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EDITORIALE<br />

Dove eravamo<br />

rimasti<br />

di Daniele Greco<br />

L’estate salentina targata 2009 volge al<br />

termine, e quasi viene in mente l’agostano<br />

e spensierato refrain dei Righeira che<br />

più di due decenni fa sottolineavano a<br />

loro modo l’incedere del tempo ed il<br />

trascorre delle stagioni. Certo un anno,<br />

dal punto di vista turistico, sta scivolando<br />

via, e per questo in materia si mandano<br />

agli archivi i primi dati e le iniziali considerazioni<br />

di bilancio. Da qualche parte<br />

si commentano elementi più che confortanti<br />

sul flusso di quei visitatori che<br />

da queste parti del Mediterraneo hanno<br />

preferito trascorrere vacanze e periodi<br />

di relax. Ma non tutto è andato nel migliore<br />

dei modi. O, per dirla meglio,<br />

come sarebbe potuto andare.<br />

La vacanza nel Salento si conferma da<br />

“mordi & fuggi”, perché a queste latitudini<br />

si preferisce attualizzare il “veni,<br />

vidi, vici” che Giulio Cesare pronunciò<br />

dopo la straordinaria vittoria riportata<br />

il 2 agosto (guarda caso) del 47 a.C.<br />

Di vacanze programmate e durature,<br />

dunque, se ne sono registrate ben<br />

poche nella nostra provincia e questo<br />

nonostante un’offerta che può fare<br />

invidia a molte regioni d’Italia, ma che,<br />

inesorabilmente, sa di essere inferiore<br />

per mala-organizzazione a quella di<br />

altri siti italiani da sempre votati al turismo.<br />

È il punto dolente che come un altro<br />

refrain ritorna sempre e si inceppa nel<br />

solco di un disco costantemente rotto.<br />

Si dirà: qui si gode la musica pizzicata<br />

della Notte della Taranta; qui sventolano<br />

a grappoli le vele di Legambiente; qui<br />

gli appuntamenti con la cultura di<br />

qualità si contano a bizzeffe come e<br />

più delle occasioni per ri-scoprire e rileggere<br />

la storia dell’uomo sin dai suoi<br />

primi insediamenti. Eppure tutto ciò<br />

non basta. L’estate (l’ennesima) sta finendo,<br />

ma come per ogni estate ci si<br />

ritrova inevitabilmente al “dove eravamo<br />

rimasti”.<br />

Anno VIII n. 321 Settimanale d’informazione del Salento sabato 29 agosto 2009<br />

Primo piano<br />

Macculi:<br />

“Otranto? Il<br />

sindaco si è<br />

autodenunciato”<br />

■ Alessandro Chizzini a pag. 7<br />

Primo piano<br />

La Costa<br />

Serena passa<br />

per Santa<br />

Cesarea<br />

■ Alessandro Chizzini a pag. 8<br />

Lecce<br />

D’Ambrosio:<br />

“Mi fate sentire<br />

cittadino<br />

di Lecce”<br />

■ Alessandra Lupo a pag. 10<br />

Maglie<br />

Copersalento,<br />

centoventi<br />

giorni<br />

di respiro<br />

■ a cura della redazione a pag. 12<br />

Salento, partita vinta<br />

A dispetto della crisi la nostra provincia continua ad attrarre turisti da ogni parte d’Italia e dall’estero.<br />

Merito sicuramente del mare cristallino, ma anche dell’accoglienza della nostra gente, del patrimonio<br />

storico-artistico e dell’offerta culturale e di intrattenimento.<br />

Ed oltre ad un turismo “mordi e fuggi”, sono sempre di più coloro che decidono di venire a vivere nel Salento


29/08/2009 LETTERE E OPINIONI<br />

3<br />

“Volete andarvene anche voi?”. Gli<br />

rispose Simon Pietro: “Signore, da<br />

chi andremo? Tu hai parole di vita<br />

eterna e noi abbiam creduto che sei<br />

il Santo di Dio”.<br />

Cari amici di <strong>Bel</strong>paese, dopo la<br />

pausa di Ferragosto riprendiamo la<br />

nostra Lucerna, seguendo la Parola<br />

di Dio proposta per la domenica. La<br />

domanda del Maestro è di<br />

un’estrema chiarezza: o con Lui o<br />

senza di Lui. La risposta dell’apostolo<br />

Pietro vale anche per noi che<br />

seguiamo Cristo, perché Lui solo<br />

ha parole di vita eterna. È una scelta<br />

che si impone non solo nei momenti<br />

importanti e decisivi della<br />

vita, ma giorno per giorno. Il salmo<br />

94 con il quale si apre la preghiera<br />

del mattino, recita: “Se oggi ascolti<br />

la voce del Signore, non indurire il<br />

tuo cuore!”.<br />

Il Signore parla attraverso la Sacra<br />

Scrittura ma parla anche negli avvenimenti<br />

della vita quotidiana, sta<br />

La nuova guerra<br />

degli italiani<br />

di Alessio Palumbo<br />

24 agosto 2009: nei pressi di Ferah in Afghanistan,<br />

intorno alla mezzanotte, un ordigno esplode al passaggio<br />

di un mezzo blindato di pattuglia. Incolumi i soldati<br />

italiani all’interno del veicolo. Dopo poche ore i parà<br />

della Folgore sono nuovamente assaliti da ribelli<br />

talebani con armi leggere e lanciarazzi, anche in<br />

questo caso i nostri hanno la meglio. Due attacchi nel<br />

giro di poche ore (nella stessa zona dove, appena un<br />

mese fa, il parà Alessandro Di Lisio venne ucciso da<br />

un ordigno rudimentale) lasciano spazio a pochi<br />

dubbi: l’escalation della violenza talebana in questo<br />

territorio strategico per il traffico dell’oppio sembra<br />

a noi avere le antenne ben orientate<br />

per captare il suo segnale. Certo,<br />

non è facile perché ci sono molte<br />

interferenze che distraggono, anche<br />

se gli episodi della cronaca chiedono<br />

una riflessione inevitabile.<br />

Quest’estate il nostro Salento è<br />

stato meta preferita da tanti turisti<br />

ma non sono mancati episodi inquietanti,<br />

come il rave party con<br />

epilogo di morte!<br />

Non si possono trasformare giorni<br />

di vacanza nel bel Salento in scenari<br />

di morte, con lo strascico di<br />

sospetti ed equivoci su certi raduni<br />

non garantiti.<br />

La musica, il canto, l’arte e le tradizioni<br />

sono contenitori di vita, di<br />

gioia e bellezza; sta non solo agli<br />

organizzatori, ma ad ogni partecipante<br />

fare in modo che questi mega<br />

raduni rimangano incontri di festa e<br />

segnino l’ethos più vero del nostro<br />

Salento per quanti lo abitano e lo<br />

frequentano.<br />

PENSIERI E PAROLE<br />

essere inarrestabile e i nostri soldati sono pienamente<br />

coinvolti.<br />

La parola guerra è opportunamente evitata, ma di<br />

fatto è difficile parlare ancora di una missione di pace<br />

in Afghanistan. Lo stesso ministro della Difesa, Ignazio<br />

La Russa, ha dovuto ammettere che gli italiani, da<br />

oltre un anno, combattono nelle irrequiete regioni<br />

meridionali. Gli annunci relativi ad un rafforzamento<br />

dei contingenti, accompagnato da un miglioramento<br />

degli armamenti e da una maggiore libertà d’azione<br />

per le truppe, sebbene abbiano avuto scarsa risonanza<br />

nell’opinione pubblica, hanno implicitamente confermato<br />

che qualcosa sta cambiando nella stessa politica<br />

estera e militare italiana. Tuttavia, solo le periodiche<br />

notizie sui nostri militari morti e feriti durante operazioni<br />

belliche, sembrano risvegliarci, di tanto in tanto, da<br />

una sostanziale indifferenza nei confronti di un conflitto<br />

visto come lontano e spesso non compreso o confuso<br />

LETTERE<br />

Le lettere anonime o firmate con pseudonimi non saranno pubblicate<br />

Illustrissimi signori Presidenti delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto,<br />

un vivissimo augurio per la vostra meritata elezione e per gli intendimenti già<br />

espressi per la nascita del Grande Salento. Penso infatti che quello che più interessa<br />

alla maggioranza dei cittadini è, come implora da tempo anche il nostro Presidente<br />

della Repubblica, di cessare a giocare a braccio di ferro in politica. A noi salentini<br />

importa soprattutto la “promozione“ del Grande Salento coordinata dalle tre Province<br />

al fine di concordare, attraverso la partecipazione di Confindustria, Confartigianato<br />

e Confesercenti, un programma quinquennale da presentare poi al Governo dai<br />

nostri politici.<br />

Stabiliti i presupposti del dialogo si giungerà finalmente ad uno scambio produttivo<br />

e positivo per lo sviluppo del nostro Salento, che non può ancora sopravvivere con<br />

occasionali eventi limitati nel tempo. Interessante è incominciare a far dialogare le<br />

tre Province, le quali potranno promuovere le varie categorie a realizzare un<br />

programma con un progetto esecutivo.<br />

La Regione Puglia ha convenientemente istituito un Assessorato per il Sud e Diritto<br />

allo studio assegnandone la responsabilità al professor Gianfranco Viesti. Se un<br />

tavolo a quattro riuscirà ad impegnare tutti i vari operatori per formulare un piano<br />

organico per il Grande Salento, allora i nostri figli non saranno più costretti ad abbandonare<br />

il proprio territorio per cercare lavoro lontani dalla loro terra ed i nuovi<br />

presidenti provinciali avranno dato una decisiva svolta al nostro Salento.<br />

Buon lavoro e ad maiora.<br />

Domenico Panarese<br />

con le altre missioni italiane in Africa, nei Balcani o<br />

in Medio Oriente. In Afghanistan (ma non solo) gli<br />

italiani combattono una vera e propria guerra, lo<br />

fanno sotto le bandiere della Nato, ma è pur sempre<br />

una guerra, con tutto ciò che questo termine comporta.<br />

Di fronte a tale situazione sarebbe forse opportuno<br />

rendere partecipe la nazione di quanto sta accadendo,<br />

senza limitarsi a coinvolgerla esclusivamente nelle<br />

manifestazioni di cordoglio in occasione della morte<br />

dei nostri soldati. Gli italiani hanno il diritto di sapere<br />

perché si combatte, come si combatte e soprattutto<br />

qual è la via di uscita dall’Afghanistan. Nessuno nega<br />

l’importanza del rispetto degli accordi internazionali,<br />

ma d’altro canto non è possibile neanche dimenticare<br />

che, in base all’articolo 11 della nostra Costituzione,<br />

“l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa<br />

alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione<br />

delle controversie internazionali”.


29/08/2009 IN COPERTINA<br />

4<br />

Salento, partita vinta<br />

A dispetto della crisi la nostra provincia continua ad attrarre turisti da ogni parte d’Italia e dall’estero.<br />

Merito sicuramente del mare cristallino, ma anche dell’accoglienza della nostra gente, del patrimonio storico-artistico<br />

e dell’offerta culturale e di intrattenimento<br />

Mai come quest’anno i dati sul<br />

turismo (che saranno pubblicati<br />

a breve) daranno la misura della<br />

tenuta salentina alla crisi. Al solito, la geografia<br />

della soddisfazione è a macchia<br />

di leopardo, si passa da zone in cui gli operatori<br />

sono entusiasti ad aree dove la<br />

concorrenza è tanta e la stagione non ha<br />

dato i risultati sperati. In una terra dove il<br />

turismo rappresenta una voce importante<br />

ma dove ancora su alcuni aspetti si naviga<br />

a vista, luci e ombre della ricettività si inseguono<br />

e confondono.<br />

Tuttavia, il Salento continua ad ammaliare:<br />

l’anno scorso 9,6% di presenze in più,<br />

rispetto al 2007 che pure aveva guadagnato<br />

il 12,7%. Tanto che alla vigilia della Notte<br />

della Taranta, lo scorso 20 agosto, il quotidiano<br />

“La Repubblica” dedicava al<br />

Salento il paginone sul turismo, una lunga<br />

inchiesta sul perché il nostro territorio<br />

resiste alla crisi economica che ha inesorabilmente<br />

colpito tutti i settori dell’economia<br />

non solo d’Italia. L’effetto Salento<br />

viene raccontato attraverso il racconto di<br />

un paio di turisti in attesa del concertone<br />

del 22 agosto scorso a Melpignano, ribattezzato<br />

dai quotidiani locali “la carica dei<br />

100mila”, che come di consueto di riversano<br />

nella piazza dell’ex convento degli Agostiniani.<br />

Angelo e Antonia, arrivati con due<br />

amici da Milano su un furgone-camper<br />

parlano di un Salento dai tratti decisamente<br />

poetici: “Il Salento è libero. Se cerchi i<br />

posti giusti, puoi fare quello che vuoi.<br />

Non ci sono orari, trovi una pizza alle 10<br />

del mattino o alle 2 della notte. Chiedi al<br />

contadino se puoi raccogliere qualche fico<br />

e lui ti consiglia la pianta più buona. E poi<br />

sei sempre in compagnia. L’altra notte,<br />

vicino a Otranto, abbiamo visto un fuoco<br />

in spiaggia. C’erano ragazze e ragazzi<br />

che cantavano e ballavano. Erano di<br />

Maglie: ci hanno accolti come se fossimo<br />

stati a scuola assieme”.<br />

Accanto a questo senso di libertà, la “pizzica”<br />

e il suo inarrestabile ritmo di tamburelli<br />

resta, accanto alla cultura, al fascino dei<br />

luoghi ma anche ai prezzi bassi e al calore<br />

umano uno degli ingredienti di un modello<br />

che tiene e che regala insieme alla festa<br />

una boccata d’ossigeno importante in termino<br />

di indotto all’intera provincia. Nell’intervista<br />

rilasciata a “La Repubblica”,<br />

il sindaco di Melpignano, Sergio Blasi,<br />

cita Quasimodo: chiamando la nostra “una<br />

terra spazzata dal sole e dalla solitudine”,<br />

raccontando l’orgoglio con cui la sua<br />

creazione, la Notte della Taranta, riesce<br />

ogni anno a mettere in gioco il proprio<br />

patrimonio del passato, fatto anche di<br />

povertà, nell’incontro con le altre terre.<br />

Un modello che Blasi assimila a quello<br />

della Grecìa Salentina, l’unione dei comuni<br />

ellenofoni che “invece di arroccarsi nelle<br />

differenze del proprio campanile hanno<br />

fatto della propria identità una forza che<br />

aggrega”.<br />

Per questo, il volume degli arrivi ed il<br />

clima di festa che circonda il Salento di<br />

fine agosto sembrano rispondere anche<br />

alle polemiche Nord-Sud degli ultimi<br />

tempi. Nel loro racconto, i due giovani<br />

di Alessandra Lupo<br />

turisti, parlano di un’accoglienza decisamente<br />

piacevole ma anche di caffè pagati<br />

65 centesimi. Un’altra faccia del turismo<br />

salentino che quest’anno ha registrato<br />

anche le disavventure di turisti meno fortunati<br />

che si sono visti consegnare conti<br />

salatissimi al termine di una cenetta a<br />

base di pesce. Il racconto de “La Repubblica”,<br />

tuttavia, parlava anche delle mille<br />

luci di Gallipoli. Se i prezzi nella città<br />

bella salgono, il suo fascino resta senza<br />

età, anche complice la forte presenza femminile<br />

(“ragazze in tubino nero, che sembrano<br />

tutte uguali, con quel filo di trucco<br />

leggero”, scrive il giornalista). Nello stesso<br />

reportage, Massimiliano Ostilio, consulente<br />

della Regione per il turismo, e<br />

Stefania Mandurino, commissario della<br />

Azienda di Promozione Turistica della<br />

Provincia di Lecce, svelano il segreto<br />

“racchiuso dentro ai 98 comuni della<br />

provincia. Visto il successo di Melpignano,<br />

Identikit del turista in provincia di Lecce<br />

Tra i venti e i quarant’anni, sopratutto in arrivo dal nord Italia,<br />

ma anche da Francia e <strong>Bel</strong>gio, spesso con un paio di figli al<br />

seguito. L’identikit del turista-scopritore, quello che da principio<br />

ha fatto la fortuna del Salento, resta più o meno immutato ma<br />

da qualche anno spesso preferisce l’entroterra alla costa.<br />

Rispetto alle località marine, infatti, i piccoli centri mantengono<br />

prezzi e servizi più convenienti e sopratutto, nonostante non<br />

vi sia un solo comune salentino del tutto inedito, hanno dalla<br />

loro un grado di genuinità che solo l’effettiva vita di paese è in<br />

grado di custodire. Insomma, accanto al turista standard, con<br />

ombrellone e sdraio prenotati mesi prima e pronto a fare<br />

incetta dei più improbabili souvenir nelle passeggiate otrantine,<br />

cresce il numero dei turisti “fai da te” che, anche grazie ad<br />

internet, cercano e trovano casa, itinerari e una quotidianità<br />

che conquista. I più giovani, trovato un punto d’appoggio,<br />

fanno la spola tra Jonio e Adriatico, tra mare, concerti e sagre.<br />

I loro fratelli maggiori, invece, arrivano in grosse auto familiari<br />

e di mattina capita di incontrali in piccoli gruppi ai tavolini dei<br />

tutti gli altri si sono dati da fare e così chi<br />

viene in vacanza sulle coste dell’Adriatico<br />

e dello Jonio si sente lusingato da cento<br />

proposte. Un tempo pensavamo che il<br />

mare bello sarebbe bastato, poi abbiamo<br />

capito che avevamo altre bellezze troppo<br />

nascoste, e le abbiamo mostrate a tutti. I<br />

numeri dicono che la scelta è stata giusta:<br />

8 milioni di turisti nel 2000, 13 milioni<br />

adesso. Dati a cui, naturalmente, bisogna<br />

aggiungere il turismo sommerso, quello<br />

fatto di case affittate in nero oppure dell’ospitalità<br />

di amici e parenti. Anche<br />

perché, forse occorre ricordarlo, ogni anno<br />

le vacanze di migliaia di emigranti di<br />

prima, seconda e terza generazione, coincidono<br />

con il ritorno nei paesi d’origine,<br />

dove il mare resta uno dei più belli d’Italia.<br />

Numeri che non possono non influire sull’economia<br />

complessiva, trasformando<br />

ancora le caratteristiche del turista medio<br />

che sceglie il Salento”.<br />

bar in piazza, dove lo straniero è guardato con curiosità e un<br />

pizzico d’orgoglio. La loro parola d’ordine è uscire dal circuito<br />

del turismo di massa, quello che si muove con precise<br />

dinamiche e che oggi è nella fase di consolidamento del<br />

trend di presenze, per proiettarsi in una dimensione più<br />

autentica. Dal mare al ristorante, quindi, le mete più amate<br />

sembrano quelle più vere. Permettendo a chi arriva di<br />

conoscere l‘anima dei luoghi. Cosa che sembra riuscirgli.<br />

Arrivato al suo apice, il ciclo di vita delle località turistiche di<br />

solito vive una fase di conflitto che, se non risolta, viene<br />

seguita da quella del declino, più o meno lento. Mai come<br />

quest’anno i conti salatissimi arrivati a fine pranzo e persino<br />

per un caffè da tre euro sul lungo mare, rischiano di aumentare<br />

in maniera critica l’attenzione verso i servizi che di base<br />

restano gli stessi. A cambiare le carte in tavola quindi,<br />

potrebbe essere proprio la costante trasformazione del turista.<br />

Più avveduto e curioso, pronto a cogliere il meglio del<br />

territorio, senza lasciarci il portafogli. (A. L.)


