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M. Teresa Maria Ortega Pardo o.p..pdf - (Domenicani) - Provincia ...

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BALDO MERO JIMENEZ-DUQUE<br />

M. <strong>Teresa</strong> <strong>Maria</strong> O


BALDOMERO JIMENEZ-DUQUE<br />

Breve profilo biografico di<br />

M: <strong>Teresa</strong> <strong>Maria</strong> <strong>Ortega</strong> P ardo, o. p.<br />

(1917-1972)<br />

Monastero "Madre de Dios"<br />

Olmedo (Valladolid)<br />

3


M. <strong>Teresa</strong> <strong>Maria</strong><br />

<strong>Ortega</strong> Par _ do, O.P.<br />

(1917-1972)<br />

Da un paese della Castiglia<br />

In Olmedo (Valladolid), Spagna, c'è un Monastero<br />

Domenicano denominato ''Madre -de Dios". È<br />

stato fondato quattro secoli fa. Un Monastero tra i<br />

tanti di vita contemplativa che riempivano la Spagna.<br />

Silenziosi, raccolti, senza nulla, di particolare,<br />

che racchiudevano insieme virtù e anche mediocrità<br />

umana. Questo Monastero non aveva mai attirato<br />

l'attenzione su di sé, né per la sua arte, né per qualche<br />

vita santa che irradiasse all'esterno, né per alcuna<br />

peculiarità: era sconosciuto, uno dei tanti.<br />

Qui, nel 19 72, morì una donna che è stata uno<br />

strumento di Dio per compiere meraviglie di grazia.<br />

Tra queste, l'afflusso di tante giovani vocazioni, per<br />

cui in pochi anni la comunità di Olmedo è arrivata a<br />

contare quasi 90 Monache. Non solo, ma questa Comunità<br />

ha potuto fondare altri 5 fiorenti Monasteri<br />

- Porto Rico, Angola, Curaçao, Formosa e Argentina<br />

5


- e un altro di prossima apertura in Oriente1• Inoltre<br />

questa povera e vecchia casa si é trasformata in una<br />

fornace di vitalità spirituale, di profondità contem­<br />

plativa, di stretta osservanza claustrale, di vivissimo<br />

senso ecclesiale e rerciò stesso di spirito apo toliço<br />

e missionario, d'intensa vita liturgica ben celebrata e '<br />

gustata, centro di lavoro, di austerità e di silenzio ...<br />

Un Monastero dove si respira pace e gioia, dove l'unione<br />

di tante Monache si tocca quasi con mano, tut-<br />

. Q<br />

l ffiu t <br />

za di vocazioni, proprio in un momento di crisi, crisi<br />

che sta attraversando la vita religiosa contemplativa,<br />

in ultima analisi crisi di fede.<br />

All'origine di questo fatto, di questo rnovirnen­<br />

to, ci incontriamo con il nome e la vita di una donna:<br />

Madre <strong>Teresa</strong> <strong>Maria</strong> di Gesù <strong>Ortega</strong> <strong>Pardo</strong>. Vorrei<br />

tentare di tracciare - cosa molto difficile! -il suo profilo<br />

spirituale. È per me un dolce obbligo, poiché il<br />

mio rapporto personale con Madre <strong>Teresa</strong>, durante<br />

la sua vita, lo rende un dovere ineludibile.<br />

l. Brevi cenni della sua vita<br />

1<br />

Nasce in Spagna a Ponte-Caldelas (Ponteve-<br />

L'Autore scrive nel 1 981 .<br />

6


dra) dove il padre, Giuseppe <strong>Maria</strong> <strong>Ortega</strong> Ijazo, era<br />

a capo dei servizi del telegrafo. Qui aveva sposato<br />

Manuela <strong>Pardo</strong>. Ebbto te figÙ: <strong>Teresa</strong>, Incarnazio­<br />

