Foto di Claudio Porcarelli - Miss Italia
Foto di Claudio Porcarelli - Miss Italia
Foto di Claudio Porcarelli - Miss Italia
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
…una parentesi sulla storia del Bikini a <strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong>!<br />
La nascita del bikini risale ai primissimi anni del ‘900. Nel<br />
1902 faceva fremere la notizia che giungeva dalle spiagge<br />
francesi, come spiega infatti Jean-Claude Kaufmann,<br />
sociologo che ha stu<strong>di</strong>ato sul campo la sociologia del<br />
seno nudo. L’epopea del denudamento balneare non è<br />
stata, non è, così semplice e lineare.<br />
«La <strong>di</strong>ffusione nazionale del bikini – spiega Michela De<br />
Giorgio, storica del movimento femminile della moda,<br />
docente all’università <strong>di</strong> Sassari - deve molto a “Poveri<br />
ma belli”, il film <strong>di</strong> Dino Risi che nel 1956 impose un<br />
triangolo <strong>di</strong> nuove bellezze - maschili e femminili - i fusti<br />
debuttanti, Renato Salvatori e Maurizio Arena, e la<br />
giovane Marisa Allasio. Fu lei l’iniziatrice dell’uso cinematografico<br />
<strong>di</strong> questo indumento che allora aveva una<br />
forte carica trasgressiva. Poco contavano le ascendenze<br />
cinematografiche, americane o francesi, visto<br />
che sugli schermi italiani è proprio il bikini della Allasio,<br />
bion<strong>di</strong>na poco nazionale, ad allargare i confini della visibilità<br />
del corpo femminile, la prima a mostrare con <strong>di</strong>sinvoltura<br />
e consapevole affermazione <strong>di</strong> sé, l’ombelico».<br />
Il bikini è legato inevitabilmente anche alla passerella <strong>di</strong><br />
<strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong>. Il primo esemplare viene mostrato nel 1946,<br />
anno in cui – appena conclusa la Seconda Guerra Mon<strong>di</strong>ale<br />
– “Cinquemila lire per un sorriso” assume la <strong>di</strong>citura<br />
<strong>di</strong> “<strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong>”. Le partecipanti sono in pratica modelle<br />
che presentano (e rappresentano) le nuove tendenze in<br />
voga. Non c’è tuttavia documentazione fotografica <strong>di</strong> archivio<br />
del primo bikini sulla passerella del Concorso.<br />
Parve audace, dati i tempi, l’indumento lanciato da Lucia<br />
Bosè (vincitrice nel 1947), forse il primo brivido da bikini,<br />
ma l’ironia dell’attrice ci riporta alla realtà: «Coprente e<br />
pu<strong>di</strong>co, il mio era fatto in casa, con un pezzo <strong>di</strong> stoffa da<br />
tappezzeria. Era a tutti gli effetti un cencio cucitomi addosso!<br />
Eppure piacque!».<br />
La moda del bikini scoppiò in breve tempo, mentre le donne<br />
in genere indossavano <strong>di</strong> rado il due pezzi. Poi, nel 1950,<br />
una seducente Sofia Loren in passerella a <strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong> contribuì<br />
a sdoganare l’indumento, indossando un modello<br />
<strong>di</strong> raso che le consentì <strong>di</strong> vincere il titolo <strong>di</strong> <strong>Miss</strong> Eleganza.<br />
Ma il bikini non è stato l’unica tipologia <strong>di</strong> costume con cui<br />
il Concorso ha presentato le ragazze. <strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong> ha infatti<br />
operato questa scelta a fasi alterne nel corso dei decenni,<br />
dando largo spazio al body, <strong>di</strong>ventato poi il capo istituzionale<br />
delle e<strong>di</strong>zioni più vicine ai giorni nostri. In particolar<br />
modo, nel decennio che va dal 2000 ad oggi, le miss<br />
hanno sfilato su Raiuno indossando in tutte le e<strong>di</strong>zioni<br />
prima il body poi il bikini. Raiuno, la cui prima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong><br />
<strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong> risale al 1988, ha sempre posto molta attenzione<br />
sul modo <strong>di</strong> presentare le miss: il primo canale televisivo,<br />
cioè il servizio pubblico, ha puntato dritto all’eleganza<br />
e alla qualità, senza mai rinunciare al classico due pezzi.<br />