29/08/2009 IN COPERTINA<br />

5<br />

Il Salento promosso<br />

dai “tarantati”<br />

Un sondaggio somministrato durante l’ultimo festival<br />

della Notte della Taranta rivela l’opinione che i turisti<br />

hanno del nostro territorio<br />

Sono in molti a desiderare di giungere nel Salento per<br />

il nostro mare e non solo! Turisti italiani e non prediligono<br />

il tacco d’Italia per le sue bellezze naturali:<br />

“lu sule, lu mare e lu ientu” in primis, ma anche il<br />

patrimonio storico-artistico e l’offerta culturale. Il Salento<br />

dunque piace e in molti sono disposti a venirci per<br />

trascorrere un po’ di tempo nel nostro territorio, per<br />

vedere con i propri occhi ciò di cui hanno sentito parlare<br />

da amici e conoscenti. Molti, grazie soprattutto al passaparola<br />

e al tam-tam su internet, giungono per partecipare agli<br />

eventi artistici e culturali come il Festival della Notte<br />

della Taranta. Proprio nel corso dell’edizione 2009 del<br />

festival si è svolto un sondaggio (Indagine socio-economica<br />

per la valutazione dell’evento “Notte della Taranta” sul<br />

turismo culturale nel Salento), promosso e coordinato dal<br />

professor Giuseppe Attanasi in collaborazione con l’Università<br />

Bocconi, l’Università del Salento, l’Associazione<br />

Salentina Studi Economici e Ricerche di Galatina, i Laboratori<br />

d’Economia Experimental (L.E.E.) - Universitat<br />

Jaume I Castellón (España), l’Associazione Cultura e<br />

Trasparenza “Francesco Attanasi Onlus” di Soleto e<br />

l’Istituto “Diego Carpitella”.<br />

Ad ogni tappa delle 13 serate del festival nella provincia<br />

di Lecce sono stati somministrati circa 200 questionari<br />

(in occasione del concertone di Melpignano del 22 agosto<br />

scorso sono state intervistate circa 1000 persone). Dai<br />

dati raccolti -ancora in fase di elaborazione definitiva- è<br />

emerso che la maggior parte dei partecipanti al festival<br />

hanno raggiunto il Salento con mezzi propri (auto o<br />

camper), in pochissimi si sono serviti dei mezzi pubblici,<br />

ritenuti troppo poco pubblicizzati o troppo lenti e obsoleti,<br />

anche se gli stessi sono stati utilizzati un po’ di più per<br />

raggiungere Melpignano in occasione del concertone.<br />

Nel corso delle interviste molti turisti si sono lamentati<br />

della segnaletica stradale e cittadina, per lo più considerata<br />

carente e “nei pochi casi in cui è presente, è coperta da<br />

“Io e mia moglie qui ci sentiamo a casa nostra”.<br />

Così commenta M. F., uno dei tanti architetti bolognesi<br />

che hanno ormai una residenza stabile<br />

nella cittadina di Spongano. E sì, perché accanto<br />

al turista “di passaggio”, quello che ogni anno<br />

sceglie la meta delle sue vacanze o a quello che<br />

torna negli stessi luoghi ma senza vincoli, c’è il<br />

turista della seconda casa che ha gettato l’ancora<br />

in un porto con l’obiettivo e il piacere di tornare<br />

ogni volta che lo desidera sentendosi comunque<br />

a casa propria.<br />

Un trend quello delle case acquistate o costruite<br />

ex novo, da cittadini bolognesi, romani, trentini,<br />

inglesi, che si è andato definendo negli ultimi<br />

anni, diventando ormai una realtà consolidata.<br />

Trend che quest’anno non ha però avuto particolari<br />

incrementi, così come riscontrato anche dai responsabili<br />

dell’agenzia immobiliare Ferilli: “Le richieste<br />

di acquisto così come anche quelle di<br />

vendita sono stabili, ma si riconfermano comunque<br />

le tipologie di richieste: gli stranieri e gli italiani<br />

che preferiscono l’entroterra rivolgono la loro attenzione<br />

verso case da ristrutturare, mentre gli<br />

italiani che scelgono la casa al mare vogliono<br />

qualcosa di già pronto”. Anche lo Studio Immobiliare<br />

Arseni conferma la tipologia delle richieste di<br />

acquisto da parte di cittadini originari del nord<br />

Italia: “L’attenzione degli acquirenti è rivolta<br />

soprattutto alle case storiche, quelle da recuperare.<br />

Sono persone molto esigenti e anche nella ri-<br />

alberi o da scritte”. Altra<br />

nota dolente sono state le<br />

strade: buone se si parla di<br />

autostrade o di strade provinciali,<br />

completamente<br />

contrario il giudizio per ciò<br />

che riguarda le strade cittadine<br />

del tutto dissestate e<br />

poco illuminate (soprattutto<br />

per i luoghi che portano<br />

alle marine o ai campeggi). La maggior parte degli<br />

intervistati ha espresso apprezzamenti per il nostro mare<br />

e le nostre spiagge ma sono stati pressoché concordi nell’affermare<br />

che le spiagge libere sono troppo sporche e le<br />

pinete piene di spazzatura.<br />

Ma il Salento piace, nonostante queste lacune. Piace soprattutto<br />

agli amanti della natura, agli appassionati di<br />

nuovi posti da scoprire, ai turisti “fai da te” amanti dell’avventura<br />

e alla scoperta delle bellezze naturali e paesaggistiche<br />

del territorio. Turisti che in genere prediligono<br />

i bed & breakfast, le case in affitto o i campeggi per<br />

E io mi faccio casa a Spongano<br />

strutturazione tengono molto affinché i lavoro<br />

siano seguiti e fatti sotto la loro direzione. Il<br />

Salento è una terra che sta crescendo ancora;<br />

tante sono le attrazioni e gli aspetti di carattere<br />

culturale ed enogastronomico da riscoprire”.<br />

Cos’è dunque che spinge a comprare e ad insediarsi<br />

in un territorio diverso da quello in cui si è nati,<br />

comunque sempre per tempi “determinati”? Un<br />

insieme di fattori, si dovrebbe dire: dalla casualità,<br />

alla bellezza e tranquillità del posto, alla scelta di<br />

fare un investimento, al voler stare insieme, tra<br />

amici, nello stesso luogo.<br />

“È difficile dire perché Spongano<br />

-continua M. F.- il<br />

Salento lo conoscevamo già come un posto bello<br />

da vivere con un mare eccezionale, ma la scelta di<br />

comprare casa è stata veramente una casualità. È<br />

stato uno di noi ad aprire la strada e poi abbiamo<br />

deciso di comprare un po’ tutti, fondamentalmente<br />

perché comunque anche qui siamo insieme”.<br />

Un fenomeno da analizzare da diversi punti di<br />

vista. Da un lato abbiamo “l’invasione” di un<br />

alcuni giorni. Le località più gettonate sono l’entroterra o<br />

i piccoli paesi; tra le marine in testa ci sono Roca, San<br />

Foca e poi Castro, Gallipoli e Otranto (queste ultime frequentate<br />

anche dai campeggiatori). Pochi, tra gli intervistati,<br />

coloro che si sono rivolti agli alberghi o ai villaggi turistici.<br />

Non molto soddisfatti neanche quelli che hanno scelto gli<br />

stabilimenti balneari, ritenuti troppo esosi nel rapporto<br />

qualità-prezzo. Stesso discorso per i locali notturni: per<br />

coloro che frequentano le discoteche i locali della nostra<br />

provincia sono sembrati troppo cari (“Spesso si paga di<br />

più nelle discoteche salentine che nei locali della riviera<br />

romagnola”, è stato un commento ricorrente).<br />

Generale è stata la soddisfazione per l’offerta culturale,<br />

ritenuta però poco pubblicizzata. Il miglior strumento di<br />

conoscenza del territorio sono risultati i periodici specializzati<br />

nell’informazione locale, che hanno dedicato spazio alle<br />

varie sagre ed eventi giorno per giorno nelle diverse<br />

località del territorio. Tutti in generale si sono dimostrati<br />

molto entusiasti del Festival della Notte della Taranta,<br />

anche se alcuni hanno ritenuto sia stato poco pubblicizzato,<br />

soprattutto per quanto riguarda le diverse tappe itineranti.<br />

Infine, è opinione diffusa presso la maggior parte degli<br />

intervistati che nel Salento si mangia bene (anche se non<br />

tutti seguono percorsi enogastronomici) e che i salentini<br />

siano ospitali e cortesi.<br />

Anna Manuela Vincenti<br />

Sono tanti i cittadini italiani e inglesi che hanno scelto di acquistare una seconda casa nei comuni del nostro entroterra.<br />

