trova in Groenlandia).<br />

La Cina è il maggior produttore di alluminio, seguita da Russia, Canada<br />

e Stati Uniti. Oltre ad essere prodotto da fonti primarie, l’alluminio è<br />

uno dei metalli più comunemente riciclati. L’attuale produzione mondiale<br />

è di circa 30 milioni di tonnellate metriche all’anno.<br />

Curiosità:<br />

In presenza di determinate condizioni, minuscole particelle di alluminio<br />

possono infiammarsi, e ciò l’ha reso un componente utile nei<br />

carburanti solidi per i razzi destinati ai viaggi spaziali.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Trasporti: Nel settore dei trasporti, l’alluminio è utilizzato per la<br />

costruzione di automobili, aerei e navi. Le strutture di alluminio sono<br />

notevolmente più leggere delle strutture di acciaio equivalenti, e ciò<br />

comporta una maggiore efficienza energetica e quindi costi<br />

ambientali inferiori.<br />

Costruzioni: La sua resistenza alla corrosione, combinata con la sua<br />

leggerezza e resistenza, fanno dell’alluminio un materiale<br />

particolarmene idoneo per il settore edilizio. Viene largamente usato<br />

negli edifi ci, anche come rivestimento esterno: quest’uso dell’alluminio<br />

può aumentare l’effi cienza energetica delle strutture grazie alla sua<br />

natura rifl ettente. Uno svantaggio dell’uso di questo metallo è la sua<br />

scarsa resistenza a fatica, quindi gli ingegneri tendono a progettare<br />

strutture in alluminio dalla durata limitata nel tempo.<br />

Imballaggio: Dall’alluminio si possono ricavare fogli leggeri e fi nissimi<br />

adatti all’imballaggio di una varietà di alimenti, in grado di fornire una<br />

barriera totale contro luce, umidità e ossigeno. Di conseguenza, la<br />

pellicola d’alluminio è diventata il materiale d’imballaggio più versatile<br />

oggi sul mercato.


SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />

IL MERCATO DELL’ALLUMINIO<br />

L’alluminio è il contratto più negoziato sul London Metal<br />

Exchange (LME). Vi sono quattro sessioni di trading giornaliere<br />

con contrattazione “alle grida”, e i prezzi uffi ciali vengono<br />

fi ssati durante il secondo “ring” dell’alluminio della giornata,<br />

dalle 12.55 alle 13.00.<br />

Tra i fattori che possono infl uire sul prezzo dell’alluminio vi sono:<br />

Costi energetici: Poiché l’estrazione dell’alluminio è un’attività<br />

energivora, la redditività della sua produzione (e quindi il livello<br />

1800000<br />

1500000<br />

1200000<br />

900000<br />

600000<br />

300000<br />

0<br />

Prezzo dell’Alluminio e Scorte, 1998 - 2007<br />

SCORTE LME<br />

FUTURES SU ALLUMINO LME<br />

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su<br />

contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita<br />

in passato non è indicativa di quella futura.<br />

di offerta sul mercato) dipende molto dai costi di produzione,<br />

inclusi quelli del consumo energetico.<br />

Tasse sul carbonio: A causa dell’elevato consumo energetico<br />

richiesto dal processo di estrazione dell’alluminio, a meno che<br />

non vengano applicate tasse sul carbonio a livello mondiale,<br />

le fonderie potrebbero essere trasferite in aree dove queste<br />

tasse non esistono. Ciò potrebbe modificare la struttura<br />

dell’industria metallurgica mondiale.<br />

0<br />

2007<br />

6000<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />

Produzione Mondiale<br />

Stimata 2006<br />

LEGENDA<br />

CN - 26% US - 7%<br />

RU - 11% AU - 6%<br />

CA - 9% BR - 5%<br />

ALTRI - 29%<br />

Fonte: U.S. Geological Survey.<br />

NO - 4%<br />

IN - 3%<br />

21


22<br />

nichel<br />

Contratti Futures su Nichel più Comuni<br />

Futures su nichel LME (Dimensione del contratto:<br />

6 tonnellate; Quotazione: dollari per tonnellata).<br />

Il nichel è un metallo duro di color bianco argenteo. Questo elemento,<br />

abbondante in natura, possiede molte proprietà utili tra cui la<br />

durevolezza, un’elevata resistenza alla corrosione e un alto punto<br />

di fusione. Non è utile solo in forma pura, ma può anche essere<br />

combinato con altri metalli per la formazione di leghe, e con elementi<br />

non metallici per la formazione di composti, trovando in entrambi i<br />

casi largo uso.<br />

Sebbene costituisca soltanto una piccola frazione della composizione<br />

della crosta terrestre, il nichel è molto più abbondante negli strati più<br />

profondi della Terra. Esistono molti minerali di nichel diversi e vari<br />

processi per estrarre da essi i metalli puri. Tra i sottoprodotti della<br />

produzione del nichel vi sono il cobalto, il rame, il platino e il palladio.<br />

Il principale produttore di nichel è il Canada, ma depositi si trovano<br />

anche in Russia, in Australia, a Cuba e in Indonesia.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Acciaio inox: Il principale uso del nichel è come metallo da lega,<br />

insieme al cromio e ad altri metalli, nella produzione di acciaio inox.<br />

L’acciaio inox è usato nel settore dei trasporti e delle lavorazioni<br />

chimiche, oltre che nelle apparecchiature per la lavorazione degli<br />

alimenti. Molti prodotti domestici, come i lavelli, le pentole e altri<br />

utensili, sono fabbricati in acciaio inox perché è un materiale lucente<br />

e facile da pulire.<br />

Altre leghe e composti: Il nichel può essere combinato con altri<br />

elementi per produrre materiale da placcatura. La placcatura in<br />

nichel offre un’ottima resistenza alla corrosione e alle alte<br />

temperature, e costituisce un rivestimento durevole per<br />

apparecchiature industriali ed elettroniche.<br />

Monete: La resistenza del nichel all’ossidazione lo rende un<br />

materiale adatto alla coniazione di monete. La moneta americana<br />

da 5 cents è comunemente chiamata “nickel”, nichelino, in<br />

riferimento alla lega rame-nichel di cui è fatta.


SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />

IL MERCATO DEL NICHEL<br />

Il trading del nichel sul London Metal Exchange (LME) è<br />

cominciato nel 1979. I prezzi uffi ciali sono stabiliti durante la<br />

seconda sessione di trading (o “ring”) della giornata, dalle<br />

13.00 alle 13.05.<br />

Tra i fattori che possono infl uire sul prezzo del nichel vi sono:<br />

Crescita cinese: Negli ultimi anni la domanda di nichel è<br />

stata infl uenzata dalla forte crescita industriale della Cina.<br />

Limiti della domanda: Il LME pubblica quotidianamente dati<br />

sui livelli delle scorte di nichel. Scorte ristrette, insieme a una<br />

capacità di estrazione limitata, possono infl uenzare l’offerta e<br />

70000<br />

60000<br />

50000<br />

40000<br />

30000<br />

20000<br />

10000<br />

0<br />

Prezzo del Nichel e Scorte, 1998 - 2007<br />

SCORTE LME<br />

FUTURES SU NICHEL LME<br />

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su<br />

contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in<br />

passato non è indicativa di quella futura.<br />

il prezzo del nichel.<br />

Domanda di acciaio inox: La maggior parte del nichel viene<br />

usato nella produzione dell’acciaio inox. Quindi oscillazioni della<br />

domanda di acciaio inox possono avere ripercussioni sul<br />

mercato del nichel.<br />

Sostituzione con altri metalli: I recenti prezzi alti del nichel hanno<br />

portato a uno spostamento verso l’uso della ghisa di prima fusione<br />

(ferro grezzo) per la produzione dell’acciaio inox. La ghisa è<br />

un’alternativa costosa al nichel, quindi è una scelta economicamente<br />

fattibile solo quando i prezzi del nichel sono alti.<br />

2007<br />

70000<br />

60000<br />

50000<br />

40000<br />

30000<br />

20000<br />

10000<br />

0<br />

PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />

Produzione di Nichel Estratto<br />

2006 (stimata)<br />

LEGENDA<br />

RU - 19% ID - 8% CN - 5%<br />

CA - 15% NC - 6% BR - 4%<br />

AU - 12% CO - 6% CU - 4%<br />

ALTRI - 10%<br />

Fonte: U.S. Geological Survey.<br />

23


24<br />

piombo<br />

Il piombo è un metallo tenero e denso di colore bianco<br />

azzurrognolo, che diventa grigio a contatto con l’aria. È<br />

caratterizzato da una densità particolarmente elevata, che lo<br />

rende un effi cace schermo contro le radiazioni e le onde sonore.<br />

In virtù della sua disponibilità, facilità di estrazione, morbidezza e<br />

basso punto di fusione è stato un metallo largamente usato nel<br />

corso della storia. Tuttavia, quando ne vennero riconosciuti gli<br />

effetti tossici cambiarono i suoi usi. Sebbene non sia più utilizzato<br />

nelle vernici o come dolcifi cante negli alimenti e nel vino, rimane<br />

comunque uno dei metalli più versatili e più utilizzati.<br />

Estrazione del piombo<br />

Il piombo è reperibile in abbondanza sotto forma di minerale<br />

associato ad altri metalli. In genere il piombo viene prima fuso,<br />

quindi raffi nato per rimuovere le impurità e altri metalli, tra cui<br />

l’oro, l’argento, l’antimonio, l’arsenico, il rame, lo stagno e lo<br />

zinco. In genere il rame è la prima impurità ad essere eliminata:<br />

si riscalda il piombo appena al di sopra del suo punto di fusione,<br />

facendo affi orare in superfi cie il rame solido che viene quindi<br />

schiumato. Altre impurità vengono rimosse usando una varietà<br />

di tecniche pirometallurgiche all’interno di una fornace. Per<br />

purificare il piombo si impiegano anche metodi elettrolitici,<br />

ritenuti più economici di quelli pirometallurgici.<br />

L’Australia, la Cina e gli Stati Uniti sono i principali produttori<br />

di piombo. L’offerta di piombo è costituita da una combinazione<br />

di piombo di nuova estrazione e rottami riciclati, in percentuali<br />

più o meno uguali.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Batterie / industria automobilistica: In virtù della sua<br />

resistenza all’erosione chimica, oggi il piombo viene<br />

Contratti Futures su Piombo Più Comuni<br />

principalmente utilizzato nella produzione di batterie tipo<br />

piombo-acido, usate per l’accensione delle automobili e di altri<br />

veicoli, per l’alimentazione di veicoli elettrici e come<br />

alimentazione di emergenza quando viene a mancare<br />

l’elettricità. Mentre altri usi del piombo sono andati diminuendo<br />

a causa di preoccupazioni riguardo la sua tossicità, la domanda<br />

di piombo per le batterie ha continuato a crescere.<br />

Costruzioni: Il piombo è caratterizzato da un’elevata<br />

resistenza alla corrosione ed è quindi ideale per<br />

impermeabilizzare gli edifici. Lastre di piombo flessibili<br />

vengono applicate all’esterno degli edifici per creare un<br />

rivestimento durevole. Castelli, cattedrali e altri edifi ci storici<br />

possono contenere notevoli quantità di piombo nel tetto, nelle<br />

tubature, nelle fi nestre e nell’ornamentazione.<br />

Protezione contro le radiazioni: L’alta densità del piombo lo<br />

rende un materiale ideale per i laboratori, gli ospedali e il settore<br />

nucleare, dove viene impiegato come protezione contro le<br />

radiazioni. Inoltre, la polvere di piombo può essere aggiunta a fogli<br />

di plastica e di gomma per la fabbricazione di indumenti protettivi.<br />

Vetro: Il piombo può essere aggiunto al vetro per creare il<br />

‘cristallo al piombo’, dotato di un’eccezionale lucentezza, e più<br />

morbido e facile da tagliare.<br />

Tubature: Sebbene non venga più usato per le tubature degli<br />

impianti idraulici domestici, il piombo è tuttora utilizzato per<br />

quelle destinate al trasporto di sostanze chimiche corrosive in<br />

virtù della sua elevata resistenza chimica.<br />

Munizioni: Il piombo è largamente usato nella produzione di<br />

munizioni, tuttavia si stanno prendendo in considerazione altre<br />

sostanze meno tossiche come possibile alternativa.<br />

Futures su piombo quotati sul London Metal Exchange (Quotazione: dollari/tonnellata metrica; Dimensione del contratto: 25 tonnellate).


SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />

IL MERCATO DEL PIOMBO<br />

Il piombo è trattato sul London Metal Exchange (LME) sin dal 1903.<br />

L’attuale contratto su piombo è stato introdotto nel 1953.<br />

Domanda di batterie per autotrazione: L’uso sempre più<br />

diffuso delle automobili, specialmente nei mercati emergenti<br />

come la Cina, è il principale elemento trainante della domanda<br />

di piombo.<br />

Offerta di rottami metallici: Il piombo si distingue dagli altri<br />

metalli industriali in quanto la sua offerta dipende dai rottami<br />

metallici oltre che dalla sua produzione primaria. Quando i<br />

prezzi del piombo sono bassi, la raccolta e il riciclaggio di<br />

rottami possono non essere redditizi, mentre sono più profi cui<br />

quando i prezzi sono alti. Ciò può avere un impatto sulla<br />

domanda e quindi sul prezzo.<br />

250000<br />

200000<br />

150000<br />

100000<br />

50000<br />

0<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati u<br />

contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in<br />

passato non è indicativa di quella futura.<br />

Produzione primaria: L’apertura di nuove miniere e di nuovi<br />

impianti di estrazione determinerebbe un aumento dell’offerta.<br />

Normative ambientali: Timori riguardo la tossicità del<br />

piombo potrebbero portare all’introduzione di controlli più<br />

severi sia negli impianti di produzione primaria che in quelli di<br />

riciclaggio. Preoccupazioni sull’uso del piombo potrebbero<br />

inoltre portare alla sostituzione di questo metallo con altri<br />

materiali, come le materie plastiche, in alcune applicazioni.<br />

Domanda/offerta di altri metalli industriali: Quando due<br />

metalli vengono prodotti insieme, un calo della produzione di<br />

uno potrebbe determinare il calo della produzione dell’altro.<br />

Piombo e zinco, ad esempio, sono spesso prodotti insieme,<br />

quindi i loro pattern di offerta possono essere correlati.<br />

Prezzo del Piombo e Scorte, 1998 - 2007 Produzione Mondiale di<br />

SCORTE LME<br />

FUTURES SU PIOMBO LME<br />

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />

2007<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

0<br />

PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />

Piombo Estratto 2006<br />

(stimata)<br />

LEGENDA<br />

CN - 31%<br />

AU - 23%<br />

ALTRI - 19%<br />

US - 13%<br />

PE - 10%<br />

Fonte: U.S. Geological Survey.<br />

MX - 4%<br />

25


26<br />

rame<br />

Contratti Futures su Rame più Comuni<br />

Futures su Rame quotati sul London Metal Exchange<br />

(Quotazione: dollari/tonnellata metrica; Dimensione<br />

del contratto: 25 tonnellate).<br />

Questo metallo di colore rossastro fu uno dei primi metalli ad essere<br />

estratto e utilizzato dall’uomo. L’uso del rame, insieme a quello<br />

dell’oro, segnò il passaggio dall’Età della Pietra a una civiltà più<br />

moderna. Il rame continua a trovare largo impiego anche oggi: dopo<br />

il ferro e l’alluminio, è infatti al terzo posto tra i metalli più usati al<br />

mondo. È caratterizzato da un’ottima conducibilità termica ed<br />

elettrica, nonché da una buona resistenza alla corrosione.<br />

Estrazione del Rame<br />

Il rame si trova nelle rocce, nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Si può<br />

trovare allo stato naturale sulla superfi cie terrestre, ma in genere<br />

viene estratto da minerali grezzi. Si ritiene che il processo di<br />

estrazione del rame, oggi detto riduzione chimica, sia stato<br />

sviluppato intorno al 5000 a.C. I minerali contenenti metalli ossidati<br />

vengono riscaldati insieme a un agente riducente, solitamente un<br />

combustibile a base di carbonio, per separare l’ossigeno dal metallo<br />

puro. Un altro metodo di estrazione del rame è la lisciviazione acida<br />

dei minerali ossidati.<br />

Sebbene il rame sia diffuso in tutto il mondo, le regioni che ne<br />

producono di più sono le Americhe (Cile, USA, Perù, Canada),<br />

l’Australia e l’Asia (Indonesia, Cina).<br />

USI PRINCIPALI<br />

Costruzioni: Il rame viene usato nella produzione di grondaie,<br />

tubature per impianti idraulici, di riscaldamento e di ventilazione, e in<br />

quella di cavi e lastre di metallo per il settore edilizio. Per la sua<br />

malleabilità, in passato il rame è stato anche usato per la realizzazione<br />

di monumenti: la Statua della Libertà, costruita in rame, nel corso<br />

della sua storia centenaria ha subito solo una lieve corrosione.<br />

Applicazioni elettriche ed elettroniche: In virtù della sua eccellente<br />

conducibilità, il rame è il metallo più usato nella produzione di cavi,<br />

fi li e prodotti elettrici. Ecco alcuni esempi di prodotti per cui viene<br />

usato: fi li elettrici, circuiti stampati, elettromagneti, motori, generatori,<br />

interruttori, tubi catodici e magnetron per forni a microonde.<br />

Leghe: Nella sua forma pura, il rame è eccessivamente tenero e<br />

malleabile per alcuni usi. Le leghe di rame con altri metalli possono<br />

essere più resistenti del rame da solo: lo si lega allo stagno per<br />

produrre il bronzo e allo zinco per produrre l’ottone.<br />

Coniazione di monete: Per la sua resistenza alla corrosione il<br />

rame è spesso impiegato per la coniazione di monete.


SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />

IL MERCATO DEL RAME<br />

Il trading del rame è concentrato principalmente sul London Metal<br />

Exchange (LME, Borsa Metalli di Londra). I prezzi uffi ciali vengono<br />

stabiliti durante il secondo “ring” del rame (sessione di contrattazione<br />

“alle grida”) della giornata, dalle 12.30 alle 12.35. Al di fuori di<br />

questi orari, i contratti su rame possono essere negoziati per via<br />

elettronica attraverso LME Select, una piattaforma di trading<br />

elettronica, oppure per telefono tra uffi ci di tutto il mondo.<br />

Secondo alcuni economisti, il rame è da considerarsi un buon<br />

indicatore di crescita: infatti, i rialzi dei prezzi del rame hanno<br />

spesso preceduto periodi di espansione economica.<br />

Tra i fattori che possono infl uire sul prezzo del rame vi sono:<br />

Crescita cinese: Negli ultimi anni le importazioni cinesi<br />

destinate alla produzione industriale sono state un fattore<br />

1200000<br />

1000000<br />

800000<br />

600000<br />

400000<br />

200000<br />

0<br />

Prezzo del Rame e Scorte, 1998 - 2007<br />

SCORTE LME<br />

FUTURES SU RAME LME<br />

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su<br />

contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita<br />

in passato non è indicativa di quella futura.<br />

determinante per l’aumento della domanda di rame.<br />

Limiti dell’offerta: L’offerta di rame dipende dalle materie prime,<br />

dalla capacità di estrazione e raffi nazione e, fattore chiave, dalla<br />

disponibilità di scorte. Il LME pubblica quotidianamente dati sui<br />

livelli delle scorte. I dati riguardanti le scorte statunitensi vengono<br />

pubblicati dal US Department of Energy tutti i giovedì mattina alle<br />

10.30 (orario della costa orientale degli Stati Uniti). I dati sulle<br />

scorte asiatiche, invece, vengono pubblicati il venerdì dallo<br />

Shanghai Futures Exchange.<br />

Usi diversi: Con lo sviluppo di nuove tecnologie, le materie prime,<br />

tra cui anche il rame, vengono utilizzate a scopi diversi.<br />

Rischio politico: Nuove forniture di rame potrebbero provenire da<br />

aree geografi che ad alto rischio politico, come l’Africa centrale.<br />

0<br />

2007<br />

12000<br />

10000<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />

Produzione Mondiale di Rame<br />

Estratto 2006 (stimata)<br />

LEGENDA<br />

CL - 35% ID - 5%<br />

US - 8% CN - 5%<br />

PE - 7% RU - 5%<br />

AU - 6% CA - 4%<br />

ALTRI - 18%<br />

Fonte: U.S. Geological survey.<br />

ZM - 4%<br />

PL - 3%<br />

27


28<br />

zinco<br />

Contratti Futures su Zinco più Comuni<br />

Futures su zinco trattato sul London Metal<br />

Exchange (Dimensione del contratto: 25<br />

tonnellate; Quotazione: dollari per tonnellata).<br />

Questo metallo bianco azzurrognolo è al quarto posto tra i metalli più<br />

comunemente trattati in borsa dopo il ferro, l’alluminio e il rame.<br />

Proviene da miniere di tutto il mondo e di solito si trova in minerali<br />

associato ad altri metalli.<br />

Il minerale di zinco deve innanzitutto essere lavorato per rimuovere<br />

ogni traccia di zolfo. Riscaldandolo a temperature superiori a 900°C,<br />

il solfuro di zinco viene separato in zolfo e nel più reattivo ossido di<br />

zinco. Lo zolfo che ne deriva può essere trasformato in acido<br />

solforico, un utile sottoprodotto del processo di estrazione.<br />

L’ossido di zinco viene quindi lavorato per produrre il metallo puro, o<br />

tramite elettrolisi, in cui l’acido solforico è usato per dissolvere il<br />

contenuto di zinco, o tramite processi pirometallurgici, in cui si<br />

aggiunge carbonio nella fornace di fusione per produrre<br />

contemporaneamente zinco e piombo.<br />

Alle normali temperature il metallo è fragile e diventa malleabile solo<br />

quando viene riscaldato o legato con altri metalli. La polvere di zinco<br />

è esplosiva e può infi ammarsi se conservata in luoghi umidi.<br />

Oltre sette milioni di tonnellate di zinco vengono prodotte ogni anno a<br />

livello mondiale. Le più grandi miniere si trovano in Cina, Australia e<br />

Perù. Lo zinco può comunque essere riciclato all’infi nito senza perdere<br />

le sue proprietà fi siche e chimiche: ciò signifi ca che parte dell’offerta<br />

mondiale di questo metallo è costituita da fonti riciclate secondarie.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Galvanizzazione dell’acciaio: Quasi la metà di tutto lo zinco<br />

prodotto viene usato per la galvanizzazione dell’acciaio, processo<br />

che comporta l’immersione di un oggetto metallico nello zinco fuso<br />

per creare una patina. Grazie alle sue proprietà chimiche, lo zinco è<br />

effi cace nel prevenire la corrosione e quindi estendere la vita utile<br />

dell’acciaio utilizzato in edilizia.<br />

Leghe: L’ottone è una lega di zinco e altri metalli, il più comune dei<br />

quali è il rame. L’ottone è malleabile ed è un buon conduttore elettrico,<br />

quindi è ampiamente usato negli apparecchi elettronici.<br />

Coniazione di monete: Lo zinco è il principale metallo utilizzato<br />

nella produzione dei cents americani.


SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />

IL MERCATO DELLO ZINCO<br />

Lo zinco è trattato sul London Metal Exchange (LME). I prezzi<br />

uffi ciali sono fi ssati durante la seconda sessione di trading<br />

dello zinco (o “ring”) della giornata, dalle 12.50 alle 12.55.<br />

Sono molti i fattori che infl uenzano il prezzo dello zinco, tra cui:<br />

Domanda/offerta di altri metalli industriali: Poiché il<br />

minerale di zinco contiene anche depositi di altri metalli,<br />

variazioni nell’andamento dei mercati di questi metalli possono<br />

infl uire sulla quantità di zinco estratta. Ad esempio, uno dei<br />

processi di estrazione dello zinco viene usato anche per estrarre<br />

piombo puro dalla materia prima. Se il prezzo del piombo sale<br />

1000000<br />

800000<br />

600000<br />

400000<br />

200000<br />

0<br />

Prezzo dello Zinco e Scorte, 1998 - 2007<br />

SCORTE LME<br />

FUTURES SU ZINCO LME<br />

1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su<br />

contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita<br />

in passato non è indicativa di quella futura.<br />

può aumentare la quantità di minerale di zinco lavorata, con<br />

conseguente aumento dell’offerta di zinco.<br />

Produzione primaria: L’apertura di nuove miniere e impianti<br />

di estrazione determinerebbe un aumento dell’offerta.<br />

Offerta di rottami metallici: È possibile riciclare lo zinco dai<br />

rottami metallici. Quando i prezzi sono bassi potrebbe non<br />

essere economicamente vantaggioso raccogliere e riciclare<br />

rottami di zinco, ma se i prezzi aumentassero questo potrebbe<br />

diventare un’attività proficua, con conseguente aumento<br />

dell’offerta sul mercato.<br />

0<br />

2007<br />

5000<br />

4000<br />

3000<br />

2000<br />

1000<br />

PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />

Produzione di Zinco Estratto<br />

2006 (stimata)<br />

LEGENDA<br />

CN - 25% US - 7%<br />

AU - 14% CA - 7%<br />

PE - 12% KZ - 5%<br />

ALTRI - 25%<br />

Fonte: U.S. Geological Survey.<br />

MX - 5%<br />

29


energia GAS NATURALE, PETROLIO GREGGIO,<br />

ELETTRICITÀ, EMISSIONI DI CARBONIO<br />

31


32<br />

gas<br />

naturale<br />

Contratti su Gas Naturale più Comuni<br />

Futures su gas naturale NYMEX (Dimensione del<br />

contratto: 10.000 milioni di unità termiche<br />

britanniche (BTU); Quotazione: dollari per milione<br />

di unità termiche britanniche).<br />

Futures su gas naturale ICE (Dimensione del<br />

contratto: 1000 unità termiche; Quotazione:<br />

sterline per unità termica).<br />

Il gas naturale è una delle principali fonti di energia e rappresenta<br />

circa un quarto del consumo energetico statunitense. È un gas<br />

incolore e inodore, la cui combustione produce grandi quantità di<br />

energia. Questo gas infi ammabile è una miscela di diversi combustibili<br />

fossili gassosi, che è composta principalmente da metano, ma che<br />

comprende anche notevoli quantità di etano, butano, propano,<br />

biossido di carbonio, azoto, elio e solfuro di idrogeno.<br />

Il gas naturale si trova sotto la crosta terrestre nei giacimenti<br />

petroliferi, nei giacimenti di gas naturale e negli strati carboniferi.<br />

Come il petrolio e il carbone è un combustibile fossile, costituito dai<br />

residui di organismi vissuti milioni di anni fa. Tuttavia, rispetto ad altri<br />

combustibili fossili, il gas naturale è molto meno inquinante perché la<br />

sua combustione sprigiona minori emissioni di gas serra.<br />

Una volta estratto, il gas naturale può essere liquefatto o compresso<br />

per essere trasportato. Il gas naturale liquefatto (GNL) è un<br />

componente sempre più importante dell’offerta di gas naturale a<br />

livello mondiale perché è meno costoso da trasportare sulle lunghe<br />

distanze in regioni dove non esistono gasdotti. Il gas naturale<br />

compresso (GNC), invece, ha costi di produzione e di stoccaggio<br />

inferiori in quanto non richiede i costosi processi di raffreddamento<br />

e i serbatoi criogenici necessari per il GNL.<br />

Tra i principali produttori di gas naturale vi sono la Russia, gli Stati<br />

Uniti e il Canada.<br />

Curiosità<br />

Una fonte alternativa di metano è il ‘gas di discarica’: infatti alcune<br />

discariche generano un gas ricco di metano che può essere sfruttato<br />

e utilizzato per la produzione di elettricità.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Generazione di energia elettrica: Il gas naturale, per le sue<br />

proprietà di combustione non inquinanti, è sempre più usato per la<br />

generazione di elettricità mediante turbine a gas e a vapore.<br />

Idrogeno: La produzione di idrogeno è uno degli usi principali del gas<br />

naturale. L’idrogeno è utilizzato come elemento importante nell’industria<br />

chimica, come componente chiave nel processo di raffi nazione del<br />

petrolio greggio e come combustibile per i veicoli a idrogeno.<br />

Uso residenziale: Il gas naturale è una delle fonti di energia più<br />

economiche e versatili per uso residenziale. Trova numerose<br />

applicazioni in ambito domestico, tra cui l’alimentazione delle cucine<br />

elettriche e delle asciugatrici, e per il riscaldamento e il<br />

condizionamento degli ambienti.<br />

Veicoli a gas naturale: Il gas naturale compresso viene utilizzato in<br />

paesi quali l’Argentina, il Brasile, il Pakistan, l’Italia, l’India e il Bangladesh<br />

come combustibile per autotrazione. Il GNC viene stoccato in cisterne<br />

ed erogato in modo analogo ai carburanti più tradizionali.


DOLLARO USA/BTU<br />

IL MERCATO DEL GAS NATURALE<br />

I contratti futures su gas naturale sono trattati sul New York<br />

Mercantile Exchange (NYMEX). La loro quotazione è basata sulla<br />

consegna di gas agli impianti Henry Hub (HH) della Louisiana – il<br />

punto di snodo tra 16 gasdotti riforniti dai giacimenti di gas di<br />

quell’area geografi ca. Il loro prezzo rappresenta il riferimento<br />

per il mercato del gas naturale a livello mondiale.<br />

Sono molti i fattori che determinano le dinamiche del mercato<br />

del gas naturale, tra cui:<br />

Stagionalità: Il mercato del gas naturale ha un andamento<br />

prettamente stagionale. Le scorte si accumulano durante i mesi<br />

estivi e si consumano durante quelli invernali, quando la domanda<br />

tocca i massimi livelli. I dati relativi alle scorte statunitensi sono<br />

pubblicati negli USA dal Department of Energy ogni giovedì<br />

mattina alle 10.30 (ora della costa orientale USA).<br />

Condizioni meteorologiche: Gli schemi meteorologici e le<br />

anomalie climatiche possono avere un impatto signifi cativo<br />

sulla produzione e la distribuzione del gas naturale.<br />

16<br />

14<br />

12<br />

10<br />

8<br />

6<br />

4<br />

2<br />

0<br />

Andamento del Prezzo del Gas Naturale 1990 - 2007<br />

PREZZO DEL GAS NATURALE<br />

1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002<br />

2004 2006<br />

Disponibilità degli impianti: Gli impianti di trivellazione sono<br />

attrezzature costose. A causa della volatilità dei prezzi nel<br />

settore, è difficile per i produttori e fornitori di impianti di<br />

trivellazione pianificare con molto anticipo la costruzione e<br />

collocazione di queste infrastrutture, che quindi potrebbero non<br />

essere immediatamente disponibili nei luoghi in cui servono.<br />

Disponibilità di operai specializzati: La necessità di<br />

addestrare e impiegare operai specializzati può comportare<br />

uno scarto temporale tra i picchi della domanda e un aumento<br />

della produzione.<br />

Prezzi di altri combustibili fossili: Poiché i giacimenti di gas<br />

naturale si trovano spesso associati a quelli di carbone e di<br />

petrolio, all’aumento dell’estrazione di questi altri combustibili<br />

fossili potrebbe corrispondere un aumento delle scorte di gas<br />

naturale. Questo incremento dell’offerta potrebbe avere<br />

ripercussioni sui prezzi.<br />

2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati sui contratti<br />

futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è<br />

indicativa di quella futura.<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

Dicembre 1996: Il clima freddo fa salire il prezzo<br />

a livelli record.<br />

Dicembre 2000: Le previsioni di un’ondata di<br />

freddo fanno salire ulteriormente il prezzo.<br />

Agosto 2005: L’uragano Katrina colpisce lo stato<br />

del Mississippi.<br />

Settembre 2005: L’uragano Rita si abbatte sul<br />

Golfo Del Messico<br />

33


34<br />

petrolio<br />

greggio<br />

Futures su Petrolio più Comuni<br />

Future su greggio Brent ICE (Dimensione del<br />

contratto: 1000 barili; Quotazione: dollari al<br />

barile).<br />

West Texas Intermediate NYMEX (Dimensione del<br />

contratto: 1000 barili; Quotazione: dollari al<br />

barile).<br />

Il petrolio greggio è la materia prima più attivamente trattata sui<br />

mercati. È costituito da un miscela di idrocarburi reperibili in natura<br />

sotto la superfi cie terrestre. Come il gas naturale, anche il greggio<br />

è un combustibile fossile, derivato dai residui di organismi vissuti<br />

milioni di anni fa.<br />

Questa materia prima presenta notevoli variazioni nell’aspetto e nel<br />

colore, che può andare dal nero al giallastro. Il greggio viene classifi cato<br />

a seconda della fonte di provenienza (ad esempio, West Texas<br />

Intermediate (WTI) o Brent) e della sua densità (leggero, medio o pesante).<br />

Viene anche descritto come ‘sweet’ o ‘sour’ a seconda del livello di zolfo<br />

in esso contenuto. La combustione del petrolio ‘sour’, ovvero contenente<br />

una maggiore quantità di zolfo, porta alla formazione di pioggia acida<br />

che può corrodere gli edifi ci e causare danni all’ambiente.<br />

L’estrazione e il consumo di greggio hanno anche altre conseguenze<br />

signifi cative a livello sociale e ambientale. Esiste, infatti, una relazione<br />

tra l’utilizzo del petrolio greggio e il pesante inquinamento ambientale,<br />

e perdite di petrolio durante la fase del trasporto possono provocare<br />

danni gravi agli ecosistemi.<br />

Il metodo più comune per estrarre il greggio è mediante pozzi situati<br />

in campi di estrazione petrolifera. La pressione sotterranea fa affi orare<br />

circa il 20% del petrolio in superfi cie impiegando metodi di estrazione<br />

primari. Con l’esaurirsi della pressione, tramite metodi di estrazione<br />

secondari come la re-iniezione di gas naturale, si convoglia ancora<br />

un 5-10% del petrolio all’interno del pozzo. Infi ne, quando anche i<br />

metodi secondari non si rivelano più effi caci, si ricorre ad altri metodi<br />

per ridurre la densità del petrolio, come l’iniezione di vapore e anidride<br />

carbonica, e ciò consente di far salire in superfi cie altro petrolio.<br />

L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) è un gruppo<br />

di 12 paesi produttori di petrolio che si incontrano regolarmente per<br />

stabilire le quote di produzione e favorire la stabilità del mercato<br />

petrolifero. I paesi attualmente membri dell’OPEC sono Algeria,<br />

Angola, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Iran, Iraq,<br />

Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar e Venezuela. Tra gli altri maggiori<br />

produttori di petrolio vi sono la Russia, gli Stati Uniti e la Norvegia.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Energia: L’uso primario del greggio è la produzione di energia. Gli<br />

idrocarburi presenti nel greggio vengono in larga parte trasformati<br />

in combustibili ad alto contenuto energetico, come la benzina, il<br />

gasolio e altri oli combustibili, destinati principalmente ai trasporti<br />

e al riscaldamento.<br />

Fertilizzanti: Diversi sottoprodotti della raffi nazione del greggio<br />

possono essere impiegati nella produzione di sostanze petrolchimiche<br />

usate come fertilizzanti.<br />

Materie plastiche: I sottoprodotti petrolchimici della raffi nazione<br />

sono usati nella fabbricazione delle materie plastiche.


