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EDITORIALE<br />
Dove eravamo<br />
rimasti<br />
di Daniele Greco<br />
L’estate salentina targata 2009 volge al<br />
termine, e quasi viene in mente l’agostano<br />
e spensierato refrain dei Righeira che<br />
più di due decenni fa sottolineavano a<br />
loro modo l’incedere del tempo ed il<br />
trascorre delle stagioni. Certo un anno,<br />
dal punto di vista turistico, sta scivolando<br />
via, e per questo in materia si mandano<br />
agli archivi i primi dati e le iniziali considerazioni<br />
di bilancio. Da qualche parte<br />
si commentano elementi più che confortanti<br />
sul flusso di quei visitatori che<br />
da queste parti del Mediterraneo hanno<br />
preferito trascorrere vacanze e periodi<br />
di relax. Ma non tutto è andato nel migliore<br />
dei modi. O, per dirla meglio,<br />
come sarebbe potuto andare.<br />
La vacanza nel Salento si conferma da<br />
“mordi & fuggi”, perché a queste latitudini<br />
si preferisce attualizzare il “veni,<br />
vidi, vici” che Giulio Cesare pronunciò<br />
dopo la straordinaria vittoria riportata<br />
il 2 agosto (guarda caso) del 47 a.C.<br />
Di vacanze programmate e durature,<br />
dunque, se ne sono registrate ben<br />
poche nella nostra provincia e questo<br />
nonostante un’offerta che può fare<br />
invidia a molte regioni d’Italia, ma che,<br />
inesorabilmente, sa di essere inferiore<br />
per mala-organizzazione a quella di<br />
altri siti italiani da sempre votati al turismo.<br />
È il punto dolente che come un altro<br />
refrain ritorna sempre e si inceppa nel<br />
solco di un disco costantemente rotto.<br />
Si dirà: qui si gode la musica pizzicata<br />
della Notte della Taranta; qui sventolano<br />
a grappoli le vele di Legambiente; qui<br />
gli appuntamenti con la cultura di<br />
qualità si contano a bizzeffe come e<br />
più delle occasioni per ri-scoprire e rileggere<br />
la storia dell’uomo sin dai suoi<br />
primi insediamenti. Eppure tutto ciò<br />
non basta. L’estate (l’ennesima) sta finendo,<br />
ma come per ogni estate ci si<br />
ritrova inevitabilmente al “dove eravamo<br />
rimasti”.<br />
Anno VIII n. 321 Settimanale d’informazione del Salento sabato 29 agosto 2009<br />
Primo piano<br />
Macculi:<br />
“Otranto? Il<br />
sindaco si è<br />
autodenunciato”<br />
■ Alessandro Chizzini a pag. 7<br />
Primo piano<br />
La Costa<br />
Serena passa<br />
per Santa<br />
Cesarea<br />
■ Alessandro Chizzini a pag. 8<br />
Lecce<br />
D’Ambrosio:<br />
“Mi fate sentire<br />
cittadino<br />
di Lecce”<br />
■ Alessandra Lupo a pag. 10<br />
Maglie<br />
Copersalento,<br />
centoventi<br />
giorni<br />
di respiro<br />
■ a cura della redazione a pag. 12<br />
Salento, partita vinta<br />
A dispetto della crisi la nostra provincia continua ad attrarre turisti da ogni parte d’Italia e dall’estero.<br />
Merito sicuramente del mare cristallino, ma anche dell’accoglienza della nostra gente, del patrimonio<br />
storico-artistico e dell’offerta culturale e di intrattenimento.<br />
Ed oltre ad un turismo “mordi e fuggi”, sono sempre di più coloro che decidono di venire a vivere nel Salento
29/08/2009 LETTERE E OPINIONI<br />
3<br />
“Volete andarvene anche voi?”. Gli<br />
rispose Simon Pietro: “Signore, da<br />
chi andremo? Tu hai parole di vita<br />
eterna e noi abbiam creduto che sei<br />
il Santo di Dio”.<br />
Cari amici di <strong>Bel</strong>paese, dopo la<br />
pausa di Ferragosto riprendiamo la<br />
nostra Lucerna, seguendo la Parola<br />
di Dio proposta per la domenica. La<br />
domanda del Maestro è di<br />
un’estrema chiarezza: o con Lui o<br />
senza di Lui. La risposta dell’apostolo<br />
Pietro vale anche per noi che<br />
seguiamo Cristo, perché Lui solo<br />
ha parole di vita eterna. È una scelta<br />
che si impone non solo nei momenti<br />
importanti e decisivi della<br />
vita, ma giorno per giorno. Il salmo<br />
94 con il quale si apre la preghiera<br />
del mattino, recita: “Se oggi ascolti<br />
la voce del Signore, non indurire il<br />
tuo cuore!”.<br />
Il Signore parla attraverso la Sacra<br />
Scrittura ma parla anche negli avvenimenti<br />
della vita quotidiana, sta<br />
La nuova guerra<br />
degli italiani<br />
di Alessio Palumbo<br />
24 agosto 2009: nei pressi di Ferah in Afghanistan,<br />
intorno alla mezzanotte, un ordigno esplode al passaggio<br />
di un mezzo blindato di pattuglia. Incolumi i soldati<br />
italiani all’interno del veicolo. Dopo poche ore i parà<br />
della Folgore sono nuovamente assaliti da ribelli<br />
talebani con armi leggere e lanciarazzi, anche in<br />
questo caso i nostri hanno la meglio. Due attacchi nel<br />
giro di poche ore (nella stessa zona dove, appena un<br />
mese fa, il parà Alessandro Di Lisio venne ucciso da<br />
un ordigno rudimentale) lasciano spazio a pochi<br />
dubbi: l’escalation della violenza talebana in questo<br />
territorio strategico per il traffico dell’oppio sembra<br />
a noi avere le antenne ben orientate<br />
per captare il suo segnale. Certo,<br />
non è facile perché ci sono molte<br />
interferenze che distraggono, anche<br />
se gli episodi della cronaca chiedono<br />
una riflessione inevitabile.<br />
Quest’estate il nostro Salento è<br />
stato meta preferita da tanti turisti<br />
ma non sono mancati episodi inquietanti,<br />
come il rave party con<br />
epilogo di morte!<br />
Non si possono trasformare giorni<br />
di vacanza nel bel Salento in scenari<br />
di morte, con lo strascico di<br />
sospetti ed equivoci su certi raduni<br />
non garantiti.<br />
La musica, il canto, l’arte e le tradizioni<br />
sono contenitori di vita, di<br />
gioia e bellezza; sta non solo agli<br />
organizzatori, ma ad ogni partecipante<br />
fare in modo che questi mega<br />
raduni rimangano incontri di festa e<br />
segnino l’ethos più vero del nostro<br />
Salento per quanti lo abitano e lo<br />
frequentano.<br />
PENSIERI E PAROLE<br />
essere inarrestabile e i nostri soldati sono pienamente<br />
coinvolti.<br />
La parola guerra è opportunamente evitata, ma di<br />
fatto è difficile parlare ancora di una missione di pace<br />
in Afghanistan. Lo stesso ministro della Difesa, Ignazio<br />
La Russa, ha dovuto ammettere che gli italiani, da<br />
oltre un anno, combattono nelle irrequiete regioni<br />
meridionali. Gli annunci relativi ad un rafforzamento<br />
dei contingenti, accompagnato da un miglioramento<br />
degli armamenti e da una maggiore libertà d’azione<br />
per le truppe, sebbene abbiano avuto scarsa risonanza<br />
nell’opinione pubblica, hanno implicitamente confermato<br />
che qualcosa sta cambiando nella stessa politica<br />
estera e militare italiana. Tuttavia, solo le periodiche<br />
notizie sui nostri militari morti e feriti durante operazioni<br />
belliche, sembrano risvegliarci, di tanto in tanto, da<br />
una sostanziale indifferenza nei confronti di un conflitto<br />
visto come lontano e spesso non compreso o confuso<br />
LETTERE<br />
Le lettere anonime o firmate con pseudonimi non saranno pubblicate<br />
Illustrissimi signori Presidenti delle Province di Lecce, Brindisi e Taranto,<br />
un vivissimo augurio per la vostra meritata elezione e per gli intendimenti già<br />
espressi per la nascita del Grande Salento. Penso infatti che quello che più interessa<br />
alla maggioranza dei cittadini è, come implora da tempo anche il nostro Presidente<br />
della Repubblica, di cessare a giocare a braccio di ferro in politica. A noi salentini<br />
importa soprattutto la “promozione“ del Grande Salento coordinata dalle tre Province<br />
al fine di concordare, attraverso la partecipazione di Confindustria, Confartigianato<br />
e Confesercenti, un programma quinquennale da presentare poi al Governo dai<br />
nostri politici.<br />
Stabiliti i presupposti del dialogo si giungerà finalmente ad uno scambio produttivo<br />
e positivo per lo sviluppo del nostro Salento, che non può ancora sopravvivere con<br />
occasionali eventi limitati nel tempo. Interessante è incominciare a far dialogare le<br />
tre Province, le quali potranno promuovere le varie categorie a realizzare un<br />
programma con un progetto esecutivo.<br />
La Regione Puglia ha convenientemente istituito un Assessorato per il Sud e Diritto<br />
allo studio assegnandone la responsabilità al professor Gianfranco Viesti. Se un<br />
tavolo a quattro riuscirà ad impegnare tutti i vari operatori per formulare un piano<br />
organico per il Grande Salento, allora i nostri figli non saranno più costretti ad abbandonare<br />
il proprio territorio per cercare lavoro lontani dalla loro terra ed i nuovi<br />
presidenti provinciali avranno dato una decisiva svolta al nostro Salento.<br />
Buon lavoro e ad maiora.<br />
Domenico Panarese<br />
con le altre missioni italiane in Africa, nei Balcani o<br />
in Medio Oriente. In Afghanistan (ma non solo) gli<br />
italiani combattono una vera e propria guerra, lo<br />
fanno sotto le bandiere della Nato, ma è pur sempre<br />
una guerra, con tutto ciò che questo termine comporta.<br />
Di fronte a tale situazione sarebbe forse opportuno<br />
rendere partecipe la nazione di quanto sta accadendo,<br />
senza limitarsi a coinvolgerla esclusivamente nelle<br />
manifestazioni di cordoglio in occasione della morte<br />
dei nostri soldati. Gli italiani hanno il diritto di sapere<br />
perché si combatte, come si combatte e soprattutto<br />
qual è la via di uscita dall’Afghanistan. Nessuno nega<br />
l’importanza del rispetto degli accordi internazionali,<br />
ma d’altro canto non è possibile neanche dimenticare<br />
che, in base all’articolo 11 della nostra Costituzione,<br />
“l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa<br />
alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione<br />
delle controversie internazionali”.
29/08/2009 IN COPERTINA<br />
4<br />
Salento, partita vinta<br />
A dispetto della crisi la nostra provincia continua ad attrarre turisti da ogni parte d’Italia e dall’estero.<br />
Merito sicuramente del mare cristallino, ma anche dell’accoglienza della nostra gente, del patrimonio storico-artistico<br />
e dell’offerta culturale e di intrattenimento<br />
Mai come quest’anno i dati sul<br />
turismo (che saranno pubblicati<br />
a breve) daranno la misura della<br />
tenuta salentina alla crisi. Al solito, la geografia<br />
della soddisfazione è a macchia<br />
di leopardo, si passa da zone in cui gli operatori<br />
sono entusiasti ad aree dove la<br />
concorrenza è tanta e la stagione non ha<br />
dato i risultati sperati. In una terra dove il<br />
turismo rappresenta una voce importante<br />
ma dove ancora su alcuni aspetti si naviga<br />
a vista, luci e ombre della ricettività si inseguono<br />
e confondono.<br />
Tuttavia, il Salento continua ad ammaliare:<br />
l’anno scorso 9,6% di presenze in più,<br />
rispetto al 2007 che pure aveva guadagnato<br />
il 12,7%. Tanto che alla vigilia della Notte<br />
della Taranta, lo scorso 20 agosto, il quotidiano<br />
“La Repubblica” dedicava al<br />
Salento il paginone sul turismo, una lunga<br />
inchiesta sul perché il nostro territorio<br />
resiste alla crisi economica che ha inesorabilmente<br />
colpito tutti i settori dell’economia<br />
non solo d’Italia. L’effetto Salento<br />
viene raccontato attraverso il racconto di<br />
un paio di turisti in attesa del concertone<br />
del 22 agosto scorso a Melpignano, ribattezzato<br />
dai quotidiani locali “la carica dei<br />
100mila”, che come di consueto di riversano<br />
nella piazza dell’ex convento degli Agostiniani.<br />
Angelo e Antonia, arrivati con due<br />
amici da Milano su un furgone-camper<br />
parlano di un Salento dai tratti decisamente<br />
poetici: “Il Salento è libero. Se cerchi i<br />
posti giusti, puoi fare quello che vuoi.<br />
Non ci sono orari, trovi una pizza alle 10<br />
del mattino o alle 2 della notte. Chiedi al<br />
contadino se puoi raccogliere qualche fico<br />
e lui ti consiglia la pianta più buona. E poi<br />
sei sempre in compagnia. L’altra notte,<br />
vicino a Otranto, abbiamo visto un fuoco<br />
in spiaggia. C’erano ragazze e ragazzi<br />
che cantavano e ballavano. Erano di<br />
Maglie: ci hanno accolti come se fossimo<br />
stati a scuola assieme”.<br />
Accanto a questo senso di libertà, la “pizzica”<br />
e il suo inarrestabile ritmo di tamburelli<br />
resta, accanto alla cultura, al fascino dei<br />
luoghi ma anche ai prezzi bassi e al calore<br />
umano uno degli ingredienti di un modello<br />
che tiene e che regala insieme alla festa<br />
una boccata d’ossigeno importante in termino<br />
di indotto all’intera provincia. Nell’intervista<br />
rilasciata a “La Repubblica”,<br />
il sindaco di Melpignano, Sergio Blasi,<br />
cita Quasimodo: chiamando la nostra “una<br />
terra spazzata dal sole e dalla solitudine”,<br />
raccontando l’orgoglio con cui la sua<br />
creazione, la Notte della Taranta, riesce<br />
ogni anno a mettere in gioco il proprio<br />
patrimonio del passato, fatto anche di<br />
povertà, nell’incontro con le altre terre.<br />
Un modello che Blasi assimila a quello<br />
della Grecìa Salentina, l’unione dei comuni<br />
ellenofoni che “invece di arroccarsi nelle<br />
differenze del proprio campanile hanno<br />
fatto della propria identità una forza che<br />
aggrega”.<br />
Per questo, il volume degli arrivi ed il<br />
clima di festa che circonda il Salento di<br />
fine agosto sembrano rispondere anche<br />
alle polemiche Nord-Sud degli ultimi<br />
tempi. Nel loro racconto, i due giovani<br />
di Alessandra Lupo<br />
turisti, parlano di un’accoglienza decisamente<br />
piacevole ma anche di caffè pagati<br />
65 centesimi. Un’altra faccia del turismo<br />
salentino che quest’anno ha registrato<br />
anche le disavventure di turisti meno fortunati<br />
che si sono visti consegnare conti<br />
salatissimi al termine di una cenetta a<br />
base di pesce. Il racconto de “La Repubblica”,<br />
tuttavia, parlava anche delle mille<br />
luci di Gallipoli. Se i prezzi nella città<br />
bella salgono, il suo fascino resta senza<br />
età, anche complice la forte presenza femminile<br />
(“ragazze in tubino nero, che sembrano<br />
tutte uguali, con quel filo di trucco<br />
leggero”, scrive il giornalista). Nello stesso<br />
reportage, Massimiliano Ostilio, consulente<br />
della Regione per il turismo, e<br />
Stefania Mandurino, commissario della<br />
Azienda di Promozione Turistica della<br />
Provincia di Lecce, svelano il segreto<br />
“racchiuso dentro ai 98 comuni della<br />
provincia. Visto il successo di Melpignano,<br />
Identikit del turista in provincia di Lecce<br />
Tra i venti e i quarant’anni, sopratutto in arrivo dal nord Italia,<br />
ma anche da Francia e <strong>Bel</strong>gio, spesso con un paio di figli al<br />
seguito. L’identikit del turista-scopritore, quello che da principio<br />
ha fatto la fortuna del Salento, resta più o meno immutato ma<br />
da qualche anno spesso preferisce l’entroterra alla costa.<br />
Rispetto alle località marine, infatti, i piccoli centri mantengono<br />
prezzi e servizi più convenienti e sopratutto, nonostante non<br />
vi sia un solo comune salentino del tutto inedito, hanno dalla<br />
loro un grado di genuinità che solo l’effettiva vita di paese è in<br />
grado di custodire. Insomma, accanto al turista standard, con<br />
ombrellone e sdraio prenotati mesi prima e pronto a fare<br />
incetta dei più improbabili souvenir nelle passeggiate otrantine,<br />
cresce il numero dei turisti “fai da te” che, anche grazie ad<br />
internet, cercano e trovano casa, itinerari e una quotidianità<br />
che conquista. I più giovani, trovato un punto d’appoggio,<br />
fanno la spola tra Jonio e Adriatico, tra mare, concerti e sagre.<br />
I loro fratelli maggiori, invece, arrivano in grosse auto familiari<br />
e di mattina capita di incontrali in piccoli gruppi ai tavolini dei<br />
tutti gli altri si sono dati da fare e così chi<br />
viene in vacanza sulle coste dell’Adriatico<br />
e dello Jonio si sente lusingato da cento<br />
proposte. Un tempo pensavamo che il<br />
mare bello sarebbe bastato, poi abbiamo<br />
capito che avevamo altre bellezze troppo<br />
nascoste, e le abbiamo mostrate a tutti. I<br />
numeri dicono che la scelta è stata giusta:<br />
8 milioni di turisti nel 2000, 13 milioni<br />
adesso. Dati a cui, naturalmente, bisogna<br />
aggiungere il turismo sommerso, quello<br />
fatto di case affittate in nero oppure dell’ospitalità<br />
di amici e parenti. Anche<br />
perché, forse occorre ricordarlo, ogni anno<br />
le vacanze di migliaia di emigranti di<br />
prima, seconda e terza generazione, coincidono<br />
con il ritorno nei paesi d’origine,<br />
dove il mare resta uno dei più belli d’Italia.<br />
Numeri che non possono non influire sull’economia<br />
complessiva, trasformando<br />
ancora le caratteristiche del turista medio<br />
che sceglie il Salento”.<br />
bar in piazza, dove lo straniero è guardato con curiosità e un<br />
pizzico d’orgoglio. La loro parola d’ordine è uscire dal circuito<br />
del turismo di massa, quello che si muove con precise<br />
dinamiche e che oggi è nella fase di consolidamento del<br />
trend di presenze, per proiettarsi in una dimensione più<br />
autentica. Dal mare al ristorante, quindi, le mete più amate<br />
sembrano quelle più vere. Permettendo a chi arriva di<br />
conoscere l‘anima dei luoghi. Cosa che sembra riuscirgli.<br />
Arrivato al suo apice, il ciclo di vita delle località turistiche di<br />
solito vive una fase di conflitto che, se non risolta, viene<br />
seguita da quella del declino, più o meno lento. Mai come<br />
quest’anno i conti salatissimi arrivati a fine pranzo e persino<br />
per un caffè da tre euro sul lungo mare, rischiano di aumentare<br />
in maniera critica l’attenzione verso i servizi che di base<br />
restano gli stessi. A cambiare le carte in tavola quindi,<br />
potrebbe essere proprio la costante trasformazione del turista.<br />
Più avveduto e curioso, pronto a cogliere il meglio del<br />
territorio, senza lasciarci il portafogli. (A. L.)
