Foto di Claudio Porcarelli - Miss Italia

«La prima parola che mi viene in mente pensando agli
anni Ottanta è divertisment, ovvero il trionfo dei maxi pull
colorati, dei fumetti che compaiono sui vestiti, dei fouseaux
fluo, delle borchie e delle spalle esagerate.
I loghi diventano visibili e c’è l’ostentazione del marchio
come affermazione dello stato sociale. Eravamo appena
usciti dagli anni di piombo, gli anni del terrorismo e delle lotte
politiche e c’ era voglia di allegria e leggerezza. Io iniziavo a
lavorare nella moda, Milano era in pieno fermento creativo.
Energia e adrenalina. Gli stilisti come Armani, Ferré, Krizia,
Versace avevano conquistato il predominio del prêt a
porter italiano nel mondo. La musica dettava legge: Madonna,
Michael Jackson e Boy George diventano icone
assolute a livello planetario anche grazie alla potenza dei
video clip.
I Dolce e Gabbana conquistano lo star system dopo
che la signora Ciccone indossa una loro inconfondibile
guêpière.
Karl lagerfeld diventa il direttore creativo di Chanel e reinterpreta
in chiave ironica perle, camelie e il matelassé di
Coco rendendo immortale il senso della moda della grande
couturier francese ma aggiungendo un tocco ‘rock’.
Le donne si affermano nel mondo del lavoro. Giorgio Armani
coglie lo spirito del tempo e crea blazer impeccabili,
le divise delle donne in carriera.
Gianni Versace veste le dee...compaiono in passerella
le top model che mostrano i loro fisici statuari fasciati dai
jersey colorati che Gianni modella su di loro. Irrompe la
donna sexy che non ha paura di mostrare il suo appeal
osando, con oro, stampe eccessive, meduse e teste di
leone scolpite.
In questo continuo citazionismo che la moda propone,
stiamo rivedendo nelle collezioni attuali molti dei
must have degli anni 80, rivisitati e reinterpretati dalle
nuove generazioni.
Oggi più che mai abbiamo bisogno di evasione e del sogno
che il fashion system ci regala».
Succedeva a Miss Italia…
Monica Curetti
Fashion Director
Apre il decennio con un piccolo scandalo: la vincitrice
Patrizia Nanetti rischia di perdere il titolo dopo che
su alcuni quotidiani appare la sua foto con il seno nudo.
Vincono anche Federica Moro, la giovanissima Susanna
Huckstep, Roberta Capua, Nadia Bengala, tutte ragazze
diventate protagoniste della quotidiana scena televisiva,
della pubblicità, o della moda. Ma il decennio è dominato
dalla figura di Mirka Viola, la Miss Italia per un giorno,
squalificata perché sposata e mamma: fin da bambina
- dirà - ho sognato di fare la miss. Interviene a suo favore
anche Giulio Andreotti, ma Mirigliani, regolamento alla
mano, se pur a malincuore, è inflessibile.