ne e Gregorio. <strong>Teresa</strong> nacque la notte del 25 dicem­<br />

br e 1917, era una notte di pace e di gioia, la notte di<br />

Natale. Nel 1926 il padre viene trasferito a Teruel,<br />

suo paese d'origine in cui vivevano i familiari e dove,<br />

nel 192 7, gli muore la sposa. Teresina soffrì molto<br />

nel suo animo per il vuoto di questa perdita, tanto<br />

che ne risentì per tutta la sua vita. Dopo la morte<br />

della madre, la sorella del padre, la nubile "zia En­<br />

carna': si occupò dei piccoli orfani.<br />

r ambiente familiare era profondamente re­<br />

ligioso ed anche benestante. I primi studi <strong>Teresa</strong> li<br />

fece ricevendo lezioni in privato nella propria casa,<br />

poi proseguì nella scuola delle "Terziarie francesca­<br />

ne" fino al 1935 quando iniziò le superiori nell'Isti­<br />

tuto Teresiano.<br />

Negli anni della sua adolescenza (14/15 anni)<br />

sentì per un po' il fascino del mondo. Era molto<br />

graziosa, simpatica, allegra, riusciva in tutto: stu­<br />

dio, musica, cucito. Il clima familiare e l'impegno<br />

nell'Azione Cattolica servirono a distoglierla dall'a t­<br />

trattiva del mondo senza creare problemi. Durante<br />

7


quegl'anni due persone esercitarono su di lei una<br />

grande influenza: Dolores Al ber, celebre propagandista<br />

delle donne di Azione Cattolica di Teruel, e D.<br />

Manuel Hinojosa, santo sacerdote, martire nel1937,<br />

che la diresse spiritualmente e per il quale ebbe sempre<br />

un ricordo pieno di venerazione.<br />

La guerra del 1936 trova la famiglia di <strong>Teresa</strong><br />

a Teruel e la presa della città da parte dei comunisti<br />

ai primi del 1938 ebbe come conseguenza l'incar-:<br />

cerazione di tutti i suoi componenti. Prima furono<br />

condotti a Segorbe e poi a Valenza. <strong>Teresa</strong> fu presto<br />

liberata e fu accolta come domestica da una famiglia<br />

di Teruel.<br />

Terminata la guerrà, <strong>Teresa</strong> continua i suoi studi<br />

superiori a Valenza (1940-1941) dalle Teresiane<br />

per iniziare poi all'università la facoltà di Lettere e<br />

,Filosofia nel novembre 1941.<br />

N el 1943 la sua famiglia si trasferisce a Saragozza,<br />

dove continua i suoi studi universitari. N el<br />

settembre 1945 dà l'esame finale e si laurea il13 maggio<br />

1946.<br />

Durante gli anni di studio <strong>Teresa</strong> esercita una<br />

crescente influenza tra le sue amicizie, i compagni di<br />

studio e perfino tra i professori. Lavora sempre più<br />

8<br />

-:-<br />

/f'--


nell'allora fiorente Azione Cattolica. N el 19 46 viene<br />

nominata propagandista della gioventù femminile<br />

di Saragozza: organizza la scuola di formazione con<br />

corsi ((vibranti" che ella stessa dirige, stende piani di<br />

propaganda a livello diocesano, si lancia e lancia le<br />

sue propagandiste ovunque.<br />

Fino al 1955 <strong>Teresa</strong> eserciterà un apostolato con<br />

un'azione instancabile e ardente. E questo non solo<br />

in diocesi, ma in molte altre parti della Spagna, dove<br />

era conosciuta e invitata: Palenza, Peiiafiel, Aranda,<br />

Burgo de Osma, Avila, Alcoy, Onteniente, Algemesì,<br />

Carcagente, terre di Ciudad Rodrigo, ecc. Tracciare<br />

l'itinerario completo dei suoi viaggi apostolici è molto<br />

difficile, tanto che forse non si riuscirebbe a farlo.<br />

N el 19 4 7 fece un corso di esercizi spirituali a<br />

Teruel tenuti dal sottoscritto di queste righe. Ciò offrì<br />

a <strong>Teresa</strong> l'occasione di recarsi in seguito più volte<br />

ad Avila, sia per chiedermi consigli, sia per partecipare<br />

alle settimane di spiritualità su Santa <strong>Teresa</strong> e<br />

San Giovanni della Croce che vi si celebravano tutte<br />

le estati e inoltre anche per la propaganda di Azione<br />

Cattolica. Passò da Avila anche quando nel 195 1 si<br />

recò ad Olmedo, appartenente allora alla diocesi di<br />

Avila, per formare in quella località un gruppo di gio-<br />

9


vani che rivitalizzasse l'ambiente cristiano. Vi rimase<br />

un anno intero, prendendo come pretesto l'esercizio<br />

della sua professione di insegnante, inserendosi nella<br />

scuola del luogo. Visse molto poveramente in casa<br />

di pastori: Giuseppe Gonzàlez e Sagrario della Rosa;<br />

irradiò fede e amore in molte ragazze e in altre persone<br />

tanto di Olmedo come dei paesi limitrofi.<br />

La permanenza in Olmedo fu l'occasione per<br />

<strong>Teresa</strong> di conoscere e avvicinare il Monastero Do<br />

menicano "Madre de Dios" il quale era bisognoso di<br />

nuove vocazioni, di rinnovamento e di aiuti di. ogni<br />

genere. Nel 1953 , su richiesta delle Monache e d'accordo<br />

con il Vescovo di Avila, l'Arcivescovo·di Saragozza<br />

ottenne che tre Monache del Monastero di Daroca<br />

andassero a rinforzare la Comunità di Olmedo<br />

Una di esse era Madre Teresina Iriarte, mandata a<br />

reggere la Comunità come priora: una santa Monaca<br />

dotata di un grande spirito di abnegazione e di sacrificio.<br />

N el frattempo <strong>Teresa</strong> orientava al Monastero<br />

"Madre de Dios" alcune giovani coltivate nella sua<br />

scuola di formazione e che si sentivano attratte alla<br />

vita contemplativa. Ma tutto parve crollare quando<br />

morì santamente Madre Teresina il14 ottobre 1954 .<br />

Contemporaneamente cominciò a nascere in<br />

10


<strong>Teresa</strong> il desiderio della vita claustrale. La sua vocazione,<br />

fino allora di ''ciottolo di Dio", si trasformava<br />

in vocazione contel)lplativa. Intanto nella sua attività<br />

di propagandista di Azione Cattolica sorsero dei<br />

malintesi: richiami, difficoltà umane da parte dei dirigenti<br />

ai quali sembrava che <strong>Teresa</strong> esigesse troppo,<br />

che non orientasse le giovani nel vero spirito secolare<br />

dell'opera. Fu incompresa da molti. Al di sopra di<br />

queste difficoltà, però, c'era ancor più per <strong>Teresa</strong> l'appello<br />

pressante della misteriosa chiamata di Dio. rs<br />

dicembre 1955 <strong>Teresa</strong> entrava nel Monastero delle<br />

Girolamine di Santa Paola di Siviglia per un più radicale<br />

nascondimento in una vita di obbedienza. rs<br />

giugno 195 6 fece la sua vestizione religiosa, emettendo<br />

poi i voti il9 giugno 1 195 7. A Olmedo, però, quelle<br />

novizie che lei vi aveva mandato e altre che erano<br />

entrate in seguito furorlo private della presenza delle<br />

Monache provenienti da Daroca perché, dopo la<br />

morte di Madre Teresina, le altre due tornarono al<br />

loro Monastero di origine. Inoltre la Comunità era<br />

provata da diverse difficili situazioni. Da Olmedo si<br />

sollecitava con scritti e chiamate telefoniche Sr. T ere.,.<br />

sa per avere consigli, lei lo faceva come poteva senza<br />

riuscire a_risolvere granché. Fintanto che sembrò es-<br />

11


sere chiara volontà di Dio che Sr. <strong>Teresa</strong> si trasferisse<br />

a Olmedo per salvare quella Comunità tanto biso-<br />

. gnosa del suo aiuto. Con i dovuti permessi, <strong>Teresa</strong><br />

vestiva l'Abito Domenicano a Olmedo il 22 ottobre<br />

195 7. Iniziava per <strong>Teresa</strong> una nuova tappa della sua<br />

vita, una nuova avventura.<br />

La situazione era molto difficile. Sr. <strong>Teresa</strong> ufficialmente<br />

