Gli accordi patrimoniali tra coniugi in sede di ... - AMI Avvocati
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Giacomo OBERTO<br />
primo luogo alla donazione, per l’evidente <strong>in</strong>compatibilità <strong>tra</strong> animus<br />
donan<strong>di</strong> e <strong>in</strong>tento <strong>di</strong> adempiere un’obbligazione [194] . Più che chiare<br />
sono le conseguenze sul piano giuri<strong>di</strong>co <strong>di</strong> tale premessa: «oltre alla<br />
libertà della forma scritta (atto pubblico o scrittura privata),<br />
rimangono fuori: la revocazione per <strong>in</strong>gratitud<strong>in</strong>e o sopravvenienza <strong>di</strong><br />
figli (si pensi a giovani <strong>coniugi</strong> senza figli al momento delle<br />
separazione o <strong>di</strong>vorzio), l’obbligo della collazione, l’azione <strong>di</strong><br />
riduzione per lesione <strong>di</strong> legittima, l’obbligo alimentare del donatario<br />
verso il donante e, per quanto riguarda l’imposta <strong>di</strong> successione il<br />
coacervo, se il donatario <strong>di</strong>venterà anche erede del donante. Inoltre,<br />
vanno ricordate le <strong>di</strong>verse con<strong>di</strong>zioni richieste dalla legge (art. 2901<br />
c.c.) per esercitare l’azione revocatoria quando l’atto <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizione è<br />
a titolo gratuito» [195] .<br />
Escluso dunque il ricorso alla donazione, vi è subito da<br />
aggiungere che le parti non potrebbero neppure appoggiarsi allo<br />
schema della compraven<strong>di</strong>ta. Qui, <strong>in</strong>fatti, a parte il rilievo che, per<br />
assecondare l’<strong>in</strong>tento dei con<strong>tra</strong>enti, essa dovrebbe essere<br />
necessariamente simulata (e, <strong>tra</strong>ttandosi <strong>di</strong> simulazione «manifesta», il<br />
notaio ne dovrebbe rifiutare la stipulazione), resta comunque il fatto<br />
che una simulazione assoluta non consentirebbe ai paciscenti <strong>di</strong><br />
conseguire lo scopo prefigurato, mentre una simulazione relativa<br />
lascerebbe aperto il problema dell’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione del negozio<br />
<strong>di</strong>ssimulato, che – per le ragioni testé esposte – non potrebbe essere<br />
rappresentato da una donazione [196] .<br />
L’obbligazione assunta d<strong>in</strong>anzi al giu<strong>di</strong>ce <strong>di</strong> operare un<br />
<strong>tra</strong>sferimento mobiliare o immobiliare può dunque trovare esecuzione<br />
solo at<strong>tra</strong>verso un apposito atto <strong>di</strong> attuazione dell’obbligazione <strong>di</strong><br />
<strong>tra</strong>sferire. Si <strong>tra</strong>tta però <strong>di</strong> vedere quale struttura concreta lo stesso atto<br />
possa assumere e, <strong>in</strong> particolare, se esso debba ricevere quella <strong>di</strong> un<br />
atto bilaterale (con la necessità, qu<strong>in</strong><strong>di</strong>, <strong>di</strong> una manifestazione <strong>di</strong><br />
volontà anche da parte del dest<strong>in</strong>atario dell’attribuzione), ovvero<br />
quella <strong>di</strong> un atto <strong>tra</strong>slativo unilaterale (ciò che presc<strong>in</strong>derebbe<br />
dall’accettazione dell’accipiens), ovvero ancora quella <strong>di</strong> una proposta<br />
ex art. 1333 c.c. (con la conseguenza che l’accettazione non sarebbe<br />
necessaria, ma il con<strong>tra</strong>tto dovrebbe ritenersi concluso solo <strong>in</strong><br />
mancanza <strong>di</strong> un rifiuto del dest<strong>in</strong>atario «nel term<strong>in</strong>e richiesto dalla<br />
natura dell’affare o dagli usi»).<br />
Proprio l’ultima <strong>di</strong> quelle appena <strong>in</strong><strong>di</strong>cate è la soluzione ad<strong>di</strong>tata<br />
dalla Cassazione <strong>in</strong> una nota pronunzia [197] la quale, <strong>di</strong> fronte alle<br />
<strong>in</strong>cognite del b<strong>in</strong>omio: impegno a <strong>tra</strong>sferire – atto <strong>di</strong> <strong>tra</strong>sferimento,<br />
suggerisce le seguenti soluzioni: prelim<strong>in</strong>are <strong>di</strong> con<strong>tra</strong>tto ex art. 1333<br />
c.c. – con<strong>tra</strong>tto def<strong>in</strong>itivo ex art. 1333 c.c. Concen<strong>tra</strong>ndo l’attenzione<br />
sull’impegno a <strong>tra</strong>sferire notiamo subito che la dottr<strong>in</strong>a ha esattamente<br />
criticato, nella decisione appena ricordata, l’<strong>in</strong><strong>di</strong>viduazione <strong>di</strong> un<br />
con<strong>tra</strong>tto prelim<strong>in</strong>are nell’impegno del padre <strong>di</strong> <strong>tra</strong>sferire l’immobile,<br />
sostenendo che è <strong>in</strong>vece nel primo negozio (quello, appunto, stipulato<br />
<strong>in</strong> <strong>sede</strong> <strong>di</strong> separazione) che va ravvisato l’atto <strong>di</strong> autonomia, laddove<br />
nel secondo va riscon<strong>tra</strong>to un mero atto solutorio [198] .<br />
12. Segue. La natura dell’atto <strong>di</strong> <strong>tra</strong>sferimento.<br />
Passando al secondo dei term<strong>in</strong>i del b<strong>in</strong>omio <strong>in</strong> cui s’articola<br />
l’effetto <strong>tra</strong>slativo voluto dalle parti, sarà opportuno <strong>di</strong>re a questo<br />
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