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01.06.2013 Views

Giuseppe De Vita chiede la descri- zione del protocollo e dello schema di collegamento ad Amiga della tele- camera Sony V800E; la richiesta è a- naloga a quella di altri lettori che vogliono comandare con Amiga, regi- stratori, TV, CD-changer, macchine Karaoke e altri apparecchi in modo da creare montaggi e presentazioni. Purtroppo, a meno di possedere apparecchiature decisamente professio- nali, le prese "remote control" non seguono nessuno standard documen- tato e, a volte, non c'è uniformità neanche per i prodotti della stessa casa produttrice. L'unica soluzione consiste nelllemulare con Amiga il teleco- mando degli apparecchi: è facile far imparare al nostro computer i codici emessi dai telecomandi ed è senz'altro più pratico mettere insieme una stazione multimediale con un raggio invisibile piuttosto che con una mas- sa di cavetti. Nello shareware esistono due soluzioni di questo genere: Infrarexx e IR- Master. Sul numero 58 è stato citato Infrarexx 1 .O, che naturalmente ha incuriosito molto Giuseppe: questo software pilota una grande quantità di apparecchi, usando semplici comandi ARexx, e genera messaggi ARexx in risposta alla pressione dei tasti di un normale telecomando TV. Il motivo per cui abbiamo temporaneamente tralasciato di esaminare un pacchetto così interessante è semplice: le versioni disponibili sino a pochi mesi fa erano limitate e poco adatte a una tranquilla autocostruzione. Non c'era modo di gestire alcune marche di telecomandi e per far funzio- nare il pacchetto eravamo stati costretti a riprogettarci da zero I'hardware, visto che lo schema proposto aveva prestazioni abominevoli ed era de- scritto malamente. Le cose sono cambiate con la versione 1.6a, che è do- tata di documentazione più comprensibile e fa uso di una nuova interfac- cia hardware finalmente senza "bug" gravi. Il pacchetto completo si può ordinare presso gli autori; la spedizione av- viene entro sei settimane dall'ordine: leon Woestenberg langenhof 62, Nl-5071 TP Udenhout, The Netherlands Internet Email: leon@stack.urc.tue.nl World Wide Web: h ttp:llwww.stack.urc.tue.nl/-leonl leroen Steenblik Retiestraat 13, Nl-5628 PC Eindhoven, The Netherlands Internet Email: jeroens@stack.urc. tue.nl Fido net Email: "leroen Steenblik" @ 2:2802/123.2 World Wide Web: http:llwww.stack.urc. tue.nll-jeroensl Il costo del pacchetto è di 40 NLC (la valuta olandese) da versare speden- do un EuroCheque in valuta NLC, oppure spedendo 28 dollari USA nella busta assieme all'ordine. L'EuroCheque in valuta è preferito dagli autori shareware europei perché formalità e commissioni bancarie per incassarlo sono minime; tuttavia (essendo una forma di assegno circolare) per emet- terlo bisogna essere titolari di conto corrente bancario e chiedere la carta EuroCheque. Scegliendo altre forme di pagamento, bisogna incrementare di molto la cifra per coprire le elevate spese bancarie del beneficiario. La registrazione del solo software costa 15 NLC (o banconota da 10 dolla- ri USA), da spedire nello stesso modo. Modifiche al progetto Se si decide di costruire da sé I'hardware seguendo le dettagliate istruzioni degli autori, il lavoro procederà senza problemi; ma sarebbe utile fare qualche modifica per personalizzarlo. Prima di tutto conviene collegarlo alllAmiga con un cavetto lungo almeno 150 cm, in modo da essere liberi di posizionarlo nel punto più favorevole per la propagazione degli infra- rossi. Provando il circuito, abbiamo notato che la cosa che crea più pro- blemi è la luce dei LED emettitori che può accecare il sensore infrarosso. Di conseguenza, sensore ed emettitori devono essere ben distanti tra loro, possibilmente orientati verso direzioni opposte; se nonostante ciò l'apprendimento dei codici e la ricezione dei dati dal telecomando fosse difficile, si provi a coprire con scotch nero i LED infrarossi. Non