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Il valore di un'azienda risiede sopprattutto nelle ... - Ferretto Group

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14 intervista<br />

A vete<br />

a cura della redazione<br />

come accadde che un produttore<br />

<strong>di</strong> scaffali (“un prodotto<br />

povero, <strong>di</strong> per sé”) perseguì<br />

una strategia <strong>di</strong> offerta globale.<br />

Ma soprattutto riccardo<br />

<strong>Ferretto</strong>, amministratore<br />

delegato <strong>di</strong> <strong>Ferretto</strong> <strong>Group</strong>,<br />

ci racconta una storia fatta <strong>di</strong><br />

uomini, imprese, <strong>di</strong>segni e<br />

strategie e ricorda <strong>di</strong> quella<br />

volta, quando indossò una<br />

tuta color arancio…<br />

chiuso il 2011 con fatturato e<br />

or<strong>di</strong>nativi in crescita. Come avete<br />

fatto?<br />

Le crisi ti spingono a pensare, ma per costruire<br />

il futuro occorre conoscere il passato.<br />

Cosa c’è nel suo passato?<br />

Mio padre, anno 1956, anno <strong>di</strong> fondazione<br />

dell’azienda che allora si doveva chiamare<br />

ARME, come Arre<strong>di</strong> Metallici, quello che<br />

oggi si chiamerebbe il core-business. <strong>Il</strong> nome<br />

era già stato depositato e, da allora, mia nonna<br />

suggerì <strong>di</strong> aggiungere una “s” che addolciva<br />

l’acronimo trasformandosi in ARMES.<br />

Che cosa lega gli arma<strong>di</strong> metallici e i primi<br />

scaffali alla variegata produzione attuale?<br />

Siamo rimasti fedeli a due principi. Primo:<br />

offrire la soluzione migliore ad ogni esigenza<br />

del cliente. Secondo: aggiungere <strong>valore</strong> al<br />

Quattro chiacchiere con riccardo <strong>Ferretto</strong> - <strong>Ferretto</strong> <strong>Group</strong><br />

datemi una vision:<br />

la logistica seguirà<br />

<strong>Il</strong> <strong>valore</strong><br />

<strong>di</strong> un’azienda<br />

<strong>risiede</strong><br />

<strong>sopprattutto</strong><br />

<strong>nelle</strong> persone<br />

Riccardo <strong>Ferretto</strong>, da gennaio amministratore delegato <strong>di</strong> <strong>Ferretto</strong> <strong>Group</strong>: “Siamo sempre rimasti fedeli a due principi. Primo: offrire la soluzione<br />

migliore ad ogni esigenza del cliente. Secondo: aggiungere <strong>valore</strong> al ferro piegato, un prodotto <strong>di</strong> per sé povero. Chiunque può costruire uno<br />

scaffale, pochissimi sanno offrire la soluzione davvero su misura per ogni specifica esigenza <strong>di</strong> ottimizzazione dello spazio”<br />

ferro piegato, un prodotto <strong>di</strong> per sé povero.<br />

Chiunque può costruire uno scaffale, pochissimi<br />

sanno offrire la soluzione davvero<br />

su misura per ogni specifica esigenza <strong>di</strong><br />

ottimizzazione dello spazio.<br />

E da che parte si comincia?<br />

Dalla capacità <strong>di</strong> sviluppare all’interno<br />

dell’azienda competenze su ogni tipo <strong>di</strong><br />

soluzione, dalle scaffalature metalliche ai<br />

soppalchi, dai magazzini automatici ai magazzini<br />

rotanti e verticali, sapendo proporre<br />

contestualmente software per la logistica<br />

ed expertise <strong>di</strong> progettazione meccanica,<br />

ingegneria civile ed impianti tecnologici.<br />

Quello che siamo <strong>di</strong>ventati oggi è frutto <strong>di</strong><br />