non aveva alcuna autorità, e quindi non<br />

poteva intervenire per migliorare la formazione, l'osservanza,<br />

l'ordine, lo spirito ... Ma a sanare la situazione<br />

intervenne un'opportuna visita canonica che<br />

ordinò cambi di uffici all'interno della Comunità.<br />

Sr. <strong>Teresa</strong>, più col suo comportamento e il suo esempio<br />

che con le parole, esercitò una penetrazione benefica<br />

che elevò la spiritualità del Monastero. N o n è<br />

difficile però immaginare quante sofferenze sia costato<br />

tutto questo.<br />

Un nuovo cambio di scena si ebbe nell959. Da<br />

poco avevano preso vita le Federazioni dei Monasteri<br />

<strong>Domenicani</strong> e si chiese a quello di Olmedo di<br />

inviare Monache in aiuto al Monastero di Belmonte<br />

(Cuenca). Sr. <strong>Teresa</strong>, ancora professa semplice, fu<br />

mandata come ((responsabile" con altre quattro Monache<br />

a questo scopo. Con là sua benevolenza e il sùo<br />

12


affetto presto si amalgamò con le nuove consorelle.<br />

Non solo, ma riuscì anche ad ottenere il trasferimento<br />

della Comunità al Monastero di Olmedo, facendo<br />

delle due una sola Comunità. Questo le sembrò<br />

più semplice ed efficace per la riforma di qualunque<br />

altra iniziativa in loco. Subito si intuisce cosa abbia<br />

comportato tutto questo: difficoltà, resistenze, burocrazie<br />

e permessi. . . Il 20 agosto 19 60 giunsero a<br />

Olmedo le Monache di Belmonte. Il 15 settembre<br />

Sr. <strong>Teresa</strong> emetteva la professione solenne.<br />

Tutto si susseguì in modo tempestivo: il 23 dicembre<br />

dello stesso anno fu eletta priora, carica che<br />

mantenne fino alla sua morte. Ora poteva elevare<br />

spiritualmente . quanto desiderava la sua Comunità<br />

e, con la sua forza di irradiazione, influire anche al<br />

di fuori di essa. Il lavoro fu difficile: bisognava amalgamare<br />

tre gruppi di Monache che, pur essendo tutte<br />

sinceramente consacrate a Dio, non cessavano di<br />

essere donne: erano il gruppo originale di Olmedo,<br />

quello di Belmonte e quello delle nuove entrate che<br />

erano aumentate di numero per il "profumo" della<br />

presenza di Sr. <strong>Teresa</strong>. Fu uno sforzo gigantesco.<br />

Tutto si andò rinnovando: fu chiuso il piccolo educandato<br />

di bambine esterne, si promosse la liturgia<br />

13


solenne celebrata tutta in canto, con l'Ufficio delle<br />

Letture a mezzanotte, si restaurò l'edificio monastico,<br />

si fece un nuovo Coro e si riparò la chiesa, si diede<br />

inizio a un lavoro ben organizzato e ben retribuito.<br />

Ma l'opera più eccellente e costruttiva realizzata da<br />

Madre <strong>Teresa</strong> nella sua Comunità è stata quella della<br />

formazione della Comunità con conferenze frequen-<br />

· ti, colloqui e scritti personali che consentì di forgiare<br />

un gruppo splendido di Monache animate da santi<br />

desideri, e una Comunità vibrante e numerosa,<br />

adorna di tutte quelle qualità elencate sopra.<br />

Ci fu di più, presto si avvertì l'urgenza dell'amore<br />

che spingeva a fondare nuovi Monasteri: l' affiuenza<br />

di vocazioni lo esigeva. Alla richiesta dei Padri<br />

<strong>Domenicani</strong> di Porto Rico (1961), Olmedo rispose<br />

inviando tre religiose alle quali ne seguirono presto<br />

altre. Così nel 19 66 veniva eretto canonicamente il<br />

Monastero di Bayam6n. Linsediamento definitivo,<br />

però, avvenne dopo ripetuti trasferimenti che durarono<br />

fino alla morte della Madre; ella lo aveva sostenuto<br />

con le sue ardenti lettere d'incoraggiamento.<br />

N el 19 71 si presentò la possibilità di una nuova<br />

fondazione in Angola. Fu l'ultimo grande sogno di<br />

Madre <strong>Teresa</strong>. Preparò con attenzione amorevole il<br />

14


gruppo di Monache che doveva fondare, fu attenta<br />

fino ai minimi particolari e vide partire, già molto<br />

malata, le sue figlie1a·mattina del 6 marzo 19 72 verso<br />

lfrica nera, verso il Benguela, l'ultimo frutto del<br />

suo amore ecclesiale.<br />

Molto ammalata (non abbiamo infatti detto·<br />

che lo fu fin da bambina), col trascorrere degli anni<br />

ella fu sempre più delicata, sempre in condizioni<br />

peggiori di salute. Il suo debole organismo ebbe a<br />

sostenere una serie di gravi interventi chirurgici.<br />

Nel 1950 subì un intervento a Saragozza, nel 195 2 si<br />

dovette ricoverare d'urgenza ad Avila, nonostante le<br />

scarse condizioni sanitarie del luogo, nel 19 63 e nel<br />

19 66 di nuovo a Saragozza, nel 19 68, 19 69 e 19 71 a<br />

Pamplona e nel 19 72 a Navarra dove morì. Pancreas,<br />

fegato, cistifellea, reni. .. tutto andava deteriorandosi.<br />

E nonostante ciò, questa donna era una fonte di<br />

energia: parlava, scriveva, ascoltava tutti, pregava,<br />

faceva di tutto per partecipare alla S. Messa e mai<br />

perdette una Comunione. La maggior parte di coloro<br />

che l'avvicinavano non sospettavano affatto che<br />

fosse tanto ammalata, con bruciori insopportabili,<br />

non immaginavano che si sostenesse e agisse solo a<br />

forza d'amore e di generosità.<br />

15


N egli ultimi tempi Madre <strong>Teresa</strong> dovette stare<br />

a letto a lungo crivellata dalle iniezioni e dalle flebo-<br />

clisi. Eppure, anche in quelle condizioni, continuava<br />

a dar,direttive, a formare, a scrivere ... come se niente<br />

fosse. Trovava la forza di alzarsi per partecipare<br />

alla celebrazione dell'Eucaristia e a volte a qualche<br />

parte dell'Ufficio divino.<br />

Madre <strong>Teresa</strong> ci ha lasciato diversi scritti: "Storia<br />

di un sì"2, "Quello che disse Dio al suo ritorno",<br />

"Sì ai nostri impegni", '"Sì, o Dio" e centinaia di lettere,<br />

di note, di scritti occasionali, di registrazioni.<br />

Con frammenti presi da questo immenso materiale<br />

si è pubblicato, dopo la sua morte, un bel libro di<br />

pensieri dal titolo: "Frumento della sua aià'.<br />

Madre <strong>Teresa</strong> morì il 20 agosto 1972 nella Clinica<br />

della Facoltà di Medicina dell'Università di Navarra,<br />

dove aveva subito altri interventi chirurgici,<br />

sempre sostenuti economicamente dalla carità dei<br />