DOLLARO USA/BARILE<br />

IL MERCATO DEL GREGGIO<br />

Vi sono due diversi tipi di contratti futures negoziabili sul greggio:<br />

il Brent Crude e il West Texas Intermediate. Mentre il West Texas<br />

Intermediate è riferito principalmente al mercato americano, i<br />

futures Brent trattati sull’ICE (ex IPE, International Petroleum<br />

Exchange) sono considerati il riferimento internazionale per il<br />

prezzo del petrolio: sono infatti utilizzati per fi ssare il prezzo di<br />

oltre il 65% del petrolio a livello mondiale. In genere i futures Brent<br />

hanno quotazioni inferiori rispetto ai West Texas Intermediate a<br />

causa del maggior contenuto di zolfo del greggio Brent.<br />

Tra i numerosi fattori che contribuiscono a formare il prezzo<br />

del petrolio ricordiamo:<br />

Domanda mondiale: In anni recenti, la crescente domanda di<br />

petrolio da parte di economie emergenti in rapida crescita ed ad<br />

alto fabbisogno energetico come la Cina ha infl uenzato il prezzo<br />

del petrolio. In concomitanza con lo scarseggiare delle risorse e<br />

una limitata capacità estrattiva e di raffi nazione, questo ha fatto<br />

salire il prezzo del petrolio e probabilmente continuerà a farlo.<br />

Condizioni meteorologiche: Condizioni meteorologiche avverse<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

0<br />

Andamento dei Prezzi del Greggio WTI e Brent, 1989 - 2007<br />

WTI<br />

BRENT<br />

1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti<br />

futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita nel passato non è<br />

indicativa di quella futura.<br />

nei paesi che producono e raffi nano il petrolio possono infl uire<br />

sull’offerta. Ne sono esempi recenti gli uragani Katrina e Rita del<br />

2005, che hanno danneggiato diversi impianti di raffi nazione.<br />

Stagionalità: La domanda di greggio è alquanto ciclica: la<br />

cosiddetta “driving season” statunitense (periodo in cui gli<br />

americani vanno in vacanza), ad esempio, può portare ad un<br />

aumento della domanda nei mesi estivi.<br />

Avvenimenti geopolitici: Il petrolio, comunemente denominato<br />

‘oro nero’, è un bene prezioso per molte nazioni che lo producono.<br />

Quando molti paesi si trovano a competere per una risorsa<br />

sempre più scarsa, possono venirsi a creare tensioni politiche.<br />

Offerta: Se la domanda supera l’offerta e la capacità di<br />

raffi nazione è limitata, le scorte di greggio possono diminuire,<br />

infl uenzandone così il prezzo di trading. Tutti i mercoledì mattina<br />

alle 10.30 (ora della costa orientale degli USA), lo US Department<br />

of Energy pubblica i dati sulle scorte di petrolio. In genere, gli<br />

aumenti delle scorte determinano tendenze ribassiste, mentre<br />

le loro diminuzioni inducono spinte rialziste.<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

1990: Guerra del Golfo.<br />

Dicembre 1997: L’OPEC aumenta le quote,<br />

malgrado un calo del consumo asiatico.<br />

1999: L’OPEC opera una serie di riduzioni delle<br />

quote.<br />

Marzo 2003: Scoppia la guerra in Iraq.<br />

35


36<br />

elettricità<br />

Curiosità<br />

L’elettricità si misura in unità chiamate watt, dal<br />

nome dell’inventore del motore a vapore. 750 watt<br />

corrispondono a un cavallo vapore, e 1000 watt<br />

costituiscono un ‘kilowatt’. Il consumo di elettricità<br />

si misura in kilowattore: per esempio, una<br />

lampadina da 40 watt lasciata accesa<br />

ininterrottamente per 48 ore consumerebbe 2<br />

kilowattore (40 x 48 / 1000).<br />

Contratti su elettricità più comuni<br />

Futures su elettricità trattati sull’ICE<br />

Esempi: UK Base Electricity Futures, UK Peak<br />

Electricity Futures (Quotazione: sterline per<br />

megawattora).<br />

Futures su elettricità trattati sul NYMEX<br />

Esempi: ISO New England peak Daily Futures,<br />

NYISO A Peak Daily Futures, NYISO G Peak Daily<br />

Futures, NYISO J Peak Daily Futures, Cinergy Hub<br />

Peak Daily Futures (Quotazione: dollari per<br />

megawattora).<br />

L’elettricità è una fonte di energia comoda e controllabile, di estrema<br />

importanza per la nostra vita quotidiana. Si utilizzano dei generatori<br />

per trasformare altre forme di energia in elettricità all’interno di centrali.<br />

Tra le fonti di energia rinnovabili, ovvero quelle che sfruttano fenomeni<br />

naturali e possono essere reintegrate in breve tempo, vi sono l’energia<br />

solare, eolica, idrica, geotermica e da biomasse. Tra le fonti non<br />

rinnovabili vi sono i combustibili fossili e l’energia nucleare. La particolare<br />

fonte di energia utilizzata in una determinata area geografi ca dipende<br />

dalle risorse naturali e dalle strutture di trasformazione disponibili<br />

localmente. La maggior parte delle centrali elettriche ha un’effi cienza<br />

pari all’incirca al 35%: ciò signifi ca che per ogni centinaio di unità di<br />

energia generata, solo 35 sono trasformate in elettricità.<br />

Non si conosce ancora un metodo per immagazzinare l’elettricità.<br />

Una volta generata, essa deve essere immediatamente trasportata<br />

sul luogo di consumo. Ma come si trasporta l’elettricità? Dato che<br />

non può essere trasferita da un luogo a un altro come fosse un<br />

metallo o un combustibile fossile, la ‘corrente’, o ‘fl usso’, di energia<br />

viene invece trasportata mediante una rete di cavi. I due tipi di<br />

elettricità più comuni sono la corrente alternata (CA) e la corrente<br />

continua ad alta tensione (CC/AT): quest’ultima è la corrente usata<br />

per il trasporto di elettricità sulle lunghe distanze.<br />

Sebbene si produca elettricità in tutto il mondo, i metodi di produzione<br />

variano da regione a regione perché in luoghi dalla morfologia diversa<br />

è possibile sfruttare fonti di energia diverse: nelle regioni costiere, ad<br />

esempio, si può sfruttare l’energia delle maree, mentre in aree che<br />

presentano un’attività geotermica si può utilizzare questo tipo di<br />

energia per la produzione di elettricità.<br />

USI PRINCIPALI<br />

Fornitura di energia alla popolazione mondiale: In molte parti<br />

del mondo, la fornitura di energia elettrica è diventata un requisito<br />

fondamentale per la vita moderna. L’uomo consuma un’incredibile<br />

quantità di elettricità anche solo nel compiere semplici gesti quotidiani<br />

come far bollire l’acqua, accendere un interruttore o caricare un<br />

telefono cellulare. Nelle abitazioni e negli uffi ci si fa affi damento su<br />

numerosi dispositivi elettrici per l’illuminazione, il riscaldamento, il<br />

condizionamento dell’aria e il funzionamento dei computer.<br />

Motori elettrici: L’elettricità è usata anche per alimentare veicoli<br />

come i tram e i treni. I cavi elettrici aerei sono di solito collegati a<br />

un’asta collocata sul tetto dei tram o dei treni per trasferire l’energia<br />

necessaria al movimento.


IL MERCATO DELL’ELETTRICITÀ<br />

I contratti su elettricità sono trattati in modo analogo a quelli<br />

su altre commodity. Non esiste tuttavia un contratto futures<br />

più comunemente usato, perché l’elettricità non può essere<br />

immagazzinata. Quindi, i futures su elettricità sono spesso<br />

specifi ci per una particolare area di distribuzione (ad esempio<br />

New England, USA) e un particolare orario di consumo (ad es.<br />

orario di punta/non di punta). Negli Stati Uniti, l’orario ‘di punta’<br />

va dalle 7.00 alle 23.00, dal lunedì al venerdì.<br />

Il costo dell’elettricità varia a seconda delle regioni e degli orari<br />

in base a una serie di fattori:<br />

Fonte di elettricità: Alcune fonti di elettricità sono più<br />

economicamente vantaggiose di altre. Per fare un esempio,<br />

un’area geografi ca dal clima mite, che non presenta alcuna<br />

attività geotermica ed è priva di impianti nucleari può dover fare<br />

affi damento sui combustibili solidi per la produzione di elettricità.<br />

Altre regioni, invece, possono avere accesso a un’abbondanza<br />

di risorse rinnovabili e quindi essere in grado di generare<br />

elettricità sfruttando una serie di fonti più economiche.<br />

Domanda: Poiché è impossibile immagazzinare le scorte di<br />

elettricità, la domanda è un fattore determinante per il prezzo.<br />

I cambiamenti demografici e la crescita delle economie<br />

potrebbero portare a un aumento della domanda di elettricità,<br />

il che renderebbe necessari lo sfruttamento e la trasformazione<br />

di altre fonti energetiche per farvi fronte.<br />

Prezzo dei combustibili fossili: Il prezzo dei combustibili<br />

fossili può infl uire direttamente su quello dell’elettricità generata<br />

dalla loro combustione.<br />

Normative ambientali: Con l’affermarsi di una sempre<br />

maggiore consapevolezza ambientale, le economie potrebbero<br />

rivolgersi sempre più verso fonti rinnovabili e più “verdi”, come<br />

l’energia solare o nucleare, per la produzione di elettricità.<br />

L’utilizzo di combustibili fossili non ha solo un impatto negativo<br />

sull’ambiente, ma comporta anche dei costi diretti per le aziende<br />

inquinanti che si troverebbero costrette ad acquistare “carbon<br />

credits”, o diritti di emissione, per le loro emissioni di CO2.<br />

37


38<br />

emissioni di carbonio<br />

Crescono le preoccupazioni per le sempre crescenti emissioni<br />

di certi gas, i cosiddetti “gas serra”, e il loro potenziale<br />

impatto sull’ambiente e sul clima mondiale. Questi gas sono<br />

un sottoprodotto della combustione di combustibili fossili, e<br />

le loro emissioni derivano principalmente dalle centrali<br />

elettriche e dalle automobili.<br />

Trattati internazionali come il Protocollo di Kyoto impongono dei<br />

limiti (o quote) alla quantità di gas serra che i vari paesi possono<br />

produrre. Tale Protocollo pone dei limiti quantifi cati alle emissioni<br />

e stabilisce l’obbligo dei paesi ad operare una riduzione delle<br />

emissioni relativamente a un paniere di sei gas, il più importante<br />

dei quali è il biossido di carbonio (CO2), sebbene le emissioni di<br />

metano (CH4) e ossido di azoto (N2O) contribuiscano anch’esse<br />

in misura sostanziale al problema.<br />

I paesi aderenti al trattato assegnano queste quote alle singole<br />

aziende nazionali: le aziende che superano la quota stabilita hanno<br />

l’obbligo di acquistare “carbon credits” per le emissioni in eccesso<br />

rispetto alla propria quota, mentre quelle che si mantengono al<br />

di sotto di tale quota possono vendere i “credits” inutilizzati. I<br />

“carbon credits” creano un mercato per la riduzione delle<br />

emissioni di gas serra, assegnando un valore monetario al costo<br />

dell’inquinamento dell’atmosfera. Un “credit” dà al titolare il diritto<br />

di emettere una tonnellata di biossido di carbonio.<br />

L’esistenza di un mercato per i “carbon credits” consente a quelle<br />

aziende a cui risulta diffi cile o eccessivamente costoso ridurre il<br />

proprio livello di emissioni di pagare un altro partecipante al mercato<br />

per operare dei tagli delle emissioni al proprio posto. Ad esempio,<br />

a vendere i “carbon credits” potrebbe essere un’organizzazione<br />

che intraprende progetti mirati a ridurre le emissioni di carbonio,<br />

come piantare un determinato numero di alberi.<br />

I paesi più popolosi e le maggiori economie tendono a<br />

consumare più energia e quindi emettono una maggior quantità<br />

di gas serra. Non sorprende dunque che gli USA, la Cina, l’India,<br />

la Russia e i paesi dell’Unione Europea siano tra le nazioni<br />

responsabili delle maggiori emissioni di carbonio al mondo.<br />

FOCUS: IL PROTOCOLLO DI KYOTO<br />

Nel 1997 i leader mondiali si sono incontrati per accordarsi su<br />

un piano volto a ridurre le emissioni di gas serra a livello mondiale.<br />

Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione complessiva dei gas<br />

serra del 5,2% rispetto ai livelli registrati nel 1990. Tale<br />

percentuale è un valore medio calcolato sul periodo 2008-2012.<br />

Paesi diversi hanno target diversi. Il Regno Unito, ad esempio, si<br />

è impegnato a ridurre le proprie emissioni del 12,5%, mentre alla<br />

Spagna è stato permesso di incrementare le emissioni del 15%:<br />

ammesso che tutti i Paesi riescano a raggiungere i rispettivi<br />

target, il risultato complessivo sarà una riduzione delle emissioni<br />

del 5,2%. Il trattato è entrato in vigore nel 2005.<br />

Alcune delle maggiori economie mondiali, gli Stati Uniti in particolare,<br />

non hanno ratifi cato il protocollo. Inoltre, gli esperti del clima stanno<br />

dibattendo se una riduzione dei gas serra del 5,2% avrà un impatto<br />

abbastanza incisivo. Ma, se non altro, il Protocollo di Kyoto ha<br />

creato un nuovo mercato per il trading dei “carbon credits”.<br />

CONTRATTI SU “CARBON CREDIT” PIÙ COMUNI<br />

Contratto futures CCX Carbon Financial Instruments<br />

(Dimensione del contratto: equivalente a 100 tonnellate metriche<br />

di CO2; Quotazione: dollari per tonnellata).<br />

Contratto futures ECX Carbon Financial Instruments,<br />

quotato e trattato sull’ICE Futures (Dimensione del<br />

contratto: equivalente a 100 tonnellate metriche di CO2;<br />

Quotazione: euro per tonnellata).


IL MERCATO DELLE EMISSIONI DI CARBONIO<br />

Vi sono attualmente due borse per il trading dei “carbon<br />

credits”: il Chicago Climate Exchange (CCX) e lo European<br />

Climate Exchange (ECX). I contratti su “carbon credits”<br />

comprendono sia i credits per le emissioni esistenti sia le<br />

compensazioni delle emissioni, che sono generate dalla<br />

partecipazione a progetti di compensazione idonei.<br />

Se i livelli delle emissioni continueranno a salire nel tempo,<br />

aumenterà anche il numero delle aziende disposte o costrette<br />

ad acquistare “credits” supplementari, il che potrebbe spingere<br />

il prezzo dei “credits” verso l’alto. Questo, a sua volta,<br />

potrebbe spronare sempre più gruppi ad intraprendere attività<br />

35<br />

30<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

Andamento del Prezzo dei “Carbon Credits” 2005 - 2007<br />

PREZZO DEL CARBON CREDITS<br />

OTT 05 APR 06 OTT 06 APR 07 LUG 07<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>/Bloomberg, agosto 2007. Dati sui prezzi basati sull’indice ETS dell’Unione<br />

Europea (Prezzo emissioni di biossido di carbonio anno 2008 / euro).<br />

ecocompatibili in grado di generare “carbon credits” da vendere<br />

alle aziende inquinanti.<br />

Inizialmente si era deciso che la direttiva dell’Unione Europea<br />

denominata Emissions Trading Scheme (ETS), ovvero sistema di<br />

scambio delle quote di emissione, avrebbe previsto due fasi di<br />

applicazione. La Fase 1, che va dal 2005 al 2007, si sarebbe<br />

concentrata esclusivamente sulle emissioni di CO2. La Fase 2, dal<br />

2008 al 2012, avrebbe riguardato invece tutti gli altri gas serra. I<br />

credits non sono trasferibili da una fase all’altra. È stata poi aggiunta<br />

una terza fase che potrebbe coprire il periodo 2012-2020.<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

Febbraio 2006: La UPM-Kymmene Oyj, uno dei<br />

maggiori produttori mondiali di carta, annuncia un<br />

profi tto di 11 milioni di euro dalla vendita di quote<br />

di emissione di CO2.<br />

Marzo 2006: Il prezzo del gas naturale scende:<br />

le società tendono ad abbandonare combustibili ad<br />

alte emissioni di carbonio come il carbone.<br />

Maggio 2006: I governi europei si rendono conto di<br />

essere stati troppo generosi nell’emissione di carbon<br />

credits, causando notevoli ribassi dei prezzi.<br />

Marzo 2007: Ribasso record dovuto al fatto<br />

che gli operatori di borsa hanno puntato su<br />

un’offerta eccessiva di credits.<br />

Maggio 2007: 21 paesi dell’UE si vedono ridurre<br />

le quote in media del 9,5%, quindi l’incertezza sulle<br />

quote che avrebbero ricevuto nella Fase 2 porta le<br />

aziende ad incrementare gli acquisti.<br />

39


soft commodity CACAO, CAFFÈ,<br />

COTONE, GRANO, GRANTURCO, SOIA, ZUCCHERO<br />

41


42<br />

cacao<br />

Produzione Stime 2005/06<br />

LEGENDA<br />

CI - 38% NG - 5%<br />

GH - 21% CM - 4%<br />

ID - 13%<br />

ALTRI - 10%<br />

BR - 4%<br />

Consumo 2004/05<br />

LEGENDA<br />

EC - 3%<br />

MY - 1%<br />

Fonte: UNCTAD sulla base di dati dell’<br />

International Cocoa Organisation.<br />

US - 33% JP - 6% MX - 3%<br />

DE - 12% IT - 5% CA - 3%<br />

FR - 10% BR - 4% PL - 3%<br />

UK - 9%<br />

RU - 8%<br />

ES - 4% BE - 2%<br />

Fonte: UNCTAD sulla base di dati dell’<br />

International Cocoa Organisation.<br />

Il cacao è originario dell’America centrale e meridionale e veniva<br />

raccolto dai Maya già nel 600 d.C. Durante l’epoca Maya, il cacao<br />

rappresentava già una commodity di valore, era usato come valuta<br />

e per scambi con altre merci. I baccelli di cacao erano anche simboli<br />

di vita e fertilità e venivano usati nelle cerimonie religiose.<br />

Il cacao fu introdotto in Europa nel XVI secolo, quando esploratori come<br />

Colombo e Cortes entrarono in contatto con gli Aztechi, che amavano<br />

una bibita speziata e amara a base di cacao. Il cacao è stato quindi<br />

consumato esclusivamente come bevanda fi no al tardo XVII secolo,<br />

quando furono sviluppate delle tecniche per produrre il cioccolato.<br />

Come si produce il cacao?<br />

Il cacao viene prodotto con i semi dell’albero del cacao. Gli alberi producono<br />

grandi baccelli che contengono i semi e una polpa dolce. I semi seccati<br />

e fermentati vengono poi lavorati e commerciati come cacao.<br />

Il clima, sia la pioggia che le temperature, sono un fattore cruciale per<br />

la pianta del cacao. La produzione, pertanto, si concentra in zone<br />

geografi che molto limitate vicine all’equatore. I maggiori produttori sono<br />

la Costa d’Avorio, il Ghana e l’Indonesia. Gran parte dell’offerta globale<br />

di cacao è in mano a piccoli coltivatori dei Paesi in via di sviluppo, dove<br />

il cacao è un fattore molto signifi cativo per l’economia locale.<br />

PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />

La principale applicazione del cacao è il consumo umano. Inoltre, il<br />

burro di cacao (il grasso estratto dal cacao) viene utilizzato nella<br />

produzione di cosmetici.<br />

IL MERCATO DEL CACAO<br />

Il cacao viene commerciato sia a Londra che a New York, in semi, burro<br />

e polvere. I future su semi di cacao sono scambiati sul New York Board<br />

of Trade e su Euronext LIFFE.<br />

I fattori che infl uenzano la domanda e l’offerta di cacao e, pertanto, il<br />

prezzo di mercato, includono i seguenti:<br />

Condizioni climatiche: la raccolta del cacao è strettamente legata<br />

alle condizioni climatiche. Poiché il mercato è fortemente concentrato<br />

in termini geografi ci, gli scarsi raccolti in una delle maggiori zone di<br />

produzione possono avere ripercussioni molto forti sull’offerta.<br />

Contesto politico: la concentrazione geografi ca implica anche che<br />

l’offerta è sensibile alle condizioni politiche nei Paesi di produzione.


