Raccolta delle documentazioni necessarie per l ... - Centro Estero
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prodotto e sia disposto ad effettuare investimenti promozionali sul mercato statunitense, può<br />
essere più utile prendere contatto con un importatore a distribuzione nazionale.<br />
Gli esportatori possono infine rivolgersi ad agenti statunitensi che possono individuare il canale<br />
adatto alla vendita negli USA del loro vino.<br />
Qualunque sia il canale distributivo prescelto, occorre che l'esportatore italiano, a causa della<br />
forte concorrenza che anima il mercato statunitense del vino, o<strong>per</strong>i un'oculata scelta degli<br />
interlocutori commerciali americani. Essi devono essere pronti a sfruttare le nuove opportunità<br />
offerte dal mercato USA ed a suggerire i cambiamenti dell'offerta <strong>per</strong> adattarla alle esigenze<br />
del consumatore locale.<br />
Per il produttore italiano interessato ad inserirsi sul mercato è importante garantire la qualità del<br />
prodotto e la sua continuità nel tempo in modo da non dare adito a contestazioni; è inoltre<br />
importantissimo potere garantire la puntualità <strong>delle</strong> consegne e la competitività dei prezzi.<br />
La ditta esportatrice che si accinge a vendere i propri vini sul mercato statunitense si trova di<br />
fronte ad un vasto numero di alternative promozionali da esaminare con grande attenzione.<br />
L'introduzione sul mercato di un vino ancora sconosciuto richiede programmi promozionali bene<br />
articolati che siano in grado di crearne l'immagine e stimolare la domanda.<br />
I produttori statunitensi hanno svolto attive campagne pubblicitarie tese ad educare il pubblico al<br />
consumo del vino, soprattutto quello di produzione locale.<br />
I media più costosi quali la televisione, le reti nazionali radio e le riviste rivolte al consumatore<br />
richiedono l'impegno di grandi investimenti pubblicitari, mentre risultano meno costose la<br />
pubblicità sulle reti locali della radio e le inserzioni su pubblicazioni specializzate.<br />
Per la maggiore parte <strong>delle</strong> aziende esportatrici italiane è suggeribile implementare programmi di<br />
promozione del proprio vino presso i punti di vendita, organizzando seminari e degustazioni a<br />
scopo educativo ed informativo, svolgendo attività di pubbliche relazioni <strong>per</strong> diffondere ed<br />
affermare l'immagine del prodotto e dell’azienda presso gli opinion leaders, ed in particolare<br />
presso i giornalisti specializzati.<br />
Questa strategia promozionale, praticata tra l'altro da tutte le aziende leader locali, risulta molto<br />
efficace e comporta investimenti relativamente meno importanti di quelli necessari a svolgere<br />
campagne pubblicitarie rivolte al consumo.<br />
L'esportatore italiano deve inoltre avere la massima cura nella scelta del design dei caratteri e dei<br />
colori utilizzati nella preparazione dell'etichetta. Nello stesso modo è importante curare la forma<br />
della bottiglia, il sistema di chiusura, la capsula, l'etichettatura, la confezione, ecc.<br />
Tali elementi possono essere di decisiva importanza <strong>per</strong> l'affermazione del prodotto su un mercato<br />
sofisticato come quello americano.<br />
I REQUISITI PER ESPORTARE NEGLI STATI UNITI<br />
A) Legge contro il Bioterrorismo – Registrazione presso la FDA<br />
A partire dal 12 dicembre 2003 tutte le aziende che producono, trattano, confezionano o<br />
detengono alimenti destinati al consumo da parte di <strong>per</strong>sone o animali negli Stati Uniti devono<br />
registrarsi presso la Food and Drug Administration (FDA) e notificare (Prior Notice), sempre<br />
alla FDA, ogni spedizione (inclusa campionatura) effettuata negli USA secondo le regole<br />
stabilite dal “Public Health Security and Bioterrorism Preparedness and Response Act” del 2002<br />
(la legge contro il bioterrorismo).<br />
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