29/08/2009 IN COPERTINA<br />
5<br />
Il Salento promosso<br />
dai “tarantati”<br />
Un sondaggio somministrato durante l’ultimo festival<br />
della Notte della Taranta rivela l’opinione che i turisti<br />
hanno del nostro territorio<br />
Sono in molti a desiderare di giungere nel Salento per<br />
il nostro mare e non solo! Turisti italiani e non prediligono<br />
il tacco d’Italia per le sue bellezze naturali:<br />
“lu sule, lu mare e lu ientu” in primis, ma anche il<br />
patrimonio storico-artistico e l’offerta culturale. Il Salento<br />
dunque piace e in molti sono disposti a venirci per<br />
trascorrere un po’ di tempo nel nostro territorio, per<br />
vedere con i propri occhi ciò di cui hanno sentito parlare<br />
da amici e conoscenti. Molti, grazie soprattutto al passaparola<br />
e al tam-tam su internet, giungono per partecipare agli<br />
eventi artistici e culturali come il Festival della Notte<br />
della Taranta. Proprio nel corso dell’edizione 2009 del<br />
festival si è svolto un sondaggio (Indagine socio-economica<br />
per la valutazione dell’evento “Notte della Taranta” sul<br />
turismo culturale nel Salento), promosso e coordinato dal<br />
professor Giuseppe Attanasi in collaborazione con l’Università<br />
Bocconi, l’Università del Salento, l’Associazione<br />
Salentina Studi Economici e Ricerche di Galatina, i Laboratori<br />
d’Economia Experimental (L.E.E.) - Universitat<br />
Jaume I Castellón (España), l’Associazione Cultura e<br />
Trasparenza “Francesco Attanasi Onlus” di Soleto e<br />
l’Istituto “Diego Carpitella”.<br />
Ad ogni tappa delle 13 serate del festival nella provincia<br />
di Lecce sono stati somministrati circa 200 questionari<br />
(in occasione del concertone di Melpignano del 22 agosto<br />
scorso sono state intervistate circa 1000 persone). Dai<br />
dati raccolti -ancora in fase di elaborazione definitiva- è<br />
emerso che la maggior parte dei partecipanti al festival<br />
hanno raggiunto il Salento con mezzi propri (auto o<br />
camper), in pochissimi si sono serviti dei mezzi pubblici,<br />
ritenuti troppo poco pubblicizzati o troppo lenti e obsoleti,<br />
anche se gli stessi sono stati utilizzati un po’ di più per<br />
raggiungere Melpignano in occasione del concertone.<br />
Nel corso delle interviste molti turisti si sono lamentati<br />
della segnaletica stradale e cittadina, per lo più considerata<br />
carente e “nei pochi casi in cui è presente, è coperta da<br />
“Io e mia moglie qui ci sentiamo a casa nostra”.<br />
Così commenta M. F., uno dei tanti architetti bolognesi<br />
che hanno ormai una residenza stabile<br />
nella cittadina di Spongano. E sì, perché accanto<br />
al turista “di passaggio”, quello che ogni anno<br />
sceglie la meta delle sue vacanze o a quello che<br />
torna negli stessi luoghi ma senza vincoli, c’è il<br />
turista della seconda casa che ha gettato l’ancora<br />
in un porto con l’obiettivo e il piacere di tornare<br />
ogni volta che lo desidera sentendosi comunque<br />
a casa propria.<br />
Un trend quello delle case acquistate o costruite<br />
ex novo, da cittadini bolognesi, romani, trentini,<br />
inglesi, che si è andato definendo negli ultimi<br />
anni, diventando ormai una realtà consolidata.<br />
Trend che quest’anno non ha però avuto particolari<br />
incrementi, così come riscontrato anche dai responsabili<br />
dell’agenzia immobiliare Ferilli: “Le richieste<br />
di acquisto così come anche quelle di<br />
vendita sono stabili, ma si riconfermano comunque<br />
le tipologie di richieste: gli stranieri e gli italiani<br />
che preferiscono l’entroterra rivolgono la loro attenzione<br />
verso case da ristrutturare, mentre gli<br />
italiani che scelgono la casa al mare vogliono<br />
qualcosa di già pronto”. Anche lo Studio Immobiliare<br />
Arseni conferma la tipologia delle richieste di<br />
acquisto da parte di cittadini originari del nord<br />
Italia: “L’attenzione degli acquirenti è rivolta<br />
soprattutto alle case storiche, quelle da recuperare.<br />
Sono persone molto esigenti e anche nella ri-<br />
alberi o da scritte”. Altra<br />
nota dolente sono state le<br />
strade: buone se si parla di<br />
autostrade o di strade provinciali,<br />
completamente<br />
contrario il giudizio per ciò<br />
che riguarda le strade cittadine<br />
del tutto dissestate e<br />
poco illuminate (soprattutto<br />
per i luoghi che portano<br />
alle marine o ai campeggi). La maggior parte degli<br />
intervistati ha espresso apprezzamenti per il nostro mare<br />
e le nostre spiagge ma sono stati pressoché concordi nell’affermare<br />
che le spiagge libere sono troppo sporche e le<br />
pinete piene di spazzatura.<br />
Ma il Salento piace, nonostante queste lacune. Piace soprattutto<br />
agli amanti della natura, agli appassionati di<br />
nuovi posti da scoprire, ai turisti “fai da te” amanti dell’avventura<br />
e alla scoperta delle bellezze naturali e paesaggistiche<br />
del territorio. Turisti che in genere prediligono<br />
i bed & breakfast, le case in affitto o i campeggi per<br />
E io mi faccio casa a Spongano<br />
strutturazione tengono molto affinché i lavoro<br />
siano seguiti e fatti sotto la loro direzione. Il<br />
Salento è una terra che sta crescendo ancora;<br />
tante sono le attrazioni e gli aspetti di carattere<br />
culturale ed enogastronomico da riscoprire”.<br />
Cos’è dunque che spinge a comprare e ad insediarsi<br />
in un territorio diverso da quello in cui si è nati,<br />
comunque sempre per tempi “determinati”? Un<br />
insieme di fattori, si dovrebbe dire: dalla casualità,<br />
alla bellezza e tranquillità del posto, alla scelta di<br />
fare un investimento, al voler stare insieme, tra<br />
amici, nello stesso luogo.<br />
“È difficile dire perché Spongano<br />
-continua M. F.- il<br />
Salento lo conoscevamo già come un posto bello<br />
da vivere con un mare eccezionale, ma la scelta di<br />
comprare casa è stata veramente una casualità. È<br />
stato uno di noi ad aprire la strada e poi abbiamo<br />
deciso di comprare un po’ tutti, fondamentalmente<br />
perché comunque anche qui siamo insieme”.<br />
Un fenomeno da analizzare da diversi punti di<br />
vista. Da un lato abbiamo “l’invasione” di un<br />
alcuni giorni. Le località più gettonate sono l’entroterra o<br />
i piccoli paesi; tra le marine in testa ci sono Roca, San<br />
Foca e poi Castro, Gallipoli e Otranto (queste ultime frequentate<br />
anche dai campeggiatori). Pochi, tra gli intervistati,<br />
coloro che si sono rivolti agli alberghi o ai villaggi turistici.<br />
Non molto soddisfatti neanche quelli che hanno scelto gli<br />
stabilimenti balneari, ritenuti troppo esosi nel rapporto<br />
qualità-prezzo. Stesso discorso per i locali notturni: per<br />
coloro che frequentano le discoteche i locali della nostra<br />
provincia sono sembrati troppo cari (“Spesso si paga di<br />
più nelle discoteche salentine che nei locali della riviera<br />
romagnola”, è stato un commento ricorrente).<br />
Generale è stata la soddisfazione per l’offerta culturale,<br />
ritenuta però poco pubblicizzata. Il miglior strumento di<br />
conoscenza del territorio sono risultati i periodici specializzati<br />
nell’informazione locale, che hanno dedicato spazio alle<br />
varie sagre ed eventi giorno per giorno nelle diverse<br />
località del territorio. Tutti in generale si sono dimostrati<br />
molto entusiasti del Festival della Notte della Taranta,<br />
anche se alcuni hanno ritenuto sia stato poco pubblicizzato,<br />
soprattutto per quanto riguarda le diverse tappe itineranti.<br />
Infine, è opinione diffusa presso la maggior parte degli<br />
intervistati che nel Salento si mangia bene (anche se non<br />
tutti seguono percorsi enogastronomici) e che i salentini<br />
siano ospitali e cortesi.<br />
Anna Manuela Vincenti<br />
Sono tanti i cittadini italiani e inglesi che hanno scelto di acquistare una seconda casa nei comuni del nostro entroterra.<br />
Emblematico, in tal senso, il caso di Spongano<br />
gruppo di persone che si insediano in una cittadina,<br />
dall’altro però abbiamo la rivalutazione delle case<br />
fatiscenti del centro storico grazie alle ristrutturazioni.<br />
In tutto questo nota costante è però l’aumento dei<br />
prezzi di mercato. I nuovi residenti precisano:<br />
“Siamo quasi tutti architetti e le volte a stella, a cui<br />
noi non siamo abituati, hanno indubbiamente<br />
esercitato il loro fascino, costituendo stimolo e<br />
interesse anche per le nostre competenze. E poi ci<br />
sentiamo a casa nostra anche nelle relazioni con i<br />
cittadini locali perché il salentino è un pugliese<br />
diverso dagli altri”.<br />
Si tratta insomma di ‘nuovi cittadini’ pienamente<br />
integrati, come precisa lo stesso sindaco di Spongano,<br />
Luigi Zacheo (nella foto): “Ormai da anni<br />
nella nostra cittadina sono confermate le presenze<br />
estive di interi nuclei familiari, abitualmente<br />
residenti in regioni settentrionali, che hanno scelto<br />
di vivere il periodo estivo in piccoli paesi come il<br />
nostro. La loro residenza risulta ormai consolidata<br />
e comunemente vissuta dalla popolazione sponganese<br />
in modo ordinario ed usuale. Tra l’altro fa<br />
anche piacere poter annoverare tra le presenze<br />
esponenti di spicco del mondo dello spettacolo e<br />
di professionalità affermate in campo economico.<br />
Il nostro territorio, il nostro paesaggio e la nostra<br />
cultura culinaria hanno ancora una volta affascinato<br />
chi ha avuto modo di conoscere e gustare i colori<br />
ed i sapori della nostra terra”.<br />
Cristina Alemanno
29/08/2009 PRIMO PIANO<br />
7<br />
EMERGENZA RIFIUTI<br />
Macculi:<br />
«Il sindaco di Otranto?<br />
Si è “autodenunciato”»<br />
La scorsa settimana il sindaco di Otranto Luciano Cariddi ha<br />
sporto denuncia a causa dei disagi ambientali sofferti dal suo<br />
comune nel periodo estivo. Il presidente dell’Ato Le/2 Silvano<br />
Macculi replica: “Cariddi non conosce il sistema delle Ato”<br />
Le vacanze estive sono ormai giunte<br />
al termine, ma lo stesso non si può<br />
dire delle polemiche e delle emergenze.<br />
È notizia della scorsa settimana,<br />
infatti, la denuncia presentata dal sindaco<br />
di Otranto Luciano Cariddi (nella foto a<br />
sinistra) presso la locale stazione dei carabinieri<br />
contro l’Ato Le/2 e l’Ati Lombardi<br />
Ecologia s.n.c., la ditta che si occupa del<br />
servizio di raccolta differenziata e trasporto<br />
dei rifiuti solidi urbani.<br />
Il sindaco Cariddi spiega le ragioni che lo<br />
hanno portato a questa decisione: “Mai<br />
Otranto, neanche nel periodo estivo, si è<br />
trovata alle prese con strade piene di rifiuti<br />
di ogni genere, spiagge e pinete sporche,<br />
giardini pubblici e aiuole cittadine ridotte<br />
quasi a sterpaglie secche. I problemi più<br />
gravi, ovviamente, riguardano in primo<br />
luogo gli aspetti igienico-sanitari: i numerosi<br />
turisti che ogni estate giungono a Otranto<br />
non possono vivere con fetori nauseabondi<br />
o con liquami che fuoriescono da contenitori<br />
di fortuna. La mia Amministrazione ha<br />
sempre monitorato i problemi ambientali<br />
del suo territorio e prontamente segnalati<br />
all’Ato Le/2, ma purtroppo non è stata<br />
trovata una soluzione, con l’amara delusione<br />
di aver aderito con molto entusiasmo all’attivazione<br />
della raccolta differenziata.<br />
Da Lecce ad Acquarica del Capo, dal versante<br />
orientale a quello occidentale della penisola<br />
salentina, è tutto uno spuntare di turbine eoliche.<br />
Ma sulla base di quali leggi e regolamenti<br />
le imprese private hanno “conquistato”<br />
decine di migliaia di ettari di campagne incolte?<br />
Oltre ai due regolamenti che dettavano<br />
le linee guida, il primo varato dalla Giunta di<br />
centrodestra nel 2004, il secondo dalla Giunta<br />
Vendola nel 2006, due in particolare, attuati<br />
dal centrosinistra, hanno aperto le porte alle<br />
aziende installatrici: l’istituzione dei Piani regolatori<br />
comunali per gli impianti eolici (Prie)<br />
prevista dal regolamento del 2006, che lascia<br />
ai Comuni ampi poteri nell’indicazione delle<br />
aree idonee. Elemento, questo, che secondo<br />
Legambiente ed altre associazioni avrebbe<br />
fatto perdere alla Regione il controllo del fenomeno,<br />
visto l’interesse che molte amministrazioni<br />
locali hanno nel favorire più che mai<br />
la realizzazione degli impianti. E ancora, la<br />
norma del febbraio 2008 grazie alla quale alle<br />
imprese private sarebbe bastata la semplice<br />
dichiarazione di inizio attività da rilasciare ai<br />
Comuni per avviare gli impianti con una potenza<br />
elettrica fino ad un megawatt (alzando<br />
anche il limite imposto dal Governo Prodi);<br />
nel giugno 2008, inoltre, la Regione varava<br />
anche una moratoria per i parchi eolici costruiti<br />
nelle zone protette prima dell’introduzione<br />
del regolamento regionale, e che dava il<br />
via libera a quegli impianti prima partiti e poi<br />
bloccati.<br />
La strada ormai è segnata e la crescita esponenziale<br />
dell’energia pulita non conosce ostacoli,<br />
se è vero che la Puglia è di gran lunga la<br />
prima in Italia per energia prodotta da fonti<br />
rinnovabili (sole, vento, biomasse). Secondo<br />
i dati forniti dal Portale ambientale della Re-<br />
A causa di questa situazione ho deciso di<br />
sporgere denuncia<br />
all’autorità<br />
giudiziaria per individuare<br />
le responsabilità<br />
di<br />
tale disservizio.<br />
Credo che in merito<br />
non siano da<br />
escludersi risvolti<br />
penali come l’interruzione<br />
di<br />
pubblico servizio<br />
e il mancato rispetto delle norme in materia<br />
di rifiuti solidi urbani. L’Ato Le/2 non è<br />
stata in grado di affrontare problemi complessi<br />
come quelli dell’igiene urbana di<br />
una città estesa come Otranto con numerosi<br />
villaggi turistici, alberghi e strutture ricettive.<br />
Quale vantaggio ha avuto Otranto aderendo<br />
per legge al sistema delle Ato, visti i disservizi<br />
e l’aumento dei costi dell’appalto?<br />
Come può l’Ato Le/2 affidare un appalto<br />
simile senza una preventiva verifica delle<br />
capacità gestionali-organizzative della ditta<br />
aggiudicataria, sprovvista dei mezzi necessari<br />
per una moderna ed efficace raccolta<br />
differenziata? Il nostro territorio, che ha<br />
lavorato tanto per diventare una delle<br />
località turistiche più apprezzate in Italia<br />
gione Puglia (assai curato e aggiornato con<br />
puntualità) sono 946 le turbine eoliche che risultano<br />
installate sul territorio regionale in 57<br />
non merita queste<br />
ferite”.<br />
Non si è fatta attendere<br />
la risposta<br />
di Silvano Macculi<br />
(nella foto a<br />
destra), presidente<br />
dell’Ato Le/2<br />
e neoassessore<br />
provinciale: “I<br />
disservizi denunciati<br />
da Cariddi esistono, ma sono comuni<br />
anche in altre zone dell’Ato Le/3; il problema<br />
quindi è generale. Ad ogni modo la<br />
madre di tutti i problemi è la presenza in<br />
provincia di un solo impianto in funzione<br />
con discarica di servizio soccorso a Cavallino.<br />
L’assenza di altri impianti è dovuta<br />
al Commissario Delegato per l’Emergenza<br />
Ambientale Nichi Vendola che nel 2005<br />
non ha firmato i contratti per la loro realizzazione,<br />
predisposti dal precedente commissario<br />
Raffaele Fitto, per creare discontinuità<br />
amministrativa. La firma è giunta<br />
con notevole ritardo e ciò non ha consentito<br />
che gli impianti entrassero in funzione,<br />
per poi chiudere le discariche. Ugento e<br />
Nardò hanno infatti chiuso le loro discariche<br />
Salento con il vento in poppa<br />
La provincia di Lecce sarà seconda solo a quella di Foggia<br />
per impianti eolici, mentre è già la prima in Italia<br />
per potenza fotovoltaica<br />
impianti nel dicembre 2008; nel triennio<br />
2006-2009, in provincia di Lecce sono stati<br />
autorizzati 79 aerogeneratori, mentre in quella<br />
senza avere gli impianti pronti. Le Ato<br />
invece hanno il merito di aver limitato i<br />
danni con la loro azione facendo da cuscinetto<br />
tra le Regione, colpevole di una disastrosa<br />
programmazione e dei ritardi nel<br />
realizzare gli impianti, e le ditte che hanno<br />
creato una serie di disservizi. Hanno lavorato<br />
giorno per giorno in ogni stagione estiva<br />
per monitorare i disagi giornalieri ed evitare<br />
il collasso totale del sistema. Cariddi non<br />
si rende conto di aver autodenunciato sé<br />
stesso e Otranto, perché l’Ato Le/2 non è<br />
un ente distaccato, ma è costituito dai 46<br />
comuni membri e al suo interno ha un suo<br />
ufficio, un assemblea dei sindaci, un consiglio<br />
d’amministrazione e un organismo<br />
di controllo per l’esecuzione del contratto<br />
con un ufficio centrale e 46 sedi distaccate.<br />
Questo significa che spetta all’Ufficio Ambiente<br />
di Otranto il controllo del corretto<br />
funzionamento del servizio. Cariddi ha<br />
tutta la mia comprensione per i disagi che<br />
sta soffrendo il suo comune, ma una denuncia<br />
non è il modo migliore per risolvere<br />
i problemi ed è un segno della scarsa conoscenza<br />
della struttura dell’Ato e del<br />
ruolo che Otranto svolge al suo interno”.<br />
Alessandro Chizzini<br />
di Foggia (l’Appennino Dauno è una delle<br />
zone più ventose d’Italia) addirittura 599. Ma<br />
attenzione, perché nel Salento sono 41 i comuni<br />
interessati alla costruzione di parchi eolici,<br />
alcuni dei quali in coabitazione col paese<br />
vicino: Lecce-Surbo e Carpignano sono già in<br />
funzione, altri 5 hanno appena completato la<br />
Via (valutazione di impatto ambientale) e 23<br />
sono in attesa di istruttoria. Se tutti questi progetti<br />
andranno a buon fine, in provincia di<br />
Lecce svetteranno 438 torri del vento, quasi<br />
tutte destinate alla produzione di energia su<br />
larga scala. A queste vanno aggiunte le 24<br />
previste per il parco “off shore”, cioè realizzato<br />
su una piattaforma galleggiante in mare, al<br />
largo di Tricase Porto. Da notare che altri 4<br />
parchi off-shore sono previsti a Brindisi, Taranto<br />
e nel golfo di Manfredonia (2).<br />
Potrà sorprendere, tuttavia, il fatto che lo sviluppo<br />
delle fonti rinnovabili nel Salento non<br />
si esaurisca nell’eolico. Perché con più di un<br />
terzo degli impianti installati in regione per<br />
circa 20 “megawatt di picco”, la provincia di<br />
Lecce risulta essere addirittura la prima in Italia<br />
per potenza fotovoltaica con una presenza<br />
importante sul mercato anche di aziende locali.<br />
Tra le Regioni, naturalmente, la Puglia è<br />
leader con i suoi 2.489 impianti. E di primato<br />
in primato ha visto la recente inaugurazione,<br />
ad Altamura, dell’impianto fotovoltaico più<br />
grande d’Italia, 10mila metri quadrati per 953<br />
Kw di picco.<br />
Un piccolo record nazionale che presto sarà<br />
battuto da un primato europeo: la megacentrale<br />
in via di costruzione a Brindisi produrrà<br />
15 giga watt all’ora grazie a campi fotovoltaici<br />
distribuiti in un’area di oltre 80 mila metri quadri.<br />
Fabio Bolognino
29/08/2009 PRIMO PIANO<br />
8<br />
Se il nostro territorio ha bisogno<br />
di attente strategie<br />
mirate alla sua promozione,<br />
soprattutto turistica, un valido<br />
esempio da seguire è l’idea messa<br />
in atto da alcuni imprenditori e<br />
commercianti del comune di Santa<br />
Cesarea Terme. Grazie al loro<br />
interessamento, a partire da agosto,<br />
ogni lunedì alle 8.30 circa,<br />
una nave da crociera che costeggia<br />
la costa Santa Cesarea-Castro si<br />
ferma dieci minuti sotto il ristorante<br />
“Il Villino”. Si tratta della<br />
Costa Serena (nella foto), appartenente<br />
alla nota compagnia<br />
Costa Crociere. La nave ha iniziato<br />
il suo tragitto da Venezia,<br />
ha fatto tappa a Bari e concluderà<br />
il suo percorso in Grecia, da dove<br />
poi si dirigerà verso la città di<br />
partenza, concludendo così la<br />
sua crociera.<br />
All’interno del tragitto è stata<br />
dunque inserita anche questa breve<br />
sosta sulla costa di Santa Cesarea<br />
Terme, come testimonia<br />
anche la carta di navigazione disponibile<br />
per ogni passeggero. I<br />
dettagli di questa azione e i benefici<br />
derivanti da essa sono illustrati<br />
proprio dal proprietario<br />
de “Il Villino” Albino Merico:<br />
“Grazie all’interessamento mio<br />
e di altri imprenditori e commercianti<br />
del nostro comune, tra<br />
cui Luigi Cazzato, e facendo tesoro<br />
dell’amicizia che ci lega al<br />
comandante della Costa Serena,<br />
siamo riusciti a realizzare questo<br />
progetto che, prima di tutto, mette<br />
in risalto agli occhi dei turisti a<br />
bordo della nave la bellezza della<br />
nostra costa. Lo stesso comandante,<br />
con cui siamo costantemente<br />
in contatto, ci informa che<br />
i suoi ospiti apprezzano il nostro<br />
territorio e parlano di uno scenario<br />
bellissimo, ma addirittura inviano<br />
In crociera per Santa Cesarea<br />
Grazie all’interessamento di alcuni imprenditori locali, una nave della<br />
“Costa Crociere” sosta alcuni minuti sulle coste della località turistica.<br />
Un evento dalle enormi opportunità per il futuro<br />
telegrammi sostenendo che la<br />
nostra costa è una delle più belle<br />
che abbiano mai visto. In questo<br />
modo si attua una efficacissima<br />
operazione di promozione<br />
territoriale.<br />
Inoltre, in quei dieci<br />
minuti di sosta, tentiamo<br />
di far divertire<br />
ancora di più i turisti<br />
imbarcati con piccole<br />
feste e fuochi d’artificio,<br />
ricevendo dalla<br />
nave messaggi di apprezzamento.<br />
Stessa<br />
ammirazione anche<br />
dai nostri cittadini e<br />
turisti che lo scorso<br />
lunedì sono interve-<br />
nuti a migliaia per visitare la<br />
nave”.<br />
I vantaggi che potrebbe portare<br />
questo evento sono molti e non<br />
si limitano solo alla promozione<br />
territoriale. Questo appuntamento<br />
ha infatti enormi potenzialità, soprattutto<br />
in riferimento alle future<br />
stagione turistiche.<br />
“Nel giornale di bordo<br />
della Costa Serena<br />
-spiega l’imprenditore-<br />
la costa di<br />
Santa Cesarea e Castro<br />
è stata inserita<br />
all’interno del tragitto<br />
della crociera e gli<br />
ospiti della nave possono<br />
prenderne visione<br />
ogni giorno<br />
all’interno delle loro<br />
stanze. Con un maggiore<br />
interessamento<br />
sia da parte nostra che delle amministratori<br />
locali, però, potremmo<br />
provare addirittura a fare di Santa<br />
Cesarea una delle mete principali<br />
del tragitto. In questo modo la<br />
nave si fermerebbe da noi e i<br />
suoi turisti potrebbero scendere<br />
e visitare la nostra città, dando<br />
una ventata d’aria fresca alla nostra<br />
economia e una svolta al turismo<br />
di Santa Cesarea e di tutto<br />
il nostro territorio. D’altronde la<br />
Costa Serena ospita circa 4mila<br />
persone, che salgono a 5mila con<br />
l’aggiunta dell’equipaggio. Ultimamente<br />
sto ricevendo molte telefonate<br />
da parte dei sindaci locali,<br />
compreso il nostro di Santa Cesarea.<br />
Se saremo bravi (e dobbiamo<br />
essere bravi), potremmo<br />
dar vita ad un turismo diverso<br />
dal solito e più proficuo per tutto<br />
il territorio. Tutti gli imprenditori<br />
e commercianti locali riceveranno<br />
enormi benefici. È una grossa<br />
opportunità per dare una svolta<br />
al turismo e al lavoro di Santa<br />
Cesarea e del Salento. Si tratta<br />
di una discorso molto serio, perché<br />
molti sono i benefici e le opportunità<br />
che ne potrebbero derivare”.<br />
Merico, infine, sottolinea l’importanza<br />
dell’attività svolta in<br />
merito dal comando della nave:<br />
“Da parte mia e di tutti gli imprenditori,<br />
un ringraziamento ai<br />
comandanti Michele De Gregorio<br />
e Amedeo Ciannamea. È<br />
merito loro se ora abbiamo questa<br />
enorme opportunità di crescita.<br />
La Costa Serena sarebbe dovuta<br />
arrivare in Grecia, dopo essere<br />
partita da Venezia e aver fatto<br />
tappa a Bari, ma i due comandanti<br />
hanno deciso, grazie al nostro<br />
interessamento, di sacrificare ben<br />
20 tonnellate circa di gasolio in<br />
più pur di passare dalla nostra<br />
costa”. (A. C.)