questa visione.<br />

È vero che l’inizio dell’attività aziendale<br />

fu la fornitura <strong>di</strong> scaffali per concessionari<br />

d’auto?<br />

Mio nonno era titolare <strong>di</strong> una concessionaria<br />

FIAT e fu quin<strong>di</strong> naturale per mio padre entrare<br />

in quel mondo sviluppando una serie <strong>di</strong><br />

prodotti che, rivisti e aggiornati, ritroviamo<br />

ancora oggi nei nostri cataloghi: gli scaffali<br />

monomontanti della serie M90 in primis,<br />

ma anche i soppalchi e gli scaffali a gancio<br />

multiuso serie Dimax.<br />

Narrano le storie che lei iniziò la sua attività<br />

occupandosi <strong>di</strong> ingegneria ferroviaria<br />

Sono laureato in Ingegneria Civile e per i<br />

primi tempi mi sono de<strong>di</strong>cato – nell’ambito<br />

<strong>di</strong> Pirelli Construction – all’elettrificazione<br />

ferroviaria. Iniziare la carriera professionale<br />

con un percorso esterno è una scelta <strong>di</strong><br />

famiglia: mio fratello, Umberto, laureatosi<br />

in economia e commercio, dopo gli stu<strong>di</strong> è<br />

entrato nella società <strong>di</strong> consulenza Arthur<br />

Andersen.<br />

E lei come è finito all’allora Armes?<br />

Rientrato dalla Scozia, mio padre mi chiede <strong>di</strong><br />

seguire una fornitura per un cliente in Russia.<br />

Frequento l’azienda, monto, smonto, organizzo<br />

la logistica dell’impianto. Prendo confidenza<br />

con le macchine. Imparo a forare, piegare,<br />

filettare. Mi trasferisco a Stary Oskol nell’allora<br />

Unione Sovietica per seguire il montaggio<br />

finale assieme ad una squadra multinazionale:<br />

polacchi, russi, jugoslavi. Mi appassiono. Rientro.<br />

Ho maturato la convinzione <strong>di</strong> quanto<br />

sia necessario sviluppare MAGA.<br />

Maga?<br />

La Divisione Magazzini Automatici <strong>di</strong> quella<br />

che era allora Armes. È lì che comincio a<br />

sviluppare l’intuizione che ebbe mio padre:<br />

quanto un prodotto “povero” come uno scaffale<br />

possa arricchirsi <strong>di</strong> tecnologia. Assumo<br />

negli anni la responsabilità della Divisione <strong>di</strong><br />

cui seguo la parte organizzativa, industriale<br />

e quella produttiva.<br />

All’interno dell’officina, cambio via via l’intero<br />

parco macchine per la produzione degli<br />

scaffali. La mattina in ufficio a pianificare, il<br />

pomeriggio con una tuta arancio a provare<br />

le nuove macchine e ad organizzare meglio<br />

i flussi <strong>di</strong> fabbrica. Ma sento che manca<br />

qualcosa…<br />

Manca qualcosa?<br />

Magazzini automatici e scaffalature sono<br />

realtà <strong>di</strong>verse: <strong>di</strong>fficile far coesistere progettazione<br />

meccanica e progettazione <strong>di</strong> strutture.<br />

È in quel momento che incontriamo Vittorio<br />

Cunico, gran testa, gran<strong>di</strong> capacità tecniche,<br />

un inventore, un genio nel suo campo, al<br />

vertice della Promag <strong>di</strong> Traversetolo (PR).<br />

Con lui capiamo che il <strong>valore</strong> <strong>di</strong> un’azienda<br />

<strong>risiede</strong> soprattutto <strong>nelle</strong> persone e che la


Promag è complementare ad Armes. Noi ci<br />

mettemmo le capacità <strong>di</strong> vision strategica e<br />

gestionali. Ho avuto paura…<br />

Lei paura? Non mi pare il tipo, oppure la<br />

nasconde bene.<br />

Se acquisisci un’azienda il cui <strong>valore</strong> <strong>risiede</strong><br />

