COMMODITY BOOK - Morgan Stanley
COMMODITY BOOK - Morgan Stanley
COMMODITY BOOK - Morgan Stanley
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
<strong>COMMODITY</strong> <strong>BOOK</strong><br />
GUIDA ALL’INVESTIMENTO IN <strong>COMMODITY</strong>
Tutte le informazioni contenute nella presente brochure sono a titolo esclusivamente informativo e non sono da intendersi in alcun modo come un’offerta (o come una<br />
sollecitazione) alla vendita o all’acquisto delle merci o dei prodotti qui descritti. I prodotti struttarati non possono essere offerti, venduti, trasferiti o distribuiti, direttamente<br />
o indirettamente, negli Stati Uniti a, per conto o a benefi cio di una U.S. Person (secondo la defi nizione contenuta nella Regulation S del Securities Act).<br />
La presente brochure non è un prodotto del Research Department di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> e non dovrebbe essere considerata alla stregua di una ricerca. Si prega di<br />
consultare la sezione Informazioni Importanti in fondo alla brochure. <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ è un marchio identifi cativo di servizio di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>; diritti riservati.<br />
© Copyright 2007 <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>.
INVESTIRE NELLE <strong>COMMODITY</strong>:<br />
una panoramica sulle commodity<br />
Tutti credono di sapere cos’è una commodity fi nché non provano a<br />
darne una defi nizione. Talvolta le commodity sono materie prime,<br />
ma più in generale si tratta di materiali destinati alla creazione di<br />
altri prodotti. Spesso le commodity sono dei beni fi sici, ma non<br />
sempre è così: tra quelle meno tangibili si ricordano l’energia<br />
elettrica e le emissioni di carbonio.<br />
Le commodity negoziabili possono offrire agli investitori opportunità<br />
interessanti e diversifi cate. Ad esempio, un certo individuo può<br />
nutrire aspettative specifi che su una determinata materia prima<br />
come il petrolio e desiderare uno strumento con il quale esprimerle.<br />
Altri investitori possono ricorrere alle commodity per esplorare un<br />
particolare tema d’investimento: chi cerca una via d’accesso alla<br />
crescita industriale in Cina potrebbe considerare un’esposizione al<br />
nolo con carico a secco (dry freight); chi si aspetta un verifi carsi<br />
sempre più frequente di carenze idriche può invece prevedere un<br />
aumento dei prezzi dei beni agricoli.<br />
Investendo in prodotti strutturati come le note e i certifi cati, gli<br />
investitori possono beneficiare dei movimenti dei prezzi delle<br />
commodity senza bisogno di doverle possedere fisicamente.<br />
<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ offre una vasta gamma di prodotti legati a singole<br />
commodity, indici di commodity oppure panieri personalizzati mirati<br />
a catturare temi d’investimento specifi ci. Che un investitore nutra<br />
aspettative positive, negative o neutrali nei confronti dei mercati<br />
delle commodity, i prodotti strutturati possono offrirgli opportunità<br />
d’investimento adeguate.<br />
Questa guida intende presentare agli investitori i mercati delle<br />
commodity e fornire una panoramica su alcune delle commodity<br />
principali. È solo un punto di partenza per aiutare gli investitori a<br />
determinare quali sono i loro interessi prima di passare ad una<br />
ricerca più approfondita per capire a fondo questi mercati.<br />
1
2<br />
UN MERCATO IN CONTINUA EVOLUZIONE<br />
La storia dei mercati delle commodity<br />
Benché si tratti di un’area relativamente nuova per molti investitori,<br />
il mercato delle commodity esiste da secoli, se non millenni.<br />
Gli odierni mercati delle commodity hanno avuto origine nel<br />
commercio di prodotti agricoli del XIX secolo. Acquirenti e<br />
venditori volevano entrambi limitare i rischi a cui erano soggetti<br />
durante il raccolto e la lavorazione delle messi: gli acquirenti<br />
desideravano cautelarsi nel caso i raccolti fossero scarsi, e di<br />
conseguenza i prezzi fossero alti, mentre i venditori volevano<br />
un prezzo garantito a cui poter vendere le loro merci,<br />
tutelandosi così in caso di offerta eccessiva e prezzi troppo<br />
bassi. Tuttavia, il livello di standardizzazione in termini di qualità<br />
e consegna delle merci era molto scarso e non esisteva un<br />
luogo di stoccaggio centralizzato.<br />
Nel 1848 venne fondato il Chicago Board of Trade (CBOT) che<br />
svolgeva un ruolo di intermediazione tra agricoltori e<br />
commercianti nel commercio delle granaglie. Si stabilirono<br />
delle procedure per la pesa e la classifi cazione del grano e<br />
venne creato un mercato centralizzato. Si fi ssavano in anticipo<br />
i prezzi di consegne da effettuarsi in data futura, e ciò<br />
consentiva agli acquirenti e ai venditori di limitare il rischio di<br />
variazioni di prezzo. Questo segnò la nascita del moderno<br />
mercato dei futures, che si è poi rapidamente esteso al<br />
commercio di altre commodity quali i metalli, la gomma, la<br />
seta e i pellami.<br />
Speculazione nel XVI secolo: la “bolla dei tulipani”<br />
Tuttavia, la contrattazione di commodity non è sempre stata<br />
intrapresa esclusivamente con l’intento di limitare il rischio, ma<br />
spesso ha avuto una connotazione speculativa. Alla fi ne del<br />
XVI secolo, in Olanda si sviluppò un mercato dedicato al<br />
commercio dei tulipani. I prezzi cominciarono a salire,<br />
attraendo un’ondata di investitori con una scarsa conoscenza<br />
del settore dell’orticoltura. La “bolla” speculativa crebbe fi no<br />
a scoppiare. Non si sa oggi esattamente quante fossero le<br />
persone coinvolte in questo mercato, ma è indubbio che ai<br />
tulipani fosse stato attribuito un valore che andava bene oltre<br />
il loro ragionevole valore fi sico e che l’episodio ebbe notevoli<br />
ripercussioni sull’economia locale.<br />
GLI ATTUALI MERCATI DELLE <strong>COMMODITY</strong><br />
I mercati possono essere utilizzati allo scopo di ridurre il<br />
rischio di oscillazione dei prezzi cui si può essere esposti, o,<br />
al contrario per sfruttare tali movimenti di prezzo a proprio<br />
vantaggio. Ciò che un tempo veniva considerato uno strumento<br />
di copertura per fornitori e commercianti di materie prime,<br />
oggi consente a un pubblico molto più vasto di avere accesso<br />
alle commodity. Negli ultimi decenni questi mercati hanno<br />
attratto fondi pensione, fondi hedge, banche d’investimento,<br />
altri investitori istituzionali e, con sempre maggiore frequenza,<br />
anche investitori privati.<br />
Oggi le commodity rivestono un ruolo importante in molti<br />
portafogli d’investimento. Il sempre maggior interesse nei loro<br />
confronti ha portato all’introduzione di una gamma più vasta<br />
di commodity negoziabili e a una maggior varietà di metodi<br />
d’investimento. Il mercato continua a dare accesso alle fonti<br />
energetiche, i metalli, i minerali e i prodotti agricoli, ma include<br />
anche nuove categorie di attività quali le emissioni di carbonio<br />
e il nolo.<br />
Nonostante la crescita di questo mercato, per la maggioranza<br />
delle commodity l’offerta rimane comunque limitata. Per dare
un’idea, si stima ad esempio che riversando tutto il platino che è stato<br />
mai estratto nel corso della storia in una piscina olimpionica, il livello<br />
arriverebbe solo all’altezza delle caviglie1 . Inoltre, nel XXI secolo molte<br />
commodity trovano anche usi diversi. Il mais, ad esempio, è stato<br />
tradizionalmente impiegato nella produzione di prodotti alimentari e<br />
di mangimi per il bestiame. Ma con la crescente consapevolezza dei<br />
possibili effetti negativi sull’ambiente prodotti dal consumo dei<br />
combustibili fossili, le cosiddette “soft commodity” come il mais<br />
vengono impiegate sempre più spesso nella produzione di<br />
biocombustibili. Questi utilizzi concorrenti e le restrizioni nell’offerta<br />
delle commodity possono creare interessanti dinamiche di domanda<br />
e offerta, infl uenzando i prezzi di contrattazione.<br />
COSA ASPETTARSI DAL FUTURO?<br />
Con la crescita della popolazione e il miglioramento degli standard<br />
di vita, è prevedibile un aumento della domanda di varie commodity.<br />
Se l’offerta è relativamente infl essibile, il rapporto domanda/offerta<br />
potrebbe determinare un aumento dei prezzi. La costante crescita<br />
del peso delle attività di trading, unita agli utilizzi innovativi di varie<br />
commodity, sta defi nendo il quadro economico di questa classe di<br />
attività. Con la continua evoluzione del mercato, vi saranno suffi cienti<br />
opportunità per soddisfare il crescente interesse nei confronti delle<br />
commodity? La sempre più forte coscienza ambientale porterà<br />
all’ulteriore sviluppo di nuove energie più “verdi”? Che impatto avrà<br />
la crescita di mercati emergenti a livello globale sulla domanda di<br />
materie prime, specialmente in un momento in cui molte risorse già<br />
scarseggiano? Nuove tecniche come la modifi cazione genetica<br />
altereranno lo scenario agricolo? Problematiche e sviluppi come<br />
quelli delineati continueranno a fornire a chi investe nei mercati delle<br />
commodity opportunità sempre nuove e interessanti.<br />
1 Fonte: Platinum Guild International<br />
3
4<br />
LE <strong>COMMODITY</strong> NEL PORTAFOGLIO D’INVESTIMENTO<br />
Nel lungo periodo, le commodity hanno prodotto rendimenti<br />
equiparabili a quelli forniti dalle azioni. Dalla fi ne degli anni ‘90 ad oggi,<br />
il mercato delle commodity ha conseguito performance superiori a<br />
quelle del mercato azionario (le performance passate non sono<br />
necessariamente indicative di quelle future).<br />
Indipendentemente dalla performance storica, all’interno di un portafoglio<br />
d’investimento, le commodity possono offrire alcuni vantaggi:<br />
Diversifi cazione del portafoglio<br />
I rendimenti storici delle commodity hanno mostrato una scarsa<br />
correlazione con quelli delle azioni o di altre classi di attività. Rispetto<br />
alle azioni e ad altre attività fi nanziarie tradizionali, le commodity<br />
hanno mostrato la tendenza a conseguire performance inferiori.<br />
Tuttavia, laddove il valore di altre classi di attività è sceso, in diversi<br />
casi le commodities hanno fornito agli investitori rendimenti positivi.<br />
Per questo motivo esse sono spesso usate per ridurre il livello di<br />
rischio di un portafoglio accrescendone la diversifi cazione.<br />
Protezione del portafoglio<br />
Storicamente, le commodity sono state una delle poche classi di<br />
attività a trarre vantaggio dall’aumento dell’infl azione. Alla crescita<br />
della domanda di beni e di servizi corrisponde in genere un aumento<br />
dei prezzi di questi beni e servizi, nonché dei prezzi delle materie<br />
prime utilizzate nella loro produzione. Poiché i prezzi delle commodity<br />
tendono a salire nei periodi d’infl azione, l’investimento in questa<br />
classe di attività potrebbe fornire al portafoglio una certa protezione<br />
contro l’accelerare dell’infl azione.<br />
Inoltre, rispetto ad altre classi di attività le commodity si sono<br />
spesso dimostrate più resistenti quando si verifi cano sconvolgimenti<br />
geopolitici e macroeconomici. La crisi politica in un mercato<br />
emergente, per esempio, potrebbe avere severe ripercussioni sulla<br />
Borsa del paese in questione. I movimenti negativi di fattori<br />
economici quali il PIL, la disoccupazione e l’infl azione possono<br />
infl uenzare i tassi d’interesse e le valute. Le commodity, che hanno<br />
dimostrato maggior resistenza in simili circostanze rispetto ad altre<br />
classi d’investimento, potrebbero offrire all’investitore una certa<br />
protezione in momenti di crisi del mercato.<br />
Performance di S&P GSCI vs. MSCI World, 1970 - 2007<br />
(entrambi a base 100 nel dicembre 1969).<br />
8000<br />
6000<br />
4000<br />
2000<br />
0<br />
INDICE S&P GSCI (TR)<br />
MSCI WORLD EQUITY (TR)<br />
1970 1980 1990<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>.<br />
2000
CONSIDERAZIONI SULL’INVESTIMENTO<br />
Se da un lato le commodity apportano molteplici attributi<br />
positivi a un portafoglio, vi sono anche alcuni rischi che<br />
gli investitori devono tenere in considerazione.<br />
Volatilità<br />
Storicamente, le commodity sono sempre state una delle<br />
classi di attività più volatili: i loro prezzi hanno registrato<br />
forti oscillazioni nel corso della storia. È importante che<br />
gli investitori ne valutino attentamente l’utilizzo. La volatilità<br />
degli investimenti in commodity può essere limitata<br />
scegliendo prodotti che offrano una protezione del<br />
capitale, oppure combinando l’esposizione verso le<br />
commodity con quella verso altre classi di attività.<br />
Un mercato in continua evoluzione<br />
I mercati delle commodity mutano continuamente.<br />
Cambiamenti nei partecipanti a questi mercati e nelle<br />
merci negoziate e gli usi concorrenti delle materie<br />
prime contribuiscono a modifi care il profi lo del mercato.<br />
Gli investitori devono essere consapevoli che la<br />
performance e l’andamento di questa classe<br />
d’investimento registrati in passato non sono<br />
necessariamente indicativi della performance o<br />
dell’andamento futuri dei mercati delle commodity.<br />
5
6<br />
Riconoscimenti ottenuti da <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> nel<br />
comparto delle commodity.<br />
Commodity Derivatives House of the Year<br />
(Risk Magazine, 2007)<br />
Energy Risk Manager of the Year, US Natural<br />
Gas House of The Year e US Power House of<br />
The Year<br />
(Energy Risk Magazine, 2007)<br />
“20 Year Pioneer in Energy Products”<br />
(Risk Awards, 2007)<br />
Bank of the Year for Commodities<br />
(Investment Banking Awards, 2006)<br />
Gold Award for Energy Trading<br />
(Commodities Now, 2006)<br />
MORGAN STANLEY – IL TUO PARTNER D’INVESTIMENTO<br />
NELLE <strong>COMMODITY</strong><br />
<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> è uno dei principali attori sui mercati globali delle<br />
commodity. Operiamo nel settore da ben 23 anni, durante i quali<br />
abbiamo mantenuto una presenza forte e costante su questi mercati, e<br />
siamo oggi largamente riconosciuti come uno dei leader del comparto.<br />
La partecipazione di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> al settore delle commodity va dalla<br />
contrattazione attiva di numerose commodity al coinvolgimento diretto<br />
nella loro produzione. A titolo d’esempio, <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> possiede e<br />
gestisce centrali elettriche negli Stati Uniti e in Olanda, è fornitrice<br />
esclusiva di combustibile avio alla compagnia aerea United Airlines ed è<br />
proprietaria al 100% di TransMontaigne, una società che si occupa della<br />
fornitura e distribuzione di prodotti derivati dal petrolio.<br />
Via via che i mercati delle commodity si fanno sempre più sofi sticati,<br />
la conoscenza del mercato è un fattore cruciale per operare<br />
investimenti di successo. Grazie alla sua lunga storia in questo<br />
mercato, coronata da brillanti successi, <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> è il partner<br />
ideale per un investimento nelle commodity. Forti della nostra vasta<br />
esperienza e delle nostre estese capacità, siamo in grado di offrire<br />
ai nostri clienti prodotti e idee estremamente creativi.<br />
Profi lo di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ<br />
Forte delle sue eccellenti competenze nel campo della ricerca, delle<br />
vendite e del trading, <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ mette a disposizione della<br />
clientela sia le sue infrastrutture che la sua conoscenza del mercato.<br />
<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ offre agli investitori un’interessante gamma di<br />
prodotti in tutte le classi di attività finanziarie: azioni, tassi<br />
d’interesse, credito, tassi di cambio, materie prime, settore<br />
immobiliare e fondi hedge. Abbiamo dedicato notevoli risorse per<br />
garantire ai nostri clienti il più elevato livello di servizio possibile.<br />
Per maggiori informazioni, si invitano gli investitori a visitare il nostro<br />
sito Internet: www.<strong>Morgan</strong><strong>Stanley</strong>IQ.it<br />
Alternativamente, potrete rivolgervi alla vostra banca, intermediario<br />
o consulente fi nanziario di fi ducia.
COME AVERE ACCESSO ALLE <strong>COMMODITY</strong><br />
L’investimento nelle commodity non va confuso con l’investimento<br />
nei beni fi sici veri e propri. Invece di acquistare e immagazzinare<br />
greggio o capi di bestiame, gli investitori possono utilizzare<br />
prodotti strutturati per avere accesso fi nanziariamente a questa<br />
classe di attività. Tali prodotti possono offrire un rendimento<br />
correlato a un bene sottostante (il cosiddetto prezzo “spot”),<br />
ma più spesso sono legati a contratti futures su una commodity<br />
o un indice di commodity.<br />
Il mercato dei futures<br />
I futures sono contratti standardizzati stipulati tra due controparti<br />
per la consegna di una commodity in una data futura prestabilita e<br />
a un prezzo concordato in anticipo. Questo tipo di contratti viene<br />
utilizzato da produttori e consumatori per tutelarsi dal rischio di<br />
movimenti dei prezzi dei sottostanti. Il mercato dei futures costituisce<br />
inoltre un’arena speculativa per gli investitori professionali, in cui<br />
poter puntare sulle future oscillazioni dei prezzi.<br />
Esistono due metodi per ottenere un’esposizione mediante<br />
l’uso di futures. Gli investitori possono detenere contratti<br />
futures a lungo termine fi no all’approssimarsi della data di<br />
scadenza. A questo punto, gli investitori non commerciali<br />
possono assumere una posizione che neutralizza la precedente<br />
per evitare la consegna fi sica del bene sottostante.<br />
L’altro approccio è detenere contratti futures a breve, cioè con<br />
scadenza prossima, e continuare a sostituirli con un’operazione<br />
di “rollover”, che consiste nella sostituzione dei contratti in<br />
scadenza con contratti a scadenza più lunga.<br />
Quando si acquista un prodotto strutturato legato ai futures su<br />
commodity, il “rollover” viene gestito dall’emittente del prodotto<br />
stesso, o da un intermediario da questi appositamente<br />
incaricato. Nella nostra esperienza, in genere i prodotti<br />
seguono il contratto futures con scadenza al mese più vicino<br />
o con scadenza più prossima, che tende a rispecchiare più<br />
fedelmente il prezzo della commodity sottostante.<br />
Indici di commodity<br />
Di norma gli investitori si aspettano che gli indici forniscano<br />
dei benchmark pubblicamente disponibili relativamente a una<br />
classe di attività o a un settore particolari. Questi indici<br />
dovrebbero essere basati su precise regole di calcolo,<br />
trasparenti e liquidi. Il S&P GSCI e il Dow Jones-AIG Commodity<br />
Index sono entrambi indici che hanno reso accessibili agli<br />
investitori i mercati delle commodity e hanno suscitato un<br />
notevole interesse negli ultimi cinque anni.<br />
Gli indici di commodity differiscono tra loro in quanto alle<br />
regole utilizzate per ottenere un’esposizione alla specifi ca<br />
classe di attività. Con che frequenza viene ribilanciato l’indice?<br />
Esistono ponderazioni massime e minime per i diversi tipi di<br />
commodity o persino per le singole componenti? Le singole<br />
componenti devono soddisfare requisiti minimi di liquidità per<br />
poter rispondere ai criteri di selezione fi ssati? Gli investitori<br />
dovrebbero essere consapevoli di queste regole prima di<br />
investire in prodotti strutturati o in indici.<br />
Mediante l’esposizione a un indice si è esposti a tutte le sue<br />
componenti, nelle percentuali stabilite dal fornitore dell’indice<br />
stesso. Se l’investitore volesse gestire personalmente questa<br />
esposizione, sarebbe necessario un “rollover” dei contratti futures<br />
(vedi sezione precedente sui futures) per ciascuna delle<br />
componenti dell’indicatore. Invece quando si investe in un prodotto<br />
strutturato basato su di un indice l’esposizione tramite rollover<br />
dei futures viene mantenuta all’interno del prodotto stesso.<br />
7
8<br />
12 14 16 20<br />
22<br />
32 34<br />
24 26 28<br />
42 44 46<br />
36 38<br />
50 52 54 58<br />
48
indice dei contenuti<br />
METALLI PREZIOSI<br />
METALLI INDUSTRIALI<br />
ENERGIA<br />
SOFT <strong>COMMODITY</strong><br />
Pagina 12 Argento<br />
Pagina 14 Oro<br />
Pagina 16 Platino<br />
Pagina 20 Alluminio<br />
Pagina 22 Nichel<br />
Pagina 24 Piombo<br />
Pagina 26 Rame<br />
Pagina 28 Zinco<br />
Pagina 32 Gas Naturale<br />
Pagina 34 Petrolio Greggio<br />
Pagina 36 Elettricità<br />
Pagina 38 Emissioni di carbonio<br />
Pagina 42 Cacao<br />
Pagina 44 Caffè<br />
Pagina 46 Cotone<br />
Pagina 48 Grano<br />
Pagina 50 Granturco<br />
Pagina 52 Soia<br />
Pagina 54 Zucchero<br />
DRY FREIGHT Pagina 58 Dry Freight (trasporto via mare)<br />
9
metalli preziosi<br />
ARGENTO, ORO, PLATINO<br />
11
12<br />
argento<br />
L’argento è un metallo prezioso caratterizzato da una lucentezza<br />
metallica di colore bianco, un’elevata riflettanza e un’ottima<br />
tolleranza a temperature estreme. Ma, ancora più importante,<br />
l’argento ha un’altissima conducibilità termica ed è un ottimo<br />
conduttore elettrico. Le sue proprietà fi siche ne fanno un materiale<br />
particolarmente adatto ad usi sia decorativi che industriali.<br />
Tra i metalli preziosi, l’argento è quello più economico e più<br />
abbondante in natura. Sin dall’antichità è considerato un metallo<br />
prezioso, impiegato per la produzione di gioielli e ornamenti<br />
religiosi. Si ritiene che l’argento sia stato estratto per la prima<br />
volta in Anatolia (l’odierna Turchia) intorno al 3000 a.C.. Verso<br />
la fi ne del XIX secolo, molte delle miniere da cui veniva estratto<br />
argento di alta qualità si esaurirono; ciononostante, da allora i<br />
progressi compiuti sia nelle tecniche di estrazione che in quelle<br />
di raffi nazione ne hanno incrementato la produzione. Tra le<br />
nuove tecniche ricordiamo l’estrazione dell’argento dai minerali<br />
di metalli base meno preziosi (vedi la sezione “Piombo”). Oggi<br />
l’argento è in larga parte un sottoprodotto dell’estrazione del<br />
piombo, del rame e dello zinco.<br />
La maggior parte dell’argento attualmente estratto proviene<br />
da miniere situate in Perù, Messico, Cina, Australia e Cile.<br />
Alimentano l’offerta di argento anche fonti secondarie come<br />
le vendite governative e il recupero di rottami. Nel 2006,<br />
queste fonti rappresentavano rispettivamente il 9% e il 21%<br />
dell’offerta a livello mondiale.<br />
Oggi a trainare la domanda di argento sono principalmente le<br />
industrie elettroniche, i settori della fotografi a, della gioielleria<br />
e dell’argenteria, e la domanda da parte degli investitori.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Gioielleria e argenteria: Per la sua malleabilità, questo metallo<br />
può essere utilizzato per la produzione di gioielli, ornamenti,<br />
medaglie e persino strumenti musicali di altissima qualità come i<br />
fl auti. Questi oggetti sono tradizionalmente prodotti utilizzando<br />
argento Sterling, una lega di argento e rame caratterizzata da<br />
una straordinaria lucentezza. Per la sua eccezionale rifl ettanza<br />
(pari quasi al 100% dopo la lucidatura), l’argento viene anche<br />
impiegato nella produzione degli specchi e del vetro.<br />
Applicazioni industriali ed elettroniche: L’argento è<br />
impiegato in molte applicazioni elettriche, tra cui interruttori,<br />
contatti e fusibili per elettrodomestici come i forni a microonde,<br />
le lavastoviglie, i televisori e i telefoni. Viene anche utilizzato<br />
nella produzione di batterie, cuscinetti e circuiti stampati.<br />
L’argento è usato per i contatti elettrici degli interruttori<br />
domestici perché, in lega con altri metalli, non si corrode,<br />
riducendo così al minimo il rischio di surriscaldamento.<br />
Fotografi a: L’argento è largamente impiegato nel campo della<br />
fotografi a. La carta fotografi ca è rivestita di un’emulsione di<br />
alogenuro d’argento sensibile alla luce.<br />
Attività fi nanziaria: Oltre che come bene fi sico, storicamente<br />
l’argento è stato usato anche come bene monetario, riserva di<br />
valore e investimento “rifugio”.<br />
Conio di monete: Nel passato le monete d’argento venivano<br />
usate come mezzo di pagamento. L’unità monetaria britannica,<br />
la sterlina, aveva in origine il valore di una libbra Troy di argento<br />
Sterling da cui prende il nome. Secondo il Sondaggio mondiale<br />
sull’argento (World Silver Survey) del 2007, nel 2006 il conio di<br />
monete rappresentava ancora circa il 4% della domanda<br />
mondiale di questo metallo.<br />
Applicazioni mediche: All’argento sono attribuite proprietà<br />
antibatteriche. Fasciature che emettono ioni d’argento sono<br />
talvolta utilizzate per il trattamento delle ustioni.