tutti i LED infrarossi sono uguali: possono avere due diversi "co- lori" (lunghezza d'onda di 950 nm oppure 880 nm). Durante le pro- ve abbiamo notato che la maggior parte degli apparecchi preferisce i 950 nm, ma alcuni sono vistosamente più sensibili agli 880 nm. An- che potenza e angolo di emissione del LED può variare (è consigliabi- le che sia attorno ai 20-30 gradi, come per i telecomandi). Un LED da 880 nm adatto allo scopo è SFH485 (codice RS 585-242), mentre la versione da 950 nm è LD274 (codice RS 195-669; di colore quasi nero, nei negozi è il "LED infrarosso" per eccellenza). Per portate extra ne esistono di più potenti e costosi, come OD880L da 880 nm che regge ben 3 A di picco (codice RS 195-445); se usato a fondo, è necessario inserire il suo corpo metallico in un dissipatore di calore. La portata è infatti il problema principale di questo genere di progetti: ogni ricevitore infrarosso ha un filtro che elimina le fre- quenze non prodotte dal suo telecomando, per evitare interferenze con gli altri apparecchi di cui sono piene le nostre case. Tuttavia i software come InfraRexx, dovendo essere di uso generale, non possono calibrare alla perfezione la frequenza generata sul preci- so valore del particolare apparecchio, quindi bisogna compensare la condizione di "fuori centro" del filtro con una potenza di emissione maggiore. Invece di usare LED più potenti (che richiedono la sostitu- zione del MOS BS170 con uno maggiorato e la diminuzione di valo- re della resistenza in serie, da 18 Q sullo schema originale pubblicato a pagina precedente) si ottiene lo stesso risultato replicando tutto il circuito di uscita che si collega al pin 11 del chip HEF4093. Per evitare possibili problemi con combinazioni sfavorevoli di tolle- ranze e migliorare l'efficienza, corviene seguire qualche piccolo ac- coraimento aaaiuntivo. Il condensato;:da 22 pF deve essere al tantalio e saldato fisicamente vicino alla resistenza da 18 Q; molti ricevitori preferiscono impulsi meno aguzzi e per ottenerli basta collegare il positivo del condensa- tore sull'altro capo della resistenza (cioè direttamente sulla tensione di 5 V) e abbassare il valore della resistenza (4,7 - 10 !2 possono an- dar bene). Tra il pin 11 del11HEF4093 e il gate del MOS si può mette- re una resistenza di protezione da 1.000 Q e infilare una perlina di ferrite sul terminale di gate per smorzare le oscillazioni parassite. Non portare in giro per il contenitore i segnali dei LED con lunghi fili, ma saldare i relativi piedini direttamente allo stampato. Il MOS consi- gliato è facilmente reperibile (codice RS 641 -932); ma è poco adatto al compito richiesto. Può essere sostituito con qualsiasi equivalente: per esempio il migliore ZVN4306A (codice 841 -299) che ha la piedi- natura rovesciata (la parte stondata va rivolta dal lato opposto rispet- to al BS170); oppure con altri come BSS296, che è più economico, ma sempre migliore del BS170. Deve sopportare almeno 500 mA con tensione di accensione compresa tra 2,5 e 3,5 V. Il sensore infrarosso SFH506 è un best seller prodotto da Siemens e non è difficile da trovare addirittura tra il materiale di recupero. Un e- quivalente con sensibilità inferiore è I'IS1 U60 prodotto da Sharp e u- sato in molti TV (codice RS 577-897). Ha la piedinatura leggermente diversa: appoggiandolo sul tavolo con la lente verso l'alto e i piedini rivolti verso di sé, il terminale di sinistra è l'uscita, quello al centro la massa e quello di destra l'alimentazione (la resistenza da 330 Q dello schema posta sulla sua alimentazione si sostituisce con una da 22 Q). Ricordiamo che RS Components (tel. 02-27.425.425) è un distribu- tore professionale e pur non fissando una quantità minima agli ordini può emettere fatture solo a soggetti con partita IVA (qualsiasi atti- vità). I privati possono rivolgersi presso un negozio di elettronica che prowederà a fare l'ordine.

