download - Consumatori - Coop
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edizione lombardia n° 5 giugno-luglio 2012<br />
consumatori<br />
il mensile dei soci coop<br />
ITALIA<br />
PROVINCIA DI<br />
LAS VEGAS<br />
Con la crisi c'è il boom di giochi,<br />
video poker e lotterie.<br />
In un anno sono stati spesi 80 miliardi<br />
(cioè 1.260 euro a testa)<br />
40<br />
Parlando di bilancio<br />
Dieci soci discutono a 360 gradi<br />
col presidente di <strong>Coop</strong> Lombardia<br />
di bilancio, vendite e socialità d'impresa
6<br />
Malati d'azzardo<br />
con la crisi economica c'è il boom di giochi, lotterie e video<br />
poker. in un anno gli italiani hanno speso 80 miliardi di euro<br />
12 Chi paga se sbaglia il mercato?<br />
la crisi economica, tra analisi delle cause e ricette per uscirne.<br />
l'opinione del premio nobel amartya sen e di altri<br />
16<br />
consumatori<br />
seguici su facebook<br />
e su www.consumatori.e-coop.it<br />
4 Lettere a<br />
<strong>Consumatori</strong><br />
6 Malati d'azzardo<br />
di aldo bassoni<br />
9 La vignetta<br />
di elle kappa<br />
12 Chi paga se sbaglia<br />
il mercato?<br />
di dario guidi<br />
18 Alleanza italiana<br />
sulla pasta<br />
SoMMARIo<br />
11 Antiossidanti<br />
di eugenio del toma<br />
15 Cambiamento<br />
climatico<br />
di mario tozzi<br />
sommario<br />
<strong>Coop</strong>, l'aspartame e i pesticidi<br />
storia di alcuni casi finiti al centro dell'attenzione e sui quali<br />
coop è in grado di offire garanzie che vanno ben oltre la legge<br />
26 Buono come un gelato<br />
di anna somenzi<br />
28 Essere al verde<br />
di claudio strano<br />
coop lombardia<br />
Le pagine di<br />
40<br />
44<br />
45<br />
46<br />
Parlando di bilancio<br />
Continuano le assemblee<br />
separate di bilancio<br />
Concorso fotografico:<br />
ultimi giorni<br />
Questione di fiducia<br />
56<br />
Mostre, teatro, musica<br />
<strong>Coop</strong> Lombardia numero verde 800 016 706<br />
23 Pellegrino e Marietta<br />
di massimo montanari<br />
30 I sapori della<br />
tradizione bolognese<br />
di helmut failoni<br />
32 Guimarães e la cultura<br />
di giuseppe ortolano<br />
36 Italiani brava gente<br />
di m. cirri e f. solibello<br />
36 Mostre, libri e dischi<br />
Intervista a Amir<br />
di g. oldrini e p. pacoda<br />
Mensile della <strong>Coop</strong>erazione di <strong>Consumatori</strong> 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it<br />
Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10<br />
Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Paola Minoliti,<br />
Daniele Moltrasio, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Silvia Sacchetti, Anna Somenzi, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro<br />
Responsabile della pubblicità Gabriella Zerbini Stampa Coptip (Modena)<br />
<strong>Coop</strong> Editrice <strong>Consumatori</strong> 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908<br />
C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle <strong>Coop</strong>erative a mutualità prevalente n. A108296<br />
<strong>Coop</strong> Editrice <strong>Consumatori</strong> Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente)<br />
Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Edwin Ferrari, Marco Gaiba, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio.<br />
Il numero di maggio è stato stampato in 1.994.103 copie<br />
Associato USPI, Unione stampa periodica italiana<br />
Questo prodotto è stampato su carta certificata Fsc come pure tutta la catena di lavorazione
4<br />
acqua <strong>Coop</strong> a impatto ridotto<br />
Risponde Claudio Mazzini<br />
responsabile sostenibilità, innovazione e valori<br />
di <strong>Coop</strong> Italia:<br />
Quando <strong>Coop</strong> lanciò la sua campagna, che tanta attenzione<br />
ha suscitato, per segnalare i problemi di impatto<br />
legati all’enorme consumo di acqua minerale nel<br />
nostro paese, aveva subito messo in chiaro che il primo<br />
fondamentale punto era quello di dare più informazioni<br />
ai consumatori, invitandoli a ragionare in termini<br />
di sostenibilità complessiva, ma anche lasciando<br />
a tutti la possibilità di scegliere quale tipo di prodotto<br />
acquistare. La campagna è ancora in corso. Diverse<br />
cose sono cambiate nei comportamenti di migliaia e<br />
migliaia di famiglie, come anche sul piano dell’offerta<br />
commerciale. In più continua lo sforzo <strong>Coop</strong> (che<br />
presto approderà a nuovi risultati) per favorire la conoscenza<br />
da parte dei cittadini sulla qualità dell’acqua<br />
che esce dai loro rubinetti di casa.<br />
Per chi invece, per scelta o per necessità, acquista ancora<br />
l’acqua in bottiglia, oltre a politiche commerciali<br />
che favoriscono acque provenienti da fonti il più vicino<br />
possibile ai punti vendita, <strong>Coop</strong> ha una novità relativa<br />
proprio alle acque minerali col proprio marchio.<br />
Nello sviluppo dell’analisi sull’impatto dell’intero<br />
ciclo di vita di un prodotto (LCA), con lo scopo di<br />
comprendere quali siano le possibili azioni per poter<br />
ridurre tali impatti in modo sostenibile, <strong>Coop</strong> ha otte-<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
Sul tema dell’eccessivo consumo di acqua minerale <strong>Coop</strong> si è impegnata molto negli<br />
ultimi mesi, con la sua campagna “Acqua di casa mia”. Io mi sono abituata a bere<br />
l’acqua di rubinetto, ma vedo che tanti ancora preferiscono caricarsi di bottiglie di<br />
plastica. Come operate per ridurre l’impatto di chi fa questa scelta?<br />
Ritanna Chetoni - bologna<br />
un ottimo... avocado<br />
È vero: l’avocado per fruttificare ha bisogno di un<br />
clima temperato. I principali produttori di questo<br />
frutto dalle caratteristiche particolari, sono Sudamerica,<br />
Stati Uniti, Sudafrica, Israele e Spagna. Ricco di<br />
grassi (89%) e povero di carboidrati (3%), era detto<br />
“il burro dei marinai” perché gli equipaggi lo spalma-<br />
nuto la certificazione EPD (Environmental Product<br />
Declaration) per le proprie acque minerali a marchio.<br />
L’EPD è una dichiarazione ambientale pubblica - disponibile<br />
sul sito www.environdec.com - che rendiconta<br />
gli impatti ambientali del prodotto calcolati<br />
lungo tutto il suo ciclo di vita (per intenderci, dalla<br />
produzione della plastica per le bottiglie, all'imbottigliamento,<br />
fino al trasporto dalle fonti e sino allo smaltimento<br />
dell'imballaggio) per formato/tipo di acqua.<br />
La certificazione dei risultati è affidata a ente terzo che<br />
valuta la conformità dei contenuti e dei dati.<br />
La certificazione riguarda i diverso indicatori di impatto<br />
ambientale, in particolare il Carbon Footprint,<br />
relativo alle emissioni dei gas ad effetto serra, espresso<br />
in gr di CO2 per ogni litro.<br />
Poi, anche se non richiesto dallo schema di certificazione<br />
EPD®, questo indicatore è stato quantificato anno per<br />
anno a partire dal 2007 quando <strong>Coop</strong> ha iniziato l'attività<br />
di sgrammatura (riduzione della quantità di plastica)<br />
delle bottiglie. Nel confronto con gli altri fornitori<br />
italiani di acqua minerale che si sono certificati secondo<br />
lo schema EPD®, il valore di Carbon Footprint associato<br />
alla bottiglia da 1,5 litri di acqua naturale <strong>Coop</strong> (che<br />
rappresenta la referenza più venduta) è il più basso, con<br />
meno di 100 gr di CO2 emessi per ogni litro, mentre le<br />
altre marche, sulla base dei documenti pubblici disponibili<br />
al 30 aprile, hanno valori tra i 112 i 180.<br />
Ho letto che sono state impiantate coltivazioni di avocado anche in Sicilia con ottimi<br />
risultati. È vero? E che caratteristiche ha questo alimento?<br />
Rina pelleCChia - pesaro<br />
L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è:<br />
redazione <strong>Consumatori</strong>, Viale aldo Moro, 16, 40127 bologna<br />
fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it<br />
vano sulle gallette durante le traversate. I grassi presenti<br />
sono simili a quelli dell’olio d’oliva monoinsaturi<br />
(75%), saturi (15%) e omega 3 (10%). Un avocado può<br />
restare sulla pianta anche vari mesi perché le foglie della<br />
pianta producono sostanze che ne inibiscono la maturazione.<br />
Difficilmente si trovano in commercio frutti
già maturi: il frutto è pronto per essere consumato<br />
quando diventa leggermente morbido alla pressione<br />
delle dita: per accelerarne la maturazione basta tenerlo<br />
a temperatura ambiente, in un sacchetto di carta.<br />
Cibo "spazzatura"<br />
Ho letto che si vuole tassare “il cibo<br />
spazzatura”…<br />
teResa tRebbi - rubIera (re)<br />
Sì, l'intenzione del Governo c'è, sull'onda di quanto sta<br />
avvenendo anche in altri paesi, e ne abbiamo anche accennato<br />
sulla nostra rivista. L'intenzione, in prima battuta,<br />
sarebbe quella di intervenire su bevande gassate e<br />
superalcolici con una tassa di 3 centesimi e di destinare<br />
il ricavato di questa tassazione proprio sul versante della<br />
tutela della salute. Occorrerà però vedere esattamente<br />
quando e come questa proposta sarà tradotta in pratica.<br />
Tendenzialmente il proposito è quello di disincentivare<br />
il consumo di cibi che aumentano i rischi per la nostra<br />
salute specie sul fronte dell'obesità.<br />
Contro questa ipotesi di tassazione si sono già schierate<br />
diverse voci, a partire dai produttori che, oltre a temere<br />
un impatto negativo sui consumi in una fase già di grave<br />
crisi, in generale sottolineano come, più che le caratteristiche<br />
dei singoli prodotti, sia l'uso (o l'abuso) che se ne<br />
fa a determinare i problemi. Ovvero la priorità è migliorare<br />
la conoscenza e il livello di informazione, investendo<br />
conseguentemente su questo fronte.<br />
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per i Soci coop<br />
E non c'è dubbio che, per prevenire i danni da cattiva<br />
alimentazione, investire sulla ricerca scientifica e ancor<br />
di più sulla educazione dei consumatori è fondamentale.<br />
Un fronte questo su cui <strong>Coop</strong> è impegnata<br />
da decenni, cominciando dagli incontri con le scuole<br />
rivolti ai più giovani, ma anche con tante attività per<br />
gli adulti, dalle informazioni sulle etichette alla formulazione<br />
dei prodotti stessi. Le cose fatte da <strong>Coop</strong><br />
sono davvero tante, ne abbiamo parlato a proposito<br />
dell'adesione alla campagna del governo "Guadagnare<br />
salute" cui abbiamo dedicato la copertina del numero<br />
di maggio.<br />
durata del latte<br />
Come distinguere per i tempi di<br />
conservazione delle varie tipologie di latte<br />
confezionato?<br />
Gianni bRiasChi - VerCellI<br />
Leggendo con attenzione le etichette: fresco pastorizzato<br />
si conserva in frigo per 6 giorni circa come pure il fresco<br />
pastorizzato alta qualità con una percentuale di sieroproteine<br />
come minimo del 15,5%; il microfiltrato sottoposto<br />
a microfiltrazione per eliminare microbi, sa di latte fresco<br />
e dura 10-15 giorni in frigo; il pastorizzato a temperatura<br />
elevata dura circa 25 giorni in frigo; l’uht dura da 3 a 5<br />
mesi a temperatura ambiente mentre lo sterile dura oltre<br />
6 mesi.<br />
Chiamate Elisabetta al<br />
cellulare italiano<br />
348 78 45 181<br />
per richiedere maggiori<br />
informazioni.<br />
5
6<br />
società<br />
Incoraggiati dalla pubblicità Tv (che molti contestano) gli italiani spendono<br />
1.260 euro procapite in lotterie e giochi. In totale è il 50% in più di quanto<br />
lo Stato spende per la scuola. E per tanti diventa una dipendenza patologica<br />
Malati d'azzardo<br />
Vale 80 miliardi il boom dei giochi ai tempi della crisi<br />
di aldo bassoni<br />
le CIfre<br />
ecco azzardopoli<br />
79,9 miliardi di euro<br />
è il fatturato del mercato legale del<br />
gioco nel 2011. l'italia è primo posto<br />
in europa e terzo posto nel mondo<br />
tra i paesi che giocano di più<br />
1.260 euro procapite<br />
(neonati compresi) la spesa per<br />
i giochi<br />
5.000 le aziende<br />
del settore con circa 120.000 addetti<br />
800.000 le persone<br />
con forme di dipendenza da gioco<br />
d’azzardo e quasi due milioni di<br />
giocatori a rischio<br />
10 miliardi di euro<br />
il fatturato illegale<br />
Settantanove miliardi di<br />
euro, ovvero la mostruosa cifra<br />
che gli italiani hanno speso nel<br />
2011 per giochi e lotterie è molto<br />
più alta dei 53 miliardi che lo<br />
Stato spende per l’istruzione in<br />
un anno. Mentre circa 22 miliardi<br />
di euro è il gettito previsto<br />
dall’Imu quest’anno, che è esattamente<br />
pari a quanto hanno<br />
incassato nei primi tre mesi del<br />
2012 le agenzie (statali e non)<br />
che gestiscono giochi e lotterie.<br />
E con questi poco invidiabili numeri<br />
ci piazziamo al primo posto<br />
in Europa e al terzo nel mondo<br />
tra i paesi che giocano di più.<br />
Secondo un recente studio, la<br />
metà delle persone che subiscono<br />
gli effetti della crisi economica,<br />
è alla ricerca di qualche nuova<br />
maniera per arricchirsi facilmente<br />
e in fretta, e ben il 10 per cento<br />
di costoro ha pensato che la soluzione<br />
potrebbe essere il video<br />
poker o i casinò on line di cui rigurgita<br />
internet.<br />
Il brivido del salto nel buio della<br />
fortuna si fa sempre più spericolato<br />
e più aumenta la disperazione,<br />
maggiore sembra essere la<br />
voglia di tentare il colpo grosso<br />
e a rischiare di trovarsi magari<br />
con meno soldi di prima. «Sempre<br />
più cittadini sfiduciati si buttano<br />
sul gioco con un serio pericolo<br />
di assuefazione e con la<br />
rovinosa prospettiva di mettersi<br />
in mano agli strozzini. È una vera<br />
tragedia», sostiene Rosario<br />
trefiletti, presidente di Federconsumatori.<br />
continua a pagina 8 >
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
a Manuel benasayag, filosofo e piscoterapeuta<br />
argentino, chiediamo come spiegare l’enorme crescita<br />
di persone che si affidano al gioco con una<br />
intensità che in certi casi diventa morbosa?<br />
L’idea di guadagnare soldi con il gioco è sintomo<br />
di due cose. Per prima cosa è la crisi dell’uomo<br />
dell’ideale umanistico, perché l’uomo della<br />
modernità è quello che fa l’apologia del guadagnare<br />
con sforzo in contrapposizione alla<br />
aristocrazia che guadagnava senza sforzo. Il<br />
lavoro era non per arricchirsi ma per vivere<br />
e uscire dallo stato di povertà. Questa estesa<br />
propensione al gioco e all'azzardo è dunque<br />
un sintomo del fallimento di questo principio.<br />
In secondo luogo, pensare di guadagnare<br />
grazie alla fortuna vuol dire anche rinunciare<br />
alla possibilità di capire il rapporto con il<br />
mondo, è un’accettazione passiva di quello<br />
che non riusciamo a capire, l’accettazione rassegnata<br />
del fatto che solo grazie al caso possiamo<br />
stare bene o male, vincere o perdere.<br />
il volume di denaro speso in giochi e lotterie però<br />
è aumentato in questi anni di crisi. perché?<br />
La crisi economica ha mostrato che nessuno può<br />
capire come funziona il mondo, come funziona<br />
l'economia. In realtà sembra che tutto sia governato<br />
dal caso, ed ecco che la crisi ci mostra che<br />
forse non c'è nessuna differenza tra il funzionamento<br />
di Wall Street e una normale lotteria e che<br />
dunque tutto dipende dal caso.<br />
la crescita costante<br />
del fatturato<br />
2006 35,2 miliardi<br />
2007 42,1 miliardi<br />
2008 47,5 miliardi<br />
2009 54,4 miliardi<br />
2010 61,4 miliardi<br />
2011 79,9 miliardi<br />
Fonte: Amministrazione autonoma dei<br />
monopoli di Stato<br />
“L'illusione che il caso ci governi”<br />
Il filosofo Benasayag: "Una rinuncia a capire il mondo.<br />
Così i ricchi giocano in borsa e i poveri alla lotteria"<br />
il caso al quale c’è chi si affida sempre di più<br />
quando le cose vanno male, per ricercare una soluzione<br />
definitiva e radicale?<br />
Sì, il che determina una sorta di nichilismo generalizzato<br />
nel quale non c’è più nessuna differenza<br />
tra chi investe in borsa e chi gioca alla lotteria,<br />
in entrambi c’è una tentazione triste di irrazionalità.<br />
Naturalmente chi ha i soldi gioca alla borsa<br />
valori, il proletario invece gioca alla lotteria.<br />
È come se all’improvviso fosse esplosa una visione<br />
del mondo secondo la quale l’impegno, lo<br />
sforzo non ha più nessun senso?<br />
Proprio così. Anche per un industriale oggi<br />
produrre delle merci è troppo rischioso, e quindi<br />
decide che è meglio investire nell’economia<br />
virtuale, nella finanza. A dire il vero lo sviluppo<br />
del gioco d’azzardo è il sintomo di qualcosa<br />
di molto più profondo. Io credo che questa<br />
“riscoperta del caso” come motore delle nostre<br />
vite è antropologicamente un sintomo di grande<br />
cambiamento. Del resto se un operatore di<br />
borsa può guadagnare milioni quasi in tempo<br />
reale, perché io non posso farlo giocando su<br />
internet o pigiando i tasti di una macchinetta?<br />
Viviamo una sorta di apologia dell'istantaneità<br />
che è possibile riscontrare in molti altri aspetti<br />
della vita sociale, per cui senza alcuna ragione<br />
diventi ricco o povero, vittima o beneficiario di<br />
un evento senza razionalità che ti cambia la<br />
vita.<br />
7
8<br />
Un bUsiness che piace aLLe mafie<br />
sono 41 I Clan MalaVItosI CoInVoltI<br />
sono ben 41 i clan malavitosi<br />
impegnati nella gestione dei giochi<br />
di diverso tipo, da Chivasso a<br />
Caltanissetta, passando per la via<br />
emilia e Roma. i loro nomi sono tra i<br />
più noti alle cronache della<br />
criminalità organizzata nostrana:<br />
dai Casalesi di bidognetti ai<br />
Mallardo, da santapaola ai Condello,<br />
dai Mancuso ai Cava, dai lo piccolo<br />
agli schiavone. le mafie sui giochi<br />
non vanno mai in tilt e di fatto si<br />
accreditano ad essere l’undicesimo<br />
concessionario “occulto” del<br />
Monopolio. sono ben dieci le<br />
procure della Repubblica e le<br />
direzioni distrettuali antimafia che<br />
Il nostro è un paese dove si spendono<br />
circa 1.260 euro procapite,<br />
neonati compresi, per tentare<br />
la fortuna. Si stima che siano<br />
800mila le persone dipendenti<br />
dal gioco d’azzardo, quasi due<br />
milioni i giocatori a rischio e 10<br />
miliardi il fatturato del gioco<br />
illegale. «Quella del gioco è la<br />
terza impresa italiana, l’industria<br />
più florida del paese con un giro<br />
d’affari che quest’anno potrebbe<br />
superare i 90 miliardi quando<br />
in Italia se ne spendono 130 per<br />
mangiare – riprende Trefiletti –<br />
l’unica azienda con un bilancio<br />
sempre in attivo che non risente<br />
della crisi».<br />
Macchine mangia soldi<br />
I dati dei primi mesi del 2012<br />
primo piano società<br />
nell’ultimo anno hanno effettuato<br />
indagini. per quanto riguarda,<br />
invece, la prevenzione e il contrasto<br />
dei fenomeni d’illegalità nel mercato<br />
dei giochi, libera, sollecita<br />
l’elaborazione di norme tese a<br />
rafforzare e rendere più efficaci,<br />
anche attraverso l'introduzione del<br />
delitto di gioco d’azzardo. inoltre<br />
intensificare e potenziare i controlli<br />
ed il monitoraggio della concessione<br />
di licenze a società estere che<br />
organizzano e gestiscono<br />
scommesse in italia ai controlli sulle<br />
persone degli amministratori, dei<br />
bilanci e delle rendicontazioni<br />
contabili, per scoraggiare e prevenire<br />
confermano questa tendenza<br />
con un aumento del 20 per cento<br />
rispetto allo stesso periodo<br />
dell’anno precedente. A tirare la<br />
corsa del gioco sono le Slot machine:<br />
ce ne sono più di 400mila<br />
in Italia, una ogni 150 abitanti<br />
disseminate ovunque. A Roma<br />
– dove è attivo il più grande locale<br />
d’Europa con 900 postazioni<br />
di gioco – ci sono più di 294<br />
sale e più di 50mila Slot machine<br />
distribuite in tutta la provincia.<br />
Qualcuno ogni tanto vince, ma<br />
alla lunga si perde sempre.<br />
Chi non perde mai è il gestore<br />
del gioco. Che si chiami Stato o<br />
in qualunque altro modo, le sue<br />
casse si riempiono di soldi, i soldi<br />
della speranza andata in fumo<br />
di milioni di persone che, come<br />
fenomeni di riciclaggio;<br />
l’inasprimento delle sanzioni<br />
amministrative pecuniarie (fino a<br />
20mila euro e chiusura fino a 30<br />
giorni dell’esercizio) per chi viola il<br />
divieto di gioco di minori;<br />
l’inasprimento delle sanzioni in<br />
funzione antiriciclaggio previste dal<br />
decreto 231 per chi gestisce attività<br />
di gioco senza autorizzazioni; la<br />
previsione di conti correnti dedicati<br />
per concorsi pronostici e<br />
scommesse; il registro scommesse e<br />
requisiti più stringenti per chi<br />
gestisce locali e attività di gioco<br />
pubblico. (Fonte: Azzardopoli. Il<br />
dossier di Libera sul gioco d’azzardo)<br />
I giochi on line fanno boom<br />
una vera e propria novità nel mercato dell’azzardo sono i giochi on line<br />