DOLLARO USA/ TONNELLATA MERCANTILE<br />

Ad esempio, il picco massimo dei prezzi dei future su cacao alla<br />

fi ne del 2002 e all’inizio del 2003 hanno coinciso con la guerra<br />

civile in Costa d’Avorio.<br />

Il ciclo vitale del cacao: il ciclo vitale dell’albero del cacao ha un<br />

impatto forte sul mercato. La riduzione dei prezzi può comportare<br />

una diminuzione del numero di alberi piantati, in questo modo la<br />

domanda può superare l’offerta. Se i prezzi aumentano, i coltivatori<br />

piantano più alberi, tuttavia sono necessari almeno tre anni prima<br />

che un albero di cacao inizi a produrre. Se la domanda crolla nel<br />

periodo di crescita degli alberi, l’eccessiva offerta può portare a<br />

una riduzione dei prezzi. Questo lasso di tempo è la chiave per<br />

decifrare alcuni schemi ciclici del prezzo del cacao.<br />

Tecnologia: i fertilizzanti e gli agenti chimici possono<br />

migliorare sensibilmente i raccolti e ridurre le malattie.<br />

Tuttavia, a causa del costo elevato e della mancanza di crediti<br />

per i coltivatori, spesso essi non sono largamente impiegati,<br />

soprattutto nell’Africa occidentale.<br />

Consumo umano: la domanda di cacao dipende fortemente<br />

dalle economie dei principali Paesi consumatori, in particolare<br />

dei Paesi OCSE.<br />

3000<br />

2500<br />

2000<br />

1500<br />

1000<br />

500<br />

0<br />

Prezzo del Cacao 1986 - 2007<br />

PREZZO DEL CACAO<br />

1986 1991 1996 2001 2006 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future<br />

front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />

Norme e controllo qualità: possono infl uenzare le dinamiche<br />

di domanda e offerta. I controlli sulla qualità prima<br />

dell’esportazione sono in aumento in molti Paesi produttori.<br />

Al contempo, i Paesi consumatori stanno fissando delle<br />

norme per gli ingredienti e i livelli di qualità consentiti per la<br />

cioccolata. Ad esempio, l’Unione Europea ha approvato una<br />

direttiva nel maggio del 2000 che permette di utilizzare<br />

grassi vegetali in una concentrazione che può raggiungere il<br />

5% nella cioccolata. Alcuni Paesi consumatori, inclusi Regno<br />

Unito, Francia, Russia e diversi stati USA, stanno applicando<br />

norme per limitare la disponibilità di tavolette di cioccolata<br />

nei distributori automatici nelle scuole.<br />

CONTRATTI FUTURES SU CACAO PIÙ COMUNI<br />

New York Board of Trade Cocoa Futures (Dimensione del<br />

contratto: 10 tonnellate mercantili; Quotazione: Dollaro/<br />

tonnellata mercantile).<br />

Euronext LIFFE Cocoa Futures (Dimensione del contratto: 10<br />

tonnellate mercantili; Quotazione: sterlina/tonnellata<br />

mercantile).<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

1999: La raccolta di metà stagione è migliore<br />

delle previsioni.<br />

Dicembre 1999: Colpo di Stato in Costa d’Avorio<br />

Sett 2002: Tentato colpo di stato in Costa d’Avorio<br />

seguito da diversi anni di guerra civile<br />

43


44<br />

caff è<br />

Esportazione di Caffè per<br />

Regione, 2006<br />

LEGENDA<br />

BR - 35% ET - 4%<br />

VT - 12% IN - 4%<br />

CO - 10% MX - 4%<br />

ID - 6% GU - 3%<br />

ALTRI - 16%<br />

PE - 3%<br />

HN - 2%<br />

Fonte: International Coffee Association.<br />

Contratti Futures su Caffè più Comuni<br />

NYBOT Coffee “C” Futures (Dimensione del contratto<br />

– 37.500 libbre; Quotazioni: cents/libbra).<br />

Liffe Coffee Robusta Future (Dimensione del<br />

contratto – 5 tonnellate mercantili; Quotazioni:<br />

dollaro/tonnellata).<br />

Le piante di caffè sono la fonte di una delle bevande più apprezzate al<br />

mondo. Le piante producono delle bacche che devono essere lavorate<br />

prima di essere consumate. Le bacche mature di un rosso brillante<br />

vengono raccolte e viene rimosso il frutto per estrarne due semi. Sono<br />

proprio i semi, o chicchi come vengono comunemente chiamati, che<br />

si usano per produrre il caffè che beviamo. I chicchi vengono essiccati<br />

e tostati ad elevate temperature per caramellare gli zuccheri – è questo<br />

processo a donare al caffè i caratteristici colore e il sapore.<br />

Il caffè ha giocato un ruolo importante in contesti sociali di tutto il<br />

mondo: dalle caffetterie del XVI secolo a quelle odierne, il caffè<br />

continua ad essere ampliamente consumato.<br />

Le varietà Robusta e Arabica sono quelle più comunemente utilizzate.<br />

La varietà Arabica è nota per i suoi chicchi dall’aroma intenso,<br />

tuttavia la Robusta è meno sensibile alle malattie e può quindi esser<br />

coltivata in maniera più diffusa. Entrambe le qualità necessitano di<br />

determinate condizioni per crescere: un clima tropicale, altitudini<br />

elevate e abbondanza di acqua.<br />

Il caffè viene prodotto in quasi tutte le regioni tropicali del pianeta, tra<br />

cui parti dell’America Latina, come Brasile e Colombia, e regioni di Asia<br />

e Africa. La produzione del caffè è estremamente signifi cativa per le<br />

economie di molti di questi Paesi e costituisce una componente<br />

fondamentale del reddito da esportazioni. Le fl uttuazioni di prezzo del<br />

caffè possono avere conseguenze rilevanti sulle nazioni produttrici.<br />

PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />

Consumo: Il caffè può essere acquistato in grani, macinato o<br />

istantaneo per la preparazione della bevanda omonima. Inoltre, molte<br />

persone frequentano le caffetterie, dove si può gustare il caffè in varie<br />

forme: freddo, con latte o ristretto, espresso.<br />

Compost: I fondi di caffè sono un ottimo fertilizzante grazie al loro<br />

elevato contenuto di azoto. Molti bar donano i fondi ai giardinieri a<br />

questo scopo.<br />

IL MERCATO DEL CAFFÈ<br />

Il mercato al dettaglio del caffè è dislocato rispetto al mercato delle<br />

commodity: il prezzo che si paga per la propria tazzina di caffè non<br />

è in stretta relazione con il costo dei chicchi raccolti per la sua<br />

produzione. Quando i prezzi del caffè diminuiscono, la qualità del<br />

caffè raccolto può anch’essa calare. I chicchi non maturi possono


CENTS USA/LIBBRA<br />

essere raccolti insieme a quelli maturi per aumentare la<br />

quantità prodotta. Inoltre, se i prezzi sono bassi, la più preziosa<br />

qualità Arabica potrebbe essere coltivata meno estensivamente<br />

a causa dei maggiori costi di produzione, pertanto le miscele<br />

di caffè potrebbero contenere una percentuale maggiore di<br />

chicchi di Robusta.<br />

Il caffè viene scambiato sul New York Board of Trade (NYBOT)<br />

dal 1882, quando nacque per riportare ordine in un mercato<br />

molto volatile. La NYBOT non fornisce solamente sistemi di<br />

commercializzazione di questa commodity, ma anche la<br />

possibilità di paragonare la qualità dei contratti sul caffè<br />

miscela Arabica con i contratti di caffè “C”.<br />

Il caffè è storicamente una delle commodity più soggette a<br />

volatilità. Tra i fattori che possono infl uenzare il prezzo vanno<br />

annoverati:<br />

Clima: come gran parte delle commodity agricole, i raccolti<br />

di caffè sono strettamente legati alle favorevoli condizioni<br />

climatiche. Condizioni climatiche avverse possono<br />

300<br />

250<br />

200<br />

150<br />

100<br />

50<br />

0<br />

Prezzo del Caffè 1986 - 2007<br />

PREZZO DEL CAFFÈ<br />

1986 1991 1996 2001 2006 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti<br />

future front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle<br />

future.<br />

compromettere gravemente il raccolto, ad esempio, nel 1986,<br />

le gelate in Brasile hanno decimato i raccolti di caffè e spinto<br />

i prezzi al rialzo fi no a raggiungere un livello record. Persino<br />

le previsioni di un’eventuale siccità in una regione di produzione<br />

possono avere conseguenze sui prezzi del caffè.<br />

Norme: gli accordi internazionali sul caffè hanno portato<br />

all’applicazione di quote di produzione nei Paesi produttori,<br />

favorendo così la stabilizzazione dei prezzi. Dopo la sospensione<br />

del sistema delle quote nel 1989, i prezzi del caffè sono<br />

precipitati. L’offerta ha nettamente superato la domanda,<br />

causando così la crisi del caffè nel 2001, minacciando così la<br />

stabilità economica di molte nazioni produttrici. Nuovi<br />

meccanismi o norme per la regolazione dell’offerta potrebbero,<br />

se adottati, infl uenzare l’andamento dei prezzi del caffè.<br />

Fattori politici: la produzione del caffè è geograficamente<br />

concentrata nei Paesi in via di sviluppo intorno all’equatore e<br />

costituisce una porzione importante delle loro economie. L’offerta<br />

è pertanto sensibile al contesto politico nei Paesi produttori.<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

1986: I prezzi aumentano per gelate in Brasile che<br />

danneggiano i raccolti.<br />

Dicembre 86: I prezzi scendono sotto il limite per<br />

la reintroduzione di quote e controlli ai sensi degli<br />

accordi internazionali.<br />

Ottobre 87: Reintrodotti quote e controlli.<br />

4 luglio 89: Sospeso il controllo delle quote.<br />

Ottobre 94: I nuovi accordi internazionali entrano<br />

in vigore, non mirano a regolare i prezzi.<br />

1997: I prezzi crollano per maltempo in Russia.<br />

2001-2004: Crisi del caffè.<br />

Ottobre 01: Entrano in vigore provvisoriamente i<br />

nuovi accordi internazionali sul caffè.<br />

45


46<br />

cotone<br />

Produzione Globale 2006/7<br />

per Regione<br />

LEGENDA<br />

CN - 27%<br />

IN - 18%<br />

ALTRI - 18%<br />

US - 18%<br />

PK - 8%<br />

BR - 6%<br />

UZ - 5%<br />

Fonte: US Department of Agriculture.<br />

Importazioni Globali 2006/7<br />

per Regione<br />

LEGENDA<br />

CN - 29% ID - 6%<br />

TR - 10% TH - 6%<br />

BD - 7% PK - 6%<br />

ALTRI - 29%<br />

MX - 4%<br />

RU - 4%<br />

Fonte: US Department of Agriculture.<br />

Diversamente dalla maggior parte delle coltivazioni, le piante di cotone<br />

non producono frutti o semi commestibili, ma rappresentano la più<br />

importante coltivazione non alimentare. Le piante sono dotate di<br />

baccelli soffi ci e fi brosi chiamati “capsule globose”. Dopo aver rimosso<br />

i semi, le proteine e la cera dalla capsula globosa, si ottiene una fi bra<br />

di cellulosa, o garza, molto forte, duratura e assorbente, ideale per la<br />

lavorazione tessile.<br />

Il cotone ha bisogno di particolari condizioni climatiche e del terreno<br />

per una crescita ottimale. Sono necessari poi un terreno molto pesante,<br />

periodi prolungati senza gelate e molto sole. Le piante assorbono una<br />

grande quantità di acqua dal terreno, i raccolti, pertanto, sono<br />

strettamente legati alle piogge. La coltivazione del cotone in condizioni<br />

idriche disagiate può comportare la desertifi cazione, come è accaduto<br />

in vaste aree dell’Uzbekistan.<br />

Il cotone era coltivato in India già nel 3.000 a.C. o in epoca ancora più<br />

arcaica. La moderna industria tessile è decollata in Europa e soprattutto<br />

nel Regno Unito a partire dalla Rivoluzione industriale nel tardo XVII<br />

secolo e all’inizio del XIX secolo, con l’invenzione dei macchinari per la<br />

fi latura del cotone e la nascita di grandi mole per cotone.<br />

Attualmente, il cotone è la fi bra naturale più usata nell’abbigliamento.<br />

Un’ampia percentuale della produzione odierna proviene da varietà<br />

modificate geneticamente che sono più resistenti alle malattie e<br />

dipendono in misura minore dai pesticidi. Le principali aree di produzione<br />

del cotone sono Cina, India e Stati Uniti. La Cina è anche il maggior<br />

importatore di fi bra di cotone, seguita dalla Turchia.<br />

PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />

Prodotti tessili: il cotone è utilizzato per produrre una vasta gamma<br />

di prodotti tessili, incluso il tessuto a spugna, denim, velluto a coste,<br />

seersucker (tessuto di lino a strisce crespe e lisce) e cotone<br />

diagonale. Il cotone viene utilizzato per l’abbigliamento e<br />

l’arredamento. Ha anche molte applicazioni industriali, tra cui la<br />

fabbricazione di reti da pesca. Sebbene molti capi di abbigliamento<br />

siano prodotti interamente con il cotone, quest’ultimo può essere<br />

mescolato ad altre fi bre come il rayon e il poliestere.<br />

Le fi bre di cotone sono generalmente separate dai semi all’inizio della<br />

lavorazione e lavorate in balle per essere vendute. I semi di cotone sono<br />

commerciati separatamente e hanno una molteplicità di applicazioni:<br />

Olio: i semi di cotone possono essere frantumati per produrre olio<br />

vegetale ad uso alimentare. La farina di semi di cotone avanzata viene<br />

usata come mangime animale.<br />

Carta e plastica: i linters di cotone, che sono fi bre setose, molto<br />

corte, che aderiscono ai semi della pianta di cotone durante la<br />

lavorazione, sono generalmente usati per produrre la carta. La carta<br />

prodotta al 100% con il cotone è ancora disponibile attualmente ed è


CENTS USA/LIBBRA<br />

di qualità superiore alla normale carta di cellulosa per resistenza e<br />

durevolezza, ma si usa per scopi decorativi o artistici. La cellulosa<br />

in linters viene anche usata per produrre plastica ed esplosivi.<br />

IL MERCATO DEL COTONE<br />

I future su cotone sono scambiati sul New York Board of<br />

Trade. I contratti si riferiscono a balle di fi bre di cotone, dopo<br />

la separazione dai semi.<br />

Tra i principali fattori che influenzano il prezzo del cotone si<br />

annoverano i seguenti:<br />

Clima: come per tutti i raccolti, il clima è un fattore determinante.<br />

In particolare, il cotone è una coltivazione che necessita di un’enorme<br />

quantità di acqua, ovvero circa 7.000-29.000 litri di acqua al kg,<br />

diverse volte la quantità richiesta per granturco o grano. Un’eventuale<br />

mancanza di acqua, come un periodo di siccità, potrebbe esercitare<br />

un’infl uenza diretta sul rendimento e il raccolto.<br />

Domanda dai Paesi in via di sviluppo: la crescita del reddito<br />

nei Paesi in via di sviluppo e la dimensione della base di consumatori<br />

potrebbe influenzare la domanda di cotone. Cina e India<br />

140<br />

120<br />

100<br />

80<br />

60<br />

40<br />

20<br />

Prezzo del Cotone dal 1986 al 2007<br />

PREZZO DEL COTONE<br />

possiedonoindustrie tessili molto sviluppate.<br />

Scarsità di terreno: sebbene la produzione di cotone sia più<br />

che raddoppiata negli ultimi decenni, questo si deve più al<br />

miglioramento della tecnologia e all’aumento dei rendimenti che<br />

ad una più vasta porzione di terreno coltivato. La scarsità del<br />

terreno e soprattutto la competizione con altre coltivazioni può<br />

limitare l’espansione di questa coltivazione.<br />

Prodotti tessili alternativi: il cotone ha molte applicazioni uguali<br />

a quelle delle fi bre sintetiche come il poliestere. La domanda di<br />

cotone è, pertanto, infl uenzata dal prezzo di queste fi bre alternative.<br />

Poiché queste ultime sono spesso derivate da prodotti petroliferi<br />

il loro costo è strettamente legato a quello del petrolio.<br />

Politica commerciale: i programmi di sussidi o i limiti governativi<br />

alle importazioni possono infl uenzare il prezzo del cotone.<br />

CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI<br />

0<br />

1986 1991 1996 2001 2006 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future<br />

front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />

New York Board of Trade: “No. 2 Cotton Futures” (Dimensione del<br />

contratto: 50.000 libbre di peso netto (circa 100 balle);<br />

Quotazione: cents / libbra).<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

