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Il Riposo del Guerriero Il Riposo del Guerriero - All Ferraris

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Monza<br />

Oltre ad essere il teatro<br />

designato per le Finali Mondiali,<br />

Monza è il giusto palcoscenico<br />

per la conclusione dei<br />

campionati nazionali e<br />

continentali <strong>del</strong> Ferrari<br />

Challenge. Nel Trofeo Pirelli,<br />

Andrea Belluzzi contiene i suoi<br />

desideri di vittoria ad ogni costo<br />

in ottica campionato. E i fatti gli<br />

danno ragione, tant’è che in<br />

gara 1 non cerca il duello con<br />

Postiglione e, con il secondo<br />

posto, si laurea campione al<br />

termine <strong>del</strong>la prima prova. In<br />

gara 2 poi, libero da vincoli di<br />

campionato, mette in mostra<br />

tutta la sua velocità e si porta a<br />

casa la sesta vittoria stagionale.<br />

Nella Coppa Shell, l’epilogo è<br />

sofferto sino all’ultimo.<br />

Mantovani in gara 1 chiude<br />

secondo alle spalle di Campari,<br />

mentre Sauto/Prinoth si<br />

accontentano <strong>del</strong> sesto posto<br />

che mette in pericolo la loro<br />

leadership in campionato. Ma la<br />

beffa è tutta per il bravissimo<br />

Mantovani che, nella seconda<br />

gara, sale al terzo posto con<br />

Sauto/Prinoth fuori per un<br />

problema all’ABS <strong>del</strong>la loro 430.<br />

A questo punto, per vincere il<br />

titolo, a Mantovani sarebbe<br />

sufficiente gestire la gara sino<br />

alla fine. Invece, a meno di dieci<br />

minuti dalla fine, un contatto<br />

con Rota gli procura la foratura<br />

16 Ferrari Challenge<br />

<strong>del</strong> pneumatico anteriore destro<br />

e riconsegna di fatto il<br />

campionato a Sauto e Prinoth.<br />

Tra le 360, Massazza coglie una<br />

bella “doppietta” sul tracciato di<br />

casa davanti a Bontempelli, che<br />

festeggia nella “sua” Monza il<br />

titolo tricolore.<br />

Challenge Europa<br />

Che il Challenge sia un<br />

fenomeno senza confini è una<br />

certezza da tante stagioni. Le<br />

quasi settanta vetture presenti ad<br />

ogni appuntamento europeo, con<br />

oltre cento piloti in pista durante<br />

l’edizione 2006, è la conferma di<br />

una formula certamente<br />

azzeccata. In Europa, il 2006<br />

saluta il ritorno alla vittoria di<br />

Barde che colleziona così il<br />

quarto titolo nel Trofeo Pire lli,<br />

succedendo a Cullen, quest’anno<br />

secondo e molto staccato. Nella<br />

Coppa Shell, dopo un lungo<br />

braccio di ferro con l’elvetico<br />

Contini, è stato il giovane Dennis<br />

Huebner ad avere la meglio. Una<br />

curiosità: nella Coppa Shell,<br />

Huebner, esordiente di<br />

quest’anno, si è trovato ad<br />

affrontare anche il padre Detlef,<br />

ovviamente felice di essere stato<br />

sconfitto dal figlio. Con la 360,<br />

che anche in Europa ha chiuso la<br />

propria carriera agonistica, è<br />

stato Bjorn Grossmann ad<br />

acciuffare l’ultimo titolo,<br />

beffando il Campione <strong>del</strong> Mondo<br />

2005 Ralf Schaefer.<br />

Finali Mondiali<br />

<strong>Il</strong> primo dato che ci regala la<br />

dimensione <strong>del</strong>le Finali<br />

Mondiali di Monza è dato dalle<br />

presenze in pista. Novanta<br />

macchine per due gare<br />

rappresentano un record<br />

assoluto, considerando anche<br />

che alle gare conclusive <strong>del</strong>la<br />

stagione Challenge partecipano<br />

i migliori specialisti che<br />

provengono dalle tre divisioni<br />

in cui si articola il campionato.<br />

Cronometro alla mano, la<br />

scuola migliore si è dimostrata<br />

una volta di più quella italiana,<br />

che alla fine ha anche<br />

monopolizzato i vertici degli<br />

ordini d’arrivo <strong>del</strong>le due classi.<br />

Ma il livello tra i concorrenti<br />

stranieri si è molto innalzato e<br />

non è difficile prevedere, sin da<br />

ora, che nei prossimi anni si<br />

potrà assistere ad un ulteriore<br />

livellamento dei valori in pista.<br />

Nella Coppa Shell, a prevalere è<br />

stato il giovane Giorgio<br />

Sernagiotto, al volante di una<br />

430 assistita dalla Motor. Per<br />

giungere al mondiale,<br />

Sernagiotto ha dovuto liberarsi<br />

<strong>del</strong>la stretta morsa di Vanni<br />

Campari, autore di una grande<br />

prestazione sia in gara che nelle<br />

qualifiche, dove ha sfiorato il<br />

miglior tempo assoluto a meno<br />

di un decimo dalla prestazione<br />

di Belluzzi. <strong>Il</strong> terzo gradino <strong>del</strong><br />

podio <strong>del</strong> Mondiale <strong>del</strong>la Coppa<br />

Shell è andato al monegasco

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