che in un anno hanno più che raddoppiato gli introiti (da 4,8 a 9,85<br />
miliardi di euro). l’incidenza della raccolta dei giochi online sulla accolta<br />
complessiva dei giochi con vincita in denaro (on line+off line), è stata pari<br />
a oltre il 12 per cento nel 2011. per quanto riguarda i giocatori, in italia<br />
sono 2,6 milioni gli utenti internet che hanno partecipato almeno una<br />
volta on line a giochi con vincita in denaro ma meno dei due terzi (circa<br />
800.000) quelli che mediamente hanno giocato in un mese nella seconda<br />
metà del 2011. il giocatore online è maschio (86%), risiede al Centro-sud,<br />
ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni. C'è poi anche il rischio che siano<br />
coinvolti dei minori (Fonte: Amministrazione dei monopoli di Stato)<br />
afferma il filosofo e psicanalista<br />
Miguel Benasayag nell’intervista<br />
che pubblichiamo a pagina 7, «si<br />
sottomettono passivamente alla<br />
sorte accettando che sia il caso a<br />
decidere se possiamo stare bene<br />
o male, vincere o perdere». Paradossalmente,<br />
è proprio in questi<br />
tempi di crisi che l’impotenza di<br />
fronte alle dure ricette dell’austerità<br />
si trasforma in speranza nel<br />
colpo grosso e il gioco finisce per<br />
diventare l’unica risorsa a cui in<br />
molti si affidano per tentare di<br />
modificare una realtà troppo dura<br />
da vivere, difficile da capire e<br />
impossibile da controllare. Ed è<br />
così che il gioco può diventare<br />
un vizio o peggio una drammatica<br />
patologia.<br />
«Il gioco d'azzardo non è una
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
patologia se è confinato dentro<br />
dei limiti che sono quelli di un<br />
divertimento sano e occasionale<br />
– spiega la psicologa Francesca<br />
picone –. Spesso oggi sconfina<br />
nel gioco d'azzardo problematico,<br />
quando inizia a diventare<br />
qualcosa che difficilmente si riesce<br />
a controllare. Questo può<br />
talora diventare patologia che<br />
viene inquadrata nel capitolo<br />
dei disturbi del controllo degli<br />
impulsi, e che presenta tutte<br />
le caratteristiche di una vera<br />
e propria dipendenza». A questo<br />
punto scatta l’allarme, continua<br />
Picone «e allora il gioco<br />
d'azzardo deve essere curato come<br />
qualunque forma di dipendenza<br />
ed è altrettanto complicato<br />
e difficile, perchè anche qui<br />
ci possono essere le ricadute.<br />
Febbre da cavallo<br />
Non c’è dubbio che negli ultimi<br />
anni questa dipendenza dalla<br />
droga del gioco d’azzardo è in aumento.<br />
I dati parlano chiaro. Nel<br />
periodo 2006-2011, la raccolta<br />
LA VIGNETTA DI ELLEKAPPA<br />
dei giochi è più che raddoppiata<br />
passando da 35,2 a 79,9 miliardi.<br />
Una montagna di denaro che<br />
è uscita dalle tasche dei cittadini<br />
e si è trasformata in attivo di<br />
bilancio di un’industria che non<br />
sente la crisi, anzi, con la crisi<br />
cresce. Se analizziamo i dati, per<br />
ogni euro speso tornano indietro<br />
come vincite circa 80 centesimi.<br />
A fare la parte del leone nella bisca<br />
legalizzata nazionale sono gli<br />
apparecchi elettronici con un fatturato<br />
che nel 2011 ha sfiorato i<br />
45 miliardi e ha reso più di 9 miliardi<br />
a chi le gestisce. Complessivamente,<br />
la spesa dei giocatori al<br />
netto delle vincite è stata di oltre<br />
18 miliardi. Un’enormità che nel<br />
2012 crescerà ancora a dispetto<br />
della crisi economica.<br />
«L'aumento del gioco d'azzardo<br />
in questo momento e già da diversi<br />
anni è evidente e lo è sicuramente<br />
proprio per motivi economici<br />
– precisa Picone – ma è<br />
anche nettamente aumentata<br />
l'offerta di gioco e di tipi di gioco,<br />
vedi ad esempio tutti i giochi on<br />
9<br />
line, ma anche tutti i nuovi giochi<br />
tipo Win for Life, per citarne<br />
uno».<br />
L’insidia più subdola, quella<br />
che può catturare una persona<br />
e schiavizzarla viene proprio<br />
dai cosiddetti giochi istantanei,<br />
quelli che ti dicono in tempo reale<br />
se perdi o se vinci. Sono loro<br />
che intossicano come una droga<br />
i soggetti più deboli, tra i quali<br />
primeggiano i giovani. Alcune<br />
stime parlano di centinaia di<br />
migliaia di ragazzi che grazie ad<br />
Internet giocano costantemente.<br />
È qui che l’eccitazione per il gioco<br />
raggiunge il picco massimo e<br />
nei casi peggiori diventa totale<br />
dipendenza.<br />
lasciamo perdere<br />
Insomma, quello del gioco, da<br />
innocente svago, sta diventando<br />
sempre di più una grave piaga<br />
sociale alimentata anche dalla<br />
pubblicità che, promettendo improbabili<br />
rivincite sociali, spinge<br />
di fatto al gioco d’azzardo anche<br />
quando consiglia di “giocare<br />
continua a pagina 11 >
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
responsabilmente”. «Certi spot<br />
sul gioco non ci piacciono, e<br />
nemmeno le Poste che mettono<br />
il Gratta e vinci nelle agenzie, anche<br />
se non è certo questo a rappresentare<br />
il pericolo più serio<br />
– è il duro atto d’accusa di Rosario<br />
Trefiletti –. I giochi più pericolosi<br />
sono sicuramente le Slot<br />
machine, specie quelle di ultima<br />
generazione, i Video poker e i tantissimi<br />
giochi on line che impazzano<br />
sulla rete. Ma non è da trascurare<br />
nemmeno il settore delle<br />
scommesse che sta prendendo<br />
sempre più campo. Più che mettere<br />
in onda discutibili pubblicità<br />
progresso contro il gioco d’azzardo,<br />
bisognerebbe che lo Stato<br />
intervenisse per educare e informare,<br />
rivolgendosi soprattutto ai<br />
giovani in modo da prevenire la<br />
diffusione legalizzata del gioco<br />
d’azzardo». L’associazione Libera<br />
di don luigi Ciotti, ad esempio,<br />
fa proprie le proposte avanzate<br />
al governo e al Parlamento nel<br />
dicembre del 2010 dall’Alea (Associazione<br />
per lo studio del gioco<br />
d’azzardo e dei comportamenti a<br />
rischio) e dal Conagga (Coordinamento<br />
Nazionale Gruppi per<br />
Giocatori d’azzardo) e propone<br />
di approvare una legge quadro<br />
sul gioco d’azzardo, che limiti innanzitutto<br />
i messaggi pubblicitari<br />
e di marketing e garantisca una<br />
corretta sensibilizzazione del<br />
pubblico attraverso campagne di<br />
informazione.<br />
Questa legge dovrebbe inoltre<br />
recepire l’indicazione dell’Organizzazione<br />
Mondiale della Sanità<br />
che vede nel gioco d’azzardo<br />
compulsivo “una forma morbosa<br />
chiaramente identificata e che,<br />
in assenza di misure idonee d’informazione<br />
e prevenzione, può<br />
rappresentare, a causa della sua<br />
diffusione, un’autentica malattia<br />
sociale” le cui vittime e i loro familiari<br />
sono oggi abbandonati a<br />
se stessi. ●<br />
primo piano società<br />
alfabeto alimentare<br />
di Eugenio del Toma<br />
presidente onorario dell’associazione<br />
italiana di dietetica e nutrizione clinica<br />
Antiossidanti<br />
Voi puntate su frutta e verdura<br />
L’informazione, ma non l’educazione nutrizionale, è cresciuta<br />
molto negli ultimi anni. Tra spot pubblicitari e rubriche di enogastronomia,<br />
si moltiplicano gli accenni ma anche il plagio dei mass<br />
media in favore di alimenti etichettati come “mediterranei” o magari<br />
di integratori alimentari, potenzialmente utili ma più spesso propagandati<br />
all’insegna dello stesso consumismo che produce gadget di<br />
moda. Gli integratori appartengono ad una famiglia numerosa, dove<br />
malgrado la matrice comune ognuno ha la sua storia e le sue peculiarità.<br />
Tuttavia, la Scienza dell’Alimentazione e la stessa storia dell’uomo<br />
confermano che l’uomo sano e attivo, purché consapevole delle<br />
poche regole alimentari davvero essenziali (ovvero delle Linee Guida<br />
che senza spesa si possono leggere sul sito del Ministero della Salute),<br />
non ha bisogno di supplementazioni farmacologiche.<br />
La tradizionale alimentazione italiana, sobria nelle porzioni e variata<br />
in rapporto alle produzioni stagionali, può fornirci tutti i tasselli del<br />
mosaico nutrizionale che concilia il benessere fisico col legittimo piacere<br />
della tavola. Sul fronte dei nutrienti non calorici, ma comunque<br />
indispensabili alla “manutenzione” dell’organismo, tutti conoscono il<br />
ruolo essenziale di vitamine e minerali ma pochi sanno destreggiarsi<br />
nella giungla degli antiossidanti. Al riguardo mi arrogo il compito<br />
di sintetizzare in poche righe il ruolo e le funzioni che la moderna<br />
Scienza dell’Alimentazione assegna a questi prodotti di cui abbondano<br />
i vegetali. Il tema è complesso, se non altro per il controsenso della<br />
nostra dipendenza dall’ossigeno ma anche dei problemi derivanti<br />
dalle reazioni innescate dall’ossigeno (radicali liberi).<br />
Sappiamo tutti che il mancato arrivo al cervello di ossigeno e glucosio<br />
causa danni irreversibili e morte in pochi minuti! Tuttavia, è<br />
pur vero che se le nostre cellule non possono fare a meno dell’ossigeno<br />
devono pur proteggersi dai derivati reattivi dell’ossigeno per evitare<br />
danni alle strutture cellulari. Insomma, il falegname che lavora il<br />
legno con sega, lima e tornio, crea inevitabilmente della segatura da<br />
cui dovrà liberarsi per non ingombrare il suo ambiente di lavoro.<br />
Il mondo degli antiossidanti è tuttora misterioso perché la maggior<br />
parte degli studi “in vitro” non è trasferibile all’uomo, al punto che la<br />
letteratura scientifica più recente riporta titoli come ”antioxidants in<br />
food: mere myth or magic medicine” (ovvero "antiossidanti: solo mito<br />
o medicina magica"). Allora il consiglio resta quello di mangiare più<br />
verdure e frutta e di comprare gli antiossidanti in farmacia solo quando<br />
lo propone il medico. ●<br />
11
12 primo piano economia<br />
CresCita CerCasi<br />
ruolo dello stato e errori del mercato<br />
Ma la linea “solo tagli” non funziona<br />
di daRio Guidi<br />
Per un mensile come il nostro è difficile<br />
riuscire a raccontare in diretta l’evoluzione<br />
convulsa e drammatica della crisi economica,<br />
politica e sociale che sta colpendo l’Europa e il<br />
nostro paese. Come in un balletto ansiogeno,<br />
giorno dopo giorno, gli spettri dello spread in<br />
crescita, della possibile uscita dall’Euro della<br />
Grecia, della crisi spagnola continuano a danzare<br />
sugli schermi tv e sulle pagine dei giornali. In<br />
attesa di conoscere l'esito dei nostri destini, c’è<br />
però una certezza sempre più evidente, e cioè che<br />
l’invisibile mano dei mercati finanziari continua a<br />
tirare i fili e sputare i suoi inappellabili verdetti.<br />
Verdetti contro i quali la politica si mostra<br />
impotente. Così anche i poveri cittadini si sentono<br />
inermi e, forse per questo, sempre più arrabbiati e<br />
desiderosi di un cambiamento sostanziale, come<br />
mostrano i risultati elettorali dalla Francia alla<br />
Grecia e fino alla Germania.<br />
democrazia e mercati<br />
Del resto che il presidente della Consob (la società<br />
di controllo sulla borsa italiana), Giuseppe Vegas,<br />
nella sua relazione annuale abbia parlato di “una<br />
dittatura dello spread” che quasi vanifica la democrazia,<br />
è molto più di un paradosso. Un grande economista<br />
e premio Nobel come l’indiano amartya<br />
sen, ospite in Italia proprio in queste travagliate settimane,<br />
parlando alla Fondazione Gorrieri a Modena,<br />
ha ribadito come la povertà e la diseguaglianza<br />
che affliggono il nostro mondo non dipendono solo<br />
dalle differenze di reddito, ma anche dalla dimensione<br />
democratica del confronto pubblico.<br />
“E oggi - spiega Sen - il potere finanziario e la sua<br />
capacità di influenzare l’agenda politica indicando<br />
le riforme, secondo lui, necessarie produce diseguaglianza<br />
ulteriore e indebolisce la democrazia.<br />
Così i cittadini, di fronte a questi programmi<br />
di austerità indiscriminata che vengono imposti in
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
Di fronte alla drammatica crisi economica che colpisce l'Europa si discute sulle<br />
cause e le ricette per affrontare la situazione. Contro la linea dominante che<br />
vuole un ridimensionamento della sfera pubblica, il premio Nobel Amartya Sen<br />
ammonisce: “Ricordiamo che tutto è nato da un fallimento del mercato”<br />
diverse nazioni, si sentono privati del potere di discutere<br />
e di interloquire. Ed è paradossale che ciò<br />
accada in paesi come la Grecia, che sono stati la culla<br />
della democrazia”.<br />
Ovviamente Sen, non nasconde la necessità, da parte<br />
di tutti i governi, di avere massima responsabilità<br />
nella gestione dei bilanci e nel portare avanti riforme<br />
che migliorino i conti pubblici. “Ma - aggiunge<br />
- è da evitare il cadere dalla padella di una cattiva<br />
gestione dei conti, nella brace di politiche di tagli<br />
indiscriminati, che non aiutano a uscire dalla crisi e<br />
anzi rischiano di determinare una spirale catastrofica<br />
che fa vacillare la sostenibilità dell’Euroclub”.<br />
di chi è la colpa?<br />
E qui emerge quel che è un punto decisivo, che è bene<br />
aver sempre presente, anche in settimane convulse<br />
come queste. E cioè ricordare l’origine di questa crisi,<br />
che ormai si trascina dal 2008, prima di decidere che<br />
strada imboccare per uscirne. Infatti Amartya Sen lo<br />
dice con estrema chiarezza: “Le difficoltà che specie<br />
l’Europa vive, derivano più dall’inadeguatezza delle<br />
risposte politiche che non dalle conseguenze della<br />
crisi stessa. E questa debolezza di risposte ha colpito<br />
e vanificato gli stessi tentativi di ripresa”. E aggiunge:<br />
“Questa è una crisi iniziata come un fallimento del<br />
mercato e non dello Stato. E se poi lo Stato ha visto<br />
aumentare il suo debito, è perchè ha salvato le banche<br />
dal fallimento. Quindi è un errore intellettuale<br />
far sembrare che l’origine della crisi derivi dal versante<br />
pubblico. Certo riformare la spesa dello Stato è necessario,<br />
ma la crisi non è nata lì. E oggi imporre come<br />
priorità quella dell’austerità e dei tagli è un limite”.<br />
Servono crescita, sostegno allo sviluppo e un ruolo<br />
attivo dello Stato per far decollare questi processi<br />
economici. Ma soprattutto servono risorse. E qui<br />
sta il nodo: la vittoria socialista in Francia, le necessità<br />
urgenti specie della Spagna, l'insistenza dello stesso<br />
presidente Usa Obama riusciranno a scalfire l’intransigenza<br />
tedesca sull'aprire i cordoni della borsa?<br />
Il dibattito è in corso (attivazione di bond europei,<br />
ruolo della Bce, possibilità di non conteggiare gli investimenti<br />
nelle stime sul deficit) con qualche spiraglio<br />
in più ma ancora senza una soluzione certa.<br />
Con in più l’incognita delle elezioni bis in Grecia,<br />
dove i cittadini stanno ritirando i soldi dalle banche<br />
(come anche in Spagna succede) temendo il crollo.<br />
Dunque si cammina sull'orlo del baratro...<br />
Ma il professor Sen ribadisce che la storia del XX<br />
secolo è piena di esempi che indicano come la crescita<br />
sia il modo migliore per creare risorse e poi riuscire<br />
a tagliare i disavanzi degli Stati. E su questa<br />
strada occorre muoversi, andando oltre il pensiero<br />
di un economista come Keynes.<br />
13<br />
continua a pagina 14 >
14 primo piano economia<br />
aMaRtya sen<br />
economista e premio nobel<br />
diagnosi e la cura unica<br />
Un'impostazione simile viene<br />
espressa anche da un economista<br />
e banchiere come pietro<br />
Modiano, presidente del prestigioso<br />
centro studi di Nomisma<br />
(fu lui, che nel settembre scorso<br />
lanciò la proposta di introdurre<br />
una tassa patrimoniale nel nostro<br />
paese): “Oggi il punto è che c’è un<br />
pensiero economico dominante<br />
che diagnostica la malattia solo<br />
in funzione del fatto che si adatti<br />
all’unica cura che si conosce e che<br />
si vuole imporre. E cioè quella dei<br />
tagli, della riduzione del ruolo<br />
dello Stato e di una maggiore flessibilità<br />
del mercato del lavoro. Ma<br />
questa è pura ideologia, così si cura<br />
una malattia che non c’è”.<br />
in una crisi mondiale che è esplosa nel lontano 2008,<br />
si può ben dire che, per alcuni soggetti, non sia<br />
cambiato nulla. o meglio, questi soggetti non vogliono<br />
che nulla cambi, per continuare a speculare e intascare<br />
profitti, sulla pelle di interi paesi e di chi ci abita.<br />
parliamo ovviamente delle più grandi banche mondiali<br />
e dei fondi d'investimento. per ricordarcelo basta la<br />
notizia della perdita di 2 miliardi di dollari causata a Jp<br />
Morgan da operazioni speculative in derivati nel giro<br />
di sei sole settimane. i derivati sono quei prodotti<br />
finanziari, in larghissima parte trattati al di fuori dei<br />
mercati regolamentati e quindi del controllo delle<br />
autorità. Jp Morgan sopravviverà a questo colpo (si è<br />
provveduto a "tagliare" qualche testa), per poi<br />
riprendere tutto come prima. la logica è che tanto, se<br />
poi le cose vanno male, e si rischia il fallimento, arriva<br />
lo stato (come avvenuto nel 2008) e ci salva...<br />
Qui è bene ricordare alcune cifre: il mercato dei derivati,<br />
secondo le stime del dicembre 2011 della banca<br />
internazionale dei regolamenti, ammontano a 647.000<br />
miliardi di dollari, cioè 9 volte il pil mondiale e 14 volte la<br />
capitalizzazione di tutte le borse mondiali messe<br />
assieme. un enorme fiume di scommesse, fatto al solo<br />
Modiano, sulla base dei dati di<br />
aprile 2012 del Fondo monetario<br />
internazionale (quindi<br />
un’arbitro più che affidabile), spiega<br />
come il vero grande problema<br />
dell’Italia sia l’enorme stock di debito<br />
pubblico accumulato (120%<br />
del Pil, pari a quasi 2.000 miliardi).<br />
Per questo l’andamento dei<br />
tassi (il temuto spread) è decisivo<br />
per tenere i conti in equilibrio.<br />
Ma, ben consapevoli di questo, se<br />
si guarda al raggiungimento degli<br />
obiettivi di riduzione del debito<br />
imposti dal Fiscal compact europeo<br />
(cioè portare il debito al 60%<br />
sul Pil entro il 2030), si scopre<br />
come (secondo l’Fmi) l’Italia, tenendo<br />
conto di diversi fattori (inclusa<br />
la spesa per pensioni e sanità<br />
su cui va a incidere la recente<br />
riforma Monti), è uno dei paesi<br />
messi meglio a livello europeo,<br />
superata solo dalla Germania.<br />
Infatti il tasso a noi necessario per<br />
arrivare a conseguire l’obiettivo<br />
60%, è di un rientro annuo pari<br />
a 3,4 punti di Pil, contro i 2,3<br />
punti della Germania, i 6,6 della<br />
jp morgan “scommette” e perde dUe miLiardi<br />
La specULazione continUa come se niente fosse<br />
Francia, i 10 della Spagna, i 10,3<br />
dell’Olanda, gli 11,3 della Gran<br />
Bretagna, i 10,7 della Grecia. È<br />
chiaro che un 3,4% del Pil significa<br />
comunque 45/50 miliardi<br />
all’anno (che sono tanti), ma come<br />
spiega Modiano “il punto è capire<br />
perché la speculazione debba<br />
colpire più l’Italia di altri paesi, se<br />
le cifre del Fmi dicono che siamo<br />
messi meglio di altri”.<br />
Redistribuire il reddito<br />
Certo la credibilità di governo e<br />
classe politica nel portare avanti<br />
impegni e riforme è fondamentale,<br />
come decisivo è il contesto europeo<br />
in cui ci si muove (in questi<br />
giorni lo spread dipende più<br />
da Grecia e Spagna che da noi<br />
stessi), ma dunque qualche elemento<br />
positivo c’è.<br />
In più spiega sempre Modiano, è<br />
da ricordare che questa litania sulla<br />
mancanza di competitività del paese<br />
(per cui la cura richiesta dal solito<br />
“medico” è l'aumento della flessibilità),<br />
non risponde a verità. Nel<br />
senso che “dove c’è da competere,<br />
scopo di guadagnare (tanto e subito) e senza alcun<br />
legame con l'economia reale.<br />
o meglio un legame c'è, nel senso che questo fiume di<br />
denaro influenza quotazioni e andamenti dei tassi, in<br />
sostanza lo spread che tanto ci preoccupa. un esempio:<br />
uno degli strumenti più diffusi nel mercato dei derivati<br />
sono i Cds (Credit default swap), cioè una sorta di<br />
polizza assicurativa sui rischi di un determinato<br />
prodotto finanziario o azienda. ebbene un conto è<br />
"assicurarsi" se davvero si è investito in quel prodotto o<br />
settore. altro, come spesso avviene, è semplicemente<br />
acquistare Cds come pura scommessa speculativa,<br />
magari puntando proprio sul fallimento di qualcuno.<br />
di regolamentare i mercati finanzari si parla dall'inizio<br />
della crisi. sin qui poco e nulla è cambiato.<br />
l'europa è presa dai suoi debiti (ma la spagna ha, di<br />
fatto, appena nazionalizzato bankia, quarta banca del<br />
paese), mentre negli usa, le complesse norme volute dal<br />
presidente obama, pur importanti e approvate dopo una<br />
lunga battaglia, non sono ancora entrate in vigore<br />
perchè, per l'azione della lobby di Wall street, non si<br />
riescono a varare i regolamenti applicativi. e se obama<br />
non viene rieletto...