suoi familiari, e dove ha edificato, per la sua virtù,<br />

medici, suore e infermieri. Il racconto toccante dei<br />

suoi ultimi giorni costituirebbe un materiale suffi-<br />

2 Tradotto in italiano a cura di P Luigi Martini, sx Si può richiedere a:<br />

Monache Domenicane - Monastero S, Giuseppe<br />

Largo Bianca <strong>Maria</strong> Visconti, 3- 26100 Cremona<br />

16


ci ente a riempire molte pagine, ma lo riserviamo per<br />

una biografia che verrà pubblicata in modo più esteso<br />

Ci limitiamo a dire- che con quell'intervento non<br />

si risolvette nulla. Furono giorni di molta sofferenza,<br />

di molto amore, di santo abbandono:<br />

"Quello che vorrete, quello che vorrete ... " "Oh!<br />

la mia volontà non ce l'ho più, credo di essere<br />

passata ad una regione diversa, quella della<br />

volontà di Dio. È come vivere su un piano<br />

superiore, dove tutto si vede in un altro modo,<br />

in un'altra luce, con un'altra forza. . . Prima ero<br />

io che giocavo con la mia volontà, tentando di<br />

cercare sempre quella di Dio. Adesso è un'altra<br />

cosa... Incomincio a vivere nella Sua, come<br />

persa e abbandonata ... Non so né posso spiegare<br />

di più ... "<br />

"Credi tu che questi occhi siano abbastanza<br />

puri per vedere Dio?" chiedeva in qualche occasione.<br />

"Sì, Dio ... Sì, Dio ... ", ripeteva altre volte.<br />

rultima parola che si udì mormorare molte<br />

volte, come un sussurro, poco prima di morire, fu:<br />

"Contentissima, contentissima ... ". Era la nota di fon-<br />

do di tutta la sua vita donata all'Amore.<br />

17


2. La sua anima, il suo spirito<br />

Madre <strong>Teresa</strong> possedeya doti straordinarie.<br />

Per tutti coloro èhe l'hanno conosciuta o avvicinata<br />

è cosa indiscutibile. Molto intelligente, di straordinaria<br />

prontezza di riflessi, per cui nel dialogo e nelle<br />

discussioni era subito padrona della situazione, aveva<br />

ereditato una volontà d'acciaio dalla discendenza<br />

aragonese a cui apparteneva. Ma in fondo era delicata<br />

e sensibilissima. Riusciva in tutto: ricamava in<br />

oro alla perfezione, componeva musica, era poetessa,<br />

ecc.<br />

Molto presto fu attratta verso Dio. La sua donazione<br />

fu totale e definitiva. E con una radicalità<br />

che destava ammirazione in alcuni e sconcerto in<br />

altri. La sua psicologia e la sua generosità non potevano<br />

che portarla all'Assoluto. A quelli che l'hanno<br />

avvicinata e conosciuta per i suoi scritti o per la sua<br />

biografia viene spontaneo accostarla a Santa Caterin<br />

a da Siena, tanto nello spirito come nello stile. Anche<br />

Madre <strong>Teresa</strong> avrebbe potuto dire di se stessa:<br />

"La mia natura è fuoco!". Fu per questo che riuscì<br />

a trascinare molte anime verso le vette a cui tendeva.<br />

Ad altri invece dev'essere sembrato eccessivo il<br />

18


suo modo di essere. Bisogna, però, riconoscere che<br />

nell'ideale cristiano, in se stesso, non ci possono essere<br />

compromessi o cedimenti. C'è qualcosa di più<br />

radicale del Vangelo? In quanto alla metodologia per<br />

guidare a incarnarlo concretamente, esistenzialmente,<br />

è questione di tatto pedagogico, di discrezione,<br />

di prudenza soprannaturale. Ciascuna anima è irripetibile:<br />

vi sono diversità di vocazioni, di situazioni<br />

spirituali, di grazie divine. A Madre <strong>Teresa</strong> piaceva<br />

l'ardore di S. Giovanni della Croce.<br />

Possiamo rjassumere la sua vita spirituale in<br />

questi grandi tenii chiave:<br />

a) Prima di tutto Dio, Gesù Cristo.<br />

Per comprenderlo citiamo alcuni suoi passaggi:<br />

"Dio ... Dio ... Dio... Sì, sì ti conosco. Sei quello<br />

di sempre. Dio... Dio... mi impressiona la tua<br />

immutabilità, la tua calma, il tuo silenzio.<br />

Sei sempre lo stesso. Non cambi in niente. Sei<br />

l'innamorato, l'instancabile Amante.<br />

Sono giunta al tuo silenzio e mi sono incontrata<br />

con gli stessi occhi di sempre, penetranti e forti . .. ,<br />

che spezzano la vita e la lasciano così ai tuoi<br />

piedi.<br />

19


Dio ... Dio ... , com'è denso il tuo silenzio, com'è<br />

forte, com'è misterioso. È tutto silenzioso perché<br />

taci Tu ... , e il tuo silenzio fende l'aria. Nessuno<br />

osa far rumore. Perfino l'aria sembra essere<br />

paralizzata" ...<br />

"Non comprendo perché l'amore già mi sta<br />

accecando, non capisco, non so, non intendo<br />

nulla .. .<br />

Dio ... Dio ... , perché mi ami? Forse non sai che<br />

cosa farne del tuo amore? O forse l'infinità della<br />

tua misericordia ha bisogno della mia miseria?<br />

È come ciò che accade al ricco che ha bisogno del<br />

povero per riversare la sovrabbondanza dei suoi<br />

depositi... Tu hai bisogno di me? Succede come<br />

allo scienziato che ha bisogno dell'ignorante per<br />

riversare la sua scienza. Tu ti riversi su di me.<br />

No, no ... , non è così, è qualcosa di più profondo,<br />

di più vitale, più divino ... Dio ... , è ciò che non<br />

si può dire, nè misurare, nè comprare. È Dio che<br />

impadronendosi delle viscere della sua piccola<br />

creatura la trasforma in se stesso".<br />

Il Verbo. Incarnato, G.esù Cristo. Tutta la passione<br />

di amore che Su or <strong>Teresa</strong> aveva per Lui si compendia<br />

nell' immagine del Crocifisso, da lei ideato,<br />

20


che l'artista J. L. Vicent eseguì per la chiesa del Monastero.<br />

Voleva un Cristo vivo, come lo sognava la<br />

sua anima. La relazione scritta che ci ha lasciato di<br />

come vedeva il suo Cristo è un documento vivo.<br />

"Il mio vivere è Cristo". Il' mio vivere o, ciò che<br />

è lo stesso, il mio agire, il mio essere, il mio<br />

pensare, il mio pulsare è Cristo. Non ho vita ç<br />

propria, meglio, posseggo quanto di più si possa<br />

possedere: Cristo è la mia unica proprietà,<br />

l'anima della mia anima, la vita della mia vita,<br />

la radice del mio essere. Questo spiega il mio<br />

essere, lo divinizza. Cristo è la gioia, la forza,<br />

la felicità, l'amore, la pienezza. Cristo è la mia<br />

speranza e il mio possesso".<br />

Il suo incontro con Cristo lo visse intensamente<br />