Emblematico, in tal senso, il caso di Spongano<br />

gruppo di persone che si insediano in una cittadina,<br />

dall’altro però abbiamo la rivalutazione delle case<br />

fatiscenti del centro storico grazie alle ristrutturazioni.<br />

In tutto questo nota costante è però l’aumento dei<br />

prezzi di mercato. I nuovi residenti precisano:<br />

“Siamo quasi tutti architetti e le volte a stella, a cui<br />

noi non siamo abituati, hanno indubbiamente<br />

esercitato il loro fascino, costituendo stimolo e<br />

interesse anche per le nostre competenze. E poi ci<br />

sentiamo a casa nostra anche nelle relazioni con i<br />

cittadini locali perché il salentino è un pugliese<br />

diverso dagli altri”.<br />

Si tratta insomma di ‘nuovi cittadini’ pienamente<br />

integrati, come precisa lo stesso sindaco di Spongano,<br />

Luigi Zacheo (nella foto): “Ormai da anni<br />

nella nostra cittadina sono confermate le presenze<br />

estive di interi nuclei familiari, abitualmente<br />

residenti in regioni settentrionali, che hanno scelto<br />

di vivere il periodo estivo in piccoli paesi come il<br />

nostro. La loro residenza risulta ormai consolidata<br />

e comunemente vissuta dalla popolazione sponganese<br />

in modo ordinario ed usuale. Tra l’altro fa<br />

anche piacere poter annoverare tra le presenze<br />

esponenti di spicco del mondo dello spettacolo e<br />

di professionalità affermate in campo economico.<br />

Il nostro territorio, il nostro paesaggio e la nostra<br />

cultura culinaria hanno ancora una volta affascinato<br />

chi ha avuto modo di conoscere e gustare i colori<br />

ed i sapori della nostra terra”.<br />

Cristina Alemanno


29/08/2009 PRIMO PIANO<br />

7<br />

EMERGENZA RIFIUTI<br />

Macculi:<br />

«Il sindaco di Otranto?<br />

Si è “autodenunciato”»<br />

La scorsa settimana il sindaco di Otranto Luciano Cariddi ha<br />

sporto denuncia a causa dei disagi ambientali sofferti dal suo<br />

comune nel periodo estivo. Il presidente dell’Ato Le/2 Silvano<br />

Macculi replica: “Cariddi non conosce il sistema delle Ato”<br />

Le vacanze estive sono ormai giunte<br />

al termine, ma lo stesso non si può<br />

dire delle polemiche e delle emergenze.<br />

È notizia della scorsa settimana,<br />

infatti, la denuncia presentata dal sindaco<br />

di Otranto Luciano Cariddi (nella foto a<br />

sinistra) presso la locale stazione dei carabinieri<br />

contro l’Ato Le/2 e l’Ati Lombardi<br />

Ecologia s.n.c., la ditta che si occupa del<br />

servizio di raccolta differenziata e trasporto<br />

dei rifiuti solidi urbani.<br />

Il sindaco Cariddi spiega le ragioni che lo<br />

hanno portato a questa decisione: “Mai<br />

Otranto, neanche nel periodo estivo, si è<br />

trovata alle prese con strade piene di rifiuti<br />

di ogni genere, spiagge e pinete sporche,<br />

giardini pubblici e aiuole cittadine ridotte<br />

quasi a sterpaglie secche. I problemi più<br />

gravi, ovviamente, riguardano in primo<br />

luogo gli aspetti igienico-sanitari: i numerosi<br />

turisti che ogni estate giungono a Otranto<br />

non possono vivere con fetori nauseabondi<br />

o con liquami che fuoriescono da contenitori<br />

di fortuna. La mia Amministrazione ha<br />

sempre monitorato i problemi ambientali<br />

del suo territorio e prontamente segnalati<br />

all’Ato Le/2, ma purtroppo non è stata<br />

trovata una soluzione, con l’amara delusione<br />

di aver aderito con molto entusiasmo all’attivazione<br />

della raccolta differenziata.<br />

Da Lecce ad Acquarica del Capo, dal versante<br />

orientale a quello occidentale della penisola<br />

salentina, è tutto uno spuntare di turbine eoliche.<br />

Ma sulla base di quali leggi e regolamenti<br />

le imprese private hanno “conquistato”<br />

decine di migliaia di ettari di campagne incolte?<br />

Oltre ai due regolamenti che dettavano<br />

le linee guida, il primo varato dalla Giunta di<br />

centrodestra nel 2004, il secondo dalla Giunta<br />

Vendola nel 2006, due in particolare, attuati<br />

dal centrosinistra, hanno aperto le porte alle<br />

aziende installatrici: l’istituzione dei Piani regolatori<br />

comunali per gli impianti eolici (Prie)<br />

prevista dal regolamento del 2006, che lascia<br />

ai Comuni ampi poteri nell’indicazione delle<br />

aree idonee. Elemento, questo, che secondo<br />

Legambiente ed altre associazioni avrebbe<br />

fatto perdere alla Regione il controllo del fenomeno,<br />

visto l’interesse che molte amministrazioni<br />

locali hanno nel favorire più che mai<br />

la realizzazione degli impianti. E ancora, la<br />

norma del febbraio 2008 grazie alla quale alle<br />

imprese private sarebbe bastata la semplice<br />

dichiarazione di inizio attività da rilasciare ai<br />

Comuni per avviare gli impianti con una potenza<br />

elettrica fino ad un megawatt (alzando<br />

anche il limite imposto dal Governo Prodi);<br />

nel giugno 2008, inoltre, la Regione varava<br />

anche una moratoria per i parchi eolici costruiti<br />

nelle zone protette prima dell’introduzione<br />

del regolamento regionale, e che dava il<br />

via libera a quegli impianti prima partiti e poi<br />

bloccati.<br />

La strada ormai è segnata e la crescita esponenziale<br />

dell’energia pulita non conosce ostacoli,<br />

se è vero che la Puglia è di gran lunga la<br />

prima in Italia per energia prodotta da fonti<br />

rinnovabili (sole, vento, biomasse). Secondo<br />

i dati forniti dal Portale ambientale della Re-<br />

A causa di questa situazione ho deciso di<br />

sporgere denuncia<br />

all’autorità<br />

giudiziaria per individuare<br />

le responsabilità<br />

di<br />

tale disservizio.<br />

Credo che in merito<br />

non siano da<br />

escludersi risvolti<br />

penali come l’interruzione<br />

di<br />

pubblico servizio<br />

e il mancato rispetto delle norme in materia<br />

di rifiuti solidi urbani. L’Ato Le/2 non è<br />

stata in grado di affrontare problemi complessi<br />

come quelli dell’igiene urbana di<br />

una città estesa come Otranto con numerosi<br />

villaggi turistici, alberghi e strutture ricettive.<br />

Quale vantaggio ha avuto Otranto aderendo<br />

per legge al sistema delle Ato, visti i disservizi<br />

e l’aumento dei costi dell’appalto?<br />

Come può l’Ato Le/2 affidare un appalto<br />

simile senza una preventiva verifica delle<br />

capacità gestionali-organizzative della ditta<br />

aggiudicataria, sprovvista dei mezzi necessari<br />

per una moderna ed efficace raccolta<br />

differenziata? Il nostro territorio, che ha<br />

lavorato tanto per diventare una delle<br />

località turistiche più apprezzate in Italia<br />

gione Puglia (assai curato e aggiornato con<br />

puntualità) sono 946 le turbine eoliche che risultano<br />

installate sul territorio regionale in 57<br />

non merita queste<br />

ferite”.<br />

Non si è fatta attendere<br />

la risposta<br />

di Silvano Macculi<br />

(nella foto a<br />

destra), presidente<br />

dell’Ato Le/2<br />

e neoassessore<br />

provinciale: “I<br />

disservizi denunciati<br />

da Cariddi esistono, ma sono comuni<br />

anche in altre zone dell’Ato Le/3; il problema<br />

quindi è generale. Ad ogni modo la<br />

madre di tutti i problemi è la presenza in<br />

provincia di un solo impianto in funzione<br />

con discarica di servizio soccorso a Cavallino.<br />

L’assenza di altri impianti è dovuta<br />

al Commissario Delegato per l’Emergenza<br />

Ambientale Nichi Vendola che nel 2005<br />

non ha firmato i contratti per la loro realizzazione,<br />

predisposti dal precedente commissario<br />

Raffaele Fitto, per creare discontinuità<br />

amministrativa. La firma è giunta<br />

con notevole ritardo e ciò non ha consentito<br />

che gli impianti entrassero in funzione,<br />

per poi chiudere le discariche. Ugento e<br />

Nardò hanno infatti chiuso le loro discariche<br />

Salento con il vento in poppa<br />

La provincia di Lecce sarà seconda solo a quella di Foggia<br />

per impianti eolici, mentre è già la prima in Italia<br />

per potenza fotovoltaica<br />

impianti nel dicembre 2008; nel triennio<br />

2006-2009, in provincia di Lecce sono stati<br />

autorizzati 79 aerogeneratori, mentre in quella<br />

senza avere gli impianti pronti. Le Ato<br />

invece hanno il merito di aver limitato i<br />

danni con la loro azione facendo da cuscinetto<br />

tra le Regione, colpevole di una disastrosa<br />

programmazione e dei ritardi nel<br />

realizzare gli impianti, e le ditte che hanno<br />

creato una serie di disservizi. Hanno lavorato<br />

giorno per giorno in ogni stagione estiva<br />

per monitorare i disagi giornalieri ed evitare<br />

il collasso totale del sistema. Cariddi non<br />

si rende conto di aver autodenunciato sé<br />

stesso e Otranto, perché l’Ato Le/2 non è<br />

un ente distaccato, ma è costituito dai 46<br />

comuni membri e al suo interno ha un suo<br />

ufficio, un assemblea dei sindaci, un consiglio<br />

d’amministrazione e un organismo<br />

di controllo per l’esecuzione del contratto<br />

con un ufficio centrale e 46 sedi distaccate.<br />

Questo significa che spetta all’Ufficio Ambiente<br />

di Otranto il controllo del corretto<br />

funzionamento del servizio. Cariddi ha<br />

tutta la mia comprensione per i disagi che<br />

sta soffrendo il suo comune, ma una denuncia<br />

non è il modo migliore per risolvere<br />

i problemi ed è un segno della scarsa conoscenza<br />

della struttura dell’Ato e del<br />

ruolo che Otranto svolge al suo interno”.<br />

Alessandro Chizzini<br />

di Foggia (l’Appennino Dauno è una delle<br />

zone più ventose d’Italia) addirittura 599. Ma<br />

attenzione, perché nel Salento sono 41 i comuni<br />

interessati alla costruzione di parchi eolici,<br />

alcuni dei quali in coabitazione col paese<br />

vicino: Lecce-Surbo e Carpignano sono già in<br />

funzione, altri 5 hanno appena completato la<br />

Via (valutazione di impatto ambientale) e 23<br />

sono in attesa di istruttoria. Se tutti questi progetti<br />

andranno a buon fine, in provincia di<br />

Lecce svetteranno 438 torri del vento, quasi<br />

tutte destinate alla produzione di energia su<br />

larga scala. A queste vanno aggiunte le 24<br />

previste per il parco “off shore”, cioè realizzato<br />

su una piattaforma galleggiante in mare, al<br />

largo di Tricase Porto. Da notare che altri 4<br />

parchi off-shore sono previsti a Brindisi, Taranto<br />

e nel golfo di Manfredonia (2).<br />

Potrà sorprendere, tuttavia, il fatto che lo sviluppo<br />

delle fonti rinnovabili nel Salento non<br />

si esaurisca nell’eolico. Perché con più di un<br />

terzo degli impianti installati in regione per<br />

circa 20 “megawatt di picco”, la provincia di<br />

Lecce risulta essere addirittura la prima in Italia<br />

per potenza fotovoltaica con una presenza<br />

importante sul mercato anche di aziende locali.<br />

Tra le Regioni, naturalmente, la Puglia è<br />

leader con i suoi 2.489 impianti. E di primato<br />

in primato ha visto la recente inaugurazione,<br />

ad Altamura, dell’impianto fotovoltaico più<br />

grande d’Italia, 10mila metri quadrati per 953<br />

Kw di picco.<br />

Un piccolo record nazionale che presto sarà<br />

battuto da un primato europeo: la megacentrale<br />

in via di costruzione a Brindisi produrrà<br />

15 giga watt all’ora grazie a campi fotovoltaici<br />

distribuiti in un’area di oltre 80 mila metri quadri.<br />

Fabio Bolognino


29/08/2009 PRIMO PIANO<br />

8<br />

Se il nostro territorio ha bisogno<br />

di attente strategie<br />

mirate alla sua promozione,<br />

soprattutto turistica, un valido<br />

esempio da seguire è l’idea messa<br />

in atto da alcuni imprenditori e<br />

commercianti del comune di Santa<br />

Cesarea Terme. Grazie al loro<br />

interessamento, a partire da agosto,<br />

ogni lunedì alle 8.30 circa,<br />

una nave da crociera che costeggia<br />

la costa Santa Cesarea-Castro si<br />

ferma dieci minuti sotto il ristorante<br />

“Il Villino”. Si tratta della<br />

Costa Serena (nella foto), appartenente<br />

alla nota compagnia<br />

Costa Crociere. La nave ha iniziato<br />

il suo tragitto da Venezia,<br />

ha fatto tappa a Bari e concluderà<br />

il suo percorso in Grecia, da dove<br />

poi si dirigerà verso la città di<br />

partenza, concludendo così la<br />

sua crociera.<br />

All’interno del tragitto è stata<br />

dunque inserita anche questa breve<br />

sosta sulla costa di Santa Cesarea<br />

Terme, come testimonia<br />

anche la carta di navigazione disponibile<br />

per ogni passeggero. I<br />

dettagli di questa azione e i benefici<br />

derivanti da essa sono illustrati<br />

proprio dal proprietario<br />

de “Il Villino” Albino Merico:<br />

“Grazie all’interessamento mio<br />

e di altri imprenditori e commercianti<br />

del nostro comune, tra<br />

cui Luigi Cazzato, e facendo tesoro<br />

dell’amicizia che ci lega al<br />

comandante della Costa Serena,<br />

siamo riusciti a realizzare questo<br />

progetto che, prima di tutto, mette<br />

in risalto agli occhi dei turisti a<br />

bordo della nave la bellezza della<br />

nostra costa. Lo stesso comandante,<br />

con cui siamo costantemente<br />

in contatto, ci informa che<br />

i suoi ospiti apprezzano il nostro<br />

territorio e parlano di uno scenario<br />

bellissimo, ma addirittura inviano<br />

In crociera per Santa Cesarea<br />

Grazie all’interessamento di alcuni imprenditori locali, una nave della<br />

“Costa Crociere” sosta alcuni minuti sulle coste della località turistica.<br />

Un evento dalle enormi opportunità per il futuro<br />

telegrammi sostenendo che la<br />

nostra costa è una delle più belle<br />

che abbiano mai visto. In questo<br />

modo si attua una efficacissima<br />

operazione di promozione<br />

territoriale.<br />

Inoltre, in quei dieci<br />

minuti di sosta, tentiamo<br />

di far divertire<br />

ancora di più i turisti<br />

imbarcati con piccole<br />

feste e fuochi d’artificio,<br />

ricevendo dalla<br />

nave messaggi di apprezzamento.<br />

Stessa<br />

ammirazione anche<br />

dai nostri cittadini e<br />

turisti che lo scorso<br />

lunedì sono interve-<br />

nuti a migliaia per visitare la<br />

nave”.<br />

I vantaggi che potrebbe portare<br />

questo evento sono molti e non<br />

si limitano solo alla promozione<br />

territoriale. Questo appuntamento<br />

ha infatti enormi potenzialità, soprattutto<br />

in riferimento alle future<br />

stagione turistiche.<br />

“Nel giornale di bordo<br />

della Costa Serena<br />

-spiega l’imprenditore-<br />

la costa di<br />

Santa Cesarea e Castro<br />

è stata inserita<br />

all’interno del tragitto<br />

della crociera e gli<br />

ospiti della nave possono<br />

prenderne visione<br />

ogni giorno<br />

all’interno delle loro<br />

stanze. Con un maggiore<br />

interessamento<br />

sia da parte nostra che delle amministratori<br />

locali, però, potremmo<br />

provare addirittura a fare di Santa<br />

Cesarea una delle mete principali<br />

del tragitto. In questo modo la<br />

nave si fermerebbe da noi e i<br />

suoi turisti potrebbero scendere<br />

e visitare la nostra città, dando<br />

una ventata d’aria fresca alla nostra<br />

economia e una svolta al turismo<br />

di Santa Cesarea e di tutto<br />

il nostro territorio. D’altronde la<br />

Costa Serena ospita circa 4mila<br />

persone, che salgono a 5mila con<br />

l’aggiunta dell’equipaggio. Ultimamente<br />

sto ricevendo molte telefonate<br />

da parte dei sindaci locali,<br />

compreso il nostro di Santa Cesarea.<br />

Se saremo bravi (e dobbiamo<br />

essere bravi), potremmo<br />

dar vita ad un turismo diverso<br />

dal solito e più proficuo per tutto<br />

il territorio. Tutti gli imprenditori<br />

e commercianti locali riceveranno<br />

enormi benefici. È una grossa<br />

opportunità per dare una svolta<br />

al turismo e al lavoro di Santa<br />

Cesarea e del Salento. Si tratta<br />

di una discorso molto serio, perché<br />

molti sono i benefici e le opportunità<br />

che ne potrebbero derivare”.<br />

Merico, infine, sottolinea l’importanza<br />

dell’attività svolta in<br />

merito dal comando della nave:<br />

“Da parte mia e di tutti gli imprenditori,<br />

un ringraziamento ai<br />

comandanti Michele De Gregorio<br />

e Amedeo Ciannamea. È<br />

merito loro se ora abbiamo questa<br />

enorme opportunità di crescita.<br />

La Costa Serena sarebbe dovuta<br />

arrivare in Grecia, dopo essere<br />

partita da Venezia e aver fatto<br />

tappa a Bari, ma i due comandanti<br />

hanno deciso, grazie al nostro<br />

interessamento, di sacrificare ben<br />

20 tonnellate circa di gasolio in<br />

più pur di passare dalla nostra<br />

costa”. (A. C.)


29/08/2009 LECCE<br />

10<br />

D’Ambrosio: “Sono, mi<br />

sento e mi fate sentire<br />

cittadino di Lecce”<br />

In occasione dell’omelia per la celebrazione dei santi Oronzo, Giusto e<br />

Fortunato monsignor Domenico D’Ambrosio ha espresso il suo apprezzamento<br />

nei confronti della comunità di Lecce per averlo accolto così calorosamente<br />

martirio non lo ha consegnato all’oblio, il<br />

suo sacrificio ci avvicina ancora di più a questa<br />

“Il<br />

festa di cui occorre riscoprire lo spirito più intimo”.<br />

È stato questo il contenuto dell’attesa messa di<br />

Sant’Oronzo del nuovo vescovo di Lecce, monsignor<br />

Domenico D’Ambrosio (nella foto) nell’omelia dedicata<br />

al santo patrono della città capoluogo.<br />

Dopo il bagno di folla della processione che ha aperto<br />

i festeggiamenti in onore dei santi protettori Oronzo,<br />

Giusto e Fortunato, battesimo del fuoco in cattedrale<br />

per la nuova guida spirituale del Salento. La sua<br />

omelia, dai toni misurati, non si allontana dai contenuti<br />

liturgici, richiamando la comunità religiosa alla<br />

preghiera. E i numerosissimi presenti sembrano apprezzare.<br />

Alla fine della messa, infatti, non sono<br />

mancati gli apprezzamenti per il tono pacato e pastorale<br />

di monsignor D’ambrosio, che alla città si era presentato<br />

con queste parole: “Non è impresa facile cogliere fino<br />

in fondo l’opportunità che mi viene offerta al termine<br />

della processione di Sant’Oronzo, dei nostri santi<br />

patroni, per dire a tutti voi la parola giusta o la parola<br />

che ciascuno di voi desidera poter ascoltare in questo<br />

giorno significativo e atteso dall’intera nostra comunità”.<br />

Aveva detto il vescovo nel suo messaggio alla città:<br />

“Giunga a ciascuno di voi il mio saluto grato per<br />

l’affetto, la disponibilità e la calda e generosa accoglienza<br />

che mi state riservando. Tocco con mano la verità<br />

della parola con cui mi sono presentato a voi, lo<br />

scorso 4 luglio: civis Lyciensis sum. Non mi sbagliavo:<br />

non ho avuto difficoltà a entrare in dialogo con voi, a<br />

sentirmi accolto come un amico di vecchia data.<br />

L’unico piccolo problema è il dialetto -scusate!- la<br />

Sarà perché son tempi di crisi, tempi in cui di<br />

denaro in giro ce n’è sempre meno e noi tendiamo<br />

sempre più a farci caso. Sarà perché pagare per<br />

parcheggiare è sentito come un sopruso, un<br />

vincolo ingiustificato alla propria libertà di essere<br />

automobilisti. Sarà perché in qualche caso, in<br />

effetti, il sopruso esiste concretamente ed è consapevolmente<br />

perpetrato ai danni dei motorizzati<br />

in nome della “mobilità alternativa” e della “circolazione<br />

sostenibile”. Fatto è che assistiamo giorno<br />

dopo giorno ad un climax di insofferenza popolare<br />

contro le famigerate strisce blu, le zone di<br />

parcheggio a pagamento diffuse ovunque sui<br />

territori cittadini.<br />

Nel duello all’ultimo sangue tra l’automobilista e<br />

l’ausiliare al traffico -tra chi fa il furbetto e chi è inflessibile,<br />

tra chi è troppo ingenuo e chi è troppo<br />

zelante, tra chi l’ingenuo lo fa e chi zelante lo deve<br />

essere- si consumano e si rinnovano le dinamiche<br />

di vita quotidiana tipiche dell’ecosistema faunistico<br />

della giungla veicolare urbana. Un duello bestiale,<br />

appunto, in cui vince chi è più vigile e chi è più<br />

mimetico e sopravvive chi è più rapido e scattante.<br />

Su alcuni terreni urbani, però, la lotta per la sopravvivenza<br />

degli automobilisti (o almeno del<br />

volume delle loro tasche) sembra sbilanciata in<br />

favore di chi dalle strisce blu ci guadagna. Essi<br />

hanno dalla loro, oltre che il favore delle disposizioni<br />

normative, un apparato rilevatore efficiente e il<br />

beneplacito delle istituzioni preposte.<br />

Caso esemplare ne è la città di Lecce. L’anno<br />

scorso, una speciale classifica sull’uso di aree di<br />

lingua leccese. Posso assicurarvi che ho scelto un<br />

maestro di chiara fama da molti di voi ben conosciuto<br />

che mi farà bruciare le tappe”.<br />

Poi rivolto alle autorità, il vescovo ha parlato con<br />

affetto e vicinanza: “A voi, servitori tutti della comunità,<br />

servitori dello stato, servitori, interpreti e rappresentanti<br />

nelle assemblee legislative, al Sindaco con i suoi consiglieri<br />

e la sua Giunta, al Comitato Festa di Sant’Oronzo,<br />

il mio saluto sincero, il mio grato pensiero, e il distinto<br />

ossequio: sarà una bella e mi auguro feconda stagione<br />

quella che d’ora in avanti ci vedrà insieme al servizio<br />

di questa nostra comunità”. Nel suo messaggio, D’Ambrosio<br />

conclude proprio con un pensiero ai santi<br />

patroni: “A te, Chiesa e comunità di Lecce, oggi nel<br />

momento solenne dell’onore e della venerazione ai<br />

tuoi santi Oronzo, Fortunato e Giusto, il Signore Gesù,<br />

da loro amato e servito, fino al dono supremo della<br />

vita con il martirio, nell’umiltà e nella consapevolezza<br />

del mio compito dico: Chiesa che sei in Lecce, non dimenticare<br />

che tutto ciò che fai, guidata dall’amore per<br />

un fratello o una sorella, lo fai a Cristo! Ma ugualmente<br />

ciò che non fai per un fratello o per una sorella, lasciandoti<br />

condurre dall’egoismo, anche questo tu non<br />

lo fai a Cristo. Che lo sguardo, la testimonianza e l’intercessione<br />

dei nostri Santi ci guidino in questo<br />

impegno d’amore teso a fare della nostra comunità e<br />

della nostra città un luogo di incontro, di dialogo, di<br />

accoglienza, che sa riempire il vuoto dell’effimero<br />

con la solidità concreta di gesti amore e di condivisione.<br />

Su tutti voi imploro una abbondante benedizione: il<br />

Signore vi custodisca, vi sostenga nella fatica del<br />

cammino, vi doni pace”. (A. L.)<br />

Parcheggi a pagamento: Lecce, quanto mi costi?<br />

All’aumento delle strisce blu e delle tariffe non è seguito un miglioramento della viabilità cittadina<br />

sosta a pagamento da parte dei Comuni mostrava<br />

il capoluogo salentino al terzo posto tra le città<br />

italiane con più parcheggi a pagamento in base al<br />

numero degli abitanti. Ma Lecce non è solo il<br />

regno incontrastato delle strisce blu. Anche i<br />

pochi parcheggi liberi rimasti in città, infatti, non<br />

sono esenti da gabelle monetarie, in quanto preda<br />

di onnipresenti parcheggiatori abusivi. I conducenti<br />

cedono senza troppe rimostranze alla richiesta<br />

(per fortuna ancora facoltativa) dell’obolo vessatorio<br />

da parte degli abusivi, pur di avere la garanzia<br />

dell’incolumità del proprio autoveicolo.<br />

A completare il quadro si aggiunga, infine, la superefficienza<br />

degli ausiliari al traffico, che, già<br />

vittime in passato di pesanti polemiche da parte<br />

degli utenti, rappresentano probabilmente l’unico<br />

caso al mondo nel quale ci si lamenta dello zelo<br />

di un dipendente pubblico. La rapidità con la<br />

quale comminano la sanzione, senza aspettare<br />

che l’automobilista faccia in tempo a cercare il<br />

parcometro o a cambiare le monete, pare esagerata<br />

e reclama giustizia.<br />

È facile, dunque, intuire che questa situazione<br />

abbia portato all’estremo l’esasperazione dei Leccesi<br />

motorizzati. A raccogliere la loro indignazione e<br />

avanzare proposte per modificare lo stato delle<br />

cose ci ha pensato il Dipartimento tematico “Tutela<br />

dei consumatori” di Italia dei Valori, nella figura<br />

del suo responsabile Giovanni D’Agata: “Già in<br />

passato avevamo proposto una serie di misure<br />

per ridurre il carico quotidiano che gravava su<br />

alcune categorie di cittadini, in particolare su pendolari<br />

e commesse, obbligati all’uso dell’automobile<br />

ed al parcheggio nelle zone a pagamento. Tali richieste<br />

sono rimaste inevase, nonostante l’aggravarsi<br />

della crisi economica e del perdurare del caro<br />

benzina”. In particolare, quello che D’Agata lamenta<br />

è che, nonostante il costante aumento dei proventi<br />

derivanti dalle tariffe per la sosta e dalle sanzioni<br />

pecuniarie non c’è stato un miglioramento della<br />

sicurezza stradale ed un ampliamento dei posti<br />

auto in città.<br />

Da qui la proposta: “La normativa stabilita dal<br />

codice della strada non è chiara nella parte in cui<br />

dovrebbe obbligare i Comuni a reinvestire le<br />

risorse derivanti dai proventi dei parcheggi e dalle<br />

sanzioni esclusivamente in attività per il miglioramento<br />

della viabilità veicolare, per la sicurezza e<br />

l’educazione stradale e per la costruzione di nuovi<br />

parcheggi. Manca una seria rete di controlli sull’utilizzo<br />

di queste risorse. Vogliamo proporre -<br />

conclude D’Agata- di abolire temporaneamente i<br />

parcheggi a pagamento fino a che non vi sia un<br />

adeguamento della normativa attuale che vincoli i<br />

Comuni a reinvestire i proventi in dette attività”.<br />

Giorgio De Matteis


29/08/2009 LECCE<br />

11<br />

È già iniziato l’ “autunno caldo”<br />

dei metalmeccanici<br />

La crisi dell’indotto salentino della Fiat Cnh, i problemi del<br />

settore e le possibili soluzioni viste da Salvatore Bergamo,<br />

segretario generale provinciale della Fiom Cgil di Lecce<br />

Le non rosee prospettive che condizionano<br />

negativamente il futuro<br />

dei lavoratori dell’indotto salentino<br />

della Fiat Cnh ed in particolare la precaria<br />

situazione in cui versa l’Alcar, inducono i<br />

sindacati a suonare il classico campanello<br />

d’allarme. Centinaia di operai sono già da<br />

tempo in cassa integrazione, appena qualche<br />

decina di loro invece è rimasta attiva sul<br />

posto di lavoro, ma all’orizzonte non si<br />

vedono schiarite. Lo sanno bene le associazioni<br />

di categoria, dalle quali negli ultimi<br />

giorni è stato nuovamente sollevato il coperchio<br />

di un pentolone all’interno del quale<br />

l’acqua, come le polemiche, bolle ad altissima<br />

temperatura ed è pronta a fornire<br />

le sue dolorose conseguenze.<br />

“Questa situazione non è che la punta dell’iceberg<br />

di una crisi occupazionale, sociale<br />

ed economica destinata ad esplodere già<br />

in settembre. Ed inoltre ci saranno nuove<br />

vertenze nel territorio anche in altri settori”.<br />

La “fotografia” dello stato attuale delle<br />

cose fornita da Salvatore Bergamo, segretario<br />

generale provinciale della Fiom<br />

Cgil di Lecce, preannuncia già quanto<br />

caldo sarà il prossimo autunno sul fronte<br />

dell’occupazione. “Ed il problema non riguarderà<br />

soltanto il settore metalmeccanico<br />

-aggiunge Bergamo-. Nuove vertenze raggiungeranno<br />

il culmine in tutto il territorio<br />

e interesseranno diversi settori. Il problema<br />

di liquidità che sta affrontando l’azienda<br />

Alcar, tanto da mettere a rischio il futuro<br />

di 300 lavoratori soltanto nel Salento, si<br />

riscontrerà a breve in tutto l’indotto Fiat.<br />

Dobbiamo dire anzi che l’Alcar è una<br />

delle poche aziende che sta cercando di ri-<br />

sollevare la propria condizione muovendosi<br />

in campo internazionale e cercando intese<br />

con l’americana Caterpillar e la francese<br />

Liber, di modo da trovare altri sbocchi<br />

produttivi e non dipendere esclusivamente<br />

da Cnh. Per le aziende del nostro territorio<br />

interessate dall’indotto Fiat Cnh macchine<br />

movimento terra, poi -spiega ancora Bergamo-<br />

entro la metà di settembre termineranno<br />

le 52 settimane di Cassa integrazione<br />

ordinaria. Ed al di là di un segnale di<br />

ripresa che si intravede per il settore automotive<br />

grazie ad Asim che ha potuto far<br />

rientrare al lavoro i propri dipendenti, per<br />

quanto riguarda invece il settore macchine<br />

movimento terra non si prevede ad oggi<br />

nessuno spiraglio”.<br />

Del resto l’eredità avanzata dagli ultimi<br />

mesi non lascia presagire nulla buono, almeno<br />

che le altre aziende metalmeccaniche<br />

salentine seguendo l’esempio dell’Alcar,<br />

non proveranno ad allargare i propri interessi<br />

in nuovi settori produttivi. “È un passo indispensabile<br />

e quasi obbligato -conclude<br />

il segretario generale provinciale della<br />

Fiom Cgil-. Il nostro sindacato resta al<br />

fianco dei lavoratori che vedono oggi sfumare<br />

ogni prospettiva occupazionale dopo<br />

aver vissuto, tra mille difficoltà, nove mesi<br />

in Cassa integrazione ordinaria a 800 euro<br />

al mese. La reazione di protesta dei lavoratori<br />

è più che giustificata e noi continueremo a<br />

sostenerli nella speranza che gli accordi<br />

raggiunti con l’azienda durante il recente<br />

vertice in Prefettura si concretizzino e che<br />

le prospettive per il futuro della stessa<br />

siano realizzate quanto prima”.<br />

Daniele Greco<br />

Marciapiede dissestato,<br />

i residenti non ci stanno<br />

L’inverno piovoso che<br />

ha afflitto il tacco d’Italia<br />

nei mesi a cavallo tra<br />

il 2008 e il 2009 ha lasciato<br />

profonde ferite<br />

sulle vie del territorio<br />

urbano. Enormi buche<br />

e dissesti stradali hanno<br />

insidiato la viabilità cittadina<br />

fino alla fine della<br />

primavera, quando l’arrivo<br />

del carrozzone del<br />

G8 globale ha permesso<br />

in parte di ripianare le<br />

strade danneggiate. In<br />

parte. Alcune zone, infatti,<br />

lontane dagli occhi<br />

dei “grandi della terra”,<br />

sono sfuggite anche all’attenzione dei tecnici<br />

del Comune e aspettano invano un rifacimento.<br />

L’ultima lamentela in ordine di tempo non<br />

proviene, però, da automobilisti inviperiti,<br />

stanchi di consumare copertoni e ammortizzatori<br />

sull’asfalto accidentato, ma dai residenti<br />

di via 95° Reggimento Fanteria, che<br />

Nell’infinita storia d’amore tra l’uomo<br />

e il cane capita spesso di assistere<br />

all’instaurarsi di legami d’affetto<br />

tanto invisibili quanto importanti.<br />

Questo, ad esempio, è il caso di<br />

Principessa, Adriano e Black, tre<br />

cani randagi adottati idealmente dai<br />

lavoratori dell’ospedale “Vito Fazzi”<br />

di Lecce.<br />

La prima ad arrivare è stata Principessa,<br />

che da una quindicina di<br />

anni staziona nei dintorni dell’ospedale.<br />

Lo sguardo di un cane, si sa,<br />

spesso è irresistibile, e allora ecco che,<br />

accortisi della presenza di Principessa, alcuni<br />

infermieri iniziarono a darle da mangiare. Lo<br />

scambio tra l’uomo e il cane è quanto di più<br />

efficiente possa esserci: carezze e cibo in<br />

cambio di compagnia, un affare per tutti. Così<br />

il legame ben presto divenne saldo e Principessa<br />

conquistò il cuore di sempre più infermieri,<br />

medici e operatori. Successivamente, la famiglia<br />

si allargò anche ad Adriano e Black.<br />

I tre in poco tempo divennero le mascotte<br />

“ufficiose” del “Fazzi”. Ma come ogni buona<br />

storia che si rispetti, ecco che c’è la svolta,<br />

hanno segnalato all’attenzione<br />

dell’Aduc (Associazione<br />

in difesa degli<br />

utenti e dei consumatori)<br />

il dissesto del<br />

marciapiede nel tratto<br />

compreso tra via Nazario<br />

Sauro e via Lamarmora<br />

(nella foto).<br />

Il responsabile dell’Aduc,<br />

Alessandro<br />

Gallucci, ha reindirizzato<br />

la segnalazione alle<br />

autorità competenti, sottolineando<br />

in una nota<br />

come: “L’avvicinarsi<br />

della festa patronale e<br />

la ripresa dell’attività<br />

lavorativa dopo le ferie agostane richiedono<br />

una soluzione immediata”, e ricordando<br />

anche che “sulla base delle recenti pronunce<br />

della Cassazione, il Comune, in quanto proprietario<br />

delle strade, è sempre responsabile<br />

del danno subito dalle persone, senza che<br />

debba ricorrere il famigerato requisito dell’insidia<br />

o del trabocchetto”. (G. D. M.)<br />

Accalappiati i cani mascotte<br />

dell’ospedale “Vito Fazzi”<br />

l’intervento degli antagonisti, che per l’occasione<br />

hanno le sembianze dei veterinari dell’Asl.<br />

Dietro la segnalazione di qualcuno a cui evidentemente<br />

le tre presenze canine sembravano<br />

poco decorose per l’ambiente ospedaliero,<br />

pochi giorni fa i cani sono stati accalappiati e<br />

portati al canile comunale. La conclusione<br />

attesa, però, non può che essere un lieto fine.<br />

E allora ecco che gli operatori del “Fazzi”<br />

hanno iniziato una gara di solidarietà allo<br />

scopo di trovare una famiglia che possa<br />

adottare i tre amici a quattro zampe e ridare<br />

loro la libertà. (G. D. M.)


