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GUGLIELMO D’AQUITANIA<br />

T6 Come il ramo<br />

di biancospino<br />

1. in sua favella: nel modo tipico di cantare<br />

della propria specie.<br />

2. giusta: secondo.<br />

3. si tragga: si porti, si trasferisca.<br />

4. a quel che più brama: a quello che più<br />

desidera.<br />

5. sigillo: sigillo che si applicava in chiusura<br />

della lettera.<br />

6. allegrezza: gioia.<br />

7. mantello ... mani: allude al «ges<strong>to</strong> formale<br />

e simbolico del giuramen<strong>to</strong> di vassallaggio,<br />

ed è trasposizione metaforica d’immagini<br />

feudali al linguaggio amoroso» (Roncaglia).<br />

8. Buon-Vicino: pseudonimo, senhal, con<br />

cui il poeta allude alla propria donna, in ossequio<br />

alle regole del «ben celare» di Andrea<br />

Cappellano.<br />

9. picciol mot<strong>to</strong>: breve parola.<br />

10. noi ... coltello: espressione proverbiale<br />

che significa: «noi abbiamo tut<strong>to</strong> il necessario».<br />

T6 analisi del tes<strong>to</strong><br />

Paesaggio primaverile<br />

Nella dolcezza della primavera<br />

i boschi rinverdiscono, e gli uccelli<br />

cantano, ciascheduno in sua favella 1 ,<br />

giusta 2 la melodia del nuovo can<strong>to</strong>.<br />

5 È tempo, dunque, che ognuno si tragga 3<br />

presso a quel che più brama 4 .<br />

Dall’essere che più mi giova e piace<br />

messaggero non vedo, né sigillo 5 :<br />

perciò non ho riposo né allegrezza 6 ,<br />

10 né ardisco farmi innanzi<br />

finché non sappia di cer<strong>to</strong> se l’esi<strong>to</strong><br />

sarà quale domando.<br />

Del nostro amore accade<br />

come del ramo di biancospino,<br />

15 che sta sulla pianta tremando<br />

la notte alla pioggia ed al gelo,<br />

fino al domani, che il sole s’effonde<br />

infra le foglie verdi sulla fronde.<br />

È un tes<strong>to</strong> esemplare della produzione provenzale, in<br />

quan<strong>to</strong> ne contiene i temi tipici.<br />

Ancora mi rimembra d’un mattino<br />

20 che facemmo la pace tra noi due,<br />

e che mi diede un dono così grande:<br />

il suo amore e il suo anello.<br />

Dio mi conceda ancor tan<strong>to</strong> di vita<br />

che il suo mantello copra le mie mani 7 !<br />

25 Io non ho cura degli altrui discorsi<br />

che dal mio Buon-Vicino8 mi distacchino;<br />

delle chiacchiere so come succede<br />

per picciol mot<strong>to</strong>9 che si profferisce:<br />

altri van dandosi van<strong>to</strong> d’amore,<br />

30 noi disponiamo di pane e coltello10 .<br />

Tes<strong>to</strong> originale in lingua d’oc, trad. it. di A. Roncaglia,<br />

in Le più belle pagine delle letterature d’“oc” e d’“oïl”, cit.<br />

La canzone presenta alcuni dei temi tipici dell’amore cortese, che diverranno poi vere e proprie<br />

«convenzioni <strong>to</strong>piche» (Roncaglia) della successiva produzione trobadorica:<br />

1) la scena è ambientata in un sereno paesaggio primaverile, contraddistin<strong>to</strong> dalla rinascita<br />

della natura (v. 2 «i boschi rinverdiscono») e dal can<strong>to</strong> gioioso degli uccelli. Questa stagione favo-<br />

Guglielmo d’Aquitania • T6 1


Infelicità dell’io lirico<br />

Amore come<br />

rappor<strong>to</strong> giuridico<br />

Buon-Vicino<br />

Uso della similitudine<br />

T6<br />

Individuare all’interno delle<br />

1 varie strofe i temi tipici della<br />

poesia provenzale.<br />

risce la nascita e lo sviluppo dell’amore: «È tempo dunque, che ognuno si tragga / presso a quel che<br />

più brama»;<br />

2) l’io lirico non riesce però a provare gioia dalla natura, poiché non riceve notizie («messaggero<br />

non vedo, né sigillo») dalla sua amata, dalla quale è diviso da un contras<strong>to</strong>. L’io lirico si augura<br />

che, come è già avvenu<strong>to</strong> nel passa<strong>to</strong>, si ritrovi «la pace» contrassegnata da «un dono così grande:<br />

/ il suo amore e il suo anello»;<br />

3) «il rappor<strong>to</strong> d’amore – osserva U. Mölk, La lirica dei trova<strong>to</strong>ri, Il Mulino, Bologna 1986, p. 28<br />

– è qui piut<strong>to</strong>s<strong>to</strong> delinea<strong>to</strong> in termini di compartecipazione, come esprime la stessa scelta dei pronomi<br />

(“noi”, vv. 13, 20, 30), e soprattut<strong>to</strong> la descrizione dell’amore in termini di rappor<strong>to</strong> giuridico.<br />

Un rappor<strong>to</strong> giuridico obbliga le due parti, e da entrambe le parti può essere revoca<strong>to</strong>. La stipulazione<br />

del contrat<strong>to</strong> è rafforzata da un regalo e fa sperare in un’ulteriore prestazione. Drudaria,<br />

anel e soz son mantel (amore, anello, suo mantello) hanno oltre al significa<strong>to</strong> erotico un<br />

significa<strong>to</strong> lega<strong>to</strong> al dirit<strong>to</strong> feudale: stanno ad indicare “l’amore e la fedeltà” che legano i signori<br />

feudali e i vassalli, l’“anello” che simboleggia l’investitura, e il “mantello protettivo” con il quale il<br />

signore feudale simbolicamente ricopre il vassallo».<br />

4) Della donna amata non vengono lodati la bellezza o gli occhi; essa non viene citata con gli appellativi<br />

consueti di amiga, o domna o midons, che Guglielmo usa in altri testi, ma viene nascosta<br />

attraverso il senhal del «Buon-Vicino», come prescrive il codice cavalleresco (cfr. Andrea Cappellano,<br />

T26). Questa «metafora personale è probabilmente l’elemen<strong>to</strong> più caratteristico del campo<br />

metaforico della feudalità nei trova<strong>to</strong>ri» (U. Mölk, cit., p. 29). Nella canzone si condanna anche<br />

la maldicenza, in quan<strong>to</strong> può incrinare il legame d’amore.<br />

5) Nella terza strofa, a giudizio di tutta la critica, è mol<strong>to</strong> felice la similitudine dell’amore con<br />

il «ramo del biancospino», tremante al gelo della notte nella sua fragilità come il poeta è tremante<br />

dinnanzi alla donna.<br />

PROPOSTE DI LAVORO<br />

2<br />

Rintracciare le analogie e le<br />

metafore presenti nel tes<strong>to</strong>.<br />

Guglielmo d’Aquitania • T6 2

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