Il Riposo del Guerriero Il Riposo del Guerriero - All Ferraris
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poter disporre di un vero<br />
"squadrone" di piloti: ai nuovi<br />
arrivi Fangio, Musso e Collins si<br />
affiancano Gendebien e De<br />
Portago, oltre al confermato<br />
Castellotti.<br />
La stagione agonistica 1956, che<br />
non vede la presenza <strong>del</strong>la<br />
Mercedes, ritiratasi l’anno<br />
prima, comincia con il GP di<br />
Argentina dove, già dalle prove,<br />
la D50 impone la sua superiorità<br />
con i primi tre posti in<br />
schieramento e Fangio autore<br />
<strong>del</strong>la pole position. Al via <strong>del</strong>la<br />
gara, però, la Maserati di<br />
Menditeguy prende la testa ma<br />
Fangio, dopo un avvio infelice, si<br />
rende protagonista di una<br />
grande rimonta, ponendosi in<br />
2° posizione, prima però di<br />
accusare problemi tecnici che lo<br />
costringono al box. Salito quindi<br />
sulla D50 di Musso, l'asso<br />
argentino dà fondo a tutte le<br />
potenzialità <strong>del</strong>la monoposto<br />
torinese riuscendo, anche grazie<br />
ai ritiri <strong>del</strong>le due Maserati di<br />
Menditeguy e Moss messe<br />
pesantemente sotto pressione, a<br />
centrare la vittoria. Varie gare<br />
fuori campionato - il GP di<br />
Mendoza in Argentina, il GP di<br />
Siracusa, seguito dal Daily<br />
Express Trophy a Silverstone ed<br />
il GP di Napoli - anticipano i<br />
temi <strong>del</strong> secondo appuntamento<br />
mondiale, il GP di Montecarlo.<br />
Fangio centra in prova la pole<br />
position ma in avvio di gara a<br />
Stagione 1956.<br />
A sinistra, nell’altra pagina:<br />
Fangio (n°20), Musso (n°24),<br />
Collins (n°26) sul tracciato di<br />
Montecarlo, tutti su D50.<br />
A lato, le monoposto <strong>del</strong> Cavallino<br />
ai box di Monza in occasione <strong>del</strong><br />
GP d’Italia. Con la vettura n° 30,<br />
De Portago si ritira al quinto giro<br />
per un danno ad una gomma.<br />
Sotto, una <strong>del</strong>le rare fotografie a<br />
colori <strong>del</strong>l’epoca ritrae Collins,<br />
primo al GP di Francia.<br />
dominare è ancora una<br />
Maserati, quella di Moss, con il<br />
campione argentino<br />
protagonista di un testacoda che<br />
gli costa la perdita di diverse<br />
posizioni. Sepp ur accusando<br />
problemi tecnici alla frizione,<br />
Fangio è capace di una notevole<br />
rimonta. La sua guida irruente<br />
gli fa però urtare più volte i<br />
marciapiedi <strong>del</strong> tracciato<br />
cittadino tanto che, a seguito di<br />
un contatto più violento con un<br />
muretto, è costretto a rientrare<br />
al box con la D50 che, una volta<br />
riparata, riprende la corsa con<br />
Castellotti. Collins, autore di<br />
una gara splendida ed<br />
ottimamente in 2ª posizione,<br />
viene invece richiamato al box<br />
per cedere, su richiesta <strong>del</strong><br />
direttore sportivo <strong>del</strong> Cavallino,<br />
la monoposto a Fangio che<br />
giunge al traguardo alle spalle<br />
<strong>del</strong> vincitore Moss.<br />
Nell’appuntamento successivo,<br />
GP Belgio, sul tracciato di Spa-<br />
Franchorchamps Fangio centra<br />
la pole e comanda con autorità<br />
la gara fino a quando un<br />
problema tecnico lo costringe al<br />
ritiro, lasciando la vittoria al<br />
compagno Collins. Ennesima<br />
pole per Fangio al GP di Francia,<br />
con le D50 capaci di notevoli<br />
prestazioni. Ma anche in questa<br />
occasione il destino si mette in<br />
mezzo e, a causa di uno spruzzo<br />
di benzina - fuoriuscito dal<br />
tubicino <strong>del</strong> manometro <strong>del</strong>la<br />
pressione carburante – che gli<br />
inonda il viso, l'asso argentino è<br />
costretto ad una sosta forzata al<br />
box che lo fa terminare al 4°<br />
posto, dietro al vincitore Collins,<br />
al compagno Castellotti ed alla<br />
Maserati di Behra. Nella<br />
successiva trasferta oltremanica<br />
di Silverstone, le monoposto<br />
inglesi BRM, Vanwall e<br />
Connaught sul circuito di casa si<br />
presentano come avversarie<br />
assai ostiche per le Ferrari e le<br />
Formula 1 45