29/08/2009 MAGLIE<br />

12<br />

Copersalento,<br />

centoventi giorni di respiro<br />

Il sindaco Antonio Fitto ha sospeso l’ordinanza che vietava<br />

all’opificio di riprendere le attività. Un provvedimento che<br />

dovrà però essere accompagnato da analisi quindicinali e<br />

dalla costituzione di un osservatorio permanente sull’azienda<br />

Èstato un Ferragosto<br />

infuocato quello vissuto<br />

in città non solo<br />

a causa delle temperature<br />

raggiunte dall’afa, ma anche,<br />

e soprattutto per la<br />

questione Copersalento.<br />

Tutto nasce della pronunce<br />

dei giorni scorsi in cui la<br />

Asl e l’Arpa hanno assicurato<br />

la scomparsa dell’emergenza<br />

sanitaria e ambientale.<br />

Un fatto interpretato<br />

in maniera<br />

differente dalle parti:<br />

per la Copersalento<br />

il ritorno ad una situazione<br />

di normalità<br />

implica automaticamente<br />

il ritiro<br />

dell’ordinanza e la<br />

ripresa, con tutte le<br />

accortezze normative<br />

e burocratiche, dell’attività. Mentre il<br />

sindaco Antonio Fitto (nella foto) si è<br />

chiesto fino a quale punto fosse stata<br />

colpa dell’azienda la criticità verificatasi<br />

negli scorsi mesi e fino a che punto l’ordinanza<br />

non avesse agevolato il rientro<br />

nei valori normali degli inquinanti. In<br />

altre parole Fitto ha preteso che da parte<br />

dell’Asl ci fosse una rassicurazione per la<br />

salute dei cittadini rispetto all’attività futura<br />

dell’opificio. Per questo non si è arrivati<br />

al ritiro automatico dell’ordinanza n. 42<br />

che vietava alla Copersalento di accendere<br />

gli impianti in quanto indicata come probabile<br />

fonte della tossine riscontrate nelle<br />

matrici ambientali.<br />

Il sindaco ha voluto prendere tempo per<br />

cercare di avere ulteriori indicazioni sulla<br />

questione cercando in qualche modo di<br />

non avere l’intera responsabilità di una<br />

decisione che, in ogni caso, avrebbe potuto<br />

avere ripercussioni di carattere anche giudiziario.<br />

Un temporeggiamento che non è<br />

piaciuto ai dipendenti dell’azienda che<br />

hanno dato luogo anche ad azioni clamorose<br />

di protesta, come l’occupazione della sede<br />

comunale “costringendo” il Prefetto a una<br />

convocazione delle parti per sbloccare la<br />

vicenda. Quindi il 18 agosto scorso la Asl<br />

ha ribadito che “al momento, non vi è pericolo<br />

per la salute pubblica nella ripresa<br />

dell’attività da parte della Copersalento,<br />

purché vengano rispettati i limiti di emissione<br />

fissati dalla Provincia di Lecce”.<br />

Fitto, in base alle proprie prerogative, ha<br />

dato quindi disposizioni di sospendere<br />

l’ordinanza per 120 giorni seguendo le<br />

prescrizioni di legge, chiedendo ad Arpa<br />

Puglia e alla Provincia di Lecce, in aggiunta,<br />

di assicurare “ciascuna per le proprie competenze,<br />

uqn monitoraggio continuo della<br />

situazione con cadenza quindicinale e con<br />

contestuale invio dell’esito dei rilievi effettuati<br />

e delle relative relazioni tecniche<br />

al comune di Maglie, sia dei dati sulle<br />

emissioni che sui combustibili utilizzati<br />

per appurare che siano conformi a quanto<br />

stabilito dalla Asl (cippato di legno vergine<br />

e sansa disoleata)”.<br />

Il sindaco inoltre ha predisposto una bozza<br />

di delibera in cui chiede la costituzione di<br />

un osservatorio permanente di monitoraggio<br />

sull’opificio. Nel frattempo, sul caso diossina,<br />

è partita anche una diffida da parte<br />

del primo cittadino al presidente della Regione<br />

Puglia ad “adottare se necessario i<br />

provvedimenti d’urgenza di propria competenza,<br />

in relazione alla situazione estesa<br />

al territorio di più Comuni, conseguente<br />

al superamento dei limiti di legge delle<br />

concentrazioni di diossina” e preavvertendo<br />

che, in caso di non intervento, “il silenzio<br />

illegittimamente serbato sarà impegnato<br />

in via giudiziaria con ogni conseguenza<br />

di legge”.<br />

Sergio Blasi: “L’ordinanza di Fitto non basta”<br />

All’indomani della<br />

sospensione dell’ordinanza<br />

emanata dal<br />

sindaco Fitto, Sergio<br />

Blasi (nella foto) è<br />

convinto che tale atto<br />

sia “condizione non<br />

sufficiente per consentire<br />

a Copersalento<br />

la ripresa dell’attività<br />

essendo necessaria<br />

anche l’autorizzazione<br />

da parte<br />

dell’ente provinciale<br />

che, a suo tempo,<br />

aveva disposto il divieto<br />

di prosecuzione<br />

all’esercizio in regime<br />

di procedure semplificate<br />

accordando a Copersalento una fase<br />

sperimentale diretta a verificare il rispetto<br />

del limite di 0,1 ng”. La fase sperimentale,<br />

tuttavia, si è conclusa “con esito negativo<br />

per Copersalento che ha superato del doppio<br />

quel limite, come Asl e Arpa hanno confermato.<br />

Non esistono, dunque i presupposti<br />

affinché la Provincia possa autorizzare la<br />

Il Ciclone, l’associazione magliese di “cicloattivi”<br />

nata con lo scopo di concorrere al<br />

miglioramento della mobilità cittadina e alla<br />

tutela del patrimonio storico e artistico, ha<br />

inviato una nota alle Ferrovie Sud-Est per<br />

lamentare le difficoltà di utilizzo dei mezzi a<br />

due ruote sulle tratte salentine suggerendo<br />

degli accorgimenti tecnici per facilitare intermodalità<br />

treno più bici: “Domenica 9<br />

agosto un gruppo composto da dodici ciclisti<br />

della nostra associazione -scrive il<br />

presidente Paolo Sansò- ha compiuto un<br />

trasferimento con bici al seguito da Brindisi<br />

a Lecce nell’ambito della manifestazione<br />

Ruote In Crociate, una ciclo-escursione articolata<br />

in tre giorni da Maglie ad Oria. Purtroppo<br />

sia nella stazione di partenza che di<br />

arrivo il treno regionale utilizzato era su un<br />

binario diverso dal primo. Siamo stati<br />

quindi costretti ad utilizzare i sottopassaggi<br />

con notevole disagio perché abbiamo dovuto<br />

sollevare di peso le nostre bici cariche<br />

di bagagli”.<br />

Una situazione di difficoltà comune a tutte<br />

le stazioni della Sud-Est salentina che potrebbe<br />

essere completamente evitata “se si<br />

installasse una semplice canalina che per-<br />

ripresa dell’attività<br />

anche perché è stata<br />

la stessa Asl a ribadire<br />

che una nuova<br />

situazione di criticità<br />

sanitaria potrà essere<br />

scongiurata soltanto<br />

se Copersalento è in<br />

grado di rispettare<br />

quel limite”.<br />

Blasi inoltre si rivolge<br />

agli operai: “Più di<br />

un mese fa ho chiesto<br />

che il Consiglio provinciale<br />

discutesse<br />

della loro condizione<br />

e che provasse a trovare<br />

un percorso per<br />

garantire un lavoro<br />

certo e soprattutto sicuro. È passato un<br />

mese, ma niente si è mosso”. Al presidente<br />

della Regione Puglia Vendola, infine, il sindaco<br />

di Melpignano chiede “un monitoraggio<br />

continuo, attraverso i suoi uffici, della realtà<br />

di Copersalento anche al fine di sottrarre al<br />

sindaco Fitto gli ultimi spruzzi di una vecchia<br />

rivoltella ad acqua”.<br />

La bici non corre sul binario giusto<br />

mette di spingere le bici sulla rampa di<br />

scale senza doverle sollevare. La Federazione<br />

Italiana Amici della Bicicletta ha già<br />

affrontato in maniera propositiva il problema<br />

e ha approntato un prototipo di canalina.<br />

Le relative tavole progettuali<br />

possono essere scaricate liberamente dal<br />

sito Fiab, http://www.fiabonlus.it/treno/canalina.htm”.


29/08/2009 14<br />

POGGIARDO Quando si parla<br />

di emergenza rifiuti, il pensiero<br />

corre quasi automaticamente<br />

al tanto discusso impianto di<br />

biostabilizzazione di Poggiardo,<br />

ancora una volta al centro delle<br />

cronache per la quasi certa proroga<br />

del suo funzionamento<br />

per mano di Nichi Vendola,<br />

nella veste di Commissario delegato<br />

per l’Emergenza Ambientale<br />

in Puglia.<br />

L’autorizzazione è prevista per<br />

il 28 agosto e il sindaco di<br />

Poggiardo Silvio Astore ha inviato<br />

un telegramma allo stesso<br />

Vendola per sollecitare, al contrario,<br />

la non concessione della<br />

proroga. Le ragioni di questa<br />

richiesta, per altro più volte<br />

rese note nel corso di quasi<br />

due anni, si trovano nei continui<br />

disagi di natura igienico-sanitaria<br />

e olfattiva che questo impianto,<br />

gestito dalla ditta Sud<br />

Gas s.r.l., continua a causare a<br />

Poggiardo e nei comuni limitrofi,<br />

con gravi ripercussioni<br />

anche sul sistema turistico locale.<br />

A sostegno della sua posizione,<br />

Astore ha sollecitato<br />

anche gli interventi in merito<br />

del neopresidente della Provincia<br />

Antonio Gabellone e<br />

del presidente dell’Ato Lecce/2<br />

Silvano Macculi, neoassessore<br />

nella giunta di Palazzo Celestini.<br />

Non è la prima volta che il<br />

leader dell’amministrazione di<br />

Poggiardo chiede ad alta voce<br />

la chiusura del biostabilizzatore,<br />

non rinunciando a rivolgersi<br />

alle autorità giudiziarie. E anche<br />

sulle sentenze degli organi preposti<br />

Astore ha basato da sempre<br />

questa sua battaglia. Già<br />

nel settembre 2007 il Tar di<br />

Lecce aveva accolto il ricorso<br />

del Comune di Poggiardo avverso<br />

la precedente ordinanza<br />

emessa dal Commissario delegato<br />

per l’Emergenza Ambien-<br />

POGGIARDO MURO LECCESE<br />

Biostabilizzatore,<br />

Vendola prepara la proroga<br />

In questo fine settimana il presidente Vendola potrebbe prorogare il funzionamento<br />

del biostabilizzatore di Poggiardo. Ma il sindaco Astore lo invita a ripensarci<br />

tale in Puglia. Stessa sentenza<br />

anche da parte del Consiglio<br />

di Stato che, pronunciandosi<br />

sulla questione in seguito alle<br />

richieste di Regione e Provincia,<br />

negava la concessione della sospensiva<br />

alla precedente decisione<br />

del Tar.<br />

Ora Vendola si accinge comunque<br />

a concedere la proroga;<br />

ciò che conta è che tale autorizzazione<br />

avvenga nella sicurezza<br />

di un corretto funzionamento<br />

dell’impianto le cui criticità<br />

sono ben note a tutti, cittadini<br />

e istituzioni. (A. C.)<br />

L’incantesimo di Luigi Spanò<br />

Inaugurata lo scorso 20 agosto la mostra<br />

del pittore calabrese, da anni residente<br />

nel Salento dove svolge la sua attività di<br />

artista e docente<br />

MURO LECCESE “Dipingo l’acqua<br />

che non c’è”. Questo il singolare<br />

titolo della personale di<br />

Luigi Spanò, in mostra nel suggestivo<br />

scenario del Palazzo del<br />

Principe fino al prossimo 12 settembre.<br />

L’evento, organizzato dal<br />

Centro di Cultura Sociale e Ricerche<br />

Archeologiche “San Domenico”,<br />

con il patrocinio del Comune<br />

di Muro Leccese e la collaborazione<br />

dell’Università del Salento<br />

e dell’Accademia di <strong>Bel</strong>le<br />

Arti di Lecce, è la punta di diamante<br />

del cartellone dell’estate murese<br />

che per la prima volta ospita il<br />

genio creativo del maestro calabrese<br />

di nascita (ma salentino<br />

d’adozione) e autorevole firma di<br />

oltre 40 mostre in Italia e all’estero.<br />

Una pittura, la sua, ermetica e seduttiva<br />

al tempo stesso, carica di<br />

un magnetismo che sprigiona<br />

dalla giocosa narrazione delle sue<br />

figure, tratte da un naturalismo<br />

fiabesco, a metà strada tra il sogno<br />

e la realtà. Sembra il cammino di<br />

un novello Tolkien, di Alice nel<br />

<strong>Paese</strong> delle Meraviglie e di altre<br />

storie moderne rivisitate con gli<br />

effetti speciali della cinematografia.<br />

Con sapienti accostamenti cromatici<br />

e arditi salti concettuali caratterizzati<br />

dal colore rosso, Spanò<br />

alleggerisce la materia espressiva,<br />

rendendola dinamica, vivace, proiettandola<br />

nelle aree dell’impalpabile<br />

e del mistero.<br />

Nelle oltre 50 creazioni esposte<br />

nel piano superiore del Palazzo,<br />

lo spettatore ritrova la sensibilità<br />

espressiva del pittore che fa da<br />

collante tra il dato minimalistico<br />

del particolare e il gigantismo<br />

delle immagini, partorite dalla<br />

scintilla creativa della sua innata<br />

capacità comunicativa, in un “incantesimo”<br />

di forme, luci, ombre<br />

e colori in continua metamorfosi.<br />

Il rospo gigantesco, le sirene, i<br />

maghi, le streghe, i pesci sbalorditi<br />

ed antropomorfi sembrano strizzare<br />

l’occhio allo spettatore, invitandolo<br />

ad immergersi in una mappa concettuale<br />

tutta speciale, solcata da<br />

sentieri fantastici interrotti da ostacoli<br />

imprevedibili, quasi grotteschi,<br />

sulla soglia di un mistero che<br />

nessun scandaglio potrà mai chiarire<br />

del tutto. Orari della mostra:<br />

19.30-22.30; per informazioni:<br />

0836.343824, www.luigispano.it.<br />

Cinzia Rubano


29/08/2009 TRICASE<br />

15<br />

Tricase, rivoluzione in Giunta<br />

Il sindaco Antonio Musarò intende rimodulare l’esecutivo per dare più spinta all’azione<br />

politica: “È solo un problema interno al gruppo di maggioranza”<br />

La vita politico-amministrativa<br />

di Palazzo Gallone<br />

da venti anni a<br />

questa parte è stata sempre<br />

caratterizzata da fermenti, diatribe,<br />

percorsi difficili e crisi,<br />

a causa soprattutto delle lotte<br />

intestine all’interno delle maggioranze<br />

che si sono succedute.<br />

Tali lotte hanno complicato<br />

la regolare attività della Giunta<br />

e del Consiglio, registrando in alcune legislature<br />

la caduta anticipata del governo<br />

locale. Anche quest’estate, come sempre,<br />

le “voci incontrollate” sotto la torre dell’orologio<br />

si sono moltiplicate e diffuse<br />

a macchia d’olio complicando ancor di<br />

più la normale vita a palazzo di città.<br />

A muovere le acque non sono i gruppi di<br />

opposizione ma la stessa coalizione di<br />

maggioranza del Pdl, che ha redatto un<br />

documento ufficiale trasmesso al sindaco,<br />

datato 23 luglio scorso, con il quale invitava<br />

lo stesso primo cittadino a rimodulare<br />

l’esecutivo al fine di sviluppare una<br />

nuova programmazione e attuazione del<br />

programma elettorale che era stato promesso<br />

agli elettori. Certo è che da un<br />

mese a questa parte i componenti l’esecutivo,<br />

Nunzio Dell’Abate, Rocco Piceci<br />

e Antonio Scarcella, con i consiglieri<br />

comunali legati alla stessa cordata Pdl,<br />

non stanno partecipando più ad alcuna<br />

seduta di Giunta né di Consiglio, né tanto<br />

meno hanno dato la disponibilità a partecipare<br />

agli incontri di commissione<br />

legati all’attività amministrativa. Di fronte<br />

a questa situazione di stallo, che si sta<br />

trascinando da tempo, l’immagine che<br />

viene fuori certamente non è delle migliori.<br />

Per fortuna, le manifestazioni estive pro-<br />

grammate e organizzate dall’assessore<br />

al turismo, Nunzio Dell’Abate, che hanno<br />

vivacizzato il territorio in questo periodo,<br />

hanno attenuato la precaria situazione<br />

politica in cui naviga l’Amministrazione.<br />

I nodi politici da sciogliere tuttavia restano<br />

e si attende una svolta dopo le vacanze<br />

estive, probabilmente con nuovi nomi e<br />

incarichi assessorili. I cittadini sono in<br />

trepida attesa per la decisone che Musarò<br />

dovrà assumere a breve scadenza per rilanciare<br />

la vita politico-amministrativa.<br />

Nel frattempo le indiscrezioni si sono<br />

moltiplicate e sono diventate sempre più<br />

serrate sulle ipotesi della nuova Giunta<br />

municipale sbandierando ai quattro venti<br />

un ventaglio di nomi e cognomi che potrebbero<br />

assumere incarichi in luogo<br />

degli assessori oggi delegati.<br />

Intanto il sindaco ha dichiarato che “è<br />

prettamente un problema politico e del<br />

caso si stanno interessando le segreterie<br />

provinciali, pertanto non appena mi forniranno<br />

le relative indicazioni mi regolerò<br />

di conseguenza ad adottare i dovuti provvedimenti.<br />

Attendo anch’io con ansia i<br />

loro suggerimenti per uscire dalla crisi,<br />

affrontando i numerosi problemi che<br />

quotidianamente attanagliano l’Amministrazione<br />

comunali e che attendono soluzioni.<br />

Credo che nei prossimi giorni -<br />

ha conclude il sindaco Musarò- ci saranno<br />

delle novità per venir fuori da questo<br />

scollamento all’interno della maggioranza.<br />

Non appena i vertici provinciali mi daranno<br />

delle dritte continueremo a svolgere<br />

al meglio il mandato amministrativo che<br />

gli elettori ci hanno affidato”. Ora i movimenti<br />

politici provinciali del Pdl, Udc<br />

e Azzurro Popolare si stanno confrontando<br />

per lo sbocco della crisi amministrativa.<br />

Giovanni Nuzzo<br />

Ghandi in mostra<br />

a Palazzo Gallone<br />

Dal 4 al 13 settembre prossimo la sala<br />

del Trono di palazzo Gallone si trasformerà<br />

in un palcoscenico d’eccezione<br />

per accogliere la cultura indiana, a base<br />

di suoni, immagini, danze e sapori.<br />

L’Ente Nazionale per il Turismo Indiano<br />

di Milano ha scelto il SIFF, evento che<br />

raccoglie alcune tra le più originali e<br />

autentiche forme di espressione culturali<br />

nel Sud. È la prima mostra fotografica<br />

in Puglia “Mahatma Ghandi” in 60<br />

scatti originali provenienti dal museo di<br />

Nuova Dheli e che vede il patrocinio<br />

dell’Ambasciata dell’india, a Roma. Le<br />

foto ritraggono Ghandi giovanissimo in<br />

Sud Africa, nel giorno del suo matrimonio,<br />

poi con Indira che gli siede accanto<br />

durante un lungo ed estenuante sciopero<br />

della fame. E poi ancora in carcere<br />

ed infine al suo funerale. Insomma, una<br />

icona del pacifismo e della non violenza.<br />

L’iniziativa promossa dall’Assessorato<br />

al Turismo fa parte della<br />

rassegna Salento Film Festival, che<br />

quest’anno è giunto alla quarta edizione<br />

e che anima le piazze del centro storico<br />

della città. Un evento che promuove<br />

cultura e che si esprime con il mezzo<br />

cinematografico, nella consapevolezza<br />

che il cinema è da sempre una delle<br />

forme più potenti di comunicazione e di<br />

legame tra culture e popoli.