<strong>nelle</strong> persone, se le persone fuggono spaventate<br />

dai processi <strong>di</strong> fusione scopri <strong>di</strong> non aver<br />

comprato nulla. Pertanto inserimmo subito<br />

un nostro manager, Paolo Bastianello, che<br />

per <strong>di</strong>ciotto mesi si trasferì a Parma. Portò<br />

serenità e traghettò la Promag nella nostra<br />

orbita e nella nostra vision.<br />

Orbita? Vision?<br />

I tecnici non sono capaci <strong>di</strong> gestire perché<br />

sono concentrati su tecnologie e processi.<br />

Ovviamente vale anche il contrario: io mi<br />

considero un organizzatore e, pur sapendo<br />

<strong>di</strong> tecnica, non mi sognerei mai <strong>di</strong> sostituire<br />

un tecnico.<br />

E quin<strong>di</strong> lei va a “organizzare” la Promag?<br />

Sempre considerandola una realtà integrata<br />

con le altre società del Gruppo che progressivamente<br />

andavamo a creare o acquisire.<br />

Ricorda? Vision: offrire una risposta<br />

su misura. Non andare dal cliente con un<br />

catalogo <strong>di</strong> scaffalature: in Italia decine <strong>di</strong><br />

aziende lo fanno. Andare dal cliente con<br />

una testa pensante e pronta a in<strong>di</strong>viduare<br />

la giusta soluzione tra scaffali, magazzini<br />

L’offerta del Gruppo interpretata dalla “penna” <strong>di</strong> Giovanni Mapelli<br />

automatici, verticali, rotanti e compattabili,<br />

uniti al software più adatto per una corretta<br />

gestione del magazzino, integrata al sistema<br />

gestionale interno.<br />

Chissà perché mi viene in mente la Bertello…<br />

Infatti: <strong>di</strong>cembre 2007. Fallisce questa società<br />

storica nel settore dei magazzini automatici,<br />

verticali e dell’archiviazione dei documenti,<br />

un installato incre<strong>di</strong>bile presso clienti <strong>di</strong><br />

primissima fascia. Brevetti unici, know-how,<br />

marchi, persone, patrimonio clienti. Acquisiamo<br />

tutto il team <strong>di</strong> tecnici selezionati,<br />

consapevoli che la ricchezza <strong>di</strong> un’azienda<br />

sta <strong>nelle</strong> risorse e la rileviamo aggiungendo<br />

un pezzo importante al <strong>di</strong>segno complessivo:<br />

un’offerta che ponga al centro il problema<br />

dello spazio da ottimizzare e non il prodotto.<br />

<strong>Il</strong> <strong>di</strong>segno si completa?<br />

Non ancora: mancano due tappe. Le completiamo<br />

con l’acquisizione della Egeria<br />

<strong>di</strong> Torino, software per la logistica, e la<br />

Euclide, progettazione meccanica. A questo<br />

punto possiamo a buon <strong>di</strong>ritto sostenere <strong>di</strong><br />

possedere tutto il know-how necessario per<br />

trovare soluzioni chiavi in mano nel campo<br />

della logistica. <strong>Il</strong> cerchio si è chiuso.<br />

La risposta alla crisi è soprattutto capacità<br />

<strong>di</strong> vision?<br />

Sa qual è stata la nostra fortuna? Aver avuto<br />

“Sviluppare competenze su ogni tipo <strong>di</strong> soluzione, dalle scaffalature metalliche ai soppalchi, dai<br />

magazzini automatici ai magazzini rotanti e verticali, sapendo proporre contestualmente software<br />

per la logistica ed expertise <strong>di</strong> progettazione meccanica, ingegneria civile ed impianti tecnologici.<br />

Quello che siamo <strong>di</strong>ventati oggi è frutto <strong>di</strong> questa visione”<br />

•<br />

•<br />

•<br />

•<br />

intervista 15<br />

carta d’identità<br />

Nome e cognome: Riccardo <strong>Ferretto</strong><br />

Dati anagrafici e personali: Riccardo <strong>Ferretto</strong> è nato<br />

a Vicenza il 29 agosto 1962, sposato, tre figli.<br />

Curriculum <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o: laurea in Ingegneria Civile<br />

conseguita nel 1989 presso l’Università degli Stu<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />

Padova<br />

Attività professionale: subito dopo la laurea entra in<br />

Pirelli Construction - Divisione Progetti Speciali (Elettrificazione<br />

ferrovie) presso la sede <strong>di</strong> E<strong>di</strong>nburgo (Scozia).<br />

