Foto di Claudio Porcarelli - Miss Italia
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«La moda è democratica e, grazie alle nuove tecnologie,<br />
va veloce, molto veloce. L'evoluzione si coglie nelle nuove<br />
figure che, tramite i networks, comunicano quello che accade<br />
nel “sistema”. Non più prerogativa degli addetti del<br />
settore, viene <strong>di</strong>vulgata, enfatizzata e recensita, da schiere<br />
<strong>di</strong> bloggers, coolhunters, influencers e aspiranti e<strong>di</strong>tors,<br />
grazie anche alla forte curiosità che li contrad<strong>di</strong>stingue.<br />
Termini ancora sconosciuti a molti ma <strong>di</strong> sicuro alcune<br />
delle chiavi d'accesso al futuro. Il <strong>di</strong>namismo viaggia<br />
nell'etere, la con<strong>di</strong>visione imme<strong>di</strong>ata, a suon <strong>di</strong> “tweet”,<br />
consente la visibilità dei designer emergenti e l'accrescere<br />
del desiderio <strong>di</strong> must haves.<br />
Apprezzata è la ricerca, l'unicità, l'in<strong>di</strong>vidualità e la molteplicità<br />
degli interessi. Soprattutto se annessi ad un valido<br />
background. Con un occhio <strong>di</strong> riguardo alla storia della<br />
moda e al vintage d'annata, la viva nostalgia dei gran<strong>di</strong><br />
couturier e una forte speranza nei nuovi. Una cultura che<br />
i più forbiti non omettono nei propri “post” e rendono visibile<br />
attraverso le immagini. Reflex e tablet a portata <strong>di</strong><br />
mano, Instagram e Pinterest sempre connessi.<br />
Icone <strong>di</strong> stile oramai, non solo modelle e attrici, ma ragazze<br />
“normali”, abili a mixare i capi e gli accessori più<br />
<strong>di</strong>sparati nei propri “outfits”. Spesso il risultato è superlativo,<br />
tanto da <strong>di</strong>venire spunto per migliaia <strong>di</strong> giovani, che<br />
a loro volta lo rielaborano e rivisitano. Un effetto domino<br />
in cui anche il made in Italy è rivalutato.<br />
Da una parte si migra e si viaggia alla velocità della luce,<br />
ma dall’altra si sente anche un forte bisogno <strong>di</strong> restare<br />
in qualche modo ancorati alle origini, al tepore <strong>di</strong> casa,<br />
all'arma<strong>di</strong>o della nonna ed alla pura e semplice sartorialità<br />
dei suoi capi.<br />
Le stesse nonne che si ispiravano al New Look <strong>di</strong> Christian<br />
Dior, sognavano il celeberrimo abito da sposa <strong>di</strong> Linda<br />
Christian, ideato dalle sorelle Fontana, e ammiravano<br />
la bellezza <strong>di</strong> Silvana Pampanini, ‘<strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong> ad Honorem’<br />
nel 1946».<br />
«Le fashion bloggers hanno ormai invaso i front row delle<br />
passerelle. Questo <strong>di</strong>mostra che il loro ruolo <strong>di</strong> <strong>di</strong>vulgatrici<br />
<strong>di</strong> tendenze ha un peso importante nel fashion business,<br />
non è più nelle mani delle potenti redattrici <strong>di</strong> moda.<br />
Il fenomeno è nato da pochissimi anni: Scott Schuman<br />
(l’autore del blog The Sartorialist) è stato tra i primi.<br />
Si è accorto che era molto più interessante fotografare<br />
gli addetti ai lavori fuori dalle sfilate che le algide modelle<br />
sulla catwalk!<br />
Il popolo fashion interpreta, riassembla con personalità<br />
le nuove tendenze proposte dagli stilisti e porta la<br />
moda in strada: le blogger <strong>di</strong>ventano così fashion icons.<br />
Seguono la moda come una religione, sono sempre connesse<br />
e il loro valore si misura in base al numero dei propri<br />
utenti/followers!<br />
Il web ha reso accessibile e democratico un ambiente,<br />
quello patinato della moda, che è sempre stato per definizione<br />
elitario».<br />
Succedeva a <strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong>…<br />
Alessia Caliendo<br />
Fashion E<strong>di</strong>tor<br />
Amelianna Loiacono<br />
Fashion Stylist<br />
Torna Sofia Loren. Salsomaggiore Terme, dove iniziò la<br />
carriera nel ’50, saluta la grande attrice venuta all’inizio<br />
del secolo a incoronare l’ ultima miss minorenne del Concorso,<br />
Daniela Ferolla, 17 anni, salernitana. Il Duemila<br />
porta quattro serate televisive, una in più, per l’elezione<br />
della più bella del Paese: le prime due invitano le ragazze<br />
a farsi conoscere, a ‘raccontarsi’ con qualche rossore e<br />
molte emozioni.<br />
Proprio nel 2000 la più bella è Tania Zamparo, modella,<br />
attrice, giornalista; si fanno apprezzare le vincitrici<br />
degli anni successivi, tutte “miss <strong>di</strong> nuova generazione”.<br />
Tre anni dopo Enzo Mirigliani affida la guida <strong>di</strong> <strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong><br />
alla figlia Patrizia che, con una conduzione rigorosa, mantiene<br />
al primo posto la correttezza, il rispetto delle regole,<br />
l’etica, la tutela della donna e della sua <strong>di</strong>gnità, la <strong>di</strong>fesa<br />
della tra<strong>di</strong>zione e, <strong>di</strong> pari passo, l’ammodernamento, anche<br />
tecnologico, del Concorso.<br />
Si apprezzano le novità introdotte: la taglia 44, i titoli <strong>Miss</strong><br />
Sport e <strong>Miss</strong> Fair Play; fa <strong>di</strong>scutere l’abolizione del bikini<br />
nelle serate televisive a favore del costume intero, anni ’50.