29/08/2009 16<br />

Servono 2,5 milioni di euro per<br />

la Monteco: aumenta la Tarsu<br />

Dopo il nulla di fatto della proposta della vendita di alcuni<br />

immobili comunali, ora il commissario ad acta decide di mettere<br />

le mani nelle tasche dei cittadini<br />

CASARANO Oramai è<br />

una lotta contro il tempo.<br />

Il Comune di Casarano<br />

entro i prossimi mesi deve<br />

onorare un debito di oltre<br />

2 milioni e mezzo di euro<br />

vantati dalla Monteco. Per<br />

reperire i fondi necessari<br />

per tale contingenza a suo<br />

tempo era stato nominato<br />

un commissario ad acta,<br />

il quale dopo aver “tentato”<br />

di soddisfare il creditore<br />

proponendo (infruttuosamente)<br />

la vendita<br />

all’asta di alcuni gioielli<br />

di famiglia (includendovi nell’elenco<br />

tra gli altri, l’ufficio sanitario di piazza<br />

San Giovanni, la palestra polivalente di<br />

contrada Pietrabianca e l’ex caserma<br />

dei carabinieri) ora ci “riprova” interessandosi<br />

direttamente dei conti in entrata<br />

del bilancio comunale. Ovvero le tasche<br />

dei cittadini, che nella fattispecie assumono<br />

la versione “aumento della<br />

tariffa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani”.<br />

Pronta la presa di posizione del sindaco<br />

Ivan De Masi (nella foto). “La decisione<br />

inappellabile di aumentare la Tarsu assunta<br />

dal commissario ad acta designato<br />

dal Tar di Lecce per recuperare gli oltre<br />

due milioni e mezzo di euro maturati<br />

dalla ditta Monteco, per quanto attesa<br />

non mi ha fatto piacere, specie dopo<br />

l’inutile tentativo posto in essere dallo<br />

stesso funzionario di vendere all’asta<br />

alcuni immobili di proprietà comunale.<br />

CASARANO TAVIANO<br />

È sempre spiacevole e lo è ancora di<br />

più in periodi difficili come questo -<br />

continua il sindaco- dover ricorrere all’inasprimento<br />

del carico fiscale sui cittadini<br />

per far fronte ad un’emergenza<br />

finanziaria che è iniziata più di 10 anni<br />

fa e a cui, probabilmente, si poteva<br />

porre rimedio prima che intervenisse la<br />

magistratura amministrativa, quanto<br />

meno per risparmiare quasi un milione<br />

di interessi passivi. Entro il mese di settembre,<br />

quando sarà completata la ricognizione<br />

a 360 gradi sullo stato di salute<br />

economico-finanziaria del Comune -<br />

conclude De Masi- valuterò con la<br />

Giunta e con i nostri tecnici se esiste la<br />

possibilità di intervenire per ridurre altri<br />

capitoli impositivi di competenza comunale,<br />

per bilanciare, almeno in parte,<br />

il danno che abbiamo ereditato e di cui,<br />

comunque, dobbiamo farci carico”.<br />

(D. G.)<br />

La lista “Con Ivan De Masi”<br />

diventa un movimento<br />

CASARANO È stata tra le<br />

sorprese (in positivo) alle<br />

ultime amministrative per<br />

il rinnovo di palazzo dei<br />

Domenicani. La lista Con<br />

Ivan De Masi Sindaco ha<br />

infatti raccolto più preferenze<br />

di tutte le altre civiche in<br />

competizione, e l’exploit<br />

(1.566 voti, il 12,08% delle<br />

preferenze totali espresse<br />

dagli elettori e dalle elettrici casaranesi il 6<br />

e 7 giugno scorsi) è valso il passaggio sul<br />

podio tra le più suffragate, subito dopo le<br />

“corazzate” Partito Democratico (1.809 voti,<br />

per il 12.96%) e Popolo della Libertà (1.714<br />

preferenze, il 13.22%). Ora, dall’intestazione<br />

del logo sparisce il vocabolo “sindaco”, e<br />

TAVIANO Prosegue con successo l’iniziativa<br />

proposta dall’Amministrazione comunale della<br />

“Città dei Fiori” che con un servizio di busnavetta<br />

ha messo in collegamento per l’estate<br />

il centro abitato alla marina di Mancaversa.<br />

Si tratta di un servizio a pagamento con<br />

ticket da 0,30 euro per corsa semplice fino a<br />

20 euro per l’abbonamento valido per tutta<br />

la stagione estiva (ma è completamente<br />

gratuito per i portatori di handicap e per gli<br />

invalidi civili al 100%), e resterà attivo fino<br />

al 13 settembre prossimo.<br />

Tre le fermate individuate, tanto a Taviano<br />

quanto nella Marina. In città la navetta farà<br />

sosta in largo Radice, piazzetta <strong>Bel</strong>lini e via<br />

Gallipoli (all’altezza della stazione di servizio<br />

Erg), mentre a Mancaversa il bus fermerà e<br />

partirà da piazza sant’Anna, piazzetta Mancaversa<br />

e dallo Jonio Club. La prima e<br />

la restante dicitura Con Ivan<br />

De Masi da qui in avanti<br />

non indicherà più (o soltanto)<br />

una delle liste civiche<br />

che hanno contribuito all’elezione<br />

a sindaco dell’imprenditore<br />

casaranese,<br />

ma individuerà un vero e<br />

proprio movimento politico-culturale.<br />

Salvatore<br />

Stanca (nella foto) ne è il<br />

presidente, Lucia De Matteis la sua vice,<br />

Giuseppe Lisi tesoriere e Paola De Luca<br />

segretario. Completano il direttivo Francesca<br />

Bartolemo, Leonardo Ciurlia, Massimo<br />

Toma, Giovanni Pino, Loredana Manco,<br />

Giovanni Romano, Franco Bartolomeo, Giuseppe<br />

Isernia, Cristian Fattizzo. (D. G.)<br />

Servizio bus-navetta Taviano-Mancaversa<br />

l’ultima partenza da Taviano sono fissate per<br />

le 7.30 e per le 19.40; dalla marina invece si<br />

parte dalle 8.05 fino alle 21.15 con cadenza<br />

media ogni due ore. Ogni singola corsa che<br />

collega la città a Mancaversa dura all’incirca<br />

20 minuti e per info è possibile consultare il<br />

sito internet www.comune.taviano.le.it.<br />

(D. G.)


29/08/2009 19<br />

Appuntamento a Noha per tutti gli<br />

appassionati di Moto Guzzi<br />

Ritorna anche quest'anno il motoraduno Guzzi, atteso per i giorni 29 e 30 agosto. Due<br />

giorni in cui si potrà visitare in moto parte del Salento e degustare prodotti tipici locali<br />

GALATINA L’estate galatinese<br />

non è fatta soltanto di<br />

musica e spettacoli, ma anche<br />

di passioni e tradizioni. Ritorna<br />

infatti per il secondo anno consecutivo,<br />

a Noha, il motoraduno<br />

dedicato agli appassionati delle<br />

moto Guzzi organizzato dal<br />

Moto Club M.I.G. di Galatina.<br />

L’evento è atteso per i giorni<br />

29 e 30 agosto prossimi, in<br />

piazza San Michele. Naturalmente<br />

non mancherà l’aspetto<br />

culinario: durante la manifestazione<br />

l’Associazione Turistica<br />

del vino di Galatina curerà<br />

con i suoi esperti, degustazioni<br />

di vini e abbinamenti ai prodotti<br />

tipici locali; inoltre i centauri potranno<br />

partecipare al tour guidato sulla costa<br />

adriatica e far visita alla grotta della Zinzulusa.<br />

Il tutto allietato dalla nostra<br />

pizzica.<br />

La manifestazione si aprirà sabato 29<br />

alle 10, quando verrà dato il via all’inizio<br />

delle iscrizioni e alla consegna dei gadget.<br />

Alle 16 è prevista una sfilata per le vie<br />

cittadine e successivamente ci sarà la<br />

partenza per il giro turistico di circa 80<br />

chilometri complessivi (gli organizzatori<br />

consigliano di effettuare il pieno di carburante).<br />

Una volta partiti si prenderà la<br />

direzione per Corigliano D’Otranto con<br />

transito sulla Strada Statale 16, deviando<br />

per la Statale 496 in direzione di Poggiardo,<br />

Ortelle, Diso e da Marittima per<br />

la litoranea adriatica fino alla località<br />

GALLIPOLI Il notevole<br />

e clamoroso ritardo determinato<br />

nella realizzazione<br />

del Parco di via<br />

Firenze è diventata la<br />

pregiudiziale per spingere<br />

il dirigente dell’ufficio<br />

tecnico comunale Giuseppe<br />

Cataldi a licenziare<br />

la determina che risolve<br />

il contratto con la ditta<br />

privata incaricata di progettare,<br />

ristrutturare e gestire<br />

in futuro una struttura<br />

fortemente voluta<br />

dall’Amministrazione comunale.<br />

Tanto tuonò che piovve, dunque, ed inevitabile è<br />

stata la decisione dell’Utc di Palazzo Balsamo, che<br />

non intende attendere oltre per vedere realizzato un<br />

parco che doveva essere terminato entro un biennio<br />

da quando nel 2005 furono avviati i lavori per la sua<br />

realizzazione.<br />

È vero che nel 2007 il tragico evento della formazione<br />

di una voragine proprio in via Firenze aveva rallentato<br />

prima e sospeso momentaneamente poi quei lavori,<br />

ma è altrettanto vero, come nelle spiegazioni addotte<br />

dall’Ufficio Tecnico comunale, che nel frattempo<br />

nonostante un’ulteriore proroga concessa per il completamento<br />

dei lavori, non si è mai recuperato a<br />

quella situazione di stallo.<br />

GALATINA MARTANO GALLIPOLI<br />

della Zinzulusa dove si potrà visitare la<br />

grotta. Dopo aver fatto un po’ di sosta si<br />

ripartirà proseguendo per la litoranea<br />

fino a Santa Cesarea, con deviazione per<br />

Vitigliano e poi Ortelle dove si sosterrà<br />

per un rinfresco e si potrà visitare la<br />

Cripta della Madonna della Grotta. Per<br />

le 19 è previsto il rientro a Noha. Dalla<br />

frazione ci si sposterà a Galatina, dove<br />

alle 21 in piazza San Pietro tutti gli<br />

iscritti partiranno per raggiungere la Masseria<br />

L’Astore di Cutrofiano. Lì verrà<br />

offerta la cena: il menù prevede friselle,<br />

pezzetti di carne al sugo, prodotti tipici e<br />

vino, concerto di musica e ballo popolare.<br />

Domenica 30 agosto alle 9.30 si riapriranno<br />

le iscrizioni e ci sarà la consegna<br />

dei gadget. Dopo un ora e mezza verranno<br />

benedetti i caschi. Alle 12 ci sarà la<br />

Parco di via Firenze, punto e a capo<br />

L’Ufficio Tecnico firma l’atto di rescissione del contratto di appalto<br />

per la realizzazione della struttura a causa dei ritardi ingiustificati<br />

accumulatisi nel tempo<br />

sfilata per le vie cittadine e<br />

trasferimento presso una cantina<br />

vinicola dove sarà possibile<br />

degustare un ricco aperitivo<br />

con degustazione dei vini prodotti.<br />

Per tutto il periodo dello<br />

svolgimento della manifestazione<br />

a richiesta sono previste<br />

visite guidate per il centro storico<br />

di Galatina, la splendida<br />

Basilica di Santa Caterina, il<br />

museo del Tarantismo. Per chi<br />

volesse anticipare l’arrivo, visto<br />

il periodo estivo, il Moto Club<br />

è a disposizione per tour sul<br />

territorio salentino. Sono diversi<br />

i premi a disposizione in merito<br />

a diverse classifiche stilate:<br />

per squadre di regione, per squadre extra<br />

regione, per conduttori isolati, un premio<br />

alla Moto Guzzi più antica (certificata<br />

dalla carta di circolazione), un premio<br />

alla “guzzista” con il maggior numero di<br />

chilometri percorsi (solo se intestataria<br />

della carta di circolazione) curato da Antonella,<br />

creatrice dei modelli di bigiotteria<br />

del marchio “Sole Luna”.<br />

Intanto l’organizzazione fa sapere che si<br />

declina da ogni responsabilità per quanto<br />

riguarda eventuali danni riportati dai partecipanti<br />

o da questi a terzi o a cose di<br />

terzi, nel corso della manifestazione o<br />

durante lo svolgimento dei giri turistici<br />

programmati. Tutti i mezzi devono essere<br />

in regola con le norme del Codice della<br />

Strada.<br />

Paolo Antonio Franza<br />

E la decisione della<br />

rescissione del contratto<br />

è proprio ‘figlia’ di quell’immobilismoingiustificato,<br />

generato dopo che,<br />

ad una richiesta di variante<br />

progettuale in corso<br />

d’opera fatta dall’azienda<br />

incaricata, il Comune<br />

aveva risposto negativamente<br />

per una “evidente<br />

e sostanziale difformità<br />

rispetto al piano iniziale<br />

approvato dall’esecutivo<br />

comunale”.<br />

È lo stesso assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe<br />

Barba, a spiegare i motivi di tale soluzione: “Si tratta<br />

di un passaggio doloroso ma necessario, nell’ottica<br />

della realizzazione di un’opera come il Parco di via<br />

Firenze, che questa Amministrazione fortissimamente<br />

ha voluto e vuole, per tener fede a un preciso impegno<br />

preso con la cittadinanza e per eliminare una grave<br />

lacuna di carattere urbanistico e ambientale. La determina<br />

di risoluzione del contratto, rispondendo implicitamente<br />

a chi, dall’opposizione, chiedeva lumi<br />

sull’operato dell’esecutivo circa tale progetto, conferma,<br />

ove fosse necessario, che il Parco di Via Firenze è<br />

una assoluta priorità di questa compagine amministrativa”.<br />

(D. G.)<br />

Appuntamento con la<br />

“normalità”<br />

MARTANO Il Largo Primo Maggio<br />

ospiterà sabato 29 agosto “Paramisìa -<br />

la normalità è sopravvalutata”, una manifestazione<br />

che ha l’obiettivo di creare<br />

spazi di riflessione volti alla creazione<br />

di un modello di società che includa i<br />

disabili in tutti i suoi campi.<br />

“L’impegno fin qui profuso -dichiarano<br />

i rappresentanti di LiberaMente e<br />

L.A.U.P.O, le associazioni promotrici<br />

della serata in collaborazione con la<br />

Consulta Disabilità del CSV Salentospesso<br />

non ha dato i risultati sperati. Il<br />

più delle volte le iniziative proposte<br />

hanno finito per essere controproducenti,<br />

rafforzando le barriere culturali<br />

già esistenti”. Scopo dichiarato della<br />

manifestazione è contribuire ad abbattere<br />

la classica idea secondo la quale il<br />

disabile è una persona malata e farne<br />

insinuare una nuova: quella di un disabile<br />

con lo stesso diritto e la stessa voglia<br />

di divertirsi di tutti gli altri.<br />

Durante la serata martanese ci saranno<br />

le esibizioni dei gruppi Super Reverb,<br />

Lola and the Lovers e Sheken, con<br />

stand che proporranno le specialità<br />

della gastronomia salentina.<br />

Serena Orlando<br />

Ecco la Commissione<br />

Pari Opportunità<br />

GALLIPOLI Dal 21 agosto scorso il consiglio comunale<br />

della “città bella” ha istituito la Commissione Pari Opportunità.<br />

Vi fanno parte Carmela Carrozza, Lucia Casole, Teresa<br />

Chianella, Ivonne Di Sancarlo, Lidia Gabellone, Anita<br />

Marzano, Chiara Pisanello, Anna Loredana Torchetti, Anna<br />

Rita Tricarico, Alessandra Vallebona e Anna Lucia Vittorini,<br />

e nella prima riunione dell’organismo sarà nominata la<br />

presidente. “Finalmente si porta a compimento un percorso<br />

in cui l’amministrazione ha da sempre creduto -spiega il<br />

vicesindaco con delega alle Pari Opportunità, Giovanni<br />

De Matteis-. Con la composizione ufficiale della commissione,<br />

l’esecutivo sa di poter contare su di uno strumento utile e<br />

valido per promuovere ulteriormente il ruolo della donna<br />

nella società. Al nuovo organismo ed ai suoi membri<br />

vanno pertanto gli auguri sinceri di un proficuo e sereno<br />

lavoro da parte dell’amministrazione comunale”.<br />

La commissione Pari opportunità gallipolina durerà in<br />

carica per tutto il mandato amministrativo del sindaco Giuseppe<br />

Venneri. Si occuperà della promozione del ruolo<br />

della donna nel tessuto civico locale e fornirà spunti ed<br />

iniziative di collaborazioni con le realtà istituzioni cittadine.