e in molti modi: nella Chiesa, nei fratelli, nella<br />

Sacra Scrittura che usava incessantemente e che<br />

insegnò ad usare alle sue amiche e alle sue Monache.<br />

Ma soprattutto visse il suo incontro con Cristo<br />

nell'Eucaristia. Lei stessa ci ha lasciato uno scritto<br />

autobiografico che ci manifesta il suo amore eucaristico.<br />

Il titolo è: ''La sua vita si bruciò nell'Eucaristia''.<br />

Per <strong>Teresa</strong>, l'Eucaristia fu il centro focale della sua<br />

vita. N o n misurava sacrifici per partecipare alla<br />

21


S. Messa e per ricevere la S. Comunione. Nell'assedio<br />

di Teruel ella mise a rischio eroicamente la sua vita<br />

per portare in salvo il SS. Sacramento della chiesa<br />

di S. Giovanni. Nei suoi viaggi per la propaganda di<br />

Azione Cattolica non poteva fare a meno di parte cipare<br />

alla S. Messa, anche se doveva percorrere molti<br />

chilometri e fare grandi sacrifici. N eli' Anno Santo<br />

del 19 50 si recò a Roma, viaggiando in terza classe,<br />

per amore alla povertà; le peripezie del viaggio, per<br />

non perdere la Comunione quotidiana, sono state<br />

una vera avventura, meglio, un toccar con mano la<br />

Divina Provvidenza. Così è stato fino alla sua morte.<br />

N egli ultimi giorni, quasi moribonda, ha potuto<br />

partecipare alla S. Messa nella sua stanza d' ospedale<br />

e bere con avidità il Sangue preziosissimo di Gesù.<br />

Non parliamo poi dei momenti, delle ore, delle notti<br />

quasi intere trascorse vicino al tabernacolo, come<br />

ape nel suo favo, nel suo "polmone d'acciaio divino"<br />

per poter respirare a suo piacere ...<br />

h) <strong>Maria</strong> è stata una scoperta viva nel suo vivere<br />

in Gesù.<br />

In Monastero aveva approfondito questo mistero<br />

cristiano in modo abissale. Parlò e scrisse su<br />

22


<strong>Maria</strong> in modo esaustivo:<br />

''<strong>Maria</strong>, nostra Madre è stata come il sorriso<br />

di Dio sul mondo, noi dobbiamo essere un<br />

prolungamento di questo ineffabile sorriso. Se<br />

sorridiamo sempre, gli altri vedranno <strong>Maria</strong> in<br />

.,<br />

not .<br />

''Madre, non voglio tremare. .. non voglio<br />

temere ... , non voglio fuggire dai tuoi voleri<br />

materni sulla mia vita. Voglio credere, voglio<br />

accettare, voglio amare il piano di Dio e<br />

abbracciarlo fortemente; Madre, fissami in Dio".<br />

"Dì a <strong>Maria</strong> che ti introdu-ca per sempre nella<br />

clausura del suo Cuore. Lì, chiusa alle cose<br />

meschine, ti aprirai a quelle eterne, assolute,<br />

quelle che riempiono pienamente la vita". "Per<br />

ottenere una grande umiltà, una grande bontà,<br />

per avere una grande dolcezza. .. occorre un<br />

grande amore a <strong>Maria</strong>. Lei e solo Lei risolve<br />

tutto".<br />

''Madre, voglio essere appassionata del tuo<br />

amore e della tua gioia fin nelle fibre più nascoste<br />

della mia anima. Voglio essere radicale come<br />

Gesù e il suo Vangelo. Mite come le beatitudini)<br />

innamorata come lo foste voi due".<br />

23


Il suo amore a <strong>Maria</strong> è stato concretizzato nella<br />

statua della Vergine del sì, posta nel giardino del<br />

Monastero, e in un altra Madonnina, nella ca pp ella,<br />

che tende le sue mani verso Gesù nel tabernacolo.<br />

c) La Chiesa.<br />

La sua forte, robusta e -solida formazione cristiana<br />

le ha facilitato la penetrazione del mistero del<br />

Cristo totale, Cristo e la sua Chiesa, in modo ammirabile.<br />

E questa sua visione, permeata d'amore, si è<br />

fatta vitalità vibrante nel Monastero. Tutti i problemi<br />

della Chiesa e del mondo trovavano eco in Monastero.<br />

Davanti alla grata del Coro un grande mappamondo<br />

ricorda alle Monache che devono farsi carico<br />

di tutto il mondo; che la loro vita si deve consumare<br />

((a fuoco lento" per le necessità di tutti gli uomini,<br />

per la gloria di Dio. Il Papa, l'Ordine dei Frati Predicatori,<br />

i sacerdoti, i missionari, l'ecumenismo, i problemi<br />

dell'umanità intera ... bisogna accoglierli nel<br />

cuore e avvolgerli di preghiera, viverli in silenzio e<br />

amorosamente. Per citare un testo:<br />

"La Chiesa apre i suoi segreti alle anime<br />

consacrate, racconta loro il dolore che la lacera,<br />

i misteri insondabili che racchiude il suo cuore<br />

24


di Madre universale ... Se nelle anime consacrate<br />

non trova l'eco delle sue sofferenze, la Chiesa<br />

sarà tremendamente scossa. Destiamoci ... , sì,<br />

destiamoci alla realtà profonda di questo mistero<br />

ecclesiale".<br />

È da questa coscienza ecclesiale così fortemente<br />

sentita e trasmessa alle sue Monache che sono sorte<br />

le fondazioni e precisamente in paesi e regioni dove<br />

non c'era ancora questa forma di vita contemplativa<br />

pura, perché fosse resa presente questa dimensione<br />

essenziale della Chiesa. Le energie del Monastero<br />

furono orientate a questo tipo di fondazioni missionarie,<br />

anziché andare a rinforzare altri Monasteri<br />

esistenti in Spagna dove la presenza contemplativa è<br />

già molto numerosa. È stato così possibile fare fondazioni<br />

di domenicane contemplative in tutti i continenti.<br />

Madre <strong>Teresa</strong> ha avuto una grande visione e<br />

missione ecclesiale.<br />

d) Contemplazione.<br />

È stato da sempre il suo elemento vitale. Quella<br />

giovane che a volte parlando entusiasmava cen-<br />

tinaia di soldati, per non dire paesi interi, ragazze,<br />

ecc ... quella propagandista, quel "ciottolo di Dio"<br />

29


ascondeva una perfetta contemplativa. Perciò il<br />

sonno doveva pagare il prezzo che l'attività aposto-<br />

lica aveva sottratto alla contemplazione. Faceva ore<br />

e ore di preghiera silenziosa durante la notte. Molto<br />

semplice, molto amorosa, molto contemplativa. Fu<br />

il bisogno della contemplazione che la condusse al<br />

chiostro, luogo in cui poté saziare la sua brama. A<br />

Siviglia fu Monaca senza alcuna responsabilità: novizia<br />

esatta, osservante, obbediente, laboriosa, orante<br />

... Così pure a Olmedo, ma presto il peso della<br />

Comunità gravò sulle sue spalle: dovette coniugare<br />

