1952 - 04 - Italy

ANTENNEPER
TELEVISION
Marthe Douriau ' [a Radio Revue ' Gennaio 1952
Le speciali condizioni iroposte per ìa costru-
,ione ilelle antenne tli televi,"ione provengono
ciai seguenti fatti:
1. - DaÌle piccole lunghezze d'onda (da
--
2 a 7 m)
;h; sóno utilizzaie per le trasmissioni tele'
ui.in" " la cui portata è teoricamente limi'
tata alia visione ottica;
2. - Dalle grandi larghezze cli banda impiegate
in tlueste trasmissioni, c che sono tanto rnag"
gioii quanto più elevata è la definizione impiegata;
3. - Dai {enorneni di rifìessione e dalle immagitri
fantasma che bisogna evitare.;
4. - Dall"elevato rendimenlo, intlispensabilc per
una buona ricezione'
La tealizzazione tlelle snlenne di televisione
non*offre serie diificoltà per il tecnico che ha
{arniliarità con le ontle corte' 1lìa può essere
r'"iì," ai pcrplc'.ità p''r il princ.ipiante e l'in'
stallatore, abituati alle anl'nnc dr lortunx cne
r'"nnono usate in ondc medie' E' particolarmenÎe
; ;;;.ù "h. è .t"di.uro (luc:îo altitolo nel quale
ì.r-ruono dr'(critl. le tarallerislithe tlellc antenne
per televisione, nonchè alcune tealizza"
zioni piaticlrt' detl" tne'lesitne'
Per ottenere il massimo rendimento' è indi'
.u.n*t it" che l'antenna sia accordata a -1/2
;;il-; ad, L/4 d'ontla; 1a Ìunghezza dell'anilt"
; quindi legata alla f requenza dei -'egnale
da ricevcre.
Quando diciamo che urt'antenna vibra su mez-
,"';;J;, vogliamo tlire che ia sua iuugltezza
,.tt,.i"" è li metà clelìa lunghezza cl'onda tia
.if"n"t-; in realtà I'antenna a ntezza onr'le ha
ì,uu lun*t "rtu clle i' [cgg' rnr"nle in{eriorc alla
nretà della ìunghezza fìsica' a r'ausa rlel!a \clo'
cità piir ridotta delle correnli '\l' ln un conúuI'
iàì=t'-"i""" generalmente adottato un coe{ii'
cit:nte di 0,95.
E' noto che, a causa delìe forze elettromotlici
indltte nei fiío, si vengono a Iormare dei punti
"ùìà*",i uen.tri e noii' ù'" corrispondono ai
/Q
Selezíone Rad,io
punti nei quali la tensione, o la corrtnte' sono
iispettivan-rente massima o minitra' ln una antenna
a I/2 t i ventri e i nodi rli tensione e
Ji "or.".ti" si ripartiscono secontlo la Iig' 1'
ler ìa corrrnte abbianro un no'lo trl (cnlro e utì
altro noclo a ciascuna estremità, lììelllre che pel
la tensione, che è s{asata di un quarto di periodo,
si ha al contrario un nodo al cenlro e un
ventre a ciascuna estremità. Da ciò possiarno fa-
"ii,;;;; tletlurre che l'impetlenza propria tìi
-
un'ant"rlna è massirna alle sue estrentità e mini'
ma al centro.
L)uesta nozione d'impetlenza è nrolto importatrte
l,.r lc anlennr' ,li telt'ri-ion'': '':sa rlggiunge
u"là.i intpo.tanti in corrispondenza. dei, nocii
di corr.nte etl è necessario eviÎare di collegrrre
Ia discesa tl'antenna in corrispondenza tli tluesti
punti. D'altra parte, per ottenere il rnigliore
r.,niimento, interessa che questa impedenza .sia
uguale a queÌla dei circuilo d'antenna ^del riceuitor".
o Ch" n"ttgu adoperato un trastormatorc
d'irnpedenza aPProPrlato.
L'antenda a nezza onda, o clipolo semplice, à
costituita tla un filo uguale a 0,475 volte la lunghezza
d'onrla tla ricevere. Praticamente questa
antenna è tlivisa in due tratti cguaìi separati
lt" loro rìa una distanza pari arl un ciutluante'
simo della lunghezza tl'onda'
Poichè in teìcrisione 1u 1'xn'la pas-31ìll asstlme
valori consiclerevoli. ci si puir llomandare
,r.,ul" a la {requenza suila qu-aìe ci tltre ba'
.si
oor* - o"t determinare la lunghezza tli un"anten'
ttu. S"*t,."."bbe cl're la migliore -'oluzione sia
quella di prentìere la {requt'nza di lisonanza ;ne-
,lia.ìei canali suono e visione"futtavia' 3 catrsa
tiella piccola larghezza tìella llantla suono ll'
=o"iio ultu banda imrnaginc, è preleril'rile di te'
ncrsi \erso la Portante ri'iont'
psp s.empio. con la -1an'lar'l 'li 819 linee treì
ouale la frequenza immagin" è 'li 185 NlHz c la
ir"qu"nr" 'uono,li l7{ \lHz' si tìere ricrrrre
una bancla collìllresa fra l?4 e 188 NtHz' e si
pott" pr"-{"tilrilniente la risonanza verso 182 }IHz;
cioè m I,4ó;