DOLLARO USA/ONCIA<br />
IL MERCATO DELL’ARGENTO<br />
I contratti futures sull’argento più liquidi sono quello trattato sul Commodities<br />
Exchange di New York (COMEX), che rappresenta 5000 once Troy di<br />
argento, e il contratto Mini-Silver del Chicago Board of Trade (CBOT), che<br />
rappresenta 1000 once Troy di argento e può essere negoziato per via<br />
elettronica. Anche il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM) offre un future<br />
su argento di 181,3 once Troy, anch’esso negoziabile per via elettronica.<br />
Sebbene il trading della maggioranza dei contratti cartacei avvenga negli<br />
Stati Uniti, Londra rimane il centro principale del mercato fisico<br />
dell’argento. Il prezzo spot dell’argento viene ancora fissato<br />
quotidianamente a Londra alle 12:15 (il cosiddetto “fi xing”) e offre la<br />
possibilità di acquistare o vendere argento a un unico prezzo stabilito.<br />
Oltre alla dinamica di domanda e offerta nei settori delle applicazioni<br />
industriali e della gioielleria, tra i fattori che infl uenzano il prezzo<br />
dell’argento vi sono anche:<br />
Investimento: Il prezzo dell’argento non è determinato solo dalla<br />
domanda del metallo come bene fi sico, ma anche dalle attività<br />
d’investimento che lo riguardano.<br />
Il mercato dell’argento ha attratto numerosi grandi investitori. Negli<br />
anni ‘70, i fratelli Nelson Bunker Hunt e William Herbert Hunt<br />
accumularono circa la metà dell’offerta mondiale d’argento, ma alla<br />
fi ne i nuovi requisiti imposti sui margini li costrinsero a vendere e a<br />
dichiarare bancarotta. Si ritiene poi che nel 1997 Warren Buffet<br />
abbia acquistato 130 milioni di once d’argento.<br />
Usi diversi: Alcune applicazioni industriali dell’argento sono andate<br />
declinando in seguito all’introduzione di nuovi materiali sostitutivi:<br />
ad esempio, è diminuito l’impiego dell’argento nella produzione di<br />
monete; inoltre la diffusione della stampa digitale potrebbe infl uire<br />
negativamente sull’utilizzo dell’argento nel campo della fotografi a.<br />
50<br />
40<br />
30<br />
20<br />
10<br />
0<br />
Andamento del Prezzo dell’Argento 1975 – 2007<br />
PREZZO DELL’ARGENTO<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
1980: Il prezzo dell’argento tocca il suo<br />
massimo storico di 49,45 dollari l’oncia, per poi<br />
precipitare quando le Borse aumentano i margini<br />
richiesti. I grandi investitori (i fratelli Hunt in<br />
particolare) sono costretti alla liquidazione.<br />
1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati<br />
sui contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance<br />
conseguita in passato non è indicativa di quella futura.<br />
Produzione di Argento Estratto<br />
per Paese<br />
LEGENDA<br />
PE - 19% CL - 8%<br />
MX - 15% PL - 6%<br />
CN - 12% RU - 6%<br />
AU - 9% US - 6%<br />
ALTRI - 10%<br />
Fonte: World Silver Survey 2007/Silver<br />
Institute.<br />
Impiego dell’Argento<br />
LEGENDA<br />
Contratti Futures più Comuni<br />
CA - 5%<br />
KZ - 4%<br />
APPLICAZIONI INDUSTRIALI - 48%<br />
FOTOGRAFIA - 16%<br />
GIOIELLERIA - 18%<br />
ARGENTERIA - 6%<br />
MONETE E MEDAGLIE - 4%<br />
ACQUISTI GOVERNATIVI NETTI DE-<br />
HEDGING* DEI PRODUTTORI - 1%<br />
INVESTIMENTI NETTI IMPLICITI - 7%<br />
* It riacquisto di argento fi sico sul mercato<br />
al fi ne di liquidare operazioni di copertura.<br />
Fonte: World Silver Survey 2007/Silver<br />
Institute.<br />
Futures su argento del New York Mercantile<br />
Exchange (Quotazione: dollari e cents/oncia<br />
Troy; Valore del contratto: 5000 once Troy).<br />
Futures Mini-Silver del Chicago Board of Trade<br />
(Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore<br />
del contratto: 1000 once Troy).<br />
Futures su argento del Tokyo Commodity<br />
Exchange (Quotazione: yen/10g; Valore<br />
del contratto: 60 kg).<br />
1 oncia Troy corrisponde a circa 31,1g.<br />
13
14<br />
oro<br />
Contratti Futures su Oro più Comuni<br />
Futures su oro del New York Mercantile Exchange,<br />
futures su oro del Chicago Board of Trade<br />
(Quotazione: dollari e cents/oncia; Valore del<br />
contratto: 100 once Troy)<br />
Futures Mini-Gold del Chicago Board of Trade<br />
(Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore del<br />
contratto: 33,2 once Troy)<br />
Futures su oro del Tokyo Commodity Exchange<br />
(Quotazione: yen/grammo; Valore del contratto: 1<br />
chilogrammo)<br />
1 oncia Troy corrisponde circa a 31,1 g.<br />
Da secoli l’oro è considerato un bene prezioso, in virtù della sua<br />
bellezza, delle sue proprietà chimiche, nonché del suo utilizzo come<br />
bene di scambio. Per centinaia di anni esso è stato moneta corrente<br />
a livello internazionale. Tra il 1900-1933, periodo durante il quale<br />
negli Stati Uniti vigeva il sistema aureo, o Gold Standard, e il denaro<br />
cartaceo era convertibile in oro a un prezzo fi sso, tutte le banche<br />
centrali disponevano di grosse riserve auree. Verso la metà del<br />
XX secolo, con la fi rma dell’accordo di Bretton Woods, le valute<br />
cartacee erano ancorate al dollaro fi no a che, nel 1971, il presidente<br />
Nixon abolì la convertibilità del dollaro in oro. L’oro rimane tuttavia<br />
uno dei principali componenti delle riserve delle banche centrali e,<br />
in molte parti del mondo, viene ancora impiegato come forma di<br />
pagamento e veicolo di risparmio.<br />
L’oro si estraeva già intorno al 2000 a.C., ma la scoperta dei<br />
giacimenti più grandi avvenne solo nel XIX secolo in California, dove<br />
ebbe inizio la “Corsa all’oro”, e in Sudafrica. L’estrazione dell’oro,<br />
specialmente nelle profonde miniere sudafricane, è un’attività ad alta<br />
intensità di capitale. Di conseguenza, l’attività mineraria e di<br />
esplorazione ha mostrato la tendenza ad aumentare quando il prezzo<br />
dell’oro è più alto e quindi i profi tti sono maggiori. Attualmente i maggiori<br />
produttori mondiali d’oro sono il Sudafrica, l’Australia e gli Stati Uniti.<br />
All’offerta sul mercato aureo contribuiscono anche le scorte esistenti<br />
“in superfi cie”: con questo s’intendono ad esempio i gioielli, i beni<br />
di proprietà degli investitori e le riserve auree delle banche centrali.<br />
Accordi internazionali quali l’Accordo di Washington hanno posto<br />
dei limiti alla vendita dell’oro da parte delle banche centrali che vi<br />
hanno aderito.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Orefi ceria: Si stima che questo settore rappresenti circa due terzi<br />
della domanda d’oro a livello mondiale. Il più grande mercato mondiale<br />
per l’orefi ceria è l’India: di conseguenza, la domanda di gioielli d’oro<br />
tende a toccare i livelli massimi durante i periodi delle festività indiane,<br />
come la “stagione dei matrimoni”, il Natale e la festa induista di Diwali.<br />
Prodotti elettrici: Grazie alla sua conducibilità, malleabilità e resistenza<br />
alla corrosione, l’oro è utilizzato nella produzione di una vasta gamma<br />
di prodotti elettrici, specialmente nel settore delle telecomunicazioni<br />
e dell’informatica, e per applicazioni safety-critical. La domanda<br />
d’oro è cresciuta a seguito dell’uso sempre più diffuso di questo<br />
metallo in tali settori.<br />
Odontoiatria: Essendo un metallo non tossico e biologicamente inerte,<br />
l’oro è spesso impiegato in odontoiatria in lega con altri metalli come<br />
il platino, l’argento, il palladio o il rame.<br />
Bene fi nanziario: Da sempre l’oro attrae gli investitori, specialmente<br />
come bene “rifugio”, e come copertura contro l’infl azione e le<br />
fl uttuazioni del dollaro. Recentemente è diventato più accessibile<br />
grazie al lancio di veicoli d’investimento come gli Exchange Traded<br />
Funds (ETF).
DOLLARO USA/ONCIA<br />
IL MERCATO DELL’ORO<br />
Le tre maggiori borse mondiali su cui vengono negoziati i futures<br />
su oro sono il New York Mercantile Exchange (NYMEX), il Chicago<br />
Board of Trade (CBOT) e il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM).<br />
Il contratto su oro più liquido al mondo viene negoziato sul<br />
NYMEX e viene utilizzato dai grandi consumatori e produttori<br />
commerciali, e dagli attori fi nanziari. I contratti TOCOM e CBOT<br />
sono negoziabili per via elettronica.<br />
Il prezzo spot dell’oro viene fi ssato due volte al giorno dai<br />
membri della London Bullion Market Association, alle 10.30 e<br />
alle 15.00, ora di Londra. La quotazione pomeridiana è usata<br />
come riferimento per il prezzo dell’oro a livello mondiale.<br />
Tra i fattori che possono infl uenzare il prezzo dell’oro vi sono<br />
la domanda di articoli di gioielleria, la domanda industriale e<br />
l’interesse da parte degli investitori. La funzione dell’oro come<br />
bene “rifugio” determina un aumento della domanda<br />
d’investimento in periodi di incertezza o instabilità, a<br />
prescindere dalla domanda di oro fi sico.<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
0<br />
Andamento del Prezzo dell’Oro 1975 – 2007<br />
PREZZO DELL’ORO<br />
Dato che un’alta percentuale dell’oro disponibile è costituita dalle<br />
scorte “in superfi cie” in mano alle banche centrali e agli investitori,<br />
spesso un’accresciuta domanda può essere ampiamente<br />
soddisfatta da tali scorte senza bisogno di intensificare la<br />
produzione mineraria. Questo è uno dei motivi per cui l’oro ha<br />
dimostrato una minor volatilità rispetto a molte altre commodity.<br />
Produzione Mineraria Mondiale (in tonnellate)<br />
3000<br />
2000<br />
1000<br />
0<br />
LEGENDA<br />
RU<br />
PE<br />
1997 1999 2001 2003 2005<br />
ID<br />
CN<br />
Fonte: U.S. Geological Survey.<br />
1975 1980 1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati sui contratti<br />
future con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è<br />
indicativa di quella futura.<br />
CA<br />
AU<br />
US<br />
ZA<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
ALTRI<br />
Stimata<br />
1975: L’oro non viene più usato per saldare i conti<br />
in ambito internazionale – ora il prezzo viene<br />
determinato dal mercato.<br />
1979-1982: La guerra in Medio Oriente, la<br />
recessione economica negli USA e un periodo di<br />
“stagfl azione” portano al fenomeno del “fl ight-toquality”*.<br />
1987: “Lunedì nero”, l’oro viene venduto per<br />
raccogliere i contanti necessari a soddisfare le<br />
richieste di margine sui mercati azionari.<br />
1996: La banca centrale belga e il FMI annunciano<br />
massicce vendite d’oro.<br />
* Migrazione degli investitori verso valori mobiliari<br />
a minor rischio.<br />
15
16<br />
platino<br />
Contratti Futures su Platino più Comuni<br />
Futures su platino del New York Mercantile Exchange<br />
(Quotazione: dollari e cents/oncia Troy; Valore del<br />
contratto: 50 once Troy).<br />
Futures su platino del Tokyo Commodities Exchange<br />
(Quotazione: yen/grammo; Valore del contratto:<br />
500 grammi).<br />
1 oncia Troy corrisponde a circa 31,1 g.<br />
Il platino viene spesso definito il più prezioso tra tutti i metalli<br />
preziosi: nel XVIII secolo, il re Luigi XV di Francia lo dichiarò ‘l’unico<br />
metallo degno di un re’. Oggi il platino trova anche numerosi impieghi<br />
in ambito tecnico, in virtù della sua durezza, resistenza alla<br />
corrosione ed effi cienza come catalizzatore.<br />
I giacimenti di platino sono estremamente rari e nel corso della storia<br />
sono state prodotte quantità relativamente basse del metallo. La<br />
produzione si concentra in pochissime aree del mondo ed è dominata<br />
da un piccolo gruppo di compagnie minerarie. Il Sudafrica ne è di gran<br />
lunga il maggior produttore, seguito da Russia e America del Nord.<br />
Il processo di estrazione del platino è un’attività ad alta densità di<br />
manodopera e la sua raffinazione è un processo complesso: per<br />
produrre qualche oncia di metallo puro va estratta un’enorme quantità<br />
di minerale allo stato grezzo. Il processo di produzione del platino puro<br />
può richiedere fasi di molitura, concentramento (separazione delle<br />
particelle contenenti platino), fusione e raffi nazione per rimuovere le<br />
impurità e separare altri metalli preziosi come l’oro e l’argento.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Catalizzatori per auto: Circa la metà della domanda di platino è destinata<br />
ad essere utilizzata nei convertitori catalitici per le auto. Il platino funge da<br />
catalizzatore nelle reazioni che trasformano gli idrocarburi, gli ossidi di<br />
azoto e il monossido di carbonio in emissioni meno inquinanti. Quasi tutte<br />
le nuove auto sono dotate di convertitori catalitici e la domanda continua<br />
a salire, a causa delle normative sempre più severe sulle emissioni e<br />
l’accresciuta domanda di autovetture da parte di mercati come la Cina.<br />
Petrolio e materie plastiche: I catalizzatori al platino vengono<br />
utilizzati per trasformare la nafta a basso numero di ottano in prodotti<br />
ad alto numero di ottano per le automobili e gli aerei con motore a<br />
pistoni. Sono impiegati anche nel settore delle materie plastiche.<br />
Altre applicazioni nei settori industriale ed elettronico: Il platino<br />
ha molte applicazioni specialistiche per la sua resistenza chimica, la<br />
sua tolleranza alle alte temperature e la stabilità delle sue proprietà<br />
elettriche: dagli strati magnetici dei dischi fi ssi ai rivestimenti delle<br />
ogive dei missili e agli ugelli del carburante nei motori a reazione.<br />
Gioielleria: Il platino è un materiale ideale per creare i gioielli più<br />
raffi nati: è resistente, inossidabile e ipoallergenico. La domanda di<br />
gioielli in platino è particolarmente forte in Asia.<br />
Odontoiatria e medicina: Il platino può essere usato negli elettrodi<br />
per i pacemaker, nei fi li guida dei cateteri utilizzati nel trattamento<br />
delle malattie cardiache, nella strumentazione per uso dentale e le<br />
otturazioni. Il platino è anche in grado di inibire la scissione delle<br />
cellule viventi. Questa caratteristica, scoperta nel 1962, ha portato<br />
allo sviluppo di farmaci per il trattamento dei tumori.<br />
Bene fi nanziario: Storicamente, il platino non è stato accumulato o<br />
usato come bene di riserva al pari dell’oro. Tuttavia, nel corso degli<br />
anni ’80 il rapido apprezzamento dei metalli preziosi ha dato origine<br />
alla produzione di una varietà di lingotti e monete.
DOLLARO USA/ONCIA<br />
IL MERCATO DEL PLATINO<br />
Le borse principali per il trading del platino sono il New York Mercantile<br />
Exchange (NYMEX) e il Tokyo Commodity Exchange (TOCOM).<br />
Tra i fattori che influenzano il prezzo del platino si<br />
ricordano:<br />
Interruzioni dell’offerta: A differenza dell’oro, esistono ben<br />
poche scorte di platino “in superfi cie”. Se domanda e offerta<br />
non si controbilanciano, i movimenti dei prezzi possono essere<br />
volatili. Poiché la produzione di platino è concentrata in così<br />
pochi Paesi, la loro situazione politica può avere anch’essa un<br />
impatto sull’offerta. Per esempio, problemi riguardanti il<br />
mercato della manodopera, come gli scioperi in Sudafrica,<br />
potrebbero portare a interruzioni dell’offerta.<br />
Nuove tecnologie: Visto il costo e la rarità del platino, molti<br />
utilizzatori di catalizzatori per auto al platino si stanno<br />
attivamente dedicando allo sviluppo di tecnologie alternative<br />
o alla ricerca di materiali sostitutivi. D’altro canto, altre nuove<br />
tecnologie potrebbero portare ad un aumento della domanda<br />
1600<br />
1200<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
0<br />
Andamento del Prezzo del Platino 1987 – 2007<br />
PREZZO DEL PLATINO<br />
1987 1992 1997 2002 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti<br />
futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è<br />
indicativa di quella futura.<br />
di platino: le celle a combustibile, ad esempio, che convertono<br />
idrogeno e ossigeno in elettricità, utilizzano il platino come<br />
catalizzatore.<br />
Sostituzione con altri metalli: Il rodio e il palladio possono ora<br />
sostituire il platino nei catalizzatori per auto. Sia il palladio che<br />
l’oro bianco sono usati come sostitutivi del platino nel campo della<br />
gioielleria. I prezzi di questi metalli sono quindi correlati e il grado<br />
di sostituzione può dipendere dai differenziali di prezzo tra loro.<br />
Produzione Mineraria Mondiale Stimata 2006<br />
LEGENDA<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
SZ - 77%<br />
RU - 14%<br />
ALTRI - 4%<br />
CA - 3%<br />
US - 2%<br />
Fonte: US Geological Survey.<br />
1983-1988: L’Isola di Man emette le prime<br />
monete di platino, seguita nel 1988 da Australia<br />
e Canada.<br />
1997: Gli USA lanciano la moneta “American<br />
Eagle” di platino e vedono raddoppiare la domanda<br />
d’investimento rispetto ai livelli del 1996.<br />
2000: La Cina introduce restrizioni sui veicoli<br />
per ridurre l’inquinamento.<br />
17
metalli industriali<br />
ALLUMINIO, NICHEL, PIOMBO, RAME, ZINCO<br />
19
20<br />
alluminio<br />
Contratti Futures su Alluminio più Comuni<br />
Futures su alluminio trattato sul London Metal<br />
Exchange (Dimensione del contratto: 25 tonnellate;<br />
Quotazione: dollaro per tonnellata).<br />
L’alluminio è un metallo leggero di colore grigio-argento con<br />
un’elevatissima resistenza alla corrosione. Sebbene sia uno degli<br />
elementi più abbondanti presenti nella crosta terrestre, ci sono voluti<br />
anni di ricerca per ricavare dal minerale grezzo il metallo oggi tanto<br />
diffuso. È un metallo moderno, sia per i suoi usi, sia perché la sua<br />
produzione commerciale è iniziata meno di 150 anni fa.<br />
L’alluminio si trova principalmente nei minerali di bauxite. Il metallo puro<br />
viene estratto mediante elettrolisi, ma prima il minerale deve essere fuso<br />
per permettere il fl usso di elettricità. Dato l’altissimo punto di fusione<br />
(superiore a 2000°C), si tratta di un processo diffi cile e costoso. Il punto<br />
di fusione può essere ridotto a circa 900°C dissolvendo il minerale nella<br />
criolite fusa (un minerale che si trova in Groenlandia).<br />
La Cina è il maggior produttore di alluminio, seguita da Russia, Canada<br />
e Stati Uniti. Oltre ad essere prodotto da fonti primarie, l’alluminio è<br />
uno dei metalli più comunemente riciclati. L’attuale produzione mondiale<br />
è di circa 30 milioni di tonnellate metriche all’anno.<br />
Curiosità:<br />
In presenza di determinate condizioni, minuscole particelle di alluminio<br />
possono infiammarsi, e ciò l’ha reso un componente utile nei<br />
carburanti solidi per i razzi destinati ai viaggi spaziali.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Trasporti: Nel settore dei trasporti, l’alluminio è utilizzato per la<br />
costruzione di automobili, aerei e navi. Le strutture di alluminio sono<br />
notevolmente più leggere delle strutture di acciaio equivalenti, e ciò<br />
comporta una maggiore efficienza energetica e quindi costi<br />
ambientali inferiori.<br />
Costruzioni: La sua resistenza alla corrosione, combinata con la sua<br />
leggerezza e resistenza, fanno dell’alluminio un materiale<br />
particolarmene idoneo per il settore edilizio. Viene largamente usato<br />
negli edifi ci, anche come rivestimento esterno: quest’uso dell’alluminio<br />
può aumentare l’effi cienza energetica delle strutture grazie alla sua<br />
natura rifl ettente. Uno svantaggio dell’uso di questo metallo è la sua<br />
scarsa resistenza a fatica, quindi gli ingegneri tendono a progettare<br />
strutture in alluminio dalla durata limitata nel tempo.<br />
Imballaggio: Dall’alluminio si possono ricavare fogli leggeri e fi nissimi<br />
adatti all’imballaggio di una varietà di alimenti, in grado di fornire una<br />
barriera totale contro luce, umidità e ossigeno. Di conseguenza, la<br />
pellicola d’alluminio è diventata il materiale d’imballaggio più versatile<br />
oggi sul mercato.
SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />
IL MERCATO DELL’ALLUMINIO<br />
L’alluminio è il contratto più negoziato sul London Metal<br />
Exchange (LME). Vi sono quattro sessioni di trading giornaliere<br />
con contrattazione “alle grida”, e i prezzi uffi ciali vengono<br />
fi ssati durante il secondo “ring” dell’alluminio della giornata,<br />
dalle 12.55 alle 13.00.<br />
Tra i fattori che possono infl uire sul prezzo dell’alluminio vi sono:<br />
Costi energetici: Poiché l’estrazione dell’alluminio è un’attività<br />
energivora, la redditività della sua produzione (e quindi il livello<br />
1800000<br />
1500000<br />
1200000<br />
900000<br />
600000<br />
300000<br />
0<br />
Prezzo dell’Alluminio e Scorte, 1998 - 2007<br />
SCORTE LME<br />
FUTURES SU ALLUMINO LME<br />
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su<br />
contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita<br />
in passato non è indicativa di quella futura.<br />
di offerta sul mercato) dipende molto dai costi di produzione,<br />
inclusi quelli del consumo energetico.<br />
Tasse sul carbonio: A causa dell’elevato consumo energetico<br />
richiesto dal processo di estrazione dell’alluminio, a meno che<br />
non vengano applicate tasse sul carbonio a livello mondiale,<br />
le fonderie potrebbero essere trasferite in aree dove queste<br />
tasse non esistono. Ciò potrebbe modificare la struttura<br />
dell’industria metallurgica mondiale.<br />
0<br />
2007<br />
6000<br />
5000<br />
4000<br />
3000<br />
2000<br />
1000<br />
PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />
Produzione Mondiale<br />
Stimata 2006<br />
LEGENDA<br />
CN - 26% US - 7%<br />
RU - 11% AU - 6%<br />
CA - 9% BR - 5%<br />
ALTRI - 29%<br />
Fonte: U.S. Geological Survey.<br />
NO - 4%<br />
IN - 3%<br />
21
22<br />
nichel<br />
Contratti Futures su Nichel più Comuni<br />
Futures su nichel LME (Dimensione del contratto:<br />
6 tonnellate; Quotazione: dollari per tonnellata).<br />
Il nichel è un metallo duro di color bianco argenteo. Questo elemento,<br />
abbondante in natura, possiede molte proprietà utili tra cui la<br />
durevolezza, un’elevata resistenza alla corrosione e un alto punto<br />
di fusione. Non è utile solo in forma pura, ma può anche essere<br />
combinato con altri metalli per la formazione di leghe, e con elementi<br />
non metallici per la formazione di composti, trovando in entrambi i<br />
casi largo uso.<br />
Sebbene costituisca soltanto una piccola frazione della composizione<br />
della crosta terrestre, il nichel è molto più abbondante negli strati più<br />
profondi della Terra. Esistono molti minerali di nichel diversi e vari<br />
processi per estrarre da essi i metalli puri. Tra i sottoprodotti della<br />
produzione del nichel vi sono il cobalto, il rame, il platino e il palladio.<br />
Il principale produttore di nichel è il Canada, ma depositi si trovano<br />
anche in Russia, in Australia, a Cuba e in Indonesia.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Acciaio inox: Il principale uso del nichel è come metallo da lega,<br />
insieme al cromio e ad altri metalli, nella produzione di acciaio inox.<br />
L’acciaio inox è usato nel settore dei trasporti e delle lavorazioni<br />
chimiche, oltre che nelle apparecchiature per la lavorazione degli<br />
alimenti. Molti prodotti domestici, come i lavelli, le pentole e altri<br />
utensili, sono fabbricati in acciaio inox perché è un materiale lucente<br />
e facile da pulire.<br />
Altre leghe e composti: Il nichel può essere combinato con altri<br />
elementi per produrre materiale da placcatura. La placcatura in<br />
nichel offre un’ottima resistenza alla corrosione e alle alte<br />
temperature, e costituisce un rivestimento durevole per<br />
apparecchiature industriali ed elettroniche.<br />
Monete: La resistenza del nichel all’ossidazione lo rende un<br />
materiale adatto alla coniazione di monete. La moneta americana<br />
da 5 cents è comunemente chiamata “nickel”, nichelino, in<br />
riferimento alla lega rame-nichel di cui è fatta.
SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />
IL MERCATO DEL NICHEL<br />
Il trading del nichel sul London Metal Exchange (LME) è<br />
cominciato nel 1979. I prezzi uffi ciali sono stabiliti durante la<br />
seconda sessione di trading (o “ring”) della giornata, dalle<br />
13.00 alle 13.05.<br />
Tra i fattori che possono infl uire sul prezzo del nichel vi sono:<br />
Crescita cinese: Negli ultimi anni la domanda di nichel è<br />
stata infl uenzata dalla forte crescita industriale della Cina.<br />
Limiti della domanda: Il LME pubblica quotidianamente dati<br />
sui livelli delle scorte di nichel. Scorte ristrette, insieme a una<br />
capacità di estrazione limitata, possono infl uenzare l’offerta e<br />
70000<br />
60000<br />
50000<br />
40000<br />
30000<br />
20000<br />
10000<br />
0<br />
Prezzo del Nichel e Scorte, 1998 - 2007<br />
SCORTE LME<br />
FUTURES SU NICHEL LME<br />
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su<br />
contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in<br />
passato non è indicativa di quella futura.<br />
il prezzo del nichel.<br />
Domanda di acciaio inox: La maggior parte del nichel viene<br />
usato nella produzione dell’acciaio inox. Quindi oscillazioni della<br />
domanda di acciaio inox possono avere ripercussioni sul<br />
mercato del nichel.<br />
Sostituzione con altri metalli: I recenti prezzi alti del nichel hanno<br />
portato a uno spostamento verso l’uso della ghisa di prima fusione<br />
(ferro grezzo) per la produzione dell’acciaio inox. La ghisa è<br />
un’alternativa costosa al nichel, quindi è una scelta economicamente<br />
fattibile solo quando i prezzi del nichel sono alti.<br />
2007<br />
70000<br />
60000<br />
50000<br />
40000<br />
30000<br />
20000<br />
10000<br />
0<br />
PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />
Produzione di Nichel Estratto<br />
2006 (stimata)<br />
LEGENDA<br />
RU - 19% ID - 8% CN - 5%<br />
CA - 15% NC - 6% BR - 4%<br />
AU - 12% CO - 6% CU - 4%<br />
ALTRI - 10%<br />
Fonte: U.S. Geological Survey.<br />
23
24<br />
piombo<br />
Il piombo è un metallo tenero e denso di colore bianco<br />
azzurrognolo, che diventa grigio a contatto con l’aria. È<br />
caratterizzato da una densità particolarmente elevata, che lo<br />
rende un effi cace schermo contro le radiazioni e le onde sonore.<br />
In virtù della sua disponibilità, facilità di estrazione, morbidezza e<br />
basso punto di fusione è stato un metallo largamente usato nel<br />
corso della storia. Tuttavia, quando ne vennero riconosciuti gli<br />
effetti tossici cambiarono i suoi usi. Sebbene non sia più utilizzato<br />
nelle vernici o come dolcifi cante negli alimenti e nel vino, rimane<br />
comunque uno dei metalli più versatili e più utilizzati.<br />
Estrazione del piombo<br />
Il piombo è reperibile in abbondanza sotto forma di minerale<br />
associato ad altri metalli. In genere il piombo viene prima fuso,<br />
quindi raffi nato per rimuovere le impurità e altri metalli, tra cui<br />
l’oro, l’argento, l’antimonio, l’arsenico, il rame, lo stagno e lo<br />
zinco. In genere il rame è la prima impurità ad essere eliminata:<br />
si riscalda il piombo appena al di sopra del suo punto di fusione,<br />
facendo affi orare in superfi cie il rame solido che viene quindi<br />
schiumato. Altre impurità vengono rimosse usando una varietà<br />
di tecniche pirometallurgiche all’interno di una fornace. Per<br />
purificare il piombo si impiegano anche metodi elettrolitici,<br />
ritenuti più economici di quelli pirometallurgici.<br />
L’Australia, la Cina e gli Stati Uniti sono i principali produttori<br />
di piombo. L’offerta di piombo è costituita da una combinazione<br />
di piombo di nuova estrazione e rottami riciclati, in percentuali<br />
più o meno uguali.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Batterie / industria automobilistica: In virtù della sua<br />
resistenza all’erosione chimica, oggi il piombo viene<br />
Contratti Futures su Piombo Più Comuni<br />
principalmente utilizzato nella produzione di batterie tipo<br />
piombo-acido, usate per l’accensione delle automobili e di altri<br />
veicoli, per l’alimentazione di veicoli elettrici e come<br />
alimentazione di emergenza quando viene a mancare<br />
l’elettricità. Mentre altri usi del piombo sono andati diminuendo<br />
a causa di preoccupazioni riguardo la sua tossicità, la domanda<br />
di piombo per le batterie ha continuato a crescere.<br />
Costruzioni: Il piombo è caratterizzato da un’elevata<br />
resistenza alla corrosione ed è quindi ideale per<br />
impermeabilizzare gli edifici. Lastre di piombo flessibili<br />
vengono applicate all’esterno degli edifici per creare un<br />
rivestimento durevole. Castelli, cattedrali e altri edifi ci storici<br />
possono contenere notevoli quantità di piombo nel tetto, nelle<br />
tubature, nelle fi nestre e nell’ornamentazione.<br />
Protezione contro le radiazioni: L’alta densità del piombo lo<br />
rende un materiale ideale per i laboratori, gli ospedali e il settore<br />
nucleare, dove viene impiegato come protezione contro le<br />
radiazioni. Inoltre, la polvere di piombo può essere aggiunta a fogli<br />
di plastica e di gomma per la fabbricazione di indumenti protettivi.<br />
Vetro: Il piombo può essere aggiunto al vetro per creare il<br />
‘cristallo al piombo’, dotato di un’eccezionale lucentezza, e più<br />
morbido e facile da tagliare.<br />
Tubature: Sebbene non venga più usato per le tubature degli<br />
impianti idraulici domestici, il piombo è tuttora utilizzato per<br />
quelle destinate al trasporto di sostanze chimiche corrosive in<br />
virtù della sua elevata resistenza chimica.<br />
Munizioni: Il piombo è largamente usato nella produzione di<br />
munizioni, tuttavia si stanno prendendo in considerazione altre<br />
sostanze meno tossiche come possibile alternativa.<br />
Futures su piombo quotati sul London Metal Exchange (Quotazione: dollari/tonnellata metrica; Dimensione del contratto: 25 tonnellate).
SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />
IL MERCATO DEL PIOMBO<br />
Il piombo è trattato sul London Metal Exchange (LME) sin dal 1903.<br />
L’attuale contratto su piombo è stato introdotto nel 1953.<br />
Domanda di batterie per autotrazione: L’uso sempre più<br />
diffuso delle automobili, specialmente nei mercati emergenti<br />
come la Cina, è il principale elemento trainante della domanda<br />
di piombo.<br />
Offerta di rottami metallici: Il piombo si distingue dagli altri<br />
metalli industriali in quanto la sua offerta dipende dai rottami<br />
metallici oltre che dalla sua produzione primaria. Quando i<br />
prezzi del piombo sono bassi, la raccolta e il riciclaggio di<br />
rottami possono non essere redditizi, mentre sono più profi cui<br />
quando i prezzi sono alti. Ciò può avere un impatto sulla<br />
domanda e quindi sul prezzo.<br />
250000<br />
200000<br />
150000<br />
100000<br />
50000<br />
0<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati u<br />
contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in<br />
passato non è indicativa di quella futura.<br />
Produzione primaria: L’apertura di nuove miniere e di nuovi<br />
impianti di estrazione determinerebbe un aumento dell’offerta.<br />
Normative ambientali: Timori riguardo la tossicità del<br />
piombo potrebbero portare all’introduzione di controlli più<br />
severi sia negli impianti di produzione primaria che in quelli di<br />
riciclaggio. Preoccupazioni sull’uso del piombo potrebbero<br />
inoltre portare alla sostituzione di questo metallo con altri<br />
materiali, come le materie plastiche, in alcune applicazioni.<br />
Domanda/offerta di altri metalli industriali: Quando due<br />
metalli vengono prodotti insieme, un calo della produzione di<br />
uno potrebbe determinare il calo della produzione dell’altro.<br />
Piombo e zinco, ad esempio, sono spesso prodotti insieme,<br />
quindi i loro pattern di offerta possono essere correlati.<br />
Prezzo del Piombo e Scorte, 1998 - 2007 Produzione Mondiale di<br />
SCORTE LME<br />
FUTURES SU PIOMBO LME<br />
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />
2007<br />
5000<br />
4000<br />
3000<br />
2000<br />
1000<br />
0<br />
PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />
Piombo Estratto 2006<br />
(stimata)<br />
LEGENDA<br />
CN - 31%<br />
AU - 23%<br />
ALTRI - 19%<br />
US - 13%<br />
PE - 10%<br />
Fonte: U.S. Geological Survey.<br />
MX - 4%<br />
25
26<br />
rame<br />
Contratti Futures su Rame più Comuni<br />
Futures su Rame quotati sul London Metal Exchange<br />
(Quotazione: dollari/tonnellata metrica; Dimensione<br />
del contratto: 25 tonnellate).<br />
Questo metallo di colore rossastro fu uno dei primi metalli ad essere<br />
estratto e utilizzato dall’uomo. L’uso del rame, insieme a quello<br />
dell’oro, segnò il passaggio dall’Età della Pietra a una civiltà più<br />
moderna. Il rame continua a trovare largo impiego anche oggi: dopo<br />
il ferro e l’alluminio, è infatti al terzo posto tra i metalli più usati al<br />
mondo. È caratterizzato da un’ottima conducibilità termica ed<br />
elettrica, nonché da una buona resistenza alla corrosione.<br />
Estrazione del Rame<br />
Il rame si trova nelle rocce, nel suolo, nell’acqua e nell’aria. Si può<br />
trovare allo stato naturale sulla superfi cie terrestre, ma in genere<br />
viene estratto da minerali grezzi. Si ritiene che il processo di<br />
estrazione del rame, oggi detto riduzione chimica, sia stato<br />
sviluppato intorno al 5000 a.C. I minerali contenenti metalli ossidati<br />
vengono riscaldati insieme a un agente riducente, solitamente un<br />
combustibile a base di carbonio, per separare l’ossigeno dal metallo<br />
puro. Un altro metodo di estrazione del rame è la lisciviazione acida<br />
dei minerali ossidati.<br />
Sebbene il rame sia diffuso in tutto il mondo, le regioni che ne<br />
producono di più sono le Americhe (Cile, USA, Perù, Canada),<br />
l’Australia e l’Asia (Indonesia, Cina).<br />
USI PRINCIPALI<br />
Costruzioni: Il rame viene usato nella produzione di grondaie,<br />
tubature per impianti idraulici, di riscaldamento e di ventilazione, e in<br />
quella di cavi e lastre di metallo per il settore edilizio. Per la sua<br />
malleabilità, in passato il rame è stato anche usato per la realizzazione<br />
di monumenti: la Statua della Libertà, costruita in rame, nel corso<br />
della sua storia centenaria ha subito solo una lieve corrosione.<br />
Applicazioni elettriche ed elettroniche: In virtù della sua eccellente<br />
conducibilità, il rame è il metallo più usato nella produzione di cavi,<br />
fi li e prodotti elettrici. Ecco alcuni esempi di prodotti per cui viene<br />
usato: fi li elettrici, circuiti stampati, elettromagneti, motori, generatori,<br />
interruttori, tubi catodici e magnetron per forni a microonde.<br />
Leghe: Nella sua forma pura, il rame è eccessivamente tenero e<br />
malleabile per alcuni usi. Le leghe di rame con altri metalli possono<br />
essere più resistenti del rame da solo: lo si lega allo stagno per<br />
produrre il bronzo e allo zinco per produrre l’ottone.<br />
Coniazione di monete: Per la sua resistenza alla corrosione il<br />
rame è spesso impiegato per la coniazione di monete.
SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />
IL MERCATO DEL RAME<br />
Il trading del rame è concentrato principalmente sul London Metal<br />
Exchange (LME, Borsa Metalli di Londra). I prezzi uffi ciali vengono<br />
stabiliti durante il secondo “ring” del rame (sessione di contrattazione<br />
“alle grida”) della giornata, dalle 12.30 alle 12.35. Al di fuori di<br />
questi orari, i contratti su rame possono essere negoziati per via<br />
elettronica attraverso LME Select, una piattaforma di trading<br />
elettronica, oppure per telefono tra uffi ci di tutto il mondo.<br />
Secondo alcuni economisti, il rame è da considerarsi un buon<br />
indicatore di crescita: infatti, i rialzi dei prezzi del rame hanno<br />
spesso preceduto periodi di espansione economica.<br />
Tra i fattori che possono infl uire sul prezzo del rame vi sono:<br />
Crescita cinese: Negli ultimi anni le importazioni cinesi<br />
destinate alla produzione industriale sono state un fattore<br />
1200000<br />
1000000<br />
800000<br />
600000<br />
400000<br />
200000<br />
0<br />
Prezzo del Rame e Scorte, 1998 - 2007<br />
SCORTE LME<br />
FUTURES SU RAME LME<br />
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su<br />
contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita<br />
in passato non è indicativa di quella futura.<br />
determinante per l’aumento della domanda di rame.<br />
Limiti dell’offerta: L’offerta di rame dipende dalle materie prime,<br />
dalla capacità di estrazione e raffi nazione e, fattore chiave, dalla<br />
disponibilità di scorte. Il LME pubblica quotidianamente dati sui<br />
livelli delle scorte. I dati riguardanti le scorte statunitensi vengono<br />
pubblicati dal US Department of Energy tutti i giovedì mattina alle<br />
10.30 (orario della costa orientale degli Stati Uniti). I dati sulle<br />
scorte asiatiche, invece, vengono pubblicati il venerdì dallo<br />
Shanghai Futures Exchange.<br />
Usi diversi: Con lo sviluppo di nuove tecnologie, le materie prime,<br />
tra cui anche il rame, vengono utilizzate a scopi diversi.<br />
Rischio politico: Nuove forniture di rame potrebbero provenire da<br />
aree geografi che ad alto rischio politico, come l’Africa centrale.<br />
0<br />
2007<br />
12000<br />
10000<br />
8000<br />
6000<br />
4000<br />
2000<br />
PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />
Produzione Mondiale di Rame<br />
Estratto 2006 (stimata)<br />
LEGENDA<br />
CL - 35% ID - 5%<br />
US - 8% CN - 5%<br />
PE - 7% RU - 5%<br />
AU - 6% CA - 4%<br />
ALTRI - 18%<br />
Fonte: U.S. Geological survey.<br />
ZM - 4%<br />
PL - 3%<br />
27
28<br />
zinco<br />
Contratti Futures su Zinco più Comuni<br />
Futures su zinco trattato sul London Metal<br />
Exchange (Dimensione del contratto: 25<br />
tonnellate; Quotazione: dollari per tonnellata).<br />
Questo metallo bianco azzurrognolo è al quarto posto tra i metalli più<br />
comunemente trattati in borsa dopo il ferro, l’alluminio e il rame.<br />
Proviene da miniere di tutto il mondo e di solito si trova in minerali<br />
associato ad altri metalli.<br />
Il minerale di zinco deve innanzitutto essere lavorato per rimuovere<br />
ogni traccia di zolfo. Riscaldandolo a temperature superiori a 900°C,<br />
il solfuro di zinco viene separato in zolfo e nel più reattivo ossido di<br />
zinco. Lo zolfo che ne deriva può essere trasformato in acido<br />
solforico, un utile sottoprodotto del processo di estrazione.<br />
L’ossido di zinco viene quindi lavorato per produrre il metallo puro, o<br />
tramite elettrolisi, in cui l’acido solforico è usato per dissolvere il<br />
contenuto di zinco, o tramite processi pirometallurgici, in cui si<br />
aggiunge carbonio nella fornace di fusione per produrre<br />
contemporaneamente zinco e piombo.<br />
Alle normali temperature il metallo è fragile e diventa malleabile solo<br />
quando viene riscaldato o legato con altri metalli. La polvere di zinco<br />
è esplosiva e può infi ammarsi se conservata in luoghi umidi.<br />
Oltre sette milioni di tonnellate di zinco vengono prodotte ogni anno a<br />
livello mondiale. Le più grandi miniere si trovano in Cina, Australia e<br />
Perù. Lo zinco può comunque essere riciclato all’infi nito senza perdere<br />
le sue proprietà fi siche e chimiche: ciò signifi ca che parte dell’offerta<br />
mondiale di questo metallo è costituita da fonti riciclate secondarie.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Galvanizzazione dell’acciaio: Quasi la metà di tutto lo zinco<br />
prodotto viene usato per la galvanizzazione dell’acciaio, processo<br />
che comporta l’immersione di un oggetto metallico nello zinco fuso<br />
per creare una patina. Grazie alle sue proprietà chimiche, lo zinco è<br />
effi cace nel prevenire la corrosione e quindi estendere la vita utile<br />
dell’acciaio utilizzato in edilizia.<br />
Leghe: L’ottone è una lega di zinco e altri metalli, il più comune dei<br />
quali è il rame. L’ottone è malleabile ed è un buon conduttore elettrico,<br />
quindi è ampiamente usato negli apparecchi elettronici.<br />
Coniazione di monete: Lo zinco è il principale metallo utilizzato<br />
nella produzione dei cents americani.
SCORTE (TONNELLATE METRICHE)<br />
IL MERCATO DELLO ZINCO<br />
Lo zinco è trattato sul London Metal Exchange (LME). I prezzi<br />
uffi ciali sono fi ssati durante la seconda sessione di trading<br />
dello zinco (o “ring”) della giornata, dalle 12.50 alle 12.55.<br />
Sono molti i fattori che infl uenzano il prezzo dello zinco, tra cui:<br />
Domanda/offerta di altri metalli industriali: Poiché il<br />
minerale di zinco contiene anche depositi di altri metalli,<br />
variazioni nell’andamento dei mercati di questi metalli possono<br />
infl uire sulla quantità di zinco estratta. Ad esempio, uno dei<br />
processi di estrazione dello zinco viene usato anche per estrarre<br />
piombo puro dalla materia prima. Se il prezzo del piombo sale<br />
1000000<br />
800000<br />
600000<br />
400000<br />
200000<br />
0<br />
Prezzo dello Zinco e Scorte, 1998 - 2007<br />
SCORTE LME<br />
FUTURES SU ZINCO LME<br />
1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su<br />
contratti futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita<br />
in passato non è indicativa di quella futura.<br />
può aumentare la quantità di minerale di zinco lavorata, con<br />
conseguente aumento dell’offerta di zinco.<br />
Produzione primaria: L’apertura di nuove miniere e impianti<br />
di estrazione determinerebbe un aumento dell’offerta.<br />
Offerta di rottami metallici: È possibile riciclare lo zinco dai<br />
rottami metallici. Quando i prezzi sono bassi potrebbe non<br />
essere economicamente vantaggioso raccogliere e riciclare<br />
rottami di zinco, ma se i prezzi aumentassero questo potrebbe<br />
diventare un’attività proficua, con conseguente aumento<br />
dell’offerta sul mercato.<br />
0<br />
2007<br />
5000<br />
4000<br />
3000<br />
2000<br />
1000<br />
PREZZO (DOLLARO USA/TONNELLATA METRICA)<br />
Produzione di Zinco Estratto<br />
2006 (stimata)<br />
LEGENDA<br />
CN - 25% US - 7%<br />
AU - 14% CA - 7%<br />
PE - 12% KZ - 5%<br />
ALTRI - 25%<br />
Fonte: U.S. Geological Survey.<br />
MX - 5%<br />
29
energia GAS NATURALE, PETROLIO GREGGIO,<br />
ELETTRICITÀ, EMISSIONI DI CARBONIO<br />
31
32<br />
gas<br />
naturale<br />
Contratti su Gas Naturale più Comuni<br />
Futures su gas naturale NYMEX (Dimensione del<br />
contratto: 10.000 milioni di unità termiche<br />
britanniche (BTU); Quotazione: dollari per milione<br />
di unità termiche britanniche).<br />
Futures su gas naturale ICE (Dimensione del<br />
contratto: 1000 unità termiche; Quotazione:<br />
sterline per unità termica).<br />
Il gas naturale è una delle principali fonti di energia e rappresenta<br />
circa un quarto del consumo energetico statunitense. È un gas<br />
incolore e inodore, la cui combustione produce grandi quantità di<br />
energia. Questo gas infi ammabile è una miscela di diversi combustibili<br />
fossili gassosi, che è composta principalmente da metano, ma che<br />
comprende anche notevoli quantità di etano, butano, propano,<br />
biossido di carbonio, azoto, elio e solfuro di idrogeno.<br />
Il gas naturale si trova sotto la crosta terrestre nei giacimenti<br />
petroliferi, nei giacimenti di gas naturale e negli strati carboniferi.<br />
Come il petrolio e il carbone è un combustibile fossile, costituito dai<br />
residui di organismi vissuti milioni di anni fa. Tuttavia, rispetto ad altri<br />
combustibili fossili, il gas naturale è molto meno inquinante perché la<br />
sua combustione sprigiona minori emissioni di gas serra.<br />
Una volta estratto, il gas naturale può essere liquefatto o compresso<br />
per essere trasportato. Il gas naturale liquefatto (GNL) è un<br />
componente sempre più importante dell’offerta di gas naturale a<br />
livello mondiale perché è meno costoso da trasportare sulle lunghe<br />
distanze in regioni dove non esistono gasdotti. Il gas naturale<br />
compresso (GNC), invece, ha costi di produzione e di stoccaggio<br />
inferiori in quanto non richiede i costosi processi di raffreddamento<br />
e i serbatoi criogenici necessari per il GNL.<br />
Tra i principali produttori di gas naturale vi sono la Russia, gli Stati<br />
Uniti e il Canada.<br />
Curiosità<br />
Una fonte alternativa di metano è il ‘gas di discarica’: infatti alcune<br />
discariche generano un gas ricco di metano che può essere sfruttato<br />
e utilizzato per la produzione di elettricità.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Generazione di energia elettrica: Il gas naturale, per le sue<br />
proprietà di combustione non inquinanti, è sempre più usato per la<br />
generazione di elettricità mediante turbine a gas e a vapore.<br />
Idrogeno: La produzione di idrogeno è uno degli usi principali del gas<br />
naturale. L’idrogeno è utilizzato come elemento importante nell’industria<br />
chimica, come componente chiave nel processo di raffi nazione del<br />
petrolio greggio e come combustibile per i veicoli a idrogeno.<br />
Uso residenziale: Il gas naturale è una delle fonti di energia più<br />
economiche e versatili per uso residenziale. Trova numerose<br />
applicazioni in ambito domestico, tra cui l’alimentazione delle cucine<br />
elettriche e delle asciugatrici, e per il riscaldamento e il<br />
condizionamento degli ambienti.<br />
Veicoli a gas naturale: Il gas naturale compresso viene utilizzato in<br />
paesi quali l’Argentina, il Brasile, il Pakistan, l’Italia, l’India e il Bangladesh<br />
come combustibile per autotrazione. Il GNC viene stoccato in cisterne<br />
ed erogato in modo analogo ai carburanti più tradizionali.
