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29/08/2009 MAGLIE<br />

12<br />

Copersalento,<br />

centoventi giorni di respiro<br />

Il sindaco Antonio Fitto ha sospeso l’ordinanza che vietava<br />

all’opificio di riprendere le attività. Un provvedimento che<br />

dovrà però essere accompagnato da analisi quindicinali e<br />

dalla costituzione di un osservatorio permanente sull’azienda<br />

Èstato un Ferragosto<br />

infuocato quello vissuto<br />

in città non solo<br />

a causa delle temperature<br />

raggiunte dall’afa, ma anche,<br />

e soprattutto per la<br />

questione Copersalento.<br />

Tutto nasce della pronunce<br />

dei giorni scorsi in cui la<br />

Asl e l’Arpa hanno assicurato<br />

la scomparsa dell’emergenza<br />

sanitaria e ambientale.<br />

Un fatto interpretato<br />

in maniera<br />

differente dalle parti:<br />

per la Copersalento<br />

il ritorno ad una situazione<br />

di normalità<br />

implica automaticamente<br />

il ritiro<br />

dell’ordinanza e la<br />

ripresa, con tutte le<br />

accortezze normative<br />

e burocratiche, dell’attività. Mentre il<br />

sindaco Antonio Fitto (nella foto) si è<br />

chiesto fino a quale punto fosse stata<br />

colpa dell’azienda la criticità verificatasi<br />

negli scorsi mesi e fino a che punto l’ordinanza<br />

non avesse agevolato il rientro<br />

nei valori normali degli inquinanti. In<br />

altre parole Fitto ha preteso che da parte<br />

dell’Asl ci fosse una rassicurazione per la<br />

salute dei cittadini rispetto all’attività futura<br />

dell’opificio. Per questo non si è arrivati<br />

al ritiro automatico dell’ordinanza n. 42<br />

che vietava alla Copersalento di accendere<br />

gli impianti in quanto indicata come probabile<br />

fonte della tossine riscontrate nelle<br />

matrici ambientali.<br />

Il sindaco ha voluto prendere tempo per<br />

cercare di avere ulteriori indicazioni sulla<br />

questione cercando in qualche modo di<br />

non avere l’intera responsabilità di una<br />

decisione che, in ogni caso, avrebbe potuto<br />

avere ripercussioni di carattere anche giudiziario.<br />

Un temporeggiamento che non è<br />

piaciuto ai dipendenti dell’azienda che<br />

hanno dato luogo anche ad azioni clamorose<br />

di protesta, come l’occupazione della sede<br />

comunale “costringendo” il Prefetto a una<br />

convocazione delle parti per sbloccare la<br />

vicenda. Quindi il 18 agosto scorso la Asl<br />

ha ribadito che “al momento, non vi è pericolo<br />

per la salute pubblica nella ripresa<br />

dell’attività da parte della Copersalento,<br />

purché vengano rispettati i limiti di emissione<br />

fissati dalla Provincia di Lecce”.<br />

Fitto, in base alle proprie prerogative, ha<br />

dato quindi disposizioni di sospendere<br />

l’ordinanza per 120 giorni seguendo le<br />

prescrizioni di legge, chiedendo ad Arpa<br />

Puglia e alla Provincia di Lecce, in aggiunta,<br />

di assicurare “ciascuna per le proprie competenze,<br />

uqn monitoraggio continuo della<br />

situazione con cadenza quindicinale e con<br />

contestuale invio dell’esito dei rilievi effettuati<br />

e delle relative relazioni tecniche<br />

al comune di Maglie, sia dei dati sulle<br />

emissioni che sui combustibili utilizzati<br />

per appurare che siano conformi a quanto<br />

stabilito dalla Asl (cippato di legno vergine<br />

e sansa disoleata)”.<br />

Il sindaco inoltre ha predisposto una bozza<br />

di delibera in cui chiede la costituzione di<br />

un osservatorio permanente di monitoraggio<br />

sull’opificio. Nel frattempo, sul caso diossina,<br />

è partita anche una diffida da parte<br />

del primo cittadino al presidente della Regione<br />

Puglia ad “adottare se necessario i<br />

provvedimenti d’urgenza di propria competenza,<br />

in relazione alla situazione estesa<br />

al territorio di più Comuni, conseguente<br />