Dal novembre 1990 entra in Armes dove ricopre varie<br />

funzioni, inizialmente quale responsabile <strong>di</strong> cantieri<br />

esteri <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> <strong>di</strong>mensioni (impianti <strong>di</strong> traslo elevatori<br />

in Bielorussia e Ucraina). Quin<strong>di</strong> cura in particolare lo<br />

sviluppo della Divisione Magazzini Automatici <strong>di</strong> Armes<br />

e, dal 1997, la graduale acquisizione della società Promag<br />

<strong>di</strong> cui, nel 2000, assume la <strong>di</strong>rezione e, dal 2002, la carica <strong>di</strong> amministratore delegato. Segue<br />

nel tempo la crescita del <strong>Ferretto</strong> <strong>Group</strong> <strong>di</strong> cui, il 1 gennaio 2012, <strong>di</strong>viene amministratore delegato.<br />

Hobbies: lo sci, il mare, il giar<strong>di</strong>naggio (con la moglie ha progettato il giar<strong>di</strong>no <strong>di</strong> casa, che cura <strong>di</strong><br />

persona) e, a tempo perso, la <strong>di</strong>rezione <strong>di</strong> lavori e<strong>di</strong>li o <strong>di</strong> ristrutturazione per sé o i suoi familiari (“la<br />

nostra casa l’abbiamo costruita mia moglie ed io. La consideriamo il nostro quarto figlio”).<br />

una visione strategica <strong>di</strong>eci, quin<strong>di</strong>ci anni<br />

fa. Oggi alcuni competitor sono in <strong>di</strong>fficoltà<br />

perché sono rimasti ancorati al prodotto<br />

povero, lo scaffale. Noi avevamo capito<br />

vent’anni fa che sarebbe stata una scelta suicida.<br />

La scaffalatura è un completamento <strong>di</strong><br />

gamma necessario ma che non deve <strong>di</strong>ventare<br />

il focus. Quello che oggi serve al cliente è la<br />

giusta soluzione.<br />

L’ACAI-CISI, <strong>di</strong> cui voi siete membri, si<br />

sforza <strong>di</strong> specificare come la scaffalatura<br />

sia un prodotto “nobile”, quanto sia importante<br />

una realizzazione a regola d’arte<br />

con materie prime <strong>di</strong> eccellenza, montaggi<br />

da manuale, manutenzioni perio<strong>di</strong>che…<br />

… mi perdoni: ovvietà. In realtà la scaffalatura<br />

è vista dal cliente come una commo<strong>di</strong>ty. E<br />

ha ragione, nel senso che ci sono decine <strong>di</strong><br />

produttori in grado <strong>di</strong> fornirgli un pezzo <strong>di</strong><br />

ferro piegato con adeguate garanzie: c’è stato<br />

un appiattimento verso l’alto dell’offerta.<br />

Non è questo il punto. <strong>Il</strong> punto è garantire<br />

un’offerta completa con un portafoglio <strong>di</strong><br />

soluzioni tra cui in<strong>di</strong>viduare la più corretta.<br />

<strong>Il</strong> punto è offrire servizi, poter contare su un<br />

grande patrimonio <strong>di</strong> installazioni in tutto il<br />

mondo, ciascuna <strong>di</strong>versa dall’altra. Se guarda<br />

i nostri cataloghi o il nostro sito Internet<br />

può vedere centinaia <strong>di</strong> immagini tratte da<br />

centinaia <strong>di</strong> siti <strong>di</strong>versi.<br />

Strano che un innovatore come lei non mi<br />

avesse ancora parlato <strong>di</strong> Internet…<br />

Internet ci ha aperto un universo <strong>di</strong> potenziali<br />

fornitori, tutti a portata <strong>di</strong> click. Che<br />

si parli <strong>di</strong> scaffali, vino o serramenti. Viene<br />

il sospetto che per orientarsi sia necessario<br />

un esperto. Per questo occorre presentarsi<br />

con un portafoglio <strong>di</strong> soluzioni completo. E<br />

far percepire questa competenza in tutta la<br />

comunicazione, a partire da Internet che, tra<br />

l’altro, è uno dei principali strumenti della<br />

globalizzazione. Una volta potevi permetterti<br />

il lusso <strong>di</strong> concentrarti sull’Italia aprendo<br />

qualche finestra qua e là per il mondo. Oggi<br />

il mercato “domestico” è il pianeta.<br />

Qual è l’obiettivo della vostra presenza in<br />

In<strong>di</strong>a e in Cina?<br />

La Armes - Maini <strong>di</strong> Bangalore è in In<strong>di</strong>a per<br />