29/08/2009 LECCE<br />
10<br />
D’Ambrosio: “Sono, mi<br />
sento e mi fate sentire<br />
cittadino di Lecce”<br />
In occasione dell’omelia per la celebrazione dei santi Oronzo, Giusto e<br />
Fortunato monsignor Domenico D’Ambrosio ha espresso il suo apprezzamento<br />
nei confronti della comunità di Lecce per averlo accolto così calorosamente<br />
martirio non lo ha consegnato all’oblio, il<br />
suo sacrificio ci avvicina ancora di più a questa<br />
“Il<br />
festa di cui occorre riscoprire lo spirito più intimo”.<br />
È stato questo il contenuto dell’attesa messa di<br />
Sant’Oronzo del nuovo vescovo di Lecce, monsignor<br />
Domenico D’Ambrosio (nella foto) nell’omelia dedicata<br />
al santo patrono della città capoluogo.<br />
Dopo il bagno di folla della processione che ha aperto<br />
i festeggiamenti in onore dei santi protettori Oronzo,<br />
Giusto e Fortunato, battesimo del fuoco in cattedrale<br />
per la nuova guida spirituale del Salento. La sua<br />
omelia, dai toni misurati, non si allontana dai contenuti<br />
liturgici, richiamando la comunità religiosa alla<br />
preghiera. E i numerosissimi presenti sembrano apprezzare.<br />
Alla fine della messa, infatti, non sono<br />
mancati gli apprezzamenti per il tono pacato e pastorale<br />
di monsignor D’ambrosio, che alla città si era presentato<br />
con queste parole: “Non è impresa facile cogliere fino<br />
in fondo l’opportunità che mi viene offerta al termine<br />
della processione di Sant’Oronzo, dei nostri santi<br />
patroni, per dire a tutti voi la parola giusta o la parola<br />
che ciascuno di voi desidera poter ascoltare in questo<br />
giorno significativo e atteso dall’intera nostra comunità”.<br />
Aveva detto il vescovo nel suo messaggio alla città:<br />
“Giunga a ciascuno di voi il mio saluto grato per<br />
l’affetto, la disponibilità e la calda e generosa accoglienza<br />
che mi state riservando. Tocco con mano la verità<br />
della parola con cui mi sono presentato a voi, lo<br />
scorso 4 luglio: civis Lyciensis sum. Non mi sbagliavo:<br />
non ho avuto difficoltà a entrare in dialogo con voi, a<br />
sentirmi accolto come un amico di vecchia data.<br />
L’unico piccolo problema è il dialetto -scusate!- la<br />
Sarà perché son tempi di crisi, tempi in cui di<br />
denaro in giro ce n’è sempre meno e noi tendiamo<br />
sempre più a farci caso. Sarà perché pagare per<br />
parcheggiare è sentito come un sopruso, un<br />
vincolo ingiustificato alla propria libertà di essere<br />
automobilisti. Sarà perché in qualche caso, in<br />
effetti, il sopruso esiste concretamente ed è consapevolmente<br />
perpetrato ai danni dei motorizzati<br />
in nome della “mobilità alternativa” e della “circolazione<br />
sostenibile”. Fatto è che assistiamo giorno<br />
dopo giorno ad un climax di insofferenza popolare<br />
contro le famigerate strisce blu, le zone di<br />
parcheggio a pagamento diffuse ovunque sui<br />
territori cittadini.<br />
Nel duello all’ultimo sangue tra l’automobilista e<br />
l’ausiliare al traffico -tra chi fa il furbetto e chi è inflessibile,<br />
tra chi è troppo ingenuo e chi è troppo<br />
zelante, tra chi l’ingenuo lo fa e chi zelante lo deve<br />
essere- si consumano e si rinnovano le dinamiche<br />
di vita quotidiana tipiche dell’ecosistema faunistico<br />
della giungla veicolare urbana. Un duello bestiale,<br />
appunto, in cui vince chi è più vigile e chi è più<br />
mimetico e sopravvive chi è più rapido e scattante.<br />
Su alcuni terreni urbani, però, la lotta per la sopravvivenza<br />
degli automobilisti (o almeno del<br />
volume delle loro tasche) sembra sbilanciata in<br />
favore di chi dalle strisce blu ci guadagna. Essi<br />
hanno dalla loro, oltre che il favore delle disposizioni<br />
normative, un apparato rilevatore efficiente e il<br />
beneplacito delle istituzioni preposte.<br />
Caso esemplare ne è la città di Lecce. L’anno<br />
scorso, una speciale classifica sull’uso di aree di<br />
lingua leccese. Posso assicurarvi che ho scelto un<br />
maestro di chiara fama da molti di voi ben conosciuto<br />
che mi farà bruciare le tappe”.<br />
Poi rivolto alle autorità, il vescovo ha parlato con<br />
affetto e vicinanza: “A voi, servitori tutti della comunità,<br />
servitori dello stato, servitori, interpreti e rappresentanti<br />
nelle assemblee legislative, al Sindaco con i suoi consiglieri<br />
e la sua Giunta, al Comitato Festa di Sant’Oronzo,<br />
il mio saluto sincero, il mio grato pensiero, e il distinto<br />
ossequio: sarà una bella e mi auguro feconda stagione<br />
quella che d’ora in avanti ci vedrà insieme al servizio<br />
di questa nostra comunità”. Nel suo messaggio, D’Ambrosio<br />
conclude proprio con un pensiero ai santi<br />
patroni: “A te, Chiesa e comunità di Lecce, oggi nel<br />
momento solenne dell’onore e della venerazione ai<br />
tuoi santi Oronzo, Fortunato e Giusto, il Signore Gesù,<br />
da loro amato e servito, fino al dono supremo della<br />
vita con il martirio, nell’umiltà e nella consapevolezza<br />
del mio compito dico: Chiesa che sei in Lecce, non dimenticare<br />
che tutto ciò che fai, guidata dall’amore per<br />
un fratello o una sorella, lo fai a Cristo! Ma ugualmente<br />
ciò che non fai per un fratello o per una sorella, lasciandoti<br />
condurre dall’egoismo, anche questo tu non<br />
lo fai a Cristo. Che lo sguardo, la testimonianza e l’intercessione<br />
dei nostri Santi ci guidino in questo<br />
impegno d’amore teso a fare della nostra comunità e<br />
della nostra città un luogo di incontro, di dialogo, di<br />
accoglienza, che sa riempire il vuoto dell’effimero<br />
con la solidità concreta di gesti amore e di condivisione.<br />
Su tutti voi imploro una abbondante benedizione: il<br />
Signore vi custodisca, vi sostenga nella fatica del<br />
cammino, vi doni pace”. (A. L.)<br />
Parcheggi a pagamento: Lecce, quanto mi costi?<br />
All’aumento delle strisce blu e delle tariffe non è seguito un miglioramento della viabilità cittadina<br />
sosta a pagamento da parte dei Comuni mostrava<br />
il capoluogo salentino al terzo posto tra le città<br />
italiane con più parcheggi a pagamento in base al<br />
numero degli abitanti. Ma Lecce non è solo il<br />
regno incontrastato delle strisce blu. Anche i<br />
pochi parcheggi liberi rimasti in città, infatti, non<br />
sono esenti da gabelle monetarie, in quanto preda<br />
di onnipresenti parcheggiatori abusivi. I conducenti<br />
cedono senza troppe rimostranze alla richiesta<br />
(per fortuna ancora facoltativa) dell’obolo vessatorio<br />
da parte degli abusivi, pur di avere la garanzia<br />
dell’incolumità del proprio autoveicolo.<br />
A completare il quadro si aggiunga, infine, la superefficienza<br />
degli ausiliari al traffico, che, già<br />
vittime in passato di pesanti polemiche da parte<br />
degli utenti, rappresentano probabilmente l’unico<br />
caso al mondo nel quale ci si lamenta dello zelo<br />
di un dipendente pubblico. La rapidità con la<br />
quale comminano la sanzione, senza aspettare<br />
che l’automobilista faccia in tempo a cercare il<br />
parcometro o a cambiare le monete, pare esagerata<br />
e reclama giustizia.<br />
È facile, dunque, intuire che questa situazione<br />
abbia portato all’estremo l’esasperazione dei Leccesi<br />
motorizzati. A raccogliere la loro indignazione e<br />
avanzare proposte per modificare lo stato delle<br />
cose ci ha pensato il Dipartimento tematico “Tutela<br />
dei consumatori” di Italia dei Valori, nella figura<br />
del suo responsabile Giovanni D’Agata: “Già in<br />
passato avevamo proposto una serie di misure<br />
per ridurre il carico quotidiano che gravava su<br />
alcune categorie di cittadini, in particolare su pendolari<br />
e commesse, obbligati all’uso dell’automobile<br />
ed al parcheggio nelle zone a pagamento. Tali richieste<br />
sono rimaste inevase, nonostante l’aggravarsi<br />
della crisi economica e del perdurare del caro<br />
benzina”. In particolare, quello che D’Agata lamenta<br />
è che, nonostante il costante aumento dei proventi<br />
derivanti dalle tariffe per la sosta e dalle sanzioni<br />
pecuniarie non c’è stato un miglioramento della<br />
sicurezza stradale ed un ampliamento dei posti<br />
auto in città.<br />
Da qui la proposta: “La normativa stabilita dal<br />
codice della strada non è chiara nella parte in cui<br />
dovrebbe obbligare i Comuni a reinvestire le<br />
risorse derivanti dai proventi dei parcheggi e dalle<br />
sanzioni esclusivamente in attività per il miglioramento<br />
della viabilità veicolare, per la sicurezza e<br />
l’educazione stradale e per la costruzione di nuovi<br />
parcheggi. Manca una seria rete di controlli sull’utilizzo<br />
di queste risorse. Vogliamo proporre -<br />
conclude D’Agata- di abolire temporaneamente i<br />
parcheggi a pagamento fino a che non vi sia un<br />
adeguamento della normativa attuale che vincoli i<br />
Comuni a reinvestire i proventi in dette attività”.<br />
Giorgio De Matteis
29/08/2009 LECCE<br />
11<br />
È già iniziato l’ “autunno caldo”<br />
dei metalmeccanici<br />
La crisi dell’indotto salentino della Fiat Cnh, i problemi del<br />
settore e le possibili soluzioni viste da Salvatore Bergamo,<br />
segretario generale provinciale della Fiom Cgil di Lecce<br />
Le non rosee prospettive che condizionano<br />
negativamente il futuro<br />
dei lavoratori dell’indotto salentino<br />
della Fiat Cnh ed in particolare la precaria<br />
situazione in cui versa l’Alcar, inducono i<br />
sindacati a suonare il classico campanello<br />
d’allarme. Centinaia di operai sono già da<br />
tempo in cassa integrazione, appena qualche<br />
decina di loro invece è rimasta attiva sul<br />
posto di lavoro, ma all’orizzonte non si<br />
vedono schiarite. Lo sanno bene le associazioni<br />
di categoria, dalle quali negli ultimi<br />
giorni è stato nuovamente sollevato il coperchio<br />
di un pentolone all’interno del quale<br />
l’acqua, come le polemiche, bolle ad altissima<br />
temperatura ed è pronta a fornire<br />
le sue dolorose conseguenze.<br />
“Questa situazione non è che la punta dell’iceberg<br />
di una crisi occupazionale, sociale<br />
ed economica destinata ad esplodere già<br />
in settembre. Ed inoltre ci saranno nuove<br />
vertenze nel territorio anche in altri settori”.<br />
La “fotografia” dello stato attuale delle<br />
cose fornita da Salvatore Bergamo, segretario<br />
generale provinciale della Fiom<br />
Cgil di Lecce, preannuncia già quanto<br />
caldo sarà il prossimo autunno sul fronte<br />
dell’occupazione. “Ed il problema non riguarderà<br />
soltanto il settore metalmeccanico<br />
-aggiunge Bergamo-. Nuove vertenze raggiungeranno<br />
il culmine in tutto il territorio<br />
e interesseranno diversi settori. Il problema<br />
di liquidità che sta affrontando l’azienda<br />
Alcar, tanto da mettere a rischio il futuro<br />
di 300 lavoratori soltanto nel Salento, si<br />
riscontrerà a breve in tutto l’indotto Fiat.<br />
Dobbiamo dire anzi che l’Alcar è una<br />
delle poche aziende che sta cercando di ri-<br />
sollevare la propria condizione muovendosi<br />
in campo internazionale e cercando intese<br />
con l’americana Caterpillar e la francese<br />
Liber, di modo da trovare altri sbocchi<br />
produttivi e non dipendere esclusivamente<br />
da Cnh. Per le aziende del nostro territorio<br />
interessate dall’indotto Fiat Cnh macchine<br />
movimento terra, poi -spiega ancora Bergamo-<br />
entro la metà di settembre termineranno<br />
le 52 settimane di Cassa integrazione<br />
ordinaria. Ed al di là di un segnale di<br />
ripresa che si intravede per il settore automotive<br />
grazie ad Asim che ha potuto far<br />
rientrare al lavoro i propri dipendenti, per<br />
quanto riguarda invece il settore macchine<br />
movimento terra non si prevede ad oggi<br />
nessuno spiraglio”.<br />
Del resto l’eredità avanzata dagli ultimi<br />
mesi non lascia presagire nulla buono, almeno<br />
che le altre aziende metalmeccaniche<br />
salentine seguendo l’esempio dell’Alcar,<br />
non proveranno ad allargare i propri interessi<br />
in nuovi settori produttivi. “È un passo indispensabile<br />
e quasi obbligato -conclude<br />
il segretario generale provinciale della<br />
Fiom Cgil-. Il nostro sindacato resta al<br />
fianco dei lavoratori che vedono oggi sfumare<br />
ogni prospettiva occupazionale dopo<br />
aver vissuto, tra mille difficoltà, nove mesi<br />
in Cassa integrazione ordinaria a 800 euro<br />
al mese. La reazione di protesta dei lavoratori<br />
è più che giustificata e noi continueremo a<br />
sostenerli nella speranza che gli accordi<br />
raggiunti con l’azienda durante il recente<br />
vertice in Prefettura si concretizzino e che<br />
le prospettive per il futuro della stessa<br />
siano realizzate quanto prima”.<br />
Daniele Greco<br />
Marciapiede dissestato,<br />
i residenti non ci stanno<br />
L’inverno piovoso che<br />
ha afflitto il tacco d’Italia<br />
nei mesi a cavallo tra<br />
il 2008 e il 2009 ha lasciato<br />
profonde ferite<br />
sulle vie del territorio<br />
urbano. Enormi buche<br />
e dissesti stradali hanno<br />
insidiato la viabilità cittadina<br />
fino alla fine della<br />
primavera, quando l’arrivo<br />
del carrozzone del<br />
G8 globale ha permesso<br />
in parte di ripianare le<br />
strade danneggiate. In<br />
parte. Alcune zone, infatti,<br />
lontane dagli occhi<br />
dei “grandi della terra”,<br />
sono sfuggite anche all’attenzione dei tecnici<br />
del Comune e aspettano invano un rifacimento.<br />
L’ultima lamentela in ordine di tempo non<br />
proviene, però, da automobilisti inviperiti,<br />
stanchi di consumare copertoni e ammortizzatori<br />
sull’asfalto accidentato, ma dai residenti<br />
di via 95° Reggimento Fanteria, che<br />
Nell’infinita storia d’amore tra l’uomo<br />
e il cane capita spesso di assistere<br />
all’instaurarsi di legami d’affetto<br />
tanto invisibili quanto importanti.<br />
Questo, ad esempio, è il caso di<br />
Principessa, Adriano e Black, tre<br />
cani randagi adottati idealmente dai<br />
lavoratori dell’ospedale “Vito Fazzi”<br />
di Lecce.<br />
La prima ad arrivare è stata Principessa,<br />
che da una quindicina di<br />
anni staziona nei dintorni dell’ospedale.<br />
Lo sguardo di un cane, si sa,<br />
spesso è irresistibile, e allora ecco che,<br />
accortisi della presenza di Principessa, alcuni<br />
infermieri iniziarono a darle da mangiare. Lo<br />
scambio tra l’uomo e il cane è quanto di più<br />
efficiente possa esserci: carezze e cibo in<br />
cambio di compagnia, un affare per tutti. Così<br />
il legame ben presto divenne saldo e Principessa<br />
conquistò il cuore di sempre più infermieri,<br />
medici e operatori. Successivamente, la famiglia<br />
si allargò anche ad Adriano e Black.<br />
I tre in poco tempo divennero le mascotte<br />
“ufficiose” del “Fazzi”. Ma come ogni buona<br />
storia che si rispetti, ecco che c’è la svolta,<br />
hanno segnalato all’attenzione<br />
dell’Aduc (Associazione<br />
in difesa degli<br />
utenti e dei consumatori)<br />
il dissesto del<br />
marciapiede nel tratto<br />
compreso tra via Nazario<br />
Sauro e via Lamarmora<br />
(nella foto).<br />
Il responsabile dell’Aduc,<br />
Alessandro<br />
Gallucci, ha reindirizzato<br />
la segnalazione alle<br />
autorità competenti, sottolineando<br />
in una nota<br />
come: “L’avvicinarsi<br />
della festa patronale e<br />
la ripresa dell’attività<br />
lavorativa dopo le ferie agostane richiedono<br />
una soluzione immediata”, e ricordando<br />
anche che “sulla base delle recenti pronunce<br />
della Cassazione, il Comune, in quanto proprietario<br />
delle strade, è sempre responsabile<br />
del danno subito dalle persone, senza che<br />
debba ricorrere il famigerato requisito dell’insidia<br />
o del trabocchetto”. (G. D. M.)<br />
Accalappiati i cani mascotte<br />
dell’ospedale “Vito Fazzi”<br />
l’intervento degli antagonisti, che per l’occasione<br />
hanno le sembianze dei veterinari dell’Asl.<br />
Dietro la segnalazione di qualcuno a cui evidentemente<br />
le tre presenze canine sembravano<br />
poco decorose per l’ambiente ospedaliero,<br />
pochi giorni fa i cani sono stati accalappiati e<br />
portati al canile comunale. La conclusione<br />
attesa, però, non può che essere un lieto fine.<br />
E allora ecco che gli operatori del “Fazzi”<br />
hanno iniziato una gara di solidarietà allo<br />
scopo di trovare una famiglia che possa<br />
adottare i tre amici a quattro zampe e ridare<br />
loro la libertà. (G. D. M.)