al superamento dei limiti di legge delle<br />

concentrazioni di diossina” e preavvertendo<br />

che, in caso di non intervento, “il silenzio<br />

illegittimamente serbato sarà impegnato<br />

in via giudiziaria con ogni conseguenza<br />

di legge”.<br />

Sergio Blasi: “L’ordinanza di Fitto non basta”<br />

All’indomani della<br />

sospensione dell’ordinanza<br />

emanata dal<br />

sindaco Fitto, Sergio<br />

Blasi (nella foto) è<br />

convinto che tale atto<br />

sia “condizione non<br />

sufficiente per consentire<br />

a Copersalento<br />

la ripresa dell’attività<br />

essendo necessaria<br />

anche l’autorizzazione<br />

da parte<br />

dell’ente provinciale<br />

che, a suo tempo,<br />

aveva disposto il divieto<br />

di prosecuzione<br />

all’esercizio in regime<br />

di procedure semplificate<br />

accordando a Copersalento una fase<br />

sperimentale diretta a verificare il rispetto<br />

del limite di 0,1 ng”. La fase sperimentale,<br />

tuttavia, si è conclusa “con esito negativo<br />

per Copersalento che ha superato del doppio<br />

quel limite, come Asl e Arpa hanno confermato.<br />

Non esistono, dunque i presupposti<br />

affinché la Provincia possa autorizzare la<br />

Il Ciclone, l’associazione magliese di “cicloattivi”<br />

nata con lo scopo di concorrere al<br />

miglioramento della mobilità cittadina e alla<br />

tutela del patrimonio storico e artistico, ha<br />

inviato una nota alle Ferrovie Sud-Est per<br />

lamentare le difficoltà di utilizzo dei mezzi a<br />

due ruote sulle tratte salentine suggerendo<br />

degli accorgimenti tecnici per facilitare intermodalità<br />

treno più bici: “Domenica 9<br />

agosto un gruppo composto da dodici ciclisti<br />

della nostra associazione -scrive il<br />

presidente Paolo Sansò- ha compiuto un<br />

trasferimento con bici al seguito da Brindisi<br />

a Lecce nell’ambito della manifestazione<br />

Ruote In Crociate, una ciclo-escursione articolata<br />

in tre giorni da Maglie ad Oria. Purtroppo<br />

sia nella stazione di partenza che di<br />

arrivo il treno regionale utilizzato era su un<br />

binario diverso dal primo. Siamo stati<br />

quindi costretti ad utilizzare i sottopassaggi<br />

con notevole disagio perché abbiamo dovuto<br />

sollevare di peso le nostre bici cariche<br />

di bagagli”.<br />

Una situazione di difficoltà comune a tutte<br />

le stazioni della Sud-Est salentina che potrebbe<br />

essere completamente evitata “se si<br />

installasse una semplice canalina che per-<br />

ripresa dell’attività<br />

anche perché è stata<br />

la stessa Asl a ribadire<br />

che una nuova<br />

situazione di criticità<br />

sanitaria potrà essere<br />

scongiurata soltanto<br />

se Copersalento è in<br />

grado di rispettare<br />

quel limite”.<br />

Blasi inoltre si rivolge<br />

agli operai: “Più di<br />

un mese fa ho chiesto<br />

che il Consiglio provinciale<br />

discutesse<br />

della loro condizione<br />

e che provasse a trovare<br />

un percorso per<br />

garantire un lavoro<br />

certo e soprattutto sicuro. È passato un<br />

mese, ma niente si è mosso”. Al presidente<br />

della Regione Puglia Vendola, infine, il sindaco<br />

di Melpignano chiede “un monitoraggio<br />

continuo, attraverso i suoi uffici, della realtà<br />

di Copersalento anche al fine di sottrarre al<br />

sindaco Fitto gli ultimi spruzzi di una vecchia<br />

rivoltella ad acqua”.<br />

La bici non corre sul binario giusto<br />

mette di spingere le bici sulla rampa di<br />

scale senza doverle sollevare. La Federazione<br />

Italiana Amici della Bicicletta ha già<br />

affrontato in maniera propositiva il problema<br />

e ha approntato un prototipo di canalina.<br />

Le relative tavole progettuali<br />

possono essere scaricate liberamente dal<br />

sito Fiab, http://www.fiabonlus.it/treno/canalina.htm”.

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