produrre per il mercato in<strong>di</strong>ano. La nostra<br />

società cinese con sede a Pechino, sotto le<br />

insegne della <strong>Ferretto</strong> Storage Systems Beijing,<br />

sviluppa la nostra presenza in un mercato<br />

dalle enormi potenzialità.<br />

Che ne pensa dei tanti che vanno a produrre<br />

in Cina inseguendo un costo del<br />

lavoro più basso?<br />

La Bertello, acquisita nel 2007 “è una società storica nel settore dei magazzini automatici, verticali<br />

e dell’archiviazione dei documenti, un installato incre<strong>di</strong>bile presso clienti <strong>di</strong> primissima fascia.<br />

Brevetti unici, know-how, marchi, persone, patrimonio clienti…”


16 intervista<br />

Ci sono in Cina realtà produttive che non<br />

hanno nulla da invi<strong>di</strong>are agli stabilimenti<br />

europei perché utilizzano macchine e tecnologie<br />

occidentali. <strong>Il</strong> problema non è dove si<br />

produce. <strong>Il</strong> vero <strong>valore</strong> aggiunto <strong>risiede</strong> nel<br />

progetto, nel know-how. A proposito della<br />

Cina è ora <strong>di</strong> sfatare alcuni luoghi comuni.<br />

Luoghi comuni?<br />

Molte imprese utilizzano parti e componenti<br />

prodotti fuori dai confini nazionali pur<br />

etichettando il manufatto come “made in<br />

Italy”. Non ci vedo nulla <strong>di</strong> male, una volta<br />

che siano salvaguardati i criteri sovrani relativi<br />

alla sicurezza, alla affidabilità, alla qualità.<br />

Secondo luogo comune, fasti<strong>di</strong>oso per uno<br />

come me che si reca in Cina molto spesso:<br />

il cinese copia.<br />

Perché, non è vero?<br />

Noi occidentali siamo andati a produrre in<br />

Cina perché il costo del lavoro era molto<br />

inferiore al nostro: non mi pare un comportamento<br />

etico. Progettavamo in Italia,<br />

producevamo in Cina, pagavamo poco, vendevamo<br />

con ricariche fantastiche ed eravamo<br />

felici. Inutile meravigliarsi se un bel giorno<br />

un cinese si fa delle domande e comincia a<br />

produrre “in proprio”...<br />

Quali ritiene siano i mercati esteri più<br />

promettenti?<br />

Oltre la Cina sicuramente la Russia. I russi<br />

sono assetati <strong>di</strong> conoscenze, se vedono un<br />

magazzino automatico in un’azienda se ne<br />

innamorano, lo vogliono anche se non è<br />

corrispondente alle loro necessità. Ma sono<br />

mentalmente aperti, <strong>di</strong>sponibili a considerare<br />

alternative. Un’azienda come <strong>Ferretto</strong><br />

un Gruppo unico, tutte le soluzioni<br />

Un’offerta globale utile ad in<strong>di</strong>viduare la soluzione migliore per ogni esigenza <strong>di</strong><br />

gestione dei flussi logistici e dello spazio. Questa la stella polare delle attività <strong>di</strong><br />

<strong>Ferretto</strong> <strong>Group</strong>, nata da una recente fusione <strong>di</strong> alcune realtà storiche italiane ed<br />

in particolare: Armes, impresa capostipite fondata nel 1956, per quanto concerne<br />

la produzione <strong>di</strong> scaffalature metalliche e soppalchi; la parmigiana Promag, la<br />

cui acquisizione è stata perfezionata nel 2000, per quanto concerne i magazzini<br />

automatici; Bertello per i magazzini rotanti, verticali e compattabili, Egeria infine<br />

per quanto concerne la proposta <strong>di</strong> software de<strong>di</strong>cati per la logistica. <strong>Ferretto</strong><br />

<strong>Group</strong> Spa, conta su <strong>di</strong> un organico <strong>di</strong> oltre 180 <strong>di</strong>pendenti con due stabilimenti<br />

e una software factory.<br />

Presente in tutto il mondo, conta in particolare su una società <strong>di</strong> produzione a<br />