29/08/2009 MAGLIE<br />
12<br />
Copersalento,<br />
centoventi giorni di respiro<br />
Il sindaco Antonio Fitto ha sospeso l’ordinanza che vietava<br />
all’opificio di riprendere le attività. Un provvedimento che<br />
dovrà però essere accompagnato da analisi quindicinali e<br />
dalla costituzione di un osservatorio permanente sull’azienda<br />
Èstato un Ferragosto<br />
infuocato quello vissuto<br />
in città non solo<br />
a causa delle temperature<br />
raggiunte dall’afa, ma anche,<br />
e soprattutto per la<br />
questione Copersalento.<br />
Tutto nasce della pronunce<br />
dei giorni scorsi in cui la<br />
Asl e l’Arpa hanno assicurato<br />
la scomparsa dell’emergenza<br />
sanitaria e ambientale.<br />
Un fatto interpretato<br />
in maniera<br />
differente dalle parti:<br />
per la Copersalento<br />
il ritorno ad una situazione<br />
di normalità<br />
implica automaticamente<br />
il ritiro<br />
dell’ordinanza e la<br />
ripresa, con tutte le<br />
accortezze normative<br />
e burocratiche, dell’attività. Mentre il<br />
sindaco Antonio Fitto (nella foto) si è<br />
chiesto fino a quale punto fosse stata<br />
colpa dell’azienda la criticità verificatasi<br />
negli scorsi mesi e fino a che punto l’ordinanza<br />
non avesse agevolato il rientro<br />
nei valori normali degli inquinanti. In<br />
altre parole Fitto ha preteso che da parte<br />
dell’Asl ci fosse una rassicurazione per la<br />
salute dei cittadini rispetto all’attività futura<br />
dell’opificio. Per questo non si è arrivati<br />
al ritiro automatico dell’ordinanza n. 42<br />
che vietava alla Copersalento di accendere<br />
gli impianti in quanto indicata come probabile<br />
fonte della tossine riscontrate nelle<br />
matrici ambientali.<br />
Il sindaco ha voluto prendere tempo per<br />
cercare di avere ulteriori indicazioni sulla<br />
questione cercando in qualche modo di<br />
non avere l’intera responsabilità di una<br />
decisione che, in ogni caso, avrebbe potuto<br />
avere ripercussioni di carattere anche giudiziario.<br />
Un temporeggiamento che non è<br />
piaciuto ai dipendenti dell’azienda che<br />
hanno dato luogo anche ad azioni clamorose<br />
di protesta, come l’occupazione della sede<br />
comunale “costringendo” il Prefetto a una<br />
convocazione delle parti per sbloccare la<br />
vicenda. Quindi il 18 agosto scorso la Asl<br />
ha ribadito che “al momento, non vi è pericolo<br />
per la salute pubblica nella ripresa<br />
dell’attività da parte della Copersalento,<br />
purché vengano rispettati i limiti di emissione<br />
fissati dalla Provincia di Lecce”.<br />
Fitto, in base alle proprie prerogative, ha<br />
dato quindi disposizioni di sospendere<br />
l’ordinanza per 120 giorni seguendo le<br />
prescrizioni di legge, chiedendo ad Arpa<br />
Puglia e alla Provincia di Lecce, in aggiunta,<br />
di assicurare “ciascuna per le proprie competenze,<br />
uqn monitoraggio continuo della<br />
situazione con cadenza quindicinale e con<br />
contestuale invio dell’esito dei rilievi effettuati<br />
e delle relative relazioni tecniche<br />
al comune di Maglie, sia dei dati sulle<br />
emissioni che sui combustibili utilizzati<br />
per appurare che siano conformi a quanto<br />
stabilito dalla Asl (cippato di legno vergine<br />
e sansa disoleata)”.<br />
Il sindaco inoltre ha predisposto una bozza<br />
di delibera in cui chiede la costituzione di<br />
un osservatorio permanente di monitoraggio<br />
sull’opificio. Nel frattempo, sul caso diossina,<br />
è partita anche una diffida da parte<br />
del primo cittadino al presidente della Regione<br />
Puglia ad “adottare se necessario i<br />
provvedimenti d’urgenza di propria competenza,<br />
in relazione alla situazione estesa<br />
al territorio di più Comuni, conseguente<br />
al superamento dei limiti di legge delle<br />
concentrazioni di diossina” e preavvertendo<br />
che, in caso di non intervento, “il silenzio<br />
illegittimamente serbato sarà impegnato<br />
in via giudiziaria con ogni conseguenza<br />
di legge”.<br />
Sergio Blasi: “L’ordinanza di Fitto non basta”<br />
All’indomani della<br />
sospensione dell’ordinanza<br />
emanata dal<br />
sindaco Fitto, Sergio<br />
Blasi (nella foto) è<br />
convinto che tale atto<br />
sia “condizione non<br />
sufficiente per consentire<br />
a Copersalento<br />
la ripresa dell’attività<br />
essendo necessaria<br />
anche l’autorizzazione<br />
da parte<br />
dell’ente provinciale<br />
che, a suo tempo,<br />
aveva disposto il divieto<br />
di prosecuzione<br />
all’esercizio in regime<br />
di procedure semplificate<br />
accordando a Copersalento una fase<br />
sperimentale diretta a verificare il rispetto<br />
del limite di 0,1 ng”. La fase sperimentale,<br />
tuttavia, si è conclusa “con esito negativo<br />
per Copersalento che ha superato del doppio<br />
quel limite, come Asl e Arpa hanno confermato.<br />
Non esistono, dunque i presupposti<br />
affinché la Provincia possa autorizzare la<br />
Il Ciclone, l’associazione magliese di “cicloattivi”<br />
nata con lo scopo di concorrere al<br />
miglioramento della mobilità cittadina e alla<br />
tutela del patrimonio storico e artistico, ha<br />
inviato una nota alle Ferrovie Sud-Est per<br />
lamentare le difficoltà di utilizzo dei mezzi a<br />
due ruote sulle tratte salentine suggerendo<br />
degli accorgimenti tecnici per facilitare intermodalità<br />
treno più bici: “Domenica 9<br />
agosto un gruppo composto da dodici ciclisti<br />
della nostra associazione -scrive il<br />
presidente Paolo Sansò- ha compiuto un<br />
trasferimento con bici al seguito da Brindisi<br />
a Lecce nell’ambito della manifestazione<br />
Ruote In Crociate, una ciclo-escursione articolata<br />
in tre giorni da Maglie ad Oria. Purtroppo<br />
sia nella stazione di partenza che di<br />
arrivo il treno regionale utilizzato era su un<br />
binario diverso dal primo. Siamo stati<br />
quindi costretti ad utilizzare i sottopassaggi<br />
con notevole disagio perché abbiamo dovuto<br />
sollevare di peso le nostre bici cariche<br />
di bagagli”.<br />
Una situazione di difficoltà comune a tutte<br />
le stazioni della Sud-Est salentina che potrebbe<br />
essere completamente evitata “se si<br />
installasse una semplice canalina che per-<br />
ripresa dell’attività<br />
anche perché è stata<br />
la stessa Asl a ribadire<br />
che una nuova<br />
situazione di criticità<br />
sanitaria potrà essere<br />
scongiurata soltanto<br />
se Copersalento è in<br />
grado di rispettare<br />
quel limite”.<br />
Blasi inoltre si rivolge<br />
agli operai: “Più di<br />
un mese fa ho chiesto<br />
che il Consiglio provinciale<br />
discutesse<br />
della loro condizione<br />
e che provasse a trovare<br />
un percorso per<br />
garantire un lavoro<br />
certo e soprattutto sicuro. È passato un<br />
mese, ma niente si è mosso”. Al presidente<br />
della Regione Puglia Vendola, infine, il sindaco<br />
di Melpignano chiede “un monitoraggio<br />
continuo, attraverso i suoi uffici, della realtà<br />
di Copersalento anche al fine di sottrarre al<br />
sindaco Fitto gli ultimi spruzzi di una vecchia<br />
rivoltella ad acqua”.<br />
La bici non corre sul binario giusto<br />
mette di spingere le bici sulla rampa di<br />
scale senza doverle sollevare. La Federazione<br />
Italiana Amici della Bicicletta ha già<br />
affrontato in maniera propositiva il problema<br />
e ha approntato un prototipo di canalina.<br />
Le relative tavole progettuali<br />
possono essere scaricate liberamente dal<br />
sito Fiab, http://www.fiabonlus.it/treno/canalina.htm”.
29/08/2009 14<br />
POGGIARDO Quando si parla<br />
di emergenza rifiuti, il pensiero<br />
corre quasi automaticamente<br />
al tanto discusso impianto di<br />
biostabilizzazione di Poggiardo,<br />
ancora una volta al centro delle<br />
cronache per la quasi certa proroga<br />
del suo funzionamento<br />
per mano di Nichi Vendola,<br />
nella veste di Commissario delegato<br />
per l’Emergenza Ambientale<br />
in Puglia.<br />
L’autorizzazione è prevista per<br />
il 28 agosto e il sindaco di<br />
Poggiardo Silvio Astore ha inviato<br />
un telegramma allo stesso<br />
Vendola per sollecitare, al contrario,<br />
la non concessione della<br />
proroga. Le ragioni di questa<br />
richiesta, per altro più volte<br />
rese note nel corso di quasi<br />
due anni, si trovano nei continui<br />
disagi di natura igienico-sanitaria<br />
e olfattiva che questo impianto,<br />
gestito dalla ditta Sud<br />
Gas s.r.l., continua a causare a<br />
Poggiardo e nei comuni limitrofi,<br />
con gravi ripercussioni<br />
anche sul sistema turistico locale.<br />
A sostegno della sua posizione,<br />
Astore ha sollecitato<br />
anche gli interventi in merito<br />
del neopresidente della Provincia<br />
Antonio Gabellone e<br />
del presidente dell’Ato Lecce/2<br />
Silvano Macculi, neoassessore<br />
nella giunta di Palazzo Celestini.<br />
Non è la prima volta che il<br />
leader dell’amministrazione di<br />
Poggiardo chiede ad alta voce<br />
la chiusura del biostabilizzatore,<br />
non rinunciando a rivolgersi<br />
alle autorità giudiziarie. E anche<br />
sulle sentenze degli organi preposti<br />
Astore ha basato da sempre<br />
questa sua battaglia. Già<br />
nel settembre 2007 il Tar di<br />
Lecce aveva accolto il ricorso<br />
del Comune di Poggiardo avverso<br />
la precedente ordinanza<br />
emessa dal Commissario delegato<br />
per l’Emergenza Ambien-<br />
POGGIARDO MURO LECCESE<br />
Biostabilizzatore,<br />
Vendola prepara la proroga<br />
In questo fine settimana il presidente Vendola potrebbe prorogare il funzionamento<br />
del biostabilizzatore di Poggiardo. Ma il sindaco Astore lo invita a ripensarci<br />
tale in Puglia. Stessa sentenza<br />
anche da parte del Consiglio<br />
di Stato che, pronunciandosi<br />
sulla questione in seguito alle<br />
richieste di Regione e Provincia,<br />
negava la concessione della sospensiva<br />
alla precedente decisione<br />
del Tar.<br />
Ora Vendola si accinge comunque<br />
a concedere la proroga;<br />
ciò che conta è che tale autorizzazione<br />
avvenga nella sicurezza<br />
di un corretto funzionamento<br />
dell’impianto le cui criticità<br />
sono ben note a tutti, cittadini<br />
e istituzioni. (A. C.)<br />
L’incantesimo di Luigi Spanò<br />
Inaugurata lo scorso 20 agosto la mostra<br />
del pittore calabrese, da anni residente<br />
nel Salento dove svolge la sua attività di<br />
artista e docente<br />
MURO LECCESE “Dipingo l’acqua<br />
che non c’è”. Questo il singolare<br />
titolo della personale di<br />
Luigi Spanò, in mostra nel suggestivo<br />
scenario del Palazzo del<br />
Principe fino al prossimo 12 settembre.<br />
L’evento, organizzato dal<br />
Centro di Cultura Sociale e Ricerche<br />
Archeologiche “San Domenico”,<br />
con il patrocinio del Comune<br />
di Muro Leccese e la collaborazione<br />
dell’Università del Salento<br />
e dell’Accademia di <strong>Bel</strong>le<br />
Arti di Lecce, è la punta di diamante<br />
del cartellone dell’estate murese<br />
che per la prima volta ospita il<br />
genio creativo del maestro calabrese<br />
di nascita (ma salentino<br />
d’adozione) e autorevole firma di<br />
oltre 40 mostre in Italia e all’estero.<br />
Una pittura, la sua, ermetica e seduttiva<br />
al tempo stesso, carica di<br />
un magnetismo che sprigiona<br />
dalla giocosa narrazione delle sue<br />
figure, tratte da un naturalismo<br />
fiabesco, a metà strada tra il sogno<br />
e la realtà. Sembra il cammino di<br />
un novello Tolkien, di Alice nel<br />
<strong>Paese</strong> delle Meraviglie e di altre<br />
storie moderne rivisitate con gli<br />
effetti speciali della cinematografia.<br />
Con sapienti accostamenti cromatici<br />
e arditi salti concettuali caratterizzati<br />
dal colore rosso, Spanò<br />
alleggerisce la materia espressiva,<br />
rendendola dinamica, vivace, proiettandola<br />
nelle aree dell’impalpabile<br />
e del mistero.<br />
Nelle oltre 50 creazioni esposte<br />
nel piano superiore del Palazzo,<br />
lo spettatore ritrova la sensibilità<br />
espressiva del pittore che fa da<br />
collante tra il dato minimalistico<br />
del particolare e il gigantismo<br />
delle immagini, partorite dalla<br />
scintilla creativa della sua innata<br />
capacità comunicativa, in un “incantesimo”<br />
di forme, luci, ombre<br />
e colori in continua metamorfosi.<br />
Il rospo gigantesco, le sirene, i<br />
maghi, le streghe, i pesci sbalorditi<br />
ed antropomorfi sembrano strizzare<br />
l’occhio allo spettatore, invitandolo<br />
ad immergersi in una mappa concettuale<br />
tutta speciale, solcata da<br />
sentieri fantastici interrotti da ostacoli<br />
imprevedibili, quasi grotteschi,<br />
sulla soglia di un mistero che<br />
nessun scandaglio potrà mai chiarire<br />
del tutto. Orari della mostra:<br />
19.30-22.30; per informazioni:<br />
0836.343824, www.luigispano.it.<br />
Cinzia Rubano
29/08/2009 TRICASE<br />
15<br />
Tricase, rivoluzione in Giunta<br />
Il sindaco Antonio Musarò intende rimodulare l’esecutivo per dare più spinta all’azione<br />
politica: “È solo un problema interno al gruppo di maggioranza”<br />
La vita politico-amministrativa<br />
di Palazzo Gallone<br />
da venti anni a<br />
questa parte è stata sempre<br />
caratterizzata da fermenti, diatribe,<br />
percorsi difficili e crisi,<br />
a causa soprattutto delle lotte<br />
intestine all’interno delle maggioranze<br />
che si sono succedute.<br />
Tali lotte hanno complicato<br />
la regolare attività della Giunta<br />
e del Consiglio, registrando in alcune legislature<br />
la caduta anticipata del governo<br />
locale. Anche quest’estate, come sempre,<br />
le “voci incontrollate” sotto la torre dell’orologio<br />
si sono moltiplicate e diffuse<br />
a macchia d’olio complicando ancor di<br />
più la normale vita a palazzo di città.<br />
A muovere le acque non sono i gruppi di<br />
opposizione ma la stessa coalizione di<br />
maggioranza del Pdl, che ha redatto un<br />
documento ufficiale trasmesso al sindaco,<br />
datato 23 luglio scorso, con il quale invitava<br />
lo stesso primo cittadino a rimodulare<br />
l’esecutivo al fine di sviluppare una<br />
nuova programmazione e attuazione del<br />
programma elettorale che era stato promesso<br />
agli elettori. Certo è che da un<br />
mese a questa parte i componenti l’esecutivo,<br />
Nunzio Dell’Abate, Rocco Piceci<br />
e Antonio Scarcella, con i consiglieri<br />
comunali legati alla stessa cordata Pdl,<br />
non stanno partecipando più ad alcuna<br />
seduta di Giunta né di Consiglio, né tanto<br />
meno hanno dato la disponibilità a partecipare<br />
agli incontri di commissione<br />
legati all’attività amministrativa. Di fronte<br />
a questa situazione di stallo, che si sta<br />
trascinando da tempo, l’immagine che<br />
viene fuori certamente non è delle migliori.<br />
Per fortuna, le manifestazioni estive pro-<br />
grammate e organizzate dall’assessore<br />
al turismo, Nunzio Dell’Abate, che hanno<br />
vivacizzato il territorio in questo periodo,<br />
hanno attenuato la precaria situazione<br />
politica in cui naviga l’Amministrazione.<br />
I nodi politici da sciogliere tuttavia restano<br />
e si attende una svolta dopo le vacanze<br />
estive, probabilmente con nuovi nomi e<br />
incarichi assessorili. I cittadini sono in<br />
trepida attesa per la decisone che Musarò<br />
dovrà assumere a breve scadenza per rilanciare<br />
la vita politico-amministrativa.<br />
Nel frattempo le indiscrezioni si sono<br />
moltiplicate e sono diventate sempre più<br />
serrate sulle ipotesi della nuova Giunta<br />
municipale sbandierando ai quattro venti<br />
un ventaglio di nomi e cognomi che potrebbero<br />
assumere incarichi in luogo<br />
degli assessori oggi delegati.<br />
Intanto il sindaco ha dichiarato che “è<br />
prettamente un problema politico e del<br />
caso si stanno interessando le segreterie<br />
provinciali, pertanto non appena mi forniranno<br />
le relative indicazioni mi regolerò<br />
di conseguenza ad adottare i dovuti provvedimenti.<br />
Attendo anch’io con ansia i<br />
loro suggerimenti per uscire dalla crisi,<br />
affrontando i numerosi problemi che<br />
quotidianamente attanagliano l’Amministrazione<br />
comunali e che attendono soluzioni.<br />
Credo che nei prossimi giorni -<br />
ha conclude il sindaco Musarò- ci saranno<br />
delle novità per venir fuori da questo<br />
scollamento all’interno della maggioranza.<br />
Non appena i vertici provinciali mi daranno<br />
delle dritte continueremo a svolgere<br />
al meglio il mandato amministrativo che<br />
gli elettori ci hanno affidato”. Ora i movimenti<br />
politici provinciali del Pdl, Udc<br />
e Azzurro Popolare si stanno confrontando<br />
per lo sbocco della crisi amministrativa.<br />
Giovanni Nuzzo<br />
Ghandi in mostra<br />
a Palazzo Gallone<br />
Dal 4 al 13 settembre prossimo la sala<br />
del Trono di palazzo Gallone si trasformerà<br />
in un palcoscenico d’eccezione<br />
per accogliere la cultura indiana, a base<br />
di suoni, immagini, danze e sapori.<br />
L’Ente Nazionale per il Turismo Indiano<br />
di Milano ha scelto il SIFF, evento che<br />
raccoglie alcune tra le più originali e<br />
autentiche forme di espressione culturali<br />
nel Sud. È la prima mostra fotografica<br />
in Puglia “Mahatma Ghandi” in 60<br />
scatti originali provenienti dal museo di<br />
Nuova Dheli e che vede il patrocinio<br />
dell’Ambasciata dell’india, a Roma. Le<br />
foto ritraggono Ghandi giovanissimo in<br />
Sud Africa, nel giorno del suo matrimonio,<br />
poi con Indira che gli siede accanto<br />
durante un lungo ed estenuante sciopero<br />
della fame. E poi ancora in carcere<br />
ed infine al suo funerale. Insomma, una<br />
icona del pacifismo e della non violenza.<br />
L’iniziativa promossa dall’Assessorato<br />
al Turismo fa parte della<br />
rassegna Salento Film Festival, che<br />
quest’anno è giunto alla quarta edizione<br />
e che anima le piazze del centro storico<br />
della città. Un evento che promuove<br />
cultura e che si esprime con il mezzo<br />
cinematografico, nella consapevolezza<br />
che il cinema è da sempre una delle<br />
forme più potenti di comunicazione e di<br />
legame tra culture e popoli.