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
come nel campo manifatturiero,<br />
l’Italia è capacissima di farlo, visto<br />
che la nostra industria continua a<br />
esportare (più 11% nel 2011) esattamente<br />
come nella media dei paesi<br />
europei. Abbiamo aziende che<br />
hanno realizzato prodotti nuovi e<br />
sono state capaci di confrontarsi<br />
al meglio con i competitori di altri<br />
paesi. Semmai i problemi li abbiamo<br />
in quei comparti del paese<br />
dove competizione e meritocrazia<br />
mancano”.<br />
Dunque si ritorna al problema di<br />
fondo, delle ricette da usare per<br />
uscire dalla crisi. Una crisi originata<br />
dal mercato e dalla finanza<br />
che però qualcuno vuol far pagare<br />
solo allo Stato e quindi ai cittadini,<br />
specie più deboli.<br />
“Certo – prosegue Modiano – c’è<br />
da operare, soprattutto in sede<br />
europea, per costruire una rete di<br />
protezione sul debito, questa per<br />
noi è la priorità assoluta. Ma poi<br />
ci sono opzioni politiche diverse<br />
su cui discutere, sulla base di<br />
programmi alternativi. Oggi redistribuire<br />
il reddito è la priorità.<br />
Rispetto alle priorità indicate ad<br />
esempio nella famosa lettera dalle<br />
Bce al nostro governo l’agenda<br />
deve cambiare decisamente”.<br />
Tutte queste considerazioni, non<br />
sfuggono alla difficoltà di definire<br />
incisive politiche di riforma<br />
del settore pubblico e del comparto<br />
dei servizi, per renderlo più<br />
efficiente e capace di rispondere<br />
alle esigenze e alle aspettative dei<br />
cittadini. Ma senza dimenticare il<br />
punto di partenza.<br />
Racconta Amartya Sen che la sera<br />
delle elezioni francesi e greche,<br />
ascoltava sulla Bbc alcuni economisti<br />
che si stupivano della incapacità<br />
della gente di apprezzare<br />
le ricette (a base di tagli) sin<br />
qui proposte. Come se il problema<br />
non fosse che chi governa si<br />
deve dimostrare all’altezza del<br />
compito, ma la colpa è del popolo<br />
che non capisce. ●<br />
un pianeta da difendere<br />
di Mario Tozzi<br />
primo ricercatore Cnr - Igag<br />
e conduttore televisivo<br />
Ecco la verità<br />
sul cambiamento climatico<br />
Per anni abbiamo dovuto combattere con qualcosa di peggiore<br />
dell’ignoranza e dell’indolenza, qualcosa che attiene esclusivamente alla sfera<br />
degli uomini, e che è in grado di privare del benessere la maggior parte degli<br />
umani a favore di una straminima minoranza però potente e agguerrita. Questa<br />
cosa si chiama profitto e non sarebbe forse un male, se fosse sempre fondato<br />
sulla libera concorrenza e tutelasse quelli che non posseggono o non sanno, e<br />
comunque chiunque avesse bisogno. Ma neanche nel peggiore dei mondi possibili,<br />
quello a capitalismo avanzato (il turbocapitalismo), dovrebbe<br />
capitare quello che è successo nel nostro mondo a proposito del cambiamento<br />
climatico.<br />
Per anni abbiamo difeso le posizioni della stragrande maggioranza degli scienziati<br />
che studiano il clima e che sostengono, tutti, che il cambiamento climatico<br />
è in atto. E che si tradurrà in uno sconvolgimento epocale che inizierà con il gran<br />
caldo e finirà tra tempeste, alluvioni, uragani e siccità. E che sostengono che<br />
tutto questo dipende dalle attività produttive dell’uomo, soprattutto quella di<br />
raffinare e bruciare idrocarburi. Lo abbiamo gridato forte anche davanti<br />
a chi sosteneva che in fondo non era così, e che non era per niente detto che<br />
fosse colpa nostra: ma come, non era verde, un tempo, la Groenlandia? E il clima<br />
non è sempre cambiato? Che differenza ci sarebbe stavolta?<br />
E noi, dai, a ripetere che il clima era sì cambiato, figuriamoci che c’è stata anche<br />
una Terra completamente ghiacciata (650 milioni di anni fa) e, al tempo dei<br />
dinosauri, i poli non avevano nemmeno un centimetro di neve. Ma stavolta è<br />
l’accelerazione a impessionare, e certo un tempo la Groenlandia era verde, ma<br />
su tutto il resto del pianeta le cose andavano secondo regola stagionale, mentre<br />
oggi si tratta di un fenomeno globale e rapido come mai in passato. E abbiamo<br />
anche giustificato i veri scettici, perche la scienza, si sa, non è democratica, e<br />
anche uno solo di quei pochissimi che non la pensa così potrebbe avere ragione.<br />
Solo che di fronte a tali e tanti dati preferiamo affidarci alla maggioranza,<br />
pronti a cambiare idea, se sarà dimostrato il contrario.<br />
Dopo tutto questo scopriamo che abbiamo speso energia inutilmente a giustificare<br />
una presunta onestà intellettuale di quelle posizioni scettiche, perché<br />
erano, per la stragrande maggioranza, “indotte” dalla più grande multinazionale<br />
del mondo, la Exxon-Mobil, che da decenni investe milioni di dollari<br />
per favorire lo scetticismo sul clima, solo per difendere i colossali guadagni che<br />
si continuano a fare sul petrolio. Un libro in uscita ("Private Empire" di Steve<br />
Call) svela tutto questo e spiega molto bene come di artata contraffazione si<br />
trattava. Tutti i distinguo, i se, i ma, i però, tutto ciarpame: solo la volontà di continuare<br />
a lucrare costringendo i cittadini del mondo a soffrire per l’inquinamento.<br />
E non cambiare strada finché l’ultima goccia di petrolio non sarà consumata.<br />
Purtroppo avevamo ragione. ●<br />
15
16 primo piano alimenti e salute<br />
La storia di tre casi finiti al centro dell'attenzione e legati al tema della salute dei<br />
consumatori. E come il principio di precauzione applicato sui prodotti a marchio<br />
consente di dare risposte certe. Con un impegno che va ben oltre la normativa<br />
dall'aspartaMe<br />
ai pestiCidi<br />
garanzie <strong>Coop</strong> ben oltre la legge<br />
Qui vi raccontiamo tre storie legate alla<br />
salute dei consumatori. Tre storie di situazioni tutte<br />
perfettamente legali, in cui cioè norme e prescrizioni<br />
di legge vengono rispettate, ma che non per<br />
questo destano meno dubbi o timori. E poi parliamo<br />
del comportamento di <strong>Coop</strong> sui suoi prodotti<br />
a marchio, perché, applicando (da decenni ormai) il<br />
principio di precauzione, <strong>Coop</strong> su queste tre storie è<br />
in grado di dare risposte concrete e rassicuranti (per<br />
i consumatori stessi).<br />
tre storie legali...<br />
Ecco i casi: Milena Gabanelli e l’ottima squadra di<br />
Report dedicano una intera trasmissione al tema<br />
dell’aspartame, dolcificante autorizzato dalle autorità<br />
sanitarie mondiali, diffusissimo ormai da decenni<br />
e usato in moltissimi prodotti. Ma (oltre alle<br />
ombre sulla documentazione e il modo con cui le<br />
autorità Usa diedero il primo via a questa sostanza),<br />
ora alcune ricerche indipendenti, condotte in particolare<br />
dall’Istituto Ramazzini di Bologna, avanzano<br />
timori circa possibili rischi per la salute umana.<br />
Negli stessi giorni, ed è la seconda storia, un servizio<br />
sull’Espresso rilancia un allarme dell’Associazione<br />
medici per l’ambiente circa la presenza di residui<br />
di pesticidi in ciò che mangiamo: anche qui, se si<br />
guarda alla presenza di singole sostanze prese una alla<br />
volta, tutto è nei limiti di legge. Ma se si guarda alla
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
somma dei diversi elementi cosa succede? Il cocktail<br />
non diventa pericoloso?<br />
Terza storia, l’Unione Europea con il nuovo Regolamento,<br />
entrato in vigore quest'anno, ha modificato<br />
le regole su diversi coloranti, raccomandando ai<br />
produttori di abbassare le dosi giornaliere ammissibili.<br />
Già in passato questi stessi coloranti erano stati<br />
oggetto di restrizioni, con l’obbligo di inserimento<br />
in etichetta di una frase che evidenziasse il rischio<br />
di iperattività nei bambini: “può influire negativamente<br />
sull’attività e l’attenzione dei bambini”. Ad<br />
esempio per il giallo chinolina la riduzione passa da<br />
10 milligrammi per kilo di peso corporeo/giorno<br />
ammessi prima del nuovo regolamento ai 0,5 milligrammi,<br />
ben 20 volte meno. Lo stesso per il colorante<br />
Giallo Arancio dove i livelli ammessi sono diminuiti<br />
da 2,5 a 1 mg/kg di peso corporeo/giorno<br />
anche in questo caso una riduzione ben oltre la metà<br />
del limite precedente.<br />
... e le scelte di <strong>Coop</strong><br />
Ripetiamo, sono tutte storie di prodotti e sostanze<br />
legali, che rispettano i limiti imposti. Eppure <strong>Coop</strong>,<br />
per i propri prodotti a marchio, in base al principio<br />
di precauzione, ha da anni scelto di non usare dolcificanti<br />
come l’aspartame (ma anche altri come saccarina<br />
e ciclammato).<br />
Se invece parliamo di pesticidi, già dal 1992 , <strong>Coop</strong><br />
ha deciso di introdurre dei limiti, non solo sui residui<br />
delle singole sostanze - che comunque ricordiamo<br />
devono essere inferiori del 70% rispetto ai limiti<br />
ritenuti sicuri-, ma anche guardando al cumulo, alla<br />
somma di possibili sostanze diverse contemporaneamente<br />
presenti: ovvero all’aumentare della presenza<br />
la quantità di ogni singolo residuo deve calare<br />
ulteriormente.<br />
E lo stesso, relativamente ai coloranti per i quali fin<br />
dagli anni '70 vige il divieto assoluto di utilizzo di<br />
tutti i coloranti nei Prodotti Alimentari a marchio<br />
<strong>Coop</strong>.<br />
principio di precauzione significa...<br />
Come spiega il direttore qualità di <strong>Coop</strong> Italia,<br />
Maurizio zucchi, “<strong>Coop</strong> fin dagli anni ’70 ha<br />
adottato una filosofia precisa fondata sulla precauzione<br />
e la prevenzione. Questo significa diverse cose,<br />
che comportano un importante e impegnativo<br />
lavoro. Si va da un continuo monitoraggio dei pronunciamenti<br />
delle autorità sanitarie, delle ricerche<br />
e delle segnalazioni del mondo scientifico, con cui<br />
collaboriamo e abbiamo costanti rapporti, all’aver<br />
predisposto un sistema di regole precise per i nostri<br />
fornitori, nonché un controllo rigoroso su tutta<br />
la filiera, dalle materie prime ai punti vendita. Si<br />
tratta di scelte e impegni che hanno costi importanti,<br />
che però spiegano anche la fiducia con cui i<br />
consumatori possono guardare al nostro prodotto<br />
a marchio. E i casi che hanno attirato l’attenzione<br />
dell’opinione pubblica in queste settimane sono<br />
una conferma della nostra coerenza. Anche se siamo<br />
in una fase di crisi economica che si trascina<br />
da tempo, il consumatore non è certo disponibile a<br />
rinunciare a nulla sul piano della qualità e della salubrità<br />
dei prodotti. Certo quando si parla dell’uso<br />
di determinati materiali e sostanze e di possibili rischi<br />
per la salute, ci si muove su materie complesse<br />
e difficili, su cui essere costantemente aggiornati,<br />
in cui l’evoluzione della ricerca scientifica, una ricerca<br />
che deve essere autonoma e indipendente, è<br />
fondamentale. Però noi siamo convinti che la nostra<br />
filosofia sia giusta”.<br />
Oltre ai casi citati, vale la pena ricordare che <strong>Coop</strong>,<br />
ad esempio, sempre coerentemente con questa filosofia,<br />
anche sugli Ogm ha attivato un sistema per<br />
garantire che i prodotti a marchio siano privi di<br />
queste sostanze. Lo stesso dicasi per le nanoparticelle<br />
(cioè quelle derivanti dalla capacità di manipolare<br />
la materia su dimensioni infinitesimali), tema,<br />
forse meno noto, ma su cui non esistono evidenze<br />
scientifiche certe.<br />
17
18<br />
primo piano economia<br />
ALLEANzA<br />
ITALIANA<br />
DALL'AccorDo cooP-coLDIrETTI<br />
NAscE uNA PAsTA, PoI...<br />
Per rispondere alla crisi al via una innovativa intesa tra produttori e consumatori<br />
per proporre prodotti al 100% italiani. Con un prezzo equo e garanzie sulla filiera<br />
di daRio Guidi<br />
Già il nome e il simbolo<br />
che compaiono sulle confezioni<br />
(ovvero “100% Italia” con il tricolore<br />
affianco) dicono tantissimo<br />
della nuova iniziativa che vede<br />
insieme <strong>Coop</strong>, Coldiretti e<br />
legacoop agroalimentare.<br />
In sostanza i produttori, legati a<br />
due realtà come Coldiretti e<br />
Legacoop agroalimentare e i<br />
consumatori rappresentati dalla<br />
più grande catena di distribuzione<br />
nazionale (cioè <strong>Coop</strong>), che si<br />
mettono insieme per proporre<br />
prodotti (si è partito con il più<br />
tipico e diffuso sulle tavole degli<br />
italiani e cioè la pasta) al 100%<br />
italiani, garantendo alta qualità<br />
unita a una giusta retribuzione per<br />
gli agricoltori.<br />
A maggior ragione in tempi di<br />
crisi e difficoltà per il paese, il<br />
progetto di coimprenditorialità<br />
varato da questi tre soggetti, assume<br />
un valore davvero di grande<br />
rilievo, perché rappresenta un<br />
esempio di risposta positiva che<br />
forze economiche presenti nel<br />
paese sono state in grado di costruire<br />
all’insegna della valorizzazione<br />
delle produzioni e delle<br />
competenze esistenti, ma anche<br />
per offrire alle famiglie e ai consumatori<br />
qualità e giusto prezzo,<br />
su uno degli ingredienti fondamentali<br />
della nostra dieta e tradizione<br />
gastronomica. E, confidando<br />
anche nei positivi riscontri<br />
che potranno venire dal mercato,<br />
l’intenzione è quella di far seguire<br />
alla pasta altri prodotti espressione<br />
della miglior qualità gastronomica<br />
presente nel nostro paese.<br />
Il primo a riconoscere questo<br />
valore a “100% Italia” è stato<br />
il ministro delle politiche<br />
agricole Mario Catania,<br />
(ospite alla presentazione assieme<br />
ai presidenti di <strong>Coop</strong><br />
Italia, Vincenzo Tassinari e di<br />
Coldiretti, Sergio Marini) che<br />
continua a pagina 20 >
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
Da sinistra: il presidente di <strong>Coop</strong> Italia Vincenzo Tassinari, il ministro delle Politiche agricole Mario Catania e il presidente di Coldiretti Luigi Marini<br />
“Così <strong>Coop</strong> aiuta l'agricoltura”<br />
Tassinari: "Coi fatti continuiamo a dimostrare<br />
il nostro sostegno alle produzioni del nostro paese"<br />
"Noi di <strong>Coop</strong> crediamo che questo non valga<br />
soltanto come un progetto a sé, un progetto comunque<br />
di indiscutibile valore strategico - ha<br />
spiegato Vincenzo tassinari, presidente del<br />
consiglio di gestione di <strong>Coop</strong> Italia alla presentazione<br />
di “100% Italia”, la pasta prodotta assieme<br />
a Coldiretti e Legacoop Agroalimentare<br />
- ma che sia anche la dimostrazione concreta<br />
di come <strong>Coop</strong>, con la sua identità di catena distributiva<br />
italiana, metta a disposizione la sua<br />
organizzazione e agisca concretamente con le<br />
organizzazioni che, con ruoli diversi, hanno comunque<br />
a cuore l'agricoltura del Paese".<br />
"Anche nei momenti di discussione che abbiamo<br />
avuto nei mesi scorsi abbiamo sempre ribadito<br />
che i problemi dell’agricoltura non si risolvono<br />
con le polemiche - ha proseguito Tassinari -, ma<br />
con l’impegno concreto dei soggetti protagonisti.<br />
E siamo ben lieti di poter oggi dare questa<br />
risposta concreta, incoraggiati anche dal rico-<br />
19<br />
noscimento che il ministro Catania ha avuto<br />
per il ruolo che una catena della grande distribuzione<br />
come <strong>Coop</strong> ha dimostrato di poter avere<br />
nel sostegno delle produzioni italiane”.<br />
In relazione alle politiche di <strong>Coop</strong> verso i produttori<br />
italiani è bene ricordare che, al di là<br />
del progetto assieme a Coldiretti e Legacoop<br />
agroalimentare di cui parliamo in queste pagine,<br />
<strong>Coop</strong> per i propri prodotti a marchio si<br />
avvale per il 90% di fornitori nazionali, di cui<br />
il 35% appartenenti al mondo cooperativo. Le<br />
aziende agricole coinvolte nei processi di produzione<br />
sono oltre 15.000.<br />
Pur in un contesto non semplice per l'economia<br />
e l’agricoltura italiana, <strong>Coop</strong> ha continuato a<br />
sviluppare politiche di filiera nazionali: basti<br />
ricordare che il 94% delle carni (su oltre 1.060<br />
milioni di euro di vendite totali) e l’80% dell’ortofrutta<br />
(su oltre 1.250 milioni di euro di vendite<br />
totali) vengono da produttori italiani.
20<br />
ha parlato di “un progetto importante<br />
che consente all’agricoltura<br />
di uscire dal proprio<br />
recinto, promuovendo il rapporto<br />
di collaborazione tra<br />
produttori e grande distribuzione,<br />
un rapporto che non è<br />
solo di conflitto, ma anche di<br />
costruttiva collaborazione”.<br />
Sì perché, discussioni e anche<br />
polemiche sulla difesa dei prodotti<br />
italiani, in questi anni non<br />
ne sono mancate (e tante volte<br />
ne abbiamo parlato sulla nostra<br />
rivista, rimarcando, cifre alla<br />
mano, l’impegno di <strong>Coop</strong> con<br />
migliaia di imprese e fornitori<br />
del nostro paese). In questo<br />
senso il progetto che è nato segna<br />
però una svolta profonda,<br />
perché dal confronto è scaturita<br />
una idea di collaborazione concreta,<br />
per costruire prodotti che<br />
garantiscano l’italianità, accorcino<br />
i passaggi intermedi lungo<br />
la filiera (spesso causa principale<br />
degli aumenti di prezzo) e<br />
garantiscano così ai produttori<br />
da un lato, e ai consumatori<br />
dall’altro, di veder tutelati i propri<br />
diritti. Non a caso, sempre<br />
La certificazione csqa<br />
qualItà eD equo CoMpenso<br />
tra gli altri co-protagonisti del progetto “100%<br />
italia” c’è anche il CsQa, l’ente di certificazione<br />
indipendente che ha il compito di tracciare l’intera<br />
filiera. CsQa ha guidato i tre protagonisti del<br />
progetto nel percorso di coinvolgimento che ha<br />
permesso di giungere alla definizione concordata<br />
del prezzo minimo equo da pagare agli agricoltori.<br />
ovvero un prezzo adeguato sia per gli<br />
investimenti effettuati sia per la remunerazione<br />
del lavoro e dei mezzi di produzione. per gestire<br />
nel tempo il progetto, inoltre, è stato attivato un<br />
Comitato di Gestione della Filiera in<br />
Coimprenditorialità a cui spetta anche la decisione<br />
sul reinvestimento degli utili al singolo agricoltore<br />
oltre al fatto che il prezzo del grano coprirà in ogni<br />
caso i costi di produzione. per il consumatore,<br />
infine, ci sarà la possibilità di acquistare la<br />
migliore qualità al giusto prezzo.<br />
il ministro Catania ha evidenziato<br />
“l’importanza del prezzo<br />
equo che remunera il lavoro degli<br />
agricoltori e che il mercato<br />
dimostra di esser disposto a riconoscere<br />
per un prodotto che<br />
punta sulla qualità”.<br />
Concretamente ciò che i consumatori<br />
potranno trovare nei<br />
1.400 punti vendita <strong>Coop</strong> di<br />
tutta Italia sono 5 formati di<br />
pasta di grano duro (spaghetti,<br />
vermicelli, penne rigate, fusilli<br />
e tortiglioni), tutta trafilata al<br />
bronzo, con essicazione lenta<br />
e, ovviamente, assolutamente<br />
priva di Ogm.<br />
La pasta della linea “100% Italia”,<br />
viene dal pastificio Cerere,<br />
situato in provincia di Enna,<br />
nel cuore della Sicilia. Si tratta<br />
di grano di ottima qualità,<br />
per il quale al produttore verrà<br />
riconosciuto un prezzo premiante<br />
sulla base degli accordi<br />
definiti tra <strong>Coop</strong> e Coldiretti.<br />
Se della posizione di <strong>Coop</strong>,<br />
espressa da Vincenzo Tassinari,<br />
riferiamo più ampiamente<br />
nell’intervista nella pagina<br />
precedente, il presidente di<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
Coldiretti, sergio Marini ha<br />
sottolineato come "in un momento<br />
in cui il Paese sta cercando<br />
nuove strade per tornare<br />
a crescere noi offriamo una<br />
esperienza concreta nell'agroalimentare,<br />
leva competitiva<br />
che mette a sistema le straordinarie<br />
capacità imprenditoriali<br />
e le potenzialità dei<br />
nostri territori, a cominciare<br />
da quelle inespresse del mezzogiorno.<br />
L'Italia costruirà il<br />
proprio futuro tornando a fare<br />
l'Italia, ovvero valorizzando<br />
al meglio quello che ha già<br />
di unico e di esclusivo, a cominciare<br />
dal cibo”. Per il presidente<br />
di legacoop agroalimentare,<br />
Giovanni luppi<br />
"<strong>Coop</strong>, Coldiretti e la nostra<br />
associazione di imprese lanciano<br />
un progetto di co-imprenditorialità<br />
che porterà benefici<br />
a tutta la filiera e ai consumatori.<br />
È un fatto molto positivo<br />
che si inserisce all'interno di<br />
una strategia di cooperazione<br />
tra produttori, trasformatori e<br />
distributori che perseguiamo<br />
da tempo". ●<br />
i principali consumatori<br />
di pasta nel mondo<br />
(kg/anno per persona)<br />
italia 26 kg<br />
Venezuela 13 kg<br />
tunisia 12 kg<br />
svizzera 10 kg<br />
Grecia 10 kg<br />
stati uniti 9 kg
Nei 2012 più 4,7% nelle vendite.<br />
Con 26 chili a testa in un anno<br />
siamo i primi consumatori<br />
al mondo: ne mangiamo tre<br />
volte in più di uno statunitense.<br />
Siamo leader mondiali<br />
anche nella produzione<br />
primo piano economia<br />
C'è la crisi. e sulla tavola<br />
aumenta la pasta<br />
La pasta è presente tutti i giorni sulle tavole<br />
di dieci milioni di italiani e ritorna a essere<br />
nel pieno della crisi un prodotto di punta nella<br />
nostra alimentazione tanto che nel 2012 si è registrato<br />
un aumento nelle vendite pari al 4,7 per<br />
cento. È quanto emerge da una analisi di Coldiretti,<br />
Legacoop Agroalimentare e <strong>Coop</strong> diffusa in<br />
occasione della presentazione della “prima pasta<br />
tutta italiana dal campo allo scaffale”. Gli italiani<br />
sono i maggiori consumatori mondiali con circa<br />
26 chili per persona nell’ultimo anno, una quantità<br />
che è stata tre volte superiore a quella di uno<br />
statunitense, di un greco o di un francese, cinque<br />
volte superiore a quella di un tedesco o di uno<br />
spagnolo e sedici volte superiore a quella di un<br />
giapponese. Nel podio dei mangiatori di pasta salgono<br />
l’Italia con i 26 chili all’anno a testa, il Venezuela<br />
con 13 chili all’anno a testa e la Tunisia con 12<br />
chili all’anno a testa. In Italia sono consumate oltre<br />
1,5 milioni di tonnellate di pasta, per un controvalore<br />
di 2,8 miliardi di euro.<br />
21<br />
continua a pagina 23 >
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giugno-luglio 2012 primo piano economia<br />
L’Italia è leader anche nella produzione<br />
con 3,2 milioni di tonnellate<br />
superiore a quella degli<br />
Stati Uniti (2 milioni di tonnellate),<br />
del Brasile (1,3 milione di<br />
tonnellate) e della Russia (858<br />
mila tonnellate).<br />
In altre parole un piatto di pasta<br />
su quattro consumato nel mondo<br />
è fatto in Italia. Nel corso del<br />
2011 sono aumentate dell’8<br />
per cento le esportazioni in valore<br />
di pasta italiana nel mondo,<br />
ma un aumento record del<br />
60 per cento si è verificato in<br />
Cina dove comunque la domanda<br />
resta contenuta. La pasta<br />
italiana è entrata nelle abitudini<br />
alimentari in tutti i continenti<br />
con 2 miliardi di valore dell’export<br />
anche se i consumatori più<br />
appassionati di pasta italiana sono<br />
i tedeschi, seguiti nell’ordine<br />
dai francesi, dagli inglesi, dagli<br />
statunitensi e dai giapponesi.<br />
La riscossa della pasta ha trainato<br />
anche le semine di grano duro<br />
in Italia che avrebbero fatto<br />
segnare nel 2012 un incremento<br />
di circa 150 mila ettari (+13% su<br />
base annua), ammontando complessivamente<br />
a 1,35 milioni di<br />
ettari, sulla base di una indagine<br />
Ismea. A livello regionale si<br />
stimano aumenti consistenti in<br />
Puglia e nelle Marche (+15 per<br />
cento circa) e in Sicilia (+20 per<br />
cento) mentre in controtendenza<br />
sarebbe invece la Basilicata<br />
dove gli ettari avrebbero subito<br />
una contrazione di circa il 10 per<br />
cento.<br />
L’italianità della pasta è considerata<br />
il vero valore aggiunto<br />
del prodotto secondo un sondaggio<br />
online condotto dal sito<br />
www.coldiretti.it. Nella scelta<br />
della pasta il 56 per cento considera<br />
infatti fondamentale l’italianità,<br />
il 26 per cento il formato,<br />
l’11 per cento il prezzo più basso<br />
e solo il 7 per cento la marca<br />
famosa. ●<br />
cibo è cultura<br />
di Massimo Montanari<br />
docente di storia medievale e di storia<br />
dell’alimentazione, università di bologna<br />
Pellegrino<br />
e Marietta<br />
23<br />
Casa Artusi di Forlimpopoli, mentre si accinge a varare<br />
la sedicesima edizione della Festa Artusiana, tira le somme di un<br />
“anno artusiano” (il 2011, centenario della morte) che coincidendo con il<br />
150° dell’unità italiana è stato occasione di approfondite riflessioni sul<br />
ruolo di Pellegrino Artusi e del suo celebre ricettario (La scienza in cucina<br />
e l’arte di mangiar bene, 1891) nella costruzione dell’identità nazionale.<br />
L’importanza di quest’opera sta nel metodo: raccogliere le tradizioni<br />
gastronomiche del paese rispettando le varianti locali, valorizzando le<br />
differenze come dato originale e ineliminabile della nostra cucina. Poco<br />
importa che Artusi abbia privilegiato i territori che conosceva meglio: la<br />
Romagna, l’Emilia, la Toscana. È il principio che conta, è l’idea che essere<br />
italiani vuol dire condividere una cultura, scambiarsi esperienze, costruire<br />
una rete di saperi e di pratiche comuni.<br />
Ma Artusi è importante anche per un’altra ragione. La prospettiva, per<br />
così dire, “orizzontale” che unisce città, territori e regioni nel nome della<br />
cucina e dei saperi gastronomici si combina con una prospettiva<br />
“verticale” che mette insieme le esperienze di mondi sociali<br />
diversi, delle classi alte ma anche del popolo, dando origine a un<br />
ricettario che proprio per questo è ampiamente rappresentativo della<br />
cultura “nazionale” (della nazione tutta). Il libro di Artusi in realtà esprimeva<br />
la cultura di una ristretta élite sociale, la borghesia cittadina,<br />
quella che in fin dei conti aveva fatto l’Italia.<br />
Ma questa cultura borghese a sua volta esprimeva saperi e pratiche del<br />
mondo contadino: molte ricette della Scienza in cucina sono la rielaborazione<br />
borghese di tradizioni rurali. Tradizioni che Artusi in parte raccolse<br />
di persona, viaggiando l’Italia in treno e in carrozza, in parte conobbe<br />
indirettamente, grazie alle segnalazioni che lettori e lettrici gli inviavano<br />
per posta, consentendogli di aggiornare progressivamente il suo manuale<br />
(quindici edizioni, ogni volta accresciute, tra il 1891 e il 1911).<br />
Del resto, il mondo contadino Artusi ce l’aveva in casa. Nella bella casa<br />
di piazza D’Azeglio a Firenze, in cucina lavorava Marietta, la giovane<br />
contadina toscana che collaborò assiduamente con Artusi a studiare e<br />
realizzare le ricette che poi finivano nelle pagine del manuale. Questa<br />
collaborazione è il simbolo vivente dell’intreccio di saperi che caratterizzò<br />
La scienza in cucina, e che spiega il suo strepitoso successo: perché<br />
non solo i cittadini, ma anche i contadini cominciarono ad acquistarlo,<br />
riconoscendolo come un prodotto, sia pure indiretto, della<br />
propria cultura. Senza Marietta, Pellegrino non avrebbe avuto la stessa<br />
fortuna e fu lui stesso a riconoscerlo, lasciando a lei, in eredità, i diritti<br />
d’autore del suo libro.