Bangalore in In<strong>di</strong>a (la Armes – Maini partecipata al 50% con la famiglia Maini) e<br />

su una società commerciale a Pechino: la <strong>Ferretto</strong> Storage Systems.<br />

<strong>Il</strong> sito <strong>di</strong> riferimento ufficiale è www.ferrettogroup.com<br />

<strong>Group</strong>, che detiene in portafoglio soluzioni<br />

<strong>di</strong>versificate, è avvantaggiata nell’approcciare<br />

quel mercato. Abbiamo inoltre ottimi segnali<br />

dall’Egitto, da Dubai, dai Paesi del Nord<br />

Africa…<br />

Avete in mente altre acquisizioni?<br />

Mai <strong>di</strong>re mai, anche se in questo momento<br />

stiamo pensando soprattutto alle sinergie<br />

possibili con un Fondo <strong>di</strong> investimento. Dal<br />

1956 ad oggi l’impresa non ha mai <strong>di</strong>stribuito<br />

utili, ma l’intervento <strong>di</strong> un investitore importante<br />

potrebbe permetterci un’accelerazione<br />

dei nostri programmi <strong>di</strong> espansione.<br />

Cosa pensa del “sistema Italia”?<br />

Io amo il mio lavoro e il mio Paese, ma temo<br />

che le due cose siano inconciliabili: la pressione<br />

fiscale sull’impresa ha raggiunto livelli<br />

intollerabili e va ri<strong>di</strong>mensionata.<br />

Un problema che, forse, trova spiegazione<br />

nella <strong>di</strong>ffusa evasione fiscale, un vero e<br />

proprio furto ai danni dei citta<strong>di</strong>ni onesti.<br />

Temo che nel DNA dell’italiano me<strong>di</strong>o si<br />

anni<strong>di</strong> sempre la voglia <strong>di</strong> fare il furbo. L’italiano<br />

me<strong>di</strong>o non accetta <strong>di</strong> vedersi imporre<br />

regole che sono tranquillamente accettate<br />

come normali, altrove.<br />

Questo è il momento <strong>di</strong> chi compra. Lei<br />

come reagisce alle continue richieste <strong>di</strong><br />

sconti?<br />

Oltre un certo livello con un garbato: “no<br />

grazie”. Quello che conta non è il fatturato<br />

ma il margine. Ma il cliente non è stupido:<br />

sa valutare un’offerta, apprezza la serietà <strong>di</strong><br />

un fornitore. E <strong>Ferretto</strong> <strong>Group</strong> ha in più il<br />

vantaggio <strong>di</strong> proporsi come fonte esclusiva:<br />

“La scaffalatura è vista dal cliente come una commo<strong>di</strong>ty: ci sono decine <strong>di</strong> produttori in grado <strong>di</strong><br />

fornirgli un pezzo <strong>di</strong> ferro piegato. Non è questo il punto. <strong>Il</strong> punto è garantire un’offerta completa<br />

con un portafoglio <strong>di</strong> soluzioni tra cui in<strong>di</strong>viduare la più corretta. <strong>Il</strong> punto è offrire servizi, poter<br />

contare su un grande patrimonio <strong>di</strong> installazioni in tutto il mondo, ciascuna <strong>di</strong>versa dall’altra”<br />

basta rimpalli <strong>di</strong> responsabilità tra fornitori<br />

<strong>di</strong> scaffalature, software e automazione.<br />

<strong>Il</strong> vostro business plan 2012 parla <strong>di</strong> una<br />

crescita del 20% rispetto al 2011. Siete<br />

ottimisti o incoscienti?<br />

Raggiungeremo i 50 milioni <strong>di</strong> fatturato<br />

rispetto ai 42 del 2011, ma siamo lontani dal<br />

traguardo che ci siamo prefissati: essere tra le<br />

prime 20 imprese del settore. Se considero<br />

infatti il fatturato dei maggiori operatori<br />

mon<strong>di</strong>ali (grosso modo attorno ai cento milioni<br />

<strong>di</strong> dollari – NdR) mi rendo conto <strong>di</strong> quanto<br />