la preghiera con l'azione, salvaguardando, però, i<br />

tempi dell'orazione che in Comunità prolungò fino a<br />

due ore al giorno dall'inizio del suo priorato. Quando<br />

era ammalata trascorreva notti insonni, sofferente,<br />

in una preghiera agonizzante e corredentrice.<br />

Ebbe sempre la nostalgia del deserto spirituale. Solo<br />

in parte, però, ha potuto gustarne l' «aria» silenziosa<br />

e calda.<br />

"Condurrò l'anima nella solitudine e parlerò al<br />

suo cuore. La nasconderò nella roccia, nel cavo<br />

della pietra, nella profondità misteriosa dove<br />

la troppa luce è tenebra per ciò che è divino ...<br />

Segreti insondabili d'amore".<br />

30


Lasciati introdurre nella roccia sognata .. .<br />

Lasciati introdurre nella regione del silenzio<br />

e lasciati avvolgere in segreti insondabili di<br />

solitudine, di morte e vita, di luce oscura".<br />

e) Sensibilità e apertura verso gli altri.<br />

Queste prerogative si concretizzano nella sua<br />

ansia di carità, di unità fra le suore del Monastero<br />

e dei Monasteri "Madre de Dios". La carità e l'unione<br />

furono una costante nella spiritualità di Madre<br />

<strong>Teresa</strong>, che si accentuò nei suoi ultimi anni. Lo ttò<br />

instancabilmente per ottenerla. E fu un compito<br />

tutt'altro che semplice: dovette amalgamare una<br />

Comunità tanto eterogenea, come in precedenza si<br />

è accennato, Monache molto diverse di mentalità e<br />

di provenienza; c'era da mantenere l'identità del primo<br />

Monastero e quello di Belmonte tanto differenti<br />

uno dall'altro, animati però, da uno stesso spirito e<br />

da uno stesso modo di pensare. Solo una donna con<br />

le sue qualità e la sua tempra ha potuto affrontare<br />

quest'impresa che consumò, nel crogiolo, la sua vita,<br />

per ottenere quella fusione.<br />

Non tutti potevano comprendere il suo sforzo,<br />

il suo eroismo. Non tutti potevano stare al suo ,<br />

31


passo forte e valoroso di ascesa verso le vette. Sarà<br />

stata qualche volta troppo esigente? Si è dedicata a<br />

volte più a un gruppo che a un altro, tanto eterogenei,<br />

ma che doveva forgiare in profondità e in poco<br />

tempo? Chi potrebbe misurare tutte e sempre le diverse<br />

circostanze? Ciò che si può affermare, con piena<br />

sicurezza, è la sua rettitudine d'intenzione, la sua<br />

sincerità, la sua carità radicale, il morire a se stessa.<br />

Applicava a sé il detto che: ''Il nulla non merita che<br />

la dimenticanza e la miseria il disprezzo". Del resto<br />

tutti i santi hanno limiti e difetti e io posso assicurare<br />

che Madre <strong>Teresa</strong> è una santa e di alto grado, per cui<br />

è ancor più difficile valutare il suo operato con misure<br />

standard. Il suo temperamento, il suo impeto, i<br />

suoi stessi desideri a volte la tradivano o non rendevano<br />

facile la comprensione di qualche espressione a<br />

lei necessaria nel suo ruolo.<br />

3. Le sue orme, la sua opera<br />

Madre <strong>Teresa</strong> è una santa "profetica'' con una<br />

missione speciale nell'Ordine Domenicano e nella<br />

Chiesa. Ne dà testimonianza la sua opera: dieci Monasteri<br />

contemplativP, senza concessioni alle mode<br />

3 Attualmente (2011) questi Monasteri, costituiti in "Unione Fraterna Madre<br />

32


del tempo, senza addolcimenti di sorta, con tutta7<br />

l'integrità della clausura femminile, che vivono po -"<br />

veramente del loro lavoro manuale, senza apostolato,<br />

esterno, pieni di vitalità, di spirito, di vocazioni giovani.<br />

Senza pubblicità: se ve ne fu una, fu suo malgrado<br />

e le costò umiliazioni e sofferenze, abbracciate<br />

con dignità. Il suo libro: "Sì ai nostri impegni" è tutto<br />

un messaggio, un messaggio vissuto nel suo Monastero.<br />

Dio l'ha scelta perché fosse un forte grido lanciato<br />

in difesa della vita contemplativa come la vuole<br />

la Chiesa e che oggi è tanto minacciata e, in molti<br />

Monasteri, già alterata. Il felice risultato della sua<br />

opera è, ripeto, una sfida a tutti coloro che fanno p astorale<br />

"a tavolino" e che si dilungano in disquisizioni<br />

riguardo a questa forma di vita consacrata, tanto<br />

de Oios" e appartenenti alla Federazione Santo Domingo di Spagna sono:<br />

Monastero "Madre de Dios" - Olmedo (Valladolid) Spagna.<br />

Monastero "Madre de Dios"- Manatì, PortoRico.<br />

Monastero "Mae de Deus" - Benguela; Angola.<br />

Monastero "Mama di Dios"- Curaçao, Antille olandesi.<br />

Monastero "Mother of God"- Kaohsiung, Taiwan.<br />

Monastero "Madre de Dios" - Anatuya (Santiago del Estero), Argentina.<br />

Monastero "St. Catherine" - Santorini, Grecia.<br />

Monastero "Mère de Dieu" - Toumi (Bamendjou) , Camerun .<br />

Monastero "Mother of God"- Checheon (Seui), Corea.<br />

Monastero "Mae de Deus" - Kuito (Bie), Angola.<br />

33


delicata e tanto trascendente nella Chiesa. I suoi Monasteri<br />

sono una risposta viva a tutta questa proble-<br />

matica e a tante attuali esperienze su un genere di<br />

vita che è molto semplice e sul quale non c'è niente<br />

di nuovo da inventare. Una vita di contemplazione<br />

amorosa, silenziosa, umile, missionaria, come l'hanno<br />

insegnata le due Terese: quella di Avila e quella di<br />

Lisieux, alle quali bisogna aggiungere questa nuova<br />

<strong>Teresa</strong>: un dono di Dio all'Ordine di S. Domenico e<br />

di S. Caterina da Siena, un dono di Dio alla Chiesa e<br />

alla Spagna, in questa grande ora di fuoco nella quale<br />

viviamo.<br />

Baldomero ]iménez Duque, presbitero (Avila)<br />

34


"Quando si guarda Dio faccia a faccia un giorno<br />

e un altro giorno ancora, un'ora e un'altra ancora,<br />

senza stancarsi, senza tralasciare di guardarlo,<br />

senza perderlo di vista, gli occhi si riempiono<br />

di Lui. La luce entra nella vita e tutto l'essere si<br />

trasforma in trasparenza di Dio.<br />

Sciupa molte ore... Spreca l'intera vita<br />

guardandolo. Consumati gli occhi fino a<br />

romperteli, e così quando il mondo ti vedrà<br />

saprà chi è il Dio dei cristiani, il Dio della VITA,<br />

il Dio dell'AMORE".<br />

35<br />

(M. <strong>Teresa</strong> <strong>Maria</strong>)