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giugno-luglio 2012 primo piano media<br />
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contenuti della nostra rivista. Poi ci sono il sito internet e la pagina Facebook<br />
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cosa si mangiava in quei tempi lontani (oggi<br />
gastronomicamente tornati di moda), per capire cosa è<br />
cambiato ma anche quali sono le continuità con ciò che è<br />
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tanti prodotti che hanno o sperano di ottenere<br />
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25<br />
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affiancata a quella principale dei “giovani<br />
professionisti”. termine ultimo per presentare i lavori è<br />
il 30 giugno 2012. premiazioni a Roma il 5 ottobre 2012.<br />
l’obiettivo dell’iniziativa è quello di diffondere l’uso del<br />
marchio FsC (presente su tutti i mobili da arredo interno<br />
ed esterno venduti in <strong>Coop</strong> nonché sulla carta) in un<br />
settore in cui il nostro paese è fra i leader mondiali, per<br />
porre l’attenzione di progettisti, produttori e<br />
consumatori sulla provenienza della materia prima<br />
legno. info: www.fsc-italia.it/designaward
26<br />
prodotto coop<br />
buono come un<br />
gelato<br />
<strong>Coop</strong> ne propone per tutti i gusti, dai tradizionali<br />
ai vegetariani, creati per i bambini o per adulti<br />
più golosi. tutti senza coloranti o conservanti<br />
di anna soMenzi<br />
Perché c'è caldo. Perché è buono in compagnia.<br />
Perchè è piacevole a fine pasto, gustoso come<br />
merenda, accontenta i bambini, rasserena le mamme...<br />
Insomma il gelato mette d’accordo tutti. Anche<br />
se resta soprattutto un piacere stagionale, tanto che<br />
un italiano su tre, d'estate, ne mangia almeno uno al<br />
giorno e il suo consumo si sta allargando anche agli<br />
altri periodi dell’anno.<br />
Oggi noi italiani restiamo fra i migliori produttori di<br />
gelati al mondo e anche come i consumatori non ce<br />
la caviamo male: nel 2010 abbiamo mangiato più di<br />
tre chili e mezzo di gelato confezionato a testa, secondo<br />
i dati dell’Istituto nazionale del gelato, consumando<br />
più di un miliardo di porzioni da vaschette o<br />
secchielli, e altrettante da confezioni famiglia di stecchi,<br />
coni, biscotti…<br />
Il gelato è da considerare come un vero alimento, è<br />
preparato infatti con latte, zucchero, qualche volta<br />
panna, uova, e caratterizzato generalmente da frutta<br />
o cioccolato. È da scegliere quindi con cura: buono,<br />
sicuro e magari non eccessivamente calorico.<br />
<strong>Coop</strong> per questo propone un grande assortimento,<br />
per tutti i gusti e le età. Come tutti i prodotti ai quali<br />
<strong>Coop</strong> appone il proprio marchio sono preparati da<br />
fornitori selezionati e seguendo specifici e controllati<br />
disciplinari di produzione. Nessuno dei gelati a marchio<br />
<strong>Coop</strong> contiene coloranti, conservanti o aromi<br />
artificiali<br />
Dedicati ai bambini dai 4 ai 10 anni, grandi estimatori<br />
di gelati, ci sono i prodotti della linea Club 4-10<br />
che utilizzano esclusivamente aromi naturali e rivolgono<br />
particolare attenzione al contenuto dei nutrienti<br />
più critici quali grassi, zuccheri semplici e sodio. In<br />
questa linea stecchi gelato al latte e fragola preparati<br />
con latte e yogurt magro, che mantengono i fermenti<br />
lattici vivi; il biscotto panna o cioccolato che è preparato<br />
con il 40% di latte fresco; e la merenda gelato<br />
al cioccolato, con pan di spagna ai 5 cereali e il 40%<br />
di latte fresco.<br />
Per il pubblico più adulto tanti stecchi e mini stecchi,
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
ricoperti al cioccolato o pralinati, barrette alla vaniglia<br />
o al cocco, snack gelato per i momenti di pausa,<br />
ghiaccioli in vari gusti per rinfrescarsi, coni alla panna,<br />
al cioccolato e panna e all’amarena, coppette in<br />
quattro varianti, oltre al gelato in vaschetta in formati<br />
e gusti assortiti.<br />
Nella linea Fior fiore qualcosa di più ricercato: le<br />
vaschette mono gusto da 300g di gelato, le ricette<br />
a base di crema utilizzano il latte fresco intero italiano<br />
Alta Qualità <strong>Coop</strong> per il 60%, e sono otto le<br />
proposte da buongustai. Cioccolato Fondente Extra,<br />
preparato con cacao della Repubblica Dominicana<br />
(10%) dall’aroma pieno e persistente. Nocciola<br />
Piemonte IGP (10%) prodotto esclusivamente<br />
con la tonda nocciola trilobata del Piemonte. Caffè<br />
Espresso preparato con una miscela Arabica al<br />
100% del Brasile (10%), che dà un sapore corposo e<br />
intenso. Vaniglia Buorbon preparato con i semi delle<br />
bacche di vaniglia Bourbon dell’isola di La Réunion,<br />
che danno un sapore originale ed equilibrato.<br />
Pistacchio di Sicilia: preparato con il vero e inconfondibile<br />
pistacchio di Sicilia, presente nella ricetta<br />
per l’8%. Per non dimenticare il Sorbetto ai limoni<br />
di Sicilia con il 20% di succo di limone.<br />
Novità di quest’anno per la linea Fior fiore la Pinolata<br />
preparata con latte fresco Alta Qualità <strong>Coop</strong><br />
(60%), tuorlo d’uovo (4%), panna e burro freschi,<br />
decorata con pinoli italiani. Crema catalana <strong>Coop</strong><br />
con cannella, preparata anche questa con latte fresco<br />
Alta Qualità <strong>Coop</strong> (60%), tuorlo d’uovo (4%),<br />
panna e burro freschi e con cannella macinata dello<br />
Sri Lanka. È decorata con zucchero di canna grezzo.<br />
Saranno disponibili anche i nuovi gusti dei Fruttolosi<br />
<strong>Coop</strong>, ghiaccioli dal cuore morbido alla fragola e<br />
alla mela verde con il 50% di succo e frutta in pezzi.<br />
Nella linea bene.sì, che riunisce i prodotti per chi<br />
ha esigenze nutrizionali specifiche, <strong>Coop</strong> propone<br />
una vaschetta alla vaniglia con succo di frutti rossi<br />
a ridotto contenuto calorico, ancora in vaschetta i<br />
gelati cioccolato e nocciola oppure fragola e banana<br />
interamente vegetali e perciò adatti anche a chi è per<br />
esempio intollerante al lattosio.<br />
Novità per questa estate i nuovi Mini stecchi vaniglia&<br />
cacao Bene.sì sempre interamente vegetali,<br />
senza latte né derivati, proposti in formato mini e<br />
in due gusti vaniglia e cioccolato ricoperti di cioccolato<br />
fondente. Uno snack gelato vegetale che<br />
consente di non rinunciare alla gola nei momenti<br />
di pausa, anche a chi per scelta o necessità è vegetariano.<br />
coop itaLia e coop norvegia<br />
per i mondiaLi di sci nordico<br />
foto:fiemme2013.com<br />
27<br />
ancora una volta il trentino sarà capitale mondiale<br />
dello sci nordico: dal 14 al 24 febbraio 2013 la Val di<br />
Fiemme sarà infatti sede della prossima edizione dei<br />
campionati mondiali di questa disciplina. e <strong>Coop</strong>, in<br />
collaborazione con sait e <strong>Coop</strong> norvegia, sarà lo<br />
sponsor ufficiale. per la vallata trentina si tratta<br />
della terza volta in cui ospita i Mondiali: 1991, 2003 e<br />
ora 2013.<br />
per <strong>Coop</strong> è l’occasione di confermare la grande<br />
attenzione per questo territorio: la Valle infatti può<br />
trarre molti benefici da questa manifestazione<br />
internazionale, e per questo, insieme a sait, si è<br />
deciso di sostenere direttamente tutto il comitato in<br />
questo evento. inoltre, la sponsorizzazione dà la<br />
possibilità di consolidare la collaborazione con <strong>Coop</strong><br />
norvegia, proprio nell’anno internazionale della<br />
cooperazione.<br />
lo sci nordico è uno sport in sintonia con i valori<br />
cooperativi: fatto di sacrifici e di impegno, seguito da<br />
veri appassionati che in occasione dei mondiali<br />
affolleranno la Val di Fiemme.<br />
tante sono le attività previste da <strong>Coop</strong> a cominciare<br />
dalle promozioni nei punti vendita gestiti da sait, ma<br />
si sta pensando anche ad attività nazionali, che<br />
possano coinvolgere tutti gli appassionati dello sci<br />
nordico. non mancheranno iniziative dei colleghi di<br />
<strong>Coop</strong> norvegia che porteranno artisti e tante attività<br />
di intrattenimento.<br />
È stata attivata anche una collaborazione con<br />
dolomiti supersky e <strong>Coop</strong> sarà presente con proprie<br />
comunicazioni già da questa estate, su siti e riviste<br />
specializzate.<br />
il clou delle manifestazioni sarà concentrato nel<br />
periodo delle gare con una presenza diretta di <strong>Coop</strong><br />
in Val di Fiemme. protagonista sarà il prodotto a<br />
marchio, come rappresentante dei valori <strong>Coop</strong> e<br />
dell’eccellenza gastronomica italiana.
28 consumare informati giardinaggio<br />
Com'è sano<br />
essere al verde<br />
Il giardinaggio visto non solo come hobby ma come terapia volta<br />
al benessere e al recupero delle funzionalità. tenendo conto di questa<br />
tendenza anche gli attrezzi si modificano. un esempio è il rasaerba,<br />
ora disponibile sul mercato nelle versioni “salva schiena”,<br />
senza il sacco di raccolta o completamente robotizzata<br />
di Claudio stRano<br />
Nulla di particolarmente<br />
nuovo sotto il sole se non una terapia<br />
dolce che si afferma, la Garden<br />
Therapy (terapia del giardinaggio)<br />
– i medici la considerano un<br />
valido supporto al recupero funzionale<br />
e di disabilità minori quali<br />
stress, ansia, depressione – e alcuni<br />
attrezzi che interpretano alla<br />
lettera tale concetto di benessere<br />
psico-fisico ricercato sui prati (o<br />
tra i vasi del balcone di casa) grazie<br />
al contatto rilassante e “tonificante”<br />
con la natura.<br />
Uno di questi attrezzi è il rasaerba,<br />
detto anche tosaerba, tra gli<br />
oggetti principe del giardinaggio.<br />
In omaggio alla Garden Therapy<br />
e alla crescita dell'età media della<br />
popolazione, una celebre casa<br />
produttrice ha lanciato sul mercato<br />
un rasaerba ergonomico<br />
“salva schiena”. A certificarne le<br />
qualità è un istituto tedesco che<br />
si occupa di prevenzione delle patologie<br />
vertebrali. Questo utensile<br />
è stato progettato per ridurre al<br />
minimo gli sforzi e le sollecitazioni<br />
sull'apparato locomotore, con<br />
un'impugnatura ergonomica a<br />
otto posizioni che dovrebbe consentire<br />
una giusta postura e inoltre,<br />
sperano gli ingegneri, muovere<br />
di più anche il mercato. L'intero<br />
settore della manutenzione del<br />
verde infatti (trattorini, tagliabordi,<br />
tagliasiepi, decespugliatori,<br />
ecc.) patisce la crisi economica facendo<br />
registrare in Italia nel 2011,<br />
dopo anni di tumultuosa crescita,<br />
una flessione del 4,8% rispetto al<br />
2012: il peggior dato degli ultimi<br />
sette anni (controbilanciata<br />
nei negozi <strong>Coop</strong> soprattutto dalle<br />
vendite dell'arredo giardino).<br />
Accanto alla carta del benessere<br />
abbinato all'aria aperta i produttori<br />
provano a giocare anche il<br />
jolly della praticità, lanciando sul<br />
mercato un rasaerba non per tutte<br />
le tasche ma interessante perché<br />
“polverizza” i residui della<br />
falciatura (tramite speciali lame<br />
ad effetto centrifuga) all'interno<br />
della scocca, annullando il problema<br />
della raccolta e del successivo<br />
conferimento in discarica. Il sistema<br />
– che può essere congeniale a<br />
chi è alla prese con grandi superfici<br />
o soffre di qualche impedimento<br />
fisico – promette risultati<br />
simili a quelli del "mulching" (vedi<br />
box), ma senza gli svantaggi di<br />
quest'ultimo metodo di taglio che<br />
richiede una maggior frequenza<br />
delle falciature e l'erba lasciata<br />
più lunga. Le abitudini dell'hobbista<br />
giardiniere resterebbero,<br />
dunque, le stesse con il "taglio<br />
polverizzato" rispetto al metodo<br />
tradizionale che prevede il sacco<br />
di raccolta; e in più ci sarebbero<br />
i vantaggi dell'assorbimento da<br />
parte del terreno e della sveltezza<br />
delle operazioni. Che si azzerano<br />
poi del tutto se si opta per un<br />
robot tagliaerba, una macchina<br />
completamente automatica che<br />
sparge anch'essa i residui triturati<br />
sul terreno ma per contro è la più<br />
costosa della compagnia.
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
orientarsi nella scelta<br />
La scelta di una falciatrice non<br />
può prescindere da altri requisiti<br />
di fondo al di là del metodo di<br />
taglio. Senza cadere nei professionali,<br />
dobbiamo deciderci tra<br />
il motore a benzina, l'elettrico o<br />
la batteria al litio. La prima tipologia<br />
è la più indicata per i grandi<br />
tappeti erbosi e/o con molte<br />
piante da curare (ma richiede<br />
una maggiore manutenzione, dal<br />
cambio d'olio a quello di filtro<br />
e candela); la seconda e la terza<br />
categoria si fanno preferire dove<br />
ci sono angoli e dislivelli nonché<br />
per via dei minori consumi e del<br />
minor impatto ambientale. Sulle<br />
superfici ridotte va bene un tosaerba<br />
a spinta, su quelle maggiori<br />
o in pendenza il semovente, cioè<br />
con la trazione sulle ruote che alleviare<br />
lo sforzo fisico. Quanto ai<br />
prezzi, è saggio spendere di più<br />
solo se l'utilizzo giustifica la spesa<br />
in rapporto alle caratteristiche<br />
del prato e... degli utilizzatori .<br />
Le mani sUL<br />
portafogLi<br />
rasaerba con cesto<br />
di raccolta<br />
da 50 a 400 euro gli elettrici,<br />
da 350 a 500 euro con batteria al litio,<br />
da 150 a 900 euro i motorizzati<br />
rasaerba con taglio<br />
"mulching"<br />
a partire da 120 euro gli elettrici,<br />
da 300 euro con il motore a benzina<br />
rasaerba che polverizza<br />
i residui<br />
da 750 euro in su i modelli a benzina<br />
robot tagliaerba<br />
sopra i 1.200 euro equipaggiati con<br />
batteria ricaricabile<br />
I prezzi, indicativi e soggetti alle<br />
variazioni del mercato, cambiano a<br />
seconda della marca, della potenza e<br />
per la presenza di accessori<br />
cUra deL prato<br />
I segretI DI un buon “MulChIng”<br />
sta prendendo piede anche da noi il taglio "mulching" (letteralmente,<br />
"pacciamatura"), una tecnica di sminuzzamento fine importata dai paesi<br />
anglosassoni che sono un po' la mecca del giardinaggio. Questa tecnica, che<br />
rappresenta anche un modo per pacciamare, cioè per proteggere il tappeto<br />
erboso come un mantello da agenti atmosferici ed erbe infestanti,<br />
trattenendo l'umidità al suolo, presenta dei vantaggi e alcuni limiti.<br />
intanto come funziona. l'erba viene sminuzzata all'interno della scocca della<br />
macchina e ridotta a coriandoli. per effetto dello sbriciolamento subito,<br />
rilascia nel terreno quell'80% di acqua da cui è composta e il residuo può<br />
essere perciò distribuito al suolo dove si decompone più rapidamente,<br />
fertilizzandolo in maniera organica e non chimica.<br />
la conseguenza pratica è che si riducono le attività richieste al giardiniere<br />
(non deve svuotare il cestello, caricare lo sfalcio in macchina o su un carrello<br />
per poi conferirlo in discarica), con un notevole risparmio di tempo, denaro,<br />
fatica e inquinamento legato al trasporto e allo smaltimento differenziato. È<br />
chiaro che su grandi manti erbosi questo effetto è più apprezzabile. non<br />
sempre, però. se il mulching non viene applicato correttamente, può crearsi<br />
infatti del feltro che causa un pericoloso ingiallimento del prato.<br />
ecco alcune regole da per evitare il formarsi del feltro: fare mulching con<br />
erba asciutta o quasi e se piove attendere almeno un giorno prima di<br />
procedere; scegliere la corretta altezza del taglio, asportando non più di un<br />
terzo dei fili d'erba in modo da non indebolitre troppo il manto sul quale non<br />
vanno depositati eccessivi strati di materiale vegetale; per asportare<br />
l'eventuale feltro che impedisce una salutare ossigenazione del terreno,<br />
provvedere a scarificare e ad arieggiare due volte l'anno al posto di una; se<br />
l'erba è particolarmente alta, e per prati non curati, preferire tosaerba con<br />
scarico a terra. tenere un'altezza di taglio durante l'estate di circa 4-5 cm.<br />
29
30<br />
un menù contro la crisi<br />
I sapori forti<br />
della tradizione<br />
bolognese<br />
Tocca a Leonora Rinaldi, chef che,<br />
nel pieno centro di Bologna, propone<br />
un menu che parte da uno sformato<br />
di mortadella, passa a un polpettone e<br />
chiude con uno zabaione al pignoletto<br />
frutta e verdura<br />
GIUGNO<br />
LA STAGIONE DI..<br />
Stagione di passaggio, che<br />
preannuncia l’arrivo dell’estate vera<br />
e propria: potete ancora<br />
tranquillamente trovare gli ultimi<br />
asparagi, e poi bietole, carciofi,<br />
fave, piselli, finocchi e soprattutto i<br />
fagiolini. È il periodo di esplosione<br />
della frutta estiva: oltre alle<br />
ciliegie, potrete scegliere fra<br />
albicocche, datteri, fichi, meloni,<br />
pesche, angurie.<br />
cucina<br />
Leonora Rinladi è una chef,<br />
ma di quelle che amano i sapori forti,<br />
che mettono da parte la nouvelle<br />
vague della cucina moderna che va<br />
tanto di moda, per concentrarsi sulla<br />
tradizione bolognese. Una<br />
tradizione che propone nel ristorante<br />
Vicolo Colombina a due passi da<br />
piazza Maggiore, il cuore della città.<br />
Mortadella, polpettone, zabaione e<br />
Pignoletto, il vitigno autoctono dei<br />
Colli bolognesi. Calorie, ma anche<br />
tanta sostanza.<br />
Il primo<br />
Sformato di mortadella con crema al<br />
parmigiano<br />
Ingredienti per 4 persone:<br />
200 g mortadella, 150 g patata<br />
bollita, 200 g di panna fresca, 4<br />
uova. Per la salsa: 200 g di<br />
parmigiano, 100 g di panna<br />
Procedimento<br />
Passate al robot le patate e la<br />
mortadella, aggiungete la panna e<br />
le uova, aggiustate di sale e (poco)<br />
parmigiano. Ungete una tortiera con<br />
di Helmut Failoni<br />
olio di semi, passate nel pane<br />
grattato e mettete il composto per il<br />
tortino. Cuocete in forno, già caldo,<br />
a 160 gradi per 45 minuti avendo<br />
cura di mettere nel forno una tazza<br />
piena di acqua. Una volta cotto,<br />
lasciatelo raffreddare e tenetelo in<br />
frigo almeno 12 ore, in modo che si<br />
stabilizzi. Fate bollire la panna e con<br />
il frullatore a immersione create una<br />
crema aggiungendo il parmigiano<br />
poco alla volta. Togliete lo sformato<br />
dal frigorifero, scaldatelo 10 minuti<br />
in forno a 150 gradi, sformatelo e<br />
servitelo con la crema di parmigiano<br />
tiepida e, volendo, guarnite con<br />
qualche goccia di aceto balsamico<br />
tradizionale.<br />
Il secondo<br />
Polpettone bolognese con maionese<br />
ai cetrioli<br />
Ingredienti per 4 persone:<br />
200 g di carne di maiale, 100 g di<br />
prosciutto crudo, 100 g di<br />
mortadella, 3 uova, 50 g di<br />
parmigiano grattato, 30 g di mollica<br />
di pane raffermo ammollato nel
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
latte, 100 g di olio di semi di vinacciolo, 100 g di cetriolini<br />
sott’aceto.<br />
Procedimento<br />
Tritate bene tutte le carni e raccoglietele in un<br />
contenitore ampio, aggiungere il formaggio, un uovo, la<br />
mollica ed impastate molto bene. Date la forma di un<br />
grosso salame ed avvolgete il tutto con uno straccio ben<br />
pulito e inumidito con acqua fredda. Mettete poi a<br />
bollire in una pentola capiente per almeno 2 ore avendo<br />
cura di girarlo di tanto in tanto. A cottura ultimata<br />
mettetelo a raffreddare avvolto nello straccio. Preparate<br />
poi 2 tuorli con un pizzico di sale e 2 cucchiai di aceto di<br />
conservazione dei cetrioli. Cominciate a montare<br />
aggiungendo l’olio poco alla volta e fate una maionese<br />
classica. Tritate i cetrioli molto finemente e aggiungeteli<br />
delicatamente alla maionese. Tagliate il polpettone a<br />
fetta di salame e disponetelo nei piatti singoli. Guarnite<br />
con la maionese e decorare a piacere con foglie di<br />
sedano ben lavate.<br />
Il dolce<br />
Zabaione al Pignoletto<br />
Ingredienti per 4 persone:<br />
4 rossi d’uovo, 70 g zucchero, 70 g di Pignoletto passito,<br />
250 g di panna semimontata, 4 fette di pinza tradizionale<br />
bolognese (sostituibile con ciambella casalinga).<br />
Procedimento<br />
Mettete sul fuoco lo zucchero e il Pignoletto e fate<br />
cuocere finché non inizia ad ispessire. Battete i tuorli e<br />
aggiungete lo zucchero caldo, frustando bene.<br />
Continuate a sbattere fino a raffreddamento.<br />
Aggiungete la panna semimontata e fate riposare in<br />
frigo un paio d’ore poi distribuite lo zabaione nei piatti e<br />
accompagnate il tutto con la pinza tagliata a fette.<br />
Un menù contro la crisi<br />
Ristorante Vicolo Colombina di Bologna<br />
Vicolo Colombina 5/b, tel. 051/233919<br />
Chef: Leonora Rinaldi<br />
Il primo<br />
Sformato di mortadella con crema al parmigiano<br />
(costo: 4 euro per 4 persone)<br />
Il secondo<br />
Polpettone bolognese con maionese ai cetrioli<br />
(costo: 7 euro per 4 persone)<br />
Il dolce<br />
Zabaione al Pignoletto<br />
(costo: 3,70 euro per 4 persone)<br />
L'albicocca<br />
di Valleggia (Liguria)<br />
31<br />
La Valleggia è inconfondibile: la si riconosce<br />
grazie alla buccia sottile, di un delicato colore<br />
arancio, picchiettato da puntini color mattone. Valleggia<br />
è anche il nome della località di massima produzione,<br />
sita nel comune di Quiliano, in provincia di<br />
Savona. È di piccola dimensione ma il suo aroma e il<br />
suo sapore sono molto più intensi delle altre varietà<br />
di albicocche sul mercato. Le piante inoltre non sono<br />
coltivate a spalliera come avviene normalmente nei<br />
frutteti moderni, sono anche più alte della norma, e<br />
questo rende più impegnativa la potatura e la raccolta<br />
dei frutti. Se aggiungiamo a questa difficoltà<br />
anche l'espansione edilizia che ha devastato il litorale<br />
savonese, troviamo la spiegazione del progressivo<br />
abbandono di questa coltivazione negli ultimi<br />
trent'anni. La sua storia va fatta risalire lontano nel<br />
tempo: la Valleggia era presente sulla costa savonese<br />
già dalla fine dell'800, raggiungendo il momento<br />
di massima espansione negli anni '50-'60 quando i<br />
frutteti si estendevano per centinaia di ettari, da Loano<br />
a Varazze. L'albicocca di Valleggia rappresentava<br />
il 70% della produzione della provincia.<br />
Dagli anni '70 fino agli anni '90 iniziano gli espianti<br />
per lasciare spazio alle serre della nascente attività<br />
di florovivaismo e all'edilizia privata legata al<br />
turismo balneare. A Quiliano, una delle tre aree maggiormente<br />
interessate dalla coltivazione negli anni<br />
'60, insieme a Finale Ligure e Spotorno, rimangono<br />
ancora frutteti, e di qui è iniziata l'attività di recupero<br />
e valorizzazione della albicocca di Valleggia. Si<br />
contano ancora alberi di cinquanta, settanta anni o<br />
anche del primo '900, ma la produzione attuale rappresenta<br />
una piccolissima parte rispetto alla produzione<br />
di 50-60 anni fa.<br />
Oggi la produzione di albicocca di Valleggia è concentrata<br />
nella fascia costiera fino a 300 metri sul livello<br />
del mare, da Albissola a Vado Ligure, negli altri<br />
comuni dell'area storica tra Loano e Varazze si trovano<br />
solo alcuni sporadici frutteti. I produttori sono<br />
per lo più piccole aziende che raccolgono e selezionano<br />
i frutti migliori ancora a mano. Due cooperative<br />
riuniscono una trentina di produttori del Presidio<br />
Slow Food, garantiscono il rispetto di un disciplinare<br />
di coltivazione severo e selezionano i frutti migliori<br />
che sono commercializzati con il marchio di qualità<br />
"Albicocca di Valleggia". Contatti: massimo.becco@<br />
ubileasing.it oppure rossello@leriunite.it.
