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consumatori<br />

giugno-luglio 2012<br />

responsabilmente”. «Certi spot<br />

sul gioco non ci piacciono, e<br />

nemmeno le Poste che mettono<br />

il Gratta e vinci nelle agenzie, anche<br />

se non è certo questo a rappresentare<br />

il pericolo più serio<br />

– è il duro atto d’accusa di Rosario<br />

Trefiletti –. I giochi più pericolosi<br />

sono sicuramente le Slot<br />

machine, specie quelle di ultima<br />

generazione, i Video poker e i tantissimi<br />

giochi on line che impazzano<br />

sulla rete. Ma non è da trascurare<br />

nemmeno il settore delle<br />

scommesse che sta prendendo<br />

sempre più campo. Più che mettere<br />

in onda discutibili pubblicità<br />

progresso contro il gioco d’azzardo,<br />

bisognerebbe che lo Stato<br />

intervenisse per educare e informare,<br />

rivolgendosi soprattutto ai<br />

giovani in modo da prevenire la<br />

diffusione legalizzata del gioco<br />

d’azzardo». L’associazione Libera<br />

di don luigi Ciotti, ad esempio,<br />

fa proprie le proposte avanzate<br />

al governo e al Parlamento nel<br />

dicembre del 2010 dall’Alea (Associazione<br />

per lo studio del gioco<br />

d’azzardo e dei comportamenti a<br />

rischio) e dal Conagga (Coordinamento<br />

Nazionale Gruppi per<br />

Giocatori d’azzardo) e propone<br />

di approvare una legge quadro<br />

sul gioco d’azzardo, che limiti innanzitutto<br />

i messaggi pubblicitari<br />

e di marketing e garantisca una<br />

corretta sensibilizzazione del<br />

pubblico attraverso campagne di<br />

informazione.<br />

Questa legge dovrebbe inoltre<br />

recepire l’indicazione dell’Organizzazione<br />

Mondiale della Sanità<br />

che vede nel gioco d’azzardo<br />

compulsivo “una forma morbosa<br />

chiaramente identificata e che,<br />

in assenza di misure idonee d’informazione<br />

e prevenzione, può<br />

rappresentare, a causa della sua<br />

diffusione, un’autentica malattia<br />

sociale” le cui vittime e i loro familiari<br />

sono oggi abbandonati a<br />

se stessi. ●<br />

primo piano società<br />

alfabeto alimentare<br />

di Eugenio del Toma<br />

presidente onorario dell’associazione<br />

italiana di dietetica e nutrizione clinica<br />

Antiossidanti<br />

Voi puntate su frutta e verdura<br />

L’informazione, ma non l’educazione nutrizionale, è cresciuta<br />

molto negli ultimi anni. Tra spot pubblicitari e rubriche di enogastronomia,<br />

si moltiplicano gli accenni ma anche il plagio dei mass<br />

media in favore di alimenti etichettati come “mediterranei” o magari<br />

di integratori alimentari, potenzialmente utili ma più spesso propagandati<br />

all’insegna dello stesso consumismo che produce gadget di<br />

moda. Gli integratori appartengono ad una famiglia numerosa, dove<br />

malgrado la matrice comune ognuno ha la sua storia e le sue peculiarità.<br />

Tuttavia, la Scienza dell’Alimentazione e la stessa storia dell’uomo<br />

confermano che l’uomo sano e attivo, purché consapevole delle<br />

poche regole alimentari davvero essenziali (ovvero delle Linee Guida<br />

che senza spesa si possono leggere sul sito del Ministero della Salute),<br />

non ha bisogno di supplementazioni farmacologiche.<br />

La tradizionale alimentazione italiana, sobria nelle porzioni e variata<br />

in rapporto alle produzioni stagionali, può fornirci tutti i tasselli del<br />

mosaico nutrizionale che concilia il benessere fisico col legittimo piacere<br />

della tavola. Sul fronte dei nutrienti non calorici, ma comunque<br />

indispensabili alla “manutenzione” dell’organismo, tutti conoscono il<br />

ruolo essenziale di vitamine e minerali ma pochi sanno destreggiarsi<br />

nella giungla degli antiossidanti. Al riguardo mi arrogo il compito<br />

di sintetizzare in poche righe il ruolo e le funzioni che la moderna<br />

Scienza dell’Alimentazione assegna a questi prodotti di cui abbondano<br />

i vegetali. Il tema è complesso, se non altro per il controsenso della<br />

nostra dipendenza dall’ossigeno ma anche dei problemi derivanti<br />

dalle reazioni innescate dall’ossigeno (radicali liberi).<br />

Sappiamo tutti che il mancato arrivo al cervello di ossigeno e glucosio<br />

causa danni irreversibili e morte in pochi minuti! Tuttavia, è<br />

pur vero che se le nostre cellule non possono fare a meno dell’ossigeno<br />

devono pur proteggersi dai derivati reattivi dell’ossigeno per evitare<br />

danni alle strutture cellulari. Insomma, il falegname che lavora il<br />

legno con sega, lima e tornio, crea inevitabilmente della segatura da<br />

cui dovrà liberarsi per non ingombrare il suo ambiente di lavoro.<br />

Il mondo degli antiossidanti è tuttora misterioso perché la maggior<br />

parte degli studi “in vitro” non è trasferibile all’uomo, al punto che la<br />

letteratura scientifica più recente riporta titoli come ”antioxidants in<br />

food: mere myth or magic medicine” (ovvero "antiossidanti: solo mito<br />

o medicina magica"). Allora il consiglio resta quello di mangiare più<br />

verdure e frutta e di comprare gli antiossidanti in farmacia solo quando<br />

lo propone il medico. ●<br />

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