TECNICA DI RIMOZIONE DEL CONTROPULSATORE AORTICO (M ...
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Azienda Universitario Ospedaliera Maggiore della Carita’<br />
Novara<br />
<strong>TECNICA</strong> <strong>DI</strong> <strong>RIMOZIONE</strong> <strong>DEL</strong><br />
<strong>CONTROPULSATORE</strong> <strong>AORTICO</strong><br />
Dott. Massimiliano Montoli<br />
Servizio di Anestesia e Rianimazione Cardiochirurgica
CON<strong>DI</strong>ZIONI CLINICHE NECESSARIE PER LA<br />
<strong>RIMOZIONE</strong><br />
1. Recupero di un’ adeguata funzione del ventricolo<br />
sinistro (valutazione ( ecocardiografica g TT o TE<br />
associata alla determinazione del C.I)<br />
2. Stabilita’ emodinamica ( MAP > 70 mm/Hg g )<br />
3. Diuresi efficace ( 1ml/kg/ h)<br />
4. Equilibrio q acido-base nel range g di normalità<br />
5. Riduzione degli enzimi di necrosi miocardica in<br />
caso di IMA o degli indici di danno d’organo<br />
6. Miglioramento del quadro radiologico polmonare<br />
in caso di E.P.A.
PAZIENTE CON SUPPORTO INOTROPO E<br />
VENTILATORIO MECCANICO<br />
Nel momento in cui si inizia lo svezzamento dal<br />
contropulsatore,mantenere p l’infusione di una quota q<br />
di inotropo che verra’ poi scalata successivamente<br />
Se le condizioni cliniche lo consentono (P/F > 200)<br />
procedere all’ estubazione prima di iniziare lo<br />
svezzamento valutando l d lla clinica li i ddel l paziente i iin<br />
respiro spontaneo<br />
N.B.: Il lavoro respiratorio influisce notevolmente<br />
sulla performance cardiaca
MODALITA’ MO <strong>DI</strong> SVEZZAMENTO SV M N O DALLA<br />
CONTOPULSAZIONE<br />
Riduzione progressiva della frequenza di<br />
contropulsazione<br />
Riduzione progressiva del volume di gonfiaggio del<br />
pallone
RIDUZIONE <strong>DEL</strong>LA FREQUENZA <strong>DI</strong><br />
CONTROPULSAZIONE<br />
Viene progressivamente ridotto il numero di battiti<br />
cardiaci assistiti dal contropulsatore, passando da<br />
un rapporto 1:1 fino ad 1:4 prima di procedere alla<br />
rimozione<br />
Tecnica maggiormente utilizzata in passato
RIDUZIONE O <strong>DEL</strong> VOLUME O <strong>DI</strong> GO GONFIAGGIO AGG O<br />
Viene progressivamente p g<br />
ridotto il volume di<br />
gonfiaggio del pallone ( 5cc/H2O allavolta)finoad<br />
arrivare al 50% del volume stesso prima di<br />
procedere d alla ll rimozione i i<br />
TTecnica i usata abitualmente bi l oggi, i che h garantisce i<br />
un’assistenza totale al ventricolo sinistro fino al<br />
momento della rimozione
IN ENTRAMBI I CASI<br />
Valutare che venga mantenuta la stabilita’<br />
emodinamica mano a mano che si riduce il<br />
supporto del contropulsatore<br />
Verificare che vengano mantenuti una diuresi<br />
efficace ffi e l’ l’equilibrio ilib i metabolico t b li<br />
Non procedere troppo velocemente con le tappe<br />
dello svezzamento per poter valutare bene la<br />
risposta clinica alla progressiva riduzione<br />
dell’assistenza<br />
dell assistenza<br />
Completare il processo in 18-24 ore
FASI <strong>DEL</strong>LA <strong>RIMOZIONE</strong> <strong>DEL</strong><br />
<strong>CONTROPULSATORE</strong><br />
Sospensione dell’ anticoagulazione<br />
Sospensione dell’attività del dispositivo<br />
Sgonfiaggio manuale accurato del pallone<br />