DOLLARO USA/BTU<br />
IL MERCATO DEL GAS NATURALE<br />
I contratti futures su gas naturale sono trattati sul New York<br />
Mercantile Exchange (NYMEX). La loro quotazione è basata sulla<br />
consegna di gas agli impianti Henry Hub (HH) della Louisiana – il<br />
punto di snodo tra 16 gasdotti riforniti dai giacimenti di gas di<br />
quell’area geografi ca. Il loro prezzo rappresenta il riferimento<br />
per il mercato del gas naturale a livello mondiale.<br />
Sono molti i fattori che determinano le dinamiche del mercato<br />
del gas naturale, tra cui:<br />
Stagionalità: Il mercato del gas naturale ha un andamento<br />
prettamente stagionale. Le scorte si accumulano durante i mesi<br />
estivi e si consumano durante quelli invernali, quando la domanda<br />
tocca i massimi livelli. I dati relativi alle scorte statunitensi sono<br />
pubblicati negli USA dal Department of Energy ogni giovedì<br />
mattina alle 10.30 (ora della costa orientale USA).<br />
Condizioni meteorologiche: Gli schemi meteorologici e le<br />
anomalie climatiche possono avere un impatto signifi cativo<br />
sulla produzione e la distribuzione del gas naturale.<br />
16<br />
14<br />
12<br />
10<br />
8<br />
6<br />
4<br />
2<br />
0<br />
Andamento del Prezzo del Gas Naturale 1990 - 2007<br />
PREZZO DEL GAS NATURALE<br />
1990 1992 1994 1996 1998 2000 2002<br />
2004 2006<br />
Disponibilità degli impianti: Gli impianti di trivellazione sono<br />
attrezzature costose. A causa della volatilità dei prezzi nel<br />
settore, è difficile per i produttori e fornitori di impianti di<br />
trivellazione pianificare con molto anticipo la costruzione e<br />
collocazione di queste infrastrutture, che quindi potrebbero non<br />
essere immediatamente disponibili nei luoghi in cui servono.<br />
Disponibilità di operai specializzati: La necessità di<br />
addestrare e impiegare operai specializzati può comportare<br />
uno scarto temporale tra i picchi della domanda e un aumento<br />
della produzione.<br />
Prezzi di altri combustibili fossili: Poiché i giacimenti di gas<br />
naturale si trovano spesso associati a quelli di carbone e di<br />
petrolio, all’aumento dell’estrazione di questi altri combustibili<br />
fossili potrebbe corrispondere un aumento delle scorte di gas<br />
naturale. Questo incremento dell’offerta potrebbe avere<br />
ripercussioni sui prezzi.<br />
2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati sui contratti<br />
futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita in passato non è<br />
indicativa di quella futura.<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
Dicembre 1996: Il clima freddo fa salire il prezzo<br />
a livelli record.<br />
Dicembre 2000: Le previsioni di un’ondata di<br />
freddo fanno salire ulteriormente il prezzo.<br />
Agosto 2005: L’uragano Katrina colpisce lo stato<br />
del Mississippi.<br />
Settembre 2005: L’uragano Rita si abbatte sul<br />
Golfo Del Messico<br />
33
34<br />
petrolio<br />
greggio<br />
Futures su Petrolio più Comuni<br />
Future su greggio Brent ICE (Dimensione del<br />
contratto: 1000 barili; Quotazione: dollari al<br />
barile).<br />
West Texas Intermediate NYMEX (Dimensione del<br />
contratto: 1000 barili; Quotazione: dollari al<br />
barile).<br />
Il petrolio greggio è la materia prima più attivamente trattata sui<br />
mercati. È costituito da un miscela di idrocarburi reperibili in natura<br />
sotto la superfi cie terrestre. Come il gas naturale, anche il greggio<br />
è un combustibile fossile, derivato dai residui di organismi vissuti<br />
milioni di anni fa.<br />
Questa materia prima presenta notevoli variazioni nell’aspetto e nel<br />
colore, che può andare dal nero al giallastro. Il greggio viene classifi cato<br />
a seconda della fonte di provenienza (ad esempio, West Texas<br />
Intermediate (WTI) o Brent) e della sua densità (leggero, medio o pesante).<br />
Viene anche descritto come ‘sweet’ o ‘sour’ a seconda del livello di zolfo<br />
in esso contenuto. La combustione del petrolio ‘sour’, ovvero contenente<br />
una maggiore quantità di zolfo, porta alla formazione di pioggia acida<br />
che può corrodere gli edifi ci e causare danni all’ambiente.<br />
L’estrazione e il consumo di greggio hanno anche altre conseguenze<br />
signifi cative a livello sociale e ambientale. Esiste, infatti, una relazione<br />
tra l’utilizzo del petrolio greggio e il pesante inquinamento ambientale,<br />
e perdite di petrolio durante la fase del trasporto possono provocare<br />
danni gravi agli ecosistemi.<br />
Il metodo più comune per estrarre il greggio è mediante pozzi situati<br />
in campi di estrazione petrolifera. La pressione sotterranea fa affi orare<br />
circa il 20% del petrolio in superfi cie impiegando metodi di estrazione<br />
primari. Con l’esaurirsi della pressione, tramite metodi di estrazione<br />
secondari come la re-iniezione di gas naturale, si convoglia ancora<br />
un 5-10% del petrolio all’interno del pozzo. Infi ne, quando anche i<br />
metodi secondari non si rivelano più effi caci, si ricorre ad altri metodi<br />
per ridurre la densità del petrolio, come l’iniezione di vapore e anidride<br />
carbonica, e ciò consente di far salire in superfi cie altro petrolio.<br />
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) è un gruppo<br />
di 12 paesi produttori di petrolio che si incontrano regolarmente per<br />
stabilire le quote di produzione e favorire la stabilità del mercato<br />
petrolifero. I paesi attualmente membri dell’OPEC sono Algeria,<br />
Angola, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Iran, Iraq,<br />
Kuwait, Libia, Nigeria, Qatar e Venezuela. Tra gli altri maggiori<br />
produttori di petrolio vi sono la Russia, gli Stati Uniti e la Norvegia.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Energia: L’uso primario del greggio è la produzione di energia. Gli<br />
idrocarburi presenti nel greggio vengono in larga parte trasformati<br />
in combustibili ad alto contenuto energetico, come la benzina, il<br />
gasolio e altri oli combustibili, destinati principalmente ai trasporti<br />
e al riscaldamento.<br />
Fertilizzanti: Diversi sottoprodotti della raffi nazione del greggio<br />
possono essere impiegati nella produzione di sostanze petrolchimiche<br />
usate come fertilizzanti.<br />
Materie plastiche: I sottoprodotti petrolchimici della raffi nazione<br />
sono usati nella fabbricazione delle materie plastiche.
DOLLARO USA/BARILE<br />
IL MERCATO DEL GREGGIO<br />
Vi sono due diversi tipi di contratti futures negoziabili sul greggio:<br />
il Brent Crude e il West Texas Intermediate. Mentre il West Texas<br />
Intermediate è riferito principalmente al mercato americano, i<br />
futures Brent trattati sull’ICE (ex IPE, International Petroleum<br />
Exchange) sono considerati il riferimento internazionale per il<br />
prezzo del petrolio: sono infatti utilizzati per fi ssare il prezzo di<br />
oltre il 65% del petrolio a livello mondiale. In genere i futures Brent<br />
hanno quotazioni inferiori rispetto ai West Texas Intermediate a<br />
causa del maggior contenuto di zolfo del greggio Brent.<br />
Tra i numerosi fattori che contribuiscono a formare il prezzo<br />
del petrolio ricordiamo:<br />
Domanda mondiale: In anni recenti, la crescente domanda di<br />
petrolio da parte di economie emergenti in rapida crescita ed ad<br />
alto fabbisogno energetico come la Cina ha infl uenzato il prezzo<br />
del petrolio. In concomitanza con lo scarseggiare delle risorse e<br />
una limitata capacità estrattiva e di raffi nazione, questo ha fatto<br />
salire il prezzo del petrolio e probabilmente continuerà a farlo.<br />
Condizioni meteorologiche: Condizioni meteorologiche avverse<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
0<br />
Andamento dei Prezzi del Greggio WTI e Brent, 1989 - 2007<br />
WTI<br />
BRENT<br />
1989 1991 1993 1995 1997 1999 2001 2003 2005 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi sono basati su contratti<br />
futures con scadenza nel mese successivo. La performance conseguita nel passato non è<br />
indicativa di quella futura.<br />
nei paesi che producono e raffi nano il petrolio possono infl uire<br />
sull’offerta. Ne sono esempi recenti gli uragani Katrina e Rita del<br />
2005, che hanno danneggiato diversi impianti di raffi nazione.<br />
Stagionalità: La domanda di greggio è alquanto ciclica: la<br />
cosiddetta “driving season” statunitense (periodo in cui gli<br />
americani vanno in vacanza), ad esempio, può portare ad un<br />
aumento della domanda nei mesi estivi.<br />
Avvenimenti geopolitici: Il petrolio, comunemente denominato<br />
‘oro nero’, è un bene prezioso per molte nazioni che lo producono.<br />
Quando molti paesi si trovano a competere per una risorsa<br />
sempre più scarsa, possono venirsi a creare tensioni politiche.<br />
Offerta: Se la domanda supera l’offerta e la capacità di<br />
raffi nazione è limitata, le scorte di greggio possono diminuire,<br />
infl uenzandone così il prezzo di trading. Tutti i mercoledì mattina<br />
alle 10.30 (ora della costa orientale degli USA), lo US Department<br />
of Energy pubblica i dati sulle scorte di petrolio. In genere, gli<br />
aumenti delle scorte determinano tendenze ribassiste, mentre<br />
le loro diminuzioni inducono spinte rialziste.<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
1990: Guerra del Golfo.<br />
Dicembre 1997: L’OPEC aumenta le quote,<br />
malgrado un calo del consumo asiatico.<br />
1999: L’OPEC opera una serie di riduzioni delle<br />
quote.<br />
Marzo 2003: Scoppia la guerra in Iraq.<br />
35
36<br />
elettricità<br />
Curiosità<br />
L’elettricità si misura in unità chiamate watt, dal<br />
nome dell’inventore del motore a vapore. 750 watt<br />
corrispondono a un cavallo vapore, e 1000 watt<br />
costituiscono un ‘kilowatt’. Il consumo di elettricità<br />
si misura in kilowattore: per esempio, una<br />
lampadina da 40 watt lasciata accesa<br />
ininterrottamente per 48 ore consumerebbe 2<br />
kilowattore (40 x 48 / 1000).<br />
Contratti su elettricità più comuni<br />
Futures su elettricità trattati sull’ICE<br />
Esempi: UK Base Electricity Futures, UK Peak<br />
Electricity Futures (Quotazione: sterline per<br />
megawattora).<br />
Futures su elettricità trattati sul NYMEX<br />
Esempi: ISO New England peak Daily Futures,<br />
NYISO A Peak Daily Futures, NYISO G Peak Daily<br />
Futures, NYISO J Peak Daily Futures, Cinergy Hub<br />
Peak Daily Futures (Quotazione: dollari per<br />
megawattora).<br />
L’elettricità è una fonte di energia comoda e controllabile, di estrema<br />
importanza per la nostra vita quotidiana. Si utilizzano dei generatori<br />
per trasformare altre forme di energia in elettricità all’interno di centrali.<br />
Tra le fonti di energia rinnovabili, ovvero quelle che sfruttano fenomeni<br />
naturali e possono essere reintegrate in breve tempo, vi sono l’energia<br />
solare, eolica, idrica, geotermica e da biomasse. Tra le fonti non<br />
rinnovabili vi sono i combustibili fossili e l’energia nucleare. La particolare<br />
fonte di energia utilizzata in una determinata area geografi ca dipende<br />
dalle risorse naturali e dalle strutture di trasformazione disponibili<br />
localmente. La maggior parte delle centrali elettriche ha un’effi cienza<br />
pari all’incirca al 35%: ciò signifi ca che per ogni centinaio di unità di<br />
energia generata, solo 35 sono trasformate in elettricità.<br />
Non si conosce ancora un metodo per immagazzinare l’elettricità.<br />
Una volta generata, essa deve essere immediatamente trasportata<br />
sul luogo di consumo. Ma come si trasporta l’elettricità? Dato che<br />
non può essere trasferita da un luogo a un altro come fosse un<br />
metallo o un combustibile fossile, la ‘corrente’, o ‘fl usso’, di energia<br />
viene invece trasportata mediante una rete di cavi. I due tipi di<br />
elettricità più comuni sono la corrente alternata (CA) e la corrente<br />
continua ad alta tensione (CC/AT): quest’ultima è la corrente usata<br />
per il trasporto di elettricità sulle lunghe distanze.<br />
Sebbene si produca elettricità in tutto il mondo, i metodi di produzione<br />
variano da regione a regione perché in luoghi dalla morfologia diversa<br />
è possibile sfruttare fonti di energia diverse: nelle regioni costiere, ad<br />
esempio, si può sfruttare l’energia delle maree, mentre in aree che<br />
presentano un’attività geotermica si può utilizzare questo tipo di<br />
energia per la produzione di elettricità.<br />
USI PRINCIPALI<br />
Fornitura di energia alla popolazione mondiale: In molte parti<br />
del mondo, la fornitura di energia elettrica è diventata un requisito<br />
fondamentale per la vita moderna. L’uomo consuma un’incredibile<br />
quantità di elettricità anche solo nel compiere semplici gesti quotidiani<br />
come far bollire l’acqua, accendere un interruttore o caricare un<br />
telefono cellulare. Nelle abitazioni e negli uffi ci si fa affi damento su<br />
numerosi dispositivi elettrici per l’illuminazione, il riscaldamento, il<br />
condizionamento dell’aria e il funzionamento dei computer.<br />
Motori elettrici: L’elettricità è usata anche per alimentare veicoli<br />
come i tram e i treni. I cavi elettrici aerei sono di solito collegati a<br />
un’asta collocata sul tetto dei tram o dei treni per trasferire l’energia<br />
necessaria al movimento.
IL MERCATO DELL’ELETTRICITÀ<br />
I contratti su elettricità sono trattati in modo analogo a quelli<br />
su altre commodity. Non esiste tuttavia un contratto futures<br />
più comunemente usato, perché l’elettricità non può essere<br />
immagazzinata. Quindi, i futures su elettricità sono spesso<br />
specifi ci per una particolare area di distribuzione (ad esempio<br />
New England, USA) e un particolare orario di consumo (ad es.<br />
orario di punta/non di punta). Negli Stati Uniti, l’orario ‘di punta’<br />
va dalle 7.00 alle 23.00, dal lunedì al venerdì.<br />
Il costo dell’elettricità varia a seconda delle regioni e degli orari<br />
in base a una serie di fattori:<br />
Fonte di elettricità: Alcune fonti di elettricità sono più<br />
economicamente vantaggiose di altre. Per fare un esempio,<br />
un’area geografi ca dal clima mite, che non presenta alcuna<br />
attività geotermica ed è priva di impianti nucleari può dover fare<br />
affi damento sui combustibili solidi per la produzione di elettricità.<br />
Altre regioni, invece, possono avere accesso a un’abbondanza<br />
di risorse rinnovabili e quindi essere in grado di generare<br />
elettricità sfruttando una serie di fonti più economiche.<br />
Domanda: Poiché è impossibile immagazzinare le scorte di<br />
elettricità, la domanda è un fattore determinante per il prezzo.<br />
I cambiamenti demografici e la crescita delle economie<br />
potrebbero portare a un aumento della domanda di elettricità,<br />
il che renderebbe necessari lo sfruttamento e la trasformazione<br />
di altre fonti energetiche per farvi fronte.<br />
Prezzo dei combustibili fossili: Il prezzo dei combustibili<br />
fossili può infl uire direttamente su quello dell’elettricità generata<br />
dalla loro combustione.<br />
Normative ambientali: Con l’affermarsi di una sempre<br />
maggiore consapevolezza ambientale, le economie potrebbero<br />
rivolgersi sempre più verso fonti rinnovabili e più “verdi”, come<br />
l’energia solare o nucleare, per la produzione di elettricità.<br />
L’utilizzo di combustibili fossili non ha solo un impatto negativo<br />
sull’ambiente, ma comporta anche dei costi diretti per le aziende<br />
inquinanti che si troverebbero costrette ad acquistare “carbon<br />
credits”, o diritti di emissione, per le loro emissioni di CO2.<br />
37
38<br />
emissioni di carbonio<br />
Crescono le preoccupazioni per le sempre crescenti emissioni<br />
di certi gas, i cosiddetti “gas serra”, e il loro potenziale<br />
impatto sull’ambiente e sul clima mondiale. Questi gas sono<br />
un sottoprodotto della combustione di combustibili fossili, e<br />
le loro emissioni derivano principalmente dalle centrali<br />
elettriche e dalle automobili.<br />
Trattati internazionali come il Protocollo di Kyoto impongono dei<br />
limiti (o quote) alla quantità di gas serra che i vari paesi possono<br />
produrre. Tale Protocollo pone dei limiti quantifi cati alle emissioni<br />
e stabilisce l’obbligo dei paesi ad operare una riduzione delle<br />
emissioni relativamente a un paniere di sei gas, il più importante<br />
dei quali è il biossido di carbonio (CO2), sebbene le emissioni di<br />
metano (CH4) e ossido di azoto (N2O) contribuiscano anch’esse<br />
in misura sostanziale al problema.<br />
I paesi aderenti al trattato assegnano queste quote alle singole<br />
aziende nazionali: le aziende che superano la quota stabilita hanno<br />
l’obbligo di acquistare “carbon credits” per le emissioni in eccesso<br />
rispetto alla propria quota, mentre quelle che si mantengono al<br />
di sotto di tale quota possono vendere i “credits” inutilizzati. I<br />
“carbon credits” creano un mercato per la riduzione delle<br />
emissioni di gas serra, assegnando un valore monetario al costo<br />
dell’inquinamento dell’atmosfera. Un “credit” dà al titolare il diritto<br />
di emettere una tonnellata di biossido di carbonio.<br />
L’esistenza di un mercato per i “carbon credits” consente a quelle<br />
aziende a cui risulta diffi cile o eccessivamente costoso ridurre il<br />
proprio livello di emissioni di pagare un altro partecipante al mercato<br />
per operare dei tagli delle emissioni al proprio posto. Ad esempio,<br />
a vendere i “carbon credits” potrebbe essere un’organizzazione<br />
che intraprende progetti mirati a ridurre le emissioni di carbonio,<br />
come piantare un determinato numero di alberi.<br />
I paesi più popolosi e le maggiori economie tendono a<br />
consumare più energia e quindi emettono una maggior quantità<br />
di gas serra. Non sorprende dunque che gli USA, la Cina, l’India,<br />
la Russia e i paesi dell’Unione Europea siano tra le nazioni<br />
responsabili delle maggiori emissioni di carbonio al mondo.<br />
FOCUS: IL PROTOCOLLO DI KYOTO<br />
Nel 1997 i leader mondiali si sono incontrati per accordarsi su<br />
un piano volto a ridurre le emissioni di gas serra a livello mondiale.<br />
Il Protocollo di Kyoto prevede una riduzione complessiva dei gas<br />
serra del 5,2% rispetto ai livelli registrati nel 1990. Tale<br />
percentuale è un valore medio calcolato sul periodo 2008-2012.<br />
Paesi diversi hanno target diversi. Il Regno Unito, ad esempio, si<br />
è impegnato a ridurre le proprie emissioni del 12,5%, mentre alla<br />
Spagna è stato permesso di incrementare le emissioni del 15%:<br />
ammesso che tutti i Paesi riescano a raggiungere i rispettivi<br />
target, il risultato complessivo sarà una riduzione delle emissioni<br />
del 5,2%. Il trattato è entrato in vigore nel 2005.<br />
Alcune delle maggiori economie mondiali, gli Stati Uniti in particolare,<br />
non hanno ratifi cato il protocollo. Inoltre, gli esperti del clima stanno<br />
dibattendo se una riduzione dei gas serra del 5,2% avrà un impatto<br />
abbastanza incisivo. Ma, se non altro, il Protocollo di Kyoto ha<br />
creato un nuovo mercato per il trading dei “carbon credits”.<br />
CONTRATTI SU “CARBON CREDIT” PIÙ COMUNI<br />
Contratto futures CCX Carbon Financial Instruments<br />
(Dimensione del contratto: equivalente a 100 tonnellate metriche<br />
di CO2; Quotazione: dollari per tonnellata).<br />
Contratto futures ECX Carbon Financial Instruments,<br />
quotato e trattato sull’ICE Futures (Dimensione del<br />
contratto: equivalente a 100 tonnellate metriche di CO2;<br />
Quotazione: euro per tonnellata).
