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29/08/2009 20<br />

La lunga estate calda<br />

della giunta Vaglio<br />

Scontri, alleanze, accordi e scissioni:<br />

il commissariamento del comune sembra oramai imminente<br />

NARDÒ Continua l’appassionante<br />

telenovela di<br />

Palazzo Personè. Risulterebbe<br />

lungo e complesso<br />

riassumere ai nostri lettori<br />

i numerosi colpi di scena,<br />

le alleanze, gli “inciuci”, i<br />

tradimenti che hanno interessato<br />

l’intero arco politico<br />

di Nardò in questa calda<br />

estate. L’unica cosa certa<br />

è che il sindaco Antonio<br />

Vaglio, dopo aver provato<br />

le strade più disparate, compresa<br />

quella di una forzosa<br />

alleanza con l’Udc, ha deciso<br />

di presentare le proprie<br />

dimissioni. La maggioranza dunque non<br />

esiste più, dilaniata com’è da bramosie<br />

di potere e personalismi di ogni sorta. Il<br />

commissariamento del popoloso comune<br />

sembra quindi l’unica strada seria oramai<br />

praticabile; ma la politica si sa, conserva<br />

sempre dei colpi di scena.<br />

In città circolano voci di nuove alleanze,<br />

addirittura con partiti di destra. Semplici<br />

pettegolezzi politici o qualcosa di più?<br />

Allo stato attuale delle cose è difficile<br />

dirlo; di certo l’opposizione, pur rumoreggiando,<br />

non sembra capace di prendere<br />

in mano le redini del comune, soffrendo<br />

essa stessa di molti dei mali che hanno<br />

debilitato la maggioranza di centrosinistra.<br />

E allora? Allora ai neretini non rimane<br />

che attendere che le cose si risolvano. Di<br />

certo in città si respira un clima pesante,<br />

molti partiti si sono frantumati al loro<br />

interno (il Pd in primis), ai fedelissimi di<br />

Vaglio si contrappone chi vorrebbe dei<br />

nomi nuovi, lontani da qualsiasi connotazione<br />

partitica (nomi che a loro volta<br />

incontrano fieri ostracismi).<br />

La temperatura, dunque, rimane rovente;<br />

non è possibile formulare alcuna ipotesi<br />

fondata, non è possibile vedere una reale<br />

via di uscita per questa crisi che si<br />

prolunga oramai da mesi. L’empasse che<br />

sta interessando la politica neretina, da<br />

destra a sinistra, pare non essere aggirabile.<br />

Qualsiasi soluzione, eccezion fatta per<br />

la nomina del commissario prefettizio,<br />

sembra onestamente avere poche speranze<br />

di successo. Se Vaglio non riuscirà in<br />

pochi giorni a trovare la quadratura del<br />

cerchio la sua esperienza di governo<br />

potrà dirsi definitivamente conclusa e<br />

con essa un’intera stagione del centrosinistra<br />

di Nardò. Che questo sia un bene<br />

o un male spetterà agli elettori stabilirlo<br />

nel prossimo futuro.<br />

Alessio Palumbo<br />

NARDÒ PARABITA<br />

400mila euro per salvare<br />

il cimitero monumentale<br />

L’assessore ai Servizi Cimiteriali Ezio Pellico fa<br />

appello alla Regione per ristrutturare il cimitero,<br />

ma dall’opposizione arriva l’invito a non alterare le<br />

caratteristiche del monumento<br />

PARABITA Con un progetto di massima<br />

da sottoporre all’attenzione della Regione<br />

Puglia per i necessari finanziamenti, l’Amministrazione<br />

comunale punta alla ristrutturazione<br />

del cimitero monumentale cittadino<br />

(nella foto). La struttura ha valenza internazionale<br />

nell’arte post-moderna, ma negli<br />

ultimi anni ha subito notevoli danni a causa<br />

del rinvio costante di interventi manutentivi<br />

tanto che oggi il cimitero presenta un<br />

notevole stato di degrado che mette a rischio<br />

interi fabbricati per il distacco di parti<br />

murarie ed infiltrazioni diffuse.<br />

Il Comune, come da programma stilato dall’assessore<br />

ai Servizi Cimiteriali Ezio Pellico,<br />

per la messa in sicurezza ed il ripristino dei<br />

luoghi prevede di spendere circa 400mila<br />

euro, ma in materia pronta è stata la presa<br />

di posizione della minoranza, dalla consigliera<br />

Marcella Provenzano in particolare. Provenzano<br />

prende atto “della buona volontà dell’Amministrazione<br />

comunale di voler recuperare<br />

al disastroso stato in cui versa il<br />

cimitero monumentale”, ma sottolinea come<br />

tutto il piano di intervento dovrà essere<br />

progettato con cura per non inficiare le<br />

caratteristiche principali del monumento<br />

stesso. “Per mettere in pratica il programma<br />

di rivalutazione dell’opera progettata dagli<br />

architetti Paola Chetante e Alessandro<br />

Anselmi dello studio G.R.A.U. di Roma -<br />

spiega Provenzano- è necessaria una attenta<br />

e doverosa riflessione riguardo ad ogni decisione<br />

che possa modificare o alterare<br />

ogni singola linea e volume. Per questo è<br />

fondamentale salvaguardare la bellezza strut-<br />

turale del monumento nella sua interezza e<br />

totalità, considerando che è stato concepito<br />

con un’organizzazione degli spazi che rappresentano<br />

la proiezione e la deformazione<br />

della logica degli ordini”. Per la Provenzano,<br />

insomma, prima di avviare ogni azione concreta<br />

ed operativa, sarebbe indispensabile<br />

coinvolgere gli stessi tecnici romani che<br />

progettarono a suo tempo il cimitero, in<br />

modo da non alterare aree e funzioni dello<br />

stesso. “Mi auguro che non solo vengano<br />

finanziati gli interventi per la ristrutturazione<br />

-conclude la Provenzano- ma che si studi<br />

approfonditamente la possibilità di reperire<br />

nuovi spazi appropriati per l’edificazione di<br />

nuove cappelle private”.<br />

(D. G.)

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