MPEG2 E CD-ROM La lettera di Paolo Sarego è arrivata in redazione nel lontano mese di maggio, quindi alcune delle domande hanno già trovato una risposta indiretta. Ci scusia- mo per questo terribile ritardo nella pub- blicazione, ma la quantità di lettere è ta- le che non sempre lo spazio ci consente di rispondere rapidamente a tutte, spe- cialmente se richiedono prove su qual- che configurazione particolare. C'è anche chi ha mandato una seconda volta la propria lettera temendo che le poste l'abbiano smarrita (e purtroppo a volte sparisce davvero): non temete, perché se ci è arrivata, è stata sicura- mente letta con attenzione. Anche se per il momento non ha trovato spazio per la pubblicazione, cerchiamo per quanto possibile di dare indizi di solu- zione "tra le righe" delle altre risposte. Un'altra domanda di Paolo riguarda I'im- plementazione dello standard MPEG2 sul CD32: chi ha comprato I'Amiga-con- sole verrà lasciato fuori al freddo, come gli acquirenti di altre CD-console blaso- nate? Dal punto di vista tecnico, realiz- zare una scheda MPEG2 per il CD32 con i componenti oggi in commercio presenta le stesse difficoltà che i proget- tisti Commodore avevano già incontrato e risolto per la scheda FMV originale. Il problema serio che potrebbe nascere ri- guarda invece il supporto ottico dei futu- ri filmati ad alta risoluzione, che potreb- be essere il nuovo CD-ROM ad alta den- sità più volte favoleggiato e ancora alla ricerca di una forma definitiva. In questo caso la meccanica del CD32, limitata ai CD-ROM tradizionali, non permettereb- be la lettura dei VideoCD di seconda generazione.11 problema potrebbe esse- re solo apparente: anche se la tecnolo- gia MPEG2 verrà presentata nel corso dei prossimi mesi, per una concreta di- sponibilità di titoli e prodotti attraenti si prospetta un'attesa di un paio d'anni du- rante i quali la tecnologia Amiga seguirà una robusta cura ricostituente. Il Kickstart 3.1 apporta molte novità ri- spetto al 3.0: sul numero 59 è stata pub- blicata una lunga recensione. In pratica, il vantaggio più vistoso garantito dalla sua installazione nell'A4000 è la maggio- re stabilità: usando solo software "puli- to", gli errori di sistema sono definitiva- mente eliminati anche in caso di situa- zioni ci iiiche (come la carenza di memo- ria e il multitasking pesante). Non è indi- spensabile per gestire un lettore CD in quanto esiste software (commerciale e di pubblico dominio) migliore di quello dato a corredo del Workbench. A

Giuseppe De Vita chiede la descri-<br />

zione del protocollo e dello schema<br />

di collegamento ad <strong>Amiga</strong> della tele-<br />

camera Sony V800E; la richiesta è a-<br />

naloga a quella di altri lettori che vogliono comandare con <strong>Amiga</strong>, regi-<br />

stratori, TV, CD-changer, macchine Karaoke e altri apparecchi in modo da<br />

creare montaggi e presentazioni.<br />

Purtroppo, a meno di possedere apparecchiature decisamente professio-<br />

nali, le prese "remote control" non seguono nessuno standard documen-<br />

tato e, a volte, non c'è uniformità neanche per i prodotti della stessa casa<br />

produttrice. L'unica soluzione consiste nelllemulare con <strong>Amiga</strong> il teleco-<br />

mando degli apparecchi: è facile far imparare al nostro computer i codici<br />

emessi dai telecomandi ed è senz'altro più pratico mettere insieme una<br />

stazione multimediale con un raggio invisibile piuttosto che con una mas-<br />

sa di cavetti.<br />

Nello shareware esistono due soluzioni di questo genere: Infrarexx e IR-<br />

Master. Sul numero 58 è stato citato Infrarexx 1 .O, che naturalmente ha<br />

incuriosito molto Giuseppe: questo software pilota una grande quantità di<br />

apparecchi, usando semplici comandi ARexx, e genera messaggi ARexx in<br />

risposta alla pressione dei tasti di un normale telecomando TV.<br />

Il motivo per cui abbiamo temporaneamente tralasciato di esaminare un<br />

pacchetto così interessante è semplice: le versioni disponibili sino a pochi<br />