IL MERCATO DELLE EMISSIONI DI CARBONIO<br />
Vi sono attualmente due borse per il trading dei “carbon<br />
credits”: il Chicago Climate Exchange (CCX) e lo European<br />
Climate Exchange (ECX). I contratti su “carbon credits”<br />
comprendono sia i credits per le emissioni esistenti sia le<br />
compensazioni delle emissioni, che sono generate dalla<br />
partecipazione a progetti di compensazione idonei.<br />
Se i livelli delle emissioni continueranno a salire nel tempo,<br />
aumenterà anche il numero delle aziende disposte o costrette<br />
ad acquistare “credits” supplementari, il che potrebbe spingere<br />
il prezzo dei “credits” verso l’alto. Questo, a sua volta,<br />
potrebbe spronare sempre più gruppi ad intraprendere attività<br />
35<br />
30<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
Andamento del Prezzo dei “Carbon Credits” 2005 - 2007<br />
PREZZO DEL CARBON CREDITS<br />
OTT 05 APR 06 OTT 06 APR 07 LUG 07<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>/Bloomberg, agosto 2007. Dati sui prezzi basati sull’indice ETS dell’Unione<br />
Europea (Prezzo emissioni di biossido di carbonio anno 2008 / euro).<br />
ecocompatibili in grado di generare “carbon credits” da vendere<br />
alle aziende inquinanti.<br />
Inizialmente si era deciso che la direttiva dell’Unione Europea<br />
denominata Emissions Trading Scheme (ETS), ovvero sistema di<br />
scambio delle quote di emissione, avrebbe previsto due fasi di<br />
applicazione. La Fase 1, che va dal 2005 al 2007, si sarebbe<br />
concentrata esclusivamente sulle emissioni di CO2. La Fase 2, dal<br />
2008 al 2012, avrebbe riguardato invece tutti gli altri gas serra. I<br />
credits non sono trasferibili da una fase all’altra. È stata poi aggiunta<br />
una terza fase che potrebbe coprire il periodo 2012-2020.<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
Febbraio 2006: La UPM-Kymmene Oyj, uno dei<br />
maggiori produttori mondiali di carta, annuncia un<br />
profi tto di 11 milioni di euro dalla vendita di quote<br />
di emissione di CO2.<br />
Marzo 2006: Il prezzo del gas naturale scende:<br />
le società tendono ad abbandonare combustibili ad<br />
alte emissioni di carbonio come il carbone.<br />
Maggio 2006: I governi europei si rendono conto di<br />
essere stati troppo generosi nell’emissione di carbon<br />
credits, causando notevoli ribassi dei prezzi.<br />
Marzo 2007: Ribasso record dovuto al fatto<br />
che gli operatori di borsa hanno puntato su<br />
un’offerta eccessiva di credits.<br />
Maggio 2007: 21 paesi dell’UE si vedono ridurre<br />
le quote in media del 9,5%, quindi l’incertezza sulle<br />
quote che avrebbero ricevuto nella Fase 2 porta le<br />
aziende ad incrementare gli acquisti.<br />
39
soft commodity CACAO, CAFFÈ,<br />
COTONE, GRANO, GRANTURCO, SOIA, ZUCCHERO<br />
41
42<br />
cacao<br />
Produzione Stime 2005/06<br />
LEGENDA<br />
CI - 38% NG - 5%<br />
GH - 21% CM - 4%<br />
ID - 13%<br />
ALTRI - 10%<br />
BR - 4%<br />
Consumo 2004/05<br />
LEGENDA<br />
EC - 3%<br />
MY - 1%<br />
Fonte: UNCTAD sulla base di dati dell’<br />
International Cocoa Organisation.<br />
US - 33% JP - 6% MX - 3%<br />
DE - 12% IT - 5% CA - 3%<br />
FR - 10% BR - 4% PL - 3%<br />
UK - 9%<br />
RU - 8%<br />
ES - 4% BE - 2%<br />
Fonte: UNCTAD sulla base di dati dell’<br />
International Cocoa Organisation.<br />
Il cacao è originario dell’America centrale e meridionale e veniva<br />
raccolto dai Maya già nel 600 d.C. Durante l’epoca Maya, il cacao<br />
rappresentava già una commodity di valore, era usato come valuta<br />
e per scambi con altre merci. I baccelli di cacao erano anche simboli<br />
di vita e fertilità e venivano usati nelle cerimonie religiose.<br />
Il cacao fu introdotto in Europa nel XVI secolo, quando esploratori come<br />
Colombo e Cortes entrarono in contatto con gli Aztechi, che amavano<br />
una bibita speziata e amara a base di cacao. Il cacao è stato quindi<br />
consumato esclusivamente come bevanda fi no al tardo XVII secolo,<br />
quando furono sviluppate delle tecniche per produrre il cioccolato.<br />
Come si produce il cacao?<br />
Il cacao viene prodotto con i semi dell’albero del cacao. Gli alberi producono<br />
grandi baccelli che contengono i semi e una polpa dolce. I semi seccati<br />
e fermentati vengono poi lavorati e commerciati come cacao.<br />
Il clima, sia la pioggia che le temperature, sono un fattore cruciale per<br />
la pianta del cacao. La produzione, pertanto, si concentra in zone<br />
geografi che molto limitate vicine all’equatore. I maggiori produttori sono<br />
la Costa d’Avorio, il Ghana e l’Indonesia. Gran parte dell’offerta globale<br />
di cacao è in mano a piccoli coltivatori dei Paesi in via di sviluppo, dove<br />
il cacao è un fattore molto signifi cativo per l’economia locale.<br />
PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />
La principale applicazione del cacao è il consumo umano. Inoltre, il<br />
burro di cacao (il grasso estratto dal cacao) viene utilizzato nella<br />
produzione di cosmetici.<br />
IL MERCATO DEL CACAO<br />
Il cacao viene commerciato sia a Londra che a New York, in semi, burro<br />
e polvere. I future su semi di cacao sono scambiati sul New York Board<br />
of Trade e su Euronext LIFFE.<br />
I fattori che infl uenzano la domanda e l’offerta di cacao e, pertanto, il<br />
prezzo di mercato, includono i seguenti:<br />
Condizioni climatiche: la raccolta del cacao è strettamente legata<br />
alle condizioni climatiche. Poiché il mercato è fortemente concentrato<br />
in termini geografi ci, gli scarsi raccolti in una delle maggiori zone di<br />
produzione possono avere ripercussioni molto forti sull’offerta.<br />
Contesto politico: la concentrazione geografi ca implica anche che<br />
l’offerta è sensibile alle condizioni politiche nei Paesi di produzione.
DOLLARO USA/ TONNELLATA MERCANTILE<br />
Ad esempio, il picco massimo dei prezzi dei future su cacao alla<br />
fi ne del 2002 e all’inizio del 2003 hanno coinciso con la guerra<br />
civile in Costa d’Avorio.<br />
Il ciclo vitale del cacao: il ciclo vitale dell’albero del cacao ha un<br />
impatto forte sul mercato. La riduzione dei prezzi può comportare<br />
una diminuzione del numero di alberi piantati, in questo modo la<br />
domanda può superare l’offerta. Se i prezzi aumentano, i coltivatori<br />
piantano più alberi, tuttavia sono necessari almeno tre anni prima<br />
che un albero di cacao inizi a produrre. Se la domanda crolla nel<br />
periodo di crescita degli alberi, l’eccessiva offerta può portare a<br />
una riduzione dei prezzi. Questo lasso di tempo è la chiave per<br />
decifrare alcuni schemi ciclici del prezzo del cacao.<br />
Tecnologia: i fertilizzanti e gli agenti chimici possono<br />
migliorare sensibilmente i raccolti e ridurre le malattie.<br />
Tuttavia, a causa del costo elevato e della mancanza di crediti<br />
per i coltivatori, spesso essi non sono largamente impiegati,<br />
soprattutto nell’Africa occidentale.<br />
Consumo umano: la domanda di cacao dipende fortemente<br />
dalle economie dei principali Paesi consumatori, in particolare<br />
dei Paesi OCSE.<br />
3000<br />
2500<br />
2000<br />
1500<br />
1000<br />
500<br />
0<br />
Prezzo del Cacao 1986 - 2007<br />
PREZZO DEL CACAO<br />
1986 1991 1996 2001 2006 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future<br />
front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />
Norme e controllo qualità: possono infl uenzare le dinamiche<br />
di domanda e offerta. I controlli sulla qualità prima<br />
dell’esportazione sono in aumento in molti Paesi produttori.<br />
Al contempo, i Paesi consumatori stanno fissando delle<br />
norme per gli ingredienti e i livelli di qualità consentiti per la<br />
cioccolata. Ad esempio, l’Unione Europea ha approvato una<br />
direttiva nel maggio del 2000 che permette di utilizzare<br />
grassi vegetali in una concentrazione che può raggiungere il<br />
5% nella cioccolata. Alcuni Paesi consumatori, inclusi Regno<br />
Unito, Francia, Russia e diversi stati USA, stanno applicando<br />
norme per limitare la disponibilità di tavolette di cioccolata<br />
nei distributori automatici nelle scuole.<br />
CONTRATTI FUTURES SU CACAO PIÙ COMUNI<br />
New York Board of Trade Cocoa Futures (Dimensione del<br />
contratto: 10 tonnellate mercantili; Quotazione: Dollaro/<br />
tonnellata mercantile).<br />
Euronext LIFFE Cocoa Futures (Dimensione del contratto: 10<br />
tonnellate mercantili; Quotazione: sterlina/tonnellata<br />
mercantile).<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
1999: La raccolta di metà stagione è migliore<br />
delle previsioni.<br />
Dicembre 1999: Colpo di Stato in Costa d’Avorio<br />
Sett 2002: Tentato colpo di stato in Costa d’Avorio<br />
seguito da diversi anni di guerra civile<br />
43
44<br />
caff è<br />
Esportazione di Caffè per<br />
Regione, 2006<br />
LEGENDA<br />
BR - 35% ET - 4%<br />
VT - 12% IN - 4%<br />
CO - 10% MX - 4%<br />
ID - 6% GU - 3%<br />
ALTRI - 16%<br />
PE - 3%<br />
HN - 2%<br />
Fonte: International Coffee Association.<br />
Contratti Futures su Caffè più Comuni<br />
NYBOT Coffee “C” Futures (Dimensione del contratto<br />
– 37.500 libbre; Quotazioni: cents/libbra).<br />
Liffe Coffee Robusta Future (Dimensione del<br />
contratto – 5 tonnellate mercantili; Quotazioni:<br />
dollaro/tonnellata).<br />
Le piante di caffè sono la fonte di una delle bevande più apprezzate al<br />
mondo. Le piante producono delle bacche che devono essere lavorate<br />
prima di essere consumate. Le bacche mature di un rosso brillante<br />
vengono raccolte e viene rimosso il frutto per estrarne due semi. Sono<br />
proprio i semi, o chicchi come vengono comunemente chiamati, che<br />
si usano per produrre il caffè che beviamo. I chicchi vengono essiccati<br />
e tostati ad elevate temperature per caramellare gli zuccheri – è questo<br />
processo a donare al caffè i caratteristici colore e il sapore.<br />
Il caffè ha giocato un ruolo importante in contesti sociali di tutto il<br />
mondo: dalle caffetterie del XVI secolo a quelle odierne, il caffè<br />
continua ad essere ampliamente consumato.<br />
Le varietà Robusta e Arabica sono quelle più comunemente utilizzate.<br />
La varietà Arabica è nota per i suoi chicchi dall’aroma intenso,<br />
tuttavia la Robusta è meno sensibile alle malattie e può quindi esser<br />
coltivata in maniera più diffusa. Entrambe le qualità necessitano di<br />
determinate condizioni per crescere: un clima tropicale, altitudini<br />
elevate e abbondanza di acqua.<br />
Il caffè viene prodotto in quasi tutte le regioni tropicali del pianeta, tra<br />
cui parti dell’America Latina, come Brasile e Colombia, e regioni di Asia<br />
e Africa. La produzione del caffè è estremamente signifi cativa per le<br />
economie di molti di questi Paesi e costituisce una componente<br />
fondamentale del reddito da esportazioni. Le fl uttuazioni di prezzo del<br />
caffè possono avere conseguenze rilevanti sulle nazioni produttrici.<br />
PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />
Consumo: Il caffè può essere acquistato in grani, macinato o<br />
istantaneo per la preparazione della bevanda omonima. Inoltre, molte<br />
persone frequentano le caffetterie, dove si può gustare il caffè in varie<br />
forme: freddo, con latte o ristretto, espresso.<br />
Compost: I fondi di caffè sono un ottimo fertilizzante grazie al loro<br />
elevato contenuto di azoto. Molti bar donano i fondi ai giardinieri a<br />
questo scopo.<br />
IL MERCATO DEL CAFFÈ<br />
Il mercato al dettaglio del caffè è dislocato rispetto al mercato delle<br />
commodity: il prezzo che si paga per la propria tazzina di caffè non<br />
è in stretta relazione con il costo dei chicchi raccolti per la sua<br />
produzione. Quando i prezzi del caffè diminuiscono, la qualità del<br />
caffè raccolto può anch’essa calare. I chicchi non maturi possono
CENTS USA/LIBBRA<br />
essere raccolti insieme a quelli maturi per aumentare la<br />
quantità prodotta. Inoltre, se i prezzi sono bassi, la più preziosa<br />
qualità Arabica potrebbe essere coltivata meno estensivamente<br />
a causa dei maggiori costi di produzione, pertanto le miscele<br />
di caffè potrebbero contenere una percentuale maggiore di<br />
chicchi di Robusta.<br />
Il caffè viene scambiato sul New York Board of Trade (NYBOT)<br />
dal 1882, quando nacque per riportare ordine in un mercato<br />
molto volatile. La NYBOT non fornisce solamente sistemi di<br />
commercializzazione di questa commodity, ma anche la<br />
possibilità di paragonare la qualità dei contratti sul caffè<br />
miscela Arabica con i contratti di caffè “C”.<br />
Il caffè è storicamente una delle commodity più soggette a<br />
volatilità. Tra i fattori che possono infl uenzare il prezzo vanno<br />
annoverati:<br />
Clima: come gran parte delle commodity agricole, i raccolti<br />
di caffè sono strettamente legati alle favorevoli condizioni<br />
climatiche. Condizioni climatiche avverse possono<br />
300<br />
250<br />
200<br />
150<br />
100<br />
50<br />
0<br />
Prezzo del Caffè 1986 - 2007<br />
PREZZO DEL CAFFÈ<br />
1986 1991 1996 2001 2006 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti<br />
future front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle<br />
future.<br />
compromettere gravemente il raccolto, ad esempio, nel 1986,<br />
le gelate in Brasile hanno decimato i raccolti di caffè e spinto<br />
i prezzi al rialzo fi no a raggiungere un livello record. Persino<br />
le previsioni di un’eventuale siccità in una regione di produzione<br />
possono avere conseguenze sui prezzi del caffè.<br />
Norme: gli accordi internazionali sul caffè hanno portato<br />
all’applicazione di quote di produzione nei Paesi produttori,<br />
favorendo così la stabilizzazione dei prezzi. Dopo la sospensione<br />
del sistema delle quote nel 1989, i prezzi del caffè sono<br />
precipitati. L’offerta ha nettamente superato la domanda,<br />
causando così la crisi del caffè nel 2001, minacciando così la<br />
stabilità economica di molte nazioni produttrici. Nuovi<br />
meccanismi o norme per la regolazione dell’offerta potrebbero,<br />
se adottati, infl uenzare l’andamento dei prezzi del caffè.<br />
Fattori politici: la produzione del caffè è geograficamente<br />
concentrata nei Paesi in via di sviluppo intorno all’equatore e<br />
costituisce una porzione importante delle loro economie. L’offerta<br />
è pertanto sensibile al contesto politico nei Paesi produttori.<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
1986: I prezzi aumentano per gelate in Brasile che<br />
danneggiano i raccolti.<br />
Dicembre 86: I prezzi scendono sotto il limite per<br />
la reintroduzione di quote e controlli ai sensi degli<br />
accordi internazionali.<br />
Ottobre 87: Reintrodotti quote e controlli.<br />
4 luglio 89: Sospeso il controllo delle quote.<br />
Ottobre 94: I nuovi accordi internazionali entrano<br />
in vigore, non mirano a regolare i prezzi.<br />
1997: I prezzi crollano per maltempo in Russia.<br />
2001-2004: Crisi del caffè.<br />
Ottobre 01: Entrano in vigore provvisoriamente i<br />
nuovi accordi internazionali sul caffè.<br />
45
46<br />
cotone<br />
Produzione Globale 2006/7<br />
per Regione<br />
LEGENDA<br />
CN - 27%<br />
IN - 18%<br />
ALTRI - 18%<br />
US - 18%<br />
PK - 8%<br />
BR - 6%<br />
UZ - 5%<br />
Fonte: US Department of Agriculture.<br />
Importazioni Globali 2006/7<br />
per Regione<br />
LEGENDA<br />
CN - 29% ID - 6%<br />
TR - 10% TH - 6%<br />
BD - 7% PK - 6%<br />
ALTRI - 29%<br />
MX - 4%<br />
RU - 4%<br />
Fonte: US Department of Agriculture.<br />
Diversamente dalla maggior parte delle coltivazioni, le piante di cotone<br />
non producono frutti o semi commestibili, ma rappresentano la più<br />
importante coltivazione non alimentare. Le piante sono dotate di<br />
baccelli soffi ci e fi brosi chiamati “capsule globose”. Dopo aver rimosso<br />
i semi, le proteine e la cera dalla capsula globosa, si ottiene una fi bra<br />
di cellulosa, o garza, molto forte, duratura e assorbente, ideale per la<br />
lavorazione tessile.<br />
Il cotone ha bisogno di particolari condizioni climatiche e del terreno<br />
per una crescita ottimale. Sono necessari poi un terreno molto pesante,<br />
periodi prolungati senza gelate e molto sole. Le piante assorbono una<br />
grande quantità di acqua dal terreno, i raccolti, pertanto, sono<br />
strettamente legati alle piogge. La coltivazione del cotone in condizioni<br />
idriche disagiate può comportare la desertifi cazione, come è accaduto<br />
in vaste aree dell’Uzbekistan.<br />
Il cotone era coltivato in India già nel 3.000 a.C. o in epoca ancora più<br />
arcaica. La moderna industria tessile è decollata in Europa e soprattutto<br />
nel Regno Unito a partire dalla Rivoluzione industriale nel tardo XVII<br />
secolo e all’inizio del XIX secolo, con l’invenzione dei macchinari per la<br />
fi latura del cotone e la nascita di grandi mole per cotone.<br />
Attualmente, il cotone è la fi bra naturale più usata nell’abbigliamento.<br />
Un’ampia percentuale della produzione odierna proviene da varietà<br />
modificate geneticamente che sono più resistenti alle malattie e<br />
dipendono in misura minore dai pesticidi. Le principali aree di produzione<br />
del cotone sono Cina, India e Stati Uniti. La Cina è anche il maggior<br />
importatore di fi bra di cotone, seguita dalla Turchia.<br />
PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />
Prodotti tessili: il cotone è utilizzato per produrre una vasta gamma<br />
di prodotti tessili, incluso il tessuto a spugna, denim, velluto a coste,<br />
seersucker (tessuto di lino a strisce crespe e lisce) e cotone<br />
diagonale. Il cotone viene utilizzato per l’abbigliamento e<br />
l’arredamento. Ha anche molte applicazioni industriali, tra cui la<br />
fabbricazione di reti da pesca. Sebbene molti capi di abbigliamento<br />
siano prodotti interamente con il cotone, quest’ultimo può essere<br />
mescolato ad altre fi bre come il rayon e il poliestere.<br />
Le fi bre di cotone sono generalmente separate dai semi all’inizio della<br />
lavorazione e lavorate in balle per essere vendute. I semi di cotone sono<br />
commerciati separatamente e hanno una molteplicità di applicazioni:<br />
Olio: i semi di cotone possono essere frantumati per produrre olio<br />
vegetale ad uso alimentare. La farina di semi di cotone avanzata viene<br />
usata come mangime animale.<br />
Carta e plastica: i linters di cotone, che sono fi bre setose, molto<br />
corte, che aderiscono ai semi della pianta di cotone durante la<br />
lavorazione, sono generalmente usati per produrre la carta. La carta<br />
prodotta al 100% con il cotone è ancora disponibile attualmente ed è
CENTS USA/LIBBRA<br />
di qualità superiore alla normale carta di cellulosa per resistenza e<br />
durevolezza, ma si usa per scopi decorativi o artistici. La cellulosa<br />
in linters viene anche usata per produrre plastica ed esplosivi.<br />
IL MERCATO DEL COTONE<br />
I future su cotone sono scambiati sul New York Board of<br />
Trade. I contratti si riferiscono a balle di fi bre di cotone, dopo<br />
la separazione dai semi.<br />
Tra i principali fattori che influenzano il prezzo del cotone si<br />
annoverano i seguenti:<br />
Clima: come per tutti i raccolti, il clima è un fattore determinante.<br />
In particolare, il cotone è una coltivazione che necessita di un’enorme<br />
quantità di acqua, ovvero circa 7.000-29.000 litri di acqua al kg,<br />
diverse volte la quantità richiesta per granturco o grano. Un’eventuale<br />
mancanza di acqua, come un periodo di siccità, potrebbe esercitare<br />
un’infl uenza diretta sul rendimento e il raccolto.<br />
Domanda dai Paesi in via di sviluppo: la crescita del reddito<br />
nei Paesi in via di sviluppo e la dimensione della base di consumatori<br />
potrebbe influenzare la domanda di cotone. Cina e India<br />
140<br />
120<br />
100<br />
80<br />
60<br />
40<br />
20<br />
Prezzo del Cotone dal 1986 al 2007<br />
PREZZO DEL COTONE<br />
possiedonoindustrie tessili molto sviluppate.<br />
Scarsità di terreno: sebbene la produzione di cotone sia più<br />
che raddoppiata negli ultimi decenni, questo si deve più al<br />
miglioramento della tecnologia e all’aumento dei rendimenti che<br />
ad una più vasta porzione di terreno coltivato. La scarsità del<br />
terreno e soprattutto la competizione con altre coltivazioni può<br />
limitare l’espansione di questa coltivazione.<br />
Prodotti tessili alternativi: il cotone ha molte applicazioni uguali<br />
a quelle delle fi bre sintetiche come il poliestere. La domanda di<br />
cotone è, pertanto, infl uenzata dal prezzo di queste fi bre alternative.<br />
Poiché queste ultime sono spesso derivate da prodotti petroliferi<br />
il loro costo è strettamente legato a quello del petrolio.<br />
Politica commerciale: i programmi di sussidi o i limiti governativi<br />
alle importazioni possono infl uenzare il prezzo del cotone.<br />
CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI<br />
0<br />
1986 1991 1996 2001 2006 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future<br />
front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />
New York Board of Trade: “No. 2 Cotton Futures” (Dimensione del<br />
contratto: 50.000 libbre di peso netto (circa 100 balle);<br />
Quotazione: cents / libbra).<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
Marzo 1995: Forte domanda di cotone USA,<br />
poiché i raccolti di Cina, Pakistan e India sono<br />
distrutti dagli insetti.<br />
Luglio 1995: Prezzi in calo poiché le quotazioni<br />
record frenano la domanda e grazie alle<br />
condizioni meteo favorevoli le previsioni per<br />
l’USDA sono positive.<br />
Ottobre 2001: Il cotone raggiunge il picco<br />
minimo degli ultimi 29 anni quando i timori relativi<br />
alle previsioni sui consumi da record coincidono<br />
con gli attacchi terroristici di settembre.<br />
Ottobre 2003: Il mercato ha un brusco rialzo<br />
in quanto gli USA registrano il maggior ordine<br />
dagli USA.<br />
47
48<br />
grano<br />
Produzione Globale 2006/7<br />
per Regione<br />
LEGENDA<br />
EU - 21% US - 8% PK - 4%<br />
CN - 18% RU - 8% TR - 3%<br />
IN - 12% CA - 4% AR - 3%<br />
ALTRI - 20%<br />
Fonte: US Department of Agriculture.<br />
Consumo Globale 2006/7<br />
per Regione<br />
LEGENDA<br />
EU - 20% RU - 6%<br />
CN - 16% US - 5%<br />
IN - 12% PK - 4%<br />
ALTRI - 34%<br />
TR - 3%<br />
Fonte: US Department of Agriculture.<br />
Il grano, o frumento, è una pianta molto coltivata in tutto il mondo, può<br />
raggiungere i due metri di altezza e diventa color oro quando è maturo.<br />
Si ritiene che la sua origine sia mediorientale, in particolare si ritiene che<br />
sia nato in un’area nota come la Mezzaluna Fertile (Mesopotamia).<br />
Il grano coltivato attualmente è una forma mutata dell’originale: l’intensa<br />
coltivazione degli ultimi secoli ha portato alla selezione di quelle varietà<br />
che hanno spighe dure che rimangono intatte durante la raccolta. Ci<br />
sono molte varianti del grano, alcune delle quali crescono bene con<br />
climi caldi, freddi e/o asciutti.<br />
Sulla base dei dati raccolti dall’U.S. Department of Agriculture, i<br />
maggiori produttori di frumento sono l’Unione Europea, la Cina e<br />
l’India, seguiti dagli USA. Queste regioni sono, al contempo, anche<br />
i maggiori consumatori di grano. Questi dati contrastano con quelli<br />
relativi al granturco, la cui produzione e il cui consumo si concentrano<br />
negli USA.<br />
PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />
Consumo umano: sebbene il grano sia secondo al granturco in termini<br />
di produzione globale, esso rappresenta il cereale principale<br />
dell’alimentazione umana ed è una pietanza basilare per molte diete. Il<br />
suo vantaggio principale come ingrediente è la sua estrema versatilità:<br />
può essere ridotto in farina, fatto germinare e seccato per creare il<br />
malto, frantumato per produrre farro o lavorato in semolino, pasta o<br />
roux. Il grano è l’ingrediente alla base di pane, cereali per la colazione,<br />
roti, naan, porridge, crackers, biscotti e salse. Il grano fermentato può<br />
essere usato per ottenere birra, vodka e altre bevande alcoliche.<br />
Mangime per animali: il granulato, la crusca (il residuo della<br />
macinatura) e le parti vegetali della pianta di grano sono tutti usati per<br />
produrre mangime per animali. Il grano secco può anche essere usato<br />
come foraggio. Inoltre, il grano danneggiato dalle cattive condizioni<br />
climatiche viene scartato per l’alimentazione umana, ma può essere<br />
utilizzato per quella animale.<br />
Biocombustibili: il grano, insieme ad altri granulati come il granturco<br />
o la soia, viene usato in maniera crescente per produrre biocombustibili.<br />
In particolare, il grano e lo zucchero sono componenti essenziali per<br />
la produzione di biobutanolo, che in termini di effi cienza energetica può<br />
essere paragonato al bioetanolo.<br />
IL MERCATO DEL GRANO<br />
II future sul grano sono scambiati su numerose borse nazionali e<br />
internazionali. Il contratto sul grano scambiato sul Chicago Board of<br />
Trade ne copre diversi tipi e varietà. Esistono anche contratti che<br />
riguardano varietà specifi che; ad esempio, il grano con cariosside rossa<br />
dura a ciclo invernale (usato per il pane) viene scambiato solo sulla<br />
Kansas City Board of Trade. Lo US Department of Agriculture pubblica<br />
regolarmente previsioni di produzione e rating dei raccolti.