29/08/2009 16<br />
Servono 2,5 milioni di euro per<br />
la Monteco: aumenta la Tarsu<br />
Dopo il nulla di fatto della proposta della vendita di alcuni<br />
immobili comunali, ora il commissario ad acta decide di mettere<br />
le mani nelle tasche dei cittadini<br />
CASARANO Oramai è<br />
una lotta contro il tempo.<br />
Il Comune di Casarano<br />
entro i prossimi mesi deve<br />
onorare un debito di oltre<br />
2 milioni e mezzo di euro<br />
vantati dalla Monteco. Per<br />
reperire i fondi necessari<br />
per tale contingenza a suo<br />
tempo era stato nominato<br />
un commissario ad acta,<br />
il quale dopo aver “tentato”<br />
di soddisfare il creditore<br />
proponendo (infruttuosamente)<br />
la vendita<br />
all’asta di alcuni gioielli<br />
di famiglia (includendovi nell’elenco<br />
tra gli altri, l’ufficio sanitario di piazza<br />
San Giovanni, la palestra polivalente di<br />
contrada Pietrabianca e l’ex caserma<br />
dei carabinieri) ora ci “riprova” interessandosi<br />
direttamente dei conti in entrata<br />
del bilancio comunale. Ovvero le tasche<br />
dei cittadini, che nella fattispecie assumono<br />
la versione “aumento della<br />
tariffa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani”.<br />
Pronta la presa di posizione del sindaco<br />
Ivan De Masi (nella foto). “La decisione<br />
inappellabile di aumentare la Tarsu assunta<br />
dal commissario ad acta designato<br />
dal Tar di Lecce per recuperare gli oltre<br />
due milioni e mezzo di euro maturati<br />
dalla ditta Monteco, per quanto attesa<br />
non mi ha fatto piacere, specie dopo<br />
l’inutile tentativo posto in essere dallo<br />
stesso funzionario di vendere all’asta<br />
alcuni immobili di proprietà comunale.<br />
CASARANO TAVIANO<br />
È sempre spiacevole e lo è ancora di<br />
più in periodi difficili come questo -<br />
continua il sindaco- dover ricorrere all’inasprimento<br />
del carico fiscale sui cittadini<br />
per far fronte ad un’emergenza<br />
finanziaria che è iniziata più di 10 anni<br />
fa e a cui, probabilmente, si poteva<br />
porre rimedio prima che intervenisse la<br />
magistratura amministrativa, quanto<br />
meno per risparmiare quasi un milione<br />
di interessi passivi. Entro il mese di settembre,<br />
quando sarà completata la ricognizione<br />
a 360 gradi sullo stato di salute<br />
economico-finanziaria del Comune -<br />
conclude De Masi- valuterò con la<br />
Giunta e con i nostri tecnici se esiste la<br />
possibilità di intervenire per ridurre altri<br />
capitoli impositivi di competenza comunale,<br />
per bilanciare, almeno in parte,<br />
il danno che abbiamo ereditato e di cui,<br />
comunque, dobbiamo farci carico”.<br />
(D. G.)<br />
La lista “Con Ivan De Masi”<br />
diventa un movimento<br />
CASARANO È stata tra le<br />
sorprese (in positivo) alle<br />
ultime amministrative per<br />
il rinnovo di palazzo dei<br />
Domenicani. La lista Con<br />
Ivan De Masi Sindaco ha<br />
infatti raccolto più preferenze<br />
di tutte le altre civiche in<br />
competizione, e l’exploit<br />
(1.566 voti, il 12,08% delle<br />
preferenze totali espresse<br />
dagli elettori e dalle elettrici casaranesi il 6<br />
e 7 giugno scorsi) è valso il passaggio sul<br />
podio tra le più suffragate, subito dopo le<br />
“corazzate” Partito Democratico (1.809 voti,<br />
per il 12.96%) e Popolo della Libertà (1.714<br />
preferenze, il 13.22%). Ora, dall’intestazione<br />
del logo sparisce il vocabolo “sindaco”, e<br />
TAVIANO Prosegue con successo l’iniziativa<br />
proposta dall’Amministrazione comunale della<br />
“Città dei Fiori” che con un servizio di busnavetta<br />
ha messo in collegamento per l’estate<br />
il centro abitato alla marina di Mancaversa.<br />
Si tratta di un servizio a pagamento con<br />
ticket da 0,30 euro per corsa semplice fino a<br />
20 euro per l’abbonamento valido per tutta<br />
la stagione estiva (ma è completamente<br />
gratuito per i portatori di handicap e per gli<br />
invalidi civili al 100%), e resterà attivo fino<br />
al 13 settembre prossimo.<br />
Tre le fermate individuate, tanto a Taviano<br />
quanto nella Marina. In città la navetta farà<br />
sosta in largo Radice, piazzetta <strong>Bel</strong>lini e via<br />
Gallipoli (all’altezza della stazione di servizio<br />
Erg), mentre a Mancaversa il bus fermerà e<br />
partirà da piazza sant’Anna, piazzetta Mancaversa<br />
e dallo Jonio Club. La prima e<br />
la restante dicitura Con Ivan<br />
De Masi da qui in avanti<br />
non indicherà più (o soltanto)<br />
una delle liste civiche<br />
che hanno contribuito all’elezione<br />
a sindaco dell’imprenditore<br />
casaranese,<br />
ma individuerà un vero e<br />
proprio movimento politico-culturale.<br />
Salvatore<br />
Stanca (nella foto) ne è il<br />
presidente, Lucia De Matteis la sua vice,<br />
Giuseppe Lisi tesoriere e Paola De Luca<br />
segretario. Completano il direttivo Francesca<br />
Bartolemo, Leonardo Ciurlia, Massimo<br />
Toma, Giovanni Pino, Loredana Manco,<br />
Giovanni Romano, Franco Bartolomeo, Giuseppe<br />
Isernia, Cristian Fattizzo. (D. G.)<br />
Servizio bus-navetta Taviano-Mancaversa<br />
l’ultima partenza da Taviano sono fissate per<br />
le 7.30 e per le 19.40; dalla marina invece si<br />
parte dalle 8.05 fino alle 21.15 con cadenza<br />
media ogni due ore. Ogni singola corsa che<br />
collega la città a Mancaversa dura all’incirca<br />
20 minuti e per info è possibile consultare il<br />
sito internet www.comune.taviano.le.it.<br />
(D. G.)
29/08/2009 19<br />
Appuntamento a Noha per tutti gli<br />
appassionati di Moto Guzzi<br />
Ritorna anche quest'anno il motoraduno Guzzi, atteso per i giorni 29 e 30 agosto. Due<br />
giorni in cui si potrà visitare in moto parte del Salento e degustare prodotti tipici locali<br />
GALATINA L’estate galatinese<br />
non è fatta soltanto di<br />
musica e spettacoli, ma anche<br />
di passioni e tradizioni. Ritorna<br />
infatti per il secondo anno consecutivo,<br />
a Noha, il motoraduno<br />
dedicato agli appassionati delle<br />
moto Guzzi organizzato dal<br />
Moto Club M.I.G. di Galatina.<br />
L’evento è atteso per i giorni<br />
29 e 30 agosto prossimi, in<br />
piazza San Michele. Naturalmente<br />
non mancherà l’aspetto<br />
culinario: durante la manifestazione<br />
l’Associazione Turistica<br />
del vino di Galatina curerà<br />
con i suoi esperti, degustazioni<br />
di vini e abbinamenti ai prodotti<br />
tipici locali; inoltre i centauri potranno<br />
partecipare al tour guidato sulla costa<br />
adriatica e far visita alla grotta della Zinzulusa.<br />
Il tutto allietato dalla nostra<br />
pizzica.<br />
La manifestazione si aprirà sabato 29<br />
alle 10, quando verrà dato il via all’inizio<br />
delle iscrizioni e alla consegna dei gadget.<br />
Alle 16 è prevista una sfilata per le vie<br />
cittadine e successivamente ci sarà la<br />
partenza per il giro turistico di circa 80<br />
chilometri complessivi (gli organizzatori<br />
consigliano di effettuare il pieno di carburante).<br />
Una volta partiti si prenderà la<br />
direzione per Corigliano D’Otranto con<br />
transito sulla Strada Statale 16, deviando<br />
per la Statale 496 in direzione di Poggiardo,<br />
Ortelle, Diso e da Marittima per<br />
la litoranea adriatica fino alla località<br />
GALLIPOLI Il notevole<br />
e clamoroso ritardo determinato<br />
nella realizzazione<br />
del Parco di via<br />
Firenze è diventata la<br />
pregiudiziale per spingere<br />
il dirigente dell’ufficio<br />
tecnico comunale Giuseppe<br />
Cataldi a licenziare<br />
la determina che risolve<br />
il contratto con la ditta<br />
privata incaricata di progettare,<br />
ristrutturare e gestire<br />
in futuro una struttura<br />
fortemente voluta<br />
dall’Amministrazione comunale.<br />
Tanto tuonò che piovve, dunque, ed inevitabile è<br />
stata la decisione dell’Utc di Palazzo Balsamo, che<br />
non intende attendere oltre per vedere realizzato un<br />
parco che doveva essere terminato entro un biennio<br />
da quando nel 2005 furono avviati i lavori per la sua<br />
realizzazione.<br />
È vero che nel 2007 il tragico evento della formazione<br />
di una voragine proprio in via Firenze aveva rallentato<br />
prima e sospeso momentaneamente poi quei lavori,<br />
ma è altrettanto vero, come nelle spiegazioni addotte<br />
dall’Ufficio Tecnico comunale, che nel frattempo<br />
nonostante un’ulteriore proroga concessa per il completamento<br />
dei lavori, non si è mai recuperato a<br />
quella situazione di stallo.<br />
GALATINA MARTANO GALLIPOLI<br />
della Zinzulusa dove si potrà visitare la<br />
grotta. Dopo aver fatto un po’ di sosta si<br />
ripartirà proseguendo per la litoranea<br />
fino a Santa Cesarea, con deviazione per<br />
Vitigliano e poi Ortelle dove si sosterrà<br />
per un rinfresco e si potrà visitare la<br />
Cripta della Madonna della Grotta. Per<br />
le 19 è previsto il rientro a Noha. Dalla<br />
frazione ci si sposterà a Galatina, dove<br />
alle 21 in piazza San Pietro tutti gli<br />
iscritti partiranno per raggiungere la Masseria<br />
L’Astore di Cutrofiano. Lì verrà<br />
offerta la cena: il menù prevede friselle,<br />
pezzetti di carne al sugo, prodotti tipici e<br />
vino, concerto di musica e ballo popolare.<br />
Domenica 30 agosto alle 9.30 si riapriranno<br />
le iscrizioni e ci sarà la consegna<br />
dei gadget. Dopo un ora e mezza verranno<br />
benedetti i caschi. Alle 12 ci sarà la<br />
Parco di via Firenze, punto e a capo<br />
L’Ufficio Tecnico firma l’atto di rescissione del contratto di appalto<br />
per la realizzazione della struttura a causa dei ritardi ingiustificati<br />
accumulatisi nel tempo<br />
sfilata per le vie cittadine e<br />
trasferimento presso una cantina<br />
vinicola dove sarà possibile<br />
degustare un ricco aperitivo<br />
con degustazione dei vini prodotti.<br />
Per tutto il periodo dello<br />
svolgimento della manifestazione<br />
a richiesta sono previste<br />
visite guidate per il centro storico<br />
di Galatina, la splendida<br />
Basilica di Santa Caterina, il<br />
museo del Tarantismo. Per chi<br />
volesse anticipare l’arrivo, visto<br />
il periodo estivo, il Moto Club<br />
è a disposizione per tour sul<br />
territorio salentino. Sono diversi<br />
i premi a disposizione in merito<br />
a diverse classifiche stilate:<br />
per squadre di regione, per squadre extra<br />
regione, per conduttori isolati, un premio<br />
alla Moto Guzzi più antica (certificata<br />
dalla carta di circolazione), un premio<br />
alla “guzzista” con il maggior numero di<br />
chilometri percorsi (solo se intestataria<br />
della carta di circolazione) curato da Antonella,<br />
creatrice dei modelli di bigiotteria<br />
del marchio “Sole Luna”.<br />
Intanto l’organizzazione fa sapere che si<br />
declina da ogni responsabilità per quanto<br />
riguarda eventuali danni riportati dai partecipanti<br />
o da questi a terzi o a cose di<br />
terzi, nel corso della manifestazione o<br />
durante lo svolgimento dei giri turistici<br />
programmati. Tutti i mezzi devono essere<br />
in regola con le norme del Codice della<br />
Strada.<br />
Paolo Antonio Franza<br />
E la decisione della<br />
rescissione del contratto<br />
è proprio ‘figlia’ di quell’immobilismoingiustificato,<br />
generato dopo che,<br />
ad una richiesta di variante<br />
progettuale in corso<br />
d’opera fatta dall’azienda<br />
incaricata, il Comune<br />
aveva risposto negativamente<br />
per una “evidente<br />
e sostanziale difformità<br />
rispetto al piano iniziale<br />
approvato dall’esecutivo<br />
comunale”.<br />
È lo stesso assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe<br />
Barba, a spiegare i motivi di tale soluzione: “Si tratta<br />
di un passaggio doloroso ma necessario, nell’ottica<br />
della realizzazione di un’opera come il Parco di via<br />
Firenze, che questa Amministrazione fortissimamente<br />
ha voluto e vuole, per tener fede a un preciso impegno<br />
preso con la cittadinanza e per eliminare una grave<br />
lacuna di carattere urbanistico e ambientale. La determina<br />
di risoluzione del contratto, rispondendo implicitamente<br />
a chi, dall’opposizione, chiedeva lumi<br />
sull’operato dell’esecutivo circa tale progetto, conferma,<br />
ove fosse necessario, che il Parco di Via Firenze è<br />
una assoluta priorità di questa compagine amministrativa”.<br />
(D. G.)<br />
Appuntamento con la<br />
“normalità”<br />
MARTANO Il Largo Primo Maggio<br />
ospiterà sabato 29 agosto “Paramisìa -<br />
la normalità è sopravvalutata”, una manifestazione<br />
che ha l’obiettivo di creare<br />
spazi di riflessione volti alla creazione<br />
di un modello di società che includa i<br />
disabili in tutti i suoi campi.<br />
“L’impegno fin qui profuso -dichiarano<br />
i rappresentanti di LiberaMente e<br />
L.A.U.P.O, le associazioni promotrici<br />
della serata in collaborazione con la<br />
Consulta Disabilità del CSV Salentospesso<br />
non ha dato i risultati sperati. Il<br />
più delle volte le iniziative proposte<br />
hanno finito per essere controproducenti,<br />
rafforzando le barriere culturali<br />
già esistenti”. Scopo dichiarato della<br />
manifestazione è contribuire ad abbattere<br />
la classica idea secondo la quale il<br />
disabile è una persona malata e farne<br />
insinuare una nuova: quella di un disabile<br />
con lo stesso diritto e la stessa voglia<br />
di divertirsi di tutti gli altri.<br />
Durante la serata martanese ci saranno<br />
le esibizioni dei gruppi Super Reverb,<br />
Lola and the Lovers e Sheken, con<br />
stand che proporranno le specialità<br />
della gastronomia salentina.<br />
Serena Orlando<br />
Ecco la Commissione<br />
Pari Opportunità<br />
GALLIPOLI Dal 21 agosto scorso il consiglio comunale<br />
della “città bella” ha istituito la Commissione Pari Opportunità.<br />
Vi fanno parte Carmela Carrozza, Lucia Casole, Teresa<br />
Chianella, Ivonne Di Sancarlo, Lidia Gabellone, Anita<br />
Marzano, Chiara Pisanello, Anna Loredana Torchetti, Anna<br />
Rita Tricarico, Alessandra Vallebona e Anna Lucia Vittorini,<br />
e nella prima riunione dell’organismo sarà nominata la<br />
presidente. “Finalmente si porta a compimento un percorso<br />
in cui l’amministrazione ha da sempre creduto -spiega il<br />
vicesindaco con delega alle Pari Opportunità, Giovanni<br />
De Matteis-. Con la composizione ufficiale della commissione,<br />
l’esecutivo sa di poter contare su di uno strumento utile e<br />
valido per promuovere ulteriormente il ruolo della donna<br />
nella società. Al nuovo organismo ed ai suoi membri<br />
vanno pertanto gli auguri sinceri di un proficuo e sereno<br />
lavoro da parte dell’amministrazione comunale”.<br />
La commissione Pari opportunità gallipolina durerà in<br />
carica per tutto il mandato amministrativo del sindaco Giuseppe<br />
Venneri. Si occuperà della promozione del ruolo<br />
della donna nel tessuto civico locale e fornirà spunti ed<br />
iniziative di collaborazioni con le realtà istituzioni cittadine.