Marzo 1995: Forte domanda di cotone USA,<br />

poiché i raccolti di Cina, Pakistan e India sono<br />

distrutti dagli insetti.<br />

Luglio 1995: Prezzi in calo poiché le quotazioni<br />

record frenano la domanda e grazie alle<br />

condizioni meteo favorevoli le previsioni per<br />

l’USDA sono positive.<br />

Ottobre 2001: Il cotone raggiunge il picco<br />

minimo degli ultimi 29 anni quando i timori relativi<br />

alle previsioni sui consumi da record coincidono<br />

con gli attacchi terroristici di settembre.<br />

Ottobre 2003: Il mercato ha un brusco rialzo<br />

in quanto gli USA registrano il maggior ordine<br />

dagli USA.<br />

47


48<br />

grano<br />

Produzione Globale 2006/7<br />

per Regione<br />

LEGENDA<br />

EU - 21% US - 8% PK - 4%<br />

CN - 18% RU - 8% TR - 3%<br />

IN - 12% CA - 4% AR - 3%<br />

ALTRI - 20%<br />

Fonte: US Department of Agriculture.<br />

Consumo Globale 2006/7<br />

per Regione<br />

LEGENDA<br />

EU - 20% RU - 6%<br />

CN - 16% US - 5%<br />

IN - 12% PK - 4%<br />

ALTRI - 34%<br />

TR - 3%<br />

Fonte: US Department of Agriculture.<br />

Il grano, o frumento, è una pianta molto coltivata in tutto il mondo, può<br />

raggiungere i due metri di altezza e diventa color oro quando è maturo.<br />

Si ritiene che la sua origine sia mediorientale, in particolare si ritiene che<br />

sia nato in un’area nota come la Mezzaluna Fertile (Mesopotamia).<br />

Il grano coltivato attualmente è una forma mutata dell’originale: l’intensa<br />

coltivazione degli ultimi secoli ha portato alla selezione di quelle varietà<br />

che hanno spighe dure che rimangono intatte durante la raccolta. Ci<br />

sono molte varianti del grano, alcune delle quali crescono bene con<br />

climi caldi, freddi e/o asciutti.<br />

Sulla base dei dati raccolti dall’U.S. Department of Agriculture, i<br />

maggiori produttori di frumento sono l’Unione Europea, la Cina e<br />

l’India, seguiti dagli USA. Queste regioni sono, al contempo, anche<br />

i maggiori consumatori di grano. Questi dati contrastano con quelli<br />

relativi al granturco, la cui produzione e il cui consumo si concentrano<br />

negli USA.<br />

PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />

Consumo umano: sebbene il grano sia secondo al granturco in termini<br />

di produzione globale, esso rappresenta il cereale principale<br />

dell’alimentazione umana ed è una pietanza basilare per molte diete. Il<br />

suo vantaggio principale come ingrediente è la sua estrema versatilità:<br />

può essere ridotto in farina, fatto germinare e seccato per creare il<br />

malto, frantumato per produrre farro o lavorato in semolino, pasta o<br />

roux. Il grano è l’ingrediente alla base di pane, cereali per la colazione,<br />

roti, naan, porridge, crackers, biscotti e salse. Il grano fermentato può<br />

essere usato per ottenere birra, vodka e altre bevande alcoliche.<br />

Mangime per animali: il granulato, la crusca (il residuo della<br />

macinatura) e le parti vegetali della pianta di grano sono tutti usati per<br />

produrre mangime per animali. Il grano secco può anche essere usato<br />

come foraggio. Inoltre, il grano danneggiato dalle cattive condizioni<br />

climatiche viene scartato per l’alimentazione umana, ma può essere<br />

utilizzato per quella animale.<br />

Biocombustibili: il grano, insieme ad altri granulati come il granturco<br />

o la soia, viene usato in maniera crescente per produrre biocombustibili.<br />

In particolare, il grano e lo zucchero sono componenti essenziali per<br />

la produzione di biobutanolo, che in termini di effi cienza energetica può<br />

essere paragonato al bioetanolo.<br />

IL MERCATO DEL GRANO<br />

II future sul grano sono scambiati su numerose borse nazionali e<br />

internazionali. Il contratto sul grano scambiato sul Chicago Board of<br />

Trade ne copre diversi tipi e varietà. Esistono anche contratti che<br />

riguardano varietà specifi che; ad esempio, il grano con cariosside rossa<br />

dura a ciclo invernale (usato per il pane) viene scambiato solo sulla<br />

Kansas City Board of Trade. Lo US Department of Agriculture pubblica<br />

regolarmente previsioni di produzione e rating dei raccolti.


CENTS USA/BUSHEL<br />

Tra i fattori che infl uenzano il prezzo del grano vi sono i seguenti:<br />

Clima: si tratta di un fattore primario per il prezzo del grano. Ad<br />

esempio, le piogge eccessive possono alterare alcune proprietà e,<br />

pertanto, infl uenzarne l’uso. Tuttavia, il grano è una delle commodity<br />

agricole più resistenti al cattivo tempo. Ciò è dovuto al fatto che le<br />

varietà sono numerose e sono piantate in diversi emisferi e regioni<br />

climatiche, pertanto quando vi è una scarsa produzione in una<br />

regione, altre regioni possono soddisfare la domanda.<br />

Crescita economica: il grano è un alimento principale o un<br />

“bene inferiore” in termini economici: quando il reddito aumenta,<br />

le persone possono preferire alimenti più raffi nati. Ad esempio, il<br />

consumo di grano pro capite negli USA è diminuito nel XX secolo,<br />

poiché nella dieta la farina di grano è stata sostituita dallo<br />

zucchero. Man mano che il reddito pro capite aumenta nei Paesi<br />

in via di sviluppo, le abitudini alimentari variano e, pertanto, varia<br />

anche la domanda di grano.<br />

Ciclicità: poiché il grano ha molte applicazioni in comune con altri<br />

cereali, come il granturco e la soia, la domanda di grano è legata<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

Prezzo del Grano 1985 - 2007<br />

PREZZO DEL GRANO<br />

alla domanda degli altri cereali. Ad esempio, in estate, quando il<br />

grano a ciclo invernale è stato mietuto, ma il granturco non ancora,<br />

la differenza di prezzo tra grano e granturco può ridursi.<br />

Domanda di etanolo: con l’aumentare dell’importanza dei<br />

biocombustibili come prodotto fi nale del grano, il prezzo subirà<br />

delle variazioni.<br />

Politiche commerciali: le politiche commerciali possono<br />

infl uenzare le esportazioni e le importazioni, anche se la produzione<br />

e il consumo rimangono simili. Negli ultimi due decenni, gran parte<br />

della fl uttuazione nelle importazioni cinesi è da imputarsi alla politica<br />

economica del governo che limitava le importazioni.<br />

CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI<br />

0<br />

1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future<br />

front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />

Chicago Board of Trade Wheat Futures (Dimensione del contratto:<br />

5000 bushel; Quotazione: cents / bushel).<br />

Un bushel di grano pesa 60 libbre, circa 27,2 kg.<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

Marzo/maggio 1993: I prezzi crollano poiché<br />

la spedizione di aiuti alimentari USA per la Russia<br />

è in pericolo.<br />

1996: Abbondanti piogge negli USA ritardano la<br />

semina del grano, causando timori per l’offerta.<br />

Aprile 1996: L’offerta USA raggiunge un picco<br />

minimo.<br />

Maggio 1996: Il grano risale poiché il tempo<br />

secco permette la semina.<br />

Ottobre 2006: Gli USA prevedono le scorte di<br />

grano più basse degli ultimi 22 anni.<br />

49


50<br />

granturco<br />

Produzione Globale 2006/7<br />

per Regione<br />

LEGENDA<br />

US - 38% BR - 7%<br />

CN - 21% AR - 3%<br />

EU - 8% MX - 3%<br />

ALTRI - 17%<br />

MX - 3%<br />

Fonte: US Department of Agriculture.<br />

Consumo Globale 2006/7<br />

per Regione<br />

LEGENDA<br />

US - 33% BR - 6%<br />

CN - 20% MX - 4%<br />

EU - 8% JP - 2%<br />

ALTRI - 24%<br />

IN - 2%<br />

CA - 2%<br />

Fonte: US Department of Agriculture.<br />

Il granturco, anche noto come mais, rappresenta uno dei cereali più<br />

diffusi al mondo. La sua popolarità come commodity da coltivazione<br />

crebbe nel XV secolo, diffondendosi dal Messico centrale. Il granturco<br />

è ben riconoscibile ed è caratterizzato da un gambo lungo con nodi<br />

sporgenti da cui si allargano lunghe foglie. Sebbene esistano centinaia<br />

di varietà di ibridi di granturco, è possibile individuare sei categorie<br />

principali: duro, da farina, indentato, pop corn, mais dolce e ceroso.<br />

Alcune varietà possono raggiungere i 7 metri di altezza; il mais dolce<br />

è una delle varietà più basse.<br />

Il granturco è una pianta che non tollera il freddo e, pertanto, deve<br />

essere piantata in primavera. Possiede un sistema di radici poco<br />

profondo ed è, quindi, fortemente dipendente dall’umidità del terreno.<br />

Il granturco si raccoglie generalmente in tardo autunno, sebbene i<br />

periodi di raccolta varino a seconda delle sottospecie.<br />

Il granturco costituisce un’importante risorsa alimentare per il<br />

bestiame e gli esseri umani, ma i suoi usi si stanno diversifi cando<br />

sempre più.<br />

PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />

Mangime animale: in Canada e negli USA il granturco è usato<br />

soprattutto come mangime per bestiame. La varietà più diffusa è il<br />

grano indentato, poiché tende ad avere un maggior contenuto di<br />

olio e quindi un maggior valore calorico. Al bestiame vengono<br />

somministrati i chicchi o il grano riposto in silos (gambi di grano a<br />

pezzi, fermentati).<br />

Consumo umano: il granturco è un elemento essenziale della dieta<br />

di molte regioni e l’ingrediente principale per la preparazione di cibi<br />

come il porridge, i cereali da colazione e le tortillas. Il grano dolce e<br />

il popcorn sono forme più dirette di consumo. Gli alcolici prodotti con<br />

il granturco, come il bourbon whisky, rappresentano anch’essi un<br />

prodotto tradizionale derivato dal grano.<br />

Biocombustibile: la ricerca di alternative innovative e valide al<br />

petrolio ha comportato una crescente domanda di granturco per la<br />

produzione di biocombustibile, soprattutto l’etanolo. Sono stati,<br />

inoltre, sviluppati sistemi di riscaldamento domestico che utilizzano<br />

i chicchi come combustibile.<br />

Usi industriali: il chicco di grano viene usato sempre più spesso<br />

per produrre biomateriale, come effetto della tendenza verso stili<br />

di vita alternativi e più ecologici. Può essere usato per produrre<br />

plastica e tessuti.<br />

IL MERCATO DEL GRANTURCO<br />

Il commercio dei future su granturco avviene sul mercato Chicago<br />

Board of Trade (CBOT). Secondo il CBOT, il primo contratto a termine<br />

relativo a 3000 bushel di granturco risale al 1851.


CENTS USA/BUSHEL<br />

Il prezzo del granturco è determinato da una serie di fattori,<br />

inclusi i seguenti:<br />

Clima: alcune tra le più signifi cative fl uttuazioni di prezzo del<br />

granturco sono causate dalle condizioni meteorologiche. Siccità o<br />

gelate possono annientare i raccolti. Anche le previsioni di maltempo<br />

possono infl uire pesantemente sul prezzo. Il granturco è fortemente<br />

dipendente dall’acqua. Il clima può offrire una spiegazione anche<br />

ad alcuni trend ciclici nel prezzo del granturco durante l’anno.<br />

Animali infestanti e malattie: possono avere un forte impatto<br />

sui raccolti. La loro diffusione può essere infl uenzata dal clima.<br />

Domanda di nuovi consumatori: la domanda proveniente dai<br />

mercati emergenti rappresenta un fattore signifi cativo nei trend<br />

dei prezzi a lungo termine. Ad esempio, la Cina si sta affermando<br />

come importatore netto di granturco, dopo esserestato uno dei<br />

maggiori esportatori.<br />

Domanda di etanolo: il mercato dell’etanolo, in rapida espansione<br />

in USA, è divenuto un fattore primario nella domanda di granturco.<br />

L’etanolo viene usato nella benzina a basse concentrazioni come<br />

additivo e alcune automobili appositamente modifi cate possono<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

Prezzo del Granturco 1985 – 2007<br />

PREZZO DEL GRANTURCO<br />

funzionare con concentrazioni anche molto alte.<br />

Prezzi per altre commodity agricole: granturco, soia e<br />

frumento hanno molte applicazioni in comune e possono fungere<br />

da sostituti l’uno dell’altro. La maggiore domanda dell’uno può,<br />

quindi, spingere al rialzo il prezzo dell’altro.<br />

Stagionalità: la domanda di granturco è molto alta tra<br />

settembre e novembre, quando il bestiame ha maggiori<br />

necessità di essere alimentato. La domanda tende quindi a<br />

calare progressivamente e raggiunge il picco minimo nei mesi<br />

estivi, quando il bestiame è al pascolo. Il rischio della perdita di<br />

un raccolto può portare al ripetersi di schemi ciclici, poiché il<br />

rischio maggiore da luogo a un premio. Tale rischio è maggiore<br />

in primavera, quando il granturco è stato appena seminato, ma<br />

le condizioni climatiche sono ancora incerte.<br />

CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI<br />

0<br />

1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sul prezzo si basano sui contratti future<br />

front-month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />

Chicago Board of Trade Corn Futures (Dimensione del contratto:<br />

5.000 bushel; Quotazione: cents/bushel). Un bushel pesa 56 libbre,<br />

circa 25,4 kg. Il granturco viene pesato dopo aver rimosso cartocci<br />

e pannocchie.<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

1992: Raccolto record negli USA.<br />

1996: La pioggia intensa ritarda la semina<br />

negli USA.<br />

2005: Lo US Energy Policy Act (EPACT) stabilisce<br />

uno standard nazionale per i combustibili<br />

rinnovabili (Renewable Fuels Standard).<br />

51


52<br />

soia<br />

Produzione Globale 2006/7<br />

per Regione<br />

LEGENDA<br />

US - 37%<br />

BR - 25%<br />

ALTRI - 5%<br />

AR - 20%<br />

CN - 7%<br />

IN - 3%<br />

PY - 3%<br />

Fonte: US Department of Agriculture.<br />

Importazioni Globale 2006/7<br />

per Regione<br />

LEGENDA<br />

CN - 42%<br />

EU - 23%<br />

ALTRI - 20%<br />

JP - 6%<br />

MX - 6%<br />

TW - 3%<br />

Fonte: US Department of Agriculture.<br />

La soia appartiene alla famiglia delle leguminacee. I semi si trovano in<br />

baccelli nascosti sotto le foglie verdi della pianta di soia, la quale cresce<br />

in regioni caratterizzate da estati calde. La soia può essere di varie<br />

dimensioni e colori, tra cui nero, marrone, blu, giallo e screziato. I semi<br />

vengono generalmente frantumati per ottenerne farina o olio.<br />

La soia fu coltivata per la prima volta in Asia orientale diversi millenni<br />

fa, in questa regione i legumi e i loro derivati costituivano un’importante<br />

parte della dieta. Oggi rappresenta un prodotto primario con molteplici<br />

applicazioni: da fonte alternativa di proteine per i vegetariani<br />

all’applicazione nell’industria automobilistica da parte di Henry Ford.<br />

Gli Stati Uniti sono i maggiori produttori di soia, secondo i dati pubblicati<br />

dal U.S. Department of Agriculture. Tuttavia, Brasile e Argentina stanno<br />

divenendo importanti produttori e insieme superano gli USA. La Cina<br />

ha superato l’Unione Europea quale principale importatore di soia e<br />

rappresenta il 42% delle importazioni globali nel 2006/7.<br />

PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />

Consumo umano: la principale applicazione della soia è nel campo<br />

alimentare. L’olio di soia è molto utilizzato; il tofu (o caglio a base di<br />

soia) è molto popolare nelle cucine asiatiche. La soia può anche essere<br />

ridotta in farina, polvere per alimentazione dei neonati, olio vegetale e<br />

salsa di soia. Inoltre, grazie al suo elevato contenuto proteico, i prodotti<br />

a base di soia rappresentano una valida alternativa alla carne e ai<br />

prodotti caseari per i vegetariani, i vegani e i soggetti allergici.<br />

Sono state effettuate molte ricerche sugli effetti benefi ci della soia, tra<br />

di essi vanno annoverati lo scarso contenuto di colesterolo e la bassa<br />

incidenza di malattie cardiache.<br />

Mangime animale: tutti gli scarti provenienti dalla lavorazione della<br />

soia, come i baccelli, possono essere usati come mangime animale.<br />

Biocombustibili: la soia può essere trasformata in biodiesel: un bushel<br />

di soia rende circa 1 litro di biodiesel. Quest’ultimo può essere utilizzato<br />

per far funzionare le automobili con motori opportunamente adattati e<br />

sta divenendo un fattore incentivante per la produzione di soia.<br />

Prodotti industriali: la soia è un ingrediente presente in molti prodotti<br />

industriali tra cui oli, sapone, cosmetici, plastica, inchiostri, pastelli,<br />

solventi e capi d’abbigliamento. Henry Ford ne fece una grande<br />

campagna di promozione e utilizzò due bushel nella produzione di ogni<br />

automobile Ford, dimostrando che i pannelli dell’auto possono essere<br />

prodotti con plastica a base di soia.<br />

IL MERCATO DELLA SOIA<br />

I principali contratti future per la soia riguardano la soia gialla e sono<br />

scambiati sul Chicago Board of Trade (CBOT). Esistono anche contratti<br />

distinti per l’olio di soia e la farina di soia: ad esempio, un contratto per<br />

l’olio di soia viene scambiato sul CBOT e contratti sulla farina vengono<br />

scambiati a Mumbai e Tokyo.