spazio abbiamo ancora per crescere. Quanti<br />

nuovi mercati dobbiamo ancora conquistare.<br />

Ma abbiamo le risorse giuste, le competenze<br />

necessarie, la vision e le capacità per riuscirci.<br />

Lei insiste molto sulla capacità <strong>di</strong> vision…<br />

Lavorare con un progetto è fondamentale:<br />

se pongo al centro l’esigenza del cliente e<br />

la capacità da parte nostra <strong>di</strong> dare risposte<br />

La Cina?<br />

Occorre sfatare<br />

alcuni<br />

luoghi comuni<br />

personalizzate, tramite un gruppo <strong>di</strong> imprese<br />

specializzate attive nel perimetro del Gruppo,<br />

otterrò una struttura flessibile e reattiva.<br />

Fondamentale non solo nella fase <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>ta,<br />

ma soprattutto nella successive fasi <strong>di</strong> manutenzione,<br />

programmata o straor<strong>di</strong>naria, nella<br />

ven<strong>di</strong>ta dei ricambi, nel revamping.<br />

Un metodo per fidelizzare il cliente.<br />

La fidelizzazione, perché sia prassi quoti<strong>di</strong>ana<br />

e non parole al vento, si costruisce facendo<br />

percepire al cliente che <strong>Ferretto</strong> <strong>Group</strong> è un<br />

riferimento autorevole. Ci sono in giro centinaia<br />

<strong>di</strong> magazzini “orfani”: le imprese che a<br />

suo tempo li hanno creati sono scomparse. È<br />

una grande sod<strong>di</strong>sfazione vedere quanti clienti<br />

orfani <strong>di</strong> competenze si rivolgono a noi. Si<br />

fidano. Un’altra sod<strong>di</strong>sfazione è vedere quanti<br />

nostri clienti, dopo l’acquisto <strong>di</strong> un impianto,<br />

continuano anno dopo anno a seguire i<br />

programmi <strong>di</strong> manutenzione, a chiamarci<br />

per aggiornamenti o semplicemente per un<br />

consiglio. Credono in noi.<br />

Dallo scorso gennaio lei è l’amministratore<br />

delegato del Gruppo. È cambiato qualcosa<br />

nel suo modo <strong>di</strong> essere?<br />

Continuo a farmi guidare dai principi cui<br />

sono sempre stato fedele: non bisogna mai<br />

avere paura. Devi essere rapi<strong>di</strong>ssimo nel<br />

cambiare rotta. Ho un passato da velista: se<br />

in gara ti accorgi che il vento cala devi imme<strong>di</strong>atamente<br />

cambiare strategia, qualunque<br />

incertezza è fatale.<br />

E come uomo?<br />

La famiglia viene al primo posto. Ho avuto<br />

la fortuna <strong>di</strong> lavorare con mio padre, con<br />

mio fratello. Mai e poi mai potrei pensare<br />

<strong>di</strong> mettermi in contrasto con la famiglia per<br />

questioni <strong>di</strong> interesse. Non concepisco una<br />

famiglia che, al vertice <strong>di</strong> un’impresa, litiga<br />

per i sol<strong>di</strong>. Piuttosto me ne vado.<br />

Qual è la frase che non sopporta?<br />

Quando mi <strong>di</strong>cono: “si è sempre fatto così”.<br />

Chi lo <strong>di</strong>ce è professionalmente morto.<br />

Oggi saper cambiare velocemente tattiche<br />

e strategie è fondamentale, come mai nel<br />

passato, perché il mondo è <strong>di</strong>ventato molto<br />

più veloce. Io penso che le uniche persone<br />

davvero necessarie siano quelle che coltivano<br />

una spinta continua verso il nuovo.<br />

Per finire la nostra domanda <strong>di</strong> rito: qual<br />

è il suo maggior pregio professionale? E il<br />

peggior <strong>di</strong>fetto?<br />

<strong>Il</strong> <strong>di</strong>fetto? Sono molto esigente, ogni cosa<br />

deve essere fatta con assoluto rigore. Dov’è<br />

il problema? Talora mi rendo conto <strong>di</strong> esagerare,<br />

dovrei avere maggiore attenzione per<br />

i tempi dei miei collaboratori. Come pregio<br />

mi riconosco la capacità <strong>di</strong> avere una vision,<br />

e <strong>di</strong> perseguirla.<br />

Grazie.<br />

Copyright <strong>Il</strong> Giornale della Logistica<br />

giugno 2012

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