Gli accordi patrimoniali tra coniugi in sede di ... - AMI Avvocati
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Giacomo OBERTO<br />
della famiglia <strong>di</strong> fatto, cit., p. 139 ss.; ID., Le prestazioni lavorative del convivente more<br />
uxorio, Padova, 2003, p. 83 ss.; ID., Il regime <strong>di</strong> separazione dei beni <strong>tra</strong> <strong>coniugi</strong>. Artt.<br />
215-219, <strong>in</strong> Il co<strong>di</strong>ce civile. Commentario fondato e già <strong>di</strong>retto da Schles<strong>in</strong>ger,<br />
cont<strong>in</strong>uato da Busnelli, Milano, 2005, p. 372 ss.<br />
[231] Cfr. la già citata Cass., 9 aprile 2008, n. 9174.<br />
[232] Così Trib. Firenze, 20 febbraio 2009, <strong>in</strong> Fam. <strong>di</strong>r., 2009, con nota <strong>di</strong> GELLI.<br />
[233] Sul problema del controllo urbanistico cfr. per tutti OBERTO, I con<strong>tra</strong>tti della<br />
crisi coniugale, cit., p. 1308 ss., ove si osserva <strong>tra</strong> l’altro che «In particolare,<br />
risulteranno affetti da “nullità” […] i <strong>tra</strong>sferimenti non rispettosi delle prescrizioni degli<br />
artt. 17, comma 1, 18 cpv. e comma 9, 40 cpv., l. cit., con la conseguenza che il<br />
presidente, avvalendosi dei suoi poteri <strong>di</strong> “<strong>di</strong>rezione”, tanto dell’u<strong>di</strong>enza (art. 127 c.p.c.),<br />
che della redazione del processo verbale (art. 130 c.p.c.), dovrà impe<strong>di</strong>re che si <strong>di</strong>a atto<br />
<strong>di</strong> tali <strong>in</strong>tese; <strong>in</strong> caso con<strong>tra</strong>rio, competerà al tribunale rifiutare l’omologazione». T.V.<br />
RUSSO, I <strong>tra</strong>sferimenti <strong>patrimoniali</strong> <strong>tra</strong> <strong>coniugi</strong> nella separazione e nel <strong>di</strong>vorzio,<br />
Autonomia negoziale e “crisi” della famiglia, Napoli, 2001, p. 183 s., parla, <strong>in</strong>oltre, <strong>di</strong><br />
un «ruolo attivo» dell’autorità giu<strong>di</strong>ziaria, sul rispetto della <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a urbanistica:<br />
«Segnatamente sembra che questa, chiamata a svolgere un controllo <strong>di</strong> legalità<br />
sostanziale delle pattuizioni, possa rifiutare l’omologazione ove emergano profili <strong>di</strong><br />
nullità dell’atto, poiché anche i <strong>tra</strong>sferimenti immobiliari costituiscono “con<strong>di</strong>zioni”<br />
della separazione o del <strong>di</strong>vorzio e sono, pertanto, (quanto meno) soggettivamente<br />
essenziali per il mutamento <strong>di</strong> status». Inaccettabile appare poi la conclusione <strong>di</strong> chi<br />
vorrebbe escludere il dovere del giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> pronunziarsi sull’istanza <strong>di</strong> omologa <strong>in</strong><br />
relazione alle <strong>in</strong>tese che le parti ritengono «non essenziali <strong>in</strong> relazione al consenso<br />
prestato dai <strong>coniugi</strong> alla separazione» (cfr. GELLI, Trasferimenti <strong>in</strong> violazione della<br />
<strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a urbanistica e omologa parziale dell’accordo <strong>di</strong> separazione <strong>tra</strong> i <strong>coniugi</strong>,<br />
nota a Trib. Firenze, 20 febbraio 2009, <strong>in</strong> Fam. <strong>di</strong>r., 2009, p. 602). A parte, <strong>in</strong>vero,<br />
l’assoluta arbi<strong>tra</strong>rietà del giu<strong>di</strong>zio sulla essenzialità o meno della pattuizione, appare<br />
<strong>di</strong>fficile comprendere <strong>in</strong> forza <strong>di</strong> quale pr<strong>in</strong>cipio il giu<strong>di</strong>ce <strong>in</strong>vestito dell’istanza <strong>di</strong><br />