mesi fa erano limitate e poco adatte a una tranquilla autocostruzione.<br />

Non c'era modo di gestire alcune marche di telecomandi e per far funzio-<br />

nare il pacchetto eravamo stati costretti a riprogettarci da zero I'hardware,<br />

visto che lo schema proposto aveva prestazioni abominevoli ed era de-<br />

scritto malamente. Le cose sono cambiate con la versione 1.6a, che è do-<br />

tata di documentazione più comprensibile e fa uso di una nuova interfac-<br />

cia hardware finalmente senza "bug" gravi.<br />

Il pacchetto completo si può ordinare presso gli autori; la spedizione av-<br />

viene entro sei settimane dall'ordine:<br />

leon Woestenberg<br />

langenhof 62, Nl-5071 TP Udenhout, The Netherlands<br />

Internet Email: leon@stack.urc.tue.nl<br />

World Wide Web: h ttp:llwww.stack.urc.tue.nl/-leonl<br />

leroen Steenblik<br />

Retiestraat 13, Nl-5628 PC Eindhoven, The Netherlands<br />

Internet Email: jeroens@stack.urc. tue.nl<br />

Fido net Email: "leroen Steenblik" @ 2:2802/123.2<br />

World Wide Web: http:llwww.stack.urc. tue.nll-jeroensl<br />

Il costo del pacchetto è di 40 NLC (la valuta olandese) da versare speden-<br />

do un EuroCheque in valuta NLC, oppure spedendo 28 dollari USA nella<br />

busta assieme all'ordine. L'EuroCheque in valuta è preferito dagli autori<br />

shareware europei perché formalità e commissioni bancarie per incassarlo<br />

sono minime; tuttavia (essendo una forma di assegno circolare) per emet-<br />

terlo bisogna essere titolari di conto corrente bancario e chiedere la carta<br />

EuroCheque. Scegliendo altre forme di pagamento, bisogna incrementare<br />

di molto la cifra per coprire le elevate spese bancarie del beneficiario.<br />

La registrazione del solo software costa 15 NLC (o banconota da 10 dolla-<br />

ri USA), da spedire nello stesso modo.<br />

Modifiche al progetto<br />

Se si decide di costruire da sé I'hardware seguendo le dettagliate istruzioni<br />

degli autori, il lavoro procederà senza problemi; ma sarebbe utile fare<br />

qualche modifica per personalizzarlo. Prima di tutto conviene collegarlo<br />

alll<strong>Amiga</strong> con un cavetto lungo almeno 150 cm, in modo da essere liberi<br />