29/08/2009 20<br />

La lunga estate calda<br />

della giunta Vaglio<br />

Scontri, alleanze, accordi e scissioni:<br />

il commissariamento del comune sembra oramai imminente<br />

NARDÒ Continua l’appassionante<br />

telenovela di<br />

Palazzo Personè. Risulterebbe<br />

lungo e complesso<br />

riassumere ai nostri lettori<br />

i numerosi colpi di scena,<br />

le alleanze, gli “inciuci”, i<br />

tradimenti che hanno interessato<br />

l’intero arco politico<br />

di Nardò in questa calda<br />

estate. L’unica cosa certa<br />

è che il sindaco Antonio<br />

Vaglio, dopo aver provato<br />

le strade più disparate, compresa<br />

quella di una forzosa<br />

alleanza con l’Udc, ha deciso<br />

di presentare le proprie<br />

dimissioni. La maggioranza dunque non<br />

esiste più, dilaniata com’è da bramosie<br />

di potere e personalismi di ogni sorta. Il<br />

commissariamento del popoloso comune<br />

sembra quindi l’unica strada seria oramai<br />

praticabile; ma la politica si sa, conserva<br />

sempre dei colpi di scena.<br />

In città circolano voci di nuove alleanze,<br />

addirittura con partiti di destra. Semplici<br />

pettegolezzi politici o qualcosa di più?<br />

Allo stato attuale delle cose è difficile<br />

dirlo; di certo l’opposizione, pur rumoreggiando,<br />

non sembra capace di prendere<br />

in mano le redini del comune, soffrendo<br />

essa stessa di molti dei mali che hanno<br />

debilitato la maggioranza di centrosinistra.<br />

E allora? Allora ai neretini non rimane<br />

che attendere che le cose si risolvano. Di<br />

certo in città si respira un clima pesante,<br />

molti partiti si sono frantumati al loro<br />

interno (il Pd in primis), ai fedelissimi di<br />

Vaglio si contrappone chi vorrebbe dei<br />

nomi nuovi, lontani da qualsiasi connotazione<br />

partitica (nomi che a loro volta<br />

incontrano fieri ostracismi).<br />

La temperatura, dunque, rimane rovente;<br />

non è possibile formulare alcuna ipotesi<br />

fondata, non è possibile vedere una reale<br />

via di uscita per questa crisi che si<br />

prolunga oramai da mesi. L’empasse che<br />

sta interessando la politica neretina, da<br />

destra a sinistra, pare non essere aggirabile.<br />

Qualsiasi soluzione, eccezion fatta per<br />

la nomina del commissario prefettizio,<br />

sembra onestamente avere poche speranze<br />

di successo. Se Vaglio non riuscirà in<br />

pochi giorni a trovare la quadratura del<br />

cerchio la sua esperienza di governo<br />

potrà dirsi definitivamente conclusa e<br />

con essa un’intera stagione del centrosinistra<br />

di Nardò. Che questo sia un bene<br />

o un male spetterà agli elettori stabilirlo<br />

nel prossimo futuro.<br />

Alessio Palumbo<br />

NARDÒ PARABITA<br />

400mila euro per salvare<br />

il cimitero monumentale<br />

L’assessore ai Servizi Cimiteriali Ezio Pellico fa<br />

appello alla Regione per ristrutturare il cimitero,<br />

ma dall’opposizione arriva l’invito a non alterare le<br />

caratteristiche del monumento<br />

PARABITA Con un progetto di massima<br />

da sottoporre all’attenzione della Regione<br />

Puglia per i necessari finanziamenti, l’Amministrazione<br />

comunale punta alla ristrutturazione<br />

del cimitero monumentale cittadino<br />

(nella foto). La struttura ha valenza internazionale<br />

nell’arte post-moderna, ma negli<br />

ultimi anni ha subito notevoli danni a causa<br />

del rinvio costante di interventi manutentivi<br />

tanto che oggi il cimitero presenta un<br />

notevole stato di degrado che mette a rischio<br />

interi fabbricati per il distacco di parti<br />

murarie ed infiltrazioni diffuse.<br />

Il Comune, come da programma stilato dall’assessore<br />

ai Servizi Cimiteriali Ezio Pellico,<br />

per la messa in sicurezza ed il ripristino dei<br />

luoghi prevede di spendere circa 400mila<br />

euro, ma in materia pronta è stata la presa<br />

di posizione della minoranza, dalla consigliera<br />

Marcella Provenzano in particolare. Provenzano<br />

prende atto “della buona volontà dell’Amministrazione<br />

comunale di voler recuperare<br />

al disastroso stato in cui versa il<br />

cimitero monumentale”, ma sottolinea come<br />

tutto il piano di intervento dovrà essere<br />

progettato con cura per non inficiare le<br />

caratteristiche principali del monumento<br />

stesso. “Per mettere in pratica il programma<br />

di rivalutazione dell’opera progettata dagli<br />

architetti Paola Chetante e Alessandro<br />

Anselmi dello studio G.R.A.U. di Roma -<br />

spiega Provenzano- è necessaria una attenta<br />

e doverosa riflessione riguardo ad ogni decisione<br />

che possa modificare o alterare<br />

ogni singola linea e volume. Per questo è<br />

fondamentale salvaguardare la bellezza strut-<br />

turale del monumento nella sua interezza e<br />

totalità, considerando che è stato concepito<br />

con un’organizzazione degli spazi che rappresentano<br />

la proiezione e la deformazione<br />

della logica degli ordini”. Per la Provenzano,<br />

insomma, prima di avviare ogni azione concreta<br />

ed operativa, sarebbe indispensabile<br />

coinvolgere gli stessi tecnici romani che<br />

progettarono a suo tempo il cimitero, in<br />

modo da non alterare aree e funzioni dello<br />

stesso. “Mi auguro che non solo vengano<br />

finanziati gli interventi per la ristrutturazione<br />

-conclude la Provenzano- ma che si studi<br />

approfonditamente la possibilità di reperire<br />

nuovi spazi appropriati per l’edificazione di<br />

nuove cappelle private”.<br />

(D. G.)


29/08/2009 22<br />

Ritorna nel primo<br />

fine settimana<br />

di settembre a<br />

Carpignano la<br />

tradizionale e popolare<br />

“Festa te lu Mieru”,<br />

evento atteso dai<br />

salentini e da turisti<br />

appassionati<br />

del buon vino<br />

CARPIGNANO SALENTINO<br />

Com’è da tradizione ormai dal<br />

1975, la prima domenica di<br />

settembre è il giorno della “Festa<br />

te lu Mieru” nel piccolo<br />

comune nel cuore della Grecìa<br />

Salentina. Un appuntamento<br />

che in più di trent’anni di vita<br />

è stato riconosciuto come la<br />

regina della sagre, di certo la<br />

prima delle feste non legate a<br />

ricorrenze religiose. Quest’anno<br />

il calendario indica il 6 settembre<br />

come il giorno principe<br />

della festa che verrà preceduto<br />

anche dai festeggiamenti del 4<br />

e del 5 dello stesso mese.<br />

Fin dalla sua prima edizione,<br />

l’Associazione organizzatrice<br />

della “Festa te lu Mieru” (oggi<br />

Onlus) si prefigge di continuare<br />

la sua tradizione, promuovere<br />

la cultura del territorio e devolvere<br />

in beneficenza i proventi<br />

derivati dalla festa stessa.<br />

L’origine di questa festa risale<br />

al 1974, quando il gruppo teatrale<br />

danese Odin Teatret del<br />

salentino Eugenio Barba scelse<br />

Carpignano come base della<br />

sua attività durante una tournèe<br />

di formazione. Nelle intenzioni<br />

di Barba, lo scambio tra le tradizioni<br />

locali di musiche e di<br />

danze con gli spettacoli del suo<br />

gruppo. Da questa idea, si improvvisò<br />

la festa de “Lu Patrunu”,<br />

musiche e balli tradizionali,<br />

prodotti tipici e soprattutto ottimo<br />

vino locale, molto abbondante<br />

in quel periodo. Il successo<br />

di quella serata convinse<br />

i cittadini di Carpignano a creare<br />

una associazione che si occupasse<br />

di organizzare una festa<br />

simile annuale e così nella prima<br />

domenica di settembre del<br />

1975, durante le celebrazioni<br />

della Madonna delle Grazie, si<br />

CARPIGNANO COPERTINO<br />

Oltre trent’anni di amore per<br />

“lu mieru”<br />

svolse la prima edizione della<br />

“Sagra te lu Mieru”, che negli<br />

anni successivi divenne “Festa<br />

te lu Mieru”. Da allora musica,<br />

balli, gastronomia locale, ma<br />

soprattutto vino gratis sono i<br />

protagonisti della manifestazione<br />

simbolo della città di<br />

Carpignano; il tutto, poi, è contornato<br />

da giochi tradizionali.<br />

A conferma dell’importanza attribuita<br />

alla musica e alla tradizione<br />

popolare, il programma<br />

di quest’anno vede protagonisti<br />

alcuni gruppi musicali salentini<br />

che si alterneranno nei tre giorni<br />

di festa: il 4 settembre si esibiranno<br />

i Kamafei, il 5 è invece<br />

il turno dei Papa Chango,<br />

mentre il 6 sarà la volta degli<br />

Alla Bua. (A. C.)<br />

Al via la 23esima Mostra<br />

d’Antiquariato di Copertino<br />

COPERTINO La manifestazione,<br />

giunta<br />

alla 23esima edizione,<br />

si svolgerà dal 29<br />

agosto al 6 settembre<br />

presso il castello di<br />

Copertino ed è realizzata<br />

dalla Pro Loco<br />

di Copertino in stretta<br />

collaborazione con<br />

l’Amministrazione comunale<br />

e con la partecipazione<br />

di Provincia di Lecce,<br />

della Regione Puglia, dell’Union3,<br />

della Soprintendenza per i Beni Architettonici,<br />

il Paesaggio, il Patrimonio<br />

Storico, Artistico ed Etnoantropologico<br />

di Lecce e del Museo Provinciale<br />

“Sigismondo Castromediano”.<br />

La manifestazione si inserisce fra le<br />

iniziative culturali che da anni ormai<br />

richiamano l’interesse di numerosi<br />

esperti e operatori del settore, oltre<br />

ad una vasta partecipazione di turisti<br />

e visitatori che trascorrono le loro<br />

vacanze nel Mezzogiorno d’Italia.<br />

La Mostra, quindi, si pone sempre<br />

più come punto d’incontro di appassionati<br />

dell’antiquariato e operatori<br />

economici, ma mira<br />

anche sia all’incremento<br />

della nostra<br />

stagione turistica sia<br />

alla valorizzazione del<br />

castello di Copertino<br />

che costituisce l’emergenza<br />

monumentale<br />

più rilevante del territorio.<br />

Come per le scorse<br />

edizioni della settimana<br />

dell’antiquariato, il Museo<br />

Provinciale “Sigismondo Castromediano”<br />

di Lecce arricchisce la<br />

manifestazione con uno speciale<br />

evento curato dal direttore del Museo<br />

“Sigismondo Castromediano” Antonio<br />

Cassiano: quest’anno ci sarà<br />

l’iniziativa “Il Museo nei Castelli”<br />

Due gli eventi culturali: il giorno<br />

dell’inaugurazione un grande spettacolo<br />

del “Trio Haura” e giovedì 3<br />

settembre a cura di Scena Muta il<br />

musical “Giulietta e Romeo”.<br />

La Mostra d’Antiquariato è visitabile<br />

dalle 18 alle ore 22.30.<br />

Info: Pro-Loco 0832.949010<br />

ingresso: 4 euro.


cultura a<br />

Lungo la strada provinciale Maglie-Santa<br />

Cesarea Terme, tra<br />

Giuggianello e Poggiardo, domina<br />

la pianura una serra boscosa, i “Santi<br />

Stefani” sui cui frondosi declivi è custodito<br />

tra oliveti secolari ed il verdeggiare<br />

magico della macchia mediterranea, il<br />

cuore spirituale del Salento, quel vero e<br />

proprio Santuario mediterraneo della<br />

Dea Madre costituito dalla Grotta di<br />

San Giovanni e dal “furticiddhu della<br />

vecchia” (nella foto), il ventre ed il<br />

“corpo mistico” di quella divinità femminile<br />

a cui le popolazioni dell’arcaico<br />

Salento tributavano onore e venerazione.<br />

A poca distanza dell’abitato di Giuggianello<br />

si trova questo luogo mitico, in località<br />

“Duelli”, che è dominato da tre<br />

enormi monoliti sovrapposti, culminanti<br />

in una pietra “a cappello di prete”, posta<br />

in una posizione di apparentemente instabile<br />

equilibrio. Ma a sorprendere non<br />

è soltanto lo strabiliante masso, ma l’intero<br />

agglomerato megalitico, che suggerisce<br />

l’idea di un vero e proprio santuario,<br />

coi suoi altari ed i suoi luoghi<br />

“liturgici”, dove i sacerdoti e le sacer-<br />

cura di<br />

Alessio Palumbo<br />

Il “furticiddu de la vecchia” a Giuggianello:<br />

il cuore spirituale del Mesolitico salentino<br />

A poca distanza dal “furticiddhu della vecchia”, domina la località<br />

Santi Stefani, sul Monte della Serra, situato a 112 metri<br />

sul livello del mare, la grotta di San Giovanni, uno straordinario<br />

esempio di cristianizzazione degli antichi luoghi della spiritualità<br />

pagana.<br />

La grotta, dovuta ad un singolarissimo fenomeno carsico, è<br />

caratterizzata da pilastri naturali che sembrano sorreggerne la<br />

volta. All’interno di essa si svolgevano le antiche ritualità neolitiche,<br />

legate alla fertilità della terra e degli uomini. Vertice e<br />

fulcro dell’anno naturale era per queste popolazioni la cui vita<br />

era scandita dai tempi della natura, la notte del solstizio<br />

d’estate, il momento culminante del viaggio del sole nel cielo,<br />

il quale inizia la sua ridiscesa. In questa magica notte avvenivano<br />

le nozze sacre del Dio della vegetazione, il cui simbolo<br />

era il serpente, con la Dea Madre, la cui unione garantiva la<br />

prosperità dei raccolti e la fortuna nella caccia. Tale unione veniva<br />

ritualmente replicata dai sacerdoti e dalle sacerdotesse<br />

che si rinchiudevano in queste grotte dando corso a rituali di<br />

fertilità che si incentravano sull’unione fisica e spirituale della<br />

terra con il mondo vegetale, la cui vita era garantita dalla rugiada<br />

che in quella magica notte diveniva teurgica, curativa.<br />

Uomini e donne si rotolavano nella notte nell’erba per rigenerare<br />

il corpo e ritrovare la fertilità, e tutta la natura, sconvolta<br />

dalla magia astrale della notte di San Giovanni, veniva coinvolta<br />

in fenomeni straordinari: si riteneva ad esempio che gli<br />

animali acquisissero la parola e vaticinassero agli uomini le<br />

dotesse della Dea Madre celebravano<br />

principalmente riti di fertilità connessi<br />

al passaggio dall’infanzia all’adolescenza,<br />

consistenti nella sottoposizione dei fanciulli<br />

in età puberale a veri e propri itinerari<br />

iniziatici, che culminavano nel<br />

rito cruento della rinascita.<br />

Una tra le teorie più consolidate tra gli<br />

studiosi di antropologia è quella che voleva<br />

i fanciulli dormire nel ventre della<br />

madre terra per una notte, per poi rinascere<br />

cruentamente adulti all’alba del<br />

giorno successivo, in un rito che replicava<br />

i dolori ed il trauma del parto, con l’effusione<br />

della linfa sacra, del sangue,<br />

che ritornava alla terra. L’effusione del<br />

sangue avveniva o infliggendo ai ragazzi<br />

vere e proprie ferite, oppure sacrificando<br />

alla dea uno di essi, che per tutti ritornava<br />

alla natura, bagnando col proprio sangue<br />

la rinascita degli altri, i quali erano così<br />

pronti a celebrare i misteri della vita. I<br />

resti delle vittime sacrificate, fossero<br />

esse uomini o animali, venivano bruciati<br />

assieme a piante aromatiche, ed i roghi<br />

effondevano il loro sacro profumo nei<br />

luoghi circostanti. L’età del passaggio<br />

era stabilita col sopraggiungere delle regole<br />

femminili per le ragazze, mentre<br />

per i ragazzi si seguiva probabilmente il<br />

medesimo computo degli anni delle coetanee.<br />

Le sacerdotesse della Dea, le donne anziane<br />

delle comunità, le quali erano le<br />

depositarie delle conoscenze magiche,<br />

mediche e religiose, curavano gli aspetti<br />

rituali per tutti, ragazze e ragazzi, mentre<br />

gli uomini attendevano la fine dei riti di<br />

rinascita per introdurre i nuovi membri<br />

loro sorti. In seguito alle nozze sacre avveniva il consueto sacrificio<br />

umano o animale e la ricorrenza sacrale si concludeva<br />

con un falò, attorno al quale avvenivano danze e banchetti.<br />

Di tali consuetudini rituali sono rimaste tracce importanti nelle<br />

tradizioni cristiane legate al culto di San Giovanni, che hanno<br />

contribuito a tramandare sino a noi l’essenza spirituale del nostro<br />

passato più antico. È stato proprio grazie alla cristianizzazione<br />

del culto pagano che è stata resa possibile agli<br />

maschi della comunità ad altri riti, quelli<br />

della caccia e della vegetazione. Le ragazze<br />

invece venivano educate dalle anziane<br />

ai misteri della vita e della maternità<br />

per poter poi partecipare a quelle festività<br />

connesse alla fertilità della terra.<br />

È opinione ormai diffusa che il “furticiddhu<br />

della vecchia”, conosciuto anche<br />

come il “colle dei fanciulli e delle ninfe”<br />

(un evidente richiamo ai riti di iniziazione<br />

degli adolescenti) non sia stato edificato<br />

da popoli primitivi, ma che sia stato<br />

luogo di formazione naturale a cui i primitivi<br />

hanno progressivamente dato una<br />

forma, aggiungendovi scale e modellando<br />

alcune pietre per meglio rispondere alle<br />

necessità rituali.<br />

Quanto a lungo siano durati questi riti<br />

arcani è testimoniato dal fatto significativo<br />

che al “furticiddhu”, luogo che non<br />

poteva essere cristianizzato, come è invece<br />

accaduto per molte grotte, come<br />

quella di San Giovanni, sono state attribuite<br />

caratteristiche demoniache, tanto<br />

che si deve il suo nome alla Vecchia, la<br />

strega che “sul comignolo, pronuncia<br />

filando i suoi vaticini al sorgere del<br />

sole”, traccia evidentissima della figura<br />

delle sacerdotesse della Dea Madre. La<br />

superstizione popolare più che lo zelo<br />

ecclesiastico, che preferiva cristianizzare<br />

i luoghi di venerazione delle antiche divinità,<br />

ricollegò il retaggio di questi riti<br />

antichissimi alla figura della “strega de<br />

lu Nanni Orcu”, ossia la sacerdotessamoglie<br />

del sacerdote del signore degli<br />

animali del neolitico, sul quale essa<br />

aveva la preminenza.<br />

Vincenzo Scarpello<br />

La Grotta di San Giovanni, il ventre della Dea fecondato dal dio della Vegetazione<br />

antropologi ed agli archeologi la ricostruzione di un antichissimo<br />

passato che altrimenti si sarebbe perduto per sempre. La<br />

Religione Cattolica, memore della pax deorum che aveva garantito<br />

l’universalità spirituale di Roma nel mondo antico, preferì<br />

assorbire le religioni pagane anziché distruggerle,<br />

preservando nella trasformazione e nella attribuzione del senso<br />

autentico del sacro dell’intuizione che di esso aveva avuto l’antenato,<br />

che non aveva potuto avere conoscenza dell’incarnazione<br />

del logos divino.<br />

La devozione al dio vegetazionale ed alla Dea Madre, traslata<br />

nel culto di San Giovanni e nella fortissima devozione Mariana,<br />

molto sentita a Giuggianello come in tutto l’Occidente cattolico,<br />

è potuta così sopravvivere fino ai giorni nostri, vivendo periodi<br />

altalenanti di fortuna tra un medioevo greco di splendore iconografico,<br />

nel corso del quale molti santuari rupestri vennero<br />

convertiti in chiese con l’apposizione di magnifici affreschi di<br />

scuola bizantina, ed un periodo di declino, conclusosi fortunatamente<br />

con un avvenimento prodigioso, la guarigione della<br />

figlia del massaro della vicina Masseria “Armino”, che contribuì<br />

personalmente al restauro dell’antica grotta ed alla ripresa<br />

di un fenomeno culturale che compendia l’essenza stessa dell’Identità<br />

Salentina, ossia la devozione ad una Madre Celeste,<br />

e contemporaneamente Madre terrena, della quale hanno avuto<br />

privilegiata premonizione e conoscenza i nostri avi, sin da quei<br />

tempi ancestrali nei quali Ella veniva chiamata Dea Madre.<br />

(V. C.)