29/08/2009 20<br />
La lunga estate calda<br />
della giunta Vaglio<br />
Scontri, alleanze, accordi e scissioni:<br />
il commissariamento del comune sembra oramai imminente<br />
NARDÒ Continua l’appassionante<br />
telenovela di<br />
Palazzo Personè. Risulterebbe<br />
lungo e complesso<br />
riassumere ai nostri lettori<br />
i numerosi colpi di scena,<br />
le alleanze, gli “inciuci”, i<br />
tradimenti che hanno interessato<br />
l’intero arco politico<br />
di Nardò in questa calda<br />
estate. L’unica cosa certa<br />
è che il sindaco Antonio<br />
Vaglio, dopo aver provato<br />
le strade più disparate, compresa<br />
quella di una forzosa<br />
alleanza con l’Udc, ha deciso<br />
di presentare le proprie<br />
dimissioni. La maggioranza dunque non<br />
esiste più, dilaniata com’è da bramosie<br />
di potere e personalismi di ogni sorta. Il<br />
commissariamento del popoloso comune<br />
sembra quindi l’unica strada seria oramai<br />
praticabile; ma la politica si sa, conserva<br />
sempre dei colpi di scena.<br />
In città circolano voci di nuove alleanze,<br />
addirittura con partiti di destra. Semplici<br />
pettegolezzi politici o qualcosa di più?<br />
Allo stato attuale delle cose è difficile<br />
dirlo; di certo l’opposizione, pur rumoreggiando,<br />
non sembra capace di prendere<br />
in mano le redini del comune, soffrendo<br />
essa stessa di molti dei mali che hanno<br />
debilitato la maggioranza di centrosinistra.<br />
E allora? Allora ai neretini non rimane<br />
che attendere che le cose si risolvano. Di<br />
certo in città si respira un clima pesante,<br />
molti partiti si sono frantumati al loro<br />
interno (il Pd in primis), ai fedelissimi di<br />
Vaglio si contrappone chi vorrebbe dei<br />
nomi nuovi, lontani da qualsiasi connotazione<br />
partitica (nomi che a loro volta<br />
incontrano fieri ostracismi).<br />
La temperatura, dunque, rimane rovente;<br />
non è possibile formulare alcuna ipotesi<br />
fondata, non è possibile vedere una reale<br />
via di uscita per questa crisi che si<br />
prolunga oramai da mesi. L’empasse che<br />
sta interessando la politica neretina, da<br />
destra a sinistra, pare non essere aggirabile.<br />
Qualsiasi soluzione, eccezion fatta per<br />
la nomina del commissario prefettizio,<br />
sembra onestamente avere poche speranze<br />
di successo. Se Vaglio non riuscirà in<br />
pochi giorni a trovare la quadratura del<br />
cerchio la sua esperienza di governo<br />
potrà dirsi definitivamente conclusa e<br />
con essa un’intera stagione del centrosinistra<br />
di Nardò. Che questo sia un bene<br />
o un male spetterà agli elettori stabilirlo<br />
nel prossimo futuro.<br />
Alessio Palumbo<br />
NARDÒ PARABITA<br />
400mila euro per salvare<br />
il cimitero monumentale<br />
L’assessore ai Servizi Cimiteriali Ezio Pellico fa<br />
appello alla Regione per ristrutturare il cimitero,<br />
ma dall’opposizione arriva l’invito a non alterare le<br />
caratteristiche del monumento<br />
PARABITA Con un progetto di massima<br />
da sottoporre all’attenzione della Regione<br />
Puglia per i necessari finanziamenti, l’Amministrazione<br />
comunale punta alla ristrutturazione<br />
del cimitero monumentale cittadino<br />
(nella foto). La struttura ha valenza internazionale<br />
nell’arte post-moderna, ma negli<br />
ultimi anni ha subito notevoli danni a causa<br />
del rinvio costante di interventi manutentivi<br />
tanto che oggi il cimitero presenta un<br />
notevole stato di degrado che mette a rischio<br />
interi fabbricati per il distacco di parti<br />
murarie ed infiltrazioni diffuse.<br />
Il Comune, come da programma stilato dall’assessore<br />
ai Servizi Cimiteriali Ezio Pellico,<br />
per la messa in sicurezza ed il ripristino dei<br />
luoghi prevede di spendere circa 400mila<br />
euro, ma in materia pronta è stata la presa<br />
di posizione della minoranza, dalla consigliera<br />
Marcella Provenzano in particolare. Provenzano<br />
prende atto “della buona volontà dell’Amministrazione<br />
comunale di voler recuperare<br />
al disastroso stato in cui versa il<br />
cimitero monumentale”, ma sottolinea come<br />
tutto il piano di intervento dovrà essere<br />
progettato con cura per non inficiare le<br />
caratteristiche principali del monumento<br />
stesso. “Per mettere in pratica il programma<br />
di rivalutazione dell’opera progettata dagli<br />
architetti Paola Chetante e Alessandro<br />
Anselmi dello studio G.R.A.U. di Roma -<br />
spiega Provenzano- è necessaria una attenta<br />
e doverosa riflessione riguardo ad ogni decisione<br />
che possa modificare o alterare<br />
ogni singola linea e volume. Per questo è<br />
fondamentale salvaguardare la bellezza strut-<br />
turale del monumento nella sua interezza e<br />
totalità, considerando che è stato concepito<br />
con un’organizzazione degli spazi che rappresentano<br />
la proiezione e la deformazione<br />
della logica degli ordini”. Per la Provenzano,<br />
insomma, prima di avviare ogni azione concreta<br />
ed operativa, sarebbe indispensabile<br />
coinvolgere gli stessi tecnici romani che<br />
progettarono a suo tempo il cimitero, in<br />
modo da non alterare aree e funzioni dello<br />
stesso. “Mi auguro che non solo vengano<br />
finanziati gli interventi per la ristrutturazione<br />
-conclude la Provenzano- ma che si studi<br />
approfonditamente la possibilità di reperire<br />
nuovi spazi appropriati per l’edificazione di<br />
nuove cappelle private”.<br />
(D. G.)
29/08/2009 22<br />
Ritorna nel primo<br />
fine settimana<br />
di settembre a<br />
Carpignano la<br />
tradizionale e popolare<br />
“Festa te lu Mieru”,<br />
evento atteso dai<br />
salentini e da turisti<br />
appassionati<br />
del buon vino<br />
CARPIGNANO SALENTINO<br />
Com’è da tradizione ormai dal<br />
1975, la prima domenica di<br />
settembre è il giorno della “Festa<br />
te lu Mieru” nel piccolo<br />
comune nel cuore della Grecìa<br />
Salentina. Un appuntamento<br />
che in più di trent’anni di vita<br />
è stato riconosciuto come la<br />
regina della sagre, di certo la<br />
prima delle feste non legate a<br />
ricorrenze religiose. Quest’anno<br />
il calendario indica il 6 settembre<br />
come il giorno principe<br />
della festa che verrà preceduto<br />
anche dai festeggiamenti del 4<br />
e del 5 dello stesso mese.<br />
Fin dalla sua prima edizione,<br />
l’Associazione organizzatrice<br />
della “Festa te lu Mieru” (oggi<br />
Onlus) si prefigge di continuare<br />
la sua tradizione, promuovere<br />
la cultura del territorio e devolvere<br />
in beneficenza i proventi<br />
derivati dalla festa stessa.<br />
L’origine di questa festa risale<br />
al 1974, quando il gruppo teatrale<br />
danese Odin Teatret del<br />
salentino Eugenio Barba scelse<br />
Carpignano come base della<br />
sua attività durante una tournèe<br />
di formazione. Nelle intenzioni<br />
di Barba, lo scambio tra le tradizioni<br />
locali di musiche e di<br />
danze con gli spettacoli del suo<br />
gruppo. Da questa idea, si improvvisò<br />
la festa de “Lu Patrunu”,<br />
musiche e balli tradizionali,<br />
prodotti tipici e soprattutto ottimo<br />
vino locale, molto abbondante<br />
in quel periodo. Il successo<br />
di quella serata convinse<br />
i cittadini di Carpignano a creare<br />
una associazione che si occupasse<br />
di organizzare una festa<br />
simile annuale e così nella prima<br />
domenica di settembre del<br />
1975, durante le celebrazioni<br />
della Madonna delle Grazie, si<br />
CARPIGNANO COPERTINO<br />
Oltre trent’anni di amore per<br />
“lu mieru”<br />
svolse la prima edizione della<br />
“Sagra te lu Mieru”, che negli<br />
anni successivi divenne “Festa<br />
te lu Mieru”. Da allora musica,<br />
balli, gastronomia locale, ma<br />
soprattutto vino gratis sono i<br />
protagonisti della manifestazione<br />
simbolo della città di<br />
Carpignano; il tutto, poi, è contornato<br />
da giochi tradizionali.<br />
A conferma dell’importanza attribuita<br />
alla musica e alla tradizione<br />
popolare, il programma<br />
di quest’anno vede protagonisti<br />
alcuni gruppi musicali salentini<br />
che si alterneranno nei tre giorni<br />
di festa: il 4 settembre si esibiranno<br />
i Kamafei, il 5 è invece<br />
il turno dei Papa Chango,<br />
mentre il 6 sarà la volta degli<br />
Alla Bua. (A. C.)<br />
Al via la 23esima Mostra<br />
d’Antiquariato di Copertino<br />
COPERTINO La manifestazione,<br />
giunta<br />
alla 23esima edizione,<br />
si svolgerà dal 29<br />
agosto al 6 settembre<br />
presso il castello di<br />
Copertino ed è realizzata<br />
dalla Pro Loco<br />
di Copertino in stretta<br />
collaborazione con<br />
l’Amministrazione comunale<br />
e con la partecipazione<br />
di Provincia di Lecce,<br />
della Regione Puglia, dell’Union3,<br />
della Soprintendenza per i Beni Architettonici,<br />
il Paesaggio, il Patrimonio<br />
Storico, Artistico ed Etnoantropologico<br />
di Lecce e del Museo Provinciale<br />
“Sigismondo Castromediano”.<br />
La manifestazione si inserisce fra le<br />
iniziative culturali che da anni ormai<br />
richiamano l’interesse di numerosi<br />
esperti e operatori del settore, oltre<br />
ad una vasta partecipazione di turisti<br />
e visitatori che trascorrono le loro<br />
vacanze nel Mezzogiorno d’Italia.<br />
La Mostra, quindi, si pone sempre<br />
più come punto d’incontro di appassionati<br />
dell’antiquariato e operatori<br />
economici, ma mira<br />
anche sia all’incremento<br />
della nostra<br />
stagione turistica sia<br />
alla valorizzazione del<br />
castello di Copertino<br />
che costituisce l’emergenza<br />
monumentale<br />
più rilevante del territorio.<br />
Come per le scorse<br />
edizioni della settimana<br />
dell’antiquariato, il Museo<br />
Provinciale “Sigismondo Castromediano”<br />
di Lecce arricchisce la<br />
manifestazione con uno speciale<br />
evento curato dal direttore del Museo<br />
“Sigismondo Castromediano” Antonio<br />
Cassiano: quest’anno ci sarà<br />
l’iniziativa “Il Museo nei Castelli”<br />
Due gli eventi culturali: il giorno<br />
dell’inaugurazione un grande spettacolo<br />
del “Trio Haura” e giovedì 3<br />
settembre a cura di Scena Muta il<br />
musical “Giulietta e Romeo”.<br />
La Mostra d’Antiquariato è visitabile<br />
dalle 18 alle ore 22.30.<br />
Info: Pro-Loco 0832.949010<br />
ingresso: 4 euro.
cultura a<br />
Lungo la strada provinciale Maglie-Santa<br />
Cesarea Terme, tra<br />
Giuggianello e Poggiardo, domina<br />
la pianura una serra boscosa, i “Santi<br />
Stefani” sui cui frondosi declivi è custodito<br />
tra oliveti secolari ed il verdeggiare<br />
magico della macchia mediterranea, il<br />
cuore spirituale del Salento, quel vero e<br />
proprio Santuario mediterraneo della<br />
Dea Madre costituito dalla Grotta di<br />
San Giovanni e dal “furticiddhu della<br />
vecchia” (nella foto), il ventre ed il<br />
“corpo mistico” di quella divinità femminile<br />
a cui le popolazioni dell’arcaico<br />
Salento tributavano onore e venerazione.<br />
A poca distanza dell’abitato di Giuggianello<br />
si trova questo luogo mitico, in località<br />
“Duelli”, che è dominato da tre<br />
enormi monoliti sovrapposti, culminanti<br />
in una pietra “a cappello di prete”, posta<br />
in una posizione di apparentemente instabile<br />
equilibrio. Ma a sorprendere non<br />
è soltanto lo strabiliante masso, ma l’intero<br />
agglomerato megalitico, che suggerisce<br />
l’idea di un vero e proprio santuario,<br />
coi suoi altari ed i suoi luoghi<br />
“liturgici”, dove i sacerdoti e le sacer-<br />
cura di<br />
Alessio Palumbo<br />
Il “furticiddu de la vecchia” a Giuggianello:<br />
il cuore spirituale del Mesolitico salentino<br />
A poca distanza dal “furticiddhu della vecchia”, domina la località<br />
Santi Stefani, sul Monte della Serra, situato a 112 metri<br />
sul livello del mare, la grotta di San Giovanni, uno straordinario<br />
esempio di cristianizzazione degli antichi luoghi della spiritualità<br />
pagana.<br />
La grotta, dovuta ad un singolarissimo fenomeno carsico, è<br />
caratterizzata da pilastri naturali che sembrano sorreggerne la<br />
volta. All’interno di essa si svolgevano le antiche ritualità neolitiche,<br />
legate alla fertilità della terra e degli uomini. Vertice e<br />
fulcro dell’anno naturale era per queste popolazioni la cui vita<br />
era scandita dai tempi della natura, la notte del solstizio<br />
d’estate, il momento culminante del viaggio del sole nel cielo,<br />
il quale inizia la sua ridiscesa. In questa magica notte avvenivano<br />
le nozze sacre del Dio della vegetazione, il cui simbolo<br />
era il serpente, con la Dea Madre, la cui unione garantiva la<br />
prosperità dei raccolti e la fortuna nella caccia. Tale unione veniva<br />
ritualmente replicata dai sacerdoti e dalle sacerdotesse<br />
che si rinchiudevano in queste grotte dando corso a rituali di<br />
fertilità che si incentravano sull’unione fisica e spirituale della<br />
terra con il mondo vegetale, la cui vita era garantita dalla rugiada<br />
che in quella magica notte diveniva teurgica, curativa.<br />
Uomini e donne si rotolavano nella notte nell’erba per rigenerare<br />
il corpo e ritrovare la fertilità, e tutta la natura, sconvolta<br />
dalla magia astrale della notte di San Giovanni, veniva coinvolta<br />
in fenomeni straordinari: si riteneva ad esempio che gli<br />
animali acquisissero la parola e vaticinassero agli uomini le<br />
dotesse della Dea Madre celebravano<br />
principalmente riti di fertilità connessi<br />
al passaggio dall’infanzia all’adolescenza,<br />
consistenti nella sottoposizione dei fanciulli<br />
in età puberale a veri e propri itinerari<br />
iniziatici, che culminavano nel<br />
rito cruento della rinascita.<br />
Una tra le teorie più consolidate tra gli<br />
studiosi di antropologia è quella che voleva<br />
i fanciulli dormire nel ventre della<br />
madre terra per una notte, per poi rinascere<br />
cruentamente adulti all’alba del<br />
giorno successivo, in un rito che replicava<br />
i dolori ed il trauma del parto, con l’effusione<br />
della linfa sacra, del sangue,<br />
che ritornava alla terra. L’effusione del<br />
sangue avveniva o infliggendo ai ragazzi<br />
vere e proprie ferite, oppure sacrificando<br />
alla dea uno di essi, che per tutti ritornava<br />
alla natura, bagnando col proprio sangue<br />
la rinascita degli altri, i quali erano così<br />
pronti a celebrare i misteri della vita. I<br />
resti delle vittime sacrificate, fossero<br />
esse uomini o animali, venivano bruciati<br />
assieme a piante aromatiche, ed i roghi<br />
effondevano il loro sacro profumo nei<br />
luoghi circostanti. L’età del passaggio<br />
era stabilita col sopraggiungere delle regole<br />
femminili per le ragazze, mentre<br />
per i ragazzi si seguiva probabilmente il<br />
medesimo computo degli anni delle coetanee.<br />
Le sacerdotesse della Dea, le donne anziane<br />
delle comunità, le quali erano le<br />
depositarie delle conoscenze magiche,<br />
mediche e religiose, curavano gli aspetti<br />
rituali per tutti, ragazze e ragazzi, mentre<br />
gli uomini attendevano la fine dei riti di<br />
rinascita per introdurre i nuovi membri<br />
loro sorti. In seguito alle nozze sacre avveniva il consueto sacrificio<br />
umano o animale e la ricorrenza sacrale si concludeva<br />
con un falò, attorno al quale avvenivano danze e banchetti.<br />
Di tali consuetudini rituali sono rimaste tracce importanti nelle<br />
tradizioni cristiane legate al culto di San Giovanni, che hanno<br />
contribuito a tramandare sino a noi l’essenza spirituale del nostro<br />
passato più antico. È stato proprio grazie alla cristianizzazione<br />
del culto pagano che è stata resa possibile agli<br />
maschi della comunità ad altri riti, quelli<br />
della caccia e della vegetazione. Le ragazze<br />
invece venivano educate dalle anziane<br />
ai misteri della vita e della maternità<br />
per poter poi partecipare a quelle festività<br />
connesse alla fertilità della terra.<br />
È opinione ormai diffusa che il “furticiddhu<br />
della vecchia”, conosciuto anche<br />
come il “colle dei fanciulli e delle ninfe”<br />
(un evidente richiamo ai riti di iniziazione<br />
degli adolescenti) non sia stato edificato<br />
da popoli primitivi, ma che sia stato<br />
luogo di formazione naturale a cui i primitivi<br />
hanno progressivamente dato una<br />
forma, aggiungendovi scale e modellando<br />
alcune pietre per meglio rispondere alle<br />
necessità rituali.<br />
Quanto a lungo siano durati questi riti<br />
arcani è testimoniato dal fatto significativo<br />
che al “furticiddhu”, luogo che non<br />
poteva essere cristianizzato, come è invece<br />
accaduto per molte grotte, come<br />
quella di San Giovanni, sono state attribuite<br />
caratteristiche demoniache, tanto<br />
che si deve il suo nome alla Vecchia, la<br />
strega che “sul comignolo, pronuncia<br />
filando i suoi vaticini al sorgere del<br />
sole”, traccia evidentissima della figura<br />
delle sacerdotesse della Dea Madre. La<br />
superstizione popolare più che lo zelo<br />
ecclesiastico, che preferiva cristianizzare<br />
i luoghi di venerazione delle antiche divinità,<br />
ricollegò il retaggio di questi riti<br />
antichissimi alla figura della “strega de<br />
lu Nanni Orcu”, ossia la sacerdotessamoglie<br />
del sacerdote del signore degli<br />
animali del neolitico, sul quale essa<br />
aveva la preminenza.<br />
Vincenzo Scarpello<br />
La Grotta di San Giovanni, il ventre della Dea fecondato dal dio della Vegetazione<br />
antropologi ed agli archeologi la ricostruzione di un antichissimo<br />
passato che altrimenti si sarebbe perduto per sempre. La<br />
Religione Cattolica, memore della pax deorum che aveva garantito<br />
l’universalità spirituale di Roma nel mondo antico, preferì<br />
assorbire le religioni pagane anziché distruggerle,<br />
preservando nella trasformazione e nella attribuzione del senso<br />
autentico del sacro dell’intuizione che di esso aveva avuto l’antenato,<br />
che non aveva potuto avere conoscenza dell’incarnazione<br />
del logos divino.<br />
La devozione al dio vegetazionale ed alla Dea Madre, traslata<br />
nel culto di San Giovanni e nella fortissima devozione Mariana,<br />
molto sentita a Giuggianello come in tutto l’Occidente cattolico,<br />
è potuta così sopravvivere fino ai giorni nostri, vivendo periodi<br />
altalenanti di fortuna tra un medioevo greco di splendore iconografico,<br />
nel corso del quale molti santuari rupestri vennero<br />
convertiti in chiese con l’apposizione di magnifici affreschi di<br />
scuola bizantina, ed un periodo di declino, conclusosi fortunatamente<br />
con un avvenimento prodigioso, la guarigione della<br />
figlia del massaro della vicina Masseria “Armino”, che contribuì<br />
personalmente al restauro dell’antica grotta ed alla ripresa<br />
di un fenomeno culturale che compendia l’essenza stessa dell’Identità<br />
Salentina, ossia la devozione ad una Madre Celeste,<br />
e contemporaneamente Madre terrena, della quale hanno avuto<br />
privilegiata premonizione e conoscenza i nostri avi, sin da quei<br />
tempi ancestrali nei quali Ella veniva chiamata Dea Madre.<br />
(V. C.)