COSTITUZIONE FONDAMENTALE<br />

DELLE MONACHE<br />

DElL'ORDINE DEI FRATI PREDICATORI<br />

I. - Le Monache dell'Ordine dei Frati Predicatori<br />

ebbero inizio quando il S.P. Domenico riunì<br />

nel Monastero di Prouille alcune donne convertite<br />

alla fede cattolica e, dedite solo a Dio, le associò alla<br />

"Santa Predicazione" con la preghiera e la penitenza.<br />

A queste Monache e alle altre da lui similmente<br />

stabilite in altri luoghi, il beatissimo Padre dette una<br />

regola di vita da seguire e dimostrò costantemente<br />

amore paterno e cura; infatti "non ebbero nessun altro<br />

maestro che le istruisse nelle cose dell'Ordine"4•<br />

Egli, poi, perché erano parte del medesimo Ordine,<br />

le lasciò alla cura fraterna dei suoi figli.<br />

II. - Con la loro vita sia i Frati che le Monache<br />

intendono conseguire, verso Dio e verso il prossimo,<br />

una perfetta carità, efficace a curare e a procurare la<br />

salvezza degli uomini, essendo persuasi che saranno<br />

veramente membra di Cristo solo quando impegneranno<br />

completamente se stessi per guadagnare le<br />

anime, ad esempio del Salvatore di tutti il Signore<br />

4 B. C89cilia, Miracula S. Dominici, n. 7.<br />

36


Gesù che offrì totalmente se stesso per la nostra salvezza5.<br />

Vi è diversità di grazie, ma uno è lo Spirito, una<br />

la carità, una la misericordia.<br />

È proprio dei Frati, delle Suore e dei laici<br />

dell'Ordine "predicare per il mondo il nome di no<br />

- stro Signore Gesù Cristo"6; mentre è proprio delle<br />

Monache cercarlo, medi tarlo e invocar! o nel nasco ndimento,<br />

affinché la parola che esce dalla bocca di<br />

Dio, non ritorni senza effetto, ma prosperi in coloro<br />

ai quali è stata rivolta (Cfr. Is 55 , 10).<br />

III. - Chiamate da Dio affinché ad esempio di<br />

<strong>Maria</strong> siedano ai piedi di Gesù e ascoltino le sue p arole<br />

(Cfr. Le 10, 29 ), si rivolgono tutte a Dio, allon<br />

tanandosi dalle sollecitudini e dalle vanità del mondo.<br />

Dimentiche del passato e protese verso il futuro<br />

(Cfr. Fil3, 13), con la professione dei consigli-evangelici<br />

di castità, povertà e obbedienza, per mezzo di<br />

voti pubblici sono consacrate a Dio. Nella purezza e<br />

nell'umiltà di cuore e nella vivida e assidua contemplazione,<br />

amano Cristo che è nel seno del Padre.<br />

IV. - Emulando quella Chiesa riunita a Geru:..<br />

5 Cfr. Jordan Sax., Libellus de initiis Ordinis, n. i 3.<br />

6 Honorius Ili, i 8 januari i 22i.<br />

37


sal emme dall' insegnamento degli Apostoli e ogni<br />

giorno unanime nella preghiera (Cfr. Atti 2, 42),<br />

le Monache, specialmente nella celebrazione della<br />

liturgia, offrono al cospetto di Dio il sacrificio di<br />

lode. Perseverando nell' orazione con <strong>Maria</strong> Madre<br />

di Gesù desiderano ardentemente la pienezza dello<br />

Spirito Santo, affinché senza veli riflettano come in<br />

uno specchio la gloria del Signore e vengano trasformate<br />

in quella medesima immagine, di gloria in gloria,<br />

secondo l'azione dello Spirito del Signore.<br />

(Cfr. lCor 3, 18 )<br />

V. - Uniformi in una norma di vita puramente<br />

contemplativa; osservanti con la clausura e il silenzio<br />

il distacco dal mondo; operose nel lavoro; indagatrici<br />

con cuore ardente della Sacra Scrittura; perseveranti<br />

nell'orazione; praticanti con animo volenteroso<br />

la penitenza; intente a raggiungere la comunione nel<br />

loro regime di vita; nella purezza delle coscienze e<br />

nella gioia di una fraterna concordia, cercano, in "libertà<br />

di spirito"7, Dio che presentemente le fa vivere<br />

unanimi nel Monastero e che nel giorno del giudizio<br />

le adunerà nella Città Santa, quale popolo che Egli si<br />

è acquistato.<br />

7<br />

lnnocentius IV, 11 maii 1252.<br />

38


Mentre crescono con l'amore nel cuore della<br />

Chiesa, con una arcana fecondità dilatano il popolo<br />

di Dio e profeticamente annunziano con la stessa<br />

loro vita, che Cristo è l'unica beatitudine, nella vita<br />

presente per la grazia e in quella futura nella gloria.<br />

VI. - Avendo professato obbedienza secondo<br />

le medesime Costituzioni "non come serve sotto<br />

una legge, ma come persone libere sotto la grazia",<br />

sapientemente le osservino come specchio della propria<br />

fedeltà alla loro divina vocazione e conducano<br />

una vita "salutare a loro stesse, esemplare agli uomini,<br />

piacevole agli angeli, gradita a Dio"8•<br />

8 Jordanus Sax., Libellus ... , n. 27; cfr. Humbertus a Romanis, Legenda S.<br />

Dominici, n. 19.<br />

39


Stralci da "Storia di un Sì"<br />

Un amico le disse: "Non mi piace vederti dietro<br />

le grate, mi sembri una carcerata senza libertà!':<br />

Le Monache presenti scoppiarono in una risata<br />

franca e piena di ilarità.<br />

Suor <strong>Maria</strong> rispose: "Mi permetti di dirti una<br />

cosa? Te la dico se non ti offendi. . . Stavo pensando<br />

la stessa cosa anch'io. Sento pena nel vederti al di là<br />

della grata senza liberta. Le libere siamo nof:<br />

"Vuoi forse dire che per essere liberi dovremmo<br />

fare tutti quello che hai fatto tu: lasciare tutto e<br />

metterei dietro a delle grate?':<br />

"Oh, no . .. ! Per essere liberi basterà che ciascuno<br />

trovi la sua vocazione e la viva pienamente. Il che<br />

vuol dire che prima dovrà cercarla, poi trovarla e infine<br />

viverla decisamente. Questo non è sempre facile<br />

e scontato:'.<br />

Il mondo si domanda quasi indignato perché<br />

esistono Monasteri, come se fossero qualche cosa<br />

che rallenta il suo progresso. Ciò che il mondo non<br />

sa è che queste fortezze sono per lui.<br />

Noi non fuggiamo dal mondo, lo amiamo e ce<br />

ne preoccupiamo. Per questo lo teniamo stretto al<br />

40


nostro cuore e lo portiamo nel nostro silenzio.<br />

Nel silenzio aiutiamo i suoi battiti. Lo vediamo<br />

soffrire senza speranza e soffriamo con lui. Il<br />

nostro vivere silenzioso è per lui, perché egli abbia<br />

vita. Vorremmo comunicargli fiumi di gioia, di o ttimismo,<br />

di felicità; e ciò a qualunque prezzo, costi<br />

quello che costi.<br />

Ottenergli la vita è l'unico modo di saziare la<br />

nostra sete di anime, di universo.<br />

Ottenergli la vita è l'unica maniera per vivere<br />

felici. Non vogliamo la vita solo per noi, abbiamo<br />

bisogno di condividerla. Questo mondo, che è al di<br />

là delle nostre grate, sta chiedendo e ha bisogno di<br />

questa vita, che abbonda nei nostri Cori, come in<br />

centrali vivificatrici dell'universo intero.<br />

Chiesa di Cristo! Voglio servirti fino alla fine<br />

della mia vita!<br />

Per alcuni momenti mi sono fermata a pensare<br />

di nuovo alla mia vocazione. Ho guardato a lungo il<br />

Crocifisso e gli ho detto: "Ho cercato Te perché l'umanità<br />

mi chiamava ... ".<br />

La frase ha aspetti paradossali e tuttavia è la più<br />

profonda realtà della nostra vita contemplativa.<br />

41


Quando oltrepassiamo la soglia della nostra<br />

clausura, lasciamo dietro di noi il mormorio o ad-<br />

dirittura il commento amaro di un piccolo mondo<br />

incapace di capire la nostra scelta.<br />

La nostra sembra una ritirata dal campo di ba ttaglia,<br />

troppo comoda,<br />

troppo solitaria.<br />

È vero - ma sembra assurdo alla mentalità<br />