DOLLARO USA/BUSHEL<br />

Tra i fattori principali che infl uenzano il prezzo della soia vanno<br />

annoverati i seguenti:<br />

Clima: è un elemento determinante nella produzione di soia.<br />

Condizioni climatiche avverse possono distruggere interi<br />

raccolti. La soia è particolarmente sensibile al freddo e alla<br />

siccità, quindi il gelo e la mancanza d’acqua possono<br />

rappresentare minacce per la produzione.<br />

Domanda dai Paesi in via di sviluppo: la Cina da sola ha<br />

coperto il 44% delle importazioni mondiali di soia nel 2005/6. Il<br />

crescente reddito pro capite può portare a un incremento nell’uso<br />

di prodotti derivati della soia, come l’olio.<br />

Domanda di biodiesel: la crescita della domanda di biodiesel<br />

dovrebbe comportare un incremento della domanda di soia.<br />

1200<br />

1000<br />

800<br />

600<br />

400<br />

200<br />

Prezzo della Soia 1985 - 2007<br />

PREZZO DELLA SOIA<br />

Raccolti alternativi: la soia e il granturco crescono con climi<br />

simili e, pertanto, possono essere in diretta competizione per il<br />

territorio. Di conseguenza, la domanda di granturco e i prezzi di<br />

quest’ultimo infl uenzano l’area disponibile per la soia e viceversa.<br />

In Paesi come gli USA, dove l’utilizzo della terra è già molto<br />

intenso, un aumento dell’offerta potrebbe derivare da resa<br />

maggiore delle coltivazioni. L’olio vegetale (uno dei prodotti a<br />

base di soia più diffusi) può essere ottenuto anche da altri raccolti<br />

come la colza, il girasole, il seme di cotone e la palma. L’offerta<br />

di tali alternative potrebbe colpire la domanda di soia.<br />

CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI<br />

0<br />

1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future<br />

front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />

Chicago Board of Trade Soybean Futures (Dimensione del<br />

contratto: 5000 bushel; Quotazione: cents / bushel). Un bushel<br />

di soia pesa 60 libbre (circa 27,2 kg).<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

Maggio/giugno 1998: La siccità riduce i<br />

raccolti di soia negli USA.<br />

Marzo 04: I titoli USA toccano il minimo storico<br />

di 15 anni.<br />

Aprile 04: Il prezzo aumenta poiché Brasile e<br />

Argentina rivedono al ribasso le previsioni di<br />

raccolta.<br />

Maggio-luglio 2004: Hedge fund e speculatori<br />

liquidano esposizioni in soia.<br />

53


54<br />

zucchero<br />

Lo zucchero è ampiamente utilizzato come carboidrato dal<br />

sapore dolce, è presente in diverse forme, tra cui glucosio,<br />

fruttosio, saccarosio, lattosio, destrosio e maltosio. Alcuni di<br />

questi zuccheri si trovano nella frutta, mentre altri sono il<br />

prodotto di una lavorazione e raffi nazione di due fonti: la canna<br />

da zucchero, che può essere frantumata per estrarre lo<br />

zucchero, e la barbabietola da zucchero.<br />

La canna da zucchero è coltivata in regioni con clima tropicale<br />

o subtropicale, tra i maggiori produttori vi sono il Brasile, l’India<br />

e la Cina. La barbabietola da zucchero, invece, che rappresenta<br />

la fonte del 25% della produzione totale di zucchero, può essere<br />

coltivata in regioni dal clima sia caldo che più rigido. Nelle prime<br />

si avranno raccolti invernali, mentre nel caso dei climi più rigidi,<br />

tipici dell’emisfero settentrionale, la stagione della coltivazione<br />

inizia in primavera e termina in autunno. I maggiori produttori di<br />

barbabietola da zucchero sono l’Europa, il Giappone e gli USA.<br />

Sebbene abbiano un’origine diversa, esiste un’esigua differenza di<br />

gusto tra lo zucchero di canna e quello prodotto dalla barbabietola.<br />

PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />

Consumo umano: lo zucchero può essere consumato in molte<br />

forme: a zollette, granulato, a velo e sotto forma di sciroppo. È<br />

ampiamente utilizzato in cucina, dove può fungere da<br />

conservante, dolcificante, addensante e acceleratore del<br />

processo di fermentazione del lievito nella cottura in forno.<br />

Biocombustibili: lo zucchero sta diventando anche una commodity<br />

energetica per la produzione di etanolo. Stando al Brazilian Ministry<br />

of Agriculture, più del 60% della canna da zucchero brasiliana sarà<br />

utilizzata per la produzione di etanolo entro il 2008.


CENTS USA/LIBBRA<br />

IL MERCATO DELLO ZUCCHERO<br />

Sono scambiati sia contratti per lo zucchero grezzo (raw) che raffi nato (white).<br />

I future sullo zucchero costituiscono il mercato più ampio del New York Board<br />

of Trade (NYBOT) e vengono scambiati dal 1914. Inoltre, Euronext.LIFFE tratta<br />

contratti per lo zucchero sulla propria piattaforma elettronica.<br />

Tra i fattori che infl uenzano il prezzo dello zucchero vanno annoverati<br />

i seguenti:<br />

Clima: costituisce un fattore essenziale per la determinazione del<br />

prezzo dello zucchero, poiché condizioni climatiche avverse possono<br />

infl uenzare il raccolto. Il gelo può distruggere campi di barbabietole<br />

da zucchero, mentre la canna da zucchero necessita di un clima caldo<br />

e di una quantità di pioggia ben determinata.<br />

Tecnologia: per estrarre lo zucchero dalla canna o dalla barbabietola,<br />

il raccolto deve essere lavorato in apposite strutture. I progressi<br />

tecnologici possono aumentare la capacità e l’efficienza degli<br />

stabilimenti di lavorazione.<br />

Domanda di etanolo: circa metà dell’offerta mondiale di zucchero viene<br />

utilizzata per la produzione di etanolo. Con la crescita della domanda di<br />

biocombustibili, la percentuale sembra destinata ad aumentare.<br />

Conseguenze sulla salute: i consumatori e i governi appaiono sempre più<br />

consapevoli delle possibili conseguenze negative di un consumo eccessivo<br />

di prodotti a base di zucchero raffi nato sulla salute, tra cui il diabete e l’obesità.<br />

La presenza di altri dolcifi canti alternativi, come l’High Fructose Corn Syrup<br />

(HFCS - sciroppo di granturco con elevato contenuto di fruttosio) in futuro<br />

potrebbe avere delle conseguenze sulla domanda di zucchero al consumo.<br />

25<br />

20<br />

15<br />

10<br />

5<br />

0<br />

Prezzo dello Zucchero 1986 - 2007<br />

PREZZO DELLO ZUCCHERO<br />

1986 1990 1994 1998 2002 2006 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano<br />

sui contratti future front month. Le performance passate non sono da<br />

considerarsi indicative di quelle future.<br />

NYBOT Sugar Futures: World Sugar No.11(SM)<br />

(Dimensione del contratto: 112.000 libbre;<br />

Quotazione: cents/libbra). Domestic Sugar No.14<br />

(SM) (Dimensione del contratto: 112.000 libbre;<br />

Quotazione: cents/libbra).<br />

Euronext.LIFFE Futures: White Sugar Future<br />

(Dimensione del contratto: 112.000 libbre;<br />

Quotazione: cents/libbra). Raw Sugar Future<br />

(Dimensione del contratto: 50 tonnellate metriche;<br />

Quotazione: dollaro/tonnellata metrica).<br />

Produzione di Zucchero<br />

grezzo 2006/7 per regione<br />

LEGENDA<br />

BR - 20% A.F. - 5%<br />

IN - 17% US - 5%<br />

E.U. - 11% EM EU - 5%<br />

CN - 8% TH - 4%<br />

ALTRI - 23%<br />

Fonte: US Department of Agriculture.<br />

Avvenimenti Notevoli<br />

MX - 3%<br />

M.E. - 3%<br />

1979-1982: La guerra in Medio Oriente, la<br />

recessione economica negli USA e un periodo<br />

di “stagfl azione” portano al fenomeno del “fl ightto-quality”*<br />

1975: L’oro non viene più usato per saldare i<br />

conti in ambito internazionale – ora il prezzo<br />

viene determinato dal mercato<br />

1987: “Lunedì nero”, l’oro viene venduto per<br />

raccogliere i contanti necessari a soddisfare le<br />

richieste di margine sui mercati azionari<br />

1996: La banca centrale belga e il FMI<br />

annunciano massicce vendite d’oro<br />

55


dry freight<br />

TRASPORTO VIA MARE<br />

57


58<br />

dry freight<br />

TRASPORTO VIA MARE<br />

Il trasporto di materiale in navi cargo, ovvero il trasporto via<br />

mare, rappresenta un crescente mercato commodity. Questa<br />

modalità facilita il commercio internazionale, in quanto le<br />

commodity possono essere trasportate in grande quantità dal<br />

produttore al consumatore a livello globale. La domanda di<br />

trasporto su navi cargo sta crescendo. Gran parte di tale<br />

domanda è ascrivibile alla rapida crescita industriale e alla<br />

domanda di commodity dei paesi asiatici, soprattutto la Cina.<br />

Esistono diversi tipi di trasporto via mare: secco (Dry Freight),<br />

umido (Wet Freight) e in container (Container Freight). Si indica<br />

con Dry Freight il trasporto di materiale sfuso, secco, inclusi<br />

granulati, minerali, carbone e metalli industriali. Il Wet Freight<br />

è, invece, il trasporto di materiale umido (soprattutto petrolio<br />

greggio e derivati del processo di raffi nazione del petrolio) e<br />

le rotte possono essere classifi cate come pulite o sporche.<br />

Tra le prime rientra il trasporto di cherosene, benzina e nafta,<br />

mentre nelle seconde quello di oli combustibili e greggio. Il<br />

Container Freight differisce dalle prime due categorie in quanto<br />

le merci sono imbarcate all’interno di container e non come<br />

prodotti sfusi.<br />

Le navi cargo sono noleggiate in base al tempo di viaggio o al<br />

viaggio stesso. Il costo del trasporto via mare dipende dal tipo<br />

di merci trasportate (umide o secche), dalle diverse rotte e<br />

dalle dimensioni delle imbarcazioni. Le dimensioni delle<br />

imbarcazioni variano dall’Handymax, la più piccola, a Capesize,<br />

la più grande. Panamax è la seconda imbarcazione più grande<br />

e la maggiore in grado di oltrepassare il canale di Panama.<br />

IL MERCATO DEL TRASPORTO VIA MARE<br />

A causa della scarsità di navi da concedere in leasing per il<br />

trasporto via mare, in passato è risultato diffi coltoso investire<br />

in tale commodity. Oggigiorno, gli investitori sono in grado di<br />

accedere a questo mercato investendo in indici che tengono<br />

conto dei costi del trasporto per le diverse imbarcazioni e i tipi<br />

di trasporto via mare. Le società commerciano con spedizioni<br />

via mare per garantire un prezzo per il trasporto delle proprie<br />

merci e proteggersi dalla volatilità delle tariffe.<br />

Il Baltic Exchange è il maggior mercato mondiale di noli marittimi<br />

che riunisce proprietari di navi e armatori. Costituisce l’unica fonte<br />

indipendente di informazioni sul mercato della spedizione per la<br />

contrattazione e la stipula di un contratto di nolo, sia effettivo che<br />

derivato. La Borsa pubblica una serie di indici che riguardano le<br />

tariffe di nolo su diverse rotte e dimensioni di imbarcazioni. I<br />

calcoli vengono effettuati sulla base di valutazioni giornaliere da<br />

un gruppo di agenti di navigazione internazionali.<br />

Sono numerosi i fattori che infl uenzano i mercati del nolo,<br />

rendendo le tariffe volatili, inclusi:<br />

I prezzi del carburante: l’olio per combustibile per motonavi<br />

costituisce un costo significativo nella gestione di<br />

un’imbarcazione, pertanto i prezzi del petrolio colpiscono<br />

direttamente i proprietari delle navi.<br />

Condizioni metereologiche: la tariffa aumenta anche a<br />

causa di condizione avverse del tempo su alcune tratte.<br />

Rifornimento flotta: non sono solo il numero e il tipo di<br />

imbarcazioni ad essere importanti, ma anche l’impatto della<br />

congestione del porto sulla fl otta disponibile.<br />

Domanda di commodity: si tratta di un fattore fondamentale<br />

per la determinazione delle tariffe di spedizione. Se la domanda<br />

di materie prime aumenta, sono necessarie più spedizioni via<br />

mare per trasportare tale materiale dai produttori ai fabbricanti<br />

e ai consumatori.


PRINCIPALI INDICI DI NOLO<br />

Borsa principale Baltic Exchange<br />

Sotto-indici del Baltic Dry Baltic Capesize Index (BCI)<br />

Index<br />

Baltic Panamax Indes (BPI)<br />

Baltic Supramax Index (BSI)<br />

Baltic Handysize Index (BHSI)<br />

Altri indici Baltic Baltic Exchange Dirty Tanker<br />

Index (BDTI)<br />

Baltic Exchange Clean Tanker<br />

Index (BCTI)<br />

Baltic International Tanker<br />

Routes (BITR)<br />

8000<br />

6000<br />

4000<br />

2000<br />

0<br />

Performance del Baltic Dry Index 1997 - 2007<br />

BALTIC DRY INDEX<br />

1997 1999 2001 2003 2005<br />

2007<br />

Agosto 2003: La domanda cinese di materie prime iniziò a toccare livelli record<br />

sul Baltic Dry Freight Index alla fi ne del 2003.<br />

2006: La crescente domanda di trasporto via mare insieme all’ invecchiamento<br />

della fl otta e la congestione dei porti in Australia e America Latina spinse al<br />

rialzo I i costi.<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>, Bloomberg, agosto 2007.<br />

59


60<br />

indici di<br />

commodity<br />

Un indice di commodity è calcolato come media ponderata di un<br />

paniere di prezzi di commodity (prezzi future o spot). Un indice<br />

può essere rappresentativo del settore delle commodity nel suo<br />

insieme o di un particolare sub-settore, quale quello dell’energia,<br />

dell’agricoltura o dei metalli preziosi.<br />

Utilizzando tali indici per i propri investimenti, gli investitori hanno la<br />

possibilità di diversifi care il proprio portafoglio. Di seguito si riporta<br />

un’introduzione relativa ad alcuni indici di commodity esistenti.<br />

S&P GSCI (GOLDMAN SACHS <strong>COMMODITY</strong> INDEX)<br />

Gli indici di commodity Standard & Poor’s Goldman Sachs incorporano<br />

un’esposizione lunga in future su commodity. Gli indici raggruppano<br />

un’ampia selezione di commodity di ogni settore: energia, metalli di base,<br />

metalli preziosi, agricoltura e bestiame.<br />

Oltre a fornire un benchmark per misurare la performance delle commodity,<br />

sono ideati per essere indici di beni investibili, accessibili a chi desidera<br />

