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damasport 6.pdf - Federazione Italiana Dama

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Mercoledì 16 maggio 2012 è mancato per un malore improvviso Giovanni<br />

Pizzo; domenica 13 aveva disputato la gara ad Abbiate Grasso.<br />

Socio da molti anni del nostro sodalizio, Giovanni era nato a Palermo<br />

nel 1934 ed era della categoria nazionale. Lo vogliamo ricordare per la<br />

sua grande passione, la costante presenza al circolo ed alle gare. Ai<br />

figli e nipoti vanno le nostre condoglianze.<br />

Claudio Tabor<br />

Il giorno della vigilia di Natale un grave lutto ha colpito la sua famiglia<br />

e gli amici damisti: ci ha lasciati Antonio Noviello, amico e socio<br />

affezionatissimo, per parecchi anni dirigente del circolo ed anche buon<br />

giocatore, ma sopratutto Uomo di sani principi morali. Così lo ricorderemo.<br />

I soci del CD Triestino si associano al dolore della famiglia e<br />

dell'amata moglie Nivea.<br />

Sergio Specogna<br />

Paolo Golosio, maestro raffinato,<br />

istintivo, estroverso, campione<br />

dell’antiteoria. Ci hai lasciato in<br />

silenzio, esile solitario, a più di 96<br />

anni senza il calore di nessun amico<br />

che ti tenesse per mano accompagnandoti<br />

verso l’ultimo respiro. Ma<br />

eri fatto così: solitario nella vita<br />

come nell’attimo fuggente della<br />

morte, hai giocato la tua ultima<br />

partita, quella più importante, proprio<br />

l’ultimo giorno dell’anno. Ora<br />

la tua anima veleggia serena e leggera<br />

sopra il cielo infinito, verso<br />

l’aldilà, tra le braccia amorose di<br />

quell’essere superiore che ci ha dato la vita, ma al quale tu non credevi.<br />

La damiera era il tuo “Dio”. Le pedine “angeli generosi” che sapevano<br />

muoversi con l’intelligenza e la genialità che ha sempre caratterizzato<br />

il tuo gioco, con l’estro capace di sconfiggermi anche negli<br />

ultimi mesi della tua vita. Da oggi non ti potrò più dire ed il nostro<br />

mensile non potrà più etichettarci con quella frase ad effetto: ”Attenti<br />

a quei due!” Da oggi anch’io sono rimasto solo, dopo più di mezzo<br />

secolo di incontri e di sfide, sia a Milano, quando ero ancora ragazzino<br />

sia a Bassano del Grappa dove ti trasferisti, abbastanza vicino a quella<br />

“marca trevigiana”, dove anch’io, quasi per proseguire i nostri scontri,<br />

ero venuto ad abitare. E non avrò più modo di confrontarmi con quell’uomo<br />

sorretto da una insuperabile passione, dalla fulgida intelligenza,<br />

dalla capacità di saper scrivere articoli di giornale in modo profondamente<br />