32 vivere bene viaggi<br />
La cultura abita qui<br />
La portoghese Guimarães capitale europea 2012<br />
Il Portogallo, la nazione più<br />
occidentale d’Europa, è terra di dolci<br />
contrasti e piacevoli sorprese. La<br />
patria della struggente musica Fado<br />
offre al turista, oltre agli incanti di<br />
Lisbona, ai piaceri dei vini di Porto,<br />
alle sue coste che alternano dune di<br />
sabbia a scogliere a picco, lo<br />
splendido centro storico della città<br />
di Guimarães, eletta a Capitale<br />
Europea della Cultura 2012. Un<br />
piccolo e poco conosciuto gioiello<br />
situato nel nord del Portogallo,<br />
dichiarato dall'UNESCO patrimonio<br />
dell’umanità proprio per il suo<br />
centro medievale nato circa mille<br />
anni fa, quando la contessa<br />
Mumadona Dias ordinò la<br />
costruzione di un monastero e di un<br />
castello, attorno al quale sorse ben<br />
presto un importante centro abitato<br />
immerso nel verde paesaggio<br />
montano del Minho. La città di<br />
Guimarães è considerata come il<br />
luogo di nascita del Portogallo<br />
essendo stata eletta, nel 1139, a<br />
capitale del regno dal primo re<br />
portoghese: Dom Afonso Henrique,<br />
detto il Conquistatore. La visita alla<br />
città può partire dal luogo<br />
conosciuto come la Colina<br />
Sagrada, con lo spettacolare<br />
castello di Guimarães, fortemente<br />
legato alla storia del Portogallo, e la<br />
di Giuseppe Ortolano<br />
La città è considerata la culla del paese e fu la prima capitale del regno nel 1139.<br />
Un centro medievale ricco di monumenti, dallo splendido castello alle tante<br />
chiese. E in più un programma di appuntamenti, mostre e concerti<br />
piccola chiesa romanica di São<br />
Miguel dove, secondo la tradizione,<br />
fu battezzato il primo re del paese<br />
lusitano. Non molto lontano si<br />
incontra il quattrocentesco Palazzo<br />
dos Duques, sede di un piccolo<br />
museo con tappeti persiani, armi<br />
antiche, arazzi fiamminghi e dipinti.<br />
Prima di inoltrarsi nel grazioso<br />
centro storico vale la pena<br />
raggiungere in funivia il Monte<br />
da Penha, da dove si può<br />
ammirare uno dei più bei panorami<br />
del Portogallo. Per la visita del centro<br />
medievale conviene partire da Largo<br />
da São Tiago, uno dei luoghi più<br />
antichi della città, circondato da
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
belle case dal tipico stile<br />
architettonico del nord del paese, in<br />
cui il legno intagliato delle balconate<br />
rivela la maestria dei falegnami che<br />
le realizzarono. Da qui si prosegue<br />
per la stretta Rua de Santa Maria,<br />
una delle prime arterie tracciate a<br />
Guimarães, dove si incontrano alcuni<br />
dei monumenti più interessanti della<br />
città: il seicentesco Convento de<br />
Santa Clara; la Casa do Arco, con un<br />
ponticello stemmato sulla strada, e<br />
Un cartellone ricco di...<br />
Fino alla fine dell'anno Guimarães propone ai suoi ospiti<br />
un fitto programma di incontri, visite guidate, spettacoli<br />
musicali, teatrali, di artisti di strada e danza, mostre d'arte<br />
e fotografia, proiezioni cinematografiche e letture sui<br />
valori guida dell'iniziativa: la “Città”, i concetti di<br />
“Cittadinanza e Partecipazione” e la “Dimensione<br />
Europea”. Tra i protagonisti: lo scrittore e saggista Mario<br />
Vargas Llosa (Nobel per la Letteratura nel 2010), una<br />
selezione di giovani registi europei che presenteranno i<br />
loro cortometraggi; il gruppo avanguardista inglese<br />
Archigram con un’esposizione di architettura<br />
sperimentale e, ovviamente, i migliori interpreti di musica<br />
portoghese di tutti i tipi. Il 24 giugno è in programma una<br />
visita della città in bicicletta, accompagnata da un<br />
incontro di biciclette antiche. Il programma completo e<br />
altre informazioni sono reperibili nei siti www.<br />
guimaraes2012.pt e www.guimaraesturismo.com.<br />
le vicine Casa dos Peixotos e Casa<br />
Gótica dos Valadares, testimonianze<br />
dell’importanza che la strada ebbe<br />
in epoca medievale. In Largo do<br />
Cónego si ammirano lo splendido<br />
frontone del Convento de<br />
Santa Clara, che oggi ospita il<br />
Municipio, e la signorile costruzione<br />
di Casa dos Carneiros. Su Largo<br />
Martins Sarmento si affacciano<br />
invece alcune pregevoli case<br />
ottocentesche e l’antico Convento do<br />
INFO UTILI PER IL VIAGGIO<br />
Guimarães si trova a una<br />
cinquantina di chilometri da<br />
Porto, alla quale è collegata da<br />
una linea ferroviaria. Il viaggio<br />
in treno dura circa un'ora,<br />
mentre quello in autobus poco<br />
più di mezzora. Porto è<br />
raggiungibile dall'Italia con voli<br />
di linea Alitalia, EasyJet, Ryanair<br />
e Tap Portugal. Per maggiori<br />
notizie sul Portogallo, le<br />
possibilità di alloggio e per<br />
ricevere materiale informativo<br />
contattare l'Ente Turismo<br />
Portoghese (tel. 02-00629010,<br />
www.visitportugal.com). Le<br />
agenzie Planetario Viaggi (www.<br />
planetarioviaggi.it) propongono<br />
ai soci <strong>Coop</strong> il tour Portogallo e<br />
Santiago de Compostela che<br />
tocca anche Lisbona, Guimarães<br />
e altre località del paese. Si parte<br />
da Milano Malpensa il 19 agosto,<br />
dura 8 giorni/7 notti e costa 1.130<br />
euro, con trattamento di mezza<br />
pensione, bevande incluse, in<br />
hotel 4 stelle e una cena con<br />
spettacolo Fado. Il 1 e 29<br />
settembre parte da Milano Linate<br />
il Tour del Portogallo che tocca,<br />
33<br />
Carmo, una delle opere barocche più<br />
interessanti di Guimarães. Da visitare<br />
anche il Museu Alberto Sampaio,<br />
situato in un chiostro romanico nella<br />
Rua Alfredo Guimarães, con una<br />
raccolta di arte sacra, azulejos,<br />
ceramiche e cimeli storici, e il Museu<br />
Martins Sarmento, uno dei più<br />
importanti musei archeologici<br />
europei, dove è conservata la stele<br />
funeraria in pietra, alta circa tre metri,<br />
conosciuta come Colosso di Pedralva.<br />
Visite nei dintorni<br />
Citânia de Briteiros, a circa 15 chilometri da<br />
Guimarães, è il più importante sito archeologico<br />
portoghese. Qui si ammirano i resti di fortificazioni ed<br />
abitazioni di epoca celtica, risalenti a circa duemila<br />
anni fa. Sono riconoscibili le fondamenta di circa 150<br />
case, alcune delle quali sono state interamente<br />
ricostruite.<br />
L'escursione fuori porta si può concludere nell'antico<br />
insediamento moresco di Cabeceiras de Bastos,<br />
piccola località situata tra le montagne, dove sono<br />
state rinvenute le curiose Bastos: statue di pietra<br />
risalenti al primo secolo a.C. che rappresentano<br />
guerrieri celtici. Uno di questi insoliti monoliti si<br />
incontra nella Praça da República, nei pressi<br />
dell'antico monastero di San Miguel de Refojos.<br />
oltre alla Capitale Europea della<br />
Cultura 2012, Lisbona, Cascais,<br />
Sintra, Porto, Coimbra e Nazarè.<br />
Per 8 giorni/7 notti, in mezza<br />
pensione in hotel 3-4 stelle si<br />
spendono 820 euro. Il catalogo<br />
Viaggiare da Soci di Robintur<br />
(www.robintur.it) propone, fino<br />
alla fine di settembre, un Tour<br />
nel Portogallo Autentico con<br />
partenze da Milano, Bologna,<br />
Venezia e Torino. Prezzi a partire<br />
da 860 euro a persona per 8<br />
giorni/7 notti con trattamento di<br />
mezza pensione e volo di linea.
SOLO il Consorzio Tutela Grana Padano assieme al CSQA,<br />
il più grande istituto di certifi cazione agroalimentare<br />
italiano, come gli altri Consorzi di Tutela DOP riconosciuti,<br />
in collaborazione col Ministero delle Politiche Agricole<br />
Alimentari e Forestali, vigila su tutta la fi liera di produzione<br />
Grana Padano con migliaia di controlli e analisi, fi no al<br />
punto vendita.<br />
SOLO il formaggio che riporta il marchio del Consorzio<br />
sulla crosta e sulle confezioni è l’autentico Grana Padano<br />
DOP (Denominazione di Origine Protetta) un alimento<br />
gustoso, sicuro e garantito, dalla tradizione millenaria.<br />
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manuali e le schede per la corretta alimentazione, ricevere<br />
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fabbisogno calorico con ricette equilibrate, oltre a tante<br />
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del socio.<br />
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bambini (per i bambini di altezza superiore al 100 cm di<br />
altezza fino ai 140 cm di altezza) 27 € anziché 28 €<br />
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Lo sconto è esteso ad un accompagnatore del socio.<br />
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aperto tutti i giorni dal 2 giugno al 2 settembre.<br />
Per i soci <strong>Coop</strong>:<br />
ingresso 20 € anziché 23 €<br />
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tel. 0766.32221 - www.aquafelix.it<br />
apertura 10 giugno - 10 settembre.<br />
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ingresso 17,5 € anziché 20 €<br />
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aperto dal 19 maggio, week end e festivi, e dal 15 luglio<br />
tutti i giorni.<br />
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listino scontato consultabile sul sito e-coop.it<br />
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sconto 10% su pacchetti di vacanza per week-end<br />
tematici di validità annuale.<br />
(per informazioni dettagliate rivolgersi direttamente al<br />
Consorzio o consultare il sito www.sanmarino2000.sm)<br />
Informazioni più dettagliate sulle convenzioni e su tutti i vantaggi riservati ai soci le trovi sul sito www.e-coop.it.<br />
Ricorda di portare sempre con te la Carta Socio <strong>Coop</strong>.<br />
di la tua ><br />
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tel. 0565.226445 - www.parchivaldicornia.it<br />
Per i soci <strong>Coop</strong>:<br />
sconto 20% sul biglietto di ingresso per la visita completa<br />
al parco archeologico di baratti e populonia, parco<br />
archeominerario di san silvestro, Museo del territorio di<br />
populonia e piombino, Museo del castello della Città di<br />
piombino (solo per il biglietto relativo alla visita guidata).<br />
Il vantaggio è esteso ad un accompagnatore del socio.<br />
ente parco regionaLe deLLa maremma<br />
alberese (gr) - via del bersagliere 7/9<br />
tel. 0564.393 211 - www.parco-maremma.it<br />
Per i soci <strong>Coop</strong>:<br />
ingresso al parco (a piedi e in bicicletta) e all’acquario<br />
della laguna di orbetello a talamone sconto 1 €.<br />
I biglietti devono essere acquistati presso i Centri Visite<br />
del parco.<br />
Lo sconto è esteso agli accompagnatori del socio.<br />
parco natUraListico archeoLogico di vULci<br />
Canino e Montalto di Castro (Vt)<br />
tel. 0766.879729 - tel. biglietteria 0766.89298<br />
www.vulci.it<br />
Il parco comprende la città etrusca e romana, la necropoli,<br />
l'agro pressoché incontaminato e il museo dei reperti<br />
vulcenti nel Castello della badia.<br />
Per i soci <strong>Coop</strong>:<br />
ingresso al parco 5 € anziché 8 €<br />
Lo sconto è esteso a tutto il gruppo familiare del socio.<br />
sconto 20% per acquisti al bookshop.<br />
sconto 20% su servizio di ristorazione.<br />
DoMenICa 8 luglIo<br />
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Aquafan<br />
Il socio <strong>Coop</strong>, accompagnato da una persona pagante,<br />
entra gratis a scelta in uno dei due parchi e l’accompagnatore<br />
paga la tariffa agevolata riservata ai soci <strong>Coop</strong>.<br />
Ingresso gratuito per i bimbi di altezza fino a 100 cm.<br />
Il secondo giorno entri gratis quando vuoi tu.<br />
È necessario esibire la carta Socio <strong>Coop</strong> alle casse del<br />
parco, unitamente al documento d'identità del titolare.<br />
Vai su www.casacoop.net e lascia il tuo commento sulle nostre proposte nella sezione “Convenzioni per i soci”
36 vivere bene cultura e oltre<br />
mostre<br />
Alla scoperta del Canaletto<br />
Come il Canaletto preparava<br />
con disegni e schizzi i suoi<br />
celebri quadri su Venezia. È<br />
proprio il “Quaderno<br />
veneziano” dell’artista che si<br />
può ammirare per la prima<br />
volta in una ricca mostra a Palazzo Grimani a Venezia,<br />
accanto ad alcuni dei quadri più famosi del pittore,<br />
preparati appunto con un lavoro certosino e di grande<br />
accuratezza testimoniato dal “Quaderno”. È questo un<br />
piccolo volume formato da 7 fascicoli che sono stati<br />
rilegati solo nell’Ottocento, con le annotazioni sui colori, i<br />
materiali, i luoghi ritratti e i procedimenti utilizzati nella<br />
creazione. Insieme a questo pezzo unico, sono esposti<br />
anche 24 disegni di antica scuola veneziana, per la prima<br />
volta visibili tutti insieme. Tra l’altro una camera ottica<br />
ricostruita con la partecipazione del Musée Maillol di<br />
Parigi permetterà ai visitatori di rivedere proprio quello<br />
che Canaletto aveva a suo tempo ammirato. Così come<br />
una riproduzione digitale del “Quaderno” permette di<br />
sfogliarlo virtualmente, pagina per pagina.<br />
Canaletto, il Quaderno veneziano<br />
Venezia, Palazzo Grimani<br />
Fino al 1 luglio<br />
Ingresso: 6 euro, soci <strong>Coop</strong> 5 euro<br />
Info: tel. 041-5200345, www.palazzogrimani.org<br />
Italiani brava gente<br />
di Massimo Cirri e Filippo Solibello<br />
conduttori radiofonici<br />
Fingete per un attimo di essere un Comune<br />
virtuoso (lo sappiamo non è facilissimo, ma vi chiediamo<br />
un piccolo sforzo), poi fingete di essere alle<br />
prese con una colossale crisi economica mondiale,<br />
che si ripercuote pesantemente sulle povere casse<br />
della vostra tesoreria (e qui purtroppo non serve<br />
molta finzione). Ora immaginate di voler comunque<br />
difendere il vostro territorio e i vostri cittadini dallo<br />
smog e dall’inquinamento, ad esempio sostituen-<br />
a cura di Giorgio Oldrini<br />
Le luci e il mondo femminile<br />
È una mostra originale che fa scoprire il<br />
mutamento del mondo femminile tra<br />
l’Ottocento e il primo Novecento italiano<br />
quella che si può ammirare a Barletta. Il<br />
titolo della esposizione è decisamente<br />
poetico, “L’odore della luce” e propone<br />
un apparente paradosso, quello che certe<br />
luci abbiano in sé un odore forte, o che almeno ce lo<br />
ricordino automaticamente. Proprio l’intreccio tra natura e<br />
donna è il filo conduttore che ci guida attraverso i quadri.<br />
Quattro le sezioni tematiche, i sentimenti, i lavori del giorno,<br />
prati e giardini, confidenze, e ci parlano soprattutto di una<br />
donna del mondo contadino o della piccola borghesia.<br />
Sembra di cogliere, nei dipinti di pittori come i macchiaioli<br />
toscani o quelli della Scuola di Posillipo, di Pellizza e di<br />
Morbelli o di Plinio Nomellini e di Felice Carena, l’eco della<br />
cultura del tempo, quella che ritroviamo nei libri di Pascoli o<br />
D’Annunzio, di Matilde Serao o di Grazia Deledda. Che<br />
parlano di una donna nuova, che supera millenni di<br />
sottomissione e diventa protagonista.<br />
L’odore della luce. Il mondo femminile nella<br />
pittura dell’Ottocento e del primo Novecento<br />
Barletta, Palazzo Marra, Pinacoteca De Nittis<br />
Fino al 19 agosto<br />
Ingresso: 8 euro<br />
Info: Tel. 0883538372. pinacotecadenittis@comune.barletta.bt.it<br />
Magico bioetanolo<br />
Con gli scarti di vino e grappa il bus ci... guadagna<br />
do il vecchio parco mezzi diesel della vostra azienda<br />
di trasporto pubblico: il capo della ragioneria<br />
vi guarda, vi controlla le pupille per assicurarsi<br />
che non abbiate assunto sostanze stupefacenti e<br />
poi chiama gli infermieri del vicino servizio di salute<br />
mentale. Soldi non ce ne sono e se anche ci fossero<br />
c’è il patto di stabilità che vi impedisce di usarli.<br />
Ma poi, avete presente quanto costa un autobus<br />
nuovo? E allora, che si fa? Potete sempre imitare i
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
libri<br />
La storia di Nereo Rocco<br />
e di un calcio che non c'è più<br />
Lo ammetto subito: sono da sempre<br />
tifoso milanista e Nereo Rocco è<br />
stato uno dei personaggi che più ho<br />
amato nel mondo rossonero. Così,<br />
quando è uscito il libro di Gigi<br />
Garanzini sul “paròn”, nel centenario<br />
della sua nascita, sono corso in<br />
libreria a comprarlo e in tutta<br />
coscienza posso consigliarlo anche a chi tifa per altre<br />
squadre o si disinteressa di calcio. Perché il<br />
personaggio Rocco è straordinariamente gustoso e<br />
l’autore, un giornalista di razza che attraverso mille<br />
aneddoti, tante battute in triestino puro e i ricordi di<br />
molti che hanno giocato o hanno vissuto col paròn, ci<br />
descrive un mondo del calcio che non esiste più e che<br />
in fondo è il ritratto dell’Italia di quegli anni. Il<br />
catenaccio e il piccolo-grande Padova di Blason e<br />
Scagnellato, il Milan di Rivera e dei successi europei, il<br />
Toto e la Fiorentina, sono i teatri su cui ha recitato con<br />
successo Nereo Rocco da Trieste. E che Garanzini ci<br />
restituisce con partecipe vivacità.<br />
Gigi Garanzini<br />
Nereo Rocco<br />
Editore Mondadori - pagg. 202, euro 14<br />
veneziani. Non nel senso di usare gondole e vaporetti,<br />
quello sì sarebbe un sogno lisergico, ma provando<br />
a replicare quello che hanno fatto con gli autobus del<br />
Lido di Venezia e di Mestre: aggiungere bioetanolo<br />
nei vecchi motori diesel!<br />
L’idea è di un’azienda del pistoiese, la Magigas, da<br />
cinquant’anni un riferimento nel mondo dei gipiellisti<br />
toscani e da alcune stagioni ormai una celebrità<br />
anche nel mondo delle corse e del racing dove si è<br />
guadagnata premi e riconoscimenti per i carburanti e<br />
le miscele a base di bioetanolo che non sono solo<br />
“verdi” ma anche estremamente performanti per i<br />
piloti che si sfidano sui circuiti. Il bioetanolo della<br />
Magigas nasce dagli scarti derivanti dalla produzione<br />
di vino e grappa, acquistando tutto quell’alcol che<br />
per vari motivi non può essere impiegato nelle suddette<br />
filiere ed è quindi rigorosamente no-food,<br />
sarebbe rifiuto organico, che qui trova una seconda<br />
vita.<br />
La Regione Veneto, con una società di consulenza<br />
ambientale, la Envicon, ha sperimentato per due anni<br />
e due milioni di chilometri percorsi tra Mestre e il<br />
Lido, un additivo a base di bioetanolo – si chiama<br />
Avventure nel Siglo de oro<br />
Il ritorno di Alatriste<br />
Un giornale spagnolo ha scritto che la<br />
prima vittoria del capitano Alatriste,<br />
eroe di una serie di romanzi di Arturo<br />
Pérez Reverte, è stata quella contro la<br />
crisi dei libri. Tanto il successo, in<br />
Spagna e fuori, di questo<br />
protagonista di storie di cappa e<br />
spada che si svolgono nel Siglo de<br />
Oro. L’ultimo episodio della saga prende l’avvio dalla<br />
Napoli del 1627, dove Alatriste e i suoi compari<br />
vengono strappati ai piaceri di quella città baluardo<br />
per il re Filippo IV, per andare, attraverso mille<br />
avventure e tanti luoghi celebri, fino a Venezia con<br />
l’intento di assassinare il doge Giovanni Corner<br />
durante la Messa di Natale e far nominare al suo posto<br />
un nuovo governo filo spagnolo. Personaggi di<br />
contorno, alcuni grandi di quell’epoca, a cominciare<br />
dal poeta Francisco de Quevedo che deve spiegare ad<br />
Alatriste il senso della sua pericolosa missione. E una<br />
immancabile bellissima avventuriera.<br />
Arturo Pérez Reverte<br />
Il Ponte degli Assassini<br />
Editore Tropea - pagg. 288, euro 16,90<br />
Magigas D7 - sugli autobus diesel dell’Azienda dei<br />
trasporti di Venezia e il risultato è stato a dir poco<br />
clamoroso: le PM10 sono diminuite del 60% il<br />
monossido di carbonio del 40% e i consumi e il CO2<br />
correlati del 10%. La sperimentazione ha riguardato<br />
circa ottanta mezzi, ma se l’Azienda usasse l’additivo<br />
su tutti i trecento autobus “stagionati” che ha in<br />
circolazione risparmierebbe (aprano bene le orecchie<br />
gli uffici della ragioneria…) circa duecentomila<br />
euro all’anno.<br />
Oltre al guadagno in ambiente e salute. “Il Magigas<br />
D7 è rivolto principalmente alle flotte di autobus e<br />
camion, - spiega Giovanni Torracchi Amministratore<br />
Delegato – ed anche ai piccoli mezzi navali, a<br />
quelli che movimentano le merci in porti, cave e nei<br />
cantieri. Può essere utilizzato su tutti i mezzi alimentati<br />
a gasolio e le migliori prestazioni si ottengono<br />
sui motori euro 2. Non servono modifiche<br />
impiantistiche sui mezzi, basta solo miscelarlo al<br />
normale gasolio utilizzato”. Ora fingete di essere un<br />
assessore ai trasporti e immaginate di arrivare in<br />
giunta con una nuova idea per quei vecchi autobus<br />
che tossiscono sulle vostre strade…. ●<br />
37
38<br />
musica da sentire...<br />
Le magie della voce di Cristina Zavalloni<br />
Nostalgie anni '80<br />
Una sottile vena di<br />
nostalgia anni '80<br />
accompagna le<br />
canzoni di questo<br />
disco, secondo<br />
album di una<br />
giovane band che suona un pop<br />
elettronico e fuori tempo, con la<br />
passione e di chi allora non c’era, e<br />
adesso pensa a quel tempo come a un<br />
periodo di luminose piste da ballo. Su<br />
tutto, la divertente cover di "Tenax" di<br />
Diana Est, per consegnare anche la<br />
dance italiana alla storia, non solo del<br />
costume, ma anche della musica.<br />
SERPENTI<br />
Serpenti - Universal<br />
Il nostro giudizio: R R R<br />
Se ti piace ascolta: Pet Shop Boys<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
Unica artista a essersi esibita per tre volte nella stessa stagione alla Carnegie<br />
Hall di New York, Cristina Zavalloni usa la voce con l’intensità che richiede<br />
uno “strumento originale”. E, dal jazz alla chanson française, sino alle<br />
partiture contemporanee, le sue interpretazioni hanno il rigore di una<br />
esecuzione classica e il calore di un concerto in un club. Il suo nuovo lavoro è<br />
dedicato al versante “afro americano” della sua ricerca, una raccolta di<br />
canzoni che descrivono la regale fragilità dell’universo femminile, con<br />
citazioni tra il jazz e le melodie anni sessanta.<br />
CRISTINA ZAVALLONI & RADAR BAND<br />
La donna di cristallo - Egea<br />
Il nostro giudizio: R R R R<br />
Se ti piace ascolta: Kathy Berberian, Petra Magoni<br />
Blues del Mississippi<br />
Dalle profondità del<br />
Delta del Mississippi,<br />
ritorna Dr John,<br />
musicista che, tra gli<br />
anni '60 e i '70, ha<br />
fatto conoscere i<br />
misteri del blues a una generazione di<br />
rock band. Il nuovo disco è prodotto<br />
da un suo grande fan, Dan Auerback<br />
dei Black Keys, uno dei gruppi che<br />
oggi, più di tutti, si ispirano ai fraseggi<br />
di chitarra che portarono le storie dei<br />
neri d’America sui palchi del pop.<br />
DR. JOhN<br />
Locked Down - Nonesuch<br />
Il nostro giudizio: R R R R<br />
Se ti piace ascolta: Black Keys, Muddy<br />
Waters<br />
Musica dal Maghreb<br />
Per immergersi nella<br />
"modernità" della<br />
musica magrebina,<br />
Aziz Sahmaoui è una<br />
guida perfetta. Qui si<br />
dedica alla riproposta<br />
dello straordinario patrimonio "gnawa",<br />
fatto di suoni rituali, una maniera di<br />
concepire la creatività come pratica<br />
edonistica e terapeutica al tempo stesso.<br />
In questo disco la tradizione del Marocco<br />
viene riletta con l’intensità di chi conosce<br />
bene anche i linguaggi del rock.<br />
AZIZ SAhMAOUI<br />
Aziz Sahmaoui & University of Gnawa<br />
- Naïve.<br />
Il nostro giudizio: R R R R<br />
Se ti piace ascolta: Kheb Khaled, Youssou<br />
N’Dour<br />
R da dimenticare - RR sufficiente - RRR buono - RRRR ottimo - RRRRR capolavoro<br />
... da leggere<br />
Vita di Keith Richards<br />
Scritta da un autore che ha già raccontato<br />
la vita e gli aspetti meno visibili delle<br />
carriere di grandi star dello spettacolo,<br />
questa biografia ci porta nei luoghi e negli<br />
anni delle trasformazioni profonde della<br />
società occidentale. Quando la musica<br />
aveva in sé l’aspirazione alla ribellione, alla<br />
scoperta di mondi lontani, al desiderio di<br />
fare dell’adolescenza una miscela di rabbia e edonismo. Che<br />
Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones, ha<br />
perfettamente rappresentato. E i suoi ricordi ci<br />
accompagnano mentre immagina come sarebbe dovuto<br />
essere il fraseggio ritmico di "Satisfaction" e quello di<br />
"Gimme Shelter", mentre la sua creatività, e quella dei tanti<br />
musicisti che ha incontrato, segnava la storia del rock.<br />
Victor Bockris Keith Richards - Odoya<br />
a cura di Pierfrancesco Pacoda<br />
De André e i suoi amici<br />
Viene ripubblicato il bel libro di Riccardo<br />
Bertoncelli su Fabrizio de André, un’opera<br />
che ci fa conoscere il lavoro del cantautore<br />
genovese, attraverso le emozioni di chi<br />
con lui ha condiviso scrittura e orizzonti<br />
artistici. Da Mauro Pagani a Ivano Fossati,<br />
con saggio critico introduttivo di Franco<br />
Fabbri. Ma c’è, in questa edizione, molto di<br />
più. Bertoncelli, infatti, ha arricchito il volume con un lungo<br />
capitolo dedicato a uno degli aspetti ancora poco noti della<br />
produzione di De André, il progetto dei Notturni, sino a ora<br />
considerata solo una idea da sviluppare. L’autore è riuscito,<br />
grazie a molto materiale inedito, a rendere pubblica la fase<br />
di lavorazione di questo disco, per il quale il musicista aveva<br />
già iniziato la ricerca sui suoni e sui testi.<br />
Riccardo Bertoncelli Belin sei sicuro? - Giunti
l’intervista<br />
Amir<br />
Con una nomination ai David di Donatello per la<br />
colonna sonora di “Scialla”, Amir è l’esponente della<br />
scena hip hop italiana che meglio esprime una<br />
capacità visuale di trasformare in rime la vita di tutti<br />
i giorni. In contemporanea con la pubblicazione del<br />
suo nuovo album, Grandezza naturale, ci racconta<br />
i suoi recenti consumi culturali.<br />
Quali dischi hai ascoltato mentre lavoravi<br />
alla colonna sonora di “Scialla”?<br />
Ho consumato Lo capisci l'Italiano di DJ Double<br />
S, è un mixtape, una raccolta di brani mixati da un<br />
dj. Dentro ci sono anche io. Il primo capitolo uscì in<br />
musicassetta. Ero presente anche in quella edizione<br />
e allora ero un principiante. Rich Forever è l’ultima<br />
produzione di Rich Frost, il rapper americano del<br />
momento. Mi piace ascoltarlo perché mi fa viaggiare<br />
e il suo sound è fresco e innovativo. Infine, H.N.I.C.<br />
3 di Prodigy. Il suono cupo e la sua voce quasi<br />
sussurrata creano il mood perfetto per affrontare una<br />
giornata in mezzo al traffico della mia città, Roma.<br />
E i libri?<br />
Ho scoperto Isaac Asimov con Io Robot. Molto<br />
interessante il parallelismo con la Grecia e l'antica<br />
Roma, veramente un bel libro. Mi ha colpito Ordine<br />
e Terrore - I regimi della Paura, una analisi cruda<br />
e reale dei regimi più spietati, dall'Argentina, al Cile<br />
alla Bolivia. Infine, Tracce veloci di un writer, di<br />
Giaime Fiumanò. Un libro fotografico corredato<br />
da brevi racconti di un writer romano scomparso<br />
prematuramente nei primi anni novanta. Era un mio<br />
il festival<br />
Sherwood Festival - Padova<br />
Inaugura, come è consuetudine da molti anni, la stagione<br />
estiva delle grandi rassegne musicali, lo Sherwood Festival<br />
nel parcheggio dello stadio Euganeo di Padova.<br />
Dal 15 giugno sino al 14 luglio, si alternano sul palco i nomi più<br />
celebri del nuovo suono italiano, con molti ospiti<br />
internazionali. Una occasione per ascoltare, dal vivo, gli<br />
artisti che hanno pubblicato negli ultimi mesi, i dischi<br />
migliori. Il musicista più atteso è sicuramente Manu Chao,<br />
che manca dall’Italia da molti anni e che il 25 giugno<br />
riproporrà la sua trascinante miscela di ritmi dal mondo tra<br />
Africa, Caraibi e America Latina, un omaggio alle diversità<br />
culturali che descrivono, meglio di ogni parola, il mondo che<br />
verrà. Inaugurazione il 15 giugno con The Zen Circus, il 16 ci<br />
sono Il Teatro degli Orrori e il 22 i Subsonica, il 27 i rapper<br />
americani Cypress Hill e il 29 Caparezza.<br />
Per informazioni: www.sherwood.it<br />
vivere bene cultura e oltre<br />
39<br />
amico e sua mamma, dopo anni, ancora si batte per<br />
tenerne viva la memoria.<br />
Chiudiamo con i film...<br />
Innanzitutto, Lords of Dogtown di Katherine<br />
Hardwicke, perché ho un figlio di dodici anni che<br />
inizia ad andare in skateboard, come facevo io.<br />
Veramente ben fatto, con ritratti di personaggi<br />
mitici per la mia generazione come Tony Alva e<br />
Stacy Peralta. Mi è piaciuto Beats, Rhymes and<br />
Life - The travels of A Tribe Called Quest, un<br />
documentario che narra la reunion di uno dei<br />
gruppi più influenti dell’hip hop americano. Michael<br />
Rapaport li ha seguiti in un tour avvenuto dieci anni<br />
dopo la loro separazione, realizzando uno dei più<br />
bei film musicali che io abbia mai visto. Ammetto di<br />
essermi riavvicinato ai film italiani da poco tempo,<br />
soprattutto dopo una mia recente esperienza come<br />
autore di una colonna sonora e ho visto La prima<br />
cosa bella di Paolo Virzì, uno dei miei registi preferiti.<br />
Grande prova di Valerio Mastandrea.