mondana - che nelle nostre clausure ci sono persone<br />

- che avrebbero potuto mirabilmente occupare<br />

una cattedra,<br />

- che potrebbero dirigere uffici e aziende,<br />

- che hanno doti di eloquenza e potrebbero essere<br />

trascinatrici di folle,<br />

- che hanno trattato e quindi conoscono a menadito<br />

problemi sociali,<br />

- che hanno coraggio sufficiente per affrontare<br />

i mari e i cieli e potrebbero evangelizzare terre l ontane<br />

con padronanza di lingue e di costumi. ..<br />

però Cristo è padronissimo di continuare a<br />

volere che alcuni dei suoi vasi di alabastro vengano<br />

frantumati ai piedi dei suoi Tabernacoli.<br />

Il mondo non abbia timore!<br />

42


Rotto il vasetto, il profumo invaderà la Chiesa.<br />

N o i cerchiamo Te per loro. . . Per rispondere<br />

alla loro chiamata, al loro bisogno, con una risposta<br />

non nostra , ma Tua, con la Tua risposta unica, inesauribile,<br />

infinita.<br />

Cerchiamo Te perché Tu in cambio rompa le<br />

nostre ampolle e li profumi del tuo amore.<br />

Sì, non c'è dubbio la mia vocazione è per la<br />

Chiesa, per le anime, per aiutare - con tutta efficacia<br />

di cui_ sono capace - la Sede di Pietro, il mio dolce<br />

Cristo in terra.<br />

N o n capirei la mia vocazione se non fosse inserita<br />

nell'anima stessa della Chiesa.<br />

Non c'è membro, non c'è problema della Chiesa<br />

a noi estraneo.<br />

Le suore di clausura non chiudono la loro vita<br />

tra quattro pareti. Vogliono essere di tutti e per tutti.<br />

Il loro è vivere perché gli altri vivano, e morire perché<br />

i loro fratelli non muoiano. Così si fanno Chiesa; così<br />

saziano la loro sete di infinito ...<br />

In un Monastero ci sono tre note che suonano<br />

costantemente e dirigono tutta la vita.<br />

Queste note sono: sol - la - si.<br />

43


La prima nota mantiene il "retto tono" delle<br />

Ore Liturgiche.<br />

La seconda dà il tono del canto.<br />

E la terza è la nota tonica che tiene l'anima in<br />

tensione e la fa guardare il Cielo per udirne i comandi<br />

del Signore e rispondere con un ''sì" pronto e generoso.<br />

Il nostro sì non è altro che una partecipazione<br />

al sì che il Redentore pronunziò sempre sulla terra.<br />

Una molecola del grande sì di <strong>Maria</strong>, della Vergine<br />

fedele.<br />

"Virgo fidelis" è uguale a "Vergine del sì':<br />

La Madonna manca di storia. Se l'avesse, la sua<br />

storia si potrebbe intitolare: "La storia di un sì che è<br />

iniziato nel tempo e si è fermato nell'estasi dell'eternità".<br />

La vita monastica racchiude in questo "sì" tutta<br />

la profondità dei suoi segreti.<br />

Qualche tempo fa mi hanno messo tra mano la<br />

"Storia di una monacà'. rho letta adagio. Era semplicemente<br />

la "Storia di un no': Alla gente è piaciuta<br />

molto. Ma questo libro, più che la "Storia di una monacà',<br />

non era in realtà che la storia di un ragazza<br />

entrata in un Monastero dove è vissuta per alcuni<br />

44


anni scontenta e disadattata. La sua vita è stata poi<br />

narrata da chi non era preparato a capire i misteri di<br />

una consacrazione.<br />

La vita religiosa non è così.<br />

La vita claustrale è semplice, confidenziale, intima.<br />

Forma una famiglia intorno al Padre comune.<br />

In essa si alimenta e si vive un clima di sincerità, di<br />

Verità pura e, di conseguenza, di umiltà - che è Verità<br />

-, di Carità, che è l'amore fatto di verità e fatto di<br />

opere.<br />

N o n c'è finzione, né artificio, né rigidezza. C'è<br />

vita, molta vita che esce spontanea e limpida, generosa<br />

e ardente di amore per Dio e per i fratelli.<br />

Questa vita autentica beve e si nutre di Gesù<br />

e di <strong>Maria</strong>. Da loro impara l "'Eccomi" e il "Fiat': E<br />

queste due frasi si riassumono con una sola parola:<br />

sì.<br />

Sf, a tutte le esigenze di Dio, che chiede tutto . .<br />

sf sostenuto, sempre.<br />

Sf, che giunge ad essere spontaneo nell'anima.<br />

sf, sempre sf.<br />

La vita religiosa, la nostra vita claustrale, silen­<br />

ziosa, ardente, innamorata, gioiosa e gorgheggiante,<br />

altro non è che "La storia di un sì'<br />

45


In Monastero si gode e si soffre con l'impeto<br />

dell'amore.<br />

Si gode in Lui e per Lui. La Sua presenza è la<br />

fonte più pura della gioia.<br />

Se dovessimo incarnare i sentimenti dell'anima<br />

claustrale in un personaggio evangelico, credo che<br />

il più espressivo sia la Maddalena, il mattino della<br />

Resurrezione.<br />

Il suo stato d'animo è quello del ricercatore.<br />

Al sorgere del giorno si spinge incontenibile fino al<br />

punto estremo del suo amore. Deve correre, arrivare<br />

e trovar Lo. Costi quel che costi.<br />

Che è la vita senza di Lui? C'era solo un Essere<br />

che passandole accanto, l'aveva guardata e ferita con<br />

un dardo di fuoco; l'aveva contagiata con l'amore e<br />

aveva reso insipida ogni genere di vita che non fosse<br />

Lui stesso. La scomparsa aveva lasciato l'anima trepidante,<br />

ferita, accasciata.<br />

((Fammi vedere il tuo volto" era il suo grido<br />

profondo. ((Mostrami il tuo volto", che io lo veda;<br />

vivo o morto è lo stesso.<br />

Ella sente che la vita è insopportabile senza<br />

Gesù Cristo; che tutte le cose sono opache e mancano<br />

di senso se Egli non le vivifica. Ama, e l'amore è<br />

46


tutto per lei.<br />

<strong>Maria</strong> è l'appassionata di Gesù Cristo, e a questa<br />

passione rivolge tutta la sua anima, tutta la ricchezza<br />

impulsiva del suo essere innamorata.<br />

E il Signore venne. I suoi impeti di amore e di<br />

dolore furono capaci di strappare la presenza dell'<br />

Amato.<br />

La scena si ripete. I nostri Monasteri assistono<br />

ogni giorno a episodi di questo genere.<br />

47


Il volume "Storia di un sì" in italiano si può richiedere<br />

a: -<br />

Monache Domenicane - Monastero S. Giuseppe<br />

Largo Bianca <strong>Maria</strong> Visconti 3, 26100 Cremona.<br />

L originale in spagnolo ed altri scritti ed opere di<br />

Madre <strong>Teresa</strong> <strong>Ortega</strong> si possono richiedere a:<br />

Monasterio Dominicano "Madre de Dios"<br />

47410 OLMEDO (Valladolid), ESPANA<br />

48


Indice<br />

Da un paese di Castiglia ................................ pag.<br />

Brevi cenni della sua vita ............................... pag.<br />

La sua anima, il suo spirito ............................ pag.<br />

a) Dio, Gesù Cristo .................................... pag.<br />

b) <strong>Maria</strong> .<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . pag.<br />

c) La Chiesa ................................................. pag.<br />

d) Contemplazione .................................... pag.<br />

e) Sensibilità e apertura verso gli altri ..... pag.<br />

Le sue orme, la sua opera .............................. pag.<br />

Costituzione Fondamentale delle Monache<br />

dell'Ordine dei Frati Predicatori ................... pag.<br />

.<br />

St ra l c1 . d a "St ona d' 1 un S' 1 " ............................. pag.<br />

49<br />

5<br />

6<br />

18<br />

19<br />

22<br />

24<br />

29<br />

31<br />

32<br />

36<br />

40


•<br />

o<br />

Monache Domenicane<br />

Monastero S. Giuseppe<br />

L. go Bianca <strong>Maria</strong> Visconti, 3<br />

26100 CREMONA

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