CENTS USA/BUSHEL<br />
Tra i fattori che infl uenzano il prezzo del grano vi sono i seguenti:<br />
Clima: si tratta di un fattore primario per il prezzo del grano. Ad<br />
esempio, le piogge eccessive possono alterare alcune proprietà e,<br />
pertanto, infl uenzarne l’uso. Tuttavia, il grano è una delle commodity<br />
agricole più resistenti al cattivo tempo. Ciò è dovuto al fatto che le<br />
varietà sono numerose e sono piantate in diversi emisferi e regioni<br />
climatiche, pertanto quando vi è una scarsa produzione in una<br />
regione, altre regioni possono soddisfare la domanda.<br />
Crescita economica: il grano è un alimento principale o un<br />
“bene inferiore” in termini economici: quando il reddito aumenta,<br />
le persone possono preferire alimenti più raffi nati. Ad esempio, il<br />
consumo di grano pro capite negli USA è diminuito nel XX secolo,<br />
poiché nella dieta la farina di grano è stata sostituita dallo<br />
zucchero. Man mano che il reddito pro capite aumenta nei Paesi<br />
in via di sviluppo, le abitudini alimentari variano e, pertanto, varia<br />
anche la domanda di grano.<br />
Ciclicità: poiché il grano ha molte applicazioni in comune con altri<br />
cereali, come il granturco e la soia, la domanda di grano è legata<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
Prezzo del Grano 1985 - 2007<br />
PREZZO DEL GRANO<br />
alla domanda degli altri cereali. Ad esempio, in estate, quando il<br />
grano a ciclo invernale è stato mietuto, ma il granturco non ancora,<br />
la differenza di prezzo tra grano e granturco può ridursi.<br />
Domanda di etanolo: con l’aumentare dell’importanza dei<br />
biocombustibili come prodotto fi nale del grano, il prezzo subirà<br />
delle variazioni.<br />
Politiche commerciali: le politiche commerciali possono<br />
infl uenzare le esportazioni e le importazioni, anche se la produzione<br />
e il consumo rimangono simili. Negli ultimi due decenni, gran parte<br />
della fl uttuazione nelle importazioni cinesi è da imputarsi alla politica<br />
economica del governo che limitava le importazioni.<br />
CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI<br />
0<br />
1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future<br />
front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />
Chicago Board of Trade Wheat Futures (Dimensione del contratto:<br />
5000 bushel; Quotazione: cents / bushel).<br />
Un bushel di grano pesa 60 libbre, circa 27,2 kg.<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
Marzo/maggio 1993: I prezzi crollano poiché<br />
la spedizione di aiuti alimentari USA per la Russia<br />
è in pericolo.<br />
1996: Abbondanti piogge negli USA ritardano la<br />
semina del grano, causando timori per l’offerta.<br />
Aprile 1996: L’offerta USA raggiunge un picco<br />
minimo.<br />
Maggio 1996: Il grano risale poiché il tempo<br />
secco permette la semina.<br />
Ottobre 2006: Gli USA prevedono le scorte di<br />
grano più basse degli ultimi 22 anni.<br />
49
50<br />
granturco<br />
Produzione Globale 2006/7<br />
per Regione<br />
LEGENDA<br />
US - 38% BR - 7%<br />
CN - 21% AR - 3%<br />
EU - 8% MX - 3%<br />
ALTRI - 17%<br />
MX - 3%<br />
Fonte: US Department of Agriculture.<br />
Consumo Globale 2006/7<br />
per Regione<br />
LEGENDA<br />
US - 33% BR - 6%<br />
CN - 20% MX - 4%<br />
EU - 8% JP - 2%<br />
ALTRI - 24%<br />
IN - 2%<br />
CA - 2%<br />
Fonte: US Department of Agriculture.<br />
Il granturco, anche noto come mais, rappresenta uno dei cereali più<br />
diffusi al mondo. La sua popolarità come commodity da coltivazione<br />
crebbe nel XV secolo, diffondendosi dal Messico centrale. Il granturco<br />
è ben riconoscibile ed è caratterizzato da un gambo lungo con nodi<br />
sporgenti da cui si allargano lunghe foglie. Sebbene esistano centinaia<br />
di varietà di ibridi di granturco, è possibile individuare sei categorie<br />
principali: duro, da farina, indentato, pop corn, mais dolce e ceroso.<br />
Alcune varietà possono raggiungere i 7 metri di altezza; il mais dolce<br />
è una delle varietà più basse.<br />
Il granturco è una pianta che non tollera il freddo e, pertanto, deve<br />
essere piantata in primavera. Possiede un sistema di radici poco<br />
profondo ed è, quindi, fortemente dipendente dall’umidità del terreno.<br />
Il granturco si raccoglie generalmente in tardo autunno, sebbene i<br />
periodi di raccolta varino a seconda delle sottospecie.<br />
Il granturco costituisce un’importante risorsa alimentare per il<br />
bestiame e gli esseri umani, ma i suoi usi si stanno diversifi cando<br />
sempre più.<br />
PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />
Mangime animale: in Canada e negli USA il granturco è usato<br />
soprattutto come mangime per bestiame. La varietà più diffusa è il<br />
grano indentato, poiché tende ad avere un maggior contenuto di<br />
olio e quindi un maggior valore calorico. Al bestiame vengono<br />
somministrati i chicchi o il grano riposto in silos (gambi di grano a<br />
pezzi, fermentati).<br />
Consumo umano: il granturco è un elemento essenziale della dieta<br />
di molte regioni e l’ingrediente principale per la preparazione di cibi<br />
come il porridge, i cereali da colazione e le tortillas. Il grano dolce e<br />
il popcorn sono forme più dirette di consumo. Gli alcolici prodotti con<br />
il granturco, come il bourbon whisky, rappresentano anch’essi un<br />
prodotto tradizionale derivato dal grano.<br />
Biocombustibile: la ricerca di alternative innovative e valide al<br />
petrolio ha comportato una crescente domanda di granturco per la<br />
produzione di biocombustibile, soprattutto l’etanolo. Sono stati,<br />
inoltre, sviluppati sistemi di riscaldamento domestico che utilizzano<br />
i chicchi come combustibile.<br />
Usi industriali: il chicco di grano viene usato sempre più spesso<br />
per produrre biomateriale, come effetto della tendenza verso stili<br />
di vita alternativi e più ecologici. Può essere usato per produrre<br />
plastica e tessuti.<br />
IL MERCATO DEL GRANTURCO<br />
Il commercio dei future su granturco avviene sul mercato Chicago<br />
Board of Trade (CBOT). Secondo il CBOT, il primo contratto a termine<br />
relativo a 3000 bushel di granturco risale al 1851.
CENTS USA/BUSHEL<br />
Il prezzo del granturco è determinato da una serie di fattori,<br />
inclusi i seguenti:<br />
Clima: alcune tra le più signifi cative fl uttuazioni di prezzo del<br />
granturco sono causate dalle condizioni meteorologiche. Siccità o<br />
gelate possono annientare i raccolti. Anche le previsioni di maltempo<br />
possono infl uire pesantemente sul prezzo. Il granturco è fortemente<br />
dipendente dall’acqua. Il clima può offrire una spiegazione anche<br />
ad alcuni trend ciclici nel prezzo del granturco durante l’anno.<br />
Animali infestanti e malattie: possono avere un forte impatto<br />
sui raccolti. La loro diffusione può essere infl uenzata dal clima.<br />
Domanda di nuovi consumatori: la domanda proveniente dai<br />
mercati emergenti rappresenta un fattore signifi cativo nei trend<br />
dei prezzi a lungo termine. Ad esempio, la Cina si sta affermando<br />
come importatore netto di granturco, dopo esserestato uno dei<br />
maggiori esportatori.<br />
Domanda di etanolo: il mercato dell’etanolo, in rapida espansione<br />
in USA, è divenuto un fattore primario nella domanda di granturco.<br />
L’etanolo viene usato nella benzina a basse concentrazioni come<br />
additivo e alcune automobili appositamente modifi cate possono<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
Prezzo del Granturco 1985 – 2007<br />
PREZZO DEL GRANTURCO<br />
funzionare con concentrazioni anche molto alte.<br />
Prezzi per altre commodity agricole: granturco, soia e<br />
frumento hanno molte applicazioni in comune e possono fungere<br />
da sostituti l’uno dell’altro. La maggiore domanda dell’uno può,<br />
quindi, spingere al rialzo il prezzo dell’altro.<br />
Stagionalità: la domanda di granturco è molto alta tra<br />
settembre e novembre, quando il bestiame ha maggiori<br />
necessità di essere alimentato. La domanda tende quindi a<br />
calare progressivamente e raggiunge il picco minimo nei mesi<br />
estivi, quando il bestiame è al pascolo. Il rischio della perdita di<br />
un raccolto può portare al ripetersi di schemi ciclici, poiché il<br />
rischio maggiore da luogo a un premio. Tale rischio è maggiore<br />
in primavera, quando il granturco è stato appena seminato, ma<br />
le condizioni climatiche sono ancora incerte.<br />
CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI<br />
0<br />
1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sul prezzo si basano sui contratti future<br />
front-month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />
Chicago Board of Trade Corn Futures (Dimensione del contratto:<br />
5.000 bushel; Quotazione: cents/bushel). Un bushel pesa 56 libbre,<br />
circa 25,4 kg. Il granturco viene pesato dopo aver rimosso cartocci<br />
e pannocchie.<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
1992: Raccolto record negli USA.<br />
1996: La pioggia intensa ritarda la semina<br />
negli USA.<br />
2005: Lo US Energy Policy Act (EPACT) stabilisce<br />
uno standard nazionale per i combustibili<br />
rinnovabili (Renewable Fuels Standard).<br />
51
52<br />
soia<br />
Produzione Globale 2006/7<br />
per Regione<br />
LEGENDA<br />
US - 37%<br />
BR - 25%<br />
ALTRI - 5%<br />
AR - 20%<br />
CN - 7%<br />
IN - 3%<br />
PY - 3%<br />
Fonte: US Department of Agriculture.<br />
Importazioni Globale 2006/7<br />
per Regione<br />
LEGENDA<br />
CN - 42%<br />
EU - 23%<br />
ALTRI - 20%<br />
JP - 6%<br />
MX - 6%<br />
TW - 3%<br />
Fonte: US Department of Agriculture.<br />
La soia appartiene alla famiglia delle leguminacee. I semi si trovano in<br />
baccelli nascosti sotto le foglie verdi della pianta di soia, la quale cresce<br />
in regioni caratterizzate da estati calde. La soia può essere di varie<br />
dimensioni e colori, tra cui nero, marrone, blu, giallo e screziato. I semi<br />
vengono generalmente frantumati per ottenerne farina o olio.<br />
La soia fu coltivata per la prima volta in Asia orientale diversi millenni<br />
fa, in questa regione i legumi e i loro derivati costituivano un’importante<br />
parte della dieta. Oggi rappresenta un prodotto primario con molteplici<br />
applicazioni: da fonte alternativa di proteine per i vegetariani<br />
all’applicazione nell’industria automobilistica da parte di Henry Ford.<br />
Gli Stati Uniti sono i maggiori produttori di soia, secondo i dati pubblicati<br />
dal U.S. Department of Agriculture. Tuttavia, Brasile e Argentina stanno<br />
divenendo importanti produttori e insieme superano gli USA. La Cina<br />
ha superato l’Unione Europea quale principale importatore di soia e<br />
rappresenta il 42% delle importazioni globali nel 2006/7.<br />
PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />
Consumo umano: la principale applicazione della soia è nel campo<br />
alimentare. L’olio di soia è molto utilizzato; il tofu (o caglio a base di<br />
soia) è molto popolare nelle cucine asiatiche. La soia può anche essere<br />
ridotta in farina, polvere per alimentazione dei neonati, olio vegetale e<br />
salsa di soia. Inoltre, grazie al suo elevato contenuto proteico, i prodotti<br />
a base di soia rappresentano una valida alternativa alla carne e ai<br />
prodotti caseari per i vegetariani, i vegani e i soggetti allergici.<br />
Sono state effettuate molte ricerche sugli effetti benefi ci della soia, tra<br />
di essi vanno annoverati lo scarso contenuto di colesterolo e la bassa<br />
incidenza di malattie cardiache.<br />
Mangime animale: tutti gli scarti provenienti dalla lavorazione della<br />
soia, come i baccelli, possono essere usati come mangime animale.<br />
Biocombustibili: la soia può essere trasformata in biodiesel: un bushel<br />
di soia rende circa 1 litro di biodiesel. Quest’ultimo può essere utilizzato<br />
per far funzionare le automobili con motori opportunamente adattati e<br />
sta divenendo un fattore incentivante per la produzione di soia.<br />
Prodotti industriali: la soia è un ingrediente presente in molti prodotti<br />
industriali tra cui oli, sapone, cosmetici, plastica, inchiostri, pastelli,<br />
solventi e capi d’abbigliamento. Henry Ford ne fece una grande<br />
campagna di promozione e utilizzò due bushel nella produzione di ogni<br />
automobile Ford, dimostrando che i pannelli dell’auto possono essere<br />
prodotti con plastica a base di soia.<br />
IL MERCATO DELLA SOIA<br />
I principali contratti future per la soia riguardano la soia gialla e sono<br />
scambiati sul Chicago Board of Trade (CBOT). Esistono anche contratti<br />
distinti per l’olio di soia e la farina di soia: ad esempio, un contratto per<br />
l’olio di soia viene scambiato sul CBOT e contratti sulla farina vengono<br />
scambiati a Mumbai e Tokyo.
DOLLARO USA/BUSHEL<br />
Tra i fattori principali che infl uenzano il prezzo della soia vanno<br />
annoverati i seguenti:<br />
Clima: è un elemento determinante nella produzione di soia.<br />
Condizioni climatiche avverse possono distruggere interi<br />
raccolti. La soia è particolarmente sensibile al freddo e alla<br />
siccità, quindi il gelo e la mancanza d’acqua possono<br />
rappresentare minacce per la produzione.<br />
Domanda dai Paesi in via di sviluppo: la Cina da sola ha<br />
coperto il 44% delle importazioni mondiali di soia nel 2005/6. Il<br />
crescente reddito pro capite può portare a un incremento nell’uso<br />
di prodotti derivati della soia, come l’olio.<br />
Domanda di biodiesel: la crescita della domanda di biodiesel<br />
dovrebbe comportare un incremento della domanda di soia.<br />
1200<br />
1000<br />
800<br />
600<br />
400<br />
200<br />
Prezzo della Soia 1985 - 2007<br />
PREZZO DELLA SOIA<br />
Raccolti alternativi: la soia e il granturco crescono con climi<br />
simili e, pertanto, possono essere in diretta competizione per il<br />
territorio. Di conseguenza, la domanda di granturco e i prezzi di<br />
quest’ultimo infl uenzano l’area disponibile per la soia e viceversa.<br />
In Paesi come gli USA, dove l’utilizzo della terra è già molto<br />
intenso, un aumento dell’offerta potrebbe derivare da resa<br />
maggiore delle coltivazioni. L’olio vegetale (uno dei prodotti a<br />
base di soia più diffusi) può essere ottenuto anche da altri raccolti<br />
come la colza, il girasole, il seme di cotone e la palma. L’offerta<br />
di tali alternative potrebbe colpire la domanda di soia.<br />
CONTRATTI FUTURES PIÙ COMUNI<br />
0<br />
1985 1990 1995 2000 2005 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano sui contratti future<br />
front month. Le performance passate non sono da considerarsi indicative di quelle future.<br />
Chicago Board of Trade Soybean Futures (Dimensione del<br />
contratto: 5000 bushel; Quotazione: cents / bushel). Un bushel<br />
di soia pesa 60 libbre (circa 27,2 kg).<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
Maggio/giugno 1998: La siccità riduce i<br />
raccolti di soia negli USA.<br />
Marzo 04: I titoli USA toccano il minimo storico<br />
di 15 anni.<br />
Aprile 04: Il prezzo aumenta poiché Brasile e<br />
Argentina rivedono al ribasso le previsioni di<br />
raccolta.<br />
Maggio-luglio 2004: Hedge fund e speculatori<br />
liquidano esposizioni in soia.<br />
53
54<br />
zucchero<br />
Lo zucchero è ampiamente utilizzato come carboidrato dal<br />
sapore dolce, è presente in diverse forme, tra cui glucosio,<br />
fruttosio, saccarosio, lattosio, destrosio e maltosio. Alcuni di<br />
questi zuccheri si trovano nella frutta, mentre altri sono il<br />
prodotto di una lavorazione e raffi nazione di due fonti: la canna<br />
da zucchero, che può essere frantumata per estrarre lo<br />
zucchero, e la barbabietola da zucchero.<br />
La canna da zucchero è coltivata in regioni con clima tropicale<br />
o subtropicale, tra i maggiori produttori vi sono il Brasile, l’India<br />
e la Cina. La barbabietola da zucchero, invece, che rappresenta<br />
la fonte del 25% della produzione totale di zucchero, può essere<br />
coltivata in regioni dal clima sia caldo che più rigido. Nelle prime<br />
si avranno raccolti invernali, mentre nel caso dei climi più rigidi,<br />
tipici dell’emisfero settentrionale, la stagione della coltivazione<br />
inizia in primavera e termina in autunno. I maggiori produttori di<br />
barbabietola da zucchero sono l’Europa, il Giappone e gli USA.<br />
Sebbene abbiano un’origine diversa, esiste un’esigua differenza di<br />
gusto tra lo zucchero di canna e quello prodotto dalla barbabietola.<br />
PRINCIPALI APPLICAZIONI<br />
Consumo umano: lo zucchero può essere consumato in molte<br />
forme: a zollette, granulato, a velo e sotto forma di sciroppo. È<br />
ampiamente utilizzato in cucina, dove può fungere da<br />
conservante, dolcificante, addensante e acceleratore del<br />
processo di fermentazione del lievito nella cottura in forno.<br />
Biocombustibili: lo zucchero sta diventando anche una commodity<br />
energetica per la produzione di etanolo. Stando al Brazilian Ministry<br />
of Agriculture, più del 60% della canna da zucchero brasiliana sarà<br />
utilizzata per la produzione di etanolo entro il 2008.