spettacolo<br />

Tricase, tempo di ciak!<br />

Con 5 anteprime mondiali, 18 anteprime europee,<br />

40 anteprime nazionali e 3 anteprime regionali grande<br />

attesa per il “Salento International Film Festival”<br />

Con la partecipazione di ben 98 film, selezionati<br />

tra i 1.148 film iscritti provenienti da 22 paesi<br />

del mondo, torna anche quest’anno il noto appuntamento<br />

del cinema indipendente internazionale<br />

in Salento. La sesta edizione del “Salento International<br />

Film Festival” prenderà il via il 4 settembre con una<br />

giornata interamente dedicata all’India, con una<br />

sinfonia di colori, suoni,<br />

odori e sapori provenienti<br />

dal subcontinente indiano.<br />

Alle 19, infatti, nella<br />

Sala del Trono di Palazzo<br />

Gallone sarà presentato<br />

il documentario diretto<br />

da Romina Power (nella<br />

foto) Upuya, seguito alle<br />

20.30 dal musical bollywoodiano,<br />

Bachna ae<br />

haseeno, girato in parte<br />

tra l’India e il Salento.<br />

Sabato 5 settembre start<br />

up ufficiale del SIFF<br />

2009, con l’anteprima europea di Lahore. Incentrato<br />

sul rapporto conflittuale tra India e Pakistan, il film<br />

in concorso racconta la storia di due fratelli che rappresentano<br />

il loro <strong>Paese</strong> in due diversi sport, ponte<br />

ideale per la pace tra i due Paesi. Altra importante anteprima<br />

nazionale sarà data inoltre dalla proiezione<br />

del film indiano Just Married, per la regia di Meghna<br />

Gulzar. A chiudere la kermesse domenica 13 settembre<br />

spetterà invece a Polvere, proiezione speciale fuori<br />

concorso, diretta da Massimiliano D’Epiro e Danilo<br />

Proietti.<br />

La sezione “Nuovi Registi” presenta The Contenders,<br />

proiezione fuori concorso in anteprima mondiale<br />

diretta da Marta Mondelli. Domenica 6 settembre,<br />

tra i film in concorso sarà proiettato Looking for Palladin,<br />

lungometraggio in anteprima europea diretto<br />

da Andrzey Krakowski. Il giovane e arrogante agente<br />

di talenti di Hollywood Josh Ross è mandato in Guatemala<br />

alla ricerca di Jack Palladin, attore da Oscar<br />

in pensione. Josh è disinteressato all’anziano attore e<br />

alla comunità di cui ha bisogno per ritrovarlo, ma ciò<br />

a cura di<br />

Claudia Mangione<br />

che credeva sarebbe<br />

stata una faccenda veloce<br />

si trasformerà in<br />

un’esperienza di vita.<br />

3 Seasons è il film<br />

canadese in anteprima italiana diretto da Jim Donovan<br />

e sarà proiettato martedì 8 settembre. Cinque vite che<br />

si incontrano, non solo nella sofferenza ma anche<br />

nella speranza. Due coppie accomunate da una gravidanza<br />

non programmata e un padre che, dopo aver<br />

perso la moglie e l’unica figlia, è ora alla ricerca di<br />

vendetta.<br />

Giovedì 10 settembre è la volta di Love me still, film<br />

in anteprima italiana di Danny Hiller. Gangster metropolitano<br />

mescolato con il melodramma, che racconta<br />

di un amore non ricambiato. Altro film in concorso<br />

Nothing Really Matters. Il film, proiettato venerdì 11<br />

settembre, è diretto da Jean-Marc Pichè ed è in anteprima<br />

europea. Gli ultimi due film in concorso,<br />

protagonisti della serata di sabato 12 settembre, sono<br />

Felino, diretto da Flavio Kampah e Rigged, per la<br />

regia di Jonathan Dillon, entrambi in anteprima eu-<br />

ropea. Felino è basato sulla storia di un duplice<br />

omicidio realmente accaduto nel 2006 in un piccolo<br />

paese in provincia di Parma. I protagonisti sono Frenk<br />

e Dario, due amici che amano trascorrere le giornate<br />

tra sballo, Playstation e discoteca. Dario però vive distaccato<br />

dalla realtà, confuso da sogni allucinatori e<br />

da domande senza risposta che rivolge a Laura, la<br />

protagonista femminile. La vita di paese li angoscia e<br />

li demotiva e aspettano il sabato sera per potersi divertire.<br />

Dario è annoiato da questa vita e medita di<br />

compiere un gesto clamoroso, che lo farà passare alla<br />

storia. Rigged ritrae il mondo della box illegale.<br />

Michael Dublin è in fuga dal suo passato. Gestisce il<br />

racket della box illegale ma la sua vita cambia quando<br />

incontra Katherine Parker, con la quale inizia un<br />

viaggio molto lucroso imbastito sullo schema del<br />

“scommesse al contrario”. Cresce l’amicizia tra i due,<br />

ma il passato di Dublin porterà i protagonisti a lottare<br />

per la propria vita.<br />

Da venerdì 4 a domenica 13 settembre<br />

Tricase, scuderie di Palazzo Gallone<br />

Info: 0833.545037, info@cinesalento.com


appuntamenti_eventi_curiosità<br />

Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le Tel./Fax: 0836.426350 e-mail: belpaese.live@alice it<br />

Sabato 29<br />

Niente da<br />

dichiarare?<br />

LECCE, Piazzale<br />

Cuneo - ore 21<br />

Protagonista del<br />

l’appuntamento di<br />

sabato sera della ras<br />

segna “Mediterra<br />

nea Estate 2009”,<br />

organizzata dall’As<br />

sessorato alla Cul<br />

tura del Comune di<br />

Lecce, la Compa<br />

gnia “Corte de’ Mi<br />

racoli” porta in scena la divertentissima<br />

commedia brillante francese in tre atti dal<br />

titolo “Niente da dichiarare?”. Tra i vadeuvilles<br />

più fortunati di Charles Maurice Hennequin<br />

e Pierre Veber, l’opera fu rappresentata per<br />

la prima volta il 6 ottobre 1906 con un me<br />

morabile successo di pubblico e di critica.<br />

Regia di Antonio De Carlo. Info: 0832.682111.<br />

Prevendita: Castello Carlo V tel. 0832.246517<br />

PERSONALE DI SALVATORE DE MAGISTRIS<br />

NARDÒ, via Roma n. 163 - ore 17/21<br />

L’artista neretino Salvatore De Magistris in mostra<br />

nei locali di via Roma. Volti nascosti, occhi di personaggi<br />

che si abbandonano ai loro sentimenti più<br />

profondi: lo studio della persona affascina il pittore<br />

che fa emergere dalle sue opere il lato più nascosto.<br />

Fino al 31 agosto.<br />

Info: 333.9006017<br />

HESTIA, IL VENTRE DEI LUOGHI<br />

CAMPI SALENTINA, Residenza teatrale<br />

Al via le iscrizione al programma di residenza teatrale<br />

diretto dall’attore e regista Ippolito Chiarello,<br />

che si terrà a Campi Salentina dall’11 al 20 settembre.<br />

Aperto ad attori, danzatori, allievi in formazione,<br />

residenti e stranieri, attivi sul territorio<br />

nazionale e internazionale. Info: 327.7357690<br />

LE MACCHINE DI LEONARDO DA VINCI<br />

ACAYA, Castello - ore 18/21<br />

Oltre 40 delle più belle macchine progettate da<br />

Leonardo in mostra ad Acaya. Nata su idea dell’associazione<br />

“Creattivamens”, la collezione è<br />

composta da più di 40 riproduzioni tratte da disegni<br />

e progetti di Da Vinci. Su prenotazione percorso<br />

per visitatori non vedenti. Info: 389.5819972<br />

SABATO 29<br />

SEGNI DELL’ANIMA. CONNUBIO LITO<br />

TRICASE, Scuderie di Palazzo Gallone<br />

ore 20.30/23.30<br />

Organizzata dall’Accademia delle Arti e dei Mestieri<br />

“Terra d’Amendolia” di Specchia, la collettiva d’arte<br />

“Segni dell’Anima. Connubio lito - cromatico di<br />

Terra d’Amendolia” ospita le opere più rappresentativa<br />

di 17 pittori, fotografi e scultori. Info: 3208439456<br />

PERSONALE DI SALVATORE DE MAGISTRIS<br />

NARDÒ, via Roma n. 163 - ore 17/21<br />

L’artista neretino Salvatore De Magistris in mostra<br />

nei locali di via Roma. Volti nascosti, occhi di personaggi<br />

che si abbandonano ai loro sentimenti più<br />

profondi: lo studio della persona affascina il pittore<br />

che fa emergere dalle sue opere il lato più nascosto.<br />

Fino al 31 agosto. Info: 333.9006017<br />

KILLER® SORPRESA<br />

GALLIPOLI, Spazio Arte, vico Bottai n. 1<br />

ore 17/23<br />

Mostra di grafica contemporanea di Walter Spennato.<br />

La mostra prende il titolo da un’opera dell’autore<br />

giunta in semifinale al concorso internazionale<br />

“Kinder cerca arte”. Le provocazioni artistiche di<br />

Spennato traggono ispirazione dalla realtà: violenza,<br />

pistole, maschere antigas. Info: 0833.262431<br />

MIRÒ - OPERA GRAFICA<br />

OTRANTO, Castello Aragonese - ore 10/13<br />

e 16/24<br />

Superata la soglia dei 20 mila visitatori per la prestigiosa<br />

mostra del grande maestro spagnolo.<br />

Aperta fino al 27 settembre, l’esposizione accompagna<br />

il visitatore alla scoperta del meraviglioso<br />

mondo di Mirò attraverso una selezione di sue litografie.<br />

Info: 199.151123<br />

SCARABOCCHI IN LIBERA USCITA<br />

PARABITA, Palazzo Ferrari - ore 18/22<br />

Il noto giornalista televisivo Vincenzo Mollica protagonista<br />

della mostra “Scarabocchi in libera<br />

uscita”, una raccolta dei suoi fumetti di cui è possibile<br />

acquistare il catalogo in originale e una cartella<br />

con numero 4 serigrafie. Aperta fino al 6<br />

settembre. Info: 335.6361133<br />

IRENE SCARDIA IN CONCERTO<br />

LECCE, Teatro Romano - ore 21<br />

Nell’ambito di “Mediterranea Estate 2009”, la pianista<br />

Irene Scardia in “Quello che so del cielo”. La<br />

performance nasce della passione dell’autrice per<br />

la volta celeste e per le sue costellazioni dense di<br />

storia e di fascino ancestrale. Ingresso libero.<br />

Info: 0832.682111<br />

DOMENICA 30 LUNEDI 31<br />

LA GIUSTA DIREZIONE<br />

LECCE, Laboratorio teatrale Prosarte,<br />

via Scarambone n. 36<br />

Al via le iscrizione al seminario “La giusta direzione:<br />

come vincere sempre nella vita”, percorso di rinnovamento<br />

fisico e mentale, per esprimere e realizzare<br />

al meglio delle proprie potenzialità. Il corso, promosso<br />

dal Laboratorio Teatrale Prosarte, sarà diretto<br />

da Mino Castrignanò. Info: 320.8273456<br />

SEGNI DELL’ANIMA. CONNUBIO LITO<br />

TRICASE, Scuderie di Palazzo Gallone<br />

ore 20.30/23.30<br />

Organizzata dall’Accademia delle Arti e dei Mestieri<br />

“Terra d’Amendolia” di Specchia, la collettiva d’arte<br />

“Segni dell’Anima. Connubio lito - cromatico di Terra<br />

d’Amendolia ” ospita le opere più rappresentativa di<br />

17 pittori, fotografi e scultori. Info: 3208439456<br />

I LIBRI DI ICARO<br />

LECCE, via Liborio Romano n. 23<br />

La Casa Editrice “I libri di Icaro” valuta per la pubblicazione<br />

opere di poesia, narrativa e saggistica.<br />

Basta inviare gli inediti e i dati (nome, cognome indirizzo<br />

e-mail) a info@ilibridicaro.com. Le opere ritenute<br />

idonee per la pubblicazione riceveranno una<br />

proposta editoriale. Info: 0832 523416<br />

SENSI CONTEMPORANEI<br />

LECCE, Chiesa di San Francesco<br />

della Scarpa - ore 9.30/13 e 18/21<br />

“Il mito nell’arte contemporanea. Giovanni Tommasi<br />

Ferroni incontra Ovidio”, “Architettura sostenibile.<br />

L’altopiano iranico fonte di civiltà e ispirazione”,<br />

“Iran. Tra passato e Futuro”: sono questi i tre allestimenti<br />

del progetto “Sensi contemporanei” della Provincia<br />

di Lecce. Info: urp@provincia.le.it<br />

HESTIA, IL VENTRE DEI LUOGHI<br />

CAMPI SALENTINA, Residenza teatrale<br />

Al via le iscrizione al programma di residenza teatrale<br />

diretto dall’attore e regista Ippolito Chiarello,<br />

che si terrà a Campi Salentina dall’11 al 20 settembre.<br />

Aperto ad attori, danzatori, allievi in formazione,<br />

residenti e stranieri, attivi sul territorio<br />

nazionale e internazionale. Info: 327.7357690<br />

LA GIUSTA DIREZIONE<br />

LECCE, Laboratorio teatrale Prosarte,<br />

via Scarambone n. 36<br />

Al via le iscrizione al seminario “La giusta direzione:<br />

come vincere sempre nella vita”, percorso per esprimere<br />

al meglio delle proprie potenzialità. Il corso, promosso<br />

dal Laboratorio Teatrale Prosarte, sarà diretto<br />

da Mino Castrignanò. Info: 320.8273456<br />

PERSONALE DI SALVATORE DE MAGISTRIS<br />

NARDÒ, via Roma n. 163 - ore 17/21<br />

L’artista neretino Salvatore De Magistris in mostra<br />

nei locali di via Roma. Volti nascosti, occhi di personaggi<br />

che si abbandonano ai loro sentimenti più<br />

profondi: lo studio della persona affascina il pittore<br />

che fa emergere dalle sue opere il lato più nascosto.<br />

Fino al 31 agosto. Info: 333.9006017<br />

HESTIA, IL VENTRE DEI LUOGHI<br />

CAMPI SALENTINA, Residenza teatrale<br />

Al via le iscrizione al programma di residenza teatrale<br />

diretto dall’attore e regista Ippolito Chiarello,<br />

che si terrà a Campi Salentina dall’11 al 20 settembre.<br />

Aperto ad attori, danzatori, allievi in formazione,<br />

residenti e stranieri, attivi sul territorio<br />

nazionale e internazionale.<br />

Info: 327.7357690<br />

LE MACCHINE DI LEONARDO DA VINCI<br />

ACAYA, Castello - ore 18/21<br />

Oltre 40 delle più belle macchine progettate da<br />

Leonardo in mostra ad Acaya. Nata su idea dell’associazione<br />

“Creattivamens”, la collezione è<br />

composta da più di 40 riproduzioni tratte da disegni<br />

e progetti di Da Vinci. Su prenotazione percorso<br />

per visitatori non vedenti. Info: 389.5819972<br />

MARTEDI 1 MERCOLEDI 2<br />

GIOVEDI 3 VENERDI 4<br />

LE MACCHINE DI LEONARDO DA VINCI<br />

ACAYA, Castello - ore 18/21<br />

Oltre 40 delle più belle macchine progettate da<br />

Leonardo in mostra ad Acaya. Nata su idea dell’associazione<br />

“Creattivamens”, la collezione è<br />

composta da più di 40 riproduzioni tratte da disegni<br />

e progetti di Da Vinci. Su prenotazione percorso<br />

per visitatori non vedenti. Info: 389.5819972<br />

SCARABOCCHI IN LIBERA USCITA<br />

PARABITA, Palazzo Ferrari - ore 18/22<br />

Il noto giornalista televisivo Vincenzo Mollica protagonista<br />

della mostra “Scarabocchi in libera<br />

uscita”, una raccolta dei suoi fumetti di cui è possibile<br />

acquistare il catalogo in originale e una cartella<br />

con numero 4 serigrafie. Aperta fino al 6<br />

settembre. Info: 335.6361133<br />

I CONCERTI DEL CHIOSTRO<br />

GALATINA, piazza San Pietro – ore 21<br />

Piazza San Pietro diventa, per l’evento di grande<br />

richiamo della rassegna “I concerti del chiostro”,<br />

teatro giovedì 3 settembre. In pedana la cantante<br />

jazz inglese Sarah-Jane Morris, in coppia con il<br />

fantastico Dominic Miller, chitarrista nonché compositore<br />

di vari successi di Sting.<br />

Info: 331.4768353


sport<br />

Il Gallipoli sceglie<br />

il più bel vestito per il<br />

gran debutto di B nel Salento<br />

Dopo il bel punto nell’esordio assoluto di Ascoli (1-1), il club ionico del<br />

neopresidente Daniele D’Odorico (succeduto a Vincenzo Barba) si prepara<br />

alla prima di sabato alle 19 al Via del Mare di Lecce contro il Cesena<br />

Dopo aver archiviato la telenovela<br />

della crisi societaria<br />

estiva, ecco il Gallipoli presentarsi<br />

al debutto storico casalingo<br />

di sabato pomeriggio alle 19 contro<br />

il Cesena al Via del Mare di Lecce.<br />

Tutto ciò dopo l’esordio positivo<br />

di Ascoli (1-1). Ormai si è chiusa<br />

l’epopea-Barba (4 campionati e<br />

due trofei vinti in sette anni dall’Eccellenza<br />

alla B). Ecco il Gallipoli<br />

passare nella mani dei nuovi proprietari<br />

friulani. La nuova dirigenza<br />

si è presentata al Gallipoli Resort il<br />

12 agosto scorso. A capeggiare la<br />

nuova proprietà è il neopresidente Daniele<br />

D’Odorico, accompagnato dal suo primo<br />

consigliere Christoph Concina, 29 anni,<br />

imprenditore legato all’edilizia ed agli<br />

arredi interni; oltre al direttore generale<br />

Vittorio Fioretti, che ha costruito il nuovo<br />

organigramma. L’incontro è stato scandito<br />

dagli applausi con la presenza di circa 200<br />

tifosi.<br />

“Verrano dei buoni giocatori. Vi stupiremo”,<br />

ha esordito il presidente D’Odorico, nato<br />

il 20 settembre 1968 a Udine, imprenditore<br />

facente capo alla “D’Odorico Group”. Il<br />

gruppo friulano opera in Italia ed all’estero<br />

da mezzo secolo con le sue società nel<br />

campo delle intermediazioni, delle consulenze,<br />

dei servizi immobiliari, commerciali,<br />

finanziari e assicurativi alle aziende e ai<br />

privati, oltre al settore delle energie rinnovabili.<br />

Il neopresidente ha affermato dei<br />

Foto di Marcello Sansò<br />

buoni rapporti con le società straniere: dal<br />

possibile ingresso nella Juventude di Montevideo<br />

in Uruguay alle trattative con un<br />

club bulgaro, di cui non ha voluto far<br />

nome.<br />

“Il nostro responsabile tecnico e manageriale<br />

Vittorio Fioretti ha stilato una lista di circa<br />

15 calciatori, che verranno anche dai campionati<br />

esteri, oltre ai tre calciatori riconfermati<br />

come Di Gennaro, Ginestra e Mounard”,<br />

prosegue il neo numero 1 del<br />

sodalizio ionico. “Il nostro obiettivo è<br />

quello di costituire una squadra giovane e<br />

dinamica, capace di conquistare la salvezza.<br />

Bisognerà costruire anche un vivaio per<br />

cercare di porre le basi per scalare nel<br />

prossimo triennio il salto in serie A, cercando<br />

di lavorare e costruire qui una realtà capace<br />

di imitare i miracoli del nord-est come<br />

Udinese e Chievo”.<br />

a cura di<br />

Pasquale Marzotta<br />

E Vincenzo Barba in conferenza<br />

ha sottolineato commosso: “Purtroppo<br />

non credevo di arrivare alla<br />

conclusione di cedere il Gallipoli,<br />

ma rimarrò un tifoso -ha affermato<br />

il petroliere-. Alla fine faccio i migliori<br />

auguri per il bene del Gallipoli.<br />

Sono sicuro che con loro ci divertiremo”.<br />

E, nel ritiro di Sarnano, Giuseppe<br />

Giannini sta plasmando il nuovo<br />

gruppo, grazie alle varie operazioni<br />

del d.g. Fioretti. Tra gli arrivi vi<br />

sono i portieri Koprivec (1988)<br />

dall’Udinese, l’argentino Lavorano<br />

(dal Merida, Spagna) e la riconferma del<br />

portiere Sciarrone (1983).<br />

Per la difesa ci sono gli ignaggi dell’ex<br />

Bari Pianu (1975), Tagliani (1989, prestito<br />

dalla Fiorentina), Abbate (1983, ex Piacenza),<br />

Mandorlini (1983); e gli uruguaiani<br />

Viana e Sosa. Per il centrocampo ecco il<br />

regista scuola-Juve Pederzoli (1984), Mancini<br />

(1983 prestito dal Siena), Moro (1984),<br />

Smit (1980), Depetris (1988), Scaglia<br />

(1977). Per l’attacco, oltre a Di Gennaro e<br />

Ginestra, ecco gli arrivi in prestito dalla<br />

Fiorentina di Di Carmine (1988, ex Qpr),<br />

Maritato (1989); oltre al nigeriano scuola-<br />

Inter Eliakwu.<br />

Ed intanto la primavera di Gigi Solidoro<br />

sarà impegnata sabato prossimo nel turno<br />

di coppa Italia Tim contro il Crotone (ore<br />

15 al Bianco). All’andata i salentini si sono<br />

imposti per 1-0, grazie al gol di Aventaggiato.<br />

Lecce, il jolly Vives<br />

non tradisce mai<br />

Tre squilli per ripartire dopo la delusione<br />

della retrocessione in B ed ora c’è<br />

da preparare la prima trasferta di Piacenza.<br />

Il Lecce ha inaugurato la nuova<br />

avventura nella serie cadetta con un tris<br />

al Via del Mare contro l’Ancona, firmato<br />

dalla doppietta di Baclet e dal sigillo del<br />

neo-idolo salentino Lepore. La squadra<br />

di De Canio è ripartita con il piede giusto<br />

ed allo stesso tempo ha cancellato<br />

il pesante 2-6 di coppa Italia contro la<br />

Sampdoria.<br />

Tra le novità proposte in campo da De<br />

Canio venerdì sera vi è la posizione<br />

avanzata dietro la punta del centrocampista<br />

di grande fantasia Giuseppe<br />

Vives (nella foto). “In questo ruolo mi<br />

trovo bene, ma posso dare ancora di<br />

più -dice il jolly portato anni fa da<br />

Zeman in giallorosso-. Al momento<br />

sono ancora al 60% della condizione,<br />

ma posso fare ancora meglio visto che<br />

sbaglio qualche appoggio di troppo.<br />

Ora a Piacenza dobbiamo proporre la<br />

bella prova del debutto in campionato<br />

con l’Ancona”. Intanto il club di via<br />

Templari sonda il terreno per gli attaccanti:<br />

pare aver convinto Corvia al ritorno<br />

nel Salento, è in stand-by per<br />

Marilungo (Sampdoria) e potrebbe<br />

chiudere con Arma (Spal).


