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Le donne e la Resistenza - Uil

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BERTANI BICE<br />

Nata a Reggio Emilia il 17 giugno 1921. Muore il 22 aprile del 2000.<br />

Partecipò attivamente al<strong>la</strong> <strong>Resistenza</strong> reggiana dal 10 luglio 1944 al 25 aprile 1945, con il nome di<br />

battaglia “Romilda”. Era inquadrata nel<strong>la</strong> 77a Brigata SAP “Fratelli Manfredi”. Il <strong>la</strong>voro di<br />

staffetta che le era stato affidato dalle formazioni SAP, consisteva nel portare ogni giorno i<br />

rapporti dei partigiani delle zone di S. Prospero, Mancasale, Pratofontana, Cavazzoli Nord al CNL<br />

di Sesso. Dopo l’eccidio a Vil<strong>la</strong> Sesso le fu assegnato l’incarico di scrivere a macchina, in una casa<br />

di <strong>la</strong>titanza, il materiale per il Fronte del<strong>la</strong> Gioventù.<br />

BRAMBILLA PESCE ONORINA<br />

Nata a Mi<strong>la</strong>no il 27 agosto 1923,<br />

impiegata.<br />

Gia tra il marzo 1943 ed il 1944, nel<br />

pieno del<strong>la</strong> guerra, aveva contribuito<br />

all’organizzazione degli scioperi<br />

realizzati a Mi<strong>la</strong>no. Era il 12 settembre<br />

1944, quando “Sandra” - una delle<br />

dirigenti mi<strong>la</strong>nesi dei “Gruppi di difesa<br />

del<strong>la</strong> donna” - (questo il suo nome di<br />

battaglia) cadde nelle mani dei fascisti<br />

repubblichini. Per due mesi fu<br />

sottoposta a pesanti interrogatori in<br />

quel<strong>la</strong> che era, allora, <strong>la</strong> “Casa del<br />

Balil<strong>la</strong>” di Monza, ma <strong>la</strong> ragazza non si<br />

<strong>la</strong>sciò sfuggire nul<strong>la</strong> di compromettente.<br />

L’11 di novembre “Sandra” fu prelevata<br />

dal<strong>la</strong> cel<strong>la</strong> nel<strong>la</strong> quale fu tenuta in<br />

iso<strong>la</strong>mento e fatta salire su un autobus<br />

che <strong>la</strong> portò due giorni dopo al campo<br />

di concentramento di Bolzano-Gries.<br />

Nel campo, Onorina Brambil<strong>la</strong> (numero<br />

di matrico<strong>la</strong> 6087), restò sino al<strong>la</strong><br />

liberazione, avvenuta il 29 aprile del<br />

1945.<br />

BUCARELLI TOSCA<br />

Nata a Firenze il 4 ottobre 1922. Morta a Firenze il 14 gennaio 2000.<br />

Era giovanissima, quando entrò a far parte dei Gruppi d’Azione Patriottica, ma si fece subito<br />

apprezzare per il suo coraggio. Fu scelta, quando i GAP decisero di compiere un attentato nel<br />

pieno centro di Firenze. Obiettivo era il bar "Paskowsky", ritrovo abituale dei comandanti tedeschi<br />

e dei caporioni fascisti. La ragazza quel giorno (era l’8 di febbraio del ‘44) era in compagnia di un<br />

gappista sperimentato (Antonio Ignesti). L’ attentato non riuscì e, mentre nel parapiglia, il ragazzo<br />

riuscì a fuggire <strong>la</strong> sua compagna restò nelle mani dei fascisti.<br />

La destinazione è, per "Toschina", "Vil<strong>la</strong> Triste", base del<strong>la</strong> "banda Carità". I fascisti <strong>la</strong><br />

interrogarono, <strong>la</strong> picchiarono, <strong>la</strong> torturarono, le procurarono gravi lesioni, per le quali soffrì tutta <strong>la</strong><br />

vita, ma <strong>la</strong> ragazza non parlò. Fu trasferita al carcere di Santa Verdiana. Mesi in snervante attesa<br />

dell’esecuzione o del<strong>la</strong> deportazione. Poi, il colpo di mano dei GAP, che liberarono <strong>la</strong> "Toschina"<br />

e altre sedici antifasciste detenute.<br />

BUFFULINI ADA

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