Rimozione del dispositivo<br />
Emostasi
RICOAGULAZIONE <strong>DEL</strong> PAZIENTE<br />
1. Sospensione dell’infusione dell infusione di eparina<br />
2. Controllo<br />
sospensione<br />
PTT / ACT circa 1 ora dopo la<br />
3. Eventuale correzione con solfato di protamina per<br />
riportare p l’assetto coagulativo g nell’ ambito della<br />
normalita’
SOSPENSIONE <strong>DEL</strong>L’ ATTIVITA <strong>DEL</strong><br />
<strong>DI</strong>SPOSITIVO<br />
Sembrerebbe banale, ma assicurarsi sempre di<br />
spegnere p g il dIspositivo p per p evitare traumatismi sul<br />
vaso e possibili ostacoli nella rimozione<br />
Sospendere p pperò l’attività del contropulsatore p<br />
solo nel momento stesso in cui si decide di<br />
rimuoverlo. Lasciarlo spento e in sede troppo<br />
tempo a paziente i oltretutto l ricoagulato i l crea il<br />
rischio di formazione di trombi
SGONFIAGGIO <strong>DEL</strong> PALLONE<br />
1. Deconnessione dalla fonte di elio<br />
2. Aspirazione manuale mediante siringa di almeno<br />
50 50cc di gas dda partedi di un secondo d operatore che h<br />
collabora alla rimozione<br />
3 Mantenimento della pressione negativa fino alla<br />
3. Mantenimento della pressione negativa fino alla<br />
rimozione completa del pallone
<strong>RIMOZIONE</strong> <strong>DEL</strong> <strong>DI</strong>SPOSITIVO<br />
Arretrare il pallone finchè la porzione distale non si impegna<br />
nell’introduttore<br />
Comprimere a valle del sito di inserzione e sflilare<br />
contemporaneamente pallone ll e introduttore d<br />
Lasciar Lasciar fuoriuscire sangue per circa 2 secondi per consentire lo<br />
“spurgo” di eventuali frustoli trombotici<br />
Comprimere a monte del sito di inserzione lasciando<br />
fuoriuscire il sangue a valle per consentire la fuoriuscita di<br />
eventuali microemboli gassosi<br />
Comprimere a monte e a valle del sito d’inserzione per<br />
p p<br />
effettuare l’emostasi
Di tipo p manuale<br />
EMOSTASI<br />
Compressione continua a livello del sito di<br />
inserzione per 30 minuti<br />
Posizionamento di medicazione compressiva al<br />
termine della manovra<br />
N.B. La compressione manuale deve essere decisa,<br />
controllando però l’arto per evitare che crei segni di<br />
ipoperfusione
<strong>RIMOZIONE</strong> ANTICIPATA <strong>DEL</strong><br />
<strong>CONTROPULSATORE</strong><br />
Vi sono situazioni in cui il contropulsatore va rimosso<br />
iimmediatamente di t t edd eventualmente t l t riposizionato i i i t iin<br />
altrasedeselaclinicalorichiede:<br />
Rottura del pallone ( comparsa di sangue all’<br />
interno della linea di connessione con la fonte di<br />
elio )<br />
Ischemia dell’arto inferiore ( segni clinici associati<br />
a importante p gradiente g di temperatura p tra le<br />
estremita’ dei due arti )
<strong>RIMOZIONE</strong> CHIRURGICA <strong>DEL</strong><br />
<strong>CONTROPULSATORE</strong><br />
Quando viene posizionato in sede intraaortica a<br />
torace aperto<br />
Quando viene posizionato in sede femorale per via<br />
chirurgica<br />
Se si incontrano difficolta’ durante la manovra di<br />
rimozione manuale in pazienti in cui era stato<br />
posizionato per via percutanea ( evitare sempre di<br />
forzare l’estrazione lestrazione)<br />
)
GRAZIE PER L’ATTENZIONE<br />
L ATTENZIONE