ottenere un’ampia esposizione in commodity nel proprio portafoglio.<br />

Energia: Petrolio Greggio, Petrolio Greggio Brent, Benzina senza<br />

piombo, Gasolio per uso domestico, Gas naturale.<br />

Metalli Industriali: Alluminio, Nichel, Piombo, Rame, Zinco.<br />

Metalli Preziosi: Oro, Argento.<br />

Agricoltura: Frumento, Frumento Rosso, Granturco, Soia, Cotone,<br />

Zucchero, Caffè, Cacao.<br />

Bestiame: Bovini, Bovini da Ingrasso, Maiali.<br />

Esiste un gruppo di indici S&P GSCI, tra cui S&P GSCI, S&P GRCI<br />

Reduced, S&P GSCI Light e S&P GSCI UltraLight Energy, i quali<br />

contengono tutte le 24 commodity. Gli indici Reduced, Light e UltraLight<br />

contengono rispettivamente ½, ¼ e 1 /8 della ponderazione in energia<br />

di S&P GSCI.<br />

Fanno parte di questa famiglia di indici anche 14 sotto indici:<br />

Energia, Non Energia. Energia e Metalli. Metalli Industriali, Oro,<br />

Metalli Preziosi, Agricoltura, Cereali, Bovini, Bestiame, Non<br />

Bestiame, Gas Naturale, Petrolio, Petrolio WTI.<br />

Altre informazioni sull’indice:<br />

Sponsor dell’Indice: Standard & Poor’s<br />

Valuta: USD<br />

Frequenza di Ribilanciamento: Mensile<br />

Ponderazioni: Su una base di ponderazione a livello di<br />

produzione globale<br />

Quotazioni: Chicago Mercantile Exchange


PERFORMANCE (%)<br />

DOW JONES AIG <strong>COMMODITY</strong> INDEX SM<br />

Il Dow Jones AIG Commodity IndexSM è un altro indice di<br />

commodity. Oltre ad essere un benchmark liquido e diversifi cato<br />

per il mercato delle commodity può essere accessibile agli<br />

investitori mediante i futures scambiati sulla CBOT.<br />

Invece di presentare un gruppo di indici target come l’S&P GSCI,<br />

il DJ-AIG Commodity IndexSM offre un solo indice con un’ampia<br />

esposizione in commodity conformemente alle seguenti regole<br />

di selezione:<br />

Nessun sub-settore di commodity (ad esempio energia,<br />

metalli preziosi, bestiame e cereali) può rappresentare più del<br />

33% dell’indice.<br />

Nessuna singola commodity può rappresentare meno del<br />

2% dell’indice.<br />

L’indice offre un’esposizione ai seguenti sub-settori di commodity:<br />

160<br />

120<br />

80<br />

40<br />

0<br />

-40<br />

-80<br />

Andamento degli Indici di Commodity 1997-2007<br />

S&P GCSI<br />

DJ AIG <strong>COMMODITY</strong> INDEX<br />

Energia: Petrolio greggio, Gas naturale, Benzina senza<br />

piombo, Gasolio per uso domestico.<br />

Metalli Industriali: Alluminio, Nichel, Rame, Zinco.<br />

Metalli Preziosi: Oro, Argento.<br />

Agricoltura: Frumento, Granoturco, Soia, Olio di soia, Cotone,<br />

Zucchero, Caffè.<br />

Bestiame: Bovini, Maiali.<br />

Altre informazioni sull’indice:<br />

1997 1999 2001 2003 2005 2007<br />

Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, dati utilizzati: agosto 1997-agosto 2007. Le indicazioni<br />

riguardanti l’andamento passato non costituiscono una guida per prevedere il futuro<br />