spettacolo<br />
Tricase, tempo di ciak!<br />
Con 5 anteprime mondiali, 18 anteprime europee,<br />
40 anteprime nazionali e 3 anteprime regionali grande<br />
attesa per il “Salento International Film Festival”<br />
Con la partecipazione di ben 98 film, selezionati<br />
tra i 1.148 film iscritti provenienti da 22 paesi<br />
del mondo, torna anche quest’anno il noto appuntamento<br />
del cinema indipendente internazionale<br />
in Salento. La sesta edizione del “Salento International<br />
Film Festival” prenderà il via il 4 settembre con una<br />
giornata interamente dedicata all’India, con una<br />
sinfonia di colori, suoni,<br />
odori e sapori provenienti<br />
dal subcontinente indiano.<br />
Alle 19, infatti, nella<br />
Sala del Trono di Palazzo<br />
Gallone sarà presentato<br />
il documentario diretto<br />
da Romina Power (nella<br />
foto) Upuya, seguito alle<br />
20.30 dal musical bollywoodiano,<br />
Bachna ae<br />
haseeno, girato in parte<br />
tra l’India e il Salento.<br />
Sabato 5 settembre start<br />
up ufficiale del SIFF<br />
2009, con l’anteprima europea di Lahore. Incentrato<br />
sul rapporto conflittuale tra India e Pakistan, il film<br />
in concorso racconta la storia di due fratelli che rappresentano<br />
il loro <strong>Paese</strong> in due diversi sport, ponte<br />
ideale per la pace tra i due Paesi. Altra importante anteprima<br />
nazionale sarà data inoltre dalla proiezione<br />
del film indiano Just Married, per la regia di Meghna<br />
Gulzar. A chiudere la kermesse domenica 13 settembre<br />
spetterà invece a Polvere, proiezione speciale fuori<br />
concorso, diretta da Massimiliano D’Epiro e Danilo<br />
Proietti.<br />
La sezione “Nuovi Registi” presenta The Contenders,<br />
proiezione fuori concorso in anteprima mondiale<br />
diretta da Marta Mondelli. Domenica 6 settembre,<br />
tra i film in concorso sarà proiettato Looking for Palladin,<br />
lungometraggio in anteprima europea diretto<br />
da Andrzey Krakowski. Il giovane e arrogante agente<br />
di talenti di Hollywood Josh Ross è mandato in Guatemala<br />
alla ricerca di Jack Palladin, attore da Oscar<br />
in pensione. Josh è disinteressato all’anziano attore e<br />
alla comunità di cui ha bisogno per ritrovarlo, ma ciò<br />
a cura di<br />
Claudia Mangione<br />
che credeva sarebbe<br />
stata una faccenda veloce<br />
si trasformerà in<br />
un’esperienza di vita.<br />
3 Seasons è il film<br />
canadese in anteprima italiana diretto da Jim Donovan<br />
e sarà proiettato martedì 8 settembre. Cinque vite che<br />
si incontrano, non solo nella sofferenza ma anche<br />
nella speranza. Due coppie accomunate da una gravidanza<br />
non programmata e un padre che, dopo aver<br />
perso la moglie e l’unica figlia, è ora alla ricerca di<br />
vendetta.<br />
Giovedì 10 settembre è la volta di Love me still, film<br />
in anteprima italiana di Danny Hiller. Gangster metropolitano<br />
mescolato con il melodramma, che racconta<br />
di un amore non ricambiato. Altro film in concorso<br />
Nothing Really Matters. Il film, proiettato venerdì 11<br />
settembre, è diretto da Jean-Marc Pichè ed è in anteprima<br />
europea. Gli ultimi due film in concorso,<br />
protagonisti della serata di sabato 12 settembre, sono<br />
Felino, diretto da Flavio Kampah e Rigged, per la<br />
regia di Jonathan Dillon, entrambi in anteprima eu-<br />
ropea. Felino è basato sulla storia di un duplice<br />
omicidio realmente accaduto nel 2006 in un piccolo<br />
paese in provincia di Parma. I protagonisti sono Frenk<br />
e Dario, due amici che amano trascorrere le giornate<br />
tra sballo, Playstation e discoteca. Dario però vive distaccato<br />
dalla realtà, confuso da sogni allucinatori e<br />
da domande senza risposta che rivolge a Laura, la<br />
protagonista femminile. La vita di paese li angoscia e<br />
li demotiva e aspettano il sabato sera per potersi divertire.<br />
Dario è annoiato da questa vita e medita di<br />
compiere un gesto clamoroso, che lo farà passare alla<br />
storia. Rigged ritrae il mondo della box illegale.<br />
Michael Dublin è in fuga dal suo passato. Gestisce il<br />
racket della box illegale ma la sua vita cambia quando<br />
incontra Katherine Parker, con la quale inizia un<br />
viaggio molto lucroso imbastito sullo schema del<br />
“scommesse al contrario”. Cresce l’amicizia tra i due,<br />
ma il passato di Dublin porterà i protagonisti a lottare<br />
per la propria vita.<br />
Da venerdì 4 a domenica 13 settembre<br />
Tricase, scuderie di Palazzo Gallone<br />
Info: 0833.545037, info@cinesalento.com
appuntamenti_eventi_curiosità<br />
Per segnalazioni: REDAZIONE DI BELPAESE via Gallipoli, 98 - 73024 Maglie.Le Tel./Fax: 0836.426350 e-mail: belpaese.live@alice it<br />
Sabato 29<br />
Niente da<br />
dichiarare?<br />
LECCE, Piazzale<br />
Cuneo - ore 21<br />
Protagonista del<br />
l’appuntamento di<br />
sabato sera della ras<br />
segna “Mediterra<br />
nea Estate 2009”,<br />
organizzata dall’As<br />
sessorato alla Cul<br />
tura del Comune di<br />
Lecce, la Compa<br />
gnia “Corte de’ Mi<br />
racoli” porta in scena la divertentissima<br />
commedia brillante francese in tre atti dal<br />
titolo “Niente da dichiarare?”. Tra i vadeuvilles<br />
più fortunati di Charles Maurice Hennequin<br />
e Pierre Veber, l’opera fu rappresentata per<br />
la prima volta il 6 ottobre 1906 con un me<br />
morabile successo di pubblico e di critica.<br />
Regia di Antonio De Carlo. Info: 0832.682111.<br />
Prevendita: Castello Carlo V tel. 0832.246517<br />
PERSONALE DI SALVATORE DE MAGISTRIS<br />
NARDÒ, via Roma n. 163 - ore 17/21<br />
L’artista neretino Salvatore De Magistris in mostra<br />
nei locali di via Roma. Volti nascosti, occhi di personaggi<br />
che si abbandonano ai loro sentimenti più<br />
profondi: lo studio della persona affascina il pittore<br />
che fa emergere dalle sue opere il lato più nascosto.<br />
Fino al 31 agosto.<br />
Info: 333.9006017<br />
HESTIA, IL VENTRE DEI LUOGHI<br />
CAMPI SALENTINA, Residenza teatrale<br />
Al via le iscrizione al programma di residenza teatrale<br />
diretto dall’attore e regista Ippolito Chiarello,<br />
che si terrà a Campi Salentina dall’11 al 20 settembre.<br />
Aperto ad attori, danzatori, allievi in formazione,<br />
residenti e stranieri, attivi sul territorio<br />
nazionale e internazionale. Info: 327.7357690<br />
LE MACCHINE DI LEONARDO DA VINCI<br />
ACAYA, Castello - ore 18/21<br />
Oltre 40 delle più belle macchine progettate da<br />
Leonardo in mostra ad Acaya. Nata su idea dell’associazione<br />
“Creattivamens”, la collezione è<br />
composta da più di 40 riproduzioni tratte da disegni<br />
e progetti di Da Vinci. Su prenotazione percorso<br />
per visitatori non vedenti. Info: 389.5819972<br />
SABATO 29<br />
SEGNI DELL’ANIMA. CONNUBIO LITO<br />
TRICASE, Scuderie di Palazzo Gallone<br />
ore 20.30/23.30<br />
Organizzata dall’Accademia delle Arti e dei Mestieri<br />
“Terra d’Amendolia” di Specchia, la collettiva d’arte<br />
“Segni dell’Anima. Connubio lito - cromatico di<br />
Terra d’Amendolia” ospita le opere più rappresentativa<br />
di 17 pittori, fotografi e scultori. Info: 3208439456<br />
PERSONALE DI SALVATORE DE MAGISTRIS<br />
NARDÒ, via Roma n. 163 - ore 17/21<br />
L’artista neretino Salvatore De Magistris in mostra<br />
nei locali di via Roma. Volti nascosti, occhi di personaggi<br />
che si abbandonano ai loro sentimenti più<br />
profondi: lo studio della persona affascina il pittore<br />
che fa emergere dalle sue opere il lato più nascosto.<br />
Fino al 31 agosto. Info: 333.9006017<br />
KILLER® SORPRESA<br />
GALLIPOLI, Spazio Arte, vico Bottai n. 1<br />
ore 17/23<br />
Mostra di grafica contemporanea di Walter Spennato.<br />
La mostra prende il titolo da un’opera dell’autore<br />
giunta in semifinale al concorso internazionale<br />
“Kinder cerca arte”. Le provocazioni artistiche di<br />
Spennato traggono ispirazione dalla realtà: violenza,<br />
pistole, maschere antigas. Info: 0833.262431<br />
MIRÒ - OPERA GRAFICA<br />
OTRANTO, Castello Aragonese - ore 10/13<br />
e 16/24<br />
Superata la soglia dei 20 mila visitatori per la prestigiosa<br />
mostra del grande maestro spagnolo.<br />
Aperta fino al 27 settembre, l’esposizione accompagna<br />
il visitatore alla scoperta del meraviglioso<br />
mondo di Mirò attraverso una selezione di sue litografie.<br />
Info: 199.151123<br />
SCARABOCCHI IN LIBERA USCITA<br />
PARABITA, Palazzo Ferrari - ore 18/22<br />
Il noto giornalista televisivo Vincenzo Mollica protagonista<br />
della mostra “Scarabocchi in libera<br />
uscita”, una raccolta dei suoi fumetti di cui è possibile<br />
acquistare il catalogo in originale e una cartella<br />
con numero 4 serigrafie. Aperta fino al 6<br />
settembre. Info: 335.6361133<br />
IRENE SCARDIA IN CONCERTO<br />
LECCE, Teatro Romano - ore 21<br />
Nell’ambito di “Mediterranea Estate 2009”, la pianista<br />
Irene Scardia in “Quello che so del cielo”. La<br />
performance nasce della passione dell’autrice per<br />
la volta celeste e per le sue costellazioni dense di<br />
storia e di fascino ancestrale. Ingresso libero.<br />
Info: 0832.682111<br />
DOMENICA 30 LUNEDI 31<br />
LA GIUSTA DIREZIONE<br />
LECCE, Laboratorio teatrale Prosarte,<br />
via Scarambone n. 36<br />
Al via le iscrizione al seminario “La giusta direzione:<br />
come vincere sempre nella vita”, percorso di rinnovamento<br />
fisico e mentale, per esprimere e realizzare<br />
al meglio delle proprie potenzialità. Il corso, promosso<br />
dal Laboratorio Teatrale Prosarte, sarà diretto<br />
da Mino Castrignanò. Info: 320.8273456<br />
SEGNI DELL’ANIMA. CONNUBIO LITO<br />
TRICASE, Scuderie di Palazzo Gallone<br />
ore 20.30/23.30<br />
Organizzata dall’Accademia delle Arti e dei Mestieri<br />
“Terra d’Amendolia” di Specchia, la collettiva d’arte<br />
“Segni dell’Anima. Connubio lito - cromatico di Terra<br />
d’Amendolia ” ospita le opere più rappresentativa di<br />
17 pittori, fotografi e scultori. Info: 3208439456<br />
I LIBRI DI ICARO<br />
LECCE, via Liborio Romano n. 23<br />
La Casa Editrice “I libri di Icaro” valuta per la pubblicazione<br />
opere di poesia, narrativa e saggistica.<br />
Basta inviare gli inediti e i dati (nome, cognome indirizzo<br />
e-mail) a info@ilibridicaro.com. Le opere ritenute<br />
idonee per la pubblicazione riceveranno una<br />
proposta editoriale. Info: 0832 523416<br />
SENSI CONTEMPORANEI<br />
LECCE, Chiesa di San Francesco<br />
della Scarpa - ore 9.30/13 e 18/21<br />
“Il mito nell’arte contemporanea. Giovanni Tommasi<br />
Ferroni incontra Ovidio”, “Architettura sostenibile.<br />
L’altopiano iranico fonte di civiltà e ispirazione”,<br />
“Iran. Tra passato e Futuro”: sono questi i tre allestimenti<br />
del progetto “Sensi contemporanei” della Provincia<br />
di Lecce. Info: urp@provincia.le.it<br />
HESTIA, IL VENTRE DEI LUOGHI<br />
CAMPI SALENTINA, Residenza teatrale<br />
Al via le iscrizione al programma di residenza teatrale<br />
diretto dall’attore e regista Ippolito Chiarello,<br />
che si terrà a Campi Salentina dall’11 al 20 settembre.<br />
Aperto ad attori, danzatori, allievi in formazione,<br />
residenti e stranieri, attivi sul territorio<br />
nazionale e internazionale. Info: 327.7357690<br />
LA GIUSTA DIREZIONE<br />
LECCE, Laboratorio teatrale Prosarte,<br />
via Scarambone n. 36<br />
Al via le iscrizione al seminario “La giusta direzione:<br />
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al meglio delle proprie potenzialità. Il corso, promosso<br />
dal Laboratorio Teatrale Prosarte, sarà diretto<br />
da Mino Castrignanò. Info: 320.8273456<br />
PERSONALE DI SALVATORE DE MAGISTRIS<br />
NARDÒ, via Roma n. 163 - ore 17/21<br />
L’artista neretino Salvatore De Magistris in mostra<br />
nei locali di via Roma. Volti nascosti, occhi di personaggi<br />
che si abbandonano ai loro sentimenti più<br />
profondi: lo studio della persona affascina il pittore<br />
che fa emergere dalle sue opere il lato più nascosto.<br />
Fino al 31 agosto. Info: 333.9006017<br />
HESTIA, IL VENTRE DEI LUOGHI<br />
CAMPI SALENTINA, Residenza teatrale<br />
Al via le iscrizione al programma di residenza teatrale<br />
diretto dall’attore e regista Ippolito Chiarello,<br />
che si terrà a Campi Salentina dall’11 al 20 settembre.<br />
Aperto ad attori, danzatori, allievi in formazione,<br />
residenti e stranieri, attivi sul territorio<br />
nazionale e internazionale.<br />
Info: 327.7357690<br />
LE MACCHINE DI LEONARDO DA VINCI<br />
ACAYA, Castello - ore 18/21<br />
Oltre 40 delle più belle macchine progettate da<br />
Leonardo in mostra ad Acaya. Nata su idea dell’associazione<br />
“Creattivamens”, la collezione è<br />
composta da più di 40 riproduzioni tratte da disegni<br />
e progetti di Da Vinci. Su prenotazione percorso<br />
per visitatori non vedenti. Info: 389.5819972<br />
MARTEDI 1 MERCOLEDI 2<br />
GIOVEDI 3 VENERDI 4<br />
LE MACCHINE DI LEONARDO DA VINCI<br />
ACAYA, Castello - ore 18/21<br />
Oltre 40 delle più belle macchine progettate da<br />
Leonardo in mostra ad Acaya. Nata su idea dell’associazione<br />
“Creattivamens”, la collezione è<br />
composta da più di 40 riproduzioni tratte da disegni<br />
e progetti di Da Vinci. Su prenotazione percorso<br />
per visitatori non vedenti. Info: 389.5819972<br />
SCARABOCCHI IN LIBERA USCITA<br />
PARABITA, Palazzo Ferrari - ore 18/22<br />
Il noto giornalista televisivo Vincenzo Mollica protagonista<br />
della mostra “Scarabocchi in libera<br />
uscita”, una raccolta dei suoi fumetti di cui è possibile<br />
acquistare il catalogo in originale e una cartella<br />
con numero 4 serigrafie. Aperta fino al 6<br />
settembre. Info: 335.6361133<br />
I CONCERTI DEL CHIOSTRO<br />
GALATINA, piazza San Pietro – ore 21<br />
Piazza San Pietro diventa, per l’evento di grande<br />
richiamo della rassegna “I concerti del chiostro”,<br />
teatro giovedì 3 settembre. In pedana la cantante<br />
jazz inglese Sarah-Jane Morris, in coppia con il<br />
fantastico Dominic Miller, chitarrista nonché compositore<br />
di vari successi di Sting.<br />
Info: 331.4768353
sport<br />
Il Gallipoli sceglie<br />
il più bel vestito per il<br />
gran debutto di B nel Salento<br />
Dopo il bel punto nell’esordio assoluto di Ascoli (1-1), il club ionico del<br />
neopresidente Daniele D’Odorico (succeduto a Vincenzo Barba) si prepara<br />
alla prima di sabato alle 19 al Via del Mare di Lecce contro il Cesena<br />
Dopo aver archiviato la telenovela<br />
della crisi societaria<br />
estiva, ecco il Gallipoli presentarsi<br />
al debutto storico casalingo<br />
di sabato pomeriggio alle 19 contro<br />
il Cesena al Via del Mare di Lecce.<br />
Tutto ciò dopo l’esordio positivo<br />
di Ascoli (1-1). Ormai si è chiusa<br />
l’epopea-Barba (4 campionati e<br />
due trofei vinti in sette anni dall’Eccellenza<br />
alla B). Ecco il Gallipoli<br />
passare nella mani dei nuovi proprietari<br />
friulani. La nuova dirigenza<br />
si è presentata al Gallipoli Resort il<br />
12 agosto scorso. A capeggiare la<br />
nuova proprietà è il neopresidente Daniele<br />
D’Odorico, accompagnato dal suo primo<br />
consigliere Christoph Concina, 29 anni,<br />
imprenditore legato all’edilizia ed agli<br />
arredi interni; oltre al direttore generale<br />
Vittorio Fioretti, che ha costruito il nuovo<br />
organigramma. L’incontro è stato scandito<br />
dagli applausi con la presenza di circa 200<br />
tifosi.<br />
“Verrano dei buoni giocatori. Vi stupiremo”,<br />
ha esordito il presidente D’Odorico, nato<br />
il 20 settembre 1968 a Udine, imprenditore<br />
facente capo alla “D’Odorico Group”. Il<br />
gruppo friulano opera in Italia ed all’estero<br />
da mezzo secolo con le sue società nel<br />
campo delle intermediazioni, delle consulenze,<br />
dei servizi immobiliari, commerciali,<br />
finanziari e assicurativi alle aziende e ai<br />
privati, oltre al settore delle energie rinnovabili.<br />
Il neopresidente ha affermato dei<br />
Foto di Marcello Sansò<br />
buoni rapporti con le società straniere: dal<br />
possibile ingresso nella Juventude di Montevideo<br />
in Uruguay alle trattative con un<br />
club bulgaro, di cui non ha voluto far<br />
nome.<br />
“Il nostro responsabile tecnico e manageriale<br />
Vittorio Fioretti ha stilato una lista di circa<br />
15 calciatori, che verranno anche dai campionati<br />
esteri, oltre ai tre calciatori riconfermati<br />
come Di Gennaro, Ginestra e Mounard”,<br />
prosegue il neo numero 1 del<br />
sodalizio ionico. “Il nostro obiettivo è<br />
quello di costituire una squadra giovane e<br />
dinamica, capace di conquistare la salvezza.<br />
Bisognerà costruire anche un vivaio per<br />
cercare di porre le basi per scalare nel<br />
prossimo triennio il salto in serie A, cercando<br />
di lavorare e costruire qui una realtà capace<br />
di imitare i miracoli del nord-est come<br />
Udinese e Chievo”.<br />
a cura di<br />
Pasquale Marzotta<br />
E Vincenzo Barba in conferenza<br />
ha sottolineato commosso: “Purtroppo<br />
non credevo di arrivare alla<br />
conclusione di cedere il Gallipoli,<br />
ma rimarrò un tifoso -ha affermato<br />
il petroliere-. Alla fine faccio i migliori<br />
auguri per il bene del Gallipoli.<br />
Sono sicuro che con loro ci divertiremo”.<br />
E, nel ritiro di Sarnano, Giuseppe<br />
Giannini sta plasmando il nuovo<br />
gruppo, grazie alle varie operazioni<br />
del d.g. Fioretti. Tra gli arrivi vi<br />
sono i portieri Koprivec (1988)<br />
dall’Udinese, l’argentino Lavorano<br />
(dal Merida, Spagna) e la riconferma del<br />
portiere Sciarrone (1983).<br />
Per la difesa ci sono gli ignaggi dell’ex<br />
Bari Pianu (1975), Tagliani (1989, prestito<br />
dalla Fiorentina), Abbate (1983, ex Piacenza),<br />
Mandorlini (1983); e gli uruguaiani<br />
Viana e Sosa. Per il centrocampo ecco il<br />
regista scuola-Juve Pederzoli (1984), Mancini<br />
(1983 prestito dal Siena), Moro (1984),<br />
Smit (1980), Depetris (1988), Scaglia<br />
(1977). Per l’attacco, oltre a Di Gennaro e<br />
Ginestra, ecco gli arrivi in prestito dalla<br />
Fiorentina di Di Carmine (1988, ex Qpr),<br />
Maritato (1989); oltre al nigeriano scuola-<br />
Inter Eliakwu.<br />
Ed intanto la primavera di Gigi Solidoro<br />
sarà impegnata sabato prossimo nel turno<br />
di coppa Italia Tim contro il Crotone (ore<br />
15 al Bianco). All’andata i salentini si sono<br />
imposti per 1-0, grazie al gol di Aventaggiato.<br />
Lecce, il jolly Vives<br />
non tradisce mai<br />
Tre squilli per ripartire dopo la delusione<br />
della retrocessione in B ed ora c’è<br />
da preparare la prima trasferta di Piacenza.<br />
Il Lecce ha inaugurato la nuova<br />
avventura nella serie cadetta con un tris<br />
al Via del Mare contro l’Ancona, firmato<br />
dalla doppietta di Baclet e dal sigillo del<br />
neo-idolo salentino Lepore. La squadra<br />
di De Canio è ripartita con il piede giusto<br />
ed allo stesso tempo ha cancellato<br />
il pesante 2-6 di coppa Italia contro la<br />
Sampdoria.<br />
Tra le novità proposte in campo da De<br />
Canio venerdì sera vi è la posizione<br />
avanzata dietro la punta del centrocampista<br />
di grande fantasia Giuseppe<br />
Vives (nella foto). “In questo ruolo mi<br />
trovo bene, ma posso dare ancora di<br />
più -dice il jolly portato anni fa da<br />
Zeman in giallorosso-. Al momento<br />
sono ancora al 60% della condizione,<br />
ma posso fare ancora meglio visto che<br />
sbaglio qualche appoggio di troppo.<br />
Ora a Piacenza dobbiamo proporre la<br />
bella prova del debutto in campionato<br />
con l’Ancona”. Intanto il club di via<br />
Templari sonda il terreno per gli attaccanti:<br />
pare aver convinto Corvia al ritorno<br />
nel Salento, è in stand-by per<br />
Marilungo (Sampdoria) e potrebbe<br />
chiudere con Arma (Spal).