CENTS USA/LIBBRA<br />
IL MERCATO DELLO ZUCCHERO<br />
Sono scambiati sia contratti per lo zucchero grezzo (raw) che raffi nato (white).<br />
I future sullo zucchero costituiscono il mercato più ampio del New York Board<br />
of Trade (NYBOT) e vengono scambiati dal 1914. Inoltre, Euronext.LIFFE tratta<br />
contratti per lo zucchero sulla propria piattaforma elettronica.<br />
Tra i fattori che infl uenzano il prezzo dello zucchero vanno annoverati<br />
i seguenti:<br />
Clima: costituisce un fattore essenziale per la determinazione del<br />
prezzo dello zucchero, poiché condizioni climatiche avverse possono<br />
infl uenzare il raccolto. Il gelo può distruggere campi di barbabietole<br />
da zucchero, mentre la canna da zucchero necessita di un clima caldo<br />
e di una quantità di pioggia ben determinata.<br />
Tecnologia: per estrarre lo zucchero dalla canna o dalla barbabietola,<br />
il raccolto deve essere lavorato in apposite strutture. I progressi<br />
tecnologici possono aumentare la capacità e l’efficienza degli<br />
stabilimenti di lavorazione.<br />
Domanda di etanolo: circa metà dell’offerta mondiale di zucchero viene<br />
utilizzata per la produzione di etanolo. Con la crescita della domanda di<br />
biocombustibili, la percentuale sembra destinata ad aumentare.<br />
Conseguenze sulla salute: i consumatori e i governi appaiono sempre più<br />
consapevoli delle possibili conseguenze negative di un consumo eccessivo<br />
di prodotti a base di zucchero raffi nato sulla salute, tra cui il diabete e l’obesità.<br />
La presenza di altri dolcifi canti alternativi, come l’High Fructose Corn Syrup<br />
(HFCS - sciroppo di granturco con elevato contenuto di fruttosio) in futuro<br />
potrebbe avere delle conseguenze sulla domanda di zucchero al consumo.<br />
25<br />
20<br />
15<br />
10<br />
5<br />
0<br />
Prezzo dello Zucchero 1986 - 2007<br />
PREZZO DELLO ZUCCHERO<br />
1986 1990 1994 1998 2002 2006 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, luglio 2007. I dati sui prezzi si basano<br />
sui contratti future front month. Le performance passate non sono da<br />
considerarsi indicative di quelle future.<br />
NYBOT Sugar Futures: World Sugar No.11(SM)<br />
(Dimensione del contratto: 112.000 libbre;<br />
Quotazione: cents/libbra). Domestic Sugar No.14<br />
(SM) (Dimensione del contratto: 112.000 libbre;<br />
Quotazione: cents/libbra).<br />
Euronext.LIFFE Futures: White Sugar Future<br />
(Dimensione del contratto: 112.000 libbre;<br />
Quotazione: cents/libbra). Raw Sugar Future<br />
(Dimensione del contratto: 50 tonnellate metriche;<br />
Quotazione: dollaro/tonnellata metrica).<br />
Produzione di Zucchero<br />
grezzo 2006/7 per regione<br />
LEGENDA<br />
BR - 20% A.F. - 5%<br />
IN - 17% US - 5%<br />
E.U. - 11% EM EU - 5%<br />
CN - 8% TH - 4%<br />
ALTRI - 23%<br />
Fonte: US Department of Agriculture.<br />
Avvenimenti Notevoli<br />
MX - 3%<br />
M.E. - 3%<br />
1979-1982: La guerra in Medio Oriente, la<br />
recessione economica negli USA e un periodo<br />
di “stagfl azione” portano al fenomeno del “fl ightto-quality”*<br />
1975: L’oro non viene più usato per saldare i<br />
conti in ambito internazionale – ora il prezzo<br />
viene determinato dal mercato<br />
1987: “Lunedì nero”, l’oro viene venduto per<br />
raccogliere i contanti necessari a soddisfare le<br />
richieste di margine sui mercati azionari<br />
1996: La banca centrale belga e il FMI<br />
annunciano massicce vendite d’oro<br />
55
dry freight<br />
TRASPORTO VIA MARE<br />
57
58<br />
dry freight<br />
TRASPORTO VIA MARE<br />
Il trasporto di materiale in navi cargo, ovvero il trasporto via<br />
mare, rappresenta un crescente mercato commodity. Questa<br />
modalità facilita il commercio internazionale, in quanto le<br />
commodity possono essere trasportate in grande quantità dal<br />
produttore al consumatore a livello globale. La domanda di<br />
trasporto su navi cargo sta crescendo. Gran parte di tale<br />
domanda è ascrivibile alla rapida crescita industriale e alla<br />
domanda di commodity dei paesi asiatici, soprattutto la Cina.<br />
Esistono diversi tipi di trasporto via mare: secco (Dry Freight),<br />
umido (Wet Freight) e in container (Container Freight). Si indica<br />
con Dry Freight il trasporto di materiale sfuso, secco, inclusi<br />
granulati, minerali, carbone e metalli industriali. Il Wet Freight<br />
è, invece, il trasporto di materiale umido (soprattutto petrolio<br />
greggio e derivati del processo di raffi nazione del petrolio) e<br />
le rotte possono essere classifi cate come pulite o sporche.<br />
Tra le prime rientra il trasporto di cherosene, benzina e nafta,<br />
mentre nelle seconde quello di oli combustibili e greggio. Il<br />
Container Freight differisce dalle prime due categorie in quanto<br />
le merci sono imbarcate all’interno di container e non come<br />
prodotti sfusi.<br />
Le navi cargo sono noleggiate in base al tempo di viaggio o al<br />
viaggio stesso. Il costo del trasporto via mare dipende dal tipo<br />
di merci trasportate (umide o secche), dalle diverse rotte e<br />
dalle dimensioni delle imbarcazioni. Le dimensioni delle<br />
imbarcazioni variano dall’Handymax, la più piccola, a Capesize,<br />
la più grande. Panamax è la seconda imbarcazione più grande<br />
e la maggiore in grado di oltrepassare il canale di Panama.<br />
IL MERCATO DEL TRASPORTO VIA MARE<br />
A causa della scarsità di navi da concedere in leasing per il<br />
trasporto via mare, in passato è risultato diffi coltoso investire<br />
in tale commodity. Oggigiorno, gli investitori sono in grado di<br />
accedere a questo mercato investendo in indici che tengono<br />
conto dei costi del trasporto per le diverse imbarcazioni e i tipi<br />
di trasporto via mare. Le società commerciano con spedizioni<br />
via mare per garantire un prezzo per il trasporto delle proprie<br />
merci e proteggersi dalla volatilità delle tariffe.<br />
Il Baltic Exchange è il maggior mercato mondiale di noli marittimi<br />
che riunisce proprietari di navi e armatori. Costituisce l’unica fonte<br />
indipendente di informazioni sul mercato della spedizione per la<br />
contrattazione e la stipula di un contratto di nolo, sia effettivo che<br />
derivato. La Borsa pubblica una serie di indici che riguardano le<br />
tariffe di nolo su diverse rotte e dimensioni di imbarcazioni. I<br />
calcoli vengono effettuati sulla base di valutazioni giornaliere da<br />
un gruppo di agenti di navigazione internazionali.<br />
Sono numerosi i fattori che infl uenzano i mercati del nolo,<br />
rendendo le tariffe volatili, inclusi:<br />
I prezzi del carburante: l’olio per combustibile per motonavi<br />
costituisce un costo significativo nella gestione di<br />
un’imbarcazione, pertanto i prezzi del petrolio colpiscono<br />
direttamente i proprietari delle navi.<br />
Condizioni metereologiche: la tariffa aumenta anche a<br />
causa di condizione avverse del tempo su alcune tratte.<br />
Rifornimento flotta: non sono solo il numero e il tipo di<br />
imbarcazioni ad essere importanti, ma anche l’impatto della<br />
congestione del porto sulla fl otta disponibile.<br />
Domanda di commodity: si tratta di un fattore fondamentale<br />
per la determinazione delle tariffe di spedizione. Se la domanda<br />
di materie prime aumenta, sono necessarie più spedizioni via<br />
mare per trasportare tale materiale dai produttori ai fabbricanti<br />
e ai consumatori.
PRINCIPALI INDICI DI NOLO<br />
Borsa principale Baltic Exchange<br />
Sotto-indici del Baltic Dry Baltic Capesize Index (BCI)<br />
Index<br />
Baltic Panamax Indes (BPI)<br />
Baltic Supramax Index (BSI)<br />
Baltic Handysize Index (BHSI)<br />
Altri indici Baltic Baltic Exchange Dirty Tanker<br />
Index (BDTI)<br />
Baltic Exchange Clean Tanker<br />
Index (BCTI)<br />
Baltic International Tanker<br />
Routes (BITR)<br />
8000<br />
6000<br />
4000<br />
2000<br />
0<br />
Performance del Baltic Dry Index 1997 - 2007<br />
BALTIC DRY INDEX<br />
1997 1999 2001 2003 2005<br />
2007<br />
Agosto 2003: La domanda cinese di materie prime iniziò a toccare livelli record<br />
sul Baltic Dry Freight Index alla fi ne del 2003.<br />
2006: La crescente domanda di trasporto via mare insieme all’ invecchiamento<br />
della fl otta e la congestione dei porti in Australia e America Latina spinse al<br />
rialzo I i costi.<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>, Bloomberg, agosto 2007.<br />
59
60<br />
indici di<br />
commodity<br />
Un indice di commodity è calcolato come media ponderata di un<br />
paniere di prezzi di commodity (prezzi future o spot). Un indice<br />
può essere rappresentativo del settore delle commodity nel suo<br />
insieme o di un particolare sub-settore, quale quello dell’energia,<br />
dell’agricoltura o dei metalli preziosi.<br />
Utilizzando tali indici per i propri investimenti, gli investitori hanno la<br />
possibilità di diversifi care il proprio portafoglio. Di seguito si riporta<br />
un’introduzione relativa ad alcuni indici di commodity esistenti.<br />
S&P GSCI (GOLDMAN SACHS <strong>COMMODITY</strong> INDEX)<br />
Gli indici di commodity Standard & Poor’s Goldman Sachs incorporano<br />
un’esposizione lunga in future su commodity. Gli indici raggruppano<br />
un’ampia selezione di commodity di ogni settore: energia, metalli di base,<br />
metalli preziosi, agricoltura e bestiame.<br />
Oltre a fornire un benchmark per misurare la performance delle commodity,<br />
sono ideati per essere indici di beni investibili, accessibili a chi desidera<br />
ottenere un’ampia esposizione in commodity nel proprio portafoglio.<br />
Energia: Petrolio Greggio, Petrolio Greggio Brent, Benzina senza<br />
piombo, Gasolio per uso domestico, Gas naturale.<br />
Metalli Industriali: Alluminio, Nichel, Piombo, Rame, Zinco.<br />
Metalli Preziosi: Oro, Argento.<br />
Agricoltura: Frumento, Frumento Rosso, Granturco, Soia, Cotone,<br />
Zucchero, Caffè, Cacao.<br />
Bestiame: Bovini, Bovini da Ingrasso, Maiali.<br />
Esiste un gruppo di indici S&P GSCI, tra cui S&P GSCI, S&P GRCI<br />
Reduced, S&P GSCI Light e S&P GSCI UltraLight Energy, i quali<br />
contengono tutte le 24 commodity. Gli indici Reduced, Light e UltraLight<br />
contengono rispettivamente ½, ¼ e 1 /8 della ponderazione in energia<br />
di S&P GSCI.<br />
Fanno parte di questa famiglia di indici anche 14 sotto indici:<br />
Energia, Non Energia. Energia e Metalli. Metalli Industriali, Oro,<br />
Metalli Preziosi, Agricoltura, Cereali, Bovini, Bestiame, Non<br />
Bestiame, Gas Naturale, Petrolio, Petrolio WTI.<br />
Altre informazioni sull’indice:<br />
Sponsor dell’Indice: Standard & Poor’s<br />
Valuta: USD<br />
Frequenza di Ribilanciamento: Mensile<br />
Ponderazioni: Su una base di ponderazione a livello di<br />
produzione globale<br />
Quotazioni: Chicago Mercantile Exchange
PERFORMANCE (%)<br />
DOW JONES AIG <strong>COMMODITY</strong> INDEX SM<br />
Il Dow Jones AIG Commodity IndexSM è un altro indice di<br />
commodity. Oltre ad essere un benchmark liquido e diversifi cato<br />
per il mercato delle commodity può essere accessibile agli<br />
investitori mediante i futures scambiati sulla CBOT.<br />
Invece di presentare un gruppo di indici target come l’S&P GSCI,<br />
il DJ-AIG Commodity IndexSM offre un solo indice con un’ampia<br />
esposizione in commodity conformemente alle seguenti regole<br />
di selezione:<br />
Nessun sub-settore di commodity (ad esempio energia,<br />
metalli preziosi, bestiame e cereali) può rappresentare più del<br />
33% dell’indice.<br />
Nessuna singola commodity può rappresentare meno del<br />
2% dell’indice.<br />
L’indice offre un’esposizione ai seguenti sub-settori di commodity:<br />
160<br />
120<br />
80<br />
40<br />
0<br />
-40<br />
-80<br />
Andamento degli Indici di Commodity 1997-2007<br />
S&P GCSI<br />
DJ AIG <strong>COMMODITY</strong> INDEX<br />
Energia: Petrolio greggio, Gas naturale, Benzina senza<br />
piombo, Gasolio per uso domestico.<br />
Metalli Industriali: Alluminio, Nichel, Rame, Zinco.<br />
Metalli Preziosi: Oro, Argento.<br />
Agricoltura: Frumento, Granoturco, Soia, Olio di soia, Cotone,<br />
Zucchero, Caffè.<br />
Bestiame: Bovini, Maiali.<br />
Altre informazioni sull’indice:<br />
1997 1999 2001 2003 2005 2007<br />
Fonte: <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> / Bloomberg, dati utilizzati: agosto 1997-agosto 2007. Le indicazioni<br />
riguardanti l’andamento passato non costituiscono una guida per prevedere il futuro<br />
andamento dell’indice.<br />
Sponsor dell’indice: Dow Jones<br />
Valuta: USD, EUR e JPY<br />
Frequenza di Ribilanciamento: Annuale (gennaio)<br />
Ponderazioni: Ponderato su produzione e liquidità<br />
Quotazioni Futures: Chicago Board of Trade<br />
Tra Gli Altri Indici di Commodity<br />
Reuters Jefferies CRB index<br />
L’indice, la cui creazione risale al 1957, offre un<br />
ampio benchmark per la performance delle<br />
commodity. Esso viene calcolato calcolando una<br />
media aritmetica tra 19 prezzi di future su<br />
commodity, ribilanciati su base mensile. I futures<br />
inclusi nell’indice sono quotati sulla NYBOT.<br />
Rogers International Commodity Index<br />
(RICI)<br />
Questo indice è stato creato nel 1998 da Jim<br />
Rogers, una dei massimi esperti mondiali per<br />
gli investimenti in commodity. L’indice riporta<br />
il valore di un ampio paniere di 36 contratti<br />
future di 11 borse a livello mondiale. Le<br />
ponderazioni attribuite ad ogni contratto<br />
vengono riviste su base annuale.<br />
61
62<br />
glossario<br />
<br />
A<br />
Asta olandese - metodo di vendita in base al quale il prezzo<br />
più basso a cui può essere venduta l’intera emissione è<br />
considerato il prezzo standard per l’intera emissione.<br />
<br />
B<br />
Back months - i mesi relativi a futures od opzioni su futures<br />
più lontani dalla scadenza.<br />
Base - la differenza esistente tra il prezzo di un titolo in contanti<br />
in un luogo specifi co e il prezzo di un particolare contratto<br />
futures. Prezzo contante - Prezzo futures = Base.<br />
Bene fi sico - la commodity fi sica, distinta dai contratti futures<br />
su commodity.<br />
Beta - misura statistica che indica la sensibilità del prezzo di<br />
un titolo rispetto ad un indice o un gruppo di titoli.<br />
<br />
C<br />
Carry (o costo di fi nanziamento) - il costo di fi nanziamento<br />
(acquisto fi nanziato attraverso un prestito) di una posizione in<br />
strumenti fi nanziari.<br />
Carry “negativo” - costo di fi nanziamento (il tasso di interesse<br />
a breve termine) superiore al rendimento dello strumento.<br />
Carry “positivo” - costo di fi nanziamento (il tasso di interesse<br />
a breve termine) inferiore al rendimento dello strumento.<br />
Chiusura - il periodo alla fi ne della sessione di contrattazione.<br />
C.I.F. (Cost, Insurance, Freight) - costo, assicurazione e<br />
nolo pagati al porto di destinazione.<br />
CME - il mercato Chicago Mercantile Exchange.<br />
Commodity (come defi nita dalla CFTC) - un bene o una<br />
merce di scambio, come energia, prodotti agricoli o minerari<br />
che possono essere lavorati e venduti. La defi nizione della CFTC<br />
si riferisce a prodotti agricoli specifi catamente elencati – tutti<br />
gli altri beni e articoli (ad eccezione delle cipolle) – e tutti i<br />
servizi, diritti e interessi nei quali siano previsti, o potrebbero<br />
essere previsti in futuro, contratti per consegne future.<br />
Commodity fi sica (cash commodity) - commodity fi sica<br />
reale, contrapposta al contratto futures (vedere Bene fi sico).<br />
Commodity Credit Corporation (CCC) - ente di proprietà<br />
del governo USA creato nel 1933 per sostenere l’agricoltura<br />
statunitense. Le maggiori operazioni a suo carico sono<br />
l’elaborazione di programmi di sostegno dei prezzi, per i quali<br />
la CCC acquista le scorte in eccesso di commodity e fornisce<br />
assistenza nelle esportazioni di commodity agricole.<br />
Commodity Exchange Center (CEC) - la sede di cinque<br />
Borse futures di New York: il Commodity Exchange, Inc.<br />
(COMEX), il New York Mercantile Exchange (NYMEX), il New<br />
York Cotton Exchange, il Coffee, Sugar and Cocoa Exchange<br />
(CSC) e il New York Futures Exchange (NYFE).<br />
Commodity Pool Operator (CPO - operatore che effettua<br />
investimenti sul mercato a termine) - individuo o<br />
organizzazione che gestisce fondi per un Commodity Pool.<br />
Generalmente deve essere registrato presso la Commodity<br />
Futures Trading Commission.<br />
Commodity Trading Advisor (CTA - consulente per le<br />
negoziazioni sul mercato a termine) - fi gura tipica degli<br />
Stati Uniti, dove tale termine indica una persona che, dietro<br />
ricompensa o per profi tto, offre consulenza direttamente o<br />
indirettamente a terzi sul valore di o sull’opportunità<br />
dell’acquisto o della vendita di contratti futures o opzioni<br />
commodity. Fornire consulenza indirettamente include<br />
effettuare attività di trading sul conto di un cliente. È
generalmente richiesta la registrazione presso la Commodity<br />
Futures Trading Commission.<br />
Commodity Pool (fondo comune di investimento in<br />
operazioni a termine) - un fondo che riunisce i fondi di un<br />
determinato numero di persone al fi ne di scambiare contratti<br />
futures o opzioni su commodity, in particolare negli Stati Uniti.<br />
Compensazione - vendere se si è acquistato o acquistare se<br />
si è venduto un futures o opzioni su contratto futures.<br />
Consegna - questo vocabolo di uso comune assume una<br />
connotazione particolare se usato in relazione ai contratti futures.<br />
Essenzialmente, in tale contesto, la consegna si riferisce al cambio<br />
di proprietà o di controllo di una commodity in conformità a termini<br />
e procedure specifi che stabilite dalla Borsa su cui tale contratto si<br />
scambia. Generalmente, la commodity deve trovarsi in un deposito<br />
approvato, in un carro merci chiuso o in una banca e deve essere<br />
sottoposta ad ispezione da parte di personale autorizzato,<br />
successivamente la struttura emette una ricevuta di deposito, un<br />
certificato di spedizione, un certificato di domanda o un<br />
riconoscimento di debito, che diviene uno strumento di consegna<br />
trasferibile. La consegna dello strumento deve generalmente<br />
essere preceduta da una Notice of Intention to Deliver (Avviso di<br />
intenzione di consegna), di regola redatta due giorni prima della<br />
consegna. Successivamente alla ricezione dello strumento di<br />
consegna, il nuovo proprietario può scegliere una struttura di<br />
immagazzinamento per prendere possesso della commodity fi sica,<br />
può consegnare lo strumento di consegna sul mercato futures per<br />
soddisfare una posizione breve o può vendere lo strumento di<br />
consegna ad un altro operatore del mercato che può usarlo nel<br />
mercato futures per soddisfare una posizione breve in contanti.<br />
Contrattazione alle grida - metodo di scambio sul mercato,<br />
mediante offerte verbali in appositi recinti o aree di<br />
contrattazione nelle Borse merci.<br />
Contratti in essere (open interest) - numero complessivo<br />
di futures o opzioni su contratti futures che non sono stati<br />
ancora compensati o soddisfatti da consegna. Un indicatore<br />
della profondità o liquidità di un mercato (possibilità di<br />
acquistare o vendere ad un determinato prezzo) e dell’uso del<br />
mercato nella gestione del rischio e/o degli asset.<br />
Contratto - unità di scambio di futures su commodity. Un<br />
contratto futures specifi ca l’esatto grado, importo e mese di<br />
consegna della commodity.<br />
Copertura - compensare una precedente transazione futures<br />
con una transazione dello stesso controvalore, ma con effetto<br />
opposto. Si defi nisce “Acquisto di copertura” l’acquisto di contratti<br />
futures atto a coprire una precedente vendita di pari numero con<br />
lo stesso mese di consegna; la “Liquidazione” indica, invece, la<br />
vendita di contratti futures per compensare l’obbligo di ricevere<br />
la consegna di un numero uguale di contratti futures dello stesso<br />
mese di consegna acquistati in precedenza.<br />
Copertura breve (short hedge) - la vendita di un contratto<br />
futures in anticipo rispetto a una successiva vendita sul mercato a<br />
pronti. Utilizzata per eliminare o ridurre la possibile diminuzione di<br />
valore della proprietà di un pari importo dello strumento fi nanziario<br />
o commodity fi sica (Vedere Copertura, Copertura in acquisto).<br />
Copertura in acquisto (o copertura lunga) (long hedge)<br />
- operazione di acquisto di contratti futures per non incorrere<br />
in costi maggiori delle commodity necessarie in futuro. Vedere<br />
anche Copertura.<br />
Copertura lunga (long hedge) - l’acquisto di un contratto<br />
futures in anticipo rispetto a un acquisto effettivo sul mercato<br />
a pronti. Utilizzata da lavoratori di materie prime o esportatori<br />
come protezione e anticipo sul prezzo in contanti. (Vedere<br />
Copertura, Copertura breve.)<br />
63
64<br />
Corto (short) - vendita di un contratto futures per creare una<br />
posizione di mercato, senza aver ancora effettuato un acquisto<br />
di compensazione; il contrario di lungo.<br />
Costo di mantenimento - (1) I costi sostenuti per conservare la<br />
commodity fisica, che includono generalmente interessi,<br />
assicurazione e immagazzinaggio; (2) Full Carrying Charge Market<br />
o Full Carry Market – situazione in cui sul mercato dei futures la<br />
differenza di prezzo tra i mesi di consegna rispecchia i costi<br />
complessivi di interessi, assicurazione e immagazzinaggio.<br />
Convergenza - la tendenza dei prezzi futures ad avvicinarsi<br />
al valore di mercato a pronti con l’approssimarsi della scadenza<br />
dei contratti.<br />
Crack Spread - un tipo di operazione sulle commodity che<br />
comporta l’acquisto di futures su greggio e la vendita di futures<br />
su benzina e gasolio per uso domestico.<br />
Crush Spread - un tipo di operazione sulle commodity che<br />
comporta l’acquisto di futures su soia e la vendita di futures<br />
su farina e olio di soia.<br />
<br />
D<br />
Data di scadenza - l’ultimo giorno in cui un’opzione sul<br />
contratto futures sottostante può essere esercitata. Anche<br />
l’ultimo giorno di contrattazione di un contratto futures.<br />
Day Trading - si riferisce alla creazione e alla liquidazione<br />
della stessa posizione/delle stesse posizioni nel corso di<br />
un’unica giornata di contrattazione, chiudendo in tal modo la<br />
giornata senza una posizione sul mercato.<br />
Dealer - soggetto o società che opera in un mercato a pronti<br />
come soggetto principale nelle transazioni. Il dealer possiede<br />
una scorta di titoli dai quali attinge per le vendite e alla quale<br />
confl uiscono gli acquisti.<br />
Dealer Option - un’opzione put o call su una commodity fi sica,<br />
che non si origini per mezzo di o che non sia soggetta alle<br />
regole di un mercato, sottoscritta da un’azienda che tratta la<br />
commodity fi sica sottostante.<br />
Deporto (o backwardation) - situazione del mercato in cui i<br />
prezzi dei futures sono più bassi nei mesi di consegna più<br />
lontani dalla data attuale rispetto a quelli più prossimi a<br />
quest’ultima.<br />
Differenziale - differenze di prezzo tra classi, caratteristiche e<br />
luoghi riferimento di diverse scorte della stessa commodity.<br />
<br />
F<br />
Flat - indica la situazione in cui un trader non ha posizioni<br />
aperte: l’acquisto o la vendita ha compensato una precedente<br />
posizione nel mercato.<br />
Futures - un termine usato per designare tutti i contratti che<br />
riguardano l’acquisto e la vendita di strumenti fi nanziari o commodity<br />
fi siche per consegne future, in un mercato di futures.<br />
Fluttuazione massima del prezzo - la variazione massima al<br />
rialzo o al ribasso del prezzo del contratto durante una sessione<br />
di contrattazione, come defi nito dalle norme della Borsa.<br />
Fluttuazione minima del prezzo - l’incremento minimo di<br />
prezzo possibile nella contrattazione di un dato contratto,<br />
spesso indicato come “punto”.<br />
<br />
G<br />
Gradi contrattuali - standard o caratteristiche delle<br />
commodity specifi cate nelle regole della Borsa che devono<br />
essere soddisfatti alla consegna di commodity fi siche contro<br />
contratti futures. I gradi sono spesso accompagnati da una<br />
griglia di sconti e premi concessi in caso di consegna di
commodity di qualità inferiore o superiore a quella stabilita dal<br />
grado contrattuale.<br />
<br />
H<br />
Hedge - l’acquisto o la vendita di un contratto futures come<br />
sostituto temporaneo di una transazione in contanti da<br />
effettuarsi in un momento successivo. Generalmente riguarda<br />
posizioni contrarie nel mercato spot e futures allo stesso<br />
tempo. (Vedere Copertura lunga e Copertura breve).<br />
<br />
I<br />
In circolazione - commodity nel porto o in transito su<br />
imbarcazioni.<br />
Insolvenza - (1) In relazione al programma di crediti agricoli<br />
federale USA, la decisione da parte di un produttore di<br />
commodity di non rimborsare il prestito governativo, ma di<br />
cedere i raccolti; (2) nei mercati futures, l’incapacità teorica<br />
di una parte del contratto futures di effettuare o ricevere una<br />
consegna come previsto dal contratto.<br />
Intermediario alle grida (fl oor broker) - un membro della<br />
Borsa che riceve una commissione per eseguire gli ordini dei<br />
Membri della stanza di compensazione o loro clienti. Negli<br />
USA, un Intermediario alle grida che esegue gli ordini deve<br />
essere autorizzato dalla CFTC.<br />
<br />
L<br />
Liquidazione - qualsiasi transazione che compensi o chiuda<br />
una posizione futures lunga o breve.<br />
Liquidità - si riferisce a un mercato in cui si possono effettuare<br />
rapidamente e semplicemente acquisto o vendita di un certo<br />
bene, a un prezzo prossimo all’ultimo prezzo scambiato. La<br />
possibilità di liquidare o creare una posizione rapidamente<br />
dipende dal numero di trader che desiderano vendere e<br />
acquistare in un particolare mercato di commodity.<br />
Lungo (long) - soggetto che ha acquistato un futures o opzioni<br />
su futures per creare una posizione di mercato mediante una<br />
vendita di compensazione; il contrario di Corto (short).<br />
<br />
M<br />
Mercato a pronti o spot (cash) - un mercato nel quale le<br />
transazioni per l’acquisto e la vendita della commodity fi sica<br />
avvengono sulla base di qualsivoglia termine e condizione<br />
stabilite tra l’acquirente e il venditore, che risultino legali ai<br />
sensi della legge e delle norme che regolano il mercato,<br />
laddove presenti. Il Mercato a pronti può indicare un mercato<br />
centrale organizzato, auto-regolato, quale ad esempio la<br />
sezione cereali di una Borsa Merci, che include anche scambi<br />
in contratti futures o quale il parco bestiame centrale nel<br />
settore del bestiame. Si può riferire anche a un tipo di<br />
mercato non regolamentato, in cui acquirenti, venditori e/o<br />
commercianti competono in sedi decentralizzate, in<br />
conformità alle norme stabilite da un’associazione organizzata.<br />
In altri contesti, il termine può riferirsi a metodi diversi di<br />
acquisto e vendita della commodity fisica prevalenti nei<br />
settori che fanno uso di tale commodity.<br />
Mercato rialzista (bull) - un mercato caratterizzato da prezzi<br />
in rialzo.<br />
Mercato ribassista (bear) - un mercato i cui prezzi tendono<br />
al ribasso.<br />
Mese corrente di consegna - contratti futures che scadono<br />
e sono cedibili nel mese corrente; anche detto Mese spot.<br />
Mese del contratto - il mese in cui si deve consegnare il bene<br />
oggetto del contratto futures.<br />
65
66<br />
Mese di consegna differito - il mese più lontano in cui<br />
avviene lo scambio di futures, contrapposto al primo mese<br />
utile di consegna di un contratto futures.<br />
<br />
N<br />
National Futures Association (NFA) - autorizzata dal<br />
Congresso USA nel 1974 e designata dalla CFTC nel 1982<br />
come un’“associazione autorizzata per i futures”, la NFA<br />
costituisce l’organizzazione di autoregolamentazione del<br />
settore dei futures in USA.<br />
<br />
O<br />
Ordine giornaliero - un ordine che va effettuato nel corso della<br />
giornata di contrattazione, in caso contrario l’ordine va annullato.<br />
Ordine limite - un ordine fornito a un broker o intermediario<br />
da un cliente che riporta un prezzo specifi co; l’ordine può essere<br />
eseguito solo se il mercato raggiunge o supera tale prezzo.<br />
Offerta - anche indicata come “lettera” o ask. Indica il prezzo<br />
a cui un operatore è disposto a vendere.<br />
Operatore alle grida (fl oor trader) - un membro della Borsa<br />
che opera generalmente per conto proprio o per un conto da<br />
esso controllato. Anche defi nito un “locale”.<br />
Ordine aperto - un ordine affi dato ad un broker valido fi no alla<br />
sua cancellazione o esecuzione.<br />
Orso o ribassista (bear/bearish) - chi ritiene che il futuro<br />
andamento del mercato sia al ribasso.<br />
<br />
P<br />
Performance Bond (anche defi nita margine di copertura)<br />
- fondi che devono essere depositati da un cliente come<br />
performance bond presso il proprio broker, un broker con un<br />
membro della stanza di compensazione o un membro della<br />
stanza di compensazione. Il performance bond costituisce una<br />
garanzia dell’integrità fi nanziaria del broker, dei membri della<br />
stanza di compensazione e della Borsa nel complesso.<br />
Premio - (1) l’eccedenza del prezzo di un contratto futures<br />
rispetto ad un altro o rispetto al prezzo del mercato a pronti.<br />
(2) L’importo concordato dall’acquirente e dal venditore per<br />
l’acquisto o la vendita di un’opzione futures; gli acquirenti<br />
pagano il premio e i venditori (sottoscrittori) ricevono il<br />
premio.<br />
Prezzo denaro (bid) - indica il prezzo a cui un operatore di<br />
mercato è disponibile ad acquistare.<br />
Prezzo lettera o “offerta” (ask) - indica il prezzo a cui un<br />
operatore di mercato è disponibile a vendere.<br />
Prezzo limite - (vedere Fluttuazione massima del prezzo).<br />
Primo mese - il mese di contrattazione di un contratto futures<br />
o di opzioni su un contratto futures più vicino. Anche detto<br />
“mese guida”.<br />
Punti di consegna - luoghi e strutture stabiliti da una Borsa<br />
merci presso i quali possono essere consegnate scorte di<br />
commodity per adempiere ad un contratto, in base a procedure<br />
stabilite dalla Borsa.<br />
Rally (o rialzo) - un movimento al rialzo dei prezzi a seguito<br />
di un calo; il contrario di una reazione.<br />
Reazione - un calo dei prezzi a seguito di un aumento. Il<br />
contrario di Rialzo o rally.<br />
Riporto (contango) - una commodity specifi ca si dice “in<br />
riporto” o “in contango” quando i prezzi dei futures sono più<br />
alti nei mesi di consegna più lontani.