le pagine di<br />
coop lombardia<br />
Dieci soci, il presidente, un lungo pomeriggio.<br />
Domande e risposte su un anno vissuto intensamente<br />
A curA di dAniele MoltrAsio<br />
e AlFredo de Bellis<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
Parlando<br />
di bilancio<br />
Hanno partecipato<br />
al Forum:<br />
Marcello Codazzi<br />
comitato soci Cremona<br />
Lina Scaruffi<br />
comitato soci Milano<br />
piazza Lodi e Rogoredo<br />
Paolo Macagnino<br />
comitato soci di Milano<br />
via Arona<br />
Francesca Cislaghi<br />
comitato soci Milano<br />
via Ornato<br />
Gaetano Ciochetta<br />
comitato soci<br />
di Settimo Milanese<br />
e Bareggio<br />
Vincenzo Arzente<br />
comitato soci di Vignate<br />
Carmine Vaccaro<br />
comitato soci di Cantù<br />
Germano Gogna<br />
comitato soci<br />
di Milano Baggio, Zoia<br />
e Corsico<br />
Gabriella Bignotti<br />
Fabio Faroni<br />
comitato soci di Brescia
Moltrasio: “Prima di tutto un<br />
ringraziamento a voi tutti per la disponibilità. Questo<br />
incontro rappresenta il primo di una serie che la<br />
nostra redazione intende realizzare per dare voce alle<br />
domande dei soci e rendere più diretto il rapporto<br />
con la cooperativa. Alla vigilia delle assemblee di<br />
bilancio abbiamo pensato fosse utile un confronto<br />
sull’andamento della cooperativa direttamente con<br />
il presidente al quale diamo la parola per introdurre<br />
i temi che hanno caratterizzato la nostra attività nello<br />
scorso anno.”<br />
Galardi: “Il nostro andamento nel<br />
corso del 2011 rispecchia quello più generale del Paese.<br />
La crisi economica si è inasprita e le turbolenze<br />
finanziarie, insieme all’andamento di borsa, hanno<br />
avuto un esito pesantissimo sul reddito delle famiglie<br />
che, mediamente, è calato di 5 punti. Le recenti<br />
misure del nuovo governo non hanno certamente<br />
favorito una ripresa dello sviluppo dei consumi; le<br />
liberalizzazioni poi, soprattutto quelle relative alle<br />
aperture festive, hanno prodotto esiti discordanti. Il<br />
calo dei consumi ha comportato una flessione delle<br />
vendite che, sul nostro bilancio, è stato compensato<br />
da un buon andamento della gestione finanziaria ed<br />
immobiliare consentendoci di chiudere con un utile<br />
di circa 8 milioni di euro. Quali sono i problemi<br />
che questo andamento generale pone allora alla nostra<br />
attività? Appare evidente che il primo impegno<br />
deve essere un deciso riequilibrio della gestione caratteristica<br />
e per questo la cooperativa ha messo in<br />
cantiere un piano triennale che si prefigge proprio<br />
vita di cooperativa coop lombardia<br />
41<br />
questo obiettivo. La nostra è una azienda dal solido<br />
patrimonio, che nel corso degli ultimi anni ha avviato<br />
una saggia politica di contenimento dei costi e di<br />
lotta agli sprechi. Ci sono quindi le condizioni per<br />
avviare un riequilibrio della nostra gestione commerciale<br />
che miri ad aumentare la redditività nel<br />
canale iper e a migliorare la produttività in quello<br />
super. Ma tutto questo deve essere accompagnato<br />
da un rinnovato impegno rivolto ai soci ed ai consumatori<br />
che devono essere il fulcro ed il centro della<br />
nostra attenzione con una cultura della relazione<br />
che deve permeare tutta la nostra attività. Da ultimo,<br />
ma non certo per importanza, c’è il progetto di<br />
unificazione che deve portare alla nascita di un’unica,<br />
grande cooperativa in Lombardia, Liguria e Piemonte.<br />
È ormai giunto il momento di definire un<br />
piano certo, con tempi chiari e definiti, per la costruzione<br />
di questa impresa della quale si avverte la<br />
necessità dettata dalla situazione economica generale.<br />
Ritengo che non siano più sopportabili rinvii<br />
ed incertezze.”<br />
Macagnino: “Condivido la<br />
preoccupazione che deriva dal calo del reddito familiare<br />
che è certamente più pesante rispetto alla<br />
media generale. A questo dato aggiungerei il problema<br />
che sta esplodendo della disoccupazione. L’insieme<br />
di questi elementi mi fa temere una perdita di<br />
attenzione del rapporto socio-cooperativa, proprio<br />
a livello di punto vendita. Mi sembra che a questo<br />
riguardo la gestione del negozio debba prevedere<br />
maggiore attenzione ripristinando un servizio adeguato<br />
tra addette e soci.”<br />
Galardi: “È vero; un altro elemento<br />
prodotto dai fattori da te ricordati è anche la difficoltà<br />
delle famiglie a risparmiare perché parte dei<br />
risparmi viene utilizzata per mantenere il livello dei<br />
consumi. È un aspetto verso il quale dovremo avere<br />
massima attenzione perché il rapporto socio-cooperativa<br />
è una questione decisiva delle politiche che<br />
dobbiamo sviluppare.”<br />
continua a pagina 42 >
42<br />
Vaccaro: “Le liberalizzazioni non<br />
hanno comportato per noi risultati eclatanti, ma<br />
nell’immediato, ci hanno visto aperti in una data<br />
come il 25 aprile. Siccome la cosa ha suscitato perplessità<br />
sarebbe meglio chiarirla meglio. Altrimenti<br />
anche questo elemento potrebbe essere letto come<br />
un eccesso di aziendalismo a scapito dei valori tradizionali.<br />
Concordo sui problemi del punto vendita.<br />
C’è da riflettere sull’organizzazione del lavoro<br />
come è oggi strutturata anche dal punto di vista dei<br />
valori, così come va favorita la presenza dei soci e del<br />
loro contributo.”<br />
Bignotti: “Problema assolutamente<br />
reale. C’è difficoltà a trovare spazio a punto vendita<br />
per le iniziative soci, come anche servirebbe una<br />
comunicazione più efficace.”<br />
Codazzi: “Va bene aprire, ma le<br />
aperture hanno prodotto utili o no? Secondo me<br />
bisognerebbe differenziare: aprire gli iper e tenere<br />
chiusi i super in una logica di migliore redditività.”<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
Galardi: “Giusta considerazione<br />
se pensiamo che le vendite, alla luce delle cose già<br />
dette, sono cresciute poco durante le domeniche.<br />
Sulla questione del 25 Aprile penso invece vada<br />
aperta una riflessione. Dobbiamo oggi chiederci, in<br />
un quadro competitivo dove c’è una lotta quotidiana<br />
durissima, quale deve essere lo scambio mutualistico<br />
garantito da <strong>Coop</strong> Lombardia. Io credo che ai<br />
nostri soci dobbiamo offrire convenienza, qualità e<br />
sicurezza. Avviamo poi con tutti una riflessione che<br />
eviti forzature ed incomprensioni ma che non può<br />
prescindere dagli elementi reali di mutualismo che<br />
dobbiamo garantire. Sono poi assolutamente d’accordo<br />
che per il raggiungimento degli obiettivi del<br />
piano triennale, dobbiamo valorizzare i nostri plus<br />
e la nostra distintività senza rincorrere le scelte fatte<br />
dalla concorrenza. Per questo è certamente importante<br />
una sempre maggiore presenza dei soci nella<br />
vita del punto vendita che va favorita e sostenuta<br />
adeguatamente.”<br />
Ciochetta: “Le difficoltà evidenziate<br />
nella gestione caratteristica del bilancio sono<br />
dovute alla crescita della concorrenza. Le armi<br />
per combatterla sono la disponibilità e l’attenzione<br />
del personale, unite ad una comunicazione efficace<br />
della nostra distintività, per la quale il ruolo dei soci<br />
può essere fondamentale.”<br />
Arzente: “Soprattutto lavorando<br />
sul territorio anche in modo ampio, non solamente<br />
riferito al punto vendita. Dobbiamo far crescere, investendoci,<br />
le politiche sociali sul territorio.”
Scaruffi: “La concorrenza è certamente<br />
presente in modo massiccio. Noi abbiamo<br />
una grande offerta di servizi da contrapporre anche<br />
di natura non tradizionale. Mi riferisco soprattutto<br />
a quelli finanziari anche se mi chiedo se non indeboliscano<br />
la forza del prestito sociale…”<br />
Galardi: “Fortunatamente l’andamento<br />
complessivo della gestione finanziaria smentisce<br />
queste tue preoccupazioni.”<br />
Cislaghi: “Io vorrei sottolineare<br />
la necessità di fidelizzare maggiormente il socio, differenziandolo<br />
nettamente dal cliente tradizionale.<br />
Facciamoci venire delle idee! Dovremmo promuovere<br />
iniziative che coinvolgano diverse fasce d’età,<br />
soprattutto le giovani coppie con figli, aprendo il<br />
punto vendita ad animazioni ed eventi, facendolo<br />
diventare un luogo divertente dove si passa volentieri<br />
il tempo dedicato alla spesa. Se dovessi dare<br />
uno slogan a queste iniziative dovrebbe essere: La<br />
coop è tua amica.”<br />
Codazzi: “Dovremmo anche impegnarci<br />
maggiormente per essere presenti nel settore<br />
dei nuovi media come le applicazioni per Apple<br />
o Android in modo da catturare un segmento importante<br />
di consumatori, soprattutto giovani.”<br />
Moltrasio: “Qualche passo è già<br />
stato fatto. Per esempio la rivista per i soci “<strong>Consumatori</strong>”<br />
è già scaricabile per Iphone e Ipad nell’Apple<br />
store.”<br />
vita di cooperativa coop lombardia 43<br />
Gogna: “Mi sembra che tutte le riflessioni<br />
fin qui fatte siano utili: personalmente però<br />
ritengo che un’azienda, anche cooperativa, debba<br />
avere come obiettivo quello di sviluppare il proprio<br />
mercato. E il bilancio a questo proposito ci pone<br />
impegni precisi. Il marketing deve essere parte<br />
fondante della cultura d’impresa, con un controllo<br />
attento delle politiche della concorrenza per essere<br />
sempre adeguati. La diversità va vista come investimento.<br />
Investire in comunicazione per evidenziare<br />
le cose che effettivamente ci rendono diversi come il<br />
premio per l’ambiente ottenuto dal supermercato di<br />
Desio da parte della comunità europea.”<br />
Galardi: “Gli spunti che sono<br />
emersi dalla discussione di oggi sono andati ben<br />
oltre i dati di bilancio ed hanno ribadito la vitalità<br />
del nostro tessuto associativo. Mi sembra di poter<br />
raccogliere un’esigenza primaria che accompagna<br />
il lavoro che ci sta davanti col piano triennale: riavvicinare<br />
i soci al punto vendita ed i soci alla direzione<br />
della cooperativa. Per questo dovremo creare un<br />
canale di comunicazione più diretto per accelerare<br />
la soluzione di ogni problema che dovesse essere segnalato<br />
nei negozi dai soci. Resta per noi primario<br />
l’impegno a consolidare il piano di miglioramento<br />
della gestione commerciale, forti come siamo di<br />
una solidità patrimoniale costruita in decenni di<br />
paziente e duro lavoro. Su queste premesse e con il<br />
contributo dei soci, che anche oggi è stato convinto<br />
e prezioso, noi potremo costruire bilanci sempre più<br />
solidi ed un futuro sicuro per la nostra impresa.”
io partecipo<br />
io decido<br />
Vieni anche tu all’assemblea!<br />
Per noi la partecipazione<br />
è l’ingrediente principale.<br />
continuano le assemblee separate<br />
sezione soci 1° convocazione 2° convocazione<br />
luogo<br />
Milano Piazzalodi 24 maggio 8.30 venerdì 25 maggio 21.00 Salone Parrocchiale Angeli Custodi via Colletta, 21 - Milano<br />
Laveno 24 maggio 10.30 venerdì 25 maggio 21.00 Sala “S. Domenico Savio” via C. Battisti - Laveno<br />
Crema 24 maggio 12.30 venerdì 25 maggio 21.00 Sala Alessandrini via Matilde di Canossa - Crema<br />
di bilancio di coop lombardia<br />
Muggiò 24 maggio 15.00 venerdì 25 maggio 21.00 Sala Centro Parrocchiale (ingresso da “Piazza del Burghett” ex Piazza Mercato) - Muggiò<br />
Sesto viale Sarca 25 maggio 8.30 sabato 26 maggio 10.00 Sala Cinema Skyline - Centro Commerciale Sarca via Milanese, ang. via Granelli - Sesto S.Giovanni<br />
ASSeMBLee SePARATe DI BILANCIO DI COOP LOMBARDIA | 2012<br />
Cremona 25 maggio 10.30 sabato 26 maggio 9.30 Sala AVIS via Massarotti, 65 - Cremona<br />
Seconda Convocazione Ore ASSEMBLEE Luogo<br />
Milano Ornato 25 maggio 12.30 sabato 26 maggio 15.00 Teatro <strong>Coop</strong>erativa - Sala Risorgimento via Hermada, 8 - Milano<br />
Milano Bonola martedì 5 giugno<br />
Novate Milanese Brodolini<br />
25 maggio 15.00 sabato 26 maggio 20,30 corsico<br />
25 maggio 16.30 sabato 26 maggio<br />
15.00<br />
15.30<br />
Auditorium Omnicomprensivo Sala Comunale via Natta, via U. 11 - Foscolo Milano 3/D - Corsico<br />
Centro Socio-Culturale <strong>Coop</strong> Lombardia via Stelvio, 9 - Novate Milanese<br />
20,30 PAViA<br />
Cinisello Balsamo 25 maggio 18.00 sabato 26 maggio 14.30 Salone <strong>Coop</strong>erazione via I° maggio, 3 - Cinisello Balsamo<br />
Como 26 maggio 8.30 lunedì 28 maggio 21.00 Cinema “Teatro Nuovo” via Lissi - Rebbio Como<br />
21,00 MAlnAte<br />
21,00 lodi<br />
Soresina 26 maggio 10.30 lunedì 28 maggio 21.00 Sala Mosconi c/o Centro Parrocchiale via Genala - Soresina<br />
Arcore 26 maggio 12.30 lunedì 28 maggio 21.00 Centro Parrocchiale, Piazza della Chiesa, via Umberto I - Arcore<br />
Vigevano<br />
mercoledì Peschiera Borromeo 6 giugno<br />
26 maggio 16.30 lunedì 28 maggio 21.00<br />
28 maggio 21,008.30 settiMo martedì 29 maggio M.se 21.00<br />
Centro Sociale Anziani via Sacchetti, 1 - Vigevano<br />
Salone Mazzola Auditorium via Papa Giovanni Comunale XXIII, 3 - Peschiera via Grandi, Borromeo4<br />
- Settimo Milanese<br />
Vignate 28 maggio 10.30 martedì 29 maggio 21.00 Auditorium via Roma - p.zza del Comune - Vignate<br />
17,00 noVAte M.se<br />
MetroPoli<br />
21,00 oPerA<br />
Cassano d’Adda 28 maggio 12.30 martedì 29 maggio 21.00 Salone Centro Civico via Dante, 4/A - Cassano d’Adda<br />
Varese 28 maggio 14.30 martedì 29 maggio 21.00 Spazio Scopricoop c/o Supermercato <strong>Coop</strong> via Daverio, 44 - Varese<br />
Milano Zoia 29 maggio 8.30 mercoledì 30 maggio 21.00 Spazio Teatro 89 <strong>Coop</strong>erativa Degradi via F.lli Zoia, 89 - Milano<br />
giovedì Milano Arona 7 giugno<br />
Cormano<br />
29 maggio 21,0010.30 mercoledì 30 maggio 18.00 BAreGGio<br />
29 maggio 12.30 mercoledì 30 maggio 21.00<br />
Spazio Scopricoop Centro c/o Supermercato Polifunzionale <strong>Coop</strong> via Salone Arona, 15/A Grande (primo piano) della - Milano Biblioteca-<br />
Sala Consiglio Comunale via Caduti della Libertà, 1 - Cormano<br />
Novate Milanese Metropoli<br />
sabato Opera 9 giugno<br />
5 giugno 10.30 mercoledì 6 giugno 17.00 Spazio Incontri ingresso parcheggio 3° piano Centro Commerciale Metropoli via Amoretti, 1 - Novate Milanese<br />
5 giugno 9,30 14.00sesto mercoledì ViAle 6 giugno itAliA 21.00 Teatro Eduardo Sala via Soci Papa Giovanni <strong>Coop</strong> XXIII c/o - Supermercato Opera <strong>Coop</strong> viale Italia, 51<br />
Bareggio 6 giugno 8.30 giovedì 7 giugno 21.00 Centro Polifunzionale Martin Luther King via Gallina, ang. via Morandi - Bareggio<br />
Bollate 6 giugno 11.30 giovedì 7 giugno 20.30 Biblioteca Comunale piazza C.A. Dalla Chiesa, 30 - Bollate<br />
Pizzighettone 6 giugno 14.00 giovedì 7 giugno 21.00 Sala Centro Sociale Pensionati via Mercato, 10 - Gera di Pizzighettone<br />
Busto Arsizio 6 giugno 16.00 giovedì 7 giugno 21.00 Sala Tramogge - Tecnocity Molini Marzoli Massari Vicolo Molino, 2 ang. viale Cadorna parcheggio mercato - Busto Arsizio<br />
Villasanta 7 giugno 8.30 venerdì 8 giugno 21.00 Sala della Casa dei Popoli via Garibaldi, 6 - Villasanta<br />
Lavena Ponte Tresa 7 giugno 10.30 venerdì 8 giugno 21.00 Biblioteca Comunale via Meneganti - Lavena Ponte Tresa<br />
Milano Rogoredo 7 giugno 14.30 venerdì 8 giugno 21.00 Circolo Mondini via Freikofel - Milano<br />
Sesto viale Italia 8 giugno 8.30 sabato 9 giugno 9.30 Sala Soci <strong>Coop</strong> c/o Supermercato <strong>Coop</strong> viale Italia, 51 - Sesto S. Giovanni<br />
domenica Milano Baggio 10 giugno 8 giugno 10,0010.30 PescHierA sabato 9 giugno B. iPercooP 9.30 ARCI Olmi via Piazza degli Ulivi, Eventi 2 - Milano Cento Comm.le Galleria Borromea<br />
Brescia Corsica - Veneto 8 giugno 12.30 sabato 9 giugno 15.30 Sala Conferenze CFP- Istituto Salesiano Don Bosco Via San Giovanni Bosco, 15 - Brescia<br />
Cassano Magnago 8 giugno 14.30 sabato 9 giugno 15.00 Sala Dancing Salone via Buozzi, 5/9 - Cassano Magnago<br />
Milano Palmanova 8 giugno 16.30 sabato 9 giugno 9.30 Teatro Dossena via Celentano, 14 - Milano<br />
Peschiera Borromeo Ipercoop 9 giugno 8.30 domenica 10 giugno 10.00 Piazza Centrale di Galleria Borromea Shopping Center via Liberazione, 8 - Peschiera Borromeo<br />
e-coop.it | partecipacoop.it | <strong>Coop</strong> Lombardia<br />
* Spesa massima euro 100,00. Il buono spesa non è cumulabile con altri sconti ed è spendibile a fronte di un’unica spesa. Sono esclusi dallo sconto farmaci e prodotti in vendita nel reparto <strong>Coop</strong><br />
Salute, periodici, quotidiani e riviste, libri, contributi economici sui premi, ricariche (telefoniche e tv, Satellitari e digitale terrestre), bollette, carte e confezioni regalo (gift card e smart box).<br />
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DeL 10% Su uNA<br />
SINgOLA SPeSA*<br />
Palazzo Broletto Piazza della Vittoria<br />
(ingresso da via Paratici) - Pavia<br />
Sala Soci c/o Supermercato <strong>Coop</strong> via Marconi, 11 - Malnate (Va)<br />
Aula Magna Istituto A.Volta via Giovanni XXIII, 9 - Lodi<br />
Spazio Incontri (ingresso parcheggio 3° piano)<br />
c/o Centro Commerciale Metropoli via Amoretti, 1 - Novate M.se<br />
Teatro Eduardo via Papa Giovanni XXIII - Opera<br />
Cantù<br />
Legnano<br />
Desio<br />
Brescia Mantova<br />
29 maggio 14.30 mercoledì 30 maggio 21.00<br />
30 maggio 20,308.30 BollAte<br />
giovedì 31 maggio 21.00<br />
30 maggio 21,0010.30 PiZZiGHettone<br />
giovedì 31 maggio 20.30<br />
30 maggio 13.30 giovedì 31 maggio 21.00<br />
Via Marietti - Bareggio<br />
Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù B.C.C. Sala Convegni G. Zampese corso Unità d’Italia, 11 - Cantù<br />
Biblioteca Comunale piazza C.A. Dalla Chiesa, 30 - Bollate<br />
Sala Parrocchiale Chiesa S. Teresa del Bambin Gesù Piazza M.te Grappa, 1 - Legnano<br />
Salone Circolo Sala <strong>Coop</strong>erativo Centro Luigi Sociale Briani via Pensionati Fratelli Cervi, 25 via - Desio Mercato, 10 -<br />
Sala Polifunzionale Gera Oratorio di Pizzighettone<br />
Sant’Afra vicolo dell’Ortaglia, 6 - Brescia<br />
Voghera<br />
Corsico<br />
Pavia<br />
venerdì Malnate8 giugno<br />
30 maggio 16.00 giovedì 31 maggio 21,00 Busto A.<br />
4 giugno 8.30 martedì 5 giugno<br />
4 giugno 10.30 martedì 5 giugno<br />
4 giugno 21,0014.00 VillAsAntA martedì 5 giugno<br />
21.00<br />
20.30<br />
20.30<br />
21.00<br />
Sede AUSER Sala via Cignoli delle - Voghera Tramogge Molini Marzoli - Tecnocity Molini Marzoli Massari<br />
Sala Comunale via U. Foscolo, 3/D - Corsico<br />
Vicolo Molino, 2 - Busto Arsizio (posteggio mercato di Busto A.)<br />
Palazzo Broletto piazza della Vittoria (ingresso da via Paratici) - Pavia<br />
Sala Soci c/o Sala Supermercato della Casa <strong>Coop</strong> via dei Marconi, Popoli 11 - via Malnate Garibaldi, 6 - Villasanta<br />
Lodi 4 giugno 21,0016.00 lAVenA martedì 5 giugno P.te tresA 21.00 Aula Magna Biblioteca Istituto A.Volta Comunale via Giovanni XXIII, via 9 Meneganti - Lodi - Lavena P.te Tresa<br />
Settimo Milanese 5 giugno 8.30 mercoledì 6 giugno 21.00<br />
21,00 Mi-roGoredo<br />
Auditorium Comunale via Grandi, 4 - Settimo Milanese<br />
Circolo Mondini via Freikofel - Milano<br />
ASSEMBLEA ORDINARIA<br />
DEI SOCI DELEGATI<br />
9,30 Mi-BAGGio<br />
Sesto S. Giovanni<br />
A.r.c.i. Olmi via degli Ulivi, 2 - Milano<br />
15,30 BresciA-corsicA<br />
e Veneto<br />
Sala conferenze CFP- Istituto Salesiano Don Bosco<br />
Via San Giovanni Bosco, 15 - Brescia<br />
15,00 cAssAno MAGnAGo Sala Dancing Salone via Buozzi 5/9 - Cassano Magnago<br />
9,30 Mi-PAlMAnoVA Teatro Dossena via Celentano, 14 - Milano<br />
è convocata l’Assemblea Generale ordinaria dei soci<br />
delegati, in prima convocazione il 22 giugno 2012,<br />
alle ore 9.00, presso la sede sociale e occorrendo, in<br />
seconda convocazione il giorno 23 giugno 2012,<br />
alle ore 14.30, presso seMinArio VescoVile BeAto<br />
"GioVAnni XXiii" ViA ArenA, 11 - 24129 BerGAMo<br />
con il seguente ordine del giorno:<br />
via della Liberazione, 8 - Peschiera B.<br />
Nomina del Presidente e del Segretario dell’Assemblea;<br />
Lettura e approvazione del Bilancio al 31/12/2011;<br />
Lettura e approvazione della Relazione del Consiglio<br />
di Amministrazione. Informazione sul Bilancio Sociale;<br />
Lettura della relazione del Collegio Sindacale;<br />
Determinazione del numero dei componenti<br />
del Consiglio di Amministrazione per il mandato<br />
triennio 2013-2015, ai sensi dell’art. 37 dello<br />
Statuto Sociale; Nomina della Commissione Elettorale.<br />
UNA TESTA UN VOTO
coop Lombardia<br />
45 vita di cooperativa coop lombardia<br />
L’acqua di tutti, diritto e dovere,<br />
L’acqua di tutti, diritto e dovere,<br />
la poesia della pioggia, il clima che impazzisce,<br />
la poesia della pioggia, il clima che impazzisce,<br />
i racconti del fiume, il mare dei migranti,<br />
i racconti del fiume, il mare dei migranti,<br />
la forza dirompente degli elementi.<br />
la forza dirompente degli elementi.<br />
La Terra è un pianeTa bLu.<br />
La Terra è un pianeTa bLu.<br />
di tutti, diritto e dovere, L’acqua di tutti, diritto e<br />
a della pioggia, il clima che la impazzisce, poesia della pioggia, i<br />
ti del fiume, il mare dei migranti, i racconti del fiume, il m<br />
7 marzo – 14 giugno 2012<br />
dirompente 5° concorso degli elementi. fotografico<br />
la forza dirompente deg<br />
a è un coop pianeTa Lombardia bLu. La Terra è un pianeT<br />
L’acqua di tutti, diritto e dovere,<br />
la poesia della pioggia, il clima che impazzisce,<br />
i racconti del fiume, il mare dei migranti,<br />
la forza dirompente www.fotoconcorsocoop.it degli elementi.<br />
www.fotoconcorsocoop.it<br />
La Terra www.fotoconcorsocoop.it è un pianeTa bLu.<br />
scAde il 14 GiuGno il terMine<br />
Per PArteciPAre Al concorso<br />
FotoGrAFico di cooP loMBArdiA<br />
sul teMA dell’AcQuA.<br />
www.fotoconcorsocoop.it<br />
ultimi giorni!<br />
www.fotoconcorsocoop.it<br />
www.fotoconcorsocoop.it<br />
per seguire le varie tappe del concorso<br />
e le sue tematiche è disponibile la<br />
pagina Facebook concorso Fotografico<br />
coop lombardia – Acqua.<br />
www.fotoconcors
46 vita di cooperativa coop lombardia<br />
Questione di fiducia<br />
A colloquio con Bruno Gasparotto,<br />
socio prestatore di <strong>Coop</strong> Lombardia<br />
Quando ha scelto di diventare prestatore<br />
quale peso ha avuto la sicurezza,<br />
il fatto cioè di avere fiducia in <strong>Coop</strong>?<br />
Premetto che prima di affidare i miei risparmi<br />
a qualcuno ci penso non una ma molte volte.<br />
Perciò prima di decidermi a diventare prestatore di<br />
<strong>Coop</strong> ho cercato di raccogliere il maggior numero<br />
di informazioni.<br />
La prima cosa che mi ha colpito è stata sapere che<br />
i soci prestatori sono oltre 105.000 e che il prestito<br />
sociale supera il miliardo di euro. Sono cifre importanti<br />
dalle quali ho tratto l’impressione di fiducia e<br />
apprezzamento da parte dei soci per il prestito sociale<br />
e la cooperativa; un’impressione diventata poi<br />
certezza quando ho verificato, attraverso assemblee<br />
e riunioni, la solidità patrimoniale della <strong>Coop</strong>erativa<br />
che con il valore di mercato degli immobili commerciali<br />
di proprietà (supermercati e ipermercati),<br />
pareggia l’intero ammontare dei depositi sociali.<br />
Adesso so che questa solidità è in grado di garantire<br />
la tranquillità del Prestito sociale e quindi anche dei<br />
miei risparmi.<br />
Un ulteriore elemento di garanzia è stato sapere che<br />
il Prestito sociale viene impiegato per investimenti<br />
finanziari e immobiliari seguendo criteri di economicità<br />
e prudenza.<br />
Bruno Gasparotto, 70 anni,<br />
pensionato e socio di<br />
coop lombardia da molti anni.<br />
coniugato con una figlia.<br />
Vive a Biandronno<br />
in provincia di Varese<br />
Ma quando si parla di risparmio i motivi<br />
che ci spingono a scegliere sono tanti.<br />
C’e n’è qualcun altro in particolare<br />
che l’ha convinta a scegliere <strong>Coop</strong>?<br />
Direi la convenienza. Il libretto di prestito sociale<br />
non prevede infatti né spese né commissioni di alcun<br />
genere e non riserva dunque nessuna sorpresa.<br />
L’ interesse è secondo me vantaggioso rispetto ad altre<br />
forme di risparmio non vincolate. Sembra poco<br />
ma se penso che tutte le operazioni di versamento<br />
e di prelievo sono gratuite e non ci sono altri costi<br />
alla fine dell’anno mi rendo conto che anche questo<br />
fa la differenza. Gli interessi poi iniziano a maturare<br />
immediatamente, dal giorno stesso del versamento<br />
e posso prelevare liberamente, senza vincoli, in contanti,<br />
attraverso assegno bancario o richiedendo<br />
all’Ufficio soci un assegno circolare. Tutti elementi<br />
che non incidono come costi sul mio deposito e<br />
questo fattore io lo apprezzo particolarmente.<br />
Dove svolge le sue operazioni sul prestito?<br />
Al supermercato ovviamente! E questo per me che<br />
lo frequento con assiduità è un ulteriore vantaggio.<br />
Posso effettuare le mie operazioni negli orari<br />
di apertura degli Uffici soci, sabato e domeniche<br />
comprese.
