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Gli accordi patrimoniali tra coniugi in sede di ... - AMI Avvocati

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Giacomo OBERTO<br />

su <strong>di</strong> essi [66]. Sul punto sarà il caso <strong>di</strong> aggiungere che tale pr<strong>in</strong>cipio<br />

sembra ormai avere impiantato nella o<strong>di</strong>erna realtà italiana solide<br />

ra<strong>di</strong>ci, se è vero che, come emerge da un’<strong>in</strong>dag<strong>in</strong>e ISTAT, tre persone<br />

su quattro <strong>tra</strong> quelle che vivono <strong>in</strong> coppia <strong>di</strong>chiarano <strong>di</strong> con<strong>di</strong>videre<br />

con il partner le decisioni relative a spese importanti (acquisto <strong>di</strong> una<br />

casa, ristrutturazioni, acquisto <strong>di</strong> beni ad alta tecnologia) e le scelte <strong>di</strong><br />

gestione del denaro <strong>in</strong> famiglia [67].<br />

Anche per quanto attiene al dovere <strong>di</strong> contribuzione ex art. 143,<br />

comma terzo, c.c., occorre constatare che, pur restando ferma<br />

l’<strong>in</strong>derogabilità sancita dall’art. 160 c.c. – con conseguente <strong>in</strong>vali<strong>di</strong>tà<br />

tanto del patto con cui uno dei <strong>coniugi</strong> venga esonerato del tutto<br />

dall’obbligo <strong>di</strong> concorrere al sostentamento della famiglia e della<br />

prole, quanto <strong>di</strong> quello che deroghi al criterio <strong>di</strong> proporzionalità<br />

fissato dalla legge – non si hanno <strong>di</strong>fficoltà ad ammettere <strong>accor<strong>di</strong></strong> che<br />

<strong>tra</strong>ducano, ad esempio, l’as<strong>tra</strong>tta regola della proporzionalità alle<br />

sostanze e alla capacità <strong>di</strong> lavoro <strong>in</strong> una determ<strong>in</strong>azione che, valutata<br />

la situazione concreta dei due <strong>coniugi</strong>, fissi una ripartizione dei doveri<br />

secondo percentuali prestabilite [68].<br />

Per ciò che riguarda, poi, lo sterm<strong>in</strong>ato campo dei rapporti<br />

<strong>patrimoniali</strong> nella famiglia legittima, basterà richiamare <strong>in</strong> questa <strong>sede</strong><br />

la già ricordata natura con<strong>tra</strong>ttuale delle convenzioni matrimoniali,<br />

così come il pr<strong>in</strong>cipio secondo cui l’amm<strong>in</strong>is<strong>tra</strong>zione dei beni<br />

sottoposti al regime legale è rimessa, per gli atti più rilevanti,<br />

all’accordo dei <strong>coniugi</strong> (cfr. art. 180 c.c.) e che a questo stesso<br />

accordo la Cassazione è giunta a riconoscere, per esempio (peraltro<br />

successivamente tornando sui propri passi), il potere <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re la<br />

caduta <strong>in</strong> comunione, anche al <strong>di</strong> fuori delle ipotesi contemplate<br />

dall’art. 179 c.c. [69].<br />

Sul versante della crisi coniugale sarà sufficiente citare l’accordo<br />

alla base della corresponsione una tantum dell’assegno [70], cui può<br />

senz’altro aggiungersi, oltre al negozio <strong>di</strong> separazione personale<br />

consensuale, l’<strong>in</strong>tesa posta a fondamento del ricorso su domanda<br />

congiunta. La stessa Corte <strong>di</strong> cassazione non esita ormai a richiamare<br />

sempre più spesso expressis verbis la regola dell’autonomia negoziale<br />

nelle materie legate ai rapporti <strong>tra</strong> <strong>coniugi</strong> <strong>in</strong> crisi [71]. A<br />

quest’evoluzione giurisprudenziale, compiutasi – come si vedrà – non<br />

senza con<strong>tra</strong>d<strong>di</strong>zioni (basti ricordare ancora una volta le persistenti<br />

reticenze sul fronte del tema della <strong>di</strong>sponibilità degli assegni <strong>di</strong><br />

separazione e <strong>di</strong>vorzio e degli <strong>accor<strong>di</strong></strong> conclusi <strong>in</strong> <strong>sede</strong> <strong>di</strong> separazione<br />

ma <strong>in</strong> vista del futuro <strong>di</strong>vorzio) ha fatto da pendant un’evoluzione<br />

altrettanto tormentata e complessa dal punto <strong>di</strong> vista dottr<strong>in</strong>ale.<br />

Così, già nel 1967, vigente il regime <strong>di</strong> <strong>in</strong><strong>di</strong>ssolubilità del<br />

v<strong>in</strong>colo, quella stessa autorevole dottr<strong>in</strong>a che solo <strong>di</strong>eci anni prima<br />

aveva def<strong>in</strong>ito la famiglia come «un’isola che il mare del <strong>di</strong>ritto può<br />

lambire, ma lambire soltanto» [72], valutando un accordo <strong>di</strong>retto alla<br />

predeterm<strong>in</strong>azione delle conseguenze dell’annullamento del<br />

matrimonio, <strong>in</strong><strong>di</strong>viduava proprio nel pr<strong>in</strong>cipio della autonomia<br />

con<strong>tra</strong>ttuale (art. 1322 c.c.) il fondamento <strong>di</strong> una siffatta pattuizione,<br />

rilevando come <strong>in</strong> questo caso sia «palese l’<strong>in</strong>teresse tipico del<br />

regolamento <strong>di</strong> rapporti, se pure non si abbia una <strong>di</strong>sposizione<br />

esplicita del co<strong>di</strong>ce che preveda tale regolamento, essendo quasi<br />

impensabile che al term<strong>in</strong>e della convivenza non ci siano ragioni <strong>di</strong><br />

dare ed avere, pretese reciproche» [73].<br />

Neanche un decennio più tar<strong>di</strong> una delle più celebri monografie<br />

<strong>in</strong> materia <strong>di</strong> con<strong>tra</strong>tto affermava che «Necessità pratiche e progresso<br />

file:///Users/pierfederico/Desktop/Abs<strong>tra</strong>ct%20<strong>AMI</strong>%208:4:11/relazione_oberto_bologna_8_aprile_2011.htm<br />

19/04/11 12.29<br />

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