forbito e scorrevole, cui purtroppo si contrapponeva l’asperità<br />

del suo carattere sardo, di uomo dell’asperrima Barbagia suo luogo<br />

natale. Ma tant’era aspro e pungente quando si arrabbiava, quando<br />

sapeva uscire improvvisamente con battute dall’ilarità sopraffina.<br />

Mentre scrivo, miriadi di ricordi arruffati affollano la mia memoria.<br />

Mi sovvengono, arretrando nel tempo, i “duelli all’ultimo sangue”, in<br />

quel di Milano, coll’allora suo avversario quotidiano, il compianto<br />

maestro meridionale Domenico Schiavello questi teorico e studioso,<br />

l’altro tutto inventiva e fantasia. “Tu in finale non capisci nulla!”, “ma<br />

che mi serve il finale se io ti batto in apertura!” rispondeva secco<br />

Schiavello. Intanto io guardavo ed imparavo da loro. Ricordo che per<br />

le sue intemperanze fu persino esonerato dal giocare dalla federazione<br />

ma testardo qual era aspettò la fine di un campionato, per poi sfidarne<br />

il vincitore, previo lettera raccomandata. Nessuno mai rispose ai suoi<br />

appelli. Vinse un’infinità di gare, coi più grandi maestri italiani tanto<br />

che non sopportava le rare volte che perdeva contro “un pivello” come<br />

me, come usava definirmi in senso bonario. Ora caro Paolo, tu ci hai<br />

lasciato, sei salito più in alto di tutti, ma mi mancheranno le nostre<br />

battaglie, persino le tue frequenti “esplosioni umorali” finché un giorno<br />

non ci troveremo assieme lassù dove regnano la bontà e la pace tra<br />

gli uomini e non potrai più proferire l’ennesima battuta “sono ateo,<br />

grazie a Dio”!<br />

Una lacrima e un forte abbraccio. Il tuo grande amico Filippo Arcelli.<br />

I nostri lutti<br />

Ricordo di una partita memorabile: apologia del sacrificio.<br />

Arcelli - Golosio<br />

1.21-18 12-16 2.25-21 10-14 3.22-19 8-12 4.19x10 6x22 5.26x19? 9-<br />

13 6.27-22 13-17 7.29-26 5-10 8.31-27 11-14 9.24-20 7-11 10.28-24<br />

10-13!<br />

- 3<br />

Primo sacrificio 11.19x10 11-14<br />

12.23-19 Forzata 14x23 Secondo<br />

sacrificio! 13.22-19 [ Se 13.21-18<br />

2-6 14.18x9 6x13 ] 13...12-15<br />

Terzo sacrificio! 14.20x11 [ 1-<br />

4.19x12 2-5 15.10-6 3x10 16.26-<br />

22 17x26 17.30x21 23x30 18.21-<br />

18 16x23 19.18x2 Pari ] 14...1-5!!<br />

15.10x1 [ 15.27x20 5x23 Nero<br />

vince ] 15...3-6 16.27x20 6x29<br />

17.30-26 29x22 18.1-5 16x23<br />

19.5-9 17x26 20.9x20 Pari<br />

Armando Altobelli in una foto con il grande Pelè durante uno dei suoi viaggi<br />

All’età di quasi novant’anni, che avrebbe compiuto il prossimo 10<br />

giugno, ci ha lasciati Armando Altobelli. Altobelli è stato un personaggio<br />

unico: una lunghissima carriera di giocatore, migliaia e migliaia<br />

di chilometri macinati in lungo e in largo per l’Italia, condotto<br />

da quella grande passione per la dama che lo contraddistingueva. Negli<br />

ultimi anni non aveva ottenuto il rinnovo della patente: per lui era<br />

diventato un problema, dal momento che in questa maniera avrebbe<br />

avuto maggiori difficoltà a partecipare ai tornei di dama. Tuttavia,<br />

nemmeno questo ostacolo lo ha fermato; c’è chi lo ha visto infatti sulla<br />

nave traghetto da Monfalcone a Villa San Giovanni per poter partecipare<br />

al Memorial Luigi Bordini. Ci mancherà la sua carica infinita di<br />

simpatia e passione che movimentava le gare a cui partecipava, dove<br />

era solito raccontarci dei suoi viaggi in giro per il mondo, ampiamente<br />

documentati dalle fotografie che ci illustrava durante i tornei. Altobelli,<br />

come ci è stato segnalato, vanta un record particolare: è stato l’unico<br />

giocatore ad avere ottenuto una percentuale del 100% di vittorie<br />

contro il GM Mario Fero. All’ultimo turno del torneo di Parma del<br />

1984 (categoria Candidati) sconfisse il plurititolato Fero. Ed è pubblicando<br />

questa partita che vogliamo ricordare l’amico Altobelli. Ciao<br />

Armando!<br />

Fero-Altobelli: 2319 1014 19x10 x 5x14 2420 1215 2016 610 2823<br />

1520 3228 2024 2320 15 2823 812 2117 36! 2218 xx 1014 2621 610<br />

2722 1215 1612?? ( 3027 è la mossa corretta ) x 3026 1419 x 4x11<br />

2219 15x22 xx 2925 2327! x 2428 1915 x 2219 2831 1813 xx 3127<br />

1411 2722 1915 2219 ecc. Nero vince.

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