andamento dell’indice.<br />

Sponsor dell’indice: Dow Jones<br />

Valuta: USD, EUR e JPY<br />

Frequenza di Ribilanciamento: Annuale (gennaio)<br />

Ponderazioni: Ponderato su produzione e liquidità<br />

Quotazioni Futures: Chicago Board of Trade<br />

Tra Gli Altri Indici di Commodity<br />

Reuters Jefferies CRB index<br />

L’indice, la cui creazione risale al 1957, offre un<br />

ampio benchmark per la performance delle<br />

commodity. Esso viene calcolato calcolando una<br />

media aritmetica tra 19 prezzi di future su<br />

commodity, ribilanciati su base mensile. I futures<br />

inclusi nell’indice sono quotati sulla NYBOT.<br />

Rogers International Commodity Index<br />

(RICI)<br />

Questo indice è stato creato nel 1998 da Jim<br />

Rogers, una dei massimi esperti mondiali per<br />

gli investimenti in commodity. L’indice riporta<br />

il valore di un ampio paniere di 36 contratti<br />

future di 11 borse a livello mondiale. Le<br />

ponderazioni attribuite ad ogni contratto<br />

vengono riviste su base annuale.<br />

61


62<br />

glossario<br />

<br />

A<br />

Asta olandese - metodo di vendita in base al quale il prezzo<br />

più basso a cui può essere venduta l’intera emissione è<br />

considerato il prezzo standard per l’intera emissione.<br />

<br />

B<br />

Back months - i mesi relativi a futures od opzioni su futures<br />

più lontani dalla scadenza.<br />

Base - la differenza esistente tra il prezzo di un titolo in contanti<br />

in un luogo specifi co e il prezzo di un particolare contratto<br />

futures. Prezzo contante - Prezzo futures = Base.<br />

Bene fi sico - la commodity fi sica, distinta dai contratti futures<br />

su commodity.<br />

Beta - misura statistica che indica la sensibilità del prezzo di<br />

un titolo rispetto ad un indice o un gruppo di titoli.<br />

<br />

C<br />

Carry (o costo di fi nanziamento) - il costo di fi nanziamento<br />

(acquisto fi nanziato attraverso un prestito) di una posizione in<br />

strumenti fi nanziari.<br />

Carry “negativo” - costo di fi nanziamento (il tasso di interesse<br />

a breve termine) superiore al rendimento dello strumento.<br />

Carry “positivo” - costo di fi nanziamento (il tasso di interesse<br />

a breve termine) inferiore al rendimento dello strumento.<br />

Chiusura - il periodo alla fi ne della sessione di contrattazione.<br />

C.I.F. (Cost, Insurance, Freight) - costo, assicurazione e<br />

nolo pagati al porto di destinazione.<br />

CME - il mercato Chicago Mercantile Exchange.<br />

Commodity (come defi nita dalla CFTC) - un bene o una<br />

merce di scambio, come energia, prodotti agricoli o minerari<br />

che possono essere lavorati e venduti. La defi nizione della CFTC<br />

si riferisce a prodotti agricoli specifi catamente elencati – tutti<br />

gli altri beni e articoli (ad eccezione delle cipolle) – e tutti i<br />

servizi, diritti e interessi nei quali siano previsti, o potrebbero<br />

essere previsti in futuro, contratti per consegne future.<br />

Commodity fi sica (cash commodity) - commodity fi sica<br />

reale, contrapposta al contratto futures (vedere Bene fi sico).<br />

Commodity Credit Corporation (CCC) - ente di proprietà<br />

del governo USA creato nel 1933 per sostenere l’agricoltura<br />

statunitense. Le maggiori operazioni a suo carico sono<br />

l’elaborazione di programmi di sostegno dei prezzi, per i quali<br />

la CCC acquista le scorte in eccesso di commodity e fornisce<br />

assistenza nelle esportazioni di commodity agricole.<br />

Commodity Exchange Center (CEC) - la sede di cinque<br />

Borse futures di New York: il Commodity Exchange, Inc.<br />

(COMEX), il New York Mercantile Exchange (NYMEX), il New<br />

York Cotton Exchange, il Coffee, Sugar and Cocoa Exchange<br />

(CSC) e il New York Futures Exchange (NYFE).<br />

Commodity Pool Operator (CPO - operatore che effettua<br />

investimenti sul mercato a termine) - individuo o<br />

organizzazione che gestisce fondi per un Commodity Pool.<br />

Generalmente deve essere registrato presso la Commodity<br />

Futures Trading Commission.<br />

Commodity Trading Advisor (CTA - consulente per le<br />

negoziazioni sul mercato a termine) - fi gura tipica degli<br />

Stati Uniti, dove tale termine indica una persona che, dietro<br />

ricompensa o per profi tto, offre consulenza direttamente o<br />

indirettamente a terzi sul valore di o sull’opportunità<br />

dell’acquisto o della vendita di contratti futures o opzioni<br />

commodity. Fornire consulenza indirettamente include<br />

effettuare attività di trading sul conto di un cliente. È


generalmente richiesta la registrazione presso la Commodity<br />

Futures Trading Commission.<br />

Commodity Pool (fondo comune di investimento in<br />

operazioni a termine) - un fondo che riunisce i fondi di un<br />

determinato numero di persone al fi ne di scambiare contratti<br />

futures o opzioni su commodity, in particolare negli Stati Uniti.<br />

Compensazione - vendere se si è acquistato o acquistare se<br />

si è venduto un futures o opzioni su contratto futures.<br />

Consegna - questo vocabolo di uso comune assume una<br />

connotazione particolare se usato in relazione ai contratti futures.<br />

Essenzialmente, in tale contesto, la consegna si riferisce al cambio<br />

di proprietà o di controllo di una commodity in conformità a termini<br />

e procedure specifi che stabilite dalla Borsa su cui tale contratto si<br />

scambia. Generalmente, la commodity deve trovarsi in un deposito<br />

approvato, in un carro merci chiuso o in una banca e deve essere<br />

sottoposta ad ispezione da parte di personale autorizzato,<br />

successivamente la struttura emette una ricevuta di deposito, un<br />

certificato di spedizione, un certificato di domanda o un<br />

riconoscimento di debito, che diviene uno strumento di consegna<br />

trasferibile. La consegna dello strumento deve generalmente<br />

essere preceduta da una Notice of Intention to Deliver (Avviso di<br />

intenzione di consegna), di regola redatta due giorni prima della<br />

consegna. Successivamente alla ricezione dello strumento di<br />

consegna, il nuovo proprietario può scegliere una struttura di<br />

immagazzinamento per prendere possesso della commodity fi sica,<br />

può consegnare lo strumento di consegna sul mercato futures per<br />

soddisfare una posizione breve o può vendere lo strumento di<br />

consegna ad un altro operatore del mercato che può usarlo nel<br />

mercato futures per soddisfare una posizione breve in contanti.<br />

Contrattazione alle grida - metodo di scambio sul mercato,<br />

mediante offerte verbali in appositi recinti o aree di<br />

contrattazione nelle Borse merci.<br />

Contratti in essere (open interest) - numero complessivo<br />

di futures o opzioni su contratti futures che non sono stati<br />

ancora compensati o soddisfatti da consegna. Un indicatore<br />

della profondità o liquidità di un mercato (possibilità di<br />

acquistare o vendere ad un determinato prezzo) e dell’uso del<br />

mercato nella gestione del rischio e/o degli asset.<br />

Contratto - unità di scambio di futures su commodity. Un<br />

contratto futures specifi ca l’esatto grado, importo e mese di<br />

consegna della commodity.<br />

Copertura - compensare una precedente transazione futures<br />

con una transazione dello stesso controvalore, ma con effetto<br />

opposto. Si defi nisce “Acquisto di copertura” l’acquisto di contratti<br />

futures atto a coprire una precedente vendita di pari numero con<br />

lo stesso mese di consegna; la “Liquidazione” indica, invece, la<br />

vendita di contratti futures per compensare l’obbligo di ricevere<br />

la consegna di un numero uguale di contratti futures dello stesso<br />

mese di consegna acquistati in precedenza.<br />

Copertura breve (short hedge) - la vendita di un contratto<br />

futures in anticipo rispetto a una successiva vendita sul mercato a<br />

pronti. Utilizzata per eliminare o ridurre la possibile diminuzione di<br />

valore della proprietà di un pari importo dello strumento fi nanziario<br />

o commodity fi sica (Vedere Copertura, Copertura in acquisto).<br />

Copertura in acquisto (o copertura lunga) (long hedge)<br />

- operazione di acquisto di contratti futures per non incorrere<br />

in costi maggiori delle commodity necessarie in futuro. Vedere<br />

anche Copertura.<br />

Copertura lunga (long hedge) - l’acquisto di un contratto<br />

futures in anticipo rispetto a un acquisto effettivo sul mercato<br />

a pronti. Utilizzata da lavoratori di materie prime o esportatori<br />

come protezione e anticipo sul prezzo in contanti. (Vedere<br />

Copertura, Copertura breve.)<br />

63


64<br />

Corto (short) - vendita di un contratto futures per creare una<br />

posizione di mercato, senza aver ancora effettuato un acquisto<br />

di compensazione; il contrario di lungo.<br />

Costo di mantenimento - (1) I costi sostenuti per conservare la<br />

commodity fisica, che includono generalmente interessi,<br />

assicurazione e immagazzinaggio; (2) Full Carrying Charge Market<br />

o Full Carry Market – situazione in cui sul mercato dei futures la<br />

differenza di prezzo tra i mesi di consegna rispecchia i costi<br />

complessivi di interessi, assicurazione e immagazzinaggio.<br />

Convergenza - la tendenza dei prezzi futures ad avvicinarsi<br />

al valore di mercato a pronti con l’approssimarsi della scadenza<br />

dei contratti.<br />

Crack Spread - un tipo di operazione sulle commodity che<br />

comporta l’acquisto di futures su greggio e la vendita di futures<br />

su benzina e gasolio per uso domestico.<br />

Crush Spread - un tipo di operazione sulle commodity che<br />

comporta l’acquisto di futures su soia e la vendita di futures<br />

su farina e olio di soia.<br />

<br />

D<br />

Data di scadenza - l’ultimo giorno in cui un’opzione sul<br />

contratto futures sottostante può essere esercitata. Anche<br />

l’ultimo giorno di contrattazione di un contratto futures.<br />

Day Trading - si riferisce alla creazione e alla liquidazione<br />

della stessa posizione/delle stesse posizioni nel corso di<br />

un’unica giornata di contrattazione, chiudendo in tal modo la<br />

giornata senza una posizione sul mercato.<br />

Dealer - soggetto o società che opera in un mercato a pronti<br />

come soggetto principale nelle transazioni. Il dealer possiede<br />

una scorta di titoli dai quali attinge per le vendite e alla quale<br />

confl uiscono gli acquisti.<br />

Dealer Option - un’opzione put o call su una commodity fi sica,<br />

che non si origini per mezzo di o che non sia soggetta alle<br />

regole di un mercato, sottoscritta da un’azienda che tratta la<br />

commodity fi sica sottostante.<br />

Deporto (o backwardation) - situazione del mercato in cui i<br />

prezzi dei futures sono più bassi nei mesi di consegna più<br />

lontani dalla data attuale rispetto a quelli più prossimi a<br />

quest’ultima.<br />

Differenziale - differenze di prezzo tra classi, caratteristiche e<br />

luoghi riferimento di diverse scorte della stessa commodity.<br />

<br />

F<br />

Flat - indica la situazione in cui un trader non ha posizioni<br />

aperte: l’acquisto o la vendita ha compensato una precedente<br />

posizione nel mercato.<br />

Futures - un termine usato per designare tutti i contratti che<br />

riguardano l’acquisto e la vendita di strumenti fi nanziari o commodity<br />

fi siche per consegne future, in un mercato di futures.<br />

Fluttuazione massima del prezzo - la variazione massima al<br />

rialzo o al ribasso del prezzo del contratto durante una sessione<br />

di contrattazione, come defi nito dalle norme della Borsa.<br />

Fluttuazione minima del prezzo - l’incremento minimo di<br />

prezzo possibile nella contrattazione di un dato contratto,<br />

spesso indicato come “punto”.<br />

<br />

G<br />

Gradi contrattuali - standard o caratteristiche delle<br />

commodity specifi cate nelle regole della Borsa che devono<br />

essere soddisfatti alla consegna di commodity fi siche contro<br />

contratti futures. I gradi sono spesso accompagnati da una<br />

griglia di sconti e premi concessi in caso di consegna di


commodity di qualità inferiore o superiore a quella stabilita dal<br />

grado contrattuale.<br />

<br />

H<br />

Hedge - l’acquisto o la vendita di un contratto futures come<br />

sostituto temporaneo di una transazione in contanti da<br />

effettuarsi in un momento successivo. Generalmente riguarda<br />

posizioni contrarie nel mercato spot e futures allo stesso<br />

tempo. (Vedere Copertura lunga e Copertura breve).<br />

<br />

I<br />

In circolazione - commodity nel porto o in transito su<br />

imbarcazioni.<br />

Insolvenza - (1) In relazione al programma di crediti agricoli<br />

federale USA, la decisione da parte di un produttore di<br />

commodity di non rimborsare il prestito governativo, ma di<br />

cedere i raccolti; (2) nei mercati futures, l’incapacità teorica<br />

di una parte del contratto futures di effettuare o ricevere una<br />

consegna come previsto dal contratto.<br />

Intermediario alle grida (fl oor broker) - un membro della<br />

Borsa che riceve una commissione per eseguire gli ordini dei<br />

Membri della stanza di compensazione o loro clienti. Negli<br />

USA, un Intermediario alle grida che esegue gli ordini deve<br />

essere autorizzato dalla CFTC.<br />

<br />

L<br />

Liquidazione - qualsiasi transazione che compensi o chiuda<br />

una posizione futures lunga o breve.<br />

Liquidità - si riferisce a un mercato in cui si possono effettuare<br />

rapidamente e semplicemente acquisto o vendita di un certo<br />

bene, a un prezzo prossimo all’ultimo prezzo scambiato. La<br />

possibilità di liquidare o creare una posizione rapidamente<br />

dipende dal numero di trader che desiderano vendere e<br />

acquistare in un particolare mercato di commodity.<br />

Lungo (long) - soggetto che ha acquistato un futures o opzioni<br />

su futures per creare una posizione di mercato mediante una<br />

vendita di compensazione; il contrario di Corto (short).<br />

<br />

M<br />

Mercato a pronti o spot (cash) - un mercato nel quale le<br />

transazioni per l’acquisto e la vendita della commodity fi sica<br />

avvengono sulla base di qualsivoglia termine e condizione<br />

stabilite tra l’acquirente e il venditore, che risultino legali ai<br />

sensi della legge e delle norme che regolano il mercato,<br />

laddove presenti. Il Mercato a pronti può indicare un mercato<br />

centrale organizzato, auto-regolato, quale ad esempio la<br />

sezione cereali di una Borsa Merci, che include anche scambi<br />

in contratti futures o quale il parco bestiame centrale nel<br />

settore del bestiame. Si può riferire anche a un tipo di<br />

mercato non regolamentato, in cui acquirenti, venditori e/o<br />

commercianti competono in sedi decentralizzate, in<br />

conformità alle norme stabilite da un’associazione organizzata.<br />

In altri contesti, il termine può riferirsi a metodi diversi di<br />

acquisto e vendita della commodity fisica prevalenti nei<br />

settori che fanno uso di tale commodity.<br />

Mercato rialzista (bull) - un mercato caratterizzato da prezzi<br />

in rialzo.<br />

Mercato ribassista (bear) - un mercato i cui prezzi tendono<br />

al ribasso.<br />

Mese corrente di consegna - contratti futures che scadono<br />

e sono cedibili nel mese corrente; anche detto Mese spot.<br />

Mese del contratto - il mese in cui si deve consegnare il bene<br />

oggetto del contratto futures.<br />

65


66<br />

Mese di consegna differito - il mese più lontano in cui<br />

avviene lo scambio di futures, contrapposto al primo mese<br />

utile di consegna di un contratto futures.<br />

<br />

N<br />

National Futures Association (NFA) - autorizzata dal<br />

Congresso USA nel 1974 e designata dalla CFTC nel 1982<br />

come un’“associazione autorizzata per i futures”, la NFA<br />

costituisce l’organizzazione di autoregolamentazione del<br />

settore dei futures in USA.<br />

<br />

O<br />

Ordine giornaliero - un ordine che va effettuato nel corso della<br />

giornata di contrattazione, in caso contrario l’ordine va annullato.<br />

Ordine limite - un ordine fornito a un broker o intermediario<br />

da un cliente che riporta un prezzo specifi co; l’ordine può essere<br />

eseguito solo se il mercato raggiunge o supera tale prezzo.<br />

Offerta - anche indicata come “lettera” o ask. Indica il prezzo<br />

a cui un operatore è disposto a vendere.<br />

Operatore alle grida (fl oor trader) - un membro della Borsa<br />

che opera generalmente per conto proprio o per un conto da<br />

esso controllato. Anche defi nito un “locale”.<br />

Ordine aperto - un ordine affi dato ad un broker valido fi no alla<br />

sua cancellazione o esecuzione.<br />

Orso o ribassista (bear/bearish) - chi ritiene che il futuro<br />

andamento del mercato sia al ribasso.<br />

<br />

P<br />

Performance Bond (anche defi nita margine di copertura)<br />

- fondi che devono essere depositati da un cliente come<br />

performance bond presso il proprio broker, un broker con un<br />

membro della stanza di compensazione o un membro della<br />

stanza di compensazione. Il performance bond costituisce una<br />

garanzia dell’integrità fi nanziaria del broker, dei membri della<br />

stanza di compensazione e della Borsa nel complesso.<br />

Premio - (1) l’eccedenza del prezzo di un contratto futures<br />

rispetto ad un altro o rispetto al prezzo del mercato a pronti.<br />

(2) L’importo concordato dall’acquirente e dal venditore per<br />

l’acquisto o la vendita di un’opzione futures; gli acquirenti<br />

pagano il premio e i venditori (sottoscrittori) ricevono il<br />

premio.<br />

Prezzo denaro (bid) - indica il prezzo a cui un operatore di<br />

mercato è disponibile ad acquistare.<br />

Prezzo lettera o “offerta” (ask) - indica il prezzo a cui un<br />

operatore di mercato è disponibile a vendere.<br />

Prezzo limite - (vedere Fluttuazione massima del prezzo).<br />

Primo mese - il mese di contrattazione di un contratto futures<br />

o di opzioni su un contratto futures più vicino. Anche detto<br />

“mese guida”.<br />

Punti di consegna - luoghi e strutture stabiliti da una Borsa<br />

merci presso i quali possono essere consegnate scorte di<br />

commodity per adempiere ad un contratto, in base a procedure<br />

stabilite dalla Borsa.<br />

Rally (o rialzo) - un movimento al rialzo dei prezzi a seguito<br />

di un calo; il contrario di una reazione.<br />

Reazione - un calo dei prezzi a seguito di un aumento. Il<br />

contrario di Rialzo o rally.<br />

Riporto (contango) - una commodity specifi ca si dice “in<br />

riporto” o “in contango” quando i prezzi dei futures sono più<br />

alti nei mesi di consegna più lontani.


Round-Turn - procedura per mezzo della quale una posizione<br />

lunga o breve viene compensata da una transazione opposta<br />

o dall’accettazione o dall’effettuazione della consegna<br />

dell’effettivo strumento fi nanziario o commodity fi sica.<br />

<br />

S<br />

Scalping - comprare o vendere per un modesto guadagno.<br />

Fare Scalping di regola comporta la creazione e la liquidazione<br />

rapida di una posizione, generalmente nell’arco della stessa<br />

giornata, ora o entro pochi minuti.<br />

Sconto (discount) - (1) una revisione al ribasso del prezzo<br />

concesso per la consegna di commodity in stock di un grado<br />

inferiore a quello contrattuale contro un contratto futures; (2)<br />

talvolta usato per indicare le differenze di prezzo tra futures<br />

di diversi mesi di consegna, come nell’espressione “luglio in<br />

sconto rispetto a maggio”, la quale indica che il prezzo del<br />

futures di luglio è inferiore a quello di maggio.<br />

Scorte, o Riporto - la parte di forniture correnti di commodity<br />

rimasta dalle precedenti stagioni di produzione/vendita.<br />

Scorte certifi cate - giacenze di una commodity che sono<br />

state sottoposte ad ispezione e ritenute di qualità idonea alla<br />

consegna contro contratto futures, immagazzinate nei punti di<br />

consegna defi niti regolari o accettabili per la consegna dalla<br />

Borsa Merci.<br />

Speculatore - soggetto che tenta di anticipare le variazioni di<br />

prezzo e, mediante l’acquisto e la vendita di contratti futures,<br />

ricavarne un profi tto; non usa il mercato dei futures in funzione<br />

di attività di produzione, lavorazione, vendita o gestione di un<br />

prodotto. Lo speculatore non ha interessi nell’effettuare o<br />

ricevere una consegna fi sica.<br />

Spot - indica la caratteristica di disponibilità per la consegna<br />

immediata (o quasi immediata). Si riferisce anche al prezzo di<br />

mercato a pronti , o cash, di una commodity.<br />

Spread - operazione di acquisto e vendita simultanea di<br />

contratti futures per la stessa commodity o di contratti con<br />

consegna in mesi diversi o in mercati diversi, ma i cui prezzi<br />

sono correlati. Chi opera in Spread non è interessato dalla<br />

direzione in cui si muove il mercato, ma solo dalla differenza<br />

tra i prezzi dei diversi contratti.<br />

<br />

T<br />

Tick - variazione di prezzo di un’unità specifi cata al rialzo o<br />

al ribasso.<br />

Toro o rialzista (bull/bullish) - chi prevede un rialzo dei prezzi.<br />

<br />

U<br />

Unità del contratto - la quantità di una commodity stabilito<br />

per la consegna contro un contratto futures.<br />

<br />

V<br />

Valutazione a mercato (mark-to-market) - valutazione<br />

giornaliera di conti a margine che rispecchia i profi tti e le perdite.<br />

67


68<br />

informazioni importanti<br />

Tutte le informazioni qui contenute sono state preparate da <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> &<br />

Co. International plc (unitamente alle altre consociate “<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>”)<br />

esclusivamente a titolo informativo. Tali informazioni non sono da intendersi in<br />

alcun modo come un’offerta o come una sollecitazione alla vendita o all’acquisto<br />

di alcuna merce, investimento in merci, prodotto strutturato o altro investimento<br />

o strategia di negoziazione (“Prodotti”). Nell’analisi qui esposta possono essere<br />

state fatte ipotesi che hanno portato alle informazioni e ai rendimenti/risultati<br />

illustrati nel presente documento. Non si rilascia alcuna dichiarazione in forma<br />

di garanzia che i rendimenti/risultati qui citati possano essere effettivamente<br />

conseguiti, né che siano state prese in considerazione tutte le ipotesi per il<br />

conseguimento di tali rendimenti/risultati. Le performance registrate in passato<br />

non sono necessariamente indicative di risultati futuri. Non si forniscono<br />

dichiarazioni o assicurazioni sulla accuratezza o completezza della presente<br />

brochure e non siamo tenuti all’aggiornamento delle informazioni relative ai<br />

Prodotti qui menzionati.<br />

Qualunque decisione d’investimento deve essere presa solo dopo aver completato<br />

una valutazione indipendente ed aver preso visione dei Prodotti e ricevuto le<br />

informazioni rilevanti, ivi inclusi i termini dei relativi prospetti di base e delle<br />

(eventuali) condizioni defi nitive inerenti al prodotto (i “Documenti d’offerta”), che<br />

sostituiscono le informazioni qui contenute. Copie dei Documenti d’offerta<br />

saranno disponibili presso <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> & Co. International plc, 25 Cabot<br />

Square, Canary Wharf, London, E14 4QA, UK. Prima di sottoscrivere qualsiasi<br />

Prodotto è necessario determinare, previo colloquio con i propri consulenti<br />

fi nanziari, legali, fi scali, normativi e contabili, i rischi e i vantaggi economici<br />

nonché i requisiti e le conseguenze legali, fiscali, normative e contabili<br />

dell’investimento in un determinato Prodotto.<br />

<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> non offre consulenza in materia di investimenti, tasse, contabilità,<br />

normative, regolamenti né consulenza di altro genere, e niente nel presente<br />

documento dev’essere inteso come tale; i potenziali investitori devono consultare<br />

i loro consulenti professionisti.<br />

Le opzioni non sono destinate a qualsiasi tipo di investitore. Prima di acquistare<br />

o sottoscrivere opzioni, gli investitori devono comprendere la natura e la portata<br />

dei diritti e degli obblighi che tali strumenti fi nanziari comportano ed essere<br />

consapevoli dei rischi assunti, compresi i rischi relativi alla situazione economica<br />

e fi nanziaria dell’emittente e degli strumenti sottostanti. Per alcuni di questi<br />

strumenti finanziari può non essere previsto alcun mercato secondario di<br />

contrattazione. Si invitano gli investitori che sottoscrivano contratti di opzioni<br />

negoziati su un mercato regolamentato a consultare la pubblicazione ‘Documento<br />

generale sui rischi degli investimenti in strumenti fi nanziari (caratteristiche e rischi<br />

dei contratti di opzione standard)’ disponibile presso il gestore del conto.<br />

La presente brochure potrebbe essere stata redatta da, o in collaborazione con,<br />

gli uffici finanziari di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> la quale può detenere una quota di<br />

partecipazione nei Prodotti citati nel presente documento o il controllo degli stessi<br />

ovvero agire come operatore fi nanziario o fornitore di liquidità per gli stessi. Le<br />

informazioni comunicateci dagli investitori in relazione a un ordine o a una<br />

proposta di transazione (di seguito le “Informazioni”), potranno essere usate per<br />

facilitare l’esecuzione degli ordini o delle transazioni, per la gestione delle<br />

operazioni di intermediazione, per favorire l’attività delle controparti oppure nello<br />

svolgimento della nostra normale attività (che comprende, a mero titolo<br />

esemplifi cativo, la copertura del rischio o la limitazione dei rischi a cui siamo<br />

esposti). Con l’espressione “favorire l’attività delle controparti” intendiamo, a mero<br />

titolo esemplifi cativo, l’assunzione di una posizione rilevante in relazione alla<br />

comunicazione alle controparti di quotazioni o nell’ambito della gestione delle<br />

scorte in corso utilizzata per favorire le controparti. Il materiale fi nanziario<br />

distribuito dai nostri uffi ci non è indipendente dagli interessi di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>,<br />

che possono essere in contrasto con quelli degli investitori. <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong><br />

potrebbe inoltre fornire o cercare di fornire servizi di fi nanziamento agli emittenti<br />

degli strumenti menzionati.<br />

Le informazioni qui contenute sono rivolte ai potenziali investitori, al fi ne di aiutarli<br />

a decidere se sono interessati o meno ai tipi di Prodotti qui descritti.<br />

L’investimento nei Prodotti comporta notevoli rischi e si può incorrere nella perdita<br />

totale del capitale investito. Questa brochure illustra solo alcuni di questi rischi,<br />

ma non presenta, né intende presentare, una lista completa dei rischi insiti<br />

nell’investimento in nessuno dei Prodotti in essa descritti. Prima di decidere di<br />

investire in un Prodotto specifi co, gli investitori devono leggere attentamente la<br />

descrizione dei fattori di rischio e le considerazioni d’investimento contenute nei<br />

Documenti d’Offerta specifi ci. Le merci, gli investimenti in merci o i prodotti<br />

strutturati descritti nella presente brochure sono per lo più investimenti ad alto<br />

rischio, soggetti a rischi di mercato generali, come quelli legati alla merce o<br />

all’indice sottostante, al tasso di interesse, al cambio, alla situazione politica,<br />

aziendale e creditizia. Le fl uttuazioni dei prezzi dei relativi sottostanti e dei tassi<br />

di cambio delle relative valute estere infl uiscono sul valore dei Prodotti, sia<br />

durante la vita degli stessi che alla loro scadenza. Il mercato dei Prodotti può<br />

essere ristretto a causa della mancanza di liquidità o del basso volume di<br />

contrattazioni. Per questo motivo, gli investitori possono incontrare diffi coltà nel<br />

vendere tali Prodotti prima che giungano a scadenza e possono non essere in<br />

grado di coprire i rischi che essi comportano. Gli investitori sono inoltre esposti<br />

al rischio di credito dell’emittente dei Prodotti. Gli interessi di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong><br />

potrebbero essere in confl itto con quelli degli investitori per quanto riguarda<br />

qualunque questione che richieda il suo consenso e <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> non sarà<br />

tenuta a considerare gli interessi degli investitori nell’esercizio di tali diritti.<br />

Nel Regno Unito questa brochure è rivolta soltanto a coloro che sono controparti<br />

di mercato o clienti intermedi (come defi nito dai regolamenti della Financial<br />

Services Authority britannica). L’offerta pubblica di prodotti strutturati, come<br />

obbligazioni o certifi cati (i “Certifi cati”) del tipo descritto nella presente brochure,<br />

nonché il possesso o la distribuzione di materiale d’offerta ad esso relativo, sono<br />

vietati in qualsiasi giurisdizione, se non in conformità con tutte le relative leggi, i<br />

regolamenti, i codici, le direttive, gli ordini e/o i requisiti normativi, le regole e le<br />

linee guida vigenti, ivi compresi, a fi ni di assoluta chiarezza, la Direttiva europea<br />

sui prospetti informativi (2003/71/CE) con tutte le relative misure di<br />

implementazione e la Regulation S del Securities Act 1933 statunitense, come<br />

successivamente modifi cato (il “Securities Act”). I Certifi cati descritti nella<br />

presente brochure non sono stati e non saranno registrati ai sensi del Securities<br />

Act o delle leggi sui valori mobiliari di nessuno stato appartenente agli Stati Uniti,<br />

e non può essere offerto, venduto, trasferito o distribuito, direttamente o<br />

indirettamente, negli Stati Uniti a, per conto o a benefi cio di una U.S. Person<br />

(secondo la defi nizione contenuta nella Regulation S del Securities Act).<br />

Qualsiasi dato relativo a indici o al mercato a cui si fa riferimento nel presente<br />

documento può essere riservato e di proprietà del relativo mercato regolamentato,<br />

del proprietario dell’indice borsistico o del fornitore di informazioni, e i relativi<br />

diritti di proprietà intellettuale possono essere riservati (marchi commerciali<br />

compresi). Tali dati non devono inoltre essere divulgati senza autorizzazione che<br />

potrebbe essere ottenuta solo previo accordo o pagamento di una commissione.<br />

Nessun Prodotto è in alcun modo sponsorizzato, approvato, venduto o<br />

pubblicizzato dal relativo licenziante e né quest’ultimo né <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> possono<br />

essere ritenuti responsabili in tal senso.


Il/i Prodotto/i non è/sono sponsorizzato/i, approvato/i, venduto/i o pubblicizzato/<br />

i da Standard & Poor’s (“S&P”). S&P non fornisce alcuna attestazione di fatti né<br />

garanzia, esplicite o implicite, ai proprietari del/dei Prodotto/i o al pubblico<br />

riguardo all’opportunità di investire in valori mobiliari in generale e nel/nei<br />

Prodotto/i in particolare, ovvero alla capacità dell’Indice S&P GSCI applicabile di<br />

riprodurre la performance generale del mercato delle materie prime. L’unico<br />

legame esistente tra S&P e <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> o le sue controllate (“MS”) è<br />

l’autorizzazione all’utilizzo di alcuni marchi e nomi commerciali di S&P e dell’Indice<br />

S&P GSCI applicabile, determinato, composto e calcolato da S&P<br />

indipendentemente da MS o dal/dai Prodotto/i. S&P non ha alcun obbligo di<br />

prendere in considerazione le richieste di MS o dei proprietari del/dei Prodotto/<br />

i ai fi ni della determinazione, della composizione o del calcolo dell’Indice S&P<br />

GSCI applicabile e non è in alcun modo responsabile o partecipe della<br />

determinazione dei tempi, prezzi e/o delle quantità del/dei Prodotto/i da emettere<br />

ovvero della determinazione o del calcolo dell’equazione tramite la quale il/i<br />

Prodotto/i è/sono convertito/i in contanti. S&P non ha alcun obbligo o<br />

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S&P GSCI APPLICABILE O DI QUALSIASI DATO INCLUSO NELLO STESSO. S&P<br />

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S&P GSCI è un marchio commerciale di The McGraw-Hill Companies, Inc. e come<br />

tale è stato concesso in licenza a MORGAN STANLEY & CO. INCORPORATED.<br />

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venduti o promossi da Dow Jones & Company, Inc., da AIG, dall’American<br />

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tra Dow Jones, AIG, American International Group o qualsiasi delle loro<br />

controllate o affiliate rilascia alcuna dichiarazione in merito all’opportunità<br />

dell’investimento in tali prodotti.<br />

La presente brochure non e’ un prodotto del Research Department di <strong>Morgan</strong><br />

<strong>Stanley</strong> e non dovrebbe essere considerata alla stregua di una ricerca.<br />

<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ e’ un marchio identifi cativo di servizio di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>; tutti<br />

i diritti riservati.<br />

© Copyright 2007 <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>.<br />

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MORGAN STANLEY IQ<br />

CORSO VENEZIA 16<br />

20121 MILANO<br />

EMAIL: INFO@MORGANSTANLEYIQ.IT<br />

WWW.MORGANSTANLEYIQ.IT<br />

26 novembre 2007. Brochure stampata su carta proveniente da un circuito socialmente sostenibile e nel pieno rispetto dell’ambiente.

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