omologa si dovrebbe dessaisir della questione, emanando, <strong>in</strong> buona sostanza, un vero e<br />
proprio non liquet.<br />
[234] Cass., 22 novembre 2007, n. 24321 <strong>in</strong> Fam. <strong>di</strong>r., 2008, p. 446, con nota <strong>di</strong><br />
CASABURI; <strong>in</strong> Dir. fam.. pers., 2008, I, p. 1147.<br />
[235] Cass., 29 marzo 2007, n. 7784.<br />
[236] Cfr. OBERTO, I con<strong>tra</strong>tti della crisi coniugale, I, cit., p. 90 ss., 246 ss.; cfr.<br />
<strong>in</strong>oltre ID., <strong>Gli</strong> <strong>accor<strong>di</strong></strong> sulle conseguenze <strong>patrimoniali</strong> della crisi coniugale e dello<br />
scioglimento del matrimonio nella prospettiva storica, cit., p. 1317 ss.<br />
[237] Per i richiami cfr. OBERTO, I con<strong>tra</strong>tti della crisi coniugale, II, cit., p. 1425 ss.<br />
[238] Cass., 17 giugno 1992, n. 7470, cit. Si noti poi che, successivamente, la<br />
Cassazione è ritornata sull’argomento, sostanzialmente confermando il pr<strong>in</strong>cipio<br />
espresso nel precedente del 1992: «L’atto <strong>in</strong>terveniente <strong>tra</strong> i <strong>coniugi</strong> separati <strong>di</strong> fatto col<br />
quale, al f<strong>in</strong>e <strong>di</strong> <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>are i reciproci rapporti economici, un coniuge s’impegna a<br />
<strong>tra</strong>sferire gratuitamente all’altro determ<strong>in</strong>ati beni, non configura una convenzione<br />
matrimoniale ex art. 162 cod. civ., postulante lo svolgimento della convivenza coniugale<br />
ed il riferimento ad una generalità <strong>di</strong> beni, anche <strong>di</strong> futura acquisizione, ma un con<strong>tra</strong>tto<br />
atipico, con propri presupposti e f<strong>in</strong>alità, soggetto per la forma alla comune <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a e,<br />
qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, se relativo a beni immobili, validamente stipulabile con scrittura privata senza<br />
necessità <strong>di</strong> atto pubblico» (Cass., 12 settembre 1997, n. 9034).<br />
[239] Cfr. Corte cost., 7 aprile 1988, n. 404, <strong>in</strong> Foro it., 1988, I, c. 2515. Sarà il caso<br />
<strong>di</strong> ricordare ancora che, dopo l’<strong>in</strong>tervento della Consulta, la Cassazione ha già avuto<br />
modo <strong>di</strong> stabilire che «A seguito della sentenza n. 404 del 1988 con cui la Corte<br />
Costituzionale ha <strong>di</strong>chiarato l’illegittimità costituzionale del terzo comma dell’art. 6<br />
della legge 27.7.1978 n. 392 anche il coniuge separato soltanto <strong>di</strong> fatto ha <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong><br />
succedere nel con<strong>tra</strong>tto <strong>di</strong> locazione al coniuge che ne sia conduttore, se <strong>tra</strong> i detti<br />
<strong>coniugi</strong> si sia così convenuto» (Cass., 1° giugno 1991, n. 6163). Sembra <strong>in</strong>vece ignorare<br />
il <strong>di</strong>ctum della Consulta Cass., 3 maggio 1999, n. 4370, secondo cui «La <strong>di</strong>scipl<strong>in</strong>a del<br />
secondo comma dell’art. 6 della legge 27 luglio 1978 n. 392, concernente l’opponibilità<br />
al terzo della successione del coniuge separato, cui sia stato attribuito dal giu<strong>di</strong>ce il<br />
<strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> abitare nella casa familiare, non si applica nel caso <strong>di</strong> separazione <strong>di</strong> fatto».<br />
[240] Sul punto si fa r<strong>in</strong>vio per tutti a OBERTO, Prestazioni «una tantum» e<br />
<strong>tra</strong>sferimenti <strong>tra</strong> <strong>coniugi</strong> <strong>in</strong> occasione <strong>di</strong> separazione e <strong>di</strong>vorzio, cit., p. 127 ss.<br />
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