consumatori<br />
giugno-luglio 2012 47<br />
Tutto in contanti?<br />
Certamente no. Come socio prestatore ho chiesto<br />
ed ottenuto gratuitamente la carta Sociocoop di<br />
più, con la quale pago la spesa fatta alla <strong>Coop</strong>. A fine<br />
mese gli importi mi vengono addebitati sul libretto.<br />
In che modo controlla la gestione del suo<br />
conto ed è informato sulle sue operazioni?<br />
Ogni anno mi viene consegnato gratuitamente<br />
l’estratto conto con l’elenco delle operazioni e il<br />
conteggio degli interessi.<br />
Se poi durante l’anno cambia il tasso di remunerazione<br />
(in meglio si spera!) il tutto mi viene comunicato<br />
tempestivamente e chiaramente con una lettera<br />
al mio domicilio. Ma per me che vado spesso alla<br />
<strong>Coop</strong> è sufficiente dare un’occhiata presso l’ufficio<br />
soci dove ogni informazione è chiaramente esposta<br />
e dove posso parlare direttamente con l’addetta che<br />
segue le pratiche del prestito.<br />
Il cliente al centro<br />
Il parere di soci e clienti sul loro punto vendita<br />
Nelle settimane passate, come di consueto,<br />
è stata condotta in tutti gli ipermercati e i supermercati<br />
di <strong>Coop</strong> Lombardia l’indagine di Customer Satisfaction:<br />
a oltre quindicimila dei nostri soci e clienti<br />
è stato chiesto di rispondere ad alcune domande<br />
sul punto di vendita che frequentano abitualmente.<br />
Domande semplici ed essenziali, le cui risposte sono<br />
di grandissima utilità, sia come momento di<br />
confronto e ascolto dei nostri soci e clienti, sia come<br />
momento di riflessione, valutazione e monitoraggio<br />
delle nostre azioni. Professionalità del personale, ordine<br />
e pulizia, aspetti legati alle scelte commerciali,<br />
modo di vivere il punto vendita: questi sono i temi<br />
principali trattati nell’indagine.<br />
Come ogni anno, la partecipazione è stata massiccia<br />
e costruttiva, e questo per noi di <strong>Coop</strong> Lombardia<br />
è fondamentale perché è indice dell’importanza<br />
del coinvolgimento e della consapevolezza che hanno<br />
i nostri soci e clienti di essere parte di un grande<br />
gruppo.<br />
Partecipazione, confronto, dialogo ecco gli ingredienti<br />
fondamentali per raggiungere insieme,<br />
anno dopo anno, nuovi traguardi di qualità e professionalità.<br />
Risparmio<br />
a marchio <strong>Coop</strong><br />
Tassi di interesse del Libretto Sociale<br />
condizioni in vigore dal 1° febbraio 2012<br />
prima fascia<br />
da 0 a 4.000 euro<br />
1,00% lordo (netto 0,80%)<br />
seconda fascia<br />
da 4.000,01 a 17.000 euro<br />
1,30% lordo (netto 1,04%)<br />
terza fascia<br />
da 17.000,01 a 33.580 euro<br />
2,30% lordo (netto 1,84%)
48 vita di cooperativa coop lombardia<br />
coop per la musica:<br />
Premio Antonio Bertolini<br />
Straordinaria manifestazione,<br />
che ha premiato giovani<br />
talenti della musica<br />
Sabato 12 e domenica 13 maggio, a Milano,<br />
si è svolto il primo Concorso nazionale per pianoforte<br />
e musica da camera, dedicato ad Antonio<br />
Bertolini. I concorrenti di età che andava dagli undici<br />
ai venticinque anni, hanno eseguito programmi<br />
impegnativi e di alto livello, incantando il pubblico<br />
presente e impegnando la giuria che ha assegnato<br />
ben due primi premi assoluti.<br />
È stata una competizione, ma nel senso positivo del<br />
termine; i ragazzi non hanno mai smesso di studiare,<br />
di provare, di confrontarsi tra di loro e nei momenti<br />
di maggiore tensione, prima dell’esecuzione,<br />
si appartavano in un angolo, con i loro spartiti, a ripassare<br />
mentalmente i passaggi musicali, accennando<br />
con la punta delle dita fantasiosi “ghirigori”.<br />
In questi due giorni, gli spazi scopri<strong>Coop</strong> di Milano<br />
si sono trasformati nella “casa della musica”, casa<br />
nel vero senso della parola, in quanto hanno accolto<br />
non solo i concorrenti, ma anche le loro famiglie.<br />
Questa straordinaria esperienza è stata possibile<br />
grazie al sostegno e al lavoro dei comitati soci di<br />
zona promotori: Mi-Baggio/Corsico/Mi-Zoia, Mi-<br />
Arona, Mi-P.zza Lodi-Rogoredo, Mi-Palmanova,<br />
Mi-Bonola, Mi-Ornato e Novate Milanese.<br />
Da parte di tutti i comitati soci è stato unanime<br />
l’apprezzamento per il lavoro svolto, tanto che si sta<br />
già pensando alla prossima edizione, da lanciare già<br />
a settembre, all’inizio del prossimo anno scolastico.<br />
Per concludere un ringraziamento va rivolto alla<br />
giuria, in particolare al direttore artistico, il maestro<br />
Luca Schieppati, per il suo straordinario impegno.<br />
Con questo concorso <strong>Coop</strong> Lombardia ha inteso ricordare<br />
Antonio Bertolini, un presidente che negli<br />
anni del suo mandato, ha fatto crescere la nostra cooperativa,<br />
non solo come impresa della grande distribuzione,<br />
ma anche come realtà attenta ai bisogni<br />
del territorio e della comunità. L’impegno di <strong>Coop</strong><br />
nel campo del sociale, della solidarietà internazionale,<br />
dell’educazione al consumo consapevole,<br />
dell’ambiente, della legalità, della cultura è sempre<br />
più cresciuto, e quest’anno il concorso ha segnato<br />
un ulteriore passo in questa direzione.<br />
AlessiA luZZi<br />
Settore Politiche Sociali <strong>Coop</strong> Lombardia<br />
I vIncItorI sono statI premIatI,<br />
domenIca 27 maggIo,<br />
allo spazIo teatro89,<br />
alla presenza del presIdente<br />
dI coop lombardIa guIdo galardI.<br />
categoria A<br />
primo premio exaequo:<br />
Francesca di Molfetta<br />
e Magda Vendrame<br />
secondo premio:<br />
Giulia teseo<br />
terzo premio:<br />
sara Petracca<br />
categoria B<br />
primo premio exaequo:<br />
simone locarni<br />
e Katia Vendrame<br />
secondo premio exaequo:<br />
Apostolo cecilia<br />
e Gabriele duranti<br />
categoria c<br />
primo premio:<br />
Filippo Gorini<br />
categoria d<br />
primo premio:<br />
Alice Baccalini<br />
secondo premio exaequo:<br />
chantal Balestri<br />
e eugenia canale<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
terzo premio exaequo:<br />
Aldo dotto<br />
e Giacomo Putorti<br />
Musica da camera<br />
primo premio exaequo:<br />
duo Federiciano<br />
(Ferdinando e Angela<br />
trematore, vl. e pf.)<br />
duo Pavan/canale<br />
(chiara Pavan, fl.;<br />
eugenia canale, pf.<br />
Premi assoluti:<br />
primo premio, “Premio<br />
Antonio Bertolini”:<br />
duo Federiciano e duo<br />
Pavan-canale (exaequo)<br />
secondo premio:<br />
Alice Baccalini<br />
terzo premio:<br />
Filippo Gorini
il prodotto tipico lombardo<br />
a cura di Marco Lomazzi<br />
Provolone<br />
Valpadana<br />
Dop<br />
Un formaggio a pasta filata.<br />
Dolce o piccante, adatto a<br />
molteplici ricette fantasiose<br />
Il Provolone Valpadana Dop è un formaggio<br />
prodotto in tutta la Pianura Padana, compresi Emilia<br />
Romagna, Veneto e Trentino; per quanto riguarda la<br />
Lombardia parliamo delle province di Bergamo, Brescia,<br />
Cremona, Lodi, Mantova e Milano. In origine è una variante<br />
della Provola originaria della Campania o Basilicata, che ha<br />
cominciato ad essere prodotta nella Pianura Padana a<br />
partire dagli ultimi decenni del XIX secolo, quando i casari<br />
meridionali decisero di trasferircisi attratti dalle notevoli<br />
quantità di latte prodotto. Notizie documentate<br />
individuano nell’anno 1870 la produzione di Provole di<br />
grandi dimensioni in un caseificio del basso bresciano.<br />
Potremmo quindi affermare che il Provolone Valpadana<br />
Dop sia un prodotto frutto dell’Unità d’Italia, quando<br />
diventa possibile con l’abbondanza di Latte del Nord,<br />
produrre grandi formaggi capaci di invecchiare e maturare<br />
fino a diventare piccanti, ma non secchi come invece<br />
capitava per le piccole forme prodotte nel meridione.<br />
Il Provolone Valpadana Dop è un<br />
formaggio ottenuto da latte vaccino<br />
intero, stagionato, a pasta semidura di colore giallo<br />
paglierino, che si presenta con una crosta liscia fatto salvo<br />
le incavature prodotte dalle corde che lo trattengono.<br />
L’originalità di questo formaggio sta nella<br />
duplice lavorazione: la caseificazione vera e propria<br />
e la filatura, trattamento che consiste nel sottoporre a<br />
trazione, in acqua molto calda, la cagliata dopo che è stata<br />
fatta riposare per alcune ore. L’impiego del caglio<br />
vivere bene coop lombardia<br />
49<br />
determina il gusto che può variare da dolce a piccante: così<br />
si fa uso di caglio di vitello per la produzione del Provolone<br />
Valpadana Dolce, che viene fatto stagionare per 2 o 3 mesi;<br />
utilizzando invece caglio di capretto e/o agnello si avrà un<br />
prodotto Piccante, con maturazioni che vanno da un<br />
minimo di 3 mesi ad oltre 1 anno. Tocca poi all’abilità del<br />
casaro modellare la pasta nelle diverse forme, facendo<br />
attenzione che la superficie esterna rimanga liscia e che<br />
non si formino bolle d’aria né liquido all’interno. Il tipo più<br />
classico è quello a forma Cilindrica, l’altra più diffusa è<br />
quella a Mandarino, ma esistono anche forme sferiche, a<br />
salame, a pancetta, a pera, e così via. Dopo avergli dato la<br />
forma, il Provolone necessita della fase di salatura, a cui<br />
seguirà la legatura con idonee corde, tali da permettere di<br />
appendere le forme per la stagionatura. I Pesi dei Provoloni<br />
vanno da pochi etti a circa 10 chili per i formaggi a breve<br />
stagionatura, da pochi chili ad oltre 100 per quelli che<br />
vengono stagionati più a lungo. La vendita avviene<br />
prevalentemente previo porzionatura, anche se è possibile<br />
acquistare forme intere. Il Provolone Valpadana ha<br />
ottenuto la Dop (Denominazione d’Origine Protetta) nel<br />
1996, ed è tutelato dall’omonimo Consorzio.<br />
Questo formaggio, che può avere un aroma più o meno<br />
forte, più o meno delicato, offre numerose possibilità di<br />
abbinamento e preparazione; inoltre ha la caratteristica di<br />
fondere e filare con facilità e quindi è usato anche in cucina<br />
in molte preparazioni, ottimo impanato o alla piastra. Il<br />
Provolone Valpadana si abbina bene con vini rossi corposi<br />
ed invecchiati e può essere gustato con mostarda di frutta,<br />
confettura piccante di mele cotogne ma anche solo con<br />
fette di pane casereccio, magari con pere e noci; qualche<br />
“ricciolo” di burro fresco è l’accostamento ideale per la<br />
varietà piccante del Provolone Valpadana Dop.
50<br />
Il circolo dei golosi. Buongustai tra i circoli cooperativi lombardi<br />
Il Circolino<br />
della<br />
Malpensata<br />
Il Circolino della Malpensata<br />
Via Luigi Luzzatti, 6 - 24126 Bergamo (BG)<br />
tel/fax 035.0142697 email: ilcircolino@innesto.org<br />
Facebook: il circolino della malpensata<br />
Skype: il circolino<br />
Orari: aperto tutti i giorni dalle 08.00 alle 02.00<br />
Chiuso la domenica<br />
Prezzi: menu a 10 euro (primo, secondo, ¼ di vino, ½ di<br />
acqua e caffé). Cena (su ordinazione e il giovedì)<br />
a 15-18 euro (vino compreso)<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
Raggiungiamo la Malpensata, quartiere vivo<br />
e animato della città di Bergamo, per pranzare allo<br />
storico Circolino. Con oltre mezzo secolo di vita, il<br />
Circolino della Malpensata, fondata dalla <strong>Coop</strong>erativa<br />
“Dante Paci e Ferruccio Dell’Orto” nel maggio del 1960,<br />
è un luogo accogliente e piacevole, oggi gestito dalla<br />
cooperativa sociale L‘Innesto.<br />
Visitiamo il circolo accompagnati da Maria che lavora<br />
qui insieme a Simona, Elenio e Raffaella. L'ambiente è<br />
stato ristrutturato di recente, con allegre pareti<br />
colorate. Osserviamo una bacheca per gli annunci<br />
molto affollata, ci soffermiamo sulla<br />
mostra fotografica legata alla rassegna Artway per la<br />
promozione di una cultura del bere responsabile e<br />
infine visitiamo la sala per i piccoli concerti dei giovani<br />
artisti della zona. Ragazzi e studenti, complice la<br />
connessione wi-fi gratuita, lo frequentano anche la<br />
sera, soprattutto il giovedì, per gli appuntamenti di<br />
cibo e musica. È una bellissima giornata e decidiamo di<br />
accomodarci all’esterno, come altri clienti che<br />
attendono l‘ordinazione leggendo i quotidiani a<br />
disposizione e sorseggiando una birra artigianale.<br />
Fa da cornice un murales che anche Banksy, lo street<br />
artist di Bristol, apprezzerebbe.<br />
La tavola è apparecchiata in modo semplice e subito ci<br />
portano il pane e dell’acqua di una sorgente vicina.<br />
Ordiniamo taglieri di salumi e formaggi tipici prodotti<br />
da aziende agricole delle valli bergamasche (5 euro) e<br />
calici di vino rosso sfuso (1 euro, ma la carta dei vini in<br />
bottiglia è varia, con prezzi dai 12 ai 20 euro).<br />
La piccola cucina offre una discreta scelta di piatti<br />
veloci a 4 e 5 euro (oggi roast-beef con patate, cotoletta<br />
di pollo con verdure grigliate, caprese, spiedoni di pollo<br />
e würstel con crauti), con la possibilità di gustare le<br />
pizze di un forno “amico” che collabora con il circolo.<br />
I giovedì sera, in particolare nella stagione invernale,<br />
la cucina si perfeziona con i grandi piatti della<br />
tradizione: dai casoncelli alla bergamasca alla polenta<br />
taragna con costine e verza, per concludere con la<br />
torta al cioccolato a base di pane duro. I taglieri di<br />
lardo, coppa, pancetta e salame sono ottimi, ma<br />
apprezziamo ancor più la meraviglia di formaggi delle<br />
valli con stagionature molto particolari, una vera gioia<br />
per il palato.<br />
Alcuni motivi per pranzare al Circolino: i menu sono<br />
attenti alla cultura del territorio, e mantengono un<br />
buon rapporto qualità prezzo; tra gli obiettivi dei soci<br />
c’è anche la volontà di offrire i propri spazi per favorire<br />
l'incontro tra chi cerca un lavoro e chi lo offre,<br />
contribuendo così alla crescità della comunità.