di posizionarlo nel punto più favorevole per la propagazione degli infra-<br />

rossi. Provando il circuito, abbiamo notato che la cosa che crea più pro-<br />

blemi è la luce dei LED emettitori che può accecare il sensore infrarosso.<br />

Di conseguenza, sensore ed emettitori devono essere ben distanti tra loro,<br />

possibilmente orientati verso direzioni opposte; se nonostante ciò<br />

l'apprendimento dei codici e la ricezione dei dati dal telecomando<br />

fosse difficile, si provi a coprire con scotch nero i LED infrarossi.<br />

Non tutti i LED infrarossi sono uguali: possono avere due diversi "co-<br />

lori" (lunghezza d'onda di 950 nm oppure 880 nm). Durante le pro-<br />

ve abbiamo notato che la maggior parte degli apparecchi preferisce i<br />

950 nm, ma alcuni sono vistosamente più sensibili agli 880 nm. An-<br />

che potenza e angolo di emissione del LED può variare (è consigliabi-<br />

le che sia attorno ai 20-30 gradi, come per i telecomandi). Un LED<br />

da 880 nm adatto allo scopo è SFH485 (codice RS 585-242), mentre<br />

la versione da 950 nm è LD274 (codice RS 195-669; di colore quasi<br />

nero, nei negozi è il "LED infrarosso" per eccellenza).<br />

Per portate extra ne esistono di più potenti e costosi, come OD880L<br />

da 880 nm che regge ben 3 A di picco (codice RS 195-445); se usato<br />

a fondo, è necessario inserire il suo corpo metallico in un dissipatore<br />

di calore. La portata è infatti il problema principale di questo genere<br />

di progetti: ogni ricevitore infrarosso ha un filtro che elimina le fre-<br />

quenze non prodotte dal suo telecomando, per evitare interferenze<br />

con gli altri apparecchi di cui sono piene le nostre case.<br />

Tuttavia i software come InfraRexx, dovendo essere di uso generale,<br />

non possono calibrare alla perfezione la frequenza generata sul preci-<br />

so valore del particolare apparecchio, quindi bisogna compensare la<br />

condizione di "fuori centro" del filtro con una potenza di emissione<br />

maggiore. Invece di usare LED più potenti (che richiedono la sostitu-<br />

zione del MOS BS170 con uno maggiorato e la diminuzione di valo-<br />

re della resistenza in serie, da 18 Q sullo schema originale pubblicato<br />

a pagina precedente) si ottiene lo stesso risultato replicando tutto il<br />

circuito di uscita che si collega al pin 11 del chip HEF4093.<br />

Per evitare possibili problemi con combinazioni sfavorevoli di tolle-<br />

ranze e migliorare l'efficienza, corviene seguire qualche piccolo ac-<br />

coraimento aaaiuntivo.<br />

Il condensato;:da 22 pF deve essere al tantalio e saldato fisicamente<br />

vicino alla resistenza da 18 Q; molti ricevitori preferiscono impulsi<br />

meno aguzzi e per ottenerli basta collegare il positivo del condensa-<br />

tore sull'altro capo della resistenza (cioè direttamente sulla tensione<br />

di 5 V) e abbassare il valore della resistenza (4,7 - 10 !2 possono an-<br />

dar bene). Tra il pin 11 del11HEF4093 e il gate del MOS si può mette-<br />

re una resistenza di protezione da 1.000 Q e infilare una perlina di<br />

ferrite sul terminale di gate per smorzare le oscillazioni parassite.<br />

Non portare in giro per il contenitore i segnali dei LED con lunghi fili,<br />

ma saldare i relativi piedini direttamente allo stampato. Il MOS consi-<br />

gliato è facilmente reperibile (codice RS 641 -932); ma è poco adatto<br />

al compito richiesto. Può essere sostituito con qualsiasi equivalente:<br />

per esempio il migliore ZVN4306A (codice 841 -299) che ha la piedi-<br />

natura rovesciata (la parte stondata va rivolta dal lato opposto rispet-<br />

to al BS170); oppure con altri come BSS296, che è più economico,<br />

ma sempre migliore del BS170. Deve sopportare almeno 500 mA<br />

con tensione di accensione compresa tra 2,5 e 3,5 V.<br />

Il sensore infrarosso SFH506 è un best seller prodotto da Siemens e<br />

non è difficile da trovare addirittura tra il materiale di recupero. Un e-<br />

quivalente con sensibilità inferiore è I'IS1 U60 prodotto da Sharp e u-<br />

sato in molti TV (codice RS 577-897). Ha la piedinatura leggermente<br />

diversa: appoggiandolo sul tavolo con la lente verso l'alto e i piedini<br />

rivolti verso di sé, il terminale di sinistra è l'uscita, quello al centro la<br />

massa e quello di destra l'alimentazione (la resistenza da 330 Q dello<br />

schema posta sulla sua alimentazione si sostituisce con una da 22 Q).<br />

Ricordiamo che RS Components (tel. 02-27.425.425) è un distribu-<br />

tore professionale e pur non fissando una quantità minima agli ordini<br />

può emettere fatture solo a soggetti con partita IVA (qualsiasi atti-<br />

vità). I privati possono rivolgersi presso un negozio di elettronica che<br />

prowederà a fare l'ordine.

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