Nel dettaglio:<br />
Anni ’40: il primo esemplare <strong>di</strong> “bikini” a <strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong> viene<br />
mostrato nel 1946. Tuttavia non c’è documentazione fotografica<br />
<strong>di</strong> riferimento. Nel 1947è Lucia Bosè a far provare<br />
il primo brivido da bikini nel concorso. Le ragazze <strong>di</strong><br />
<strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong> sfilano con i propri costumi.<br />
Anni ’50: In <strong>Italia</strong> scoppia il boom del due pezzi e nel concorso<br />
<strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong> una seducente Sofia Loren (in gara nel<br />
1950) contribuì a sdoganare l’indumento, indossando un<br />
modello <strong>di</strong> raso che le consentì <strong>di</strong> vincere il titolo <strong>di</strong> <strong>Miss</strong><br />
Eleganza. Il costume del decennio si alterna tra un modello<br />
intero e un modello a due pezzi, sempre comunque<br />
morigerato, che rende però giustizia alla morbidezza delle<br />
forme femminili del tempo.<br />
Anni ’60: continua la moda del costume a due pezzi, alternato<br />
al modello intero per presentare le miss in gara.<br />
Non c’è ancora un’uniformità nei modelli indossati dalle<br />
ragazze. Ognuna sceglie il costume che le sembra più<br />
adatto a mettere in risalto la propria fisicità. I modelli sono<br />
ancora quelli in voga negli anni ’50: capi non troppo ‘scoprenti’<br />
ma comunque attillati, che seguono le forme del<br />
corpo femminile.<br />
Anni ’70: all’inizio del decennio esplode la moda del bikini<br />
come lo inten<strong>di</strong>amo noi oggi, un due pezzi non particolarmente<br />
coprente che mette in evidenza ancor <strong>di</strong> più le parti<br />
del corpo femminile precedentemente tenute “nascoste”.<br />
La parte inferiore del bikini si è ulteriormente ridotta negli<br />
anni settanta con l’introduzione del tanga brasiliano. In<br />
generale, in epoca recente i bikini sono <strong>di</strong>ventati più ridotti.<br />
Questo trend cominciò con il pezzo superiore finché<br />
l’attenzione degli stilisti si rivolse al pezzo inferiore. Anche<br />
i modelli indossati dalle miss cominciano a <strong>di</strong>ventare più<br />
variegati. Non c’è ancora una sorta <strong>di</strong> uniformità.<br />
Anni ’80: nel corso del decennio comincia ad alternarsi,<br />
ai modelli <strong>di</strong> bikini esplosi negli anni ’70, il body istituzionale<br />
per presentare le ragazze <strong>di</strong> <strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong>. La passerella<br />
del concorso prevede due momenti de<strong>di</strong>cati alle<br />
sfilate: rispettivamente una de<strong>di</strong>cata al bikini ed una al<br />
body, quest’ultimo in un unico modello e colore per tutte<br />
le ragazze in gara. Il body <strong>di</strong>venta la <strong>di</strong>visa delle miss! Nel<br />
1988, prima e<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> <strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong> in <strong>di</strong>retta su Raiuno, le<br />
concorrenti vengono presentate solo con questo indumento.<br />
In tv non si assiste ancora alla sfilata in bikini.<br />
Anni ’90: in scena su Raiuno, dopo la prima metà degli<br />
anni ’90, al bikini si alterna il body istituzionale, dai modelli<br />
sempre <strong>di</strong>versi ed in linea con le mode del momento. Il<br />
periodo è caratterizzato dallo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> forme particolari <strong>di</strong><br />
questa “<strong>di</strong>visa delle miss” per metterne in risalto la bellezza<br />
sulla scia del trend in voga.<br />
Anni Duemila: accanto al body, rimasto nell’immaginario<br />
collettivo come la <strong>di</strong>visa istituzionale <strong>di</strong> <strong>Miss</strong> <strong>Italia</strong>, si alternano<br />
forme nuove <strong>di</strong> bikini. È in questi anni che le ragazze<br />
in concorso cominciano a sfilare anche in trikini (un bikini<br />
abbinato ad uno short, top o pareo). I modelli sono gli<br />
stessi per tutte ma ci si sbizzarrisce con i colori e con i<br />
particolari che arricchiscono il capo.