Inizia l’avventura della B dello Svicat Salento 12 Trepuzzi<br />

C’è il profumo della serie B per lo Svicat Salento<br />

12 Trepuzzi, che si è radunata in sede per la preparazione<br />

atletica in vista dell’esordio del 4<br />

ottobre in campionato con il Colleferro. Il coordinatore<br />

tecnico Fabio Scippa ha convocato 40<br />

giocatori tra i quali spiccano alcuni interessanti<br />

volti nuovi. Si tratta del seconda linea Luigi Mangione<br />

e del centro trequarti-ala Marco Brasino,<br />

A Monte la presidenza<br />

dell’Italgest Casarano<br />

I campioni d’Italia delle ultime tre edizioni hanno presentato<br />

il neopresidente Maurizio Monte, 40 anni, casaranese ed<br />

appassionato da sempre di questa disciplina<br />

Casarano<br />

L’Italgest<br />

presenta il<br />

suo nuovo presidente.<br />

È un casaranese<br />

doc: Maurizio<br />

Monte (al centro<br />

nella foto), 40 anni,<br />

innamorato di questa<br />

disciplina e componente<br />

dello zoccolo<br />

duro dell’handball salentino, dopo<br />

una carriera in Serie C e in Serie B da<br />

giocatore e un’altra da dirigente salutando<br />

gli innumerevoli successi colti dalla compagine<br />

rossoazzurra.<br />

Succede a Gianni Ippoliti, nuovo presidente<br />

onorario, che per motivi lavorativi<br />

non ha potuto dare seguito al suo mandato.<br />

“Ringrazio la società che mi ha proposto<br />

l’incarico, che ho accettato con l’entusiasmo<br />

di sempre e con spirito di servizio e sacrificio,<br />

ringraziando Gianni Ippoliti per il<br />

lavoro svolto”, dichiara Monte, che traccia<br />

gli obiettivi del Casarano in questa stagione.<br />

“Le nostre intenzioni sono le medesime:<br />

vincere, anche se ne siamo certi, sarà<br />

un’impresa difficile dato il valore delle<br />

concorrenti e i pericoli che può riservare<br />

un campionato”.<br />

La società ha in<br />

programmazione<br />

una fitta serie di incontri<br />

che serviranno<br />

ad illustrare una<br />

rassegna di iniziative<br />

in cantiere<br />

come la partnership<br />

con “Made in Casarano”,associazione<br />

che mira alla valorizzazione dei<br />

prodotti e delle aziende dell’hinterland, e<br />

a costituire un importante progetto merchandising.<br />

“Abbiamo deciso da quest’anno<br />

di allargare a tutte le aziende, associazioni<br />

ed enti che da sempre si dimostrano attenti<br />

alle problematiche dello sport, la possibilità<br />

di condividere con noi questo progetto”,<br />

prosegue il neo presidente.<br />

La Pallamano Italgest Casarano ha attivato<br />

un progetto per le scuole della città e di<br />

tutto l’hinterland: progetto che mira a<br />

sensibilizzare i bambini ed i ragazzi ai<br />

veri e sani principi e valori dello sport.<br />

Sono state presentate, inoltre, le nuove<br />

maglie dei tri-campioni d’Italia, prodotte<br />

dalla solida partnership del main sponsor<br />

Italgest e della Regione Puglia.<br />

provenienti dalla Nafta Brindisi; del pilone destro<br />

Francesco Ippolito e del pilone sinistro Antonio<br />

Lapertosa, provenienti dall’Amatori Monopoli;<br />

nonché di Stefano Frontini, terza linea proveniente<br />

dal Cus Lecce. Si attende l’arrivo del mediano di<br />

apertura inglese, e preparatore fisico della<br />

squadra, Raymond Luggeri, obbligato a trattenersi<br />

a Londra a causa di dolorosi motivi familiari.<br />

Dopo il bronzo dell’eurojuniores<br />

di<br />

Praga, ecco Michele<br />

Malerba (nella<br />

foto) incoronarsi campione<br />

italiano ai giovanili<br />

di Roma nei 200 dorso<br />

fermando il cronometro<br />

a 2’01’’10. “Non è stata<br />

certo la mia migliore prestazione<br />

cronometrica,”<br />

ha affermato esausto al<br />

termine della gara Malerba,<br />

punta di diamante<br />

della Fimco Maglie e talento<br />

di Collepasso.<br />

“Contava solo vincere e mettersi al collo<br />

la medaglia d’oro, il titolo di Campione<br />

Italiano tanto cercato e voluto, che mi ripaga<br />

di tanti sacrifici. Dedico l’oro alla<br />

mia famiglia, al presidente Gigi Mileti,<br />

all’allenatore Giovanni Gigante ed a<br />

tutti quelli che non mi hanno fatto mai<br />

mancare il loro sostegno. Siamo arrivati<br />

a gareggiare quasi a Ferragosto e non era<br />

facile mantenere la giusta concentrazione<br />

dopo un’annata così lunga e faticosa.<br />

Avrei voluto centrare il record italiano<br />

della mia categoria, 1’59’’35 di Damiano<br />

Dopo le olimpiadi di Pechino 2008, ecco il tecnico di Specchia<br />

Camillo Placì (al centro nella foto), vice coach di Silvano Prandi,<br />

fregiarsi della conquista della qualificazione al mondiale con la<br />

Bulgaria ad Italia 2010.<br />

La nazionale dell’Est ha ottenuto il primo posto del proprio girone<br />

di qualificazione, svoltosi a Varna, nelle scorse settimane, in Bulgaria,<br />

battendo il Portogallo per 3-0, la Repubblica Ceca per 3-0<br />

e l’Olanda per 3-1. E Placì sarà prossimo avversario degli azzurri.<br />

Agli europei, che si svolgeranno in Turchia dal 3 al 13 settembre<br />

prossimi, dove l'urna ha riservato, a Smirne, l’Italia di Andrea Ana-<br />

Oro italiano per Malerba:<br />

Fimco Maglie in paradiso<br />

Il nuotatore salentino si laurea campione tricolore nei 200<br />

dorso ai campionati italiani giovanili estivi disputati a<br />

Roma dal 6 al 13 agosto scorso<br />

Lestingi, atleta della nazionale<br />

in gara ai recenti<br />

Mondiali. Ma va benissimo<br />

così, anche perché<br />

sentivo la fatica e quest’oro<br />

l’ho strappato davvero<br />

con i denti“.<br />

Il presidente Mileti è soddisfatto:<br />

“Oltre al nostro<br />

atleta di punta Michele<br />

Malerba abbiamo portato<br />

agli Italiani anche Marco<br />

Abate (1991), Davide<br />

Balena (1990), Marco<br />

De Donno (1994), Luca<br />

Della Ducata (1993),<br />

Laura De Giorgi (1992) e Luca Piccinno<br />

(1990). Tutti hanno ben figurato nelle<br />

gare dove sono stati impegnati guadagnando<br />

anche in alcuni casi la finale A e<br />

piazzandosi quindi nei primi otto”. Ed il<br />

tecnico Gigante commenta: “Volevamo<br />

chiudere la stagione con la massima affermazione<br />

a livello nazionale: il titolo<br />

di campione italiano, soprattutto dopo<br />

l’argento ai tricolori invernali di Riccione<br />

a marzo, che ci aveva lasciato l’amaro in<br />

bocca dopo aver sfiorato l’impresa dell’oro<br />

in quell’occasione”.<br />

Camillo Placì con la Bulgaria ai mondiali di volley del 2010 in Italia<br />

stasi (4 settembre), Serbia e Repubblica Ceca.<br />

Dal 27 settembre partirà il 65° campionato di Serie A1 Tim con<br />

avversario la Lube Banca Marche Macerata, Placì affiancherà Silvano<br />

Prandi sulla panchina della Trenkwalder Modena, club di<br />

una città prestigiosa per aver conquistato il più alto numero di titoli<br />

conseguiti.<br />

In Emilia ci sarà un altro salentino: il giovane centrale della nazionale<br />

azzurra Marco Cosimo Piscopo, sino alla scorsa stagione<br />

in forza all’Itas Diatec Trentino, con la quale ha vinto lo<br />

Scudetto nel 2008 e la Champions League l’anno scorso.


Il tratto principale del tuo<br />

carattere.<br />

Sono pignolo e generoso.<br />

Il tuo principale difetto.<br />

Sono pignolo e non mi rilasso<br />

mai.<br />

La qualità che preferisci in<br />

una donna?<br />

L’intelligenza, l’ironia e la cura<br />

del corpo.<br />

E in un uomo?<br />

Idem.<br />

Cosa ci vuole per esserti amico?<br />

Devo scorgere una grande onestà.<br />

Cos’è la felicità?<br />

La mia vita.<br />

L’ultima volta che hai pianto?<br />

Rispondendo alla domanda<br />

precedente.<br />

Di cosa hai paura?<br />

Della pioggia.<br />

Canzone che canti sotto la doccia?<br />

Estate di De Martino.<br />

Musicisti o cantanti preferiti?<br />

Capossela, Paolo Conte, Tom<br />

io io<br />

PROPRIO<br />

di Claudia Mangione intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust<br />

Waits, Beatles, Queen, Battisti.<br />

Poeti preferiti?<br />

Nazim Hikmet, Neruda, Brecht.<br />

Autori preferiti in prosa?<br />

…tanti.<br />

Libri preferiti.<br />

Novecento di Baricco, Saltatempo<br />

di Benni.<br />

Attori e attrici preferiti.<br />

De Niro, Al Pacino, Uma Thurman.<br />

Chi potrebbe interpretarti sul<br />

grande schermo?<br />

Io.<br />

Film preferiti.<br />

L’attimo fuggente, Il cielo sopra<br />

Berlino, Pulp Fiction, Arancia<br />

Meccanica, C’era una volta in<br />

America.<br />

I tuoi pittori preferiti.<br />

Picasso, Ribera, Caravaggio, Frida.<br />

Il colore che preferisci.<br />

Blu.<br />

Se fossi un animale, saresti?<br />

Un cavallo.<br />

Cosa sognavi di fare da gran-<br />

Ippolito<br />

Chiarello<br />

Eclettico artista salentino, che spazia dal teatro al cinema, alla<br />

musica, nasce a Corsano il 27 gennaio 1967. Dopo l’esperienza<br />

come osservatore del lavoro di Dario Fo, nel 1995 incontra la<br />

Compagnia Koreja con cui inizia la sua carriera da attore professionista,<br />

recitando tra il 2000 e il 2001 negli spettacoli<br />

Acido Fenico. Ballata per Mimmo Carunchio camorrista e Brecht’s<br />

Dance del regista Salvatore Tramacere. Si misura via via<br />

con lavori sempre più impegnativi: Sacco e Vanzetti con l’Oda<br />

Teatro-Cerchio di Gesso di Foggia, Il sogno degli artigiani del<br />

Teatro Minimo di Andria. Con la sua Compagnia, la “Nasca Teatri<br />

di Terra”, ha scritto, prodotto e interpretato il noto spettacolo<br />

Oggi Sposi, con la regia di Maria Cassi, e Fanculopensiero<br />

stanza 510, con la regia di Simona Gonella. Al cinema ha partecipato,<br />

tra gli altri, ai film: Italian Sud-est di Fluid Video<br />

Crew; Il miracolo e I Galantuomini di Edoardo Winspeare; Fine<br />

pena mai, con Claudio Santamaria e Valentina Cervi. Come regista<br />

firma, tra gli altri, il cortometraggio Fumo e il docu-film<br />

Sound Res-I giorni del suono. Attualmente è impegnato nella<br />

direzione artistica della rassegna “Quante storie per un caffè”<br />

e della residenza teatrale “Hestia. Il Ventre dei luoghi”.<br />

de?<br />

L’attore.<br />

L’incontro che ti ha cambiato<br />

la vita?<br />

Dario Fo.<br />

La persona a cui chiederesti<br />

consiglio in un momento difficile?<br />

Mia madre e mio padre.<br />

Quel che detesti più di tutto.<br />

I ritardatari.<br />

Quanto tempo dedichi alla<br />

cura del tuo corpo?<br />

…un po’.<br />

Piatto preferito.<br />

Linguine alle vongole in bianco<br />

con i pomodorini.<br />

Il profumo preferito.<br />

Costume National.<br />

Il fiore che ami.<br />

Il tulipano.<br />

La tua stagione preferita?<br />

Autunno.<br />

Il paese dove vorresti vivere?<br />

Sud Italia.<br />

In quale epoca ti sarebbe piaciuto<br />

vivere?<br />

Medioevo.<br />

Personaggi storici che ammiri<br />

di più.<br />

Alessandro Magno.<br />

Personaggi storici detestati.<br />

Nerone.<br />

Cosa faresti per sostenere ciò<br />

in cui credi?<br />

Qualsiasi cosa in questo momento.<br />

Chi è il tuo eroe vivente?<br />

Checco Zalone!<br />

Il tuo sogno ad occhi aperti?<br />

Che continui sempre così la mia<br />

vita.<br />

Il tuo rimpianto più grande?<br />

Non aver studiato il pianoforte<br />

e l’inglese.<br />

Cos’è l’amore?<br />

È il modo più bello di farsi del<br />

male.<br />

Stato attuale del tuo animo.<br />

Indaffarato ma a una svolta.<br />

Il tuo motto.<br />

Bisogna rallentare.<br />

Come vorresti morire?<br />

…così come morirò…<br />

Anno VIII n. 321<br />

Reg. Trib. Lecce 778 del 18.01.2002<br />

Direttore Responsabile<br />

Giovanni Nuzzo<br />

Collaboratori:<br />

Cristina Alemanno, Ileana Ale<br />

manno, Fabiana Casto, Tiziana<br />

Colluto, Pietro De Donno, Emi<br />

liano De Pascalis, Carla Falcone,<br />

Paolo Antonio Franza, Giorgio Ge<br />

rardi, Monia Grassi, Daniele<br />

Greco, Claudia Mangione, Pa<br />

squale Marzotta, Laura Mazzotta,<br />

Alberto Mello, Cristina Mello, Se<br />

rena Orlando, Alessio Palumbo,<br />

Gianpiero Pisanello, Cinzia Ru<br />

bano, Laura Stefanelli, Alessandro<br />

Tomaselli, Anna Manuela Vin<br />

centi, Roberta Zappatore<br />

Gli articoli non firmati si inten<br />

dono a cura della redazione<br />

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buito gratuitamente in provincia di<br />

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Periodico associato all’Unione<br />

Stampa Periodica Italiana<br />

Tessera n. 14594


Appuntamenti<br />

Sabato 29 Agosto<br />

Rio Bo Formentera Party<br />

Continua il sabato del Rio Bo Fashion<br />

Club di Gallipoli. Savi Vincenti, Paolo<br />

Mele, il divertentismo di Lele Procida<br />

e la speciale animazione delle Gogoos<br />

Dance Animation per un’altra notte<br />

da non perdere. Per informazioni e<br />

omaggi donna: 329.7644208, www.riobodiscoteca.it<br />

Venerdì 28 agosto - Gibò<br />

Appuntamento con le suggestive<br />

notti al Gibò di Santa Maria di Leuca<br />

(località Ciolo). Le splendide voci di<br />

Bruce, Shary, Yolanda e Mona ci accompagneranno<br />

ancora per una serata<br />

Just for special people. Info e prenotazioni:<br />

0833.54.89.79<br />

Sabato 29 agosto<br />

Guendalina<br />

Alex Neri e Federico Grazzini saranno<br />

i protagonisti del Twentynight –<br />

Closing time, appuntamento dance<br />

conclusivo nella splendida location<br />

del Guendalina di Santa Cesarea<br />

Terme. Dopo diverse serate internazionali<br />

nelle migliori discoteche di<br />

Ibiza e Riccione, il Guendalina si<br />

scatenerà con la migliore musica<br />

house. Ingresso donna 5 euro, uomo<br />

15 euro fino alle 23. Info: 340.8090351,<br />

347.5866933<br />

Domenica 30 agosto - Naitendì<br />

L’esclusivo Restaurant Lounge Bar<br />

Naitendì di Cutrofiano propone un<br />

gemellaggio culinario fra il Salento e<br />

l’Emilia. Nonna Lella, cuoca emiliana<br />

“doc”, preparerà tutte le domeniche<br />

fino al 27 settembre una specialità<br />

emiliana per antonomasia: gnocco<br />

fritto e tigelle. Info e prenotazioni:<br />

0836 540964, info@naitendi.com<br />

Se volete ricevere la<br />

pagina ByNight<br />

via mail,<br />

inviarci le vostre foto<br />

scattate durante le<br />

serate o segnalarci<br />

nuovi eventi,<br />

scriveteci a<br />

bynight@belpaeseweb.it<br />

E lʼestate continua<br />

Coloro che pensano che<br />

la fine di agosto sia sinonimo<br />

di fine dellʼestate,<br />

dovranno ricredersi! La<br />

penisola salentina continua<br />

a proporre eventi<br />

musicali e culinari da<br />

soddisfare i gusti e le<br />

esigenze più svariate.<br />

DallʼAdriatico allo Ionio,<br />

passando per lʼentroterra,<br />

gli appuntamenti si<br />

ripetono con lo stesso spirito<br />

grintoso e spensierato dellʼestate.<br />

Per gli amanti del pre-dinner<br />

il Lido Cocoloco (Litoranea<br />

Torre S. Giovanni - S. Maria di<br />

Leuca ) offre gustosi aperitivi,<br />

buona musica e sorprese tali<br />

da far stupire anche la clientela<br />

più scettica. Dj di fama internazionale<br />

accompagnano<br />

quanti vogliono ballare e divertirsi<br />

in acqua o sulla spiaggia<br />

bianchissima. Per informazioni<br />

e prenotazioni: tel. 3476650789.<br />

Sullo stesso litorale ma un poʼ<br />

più a sud, nella Marina di Salve<br />

davanti ad un mare cristallino<br />

si affaccia lo splendido lido<br />

Kaibo che con gli happy hour<br />

pomeridiani, accompagna con<br />

ritmo, allegria e ottimi pestati il<br />

tramonto più suggestivo del<br />

Salento. Le esclusive selezioni<br />

musicali proposte dai dj in consolle,<br />

rendono la serata in spiaggia<br />

veramente eccezionale.<br />

Info: 329.9734812,<br />

347.7072769, info@kaibo.it.<br />

Il Segnalocale: The Riviera, la classe a tavola<br />

Nello splendido scenario a ridosso di Porto Miggiano a Santa Cesarea<br />

Terme, si affaccia il ristorante The Riviera, luogo esclusivo<br />

in cui i profumi e i sapori del pesce freschissimo, vengono esaltati<br />

dall’abile chef Francesco De Santis. L’atmosfera raffinata e<br />

il panorama mozzafiato rendono questo ristorante il posto ideale<br />

per qualsiasi tipo di appuntamento.<br />

Per prenotazioni: 0836.949824. E-mail: info@theriviera.it<br />

La foto della settimana<br />

Gibò, 20.08.2009 - Renato, Bruce e Shary durante una pausa<br />

a cura di Elisabetta De Giovanni

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