GNOCCHI<br />
DI PANE DURO<br />
Tempo di preparazione: 30 minuti<br />
Ingredienti per 4 persone:<br />
150 g di pane raffermo<br />
100 g di farina bianca<br />
2 uova<br />
1/2 litro di latte<br />
sale<br />
olio d’oliva<br />
50 g di burro<br />
4 o 5 foglie di salvia<br />
formaggio grattugiato<br />
Il piatto forte<br />
vivere bene coop lombardia<br />
Mettere in una terrina il pane in ammollo con il latte.<br />
Quando il pane è ben imbevuto, aggiungere la farina,<br />
le uova e amalgamare il tutto con un frustino da cucina.<br />
Aggiungere all’impasto un pizzico di sale, un cucchiaio di olio d'oliva<br />
e mescolare bene.<br />
Con l'aiuto di un cucchiaio bagnato formare gli gnocchi<br />
e tuffarli direttamente in acqua bollente salata.<br />
Quando questi vengono a galla toglierli e farli saltare in una padella<br />
con burro e salvia.<br />
Servire e aggiungere a piacere formaggio grattugiato.<br />
Buon appetito!<br />
51
52<br />
Da giovedì 7 a domenica 10 giugno<br />
Cassina de' Pecchi<br />
encuentro 3: giochiamoci<br />
la festa Festa delle associazioni<br />
e delle cooperative sociali<br />
via trieste<br />
La prima settimana di giugno, presso la Biblioteca<br />
di Cassina de’ Pecchi si svolgerà la terza edizione di<br />
Encuentro. La festa è organizzata dalle associazioni<br />
e dalle <strong>Coop</strong>erative Sociali di Cassina de’ Pecchi,<br />
saranno quattro giorni con musica, giochi, biciclettata,<br />
animazioni.<br />
Osservazioni astronomiche... un buon piatto in<br />
compagnia e soprattutto la possibilità di incontrarsi (o<br />
Encuentrarsi) tra realtà diverse ed esperienze varie, tutti<br />
con aspetto etico e sociale in prima linea. Il comitato soci<br />
di Vignate, sosterrà l’iniziativa e sarà presente con un suo<br />
stand per promuovere iniziative scolastiche, sociali e i<br />
prodotti a marchio <strong>Coop</strong>.<br />
tutto il programma su<br />
www.encuentrofesta.org<br />
Sabato 9 giugno<br />
Bellinzago Lombardo<br />
una finestra sul mondo<br />
Parco comunale, via lombardia - ore 14.00<br />
Il parco come metafora, il mezzo di trasporto che insieme<br />
ai suoi passeggeri attraversa i 5 continenti. Avvicinare le<br />
culture e far conoscere le tradizioni di altri popoli; questo lo<br />
spirito della festa di fine anno scolastico ideata e promossa<br />
dal Comitato Genitori di Bellinzago Lombardo che dedica<br />
ai bambini e ai ragazzi del paese questo viaggio fantastico,<br />
allo stesso tempo reale, ricco di situazioni inaspettate dove<br />
intuito, manualità e perché no cultura, sono il passepartout<br />
dei nostri piccoli esploratori. Il feedback di viaggio sarà<br />
la realizzazione di un puzzle raffigurante il planisfero. Il<br />
bagaglio interculturale che ognuno ha portato con sé.<br />
Il Comitato Soci di Cassano D’Adda sostiene l’iniziativa<br />
offrendo la merenda linea Club 4-10 a tutti i partecipanti.<br />
Gli appuntamenti dai comitati di zona<br />
a cura di Alfredo De Bellis<br />
Domenica 10 giugno<br />
Crema-Casale Cremasco<br />
ecoturismo: visita al museo<br />
dell’acqua di casale cremasco<br />
Il comitato soci di Crema, organizza una visita al museo<br />
dell’acqua di Casale Cremasco, collocato nello splendido<br />
Parco Regionale del Serio. La struttura museale è<br />
occupata da esposizioni permanenti sul tema dell’acqua,<br />
partendo dalla storia del fiume, narrata dai ciottoli e del<br />
suo continuo divagare, al rapporto dell’uomo e l’acqua e le<br />
opere idrauliche che caratterizzano il paesaggio cremasco.<br />
Per chi volesse raggiungere il museo in automobile,<br />
l’appuntamento è alle ore 10.20, direttamente a Casale<br />
Cremasco, all’ingresso del museo (parcheggio Galbani).<br />
La visita sarà guidata dal Prof. Monaci Basilio Consigliere<br />
del Parco del Serio. Al ritorno, sosta per tutti i partecipanti<br />
alle Cascine Garzide, con pranzo al sacco offerto<br />
dal comitato soci <strong>Coop</strong> di Crema.<br />
Per motivi organizzativi è obbligatoria per tutti l’iscrizione<br />
entro venerdì 08 Giugno partecipazione gratuita.<br />
Per informazioni e iscrizioni: ufficio soci coop –<br />
ipercoop di crema tel. 03732091<br />
via Giorgio la Pira, 18<br />
Lunedì 11 giugno<br />
Milano<br />
la memoria e la neurobica:<br />
una divertente ginnastica<br />
mentale per conservarla<br />
in salute ad ogni età<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
Parrocchia s. Pio V, via lattanzio 58 – ore 17.00<br />
Il comitato soci P.zza Lodi-Rogoredo, organizza un<br />
incontro che mira a far conoscere meglio la memoria, a<br />
come cambia con gli anni, ai fattori che la condizionano<br />
(stile di vita, stress e alimentazione), nonché a fornire<br />
alcuni suggerimenti ed esercizi di ginnastica mentale<br />
per conservarla ed allenarla al meglio.<br />
A parlarne la Dott.ssa Rosaria Stasolla, specialista in<br />
psicoterapie brevi, ipnosi, fiori di Bach e tecniche di<br />
rilassamento. L’incontro, della durata di due ore circa,<br />
è rivolto, prevalentemente, a persone over 50 anni.<br />
ingresso libero
vita di cooperativa coop lombardia<br />
Tutte le iniziative sono disponibili sul sito www.e-coop.it<br />
all’interno delle pagine di <strong>Coop</strong> Lombardia nelle sezioni Attività Sociali - zone soci<br />
e sul profilo ufficiale facebook di <strong>Coop</strong> Lombardia www.facebook.com/coop.lombardia<br />
Giovedì 14 giugno<br />
Voghera<br />
Incontro con l’autore:<br />
Fulvio bella racconta la sua<br />
impresa, compiuta per mantenere<br />
una promessa lontana<br />
nel tempo, vicina nell’animo.<br />
Auser, via Fam. cignoli 1 – ore 21.00<br />
Il comitato soci di Voghera, organizza la presentazione<br />
del libro di Fulvio Bella, il racconto di un’impresa<br />
assolutamente particolare: percorrere a piedi la strada<br />
che da Brugherio (Mi), casa della madre dello scrittore,<br />
arriva fino ad Elva in val Maira (Cn), casa della nonna.<br />
275 chilometri in solitario percorsi in una decina di giorni<br />
nel mese di agosto del 2008. Il libro è una sorta di diario<br />
di viaggio, in cui si descrivono i luoghi e le persone che si<br />
incontrano. Durante l’incontro verranno proiettate anche<br />
le immagini della camminata sulle Vie del Sale, svoltasi<br />
tra il 29 aprile e il 1° maggio scorso, e sarà presentato il<br />
prossimo trekking, organizzato in Val Maira.<br />
Al termine una gustosa risottata, offerta dal comitato<br />
soci, allieterà i partecipanti.<br />
Sabato 16 giugno<br />
Brescia<br />
Il profumo della libertà<br />
in mostra: viaggio di turismo<br />
responsabile in sicilia<br />
rsA “leonardo Arvedi”,<br />
via Mantova 99 - ore 17.00<br />
La collaborazione tra la Fondazione Brescia Solidale,<br />
ente di diritto privato senza scopo di lucro, che gestisce<br />
servizi e strutture destinate all’assistenza e alla cura<br />
di persone anziane in condizione di parziale o totale<br />
compromissione dell’autonomia personale e il Comitato<br />
Soci <strong>Coop</strong> Lombardia di Brescia ha trovato recentemente<br />
un ulteriore motivo di consolidamento.<br />
Si è infatti deciso di unire gli sforzi per ampliare<br />
ulteriormente il rapporto tra la città e in particolare i<br />
cittadini dei quartieri coinvolti (zona via Mantova e zona<br />
S. Polo) e le RSA Arvedi e Villa Elisa.<br />
Questo il programma delle iniziative pensate insieme:<br />
Sabato 16 giugno 2012 alle ore 17.00 visita guidata della<br />
mostra “Il profumo della Libertà”, a seguire aperitivo con<br />
com.coop<br />
53<br />
i prodotti di Libera Terra offerti dal Comitato Soci <strong>Coop</strong><br />
di Brescia. La mostra allestita presso la struttura Arvedi e<br />
che rimarrà aperta e visitabile fino a fine giugno, racconta<br />
attraverso le immagini della fotografa Marzia Bonera, un<br />
viaggio di turismo responsabile in Sicilia per incontrare le<br />
<strong>Coop</strong>erative che lavorano sui terreni confiscati alle mafie.<br />
Peschiera Borromeo<br />
Fai parte di una compagnia<br />
teatrale? Hai preparato<br />
uno spettacolo e vuoi<br />
presentarlo in pubblico?<br />
partecipa al festival dei corti<br />
Il comitato soci di Peschiera Borromeo,<br />
in collaborazione con l’Associazione Punto Cardinale<br />
e la <strong>Coop</strong>erativa Edificatrice Lavoratori, organizza il<br />
“Festival Corti Teatrali – Premio C. Mazzola 2012”.<br />
La partecipazione al concorso è aperta a tutte le<br />
compagnie teatrali amatoriali della Regione Lombardia.<br />
In occasione dell’anno internazionale delle <strong>Coop</strong>erative,<br />
l’argomento del concorso sarà: “Il mondo della<br />
cooperazione”. Il termine ultimo per l'invio delle<br />
domande di partecipazione e fissato per<br />
il 20 giugno 2012.<br />
Per informazioni e per scaricare il bando:<br />
www.associazionepuntocardinale.it<br />
maFIe In pentola<br />
prosegue il tour dello spettacolo teatrale<br />
milano sabato 9 giugno ore 17.30<br />
VILLA SCHEIBLER - via Orsini, 210<br />
www.tizianadimasi.altervista.org/mafie.html
54<br />
PAGA ALLA CASSA<br />
LE TUE BOLLETTE.<br />
Pagare le Questi bollette risultati alle casse ci aiutano <strong>Coop</strong>a<br />
raggiungere<br />
è veloce, comodo e facile.<br />
l’obiettivo di estendere il numero di operatori dei servizi,<br />
In più è conveniente<br />
pubblici Per i Soci e privati, la commissione che utilizzano è di soli 0,50 tradizionalmente €<br />
altre<br />
forme di pagamento Per i non Soci è delle di 1,00 utenze € (posta e/o banca).<br />
Siamo stati i primi, nella grande distribuzione, ad offrire<br />
questa opportunità su larga scala, un servizio comodo,<br />
sicuro, conveniente e facilmente utilizzabile. Una nuova<br />
possibilità ed una semplificazione per i consumatori. Il<br />
servizio ha il costo di commissione più vantaggioso del<br />
mercato, infatti per i soci <strong>Coop</strong> è di 0,50 euro, meno della<br />
metà del costo comunemente applicato da altri operatori,<br />
per i non soci è pari ad 1 euro, ed anche in questo caso è<br />
inferiore a quasi tutte le attuali modalità di pagamento.<br />
Il servizio potenzialmente è in grado di coprire tutte le<br />
utenze di servizio, gli operatori devono però inserire nella<br />
bolletta un apposito codice che consenta il pagamento alla<br />
cassa. Occorre quindi un adeguamento informatico degli<br />
operatori e la sottoscrizione di un apposito contratto per<br />
consentire la tracciabilità del pagamento a garanzia degli<br />
utenti. Fino ad ora il servizio consentiva il pagamento<br />
delle utenze di: A2A (gas ed energia elettrica), telecom,<br />
eni Gas&Power, enel energia, enel servizio elettrico,<br />
da maggio il servizio è esteso ad altri operatori in campo<br />
la rete dei servizi coop<br />
UN’ATTRAZIONE DA FINE DEL MONDO<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
a cura di Valter Molinaro<br />
Il servizio pagamento bollette alle casse<br />
Grande apprezzamento dei soci<br />
Il servizio di pagamento bollette alle casse, attivo da alcuni mesi in<br />
tutta la rete <strong>Coop</strong> Lombardia è stato molto apprezzato dai soci. Nei<br />
primi quattro mesi di quest’anno sono state pagate alle casse ben<br />
23.123 bollette. Un risultato importante che migliora di mese in mese.<br />
Infatti a gennaio sono state pagate alle casse 3.412 bollette mentre ad<br />
aprile il numero è più che raddoppiato arrivando a 7.850.<br />
energetico, come ad esempio: Hera, iren, sorgea,<br />
e di una serie di operatori locali operanti in altre regioni<br />
(l’elenco completo è disponibile nei punti vendita).<br />
L’obiettivo è quello di estendere il servizio a più operatori<br />
pubblici e privati nel campo dei trasporti, sanità,<br />
scuola, casa…<br />
Il servizio di pagamento delle bollette alle casse è molto<br />
semplice, non comporta code in sportelli particolari perché<br />
avviene insieme al pagamento della spesa alla cassa<br />
del negozio <strong>Coop</strong>. Per pagare è sufficiente presentare<br />
alla cassa il bollettino completo di cedolino, sul quale è<br />
stampato l’apposito codice a barre e il pagamento potrà<br />
avvenire insieme al resto della spesa.<br />
All’atto del pagamento, insieme al classico scontrino,<br />
viene stampato un ulteriore scontrino riportante la<br />
ricevuta dell’avvenuto pagamento del bollettino che va<br />
conservato come riscontro e promemoria.<br />
Il pagamento si può effettuare tramite contanti,<br />
Bancomat e Carte di Credito.<br />
Per ulteriori informazioni sul servizio, sugli operatori<br />
abilitati, le forme di pagamento ed altri eventuali<br />
approfondimenti, rivolgetevi direttamente all’ufficio soci<br />
e accoglienza del vostro punto vendita <strong>Coop</strong>.<br />
SCONTO DI 3 EURO EEURO<br />
PER IL SOCIO<br />
ED UN ACCOMPAGNATORE<br />
Valido sull’acquisto di un biglietto di entrata<br />
giornaliero, presentando la propria<br />
tessera soci ed un documento d’identà.<br />
Non cumulabile con altre promozioni in essere<br />
e valido nel 2012.
Prevenzione e salute<br />
vivere bene coop lombardia 55<br />
Primo soccorso pediatrico<br />
dott.ssA ornellA PereGo Pediatra del centro Medico Santagostino<br />
“Vademecum” di consigli per il primo soccorso dedicato in particolare ai genitori, ai nonni<br />
o a chiunque accudisca bambini da 0 a 3 anni.<br />
Soffocamento<br />
Se il bambino ha introdotto in bocca un<br />
oggetto che gli impedisce di respirare, chiamate subito il<br />
118 o andate in pronto soccorso. Nel frattempo, se vedete<br />
l’oggetto quando apre la bocca provate a rimuoverlo, se<br />
non riuscite al primo tentativo non insistete perché<br />
potreste spingerlo ancora più in basso. Se è un bambino<br />
piccolo: mettetelo a testa in basso poggiatelo sulla<br />
vostra mano (se siete seduti sulle vostre cosce) e battete<br />
vigorosamente la schiena.<br />
Se il bambino è più grande: ponetevi dietro di lui,<br />
mettete le mani aperte subito sopra l’ombelico e fate 4-5<br />
brevi e vigorose compressioni: questo provocherà tosse e<br />
la fuoriuscita dell’oggetto dalla bocca.<br />
Tagli e ferite<br />
Ferite piccole e superficiali (non interessano<br />
il viso e smettono subito di sanguinare):<br />
- lavatevi subito le mani e asciugatele con un fazzoletto<br />
di carta;<br />
-lavate con acqua la parte ferita eliminando eventuali<br />
materiali estranei (terra, schegge di legno ecc.). Se avete<br />
dubbi che siano rimasti conficcati pezzi di vetro o altri<br />
materiali, portatelo al pronto soccorso;<br />
- disinfettate con acqua ossigenata o amuchina senza<br />
cotone (non usare alcol o disinfettante colorato); non<br />
soffiate sulla ferita e mantenete il bimbo sdraiato;<br />
- se la ferita sanguina, premete con una garza sterile per<br />
5-10 min;<br />
- valutare se fare la vaccinazione antitetanica.<br />
Ferite profonde (l’emorragia non si ferma con la semplice<br />
compressione):<br />
Chiamare il 118. Nell’attesa dell’ambulanza o prima<br />
dell’arrivo in ospedale:<br />
- se interessa un braccio o una gamba, tenetelo sollevato;<br />
se il sangue esce zampillando (rottura di un’arteria)<br />
legate un laccio alla radice dell’arto interessato<br />
(toglietelo ogni 15 min per almeno 30 sec);<br />
- sul torace o sulla schiena comprimete la ferita con garze<br />
(stracci puliti) fino all’intervento del medico;<br />
- mantenete il bambino sdraiato, con la testa piegata da<br />
un lato e le gambe lievemente sollevate.<br />
Convulsioni febbrili<br />
Si tratta di crisi convulsive che insorgono in<br />
corso di febbre (in genere nella fase di risalita rapida<br />
della temperatura) nel bambino tra i 6 mesi e i 5 anni che<br />
non ha alcuna problematica neurologica concomitante e<br />
che non ha già presentato in precedenza episodi<br />
convulsivi in assenza di febbre.<br />
L’evento è causato dal fatto che il rialzo termico accentua<br />
l’attività neuronale e abbassa la soglia di eccitabilità. Le<br />
cause scatenanti più frequenti sono:<br />
- le infezioni delle vie aeree superiori e la fase altamente<br />
febbrile pre-esantematica della sesta malattia;<br />
- una predisposizione genetica accertata.<br />
Sono eventi all’apparenza drammatici: le convulsioni<br />
cosiddette benigne (le più frequenti) sono sempre<br />
generalizzate (perdita di coscienza, ipertono con scosse<br />
toniche-cloniche agli arti, bava alla bocca ecc.) e si<br />
risolvono spontaneamente nell’arco di pochi minuti<br />
(sempre meno di 15 minuti). Non sono seguite da deficit<br />
post critici (ossia il bambino a crisi risolta è<br />
assolutamente normale dal punto di vista neurologico) e<br />
non presentano alcun esito a distanza.<br />
COSA FARE : non perdere la calma, tenere il<br />
bambino adagiato sul fianco per facilitare la respirazione<br />
evitando la caduta della lingua all’indietro, e<br />
organizzare il trasporto in ospedale. Se ancora non è<br />
stato fatto, somministrare un antipiretico per via rettale.<br />
Nella maggior parte dei casi la crisi si risolverà prima<br />
dell’arrivo in ospedale o ancora prima di uscire di casa.<br />
Comunque una valutazione medica è indispensabile.<br />
CENTRO MEDICO SANT'AGOSTINO:<br />
Sconto per i soci <strong>Coop</strong> Lombardia<br />
e i loro figli minori di 18 anni. Sconto 50% prima visita<br />
e 5% per le visite successive.<br />
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI<br />
presso il Centro in Piazza Sant’Agostino 1<br />
Milano (MM2 S. Agostino)<br />
per telefono al numero 02 89701701/702<br />
via e-mail informazioni@cmsantagostino.it<br />
sul sito www.cmsantagostino.it
56 vivere bene coop lombardia<br />
a cura di Andrea Pertegato<br />
benvenuto socio coop<br />
per te il biglietto è ridotto!<br />
Milano<br />
Da vicino nessuno è normale<br />
12 giugno – 28 luglio 2012<br />
ex Ospedale Psichiatrico P. Pini<br />
Da vicino nessuno è normale torna a popolare<br />
l’estate con le sue storie. Sono 16 gli anni passati dal<br />
primo racconto, nato dall’incontro di spazi e persone<br />
e dei sogni che li abitavano. In questi anni Olinda è<br />
diventata una città, ha l’Ostello in cui alloggiare, il<br />
Ristorante dove gustare, il parco per passeggiare e dal<br />
2008 il TeatroLaCucina in cui creare, sperimentare e<br />
dare vita alla materia teatrale. Dal 12 giugno si aprono<br />
le porte della città Olinda alla città, per sentire storie<br />
e raccontarne altrettante, perché piace l’idea che il<br />
confine tra realtà e finzione sia penetrabile, che le<br />
fantasie e i desideri possano diventare materiali e le<br />
materie e pratiche di lavoro diventino occasione per<br />
sognare e reinterpretare i dilemmi che oggi viviamo.<br />
Programma di giugno<br />
Inaugurazione<br />
Martedì 12 giugno ore 21.45<br />
Teatro della <strong>Coop</strong>erativa<br />
Muri - prima e dopo Basaglia<br />
con Giulia Lazzarini<br />
testo e regia Renato Sarti<br />
Mercoledì 20 giugno ore 20.00<br />
Altreconomia<br />
La notte bianca del consumo critico<br />
ore 19.00. Aperitivo-incontro<br />
a cura del Giardino degli Aromi<br />
Il gusto della legalità,<br />
la spesa e la cucina contro le mafie<br />
con Nando Dalla Chiesa presidente Comitato<br />
antimafia, Ilaria Ramoni presidente Libera<br />
Milano, Pietro Raitano direttore Altreconomia.<br />
Presentazione dei libri collana Guru di<br />
Altreconomia: Guida alla spesa responsabile<br />
e Il gambero equo. Mercatino nel parco:<br />
prodotti delle cooperative sociali che lavorano<br />
sulle terre confiscate alla mafia e con i detenuti.<br />
ore 20.45 Cena siciliana, con i prodotti<br />
di Libera Terra. A seguire proiezione.<br />
Lunedì 25 giugno ore 21.45<br />
Compagnia del Teatro dell’Argine<br />
Atto finale - Flaubert<br />
uno spettacolo di Mario Perrotta<br />
dal romanzo Bouvard et Pécuchet di Flaubert<br />
con Mario Perrotta, Lorenzo Ansaloni,<br />
Paola Roscioli<br />
musiche eseguite dal vivo Mario Arcari<br />
regia Mario Perrotta<br />
Prenotazione necessaria.<br />
Gli spettacoli si terranno anche in caso di pioggia<br />
Per tutti gli eventi consultare<br />
il sito www.olinda.org<br />
Ex Ospedale Psichiatrico P. Pini<br />
Via Ippocrate 45, Milano<br />
telefono 02 66200646
consumatori<br />
giugno-luglio 2012<br />
da visitare<br />
arte<br />
Bergamo<br />
Arte Povera in città<br />
A Bergamo prosegue fino al 15 luglio 2012 Arte Povera in<br />
città, la mostra promossa dalla Galleria d’Arte Moderna e<br />
Contemporanea che si articola in un percorso espositivo<br />
che coinvolge diverse sedi.<br />
Dove previsto l’ingresso a pagamento per i soci<br />
<strong>Coop</strong> il biglietto è ridotto<br />
www.gamec.it<br />
Rovato - Brescia<br />
Castello Quistini<br />
Tra rose, storia e leggenda<br />
57<br />
Castello Quistini apre i battenti per mostrare l'antico<br />
palazzo e i bellissimi giardini. Un itinerario intitolato "Tra<br />
rose, storia e leggenda", in uno dei primi giardini<br />
bioenergetici in Italia, la cui progettazione racchiude gli<br />
studi dell'ecodesigner Marco Nieri relativi all'influenza<br />
delle piante sul nostro corpo; un labirinto di rose che nella<br />
sua semplicità rappresenta la storia della rosa fino ai giorni<br />
d'oggi; un hortus con una piccola collezione di piante<br />
officinali e curative; un antico frutteto con frutti mai sentiti<br />
prima come il biricoccolo, ibrido naturale tra susina e<br />
albicocca. Una gita all'insegna dell'arte e della cultura<br />
passeggiando tra ortensie, tulipani, profumi, aromi e<br />
scoprendo storie e leggende di questo antico palazzo.<br />
Visite domeniche e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18<br />
fino a fine luglio. Soci <strong>Coop</strong> biglietto ridotto<br />
www.castelloquistini.com
58<br />
musica<br />
teatro<br />
Milano<br />
Never Never Neverland<br />
Fino al 10 giugno<br />
benvenuto s o cio coop<br />
L'‘‘isola che non c'è’’ delle Moire è fatta di abiti saltati fuori<br />
da cantine, solai e vecchi bauli, teatro di un rituale di<br />
vestizioni e svestizioni, travestimenti giocosi e ossessivi.<br />
Infinite metamorfosi come segno di un ambiguo desiderio<br />
di ritorno all'infanzia, di un'affannosa ricerca d'identità.<br />
Un'aguzza e raffinata performance che mescola l'ironia<br />
alla ferocia dolente, il rigore formale al piacere della<br />
creazione a ruota libera, non sottoposta ai vincoli di un<br />
rigido confine tra i linguaggi, tra gesto immagine, suono e<br />
parola. Qua e là affiorano brevi frammenti dal Peter Pan di<br />
J.M. Barrie, che rimandano a visioni oniriche di lagune<br />
incantate e sirene. Ma i suoi significati passano soprattutto<br />
attraverso le movenze dei quattro, le loro diverse fisicità, i<br />
panni in cui si avvolgono rapidamente e di cui si liberano<br />
un istante dopo.<br />
Soci <strong>Coop</strong> biglietto ridotto<br />
www.elfo.org<br />
per te il b ig l ie t t o è r i d o t t o!<br />
Milano<br />
Auditorium Orchestra Verdi<br />
23, 26 e 28 giugno 2012<br />
All’Auditorium di Milano grande attesa per l’esecuzione<br />
della più famosa opera lirica di Umberto Giordano,<br />
ispirata alla vita del poeta francese André Chénier e alla sua<br />
drammatica storia d'amore ambientata durante la<br />
Rivoluzione Francese.<br />
Umberto Giordano, Andrea Chénier<br />
(edizione integrale)<br />
Maestro del Coro Erina Gambarini<br />
Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano<br />
Giuseppe Verdi<br />
Direttore Jader Bignamini<br />
Soci <strong>Coop</strong> biglietto ridotto<br />
www.laverdi.org<br />
in tutti gli ipermercati<br />
e nei seguenti supermercati:<br />
<strong>Coop</strong> Bergamo c/o ufficio soci<br />
<strong>Coop</strong> Brescia Mantova c/o ufficio soci<br />
<strong>Coop</strong> Cassano d'Adda c/o ufficio soci<br />
<strong>Coop</strong> Cremona Via Sale c/o ufficio soci<br />
<strong>Coop</strong> Desio c/o ufficio soci<br />
<strong>Coop</strong> Milano Arona c/o ufficio soci<br />
<strong>Coop</strong> Milano Palmanova c/o ufficio soci<br />
<strong>Coop</strong> Pavia c/o ufficio soci<br />
<strong>Coop</strong> Settimo Milanese c/o ufficio soci<br />
<strong>Coop</strong> Varese c/o ufficio soci<br />
consumatori<br />
giugno-luglio 2012
SOCIO CONVIENE DI PIÙ<br />
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Organizzazione tecnica: Tour 2000 srl<br />
TOUR SUDAFRICA<br />
Cape Town, Entabeni Game Reserve*,<br />
Pretoria<br />
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da Milano Malpensa e Venezia<br />
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(minimo 15 partecipanti)<br />
Organizzazione tecnica: Nuova Planetario SpA<br />
Focus su<br />
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Cusco la Capitale degli Inca<br />
Lago Titicaca<br />
Città del Capo<br />
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dettagli relativi alle offerte (supplementi, tasse, visti, riduzioni, quote di iscrizione e coperture assicurative) si rimanda<br />
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Pechino, Xi’An, Shanghai<br />
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Partenza 10 novembre<br />
da Milano Malpensa<br />
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(minimo 25 partecipanti)<br />
Organizzazione tecnica: Nuova Planetario SpA<br />
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Jaipur, Fatehpur Sikri, Agra<br />
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pensione completa<br />
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Partenza 22 novembre<br />
da Milano Malpensa<br />
0 1.320<br />
(minimo 25 partecipanti)<br />
Organizzazione tecnica: Nuova Planetario SpA<br />
Città Proibita<br />
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Fatehpur Sikri<br />
Jaipur“la città rosa”<br />
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Ritenuta Fiscale vigente 20%. Per informazioni dettagliate sui tassi<br />
e le condizioni economiche praticate, si rinvia al Foglio Informativo Analitico.<br />
Comunicazione riservata ai Soci di <strong>Coop</strong> Lombardia. Per informazioni rivolgersi all’Ufficio Soci.<br />
Da 17.000,01 a<br />
33.580,00 euro<br />
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Tasso netto<br />
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