Round-Turn - procedura per mezzo della quale una posizione<br />
lunga o breve viene compensata da una transazione opposta<br />
o dall’accettazione o dall’effettuazione della consegna<br />
dell’effettivo strumento fi nanziario o commodity fi sica.<br />
<br />
S<br />
Scalping - comprare o vendere per un modesto guadagno.<br />
Fare Scalping di regola comporta la creazione e la liquidazione<br />
rapida di una posizione, generalmente nell’arco della stessa<br />
giornata, ora o entro pochi minuti.<br />
Sconto (discount) - (1) una revisione al ribasso del prezzo<br />
concesso per la consegna di commodity in stock di un grado<br />
inferiore a quello contrattuale contro un contratto futures; (2)<br />
talvolta usato per indicare le differenze di prezzo tra futures<br />
di diversi mesi di consegna, come nell’espressione “luglio in<br />
sconto rispetto a maggio”, la quale indica che il prezzo del<br />
futures di luglio è inferiore a quello di maggio.<br />
Scorte, o Riporto - la parte di forniture correnti di commodity<br />
rimasta dalle precedenti stagioni di produzione/vendita.<br />
Scorte certifi cate - giacenze di una commodity che sono<br />
state sottoposte ad ispezione e ritenute di qualità idonea alla<br />
consegna contro contratto futures, immagazzinate nei punti di<br />
consegna defi niti regolari o accettabili per la consegna dalla<br />
Borsa Merci.<br />
Speculatore - soggetto che tenta di anticipare le variazioni di<br />
prezzo e, mediante l’acquisto e la vendita di contratti futures,<br />
ricavarne un profi tto; non usa il mercato dei futures in funzione<br />
di attività di produzione, lavorazione, vendita o gestione di un<br />
prodotto. Lo speculatore non ha interessi nell’effettuare o<br />
ricevere una consegna fi sica.<br />
Spot - indica la caratteristica di disponibilità per la consegna<br />
immediata (o quasi immediata). Si riferisce anche al prezzo di<br />
mercato a pronti , o cash, di una commodity.<br />
Spread - operazione di acquisto e vendita simultanea di<br />
contratti futures per la stessa commodity o di contratti con<br />
consegna in mesi diversi o in mercati diversi, ma i cui prezzi<br />
sono correlati. Chi opera in Spread non è interessato dalla<br />
direzione in cui si muove il mercato, ma solo dalla differenza<br />
tra i prezzi dei diversi contratti.<br />
<br />
T<br />
Tick - variazione di prezzo di un’unità specifi cata al rialzo o<br />
al ribasso.<br />
Toro o rialzista (bull/bullish) - chi prevede un rialzo dei prezzi.<br />
<br />
U<br />
Unità del contratto - la quantità di una commodity stabilito<br />
per la consegna contro un contratto futures.<br />
<br />
V<br />
Valutazione a mercato (mark-to-market) - valutazione<br />
giornaliera di conti a margine che rispecchia i profi tti e le perdite.<br />
67
68<br />
informazioni importanti<br />
Tutte le informazioni qui contenute sono state preparate da <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> &<br />
Co. International plc (unitamente alle altre consociate “<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>”)<br />
esclusivamente a titolo informativo. Tali informazioni non sono da intendersi in<br />
alcun modo come un’offerta o come una sollecitazione alla vendita o all’acquisto<br />
di alcuna merce, investimento in merci, prodotto strutturato o altro investimento<br />
o strategia di negoziazione (“Prodotti”). Nell’analisi qui esposta possono essere<br />
state fatte ipotesi che hanno portato alle informazioni e ai rendimenti/risultati<br />
illustrati nel presente documento. Non si rilascia alcuna dichiarazione in forma<br />
di garanzia che i rendimenti/risultati qui citati possano essere effettivamente<br />
conseguiti, né che siano state prese in considerazione tutte le ipotesi per il<br />
conseguimento di tali rendimenti/risultati. Le performance registrate in passato<br />
non sono necessariamente indicative di risultati futuri. Non si forniscono<br />
dichiarazioni o assicurazioni sulla accuratezza o completezza della presente<br />
brochure e non siamo tenuti all’aggiornamento delle informazioni relative ai<br />
Prodotti qui menzionati.<br />
Qualunque decisione d’investimento deve essere presa solo dopo aver completato<br />
una valutazione indipendente ed aver preso visione dei Prodotti e ricevuto le<br />
informazioni rilevanti, ivi inclusi i termini dei relativi prospetti di base e delle<br />
(eventuali) condizioni defi nitive inerenti al prodotto (i “Documenti d’offerta”), che<br />
sostituiscono le informazioni qui contenute. Copie dei Documenti d’offerta<br />
saranno disponibili presso <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> & Co. International plc, 25 Cabot<br />
Square, Canary Wharf, London, E14 4QA, UK. Prima di sottoscrivere qualsiasi<br />
Prodotto è necessario determinare, previo colloquio con i propri consulenti<br />
fi nanziari, legali, fi scali, normativi e contabili, i rischi e i vantaggi economici<br />
nonché i requisiti e le conseguenze legali, fiscali, normative e contabili<br />
dell’investimento in un determinato Prodotto.<br />
<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> non offre consulenza in materia di investimenti, tasse, contabilità,<br />
normative, regolamenti né consulenza di altro genere, e niente nel presente<br />
documento dev’essere inteso come tale; i potenziali investitori devono consultare<br />
i loro consulenti professionisti.<br />
Le opzioni non sono destinate a qualsiasi tipo di investitore. Prima di acquistare<br />
o sottoscrivere opzioni, gli investitori devono comprendere la natura e la portata<br />
dei diritti e degli obblighi che tali strumenti fi nanziari comportano ed essere<br />
consapevoli dei rischi assunti, compresi i rischi relativi alla situazione economica<br />
e fi nanziaria dell’emittente e degli strumenti sottostanti. Per alcuni di questi<br />
strumenti finanziari può non essere previsto alcun mercato secondario di<br />
contrattazione. Si invitano gli investitori che sottoscrivano contratti di opzioni<br />
negoziati su un mercato regolamentato a consultare la pubblicazione ‘Documento<br />
generale sui rischi degli investimenti in strumenti fi nanziari (caratteristiche e rischi<br />
dei contratti di opzione standard)’ disponibile presso il gestore del conto.<br />
La presente brochure potrebbe essere stata redatta da, o in collaborazione con,<br />
gli uffici finanziari di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> la quale può detenere una quota di<br />
partecipazione nei Prodotti citati nel presente documento o il controllo degli stessi<br />
ovvero agire come operatore fi nanziario o fornitore di liquidità per gli stessi. Le<br />
informazioni comunicateci dagli investitori in relazione a un ordine o a una<br />
proposta di transazione (di seguito le “Informazioni”), potranno essere usate per<br />
facilitare l’esecuzione degli ordini o delle transazioni, per la gestione delle<br />
operazioni di intermediazione, per favorire l’attività delle controparti oppure nello<br />
svolgimento della nostra normale attività (che comprende, a mero titolo<br />
esemplifi cativo, la copertura del rischio o la limitazione dei rischi a cui siamo<br />
esposti). Con l’espressione “favorire l’attività delle controparti” intendiamo, a mero<br />
titolo esemplifi cativo, l’assunzione di una posizione rilevante in relazione alla<br />
comunicazione alle controparti di quotazioni o nell’ambito della gestione delle<br />
scorte in corso utilizzata per favorire le controparti. Il materiale fi nanziario<br />
distribuito dai nostri uffi ci non è indipendente dagli interessi di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>,<br />
che possono essere in contrasto con quelli degli investitori. <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong><br />
potrebbe inoltre fornire o cercare di fornire servizi di fi nanziamento agli emittenti<br />
degli strumenti menzionati.<br />
Le informazioni qui contenute sono rivolte ai potenziali investitori, al fi ne di aiutarli<br />
a decidere se sono interessati o meno ai tipi di Prodotti qui descritti.<br />
L’investimento nei Prodotti comporta notevoli rischi e si può incorrere nella perdita<br />
totale del capitale investito. Questa brochure illustra solo alcuni di questi rischi,<br />
ma non presenta, né intende presentare, una lista completa dei rischi insiti<br />
nell’investimento in nessuno dei Prodotti in essa descritti. Prima di decidere di<br />
investire in un Prodotto specifi co, gli investitori devono leggere attentamente la<br />
descrizione dei fattori di rischio e le considerazioni d’investimento contenute nei<br />
Documenti d’Offerta specifi ci. Le merci, gli investimenti in merci o i prodotti<br />
strutturati descritti nella presente brochure sono per lo più investimenti ad alto<br />
rischio, soggetti a rischi di mercato generali, come quelli legati alla merce o<br />
all’indice sottostante, al tasso di interesse, al cambio, alla situazione politica,<br />
aziendale e creditizia. Le fl uttuazioni dei prezzi dei relativi sottostanti e dei tassi<br />
di cambio delle relative valute estere infl uiscono sul valore dei Prodotti, sia<br />
durante la vita degli stessi che alla loro scadenza. Il mercato dei Prodotti può<br />
essere ristretto a causa della mancanza di liquidità o del basso volume di<br />
contrattazioni. Per questo motivo, gli investitori possono incontrare diffi coltà nel<br />
vendere tali Prodotti prima che giungano a scadenza e possono non essere in<br />
grado di coprire i rischi che essi comportano. Gli investitori sono inoltre esposti<br />
al rischio di credito dell’emittente dei Prodotti. Gli interessi di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong><br />
potrebbero essere in confl itto con quelli degli investitori per quanto riguarda<br />
qualunque questione che richieda il suo consenso e <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> non sarà<br />
tenuta a considerare gli interessi degli investitori nell’esercizio di tali diritti.<br />
Nel Regno Unito questa brochure è rivolta soltanto a coloro che sono controparti<br />
di mercato o clienti intermedi (come defi nito dai regolamenti della Financial<br />
Services Authority britannica). L’offerta pubblica di prodotti strutturati, come<br />
obbligazioni o certifi cati (i “Certifi cati”) del tipo descritto nella presente brochure,<br />
nonché il possesso o la distribuzione di materiale d’offerta ad esso relativo, sono<br />
vietati in qualsiasi giurisdizione, se non in conformità con tutte le relative leggi, i<br />
regolamenti, i codici, le direttive, gli ordini e/o i requisiti normativi, le regole e le<br />
linee guida vigenti, ivi compresi, a fi ni di assoluta chiarezza, la Direttiva europea<br />
sui prospetti informativi (2003/71/CE) con tutte le relative misure di<br />
implementazione e la Regulation S del Securities Act 1933 statunitense, come<br />
successivamente modifi cato (il “Securities Act”). I Certifi cati descritti nella<br />
presente brochure non sono stati e non saranno registrati ai sensi del Securities<br />
Act o delle leggi sui valori mobiliari di nessuno stato appartenente agli Stati Uniti,<br />
e non può essere offerto, venduto, trasferito o distribuito, direttamente o<br />
indirettamente, negli Stati Uniti a, per conto o a benefi cio di una U.S. Person<br />
(secondo la defi nizione contenuta nella Regulation S del Securities Act).<br />
Qualsiasi dato relativo a indici o al mercato a cui si fa riferimento nel presente<br />
documento può essere riservato e di proprietà del relativo mercato regolamentato,<br />
del proprietario dell’indice borsistico o del fornitore di informazioni, e i relativi<br />
diritti di proprietà intellettuale possono essere riservati (marchi commerciali<br />
compresi). Tali dati non devono inoltre essere divulgati senza autorizzazione che<br />
potrebbe essere ottenuta solo previo accordo o pagamento di una commissione.<br />
Nessun Prodotto è in alcun modo sponsorizzato, approvato, venduto o<br />
pubblicizzato dal relativo licenziante e né quest’ultimo né <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> possono<br />
essere ritenuti responsabili in tal senso.
Il/i Prodotto/i non è/sono sponsorizzato/i, approvato/i, venduto/i o pubblicizzato/<br />
i da Standard & Poor’s (“S&P”). S&P non fornisce alcuna attestazione di fatti né<br />
garanzia, esplicite o implicite, ai proprietari del/dei Prodotto/i o al pubblico<br />
riguardo all’opportunità di investire in valori mobiliari in generale e nel/nei<br />
Prodotto/i in particolare, ovvero alla capacità dell’Indice S&P GSCI applicabile di<br />
riprodurre la performance generale del mercato delle materie prime. L’unico<br />
legame esistente tra S&P e <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> o le sue controllate (“MS”) è<br />
l’autorizzazione all’utilizzo di alcuni marchi e nomi commerciali di S&P e dell’Indice<br />
S&P GSCI applicabile, determinato, composto e calcolato da S&P<br />
indipendentemente da MS o dal/dai Prodotto/i. S&P non ha alcun obbligo di<br />
prendere in considerazione le richieste di MS o dei proprietari del/dei Prodotto/<br />
i ai fi ni della determinazione, della composizione o del calcolo dell’Indice S&P<br />
GSCI applicabile e non è in alcun modo responsabile o partecipe della<br />
determinazione dei tempi, prezzi e/o delle quantità del/dei Prodotto/i da emettere<br />
ovvero della determinazione o del calcolo dell’equazione tramite la quale il/i<br />
Prodotto/i è/sono convertito/i in contanti. S&P non ha alcun obbligo o<br />
responsabilità in relazione all’amministrazione, al marketing o alla negoziazione<br />
del/dei Prodotto/i.<br />
S&P NON GARANTISCE LA PRECISIONE E/O LA COMPLETEZZA DELL’INDICE<br />
S&P GSCI APPLICABILE O DI QUALSIASI DATO INCLUSO NELLO STESSO. S&P<br />
NON FORNISCE NESSUNA GARANZIA, ESPLICITA O IMPLICITA, RELATIVAMENTE<br />
AI RISULTATI OTTENIBILI DA MS, DAI PROPRIETARI DEL/DEI PRODOTTO/I,<br />
OVVERO DA QUALSIASI ALTRA PERSONA O ENTITÀ TRAMITE L’UTILIZZO<br />
DELL’INDICE S&P GSCI APPLICABILE O DI QUALSIASI DATO INCLUSO NELLO<br />
STESSO IN RELAZIONE AI DIRITTI CONCESSI AI SENSI DEL PRESENTE<br />
DOCUMENTO O PER ALTRI USI. S&P NON RILASCIA NESSUNA GARANZIA<br />
ESPLICITA O IMPLICITA ED ESCLUDE ESPRESSAMENTE QUALSIASI GARANZIA<br />
DI COMMERCIABILITÀ O IDONEITÀ PER FINALITÀ PARTICOLARI OVVERO DI<br />
UTILIZZO IN RELAZIONE ALL’INDICE S&P GSCI O A QUALSIASI ALTRO DATO IN<br />
ESSO CONTENUTO. SENZA LIMITAZIONI PER QUANTO PRECEDE, IN NESSUN<br />
CASO S&P POTRÀ ESSERE RITENUTA RESPONSABILE PER DANNI SPECIALI,<br />
PUNITIVI, INDIRETTI O EMERGENTI (COMPRESI I MANCATI GUADAGNI), ANCHE<br />
QUALORA FOSSE STATA ALLA SOCIETÀ SEGNALATA LA POSSIBILITÀ CHE TALI<br />
DANNI POSSANO VERIFICARSI.<br />
S&P GSCI è un marchio commerciale di The McGraw-Hill Companies, Inc. e come<br />
tale è stato concesso in licenza a MORGAN STANLEY & CO. INCORPORATED.<br />
Il/i Prodotto/i non è/sono sponsorizzato/i, approvato/i, venduto/i o<br />
pubblicizzato/i da Standard & Poor’s che non fornisce alcuna attestazione di<br />
fatti riguardo all’opportunità di investire nel Prodotto. L’indice S&P GSCI non è<br />
di proprietà di, o approvato da, ovvero altrimenti associato a, Goldman Sachs<br />
& Co. o alle sue controllate<br />
“Dow Jones,” “AIG®”, “Dow Jones AIG Commodity IndexSM” e “DJ-AIGCISM”<br />
sono marchi identificativi di servizi di Dow Jones & Company, Inc. e American<br />
International Group, Inc., a seconda dei casi, e sono stati concessi in licenza<br />
per determinati scopi a <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>. I prodotti di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> basati<br />
sul Dow Jones AIG Commodity Index non sono sponsorizzati, garantiti,<br />
venduti o promossi da Dow Jones & Company, Inc., da AIG, dall’American<br />
International Group, Inc. o da qualsiasi loro controllata o affiliata. Nessuna<br />
tra Dow Jones, AIG, American International Group o qualsiasi delle loro<br />
controllate o affiliate rilascia alcuna dichiarazione in merito all’opportunità<br />
dell’investimento in tali prodotti.<br />
La presente brochure non e’ un prodotto del Research Department di <strong>Morgan</strong><br />
<strong>Stanley</strong> e non dovrebbe essere considerata alla stregua di una ricerca.<br />
<strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong> IQ e’ un marchio identifi cativo di servizio di <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>; tutti<br />
i diritti riservati.<br />
© Copyright 2007 <strong>Morgan</strong> <strong>Stanley</strong>.<br />
69
MORGAN STANLEY IQ<br />
CORSO VENEZIA 16<br />
20121 MILANO<br />
EMAIL: INFO@MORGANSTANLEYIQ.IT<br />
WWW.MORGANSTANLEYIQ.IT<br />
26 novembre 2007. Brochure stampata su carta proveniente da un circuito socialmente sostenibile e nel pieno rispetto dell’ambiente.