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Il Riposo del Guerriero Il Riposo del Guerriero - All Ferraris

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A quel punto non potevano<br />

mancare due personaggi<br />

straordinari che, per pura<br />

passione, la divisa la portano<br />

cucita sulla pelle e le stellette<br />

nel cuore (per modenesità, sono<br />

ferraristi fino al midollo):<br />

Maurizio e Marzio Cavazzuti.<br />

Attivati padre e figlio nel loro<br />

“comando” di Magreta, il gioco<br />

era fatto.<br />

La risposta <strong>del</strong>la Ferrari fu<br />

positiva: Antonio Ghini, creativo<br />

capo <strong>del</strong>la comunicazione <strong>del</strong><br />

Cavallino, e Luca Matteoni,<br />

presidente <strong>del</strong> Ferrari Club<br />

Italia, diedero impulso<br />

favorevole all’evento mettendo a<br />

disposizione vetture stradali e di<br />

Formula 1, storiche e di ultima<br />

generazione. Da parte<br />

<strong>del</strong>l’Aeronautica militare la<br />

replica fu altrettanto forte.<br />

<strong>Il</strong> 6 giugno scorso, dunque, in<br />

una giornata appena soleggiata<br />

ma scintillante di entusiasmo,<br />

dal museo d Vigna di Valle<br />

giunsero a Grosseto pezzi<br />

pregiati: tra gli altri, due dei più<br />

famosi caccia italiani <strong>del</strong>la<br />

Seconda Guerra mondiale – il<br />

Macchi MC202 “Folgore” ed il<br />

successivo MC 205 “Veltro” -,<br />

l’interessante ricostruzione <strong>del</strong><br />

Vampire, portata a termine<br />

proprio a Grosseto, e due F104<br />

Starfighter. Oltre, naturalmente,<br />

ai fantastici EFA, i “padroni di<br />

casa” operativi nella stessa base<br />

toscana.<br />

La Ferrari offriva il meglio <strong>del</strong><br />

suo patrimonio tecnologico<br />

esibendo, accanto ai velivoli, le<br />

monoposto 126 CK di<br />

Villeneuve, la 156 di Alboreto, la<br />

312 T di Lauda oltre all’azzurra<br />

166 Inter <strong>del</strong> 1948 e la 250 S<br />

Vignale <strong>del</strong> 1952.<br />

I tempi moderni, giusto per<br />

tendere la mano<br />

all’ipertecnologico EFA, erano<br />

rappresentati da F40, 575M<br />

Maranello, Challenge Stradale<br />

fino alla recentissima, stupenda<br />

599 GTB Fiorano.<br />

Ma se la semplice descrizione di<br />

un avvenimento straordinario<br />

non basta, ecco le sensazioni che<br />

trasmette Carlo Lenti, nome ben<br />

noto nell’ambiente ferrarista e<br />

non solo, l’unico a saper filtrare<br />

nella propria sensibilità un<br />

abbinamento tanto significativo<br />

tra Cavallini di terra e di aria.<br />

Da sempre abituato a volare e a<br />

fissare nell’obiettivo <strong>del</strong>la sua<br />

macchina immagini più simili<br />

ad opere d’arte che a fotografie,<br />

riesce a farci vivere quasi di<br />

persona le grandi emozioni<br />

<strong>del</strong>l’evento.<br />

Perché, per lui, un EFA che buca<br />

le nubi e sparisce nell’azzurro o<br />

che compie acrobazie<br />

impensabili, prima gli<br />

impressiona il cervello, l’anima,<br />

poi si trasforma in immagini.<br />

Ellissi, geometrie, partenze,<br />

stalli diventano schizzi, colpi di<br />

pennello, sfumature, che la<br />

sorprendente esibizione <strong>del</strong>le<br />

Frecce Tricolori hanno esaltato<br />

ancora di più, tingendo il cielo<br />

dei colori <strong>del</strong>la passione.<br />

Eventi 57

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