Inizia l’avventura della B dello Svicat Salento 12 Trepuzzi<br />
C’è il profumo della serie B per lo Svicat Salento<br />
12 Trepuzzi, che si è radunata in sede per la preparazione<br />
atletica in vista dell’esordio del 4<br />
ottobre in campionato con il Colleferro. Il coordinatore<br />
tecnico Fabio Scippa ha convocato 40<br />
giocatori tra i quali spiccano alcuni interessanti<br />
volti nuovi. Si tratta del seconda linea Luigi Mangione<br />
e del centro trequarti-ala Marco Brasino,<br />
A Monte la presidenza<br />
dell’Italgest Casarano<br />
I campioni d’Italia delle ultime tre edizioni hanno presentato<br />
il neopresidente Maurizio Monte, 40 anni, casaranese ed<br />
appassionato da sempre di questa disciplina<br />
Casarano<br />
L’Italgest<br />
presenta il<br />
suo nuovo presidente.<br />
È un casaranese<br />
doc: Maurizio<br />
Monte (al centro<br />
nella foto), 40 anni,<br />
innamorato di questa<br />
disciplina e componente<br />
dello zoccolo<br />
duro dell’handball salentino, dopo<br />
una carriera in Serie C e in Serie B da<br />
giocatore e un’altra da dirigente salutando<br />
gli innumerevoli successi colti dalla compagine<br />
rossoazzurra.<br />
Succede a Gianni Ippoliti, nuovo presidente<br />
onorario, che per motivi lavorativi<br />
non ha potuto dare seguito al suo mandato.<br />
“Ringrazio la società che mi ha proposto<br />
l’incarico, che ho accettato con l’entusiasmo<br />
di sempre e con spirito di servizio e sacrificio,<br />
ringraziando Gianni Ippoliti per il<br />
lavoro svolto”, dichiara Monte, che traccia<br />
gli obiettivi del Casarano in questa stagione.<br />
“Le nostre intenzioni sono le medesime:<br />
vincere, anche se ne siamo certi, sarà<br />
un’impresa difficile dato il valore delle<br />
concorrenti e i pericoli che può riservare<br />
un campionato”.<br />
La società ha in<br />
programmazione<br />
una fitta serie di incontri<br />
che serviranno<br />
ad illustrare una<br />
rassegna di iniziative<br />
in cantiere<br />
come la partnership<br />
con “Made in Casarano”,associazione<br />
che mira alla valorizzazione dei<br />
prodotti e delle aziende dell’hinterland, e<br />
a costituire un importante progetto merchandising.<br />
“Abbiamo deciso da quest’anno<br />
di allargare a tutte le aziende, associazioni<br />
ed enti che da sempre si dimostrano attenti<br />
alle problematiche dello sport, la possibilità<br />
di condividere con noi questo progetto”,<br />
prosegue il neo presidente.<br />
La Pallamano Italgest Casarano ha attivato<br />
un progetto per le scuole della città e di<br />
tutto l’hinterland: progetto che mira a<br />
sensibilizzare i bambini ed i ragazzi ai<br />
veri e sani principi e valori dello sport.<br />
Sono state presentate, inoltre, le nuove<br />
maglie dei tri-campioni d’Italia, prodotte<br />
dalla solida partnership del main sponsor<br />
Italgest e della Regione Puglia.<br />
provenienti dalla Nafta Brindisi; del pilone destro<br />
Francesco Ippolito e del pilone sinistro Antonio<br />
Lapertosa, provenienti dall’Amatori Monopoli;<br />
nonché di Stefano Frontini, terza linea proveniente<br />
dal Cus Lecce. Si attende l’arrivo del mediano di<br />
apertura inglese, e preparatore fisico della<br />
squadra, Raymond Luggeri, obbligato a trattenersi<br />
a Londra a causa di dolorosi motivi familiari.<br />
Dopo il bronzo dell’eurojuniores<br />
di<br />
Praga, ecco Michele<br />
Malerba (nella<br />
foto) incoronarsi campione<br />
italiano ai giovanili<br />
di Roma nei 200 dorso<br />
fermando il cronometro<br />
a 2’01’’10. “Non è stata<br />
certo la mia migliore prestazione<br />
cronometrica,”<br />
ha affermato esausto al<br />
termine della gara Malerba,<br />
punta di diamante<br />
della Fimco Maglie e talento<br />
di Collepasso.<br />
“Contava solo vincere e mettersi al collo<br />
la medaglia d’oro, il titolo di Campione<br />
Italiano tanto cercato e voluto, che mi ripaga<br />
di tanti sacrifici. Dedico l’oro alla<br />
mia famiglia, al presidente Gigi Mileti,<br />
all’allenatore Giovanni Gigante ed a<br />
tutti quelli che non mi hanno fatto mai<br />
mancare il loro sostegno. Siamo arrivati<br />
a gareggiare quasi a Ferragosto e non era<br />
facile mantenere la giusta concentrazione<br />
dopo un’annata così lunga e faticosa.<br />
Avrei voluto centrare il record italiano<br />
della mia categoria, 1’59’’35 di Damiano<br />
Dopo le olimpiadi di Pechino 2008, ecco il tecnico di Specchia<br />
Camillo Placì (al centro nella foto), vice coach di Silvano Prandi,<br />
fregiarsi della conquista della qualificazione al mondiale con la<br />
Bulgaria ad Italia 2010.<br />
La nazionale dell’Est ha ottenuto il primo posto del proprio girone<br />
di qualificazione, svoltosi a Varna, nelle scorse settimane, in Bulgaria,<br />
battendo il Portogallo per 3-0, la Repubblica Ceca per 3-0<br />
e l’Olanda per 3-1. E Placì sarà prossimo avversario degli azzurri.<br />
Agli europei, che si svolgeranno in Turchia dal 3 al 13 settembre<br />
prossimi, dove l'urna ha riservato, a Smirne, l’Italia di Andrea Ana-<br />
Oro italiano per Malerba:<br />
Fimco Maglie in paradiso<br />
Il nuotatore salentino si laurea campione tricolore nei 200<br />
dorso ai campionati italiani giovanili estivi disputati a<br />
Roma dal 6 al 13 agosto scorso<br />
Lestingi, atleta della nazionale<br />
in gara ai recenti<br />
Mondiali. Ma va benissimo<br />
così, anche perché<br />
sentivo la fatica e quest’oro<br />
l’ho strappato davvero<br />
con i denti“.<br />
Il presidente Mileti è soddisfatto:<br />
“Oltre al nostro<br />
atleta di punta Michele<br />
Malerba abbiamo portato<br />
agli Italiani anche Marco<br />
Abate (1991), Davide<br />
Balena (1990), Marco<br />
De Donno (1994), Luca<br />
Della Ducata (1993),<br />
Laura De Giorgi (1992) e Luca Piccinno<br />
(1990). Tutti hanno ben figurato nelle<br />
gare dove sono stati impegnati guadagnando<br />
anche in alcuni casi la finale A e<br />
piazzandosi quindi nei primi otto”. Ed il<br />
tecnico Gigante commenta: “Volevamo<br />
chiudere la stagione con la massima affermazione<br />
a livello nazionale: il titolo<br />
di campione italiano, soprattutto dopo<br />
l’argento ai tricolori invernali di Riccione<br />
a marzo, che ci aveva lasciato l’amaro in<br />
bocca dopo aver sfiorato l’impresa dell’oro<br />
in quell’occasione”.<br />
Camillo Placì con la Bulgaria ai mondiali di volley del 2010 in Italia<br />
stasi (4 settembre), Serbia e Repubblica Ceca.<br />
Dal 27 settembre partirà il 65° campionato di Serie A1 Tim con<br />
avversario la Lube Banca Marche Macerata, Placì affiancherà Silvano<br />
Prandi sulla panchina della Trenkwalder Modena, club di<br />
una città prestigiosa per aver conquistato il più alto numero di titoli<br />
conseguiti.<br />
In Emilia ci sarà un altro salentino: il giovane centrale della nazionale<br />
azzurra Marco Cosimo Piscopo, sino alla scorsa stagione<br />
in forza all’Itas Diatec Trentino, con la quale ha vinto lo<br />
Scudetto nel 2008 e la Champions League l’anno scorso.
Il tratto principale del tuo<br />
carattere.<br />
Sono pignolo e generoso.<br />
Il tuo principale difetto.<br />
Sono pignolo e non mi rilasso<br />
mai.<br />
La qualità che preferisci in<br />
una donna?<br />
L’intelligenza, l’ironia e la cura<br />
del corpo.<br />
E in un uomo?<br />
Idem.<br />
Cosa ci vuole per esserti amico?<br />
Devo scorgere una grande onestà.<br />
Cos’è la felicità?<br />
La mia vita.<br />
L’ultima volta che hai pianto?<br />
Rispondendo alla domanda<br />
precedente.<br />
Di cosa hai paura?<br />
Della pioggia.<br />
Canzone che canti sotto la doccia?<br />
Estate di De Martino.<br />
Musicisti o cantanti preferiti?<br />
Capossela, Paolo Conte, Tom<br />
io io<br />
PROPRIO<br />
di Claudia Mangione intervista liberamente ispirata al famoso gioco di società di Marcel Proust<br />
Waits, Beatles, Queen, Battisti.<br />
Poeti preferiti?<br />
Nazim Hikmet, Neruda, Brecht.<br />
Autori preferiti in prosa?<br />
…tanti.<br />
Libri preferiti.<br />
Novecento di Baricco, Saltatempo<br />
di Benni.<br />
Attori e attrici preferiti.<br />
De Niro, Al Pacino, Uma Thurman.<br />
Chi potrebbe interpretarti sul<br />
grande schermo?<br />
Io.<br />
Film preferiti.<br />
L’attimo fuggente, Il cielo sopra<br />
Berlino, Pulp Fiction, Arancia<br />
Meccanica, C’era una volta in<br />
America.<br />
I tuoi pittori preferiti.<br />
Picasso, Ribera, Caravaggio, Frida.<br />
Il colore che preferisci.<br />
Blu.<br />
Se fossi un animale, saresti?<br />
Un cavallo.<br />
Cosa sognavi di fare da gran-<br />
Ippolito<br />
Chiarello<br />
Eclettico artista salentino, che spazia dal teatro al cinema, alla<br />
musica, nasce a Corsano il 27 gennaio 1967. Dopo l’esperienza<br />
come osservatore del lavoro di Dario Fo, nel 1995 incontra la<br />
Compagnia Koreja con cui inizia la sua carriera da attore professionista,<br />
recitando tra il 2000 e il 2001 negli spettacoli<br />
Acido Fenico. Ballata per Mimmo Carunchio camorrista e Brecht’s<br />
Dance del regista Salvatore Tramacere. Si misura via via<br />
con lavori sempre più impegnativi: Sacco e Vanzetti con l’Oda<br />
Teatro-Cerchio di Gesso di Foggia, Il sogno degli artigiani del<br />
Teatro Minimo di Andria. Con la sua Compagnia, la “Nasca Teatri<br />
di Terra”, ha scritto, prodotto e interpretato il noto spettacolo<br />
Oggi Sposi, con la regia di Maria Cassi, e Fanculopensiero<br />
stanza 510, con la regia di Simona Gonella. Al cinema ha partecipato,<br />
tra gli altri, ai film: Italian Sud-est di Fluid Video<br />
Crew; Il miracolo e I Galantuomini di Edoardo Winspeare; Fine<br />
pena mai, con Claudio Santamaria e Valentina Cervi. Come regista<br />
firma, tra gli altri, il cortometraggio Fumo e il docu-film<br />
Sound Res-I giorni del suono. Attualmente è impegnato nella<br />
direzione artistica della rassegna “Quante storie per un caffè”<br />
e della residenza teatrale “Hestia. Il Ventre dei luoghi”.<br />
de?<br />
L’attore.<br />
L’incontro che ti ha cambiato<br />
la vita?<br />
Dario Fo.<br />
La persona a cui chiederesti<br />
consiglio in un momento difficile?<br />
Mia madre e mio padre.<br />
Quel che detesti più di tutto.<br />
I ritardatari.<br />
Quanto tempo dedichi alla<br />
cura del tuo corpo?<br />
…un po’.<br />
Piatto preferito.<br />
Linguine alle vongole in bianco<br />
con i pomodorini.<br />
Il profumo preferito.<br />
Costume National.<br />
Il fiore che ami.<br />
Il tulipano.<br />
La tua stagione preferita?<br />
Autunno.<br />
Il paese dove vorresti vivere?<br />
Sud Italia.<br />
In quale epoca ti sarebbe piaciuto<br />
vivere?<br />
Medioevo.<br />
Personaggi storici che ammiri<br />
di più.<br />
Alessandro Magno.<br />
Personaggi storici detestati.<br />
Nerone.<br />
Cosa faresti per sostenere ciò<br />
in cui credi?<br />
Qualsiasi cosa in questo momento.<br />
Chi è il tuo eroe vivente?<br />
Checco Zalone!<br />
Il tuo sogno ad occhi aperti?<br />
Che continui sempre così la mia<br />
vita.<br />
Il tuo rimpianto più grande?<br />
Non aver studiato il pianoforte<br />
e l’inglese.<br />
Cos’è l’amore?<br />
È il modo più bello di farsi del<br />
male.<br />
Stato attuale del tuo animo.<br />
Indaffarato ma a una svolta.<br />
Il tuo motto.<br />
Bisogna rallentare.<br />
Come vorresti morire?<br />
…così come morirò…<br />
Anno VIII n. 321<br />
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Tessera n. 14594
Appuntamenti<br />
Sabato 29 Agosto<br />
Rio Bo Formentera Party<br />
Continua il sabato del Rio Bo Fashion<br />
Club di Gallipoli. Savi Vincenti, Paolo<br />
Mele, il divertentismo di Lele Procida<br />
e la speciale animazione delle Gogoos<br />
Dance Animation per un’altra notte<br />
da non perdere. Per informazioni e<br />
omaggi donna: 329.7644208, www.riobodiscoteca.it<br />
Venerdì 28 agosto - Gibò<br />
Appuntamento con le suggestive<br />
notti al Gibò di Santa Maria di Leuca<br />
(località Ciolo). Le splendide voci di<br />
Bruce, Shary, Yolanda e Mona ci accompagneranno<br />
ancora per una serata<br />
Just for special people. Info e prenotazioni:<br />
0833.54.89.79<br />
Sabato 29 agosto<br />
Guendalina<br />
Alex Neri e Federico Grazzini saranno<br />
i protagonisti del Twentynight –<br />
Closing time, appuntamento dance<br />
conclusivo nella splendida location<br />
del Guendalina di Santa Cesarea<br />
Terme. Dopo diverse serate internazionali<br />
nelle migliori discoteche di<br />
Ibiza e Riccione, il Guendalina si<br />
scatenerà con la migliore musica<br />
house. Ingresso donna 5 euro, uomo<br />
15 euro fino alle 23. Info: 340.8090351,<br />
347.5866933<br />
Domenica 30 agosto - Naitendì<br />
L’esclusivo Restaurant Lounge Bar<br />
Naitendì di Cutrofiano propone un<br />
gemellaggio culinario fra il Salento e<br />
l’Emilia. Nonna Lella, cuoca emiliana<br />
“doc”, preparerà tutte le domeniche<br />
fino al 27 settembre una specialità<br />
emiliana per antonomasia: gnocco<br />
fritto e tigelle. Info e prenotazioni:<br />
0836 540964, info@naitendi.com<br />
Se volete ricevere la<br />
pagina ByNight<br />
via mail,<br />
inviarci le vostre foto<br />
scattate durante le<br />
serate o segnalarci<br />
nuovi eventi,<br />
scriveteci a<br />
bynight@belpaeseweb.it<br />
E lʼestate continua<br />
Coloro che pensano che<br />
la fine di agosto sia sinonimo<br />
di fine dellʼestate,<br />
dovranno ricredersi! La<br />
penisola salentina continua<br />
a proporre eventi<br />
musicali e culinari da<br />
soddisfare i gusti e le<br />
esigenze più svariate.<br />
DallʼAdriatico allo Ionio,<br />
passando per lʼentroterra,<br />
gli appuntamenti si<br />
ripetono con lo stesso spirito<br />
grintoso e spensierato dellʼestate.<br />
Per gli amanti del pre-dinner<br />
il Lido Cocoloco (Litoranea<br />
Torre S. Giovanni - S. Maria di<br />
Leuca ) offre gustosi aperitivi,<br />
buona musica e sorprese tali<br />
da far stupire anche la clientela<br />
più scettica. Dj di fama internazionale<br />
accompagnano<br />
quanti vogliono ballare e divertirsi<br />
in acqua o sulla spiaggia<br />
bianchissima. Per informazioni<br />
e prenotazioni: tel. 3476650789.<br />
Sullo stesso litorale ma un poʼ<br />
più a sud, nella Marina di Salve<br />
davanti ad un mare cristallino<br />
si affaccia lo splendido lido<br />
Kaibo che con gli happy hour<br />
pomeridiani, accompagna con<br />
ritmo, allegria e ottimi pestati il<br />
tramonto più suggestivo del<br />
Salento. Le esclusive selezioni<br />
musicali proposte dai dj in consolle,<br />
rendono la serata in spiaggia<br />
veramente eccezionale.<br />
Info: 329.9734812,<br />
347.7072769, info@kaibo.it.<br />
Il Segnalocale: The Riviera, la classe a tavola<br />
Nello splendido scenario a ridosso di Porto Miggiano a Santa Cesarea<br />
Terme, si affaccia il ristorante The Riviera, luogo esclusivo<br />
in cui i profumi e i sapori del pesce freschissimo, vengono esaltati<br />
dall’abile chef Francesco De Santis. L’atmosfera raffinata e<br />
il panorama mozzafiato rendono questo ristorante il posto ideale<br />
per qualsiasi tipo di appuntamento.<br />
Per prenotazioni: 0836.949824. E-mail: info@theriviera.it<br />
La foto della settimana<br />
Gibò, 20.08.2009 - Renato, Bruce e Shary durante una pausa<br />
a cura di Elisabetta De Giovanni